Cimatti|Berruti Pietro|1941-5-3

2746 / Berruti Pietro / 1941-5-3 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 3 maggio 1941

Rev.mo Sig. Don Berruti,


Proprio spedito giorni fa la mia solita lettera mensile, in cui richiedevo cose di cui ora mi dà ampia risposta, mi giungono le sue desideratissime del 15 e 19/3. Grazie e Deo gratias di tutto.


  1. Ad tranquillitatem conscientiae rimane una risposta, quella del parere dei Superiori sui mezzi di sussistenza. Non ricevendo risposta e urgendo, d’accordo pieno col Consiglio ebbi in posto quanto bisognerà versare in equivalente in Italia a persona a Lei nota, e con i nostri certificati.

Non si spaventi della somma, che bisognerà versare forse in blocco – come avevo detto, disponga del conto corrente del sottoscritto, di Don Liviabella (il suo buon papà è al corrente, ipotechi pure tutto il nostro (che è poi della Congregazione) e di quanto la carità dei Superiori può disporre. (Conto anche quest’anno sul sussidio per la scuola, dati gli impegni che abbiamo col Governo, questo e il prossimo anno occorrono 15).

Quest’anno la scuola ha fatto un bel passo in avanti (sono 80 allievi) e se la va così avremo fra tre anni o quattro il massimo (circa 300) secondo le disposizioni e mezzi attuali e poi Deus providebit.

  1. Capito per il Bollettino – per le Vocazioni pure: man mano conoscendo il Giappone penso che i Superiori forse… comunque Roma locuta… Al momento i nostri confratelli giapponesi e novizi sono in regola.

  2. Per la sede al momento provo così Tokyo il più del tempo – Miyazaki meno (sono direttore scolastico del Seminario ed al momento è bene che conservi il titolo), faccio cioè il contrario di prima, poi vedremo; ancora non è chiara la piega che prenderanno le cose verso gli stranieri, quindi è difficile poter dire…

  3. Idem capito per il Maestro dei Novizi. Don Tassinari fa optime – e così per gli studi (già scritto) e onorificenze… Per me con molta facilità l’ho avuto e con molti favori spirituali…

  4. Scrissi al Rettor Maggiore pro recuperata salute; continuiamo a pregare.

  5. Qui non è giunto nulla in relazione alle nostre feste centenarie, quid facere…

  6. Quanto a Don B., non posso absolute aderire all’invito dei Superiori per un ritorno di Don B. carissimo in Giappone – non è bene né per lui, né per gli altri, tanto più dato questo momento anti-straniero: equivale a farlo andare fuori dei fogli con cresciuta intensità. Il medico assicura (non sa dir quando) una ricaduta, ed è certo che qui l’occasione sarebbe più che propizia.

Vuol l’esempio? Da Tokyo a Miyazaki ho avuto l’onore di oltre 16 angeli custodi che si alternavano per custodirmi. Guai se uno non ha latte nelle vene.

Si assicuri, caro Sig. Don Berruti della verità di quanto dico: Lei conosce il mio amore per gli ammalati [e ne ho una diecina fra cui di quelli più che autentici, devo proprio oggi dare disposizioni per il bravo coad. Bealessio, fuori combattimento (per quanto?) absolute], ma qui sarebbe rovinare del tutto il confratello.

  1. Per le nomine, grazie; penso che ad annum basta perché certo fra poco qualche cosa vedremo. Ora il punto scuro è: “riconosceranno o no ufficialmente il cattolicesimo e cristianesimo?” (Shintoismo e Buddismo lo furono). Dal sì o no dipende un mondo delicatissimo di orientamenti. E sì o no in che condizioni si troveranno gli stranieri? Preghi e faccia pregare.

Tante cose sono possibili al mondo in bene o in male: ecco perché nell’ultima domandavo in caso un piano d’uscita (ve ne sono tanti, essendo il mondo così largo): nessuna apprensione, ma essendovi giovani, ecc.

Tenga conto che si sa il giapponese, e giapponesi ce n’è dappertutto.

  1. Il nostro Don Dupont è ancora in Indocina: supplica i Superiori per un ritorno in caso di smobilitazione per rivedere i Superiori e famiglia; e assicuro che ne ha reale bisogno in tutti i sensi.

  2. Negli articoli del Bollettino salesiano e per lettera cerco di tenere al corrente i Superiori, ma naturalmente la prudenza ha troppe leggi.


Comunque al momento si va: studentato zeppo che non si sa come fare – scuola 80 allievi – Seminario 45 allievi; 3 a Fukuoka al 4º corso – 2 aspiranti alla Scuola dei Marianisti.

I nuovi professi diedero tutti l’esame come privatisti, non so l’esito. Tutti gli altri al lavoro. Bruciato tutto il Gran Seminario di Tokyo.

Ed ora ci raccomandi tutti alla Mamma: ossequi a tutti.


Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.