Cimatti|Ricaldone Pietro|1947-1-…

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a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



I cavoli trapiantati… e nel moto la vita

Gennaio 1947

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


Il nuovo anno speriamo sia apportatore di benedizioni speciali per compiere la nostra ricostruzione spirituale, ora che la ricostruzione materiale si può dire completata, almeno nelle parti sostanziali.

È la parola d’ordine e il programma d’azione che da tempo ci siamo proposti, e che è nella mente e nel cuore di tutti per la sua attuazione. Ma a quanto pare il Signore non ci vuol lasciare con le mani in mano neppure materialmente.

Il disastro di Nakatsu obbliga D. Demleitner ad emigrare colla sua famigliola a Osada Koen, ove sta cercando l’ubi consistam in quella nuova dimora. Poveri figliuoli, ragazzi della strada; non è ancora finito il vostro pellegrinaggio? La costruzione di nuove strade nelle zone distrutte minaccia la nostra missione centrale di Miyazaki.[Vediamo se] si riesce ad arrestarne gli effetti: ci si guadagna anzi, perché col progettato allargamento la nostra libreria cattolica rimarrà sulla strada principale.

Lo stesso problema minaccia la residenza di Oita, in cui una nuova strada taglia per mezzo la missione, che, distrutta dalle bombe incendiarie, già aveva ricostruito casa parrocchiale, chiesa e locali per l’Asilo e sala giovani (oratorio, circolo giovanile). Se le trattative in corso daranno ragione alla progettata strada, bisognerà trasportare casa e chiesa in terreno adiacente, penso con vantaggio di miglior posizione per la missione.

Non si faccia meraviglia che si parli di trasporti di case, chiesa, ecc. in Giappone. Costruzioni in legno, le cui parti sono intimamente collegate ad incastro, facilitano l’operazione. Per trasporti in piano e a non notevoli distanze, non c’è neppure bisogno di disfare l’intera costruzione. Con forti martinetti la si solleva per intero dalle basi, e sottopostovi rulli, è condotta in posto ed adagiata sulle nuove basi.

D. Figura e D. Moro sono già in procinto di far S. Martino. Caso analogo succede a Miyakonojo in cui due strade vengono a sfiancare la chiesa e casa: anche là D. Roncato che aveva inaugurato l’8 dic. u. s. la bella chiesa e residenza è sulle mosse di trasportarsi… un po’ più indietro, per dar modo alle signore strade di adagiarsi in pieno… Ma quello che più costa sacrificio di ogni genere è il dover traslocare il caro Orfanotrofio D. Bosco di Tokyo in altra zona della città, per la costruzione, nella zona attuale, della città americana.

Si è trovata una bella casa con terreno in zona Kokubunji… e la casa è in cemento armato… Se si dovrà ancora far S. Martino, quella non si può certo trasportare… ma vedesse in che stato… Mancano porte, finestre, ecc. D. Tassinari è il moto perpetuo, e gira in lungo e in largo Tokyo per espletare le pratiche relative – i confratelli sono in moto per i preparativi del trasloco – i chierici teologi, approfittando di qualche giorno di riposo, disfanno alacremente le abitazioni precedenti… si sono specializzati anche in questo. Camions trasportano quanto giornalmente viene accumulandosi. E tra il lavoro si ricordano i traslochi del primo Oratorio di D. Bosco… Una squadretta di giovani bastava a trasportare le poche masserizie… Ma i cavoli trapiantati… Oh, se il nuovo posto si trasformasse col tempo in Valdocco del Giappone!

Pensi che anche tutto questo movimento avrà pure i suoi fini nei disegni della Provvidenza e li attendiamo con fede: ci aiuti il Signore a corrispondervi il più perfettamente possibile. Viene a mettersi in altra forma di movimento la nuova riforma scolastica in Giappone, espressa dalla formula 6-3 (elementare e tre anni di scuola media inferiore gratuita e obbligatoria) e 3-4 (scuola media superiore, Università). La si vuole promiscua. Le scuole cattoliche alzarono la voce contro la promiscuità, e si ottenne libertà di scelta di allievi e contribuzione: è certo però una buona mazzata sulle scuole private e quelle tenute da religiosi e religiose.

Per quest’anno si è ottenuta una discreta entrata a Miyazaki e Tokyo per le nostre scuole medie. Per le scuole elementari tenute dai salesiani a Tokyo, Nakatsu e dalle Figlie di Maria A. a Tokyo e Beppu per i bambini e ragazzi di strada, si è ottenuto di farle internamente nelle singole istituzioni.

E questo riconoscimento è un vero beneficio di cui dobbiamo dar grazie a Dio.


Suo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.