Cimatti|Grigoletto Giuseppe / 1936-3-27

1638 / Grigoletto Giuseppe / 1936-3-27 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



27 marzo 1936

Mio Don Grigoletto,

Grazie di tutto. Scrivo agli interessati. Fa’ tu e disponi in Domino per i libri, ecc. ecc.

Per i pesci sta’ tranquillo, mi trovo abbastanza fuori d’acqua come un pesce… Beati loro! Che pietrificati danno da fare agli altri per la classificazione… mentre a noi vivi, danno altri da fare.

Sì, sì… Annate anche incomplete di Verbum Dei, Ministerium, ecc. tutto serve a chi ha voglia di studiare.

Per le altre cose tue (impressioni su chierici, ecc.) parla chiaro al Direttore e all’Ispettore, senza paura, perché a rimediare, almeno per l’avvenire, bisogna risalire alle fonti: aspirantato, noviziato, studentato… non si scappa, caro Giuseppe. Le tue conclusioni “grazia di Dio e umile cooperazione” sono verissime. Oh, vedessi come sono evidenti nella conversione delle anime…

Al quesito di un elemento extra-ufficiale… se lo trovi… ah che grazia per i chierici specialmente. Non va bene parlare di sé, è il meglio che ho fatto a Valsalice finché non mi obbligarono a salire. Ah, Don Giuseppe, trovalo, trovalo… Se lo trovassi anche fra i giovani! È così che devi comprendere la Compagnia dell’Immacolata:

  1. Annulli se stesso, e diriga al Direttore o al responsabile.

  2. Preavvisando “il tale è in queste condizioni, gli ho detto così… verrà…”.

Ah, se lo trovi… e che capisca Don Bosco… Se non ci sono quelle doti… meglio niente. Si creerebbero solo antagonismi.

La Storia Ecclesiastica di Don Bosco è spiegata ai nostri giovinotti di Miyazaki e in Seminario, ecc. Ma è certo che Don Bosco è papalino. Egli concepisce la Storia della Chiesa come perno. Hai letto il discorso sulla storia universale di Bossuet? Entriamo con Don Bosco in quell’ordine di idee: “La Chiesa è perno e punto di riferimento”.

Per tutto il resto di lavoro e di attività dobbiamo fare come Don Bosco che non aveva ancora condotto a termine un’impresa, che ne imbastiva già un’altra ed era immerso nei debiti, col cuore sempre in alto. Ah, fossimo come Lui vi sarebbe la realtà ancor più chiara dei suoi sogni… [Una riga indecifrab.]

Mi par di aver risposto a tutto. Allegro, Giuseppe, vivendo s’impara ed il più importante è imparare ad amare Dio e il prossimo, et… nesciri et pro nihilo reputari.

Buona e santa Pasqua a te e a tutti, tutti, tutti, specie a Don Lovato.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.


P.S. - Mi rivolgo a Torino per reliquia. Anch’io ne son privo.