Cimatti|Ricaldone Pietro / 1926-6-30

173 /Ricaldone Pietro / 1926-6-30 /


a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 30 giugno 1926

Mio amatis.mo Sig. Don Ricaldone,


Fin di mese. Esercizio buona morte. Resoconto.


  1. Abbia la bontà di vedere note di cronaca nella lettera generale al Sig. Don Rinaldi.

  2. Invio a Lui le notizie richieste da Lei. Dall’otto Aprile arrivò qui il 26 Giugno: rispondo immediate. Non riceviamo il Bollettino Salesiano; dal gennaio abbiamo ricevuto quello di Aprile. Stiamo leggendo quel di maggio arrivato casualmente da una famiglia. Prego togliere questo sconcio che impressiona malamente i confratelli. Tutto il resto regolare…

  3. Invio il solito Bollett. metereol. e finanziario e qualche fotografia; spero presto inviarle copia dello “Year book” utilissimo, per la conoscenza di questa, creda pure, che è la terra più caratteristica del mondo, è impossibile farsene un’idea adeguata per iscritto.

  4. A Lei può interessare agricoltura.


    1. Il Giapponese è grande utilizzatore del terreno e con colture intercalari che vengono succedendosi si ottengono abbondanti raccolti. Coltivazione da Febbraio in qua: orzo, grano con coltura intercalari succedentisi (fava, colza, fagiolo, tipo soya, melanzane, cetrioli che coltivano diritti, affidati a canne con produzione spettacolare, patate dolci). Gelseti in abbondanza allevati a cespuglio di cui vengon tagliando i rami al piede man mano che si rende necessario per il baco, provocando l’uscita di un secondo gruppo di rami nell’annata. Frutteti vari. Cominciano a usare l’innesto. Difendono i piccoli frutteti col sistema dei sacchetti di carta. Il massimo lavoro ora è la risaia. Finita una delle colture preparano il terreno (grossa aratura) all’epoca delle piogge (ora), entrano col cavallo nell’interno e rompono così le zolle ben bene inumidite; spianato il terreno, dai semenzai pigliano le piantine di riso (sono magnifici semenzai disposti a rettangoli perfettissimi) e in fila le piantano regolarizzando con fili tesi la perfetta inquadratura dei campi. La trebbiatura, pulitura dei cereali si fa ancora col correggiato e colla pulitura a vento. Che vuole? Tutto piccolo, tutto minuzioso, poco geniale! Mi propongo nel prossimo mese di visitare la scuola agricola e altre scuole di Miyazaki.

    2. Il nostro orto va benino e ci fa già risparmiare, ma la pioggia e l’umido e le zanzare guastano molte cose. Trionfa l’insalata che desta la meraviglia; qualcuno ne ha fatto acquisto (albergo di Miyazaki). Trionfano i girasoli. Così Guaschino è occupato bene.

    3. Confratelli al momento tutti benino: i più colpiti sono Don Livio e Don Cavoli. Per il resto salesianamente ottimi.

    4. Lingua difficile; pensare per tempo. Dovrebbe trovare tre e mandarli… ma fior di roba e specialmente forti in castitate. Qui Don Balzola sarebbe nel suo elemento. Pensi anche alle suore. Sa perché dico dovrebbe mandarne tre? Lei dovrebbe per il Giappone fare quanto domandava S. Francesco Saverio. Si accontentava di uno per casa all’anno. Ha capito! Quindi pensi… Se giovani (converrà?) saranno accuditi come in noviziato, se vecchi avranno da lavorare e intanto studieranno la lingua, oppure almeno comincino a studiarla in Europa. Cosa si può prevedere utile? Tutto. Inizierò appena padroni del campo, l’oratorio (quotidiano) poi bisogna organizzare tutto, rassodare e andare a cercare molte pecorelle smarrite e poi buttarsi risolutamente ai pagani.


Il Giapponese corre corre dove c’è da guadagnare o là dove può essere messo sulla strada del guadagno. Deus providebit. Preghi per noi tutti.

L’abbraccio di cuore.

Suo affezionatissimo in Corde Jesu

don Vincenzo Cimatti