Cimatti|Romani Ulderico|1958-4-19

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a Don Ulderico Romani, già missionario salesiano in Giappone



Chofu, 19 aprile 1958

Rev.mo e cariss.mo D. Ulderico,


Davvero ho lasciato passare tanto tempo… non voglio trovare scuse… aspettavo passassero le lettere di D. Santi… Passò il tempo…

Ed eccomi vergognoso di me stesso, a compiere il mio dovere di riconoscenza, di affetto, di preghiere… immutati e come sempre costanti, anche a nome di tutti gli amici.

Avrà certo avuto notizie da D. Santi delle ordinazioni di quest’anno. Deo gratias!

Il prossimo 22-23 Capitolo Ispettoriale a Chofu. Il sottoscritto dichiarerà l’impossibilità dell’accettazione dell’incarico che mi si volesse affidare (non posso convenientemente o decorosamente parlare). Penso sarà scelto D. Tassinari (?).

Ed ora voglio interessare anche il bravo D. Romani affinchè mi aiutasse a venire a capo di questa da tempo (vagheggiata anche da Lei); si desidera fare per i nostri cristiani e i nostri oratoriani una modesta cappella laggiù in fondo alla proprietà. Ho avuto il permesso dei superiori di fare un po’ di propaganda personale fra amici e allievi di altri tempi, ecc. e spero (se piace al Signore) di ottenere qualche cosa tanto per incominciare… Penso sarà l’ultima opera missionaria affidata a me… Entro negli 80… Se il Signore mi dà la vita, il prossimo anno si compie il sessennio… Dunque…

Le ho detto la cosa, perché ci fosse la possibilità di interessare qualcuno o molti per questa opera di carità (e Lei sa come fare) certo Lei ci aiuterà.

Al momento non ho altra novità. Ossequi a quanti conosco. Assicuro il ricordo quotidiano di noi tutti per Lei ed anche Lei mi ricordi al Signore “ut moriar in charitate perfetta et in amplexu Matris meae Mariae”.

L’abbraccia di cuore e benedice il

suo riconoscente

Don Vincenzo Cimatti, sales.