Cimatti|Grigoletto Giuseppe|1956-1-28

4538 / Grigoletto Giuseppe / 1956-1-28 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 28 gennaio 19561

Carissimo D. Giuseppe,


Un dottore, nostro allievo dell’Oratorio di S. Paolo torna in Italia e approfitto per rispondere alla tua del 13 c. m.

1) Farò quanto mi dici per quelli cui devo scrivere.

2) Per il Vallardi, fai come credi, non so se ci siano spedizioni prossime, ci sarebbe in Italia Mazzarello, ma non so dirti nulla a suo riguardo per il ritorno, quando, ecc. ecc.

3) Scrivo al Meneguzzo…

4) Per la statua mi pare che sia troppo alta e poi ben costosa, se è dell’Arrighini. Mi piaceva tanto quella di Milano (non mi viene il nome della Ditta, è vicina al nostro 1° Oratorio di Milano). Non metterti in altre spese. Quindi al momento non scrivo…

5) Pel Solari ho scritto: ma siccome non conservo le lettere, non ricordo più il soggetto della lettera o l’oggetto. Scusami.

6) Comunico a Baggio quanto speri di attuare.

Mi pare di avere risposto a tutto.

Buone feste. Tieni allegro il mio bravo Giovanni e D. Angelini.

Preghiamo ad invicem. Con affetto riconoscente

Don Vincenzo Cimatti, sales.


W D. Bosco e il nostro S. Francesco.



1 Da notare che il 31 gennaio Don Cimatti ricevette dal Governo italiano per mano dell’Ambasciatore Marchese Fracassi la Stella della Solidarietà italiana, datata 25 gennaio. Nelle lettere non ne accenna, se non quando deve rispondere agli auguri, dicendo che non ne capisce il motivo. In questa occasione il fotografo Abe Tetsuo prese una delle foto più belle di Don Cimatti sorridente. Nell’originale si vede anche la medaglia sul petto, ma nelle foto divulgate venne cancellata.

Nella serata di quel giorno venne eseguita l’operetta “Lazzariglio” n. 25 del catalogo, da lui musicata in lingua giapponese. C’è anche l’edizione italiana.