Cimatti|Bernardi Angelo / 1937-11-12

1948 / Bernardi Angelo / 1937-11-12 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



12 novembre 1937

Carissimo Don Angelo,

Grazie della carità usata ieri. Riassumo il visto, l’udito e combinato ieri.


  1. Con te: cura il nuovo venuto. Gli ho ripetuto quanto gli dissi e ti dissi. Ho fatto anche un piccolo saggio di latino: quello che ha studiato (specie latino sacro) lo presenta benino. Pel resto è più debole. Dunque ripassi tutto lo studiato (autori, grammatica – prova a fargli qualche dettato – qualche breve tema dal giapponese). Se credi col Sig. Arai o con te religione e giapponese. Legga la vita di Don Bosco et similia e cerca di parlargli, farlo parlare affinché decida bene.

Conclusione: ha il latino sufficiente per una classe del Seminario, o per il noviziato? Si stabilisca in marzo il da farsi.

Verrà quel tale della vigna. Vedi e senti: poi combineremo quel che convenga fare.

  1. Con Imamura ut supra. Preghi, studi e lavori.

  2. Con Maccario. Per la nuvola, fu impressionato non tanto per il fatto della sospensione della serata (promessa ai punti di lotteria) quanto per le tue parole forti: “e badi di dire ai giovani che non è il prete che sospende la cosa, ecc.”, che per lui hanno suonato di diffidenza, e che l’hanno abbattuto.

Tu sai quanto è sensibile – tu sai come alle volte la tua lingua ti tradisca e sia tagliente e faccia sanguinare chi ode. Non ci avrai neppur pensato, ma a Lui, già contraddetto per la sospensione suonarono così, inde…

Può essere che frasi anche un po’ forti ti sfuggano alle volte col catechista (che poi naturalmente ne parlerà) o coi cristiani (tanto a Miyazaki che a Tano) e questo non conferisce certo alle tue buone relazioni. Cerca adunque di metter molto olio; e la carità, la pazienza, l’umiltà faranno i miracoli.

L’ho calmato (o almeno ho tentato di calmarlo): preghiamo. Dato che siete solo voi due, e che tu devi assentarti, ecc. sii largo con lui di quelle piccole cose, notizie, ecc. che lo possono interessare e in qualche modo farlo partecipare al tuo apostolato (esempio: dove vai, se è avvenuto qualche cosa di speciale; nel partire per qualche luogo digli quando torni – che preghi per il buon esito et similia), sono tutti mezzucci che aprono il cuore dei chierici e coadiutori.

  1. Col Sig. Kaneko e più brevemente col catechista, li ho animati a compiere i loro lavori con fede, costanza, indipendentemente dagli effetti di conversioni ottenute. Penso che ci sia un po’ di scoraggiamento, che tu devi togliere. Parla con loro (potessi farlo ogni settimana o almeno ogni quindicina), interessati delle loro difficoltà, ecc.


Non mi è difficile scrivere consigli: è più difficile praticarli per te e per me. E quindi la preghiera ci aiuterà in tutto. Facciamola vicendevolmente di cuore.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.