Cimatti|Rastello Francesco|1957-12-1

4837 / Rastello Francesco / 1957-12-1 /


a Don Francesco Rastello, ex-allievo di Valsalice e benefattore



Chofu, 1 dicembre 1957

Mio carissimo D. Francesco,


II Signore ti renda merito della tua carità che mi viene segnalata da Torino… date et dabitur vobis… sai già che non ti posso controrispondere che colla preghiera.

Ti penso in bonis su tutti gli aspetti… Noi due siamo sempre uniti colla preghiera, col lavoro e colla carità.

Per me al solito – dopo la batosta del marzo passato, salvo che non posso più chiacchierare come prima (e così non posso spropositare come prima… e fare il blagueur della parola e del canto… e Deo gratias!), posso alla meno peggio fare i miei doveri in tutto. Non penso di sentire i 79 anni… anzi come contano i giapponesi, che dal 60° non contano 61, 62, ecc. ma 1, 2 ecc.1 mi penso un ragazzo di 19 anni… fa’ così anche tu.

Non ho novità. Le Figlie di M. A. hanno stabilito il noviziato loro vicino alla nostra casa – aiuto per la pedagogia e qualche conferenza – in casa al solito lavoro… direzione, scuola, ecc.

Aiutami caro Francesco mio, per fare una buona morte in perfecta charitate Dei…

Se trovi qualche anima buona che voglia adottare qualche mio giapponese e avere un pretino salesiano che preghi vita natural durante per lei, accetto qualsiasi offerta. Potrebbero vari insieme unirsi con grande vantaggio materiale e spirituale per loro e per noi.

Per ora stop.

Buona festa della buona Mamma nostra e fin d’ora ottime feste natalizie e di buon anno a te e a quanti amici avrai occasione di vedere – anche alle Rev. F. di M. A.

Se tra le tue vecchie conoscenze di Parma, di A1assio, ecc. ce ne fosse qualcuna che potesse adottarmi dei miei poveri giapponesi, se credi opportuno, interessalo.

Ieri S. Andrea! Lo passai in spirito con l’anima bella del Sig. Acattino.

Dunque allegro, laborioso, e unito a Dio.

Ti abbraccia e benedice di cuore il tuo riconoscente:

Don Vincenzo Cimatti, sales.

1 Sinceramente non ho mai sentito di questa usanza. Forse una usanza antica! (Don Compri)