1068 treggia


1068 treggia

1068 / Treggia Alfredo / 1933-3-3 /


1 a Don Alfredo Treggia, direttore di Faenza

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Tokyo, 3 marzo 1933

Carissimo Don Alfredo,1

Grazie di cuore della tua carità e di quella dei cari giovani di Faenza cui scrivo.

Il Signore ti rimeriti e ti dia le 700.000 lire che auguri a Don Cimatti, disposto certo a prenderle e che metterebbe subito per la scuola di Tokyo.

Siamo entrati e… E ci resteremo, nel Rione più povero e barabba, come Valdocco dei tempi di Don Bosco e peggio… Perché nella seconda città del mondo.

Per ora, Oratorio e cura di trecento mila anime e poi… Si vedrà.

Giacché parlo con te, uomo di affari, ti voglio coinvolgere subito in uno che mi interessa assai.

Per sostenere Tokyo ho pensato di domandare l’aiuto dei miei vecchi amici, fra cui conto anche te ed altri che hanno avuto l’“alto onore” di avere a che fare con me a Valsalice. Devi cioè darti attorno per trovarmi Lire 50 (vedi che non non è poi gran cosa!).

A Faenza poi, ci sono ancora, sono di tale sorta: Don Oliva, Don Vieceli, Don Giudici, Ghezzi, Alberti, Frigerio e forse altri ai quali non deve tornar difficile o per mezzo di amici o di benefattori, trovarmi ciascuno Lire 50. Animo: di’ loro una buona parola e sono sicuro che mi aiuterete perché voi volete bene alle missioni.

Conto dunque su di voi.

Se vorrai poi alle 50 lire aggiungere degli zeri, padronissimo.

Prega e fa’ pregare per me che mai dimentico Faenza. Saluta tutti tutti.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

1 Doveva essere allora il Direttore del Collegio salesiano di Faenza. Della lettera manca il manoscritto: si riporta come si trova sul giornalino del Collegio salesiano di Faenza.