Cimatti|Marella Paolo /1945-5-13

3193 / Marella Paolo / 1945-5-13 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico



Tokyo, 13 maggio 1945

Eccellenza Reverendissima,


Il 24 c. m. (festa di Maria Ausil.) è la festa patronale della nostra Società. Domando una speciale benedizione per noi tutti e un memento nella S. Messa.

Le notizie che ho dall’inizio del mese sono buone undequaque: non so degli effetti delle ultime incursioni nel Kyushu, e da tempo non ho notizie da Dairen.

Avrei poi bisogno di una sua parola, sia a mio sgravio di coscienza, sia per consigliare opportunamente gli interessati, circa un problema che presentai oltre un anno fa a Mons. Doi, e con le dovute formalità al tribunale in cause matrimoniali di Tokyo.

Ed è tanto tempo che, nonostante insistenze a voce e per iscritto, (ho perfino amministrato la carta che mi si diceva non esserci) in pratica non si è concluso nulla; e trascinandosi le cose alla lunga, è naturale che non si siano potuti interrogare testimoni e di Tokyo e di Corea, ed ora sia impossibile farlo e chissà fino a quando.

Si tratta di matrimonio per difetto di consenso – rato, non consumato. I due giovani hanno atteso e attendono con pazienza, ma sono uomini anche loro.

Ho avuto l’impressione che non si volle fare, non si ebbe voglia di fare. Si tirò fuori il tanto da fare… Via!… Ad ogni modo si aggiusti davanti a Dio quos spectat… ma domando solo consiglio a V. Ecc. (non ne parlo a Mons. Doi perché ne avrebbe troppo dispiacere – e perché naturalmente se il tribunale non gli dà gli elementi non può giudicare in causa) se in questa dolorosa questione si può fare qualche cosa per aggiustare la questione.

Non me ne intendo troppo in materia, ma mi pare strano che non ci debba essere una via per mettere a posto una questione che, date le condizioni del momento, potrà prolungarsi chissà per quanti anni, mentre poteva regolarsi… e la convinzione che la colpa non è certo dei due, che domandano di essere liberi, ecc. ecc.

Il povero D. Cimatti è sempre il tipo scelto che viene a disturbare V.E. (e non voglio dirLe quanto sento in cuore anche per il modo con cui fu trattata questa questione – e mi auguro che non le abbiano trattate tutte così, perché Le farebbe assai dispiacere e non concluderei che con venire forse meno alla carità).

Voglia perdonarmi, e solo accennarmi se ci sia o no una via ad salvandas animas.

Le ultime notizie di D. Margiaria, buone. Le pratiche che fui consigliato di fare per vedere di farlo uscire, penso avranno l’esito delle precedenti cause matrimoniali, specie ora…

Mah! prego per tutte queste e per tante altre cose.

Mi benedica… Suo nel Signore

D. Vincenzo Cimatti, sales.