Cimatti|Sordo Antonio| 1925-11-1

98 / Sordo Antonio / 1925-11-1 /


al chierico Antonio Sordo, ex-allievo di Valsalice



1 novembre 1925

Mio carissimo Toni,


Nel silenzio di Ivrea ho affidato a Pessione quanto desiderate, birbanti che non siete altro.

Anche se aveste combinato un assalto clandestino, a che cosa riuscivate? A niente:


    1. perché non trovavate niente;

    2. perché non capivate niente dei manoscritti.


Quello che a me in queste questioni è sempre dispiaciuto è che non si è parlato – che si è perduto tempo – sprecata roba – trascurato il proprio dovere – e dove c’è tutto questo po’ di roba non ci può essere la benedizione di Dio. E allora perché farlo sotto queste forme? Non ho perduto la speranza di fare una puntata fino a Penango. Pregare per te? È naturale, come il sorgere del sole. Voglio sperare sia altrettanto per me per parte tua.

Quanto ai tuoi viaggi ritiro tutti i dubbi: l’importante è che agisca sempre col beneplacito dei Superiori.

Ora sono all’Oratorio e ti raccomanderò a Maria Ausiliatrice.

Marchetti?! È proprio un povero giovane in tutti i sensi. Che vuoi che ti dica? Meglio per lui che se ne sia andato; ma si è dimostrato di una leggerezza che ha dell’incredibile nel fare il passo che ha fatto. Ma che concetto hanno costoro dei voti? Ma anche solo umanamente parlando che valore può avere l’onore di un uomo che non sa mantenere, nota bene, una promessa temporanea? Mah! Veggo per lui un oscuro avvenire. Dolorosamente non sarà l’ultimo né il solo! Poveri giovani! Ma, perché, mio buon Gesù, non hai accettato per essi o anche per uno di essi la mia povera vita? Per il bene dell’anima tua tronca, se l’avessi, ogni relazione con lui: fa’ questo sacrificio. Scusa lo sfogo! Tu fatti uomo. Ti ricordi che ti ho sempre detto che di fronte agli amici ti lasci trascinare, non dalla convinzione, ma dal loro modo di fare e di dire.

Esto vir! Si oculus tuus fuerit simplex (rettitudine d’intenzione) tot corpus (agire) lucidum erit.

Allegro e buono. Saluta omnes e prega che salvi l’anima: non puoi credere quanto ne abbisogni. Ti abbraccio in osculo sancto Dei.

Tuo sempre

don Vincenzo Cimatti