Cimatti|Rinaldi Filippo|1929-4-3

457 /Rinaldi Filippo / 1929-4-3 /


a Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei salesiani



Mio amatissimo Padre,


Finalmente posso partire da Shanghai sul Viminale, approderò, se tutto va bene a Venezia… non so quando… perché colle navi non si sa quando si parte e tanto meno si sa quando si arriva.

Buon inizio del mese di Maria. Non conosco ancora il personale di bordo e quello che si potrà fare… Preghi per me… ho passato Pasqua a Shanghai… Il Signore in nuove forme mi fa così capire il mio niente… Deo gratias!

Don Garelli non ha ancora potuto acquistare il terreno di cui è autorizzato, attendendo delucidazioni dai Superiori e migliore occasione. Ma possibile che Nord e Sud Cinese non riescano ad intendersi? E c’è un campo così enorme di lavoro e quanto si è indietro ancora…

Dunque mi aiuti e preghi per me… Ho lasciato i confratelli in buona salute: con pochissimi mezzi (a quest’ora i Superiori certo avranno provveduto), ben forniti di lavoro vecchio e nuovo.

Un po’ di rendiconto per fine mese. Domani voglio fare un po’ di esercizio di b. m. prima di imbarcarmi; è sempre utile e doveroso essere pronti.


        1. Salute ottima in ogni senso – anche dovendo cambiare con frequenza regime. Deo gratias!

        2. Lavoro e studio: nell’ultimo mese i preparativi per la partenza mi hanno un po’ preoccupato e tolto dall’ordinario lavoro. Ho fatto un po’ di visita a Oita e Nakatsu per rendermi conto dello stato reale delle cose – farò una relazione generale dettagliata che presenterò in Italia. Per i confratelli novità speciali non ci sono. Sono sicuro che in mia assenza le cose andranno assai meglio. Mi sono portato lavoro conveniente pel viaggio, specie per lo studio della lingua.

        3. Pratiche di pietà regolari. Purtroppo fuori comunità, da solo, mi riescono meno bene. Ho bisogno di attenermi mordicus essendo la mia forza e sostegno. Gli esami di coscienza stabiliti difficilmente li compio: mi sembra così naturale dopo ogni azione vederci chiaro!…

        4. Per le Ss. Regole per ora nulla di speciale. Tentazioni non mancano, ma grazie a Dio…

        5. Carità, mi pare nulla di notevole – idem per gli inconvenienti. Il più grave Lei conosce bene qual è: il sottoscritto.


Scrivo al Sig. Don Ricaldone per le questioni nostre urgenti. Domando ai Superiori quando arriverò:

  1. Abbiano la bontà di decidere sulle cose nostre più urgenti: casa di formazione e suore.

  2. Mi diano molto lavoro.

L’abbraccio filialmente e se nel viaggio il Signore mi vuole con sè è inteso che Lei è l’erede di quel nulla che ho. Tutto suo nel Signore:

Don V. Cimatti, salesiano