Cimatti|Caviglia Alberto / 1932-11-28

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a Don Alberto Caviglia, salesiano, studioso di Don Bosco


+ Takanabe, 28 novembre 1932

Amato D. Alberto,

Lei sempre buono e generoso, caritatevole. Il Signore la rimeriti di tutto e con Lei l’ottimo Don Notario e quanti nel S. Giovanni ricordano D. Cimatti. Voglia Lei farsi interprete a tutti tutti tutti del mio continuo ricordo, non potendo far altro, nelle mie preghiere. E specialmente in occasione delle feste natalizie e del caro S. Giovanni, non mi dimentichi agli amici e singulatim, perché non posso dimenticare la casa, la chiesa, l’oratorio e più i buoni confratelli di S. Giovanni. Oso dire che quelli sono stati gli anni più belli della mia vita salesiana. Grazie, grazie del bene materiale e spirituale ricevuto da tutti, ché da tutti fui amato; da tutti ho imparato un mondo di bene; tutti mi hanno aiutato. Solo il Signore sa, e compenserà. Che dire a Lei, D. Alberto mio? Mah!... Penso che Lei conosca Don Cimatti, e… basta… Se no, come dissi altre volte, mi commuovo e ciò non va. Grazie, auguri, preghiere.

Ed ora a noi nell’intimità. Grazie delle preziose notizie. Mi pare che tutto servirà alla miglior glorificazione. Lei che è artista, sa che i contrasti danno risalto. Chissà come avrà fatto bene, profondo, completo l’esame critico sintetico. Oh, D. Alberto ci dia tutte le opere di D. Bosco. E D. Pagella continua tutto nell’accompagnamento? Ricorda D. Alberto, il tema della lancia… o giù di lì… e la strizzatina d’occhio che facevamo, corrisposta dal sorriso bonario di D. Pagella riflesso nello specchio… Penso che ora quello specchio che aveva visto tanti furtivi sguardi non c’è più… Grazie delle notizie di casa, dei cambi e dei resti. Per me sempre bene. Avanti senza paura e con fede nel Signore, che ci vuol più bene di quel che pensiamo. L’altro giorno buona retata a Takanabe (13 battesimi e una buona metà pesci grossi… anche un comandante in 2a di marina…). Sono le vere oasi nell’arido deserto. Difficoltà? Solite, ma si procede. La crisi? Tutti ne parlano, e finirà di diventare frase comune per coonestare tante cose. Ma fede in Dio! È così chiaro quel che ha detto… Quaerite primum… e D. Cimatti ci crede e lo esperimenta cotidie. Deo gratias!

Caro D. Alberto, mi sostenga colle sue preghiere e preghi per e faccia pregare per me.

Saluti omnes. L’amatissimo D. Bettini e girando intorno a destra e sinistra fino in cucina e refettorio famigli. Un grande abbraccio. Con affetto

Suo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.