Cimatti|Chierici ex-allievi| 1925-12-15

107 / Chierici ex-allievi / 1925-12-15 /


ai chierici ex-allievi di Valsalice


15 dicembre 1925

Carissimi,


Mi fu manifestato da quell’oca di Giordano il vostro desiderio, le vostre intese. Le approvo pienamente e di gran cuore porterò il mio povero contributo, anzi incomincio senz’altro. È l’ottava della festa dell’Immacolata! Mi sembra che questa data debba ricordare a noi:


    1. La nascita della nostra Società,

    2. La condizione prima per riuscire a mantenere, a vivificare, a rendere efficace e meritoria la vocazione cui Dio nella sua immensa bontà ci ha chiamato, voglio dire la virtù angelica, prediletta da Maria. Nelle ricorrenze natalizie si fanno auguri di ogni genere, si offrono doni, si formulano espressioni speciali d’affetto.


Oh, miei buoni chierici, ringraziamo il Signore di essere salesiani; domandiamo a Maria la fioritura completa e la fruttificazione abbondante della virtù fra tutte cara al Signore: amiamoci in Lui e per Lui e con Lui lavoriamo.

Avete già provato la realtà della vita salesiana; certo già avete irradiato dai piccoli centri d’azione affidativi luce e calore per il bene delle anime; forse vi sarete già qualche volta piegati o almeno scossi sotto il peso delle difficoltà incontrate, per mantenervi quali vi vuole il Signore e per compiere il vostro dovere.

Coraggio, miei buoni chierici! Don Bosco prima di noi ha provato; e prima di Lui, Gesù, cui abbiamo dato generosamente tutto quanto siamo, ha faticato, sofferto, meritato per noi. Animo dunque, al lavoro per la salvezza dell’anima vostra e di quelle affidate alle vostre cure. Buone e sante Feste natalizie, allietate dalle benedizioni di Dio, apportatrici di pace alle anime vostre. Pregate per me.


Vostro

don Vincenzo Cimatti