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1 4122 /Ziggiotti Renato / 1952-11-5 /

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a Don Renato Ziggiotti, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 5 novembre 1952

Rev.mo e carissimo D. Ziggiotti,1


Giunti sani e salvi il 31 ottobre pass. e assestatici, un primo e doveroso saluto ai nostri cari Superiori – ringraziamenti – preghiere. Come ti dissi ringrazio il Signore ed i Superiori per le disposizioni prese per il sottoscritto. Il Signore ha fiaccato la mia superbia – mi ha fatto toccare chiarissimamente con mano la mia deficienza in omnibus – ragionando umanamente: fallimento e liquidazione completa e Deo gratias. Confesso che avrei lavorato volentieri anche in altri campi dell’attività salesiana (quella dei Superiori), ma il Signore mi ha dato il colpo di grazia se non ha saputo che farsi di me, e Deo gratias!2

Sento vociferare che mi si vogliono dare nomine, ecc.3 Coll’obbedienza non ci deve entrare certo la logica: ma perché non ricordarsi i risultati passati? Ad ogni modo non quello che piace alla mia superbia, ma quel che piace a Lui.

Un semplice accenno a questo punto (che mi accennava il nostro caro Ispettore) per l’entrata del sottoscritto nel Cons. Ispettoriale. Francamente non mi sembra opportuno né utile sotto troppi aspetti: mi sembra così chiaro!

Il Ven. Rettor Maggiore precedente, il Visitatore straordinario, i Superiori insomma diedero direttive atte a correggere le deviazioni precedenti. La mia entrata (non so come dire) e tanto più che come anziano dovrei fare poi le veci, ecc. – non può produrre che il ritorno a tante cose. Tutti sanno che non so comandare: è chiaro! Non so se riesco neppure a dirigere me stesso. Ergo…

Un ringraziamento riconoscente poi al carissimo Sig. D. Giraudi per quanto ha fatto per il viaggio dei sei e anche per i supplementi più che caritatevoli al povero suo antico assistito di Faenza.

Non possiamo far altro che pregare e offrire speciali sacrifici per Lui al Signore e alla Mamma nostra secondo le sue intenzioni. Personalmente poi non posso che ripetergli la sentita riconoscenza per quanto ha fatto per la missione e per l’opera nostra in Giappone nel 20.mo della fondazione a tutt’oggi, avendone il sottoscritto provatone l’efficacia.

Ed anche al Sig. D. Bellido per il buon personale inviato, e che tutti speriamo e preghiamo riesca numericamente a 25.

Ed ora con rinnovato ardore, al lavoro che il Signore mi affiderà, e più prepararmi bene all’esame finale di maturità che dovrò presto dare, e che spero e voglio non riesca come quelli dati dagli uomini… E tu aiutami colle tue preghiere, sicuro di esserne contraccambiato colle povere mie distratte. Passerò (come sono solito fare) con te spiritualmente il tuo giorno onomastico (che è anche quello del nostro Ispettore): non so fare altro. Allegro sempre e laborioso e unito al nostro indefettibile Amore.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.


P.S. Ossequi da S.E. Brusasca che ha portato i vostri saluti e ha visitato tre nostre case a Tokyo.


1 Nel Capitolo Generale fu eletto Rettor Maggiore D. R. Ziggiotti.

2 Anche questa volta andò a rischio di essere nominato Catechista Generale. Per evitare la nomina aveva fatto un po’ di teatro trascinandosi come vecchio cadente e ricusando di farsi aggiustare la barba. Lo racconta Don Tassinari stesso, che vide tutta la scena. Passato il pericolo divenne arzillo e si fece aggiustare la barba dallo stesso Don Tassinari.

3 Allude alla carica di direttore dello Studentato di Chofu. Entrò in carica il 19 novembre e ci restò fino al marzo 1962.