Cimatti|Relazione annuale alla Santa Sede/1936-7-25

6070 / 1937 Relazione annuale alla Santa Sede / 1936-7-25 /


a S. Em. Card. Fumasoni Biondi Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide



PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI1


Miyazaki 25 luglio 1937

Eminenza


Mentre mi onoro di sottoporre all’E.V. il modesto lavoro compiuto in quest’anno nella Prefettura Apostolica di Miyazaki, permetta che ringrazi cordialmente a nome anche dei missionari tutti l’E.V. ed il Consiglio Generale dell’Opera per la carità che ha voluto usare a noi tutti nell’inviarci l’annuale sussidio, non solo, ma nell’aver durante l’anno aiutato in varie forme il nostro povero lavoro. Dopo Dio, il nostro ringraziamento, la riconoscente preghiera vada a quanti così generosamente ci vennero in aiuto. La promessa è quella di voler sempre più e meglio corrispondere alla carità e fiducia dimostrataci col continuare a compiere i nostro dovere.


STATO GENERALE DELL A MISSIONE

Le Relazioni fra la missione e le autorità di ogni genere sono cordiali; e debbo confessare che in delicate circostanze ci furono di vero aiuto per sormontare difficoltà non indifferenti; come pure debbo dire che le autorità stesse ci furono di grande aiuto e per l’appggio morale e materiale che ci prestarono, e per i preziosi consigli che ci vennero suggerendo: tentiamo insomma di collaborare strettamente uniti alle autorità al bene delle anime a noi affidate. Ci servirono assai le disposizioni emanate dalla S. Sede nella nota questione dei Jinja e delle costumanze giapponesi. Furono accolte da tutti con vera soddisfazione; e già si vedono i preziosi effetti in un miglior affiatamento fra le relazioni dei cristiani colle autorità e cogli altri cittadini; una miglior valutazione del cattolicesimo di fronte al problema nazionale. Nella nostra Prefettura le autorità prefettizie, cittadini e militari visitano le opere nostre coi segni della più schietta deferenza; tengono magnifiche conferenze ai nostri seminaristi, improntate a stima ed ammirazione delle opere cattoliche sia di carità, che di istruzione ed educazione. In un villaggio in cui fino a pochi anni fa le relazioni fra autorità e popolo e cristiani erano quanto mai tese, ora sono cordiali e pacifiche, e le autorità nei locali della missione tengono riunioni pubbliche.

Le relazioni fra i cristiani e i missionari pure sono quanto mai ottime, non ho a lamentare rotture o dissapori.

La salute dei missionari, se non ottima, è buona, e poterono espletare il non indifferente lavoro accumulatesi, per la perdita di alcune forze (di cui faccio relazione a parte). Più che il lavoro materiale, assillante lima distruttrice è sempre la delicata posizione in cui ci troviamo, come stranieri. La molta difficoltà da cui si è circondati; l’incertezza dell’avvenire del nostro lavoro iniziato e delle opere; la sterilità da cui ci si vede circondati (il modesto lavoro compiuto in quest’anno ne e’ un indice); la povertà dei mezzi, che non lascia la possibilità al misionario e specialmente al Capo missione di lavorare con intensità nel ministero, assorbito come è dalle preoccupazioni del pane quotidiano. La Provvidenza mi è sempre venuta in aiuto, ma ho ancora ferite non indifferenti a sanare, ed il povero bilancio del Prefetto apostolico è impari alle necessità.

Continuiamo a prestare l’opera loro preziosa in vari campi le Figlie di M.A. (suore di D. Bosco), ed ho la consolazione di comunicare a V.E. che d’ora in avanti lavorerà anche con maggior intensità la nuova Congregazione indigena delle suore della Carità, giapponesi, della quale la S.C. di Propaganda ha dato il permesso di erezione in Congregazione Diocesana. La provvidenza inoltre ha inviato nella nostra Prefettura un’altra forza di lavoro non indifferente in un gruppo di Signorine zelanti, che si propongono per scopo di lavorare specialmente alla cura dei poveri ammalati tubercolotici.Con elemosine di benefattori erano già riuscite a costruire un bell’Ospedale di cinquanta letti; già una decina di ricoverati erano in sede e andava delineandosi un magnifico lavoro di propaganda e di salvezza di anime, quando un terribile incendio in breve ora distrusse tutto: furono potuti salvare gli ammalati, che già sono ricoverati in una casa provvisoria, in attesa che la Provvidenza invii mezzi necessari per la costruzione del nuovo ospedale.


RASSEGNA PARTICOLARE.

Alle due nuove istituzioni e specialmente sulla nascente Congregazione indigena imploro la sua speciale benedizione, e preghiere speciali e nel limite del possibile, aiuti, chè specialmente negli inizi questa istituzione ha bisogno di speciali aiuti di ogni genere, che invoco con fiducia dal Signore ed anche dall’E.V. e dal Consiglio Generale.

La residenza di NAKATSU sta costruendo una devota chiesetta, intitolata a S. Giuseppe.È la prima chiesa cattolica che si erige in quella città da quasi 50 anni che vi lavorano i missionari. Ha annesso un piccolo vivaio di vocazioni indigene che già conta la bella cifra di 22 allievi.

Si diede nuovo impulso alle Conferenze di S. Vincenzo de’ Paoli, che possono davvero compiere un meraviglioso lavoro di propaganda che è, sotto la forma della carità, gradita assai o per lo meno che non suscita timori o suscettibilità nelle autorità e nel popolo. A commemorare la data centenaria della Canonizzazione del Santo protettore delle Conferenze, la tipografia dell’Ospizio inizia una piccola Rivista mensile CHARITAS, allo scopo di diffondere lo spirito e il lavoro delle conferenze ed organizzare le Opere di carità esistenti in Giappone. La medesima stamperia ha iniziato pure in quest’anno la pubblicazione del settimanale “ANGELO DELLE FAMIGLIE” che ha lo scopo di portare ai numerosi cristiani despersi e lontani dalle residenze la spiegazione domenicale del VANGELO e la spiegazione del CATECHISMO, più le notizie generali delle missione e le particolari del Prefetto Apostolico. È pure in preparazione il VANGELO di S. Marco in linguaggio popolare.

La propagazione della buona stampa, uno dei problemi fondamentali di propaganda in Giappone, esigerebbe aiuti speciali per parte del Prefetto Apostolico, che anche in questo problema deve confessare la sua impossibilità e implora dall’E.V. e dal Consiglio Generale qualche aiuto speciale sotto qualsiasi forma.

Penso no sia discaro sapere che i missionari tutti in quest’opera della buona stampa lavorano compatti, persuasi dell’importanza del mezzo, non solo colla distribuzione, vera semina a piene mani, di buoni stampati, ma anche con la composizione di libri, articoli per le nostre pubblicazioni (segnalo il missionario D. Cavoli, D. Marega, D. Arri). Il miss. D. Marega oltre preziose ricerche che viene facendo sul Buddismo, trovandosi nella zona già evangelizzata dal grande Apostolo S. Francesco, gli venne fatto scoprire preziosi ricordi interessanti la storia della Chiesa in Giappone, e di cui fece relazioni sui giornali locali e del Giappone, allo scopo di portare anche in questo campo buoni contributi: come pure tradusse in italiano il famoso libro KOJIKI che verrà stampato con concorso del Governo Giapponese.

Desiderano cioè i missionari per quanto è possibile aderire al desiderio del S. Padre, addestrandosi anche a quei lavori di propaganda o scientifici che valgono ad onorare la Chiesa. Il sottoscritto pure fece una modesta rassegna scientifica della flora della provincia di Miyazaki, risultato delle raccolte di un decennio.

Tutti poi hanno lavorato per lo sviluppo delle vocazioni. I missionari possono oggi contare

Aspiranti al Seminario 22

Piccolo Seminario 49

Gran Seminario 10

Vocazioni alla Pia Soc. Salesiana 3

I miei Superiori religiosi poi mi vennero in aiuto nelle dolorose circostanze in cui mi sono trovato non solo col consiglio, conforto e con mezzi, ma in modo speciale con l’invio di personale: così ho potuto aumentare il numero dei missionari in missione ed il numeroso personale in formazione permetterà quanto prima di poter dare un impulso più forte alle opere della missione e alla conversione delle anime, mentre permetterà pure di sviluppare sempre piu’ le opere salesiane in questa grande nazione.

Allo studentato teologico e filosofico n. 18

Novizi 9


Figlie di M.A. Novizie 5

Suore della Carita’ Giapponesi 17 di cui Novizie 5 cominciano il noviziato

Aspiranti 16



PROPOSTE NECESSARIE PER IL NUOVO ANNO

Ci proponiamo di dare maggior impulso alle opere di carità rassodando quelle già esistenti. Al momento attuale è la forma migliore di apostolato. La prudenza massima anche nel fare il bene che ci è imposta dal delicato momento che attraversiamo, ci consiglia questa forma: “Propagare la fede attraverso le pere di misericordia”; è il programma della nuova Congregazione indigena. Le forme non mancano di fare del bene in questo campo. Alla Provvidenza non mancano i mezzi di venirci in aiuto.

Rinnovo le suppliche già fatte anche l’anno scorso per l’Aspirantato, per il Seminario, per la residenza di Nobeoka.

Ho poi bisogno assoluto di ripristinare alcune residenze che rimasero prive del missionario: lo esige la condizione pietosa in cui si vengono a trovare molte anime. E fra queste quelle della città di Nobeoka, che è diventata la città più popolosa della missione per l’immenso sviluppo che vi hanno assunto le fabbriche (sono già oltre 20.000 gli operai). Piange il cuore di essere nella impossibilità di trovare i mezzi per erigere in quella città sia una pur modesta residenza iniziale, per presentarsi con qualche opera degna della città.

Seguendo poi il suggerimento del Consiglio Generale vorrei venire ad una organizzazione concreta del Patrimonio della missione, pensando all’avvenire della missione stessa. L’esperienza e studi fatti in posto fanno pensare che una delle forme più redditizie per le opere della missione sarebbero i terreni. A poco prezzo si possono trovare terrreni da dissodare, per i quali si possono percepire anche sussidi legali: si potrebbero fare inizialmente lavorare dai cristiani, e si riuscirebbe così ad alleviare in parte la miseria loro; trsformati in terreni coltivabili, assicurano certo l’esistenza delle opere anche in futuro. Ma anche per quest’opera importantissima la missione colle sole sue forze non è in grado di sopportare i pesi inerenti, ed ecco una nuova intensissima supplica a che mi si venga in aiuto speciale.

Mi accorgo che la mia relazione si è trasformata in preghiera. Ma è preghiea che faccio con vera fede, memore degli insegnamenti di Gesù; - che faccio con piena fiducia di essere esaudito perchè parlo al Padre, che conosce le necessità dei suoi figli missionari; - perchè penso che questa preghiera che vuol essere anche omaggio devoto, sará presentata al S.Padre. Voglia dire al Gran Pontefice della missione che i suoi poveri Salesiani del Giappone non vogliono essere inferiori a nessuno nella’amore al Vicario di Gesù Cristo, e che vogliono lavorare secondo lo spirito del loro Santo Fondatore nella porzione di vigna loro affidata dalla Provvidenza.

Accetti l’Em. V. questa povera relazione e la benedica. Assicuri i membri del Consiglio Generale della nostra imperitura riconoscenza e delle preghiere quotidiane nostre.

Prostrato al bacio della S.Porpora ed implorando una specialissima benedizione sui miei missionari, catechisti e cooperatori tutti e specialmente per me, passo a sottoscrivermi

Dell’E. Rev.ma

Umilissimo servo

Sac. Vincenzo Cimatti sales. Pref. Apost.


Per il Consiglio della Prefettura Apostolica

Sac. Antonio Cavoli sales., Vicario


A S.Em. Card. Fumasoni Biondi

Prefetto di Propaganda Fide - ROMA

1 Nasce la nuova Congregazione indigena della Caritas di Miyazaki., fondata da Don Cimatti insieme a Don Cavoli.