1360 marella


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1360 / Marella Paolo / 1935-2-5 /


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1.1 a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico

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Miyazaki, 5 febbraio 1935

Eccellenza Reverendissima,

Ricevo la sua ultima (festa dei Martiri).1 V.E. in questi momenti ha molte sofferenze e Don Cimatti non vuole aumentargliele, ma fra i non pochi dispiaceri della missione, questo non è dei minimi; non parlo della missione eretta a Prefettura, ma della nomina del sottoscritto. Per quanto dipende da me, domando l’esonero con tutte le forze – ne scrivo a Roma e ai Superiori. Non voglio (per quanto può dirlo un religioso e un missionario) titoli e altre storie. È quello che ho sempre domandato; ed è quello che avevo domandato pure a V.E. Non recuso laborem, anche il decuplo, di quanto posso fare attualmente; ma domando che mi si lasci tranquillo per tutto il resto.

Con questo ho la convinzione di non infrangere nessuno dei miei voti, né dei doverosi riguardi verso la Congregazione di Propaganda Fide, e tanto meno verso V.E. che amo e con tutto il cuore e venero con tutta l’anima.

Don Cimatti intende di restare in tutto e per tutto come prima – e se ottengo quanto domando, di lavorare come semplice missionario in qualsiasi parte del Giappone e del mondo.

Preghi per me e per i miei. L’ho ricordata in modo speciale oggi, e domani insieme a Sua Santità, non dimenticherò il suo rappresentante in Giappone.

Tutto suo nel Signore

Don V. Cimatti, Sales.



1 La lettera a cui si allude era quella che accompagnava il telegramma testé giunto da Roma: “Miyazaki elevato a Prefettura Apostolica, Cimatti nominato Prefetto. Cardinal Pacelli”. Da questo momento Don Cim. diventa “Monsignor Cimatti”, ma per quanto dipendeva da lui non usava questo titolo. Alla fine di adattò ad essere chiamato “Monsignore”, e quando io giunsi in Giappone nel 1955, in casa bastava dire “Monsignore” per indicare lui. (Don Compri)