Cimatti|Grigoletto Giuseppe|1957-1-17

4699 / Grigoletto Giuseppe / 1957-1-17 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Chofu, 17 gennaio 1957

Carissimo D. Giuseppe,


In risposta alle due ultime:


  1. Lessi a D. Barbaro i tuoi desideri. Scrisse sul taccuino quanto domandi e spero provvederà. Quando lo ricordo, in caso, gli ricorderò… (tanto per la rivista che proiezioni). È sempre in apprensione per la salute, ma lavora (e così non ha tempo a pensare…).

  2. È chiaro che per la tua malattia ti si proscrivano oca (gacho), lumaca (den-denmushi) e granchi (kani)…, il medico avrà constatato che gli elementi primigeni (!) di tali cibi sono già fissati in te, e non è il caso di aggiungerne… Eppure è roba così buona!… ma bisogna ubbidire al medico in tutto.

  3. Fatta commissione a D. Vermeersch. Gaudens gavisus est.

  4. Ho ricordato il Sig. Rella. S. Marcello. Se andrai farai le mie parti presso di Lui e presso gli amici di Ortisei.

  5. Ai Doriguzzi, Coronin, ecc. scrissi in occasione Natale, Anno, e quando ricordo agli onomastici dei più noti, ed ogniqualvolta tu lo indichi o che c’è occasione.

  6. Don Barbaro ha capito quid faciendum all’arrivo del Savio Domenico.

  7. Quanto alla film (16 mm.) della vita e passione di Gesù è difficile ora pensarla e trovarla in Giappone. Non è difficile trovare filmine o diapositive presso Missionari.

  8. Fra 25 anni non farai più domande del genere, dici… Che ne sappiamo noi? Avrei 103 anni, e S. Antonio (di cui oggi…) è morto a 105… Lascia fare al Signore. “Sive vivimus, sive morimur, Dei sumus…”. “Oppure userò una bella macchina per scrivere…”. Leggo benissimo la tua calligrafia… Allegro, mio buon Don Giuseppe. Dum tempus habemus, operemur bonum.

  9. Bravo, aiuta Mons. Marenco, amicissimo e santo uomo.

  10. Al caris.mo Sig. Arman: godo sia arrivato quel poco che potei avere alla mano. Chissà che non trovi poi di meglio. L’importante è che mi tenga allegro D. Grigoletto ed anche Lui applichi il Servite Domino in laetitia. Un’Ave per me e per i miei.

Ed ora un bell’abbraccio e la più bella delle mie benedizioni al caris.mo D. Giuseppe.


Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Un pugnetto al firmatario D. Ch.