Cimatti|Ricaldone Pietro /1945-11-19

3262 / Ricaldone Pietro / 1945-11-19 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 19 novembre 1945


Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


Non so se avrà ricevuto la mia pel tramite D. Tozzi. Ho l’occasione di scrivere al mio buon Fedrigotti e unisco un nuovo saluto di noi tutti. Grazie a Dio sani e salvi: abbia la bontà di assicurarlo a quanti dei parenti dei confratelli domandassero.

Per Natale i diac. Caldiroli, Crevacore, Rossi, Meriggia, Perego, Scrazzolo, saranno ordinati: fosse possibile farlo sapere alle famiglie saranno certo di gran consolazione.

D. Margiaria (l’unico internato per due anni) sta bene. Mi mancano notizie ancora di vari dei confratelli soldati ed anche dei confratelli di Dairen (D. Liviabella, Martelli A. e Maccario) ma speriamo bene. Levrino dispensato dai voti.

Tutte le opere e case di Tokyo sono in piena attività fortunatamente salvate.

La missione, salvo Beppu, si può dire tutto distrutto o dagli incendi od operazioni belliche o dai tifoni. Fiat voluntas Dei e siamo già in via di ricostruzione in tutti i sensi, e specie, lo vogliamo e cerchiamo di attuarlo, nella ricostruzione spirituale.

Mi pare che tutti siano ben animati e buoni figli di D. Bosco. In questi anni il lavoro si è anche potuto estendere (Dairen, Nojiri con casa di riposo ed attualmente anche sede degli aspiranti, Yamanaka, cappellania per servizio delle F. M. A. – ben provate per gli incendi delle loro case, salvo Beppu).


Ho aderito all’invito del Vescovo di Fukuoka (e si lavora così anche in quella diocesi – la più importante del Kyushu) ed altri inviti sono in corso. Ci aiuti il Signore.

Il Signore non ci ha risparmiato le prove in missione: nelle nostre relazioni coll’autorità ecclesiastica (pensi D. Bosco e Mons. Castaldi), ma niente paura, e il Signore farà riuscire tutto alla sua gloria e per il bene.

Si stanno riorganizzando le fila degli ex-allievi e cooperatori – ed è già uscito il 1° numero del nostro Bollettino salesiano. La scuola D. Bosco ha gran lavoro, specie nella tipografia.

Per la prossima spedizione mi prepari dei coadiutori (lavori di casa, di campagna, laboratori). Per ora preti e chierici ce ne sono: desidererei quei preti che dovevano venire e che furono fermati dalle condizioni di guerra (il maestro dei Novizi, D. Tassinari, ecc.).

Ossequi ai singoli superiori, ai confratelli, allievi e cooperatori. Appena possibile invierei Don Margiaria perché dia conto chiaro della nostra situazione e delle nuove visuali.

Una benedizione speciale. Il suo povero figliolo

D. V. Cimatti, sales.



P.S. Se la mia sorella è ancor viva1 (Ospedale Alatri) sia assicurata che la ricordo sempre. Possibilmente ossequi e preghiere per l’Avv. Duranti e comm. Martinengo: Roma, V. Sabino 19.

1 Era morta il 23 giugno di quest’anno, ma ne ebbe notizia l’anno seguente.