Cimatti|Grigoletto Giuseppe|1950-8-17

3937 / Grigoletto Giuseppe / 1950-8-17 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice e grande benefattore



Hong Kong, 17 agosto 19501

Carissimo,


Ricevo la tua diretta a Macao a Hong Kong, dopo poco che avevo finito la muta fissata colà. Le altre erano ad Hong Kong: mi rimane la quarta che inizio a Dio piacendo al 23 c. m., e se non capita nulla in contrario il 5 settembre conto di ritornare a Tokyo.

Oh, sì, sì… il Signore mi ha davvero voluto bene: mi ha dato comodità di fare 4 mute di esercizi (e me le sono godute spiritualmente tutte).

Oh, caro D. Giuseppe, tutti i miei crucci (se possono dirsi tali) hanno la loro base in radice superbiae meae, che non è poca. Ne godo, che, se non altro, mi pare di vederci chiaro… e butto nella misericordia di Dio tutte le mie magagne, grandi e piccole… tentando colla preghiera e nell’adempimento di quanto mi fanno fare, di riparare, e nella speranza che il Signore mi conceda spatium poenitentiae per riuscirci.

Supplico che mi diano lavoro per esaurirmi (in senso buono… che se non sono saturo di lavoro, la va male)… ma poi concludo col solito pensiero: “Che vuoi ti diano da fare? Hai ben veduto che i risultati passati, debbono ben stare in guardia...”. Deo gratias!

Tento allora d’immedesimarmi colla preghiera e con quel poco che posso fare, in Lui…

Bravo, prega e fa’ pregare per la mia povera anima, e ti assicuro adeguato contraccambio.

Vorrei poi da te, che devi avere le mani in pasta, due brevi e chiare risposte su questi due argomenti (in forma confidenziale).

  1. Qual è la forma migliore da tenersi nella recita del Rosario? Certo, meditazione sufficiente e proporzionata del mistero. E le Ave? Dette con attenzione attuale alle parole, o meglio alla contemplazione del mistero? In quel pochissimo che conosco al riguardo, non trovo la risposta chiara e soddisfacente.

  2. E questo per me più delicato. Se conosci qualche cosa di mistica… Ho sempre sentito dire e letto che nelle relazioni dei nostri doveri con Dio, che dobbiamo amare con tutte le nostre forze, con tutta la nostra mente e volontà, non è necessaria la partecipazione materiale dei nostri sentimenti organici. Quid dicendum si inter orationes et relationes intimas nostras cum Jesu, vel cum V. Maria excitationem aliquam physiologicam probetur… (scusa il latino! = si provi o spontaneamente si produca), come può succedere quando si sta in relazione con una persona che si ama? (piacere sensibile, lagrime ed eccitamenti corporei di vario genere). Damnandum? Cohibendum? (non sempre è possibile.) Distrarsi? E dove, allora se ne va l’intima relazione cui, mi pare videtur... perché dovrebbe rimanere estraneo il corpo? Chissà che cosa provavano fisiologicamente quei santi, cui il Signore ha fatto sperimentare le sue più ineffabili tenerezze?

Se dalle opere di mistici, o consultando (se ti è possibile) qualche persona capace di chiarirmi moralmente quando domando mi sarebbe assai utile. Come ti dico, in forma confidenziale.


  1. Quanto a D. Del Col (segretario dell’Ispettore) mi assicurò ti aveva inviato materiale propaganda, ecc. Al ritorno potrò dirti con maggior chiarezza.

  2. Per D. Mantegazza non mi riesce di ricordare il nome del paese (vicino a Milano). Habe me excusatum… farò ut supra.

  3. Grazie delle altre notizie. In Cina buon personale in formazione: ieri hanno incominciato il noviziato 20 aspiranti, ed entrano in filosofia 6 novizi che fecero i santi voti. Notizie discrete dalle zone occupate.

  4. Grazie dell’interessamento micro, ma… senza ansietà, sarebbero utili anche semplici lenti di ingrandimento (o piccolo microscopio elementare).

  5. Ho fatto un po’ di raccolte a Hong Kong e Macao e dintorni. All’Isola Coloane (Macao) ho trovato degli esemplari di Nepenthes.

  6. Approfitto di un confratello di Hong Kong che parte in aereo per farti pervenire un po’ di posta.


Sento vociferare sulla prossima definizione dogmatica dell’Assunzione della B. V. Maria. Oh, Deo gratias! Banzai! M. Maria.

Saluti a tutti e singoli, e a te un affettuoso abbraccio. Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


1 Don Cimatti, chiamato a predicare gli Eseercizi Spirituali ai confratelli della Cina, era partito dal Giappone in aereo il 3 luglio e vi tornò il 5 settembre. Forse era la prima volta che montava in aereo. Il giorno prima di partire, festa del direttore don Ulderico Romani, fu eseguita l’operetta “L’assedio di Augusta” numero 2 del catalogo, che celebra le gesta di S.Ulderico. Inoltre a Hong-Kong fu pregato di comporre l’operetta “Un vincitore adolescente” numero 43 del catalogo, per celebrare Domenico Savio. Finì di comporla l’8 novembre e fu eseguita il 22 dello stesso mese a Hong-Kong con molto successo.