Cimatti|Ricaldone Pietro / 1936-8-2

1713 / Ricaldone Pietro / 1936-8-2 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 2 agosto 1936

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,

Come vede le scrivo da Tokyo dove ci troviamo riuniti per gli esercizi (Prima muta) che ci sarà predicata ex-integro da P. Matteo. Tema e base per ogni confratello di meditazione “purezza e santità – Fedeltà a Don Bosco”. Ci aiuti il Signore.

1. Mio rendiconto. Anche in questo mese nulla di speciale, salvo le solite cose. Salute materiale e spirituale regolare; in questi giorni un maggior desiderio di unione con Dio. Deo gratias. Per la mia posizione poi le solite:

a) Debiti e necessità di mezzi;

b) Iniezioni a dose massima di forza ai confratelli (specie in questi momenti a Don Tanguy) che non posso e non so come aiutare – ed altri, che non sono a posto in missione (Fogliani – le altalene di Don Lucioni, ecc.). Non mi lascino mancare i Superiori né mezzi né suggerimenti.

2. Sento voci di venuta di rinforzi. Supplico i Superiori a guidarmi nella distribuzione delle occupazioni, qualora i Superiori, conoscendo gli individui, li inviino con determinate intenzioni.

3. Non ho ricevuto direttive dai Superiori nel tempo stabilito da S. Ecc. ed ho scritto a S. Ecc. nel senso già indicato prima ai Superiori. Non so se i Superiori abbiano scritto direttamente al Vescovo. Umanamente, battaglia perduta per me – vinta, penso, perché saremo stati tutti strumenti della volontà di Dio… e col fiat; finis anche di questo. Deo gratias.

4. La nostra posizione a Tokyo verrà ad assumere forse nuovi aspetti, perché si dà per certa per fine d’anno la nomina del Vescovo giapponese di Tokyo, col ritiro dei missionari francesi nella nuova diocesi di Yokohama.

In Kyushu pure la missione viene a trovarsi forse in nuove posizioni che esigeranno cambi di criteri direttivi nell’apostolato e nello sviluppo delle opere, per cui mi pare che un ritardo nella visita dei Superiori sarebbe di grave danno. Supplico che sia al più presto per tutte queste necessità e per quelle dei nostri confratelli. Mi pare al momento di aver detto quanto più mi premeva. Il Signore ci aiuti. Imploro, specie per me, l’aiuto delle preghiere dei nostri Superiori. Con vero affetto

Obblig.mo

Don V. Cimatti, sales.


P.S. - Ci uniamo in ispirito di preghiera ed offerta di sacrificio alle tribolazioni dei Superiori per la dolorosa condizione dei confratelli e opere del Messico ed ora della Spagna. Non possiamo fare altro che pregare e lo facciamo di gran cuore. Veda l’unito pro-memoria per la Superiora Gener. delle F. M. A. e, se Lei lo ritiene del caso, passarlo. Sarà per me un vero atto di carità.