Cimatti|Zerbino Pietro|1949-5-17

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a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 17 maggio 1949

Carissimo Don Zerbino,


Grazie della tua del 4/4. Sei sempre tanto buono verso questo povero essere.

Vorrei che questa ti giungesse per la festa della Mamma, ma spero sarà per l’ottava. Pur sicuro di essere ricordato sempre, vorrei andassi in un momento di tranquillità al suo altare (e dopo aver salutato il padron di casa), fare un bell’inchino (oh, sapessi farlo alla giapponese…) alla Mamma e poi dirle così:

Mamma, tutti quelli che in questo tempo sono venuti al vostro altare certo vi hanno dato tante testimonianze di affetto e devozione, vi hanno esposti i loro bisogni e vi hanno presentato i loro regali… Oh, che belle cose!... Permettete che fra i più lontani anche un povero uomo… venga a voi, Mamma. Povero in tutti i sensi… Ha bisogno di grazie specialissime di cui parla con voi tutti i giorni e più volte al giorno… Vorrebbe assicurarvi di avere verso di voi tutto l’amore e la devozione che vi hanno manifestato i vostri devoti in questi giorni… L’amore e la devozione di Don Bosco… Ma voi, Mamma, conoscete le sue miserie, specialmente la sua i… e s…1 Mamma, aiutatelo, aiutatelo, aiutatelo. Vi affida anche tutti i suoi, tutti quelli che direttamente e indirettamente sono a lui affidati. Lui, i suoi, le cose sue sono vostre. Si adempia in lui e per ognuno dei suoi in tutto e per tutto e sempre e solo la santissima volontà di Dio, vostro Figliuolo benedetto – anche se incompresa, anche se piena di sacrifici – anche se abbracciata non sempre con assoluta dedizione. Mamma, Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis!”.

Grazie, caro Don Pietro. Un altro inchino – un bel bacio lanciato a Gesù e a Lei da parte nostra – e poi va’ a salutare Don Bosco, cui dirai che il povero Don Cimatti e i suoi del Giappone non vogliono essere inferiori a nessuno nell’amore alla Mamma.

Ci aiuti Lui… Perdonami se ti faccio perdere un po’ di tempo, ma non sapevo al momento chi scegliere per rappresentante… Al solito un po’ di posta. Grazie dell’indicazione per i privilegi. Quanto puoi avere affidato ai partenti. E per ora stop. Saluta quanti possono ricordarmi… E non dimentichiamoci specie cotidie in fractione panis.

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.



P.S. All’occasione non dimenticarmi al buon Secondo. Le lettere non sono urgenti. Ad occasionem. Se puoi spedisci quella indirizzata ad Antolini.

1 Forse vuol dire “incapacità” e “superbia”.