Cimatti|Cantone Carlo|1953-7-12

4200 / Cantone Carlo / 1953-7-12 /


a Don Carlo Cantone, missionario salesiano in Giappone



Carissimo D. Carlo,


Grazie delle notizie.

1. - Orario – mi pare vada bene – adatti pure alle circostanze con larghezza di vedute e di carità: base, pietà, guerra al riposo (disoccupazione) qua tale. Lo dica sempre chiaro e tondo. Che il demonio non ci trovi mai disoccupati”, che allora si occupa lui… e lavora lui.

2. - La siesta dopo pranzo… sul letto (a meno che siano ammalati) no. Sono sicuro che Don Bosco non permetterebbe. Non c’è una sala da studio? (refettorio o simili?). Miei buoni e giovani chierici non pigliatevi questa abitudine – e se l’avete, sforzatevi di toglierla – ne guadagnerete in salute, e più in grazia presso Dio e presso gli uomini; e sarete sempre in grado di compire bene i vostri doveri pomeridiani, ora e dopo al lavoro di apostolato.

3. - Scrive D. Yamagashira che con grande gioia potè ricevere il 1° l’ordinazione sacerdotale a Maria Aus. (con Ikeda e Honda promossi al suddiaconato). Erano presenti D. Bovio, D. Liviabella (che fece gli auguri pubblici a nome di tutti noi), D. Margiaria e D. Scrazzolo… Celebrò la prima Messa all’altare del S. Cuore ed ha ricordato tutti. Ringrazia delle belle lettere ricevute e prega di scusare se non può rispondere subito essendo in giro per la prima Messa. Parte per Bagnolo, perché vi è là D. Meriggia che fu il suo assistente e insegnante, poi va al Colle…

4. - Per stavolta non ho altre notizie. Caviamo erba e… patate (belle! e buone… già 15 file) e pomodori e fagioli…

I novizi… crescit eundo. Deo gratias…

Cane e gatto (i due piccoli) vanno d’accordo… si potrebbero fare studi curiosi di psicologia animale… ci vorrebbe D. Emi… A proposito però dei quali (di questi e simili) vi ripeto quanto già ho detto in altre circostanze: “Non prendeteli in mano – lasciateli stare”. Vi sono in casa (e ve ne furono anche prima) malattie propagate per queste povere bestie. Dunque attenti a questo…

Domani vado a S. Ignazio per partecipare ad una funzione funebre in morte del Superiore Generale dei Redentoristi (fu quello che accettò il nostro carissimo Franco).

Lei guardi di non stancarsi troppo; calma, allegria e con Lui, per Lui, in Lui sempre.

Saluti a tutti e singoli.

Suo

Don Vincenzo Cimatti, sales.