Cimatti|Rinaldi Filippo|1926-1-6

122 /Rinaldi Filippo / 1926-1-6 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



[Dal Mar Rosso], 6 gennaio 1926

M.R. Sig. D. Rinaldi,


Il nostro piroscafo si ferma a Perim per rifornimenti d’olio: approfitto per darle notizie nostre. Grazie a Dio sempre buone in ogni senso. Salvo le poche inevitabili indisposizioni di alcuni pel mare (Don Cavoli, Guaschino, De Mattia, Don Pedrazzini con un attacco di febbre malarica).

Continua la nostra vita di Comunità in mezzo a questo mondo, che si fa sentire anche in questo guscio di noce che ci trasporta.

Dopo la fraterna accoglienza dei confratelli di Port Said, che si diedero attorno con amorevole bontà per provvedere i rifornimenti indispensabili per la Messa che finora abbiamo potuto e possiamo dire tutti i giorni, per spedire la voluminosa posta e rifornirci rinfreschi e rinforzi pel viaggio, ripartiamo per Suez, mar Rosso.

Novità nessuna o meglio le solite descritte in tutti i libri e dette già da quanti salesiani hanno fatto questo viaggio. L’Africa, in lontananza il Paese di Gesù, l’Arabia!… Quante anime abbandonate e che non conoscono il nostro Dio!

Da un lato la grandiosità della natura, dall’altra le opere colossali dell’industria umana; lo sfruttamento di un popolo e le spontanee manifestazioni di preghiera del musulmano che rivolto al sole che tramonta si prostra mormorando le sue formule; la nostra vita di comunità e la vita spensierata e gaudente di molti di questi passeggeri.

Oggi l’Epifania. Gli artisti d’Opera italiana ci hanno dato mano e si è cantato Messa in musica. Credo forse in nessun bastimento del mondo Gesù sarà stato così onorato dall’arte musicale.

Che altro potevamo offrire di doni materiali al Santo Bambino? Noi gli abbiamo dato tutto noi stessi.

Per ora null’altro. Da Colombo spero riceverà altre notizie. Giunta la notizia della morte della regina Madre: abbiamo pregato e nelle forme possibili suffragato l’anima della pia signora.

E di me? Vado avanti tranquillo in braccio al mio Dio. Calma, lavoro, sforzi di unione continua con Lui.

Preghi per noi tutti e ci benedica. Ossequi a tutti i Superiori. La carità di Gesù abbruci tutte le anime nostre, e specialmente le molte scorie del suo figliolo:


don Vincenzo Cimatti



P.S. - Abbia la bontà di fare da postino. Oggi 7 il mare è un po’ mosso, e vari si risentono. Pazienza… e anche questo come tributo di mortificazione. Per me finora pare che il Signore mi voglia far dare buon esempio agli altri per rianimarli, ecc…