Cimatti|Rinaldi Filippo / 1926-4-8

154 /Rinaldi Filippo / 1926-4-8 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani


Mio buon Padre,


Lei mi dice che le mie lettere che Le indirizzo sono intime e che quindi non servono per il Bollettino. Sarà difficile che mi abitui a fare diversamente: sono troppe le cose che ho bisogno di dirle e di cui è necessario che Lei sia informato. Farò così: metterò a parte notizie di cronaca. Quello che Lei crede pubblicabile, lo faccia pulire un po’ da qualcuno. Noti solo che non siano apprezzamenti in cattivo senso; siamo osservati dai giapponesi e forse più dai non giapponesi. Tre cose hanno perfettamente organizzate: polizia, istruzione, ferrovie e poste… e hanno tutto, anche all’estero.

Mio buon Papà, grazie della sua lettera, che ho subito letto a tutti, appena arrivato da Oita-Nakatsu dove l’Ispettore Don Canazei (che paternamente è venuto a passare Pasqua con noi) ha voluto mi recassi per i primi approcci. Torno stanco (o meglio, annoiato… Ferrovie eterne), ma contento. Eccole un rapido cenno.

II campo che sarà affidato – a Dio piacendo – ai poveri figli di Don Bosco è immenso. Le due province sono in continuo aumento di popolazione.

Miyazaki si gloria di essere il punto di origine della dinastia imperiale. A Oita vi sono le vestigia dei lavori di S. Francesco Saverio e spero che i Salesiani riusciranno nei loro giri apostolici a trovare vecchi cristiani. Nakatsu è un luogo dove non c’è istruzione di sorta: vi regna il buddismo.

Le residenze di Oita e Nakatsu sono discrete; più piccole di Miyazaki; per ora più che sufficienti per abitarvi. Per aprire istituti occorre comprare altrove. A Oita forse si può comprare dai vicini. A Nakatsu non è possibile, ma credo per opera iniziale, con quello che c’è, riattato, c’è modo di… A Nakatsu non vi sono istituzioni professionali, come a Oita in cui c’è di tutto e difficilmente noi potremo fare meglio. Sto studiando programmi e legislazione per riferire.

Quindi ad Oita per ora non saprei. A Nakatsu e a Miyazaki qualsiasi scuola professionale può andare bene. Una professione non conosciuta in queste parti è la statuaria. Il resto è noto e credo molto progredito. Dicono non sarebbe ben vista una scuola in cui si traesse profitto per sé.

Oita è città marina (piccolo porto) e mercantile, raccogliticcia, di persone che vengono da varie parti (45-50 mila abitanti); ambiente studentesco di ogni genere; i protestanti vi sono fortemente installati. Pochi cristiani in città, più in campagna, ma poca cosa: idem per Nakatsu. La residenza di Oita è tra varie case di mercanti, la più piccola. Il Padre consiglia un piccolo ampliamento, ma…

Nakatsu è isolato: ha alla destra la Polizia, a sinistra il Municipio, dietro la sotto-prefettura, davanti una scuola. È cittadina (25 mila abitanti) tranquilla a 2 ore e mezza da Oita, a otto o nove ore da Miyazaki. Tra Nakatsu e Oita vi è la famosa Beppu; riviera del Giappone, famosa per i suoi pozzi d’acqua calda minerale di ogni genere. Sta diventando città di primo ordine cui accorrono per cura gran parte dei giapponesi, anche cristiani. Vi andrebbe bene una residenza per l’assistenza dei cristiani del luogo e che vi arrivano, e certo si otterrebbero anche conversioni, perché fra gli ammalati (specialmente deboli di petto e di mente) la cura morale è efficace. Sapesse quante specie di sette religiose-morali vi sono a scopo anche di cura fisica! Veda anche questo punto; non fosse altro: fare una cappella per la domenica.

A Oita e Nakatsu il clima è come in Piemonte. Coll’Ispettore si sono combinate linee direttive di massima – ne parlerà a Monsignore e si vedrà. Si può riassumere tutto così:


  1. I bravi Padri delle Missioni non fanno più innovazioni negli edifici ecc. perché sanno di dover allontanarsi – quindi se ci sono riparazioni urgenti…

  2. Egli proporrebbe a Monsignore che in Agosto (mi piacerebbe fosse il 15… Capisce perché?!) i salesiani occupassero le residenze. Non saremo certo a posto per la lingua, ma se non ci buttiamo in acqua… Tanto la lingua bisogna continuare a studiarla: è uno dei lati più difficili della nostra missione. Occorre quindi pensare a tempo pel futuro.

  3. Intanto a Miyazaki vorrei dar forma all’assistenza dei nostri fanciulli e fanciulle con l’Oratorio festivo (che può essere anche quotidiano). Per il luogo, piglierò un tratto dell’orto, ed il Signore provvederà per il resto. Tutto questo se il P. Bonnecaze non avrà difficoltà. Se non si vuol perdere le famiglie cristiane di Miyazaki urgono opere di assistenza per i giovani e le ragazze. (Guardi di pensare alle Suore). Fino a 14-15 anni sono fanciulli, ma poi se non si tengono, si perdono et erit error pejor priore. Occorrono spazio per giochi, di cui sono matti – biblioteche fisse e circolanti: sono divoratori di libri – e grande istruzione. Quanto agli istituti sto informandomi sulle leggi, ecc. sulle proprietà ecc. Si annuncia l’arrivo del Delegato Mons. Giardini e spero faciliterà molte cose.


Quid dicam di altro:


  1. Salute, ora buona per tutti. L’ultimo a letto fu Merlino.

  2. L’altro giorno forte terremoto (due scosse da 40” – 50”) con epicentro proprio a Miyazaki. Le case giapponesi elasticissime e dondolanti, non danno l’impressione durissima che si sentirebbe in Europa, e neppure quindi l’affanno caratteristico e il panico.

  3. È la stagione dei ciliegi fioriti di cui i Giapponesi vanno in giubilo con feste, gite.

  4. Spero riuscirà bene il mese e la conseguente festa di Maria A.

  5. Pel Bollettino Salesiano preparerò, per ora spero le sia arrivato materiale utile.


Preghi per noi tutti, specialmente per me cui il Signore vuol tanto bene, ma che non sono capace di corrispondere a tanta bontà.

L’abbraccio di gran cuore unitamente a tutti i Rev. Superiori.

Suo devotissimo
don Vincenzo Cimatti



P.S. - La mia difficoltà per il Bollettino Sales. proviene anche dal fatto che noi non abbiamo ancora giurisdizione, ecc. Le unisco un riassunto: veda se può andare.