Cimatti|Grigoletto Giuseppe|1957-12-10

4843 / Grigoletto Giuseppe / 1957-12-10 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Chofu, 10 dicembre 1957

Carissimo e Amatissimo,


Ricevo la tua caris.ma del 28 p. m. Grazie di tutto.

  1. La presente è per fare a Te, ai carissimi confratelli, agli amici e benefattori (arrepta occasione) i santi e felici auguri di buone feste di Natale e di Capodanno. Ti auguro dal Signore e dalla Mamma nostra sanità e santità, secondo le disposizioni della volontà loro e per quello che dipende da noi le disposizioni della volontà vostra in quanto conformi a quelle. Ti do assicurazione della quotidiana orazione mia e nostra.

Fiat voluntas Dei. Al momento attuale il Signore vuole che ci santifichiamo così… Deo gratias!

  1. Grazie per l’abbonamento alla Civiltà Cattolica, scrivo alla Sig.ra Chiussi.

  2. Per Venegono… Per quanto si riferisce al nostro Sig. Bijno, ci capisco poco… Mi pare che sia in condizioni disastrose economiche, pur non sapendo niente di chiaro. Ad ogni modo, se non concludi, dimmi chiaro… non affannarti per nulla.

  3. D. Barbaro è al lavoro. Oggi esce la nuova edizione del Vangelo1 ed ha incominciato la traduzione dei Libri Sapienziali (I Proverbi… e che il Signore ce lo conservi in vita fino a traduzione completa della S. Bibbia).

  4. Qui nulla di nuovo. Ho perduto il prefetto D. Bovio che è tornato in missione. Le ordinazioni saranno in marzo, idem le professioni dei novizi.

Si spera di racimolare anche quest’anno una decina di novizi. Non conosco altre novità che valgano. Insisto presso D. Tassinari che tenga desto il pensiero sul Giappone con qualche articolo sul Bollettino. Non è conveniente che scriva il sottoscritto.

Sto cercando qualche mezzo di propaganda attiva… ma non trovo… Avevo inviato una propaganda di preghiere con francobolli (un foglietto con sopra la preghiera di S. Francesco e francobolli): ne avevo inviato alle case… Ma la posta dice che non si possono inviare all’Italia e Svizzera. Se tu sapessi suggerire…

La nostra missione e opera salesiana deve essere fondata e sostenuta dalla preghiera e dalla santità dei missionari e confratelli.

Al resto deve pensare il Signore. Caro mio D. Giuseppe, preghiamo ad invicem.


Don Vincenzo Cimatti


P.S. I1 18 c. m. si commemora a Miyazaki il 25° della Istituzione di quell’Opera.


1 Si tratta della prima edizione del Vangelo in lingua colloquiale fatta in Giappone. Finora esisteva solo la traduzione in lingua classica, che la gente ordinaria stenta a capire. Per molti anni la Chiesa del Giappone usò la traduzione di Don Barbaro, non essendocene altre in commercio. Ancora adesso alcuni la preferiscono alle nuove traduzioni.