723 /Rossum, van Guglielmo / 1931-3-17 /
a Sua Em. Card. Guglielmo van Rossum, Propaganda Fide
Missione Indipendente di Miyazaki
Miyazaki, 17 marzo 1931
Eminenza Reverendissima,
Mi perdonerà se oso rivolgermi a V. E. per sottoporre alla sua benevola considerazione alcuni bisogni della Missione Indipendente di Miyazaki, affidata ai Salesiani del Beato Don Bosco, implorando un aiuto efficace straordinario della S. Congregazione di Propaganda Fide.
1.- Problema vitale per la propagazione della Fede in questa Nazione, che tiene il primato anche nella stampa, è quello di propagare a tutto potere la buona stampa.
Già nel nostro piccolo qualche cosa si è realizzato. L’ultima importante pubblicazione fu la traduzione in giapponese popolare del Vangelo unificato, fatto nuovo nella storia della Chiesa in Giappone.
Ma purtroppo, finché non avremo una stamperia propria della Missione, e dovremo dipendere dai pagani, una vera azione in grande stile non è possibile.
2.- Nel 1929 vennero chiamate nella nostra Missione le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice. Esse infatti possono compiere fra il ceto femminile un’opera che il sacerdote stesso non può compiere.
Ora fin dall’inizio esse ebbero molte e replicate domande di giovani cristiane della città e di altre cristianità più lontane, per essere accolte a far parte dell’Istituto.
Sapendo quanto le indigene siano di prezioso aiuto nell’opera di penetrazione fra i loro connazionali, pur non avendo ancora né fondi né case, a ciò non si ristette dall’accogliere quante di esse presentavano i necessari requisiti morali.
Attualmente le aspiranti accolte sono dieci e parecchie altre aspettano che ad esse pure si faccia posto.
Dette giovani se sono di belle speranze per le loro ottime disposizioni, sono però tutte poverissime, tanto che a nessuna di esse si è potuto richiedere corresponsione né di dote, né di spese per il periodo di prova; anzi il superiore della Missione le dovette tutte provvedere eziandio del necessario corredo.
I bisogni della missione appariranno ancor maggiormente se si considera che per queste giovani cristiane la prova deve prudentemente avere una piuttosto lunga durata, per cui riesce oltremodo gravoso il mantenimento di questi soggetti in formazione, tanto più che talune di esse per la loro giovane età e per le loro speciali attitudini potrebbero utilmente essere avviate agli studi.
Con l’animo pieno di fiducia che l’E.V. vorrà prendere in considerazione le necessità più urgenti della nostra Missione che per ora non può contare su risorse locali, Le ho scritto la presente.
Assicuro a nome dei Missionari tutti il ricordo quotidiano che abbiamo per l’E.V.
Prostrato al bacio del S. Anello pregando che l’E.V. si degni di benedirci tutti, oso professarmi
dell’E.V. R.ma
Devotissimo
Don Vincenzo Cimatti,
Sup. Missione Indip.