Cimatti|Crevacore Alfonso|1941-9-12

2797 /Crevacore Alfonso / 1941-9-12 /


al chierico Alfonso Crevacore, missionario salesiano in Giappone



12 settembre 1941

Carissimo Crevacore,


Grazie della tua carissima. Già ti dissi: “È naturale che tu provi quanto provi. Ed è bene per la tua formazione. Aurum quod igne probatur...”

Ringraziamo il Signore. Provando difficoltà e concludere: “Forse non sono chiamato” non è logico, anche solo se pensi alle regole del sillogismo. Dunque avanti con calma e con la preghiera.

L’assistenza! Ma è naturale che non ne siamo dispensati né da vecchi o in cariche più o meno luminose: è il mezzo essenziale per l’esito del sistema educativo.

Per me, chi si appartasse senza giusto motivo, non può dire di fare il suo dovere, non può pensarsi buon Salesiano.

Base poi di tutto (cerca di ripeterlo nelle varie occasioni) è il “sine me nihil potestis facere” e, anche fatto tutto il nostro possibile, il “servi inutiles sumus”. Questa è base fondamentale dell’umiltà.

Concludendo: non trovo nulla di preoccupante nel tuo stato, dunque continua e avanti come vuole LUI, santificandoti coi mezzi che ti dà. Preghiamo ad invicem.


Tuo

Don V. Cimatti, sales.