1545 colombara


1545 colombara

1545 / Colombara Vincenzo / 1935-12-1 /


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1.1 a Don Vincenzo Colombara, salesiano, ex-allievo di Valsalice

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[1 dicembre 1935]

Al discreto facitor di versi Don V. Colombara il cesareo poeta Don V. Cimatti


A te dicon “Direttore”

A me dicon “Monsignore”

mostruoso verbo.

Ah sapessi il giapponese

Manderesti a quel paese

anche questo titolo!

Oh davvero ci vuol pazienza

a non perdere la pazienza

a questo povero mondo.

Orsù dunque Direttore

Cerca ben di farti onore

nel povero mestiere.

A trattare coi chierichetti

tieni bene i pugni stretti

se no te la fanno.

Sembran santi, e non lo sono;

sempre pronti a dir “perdona,

non lo farò più”.

Tu che sei dei Colombara

Guida il gregge, fin che in bara

dolenti ti portino.

Dopo tutto i tuoi figliuoli

sono come buon fagioli

messi in insalata.

Sì, ci vuol il pepe e il sale,

con molt’olio non fa male,

e si mangian tutti.

A te, a lor, ai tuoi colleghi

Buon Natale e che leghi

i cuori nostri insieme.

E nel nome di Don Bosco

se pur tocca di ber fosco

non abbian paura.

In Giappone il 36

è sacrato ai topi bei,

bestie comuni.

Tu li vedi dappertutto

e le cose si fan lutto

sotto i lor denti.

Ma per voi i topi sono

caccia cara al gatto buono

che li sa pigliare.

Topi sono i difettucci;

gatti sian i chiericucci

che li correggono.

E tu Cencio col bastone

gira sempre e nel cantone

batti gli uni e gli altri.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.