Cimatti|Tonelli Antonio / 1926-07-25

6134 / Tonelli Antonio / 1926-7-25 /


a Don Antonio Tonelli, compagno di ordinazione, collega a Valsalice



Miyazaki 25 luglio 1926


Mio buon Don Tonelli

Mentre mi accingevo a rispondere alla tua del 12 giugno mi giunse la tua carissima del 26 giugno. Così due piccioni con una fava.

  1. Grazie di tutto e del lavoro che ti do. Continuerò nel mio poco. Nel prossimo anno dovendo girare troverò cose dell’altro mondo. E il Giappone anche scientificamente avrà il suo contributo (per la nestra missione). Fra qualche anno a tokio… e allora si farà di più: ma la nostra missione è fra le più ricche. A quanto vedo qui c’è poco del genere nostro (musei, collezioni, ecc) e quindi c’è modo di far bella figura con poco. Ho visitato l’altro giorno l’istituto superiore di agricoltura in via di formazione, ma per essere quel che deve, c’è poco. Buon reparto di chimica; quello di botanica è specialista in aranci (erbario poverissimo). Quando potrò, sfodererò le malattie e anche quello servirà: non è difficile entrarvi come insegnante per far qualche materia… mah, vedremo. Ora è sempre il ritornello! “possedere la lingua, duretta… ma niente paura… l’hanno imparata tanti… Il guaio è che noi abbiamo troppa fretta.

  2. Don Caviglia mi ha scritto e del te inviato non è riuscito a cavare che acqua schietta: pensare che noi non facciamo che bere te ricavato da quello inviato ed è ottimo. Ma gli scriverò… e invierò altro campione con norme.

  3. Grazie per la carta musica e carta millimetrata. A Miyazaki come ti ho scritto c’è un bel osservatorio; mi metterò in relazione. Servirà ottimamente per costruire altre residenze. Molti rideranno di questa mia semplicità. Ma che vuoi il Giappone bisogna vincerlo con tutte le armi. Non è un popolo che si vinca colla simpatia dei pagani, in generale più ricchi, più educati. I pagani (pensali pure come Roma pagana in tutto) come in generale tutti i giapponesi sono

    1. Tronfi delle loro glorie passate, della loro grandezza e prosperità presente e attaccati a quella come il polipo allo scoglio: dove c’è l’utile il giapponese corre.

    2. In mezzo a quella che è la marcia pagana, non sono esclusi gli schiavi (caste, pur per legge abolite, i così detti eta) e la prostituzione (vendita delle figliole. Vi sono delle città intere ed in gabbie sono esposte le povere vittime, cose da bestie, e coloriscono ai gonzi la pietà filiale della ragazza che per soccorrere la famiglia fa il sacrificio della sua vita!)

    3. Desiderosi di studiare. Non credo al genio giapponese: sono grandi assimilatori e mi pare che ci sia grande vernice, poco arrosto. Ma tenacissimi nelle loro idee, anche di fronte alla verità che non possono negare. Metti tutto insieme questo popò di roba e vedrai cosa viene fuori. Non c’è che colpi della grazia di Dio. Molti del femmineo sexu specialmente abbraccerebbero; i ragazzi, ma tutti riceverebbero il battesimo, ma i genitori non vogliono; le ragazze sono cose in mano ai genitori; i matrimoni sono combinati dalle famiglie per interposta persona e puoi capire che roba…

C’è poi la questione dell’imperatore e degli atti di culto che gli si rendono; e benché il governo che li impone, dica che sono atti civili, il popolo li ritiene per atti di culto e li compie così intenzionalmente, oppure finisce col non credere a nulla.

Non sono che alcuni dei dati dell’intricata questione della conversione del Giappone. Ho fiducia nei giovani, nelle nuove generazioni. Quindi, mio buon Tonino, non so per ora rispondere alla tua domanda. Prega.

Bisognerebbe inondare il Giappone di missionari: pensa che siamo 200 e molti molti invalidi; avere validi catechisti giapponesi (lo straniero è odiato), fra di loro si conoscono, si dicono tutti gli insulti possibili, guai se lo dicesse lo straniero. Occorrono grandi collegi, scuole professionali, che attivino aderenze e indirettamente cooperino… occorrono tante altre cose e Maria Ausiliatrice e Don Bosco le faranno.

Stop. Non so se Don Nardi sia a Valsalice: fagli i miei più calorosi saluti, auguri. Ho già pronti i francobolli.

Ti abbraccio con tutta l’anima insieme a Don Picca

Tutto tuo

Don Vincenzo Cimatti


Le fotografie segnate copia ti prego consegnarle al Sig. Don Ricaldone unitamente alle cartoline che arriveranno, quando le hanno viste a Valsalice.