Cimatti|Grigoletto Giuseppe|1951-1-12

3971 / Grigoletto Giuseppe / 1951-1-12 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 12 gennaio 1951

Carissimo D. Giuseppe,


Approfitto della volata in Italia del nostro D. Roncato e rispondo alla tua del 12/12 ed anche a cose dimenticate, in ordine più o meno logico, così come posso.


  1. Il Santo D. Rinaldi spero che dal Paradiso mi aiuterà a fare una buona vita, finché piacerà al Signore di chiamarmi a sé. Unico desiderio è fare qualche cosa per la vita eterna perché tirando le somme trovo proprio pochino e sarei davvero imperdonabile se non sfruttassi ad hoc la situazione. Aiutami tu colle preghiere e quella dei tuoi colombotti. Se era preoccupato Lui… che cosa dovrebbe dire il sottoscritto? Altro che insufficienza… fesserie e corbellerie belle e buone. Mah! Deus scit!… Deo gratias!

  2. Accetto l’Ode “La Polenta”. Veramente preferirei la polenta… Volentieri musico. Tu che possiedi scrittura sacra, non potresti aiutarmi in questo? Ho già due Oratori in latino, musicati ed eseguiti (II Figliuol prodigo – Il Seminatore), che mi pare sono musica utile per le nostre case di formazione. Testo evangelico della parabola commentato da passi scritturali. Suvvia tu o altri scegli qualche bella parabola utile all’ambiente e commenta (breviter). Non posso far altro bene di propaganda (salvo lo scarso insegnamento – che vuoi siano per me 6 o 7 ore di scuola!), un po’ di confessioni… Ci vuol altro a stancare un bue o un mulo o un asino come è la mia parte personale somatica… Anche con questa musica forse posso fare un po’ di bene… quindi aiutami e cerca di soddisfare questa richiesta.

  3. Ho espresso i tuoi desiderata al nostro buon Ispettore, affinché si metta in relazione seco te (= con te) ed anche per i quadretti desiderati. So che ha incaricato D. Mantegazza (che sa dove si acquistano) e spero ti saranno portati da D. Roncato, non forse nel numero richiesto, perché ha varie richieste ed al momento non ha possibilità pecuniarie. Dolorosamente il segretario è ammalato (a Beppu), assente da Tokyo, e quindi è ancora più imbrogliata la faccenda. Directe non possiedo né dispongo di nulla… e ho fatto fuori quanto avevo.

  4. Per il Brunner non so che cosa dirti né consigliarti.1 Dopo le consegne all’ufficio ispettoriale non so dirti quanto ci sia ancora dello stock precedente, né a quanto il Don Bosco-sha (= Editrice D. Bosco), i Paolini (che ne acquistarono) le vendono al pubblico. Ne diedi un po’ a tutte le case, e me ne servivo per donativo in occasioni speciali (battesimi, onomastici, ecc.). Penso che le vendano (le più semplici) al minimo 5 Yen. Ho però l’impressione che non vadano a ruba. Ma ora che il Don Bosco-sha sta organizzandosi, ed ha le possibilità (vedi che può darti 400 dollari – cose per me insognabili in passato). E quindi si passa dal campo della beneficenza dell’elemosina che ti domandava il Giappone (mediante questo povero arnese) al campo commerciale; non c’è che da sentire il Don Bosco-sha. Sai che per me il “disbrigo degli affari” non è il mio forte: prego per il bravo Brunner perché il Signore lo rimeriti adequate per la carità usataci, ed inspiri convenienter te sul da farsi. Come ti dico D. Cim. ha sempre domandato ed ha sempre avuto bisogno di tutto e di tutti. Mi dici che il Seminario avrà un concorrente. Sfido! Qua! è il peso massimo dell’Ispettore? Pescherà anche dal Don Bosco-sha. Che entrate può avere lo studentato (salvo fricciuoli…)? Per me non conosco che la via di D. Bosco: domandare la carità nelle forme possibili ed avere fede nella Divina Provvidenza.

Non ho più le possibilità delle modalità… ma posso pregare “Panem nostrum” e suggerire, et in silentio et in spe attendere che il Signore aiuti secundum necessitates. D’altra parte non ho più veste ufficiale né responsabilità per presentarmi…

  1. Attendo (richiesto varie volte) D. Barbaro per la strana questione che proponi, cessione al Don Bosco-sha, ecc. Il mio buon Direttore, cui ho esposto la cosa, mi dice: “vediamo che cosa domanda D. Barbaro, se fossero cose esagerate acquisteremo noi, quanto si era richiesto al nostro D. Grigoletto”. Per me ci capisco poco in questa mossa del D. Bosco-sha. Come ho detto prima, è forse un nuovo orientamento, dalla beneficenza e carità al commercio – e non è nel mio programma d’azione missionaria (che d’altra parte non è mio compito attuale).

  2. È arrivata la Via Crucis. Non me ne intendo di arte. Si pensava che fosse del tipo di quel quadro che avevi mandato in antecedenza (deposizione dalla Croce, se non erro) che aveva acuito il desiderio della serie completa. Il nostro bravo Direttore, annunciando l’arrivo alla comunità fece un panegirico ben meritato di te con forti esortazioni alla riconoscente e doverosa preghiera. Fu una buona predica anche per me, che avrei dovuto farti conoscere di più e far pregare di più per te; riparerò duplicando o meglio centuplicando.

  3. Giunsero pure i 2 vol. appendici – il libro di Botanica, e microscopio di Valsalice (ordinario, ma per la scuola serve). Deo gratias!

  4. Vado distaccandomi da tutto e da tutti (purtroppo che il cuore… amo troppo… mah! sono così materiale!). Trovo foto (parte di quelle del Brunner e altre fatte in Giappone), su alcune scrivo: firmo le altre. Se ti servono, usale come credi, se no, al fuoco.

  5. In antecedenza ti avevo scritto a nome del nostro bravo Direttore sul come avresti voluto l’importo pel contributo studentato alla Via Crucis (come spedire? a chi intestare assegni, ecc.). Procura di rispondere a lui o al sottoscritto.

  6. Il Polittico ammirato ed apprezzato l’ho già dato al Direttore (è dovere) ed ora fa bella figura nel parlatorio della casa.

  7. Per tutte le altre indicazioni ho fatto le relazioni opportune. Grazie del ricordo fraterno per il mio buon Luigi in occasione di S. Lucia. Non mi spaventa la tua calligrafia (sempre desiderata).

  8. Mi parli di D. Conti delle sc. mat. che è a Palermo. Non so quid facere aut dicere al riguardo.

  9. Ti prego al solito per la posta – e il Signore ti rimeriti anche di questa carità.


Mi pare di aver risposto a tutto.

Ossequi e ringraziamenti a tutti. Ti abbraccia e benedice nel Signore il tuo aff.mo


D. V. Cimatti, sales.

1 Si tratta delle immagini della Santa Faccia dipinta dal Brunner basandosi sulla foto della Sindone presa da Enrie nel 1931. Don Cimatti ne era il diffusore in Giappone. Questo dimostra la sua devozione verso questa reliquia. Da notare che Don Tonelli, suo compagno dei Messa, era studioso della Sindone.