Cimatti|Ziggiotti Renato|1947-11-…

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a Don Renato Ziggiotti, Consigliere Generale delle Scuole salesiane



Appunti biografici sul Rev.mo D. Cerruti1



Torino, novembre 1947


Fonti: vi deve essere molto materiale in archivio a Valsalice (anche archivio scuola-pratiche del pareggio).

Se non erro ho letto molto di quelle notizie in Annali (?) o in biografia o discorso funebre su Don Cerruti.

Molte notizie dovrebbero essere in Cronache o Archivio di Nizza (tutte le pratiche del pareggio). Madre Gamba che ora è a Novara dovrebbe sapere cose interessanti. Le suggerii di scrivere: ma bisognerebbe uno che la interrogasse e scrivesse.


Di quanto grosso modo ricordo:


  1. La sua devozione al S. Cuore – era uno dei temi prediletti delle conferenze – fu la base delle pratiche dei pareggi del normale e liceo – fissò quanto si doveva fare nella festa di ringraziamento al S. Cuore e in seguito (era una lunga lettera scritta di suo pugno, che se ben ricordo lessi pubblicamente) e mi pare di averla riveduta o negli Annali e altrove.

  2. Sua proverbiale non puntualità ubique.

  3. Sua tattica nel risolvere le questioni, nell’avvicinare persone da cui dipendeva la soluzione di problemi a lui affidati. Era vero figlio di D. Bosco:


  1. sicurezza che la questione fosse della maggior gloria di Dio,

  2. perseveranza, pazienza, tenacia e preghiera nell’affrontare gli ostacoli – se non era possibile pel momento sormontarli, girava attorno. Ad es. per mettersi in relazione con personaggio influente nella questione del pareggio scuole, cominciò ad acquistare libri scritti da quell’uomo – inviò i suoi scritti e dopo lungo tempo iniziò relazioni dirette.

  3. poche parole – molti fatti. Non parlò se non ad affari finiti.

  4. tienti amico il potente a ché non ti nuoccia.


  1. Assertore della scuola libera – e della pedagogia tradizionale italiana. Vedere i suoi scritti non molto conosciuti – poco nota, ad es., da noi eppure assai apprezzata dagli studiosi, la sua storia della pedagogia. Non ricordo bene se sue, le lettere ad un certo Michel (?).

Le comunicazioni date come Consigl. Scolastico generale non sono che un continuo richiamo a questi principi e a quelli di D. Bosco.

  1. Attentissimo alla sodezza dei principi educativi cristiani. Ricordo che nella prolusione all’inizio dell’anno fatta dal sottoscritto (come si usava allora e a cui egli assisteva sempre) avendo parlato dell’educazione della volontà, delle abitudini, e forse sembrandogli che il mio discorsetto puzzasse un po’ alla protestante (era il quarto d’ora di Forster), nella sua conclusione batté forte sulla necessità della grazia a rafforzamento della volontà – e me ne parlò anche in privato.

Come pure alla serietà e rispetto con cui si debbono circondare le materie e gli insegnanti delle medesime.

In una cantata, in occasione di non so quale festa, musicai uno scherzo brindisi in cui si rideva della filosofia ed emergeva qualche frase (ad es. metaphisici curandi sunt elleboro) che poteva essere malamente interpretato od allusivo a stato di cose o di persone. Pur congratulandosi, mi consigliò di mettere in archivio e non eseguire mai più quel pezzo. (Un altro pezzo: “Venerabilis barba” mi era stato prima messo all’indice dall’indimenticabile Don Rua).

  1. Nel parlare in pubblico e in privato dava l’impressione e della buona preparazione e della sicurezza e serietà delle questioni – voce grave, lenta senza esagerazione e senza incertezze di parola.

  2. Calligrafia… era frase del suo segretario per molti anni D. Ubaldi (penso che D. Borino fu anche suo segretario… se ben ricordo) “per leggere la scrittura del Sig. D. Cerruti bisogna essere in grazia di Dio”.

  3. Ogni anno mi faceva fare l’elenco degli studiosi di musica per determinare la scelta dei maestri di musica nelle destinazioni del personale. Era per me e per gli allievi un buon incentivo per l’insegnamento e per uno studio più serio della musica.

  4. Nei dolorosi fatti di Varazze parve forse a lui affidata la cura della stampa (notizie in materia), lo si coglieva in ufficio, raccolto, calmo, in meditazione passeggiando per la camera.

  5. Quando gli si baciava la mano, stringeva fortemente tra la sua con un sorriso – poche parole a seconda del caso: “bravo – prega”, ecc.


Per ora non ricordo altro, caro D. Renato. Prega per


D. Vincenzo Cimatti, sales.

Da Pordenone… quanti ricordi!



1 D. Ziggiotti nelle “Memorie della vita” di D. F. Cerruti, SEI 1949, cita Mons. Cimatti omettendo qua e là quanto lui dice, e anche cambiando certi passi. Cfr. Pagg. 314-15.