Cimatti|Zerbino Pietro|1951-3-7

3981 / Zerbino Pietro / 1951-3-7 /


a Don Pietro Zerbino, segretario del Rettor Maggiore



Tokyo, 7 marzo 1951

Carissimo sempre,


Ricevo la tua del 19/2 ed ho la fortunata occasione di poterti rispondere.

In primis Buona e Santa Pasqua a te e a quanti ricordano questo bel tipo. Ti prego di presentare i miei poveri auguri a D. Ziggiotti, D. Tirone e uno speciale all’amat.mo D. Giraudi (che è stato il gran benefattore del Giappone nel decorso 25.mo) e al Sig. D. Puddu. Penso che siano gli amici in sede.

All’amat.mo Rettor Maggiore ho pregato D. Tavano che faccia le mie parti. Non dimenticare di ricordarmi ad amici, specie a benefattori – sono pressochè disoccupato e posso dunque pregare di più.

Ringrazia pure il bravo Sig. Aprili, Da Roit firmatari della lettera.

Tu poi continua il tuo ufficio presso la Mamma e D. Bosco, e fa’ a nome mio gli ossequi ad entrambi – aggiungivi Savio Domenico e D. Rua – e se avessi occasione di andare al cimitero, anche a tanti di quei santi amici.

Ed ora a noi.

1. Ho parlato al nostro bravo Direttore di quello che sarebbe utile per la casa. Si desidererebbe (non so se ci stiamo nella somma) il busto di D. Bosco (del tipo di quelli che sono all’entrata delle nostre case, ad es. Crocetta), ma in pietra dura che si vorrebbe mettere all’aperto su colonnetta nel giardinetto di fronte allo studentato, naturalmente che sia bello, che assomigli a D. Bosco. Penso che la SEI ne avrà. Se avanzasse qualche cosa penso che ti sarà detto che cosa si potrebbe provvedere di libri, riviste ecc.

2. Grazie dell’autorizzazione di Manni.

3. Per il bravo Ferraris il nostro buon Ispettore che era già informato aveva iniziato le pratiche.

4. Si è pregato per il nostro Fanariello (l’ho sempre chiamato così a Valsalice).1

  1. Per il nostro indimenticabile Sig. D. Berruti è così difficile indurre i confratelli: bisognerebbe prenderli uno per uno. Essi parlano e tu scrivi. Come in tante altre cose, non siamo abituati a questo. Vedi retro qualche cosa che ho accalappiato in qualche conversazione di confratelli.

  2. Grazie delle notizie. Anche il caro compagno D. Calcagno è in Paradiso. D. Gennaro mi scriveva che D. Nigra era gravissimo.

  3. Ti ringrazio (e tento di ricompensarti con preghiera) di quanto fai. Eccoti un po’ di posta. Il Signore ti rimeriti. Ti abbraccia e benedice il

tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


Sai che la mia posta non urge: non fare spese… arrepta occasione di lettere che invii alle case et similia…



1 D. Roberto Fanara, Ispettore e Consigliere Scolastico Generale.