Cimatti|Madre F.M.A./ 1936-3-22

1637 / Madre Generale F.M.A / 1936-3-22 /


alla Rev.ma Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice



Miyazaki, 22 marzo 1936

Reverendissima Madre,

Grazie della Sua venerata del 19 febbraio p.p. Le confido che mi ha assai sorpreso la comunicazione sulla “si­tuazione attuale delle Figlie di M. Ausiliatrice in Giappone che è insostenibile”.

Non so quale relazione (e perché farla breve?) abbia fatto la Rev. M. Cogliolo. Da quel poco che ho capito tutto il punto è: l'aiuto pecuniario che la Missione dovrebbe dare alle Opere delle F. di M. A.

La Rev.da Madre conosce assai bene gli antefatti:

a) si inizia colle F. di M. A. alla dipendenza totale dalla Missione.

b) si conclude, dopo prova, col lavoro per conto proprio delle F. di M. A.; e tutti (noti: tutti anche le sue figliuole) ne sono contenti.

Si dibattono (come in genere tutte le Opere Missionarie e specie quelle del Giappone) nelle ansie dei mezzi materiali. Non ci ve­do alcun male. D. Cimatti si dibatte come loro e piú di loro.

hanno, a Beppu, l’Opera della S. Infanzia, con 30 e più angiolet­ti; hanno iniziato una scuola di lavoro; aspirantato e Noviziato.

A Miyazaki l’Asilo e il Collegetto. Si teme di altre Opere del­la Missione, e che forse potrebbero essere affidate alle F. di M. A. come sottraenti vocazioni. Non temano; il Signore c’è per tutti e bisogna persuadersi che i giapponesi amano le cose loro e apprezza­no in quanto vedono giapponesi al lavoro. È una base essenziale.

è aperto un campo vastissimo: TOKIO. Come mai si dichiara inso­stenibile la situazione delle F. di M. A. in Giappone? Forse volevano limitare e dire: insostenibile a Miyazaki?

Forse non è chiaro l’avvenire di opere nella Missione… e anche noi, Salesiani, non sappiamo, come tali, quale Opera stabile possa effettuarsi nella Missione. Ma mi pare che il problema si è generalizzato troppo. Ad ogni modo, se per la missione non si vedrà dalle Superiore conveniente la cosa, rimane sempre il vasto campo di Tokio.

Non vorrei che avessero paura della Provvidenza che, come non è mai mancata, non mancherà mai. L’importante è che lavoriamo, che siamo poveri e che viviamo con lo spirito della Regola. Non tema che, come fu fatto finora, in tutte le forme aiuterò le sue figliuole. Voglia pregare e far pregare per noi.

Da varie manifestazioni, la buona Sr. Giuseppina di Miyazaki, come forse le fu riferito, ha dato luogo a dimostrazioni di forma nervosa un po’ impressionanti. Purtroppo il clima del Giappone non è il più propizio per tal genere di malattie, e non vi sono case di cura per questo. Data la delica­tezza della cosa, se si desidera un mio consiglio, è: far cambiare clima o ritornarla in Italia. Il primo mezzo, come tentativo. Non conosco, però, quale ambiente possa essere buono per queste malattie.

Con vero ossequio auguro a Lei, Madre e alle Rev. Superiore, buona e santa Pasqua, e assicuro quotidiane preghiere.

Obbl.mo

D. Cimatti, Salesiano