Vincenzo Cimatti Autobiografia dalle lettere di don Cimatti
Vincenzo Cimatti
AUTOBIOGRAFIA
dalle lettere di Don Cimatti
Volume I - Prima della guerra 1925-1939
A cura di Gaetano Compri

Indice
I
PRESENTAZIONE
4
1 1896-1903
9
2 1904-1919
13
3 1920-1922
19
4 1923-1925
25
5 1926
34
6 1927
55
7 1928
78
8 1929
100
9 1930
122
10 1931
157
11 1932
194
12 1933
228
13 1934
254
14 1935
280
15 1936
312
16 1937
338
17 1938
365
P

Indice
18 1939
393
Q

Parte I
PRESENTAZIONE
R

Indice
Vincenzo Cimatti, chi era costui?
…n mission—rioD s—lesi—noD musi™o diplom—to —l ‚egio gonserv—torio di €—rm—D l—ure—to
in s™ienze n—tur—li e (loso(— —ll— ‚egi— …niversità di „orinoD m— sopr—tutto un s—ntoF
vui di™ev— ™he volev— divent—rloD m— non pens—v— di esserloFvo ™hi—m—no il hon fos™o
del qi—pponeF
vui hon fos™o lo vide ™oi suoi o™™hi qu—ndo —vev— tre —nniF v— m—mm— gli disseX
†i™enzinoD gu—rd— hon fos™o3 i lui láD in un— ™hies— di p—enz— lo gu—rdòD e se lo
ri™ordò per tutt— l— vit—F ger™ò di imit—rlo e ™i rius™ìF vo —m—v— e —vev— un ™uore gr—nde
™ome quello di hon fos™oF
emò l— musi™—F ƒuonò e ™ompose per tutt— l— vit—X WSH ™omposizioni musi™—li e PHHH
™on™erti in qi—ppone D in w—n™iuri—D nell— gore— del xord e del ƒudF
„utti gli volev—no un gr—n ˜ene e ™onserv—rono le sue lettereX sono più di THHHF hi™ev—
™he volev— ˜ene — tuttiD —dulti e ˜—m˜iniD uomini e donne e dovev— fren—re il suo ™uore
troppo sensi˜ileF w— più di tutto —m—v— qesù e l— w—mm—D w—ri—D ™ome l— ™hi—m—v—
luiFxon gli pi—™ev—no le ™—ri™heD m— dovette sempre —™™ett—rleF
qr—n l—vor—toreD di™ev—X sl l—voro è l— mi— s—luteF w— i soldi furono l— su— ™ro™eF
ir— l9uomo più n—tur—le del mondoD nell9—gireD nel p—rl—reD nel preg—reD ™on quel suo
—tteggi—mento senz— pose ™he in™—nt—v— tuttiD —dulti e pi™™oliD ™on un sorriso indimentiE
™—˜ileF
v— su— p—ssione fu il qi—pponeF w— qu—nto e˜˜e — so'rireFFF3 xessuno se ne —™™orgev—D
per™hè non volev— essere di peso — nessunoF
sl suo ™orpoD dopo IP —nni d—ll— morte fu trov—to int—ttoD —n™or— so0™e e )essi˜ileF
€er f—rlo ƒ—nto or— ™i vuole un mir—™oloF
L'autobiograa
v— s™risse senz— volerloX lui non ™i —vev— m—i pens—toF ippureD le sue lettereD s™ritte
™on uno stile spont—neoD viv—™e ed espressivo ™i riport—no tutte le f—si dell— su— vit—D
e quel ™he più ™ont—D il suo ™uoreD tutto il suo dr—mm— interioreD spe™i—lmente dei RH
—nni vissuti ™ome mission—rio in qi—pponeF ƒono gli —nni dell— più gr—nde tr—gedi—
dell9um—nitáX d—ll— gr—nde ™risi e™onomi™— del IWPW (no —ll— gr—nde guerr— mondi—leY e
poi il dopoguerr—FF ve sue lettere sono un do™umento non solo di stori—D m— —n™he di
stori— dell— su— —nim—F
igli —vev— un gr—n senso stori™oF ‚—™™om—nd—v— spesso —i suoi di redigere l— ™ron—™—
dell— loro oper—FF h— p—rte su—D ™ome respons—˜ile dell9oper— s—lesi—n— in qi—ppone (no
—l IWRWD ogni mese s™rivev— il suo rendi™onto —l ‚ettor w—ggiore ™on un— ™on(denz— ™he
stupis™eF ueste lettere sono un— ™opios— fonte —uto˜iogr—(™—F †i —ggiugev— sempre un
—rti™olo per il Bollettino Salesiano ™on interess—ntissime notizie sull— stori— e ™iviltà di
S

Indice
quest— gr—nde n—zione misterios— e —'—s™in—nteF wettendo insieme tutti questi —riti™oli
si potre˜˜e —vere un— str—ordin—ri— stori— del qi—ppone visto d— un mission—rioF
i poi ™i sono le lettere —i suoi ex—llievi del periodo d9st—li—D —i qu—li er— leg—to d—
gr—nde —'etto @fu professore per QH —nni nel prestigioso vi™eo di †—ls—li™e — „orino e
in(ne ne fu €reside e hirettore dell— ™—s—AY e ™i sono le lettere —i suoi ™oll—˜or—tori di
quei tempiD le ™ir™ol—ri —i suoi s—lesi—ni del qi—ppone D e t—nte —ltre lettere —d —mi™i e
˜enef—ttoriF
yltre — tutto questo ™9è l— su— gron—™— ™ome ƒuperiore dell9oper— s—lesi—n— in qi—pE
poneF €er i primi —nni si tr—tt— di —ppunti sp—rsiF €oi @™on qu—l™he l—™un—A divent—no
qu—derni s™ritti (no —l Q di™em˜re IWRWD qu—ndo (nì l— ™—ri™— di ƒuperiore dell9sspetE
tori— gi—pponeseF ƒentiv— il dovere di l—s™i—re —i posteri notizie u0™i—li sull9—nd—mento
dell9oper— mission—ri—F
Il primo volume
uesto primo volume present— il periodo dell9—nteguerr— (no —l IWQWF
gomin™i— d—ll— su— prep—r—zione e vo™—zione mission—ri—X sono le lettere dell— giovinezE
z—Y poi quelle dell9—ttività —l vi™eo di †—ls—li™e ™ome professoreY qu—l™os— del periodo
tr—gi™o dell— prim— guerr— mondi—leD in ™ui l—vorò —ll9yr—torio di ƒ—n vuigi e di ƒ—n
qiuseppe presso l— ™hies— di ƒ—n qiov—nni iv—ngelist— — „orinoY e (n—lmente il periodo
di €reside e hirettore dell— ™—s— s—lesi—n— di †—ls—li™eF e RT —nni dà l9—ddio —ll9st—li— e
p—rte per il qi—pponeD d— dove poi sempre si tiene in ™ont—tto ™on i suoi —nti™hi —llievi e
™oll—˜or—toriF
h9or— in poiD —nno per —nno le lettere si f—nno —˜˜ond—ntiD qu—si quotidi—neD e — volte
più lettere nello stesso giornoX prim— il vi—ggio verso il qi—pponeD poi il primo —nno
di —ssest—mento e studio dell— lungu—D e l9imp—tto inizi—le ™on l— ™ultur— gi—pponeseF
ƒeguono due —nni ™ome p—rro™o dell— ™hies— di wiy—z—kiF
xel IWPW è in st—li— l— prim— volt— per l— fe—ti(™—zione di hon fos™o e il g—pitolo
qener—leF È l9—nno dell9inizio dell— gr—nde ™risi e™onomi™— mondi—leD ™he lo f—rà tri˜ul—re
t—nto (no —ll— se™ond— guerr— mondi—leF
xel IWQH torn— in qi—ppone ™on il primo gruppo di giov—ni ™hieri™i mission—riF heve
pens—re —ll— loro form—zioneD —llo sviluppoD —l sostent—mentoD —ll— vit— dei mission—ri tr—
mille di0™oltà e™onomi™heF È un vero dr—mm— ™he lo —ssill— ogni giornoF e volte p—re di
—ssistere — un— tr—gedi—F vo sostiene l— fede nell— €rovvidenz— e il suo ottimismo espresso
—n™he negli innumerevoli ™on™erti musi™—liF
xel IWQQ l9oper— si esp—nde (no — „okyoD — QT ore di treno d— wiy—z—kiX vi si —rriv—
sempre neri di fumoF qli —vvenimenti si susseguono uno dopo l9—ltroD sempre ™on l9—™qu—
—ll— gol— per l— m—n™—nz— di mezziF
xel IWQR per un— serie di ™on™erti si re™— (no in w—n™iuri—D nell— gore— del xord
e nell— gore— del ƒudF v— musi™— per lui non è solo un p—ss—tempoX è un mezzo di
T

Indice
ev—ngelizz—zioneD ed inoltre lo —iut— — super—re l— di0™oltà ™he in™ontr—v— nell— lingu— e
—n™he — penetr—re in qu—lsi—si —m˜iente ™ome mission—rioF
xel IWQS viene nomin—to €refetto epostoli™oX lui nemi™o delle ™—ri™he —™™ett— per
o˜˜edienz—F en™he quest— s—rà l— †olontà di hioFFFD m— ™he peso3 xon vuole essere
™hi—mto wonsignoreF sl person—le mission—rio è insu0™iente e ˜isogn— l—vor—re per treF
xel IWQU è l— fond—zione dell— gongreg—zione indigen— delle ƒuore dell— g—rità dedit—
—lle opere di ˜ene(™enz—X diventerà un— delle più (orenti ™ongreg—zioni femminnili del
qi—pponeF xel IWQV nomin—to —n™he sspettoreD deve re™—rsi di nuovo in st—li— per il
g—pitolo qener—leF xel ™ielo si —ddens—no nuvole di ˜urr—s™—F sn qi—ppone i milit—ri
sp—droneggi—noD ™omin™i— l— guerr— ™on l— gin—D ovunque l— p—™e del mondo è in peri™olo
xel IWQW muore €io ˆsD gli su™™ede €io ˆssD il n—zismo inv—de l— €oloni—D n—s™e il €—tto
„rip—rtito st—li—Eqerm—ni—Eqi—pponeF sl n—zion—lismo si es—sper— sempre piùD si prevede
l— ™—t—strofeF
i™™o in ˜reve il ™ontenuto di questo volumeD vissuto in prim— person— d— hon gim—ttiD
™he lo des™rive ™ome lo sente nel suo —nimo sensi˜ilissimoF
Scelta del materiale
ve sue più ™he THHH lettere sono pu˜˜li™—te su internetD numer—te in ordine ™ronologi™oD
m— penso ™he po™hi —˜˜i—no il tempo per leggerleF yltre —ll— voluminositàD ™i sono
ripetizioni e t—nte ™ose ™he non interess—noF €er questo —˜˜i—mo f—tto un— s™elt— ™on
questi ™riteriX
ˆ spunti stori™i e —uto˜iogr—(™iD e spe™i—lmente ˜r—ni ™he rivel—no il suo st—to d9—nimo
e il suo pensieroY
ˆ in ™—po — ogni letter— —˜˜i—mo messo il nome del destin—t—rio senz— titoliD ™on l—
d—t— e ˜revi ™enni sull— su— person—Y
ˆ per essere ˜revi norm—lmente —˜˜i—mo elimin—to il s—luto inizi—le e (n—le ™on l—
su— (rm—Y
ˆ del ™orpo dell— letter— —˜˜i—mo tenuto solo quello ™he più interess—D elimin—ndo
fr—si non ne™ess—rieF w— le p—role però son tutte sueY
ˆ per le ne™ess—rie spieg—zioni sono —ggiunte delle noteY
ˆ di un— stess— letter— — volte si s—lt—no dei ˜r—niF sn t—l ™—soD —ll9inizio del nuovo
™—poverso si mettono tre puntiniF ghi volesse leggere l— letter— per interoD ˜—st—
™he l— ™er™hi su internet sotto il nome del destin—t—rio e sotto l— d—t—F ƒu internet
le lettere sono numer—te per —nno e in ordine ™ronologi™oF
ˆ ™i sono —n™he ™it—zioni d—ll— gron—™—D ™he però non è pu˜˜li™—t—F
U

Indice
v— r—™™olt— delle lettere e —ltro m—teri—le si trov— sul sito dell— ƒo™ietà
ƒ—lesi—n— wwwFsd˜Forg ƒhv @ ƒeviƒsex hsqs„ev vsf‚e‚‰ A s™eglienE
do gim—tti ƒito in gi—pponese del gim—tti wuseum di „okyoX wwwFvE
™im—ttiF™om
Avvertenza circa la lettura delle parole giapponesi
xell— tr—s™rizione delle p—role gi—pponesi usi—mo il ‚om—ji detto rep˜urnD ™he è l—
tr—s™rizione rom—nizz—t— più ™omune in qi—pponeF ‚ilevi—mo le seguenti p—rti™ol—ritàX
H è sempre —spir—t—
J si legge ™ome g dolce: ja, ji, jo, ju = gia, gi, gio, giuF
G si legge ™ome gh: gi, ge = ghi, gheF
Cha, chi, cho, chuD si leggono ™ome cia, ci, cio, ciuF
Sha, shi, sho, shuD si leggono ™ome scia, sci, scio, sciu
Tsu, y, k, w si leggono ™orrentementeF
xell9—lf—˜eto gi—pponese non esiste l— LD per ™ui i gi—pponesi l— ™onfondono ™on l—
RF xon esiste il suono ti e il suono tuD per ™ui Cimatti spesso si leggev— CimaciF
ettu—lmente peròD per le p—role str—niereD ™ome regol— si ™er™— di s™riverle e leggerle
™ome suon—no nel p—ese di origineF en™he il nome di hon gim—tti si pronun™i— ™ome in
it—li—noF
V


1 1896-1903
pigur— IFIX gim—tti ™ome r—g—zzo IVWS
W

1 1896-1903
IVUWGUGIS x—s™e — p—enz—
IVWTGIHGR p— l— professione perpetu— e divent— s—lesi—no — IU —nniY entr— nel
vi™eo ƒtudent—to di †—ls—li™e — „orino per gli studi di (loso(—F
IVWWGIHG ™omin™i— il tiro™inio — †—ls—li™eD —ssistente dei ™hieri™i e insegn—nteY
entr— nell— p—™oltà di ƒ™ienze x—tur—li dell— ‚egi— …niversità di „orino
IWHHGUGU ‚i™eve il hiplom— di w—estro di ™—nto ™or—le —l ‚egio gonserv—E
torio di €—rm—Y insegn—nte — †—ls—li™eD mentre studi— teologi— e frequent—
l9…niversità
IWHQGUGIS ‚i™eve il hottor—to in ƒ™ienze x—tur—li @egr—ri—A —ll9…nivF hi
„orino
Bianchi Eugenio / 1896-1899 / suo maestro di noviziato1
ƒ—re˜˜e d—vvero tempo ™he le s™rivessi qu—l™he ™os—F vei mi ™onos™e3 „r—m—ndo di giorno
in giorno e poi non f—™™ioF v— ringr—zio dell9—'ettuoso s—luto ™he h— voluto m—nd—rmiF
id or— si dom—nderàX gome ti trovicF gon l9—iuto di hio sempre ˜eneX il di—volo di
t—nto in t—ntoD spesso —nziD s9infuri—F F F m— ™orro su˜ito o — hon fos™oD o — f—r ™—polino
d—l ƒigF hirettoreD od —n™he d— w—mm— o d—ll9—m—to ƒF guore e tutto si —™™omod—
pront—menteF heo gr—ti—s3FFF wi viene t—lor— questo pensieroX qesù è sì po™o —m—to ed
io l9—mo sì po™oF F F yh3 quell— super˜i—3 ippure s—D sono divent—to test—rdo su questo
punto e sl—n™i—ndomi fr— le ˜r—™™i— di qesù e w—ri— voglio rius™ir™iFF F F
i l— musi™—c yr— suono — gr—n fog—F F F en™he quest— ˜enedett— musi™—3 €ersino
qu—ndo f—™™io i l—vori di —lge˜r— mi vengono i motiviF F F ver—mente di™ono si— un—
s™ienz— —rid—F F F l— inn—0o un po™oF sn un dr—mm— f—™™io l— p—rte di mission—rio dell—
gin—F †i sono ™erti giorni ™he sento un ˜olloreD ghe dire˜˜e di f—rec
Bianchi Eugenio / maggio 1899 / suo maestro di noviziato
ygni giorno più v—do s™oprendo qu— entro t—nte m—g—gneF yhD s—pessi d—vvero umili—rmi3
gome pi—™erei — qesù3 „—lvolt— f—™™io delle gomunioni t—nto fredde ™he non so ™he dirà
qesù e ™redo per™hé mi prep—ro troppo po™o ed è proprio ™osì3 wi p—re ™he queste
1Don Cimatti fece il noviziato a Foglizzo dal 1895 al 1896. Maestro fu Don Eugenio Bianchi, coadiuvato
da Don Luigi Versiglia, futuro martire in Cina, che insegnava pure losoa. Nel Cimatti museum
di Tokyo si conserva in forma di immaginetta la lista di 135 novizi di quell'anno. Il chierico Cimatti
ricevette la veste per mano di Don Rua il 7/11/1895, e nito il noviziato emise la professione perpetua
il 4/10/1896. Da Foglizzo passò al Liceo di Valsalice-Torino, dove lavorò no alla sua partenza per
il Giappone nel 1925. I giovani confratelli usavano fare il rendiconto al loro Maestro anche dopo il
noviziato.
IH

1 1896-1903
freddezze proveng—no per mi— negligenz—F w— voglio f—rl— (nit— un— volt— in quest—
miseri—3
gi fosse un— su— p—rol— @e l— di™— d—vveroA ™ome —ndre˜˜e ˜ene3 wi r—™™om—ndoD
—m—tissimo prit ‘prete ! di—letto rom—gnolo“D —ltrimentiF F F
€reghi —n™he —0n™hé poss— f—re ˜ene e per l9onore dell— gongreg—zione l— s™uol— di
musi™— — quei ™he si prep—r—no per l— li™enz— norm—leF2
Bianchi Eugenio / 20 dicembre 1900 / suo maestro di noviziato
gome s—rà ˜ello nell— notte del QI di™em˜re f—re l— ™ons—™r—zione inter— —l ƒF guore
di qesù3 ghe questo guore dol™issimo ™i f—™™i— proprio tutti suoiF xe sento proprio un
˜isogno gr—nde per™héF F F sono sempre lo stesso e forse f—™™io or— disper—re di più i nostri
—m—ti superioriF ƒento un gr—nde ˜isogno ™he questo povero ™uoreD quest— test—D quest—
f—nt—si— ˜enedett— si—no per™orsi d— quel fuo™o divino ™he li puri(™hi e li rend— tutti e
solo per quel ™uore —m—tissimoF FFF
evrei t—nte ™ose d— dirleD m— s—D sono le solite mie storie e ™hi—™™hiereF †errei —n™he
volentieri — svre— per vedere di —ddestr—rmi un po9 più nell9—gronomi—F f—st—X se è
volontà del ƒignore ™he veng—D verròF snt—nto vogli— —™™ett—re questi poveri —uguri ed
un— noven— spe™i—le di ™omunioni ™he le presento per quest— o™™—sioneF
ƒi ri™ordi sempre di meX sull— tom˜— di hon fos™o3 non mi dimenti™o m—i di vei e
dell— ™—s—F †i sono —n™or— due in™—ri™—ti —pposit—mente d— hon f—r˜eris di preg—re per
l— ™—s— di svre—F
Bianchi Eugenio / 22 marzo 1903 / suo maestro di noviziato
ve mie ™ose v—nno —v—nti ™ome possonoX sono sempre lo stesso disper—to di prim—D m—
ringr—zi—ndo il ƒignore l— vogli— ™9è e posso dire ™res™e ogni giorno piùF €iù inve™™hioD
più sento il ˜isogno di f—reD di oper—reD di f—rmi ˜uono di rip—r—re —l t—nto m—leD —gli
s™—nd—li ™he ho d—to ™olle mie miserie —i t—nti ™omp—gni di ™ollegioF F F wi —iuti ™olle sue
preghiere —0n™hé poss— l—vor—re ™on —rdoreD ™on zelo indefesso — prop—g—re un po9 di
fuo™o in mezzo — questi ™hieri™iD ed or— spe™i—lmente in prim—ver—Y st—gione più ™riti™—
per me e per gli —ltriF FFF
e „orino fervet opus per le feste dell— nostr— w—mm—4 e pel ™ongressoF i ™ome di™ev—
2Il chierico Cimatti rimase a Valsalice per il tirocinio, assistente dei chierici e insegnante di musica e
altre materie. In quell'anno si iscrisse alla Facoltà di Agraria della Regia Università di Torino per
avere i titoli legali. Alla visita militare fatta in quell'anno ottenne il congedo per motivo di studi.
3Si deve ricordare che la Tomba di Don Bosco no al 1929, anno in cui fu beaticato, si trovava a
Valsalice, e il chierico Cimatti era incaricato della cura della medesima. Era per lui un grande onore
e sprone all'imitazione.
4Si tratta delle feste per la solenne incoronazione del quadro di Maria Ausiliatrice in cui il coro dei
chierici di Valsalice guidato dal Maestro Cimatti fu molto apprezzato.
II

1 1896-1903
hon w—r™hisioX è in™redi˜ile lo sl—n™io ™on ™ui questi ƒignori del ™omit—to l—vor—no
—0n™hé tutto ries™— ˜eneF gor—ggioD —v—ntiF v— w—donn— poi ™omin™i— — f—rne delle
grosseF
ƒi desider—v— mettere sull— ™oron— d9oro di w—ri— delle pietre prezioseX già inteso
™oll9ore(™e ™he non essendovene le —vre˜˜e messe f—lseF €roprio l— m—ttin— dopo un—
person— ™he tiene l9in™ognitoD m—nd— — dire ™he pur™hé le mett—no nel ™entro dell— ™oron—D
d—re˜˜e un di—m—nte ™ontorn—to di gemme d—l v—lore di vire die™imil—F ivviv— w—ri—
ƒƒFm—3 FFF ƒ—r—nno ™ose ™he vei forse già s—pev—D m— ™he vuole3 qu—ndo le r—™™onto e
qu—ndo mi sfogo un po9 mi p—re di st—r meglio e quindiF F F
IP


2 1904-1919
pigur— PFIX ƒF qiov—nni iv—ngelist—X fond— gruppo di esplor—tori
IQ

2 1904-1919
IWHRGWGPW ri™eve il ƒuddi—™on—to
IWHSGQGIV viene ordin—to ƒ—™erdote ™on hon „onelli per m—no di wonsF
g—gliero €rofessore — †—ls—li™e mentre frequent— l9…niversità
IWHUGTGIH ‚i™eve il hottor—to in piloso(— e €ed—gogi— IHG gonsigliere dei
™hieri™i — †—ls—li™e
IWIHGRGT muore hon wi™hele ‚u— VGIT hon €—olo el˜er— viene eletto ‚ettor
w—ggiore
IWIPGIHGI €—ss— —ll— ™—s— di ƒF qiov—nni iv—ngelist—F gontinu— — insegn—re
— †—ls—li™eF
IWIQ †iene nomin—to hirettore degli yr—tori di ƒF vuigi e poi —n™he di ƒF
qiuseppe
IWISGSGPR l9st—li— entr— in guerr— ™on l9eustri—
IWIT pond— il gruppo isplor—tori
IWIVGIIGII (nis™e l— prim— guerr— mondi—le
IWIWGIHGI ‚itorn— —ll— ™—s— di †—ls—li™e
Piscetta Luigi / 1904-6-29 / suo direttore di Valsalice
issendo soggetto —l servizio milit—re non potei (nor— f—rle un— dom—nd— ™onsol—ntissim—
—l mio ™uoreY m— or—D per gr—zi— spe™i—lissim— dell— nostr— ˜uon— w—mm—D w—ri— eusFD
ne fui esoner—toD1 oso ™hiederle quest9—ltr— gr—zi— segn—l—tissim—F
ve dom—ndo di essere promosso —l ƒuddi—™on—toF gonos™o le mie de˜oli forzeD le mie
miserieD m— sono mosso — ™iò dom—nd—rveD nell— ferm— (du™i— ™he l9—m—˜ilissimo guore
di qesùD e l— nostr— ™—r— w—dre w—ri— e il ˜uon €—pà hon fos™o non mi vorr—nno f—r
m—n™—re il loro potentissimo —iutoD e f—r—nno sì ™he poss— rius™ire di —iuto —ll— nostr—
™—r— €i— ƒo™ietàFFFF
È vero ™he m—n™—no —n™or— —l™uni tr—tt—ti di teologi— — ™omplet—re il numero di quelli
ri™hiestiD2 m— spero prim— dell9epo™— delle ordin—zioni di essere — posto —n™he in questoF
em—tissimo hirettoreD vogli— preg—re il ˜uon qesù ™he piuttosto mi f—™™i— morire ™he
divent—re ed essere un suo indegno ministroF
1Si conserva nel Cimatti Museum di Tokyo l'originale del congedo. Fu militare per 10 giorni.
2A quei tempi la maggior parte dei chierici salesiani facevano gli studi di teologia nella casa dove
lavoravano, diretti dai sacerdoti della casa. Il primo Studentato Teologico fu quello della Crocetta
aperto nel 1926. Anche Don Cimatti fece i suoi studi teologici insegnando nella scuola mentre
frequentava l'Università. Spesso accenna alla sua insucienza in materia.
IR

2 1904-1919
Piazza Romualdo / 1904-. . . -. . . /, Canonico di Faenza,3
hue righe sole per™hé non può ™redere qu—nto si— o™™up—tissimo nel vero senso dell—
p—rol—F
v— mi— s—lute è ottim—D spero —ltrett—nto dell— su—F i l— m—mm— ™ome st—c €roprio
˜enec
u—ndo s™riveD mi di™— proprio s™hiett—mente ™ome v—nno le ™oseD —n™he per™hé poss—
sempre d—re le dovute inform—zioni —i ƒuperioriF
ui null— di nuovoF sn mezzo — questi monti l— musi™— s—™r— può —nd—rl— — ™er™—re ™he
non l— troverà m—i m—iF4
ui —0n™hé si—no ™ontenti h—nno ˜isogno di —ver le ore™™hie rintron—teF ƒono proprio
molto indietroF
v— s—luto proprio ex toto corde e r—™™om—nd—ndomi —lle sue preghiereD
Esercizi Spirituali in preparazione al diaconato1904-12-15
sl s—™erdote deve essere un —ltro gristo per lo spirito ™he lo —nim—F È lo spirito domin—nte
in noi ™he determin— l— n—tur— e il v—lore dei nostri —ttiF
€er essere uomo r—gionevole ˜isogn— esser ™ondottoD diretto d—ll— r—gioneF
€er essere vero ™risti—no ˜isogn— essere ™ondotto d—llo spirito di qesù gristoF
€er essere s—™erdote utile —ll— glori— di hio e —ll— s—lute delle —nime ˜isogn— ˜en più
—n™or— l—s™i—rsi ™ondurre e dirigere d—ll9in)uenz— di questo hivino ƒpiritoF
sl s—™erdote è ministro di un mondo superioreD m—nd—to per —llont—n—re gli uomini
d—lle v—nità mond—ne ed insegn—re loro —d in™—mmin—rsi verso hioF
Piscetta Luigi / 1905-2-16 / , suo Direttore di Valsalice
gon(d—ndo in tutto e per tutto nell9immens— ˜ontà del ƒF guore e dell— nostr— ˜uon—
w—mm— w—ri—D oso dom—nd—rve l— gr—zi— di essere —mmesso —l ƒF €res˜iter—toF5
3Sacerdote di Faenza: la mamma del Servo di Dio abitava in una casa presa in atto dal medesimo.
Lo scritto non porta data però è certamente del tempo in cui Egli non era ancora sacerdote, quindi
anteriore al 1905.
4Il ch. Cimatti si trovava coi chierici in vacanza a Piova. Il Santuario e gli edici annessi furono per
molti anni la casa di villeggiatura dei chierici, ed è famoso il canto È l'ora di partir. . . O caro
Piova n. 396 del catalogo musicale, detto anche La partenza, composto nel 1923. L'allegria che
vi regnava durante le vacanze ritorna spesso nelle sue lettere.
5Don Cimatti fu ordinato sacerdote per mano di Mons. Cagliero il 18 marzo 1905 insieme con Don
Antonio Tonelli. Il giorno seguente 19 marzo, festa di S. Giuseppe celebrò la Prima Messa. A quei
tempi non si stampavano immagini-ricordo. Ciascuno le scriveva a mano. Nel Museo di Tokyo
se ne conserva copia di una con scritto Ricordo di 1a Messa - Don Vincenzo Cimatti - Valsalice
19 Marzo 1905, proprietà di Don Piazza Arc. Giuseppe Marzeno di Faenza e fratello Giovanni.
Don Cimatti spesso ricordava ridendo che, tornato all'Università dopo l'ordinazione, il professore di
Filosoa Ercole Pasquale, annunciò agli studenti: Ecco, abbiamo il nostro Don Cimatti che è stato
IS

2 1904-1919
v— gr—zi— del ƒignore mi —iuti e mi rend— un suo degno ministro e vei nell— su— ˜ontà
unis™— — t—l (ne le —rdenti sue preghiere — quelle del suo
Cimatti Maria Raaella /1913-4-6/ sorella suora nell'Ospedale Umberto
1°-Frosinone6
†edi ˜ene ™he sono vivo3 w— p—re impossi˜ile ™he non ™—pis™— ™he se muoio o io o —ltri
te ne d—r—nno notiziec qr—zie di tutto e spe™i—lmente delle preghiereF s foglietti per un
disguidoD dimenti™—nz— di ™hi dovev— d—rmeli non giunseroX rip—rerò3
È ver— l— notizi— dell9—nd—t— d— m—mm— @IU eprileAF €reg— per meF7
Bortolucci Annibale / 1914-6-2 /, ex-allievo, tirocinante a Radna, Carniola, Austria
ro —n™or— d— rispondere —i tuoi —uguri onom—sti™iX non mi fu possi˜ile prim—F
u—nto — te ho p—rl—to ™ol tuo sspettore — „orinoX ˜r—voD l—vor— e ™onsol— ™osì l— nostr—
™—r— gongreg—zioneF
enimoF F F or— studi— e pro™ur— di renderti —tto — f—re qu—nto i ƒuperiori vogliono d—
teX l—vor—D tenendo presente ™he sei (glio di hon fos™oY non sp—vent—rti delle di0™oltà
e —v—ntiF F F qià ˜iondeggi—no le messiF F F cus protulit grossos suosF F F imber abiit. . .
surge3
ordinato sacerdote, ha cominciato una nuova vita... e noi gli auguriamo che possa diventare un altro
Vincenzo. . . Gioberti.
Ordinato sacerdote rimase a Valsalice come professore, e il 10 giugno 1907 conseguì il dottorato
in Filosoa-Pedagogia. Nell'ottobre fu nominato Consigliere dei chierici no al 1909. Dal 1911 fu
membro del Consiglio Ispettoriale, e nel 1912 fu trasferito all'Istituto Salesiano annesso alla chiesa
di S. Giovanni vicino alla Stazione di Torino, da dove continuò a frequentare Valsalice per le lezioni.
Del periodo seguente per alcuni anni non abbiamo lettere .
6La sorella Santina era entrata dalle Suore Ospedaliere della Misericordia il 4/11/1889, e aveva fatto
la prima Professione l'8/12/1891 col nome di Raaella. Morta nel 1945, fu beaticata nel 1996. Nel
1913 esercitava la professione di farmacista nell'Ospedale di Frosinone. Il fratello Luigi, coadiutore
salesiano, verso il 1900 fu missionario in Messico. Tornato in patria dopo alcuni anni, nel 1912 andò
missionario in Perù. Ottimo direttore di banda, morì a Piura nel 1927 in fama di santità. Resta di
lui una foto presa con Don Cimatti giovane.
7Dal 1913 al 1919 Don Cimatti è anche incaricato dell'Oratorio S. Luigi, il secondo fondato da Don
Bosco presso la chiesa di S. Giovanni Evangelista. Scoppiata la guerra nel 1914 vi fu unito l'Oratorio
S. Giuseppe, che si tenne in relazione con lui no alla morte. Famoso il Circolo XV Maggio che
prese il nome dal giorno in cui uscì l'Enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, spesso ricordato
nelle lettere e il gruppo alpinistico Ages con il gruppo Esploratori. Il giovane Callisto Caravario fu da
lui guidato alla vita salesiana. All'inizio fu suo aiutante Don Braga, suo ex-allievo e poi missionario
in Cina.
IT

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Cerruti Francesco / 1915-10-18 /, Consigliere Gen. per le Scuole
gompio il dovere ™he (nor— non potei —dempiereD di rispondere ™ioè —l suo gentil ˜iglietto
in ™ui mi preg—v— di —'rett—re il l—voro sul nostro hon fos™oF8 qià d— tempo —vevo
r—™™olto un po9 di m—teri—leD m— le o™™up—zioni non mi permisero né di ordin—rloD né di
usufruire del ™erto ™opioso m—teri—le degli —r™hivi dell9yr—torioF
hire per qu—ndo potrò —verlo pronto è un po9 di0™ile il prevederloFFFed ogni modo l—
˜uon— volontà non m—n™— e nei rit—gli di tempo pro™urerò di —'rett—re il l—voroF
Circolare Benefattori / 1916-6-16 /Lettera circolare per benecenza ai soldati in
guerra
‚i™orrendo l— domeni™— P vuglio l— fest— di ƒF vuigiD €—trono di questo yr—torioD t—nto
™—ro —l †enF hon fos™oD si è voluto —n™he pens—re —i numerosi sold—ti ƒo™i del gir™olo
wi™hele ‚u—D dell9eges @esso™i—zione giov—ni es™ursionisti s—lesi—niAD e —llievi di questo
yr—torioD org—nizz—ndo un modesto f—n™o di fene(™enz— — loro f—voreF
wi rivolgo —ll— ƒF †F sllFm— ™he so t—nto ˜uon— e —m—nte dell9yper— nostr—D —0n™hé mi
vogli— venire in —iuto in quest9oper— di ™risti—n— ™—ritàF9 u—lsi—si oggetto od o'ert— s—rà
— noi gr—dit— e noi pregheremo su di vei e sull9ottim— su— f—migli— le ™elesti ˜enedizioniF
Albera Paolo / 1918-10-28 / Rettor Maggiore, ne della prima guerra mondiale
ƒono ™ir™— sei —nni ™he io non to™™o più un li˜roD —'—nn—ndomiD qu—si soloD per questo
povero or—torio di ƒF vuigiD in ™ui potrà sem˜r—re ™he io —˜˜i— f—tto qu—l™he ™os—D m— è
fumo e non —rrostoD d—t— l— mi— imprep—r—zione e il dovere di —ttendere —ll— s™uol—F
pu d9—ltr— p—rte solo per accidens ™he mi o™™up—i —n™he di quest— m—nsione ™he disE
gr—zi—t—mente dovette per ne™essità di guerr—D prolung—rsiF xon fe™i rimostr—nze di sort—
per™hé ™omprendevo le di0™oltà dell9or— presenteD disposto — r—ssegn—re tutto —ll— (ne
dell— guerr— per ritorn—re —l nido e —ggiust—re un po9 l9—nimo mio in perpetu— tempest—
e r—'orz—re l— mi— test— vuot— presso il nostro †enF hon fos™o e hon ‚u—F
v— respons—˜ilità mi —mm—zz—D per™hé sento l— mi— de˜olezz— (si™—FFFD l— mi— povertà
ment—le @non —vendo (nor— potuto —ver un po9 di ™—lm— —ll— mi— test— e ™ome insegn—nte
e più ™ome s—™erdoteA e —n™or— di più l— mi— povertà mor—leF yh3 qu—li lotte interne
terri˜iliD ™he ™er™o di rintuzz—re ™on l—voro ™he può p—rere in qu—l™he ™—so ˜esti—le3 yhD
se i ƒuperiori potessero vedere l9—nimo mioD ™ome t—nte volte ho ™er™—to di mostr—rlo3
8Il libro Don Bosco educatore, primo studio sul Sistema Preventivo di Don Bosco, uscì nel 1925.
9Scritta a mano da Don Cimatti e poi poligrafata. Una delle attività dell'oratorio durante la guerra
era quella di aiutare i numerosi sfollati della zona. Da notare che nel 1916 Don Cimatti fondò anche
il terzo reparto Esploratori di Torino, di cui resta anche una foto di gruppo.
IU

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Braga Carlo / 1919-8-10 / suo aiutante Orat. S. Luigi
€—rti per le missioni3 sl ƒignore ti h— d—to un segno di gr—nde predilezione e tu —ll—rg—
il ™uore tuo generos—mente e sddio non s—rà —v—ro ™on teF ƒei mission—rio3 ‚i™ord—3
non solo per gli —ltriD m— —n™he per teFFFD o meglioD medi—nte gli —ltri —n™he per teF „i
r—™™om—ndo l— preghier— sotto tutte le formeD l9—ttività sotto tutte le formeD l9—llegri—X
sono le medi™ine per il tuo ™uore —rdente e pieno di sentimentiF xelle di0™oltà ri™ord— il
nostro hon fos™oD l— w—donn— e più qesù ™he ti fu ™onsegn—to ™ome guid— perpetu—F FFF
gor—ggio3 hon g—rloF F F imit— il tuo s—nto p—trono nel ˜eneD nell— fede —rdente di
s—™ri(™ioD nello spirito di preghier—D nell9operositàD nell9energi— di ese™uzioneF
IV


3 1920-1922
pigur— QFIX hirettore di †—ls—li™e IWPP
IW

3 1920-1922
IWPHGRGI ƒu™™ede ™ome €reside di †—ls—li™e — hon w—r™o x—ssò
IWPIGIHGPW muore hon el˜er— ‚ettor w—ggiore
IWPPGQGR wuore w—mm— ‚os—Y RGPR †iene eletto ‚ettor w—ggiore hon
pilippo ‚in—ldi IHGIS divent— direttore dell— ™—s— di †—ls—li™e (no —l IWPS
Frigo Carlo / 1920-3-20 /, ex-allievo, missionario in Cina
…n ˜el giorno mi vedo —rriv—re un pli™oF v9—pro e vi trovo un idolo e un ™—lend—rio di
™ui non ™—pis™o ™he l9imm—gine di w—ri— eF xon può essere ™he hon prigo ed e™™oti l—
tu— (rm— —l fondoF qr—zie3 u—le ri™hi—mo per meF g—ro il mio g—rloneD m— qu—ndo
è ™he mi ottieni d—ll— w—donn— l— gr—zi— di essere mission—rioc ellor— st—9 si™uro ™he
vengo — trov—rtiD m9insegner—i un po9 di ™inese e ti —ssi™uro ™he st—rò ˜uono ˜uono e non
distur˜erò ™ome f—™evi tu in s™uol—F FFF
pigur—ti se non ti ri™ordo io ™he ™repo d—ll— vogli— d— oltre vent9—nni di essere nelle
vostre ™ondizioni3 €—zienz—3 gerto non ne sono degnoD m—D ™orpo d9un mondoD prim— di
morire l— w—donn— deve ottenermi l— gr—zi—D e se è volontà di hio e ˜ene dell9—nim— mi—D
™ert—mente l9otterràF wi r—™™om—ndo quindiX non troppo zeloD l—s™i—mi qu—l™he ™os— d—
f—reD o meglio l—vor— — più non posso per ™ondurre —nime — hioY in ogni ™—so un pi™™olo
˜u™o per l9oper—io dell9ultim— or— ™i s—ràF ƒei —llegroc v—voric †ehD non divent—re un
gr—sso ˜orghese3 FFF
ƒ—i —n™he tu ™he — me pi—™e —s™olt—re molto e imp—r—re d— voiD d—i vostri s—™ri(™iY d—l
vostro l—voro ™9è tutto d— imp—r—re d— noi spe™i—lmente fossilizz—ti — †—ls—li™e3 sl ƒignore
vuole ™osì e ™osì si—F gi s—rà il suo per™héF
Bertotti Rocco / 1921-3-17 / suo allievo a Valsalice1
hi—rio tenuto in modo lodevoleF ve tue eser™it—zioniD ™he denot—no in te un— ˜uon— —ttiE
tudineD v—nno miglior—ndoD @—n™he se tu provi il ™ontr—rioA e mi f—nno fede le osserv—zioni
dei m—estri ed il ™orreggerti di qu—nto volt— per volt— v—i f—™endoF
„u @per il restoA pretendi ™he l— €rovvidenz— f—™™i— ™ome vuoi tuD mentre devi ™—pire
™he ess— f— quello ™he per te è ˜ene tuoFv9e™™essiv— preo™™up—zione in quest— questioneD
il vedere s™uro dove ™9è lu™e ™hi—rissim—D non f— ™he renderti nervosoD e™™it—ndo il l—vorio
p—zzo dell— f—nt—si— e dell9imm—gin—zioneX d— ™iò il m—lessereY lo s™onfortoD l— (—™™hezz—
—n™he (si™—D ™he si riper™uote n—tur—lmente —n™he nel tuo spiritoF „i o™™orre ™uor l—rgoD
1Nel Cimatti Museum di Tokyo si conserva il quaderno di questo allievo in cui Don Cimatti annota
le osservazioni che qui riportiamo. Non sono solo note tecniche, ma vera direzione spirituale. Vi si
vede Don Cimatti educatore.
PH

3 1920-1922
vuoto di te o di —ltre miserie e pieno di hioX ti o™™orre non preo™™up—rti dell9—vvenire
@™he non s—i ™ome s—ràAY m— ˜—d—re —l presenteD tr—0™—rlo ™on forz—D diligenz—D —moreF
e quest— uni™— ™ondizione rist—˜ilir—i l9equili˜rio un po9 rotto nel momento —ttu—leF
Lucchelli Alessandro / 1920-10-6 /, Ispettore salesiano
sn ossequio —ll— mi— propost—D e —n™he per™hé de˜˜o trov—rmi presente —gli es—mi di
rip—r—zioneD —ndrò — p—enz— qu—ndo — hio pi—™eràF i ™osì si—F
xon ™redo ™he l— m—mm— —˜˜i— ˜isogno di nienteX ™ioèD pover— donn—D h— ˜isogno di
tuttoD per™hé è nell— più strett— povertàD m— —gli —ltri di0™ilmente di™e le ™oseD non le
può s™rivere per™hé non s—F F F m— (n™hé non f—™™i— di person— un— git— è inutile spedire
—ltroF
ƒpero ™he hon fesn—te invigilerà e mi —vvertirà in ™—si urgentiF
„rovi modo di m—nd—rmi nelle missioniY2 il ˜uon hio l9ispiriD e le ™on™ed— ogni ˜ene
per l9inizio del nuovo —nnoX s—luteD v—lute e —iuti per guid—re i su˜—lpini s—lesi—ni —l ˜eneF
ve —ssi™uro ™he ogni giorno l9ho presente — hon fos™oF
Lucchelli Alessandro / 1920-11-28 /, suo Ispettore
pr—n™—menteF F F ogni giorno pens—ndo —ll— miseri— di m—mm—D qu—ndo mi seggo — t—vol—
e mi trovo ™ir™ond—to d—vvero più del ne™ess—rio per meD ™res™iuto nell9indigenz—D ™red—
™he il pi—nto mi s—le —ll— strozz—D ™ome in questo momentoD e vorrei esserle vi™inoX ogni
giorno più —mmiro l— s—ntità di quell— donn—D ™he poi per ™—r—ttere non os— dire null— e
forse so'reF
sl fr—tello è in emeri™—D l— sorell— è suor— dell— ™—rità — prosinone ed è più pover— di
noi ™he si—mo poveriY io non posso disporre di null—F FFF yr— ™he ho veri(™—to il ˜isogno
dom—ndo — vei —iutoX f—™™i— in homino qu—nto ™rede ˜ene e le s—rò ri™onos™ente per
qu—nto vorrà f—re per gli ultimi —nni di vit— di m—mm—FFF
vei ™onos™e poi i ˜isogni del mio spirito in rel—zione —l hirettor—to dell— s™uol— e
si —ssi™uri pure ™he ogni giorno più v— —™™res™endosi in me il senso dell— mi— —ssolut—
inettitudine @—n™he se —ltri di™—no il ™ontr—rio3F F F g—ro veiD l9interesse f— dire t—nte
™oseF F F A e più dell— ™ontinu— ™ontr—ddizione di spirito per l— vit— di ˜ugieD di f—lsitàD
di sotterfugi ™ui sono postoF e ™iò si ri˜ell— l9—nimo mio intern—mente eD non glielo
n—s™ondoD ho l9intim— (du™i— in hio ™he presto disporrà le ™ose per il mio esoneroF
2È la prima volta che viene manifestato questo desiderio per lettera.
3La carica di cui qui si parla è quella di Preside delle scuole normali di Valsalice. Dopo la morte di
Don Nassò avvenuta il 4/1/1920, don Cimatti dovette assumersi la carica di Preside della sezione
Normale.
PI

3 1920-1922
Albera Paolo / 1920-12-3 /, Rettor Maggiore
ghissà ™he il ƒignore non mi ™on™ed— proprio in quest9—nno l— gr—zi— desider—t— delle
missioniF gred—D —m—tissimo ƒigF hon el˜er—D ™he orm—i il mio pensiero è làD orm—i non
mi s— di —ttr—ente se non l9—ttività —postoli™—F yhD qu—nti ™—stelliD qu—nte imm—gin—zioniD
qu—nte preghiereF †ivo spe™i—lmente nell9eser™izio del s—™ro ministeroD in mezzo —i miei
poveri selv—ggi —˜˜—ndon—tiF F F u—ndo il ƒignore —s™olterà il mio poveroX i™™e egoD
mitte me ! i™™omiF w—nd—micFFF
eri—D —ri— pur— di —ltre terreD l—voro f—ti™oso —ssiduoD se no vegeto e imputridis™oY in
mezzo —lle miserie m—teri—li e mor—liF F F e mi p—re ™he s—rò feli™e qu—nto più s—r—nno
tedioseD miser—˜iliD infeli™iF F F i™™o quello ™he form— d— venti™inque —nni il mio desiderioX
e™™o quello ™he imploro d— hio per mezzo dei miei ƒuperioriF
Albera Paolo / 1921-9-25 /, Rettor Maggiore
snizio oggi un— fervoros— noven— — hon fos™oD nell9intimità dell9—nim— mi— @e desidero viE
v—mente ™he nessuno lo s—ppi—A per prep—r—rmi — ringr—zi—re il prossimo R otto˜re il ˜uon
hioD l— w—mm— eusili—tri™e e hon fos™o per il primo venti™inquesimo di professioneF4
FFF ro ™er™—to in questi mesi di perm—nenz— — €iov—D di r—vviv—re l9—nti™o fervore e sl—n™ioD
e ™oll9—iuto di hio mi p—re di essere rius™ito — rimettermi nel primitivoD sempli™eD intenso
fervore dell9—nno di poglizzoY ™on le ˜uone e sempli™i disposizioni d9—llor— per un più
energi™o —dempimento dei miei doveriY per un— siti˜ond— unione ™ol mio hioY per un—
prop—g—zione più —ttiv— dell— devozione —ll— w—mm— ™elesteY per un più intenso l—voroD
per un— p—ssione più forte per l— s—lvezz— delle —nime e per ™ons—™r—rmi — hio nelle
wissioniF †oglio sper—re ™he — tempo opportuno l— gr—zi— verràX nell— mi— presunzione
sper—vo proprio in quest— ™ir™ost—nz—D m— ogni giorno più il ƒignore mi f— ™omprendere
™he o™™orre —n™or— molt— prep—r—zione di s™ienz— s—™r— e spe™i—lmente un ˜uon ™orredo di
virtùF €rep—rerò il ™orredoD e qu—ndo — hio pi—™eràD dirò ™on umiltà —llegr— e ™on(dente
l9i™™e egoD mitte me3F
ve ™hiedo in quest— o™™—sioneD ™he per e™™it—rmi —d un— vit— più s™hiett—mente s—leE
si—n—D ho voluto nell9intimità seren— e silenzios— dell9—nim— ™ommemor—reX
IF …n ™onsiglio o ri™ordo ™he v—lg— —d —iut—rmi —l ˜ene e se è possi˜ile s™ritto di suo
pugnoY
PF …n— ˜enedizione spe™i—lissim— su meD sull— mi— ve™™hiett— di VU —nniD sul fr—tello
vuigiD s—lesi—no e sull— sorell— suor— negli osped—liD gli uni™i miei —'etti terreniD ™he
™ome vede sono tutte —nime ™ons—™r—te — hioF
4Aveva fatto la professione perpetua n dall'inizio il 4/10/1896.
PP

3 1920-1922
Lucchelli Alessandro / 1922-3-5 /, Ispettore salesiano
seri —lle IR vol—v— in €—r—diso l— mi— pover— m—mm— ™olpit— d— in)uenz—D ™he ! d—t— l—
gr—ve età ! non poté super—reF5 †ogli— su'r—g—rne l9—nim— e se ™rederà ™omuni™—re il
f—tto —i †enFmi ƒuperiori w—ggioriD —n™he per vedere se si può ™omuni™—re —l fr—tello ™he
si trov— — €iur— in emeri™—D ™on un— ™ert— qu—l solle™itudine l— notizi—F
ed ogni modo dom—ni dopo i funer—li io gli s™riveròF
wentre di gr—n ™uore l— ringr—zio dell9interess—mentoD ™he sempre e˜˜e per l— mi—
ve™™hiett—D vogli— preg—re per vei e per meF yrm—i non ho leg—mi m—teri—liX ™on rinnov—to
—rdore l—vorerò (n™hé hio mi dà vit— per l— s—nti(™—zione mi— e per l— nostr— €i— ƒo™ietàF
Perotti Antonio / 1922-6-... /, ex-allievo di Valsalice, ragioniere
hon fos™o ti vuole ˜ene e vuole ™he nello spirito di —ttività e di —more s—™ri(™—to ti
formi ˜uon ™—ttoli™oD onesto ™itt—dinoD ™onsol—zione dei ˜uoni tuoi genitori e oper—tore
di ˜eneF
xon ti m—n™her—nno lotte e disillusioniD m— potr—i tutto in golui ™he s—rà sempre tuo
™onfortoF g—lmoD serenoD l—vor— per te e per gli —ltriX m— renditi umileD forte e ro˜ustoF
v— w—mm— eusili—tri™e s—rà —n™he per te @™ome per hon fos™oA guid— e w—estr—F
Stefanutto Giuseppe / 1922-8-23 /, ex-allievo, assistente ad Este6
IF „i sti— presente —ll— mente e —ll— volontà ™he l9unione ™on hioD f—vorit— ™oi frequenti
ri™hi—mi — vui @gi—™ul—torieD —spir—zioniD desideriD visiteAD è un— delle ˜—si di —zione
e di perfezion—mentoF
PF €reg— per le persone @™onfr—telli e giov—niA verso ™ui ti senti in™lin—to o d— —'etto o
d— qu—l™he odio o divergenz—F ell9—tto —'ettivo o di odio sregol—to su™™ed— su˜ito
o —l più presto l— preghier—D ™ome penitenz—F ‚i™ord— — qesù nell— ƒF gomunione
o visit— il nome dei più ˜isognosiF
QF v— ™orrezione —'—˜ileD ™ost—nteD individu—leD previ— nozione ™hi—r— e ripetut— del
regol—mentoD s—rà il mezzo per —vvin™erti i ™uori ed ottenere @™ol ™on™orso dei mezzi
pre™edentiA ˜uoni risult—tiF
RF xel tuo perfezion—mento ti si—no di guid— i seguenti pensieri di ƒF pr—n™es™o di
ƒ—lesX
5Da notare che mentre era a Faenza per assistere la mamma morente, i superiori della casa gli do-
mandarono di musicare un canto per l'incoronazione della statua di Maria Ausiliatrice della cappella
dell'Istituto. Compose Corona aurea n. 289 del catalogo musicale, pensando anche alla corona che
avrebbe ricevuto la mamma in Paradiso.
6Consigli ideali a un giovane educatore.
PQ

3 1920-1922
—A p—r moltoY ™redere di non —ver f—tto null— ™he —˜˜i— v—loreY non perdersi di
™or—ggio e sempre ri™omin™i—reD e™™o il segno dello spirito di hio veroF
˜A „ienti ™on —llegri— umile d—v—nti — hioD m— sii ugu—lmente —llegro d—v—nti —gli
uominiF ƒt—9 ™ontento se gli uomini non si ™ur—no di teF ƒe ti stim—no ridine di
™uore del loro giudizio e dell— tu— miseri— ™he ne è l9oggettoY se non ti stim—noD
™onsol—ti —llegr—menteD ™he —lmeno in questo gli uomini di™ono l— veritàF
™A xon ˜isogn— m—i rompere le ™orde ™he s™ord—no o —˜˜—ndon—re lo strumento
gu—stoF fisogn— —s™olt—re ˜ene dov9è gu—stoD e dol™emente tendere l— ™orE
d— o ril—s™i—rl— se™ondo i ™—si e l9—rteY l— pessim— tent—zione è quell— dello
s™or—ggi—mentoF
SF v9es—me quotidi—no ˜en f—ttoD port—to spe™i—lmente sulle —zioni più import—nti e
meno rius™iteD s—rà il termometro segn—l—tore dell— tu— vigil—nz— e dell— tu— —ttività
nel ˜eneF
Ex-allievi Valsalice / 1922-11-. . . /Lettera circolare agli ex-allievi di Valsalice7
sl giorno V di™em˜re si ™ompiono SH —nni d—™™hé i (gli di hon fos™o presero l— hirezione
del gollegio gonvitto di †—ls—li™eF gi p—re doveroso ri™ord—re —i numerosi e distinti exE
—llievi di questo (orente sstituto un— d—t— ™osì import—nteD —0n™hé si unis™—no — noi per
solennizz—rl— nel miglior modo possi˜ileF FFF
essi™ur—ndol— ™he sulle tom˜e dei nostri pond—tori e €—dri hon fos™oD hon ‚u—D hon
el˜er—D si inn—lzer—nno d— tutti i ƒ—lesi—ni e ™onvittori fervorose preghiere se™ondo le sue
p—rti™ol—ri intenzioniD godo potermi direX
7Questa è la prima lettera rimasta di Don Cimatti direttore di Valsalice. Venne eletto il 15 ottobre di
quell'anno.
PR


4 1923-1925
pigur— RFIX v— n—ve puld— IWPS
PS

4 1923-1925
IWPQGIG €rop—gF pide propone — hF ‚in—ldi l— wissione in qi—pponeY IIGW
p— dom—nd— di —nd—re in missione
IWPSGTGIV viene destin—to —l qi—ppone ™ome ™—po spedizione pu˜˜li™— hyx
fyƒgy ih…ge„y‚iY IHGS s™—de d— direttore di †—ls—li™eF qli su™™ede
hon gost— vudovi™oY IIG(ne udienz— di €io ˆsY
IPGPW p—rtono d— qenov— per il qi—ppone sull— n—ve puld— W s—lesi—ni
Cencetti Giuseppe / 1923-6-9 /, ex-allievo di Valsalice1
v— prim— dom—nd— ™he f—™ev— hon fos™o —i suoi —llievi er— sempre quell— ™he si riferiv—
—ll9—nim— ed io pover—mente ho tent—to di imit—rloF iro più ™he persu—sissimo ™he mi
—vresti risposto ™osì e sono ˜en feli™e e ne ringr—zio hioF u—nti tuoi ™omp—gni non si
sentire˜˜ero di rispondere ™osìF u—D mio qiuseppeD ™he ti st—mpi un ˜el ˜—™ione in
fronteD e voiD o mio hio e tuD o m—mm— eusili—tri™eD ˜eneditelo —˜˜ond—ntementeF
v— determin—zione s™elt— dell— vit— f—mili—re è l— miglioreX è quell— f—tt— pel tuo
™—r—ttereX non te l9ho sempre dettoc goltiv—l—D —™™res™il—D forti(™—l—D e spe™i—lmente @è il
vero fond—mentoA ™ontinu— ™oll— ƒF gomunione — domin—rtiF ‚ingr—zi— l— w—donn— per
qu—nto h— voluto f—re per te proprio nel giorno — vei ™ons—™r—toF ‚enditi degno dei nuovi
o˜˜lighiD ™on un— vit— l—˜orios— e ˜uon—F FFF
‚ingr—zi— ˜—˜˜o dell— ˜ell— postill— —ll— tu— letter—F „i —ssi™uro ™he ri™ordo lui e l—
su— f—migli— spe™i—li modoF €ermettimi di —˜˜r—™™i—rti e — nome di tuttiF
Morandi Pietro / 1923-10-1/, ex-allievo di Valsalice
sl f—tti uomo non signi(™— null— di nuovo ™he si— venuto —d —lter—re l— tu— vit— in m—leF
†orrei vedere ™he —vessi ™—m˜i—to3 isprime niente —ltro ™he il vivo desiderio ™heD
™ontinu—ndo e miglior—ndo nell— vit—D poss— r—ggiungere o —vvi™in—rti —l ™ompimento
dell— tu— vo™—zioneF e questo ˜isogn— pur pens—re e per questo pregoF
ellegro dunqueD ˜uono e ™on hio eF F F f—tti uomoF
Rinaldi Filippo / 1923-11-9 /, Rettor Maggiore
ve ri™ordo ™he l9V di™em˜re è fest— p—tron—le di †—ls—li™e e ™he vei è inf—ll—ntemente —tteso
per l— wess— dell— gomunità e per dire due p—role —ll— wess— solenne e pel pr—nzoF È l—
tr—dizione ™he voglio sper—re non vorrà rompereFFF
1Allievo delle Normali di Valsalice dall'Ottobre 1919 al Giugno 1922. Maestro.
PT

4 1923-1925
€reghi per me e mi trovi un posto nell— wissione più povera, più faticosa e più ab-
bandonataF2 ghe vuole3 xelle ™omodità @si—no pur rel—tiveAD e™™F non mi ™i trovoF wi
es—udis™— un— ˜uon— volt—F
Grigoletto Giuseppe / 1924-8-20 /, ex-allievo di Valsalice, poi suo grande
benefattore3
qr—zie dell— tu—F In primisX
IF heponi ogni timore ed —priti pien—mente —ll9ottimo hon iggiotti in ™ui trover—i
qu—nto è ne™ess—rio pel tuo ˜ene m—teri—le e spiritu—leF
PF qenerosità ™ol ƒignore e ™on(denz— ™ol tuo direttoreD —n™he in m—teri—li˜usF
QF wi f—resti un vero dispi—™ere se @fosse —n™he solo per sfog—re qu—l™he m—goneA non
s™rivessiF „u v—9 —v—nti —llegr—mente e f—9 quel ™he s—i e puoi ™ome meglio s—i e
puoiY unito — hioY —gis™i ™on sempli™ità e ™on umiltà senz— s™or—ggi—rtiD e F F F preg—
per meF „i ˜enedi™o ™on tutt— l9—nim— e qesù e hon fos™o ti rimeritino del ˜ene
f—tto per l— loro glori—F
Chierico sconosciuto / 1924-10-14 /, per la professione religiosa4
Suscepit... puerum suum Recordatus misericordiae suae
s segreti dello spirito di hio in noi sonoX l—vor—reD si™uri di non rius™ire — null—D tutt—vi—
non s™or—ggi—rsiD m— ™omin™i—re sempre d— ™—poF
giò ™he non proviene d—ll— nostr— volontàD è permesso d— hio per i suoi (ni spe™i—liD
™he sono sempre il il ˜ene delle —nimeF
ƒii do™ile strumento nelle m—ni di hioX non ™redere quindi di esser tu ™—us— —ttiv— del
˜eneF F F è hio ™he f— ™res™ere E qui incrementum dat DeusF i™™o il fond—mento dell9umiltàF
„ienti unito — qesù e s—ppi eseguire il tuo dovere ™on —more e ™on s—™ri(™ioF
2Questa è la prima delle 112 lettere scritte da don Cimatti a don Rinaldi, eletto terzo successore di don
Bosco il 24/4/1922, considerato da lui come un padre. Come direttore lo invita a partecipare alla
festa patronale; in questa lettera domanda di essere missionario. Da notare che in quello stesso anno
Propaganda Fide domandò ai Salesiani di accettare la Missione del Giappone. Forse questa lettera
ispirò la scelta del capo spedizione.
3Questa è la prima delle 323 lettere scritte al suo antico allievo di Valsalice. Fu uno dei suoi più
intimi amici e benefattori per il Giappone. Sono lettere piene di aetto e di buoni consigli per la
vita religiosa e salesiana. Il chierico rimasto orfano in tenera età, considerava Don Cimatti come suo
padre. Era di origini venete, e nelle lettere viene spesso chiamato scherzando Zucca Baruca
4Queste parole furono scritte da Don Cimatti sul libriccino dei ricordi di un non identicato chierico
nel giorno in cui rinnovò i voti religiosi, o che pronunciò i voti perpetui. Dal libriccino risulta che
aveva fatto i suoi primi voti il 4 Ottobre 1921. Originale conservato presso ACG.
PU

4 1923-1925
Sordo Giovanni / 1925-3-19 / chierico, allievo di Valsalice
ƒF qiuseppe ti ™on™ed— di vivere sempre —ll— presenz— di qesùD ™ome poté f—rlo vuiY
—umenti in te il senso di —ttiv— respons—˜ilità per il ˜ene dell9—nim— tu—F
yh ™ome ƒF qiuseppe può essere tuo modello nell— ™ustodi— di qesù in te e negli —ltriD
nell9umiltà profond—D nel l—voro ™ost—nte
Lettera a Trojero Osvaldo / 1925-4-24 /, allievo di Valsalice, poi maestro,
„u mi doni il ™uore e l— menteF qr—zieF v9o'rirò — hio —0n™hé ˜enedi™— l9—nim— tu—D i
tuoi studiD l— tu— nuov— rel—zioneD ™he voglio ™redereD s—n—D non m—teri—le m— degn— di
ysv—ldoF
u—nto —lle osserv—zioni ™he f—i sui singoliD è ™osì di0™ileD mio ˜uon ysv—ldoD v—lut—re
le —nimeF ƒono trent9—nni ™he vivo ™oi giov—niD m— non mi sento di d—r giudizi ™osì
™—tegori™i ™ome i tuoiFFFF ƒegui nell— vit— questo ™on™ettoY ™he ti f—rà del ˜eneF em— e
preg— per tutti e per ™hi ti h— f—tto del ˜ene e per ™hi ™redi non ti —˜˜i— ™ompresoX —m—
e n—s™ondi nell9—'etto ™risti—no le grettezze d— ™ui tutti si—mo —lle volte presiF €reg—D
™he signi(™—D —m— tutti nell9—more di hioD non t—nto i ™orpiD qu—nto le —nimeF
Calcagno Ettore / 1925-4-28 /, ex-allievo dell'Oratorio S. Luigi
„i invidio @m— d—te le mie o™™up—zioni non posso p—rte™ip—reA nelle tue es™ursioniX5
—lmeno di ™uore mi sento —n™h9io —lpinist— e sono ™onvinto ™he l— nostr— gioventù s—re˜˜e
—ss—i migliore se ne —ppro(tt—sse su v—st— s™—l—F g—ro ittoreD non solo l9—lpinismo ti f—rà
˜ene —l ™orpoD m— —n™he —ll9—nim—D se s—pr—i —prire gli o™™hiD gli ore™™hiD il ™uore —lle
potenti vo™i di hio ™he ti p—rl—no ™ontinu—mente nelle tue giteF yh potessi ™omprenderle
— fondo e unirti più intim—mente — vuiF
Minguzzi Giovanni / 1925-5-25 /, Ispettore salesiano
wentre l— ringr—zio viv—mente e le —ssi™uro —˜˜ond—nti preghiere per le ™ontinue p—terne
—ttest—zioni di —'etto ™he d— vei ri™evoD le f—™™io noto per tempo qu—nto è ne™ess—rio ™he
vei prend— in ˜enevol— ™onsider—zione per il ˜uon —nd—mento delle s™uole dipendenti d—
me @purtroppoAF €remess—X
IF €romise d9interess—rsi per il mio non direttor—toD tenutoD vei s—D in qu—li ™ondizioni
di —nimo ™he po™o più è morteF xon vedo nessun risult—toF
5Don Cimatti nel 1914 ai tempi in cui era direttore dell'Oratorio di S. Luigi, fondò il gruppo alpinistico
intitolato A.G.E.S. (Associazione Giovani Escursionisti Salesiani) di cui Ettore Calcagno era stato
il primo Presidente. Questi testica che Don Cimatti partecipava spesso a queste escursioni ed era
buon camminatore in montagna.
PV

4 1923-1925
PF €romise di non porre ost—™oli —ll— mi— —nd—t— nelle missioniX vei ne pone uno
fortissimoD per™hé non preg— per questo s™opo @™ome mi di™e nell9ultim— su— letter—AF
e˜˜i— l— ˜ontà di f—r ™on me quest— preghier—Y ƒe è per l— m—ggior glori— di hio
e dell9—nim— di hon gim—ttiD ™he egli veng— destin—to —lle wissioniD o ƒignore
es—uditelo3F
Giordano Antonio / 1925-6-. . . /, chierico ex-allievo di Valsalice
„u f—9 l— tu— p—rteD non st—re ™on le m—ni in m—noD f—9 quello ™he puoiD non preo™™up—rti
dell9esitoF €reg— e —v—ntiF sl ƒignore f—rà il restoF wolte delle tue —pprensioni deriv—no
—l solito d—i reporters ™he ™redono di s—per tuttoF gredi — meD l9esperienz— non te l—
dà nessun— rel—zione or—le o s™ritt—Y devi f—rtel— tuFFF „u mi dir—iX €resto dettoD m—
int—nto io sono nell— ˜—gn—3F hon fos™o ti dire˜˜eX €er nuot—re ˜isogn— ˜utt—rsi in
—™qu—F ghi non h— fedeD il vigli—™™oD il poltroneD il super˜o grid—X i se —'ogocF sl
ƒ—lesi—no ™on(denteD —ttivoD zel—nteD umileD di™e seren—menteX ƒignoreD nel tuo nome
getto l— rete3D yppureX ƒignoreD s—lv—™iF €eri—mo3 e non ti p—re sentire l— vo™e di qesù
˜uono ™he di™e —n™he — teX …omo di modi™— fedeD per™hé du˜iticF
Braga Carlo / 1925-6-. . . /, già aiutante all'Oratorio S. Luigi, missionario in Cina
„i f—rò spedire il hon fos™o edu™—toreF qr—direi —nzi un tuo giudizioF6
gor—ggio sempreD ™he qesù ti vuol ˜eneF Lavora ut bonus milesF F F ri™ord—ti però ™he
™hi f— è qesùD e solo qesùD è sempre qesù per mezzo di w—ri—F grediloD sei ri™ord—to
sempreD spe™ie nelle preghiere e spe™ie qu—ndo ™i ritrovi—mo ™ogli —nti™hi —llievi di ƒF
vuigiF xon —vrei supposto ™he ™i volessero ™osì ˜eneD poverettiF felle —nime i tuoi —mi™iD
™ome si rilev— d—lle fotogr—(eF
xiente p—ur— e —v—ntiD proiett—ndo f—s™i di lu™eF
ghissà ™he non ™i vedi—moF „utti f—nno il mio nome per l9yrienteD m— io non ne so
null— eF F F —ttendoF7 e ˜uon ™onto se è l— mi— or—D qesù mi es—udiràD se noD ™ontinueremo
— ped—gog—re per il ˜ene dell9um—nitàF
ellegro e ˜uonoF v— mi— vit— è l— solit—X non s—prei f—re diversoF …n du˜˜io mi
—ss—le di t—nto in t—ntoF ghe nelle missioni vi poss—no essere ozi forz—tiF ƒ—re˜˜e l—
mi— rovin—3F F F w— se posso —l mio hon g—rloD —ltro ™he ozio3 w— ™he ™os— si—mo noi in
p—r—gone vostroc
g9è d— —rrossireF ed ogni modo preg— per me e qesù nel suo mese ™i f—™™i— suoiF
6Il volume Don Bosco educatore pubblicato dalla SEI in quei mesi, viene considerato il primo studio
sul Sistema Preventivo di Don Bosco. Una copia della prima edizione con correzioni di sua mano,
è conservata nel Museo di Tokyo. Se ne fece una seconda edizione nel 1929. Su questo argomento
vedere Il Sistema Preventivo di Don Bosco nell'interpretazione di Vincenzo Cimatti di Giovanni
Fedrigotti.
7Don Cimatti ricevette l'annuncio della sua destinazione al Giappone il giorno 18 giugno 1925.
PW

4 1923-1925
Grigoletto Giuseppe / 1925-10-15 /, allievo di Valsalice
ƒt—notte media nocte tr—monto di ™—ri™—F snizio di un nuovo ™orso di pensieriD —spiE
r—zioniF F F il sol vev—nteD il (or di ™iliegioD il ™ris—ntemoD il nespoloD il k—kiD il risoD le
z—nz—reD i vul™—niD i terremotiF F F gome vedi un —rsen—le ™ompleto di stori— n—tur—le in
—zioneF €i—ngo e giois™o3
qr—zie delle tue notizieF v9—˜uli— si vin™e ™oll— volontàD eser™izio di volontàD ™ome si
imp—r— — leggere leggendoD — s™rivere s™rivendoD —d —m—re —m—ndoD e ™osì vi—F u—lsi—si
—ltr— ™os— è @fuori dell— gr—zi— di hioA verni™eF F F €reg— per meF ƒ—i ™he ne ho ˜isogno
or— spe™i—lmenteX tutto un orient—mento orient—le e ™i s—rà d— ridere —ss—iD m— —ss—i d—
so'rire in tutti i sensiF heo gr—ti—s3
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1925-11-... /
v— spedizione si e'ettu—v— in un— d—t— glorios—X il SHº delle wissioni s—lesi—neF ir—
un— missione nuov— e i ƒuperiori vollero ™he il gruppo —nd—sse — ‚om— per ottenere
un— ˜enedizione del ƒ—nto €—dreF8 id in un— memor—˜ile p—rti™ol—re udienz— il ƒF€—dre
si degnò di rivolger™i queste p—roleX †i —™™omp—gni l— xostr— ˜enedizioneD ™ome vi
—™™omp—gn— quell— dei vostri ƒuperiori e di tutti i ˜uoniF end—te in un— regione ™he
promette moltoD e ™he h— già d—to ™opiosi fruttiD ed in ™ui si in™ontr—no —n™or— le tr—™™e
del seme gett—tovi d—i gr—ndi —postoliF end—te quindi ™on quell— ™on(denz— ™he deve
inspir—rvi l— vostr— vo™—zione e missioneF @i — questo punto ˜enedi™e noi tuttiAF €—rtite
—n™or— nell— lu™e dell— prim— spedizione nell9ergentin— e €—t—goni—F xoi —uguri—mo —
quest— spedizione del qi—ppone ugu—le su™™essoF †oi —nd—te ™ome gli epostoli m—nd—ti
d— qesù gristoF e˜˜i—te le stesse disposizioni di ™uore e l—vor—te per l— dil—t—zione del
regno di hio nelle —nime — voi —0d—teF
sl ™—po spedizione fe™e pure visit— — ƒu— imF il g—rdF ‚ossumD €refetto di €rop—g—nd—
pide e —i ™—pi dell— medesim—F
xon fu dimenti™—to il nostro g—rdF g—glieroD primo ˜enef—ttore dell— missioneD per™hé
l—vorò per ottenerl— de per™hé p—gò il primo vi—ggioF
Fracchia Italo / 1925-11-25 /, ex-allievo di Valsalice, uciale dell'Esercito Italiano
ƒono — prosinone per s—lut—re l— sorell—X ti —˜˜i—mo ri™ord—to ™—r—mente unit—mente —ll—
tu— gentile signor—F9 hirti ™he ti ri™ordo e ™he spero pure nel tuo ri™ordo è inutileD per™hé
ne sono ™ertoF wio ˜uon st—loD ti ˜enedi™— il ƒignore e ti ™on™ed— ogni ˜eneF
8Anche in seguito citeremo dallaCronaca di Don Cimatti. All'inizio è scritta su fogli sparsi, ma poi
diventa regolare su quaderni, con alcune lacune. Continua no al 1949, quando scese dalla carica di
Ispettore.
Non sappiamo il giorno dell'udienza, ma certamente in questi giorni tutto il gruppo fu a Roma.
9La sorella Santina, col nome di Raaella, era suora delle Ospedaliere della Misericordia.
QH

4 1923-1925
€reg— per meF ƒe trovi qu—l™uno ™ui poss— interess—re l— nuov— missione gi—pponeseD
dimmelo o interess—lo per l— nostr— di0™ilissim— e poverissim— missioneF
hunqueF F F —rriveder™i spero fr— po™hi giorniF …n ˜—™io —i tuoi —ngiolettiF
Amerio Franco / 1925-11-25 /, ex-allievo di Valsalice, musico e letterato
ro p—ss—to tutto il giorno di ƒF ge™ili— — †—ls—li™e ™on te e ™oi musi™iD e —ll— vigili— nell—
™—t—™om˜— presso l9—lt—re dell— s—nt— e —ll— su— tom˜— ho preg—to t—nto @non puoi ™redere
™he ™os— provi l9—nim— mi— in quei momenti qu—ndo vi ripenso3A per voi musi™i e per teD
mio ottimo pr—n™oF10 yhD ™he poss— essere in mezzo —d essi —postolo ™ome lo fu l— nostr—
™—r— s—nt— per i suoi ™—riD per quei primi ™risti—ni3 FFFyhD pr—n™oD noi feli™i se s—remo
™—sti ™ome ƒF ge™ili—F
€erdon—D mio ˜uon pr—n™oY mentre s™rivo vorrei nell— pien— dell9—'ettoD vorrei dire un
mondo di ™ose ˜elleF F F f—st—3 se noD s™oppio e sto poi m—leF €reg—F FFF
f—st— ˜—st— ˜—st—D o ƒignore3 u—nte sono le dol™ezze di ™hi †i vuol ˜ene3 u—nto
˜ene d— f—re ™he mettiD o qesùD — disposizione dei tuoi pi™™oli servi3 ƒ™us—D pr—n™oD non
so quel ™he mi di™oF
ƒo ™he tu vuoi f—r del ˜eneF v—vor—D l—vor—D l—vor—3 enimeD —nimeD —nimeD oh qu—nte
te ne m—nd— qesù3 €erdon—mi le de˜olezze di ™—rità e preg— per meF
Allievi di Valsalice / 1925-12-. . . /
wiei ˜uoni —llieviD11
qr—zie di qu—nto —vete voluto f—re per l— wissione del qi—pponeF sl ˜uon hio vi
ri™ompensi —degu—t—menteF †i ri™ordo ™on ri™onos™ente —'ettoF xelle p—role e nelle
opere dimostr—tevi degni —llievi di hF fos™oF „utto vostro hF †in™enzo gim—tti
Lettera ai Chierici ex-allievi / 1925-12-15 / di Valsalice
yhD miei ˜uoni ™hieri™iD FFFforse vi s—rete già qu—l™he volt— pieg—ti o —lmeno s™ossi sotto
il peso delle di0™oltà in™ontr—teD per m—ntenervi qu—li vi vuole il ƒignore e per ™ompiere
il vostro dovereF
gor—ggio3 hon fos™o prim— di noi h— prov—toY e prim— di vuiD qesùD ™ui —˜˜i—mo
d—to generos—mente tutto qu—nto si—moD h— f—ti™—toD so'ertoD merit—to per noiF enimo
dunqueD —l l—voro per l— s—lvezz— dell9—nim— vostr— e di quelle —0d—te —lle vostre ™ureF
FFF€reg—te per meF
10Dalla lettera risulta chiaro che Don Cimatti si trovava a Roma il giorno 22 novembre 1925.
11L'ultimo saluto spedito a tutti i suoi allievi su una cartolina stampata che porta le parole scritte di
sua mano e la sua foto. Non ha data, ma deve essere del dicembre 1925. Conservata nel Museo di
Tokyo
QI

4 1923-1925
Valentini Eugenio / 1925-12-20 /, ex-allievo
xon pens—re —ll— ™—rt—D m— —ll— m—no e —l ™uore ™he s™riveF qr—zie dell— tu—D ™—rissim—
fr— qu—nte ho ri™evuto in questo tempoF gredo ™he po™he —nime si si—no ™onos™iute ™ome
le nostre e po™he si si—no sforz—te ™ome le nostre di —iut—rsi —d —m—re qesùF ‚i™ordi
qu—nto —˜˜i—mo n—s™osto nel ™uore di hioc purono le mie vere ed uni™he ™onsol—zioni di
†—ls—li™eF
qr—zie dell— preghier— intenzion—le ™he f—r—i per me e spe™i—lmente delle ™ro™i e sofE
ferenze ™he mi —uguriY vorrei vi —ggiungessi le umili—zioniF „utto questo form— il nostro
vero —vvi™in—mento — vui ™he fu s—tur—to di o˜˜ro˜riF
„u pensi poi troppo ˜ene di meX purtroppo ™he non ™orrisponde — re—ltàF ƒento —nzi
il dovere di ingino™™hi—rmi e ™hiederti perdono di qu—nto m—le posso —verti f—tto ™olle
p—role e ™ogli esempiX vui s— ™he l9intenzione però fu s—nt—F
€reg—D l—vor—D s—™ri(™—ti per vuiF i preg— per meD —0n™hé il ƒignore mi otteng— nell—
su— ˜ontà di r—ggiungere gli s™opi ™he mi pre(ssi nel dom—nd—re l— vit— di missioneF
Giordano Antonio / 1925-12-25 / ed ex-allievi di Valsalice
sn pro™into di p—rtireD vi l—s™io il mio più ™ordi—le s—lutoD ringr—zi—ndovi di qu—nto ™on
generos— ™—rità —vete voluto f—re per l— missione del qi—ppone e per l— mi— pover— person—F
qesùD vi rimeriti di tuttoF evete ™osì ™ooper—to — f—r del ˜eneD e siete p—rte™ipi dei meritiF
†i si— questo pensiero di sprone — ™ontinu—re nell9oper— inizi—t—D ™oll— preghier—D ™oll9—iuto
mor—le e m—teri—leF
€reg—te per meF ƒuppli™o il nostro ˜uon qesù ™he ™ome nell— su— miseri™ordi— in(nit—
™i volle fr—telli qui in terr—D ™i unis™— tutti tutti tutti —n™he in €—r—diso vi™ino — hon
fos™o e — w—ri— eusili—tri™e
Sordo Antonio / 1925-12-. . . /, chierico, ex-allievo di Valsalice
wi h— ™ommosso l— tu— ˜ontà nel dist—™™o ™he h—i voluto f—re di quell— monet— @lo soA
— te ™—r—F12 i più mi ™ommuove per™hé il ƒignore vuole d— me e d— te il s—™ri(™io di
non potere s—lut—r™i di person—X e ™redimi ™he è per me un vero s—™ri(™ioD di ™ui qesù
™i dà meritoF qr—zieD mio ˜uon entonioD del ˜ene ™he mi h—i volutoD delle preghiere ™he
™erto f—r—i per meF ghe vuoi ™he ti l—s™i per ri™ordoc em— l— tu— regol— e generos—mente
eseguis™il— —n™he nei p—rti™ol—ri e poi pro™edi —llegr—mente nel ƒignoreF
„i —˜˜r—™™io nel ˜—™io del ƒignoreD vogli— vui ri™ontr—™™—m˜i—re l— tu— generositàF
hirti ™he ti ri™orderò è troppo sempli™eX è più es—tto dirti ™he nel mio povero ™uore h—i
un posto privilegi—toF eddio „oninoF €erdon— se non ho s—puto negli —nni di †—ls—li™e
—iut—rti più e0™—™emente ed essere perfetto s—lesi—noF gor—ggio sempre e l— w—mm— ti
™ustodis™— in tuttoF
12La moneta a cui si accenna, deve essere una moneta romana ora conservata nel Museo di Tokyo.
QP

4 1923-1925
Cimatti Maria Raaella / 1925-12-29 /, suora, sua sorella
wettendo — posto ho trov—to fotogr—(e ™he forse ti sono ™—reF h— qenov— un ™ordi—le
s—lutoF el Q qenn—io €ort ƒ—idF €reg— per me e qesù mi —iuti — f—re un po9 di ˜ene e
f—rmi dei meritiF ƒ—lut— tutti tutti tuttiF „i ˜enedi™oF
„uo don †in™enzo
€er te mi— ƒ—ntin— il più dol™e ri™ordoF13
13Nel retro di una fotograa della mamma che si trova nel Museo di Tokyo. Oltre a questa, mandò
anche la sua foto di quando era ragazzo di scuola media a Faenza, il cui originale è nell'Archivio
Centrale di Roma.
QQ


5 1926
pigur— SFIX €rim— foto — x—g—s—ki IWPT
QR

5 1926
IGP €—rtiti d— qenov— il PW di™F ettr—vers—to il g—n—le di ƒuez —rriv—no —
€ortEƒ—idY
PGV s˜—r™—no — woji nell9isol— del uyushu ! —pp—rtengono —ll— dio™esi di
x—g—s—kiY
PGW —rriv—no — x—g—s—ki per s—lut—re il †es™ovoY
PGIT —rriv—no — wiy—z—kiF ƒi studi— l— lingu— per un —nno sui li˜ri delle
element—ri wette in musi™— QI poesie dei li˜ri delle s™uole elemet—riY
RGI visit— di hon g—n—zei d—ll— gin—Y
WGIU primo ™on™erto — u—goshim—D UHHmo —nnivers—rio di ƒFpr—n™F d9essisi
IHGREU ™onferenz— e ™on™erto — u—goshim—Y
IPGPS muore l9imper—tore „—ishoF qli su™™ede l9smper—tore rirohito @ƒhow—A
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1925-12-29 /
sl PW di™em˜re IWPS s—lp—v— d— penov— sul puld— @vyoid „edes™oA il primo gruppo di
mission—ri destin—to —l qi—ppone per sostituire nel uyushu @€rovF hi wiy—z—kiA i €—dri
delle wissioni istere di €—rigiF FFFsl gruppo er— form—to d—i ƒ—lesi—niX1
hF †F gim—tti RTD ƒ—™erdote st—lF d—ll— ™—s— di †—ls—li™e
hF qiovF „—nguy RSD ƒ—™erdote pr—n™ese d—ll— ƒp—gn—
hF entF g—voli QUD ƒ—™erdote st—lF d—ll— ™—s— di €erugi—
hF €ietro €i—™enz— PTD ƒ—™erdote st—lF d—ll— ™—s— di v—nzo
hF veone vivi—˜ell— QHD ƒ—™erdote st—lF d—ll— ™—s— di ‚om—
hF engelo w—rgi—ri— PUD ƒ—™erdote st—lF d—ll— ™—s— di eless—ndri— d9igitto
go—dF vuigi qu—s™hino QPD st—lF d—ll— ™—s— di eost—
go—dF elfonso werlino PRF st—lF d—ll— ™—s— di w—rtinetto @„orinoA
go—dF qiov—nni he w—tti— QUD st—lF d—ll— ™—s— di p—enz—
Rinaldi Filippo/ 1926-1-2 / Rettor Maggiore, da Port Said
ƒi—mo giunti feli™emente — €ort ƒ—idD2 ™on m—re ™—lmo e senz— qu—si nessun— indispoE
sizioneF
1Provenienti da diverse case, probabilmente si erano incontrati la prima volta nella cerimonia d'addio
nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino. Abbiamo aggiunto dopo il nome l'età di ciascuno.
2Con questa lettera Don Cimatti comincia le relazioni al Rettor Maggiore: no al novembre 1949
ogni mese immancabilmente ci sarà una lettera di rendiconto personale e notizie sulla missione e
sull'attività dei confratelli. Sono un documento unico nella storia della missione.
QS

5 1926
s p—sseggeri sono qu—si tutti str—nieriF pormi—mo un ˜el numero noi PWD le tre suore
ed un— ™omp—gni— dell9yper— liri™— it—li—n— ™he f— un— tournée in gin— e qi—pponeD tr—
™ui un exE—llievo di wil—noY si—mo ™osì un— ™inqu—ntin— di it—li—niD ™he ™risti—n—mente e
it—li—n—mente —˜˜i—mo ™ele˜r—to il primo dell9—nnoF †i p—rte™ip—rono pure un giov—notto
gi—pponeseD studente —ll9…niversità di †ienn—3 @™he ™on l— ™ortesi— propri— del gi—pponese
™i f— un po9 di s™uol—AD un moro @ottimo signoreA e per(no l— guid— dei PH mission—ri
protest—nti diretti in gin—D proprio mentre in —ltr— s—l— i protest—nti f—™ev—no il loro
servizioF
ger™o di o'rire — qesù @non s—pendo f—r —ltro nell— mi— super˜i— ™he ™rede di s—per
tuttoA il volont—rio s—™ri(™io di meY delle forze ™he mi h— d—toY dell— ˜uon— volontà
™he ogni giorno mi don— ™on generosità reg—leD e pro™uro di rendere sempre più re™isi i
t—gli e'ettu—ti in quest— p—rtenz—D in modo ™he io non poss— ™he —m—re vui e le —nime
™he mi vorrà nell— su— ˜ontà —0d—reF €reghi —0n™hé qesù —™™etti questo mio tot—le
s—™ri(™ioD ™he deve d— un l—to —ssi™ur—re l— s—lvezz— dell9—nim— mi— e d—ll9—ltr— pieg—rvo
—morevolmente — sp—l—n™—re il suo ™uore —lle povere —nime dei gi—pponesiX movendole
—ll9—zione dell— gr—zi—F
Chierici-Valsalice / 1926-1-6 / dal Mar Rosso4
yggi ipif—ni—3 v— ™oloni— —rtisti™— it—li—n— h— messo — disposizione tutte le forze ed
un ™oro ˜en nutrito ™on ˜uoni tenori e ˜—ssi @non o'endeteviF F F migliori di quelli di
†—ls—li™eF F F er—no U o V om—™™ioni ™he sp—™™—v—no dei solF F F A eseguì l— wess— „e
heum del €erosiD mentre i ˜uoni fr—n™es™—ni eseguiv—no in modo in—ppunt—˜ile il ˜el
gregori—noF ghe potev—mo o'rire di meglio — qesù di doni m—teri—lic xoi s—lesi—ni
—˜˜i—mo o'erto tutto noi stessiF €uò esser™i un dono migliore per vui ™he tutto ™i h—
d—toc
Rinaldi Filippo / 1926.01.21/, Rettor Maggiore.
€rimo rendi™onto s™rittoX d— ƒing—pore eppro(tto dell— ferm—t— — ƒing—poreF i™™ole le
˜revi notizie d— golom˜o —ll— penisol— w—l—™™—F FFF†iveD intelligentiD fur˜e queste ™—re
—nime rivestite di ™olor ™io™™ol—t— e di vesti ™—ndideF €erò tutto il mondo è p—eseY v—ri—no
i ™olori dell— pelleD le fogge del vestireD l— ˜ellezz— più o meno —ttr—ente del p—es—ggioD
m— il povero (glio di ed—mo e il rel—tivo f—rdello miserie è ugu—le d—ppertuttoD forse
3Si chiamava Uehara Senroku, fattosi loro amico uscirà nelle lettere per tutto il viaggio. È il loro primo
maestro di lingua giapponese: ogni giorno faceva 2 ore di lezione. Laureatosi in storia all'Università
di Vienna, ritornato in patria diventerà poi il fondatore dell'Università Hitotsubashi, una delle più
prestigiose del Giappone.
4Durante la traversata del Mar Rosso compose una bellissima barcarola intitolata Vola barchetta
rapida n.498 del catalogo musicale, subito eseguita sulla nave.
QT

5 1926
m—ggiore qui @se˜˜ene forse più in™ons™ioA per™hé non —lliet—to ™he per po™hi d—i r—ggi
dell— ™iviltà ™risti—n—F È s™hi—vitùD se non di nomeD di f—ttoX s™hi—vitù e nient9—ltroF FFF
ss nostro hrF ƒenzoku dimostrò desiderio di —vere un— fi˜˜i— l—tin—X ™redetti opporE
tuno —™™ontent—rlo d—ndogliene in om—ggio un— re™entissim— ™he mi er— st—t— reg—l—t— —
†—ls—li™eF ƒ™elsi il giorno dell— g—ttedr— di ƒF €ietro e gliel— o'rii ™on ˜reve dedi™—Y fu
feli™eF ƒe ne serve nelle lezioni per™hé ™e ne tr—du™e dei ˜r—ni in gi—pponese popol—re @le
tr—duzioni ™he h—nno ! di™e ™he sono in lingu— letter—ri—AF qesù lo illumini3
id or— un po9 di rendi™onto mensileY per meX5 FFF
gerto ho d— fren—re l— super˜i— e l— sensi˜ilitàF È —n™he per questo ™he ho dom—nd—to
le missioniF em—vo troppo i ™onfr—telli e ™hieri™i e spe™i—lmente i miei poveri norm—listi di
†—ls—li™e3 w—D o qesù ™he ne posso io se mi —vete d—to un ™uore ™osì f—ttoc yhD si— tutto
vostro3 xon le n—s™ondo ™he il pensiero di t—nte —nime s—nte e di t—nti ™he —vre˜˜ero
˜isogno di spinte ™ontinue per essere ˜uoni s—lesi—ni mi ™ommuove (no — riempirmi gli
o™™hi di l—™rime3 vi —m—vo troppo3 yhD qesù —™™etti il mio mes™hinissimo s—™ri(™io per
l— loro migliore form—zione ™he non seppe d—re hon gim—ttiF
Rinaldi Filippo / 28.01.1926/ Rettor Maggiore, da Singapore
gome le —nnun™i—iD — ƒing—pore ™i —ttendev— l9—m—tissimo hon g—n—zei6 di ritorno d—ll—
visit— —l ƒi—mF €uò imm—gin—re il ™onforto di tuttiF gi ™ondusse p—rte in ™—rrozzelle e
p—rte in —uto —ll— missione ™—ttoli™— portogheseD f—™endo™i visit—re le ™hiese ™—ttoli™he
prin™ip—li e gust—re le (nezze dell— ™—rità ™risti—n—F
p—tte le ne™ess—rie provvisteD ritorn—mmo — ˜ordoF el solito mi trov—vo in quello st—to
per me inesprimi˜ile di n—use— e s™onforto nel vedere l— (erezz— super˜— dei domin—toriF F F
xel ri™onos™ere sempre meglio il mio ™—r—ttere super˜oF ƒt—n™hezz— (si™—D forseD n—use—
di meD di tutte quelle miserie ™he —llont—n—no sempre di più quegli indigeni d— hioD per™hé
vedono il ˜enessere m—teri—le degli —ltri e vi si —d—gi—no e se ne l—s™i—no — loro imit—zione
impossess—reF F F f—st—D ˜—st—3
wentre s™rivo il puld— p—ss— d—v—nti —ll9isol— di ƒ—n™i—noF7 yhD qu—nti ri™ordi3 ƒF
pr—n™es™o ƒ—verio3 wi p—re di vedere l— su— person— sorridente s—lut—re i protetti di un
5I punti del rendiconto da farsi al Superiore ogni mese, sono quelli qui segnati secondo le antiche
Regole. Don Cimatti, come si vedrà, per tutta la vita osservò fedelmente questo suo dovere. Spesso
manifesta con tutta semplicità il suo intimo, le sue tentazioni e decienze, e il suo sforzo per tendere
alla perfezione: questi rendiconti sono un documento autobiograco straordinario. Non avendo altri
sopra di sé, egli faceva il suo rendiconto per lettera al Rettor Maggiore. Poi dal 1950 lo fece al suo
direttore o all'ispettore, spesso per lettera.
6Don Canazei era il superiore salesiano da cui dipendeva la nuova missione del Giappone. Siccome
la Cina era ancora Visitatoria e non Ispettoria, che comprendeva anche il Siam, Don Canazei era
Visitatore. In tale qualità era già stato due volte a visitare la nuova missione per vedere le condizioni
in cui si sarebbero trovati i nuovi missionari.
7San Francesco Saverio, dopo aver evangelizzato il Giappone, era morto nell'Isola di Sanciano, mentre
attendeva l'occasione per entrare in Cina.
QU

5 1926
—ltro ƒF pr—n™es™o e —ugur—re sulle loro missioni l9—˜˜ond—nz— dei doni ™elestiF Faxit
Deus3
Rinaldi Filippo / 1926-2-4 /, Rettor Maggiore
hom—niD ott—v— di ƒF pr—n™es™oD ultime visite e sep—r—zione d—i ™onfr—telli per entr—re
nell— ver— pros—F
yhD s—pesse qu—le consolazione nel sentire ™he tutti questi ve™™hi mission—ri di ƒh—ngh—i
—l sentir™i diretti —l qi—ppone sono très di0™iles ! très p—uvresF F F tutto — ˜—se di
˜e—u™oupD di trèsF F F F gome è ˜uono il ƒignore qesù ™he ™i m—nd— in questo ˜el gi—rdino
in ™ui Egli m—nifesterà l— su— glori—F FFFqesù ™i protegg— e l— w—mm— ™i ™opr— ™ol suo
m—ntoF xon è impro˜—˜ile ‘™he“ s—remo in sede — wiy—z—ki nel giorno dell— w—donn— di
vourdesF
yhD ƒigF hon ‚in—ldiD vedesseD vedesseD vedesse l— miseri— mor—le e m—teri—le di milioni
di uomini3 €reghi e f—™™i— preg—re3
Chierici di Valsalice, / 1926-2-4 /, da Shanghai
ro dovuto in questo fr—ttempo gir—re per ƒh—ngh—iD spe™i—lmente l— p—rte ™ineseD dove è l—
nostr— ™—s—F v— ™on™essione intern—zion—le e fr—n™ese sono ™ittà europeeF v— p—rte ™inese
è un formi™olio um—no di l—voro e —ttività in ™ui vi™ino —ll— ri™™hezz—D —l ˜enessere vi è l—
m—ssim— povertàD spor™izi—D —˜iezione um—n—Y —™™—nto — sontuosi p—l—zziD — negozi forniti
di ogni ˜en di hioD ™—t—pe™™hie di stuoie ove f—miglie numerose vivono nell— lordur— ver—
e propri—FFFFu—nti milioni di —nime —˜˜—ndon—te3 yhD vedeste l— moltitudine di giov—ni
e f—n™iulli — ƒh—ngh—i3F F F qli or—tori e le istituzioni giov—nili sono po™hissimo ™onos™iuteF
€reg—teD preg—teD preg—teF
ƒforz—tevi per ™hi vuol l—vor—re nelle missioniFFF di divent—re più virtuosi e s—nti ™he si—
possi˜ileD per™hé —l resto in qu—l™he modo si può supplireD m— quest— ultim— ™ondizione
è essenzi—leF €urtroppo ™he ™hi vi s™rive sente l— m—n™—nz— di troppe di queste ™ose e
™on(d— nelle vostre preghiereD si™uro ™he queste supplir—nno —lle sue de(™ienzeF
QV

5 1926
Rinaldi Filippo / 1926-2-19 / Rettor Maggiore, arrivati a Miyazaki8
„e heum v—ud—mus3 heo gr—ti—s3 è il grido ™he ™on ™uore ™ommosso ho l—n™i—to — qesù
nell9—rriv—re de(nitiv—mente —l luogo delle nostre sper—nzeD dei nostri l—voriD dei nostri
s—™ri(™iF ƒi—mo (n—lmente — wiy—z—kiF
Notizie di cronaca.
8 febbraio E elle ore V si—mo nel gr—nde porto di wojiF …n— ne˜˜i— folt— ™i impedis™e di
vedere il m—gni(™o p—nor—m— ™he — tr—tti si vede deline—to e ris™hi—r—to d—l soleF È uno
splendoreD ™he s™omp—rs— l— ne˜˜i— si m—nifest— —ll9o™™hio est—ti™oD più f—™ile — ide—rsi ™he
— esprimersiF ssole ™operte di (tte foreste sovr—st—te lont—no d— ™—tene e ™ime mont—gnose
su ™ui ˜i—n™heggi— l— neveD sm—gli—nte —i r—ggi del soleX —i nostri piedi nell9—mpio golfoD
e™™o deline—rsi l— industri—le ™ittà di wojiD nelle ™entin—i— dei suoi ™—miniD nell— pittores™—
m—gni(™enz— delle sue ™—se —ddoss—te lungo il pendio dei montiF
heo gr—ti—s3 xippon f—nz—i3 @ivviv— il qi—ppone3AF
9 FebbraioF elle VDQH si—mo — x—g—s—ki —™™olti festos—mente d—l €F „hiryD €ro™ur—tore
delle wissioni istere e dopo po™o si—mo —ll— g—ttedr—le ospiti di ƒF iF wonsF gom˜—zD
™he dopo wess—D ™i —™™oglie —'—˜ilmenteD mi dà un p—terno —˜˜r—™™io e ™i m—nifest— tutt—
l— su— gioi—D nell9—ver™i in suo —iutoF
17 FebbraioF errivi—mo verso le II — wiy—z—kiF È —d —ttender™i il simp—ti™o €F fonE
ne™—ze e qu—l™he ™risti—noF e ™ir™— IHH metri d—ll— st—zione un gruppo di f—n™iulli ™risti—ni
—vvis—ti d— un— ˜r—v— m—estr— ™risti—n— ™he li istruis™e nel ™—te™hismo e ™he vuole su˜ito
™onos™er™iD ™i grid—no d—ll— str—d— f—nz—iD ˜—nz—i3 @†iv—D viv—A ed i primi —d in™hin—rsi
—ll9us™it— d—ll— st—zione sono due frugoli ™he sorridendo si in™hin—noF yh3 hon fos™o
volle ™he i suoi primi (gli del qi—ppone in™ontr—ssero ™ome primo s—luto le porzioni elette
del ™uore suo e del ™uore di qesùF
gred— ƒigF hon ‚in—ldiD m—i ™ome in questo vi—ggioD mi sono ˜utt—to ™on sempli™ità
inf—ntile nelle ˜r—™™i— dell— €rovvidenz—D ed ess— h— f—tto per —iut—rmi mir—™oli t—li ™he
dom—ndo tuttor— — me stessoX w—h3 non è troppoc xon mi tr—tt— troppo ™oi dol™i il
ƒignorec ƒi— ™ome — te pi—™eD o qesù3F
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1926-2-17 /
ƒi v— in ™—rrozzell— (no —ll— missione ed entr—ti in ™hies— re™iti—mo il Te DeumD e ™omE
in™i—mo — prendere possesso delle ™—mere — noi —ssegn—te @le R —l se™ondo pi—noA e —
8Questa è la prima lettera scritta dal Giappone. Miyazaki era il capoluogo della omonima provincia
situata al sud della grande Isola del Kyushu, sulla costa del Pacico. Alla Società Salesiana erano
state adate le due provincie di Miyazaki e di Oita, che si trova a nord di Miyazaki sulle coste del
Pacico. Erano tra le provincie più povere del Giappone, e tra le più dicili da raggiungere da Tokyo:
a quei tempi 36 ore di treno diretto. Don Cimatti fará spesso questo tragitto. In questa prima lettera
è interessante la descrizione che fa del Giappone e di Nagasaki, centro degli antichi cristiani. A quei
tempi tutto il Kyushu faceva parte della diocesi di Nagasaki, dal cui vescovo dovevano dipendere i
missionari.
QW

5 1926
mettere in ordine le nostre povere ™oseF
ƒi inizi— ™osì nell— povertà e ristrettezz— l— nostr— vit— di prep—r—zioneD vit— di n—s™ondiE
mento e s—™ri(™ioF9 gi —iuti il ƒignore e ™i —iuti — ™ompiere (no —ll— (ne il nostro dovere
se™ondo l— su— ƒF †olontàF xell— tr—nquillità di wiy—z—ki si inizi— l— nostr— prep—r—zione
spiritu—le ed intellettu—le ™oll9eser™izio regol—re delle nostre pr—ti™he di pietà e ™ollo studio
dell— lingu—F gi —iut—no il wission—rio ed un— spe™ie di g—te™hist— ™onvertito di re™ente
d—l €rotest—ntesimoD tipo sui generisD il ƒigF e˜eF
Ricaldone Pietro / 1926-3-5 /, Vicario del Rettor Maggiore
sl PP inizi—mo l— s™uol— regol—re m—ttino e ser—F10 w—ttino sill—˜—rio e ser— ™onvers—zioneF
xon è di0™ile per l— pronunzi—D m— —ss—i per l— ™ostruzione e s™rittur—F w—F F F niente
p—ur—F „utti sono —nim—ti di ˜uon— volontà @f—nno mir—™oli i ™o—diutori e l9imp—r—no
prim— di noiAF u—ndo non viene l— p—rol— gi—pponese si di™e un— delle t—nte lingue ™he
s—ppi—moD non es™luso il piemonteseD e tutti ™omprendonoF ve —ltre lingue @—lmeno qui —
wiy—z—kiA non sono ne™ess—rieX m— se vuole —s™olt—re —utoritàD ™eto ˜orghese e popolo ™i
vuole il gi—pponeseF xei li™ei studi—no l9ingleseF gredo ™he fr— un— die™in— di —nni —n™he
l— s™rittur—D per forz—D si f—™iliteràF FFF
wiy—z—ki h— RHFHHH —˜it—ntiD m— v— estendendosi —ss—iF s funzion—ri ™omin™i—no l—
™—rrier— quiD e sono zel—ntiD ™uriosi nei dett—gliF pummo già intervist—ti in tutti i sensi
e vedremo in seguitoD m— in ™omplesso ™i vogliono ˜eneF wi h—nno f—tto de™lin—re tutti
i titoli mieiF †edesse ™he in™hiniF F F se poi si s— qu—l™he ™os— di lingueF F F ™—s™—no d—ll—
mer—vigli—F gentro —gri™olo ™on un— s™uol— superiore di —gri™oltur— ™he però non ho
—n™or— visit—toF w— ™redo ™he @s—lvo l9esterioreF F F ˜egli edi(™iD e™™FA gr—nde fumoF F F e
po™o —rrostoF F F FFF
g9è un formi™—io di f—n™iulli —˜˜—ndon—tiD p—rlo solo di wiy—z—kiY li ho veduti nei
so˜˜orghiF F F y mio hioD o w—mm— nostr—D o hon fos™oD ™he presto si snodi l— lingu— —i
vostri poveri s—lesi—netti3 gerto (nor— qesù ™i h— tr—tt—ti ™oi gu—nti3 †err—nno le spineF
†eng—no3 w— il regno di hio trion(F
9La casa era la casa parrocchiale, una casa di legno stile giapponese a 2 piani. Il primo piano era
occupato dal parroco con il refettorio che serviva anche da aula e stanza di studio. Le quattro stanze
al secondo piano servivano per 9 persone. Dormivano sui tatami (stuoie di paglia di riso) come i
giapponesi.
10Per lo studio del giapponese usarono i libri di testo dei bambini delle scuole elementari. Per i 6 anni
di elementari erano 12 volumetti, 2 per anno, più i libri di educazione morale, uno per anno. I nostri
in un anno studiarono tutti questi 18 volumi. Insegnava loro un maestro giapponese che sapeva un
po' di francese e il missionario delle Missioni estere di Parigi. Da tener presente che i tre coadiutori
parlavano più facilmente il dialetto che l'italiano.
RH

5 1926
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1926-3-.../
sl s—™ri(™io m—ggiore è l9essere ridivent—ti per ne™essità infantesF ƒi h— d— tutti un— ™ert—
età in ™ui l— poesi— dello studio è solo sostenut— d—l pensiero del dovere e d—ll— volontàD
non si ™omprende null—D non si può f—r null—F ƒi è @™oll— fr—se del ƒ—verioA ™ome st—tue
di m—rmoFFF gi —iuti il ƒignoreF
ƒono i s—™ri(™i meno v—lut—ti d—gli uominiD spe™i—lmente qu—ndoD ™ome sui li˜riD si
mette il l—to f—nt—sti™o dell— vit— mission—ri—D l9—vventurosoFFF ƒono gli str—ppi e più
quest— vit— di in—zioneD ne™ess—ri—D umili—nte e s(˜r—nteFFF
Caviglia Alberto / 1926-3-5 /, salesiano e studioso di Don Bosco
sn un— ™—ssett— ™he invio — don „onelli metto —n™he i pronomi11 per veiF È —utenti™o
per™hé ™olto d—lle mie m—ni @ho —vuto ™ur— di l—v—rmele ˜eneAF ƒpero serviràX se no
di™— pure ™he il qi—ppone non h— tè ˜uonoFFF e wiy—z—ki v—do — f—r visit— —l €refettoF
xell9—ttes— in —nti™—mer— —rriv— il tèF ƒper—vo fosse (nit—F ƒissignoriD il €refetto ne f—
o'rire un— se™ond— volt—F €er —˜itu—rmiD —lle ITD lo piglio senz— zu™™heroD ™on molte
˜o™™—™™eD m— deve —nd—r giùF
g—ro don g—vigli—D lo di™— pure — don €—gell—D — don ƒisto ™he non —vrei m—i ™reduto
— quello ™he leggev— sui li˜ri —ll— timidezz— di politesse nel dis™orrereD nel tr—ttoD nelle
visite in f—migli—D di questi pi™™oli uominiF È un— f—™™end— seri—F sl fr—s—rioF F F nelle visite
è il seguente @stori™oD nell— prim— visit— f—tt— —l dottoreAX sull9us™io ˜isogn— togliersi le
s™—rpe @infeli™e ™hi ™ome me le h— ™oi leg—™™ioli3AY —ll9entr—t—D l— serv— ™on un ˜ell9in™hino
vi present— le pi—nelle ed entr—teF ro f—tto visit—re l9—mm—l—to ™he ™ondu™evoD e fu ™olmo
di ™ortesi—D il dottore volle introdurmi nel suo —pp—rt—mento — present—rmi l— signor—F
wentre egli v— —ll— ri™er™— dell— medesim—D sull— sogli— dell— s—l— ˜isogn— togliersi le
pi—nelle ed entr—re @—ttenti —lle ™—lze pulite3A senz— nienteF v— serv— ™oi soliti in™hini mette
un ™us™inetto qu—dr—to di un SH ™m e —ttendeteF intr— il hottoreD ˜isogn— ingino™™hi—rsi
eD mettendo le m—ni — terr—D poggi—ndo sulle dit— si f—nno tre in™hini e in™omin™i— il
fr—s—rioX
E fuon giornoD di™e luiD in™hin—ndoF
E fuon giorno " risponde l9ospiteD in™hin—ndoF
E fel tempo @o ˜rutto tempoAD di™e lui " in™hin—ndoF
E fellissimo tempo @oppureD pe™™—to3AD risponde il visit—toreD in™hin—ndoF
E gome v—c di™e luiD in™hin—ndoF
E €euhD peuh3 oppureD ˜enissimoD risponde il sottos™rittoD in™hin—ndoF
E p—voris™— sedereD di™e luiF i —llor— il visit—tore @˜ell—menteA si siede sul qu—dretto
di SH ™mY e l— posizione u0™i—le è ingino™™hi—rsi e —™™o™™ol—rsi sulle ™—l™—gne div—ri™—teD
11Allusione scherzosa ai pacchi di tè.
RI

5 1926
™on un m—l d— for™— ™he non ti so direF ƒi p—rl—F ƒul più ˜ello entr— l— signor— wetà eF F F
d— ™—poF yh mondoD mondo3
pinitoD l9ospite vi —™™omp—gn—F xuovo in(l—mento di pi—nelleY —ll9us™io in(l—mento di
s™—rpe tr— il ˜on—rio sorriso del dottore ™he gode un mondo — vedere le s™—rpe europee e
il d— f—re per —ggiust—rle e metterle in ordineF
f—st—D ˜—st—F el ritorno ™e ne diremo delle ™ose3
Giardini Mario / 1926-3-18 / S.E. Delegato Apostolico
hopo un mese d— ™he i (gli di hon fos™o si trov—no — wiy—z—kiD ™ome ve —vevo pre—nE
nun™i—toD mi sento in dovere di d—re —ll9iF†F un ˜reve r—ggu—glioF FFF
gome d9intes— ™oi ƒuperiori e ™ol nostro sspettoreD hon g—n—zeiD ho ferm—to — wiy—z—ki
tutti i ™onfr—telliD destin—ti —n™he —lle —ltre residenzeF ettendi—mo ™on —rdore —llo studio
dell— lingu—X non so però prevedere qu—ndo ™i si snoderà per potere e0™—™emente l—vor—re
nel ™—mpo ™he ™i s—rà —0d—toF v— ˜uon— volontà è in tuttiD sostenut— d—ll— s—lute dis™ret—
per tuttiF
e˜˜i—mo trov—to —ss—i —ss—i più di quello ™he pens—v—moD e per or— si ™—mmin— sulle
roseF ygni giorno do un po9 di musi™— —i ˜im˜iD per prep—r—re qu—l™he ™os— per ƒF
qiuseppeD l— ™ui noven— fu ™ele˜r—t— —n™he d—i fedeli ™he potev—no intervenireF gi —iuti
il ƒignore ed —'retti il momento in ™ui ™on pien— —ttività potremo l—vor—reF gi —iuti ™ol
™onsiglio e ™oll— preghier— l9iF †FD ™erto noi non I— dimenti™hi—moF
Rinaldi Filippo / 1926-3-19 /, Rettor Maggiore
ƒF qiuseppe3 ƒono oggi in un— ™ommozione d9—nimoD dol™issim— nell— su— so'erenz—D ™he
non mi so spieg—reD ™he mi f— l—™rim—re spe™i—lmente d—v—nti — qesù e ™he devo f—r di
tutto per non l—s™i—r tr—pel—re —i ™onfr—telliF w—h3 ™he s—ràc
€roverrà forse d—l pensiero dell— povertà in ™ui forz—t—mente mi trovo di non poter
solennizz—re l— fest— di ƒF qiuseppe ™ome si ™onverre˜˜ec ro f—tto qu—nto potevoD m—
pur —™™ondis™endendo il ˜uon €—dre —lle nostre proposteD oh3 ™on qu—nt— diversità di
vedute3F F F 12 ed ogni modoD un po9 di noven— si è f—tt—D e i ™risti—ni sono venuti e —˜˜i—mo
re™it—to il ‚os—rio in gi—pponese ™on loro e ™—nt—to il „e toseph ed ho f—tto l— prim—
invo™—zione gi—pponese in musi™—X
ƒF qiuseppe preg—te per noi e l— ™—nt—no e l— gust—noF heo gr—ti—s3 ƒF qiuseppe3
€—trono dell— ghies—3 sl €—p—3
ƒF qiuseppe3 …no dei p—troni nostri3 „—nto —m—to d— ƒF pr—n™es™o di ƒ—les ™he nel
˜revi—rio tenev— l— sol— imm—gine su—Y ™he — vui dedi™ò il „eotimo3
ƒF qiuseppeD —nnivers—rio dell— mi— prim— wess—F FFF
12Questa diversità di vedute un po' alla volta si fará sempre più evidente. La gente lo capirà subito.
RP

5 1926
ƒi ™ontinu— lo studio indefesso dell— lingu— e mi p—reD ringr—zi—ndo hioD ™on ˜uon
risult—toF È un— lingu— di0™ile ™erto sotto t—nti —spettiD t—nto più ™he non h— nessun
r—'ronto ™olle nostre europee ed h— un— form— tutt— spe™i—le di ™ostruzioneX o™™orre
ri™ostruire tutto un modo di pens—re nuovoY pi—n pi—no speri—mo di —rriv—re —ll— met—F
Rinaldi Filippo-BS / 1926-3-. . . /, Rettor Maggiore13
ed un— prim— impressione per quel po™o ™he ho veduto nel uyushu non trovo es—ger—to
per null— qu—nto leggevo non so più su qu—le li˜ro it—li—noX sl vi—ggi—tore d— qu—lunque
p—rte si volg— e in tutte le st—gioniD vede ™olline verdeggi—ntiD pendii pittores™hiD vill—ggi
—nnid—ti fr— gli —l˜eri ™he s™endono (no —l m—reF v9o™™hio è —ttr—tto d—ll— v—rietà del
terrenoD d—ll— veget—zione so˜ri— e potenteD d— un— su™™essione di pi—ni pittores™hiD ™he
f—nno di ™i—s™un —ngolo un pi™™olo qu—dro sep—r—to e ™ome posto — soddisf—re il desiderio
dello spett—toreF
v— stess— —rmoni— ™he si rivel— nell— n—tur— (si™— si ris™ontr— nelle m—niere gentili degli
—˜it—toriD nell— proprietà degli edi(™i pu˜˜li™i e delle ™—se priv—teD delle vieD dei vei™oliD
nell9eti™hett— minuzios—D nel (ne gusto —rtisti™oD ™on ™ui orn—no qu—nto loro —pp—rtieneF
sl qi—pponese è un popolo fornito di intelligenz— e ide—lità pronte e —perteD —ttivo e
—˜ileD di gusto (neD ™orteseD ™he s— —˜ilmente n—s™ondere ogni p—ssione dell9—nim— dietro
il ™ost—nte sorriso del volto e nel ™ontegno dignitosoD e in mezzo —lle ˜ellezze n—tur—li
™res™e ™on vivo senso dell— n—tur—F
€—triot— entusi—st— ed —rdenteD —rdito di mente e di ™uoreD ™or—ggiosoD non vede —v—nti
di sé di ˜elloD di ˜uonoD di gr—nde ™he il suo p—ese e I— prosperità dell9imperoD — ™ui don—
intelligenz—D tutt— l9—ttività di ™ui è ™—p—™eD tutt— l— vit—F
xell— mest— neni— del suo ™—nto n—zion—le è impront—to l9—mor p—trio ™he —nim— questi
™—r—tteristi™i —˜it—toriX hel hivo smper—tore ! mille —nni il regno duri ed ottomil— —nni
—n™or—D ! (n™hé un— pietr— si ™onvert— in ro™™i— ! dove si —˜˜—r˜i™hi il più folto mus™hioF
Rinaldi Filippo / 1926-4-8 /, Rettor Maggiore
vei mi di™e ™he le mie lettere ™he ve indirizzo sono intime e ™he quindi non servono per
il follettinoF ƒ—rà di0™ile ™he mi —˜itui — f—re divers—menteX sono troppe le ™ose ™he
ho ˜isogno di dirle e di ™ui è ne™ess—rio ™he vei si— inform—toF p—rò ™osìX metterò —
p—rte notizie di ™ron—™—F uello ™he vei ™rede pu˜˜li™—˜ileD lo f—™™i— pulire un po9 d—
qu—l™unoF xoti solo ™he non si—no —pprezz—menti in ™—ttivo sensoY si—mo osserv—ti d—i
gi—pponesi e forse più d—i non gi—pponesiF „re ™ose h—nno perfett—mente org—nizz—teX
polizi—D istruzioneD ferrovie e posteF F F e h—nno tuttoD —n™he —ll9esteroF
13Questo è il primo articolo sul Giappone scritto per il Bollettino Salesiano, e pubblicato nel mese di
Giugno 1926. Mettendo insieme tutti gli articoli da lui scritti, ne verrebbe un interessantissimo libro
sulla storia e la civiltà del Giappone. Ci sono anche molti articoli non pubblicati o non pubblicati
nella loro integrità. Don Cimatti si serviva di libri specializzati per molte notizie sul Giappone.
RQ

5 1926
wio ˜uon €—pàD gr—zie dell— su— letter—D ™he ho su˜ito letto — tuttiD —ppen— —rriv—to d—
yit—Ex—k—tsu dove l9sspettore hon g—n—zei @™he p—tern—mente è venuto — p—ss—re €—squ—
™on noiA h— voluto mi re™—ssi per i primi —ppro™™iF „orno st—n™o @o meglioD —nnoi—toF F F
perrovie eterneAD m— ™ontentoF i™™ole un r—pido ™ennoF
Giardini Mario / 1926-4-20 /, Delegato Apostolico
È ™oll— più viv— —ttes— e ™oll— più gr—nde ri™onos™enz— ™he ho letto —ll— nostr— gomunità
l— vener—t— su— del IT ™F mFD e godi—mo nell9—ttes— di un— su— visit— più ™he desider—t—
e gr—ditissim—F
È mio dovere d—rle un ˜reve reso™onto dell9—ttu—le nostr— situ—zioneF FFF
xello studio del gi—pponeseF ƒi—mo or—m—i —ll— (ne del se™ondo li˜ro delle element—riD
e f—mili—rizz—ti ™ol k—t—k—n—D14 già —˜˜i—mo inizi—to i ™—r—tteriF ro preferito questo
sistem—D e ™onti—mo di p—ss—re in r—ssegn— tutti i li˜ri delle element—riD —n™he per f—r™i
un9ide— dello svolgimento delle m—terieF wessi sull— str—d— dell— lettur— e s™rittur—D si f—
poi molt— str—d— d— séF ell— ser— l9insegn—nte ™on opportuni di—loghiD viene —rri™™hendo
il vo™—˜ol—rio ed —˜itu—ndo™i —ll— struttur— del pensiero gi—pponeseF
Rinaldi Filippo / 1926-5-2 /, Rettor Maggiore
È il giorno per noi dell9eser™izio dell— ˜uon— morte e quindiF F F un po9 di reso™ontoF
ƒ—luteX ottim—D sempre in tuttoD —ppetitoD sonnoF
ƒtudio e l—voroX ™i do dentro ™ome e qu—nto possoD si— per dovereD ™he per ˜uon esempioF
v— mi— zu™™— @™he ™onos™e d— t—nti —nniA è sempre dur— lo stessoD è ™ome le nespoleX dur—
— m—tur—re3 ƒi—mo già —l terzo li˜roX si m—neggi— dis™ret—mente l— s™rittur— k—t—k—n—D
e si—mo —lle prese ™oll9rir—g—n— e ™oi ™—r—tteri in uso ovunqueF ell— ser— di—logo per
—pprendere il fr—s—rio e l— ™ostruzione gi—pponese @terri˜ile d—vveroAF e pr—nzo e ™en—
tiri—mo d— un— s™—tol— un ™—r—ttere studi—toD e ognuno deve ™on quello form—re un—
fr—sett— ™he si di™e in pu˜˜li™oF €er l— (ne del meseD speroD potrò già o˜˜lig—re — p—rl—re
in refettorio in gi—pponeseD —lmeno per un po9 di tempoF gi sforzi—mo tutti —d —0l—re
meglio ™he si può l9—rm—F F F m—D ™red—D è durett— —nzi ™he noD lo teng— in mente per ™hi
dovrà venireF i ™oi ˜im˜ic u—l™he fr—sett—F F F m— le dirò poiF F F FFF
v9yr—torio festivoD quotidi—no —tte™™hirà ™ert—menteD se possedessimo l— lingu— e —gE
giust—ssimo more nostroD gr—n p—rte di wiy—z—ki ™orrere˜˜eF €i™™oli s—ggi f—tti —ssiE
14Nella scrittura giapponese, oltre ai caratteri (specie di geroglici provenienti dalla Cina, che hanno
un signicato) ci sono due alfabeti sillabici di oltre 50 segni ciascuno, che esprimono il suono di una
sillaba. Non esistono quindi le semplici consonanti (eccetto la N), ma sono sempre unite con una
vocale. L'alfabeto KATAKANA è più quadrato, lo HIRAGANA è più rotondeggiante. Ai tempi di
Don Cimatti si cominciava con il katakana, ora invece si incomincia con l'hiragana, e il katakana
si usa solo per la trascrizione delle parole straniere. Inoltre è possibile la trascrizione con il nostro
alfabeto.
RR

5 1926
™ur—noF y™™orre solo si—mo p—droni diF F F e poi ™i vogliono soldiF w— il ƒignore è
ri™™o3
…n— prim— di0™oltà l9—vremo d—i ™risti—ni ™ui ˜isognerà orient—re l— ™os™ienz— nell— vi—
dell9—postol—toF †edesse ™ome sono gelosi i f—n™iulli e in genere i ™risti—ni se ™i vedono
tr—tt—re ™oi f—n™iulli p—g—ni3F F F È un— f—™™end—3 ed ogni modo —n™he questo ˜isognerà
pure f—rlo ™—pire e speri—mo ˜eneF F F snsomm— se l9entusi—smo o —ltro non f— veloD o se
il ƒignore non vuole l—s™i—r™i in pii illusionismi p—re ™he l— messe ˜iondeggi—D nonost—nte
le di0™oltà non lieviF
Valentini Eugenio / 1926-5-2 /, chierico salesiano in tirocinio, ex-allievo
wi giunge l— tu— ™—rissim— e —ttes—F ‚ingr—zi— il ƒignore se S minuti prim— di morire
s—r—i ™—lmo per i pensieriF wi sei presente spe™i—lmente nell— ƒF wess—F W ore pre™ise di
di'erenz—D qu—ndo tu sei —lle or—zioni — ser— e v—i — letto io di™o wess—X ri™ordi—mo™i3
u—nto — teD è meglio non s—pere se sei o non sei s—ntoX l—vor—D l—vor—D l—vor—D senz—
dom—nd—rti troppi per™héF sl ƒignore vuole f—ttiD non troppi r—gion—mentiY se no sei ™ome
l9—mm—l—to ™he —gli ultimi h— vi™ino il medi™o ™he gli f— s™ienti(™—mente l9—n—lisi dell—
m—l—tti—F v—vor—D l—vor—F ghi f—D f—ll—Y e se ti —vvis—no miglior— e —v—nti senz— p—ur—D
preg—ndo —ss—i per i tuoi —ssistitiF
qli es—mic €rep—r—ti ™ome puoi e poi ™ome ˜—m˜ino —0d—ti — w—ri— e — qesùF
s pensieri dell9—vvenire più o meno roseoc3 ƒe non so neppure se vivrò (no — po™hi
minutiF F F €oi — ™he servono le l—ureeD le dignità per l— vit— etern—c eumento di responE
s—˜ilitàc fel ™ostruttoD o™— ™he non sei —ltroF ƒii più sempli™e e più ˜—m˜ino ™on qesù
e —ndrà meglioX tu vuoi (losof—re troppo e vuoi vedere troppoF hevi direX ƒe il ƒignore
vuoleD m— sìD e l9…niversità e lo s™ettro e l— mitr— e il triregno e poiF F F gon(o ™ome l—
r—n— ™he f—r—icF †— là ridi™i suD e di9 — te stessoX y™— ™he non sei —ltro3X un— freg—tin—
di m—noD un —tto di umiltà e —v—nti sempreF
„u vuoi notizie del qi—ppone3 €—ese dei (oriD degli in™—ntiD dei p—nor—miD del ˜ello
sotto tutte le formeD e in questo p—r—disoD ™he h— le z—nz—reD le r—neD milioni di —nime ™he
non ™onos™ono hio e ™hissà qu—ndo imp—rer—nno — ™onos™erloF €reg— per™hé —dveni—t
regnum hei —n™he nel qi—pponeF
‚in—ldi pilippo G IWPTESEQH GD ‚ettor w—ggiore
FFFhi™ono us™irà presto un ™odi™e import—ntissimo già pronto ! sull— ™ondizione dei
™ulti religiosi e —ll— ™ui revisione furono ™on V ˜onzi ™hi—m—ti pure un protest—nte e un
™—ttoli™o @il segret—rio del heleg—toAX h— f—tto gr—n mer—vigli— l9entr—t— nell— ™ommissione
di due ™risti—niD ™os— signi(™—tiv—F
FFFƒperi—mo ™he tutto ries™— nelle m—ni dell— €rovvidenz— —l trionfo di qesù in questo
popolo sotto t—nti —spetti invidi—˜ile e ™he ogni giorno sente più forte in sé il pro˜lem—
religioso @tutti i giorn—li ne p—rl—noAY ™he in™omin™i— — ™onos™ere e —d —pprezz—re il
™risti—nesimoD e non fosse —ltro — dis™uterloY speri—mo ™he d— questo nuovo ™odi™e non
RS

5 1926
sorg—no intr—l™i —ll— ghies— ™—ttoli™—Y non ™redoD per™hé — „okyo i ™—ttoli™i sono ˜en vistiD
l9istruttore del €rin™ipe eredit—rio il ƒigF ‰—m—moto è ™—ttoli™o e nell— gommissione vi
è pure un ™—ttoli™oD esso pure gi—pponeseF i poi posso —ssi™ur—rl— ™he i preti gi—pponesi
non h—nno p—ur—F qu—i se uno di noi @uno str—nieroFFFA in un— dis™ussione si —zz—rd—sse
—d —'ront—re in form— un po9 forteF F F ƒentisse inve™e questi preti ™ome le di™ono ™hi—re
e pep—teD ™oi titoli più ™—v—lleres™hi —i loro ™onn—zion—liF F F
€er l— lingu— ™ome —ndi—moc FFFe˜˜i—mo f—tto un— p—zzi—F ƒent—333F F F ƒi— per eser™izioD
si— per vin™ere l— p—ur—D si— @non potemmo f—re —ltroA per onor—re l— w—mm— nel suo
mese e fest—D si— per o˜˜lig—rl— s—nt—mente — venir™i in —iutoD dur—nte l— noven— per
turno si è f—tto un sermon™ino —l popoloD f—ttoD ™orrettoD studi—to si disseD ™—pirono e
heo gr—ti—s3 xessun s—ntu—rio e˜˜e (orit— di simili or—toriF
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1926-5-... /
gol mese di w—ggio per onor—re w—ri— e sforz—rl— s—nt—mente — venir™i in —iuto ™i si—mo
quot—ti per f—re l— noven— solenneD ™on dis™orsi — turnoD possi˜ilmente re™it—tiFFF gi
p—rev— di —ver to™™—to il ™ielo ™ol ditoD pur non ™—pendo tutto quel ™he di™ev—moFFF e
dest—ndo mer—vigli— dei ™risti—ni ™he ™i ™ompliment—v—no pel r—pido progresso e (nendo
però di™ev—noX ƒtr—ni questi mission—riFFF sn ™hies— p—rl—no t—nto ˜eneD e fuori non
ries™ono — ™omprendere un— p—rol—F
ed ogni modo l— w—donn— ™i —iutò e d— —llor— per turno —ll— domeni™— si leggev— o
re™it—v— qu—l™he ™os—F sl ghi—™™io er— rottoD e l9illusione ™he — qu—l™he ™os— si rius™iv—D ™i
—nim—v— di più nello studio ™he diveniv— sempre più —™™—s™i—nteD —™™entu—to d—l ™—ldo e
d—lle di0™oltà sempre ™res™entiF
Rinaldi Filippo / 1926-5-30 /, Rettor Maggiore, rendiconto
gom˜—ttoD l—voro settim—n—lmenteD mi metto (li—lmente nelle m—ni di w—ri— e di qesùF sn
™erte o™™—sioni spe™i—li @feste ™—r—tteristi™heD ™onferenze o —ltroA spe™i—lmente l— ƒF wess—
è dett— or— ™on ver— e'usioneD —n™he ™on le l—™rimeF F F e mi dom—ndoX €er™hé qesù mi
tr—tt— ™osìD mentre hon †in™enzo non è ™—p—™e ™heF F F gred— ™he ho ˜isogno di ™—lm—rmiD
distr—rmiD per™hé mi f— m—le il ™uoreF v— super˜i— f— ™—polinoX dono delle l—™rime3c w—3
non so ™he ™os— si—D s—lvo il suono delle p—roleF xervositàc he˜olezz— org—ni™—c w—h3
forseF F F È ™erto ™he sono momenti di €—r—disoY non vorrei d—re nell9o™™hio —n™he ™on
queste esterioritàD prego vui — n—s™ondereD m— delle volte è un— f—™™end— seri—F FFFxon
™red— mi™— — ™ose spe™i—liY s—D purtroppoD ™he sono —n™or— lont—no d—ll— s—ntitàX ™erto vi
è l9—rdente desiderioD ed è —n™he ™erto ™he qesù mi vuol troppo ˜ene3 FFF
sl ƒignore mi guid— e mi f— ogni giorno più to™™—re ™on m—no e ™on evidenz— l—mp—nte
il mio null—X ne ero già intim—mente persu—soY m— ™red—D —m—tissimo hon ‚in—ldiD ™he —
renderlo —n™or più evidenteD in in(niti dett—gli ! ™he —ndrei per le lunghe —d enumer—rli
RT

5 1926
! il ƒignore sem˜r— ™he —d ogni ist—nte mi di™—X †edic ghe ™os— seicF yhD qu—nti
piedist—lliD ™he forse er—no solo nell9imm—gin—zioneD vengono infr—ngendosi3 yhD potessi
non essere superiore3 w— è —n™he quest— un9umili—zione e heo gr—ti—s3F
Grigoletto Giuseppe / 1926-7-4 /, suo ex-allievo di Valsalice
xon ti so dire l— ™onsol—zione prodott—mi d—ll— tu— ™—rissim—F †engo or— d—ll— g—ppell—
dove ho letto @proprio ™ome f—nno i gr—ndi uominiF F F A un dis™orsetto su ƒF €ietro di ™ui
in qi—ppone oggi si f— l— fest—X —vr—n ™—pitoc ƒperi—moF €reg— —0n™hé presto inve™e
di leggere poss— dir — memori—D ™he —llor— s—rà segno ™he ™omin™io — m—neggi—re meglio
quest— terri˜ile lingu—F
„u non vuoi ™he s™riv—X per™héc xon s—i ™he per noi lont—ni èD dopo hioD un m—ssimo
™onforto ™omuni™—re ™on gli —mi™iD ™he di™oc ™oi fr—telli nostric u—nto — teX
E e˜˜—ndon—ti ™on fede nelle m—ni di hio e di w—ri—D
E g—lm—Y non ritenendoti un essere spe™i—leD @™ome le r—rità n—tur—listi™he ™he ™er™o di
trov—re qui in qi—pponeA m— —n™he tu un s—lesi—netto ™he vuol ˜ene — hon fos™o e ™he
nell9—m˜ito suo ™i—s™uno h— il suo dono d— hioD ™hi questo e ™hi quelloF @g—pis™iD o™—
™he non sei —ltrocA i ™i—s™uno f— quel ™he s— e puòF F F F sl meglio è rimettersi (li—lmente
— vuiF F F
ƒei il primo e —d e™™ezione dell— mi— sorell— s—r—i l9uni™o ™he mi ri™order—i l— d—t— del
™omple—nnoF qr—zie di quest— deli™—tezz— di ™ui qesù ti rimeritiF ƒìD (no — US —nniD
speroD si— per™hé ho un impegno —0d—tomi d—l ƒigF hon ‚u—D e poi per™hé me l9—uguri
tuF sl meglio è rimettersi (li—lmente — LuiF
Amerio Franco / 1926-7-25 /, ex-allievo, in tirocinio a Valsalice, musico
gome ringr—zi—rti dell— ˜ontà ™on ™ui mi h—i voluto ri™ord—rec gol ri™ord—rti ogni giorno
@™ome f—™™ioA unit—mente —ll— tu— ™—r— f—migli—F ghe vuoiD mio pr—n™oD il ƒignore mi h—
d—to un ™uoreD ™—pis™o —n™h9ioD troppo teneroD per ™ui qu—ndo sono entr—to in un9—nim—
non posso più né m—teri—lmenteD né spiritu—lmente sep—r—rmeneX ™osì mi su™™ede per te
e per l— tu— sF f—migli— @oh3 ringr—zi—ne ogni giorno il ƒignore3AF FFF
€er l— musi™—D l9esperienz— mi h— f—tto ™—pire ™he d—t— l— n—tur— dell— ™—s— ‘di Valsalice“D
non ™9è ™he f—re ™ome f—iD (n™hé non si rius™irà —d —vere un9élite musi™—le d— forz—re in
quel r—mo ! mi p—re pure @ne vedo gli e'etti qui ™oi miei pi™™oliA si— d— f—rsi po™o e ˜eneF
FFF xon —'—nn—rti intorno —ll— ro˜— mi—X —d ogni modo servitene ™on tutt— li˜ertàFFF
yptimissime per le tue ™omposizioniX non —ver p—ur— di insuper˜irti f—™endoleX ˜—st—
™he le p—r—goni ™on quelle dei nostri ™l—ssi™i e moderni musi™iF F F wetti pure renry15 ™on
15Henry, cioè Enrico, secondo nome di Battesimo di Don Cimatti: molte sue composizioni portano tale
nome.
RU

5 1926
li˜ertàY l9onore è mioF „i potrà servire per norm— dei gusti ™he sovente v—nno più dietro
—l nome ™he —ll— re—ltàF v— prim— dom—nd— ™he ti f— uno sentendo musi™— èX hi ™hi è
quel pezzocF higli un nome ™he f—™™i— ™olpoF F F e il pezzo s—rà ˜elloF FFF
v—s™i— st—re l9in™—p—™ità e negligenz—3 p—9 quel ™he s—i e puoi e poi niente p—ur—F FFF
g—pir—i l9inutilità di tutte le ™onsider—zioni ™—t—stro(™he ™he mi f—iF w— ™heD m— ™hec3
€e™™—toric ƒuper˜ic sensu—lic inutili s—lesi—nic e™™F e™™F w— ™redi ™he vui non lo
s—ppi—c w— non ™i si—mo ritir—ti d—l mondo proprio per questoc enimoD uomo di po™—
fede in vuiX ne vuoi —vere tropp— in teF e˜˜—ndonoD —˜˜—ndonoY non ™9è ˜isogno di
™—pireD di (losof—reF p—9 quel ™he s—iD nel modo ™he ti viene nel momento ™he f—i per —mor
di hioF „utto il resto è tent—zioneD di0denz—D inutile ™onst—t—zioneF ev—nti —v—nti —v—nti
™on —llegri—F
Caviglia Alberto / 1926-7-31 /, salesiano e studioso di Don Bosco
xon so ™—pire per il tèX l9ho ™olto ™olle mie m—niY è quello ™he ˜evi—mo in ™—s—F fisogn—
f—rlo se™™—re —ll9om˜r—Y poi metter™i sopr— l9—™qu— ˜ollenteY poi si ˜eve @qui senz— zu™E
™heroAF €rovi3 ed ogni modo —ll— prossim— spedizione ˜ot—ni™— — hF „onelli ne metterò
dell9—ltroF ui è l— ˜ev—nd— ordin—ri— e f— ˜ene —ss—iD noi ™e ne trovi—mo —ss—i ˜eneY lo
˜evi—mo — pr—nzoD ™en— e dur—nte il giornoD e in qu—lsi—si f—migli— si v—d— ˜isogn— ˜erlo
e sor˜irlo — ™entellini f—™endo più rumore ™he si può ™oll— ˜o™™— per signi(™—re ™he è
gr—ditissimo —n™he se si è ™onvinti del ™ontr—rioF goll— t—zz— di tè in m—no ™ontenente
non più di un dito di liquido si deve s—per ™ondurre l— ™onvers—zione —n™he per un9or—X —d
un ™erto punto vei f— (nt— di ˜ereD —™™ost— l— ™opp— —lle l—˜˜r—D f— un ˜ello e prolung—to
rumoreF F F e —v—nti333
xon mi pi—™e però l9uso ™he f—nno del tè nei pr—nziF ell— (ne ™9è il pi—tto n—zion—leD il
risoD il no˜ile riso @qui è tutto pre™eduto d—i titoli no˜ili—ri ! g—ttoD ™—ne e™™FAX qu—ndo
è —ll— (ne e non è più possi˜ile prendere il riso ™ogli ste™™hi @—n™he questo è un— ˜ell—
invenzioneAD l— p—dron— vers— il tèD e —llor— si ˜eve e si m—ngi—D e poi vers— il tè nuov—mente
e si pulis™e l— t—zz—X tutt— l9onori(™enz— v— nel l—v—re l— propri— s™odell—F qiorni orsono
— ™—s— di uno dei prim—ri di wiy—z—ki ho dovuto f—re quest— funzione per l— prim— volt—
sotto l— guid— dell— p—dron— di ™—s— ™he mi f—™ev— vento d—v—nti mentre l— (gli— me lo
f—™ev— di dietroF gose proprio ™he si vedono solo in qi—pponeF xon ™onto —ltro per™hé
mi riservo di r—™™ont—rgliene un s—™™o e un— sport— —l ritornoF
Rinaldi Filippo, 2 sett. 1926
„rovo molte distr—zioni involont—rie nelle pr—ti™he di pietà più import—ntiF ƒonoD insieme
—lle di0™oltà quotidi—neD le fonti più ˜elle di umiltàX mi de(nis™oX il nienteD lo di™o —
qesùX il tuo niente è proprio ˜uono — nienteD mi p—re ™he vui si— ™ontentoF F F e ridi—mo
insiemeF FFF
RV

5 1926
wi p—re ™he m—n™—nze volont—rie non ve ne si—noD mi v— giorn—lmente ™res™endo l9—ssoE
lut— ™onvinzione del mio null—D m—nifest—ntesi nelle di0™oltà dell— lingu—D nelle di0™oltà
di ™onos™enz— di questi ™—r—tteriD e™™F yhD qu—nti motivi di umiltàD ™on tutt— l— mi—
˜ori—D ™on le l—ureeD ™on le —ureole più o meno ˜elle dell— musi™—D e™™F yhD ™he ™onE
tentezz— vedersi nel nome di hioD quiD in mezzo — queste —nimeD nell9uni™— possi˜ilità di
˜—l˜ett—reD ™on ™hissà qu—li —pprezz—menti d— p—rte di questi gi—pponesi ™he si ™redono
soli gr—ndi potenti uni™i —l mondoF heo gr—ti—s3
€re™edut— d— notizie —ll—rm—nti sull— s—luteD giunge l— doloros— notizi— dell— morte
di ƒF iF wonsF gom˜—zD †es™ovo di x—g—s—kiF €reg—mmo per quest9—nim— ˜enedett—D
™he ™i —vev— —™™olti più ™he p—tern—menteD ™i —vev— inizi—to —l l—voro mission—rio nell—
su— dio™esi e ™i —iut—v— qu—nto potev— ™ol ™onsiglio e ™oll— preghier—F ro ™reduto mio
dovere re™—rmi —i funer—li ™on hon €i—™enz— e potemmo —mmir—re di qu—nt— stim— ed
—'etto fosse ™ir™ond—to quel s—nto uomoF FFFro ™osì —n™he potuto f—re preziose ™onos™enze
ed —mmir—re —n™or— un— volt— il gr—nde —postol—to dei wission—ri delle wissioni e degli
ottimi preti gi—pponesiF heo gr—ti—s3 FFF
wietendo nel ™—mpo l—vor—to d—l wission—rioD nel giorno dell9essunt—D ho o'erto — qesù
per le m—ni di w—ri— un ˜el m—nipolo di m—turo frumentoD l— prim— f—migli— ˜—ttezz—t—
d—i (gli di hon fos™o in qi—pponeF ir—no due —nni ™he studi—v—no e ™he esempl—rmente
frequent—v—no l— ghies— ed il €—dre fonne™—ze @™he dovette f—re il s—™ri(™io di —ssent—rsiA
volle ™he f—™esse il sottos™ritto tutte le funzioniF xon le di™o l9impressioneF F F mi p—rev—
di sogn—reF F F
Ricaldone Pietro / 1926-10-1 /, Vicario del Rettor Maggiore
€—rlo —l ƒigF hon ‚in—ldi dell— nostr— situ—zioneX per or— studi—moD studi—moD studi—mo
l— lingu— di0™ile di0™ile di0™ileF €ro(tto ™9èX ™redo ™he —vremmo ˜isogno di p—rl—re
p—rl—re p—rl—re @oltre™hé studi—reD e moltoAD m— questo non si può in pr—ti™— ottenere
(n™hé s—remo nelle ™ondizioni —ttu—liD pur essendo persu—si ™he per or— d— soli non
possi—mo f—r tuttoF sl ˜ello è ™he si—mo sotto tutel—D m— d— oltre un mese @orm—i dueA
si—mo soliY l— morte del †es™ovo di x—g—s—ki porterà le ™ose in lungo e le de™isioni non so
qu—ndo verr—nnoF e me quello ™he premere˜˜e è s—pere si— pure ™osì in genereD qu—nto
durerà quest— ™ondizione di ™oseF w— ™he vuolec hi™ono ™he in yriente non ˜isogn— —ver
frett—F F F i ™osì si—F
Rinaldi Filippo / 1926-10-8 /, Rettor Maggiore 17 Settembre
qr—nde ™on™erto di musi™— per pi—noD —rmonium e ™—nto — u—goshim—F s €—dri fr—n™esE
™—niD ™ui è —0d—t— quell— provin™i—D mi preg—rono di port—re il nostro ™ontri˜uto per
RW

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onor—re il nostro gr—n ƒ—nto st—li—no e per f—re un po9 di prop—g—nd— ™—ttoli™—F16
fen volentieri —deriiD eD ringr—zi—ndo il ƒignoreD tutto rius™ì superiore —d ogni —spetE
t—tiv— nostr— e loroF goll9—iuto degli ottimi p—dri fr—n™es™—ni si fe™e furore @diremmo in
st—li—AF gon hon w—rgi—ri— e hon vivi—˜ell— si svolse un progr—mm— di musi™— qu—si
tutt— it—li—n—D —ltern—t— d— musi™— fr—n™eseD inglese dei p—dri e d— suon—te di pi—no o
—rmoniumD in due ripreseF
elle IS per gli —llievi delle s™uole superiori @oltre SHHA e —lle IW per il pu˜˜li™o @oltre
PHHH personeA in un gr—n te—tro gi—pponeseF
heo gr—ti—s3 snneggi—ndo — qesùD — w—ri—D — ƒF pr—n™es™o d9essisiD — hon fos™oD
—ll9st—li—F F F pens—vo —l ƒ—nto dell— povertà ™he si ™hi—m—v— giull—re di hioD poi — hon
fos™o ™he non si sdegn—v— di f—re i giuo™hi del s—ltim˜—n™oF ƒtr—ni inizi di missione
per noi s—lesi—ni nei disegni dell— €rovvidenz—3 ygni pezzo er— —s™olt—to ™on religios—
—ttenzione e ™oron—to d— —ppl—usi —ll— (ne e —n™he prim— di in™omin™i—re nell9—tto ™he
l9ese™utore si in™hin—v— —l pu˜˜li™oF heo gr—ti—s3 heo gr—ti—s3 ƒ—rà —n™he questo dell—
musi™— un gr—n mezzo per™hé il popolo gi—pponese gust— ed —pprezz— l— musi™— europe—D
di—metr—lmente oppost— —ll— su—D ™he pure è pien— di sentimento e di seren— mestizi—F FFF
wese di ytto˜reF h—l Q —l U p—rte™ipo ™on hon g—voli —lle solenni feste fr—n™es™—ne —
u—goshim— ™on l— p—rte musi™—le e ™on un— ™onferenz— tenut— nel s—lone dell— st—mp—D
gremito @oltre SHH personeAF svolgendo in it—li—no il tem—X v9st—li— —nti™— e nuov—F v—
gr—ndezz— d9st—li— in ogni se™olo è dovut— —l pensiero dell— gr—ndezz— di ‚om— —nti™— e
—ll— presenz— dell— ghies— g—ttoli™— —postoli™— rom—n—F ro ™ommemor—to ƒF pr—n™es™oD
m— p—rl—ndo dell9st—li— nuov— non ho dimenti™—to hon fos™oF sl fedele tr—duttore €F
r—y—s—k— @™he h— f—tto i suoi studi in st—li—A rese pien—mente il mio povero pensieroD e
qu—l™he ˜uon seme fu messoF FFF
gosì pi—n pi—noD stringendo rel—zioniD —iut—ndo per qu—nto possi—mo gli —ltriD studi—ndo
indefess—mente l— lingu—D e più sforz—ndo™i di s—nti(™—r™iD veni—mo prep—r—ndo™i —ll—
nostr— futur— missioneF
Giordano Antonio / 1926-10-13 /, suo ex-allievo di Valsalice
v9—ttu—le letter— l9h—i ™erto s™ritt— in un ˜rutto qu—rto d9or— e si— pure uno sfogoD un—
mormor—zioneD m— ™9è po™— ™—rità e tu s—iD ™he per meF F F m— ™he di™o @son ˜en superE
˜o3AcF F F per nostro ƒignoreD l— ™—rità è tuttoF hunque più ™—ritàF hon gim—tti r—gion—
™osìX
—A „utti si—mo uominiD quindi d— tutti si s˜—gli—F
16Questo è il primo dei circa 2000 concerti musicali da lui tenuti durante il suo periodo missionario.
Mons. Giardini ne fu entusiasta e se ne fece propagatore. Per Don Cimatti fu un'ottima forma di
propaganda missionaria: a ogni canto premetteva una breve spiegazione, che gli dava occasione di
dire una parola religiosa. Egli suonava il piano e all'occasione cantava da baritono, Don Margiaria
faceva il tenore, e don Liviabella il basso. Sono conservate foto di questo primo concerto e copia della
conferenza da lui tenuta.
SH

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˜A xemo judex in ™—us— propri—X nolite judi™—re et non judi™—˜iminiF
™A qiord—no h— f—tto del ˜eneD m— —n™he del meno ˜eneF
dA ƒe un— ™os— present— IHH l—tiD WW ™—ttivi e I solo ˜uonoD si l—s™i—no i WW e si es—min—
quello ™he è ˜uono @ƒF pr—n™es™o di ƒ—lesFAF
eA hon gim—tti però è ˜uono — null—D ™he vuol dett—re ™onsigli —gli —ltriD mentre ne h—
˜isogno per luiF
ve ™on™lusioni sono f—™ili — dedurreX —pprovo i propositiF
„i l—menti delle umili—zioni ™he ti h—nno f—tto f—reF y™—3F F F xon ti umili—vi sponE
t—ne—mente e hio ti m—nd— le o™™—sioniF F F e tu ti l—mentiF
enimo —dunqueF F F „i voglio f—re un— ™on(denz—D ™he però desidererei rim—nesse fr—
le —nime nostreF F F „u ™hi—™™hieri troppo di te e degli —ltriF F F †edi3 nell— mi— vit— ne ho
so'erto di tutti i ™olori del genere tuoF F F xon te ne puoi f—re un9ide—F ghe ™os— è ™he
mi h— —iut—toc ro —dott—to qu—nto insegn—v— hon fos™oX
IF sl p—ss—to è —™qu— ™he non m—™in— piùX quindi dimenti™—reD dimenti™—reD dimentiE
™—reD
PF v9—vvenire è nelle m—ni di hioX inutile pens—r™i troppo e preo™™up—rseneD
QF sl presente @è un —ttimoA è in tu— m—noX tr—0™—loF
†uoi l— p—™e ™on hioD ™on teD ™on gli uomini e ™ome di™ev— hon fos™o l—et—re et ˜eneE
f—™ere @esser —llegro e f—r il proprio dovereA e l—s™i—r ™—nt—r le p—sserec eppli™— in ogni
momento dell— tu— vit— qu—nto sopr—F gosì hon gim—tti h— tent—to di f—re nell— su—
pover— vit—F
Vallunga Teresa / 1926-10-31 /, sua seconda cugina
ƒo d— m—mm— ™he si —vvi™in— il giorno in ™ui l— tu— vo™—zione s—rà e'ettu—t—F „i
r—™™om—ndoX
IF em— intens—mente p—pà e m—mm—X se sei quel ™he seiD dopo hioD lo devi — loroF
PF em— intens—mente il tuo sposoX egli è già ˜uonoD m— tu lo render—i migliore ™olle
˜uone m—niereD ™oll— p—zienz—D ™oll— preghier—D ™ol l—voroF
QF idu™— nell— religione i (glioli e le (gliole ™he hio ti d—ràF È tuo dovere e s—rà pure
tu— glori—F
RF ƒopport— per —mor di hio le ™ro™i ™he —l ƒignore pi—™esse m—nd—rtiD per™hé ! ri™ord—
! —l mondo non ™9è ros— senz— spineF
†i ri™ordo di gr—n ™uore ogni giorno e ti ˜enedi™oF
SI

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Vallunga Teresa / 1926-11-25 /, sua seconda cugina
wi— ˜uon— „eresin—D
È venuto il gr—n giorno dell— vostr— feli™itàF ƒ—rete sempre feli™i se —merete di ™uore
il vostro ˜uon qiuseppe e se s—prete essere m—dre ™risti—n— ™ome vi h—nno insegn—to i
vostri ottimi genitoriF
‚i™ord—tevi dei dolori di qesùD di w—ri— e di qiuseppeF €reg—te ogni giorno per il
vostro ™uginoX
Morelli Giuseppe / 1926-11-25 /, danzato di Teresa Vallunga
igregio ƒigF worelliD
xon ho il pi—™ere di ™onos™erl— person—lmenteD m— spero non m—n™herà l9o™™—sione di
f—rlo qu—ndo torneròX sono ™ontento ™he l— nostr— ˜r—v— „eresin— si— presto su—F vei deve
essere per vei il ˜uon ™ustodeD ™ome ƒF qiuseppe fu ™ustode di w—ri— e sono si™uro ™he
f—™endo ™osìD l— ˜enedizione di hio sempre e in tutto regnerà nell— su— f—migli—F gon
—'etto le stringo l— m—noF
Vallunga Teresa e Morelli Giuseppe / 1926-11-22 /, sposi novelli
ƒi desider— in quest— ™ir™ost—nz— un— mi— p—rol—Y l— p—rol— del ™ugino ri™onos™ente per
t—nti ˜ene(™i ri™evuti d—ll— f—migli— †—llung—Y l— p—rol— del mission—rio s—lesi—no ™he d—l
lont—no e misterioso qi—pponeD in questo momento nell9—'ettuos— unione dei ™uoriD è qui
in mezzo — voi ™ol pensieroD ™oll9—rdente preghier—D ™oll9—ugurio più ™ordi—leF
y —nime ˜uoneD ™he per l— ˜enedizione del s—™erdote e per vostro volere vi unite per
form—re un— nuov— f—migli— ™risti—n—D e™™ovi il pensieroF †i dirò ™on ƒF €ietro e ™on ƒF
€—oloX y novelli sposiD —m—tevi ™ome qesù gristo —m— l— ghies—F y ˜uon— „eresin—D
si—te in tutto soggett— —l vostro m—rito e rispett—teloY e voiD voiD o ˜uon qiuseppeD —m—te
l— vostr— spos— ™ome il vostro ™orpoD ™ome voi stessoF
†oiD „eresin—D in —˜˜igli—mento de™orosoD —dorn—tevi ™on vere™ondi— e so˜rietàD e speE
™i—lmente ™on opere ˜uoneY —dorn—tevi ™ol silenzioD ™oll— sottomissioneD ™oll— ™—lm— e
quiete dello spiritoD ™oll9es—tto —dempimento dei doveri dell— ˜uon— m—dre di f—migli—F
†oiD qiuseppeD ™ons™io dell— gr—nde respons—˜ilità ™he —vete ™ome ™—po di p—migli—D ™ol
l—voroD ™oll9esempioD ™oll— forz—D sosteneteD ™ustodite qu—nto l— €rovvidenz— vi —0d—F
ƒi—te fedeli —ll— promess— solenne f—tt— in questo giorno d—v—nti — hioD d—v—nti —l ƒigF
€—rro™oD vostr— guid— spiritu—leD e ™he nel nome di hio vi h— ˜enedettiD e d—v—nti —i
p—renti ed —mi™iD testimoni dell— vostr— promess—F
†ivete d— ˜uoni e fervorosi ™risti—niD in modo ™he in ogni momento dell— vostr— vit—D
sddio si— ™ontento di voiF v— mi— —rdente preghier— è ™he si ™ompi— in voi qu—nto vi fu
r—™™om—nd—toD e se ™on fedeltà ™ompirete il vostro dovereD — nome di hio vi —ssi™uro l—
SP

5 1926
feli™ità e l— glori— del ˜el €—r—disoF v9—ugurio ™he vivi—te feli™i m—teri—lmente e spiritu—lE
menteD e ™he tutti qu—nti si—mo in questo momento riuniti nell9—'etto e nell— preghier—D
possi—mo tuttiD dopo un— vit— operos— e ™risti—n— essere riuniti ™oi nostri ™—ri in €—r—disoF
hesider—te un— ˜enedizione mi— e — mezzo del ƒigF €—rro™o ve l— invioD pien—D ™ordi—le
qu—nto il vostro ™uoreF €reg—te per me ™he sempre vi penso e per voi pregoF
Amerio Franco / 1926-12-.../ chierico suo exallievo, musico
ellegro e —v—nti f—™endo del ˜eneF ƒ—lut—mi in modo spe™i—le i musi™iF ei ™—ntori
—ugur—ndo le ˜uone festeD dir—iX
IF ™he qu—ndo ™—nt—no o'r—no ogni not— — hioY
PF pensino — quel ™he di™onoD ™hé il ™—nto è preghier—Y
ei pi—nistiX
IF studinoD ™hé ™oll— musi™— f—r—nno gr—n ˜eneD
PF o'r—no ogni not— — hioF
e tuttiX
ƒempre —llegriD l—˜oriosi e umiliD divis— del musi™o s—lesi—noF
Rinaldi Filippo / 1926-12-8 /, Rettor Maggiore
wio —m—tissimo e ‚evFmo hon ‚in—ldiD p—dre mio —m—tissimoD
„orno or— d—ll— ™hies— dove i suoi (gli gi—pponesi h—nno ™ele˜r—to ™ome meglio poteE
v—no l— fest— dell— w—mm—F en™or sotto tutel—D non —vendo l— li˜ertàD ™i si—mo limit—ti
—ll— nostr— f—migliol—F homeni™— f—remo qu—l™he ™os— @—ss—i po™oA per i ™risti—niF €—re
™he qui non ™i si— ide— di splendore esterno di festeF
xoven—D (orettiD ™—ntiD e™™F e più ™he tutto —nime generoseD —m—nti l— w—mm—D e
quindiF F F sl ƒignore non m—n™ò di ™onsol—r™iF ell— mess— @ore noveA ™os— str—n— —ssistè
—n™he un r—g—zzetto p—g—noF F F e l— test— mi v—g—v—F F F hon fos™oD ƒF pr—n™es™o d9essisiD
f—rtolomeo q—relliF F F e un— profond— ™ommozione ™he mi prende in queste o™™—sioni
mi inond—v— l9—nim— ™on sper—nzeD ™on preghiereD ™olle p—role ™he rivolgevo —ll— nostr—
f—migliol—F F F e pens—vo — „orinoD —i ƒuperioriD — †—ls—li™e dove in questo giorno —n™he
vei si s—rà trov—toF
yhD ™i —iuti l— w—mm— nostr— — f—r™i s—ntiD — tener lont—no d— noi il pe™™—toF ro
detto — qesù ™he pigli l— mi— vit—D m— s—lvi d— ogni m—le tutti i ™onfr—telli — me —0d—ti
e spe™i—lmente i ™o—diutoriF id or— ˜—st—D per™hé il ™uore tr—˜o™™—nte di s—nt— gioi—
min—™™i— di s™oppi—reF qr—zie w—mm—Y gr—zie qesù e gr—zie — vei ™he mi h— messo nell—
™ir™ost—nz— di prov—re le gioie del €—r—disoF
SQ

5 1926
Marchisio Carlo / 1926-12-19 /, ex-allievo di Valsalice
v—s™i— i vin™oli di ri™onos™enz— ™he di™i di —ver verso di meX è n—tur—le e ™onforme —l
tuo ˜uon ™uoreF €reghi—mo e —mi—mo™i d— fr—telli e tutto è p—g—toF ghe ™os— non devo
io verso di te e verso l— tu— s—nt— m—mm—F hunque non si p—rli di questoX —gi—mo nel
ƒignore e —v—nti senz— p—ur—F €reg— per meX il ˜isogno uni™o e vero per me è ™he mi
s—nti(™hiX senz— questo nelle missioni in genere si f— po™oY qui null—F
xon potete f—rvi l9ide— dell— ™—r—tteristi™— di0™oltà di quest— missioneD ™ome di tutte le
missioni gi—pponesiX in ˜reve non si può direF È un popolo istruitoD leg—to —ll— tr—dizione
in modo in™on™epi˜ileD ™he vive nell9—gi—tezz—D ™he sorridendo e in™hin—ndosi odi— lo
str—nieroD ™he però sopport— per™hé gli è utile e non può f—rne — menoD ! p—g—no e
m—teri—list— (no —ll9ultimo e™™esso e ™he ™onos™e tutte le p—ssioni um—neD ! org—nizz—to
in form— di0™ilmente imit—˜ile ! ™he —dor— il suo imper—tore @or— ™he è —mm—l—to sono
sospesi te—triD divertimentiD ™eneD e™™F ! qu—ndo muore è tutto il ™ommer™io ™he si
ferm—AF F F ™ose insomm— in™on™epi˜ili d—ll— nostr— ment—litàF i non di™o ™he un l—to
sempli™issimoD il più visi˜ileF uindi —ument— le preghiereF
wio ˜isogno p—rti™ol—re per ™ui pregher—i mi s—nti(™hi e imp—ri ˜ene l— lingu—F
Sordo Antonio / 1926-12-23 /, chierico salesiano, suo ex-allievo di Valsalice
feneD ˜eneD niente p—ur—D sei sempre il mio ˜uon entonioF „u h—i solo ˜isogno di questoX
ˆ ellegri— e l—voroD l—voroD l—voroY
ˆ ƒt—i unito — hio ™on gi—™ul—torieD
ˆ i poi tenere ˜ene leg—to il mus™olo ˜o™™—le innerv—to d—ll9ipoglosso @mi ™—pis™icA
goi giov—niX —A —m— preg—ndo ˜A vigil— e riferis™i — ™hi spett— ™A s—™ri(™—ti nel
l—voro per loroF
ro s—puto del ˜r—vo fovioX delle peripezie di v—ri di voiF xiente p—ur—F ve ˜—ston—te vi
f—nno ˜eneY il ƒignore ve le m—nd— per quelloD ™ome ne h— m—nd—te — me qu—ndo ero più
m—nigoldo di voiF xelle nost—lgie un— ˜o™™—t— di —ri— di ™hies—D e làD d— solo — solo ™on
v…sD m—neggi— pure l9ipoglossoF FFF
gontinu— — preg—re per me ™he non ti dimenti™o m—i insieme —gli —ltri di †—ls—li™e di
quei tempiX non potev—te però essere diversi per™hè —vev—te per direttore l— ™im— dei
m—ttiF
SR


6 1927
pigur— TFIX x—k—tsu E —utorità IWPU
SS

6 1927
PGI p—rro™o dell— ™hies— di wiy—z—kiF
SGPVEPW il qener—leF xo˜ile f— visit— — wiy—z—ki
TGUEQH visit— di hon ‚i™—ldone †i™—rio del ‚FwF e di don g—n—zei ss petF
dell— gin—
UGIT wonsF r—y—s—k— nomin—to primo ves™ovo gi—pponese — x—g—s—kiF wonsF
„hiry — pukuok— s s—lesi—ni —pp—rtengono —ll— dio™esi di pukuok—
VGI viene erett— †isit—tori—D sep—r—t— d—ll— gin— ! hon gim—tti †isit—tore
IHGPW ™on™erti —ll9isol— di em—mi yshim—
IPGIQ wuore il fr—tello vuigi — €iur— in €erù
Rinaldi Filippo / 1927-1-6 /, Rettor Maggiore
sl ƒignore le ™on™ed— i più ˜ei doniF gon quest— letter— i suoi (gli de longe venientes
present—no i loro doniD oro di ™—rità —rdente per le —nimeD in™enso di preghiereD mirr—
di morti(™—zione non potendo —n™or— pien—mente espli™—re le loro —ttivitàF heus s™it et
(—t volunt—s heiF „utti ˜ene in forze @s—lvi i pi™™oli distur˜iAD tutti studiosi dell— di0™ile
lingu— ™he v— snod—ndosi e ™hi—rendosi @m— ™i vuole —lmeno un p—io d9—nni —n™or— per
possederl— ™on un— ™ert— qu—l p—dron—nz—AF
xy„ssi €e‚„sgyve‚sF v9—vvenimento m—ssimo è l— m—l—tti— e l— morte dell9smE
per—toreF h— molti —nni —mm—l—to già —vev— d— tempo l—s™i—to il governo —l (glioF worì
l9un— del PS di™em˜reF v— siren— dell— ™ittà ne diede l9—nnun™ioD e ™ome il popolo giE
—pponese —vev— seguito le f—si dell— m—l—tti—D ™osì ne pi—nse ™ol lutto (no —l I° genn—io
l— morteF ƒospesiD si ™—pis™eD tutti i pu˜˜li™i e priv—ti divertimenti @nelle gr—ndi ™ittà
—n™he dur—nte l— m—l—tti—A ! preghiere ! f—n—tismo in v—riD ™he si mutil—rono o si fe™ero
h—r—kiri @a taglio del ventreA ! ed or— st—nzi—to il fondo di QH milioni @delle nostre lireA
per ri™ord—re non si s— in ™he modo @forse ™on un tempioA il defuntoF hue ore dopo l—
morte er— già ™ompiuto il rito di su™™essioneD per™hé il qi—ppone non può vivere senz— il
suo imper—toreF1
sl su™™essore è di gr—ndi sper—nze per l— religioneF €opol—reD è già us™ito in ™—rrozz—
—pert— e — piedi — „okyo ! ™ose in™redi˜ili per gli imper—tori del qi—pponeF È notorio
1Successe l'Imperatore Hirohito, che rimase sul trono no al 1989, e prese il nome Showa. In Gi-
appone con ogni nuovo imperatore comincia una nuova era, e si computano gli anni dall'anno della
successione. Da questo momento quindi comincia il primo anno dell'era Showa, e dal primo gen-
naio comincia il secondo anno. Il computo delle ere nella storia del Giappone diventa una cosa
molto complicata anche per loro. Attualmente si usa anche il calendario gregoriano, e ci sono tabelle
cronologiche per conoscere gli anni corrispondenti.. Anche in Italia c'era l'Era Fascista che anche
Don Cimatti a volte usa nei suoi scritti.
ST

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™he il suo pre™ettore ™—ttoli™oneD ™om—nd—nte di n—ve ‰—m—motoD gli è — (—n™o ! e vede
˜ene l— religione ™—ttoli™—F hi questi giorni f— furore l— ™onversione del €rofF „—n—k—2
insegn—nte di diritto —ll— €rim— …niversità di „okyoF snsomm— d—i tetti in giù è un
momento ˜uono ™he ˜isogn— ™oll— preghier— e ™ol l—voro s—nt—mente sfrutt—re e in ™uiD
—m—to €—dreD non ˜isogn— —ssolut—menteD ™on s—™ri(™io di den—ro e di person—leD rim—nere
indietroF ve feste di ™—pod—nno ™—r—tteristi™he in qi—ppone nell— p—rte esteriore furono
soppresse per l— morte dell9smper—toreF xon fu impedit— l— f—˜˜ri™— e i reg—li dei mo™hi
@è l9equiv—lente del p—nettoneF F F non nel gustoF F F per ™—rità333AF È riso spe™i—le ™otto e
pest—to in un mort—ioX divent— un— ™oll— (l—mentos— ™he f— —nd—re in visi˜ilio @non so
per™héA i gi—pponesiF ell— missione ne furono reg—l—ti un visi˜ilio e giorno per giorno
@˜isogn— pur sm—ltirliA se ne ingoi— un pezzoD —˜˜rustolendolo sull— gr—ti™ol—F evev—mo
prep—r—to un modesto —l˜ero di x—t—le ™he tr—m—ndi—mo per l9ipif—ni— @qui non è di
pre™ettoAF
Giordano Antonio / 1927-1-6 / chierico tirocinante, ex-allievo di Valsalice
hirti ™he —spett—voD ™he desider—vo d—ll— tu— nuov— residenz— l— tu— è un po9 po™oF F F tu
mi ™omprendiF FFF
ghe ™os— f—™™ioc ƒtudioD f—™™io musi™—D predi™o ™ol foglio in m—noD se noF F F m—ngioD
rido @in qi—ppone ˜isogn— —n™he ™oll9—nim— in tempest— ridere sempreAD f—™™io l— lott—
™oi m—rmo™™hietti @™i vorresti tu e fovioAD pregoF F F @siete in t—nti ™he mi tenete leg—to
il ™uoreAD dormoF xon è un— ˜ell— vit—c ƒpero presto inizi—rne un9—ltr—F ve es™ursioniF F F
voglio gir—r tuttoF F F un ˜el giorno se senti ™he sono rotol—to in un ˜urrone o in un
vul™—noD non mer—vigli—rtiF
xon ™9è null— di insuper—˜ileX —™™ontent—ti del po™oD e rius™ir—i nel moltoF FFF
wi di™iX ƒono sempre quello di prim—F hom—ndoX g9è l— ˜uon— volontàc il desiderio
del miglior—mentoc ƒìcF †—9 —v—nti tr—nquilloF
„uD devi ™omin™i—re —d —™™ontent—rti —d esempio di dire in un— —zione ˆ un— gi—™ul—E
tori— e ™iò per un meseD per un —nnoD se è ne™ess—rioF F F uest— è l— tu— s—ntitàD per l—
presenz— di hioD oltreD si ™omprendeD —ll9es—tt— osserv—nz— delle regole e dei s—nti votiF
e˜˜i ™on(denz— ™ol tuo hirettoreX f— regol—rmente il tuo rendi™ontoD f— regol—rmente l—
tu— ™onfessioneD e —v—nti senz— p—ur—F
Ghetti Giorgio / 1927-1-13 /, Dottore di Faenza, amico e benefattore
‚ispondo su˜ito —ll— su— del IW di™em˜reD ringr—zi—ndo dei gr—ditissimi —uguri di x—t—le e
g—pod—nnoFFF u—nto — me ottim—mente in tuttoX d—vvero non ho so'erto proprio null—
nell9—™™lim—t—zioneF sl ™lim— l9ho trov—to più mite in ogni senso ™he in st—li—D —n™he per™hé
2Il prof. Tanaka Kotaro, grande giurista, uscirà spesso nelle lettere, e diventerà amico di Don Cimatti.
SU

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più v—ri—˜ile e le —ltern—nze f—voris™onoD —n™he per™hé uno non pens— troppo —l ™—ldo e —l
freddoF h9—ltr— p—rte l— m—mm— —vendomi sempre —˜itu—to — po™he deli™—tezzeD ™osìF F F
u—nto —l regime dieteti™oD dovendo ™ustodire l— s—lute degli —ltriD ed —vendo l— possiE
˜ilità @ho messo in pien— e0™ienz— l9ortoD poll—io e ™oniglier— ! ho trov—to vino e l—tte !
e ho messo pure in e0™ienz— un pi™™olo forno ! quindi il p—ne ™9è in ™—s—A si m—ngi— —lE
l9europe—F possi st—to solo volentieri mi s—rei messo @™ome f—rò nei vi—ggi di esplor—zione
mission—ri— ™he spero inizierò prestoA —l regime dieteti™o gi—pponese ™he mi pi—™e —ss—iX
risoD pes™e e verdur— e frutt— v—ri—D e tè ™ome ˜ev—nd—X n—tur—lmente qu—ndo si st— ™on
loro ˜isogn— —d—tt—rsiF ve dirò —nzi ™he ho l—s™i—to il vino per il tèX forse per l— qu—lità
@vino —fri™—no e di pr—n™i—A ˜evuto —n™he in pi™™ol— qu—ntità @un ˜i™™hiereD per™hé d—to
il ™osto ˜isogn— r—zion—rloA mi d—v— —ll— test— e sentivo inizio di reumi —lle giuntureF gol
tè sto ˜enoneX d9—ltr— p—rte dunque vei vedeD ˜isogn— ˜ere il tè e quindiF F F F
Rinaldi Filippo / 1927-1-30 /, Rettor Maggiore
€osso or— d—rle notizie un po9 più ™hi—re dell— nostr— posizioneF i™™o qu—nto è ™om˜in—to
™ol †i™—rio dell— dio™esiF gol primo di pe˜˜r—io entri—mo u0™i—lmente — wiy—z—kiD ™ol
PH pe˜˜r—io — x—k—tsuD ™ol IH w—rzo —d yit—F heo gr—ti—s33
ell— ˜enedizione del heleg—to epostoli™oD unis™— —˜˜ond—nte l— su—D ™he d—vvero ne
—˜˜i—mo ˜isognoF ƒenti—mo l— nostr— insu0™ienz—D m— d9—ltr— p—rte se non ™i ˜utti—mo
un po9 in —™qu— ™on quest— ˜enedett— lingu— non si nuot—F p—remo del nostro meglio
e dove non —rrivi—mo noi f—r—nno w—ri— eusF e hon fos™oX —nzi è meglio f—™™i—no e
f—r—nno tutto loroD ™osì ™erto tutto —ndrà ˜eneF
FFFƒpero ™he il PH ™FmF (niremo il IPFmo li˜ro e ™osì le element—ri sono (niteF u—ndo
—vremo —ll— m—no questi IP li˜ri @di ™ui due furono studi—ti — memori—A —vremo già un
m—teri—le per l— lingu— p—rl—t— e s™ritt—D qu—le non h— l— m—ssim— p—rte dei gi—pponesiF
qià qu—si tutti h—nno letto il ™—te™hismo ed —ltri li˜riY l— prep—r—zione delle predi™he
domeni™—li è già —ll— m—noY quello ™he ™i m—n™— è l— pr—ti™— dell— lingu— ™he ™erto si
f—™iliterà in questi mesiY i preti si prep—r—no già — gr—n forz— sugli es—mi di ™os™ienz— per
—vere il m—teri—le per le ™onfessioniF portun—t—mente i ™risti—ni si prep—r—no per questi
es—miF hiremo loroX €er or— ™—pi—mo tutto3F g9è dentro tutt— l— teologi— e —n™or— un
po9F F F i —v—nti nel ƒignoreF
3Da questo momento i salesiani hanno piena libertà di azione. Don Cimatti parroco e Don Cavoli
viceparroco. Li aiuta il coadiutore Guaschino. Gli altri confratelli sono ancora con loro. Prima di
separarsi presero una foto ricordo, conservata. Da tener presente che si trovano in Giappone solo da
un anno. Fa impressione il loro coraggio, se si pensa alle dicoltà della lingua. Il principio che per
nuotare bisogna buttarsi in acqua si applica bene allo studio della lingua. L'esperienza dimostra
che non si impara a parlare coi libri: bisogna avere il coraggio di fare la dura esperienza della vita.
Del primo gruppo, Don Margiaria e Don Piacenza la possedevano bene. Don Cimatti, data l'età
avanzata, era povero di vocaboli e poco sicuro nella grammatica, ma riusciva a farsi capire. In questo
i nostri non erano certamente inferiori agli altri missionari.
SV

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FFFƒpero presto inizi—re ™on un po9 di regol—rità pu˜˜li™—zioni inno™ue sul follettinoF
ƒi—te si™uri ™he i gi—pponesi leggono e sono inform—ti di tuttoF w— non f— un p—sso un
europeo ™he l— polizi— non s—ppi—D e il tutto ™on un9—rte ™osì (ne ™he in™—nt—F xoi us™i—mo
po™o o null—D m— s—nno per(no quel ™he m—ngi—mo e s—pessero l9it—li—noD s—pre˜˜ero
per(no quello ™he di™i—moF
uindi di quest— no˜ile terr— o dir null— o dir ˜eneY se si tr—tt— di illustr—zioniX ™he
si—no t—li in ™ui essi f—™™i—no l— più ˜ell— (gur—F †ede ™he mi vo gi—pponesizz—ndo3 yhD
sentisse nelle predi™he3 w— non s— ™he non ™9è un— ™omposizione gi—pponese in ™ui non
si sdilinquis™ono nell— signor— lun—D ™oll9u™™ellinoD ™ol ™iliegio (orito3 xell— predi™— di ƒF
pr—n™es™o e hon fos™oD d— ˜uon gi—pponeseD ho detto ™he ƒF pr—n™es™o er— un pi™™olo
s—mur—iF ro dettoX ƒi —vvi™in— l— prim—ver— ! il prugno (oris™e ! i vostri (gli sono
˜elli ™ome (oriF xon rid— ve93 wi gi—pponesizzoF F F
Lett. ad E. Valentini, inizio febbraio 1927
‚ispondo —ll— tu— di g—pod—nnoF qr—zie dell— ™onsol—zione pro™ur—t— e del ˜ene ™he mi
h—i f—ttoF
FFFyttimi i propositiF hireiX xon gu—rd—re troppo —i progressiF „i sem˜rerà str—noD
eppureF F F „i esorto più ™he —i risult—tiD sforz—rsi di m—ntenere ™ost—nte l— ˜uon— volontà
di —zione e in quantum potes f—reF ‚ies™ic f—st— ™he io ved— vuiF xon ries™ic ƒe —gis™i
™ome ti di™o non —vrà luogo quest— —ltern—tiv—F ev—nti dunqueF
Optime pure pel pi™™olo di—rioF xon f—™™i—mo m—i —˜˜—st—nz— per l9—nim—F sl sentirti
infervor—to e qu—ndo s™rivi e qu—ndo ti ™onfessiD e™™F è dovuto —ll— gr—zi— di hio ™he
™on questi mezzi —gis™e in teF xon es—ger—re nel senso di pens—re di non —nd—re ˜ene se
non ri™ordi sempreF F F v9import—nte è o'rire le —zioni — qesù ™on questo s™opo e poiF F F
—v—ntiF Ubi spiritus Dei ibi libertas3 €er il resto ™—lm—F ed —vere meno timori e più
si™urezz— di direttiv— ™ome ti s—re˜˜e utile l— lettur— delle ypere di ƒ—n pr—n™es™o di
ƒ—les3 v—s™i— l— pilote— e il tr—tt—to dell9—mor di hio per ultimiF
Ricaldone Pietro / 1927-2-16 /, Vicario del Rettor Maggiore
yggi è un —nno d—™™hé si—mo entr—ti — wiy—z—kiF
†oglio ™he ri™ev— questo primo s—luto gi—pponeseF
v— (er— e no˜ile terr— del ƒol di lev—nteD spe™i—lmente le due provin™e di yit— e di
wiy—z—ki — mezzo del nullissimo s™rivente dà il suo s—luto —ll9in™omp—r—˜ile hon g—lderon
de v— f—r™— €edro ‚i™—ldone ™he viene —d —lliet—re ™ol suo sorriso i ™iliegi in (ore e i
˜os™hi del qi—pponeF4
4Don Ricaldone era stato nominato Visitatore Straordinario per il Giappone e la Cina. Don Cimatti
imita scherzando lo stile onorico del Giappone usato per i grandi personaggi.
SW

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€reghi per noi e ™i ˜enedi™—F F F ys —d osD ™or —d ™or —lloquimurF F F ƒi (guri ™he
per(no il sottos™ritto l9h— sogn—toF F F i pens—re ™he sogno po™he volte —ll9—nnoF F F w—
il qi—ppone è —n™he €—ese dei sogniF €reghi e ™i ˜enedi™— ™on tutt— l9—nim— su— e
spe™i—lmente ˜enedi™— questo f—r—˜˜—X
Rinaldi Filippo / 1927-2-22 /, Rettor Maggiore
„orno or— d— x—k—tsu dove ho insedi—to l9ottimo hon €i—™enz—D hon veone e werlinoF
heo gr—ti—s3 v— f—migliuol— di wiy—z—ki v— s™indendosi ed inizi—ndo il l—voro pre(ssoF
…n —nno f— in™omin™i—v—mo il l—voro di prep—r—zioneD ™iment—ndo™i ™olle di0™oltà dell—
lingu—D ed in mezzo —lle mer—viglie di n—tur— ™he si deline—v—no sotto —i nostri o™™hi
est—si—tiD sogn—v—mo il momento in ™ui —vremo potuto f—re qu—l™he ™os— per le —nime
— noi —0d—teF id or— —l ri™omp—rire dell— (orit— prim—ver— gi—pponeseD tr— le stesse
—'—s™in—nti ˜ellezzeD pur —ppen— ˜—l˜ett—nti l— di0™ile lingu—D inizi—mo nel nome del
ƒignoreD di w—ri— eusF e di hon fos™o l9umile oper— nostr—F
FFFell— st—zione si trov—no — ri™ever™i —l™uni dei ™risti—ni residenti in x—k—tsuF v—
f—migli— del fotogr—fo ™i volle — ™—s— su— — ripos—r™i e ristor—r™iF †erso le sette di ser—
f—™emmo l— nostr— entr—t— solenneF xell— modest— ™—ppellett— inton—mmo il „e heum ed
—0d—ti™i —ll— protezione di w—ri— eusili—tri™e e di ƒF qiuseppe ™ui è dedi™—t— l— residenz—
e rinnov—ti i nostri voti — hon fos™oD non ™i rim—nev— ™he —nd—re — prep—r—re i nostri
lettiF sl letto gi—pponese è presto —llestitoX sull— stuoi— un pi™™olo m—ter—ssoD e poi le
™operte eF F F fuon— notte3
v9indom—ni homeni™— funzione solenneX dis™orso del ™—ro hon €i—™enz—D musi™— e ™—nti
™oron—ti d—ll— ˜enedizione di qesùF s sei ™risti—ni presenti er—no giu˜il—ntiD e pens—v—no
™on gioi— —ll9—vvenire dell— loro ™omunitàF
Morelli Giuseppe / 1927-2-24 /, suo parente
xon so se quest— —rriverà in tempoD —d ogni modo ˜uon ynom—sti™oF i voiD „eresin—D
pro™ur—te in quel giorno di tr—tt—re ˜ene il vostro qiuseppeF qli reg—lerete un (ore per
me e un ˜el ˜—™ioF
fr—viD —v—nti e f—™endo del ˜eneF „utto ™i s—rà ri™ompens—to in €—r—disoF hesidero
proprio f—re l— su— person—le ™onos™enz—F ro letto l9—nnun™io del m—trimonio sul €i™™oE
loFFFFu—nto —i dol™iD „eresin—D —l ritorno li voglioF ghe ˜ell— fest— f—remo e spero di
vedervi già ™on dei ˜ei (gliuoli e delle ˜elle (gliuole e f—remo un festone ™on ˜—˜˜o
e m—mm— @xon ™onos™o —n™or— i suoi p—rentiD ™—ro ƒigF worelliD m— li ™onos™eremoAF
ellegri dunque nel ƒignore e —v—nti senz— p—ur—F
TH

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Rinaldi Filippo BS/ 1927-3-12 /, Rettor Maggiore
ƒono ritorn—to d— yit—5 dopo di —ver insedi—to i nostri ™—ri ™onfr—telli hon „—nguyD hon
w—rgi—ri— e he w—tti— nell— nuov— loro dimor—F hopo di essere st—ti s—lut—ti d— —l™uni
™risti—ni fuori dell— st—zioneD ™i dirigemmo —ll— ™—s— dell— wissioneF ui giuntiD dopo —ver
preg—to e ™ons—™r—to noi stessi e le —nime — noi —0d—te —l ƒignoreD hon w—rgi—ri—D sempre
zel—tore di ƒ—vio homeni™oD fe™e — tutti l— gr—dit— sorpres— di tr—rre fuori d—ll— ™—ss— l—
st—tuett— del nostro s—ntinoD eD mess—l— in luogo eminente dell— ™—s—D gli —0d—mmo l—
gioventù dell— nostr— missioneF
FFFh—ndo uno sgu—rdo —ttorno su quest— ™ittàD ™he d—i ™olli si stende giù —l m—reD in
un— splendid— rivier—D pens—vo —ll9—postolo del qi—pponeD — ƒF pr—n™es™o ƒ—verioF
†erso l— metà di settem˜re del ISSID ƒF pr—n™es™o ƒ—verio s˜—r™—v— — pun—iD l9—nti™—
yit—D —derendo —i reiter—ti inviti di ytomo ‰oshishigeD il daimyo più potente del Kyushu
e uno dei più gr—ndi del qi—pponeF ytomoD giov—ne —llor— di vent9—nniD sentì su˜ito un—
viv— —'ezione pel ƒ—ntoY l9—™™olse ™on tutt— l9—'—˜ilità di ™ui i qi—pponesi sono m—estri
insuper—˜iliF e'etto simile sentì pure per quest— giov—ne —nim— ƒF pr—n™es™oD e d— quel
giorno ytomoD ™he signi(™— gr—nde —mi™oD fu d—vvero il più gr—nde —mi™o ™he il ƒ—nto
—˜˜i— —vuto fr— i qi—pponesiF
FFFuesti ri™ordiD innest—ndosi ˜ell—mente nelle —nime di tutti i qi—pponesi — noi —0E
d—tiD v—lg—no ™oll— gr—zi— di hioD ™he non m—n™heràD e ™oll— pr—ti™— di un— vit— ver—mente
™risti—n— — tr—sform—rli e — form—re di loro le delizie del cuore di DioF
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1927-4-... /
€rimo l—voro fu di render™i ™onto delle nostre pe™orelleF goi po™hi d—ti ™he —vev—mo si
™omin™i—rono d— hon g—voli e d— v—ri ™risti—ni le peregrin—zioniF gonst—t—zioni doloroseX
d— —nni ed —nni molti non —vvi™in—rono il s—™erdoteD —l™uni l—s™i—rono d— tempo ogni
pr—ti™—D —ltri non ri™ord—no ™he di —ver ri™evuto il ˜—ttesimoD m— non s—nno gli o˜˜lighi
™he import— e™™FD —ltri non si sentono forz— di f—reFFF È il pro˜lem— più doloroso del
mission—rioF
v— gr—n m—ss— è d—t— d— ™risti—ni di x—g—s—kiD dis™endenti d—i ve™™hi ™risti—ni dei
tempi delle perse™uzioniF ƒono s—gom—ti — modo loroD ˜uoni per loroD ™on po™o spirito
di prop—g—nd—D ™ui ˜—st— @™ome di™ono essiA l— fedeF e ™he l— prop—g—nd—c e ™he t—nti
f—ttesimic weglio po™hi e ˜uoniFFF meglio niente i noi si—mo in genus ele™tumFFF xon
tropp— frequenz— —ll— gonfessione e gomunioneFFF f—st— nelle gr—ndi solennità3FFF
€ens—te —llo spirito s—lesi—no in queste ™ondizioniX ™ontro questi ™riteri lott—reD —niE
m—reD form—re —postoli è di0™ileFFF gonst—t—zione lung—mente esperiment—t—F
5Una delle tre missioni della zona adata ai salesiani. Questa città che anticamente si chiamava Funai,
nella storia della Chiesa del Giappone fu il primo centro della cristianità e anche la prima sede
episcopale.
TI

6 1927
Rinaldi Filippo / 1927-4-5 /, Rettor Maggiore dei salesiani
ƒ—luteX ottim— in ogni sensoF v—voroX tr— lo studio e l— ri™er™— e ™onos™enz— dei ™risti—ni
! mi sono pre(sso ™ome l—voro minimo —n™he un— ™onos™enz— topogr—(™— dell— missione !
e un po9 del resto ™9è d— o™™up—re ˜ene l— giorn—t—F v— provin™i— di wiy—z—ki h— un9uni™—
ferrovi— lungo il m—reF F F gi s—rà pure d— eser™it—re le g—m˜eF ivviv—3 FFFsl ˜uon qesù
e l— w—mm— ™ontinu—no — sostenermi e — d—rmi in—spett—te ™onsol—zioni nell9intimo
dell9—nim— e nelle rel—zioni ™on voroD nell9eser™izio del ministeroD nei s—™r—menti D nell—
™—rità ™on ™ui mi sopport—no i ™onfr—telli e™™F w—h3 gosì vuole il ƒignore e ™osì si—F
hom—ni mi vorrà in —ltr— form—c gosì si—F FFFs ve™™hi ™risti—ni devono —vere d— hio forse
il ™ompito di essere il seme ™he nel silenzio r—di™— e si moltipli™—D m— non si muovonoF
ui in m—ggior—nz— sono t—liF „enterò questo movimento e spero ™ol p—tro™inio di ƒF
qiuseppe di rius™irviF
sn qi—ppone è prover˜io tr— le ™ose terri˜ili —l mondo sono il terremotoD l9in™endioD
il p—dre di f—migli—F €er i due primi possi—mo f—re po™oD si—mo nelle m—ni di hioF w—
qu—ndo sente d—i giorn—li notizie di terremotiD non si —ll—rmi per noi ! si—mo lont—ni d—ll—
zon—D pur ˜—ll—ndo sovente @orm—i ™i provo gusto3AF €er gli in™endi ™erto ˜isogn— us—re
gr—nde prudenz—X si—mo ™ir™ond—ti di legni e di quello resinoso ™he ˜ru™i— splendid—menteF
sl p—dre di f—migli— è d—vvero sovr—noF fuono per l— f—migli— se il p—dre è ˜uonoY se noD è
peggio di un tir—nnoF „utti di™ono —i suoi ordini et ™um spiritu tuoF i™™o il tent—tivoX
org—nizz—rliD spieg—reD ottenere ™he ™ooperino nell9—postol—to et simili—F ƒpero di rius™ire
per™hé ™i sono —l™uni elementi ˜uoni @qu—l™uno fu in emeri™—AF €er ƒF qiuseppe si fe™e
un pi™™olo ritiro @eser™izi spiritu—liA di S giorniF evevo ˜isogno ™he qesù si imp—dronisse
delle —nimeF ƒpero rius™itoF
Merlino Alfonso / 1927-5-12 /, salesiano laico, residente a Nakatsu
…n gr—zie ™ordi—le per le —ssidue ™ure ™on ™ui h—i —ssistito l9ottimo hon €i—™enz— nell—
su— m—l—tti—F fisogn— ™ontinu—re e per vui e per voiD ™he tutti e tre @te pure ™ompresoA
ne —vete ˜isognoF
hunque @e ri™ord—ti ™he è un ordine form—le e mi f—resti proprio un dispi—™ere se non
lo f—™essiAD desidero e voglio per teY
IF ™he — ™ol—zione pigli uov— e l—tteD
PF ™he — merend— pigli uov— e l—tteD
QF dopo pr—nzo mezz9or— —lmeno di riposo sul lettoF €iù —ltre pi™™ole ™ure ™he ho
suggerito — hon €i—™enz—F
hon €i—™enz— h— ˜isogno di vitto sost—nzioso or— dopo l— m—l—tti—D — pi™™ole ripreseF
€er™iò ™—rne @f— un po9 di ˜rodo ˜uonoAD l—tteD uov—D verdur— @™ott— ! per or— è meglio
TP

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™osìAD frutt—F xon sp—vent—rti dell— spes—Y ne spendi—mo il decuplo se do˜˜i—mo ri™orrere
—l medi™o e medi™ineF €er le spese ™i pens— l— €rovvidenz—F €er non —ument—re — te
il l—voro e tutti essendo m—l—nd—ti un po9D prep—r— per tutti @te compresoA ™on ™u™in—
uni™— se™ondo gli ordini ™he ri™ever—i d—l tuo direttoreF È il più ˜el (oretto ™he puoi f—re
per onor—re l— w—donn—F grediloD elfonso mioD f—9 qu—nto ti di™e — nome di hioD hon
gim—tti e ne —vr—i le ˜enedizioni sueD di w—ri— e di hon fos™oF
†enendo presto ™i intenderemo meglioX m— per or— f—9 ™osì per te e per gli —ltriF È
stretto dovereF pigliolo mio ti —˜˜r—™™io e ˜enedi™o ™on tutt— l9—nim—F
Giordano Antonio / 1927-5-15 /, chierico tirocinante, ex-allievo di Valsalice
„i —uguro di venire in qi—pponeF „i ho detto ripetut—mente le ™ondizioniD prep—r—tiF
u—nto —i ™omp—gni ™he non s™rivono o s™rivono po™oD penso ™he h—n d— l—vor—reD m—
spe™i—lmente — questoX è un dist—™™o ™he presto o t—rdi devi prep—r—rti di dover f—reF
v9uni™o —mi™o indefetti˜ile è qesù e ™hi —m— l9—nim— tu—F s ™omp—gni per qu—nto s—nti
qu—li hon gim—tti li ritieneD nel ˜ene ™he ti vogliono ™9entr— —n™he molto di m—teri—le e
forse più di questo ™he di quello spirito inform—tore dell9—more delle —nimeF È un —more
un po9 —nim—le @non s™—nd—lizz—rtiAD m— è ™osìD per™iòD ™redi — meD non può dur—re —
lungoF
€enser—i3 hon gim—tti divent— m—ttoX lo sono d— tempoD m— tr— qu—l™he —nno mi
d—r—i r—gioneF
en™he per questo ti posso p—rl—re ™on l9esperienz— di QH —nni in ™ui qesù mi h— f—tto
in™ontr—re ™on —nime di ogni genereD e ti posso dire di —ver prov—to qu—nto ti di™oF
€ersu—ditiD entonioD ™he qui tutto p—ss— e non dur—D e s—resti ˜en o™— se non ti elev—ssi
in —lto e non ™omprendessi ™he qesù solo è indefetti˜ileF wi dir—iX yggi hon gim—tti è in
ven— di f—r predi™he3F ƒi—D m— ™omprendi (glioloF e te un —˜˜r—™™io —ll— tu— ˜ell9—nim—F
Rinaldi Filippo BS/ 1927-5- . . . /, Rettor Maggiore
Il culto di Maria Ausiliatrice hesidererà ™erto ™onos™ere qu—nto i suoi (gli h—nno
f—tto per onor—re l— nostr— eusili—tri™eF hirò meglioD qu—nto w—ri— h— voluto f—re per
essere onor—t— —n™he d— questo popoloF xon ™9è ™he direX w—ri— eusili—tri™e h— ˜uon
gustoF
FFFe wiy—z—ki l— fest— —ssunse —n™he l— form— di —vvenimento ™itt—dino per l— venut—
del genF xo˜ileF ell9invito dei poveri (gli di hon fos™oD ™on s—™ri(™io di tempoD di
in™omodi pel vi—ggioD risposeX €resente3
‚i™evuto ™oi de˜iti onori —ll— st—zioneD fu in mezzo —i ™risti—ni l— m—ttin—t—D d—ndo
l9esempio di ese™uzione es—tt— dei doveri ™risti—niD —ssistendo nell— su— ˜rill—nte divis— —lle
s—™re funzioniD poi tr—ttenendosi f—mili—rmente in mezzo —lle f—miglie ™risti—neD prendendo
fotogr—(e e presiedendo —d un— modest— —g—pe o'ert— d—ll— wissione ™ui intervennero le
prim—rie —utorità ™itt—dineF
TQ

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e ser— sul t—rdi un— devot— illumin—zione prep—r—t— d—i ™risti—ni sotto l— guid— delE
l9inf—ti™—˜ile hon g—voliD ri™hi—m—v— ™risti—ni e p—g—ni —ll— wissione — ™—nt—r le lodi
dell9eusili—tri™e nostr—D mentre in un gr—n te—tro — oltre PHHH persone il genF xo˜ile
tenev— un— ˜en rius™it— ™onferenz—F
sl ri™onos™ente gr—zie ™ordi—leD s™hiett—mente it—li—noD v—d— —ll9illustre person—ggioD
™heD mentre —ll9estero t—nto onor— l— €—tri— nostr—D non dimenti™— di rendere —n™he in
questo modo un gr—nde servizio —ll9yper— ƒ—lesi—n—F
FFFe0do l— presente —lF qenF xo˜ile ™he di person— o per letter— gliel— f—rà pervenireF6
xell— su— ˜ontàD —™™ett—to l9invitoD ™on gr—nde su— f—ti™— l9illustrissimo ƒignor qener—le
venne — wiy—z—ki proprio nell— fest— di w—ri— eusili—tri™e di ™ui è —rdente devotoF
v— w—donn— si servì di vui per l— present—zione u0™i—le in wiy—z—kiF ƒi— ringr—zi—to
il ƒignore e ™on il ƒignore ƒu— i™™ellenz— ™he volle ™osì onor—re e ˜ene(™—re i (gli di hon
fos™oF
Rinaldi Filippo / 1927-6-5 / , Rettor Maggiore
pr— po™he ore p—rto per uo˜e per in™ontr—rmi ™ol ƒigF hon ‚i™—ldoneF7 i non di™o
—ltroF F F
xell— su— ultim— mi di™e ™he vei t—™eràF €—dronissimo m— non può t—™ere il ™uore del
(glioF
FFFƒ—lute ottim— ! l—voro non m—n™— in ogni senso ! pr—ti™he di pietà regol—ri ! in
™omuneF „rovo ™he qu—ndo de˜˜o vi—ggi—re o essere fuori dell9or—rioD non sempre mi
ries™ono ˜eneF eltro ™he essere s—nto3 u—nt— vi— —n™or—FFF —d ogni modo —0do — vei l—
mi— —nim— —0n™hé me l9—iutiF
€er i s—nti voti mi p—re null— di spe™i—leX devo fren—re gol— e il ™uoreY —n™he per questo
mi —iutiF ghe vuolec v— super˜i— e il ™uore sono i miei più forti nemi™iF €reghiD preghiD
preghiF
6Il Gen. Nobile fu a Miyazaki il 28-29 maggio. Ci sono alcune foto commemorative dell'avveni-
mento. Il giorno 30 Don Cimatti lo accompagnò a Kagoshima da dove partì via nave per l'Italia.
Nell'accompagnare lo scritto di Don Cimatti il generale Nobile aggiungeva al. Rev.mo Don Rinaldi:
Rev.mo Padre, Torno dal Giappone dove negli ultimi giorni feci un viaggio nell'isola di Kyushu
per visitare a Miyazaki i Padri Salesiani. Il ricordo di quella visita è uno dei più bei cari del mio
soggiorno nell'estremo Oriente.
Padre Cimatti mi incaricò di farle pervenire la lettera che accludo. Colgo l'occasione per
presentarle, Reverendissimo Padre, i miei ossequi profondi. Suo dev.mo Umberto Nobile
7Don Ricaldone arrivò il giorno 7 con Don Canazei Ispettore della Cina, a cui apparteneva anche la
missione del Giappone, e vi rimase no alla ne di giugno. Per Don Canazei fu l'ultima visita al Gi-
appone. Visitarono Tokyo e poi tutte le residenze, ricevendo solenni accoglienze, e lasciando alla ne
una relazione dettagliata e parecchie disposizioni pratiche. Ci sono molte foto commemorative. Per
l'occasione si fece crescere la barba. Don Cimatti si divertiva a farne la presentazione in giapponese
dandogli il titolo onorico di Eccellenza, che in giapponese si dice Kakka., a cui Don Ricaldone
rispondeva ridendo pursel !, ma la gente non capiva.
TR

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g—rità in omnibus: ho ˜isogno di —ddol™ire i miei modi di dire e f—reF
FFFid or— ™oll— venut— del suo r—ppresent—nte speri—mo r—ssod—re le ™oseD d—rle miglior
pieg— e spe™i—lmente gu—d—gn—re —ss—i per l— s—lute dell9—nim—F €reghi —0n™hé mi f—™™i—
s—ntoF w—i ™ome or— ™omprendo ™he se non si è t—liD si f—n ˜u™hi nell9—™qu— e non si
™on™lude d—vvero null— null— null—F
v9—˜˜r—™™io per tutti e vei ™i ˜enedi™—F
Giordano Antonio / 1927-7-6 /, ex-allievo di Valsalice
„i ™onfesso —vevo preg—to il ƒignore per™hé ti ™—pit—sse un po9 di servizio milit—reD ™onE
vinto ™he non ti f—re˜˜e del m—leX —n™he in questo mi h— es—uditoF e te il ™ompito di
™orrispondere s—lesi—n—mente e ™risti—n—mente — quest— prova e — quest— graziaF
ProvaD per™hé per un religioso non è un— prov— indi'erente e t—nti vi sono ™—dutiY
per™iò in gu—rdi— e ™on fede —llegr— e ™ontinu—F
GraziaD per™hé se s—pr—i f—re il tuo dovere s—lesi—no e ™risti—no ti rinforzer—i in ogni
sensoF
ro prov—to per po™he ore l— vit— milit—re ! l— ™onos™o —ttr—verso —i miei numerosi
—llievi ™he ho ™er™—to di —™™omp—gn—re ™oll— preghier— e ™ogli s™ritti —ttr—verso quest—
prov— ! l9ho ™onos™iut— più d— vi™ino dur—nte l— guerr— negli osped—li e nei qu—rtieri di
„orinoD per™iò ritengo ™he ™onos™endo — fondo il mio entonioD se f—i in modo di essere
s—lesi—no e ™risti—no non ne —vr—i d—nnoF
gontinu— il progr—mm— di vit—X —ttieniti —lle pr—ti™he di pietà ! frequent— i ƒ—™r—menti
! frequent— l— ™—s— nostr— e —ndr—i ˜enoneF ƒe puoi f—9 un po9 di ˜ene — questi poveri
giov—ni ™he t—nte ™ose di™ono e f—nno più per ignor—nz—D per rispetto um—no ™he per
m—lizi—X potr—nno —ss—i su loroF
ƒe ™ontinui ™osì vieni senz— p—ur— in qi—pponeF FFF „u s—i ™he hon gim—tti non s— f—re
fronzoli ! vuol ˜ene —ll9—nim— tu—D ti è p—dre @tu l9h—i volutoA ! me ne sono —ssunto l—
respons—˜ilitàF
Rinaldi Filippo BS/ 1927-7-9 /, Rettor Maggiore
i prim— di tutto il gr—zie ri™onos™ente dei suoi (gli lont—niD ™he vei nell— su— p—tern—
˜ontà h— voluto ™onsol—re ™oll— visit— del ƒuo r—ppresent—nte @e qu—le migliore potev—
esserecA nell— person— del ‚evFmo hon ‚i™—ldoneF FFFhon ‚i™—ldone er— —ttesoF qr—ndi
e pi™™oli —l suo —rrivo p—rl—rono dell— nostr— religioneD di hon fos™o e delle sue opereF
ƒ˜—r™—to — uo˜eD e ospit—to ™ordi—lmente d—i €—dri delle wissioni istere di €—rigiD ™he
gli pro™ur—rono l— gr—dit— ™onos™enz— di wonsF g—stenierD †es™ovo di ys—k—D proseguì
il vi—ggio dirett—mente — „okyoD —™™olto d—ll— p—tern— ˜ontà di ƒFiF wonsF qi—rdiniD
heleg—to epostFD ™he volle ospit—re il nostro superiore nell— su— sedeF
TS

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v— ˜reve perm—nenz— —ll— g—pit—leD servì —l nostro hon ‚i™—ldone — ™ontr—rre preziose
™onos™enzeD — f—r visit— —i più import—nti istitutiD o s™uole dello ƒt—to o tenute d— gonE
greg—zioni religioseD fr— ™ui l9import—nte sstituto ƒtell— del m—ttino dei fr—ti w—ri—nistiF
i nel ri™evimento —ll— nostr— ‚F em˜—s™i—t—D e nell— visit— —l †enF er™ives™ovo di „okyo
e dovunque il nostro ƒuperioreD nel nome di hon fos™oD trov— porte sp—l—n™—teD f—™™e
sorridenti e desiderose di ™onos™ere hon fos™oD e ™he formul—v—no i più fervidi —uguri
di prosperità dell9oper— su— in qi—pponeF yhD d—vvero ™he noi vivi—mo dell— rendit— del
nostro gr—n €—dre3 yhD d—vvero ™he —n™he in queste lont—ne regioni hon fos™o è sempre
presenteD sempre oper—nteD sempre elev—ndo ™oll— glori— del suo nome i poveri suoi (gliF
FFFw— il ™uore del suo r—ppresent—nte er— rivolto —i suoi fr—telli del uyushuD ™he ™on non
minore —nsi— d9—'etto l9—ttendev—noF v— su— p—rol— d9ordineD o —m—to p—dreD er— st—t—X
il mio r—ppresent—nte vi ved— —l l—voroD e tuttiD o˜˜edendo — questo suo desiderioD si
misero —ll9oper—F
FFF€ens—vo — hon fos™oD ™he —n™he in questo modoD presente in mezzo di noiD perpetE
u—v— nell9immut—t— e0™—™i— dei suoi indirizzi il ˜ene dell— gioventùF e ser— i f—n™iulli
e le r—g—zze ™on r—ppresent—zioni s™eni™heD ™on ™—ntiD ™on d—nzeD ™on dis™orsetti vollero
dire — hon ‚i™—ldone l— loro gioi—D l— loro ri™onos™enz—F ve nenie gi—pponesi ™—nt—te e
—™™omp—gn—te d—i ™—r—tteristi™i strumenti n—zion—li s9intre™™i—v—no —lle ˜riose e vigorose
nostre ™—nzoni it—li—ne e di—lett—liF
FFFi (n—lmente —ll— volt— di x—g—s—kiD l— terr— dei m—rtiriD l— sede dell— hio™esiF e™™olti
ed ospit—ti d—l ™uore p—terno di €F „hiryD †i™—rio gener—leD visit—te le prin™ip—li istituzioni
™—ttoli™heD f—tti segno ovunque —lle ™ortesi gentilezze di t—nte —nime ˜uoneD venne l9or—
dell— p—rtenz—FFF v— n—ve velo™e tr—sport—v— il nostro p—dre — ƒh—ngh—i per port—re
™onfortoD ™onsiglio —i nostri tr—v—gli—ti ™onfr—telliF
Rinaldi Filippo / 1927-8-2 /, Rettor Maggiore
‚itorno d— yit— e x—k—tsu per l9eser™izio dell— ˜uon— morteF e x—k—tsu werlino h—
sfoghi di ™—lore nelle m—ni ™he lo o˜˜lig—no — st—r f—s™i—toF hon €i—™enz— mi di™e ™he
l9erni— divent— insopport—˜ileF sl dottore ™onsigli— l9oper—zione e tutto somm—to s—rà
meglioF
FFF€er or— le novità ™he ™erto s—pràF
€F r—y—s—k— qenn—ro eletto †es™ovo di x—g—s—kiF8 È un ottimo gi—pponese ™he h—
f—tto gli studi — ‚om— ! —m— i ƒ—lesi—niF †errà in st—li— per l— ™ons—™r—zione ! l9ho
preg—to di p—ss—re —ll9yr—torio e — †—ls—li™eF €F „hiry pF eletto †es™ovo di pukuok—F
xon s—prei dire qu—le ™uore —˜˜i— verso di noiF sn qu—li rel—zioni s—remo noi se —ggreg—ti
™ioè — x—g—s—ki @™ome or—A o — pukuok— @nuov— dio™esiD d—t— —i €—dri delle wissioni
istereA o indipendentiD non s—preiF p—™™i— il ƒignoreF €reghi—mo e —v—nti nel ƒignoreF
8Il primo Vescovo giapponese, primo passo per adare la chiesa al clero indigeno. Ottimo amico di Don
Cimatti fu sempre in buone relazioni con lui, accettando volentieri conferenze e funzioni liturgiche.
TT

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gomin™i—mo — vedere qu—l™he spir—glio di lu™e per l— lingu—D v—nno moltipli™—ndosi le
—ltre —ttivitàF qià ™omin™i—no —d —™™orgersi ™he ™i si—mo e quindiF F F e yit— e x—k—tsu
si not— diminuzione forte di giov—ni @™erto è il periodo di v—™—nzeD è ™—ldoD m— è —n™he
™erto vi è un l—vorìo esternoF F F AF
issere ™risti—no ™ost— per il l—voro di volontà e di ™ostrizione nel f—r il ˜ene ! signi(™—
esporsi —l sorrisoD —ll— ™riti™—D forse —lle min—™™e di t—ntiY nelle s™uole i ™risti—ni non sono
˜en vedutiD non sono di elev—t— ™ondizioneD per™iòF F F non v9è d— mer—vigli—rsiF heus nos
˜enedi™—tF
Giardini Mario / 1927-8-18 /, Delegato Apostolico
wi si —nnun™i— u0™ios—mente @quindi — tempo ve d—rò l9—nnun™io u0™i—leD se forse non
lo s—prà prim—A ™he —l primo di egostoD l9yper— nostr— in qi—ppone è sep—r—t— d—ll—
gin—F xon è ™hi—ro in ™he ™ondizioni s—remo s—lesi—n—menteD se ispettori—D visit—tori— o
—ltroF
gome pure non s—ppi—mo null— dell— nostr— nuov— situ—zione ™oll9elezione dei due
†es™oviF gomunque s—ràD per noi si ™ontinu— ™ol nostro immut—to progr—mm—X tutto
quello ™he può —vvenire non ™—m˜i— di un etto il nostro dovereX s—nti(™—zione nostr— e
s—lvezz— delle —nimeD ne —ggiungerà degli —ltriD eD d—l punto di vist— um—noD infeli™i quelli
su ™ui piover—nnoF
Runi Costantino / 1927-9-7 /, ex-allievo di Valsalice, fratello di due salesiani9
pin—lmente3 ƒei proprio fr—tello di tuo fr—telloF F F hom—nd— un po9 — hon ‚in—ldo qu—nte
volte h— s™ritto quest9—nnocF F F gome teF w— vediD per me il sistem— è sempli™eX rispondo
— ™hi s™riveD quindiF F F e™™omi — teF
—A w— sono più ™he ™onvinto ™he mi ri™ordiF ghe poi gost—ntinoD le —nime nostreD tu
lo s—iD si ™ompreseroD si —iut—ronoD si unironoF F F i™™o tuttoF pin™hé tu non dir—i di noD
™ontinuerà quest— unione di —nimeF F F i —n™he qu—ndo di™essi di noD hon gim—tti sempre
pregherà per teF
˜A xon (gur—rti l— vit— mission—ri— gi—pponese — ˜—se di vit— r—nd—gi— nelle selveD tr—
selv—ggiD ™ose rom—nzes™he insomm—D ui ™oi mezziD h—i tutte le ™omoditàF €er or— il
m—ssimo s—™ri(™io è l— di0™oltà dell— lingu—F F F
™A wi p—rli dell— mi— de™isione di venire in qi—pponeF F F ir— qu—si QH —nni ™he dom—nE
d—vo3 €er™héc hi™i tu3F F F €er™hé ! dom—ndo — teD vuoi prendere mogliecF F F i™™oti l—
r—gione sempli™eF
dA „u h—i f—tto il tuo dovere verso w—mm— ed il ƒignore ti h— ˜enedetto e più ve s—r—i
—'ezion—to più ti ˜enediràF
9Runi Costantino, fratello di due salesiani: Don Francesco, missionario in Cina, e Don Rinaldo,
collega di Don Cimatti a Valsalice, fu allievo di D. Cimatti a Valsalice.
TU

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eA u—nto — plor—D si™uroD lentezz— e p—zienz—F u—nti f—™endo le ™ose ™oll— test— nel
s—™™o pigli—no delle ™—nton—te ed è mir—™olo se non f—nno delle stupid—te ™he s™ont—no
poi per tutt— l— vit—F „u s—i @per™hé ho insistito —n™he su questo punto essenzi—le per teA
™he hon gim—tti ogni giorno ti —™™omp—gn— ™olle sue povere preghiere —n™he per questo
s™opoF
fA fen volentieri f—™™io l— mi— present—zione —ll— tu— plor—D or— sull— ™—rt—D —l ritorno
in st—li— ™erto —n™he di f—™™i—F wi di™i ™he è più ˜uon— di teX tu pro™urer—i di super—rl—F
eltro per or— null—F ƒto ˜eneD l—voro ™9è ! ™he vuoi di piùc „uD gost—ntino mioD
™ontinu— —d essere un ˜uon ™risti—noD un ˜uon —llievo di hon fos™o e un ˜uon st—li—noF
…n ˜—™ione per me — w—mm— ‚osett—D un s—luto —lle sorelle @m— sìF F F ˜—™i—le —n™he per
meA — te un —˜˜r—™™io immenso e un —'ettuoso ˜—™io ™ongiunto —ll— preghier— quotidi—n—F
Runi Flora / 1927-9-7, danzata di Runi Costantino10
ve p—role del mio ™—ro gost—ntinoD le sue ™on ™ui h— voluto postill—re l— letter—D mi
h—nno riempito di ™onsol—zioneF qr—zieF xon ™i ™onos™i—mo di person—D m— —l ritorno in
st—li— spero di s—lut—rvi sposiF gertoD ™ertissimo ™he pregherò per vei e per™hé presto le
vi™endevoli —spir—zioni si re—lizzinoF
gost—ntino è ottimo e vorrei trov—re un superl—tivo più forte per —ppiopp—rglieloF vei
s—rà ™erto più di luiF gontinuiD e nel l—voroD nell— preghier—D nel s—™ri(™io si prep—ri —l
gr—n p—ssoF
yssequi —i suoi ottimi genitoriF i vei nell— su— ˜ontà vogli— unirsi — gost—ntino per
preg—re per me e per quest— missioneF sl ƒignore e w—ri— eF e hon fos™o l— protegg—noF
Vallunga Maria / 1927-9-9 /, sua seconda cugina
qr—zie dell— vostr—F xon —'—nn—tevi — s™rivere ™he ™—pis™o ˜enissimo ™he ™os— vuol dire
il l—voro di ™—s—D spe™i—lmente qu—ndo si è nonn— eF F F @lo di™o pi—noD per™hé voi donne
vi o'endeteA qu—ndo si inve™™hi—F qodo ™he sti—te ˜ene e ne ringr—zio il ƒignore ogni
giornoF e qinett— —uguriF
‚iol d— (ghi3 u—nti ri™ordi dell— m—mm—3 hell— mi— gioventù3 ƒF w—m—nteD wonteE
fortinoD l— grott— di ƒF entonioD wonte dell— €ietr— wor—D w—rzenoF F F v— ˜uon— ™ugin—
w—riett—F F F €rego di ™uore per vei e —vvis—temi in tempoF F F @™—pite ˜ene per™hé3AF
e „eresin— pure —uguri e ™he quello di ytto˜re si— il primo di un— serie di t—nti —ltri
˜uoni ™ome suo m—rito e ™ome veiF
vuigi di t—nto in t—nto s™rive —n™he — meF gerto il ƒ—lesi—no deve essere sempre —llegroF
ƒ—lut—temi l— zi— engiol—D qu—ndo potete —iut—tel—X è ™—rità (orit—F
ƒ—pevo dell— pover— vuigi—F €otendo f—tele un— visit— per me —ll9ysped—leF
10Non si conosce il nome della signorina. Era danzata di Costantino, e sarà proprio Don Cimatti che
nel 1929 benedirà le loro nozze.
TV

6 1927
id or— s—luti ed un ˜el ˜—™io per me — vostro m—ritoD — qiov—nniD —d engiolino ™he
orm—i s—rà engioloneF i tu qiov—nni qu—ndo ti sposic ƒ—luti — „ognotti e tutti quelli
di w—rzenoF u—ndo torno ™on „ognotti p—rleremo per dei mesiF ƒ—luti — w—ri—ngel—
e —lle (glie spos—teF qr—zie dei s—luti di xin—F evendo o™™—sione non dimenti™—temi —d
inri™hett—F u—ndo ˜—m˜ini —nd—v—mo — w—rzenoD inri™hett— ™he er— l— più viv—™e di
tutte er— quell— ™on ™ui gio™—vo di piùF †i —˜˜r—™™io di ™uoreF
Fracchia Italo / 1927-9-27 /, ex-allievo di Valsalice, Uciale dell'esercito
v— tu— ˜ontà d—vvero mi h— ™ommosso e ri™hi—m—to personeD ™oseF F F qr—zieF ƒolo il
ƒignore s— il ˜ene ™he mi h—i f—tto ™oll— tu— ™—rissim—D ™ui rispondo solo per ™—rtolin—F
ƒono in treno e non ho ™omodità di —ltroF
„u mi f—i troppo onore volendo mettere l— mi— person— troppo in —lto nelle rel—zioni
™on teF fen —ltri s—nti ™i furono per il mio ˜uon st—loX hon €is™ett—D hon †—rvelloF hon
gim—tti sìD ti h— voluto un ˜ene immensoD preg—v—D ti ™onsigli—v— ! sentiment—le ™ome
te e più di teD può essere ™he in qu—l™he momento non ti —˜˜i— edi(™—toF €erdon—mi e
preg— per meF
sn un non lont—no ritorno ™erto ™i rivedremo eF F F ™—nteremo e suoneremoF vàD
làD non mettermi troppo in su nell— musi™—F F F ƒo di essere un poverissimo dilett—nte
sentiment—leF „u sìD ™he s—i s™rivere ™osì ˜eneD ™osì deli™—t—menteF
ell— tu— ottim— vuis— l9—ssi™ur—zione di —˜˜ond—nti su'r—gi e di preghiere per l9—nim—
˜enedett— del ˜—˜˜oF ei tuoi r—g—zzetti un ˜—™ioF ƒe mi m—nder—i un— tu— foto ™onE
tr—™™—m˜ierò di ™uoreF ellegroD ˜uono e (n d9or— ˜uon x—t—leF „i ˜enedi™oD —˜˜r—™™io e
˜—™io di ™uoreF gontinu— sull— ˜uon— vi— preg—ndo per ™hi ogni giorno ti ri™ord—F
Rinaldi Filippo BS/ 1927-10-1 /, Rettor Maggiore
ro pens—to ™he non rius™ir—nno spi—™evoli —i lettori del follettino nostri —m—ti ˜enef—ttori
—l™une notizie stori™he sul qi—ppone e sull— nostr— wissioneFFF €uò interess—re forse quest—
dom—nd—X gome si è venuto form—ndo l9impero gi—pponesecF
sl popolo gi—pponese ˜—s—ndosi sulle —nti™he sue tr—dizioni e sui ™odi™i s—™ri dell— su—
—nti™— letter—tur—D di™hi—r— di essere il popolo us™ito immedi—t—mente d—lle m—ni dell—
he— em—ter—suF
FFFv— de— em—ter—su rivolgendosi —l suo (glio yshihoEmimiEnoEmikoto disseX piglio
mioD il p—ese lussureggi—nte dell— pi—nur— ™oltiv—t— è il p—ese ™he tu devi govern—reY v—D
dis™endivi e govern—lo ˜eneF yshihoEmimi preferì vi —nd—sse suo (glio xinigiD ™he —™™omE
p—gn—to d— numerose divinità dis™ese —l pi™™o uushifuru dell— mont—gn— „—k—™hiho nello
ryug— @wiy—z—kiAF FFFsn seguito em—ter—su prendendo un— ™eleste gemm—D un— sp—d— ed
uno spe™™hioD ne fe™e dono —l suo (gliuoloD di™endoX uesto spe™™hio ™onsider—lo ™ome
l— mi— —nim—D e rendi — questo ™ulto ™ome se fosse — meF ƒono —ppunto questi tre oggetti
TW

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@lo spe™™hioD l— sp—d— e l— gemm—A ™onsider—ti ™ome em˜lemi dell— dignità imperi—leD e l—
™erimoni— d9—™™essione —l tronoD ™onsiste sost—nzi—lmente nell— pres— di possesso di questi
divini tesoriF
FFFxei li˜ri delle ƒ™uole element—ri superiori gi—pponesi dopo —ver n—rr—to il di—logo
dell— he— ™ol (glioD si leggeX v— p—rol— hivin— @dett— d—ll— he— em—ter—su — xinigiA
insegn— il fond—mento sul qu—le il nostro p—ese fu ™ostruitoY st—˜ilis™e l— distinzione fr— il
ƒovr—no e il sudditoY ess— ™i g—r—ntis™e l— perpetuità dell— dignità imperi—leD ™he durerà
qu—nto il ™ielo e l— terr—F xei li˜ri delle s™uole superiori e nelle opere te™ni™he si r—™™ont—
il f—tto senz— ™ommentiX è un postul—to — ™ui ogni ˜uon gi—pponese deve ™redereF
FFF sl f—tto ™erto è ™he —nti™hi gi—pponesi @di0™ile —ss—i determin—re le d—teAD ™ominE
™i—rono un— regol—re inv—sione di ™onquist— d—ll9ssol— del uyushuF sl ™entro inizi—le di
questo movimento di ™onquist—D ™ome pure di tutto il ™omplesso sistem— delle idee reliE
giose primitive del popolo gi—pponeseD è proprio l— provin™i— di wiy—z—kiD ™entro —ttu—le
dell— nostr— missioneF
FFFwentre leggevo qu— e là queste ˜elle notizieD mi sem˜r—v— di vedere l9epostolo €—olo
—d etene in mezzo —ll9ereop—go qu—ndo istruiv— quei p—g—ni ri™hi—m—ndoli fr—n™—mente
d—ll— superstizione e d—ll9ignor—nz— sul ™ulto dell— hivinitàD —l ™ulto del vero hio ™re—toreF
gerto ™he se fosse or— mission—rio in qi—ppone potre˜˜e ™on l— fog— —rdente del suo
dire retti(™—re le ™redenze dei gi—pponesi —l rigu—rdo e grid—re loro ™ome —gli —teniesiX
enime ˜uoneD in hio vivi—moD ™i muovi—mo e si—moD ™ome —ppunto disse qu—l™uno dei
nostri poetiX €oi™hé si—mo su— gener—zioneD su— stirpeF issendo dunque stirpe di hioD
non do˜˜i—mo stim—re ™he il hivino si— simile —ll9oroD —ll9—rgento o dell— pietr— s™olpit—
d—ll9—rte e d—l pensiero dell9uomoF
FFFuesto noi pure ™i sforzi—mo di predi™—re — queste ™—re —nimeD ™he se ™omprender—nno
l— verità dell— loro origine e —d ess— ™onformer—nno le loro —zioni ™erto —vr—nno f—tto un
˜uon p—sso nell9—pprendimento dell— nostr— ƒ—nt— religioneF
Rinaldi Filippo / 1927-10-3 /, Rettor Maggiore
FFFv9yper— nostr— viene ™onos™endosi lent—menteD m— si™ur—menteF e qenn—io spero f—r
pu˜˜li™—re un opus™oletto su hon fos™o in gi—pponese e forse inizi—re un giorn—lettoF
yhD qu—nto si f—rà del ˜ene ™oll— st—mp—F F F i qu—nto ™e n9è ˜isogno3 em—tFmo ƒigF
hon ‚in—ldi ™i —iutiF vei —spett— il ƒigF hon ‚i™—ldone ™he f—rà proposte ™on™rete pel
novizi—toD e™™F m— ri™ordi ™he se di quest9—nno o in genn—io non m—nd— due o treD ri™ordi
™he perdi—mo un —nnoD sempre per l— di0™oltà dell— lingu—F xon dom—ndo ™he due o tre
per —nnoD ™ome ƒF pr—n™es™o ƒ—verioF €ensi d—vvero —ll— ™os—F ƒo ™on ™ertezz— di due
o tre ™he già i ƒuperiori h—nno destin—to pel qi—ppone ! è un —nno gu—d—gn—to e ™red—
™he per il qi—ppone gu—d—gn—re un —nno è gr—n ™os— ! perderlo è un m—le immensoF
FFFpunzion— ˜ene l9…nione p—dri @ho trov—to dei veri —iuti e dei veri —postoli ! ieri
UH

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di™evo —d —l™uni di loroX †i metto l— veste e siete mission—ri ˜ell9e f—ttiF ‚idev—no
queste —nime ˜elleF F F gome si f—c
ƒe vei non mi m—nd— dei s—lesi—niD ˜isogn— ˜en s—lesi—nizz—re uominiD donne @—desso ho
—n™he le m—d—me fr— le ™ostole ™on l9unione delle m—driAD r—g—zze e f—n™iulli @™omp—gni—
di ƒF vuigi e i più gr—ndetti di™ono già un ˜uon pensiero —i più pi™™oli in ™onferenz—A e
giovinotti @per hon fos™o ! genn—ioD ™i s—rà ™ir™olo giov—nileAF
FFFxon sono pr—ti™o di —ltre p—rti del mondoF F F m— per i gi—pponesiF F F è ™osì ™hi—roD
™i vogliono i gi—pponesiF F F ƒti— pure tr—nquillo ™he non v—nno in o™— per gli europeiD
né per le ™ose europeeD s—lvo — servirsene e m—g—ri dire ™he le h—nno f—tte loroF veiD
—d esF l9h— veduto il dirigi˜ile ™ostruito d—l qenF xo˜ilec pinito il l—voro gli h—nno
f—tto le festeD l9h—n de™or—to e poi ˜ell—mente gli h—nno dettoX vei i™™ellenz—D v—d—
pure —l €olo ! —desso f—™™i—mo d— noiF È ™erto ™he —desso l9—pp—re™™hio mont—to d—
xo˜ileD lo smont—noD lo ™opi—noD lo studi—noD lo ri™ostruis™onoD e™™F F F xessuno h— più
l9h— vistoF ueste f—™™e gi—lle sorridenti sono f—tte ™osìF F F pr— di loro se le di™ono di
tutti i ™olori e non (—t—noF qu—i se uno di noi di™esse l9ennesim— p—rte di quello ™he un
p—dre gi—pponese può dire —i fedeliF
hunque insisto per —vere qu—l™uno per lo studioF qu—d—gni—mo un —nno in questo
qi—ppone ™he ™red— pureD ™orre ™orre ™orre e si risi™— di rim—nere ™on un p—lmo di n—so
e di non r—ggiungerloF
FFFwi permett— un— dilu™id—zione — pensieri pre™edentiF ƒono ™onvinto ™he noi in qiE
—ppone do˜˜i—mo impor™i ™olle s™uoleF v— s™uol— per il qi—ppone è tutto e in ess— il
r—g—zzoD il giov—neD gli —dulti @vi sono spe™ie di —sso™i—zioni exE—llieviA trov—no tutto ™iò
™he il mondo moderno può d—reF xei nostri or—tori l9uni™— novità potrà essere l— ™hies—
@e —nnessiA e l— gr—zi— di hioF h9—ltro h—nno tutto e —˜˜ond—ntemente e in forme di0E
™ilmente super—˜iliF uindiD ™ome veri(™hi—mo in pi™™olo or—D un —™™orrere inizi—le per
l— novitàD e poicF F F
Circolare salesiani / 1927-10-17 / ai Missionari salesiani in Giappone11
hi ritorno d— u—goshim—D dove ho potuto p—rl—re — lungo ™on ƒu— i™™F il heleg—toD mi
fo premur— di ™omuni™—rvi il risult—to dell— ™onvers—zioneF
IF ‚el—zione sul l—voro ™ompiuto (nor— nelle singole residenzeF epprov— tuttoD ne
godeY esort— — ™ontinu—re senz— s™or—ggi—rsiX preg— cotidie per noiF snsiste —0n™hé
non perdi—mo di vist— le vo™—zioni indigeneF
11Questa é la prima delle 217 circolari indirizzate ai confratelli del Giappone che sono state conservate.
Date le grandi distanze e la dicoltà di comunicazione, Don Cimatti nché fu Superiore della Missione
e dell'Ispettoria si tenne in contatto con i confratelli con le circolari in cui comunicava notizie e
direttive. Le prime circolari sono scritte a mano e moltiplicate con la carta carbone. Nel 1930
ricevette una macchina dattilograca e allora si modernizzò . Di alcune si sono conservate più
copie. Sono una preziosa fonte per conoscerne la spiritualità e l'importanza che dava al tenersi in
contatto con i confratelli.
UI

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PF ‚el—zione giuridi™— nostr— ™oll— hio™esiF xon sono —n™or— giunte le ˜olle di erezione
delle due nuove hio™esi @x—g—s—ki e pukuok—A nelle qu—li determin—ndosi i ™on(niD
s—rà pure determin—to in ™he posizione ™i troveremo nei rigu—rdi dell— dio™esiF Pare
™he ‚om— @— vui ™he f—™ev— l— qu—si propost— di f—r™i indipendentiA —˜˜i— rispostoX
ƒono —n™or— po™hiF F F ƒi vedrà più t—rdiF
FFFCorollarioX suggeris™o quindi di non f—re innov—zioni senz— prim— —ver udito il †es™ovoF
€er™iò —d esF è di p—rere di attendere per l— pu˜˜li™—zione del giorn—letto ide—to @™he
ritiene utile sotto tutti gli —spettiAF FFFwi— ™on™lusioneX
IF v—vori—mo per il giorn—letto r—™™ogliendo m—teri—le in modo ™he —ppen— si— liquiE
d—t— l— questione dell— dipendenz— o noD si poss— inizi—reF
PF v—vori—mo per le vo™—zioni indigene @studi—te —n™he l— questione dei (gli di w—ri—AF
QF €reghi—moD l—vori—mo —ss—i e si—mo umiliF
Ricaldone Pietro / 1927-10-28 /, Vicario del Rettor Maggiore
pin—lmente si è f—tto vivo ™on l— su— del RGIHGPUF ƒi temev— d— tuttiD nonost—nte le
—ssi™ur—zioni dell9sspettoreD ™he ve fosse ™—pit—to qu—l™he ™os— di grossoF weno m—leF F F
en™he vei h— p—g—to il tri˜uto —l ™—lore e —i pir—ti ™inesiF F F e heo gr—ti—s3FFF
ˆ ƒt—ser— ™on w—rgi—ri— e vivi—˜ell— mi im˜—r™o per yshim—12 per le feste fr—n™esE
™—neY vi è —n™he il heleg—to ™on ™ui giorni f— e˜˜i ™olloquio per più ore — u—goshim—F
ˆ xon sono —n™or— erette le due nuove dio™esiF uindi non si s— — ™hi s—r—nno —0d—ti
i s—lesi—ni
ˆ wi permett— ™he insist— sull— questione del person—leF vei s— in ™he ™ondizioni ™i
trovi—mo per l— lingu—F ro già due ™risti—nità in vi— di form—zione e promettenti
—ss—i @SH l9un— e QH l9—ltr—A e già ˜isogn— sdoppi—rsi pel servizio religiosoD —lmeno
mensileF xon m—nd—ndo —n™he solo due o tre signi(™— un —nno perdutoD per™hé
per essere nelle ™ondizioni di l—voro —n™he minimo fruttuoso o™™orrono non meno
di due —nniF vei h— ™onst—t—to ™he in qi—ppone —rrivi—mo un RH —nni dopo e ™ome
lung— e s™—˜ros— si— l— vi—Y per™iò ved— un po9 —lmeno in genn—io di f—r im˜—r™—re
qu—l™uno di quelli ™he sono già design—ti pel qi—pponeF xon dom—ndo se non qu—nto
dom—nd—v— ƒF pr—n™es™o ƒ—verio @e vorrei —vere l— su— s—ntità e forz— per rius™ir™i
™ome rius™ì vui —d ottenerloA me ne m—ndi tre per —nnoF ‚i)ett—D —m—tissimo
ƒigF hon ‚i™—ldoneD e per il ˜ene ™he h— dimostr—to di voler —l qi—pponeD veng—
nell— de™isione di —™™ontent—rmi —lmeno in p—rteF vei può f—rloX lo vogli—3
12Oshima, isola al sud di Kagoshima, dove la chiesa era orente. I cristiani, moto ferventi, venivano in
buona parte da Nagasaki. Don Cimatti vi tenne una serie di concerti molto bene riusciti.
UP

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ˆ u—nto —l gim—tti futuroF F F yhD —m—tissimo hon €ietroD non è per meD è per
l— mi— —nim— e per l9—m—t— gongreg—zione ™he p—rloD e per le —nimeF wi l—s™ino
tr—nquillo — l—vor—re ™oll— s™op— in m—noD e nell— li˜ertà di muovermiD non — servizio
d9eti™hett— ™omplimentos—D m— ™olle povere g—m˜e e ˜r—™™i— ™he hio mi h— d—toF
w— ™he ™os— vuole ˜—rd—re di (ori e di ˜leu un —sinoc @vo leggevo proprio st—m—ne
su ƒF pr—n™es™o di ƒ—lesAD è sempre un —sinoD nei ri)essi miei ™on questo di peggioD
™he non mi ™i trovo e dopo tuttoD se sono ™osìF F F è vui ™he ™i f—ttoD non noiF ro
l— ferm— ™onvinzione ™he hon fos™o e hon ‚u— —vre˜˜ero f—tto ™osìD ™ome hon
gim—tti f—F v—s™ino questo rom—gnolo nell— li˜ertà dei (gli di hioF
Rinaldi Filippo BS / 1927-11-10 /, Rettor Maggiore
em—to €—dreD torno or— d—ll9isol— di yshim—D l— ™ui ev—ngelizz—zione è —0d—t— —i €—dri
pr—n™es™—ni del g—n—d—F snsieme —i ™—ri ™onfr—telli hon w—rgi—ri— e hon vivi—˜ell—
—˜˜i—mo port—to il nostro modesto ™ontri˜uto musi™—le per onor—re qesù gristo ‚eD
™he per l— prim— volt— er— port—to pro™ession—lmente in trionfo per le prin™ip—li ™ittà
dell9isol—F i qesù fu onor—to d—i ™risti—niD e —n™he d—i p—g—ni ™he dimostr—rono un
™ontegno ™orrettissimo in queste solenni m—nifest—zioniD e pur non ™onos™endo qesùD
molti di essi lo onor—rono —n™he prest—ndosi —ll9orn—ment—zione delle vie e — m—ntenere
l9ordine pu˜˜li™oF
p—tti dimostr—tivi ™he dimostr—no ™ome ! si— pur lent—mente ! m— nett—menteD gr—n
p—rte di quest— ™—r— n—zione v— pol—rizz—ndosi verso qesùD re e ™entro dei ™uoriF i
—ll9ultim— pro™essione — x—seD ™entro più import—nte dell9ssol—D proprio per quelle stesse
vie ™he —vev—no risuon—to —gli evviv— di gioi— per l— visit— dell9smper—toreD stip—te di
gente po™o tempo prim— un— foll— devot— di ™risti—ni tr— l9—mmir—zione di migli—i— di
p—g—niD ™—nt—v— le lodi —l re dei se™oliD — qesù port—to in trionfo d—l r—ppresent—nte
del €—p— ƒFiF wonsF qi—rdiniD ™he p—ss—v— ˜enedi™endoD mentre noi s—™erdoti ™on vo™e
™ommoss— ™—nt—v—mo sllumin—re qui in tene˜ris et in um˜r— mortis sedentF
Valentini Eugenio / 1927-11-21 /, chierico tirocinante, suo ex-allievo
xon so qu—le si— il tuo s—ntoF fuon ynom—sti™oF ge ne sono v—ri in questo tempoF ro
letto e postill—to l— tu— del WGWGPUD ed or— —ggiungo qu—l™he impressioneD —l solito fr—n™—
e le—leF
IF wi p—re di leggere fr— le righeX —A tropp— preo™™up—zione di s—ntitàD ˜A ™he pensi ™he
l— perfezione si— per te un qu—l™he ™os— sopr— —lle regole pr—ti™he di vit— s—lesi—n—
@s—re˜˜e un errore gr—veAF
PF ƒe non st—i —ttento e se non ti im˜evi di ƒF pr—n™es™o di ƒ—les @mi permetto di
insistereA temo ™he l— tu— s—ntità diventi di peso o uggios— per ™hi l— vede e ™he
UQ

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quindi per ˜uon— in sé e per teD non v—d— ˜ene per gli —ltriX e noi do˜˜i—mo essere
sopr—ttutto —postoliF
QF €er le vo™—zioniX —A preghier—D ˜A sii modello di vit— s—lesi—n—DF F F v— sterilità di
t—nti terreni deriv— d— t—nte ™ose imponder—˜ili e di0™iliD m— non ™redo si— sterilità
di f—ttoD m— solo rel—tiv—F È ™ome d— noi in qi—pponeF …n— gr—nde p—rte dell—
nostr— missioneD — dett— dei mission—riD è terr— di m—ledizioneF qr—zie — hio si sono
già —vuti ˜—ttesimi di p—g—niF yhD preghi—moD l—vori—mo s—lesi—n—menteY ™ome per
i terreni non può p—rl—rsi di sterilità —ssolut—D ™osì per le vo™—zioniF
RF ve opere del p—˜er3 €er quelle ™he ™onos™o @non moltoA ˜elleD ottime m— non
s—lesi—neF e €iov— un —nno —d —l™uni ™onfr—telli ™ui il s—nto hon €is™ett— dett—v—
gli eser™iziD e vui pure li f—™ev—D si er— s™elto il p—˜er ™ome lettur—F …n giorno hon
€is™ett— mi ™hi—m— — ˜ru™i—pelo e mi dom—nd—X ghe ne di™i del p—˜ercF xon
so ™os— gli —˜˜i— rispostoD m— mi rim—se però in™—n™ell—˜ile il suo —pprezz—mentoX
pr—n™—mente è un9—s™eti™— di0™ile ed io non l— ™—pis™oF yhD noi ƒ—lesi—ni —˜˜i—mo
l9—s™eti™— di hon fos™oD molto più —™™essi˜ileD f—™ile e pr—ti™— per noi3F €er me
preferis™o ƒ—n pr—n™es™oX ™—pis™e di più il ™uoreY forse l9—ltro più l— test—F„i former—i
un— perfezione più —ll— port—t— di tuttiD dei giov—ni e più —d—tt— —l tuo ™uore e —ll—
tu— —nim—D insomm— più s—lesi—n—F
SF ƒtrenn— per quest9—nnoX qesù l—vor— per teD ™on teD in teF ‚enditi f—mili—re questo
pensiero —ggiungendovi l— re™it— pos—t— del €—terF i™™oti i miei —uguri n—t—lizi e
di g—pod—nnoF
TF gerto ™he per ri™ord—rti non ho ˜isogno di fotoX m—nd—mel—F gi f—rò sopr— un po9
di studio —ll— vom˜roso o —ll— perri e ti dirò i risult—tiF
UF i in(ne preg— preg— preg— per me per™hé il ˜uon hio mi —iuti — s—lv—rmi l9—nim—
e — s—lv—rgli —nimeX non desidero —ltroF „i —˜˜r—™™io nel ƒignore e ti ˜enedi™o ™on
tutt— l9—nim—F €resso qesùF
Rinaldi Filippo / 1927-12-1 /, Rettor Maggiore dei salesiani
ƒono —d yit— per le feste di ƒF pr—n™es™o ƒ—verioD presenzi—te d— ƒF i™™F il heleg—to
epostoli™o ™he —™™omp—gnerò — x—k—tsu @non ™onos™ev— —n™or— queste due residenzeA e
poi —ndrò — x—g—s—ki @™osì mi ™onsigli— il heleg—to stessoA per l— ™ons—™r—zione di wonsF
„hiryD nostro nuovo †es™ovoF
h—gli e™t— —vrà veduto ™ome wiy—z—kiEyit— sono —0d—ti —lle wissioni istere di
€—rigi e quindi noi si—mo —n™or— ˜en lont—ni d—ll— met—F F F weglio ™osìF F F
g9impr—ti™heremoY metteremo molt— —™qu— sul fuo™oY rit—rderemo molte ™oseF F F ƒe
™osì —vviene è ™erto per volere di hio e ™osì si—F ro p—rl—to ™ol heleg—to per —vere direttiveD
UR

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per™hé mi preme ™he lo spirito di hon fos™o sulle rel—zioni ™olle —utorità e™™lesi—sti™he
si— perfettoF id il sottos™ritto non —vendo m—i f—tto questo mestiereD m—sti™— —ss—i po™oF
FFFve rinnovo (n—lmente qu—l™he r—™™om—nd—zioneX
ˆ sl heleg—to ! si— pur ridendo ! ˜—tte sul solito ™hiodo di ™ui vo™ifer—no l9sspettore e
™onfr—telli ™inesi e forse più lont—noF hon gim—ttiD eh3 eh3F F F vei ™onos™e questo
povero uomo e quest— pover— test—F €er™hé —vvelen—rgli inutilmente il s—nguec wi
l—s™ino l—vor—re tr—nquilloD senz— ™iondoli e senz— —˜iti d— ™ommend— @m— mi l—s™i
dire ™osìAF F F qu—rdi3 gredo —llor— si— meglio torn—re in st—li—F
ˆ FFFhon gim—tti s™ongiur— ™he non gli si di—no ™—ri™he onori(™heD ™iondoli o —˜iti
spe™i—liX non —™™ett—F gredo ™he qui il voto di o˜˜edienz— non ™9entr— per null—F13
ˆ hon gim—ttiD (no —d ordini ™ontr—ri @nonost—nte le lettere dell9sspettore hon g—n—zeiA
dipende d—ll9sspettoreF
ˆ hon gim—tti preg— i ƒuperiori di pens—re su˜itoD se si ™ostituirà l— €refettur—
epostoli™—D —lle due ˜r—n™heX dio™esi e oper— s—lesi—n—F hon „—nguyD hon €i—™enz—
sono s—ntiD —˜iliD e™™F e™™F hon gim—tti non s— ™om—nd—reX è t—nto evidente l— ™os—
™he i ™onfr—telli me lo di™onoF ghe f—r™ic Ipse fecit nos3 ƒ—rà @dirà veiA per™hé
non s—i u˜˜idire e per™hé sei super˜oF ƒ—rà —n™he per questoF w— penso ™he
per queste ™ose ™i vogli— un— disposizione n—tur—le ™he hon gim—tti non h—F wi
l—s™ino dunque sold—to sgo˜˜oneD ™he f— il m—tto sul p—l™oD ™he suon— e ™—nt— e
˜—ll—F f—st— di queste in™res™iose questioniD ™he tolgono l9—ppetitoD l— p—™eF F F e
mettono in peri™olo l— s—lute dell9—nim—F
€FƒF E €—rl—ndo ™ol heleg—to questi insistev— — ™he insistessi per l9invio di qu—l™uno per
inizi—re lo studio dell— lingu—F vo —ssi™ur—i delle mie insistenze e rinnovo e ripetoX hopo
due —nni di studio ™hi h— —ttitudine —llo studio ˜—l˜ett—ndo si f— ™—pire e ™—pis™eF F F
prim— non è possi˜ile senz— d—nnoF ghi—roc €er™iò insistoD insistoD insistoF hevo
m—nd—re progetti per il novizi—toc i per le ƒuorec hunque —nime ˜elle dei ƒuperioriD
—iut—te questo ˜uono — nienteD se noF F F
Rinaldi Filippo / 1927-12-10 /, Rettor Maggiore
v— su— dell9II xovem˜re mi trov— — x—g—s—kiD dove wonsignore mi h— ™hi—m—to per
—iut—re l— p—rte musi™—leF qr—ndi feste3 €osso ™osì f—re —ltre preziose ™onos™enze ™on
questi †es™ovi mission—riF FFF
È un momento ˜uono pure per l— religioneD per™hé il qoverno l— vede ˜eneF
13Su questo argomento tornerà tantissime volte anche in seguito, pur obbedendo sempre agli ordini dei
Superiori.
US

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wi ™red—D —m—to €—dreD il qi—ppone dà di volt— — tutto —nd—reF v9elemento studenti
delle s™uole superiori è im˜evuto di prin™ipi (loso(™i so™i—listi e ™omunistiF v— pletor—
di studenti ™he —'oll— le s™uole superiori @l9…niversità di „okyo ne h— UFHHHD quell— di
xiz— IHFHHHA non trov— di ™he o™™up—rsi ! molti entr—no nell— polizi—D e pens—re ™he il
qi—ppone pens— ™he s—rà l— polizi— ™he s—lverà il qi—pponeF F F v— ment—lità gi—pponese
è super(™i—leD non ri)etteF F F e —llor—c vei vede ™erto le ™onseguenzeD ™he per me vedo
™hi—rissime e non ™i vorr—nno molti —nniF v9elemento oper—io è form—to —ppunto di questi
elementiD d— queste ment—litàD ™he piene di —more di séD si ritengono ™—p—™i di tutto e
di —ver ˜isogno di nessunoF wio ˜uon €—dreD non t—rdiF vei s™riveX hio v— lentoD m—
non vuole lenti voiF qli ho detto in ™on(denz—X w— ™—ro qesùD noi vogli—mo —nd—re in
frett—D m— se „u v—i lentoD e se i ƒuperiori v—nno lentiD ™ome posso u˜˜idire —l ƒuperiore
™he mi s™riveX xon vuole lenti voic
FFFw—ndi qu—l™unoD prete possi˜ilmenteD ™he non de˜˜— pens—re ™he —llo studio dell—
lingu—F
vei di™e ™he inve™e di ISH mission—ri ne dovrà invi—re milleF w— —˜˜i— fedeD mio —m—to
p—dreD e ne invierà di piùF
Circolare salesiani / 1927-12-16 / Missionari in Giappone
È l9inizio dell— noven— di x—t—leF e™™ett—te gli —uguri ™ordi—li qu—li ve li vorre˜˜e f—re
hon fos™oD qu—li ve li vorre˜˜e f—re person—lmente il ‚ettor w—ggioreF †oi —ument—te
tutto questo —ll9in(nito e —vete un9ide— di qu—nto vorre˜˜e dirvi hon gim—ttiF €rego per
voiD penso — voiD il ƒignore riempi— di gr—zie le vostre —nimeFqr—zie del l—voro ™he f—te e
dell— ™—rità ™on ™ui mi sopport—teF
ve feste di x—g—s—ki ottim—mente rius™iteF ir—no presenti tutti i €—dri fr—n™esi e
gi—pponesiD i r—ppresent—nti degli ordini e ™ongreg—zioni religioseF €—rl—i —n™he — nome
vostroD suon—i e ™—nt—i @Q ™on™ertiAF F F è d—vvero il qu—rto d9or— dei ™on™erti3 heo gr—ti—s3
pe™i preziose ™onos™enze ed —n™he ™oll— musi™— e ™olle notizie @™he tutti ™onos™onoF F F
si vede ™he ™i osserv—noF F F A dell— nostr— —ttività si in™omin™i— — ™onos™ere l9oper— nostr—F
heo gr—ti—s3 ‚endi—mo™i degni dell— stim— ™he h—nno di noiF €reghi—mo e l—vori—moF
Besnate Daniele / 1927-12-31 / chierico, ex-allievo di Valsalice
qr—zie dell— tu— e delle ˜elle notizieF F F pr— perr—r—D qiord—no e te potete f—re i tre
l—droniF F F voglio sper—re l—droni di —nimeF F F
fr—vi3 ellegri e l—vor—teF F F di notteD se volete ˜ene — hon fos™oD noF F F s—lvo ™he
lo f—™™i—te ™ol permesso dei superioriF weglio —lz—rsi prestoF xel tuo —gire non volere
preo™™up—rti troppo dei risult—tiF F F l—vor—D semin—D senz— —ltr— preo™™up—zioneF F F
ƒe —spetti me ™he veng— — ™ons—™r—rtiD st—i fres™oF F F xon sono sto'— d— †es™ovoD st—9
™ertoF
UT

6 1927
€reghi—moF u—ndo verrò l— vedreteF F F or—D sempre vi™ino —l „—˜ern—™oloF
„i —˜˜r—™™io e ˜enedi™oX
UU


7 1928
pigur— UFIX gon™erto — ys—k— IWPV
UV

7 1928
IGQH es™e l— †it— del †enF hon fos™o in gi—pponese
QGPU †iene erett— l— wission e indipendente ! hon gim—tti g—po missione
RGPSESGIV ƒerie di gon™erti —„okyo e — ys—k—F gompone V ™—nti — ƒF „eres—
SGPR gomin™i— l— ‚ivist— mensile hon fos™oD l9—ttu—le †it— g—ttoli™—
IIGI wsF r—y—s—k— visit— l— ™hies— di wiy—z—ki
Capuzzo Giovanni / 1928-1-1 / chierico, suo ex-allievo
enno nuovo3 heo qr—ti—s3 fr—vo3 €reg— per meF F F è il più ˜el ri™ordo ™he poss—
—vere di hon gim—ttiD per™hé pur lont—noD e —n™he dopo molti —nni @qu—ndo t—nte ™ose
si dimenti™—noA mi trover—i sempre vi™ino — qesùF
euguri per l— m—turitàF ei tuoi tempi di †—ls—li™eD qu—nto ˜rontol—re di t—nti tuoi
™omp—gni pel nuovo indirizzo d—to d—i ƒuperiori —llo student—to (loso(™o3 †edi ™ome
or— premi— il ƒignore l9oper—to dei ƒuperioriF F F yhD — o˜˜edire non ™i si perde m—iF
sl proposito di non —prire più quei li˜ri per tutt— l— vit—D mi p—r gr—veX direi di non
f—rloX è dovere studi—reF s ri™ordi di †—ls—li™e ti f—r—nno del ˜eneY non t—nto le p—role di
hon gim—ttiF F F gerto er—no e sono ispir—te — questo ™on™ettoX qiov—nniD voglio ˜ene
—ll9—nim— tu—F xegli s™or—ggi—menti dirò — teX …omo di po™— fedeF F F i non ™9è qesùc
non ™9è l— m—mm—c xon ™onos™i l— legge dell9—˜˜—ndono in hioF
FFFhunque —v—nti sempreD ™on ™—lm—D l—vor—ndo e studi—ndoF „i ˜enedi™o e ti —˜˜r—™™ioF
Rinaldi Filippo / 1928-1-10 /, Rettor Maggiore
snsisto —0n™hé @—n™he f—™endo s—™ri(™iA invii su˜ito qu—l™uno per inizi—re lo studio dell—
lingu—X si gu—d—gn—no degli —nniD e in qi—ppone un —nno gu—d—gn—to è di un pregio
in™—l™ol—˜ile per l9—vvenireF fisognerà pure ™he —ll— test— di qu—lsi—si istituzione si —˜˜i—
in —nimo di f—re ™i si— ™hi s— l— lingu— @è inutile illudersi3 sn qi—ppone le —ltre lingue
possono essere un lussoD si può f—re un ˜ene rel—tivo —n™he ™on quelleD m— senz— il
gi—pponese non si f— null—D p—rl—ndo um—n—menteAF ƒe no dovremo in tutto dipendere
d—gli —ltri ed i qi—pponesiD —n™he ™—ttoli™iD per tir—re l9—™qu— —l loro mulino sono l9ide—leFFF
‚ipetoX —˜˜i— fedeD mio ˜uon €—pàD ed —vendo pens—to — t—ntiD l9—ver dimenti™—to il
qi—pponeD è imperdon—˜ile d—vvero e non v9è rimedio se non provvedendo —l più prestoF
ƒe vei lo vuoleD lo puòF ƒe poi non lo vuoleD si —ggiusti ™ol ƒignoreF
hon gim—tti sempre —l solitoF ƒpiritu—lmente mi sforzo senz— visi˜ili risult—ti per f—rmi
s—ntoF sl desiderio ! mi p—reD e0™—™e ! ™9èD m—F F F …n— ™os— temo fortemente di essere
si— pure involont—ri—menteD ™—us— degli s™—tti di hon g—voliD s—nto uomo d—vveroF ƒe
™osì fosse ™on tutt— l9—nim— prego i ƒuperiori di provvedere ™on tutt— li˜ertà nei ri)essi
UW

7 1928
mieiD senz— timore —l™unoF wi sem˜r— d—v—nti — hio di essere in uno st—to di indi'erenz—
t—le in questo genere di ™oseD ™he mi viene spesso di dom—nd—rmiX È ™onforme —l nostro
spirito questocF gredo di sìD seguendo ƒF pr—n™es™o di ƒ—lesF hi t—nto in t—nto —n™he
l— super˜i— e l— sensu—lità vorre˜˜e —vere l— loro ! mi f—nno ™osì ™omprendere ™he ™9è
—n™or— molto posto per l— s—ntitàF €reghi —m—to p—dreD per l9—nim— mi— ™he non desider—
—ltro ™he di —˜˜—ndon—rsi in hioF F F e poi v—d— ™ome vuoleF
Circolare Salesiani / 1928-1-11 /
sntensi(™hi—mo l— prep—r—zione —ll— fest— del xostro ƒF €—tronoF xei dis™orsi del giorno
@spe™i—lmente — ™hi è in gr—do di ™—pire e di leggereA p—rli—mo dell9import—nz— dell— ˜uon—
st—mp—F
€er l— vit— di hon fos™o1 direi per or—X
—A IHHH ™opie — wiy—z—kiD
˜A IHHH ™opie — x—k—tsuD
™A il resto sti— — yit— in depositoF
x—k—tsu e yit— pensino — invi—re ™opie — tutte le —utorità lo™—liD persone —mi™heD ™risE
ti—neF €rezzo di vendit— IH sen @v— ˜eneAF wiy—z—ki penserà —ll9invio — tutti i mission—ri
e —lle —utoritàF
gon vivo —'ettoD sempre uniti in hioF
Circolare Salesiani / 1928-2-6 /
qr—zie di tuttoD e voi in quest— p—rol— leggetevi proprio qu—nto può dire un9—nim— ™he
desider— il ˜ene delle vostre —nimeF eiuti—mo™i vi™endevolmente per re—lizz—re questo
™he deve essere il nostro ™ontinuo ed uni™o desiderioX
—A €er i ™risti—niX tenersi in ™ont—tto diretto ™on visite mensili @per i vi™iniAD trimestr—li
@per i lont—niAD oltre —lle ™onvers—zioni —ll— wissioneF Indirettamente ™on lettereD inviti
di festeD —rti™oli di giorn—leD li˜riD e™™F
˜A €er i p—g—ni —ll—rg—re ed estendere il l—voro già f—ttoF
ro trov—to —l ritorno l9—nnun™io dell— morte di mio fr—tello vuigiD2 ™onfr—tello ƒ—lesi—noF
gredo ™he non —vrà ˜isogno delle nostre preghiereD m— è (orit— ™—ritàF F F per™iòF F F xon
™onos™o p—rti™ol—ri ed ho solo notizie indiretteF qr—zie (n d9or— di qu—nto f—reteF
1Questa Vita del Venerabile Don Bosco di 90 pagine fu pubblicata in data 20 gennaio 1928. Termina
con le Parole di Don Bosco ai cooperatori salesiani e una breve presentazione dei Salesiani in
Giappone. Le tre foto inserite sono Maria Ausiliatrice, Don Bosco e il gruppo dei missionari. Da
tener presente che non erano passati neppur due anni dal loro arrivo.
2Luigi Cimatti suo fratello coadiutore salesiano era morto missionario a Piura in Perù il 13 dicembre
1927. Era anche lui ottimo musico e direttore della banda musicale. Salesiano esemplare. Fa
meraviglia che la notizia sia arrivata solo adesso. A quei tempi c'era il telegrafo.
VH

7 1928
Rinaldi Filippo / 1928-2-8 /, Rettor Maggiore
gompiut— l— visit— mensile ed —n™he —nd—to (no — x—g—s—ki per p—rl—re di v—rie ™osette
™on wonsignoreD oggi inizio del Q° —nnivers—rio dell— nostr— venut— in qi—pponeD voglio
p—ss—re qu—l™he tempo ™on veiF
FFF…rge person—le ! urgono mezziF F F quindi se può un po9 per queste ™ose e per i viveri
invi—re qu—l™he ™os— ™redo —ndrà ˜eneF
€er il person—le @non pensi ™he si vogli— ™orrer troppoA se è vero qu—nto di™ev— il g—rdF
g—glieroD hon fos™o —ll9—llor— missione dell9emeri™— diede dopo due —nni d—ll9inizio non
so qu—nti s—lesi—niF sn qi—ppone null—F F F pur pens—ndo ™he questi (no —l IWQH non
potr—nno entr—re in forz—F F F €er meD qu—ndo qesù mi di™e qu—l™he ™os—D gli f—™™io segnoX
g—ro mio ƒignoreD s˜—gli—te direzione ! è — „orino ™he ˜isogn— —nd—re e muovere un
po9 quei ™uori duriD ™he qu—ndo sono vi™ini ti —mm—zz—no ™olle promesse @tiro un— s—tir—
— hon ‚i™—ldoneA e poiF F F ™hi s9è visto s9è vistoF qesù di™eX €uIs—te et —perietur
vo˜isF F F e hon gim—tti puls— (du™iosoF F F enimoD m— de™id— un— ˜uon— volt—F ƒì o
noc gosì —lmeno si pens— —d —ltro e si —spett—F F F wio ˜uon p—pàD non le sem˜ri v—n—
pretensioneF F F gerto hon gim—tti più ™he fesserie non s— f—reD m— qu—ndo penso — hon
‚i™—ldone ™he ™onst—t—v— ™he si—mo giunti in yriente ™on RH —nni di rit—rdoD qu—ndo si
vede ™osì lent—mente pro™edere le opere di ev—ngelizz—zione per™hé @e per me è il massimo
perchéA non ™i sono mission—ri @VH milioni di p—g—ni ! PHH mission—ri ! ne tolg— SH fuori
di ™om˜—ttimento @per molte ™—useA e i s—lesi—ni ™he sono desider—tiD —spett—no —n™or—
degli —nniF F F devo dire non ™—pis™o proprio null—F hunque insistoD suppli™oF F F 3
IF w—ndi su˜ito qu—l™uno per l— lingu—Y
PF w—ndi presto molti giov—ni studenti o novizi o ™ome vuoleY
QF s ƒuperiori de™id—no presto e di—no direttiveY e ™osì —n™he in qi—ppone w—ri— eF e
hon fos™o l—vorer—nnoD m— se li l—s™i—no inoperosiF F F
RF ƒe può m—ndi qu—l™he sussidioF
id or—D ˜uon €—dreD non pensi —lle mie espressioniF F F il mio modo di s™rivere è ™ordi—leD
m— un po9 f—r—˜uttoD rivoluzion—rio rom—gnoloF vei ™omprendeF €er hon gim—tti le ™ose
sono ™ome le ho esposteD e v—lutiX più si t—rd— pel qi—ppone e peggio è in tutti i sensiD
per l9oper— nostr— e per il qi—pponeF
wi ˜enedi™— e ™on me tutti i ™—ri ™onfr—telli ™he f—nno prodigi di l—voro e si vengono
form—ndo ˜uoni e s—ntiF
3Don Cimatti per molti anni continuò a insistere in questo tono. Conoscendo le dicoltà della lingua
se ne comprende bene il motivo. Eettivamente dalle statistiche risulta che il Giappone fu tra le
missioni dell'Asia quella che ricevette meno personale. Forse le dicoltà di cui parlava Don Cimatti
incutevano timore.
VI

7 1928
ƒ—prà ™erto dell— morte del mio vuigiF ƒtr—no ™he l9ho s—puto non d—l suo diretE
tore @™hissà per™hécA né so —l™un p—rti™ol—reF vei ™onos™e i ˜isogni di quest9—nim—X lo
r—™™om—ndo —ll— ™—rità delle sue preghiere e dei ƒuperioriF pi—t volunt—s hei3
Ricaldone Pietro / 1928-2-12 /, Vicario del Rettor Maggiore
ƒono in —ttes— di su— desider—tissim— ™he illumini un po9 il d— f—rsi e non ™i f—™™i— vivere
in un mondo d9illusioni e per™hé dovendo f—re qu—l™he ™os— di sodoD vi poss— provvedereD
tutto e ˜eneF
e˜˜i—mo letto ™on ver— mer—vigli—D m— ™on profondo doloreD ™ome furono tr—vis—te
™erte sue interviste @spe™i—lmente sull— q—zzett— del €opolo e sul womentoD sui d—ti
numeri™i e sulle lo™—lità gi—pponesiAX questo nuo™e —ll9oper— nostr— in st—li— e —ll9estero
@se queste ™ose sono letteAF F F si rideF F F sn qi—pponeD si™™ome ™—pitere˜˜e lo stessoD ho
™onsigli—to non f—r pu˜˜li™—re null— ™he non si— s™ritto d— noiF xe ho già s™ritto —l ƒigF
hon ‚in—ldi e —ll9sspettoreD m— nel ™—so ™he non —rriv—sse l— letter— ri—ssumo — veiF FFFwi
r—™™om—ndoX
—A person—le per lo studio dell— lingu—D su˜itoF F F m— per™hé h—nno m—nd—to —iuti —
tuttiD e qui dove s— ™he ˜isogn— rompersi l9osso del ™ollo per l— lingu—D t—rd—no t—ntoc
‚i™ordi ™he ™hi viene nel IWPV @se non vogli—mo ™re—re spost—tiA (no —l IWQH ˜en m—turoD
non è —di˜i˜ileF
˜A xovizi—toF ghe ™os— present—re —i ƒuperioric w— ˜ell—3 wi o˜˜lig—no — f—re il
™—po — questi s—nti ™onfr—telli e non so ™he ™os— f—reF F F vei di™eX —d—gioD —d—gio3F F F
†uol s™ommettere ™he il qi—ppone è ™ome è —n™he per™hé tutti i mission—ri di™ono —d—gioD
—d—gioF F F e int—nto il tempo p—ss—F F F eF F F xon ™red— ™he hon gim—tti pensi di ™onvertire
e sovvertire —˜ imisF F F xyD xyD xyF F F desidererei solo nel nome del ƒignore semin—re
semin—re semin—re e meglio ™he si può ˜uon semeD in terreno ˜en l—vor—toF F F m— uso Don
BoscoD ™he non deve —vere m—i detto @l— di™o gross—cF F F mi ˜—stoni pureF F F t—nto si—mo
lont—niA —d—gioD —d—gio m— l—voroD l—voroF F F vei mi ™onos™e ! s—rò f—nf—roneD po™o
edu™—toD involuto nel pensiero ! l— vedo ™osìD pronto — f—re ™ome vogliono i ƒuperiori in
questo genere di ™oseF F F t—nto più ™he sono inesperto e inettoF F F es™oltiD hon ‚i™—ldone
mioD f—™™i—mo ™osìX loro superiori v—d—no in frett—X se è ne™ess—rio ™i pens— il ƒignore —d
—nd—re —nd—re —d—gio ! pedeD per˜—™™o3 un po9 di fede3 e il ƒignore li ˜enediràF pinor—
non ho dom—nd—to ™he qu—nto dom—nd—v— @e ottenneA ƒF pr—n™es™o ƒ—verioF xe m—ndino
in qi—ppone tre per —nno e vedrà ™he —ndrà ˜eneF ƒe poi si vuole il novizi—toF F F quello
interess— il l—to s—lesi—no e per™iò è un9—ltr— sedeF fehD ˜eh3 golleghi vei questi pensieri
e preghi per meF
Circolare Salesiani / 1928-2-13 /
sl l—voroD ™ome vedeteD per l— ˜enedizione del ƒignore non m—n™— —nzi viene sempre più
divent—ndo ponderoso e di0™ileF €er™iò — nome di hon fos™o e per il ˜ene delle —nime
VP

7 1928
nostre vi r—™™om—ndoX
IF eument—ndo il l—voro —umenti l9intensità dell— preghier—D
PF v—vori—mo ™on ™—lm—D e specialmente
QF v—vor—teD m— solo qu—nto le proprie forze ™omport—no ! —˜˜i—tevi ™ur— dell—
s—nità @hon fos™oAF
€er™iòX
IF xon si l—vori di notte
PF ƒi l—vori se™ondo o˜˜edienz— e ™on ordineF ‚i™ordi—mo ™he l'ottimo è nemico del
beneF
QF evvi™in—ndosi l— prim—ver— @sentendo il p—rere dei rispettivi dottoriA ™redo utile
‘™he“ tutti f—™™i—no un— qu—l™he f—™ile ™ur— depur—tiv— del s—ngueF
RF s v—ri l—vori ™he si inizi—no non si perd—no di vist—F wiei ˜uoni fr—telliD oh3 il
˜uon hio vede l— nostr— ˜uon— volontà e il desiderio —rdente di l—voro per il ˜ene
delle —nime ™he tutti —˜˜i—moD m— vuole ™he —gi—mo ™on n—tur—lezz—D ™on ™—lm—D
seguendo l9ordine delle ™oseD ™on gr—n fede ed —˜˜—ndono in vuiF es™olt—te qu—nto
vi h— detto ™hi —m— le —nime vostre e ™he h— stretto o˜˜ligo di dirveloF
Rinaldi Filippo / 1928-2-28 /, Rettor Maggiore
È il giorno dell9eser™izio dell— ˜F mF e per™iòX
ƒ—luteX ˜uon— in tutti i sensiD mi p—reF FFFi™™o qu—nto provo d— qu—l™he tempoF F F
ƒpero si— un— gr—zi— del ƒignore d—vveroF F F †—do sempre vedendo meglio il null— di
hon gim—tti in ogni sensoF F F x—s™e questo d—ll— v—lut—zione di qu—nto vedo in rius™it—
f—tto ™osì ˜ene d—gli —ltri ™onfr—tellic h—ll— ™onst—t—zione ™he dove mette l— m—no hon
gim—tti più ™he mes™hinità non es™onoc h— un— m—ggior ™onos™enz— dell9—nim—D dell—
pover— —nim— mi—c
sn qu—l™he momento mi p—re d—vvero ™he dovrei più s—lesi—n—mente st—re ™oi giov—niF F F
m— qu—ndo nell— ™onvers—zione non ™—pis™onoD viene f—tto di dom—nd—rmi se non si—
meglio t—™ereF F F snsomm— è d— un po9 di tempo ™he sento — più riprese vo™i interne
imperioseD le qu—li mi p—re di non —ver prov—to m—i prim—D ™he mi di™onoX p—9 ™osì3F
helle volte mi suggeris™ono le p—role stesseD mi sem˜r— —lle volte di essere spintoF F F e non
sempre ries™o @non so per™héF snerzi—c p—ur—c super˜i—cD è ™erto quest—A —d —™™ontent—re
queste vo™iF F F e dopo sto m—leF
ghe ™os— s—ràc w—ggior senso di respons—˜ilitàc sn uno s™—tto nervoso p—ss—to del
˜r—vo hon g—voliD mi disseX ghe non —nd—ndo le ™ose ˜ene dovre˜˜e ™omin™i—re hon
VQ

7 1928
gim—tti — f—re l9es—me di ™os™ienz—3F F F F yhD ™he ˜rutt— ™os— dover ™om—nd—re o dirigere
gli —ltriF i™™o il f—tto nuovo ™he su™™ede nell— mi— —nim— e vogli— il ˜uon hio —iut—rmi —
™—pire ™hi—ro e quel ™he è più —d —gire risolut—mente in ™onformità di queste ispir—zioni
@quelle ˜uone si ™—pis™e3AF
FFFwi p—re ™—rità ™on tutti e di non prov—re risentimenti o —ltro ™on —l™unoF emmiro
l— rius™it— del l—voro dei ™onfr—telliD vedo l— mi— in™—p—™itàD prego il ˜uon hio di non
f—rmi vedere ™he le miserie di hon gim—ttiD m— però sempre —v—nti —llegr—menteF gerto
™he qu—l™he volt— ! spe™ie — t—vol— ! può essere ™he si— st—to un po9 troppo serio e po™o
™ordi—leF
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1928-3-1 /
È d—vvero deplorevole ™he non si—mo rius™iti e ™redo @™on le disposizioni in ™ui si—moA
non rius™iremo — essere ™ortesi dell— ™ortesi— gi—pponeseF „é e dol™i nelle visite non
devono m—n™—reD e penso ™he f—™™i—mo (gureFFF gerto i gi—pponesi ™i ™omp—tis™onoY m—
t—le ™omp—timento v— ™erto — detrimento nostroF
Circolare Salesiani / 1928-3-7 /
gredo ™he —n™he voi provi—te il nostro stesso massimo dolore nel vedere t—nti poveri
™risti—ni ™he d— —nni —˜˜—ndon—rono l— pr—ti™— ™risti—n—D o ™he per™hé lont—ni d—ll—
missioneD non h—nno l— ™omodità di frequent—re e si trov—no ogni momento nell9o™™—sione
prossim— di —0evolirsi nell— fede e lent—mente perderl— o ™he sono profond—mente —1itti
per™hé non possono soddisf—re il desiderio —rdente ™he —vre˜˜ero di essere ˜uoni ™risti—niF
i™™o per voi or— uno dei pro˜lemi più gr—viX provvedere meglio ™he si— possi˜ile —
queste —nimeF ueste sono le vere pe™orelle smarriteD e voi s—pete ™he ™os— h— f—tto il
˜uon €—store qesùF
€er™iò sti—mo mordicus — quello ™he ™i si—mo proposto ™ome l—voro di quest9—nno per
i ™risti—niX mensilmente e trimestr—lmenteD dirett—mente e indirett—menteD in tutte le
forme insomm—F
FFFsn molte ™ir™ost—nze troveremo ripulseD di0™oltàD freddezzeD e™™F v—s™i—temi dire ™osìX
ƒi—mo di fronte — singoli —mm—l—ti di m—l—ttie spe™i(™heD o™™orre studi—re d— ˜uoni mediE
™i e ™on ™or—ggio —ppli™—re i rimediF ghe dovremmo dire se d— un l—to gu—d—gn—ssimo
—nime d—l €—g—nesimoD e perdessimo e l—s™i—ssimo nell9—˜˜—ndono le —nime ™he già sono
di hio3
Rinaldi Filippo / 1928-3-8 /, Rettor Maggiore
h—ll9ultim— mi— novità nessun—F „utti i ™onfr—telli ˜ene or— in tutti i sensiF heo gr—ti—s3
sl più —mm—l—to è hon gim—ttiD non intendo m—teri—lmenteD m—F F F il ƒignore mi f—
vedere po™o per volt— l— re—ltà del ™—stello imm—gin—rio dell— mi— s—ntità e mi f— to™™—re
VR

7 1928
™on m—no l— tot—le nullità dell9essere mioD ™ome non vidi m—i ™osì evidente ™ome or—F
heo gr—ti—s3 vei preghi per quest— pover— —nim— mi—3
ro —™™ett—to un— serie di ™on™erti d— „okyo verso woji per un— quindi™in— di giorniD
preg—to d— v—ri p—driD per le loro opereF ro ™reduto —™™ett—re @n—tur—lmente f—™endo
™—pire l— nostr— mes™hinitàA per non disgust—rliD né f—rsi troppo preziosiD per f—r ™onos™ere
i s—lesi—niD o meglioD hon fos™o e ™onos™ere d— vi™ino il l—voro di questi ™he ™i h—nno
pre™eduto nel ™—mpo del l—voroF
sl giorn—le ˜uddist— di uyoto @l— gr—nde ™ittà ˜uddist—A s™rivev— tempo f—X sono
™omp—rsi in qi—ppone dei ˜onzi @˜onzi si—moF F F noi3A ™he h—nno in—ugur—to un sistem—
del tutto nuovo e geni—le nell— prop—g—nd— religios— in qi—pponeF ‡ hon fos™o3
goll9—iuto del ƒignore vorrei (nire ™iò ™he v—gheggio d— tempoX mettere in pulito tutti
i ™—nti dei li˜ri s™ol—sti™i ™he ho musi™—to e present—rli per mezzo di ƒF iF il heleg—to o
—ltri —lle —lte —utorità s™ol—sti™he gi—pponesiF €reghi e se è per il ˜ene delle —nimeD ™erto
rius™iràF
isporsi — „okyo sem˜r— —n™he — meF F F m— ™erto „okyo quel giorno non si ™ommuoverà
troppoF F F sn nomine hominiF F F —l più dir—nnoX €overi str—nieri3D m— —ppl—udir—nno
freneti™—mente e se —n™he non lo f—™esseroF F F heo gr—ti—s3
Ghetti Giorgio / 1928-3-14 /, Dottore di Faenza, amico e benefattore
…n gr—zie rom—gnolo e s—lesi—no per l— su— ˜ontà e per lo splendido esito mor—le e
(n—nzi—rio dell— su— splendid— ™onferenz—D di ™ui e ™onfr—telli e giorn—le e p—renti mi
s™rissero entusi—sm—tiF v— ˜ell— somm— di ¿ ITH mil— lo di™e ™hi—ro e sono si™uro ™he fu
—ss—i m—ggiore il ˜ene delle —nimeF
em—tFmo ƒigF hottoreD se il ˜uon hio promette l— vit— etern— — ™hi don— un ˜i™™hiere
d9—™qu— — uno dei suoi —mi™iD pensi @per™hé è re—ltàA qu—nto to™™herà — veiF hunque
— nome di hioX gr—zieF ghe ™os— le posso promettere poi di qu—nto f—™™io per veic
sntensi(™heremo le preghiere e i s—™ri(™i per veiD —m—tisFmo ƒigF hottore eF F F ˜—st—F F F
per™hé vei ™omprende perfett—menteF
Giordano Antonio / 1928-4-1 / chierico studente di teologia, ex-allievo di Valsalice
qr—zie degli —uguri e delle preghiereX queste v—lgono tuttoF gongr—tul—zioni per l— muE
si™—X —l ritorno sentiremoF F F e se non è ro˜— poiF F F sono ˜otteF F F yhD non —spetto
™he il momento per suon—rteleF F F qui non posso sfog—rmiF F F ehD sono doloriF F F ui
signi(™here˜˜e perdere il frutto di —nni di l—voroD —d esF uno s™hi—'o ˜en d—toF F F yhD
™ome mi pento di —vertene d—to po™hi3
ev—nti dunque entonio3 v— met— v— sempre più —vvi™in—ndosiF ƒtudi— @per vero —mor
di qesùA ˜ene l— teologi—D se no qu—nti rimorsi e du˜˜i —vr—i dopo3 €er il l—voro @so ™ome
l—vori tuA è dovere non l—vor—re sopr— le proprie forze eF F F sempre secondo obbedienzaF
VS

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€er l— s—lute spiritu—le ˜uone ™onfessioni e ™omunioni ! ˜uoni rendi™onti ! es—tt—
osserv—nz— delle regole ! tutto il resto è fesseri— di ™ui non ˜isogn— tener ™ontoF
hi fovio non so ™he pens—reF F F m— dove èc hi f—v— è d— molto ™he non ho notizieD
m— spero si— sempre il ˜r—vo endre— d9un tempoY ™erto h— d— studi—reF F F so ™he vuol
dire is™ritto in m—tem—ti™—F €rep—r—ti ˜ene —i perpetui e qu—ndo ne —vrò l9—nnun™io
s—rà un— gioi— somm—F
ellegro dunque entonio eF F F ˜uono ™ome ti vuole v…s e ™ome ti desider— @lo s—iA il
tuoX
hon †in™enzo gom—tti
Rinaldi Filippo / 1928-4-3 /, Rettor Maggiore
sl giorno delle €—lme giunse telegr—mm— d—ll— heleg—zione —nnun™i—nte l9erezione ™—nonE
i™— dell— nostr— wissione indipendenteF4 ettendo lettere e d— p—rte dei ƒuperiori @hon
‚i™—ldone deve d—vvero essere morto per il qi—pponeA ordiniD s™hi—rimentiD il quid f—E
™iendumD insomm—F
€er p—rte mi— insistoD riinsistoD riinsisto per —iuti di person—leD ™he —pprend— l— lingu—
e su˜itoF v9—ttu—le person—le è tutto —ssor˜ito nel l—voro ™he si moltipli™— e si rende
di0™ile ogni giorno piùF vei s— in ™he ™ondizioni di s—lute è ! se ™ontinu— ™osì fr— po™hi
—nniF F F vei ™omprendeF fel ™ostrutto d—vvero e ˜el risult—toF gome ho s™ritto in —ltreD
m— è t—nto di0™ile —l ƒigF hon ‚i™—ldone o — vei s™rivereX €er il person—le non ™9è d—
pens—r™i3 yppure sti—mo prep—r—ndoloD e™™FcF elmeno si s— ™ome orient—rsiF F F w— ™osìD
vi—F F F non v—3F F F
FFFi ™he vuolec sn qi—ppone più ™he il l—voro di m—ss— è ne™ess—rio proprio quello
person—leF sl ™risti—nesimo in mezzo —l p—g—nesimo h— ˜isogno di ™ontinui puntelliD st—rei
per dire quotidi—ni " è inoltre d— ri™ostruire tutto in ™risti—ni ™he d— ISEPH e più —nni
—˜˜—ndon—tiD si possono dire t—li per™hé h—nno ri™evuto il f—ttesimo e non s—nno più
null— e si sono d—ti —lle pr—ti™he p—g—ne o sono indi'erentiF €o™he pe™orelle sp—rseD non
sempre — tiroF F F È ne™ess—ri— l9istruzione religios—D l— st—mp— di ˜uoni li˜ri e s™uole e
insegn—nti e ™hieseF và dove ™9è si— pure un pi™™olo ™entro di ™risti—niD ™i vuole il prete e
l— ™hies—D se noD in qi—ppone non ™on™luderemo m—i null—F F F
i pens—re ™he vei s— d— tempo tutto questoF F F e non m—nd— neppure unoY di™o unoD
dei treD ™he seguendo l9esempio di ƒF pr—n™es™o ƒ—verio dom—ndo d— tempoF F F gosì (no —l
IWQH non possi—mo sper—re un —iutoF F F xoD noD non v—D non v—F €er p—rte di hon gim—tti
™redo non ™i de˜˜—no essere rimorsi di sort—X m— insisterò usque —d importunit—temF
4Il telegramma di cui si parla è il seguente: Santo Padre ha separato dalla Diocesi di Fukuoka provin-
cia Oita e Miyazaki, erigendole Missione indipendente. Card. Gasparri. Con questa decisione
Don Cimatti diventa il Superiore Ecclesiastico Ordinario del luogodella Missione, che diventa in-
dipendente dalla Diocesi di Fukuoka.. Nel 1935 la Missione Indipendente diventerà Prefettura
Apostolica.
VT

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FFF„okyoD ‰okoh—m—D ys—k—D uyoto vedrà i poveri (gli di hon fos™oDe w—ri— eF e hon
fos™o si f—r—nno onoreF e noi tirino pure —n™he le p—t—teD m— hio s—rà glori(™—to e nel
gr—n s—lone di „okyo spero poter inton—re @ohD il ƒignore mi di— in quell9or— l9e0™—™i—
dell— p—rol— di hon fos™o3A gristo risus™iti in tutti i ™uoriD gristo si veneriD gristo
s9—dori —ttr—verso l— ˜ell— melodi— it—li—n— del se™olo ˆssF
Giardini Mario / 1928-5-16 /, Delegato Apostolico
€rim— di —˜˜—ndon—re l9ssol— gr—ndeD mentre di ™uore ringr—zi—mo il ƒignore dell— rius™it—
religios— e mor—le dell9impres—D mi sento in dovere di ringr—zi—re l9iF†F dell— gentilezz—
us—t—™iD dell9impulso d—to — tuttoF
Sono 22 concerti e P funzioni religiose5 d—te in questo periodo di tempo e si può v—lut—re
l— medi— dell9—ssistenz— —vut— — un migli—io di personeF wonsF g—st—nier e˜˜e l— ˜ell—
ide— di st—mp—re un volumetto di prop—g—nd— ™he er— distri˜uito insieme —ll— musi™— delle
™—nzoni di weiji e dell— ‚egin— — tuttiF v9edizione di PH mil— ™opie es—uritissim—F ƒempre
—ppl—usiD ˜isD (oriF F F si l—s™iò insomm— ˜uon— impressione e voglio pens—re ™he le —nime
—vr—nno gu—d—gn—toF xon so dirle degli in™—ssi dei €—dri @™he non mi rigu—rd—noF F F AD
quelli dei ƒ—lesi—ni qu—l™he o'ert— esigu—D molt— st—n™hezz—D molte ™onos™enze di ogni
genere @personeD luoghiD ™ose ˜elle e meno ˜elleAD ™ontentezz— di —ver ™ooper—to — f—r
qu—l™he ™os— per le —nimeF
IF ghe i ™on™erti h—nno d—to modo —i €—dri di entr—re in luoghi e in rel—zione ™on perE
sone ™he non ™onos™ev—noD di poter p—rl—re — pu˜˜li™o ™he —vre˜˜ero m—i —vvi™in—toD
e di f—re ˜uon— prop—g—nd—F
PF porse potr—nno essere fonte di risorse future —n™he per i s—lesi—niF F F m— è ™os—
molto deli™—t—D spe™ie qu—ndo ™9entr—no in mezzo gli interessi lo™—li dei €—driF F F
†edremoF
QF r—nno d—to modo — noi di essere istruiti in molte ™oseF hunqueD heo gr—ti—s3 e —
†FiF ™he h— d—to l— spint—D se no non mi s—rei mossoF s luoghi sonoX ‰okoh—m—
@PAD „okyo @PAD ƒhizuok— @PAD xishinomy— e dintorni @RAD uit—no @IAD w—izuru @PAD
u—y— @non vi sono ™risti—niA @IAD ‡—k—y—m— @PAD uishiw—d— @IAD uo˜e @IAF
ƒe l9iF†F h— qu—l™he ˜uon pensiero e se in qu—l™he modo m—teri—le @™on qu—l™he sussidio
extr—A può venir™i in —iutoD si— un— volt— di più ˜enedettoF w— spe™i—lmente preghi e
f—™™i— preg—reF
5Di molti di questi concerti sono rimaste copie di programmi e foto, e anche copie del materiale
distribuito e notizie di giornali. L'attività dei nostri artisti fu veramente straordinaria e servì a
farli conoscere nella capitale e nelle zone centrali del Giappone. Come appare da queste lettere,
l'Internunzio Mons. Giardini ne era entusiasta. Don Cimatti n da allora per lo sviluppo dell'opera
salesiana mirava alla capitale.
VU

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Caviglia Alberto / 1928-6-6 /, salesiano, studioso di Don Bosco
h—i giorn—liD d— riviste ho —ppreso dei suoi trion(X è divent—to un pezzo grosso @s(do ™on
quell— p—n™i—F F F novello ƒF „omm—soA F F F m— per qu—nte onori(™enze le si s™—r—ventino
™ontroD per me è sempre hF g—vigli—F F F hF el˜ertoF F F fertoF F F F
FFhF fos™o @ed er— tempoA mi f—rà p—ss—re momenti di €—r—disoF €er me prego l— ƒF
„eres— @e deve preg—re —n™he veiA ™he le di— —lmeno t—nt— vit— d— ™ondurre — termine il
poderosoD m— ne™ess—rio l—voroX quindi —lmeno (no — VH e sempre hF g—vigli—D veh3F F F e
poi vedremoX
u—nt— gioi— prov—i nelle notizie d—ll9e™™—demi—F gonos™evo un po9 l9—m˜iente ed è
@di™— pureA un vero mir—™oloD più ™he un su™™essoF heo gr—ti—sF
„okyoD ‰okoh—m—D uo˜eD ©ys—k— ed —ltri luoghi se™ond—ri h—nno visto i mission—ri di hF
fos™o nei gr—n s—loni — prop—g—re ™on l— musi™— l— religione e il nome s—lesi—noF eppl—usi
in™ondizion—tiD ˜isD ™hi—m—teD (ori e don—tiviD m— quel ™he è piùD ˜ene —lle —nimeF PP
™on™erti in IV giorni E PHFHHH ™opie di un pi™™olo opus™olo sull— religione distri˜uiti ™oi
progr—mmi ! his™orsetti e™™F ™on QHFHHH persone ™he per l— prim— volt— h—nno udito
tesum et hun™ ™ru™i(xumF yhD ™on ™he voluttà si ™—nt—v— gristo risus™iti in tutti i
™uori3F yh ™ome —vrei voluto un— f—l—nge di vo™i poderoseF F F D l9org—no di ƒF qiov—nniF F F
heo qr—ti—s3
id or—D ™—ro hF el˜ertoD ˜—st—F F F e preghi per meD ™he hF gim—tti non l— dimenti™—F
Rinaldi Filippo / 1928-6-9 /, Rettor Maggiore
sl giro musi™—le mi h— ringiov—nitoF ƒtudio e l—voroX ™e n9è ed il ƒignore s— ™he ™os—
™i s—re˜˜e ˜isogno per ™ompierlo tuttoF vingu—D sostenere le opere inizi—teD spingere il
l—voro fr— i p—g—niD sostenere l— fede tr— i ™risti—niF
FFFysserv—nz— delle regole e i votiX mi p—re null— di import—nteFFF gome pure per ™iò
™he rigu—rd— il disimpegno dei miei doveriD non so f—re il superioreD né so ottenere d—gli
—ltriF vei mi h— f—tto un— gr—ditissim— p—tern—le @e me ne f—™esse sovente3A ™he però non
™—m˜i— di un ette l— questione ™he ripetut—mente sento in ™os™ienz— di dover porreD ed è
solo per questo ™he l— pongoF ghe vuolec xon so ™he ™os— —˜˜i— —l fondo dell9—nim—F F F
un quid di rivoluzion—rio rom—gnoloF F F emo quelli ™he l—vor—no nei r—nghi inferioriF F F
gomp—tis™o quelli ™he de˜˜ono per ne™essità di ™ose essere nei r—nghi superioriD ed il solo
pensiero di esser™i @se d— un l—to può solle™it—re l— mi— super˜i—A l— re—ltà di f—tto non l—
posso vedereD mi è ™osì ™ordi—lmente —ntip—ti™— ™he non posso f—re — meno di protest—reD
di ˜rontol—re se vuoleF F F sl superiore per me è l9uomo più infeli™e del mondoD e per™hè
dovre˜˜e proprio essere hon gim—tti questo t—lec
v9—ltr— questione —d esempio del monsignor—to od —ltri ˜—rd—menti similiD ™he @mi l—s™i
dire —n™he — ris™hio di dirle grosse3A per me sono vere ™ommedie @ohD per™hé il suo ƒF
€—trono qu—ndo gli port—rono il ™—ppelloD fe™e quello ™he fe™ecAD e vei imm—ginere˜˜e
hon fos™oD hon ‚u— ™oi (o™™hi o ™olle f—s™e ™olor—tec xoD noF F F non è possi˜ile3AF vei
VV

7 1928
mi p—rl— di fedeD di port—re le ™ro™iF F F w— ™erto e — questione (nit— gli esempi li h—nno
d—ti per primi i s—ntiF F F molti dei qu—li si sono str—'ol—ti di queste miserieF
FFFhon gim—ttiD per il ˜ene dell9—nim— su—D h— ˜isogno di ˜en —ltroF ƒento vei ™he mi
ripeteràX r—i ˜isogno di f—re l9o˜˜edienz— e ˜—st—3F i ™osì si—D m— è mio stretto dovere
insistere e (n™hé il ƒignore mi d—rà vit— insisteròD essendo quest— fermissim— e ™hi—rissim—
re—ltàF gomprendo ™he non dovrei d—re — vei @™he già t—nti gr—tt—™—pi h— per l— test—A
—n™he questo pensieroD m—D non posso f—re — menoF
ysserv—nz— dei votiF FFF€er l— povertà @—n™he questo è ™olleg—to ™on qu—nto sopr—AD
non so —mministr—reD ™hi—roc v9—nimo mio è ™osì f—tto @e d9—ltr— p—rte non ho esperienz—
p—ss—t—A ™he qu—ndo ho dei soldiD — ™hi ne h— ˜isogno ne do e mi trovo sempre — m—ni
vuoteF yr— —d esF ho ˜isogno urgente ™he vei mi veng— in —iutoD se noD non so ™ome f—reFFFF
uest— dei soldi è per me l— spin— più forteF i —n™he in questo mi permett— ™he le —pr—
l9—nimo mioF hi poverissim— f—migli—D non —˜itu—to — gr—ndi ™oseD ho sempre sogn—to
per me l— vit— primitiv— dei tempi eroi™i dell9or—torioF sl ƒignore mi dà s—lute e non
sento il ˜isogno di rigu—rdi spe™i—liF xel fondo del mio ™uore ™9è st—t— sempre un— lott—Y
ho sempre ™—pito molto po™o —d esF nei ™i˜iD negli edi(™iD e™™F (no — ™he punto de˜˜—
—rriv—re lo spirito di povertà nostr—F €enso —gli edi(™i dell9yr—torioD dell— gro™ett—F F F
—lle rel—tive ™omoditàD e™™F e™™F e p—r—gono — hon fos™oF F F gerto ˜isogn— pens—re —lle
leggiD —lle esigenze delle f—miglieD e™™F m—F F F ™i ™—pis™o po™oF gome superiore non so
quindi v—lut—re (no — ™he puntoF F F — me person—lmente ˜—stere˜˜e ™osì po™o3F F F
FFFsn prep—r—zione dell— fe—ti(™—zione di hon fos™o si st— tr—du™endo un— vit— più
gross— del nostro hon fos™o ™he ho desunto —ll— letter— d—lle vite (nor— us™iteF v—
tr—duzione viene — ™ost—re un QHHERHH ‰en @e — ˜o™™e fermeD il heleg—to ™i pens— —
p—g—rle —vendomi f—tto s™rivere ™he non mi distur˜i —d —nti™ip—reAF sl gruppo giov—ni di
„okyo è disposto — f—rl— st—mp—re — sue speseX n—tur—lmente l— proprietà rim—rrà su—F
uidc gerto non ho soldi per f—rl— st—mp—re — nostre speseF È già pront— l— tr—duzione
di ƒ—vio homeni™o di hon fos™o ™he t—nto ˜ene f—ràY m— (n™hé non ho mezziF F F ho
s™ritto — destr— e sinistr— —lle —sso™i—zioni e se rispondonoD spero per quest9—nno di f—rl—
fuoriF F F gi vogliono —lmeno SHHH lireF ro inizi—to —n™he il foglietto hon fos™o6 per
or— vin™olo di unione fr— i ™risti—ni di wiy—z—ki e yit—F ge n9è t—nti dispersi qu— e là e
purtroppo non si—mo in gr—do di invi—re —lmeno un— volt— —l mese il ™onforto dell— ˜uon—
p—rol— di person—F F F —lmeno vi giung— per s™rittoF gome lo sosterròD non so —n™or—D m—
er— ne™ess—rioF F F ehD povere —nime ™risti—ne in mezzo —l m—r™io p—g—no e isol—te3F F F
6Di quello che qui chiama: foglietto Don Bosco uscì il primo numero il 24 maggio 1928. Si tratta
di una pubblicazione mensile in formato tabloide di almeno 4 pagine e spesso di 8 e più, che veniva
dato o spedito a tutti i cristiani anche dispersi della missione. Dopo la guerra prese il nome di Seme
di senapa e poi Vita cattolica e con questo nome continua ancora adesso come una delle migliori
riviste cattoliche. Pensando che erano in Giappone da soli 2 anni, e si trovavano in gravi strettezze
economiche, si resta ammirati del loro coraggio. Nel Cimatti Museum di Tokyo abbiamo la raccolta
completa degli anni in cui Don Cimatti fu il Superiore no al 1949. Lui stesso ne scrisse molti articoli.
VW

7 1928
Rinaldi Filippo BS / 1928-7-31 /, Rettor Maggiore
xon si sp—ventiD —m—to €—dreD dell— p—rol—F È l— met— dei gr—ndi ri™™hi gi—pponesi ™he
vengono in questo luogo per ™er™—re il riposoD l— s—lute m—teri—leF È un— gr—nde ™ittàD
situ—t— in riv— —l m—re ™on spi—ggi— m—gni(™— e ™he possiede le —™que term—li più ™ele˜ri
in qi—pponeF h— queste ™—ldissime em—n—zioni eruttive f— di t—nto in t—nto ™—polino l—
(gur— del di—voloD ™he questi ˜r—vi gi—pponesi h—nno messo — ˜ollire in quelle —™que e in
quei f—nghiF h— ™iò l— r—gione del nomeF
v— ™ittà ™ont— po™he f—miglie ™risti—neD m— nell— st—gione dei ˜—gni vi —™™orrono ™risE
ti—ni d— —ltre regioniD str—nieri ™—ttoli™iF F F È un ˜uon terreno per semin—re l— p—rol— di
hioF F F
ƒe fi€€… @è il nome dell— ™ittàA è l— ™ittà del pi—™ereD è —n™he quell— del doloreD e
di fronte —l dolore i pro˜lemi spiritu—li vengono —d essere illumin—ti di lu™e più intens— e
sono f—™ilmente ™ompresiF
…n giorno —rriv—v— — feppu l9—llor— —m˜—s™i—tore di pr—n™i— presso il qi—ppone €—olo
gl—udelD e l— prim— dom—nd— ™he rivolse —lle —utorità ™he l9ossequi—v—no fuX e feppu ™9è
un tempio ™—ttoli™ocF €er tutte queste r—gioni v—rie si è pens—to di inizi—re qu—l™he ™os—
—n™he in quest— zon— — noi —0d—t—F ƒi è —0tt—t— un— ™—sett—D e ™osì —ll— homeni™— e —l
mer™oledì i ™onfr—telli di yit— l—vor—no —ll9ev—ngelizz—zione di quest— pl—g— import—nteF
€er f—r ™onos™ere l9inizio dell9oper—D —l solito un ˜el ™on™erto —ttirò numeroso pu˜˜li™o
nel m—ssimo s—lone dell— ™ittàF ve st—tue di s—t—n— ™ontinuino pure negli inferni di feppu
— ˜ollireF w—ri— eusili—tri™e e hon fos™o ™i —iutino — st—mp—re in queste —nime qesù
˜enedettoF
FFFem—to p—dreD torno or— ™on hon w—rgi—ri— d— yk—y—m— @provF di riroshim—A ove
™i si—mo re™—ti — port—re il nostro povero —iuto musi™—le per l— ™ons—™r—zione del nuovo
†i™—rio epostoli™o wonsF qF ‚oss dell— gomp—gni— di qesùF e ser— —l gr—n s—lone
dell— ™ittà vi fu ™on™erto e fr— gli —ltri tenne un— m—gni(™— ™onferenz— —gli oltre ITHH
r—dun—ti @qu—si tutti p—g—niA il primo †es™ovo gi—pponese wonsF r—y—s—k—F …n nuovo
p—store don—to d—l ƒignore —l qi—pponeF …n— ond—t— di nuov— vit— ™risti—n— in quest—
import—ntissim— zon— —0d—t— —i ™—mpioni dell— ghies—D ™he non m—n™herà di produrre
splendidi risult—tiF qiois™—D —m—to €—dreD dell9estendersi del regno ˜enedetto di qesù in
queste terre ™osì ™—re —l suo ™uore p—ternoY m— ™i veng— in —iutoX non dimenti™hi ™he il
qi—ppone d—l punto di vist— mission—rio è il più ˜isognoso di tutti e di tuttoF
Sordo Antonio / 1928-8-26 / chierico studente di teologia, ex-allievo di Valsalice
xon mi mer—viglio delle tue rit—rd—te — s™rivereF F F sn questo ordine di idee non h—i m—i
—vuto ˜uon— g—m˜— e per™iòF F F niente p—ur—F xon perdere m—i però il sonno per s™rivere
— hon gim—ttiF F F „i mer—vigli ™he i ™hieri™i di or— si—no diversi d— —llor—F F F m— ™redi
proprio ™he voi foste —llor— l— perfezionec i il progresso dove lo mettic „i mer—vigli pure
WH

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dell9—0evolirsi delle rel—zioniF F F m— è ™ertoF F F lont—n d—gli o™™hiD lont—n d—l ™uoreF F F
™9è un uni™oD indefetti˜ile ™omp—gnoF F F qesùF
IF „i rinnovo l— r—™™om—nd—zione per l— teologi—Y è l— ˜—seF ƒe non vuoi —vere d—
pi—ngere dopoD studi— e studi— ˜ene or—F
PF v— musi™—F F F non sei st—to m—i un ™—mpioneF is—tto il pensiero del ƒigF sspettoreF
QF s tuoi —pprezz—menti sui superiori mi f—nno ridereF „i mer—vigli forse per™hè non
™—pis™i ˜ene l— questioneF
—A gompito di noi sudditi è non di f—re il pro™esso —i nostri superioriD m— di o˜˜eE
dire — qu—nto pres™rivono ™onforme —ll— regol—F F F e ˜—st—F s ƒuperiori @se™ondo
teA ™om—nd—no m—lec w— tu o˜˜edis™i ˜eneF sl ˜uon hio —l rendi™onto (n—le
dom—nderà qu—nto h—i f—tto tuF F F non „izio o g—io o ƒempronioF
˜A v— ™on(denz— h— un l—to n—tur—le @simp—ti—A e uno volont—rioX se non ™9è
il primo niente di m—le ! ™i vuole il se™ondoF h9—ltr— p—rte il rendi™onto
nell— p—rte u0™i—le è ™hi—rissimo e possi˜ile — tuttiF €oi in ogni ™—so non ™9è
l9sspettorec xon ™i sono i ƒuperiori w—ggioric
™A €reti e ™hieri™iF F F wiserie um—neF eh ™hieri™u™™oli3 f—te il vostro dovere e
vedrete ™he non su™™eder—nno queste miserieF
dA „u s—i il prover˜io piemontese delle l—v—nd—ie ™he non sono m—i ™ontente dell—
pietr— su ™ui l—v—noF F F gome te ™he ti l—s™i —˜˜—gli—re d—ll9ide— ™he un ™—m˜io
ti poss— d—re ™hissà ™he ™os—F F F
v— feli™ità religios— è d—t— d—ll9o˜˜edienz—F F F l—s™i—lo dire — hon gim—tti ™he dopo QP
—nni di professione ti può dire @™redoA qu—l™he ™os—F F F ghe i giov—ni ti vogli—no ˜ene
non ti deve ˜—st—reX quello è sentimentoF F F fisogn— ti vogli— ˜ene il ƒignoreF
hunque „onio mioD niente p—ur—D —llegro e ˜uono sempre e vedr—i qu—nto il ƒignore ti
vuol ˜eneF
Rinaldi Filippo / 1928-9-11 /, Rettor Maggiore dei salesiani
ro ri™evuto l— nomin— e le f—™oltàD7 prest—to il giur—mento pres™rittoD d—l †es™ovo di
pukuok— ! id or— —l l—voro di org—nizz—zione e di —postol—to più direttoD d—te le nuove
respons—˜ilitàF ƒto prep—r—ndo — giorni —l™une ri™hieste di —ltre f—™oltà d— €rop—g—nd— !
vei vedrà si conveniantF F F ƒi— ringr—zi—to il ƒignoreF ƒi—mo indipendentiF F F m— vogli—mo
essere dipendentiF vei sti— —ttentoF F F hon gim—tti non può —d—tt—rsi —i fronzoli e —i ™olori
dei vestitiD e™™F F F quindi non mi f—™™i— f—re delle p—zzieF
7Il 1° agosto 1928 Vincenzo Cimatti veniva investito dalla Sacra Congregazione di Propaganda Fide
della carica di Superiore della Missione Indipendente di Miyazaki.
WI

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ƒperi—mo ™he il ƒignor hon ‚i™—ldone ™i —iuti d—vvero e ™ol m—nd—r™i l9—iuto dei
™onfr—telli e quello delle suore @™ome promiseAF ettendi—mo (du™ios—menteF
FFFƒtr—no ™he — po™— dist—nz— d—ll— venut— non s—ppi— null— dei ™onfr—telliD delle suoreD
e™™F ghe si—no st—te solo ˜elle promessec xon voglio pens—re m—leD per™hé le sue letE
tere e l9entusi—smo di hon ‚i™—ldone pel qi—ppone mi —utorizz—no — essere ™erto ™he ™i
—iuter—nnoD m—F F F
FFFsnsisto — ™he l— su— ˜ontà vogli— de™ifr—rmi qu—l™he ™os— sui doveri del †isit—toreX
nell9ultim— su— mi p—rl— di dist—™™o d— w—™—oY mi di™e ™he sono r—ppresent—nte del
ƒuperiore w—ggiore d—l qu—le devo dipendere ed —l qu—le riferireF €er me ™ontinuerò —
f—re ™ome prim—D m— se qu—l™he ™os— di più devo f—reD pregoF F F
Superiora Generale F.M.A. / 1928-9-12 / delle Figlie di Maria Ausiliatrice8
È l— fest— del nome di w—ri— ed —0do —ll— nostr— dol™issim— w—dre quest— pover— mi—F
xon ho il ˜ene di ™onos™ere †F ‚F di person— @pur forse —vendol— vedut— in st—li—A e non
so se †F ‚F ™onos™— hon gim—ttiX m— non import—F v— mi— present—zione è presto f—tt—X
l9uomo più mes™hino di questo mondo ™he per o˜˜edienz— —ll— ƒF ƒede e —i ƒuperiori si
trov— — inizi—re l9yper— mission—ri— e s—lesi—n— in qi—pponeF s miei ƒuperiori mi h—nno
promesso ™he quest9—nno le ottime ™onsorelle suore di w—ri— eF verre˜˜ero —d —iut—re nel
v—sto ™—mpo di l—voroF ƒ— il ƒignore e w—ri— eF ™on qu—nt— —nsi— le —ttendoF xon s—rà
inutile — †F‚F —™™enn—re —l™une ™oseX
IF glim— del qi—ppone ˜uono ! ™ome in st—li— ! m— in est—te ™—ldo umido @—ttenti
quindi — ™hi h— i reumi ! pel freddo niente p—ur—D minim— S gr—diAF
PF em˜iente p—g—no ! quindi sodezz— nell— ™—stità e nell— pietàF g—r—ttere gi—pponese
di0™ilissimoX sti—no in st—li— le suore port—te —ll9ir—F
QF €er il vitto si trov— di tutto per ™hi non può —d—tt—rsi —l vitto gi—pponese F
RF ghi h— —˜ilità spe™i—liD diplomiD e™™F f—rà fortun—X i gi—pponesi h—nno l— voluttà
dello studioF
SF €er le suore ™—mpo immenso d9—zione d—ll9—silo — tutte le opere di ™—rità possi˜iliF
TF v— lingu— è di0™ileD m— in due —nni e —n™he meno qu—lsi—si suor— se l— ™—veràF
UF xon m—n™her—nno l9—ssistenz— spiritu—le e ™onforti religiosi —lle suoreF
VF ln prin™ipio è meglio ! forse ! —0tt—re un— ™—s— @™e n9ho un— già in vist—AF
8Questa è la prima lettera alla Madre Generale per ottenere la spedizione delle Figlie di Maria
Ausiliatrice in Giappone.
WP

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WF p—™endo e™onomi— si può pens—re —d un— spes— quotidi—n— nell9—ttu—le missione
nostr— presso — po™o ™ome nelle gr—ndi ™ittà di „orinoD wil—noD ‚om—D e™™F gerto
™he in ™omunità si re—lizz—no v—rie e™onomie spe™ie se ™i potrà essere un po9 di ortoD
poll—ioD e™™F
gome sopr— d—l m—rzo pFpF si—mo missione indipendente e il ™—po dell— missione è un
s—lesi—noF gredo potr—nno —vere —n™he presto ˜uone vo™—zioni @già —l™une —ttendonoF F F
—d un— ˜r—v— r—g—zz— sto insegn—ndo l9it—li—noF F F gosì il ™uore delle ™onsorelle s—rà più
™onsol—toAF yhD ™he ™—mpo di ˜ene prep—r— il ƒignore — w—ri— eusili—tri™e3
yhD ‚evF w—dreD s9—'retti dunque e m—ndi senz— p—ur— ˜uon person—leD molti soldi ed
il ˜uon hio f—rà mir—™oli per le piglie di w—ri— eF ™ome li f— per i s—lesi—niF
Liceisti Valsalice / 1928-9-19 /
…n nuovo —nno si inizi—X per i ve™™hi in —ltre ™ondizioni di vit—F €er i nuovi — †—ls—li™e
già ™onos™iuto o s™onos™iutoF w— per tutti deve essere un —nno di —ttività nell— propri—
form—zione m—teri—leD ment—le e mor—leF id essendo un mission—rio ™he vi p—rl—D di
—ttività mission—ri—F
ƒ—rà l9—nno ™he forse vedrà l— fe—ti(™—zione di hon fos™oF yhD —mi™i miei3 u—l gioi—
il solo pensieroF †oi ™he siete vi™ini —ll— su— tom˜— sfrutt—te l— situ—zione più ™he poteteF
v9II xovem˜reD tutto il qi—ppone s—rà in fest— per l9in™oron—zione dell9smper—toreX è
un popolo ™he nell9unione degli —nimi festeggi— uno degli —vvenimenti più lietiF €reg—te
™he tutto ries™— ˜eneF v9—ttu—le smper—tore non è m—l disposto verso —l g—ttoli™esimoF
r— —i (—n™hi —n™or— il suo —nti™o insegn—nte di fr—n™eseD l9—mmir—glio ‰—m—motoD ™—po
del movimento ™—ttoli™o in qi—pponeF
v— regin— h— ™ome insegn—nte di fr—n™ese un— d—m— dell— —lt— —risto™r—zi— gi—pponeseD
™—ttoli™— e ™he fe™e i suoi studi d—lle h—me del ƒF guoreF w— ™erto le di0™oltà sono
enormi per l9entour—geF F F —d ogni modo preg—te —n™he ™he queste ˜uone disposizioni si
—™™res™—no e m—nteng—noF
Tonelli Antonio / 1928-9-20 /, compagno di ordinazione, collega a Valsalice
sl ƒignore ti ri™ompensi dell— ™—rità us—t— — questo tuo povero fr—tello ™oll9—vere indotto
quei sornioni di ™hieri™i — s™rivereF xon vorrei si pens—sse ™he —vendo —n™or— un ˜r—no
di ™uore — †—ls—li™e e ™he desider—ndo s™rivereD volessi ™ontinu—re — f—re il pre™edente
mestiereF F F @di hirettoreAF yhD mio „onelliD noD per™hé — ˜en —ltre formid—˜ili responsE
—˜ilità sono leg—to e ™he non mi d—nno requie e ™he se non fosse per™héF F F @m— noi religiosi
lo vedi—mo e ™—pi—mo ˜ene il per™héA ˜en volentieri si m—ndere˜˜ero — f—rsi ˜enedireF È
™he hon gim—tti h— ˜isogno ™ome dell9—ri— ™he respir— di preghiere ! e i ™hieri™i preg—no
! s—nno preg—re ed e™™o ™he un primo essenzi—le ˜isogno per me è ottenutoF
WQ

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hillo pure —i ™hieri™u™™oli ™he ho (du™i— ™ert— nelle loro preghiereD e pur non ™onos™enE
doli di f—™™i— @di ™uore e di —nim— li ™onos™o tuttiA sono tutti miei fr—telli ™—rissimiF
FFFxovitàX giuridi™—mente — postoX †isit—tori— e wissione indipendente di wiy—z—kiF
FFFu—ndo potremo —verleD le s™uole s—r—nno s™i—mi di —piF sl ƒignore ™i pensi per™hé
se ™i deve pens—re hon gim—ttiD sti—mo fres™hiF
sn un— r—di™e di grosso —l˜ero divelto d— grosso vento @qu—si tifoneA ho ris™ontr—to
numerosissimi glomeruli gi—lliF xe ho r—™™olto in qu—ntità su0™iente @è l— pi—nt— di
mog—noAX invierò nel prossimo p—™™oF ei primi di ytto˜re s—rò — „okyo per l— riunione
di tutti i g—pi di sstituti religiosi per ™oordin—re il l—voroF i per st—volt— ˜—st—F
Rinaldi Filippo / 1928-10-8 /, Rettor Maggiore
„orno dopo un— settim—n— di —ssenz— per essere st—to due giorni — „okyo per un9—dun—nz—
f—mili—re ™on tutti i †es™ovi e ™—pi di ordini religiosi per un9intes— su qu—l™he punto
@fest— dell9in™oron—zioneD legge sulle religioni ™he p—re s—rà presto present—t—D st—mp—D
tr—smissione di poteriD e™™FAF
ro ™onos™iuto ™osì persone e ™oseF wolti ™i desider—no — l—vor—re nelle loro dio™esi !
v—ri non ™i ™onos™ono ˜ene ! tutti ™i —m—noF heo gr—ti—s3
FFFwi permett— ™on(d—rle un pensiero ™he sento in fondo —l ™uoreX i ƒuperiori h—nno
un9ide— ™hi—r— dei ˜isogni di quest— n—zione e d—vvero @l— di™o gross—D m— so — ™hi p—rloA
provvedonoc ƒi—mo —l terzo —nno orm—i e il pi™™olo gruppo inizi—le si —ssottigli— per
numero e per forze ! se si vuol f—re qu—l™he ™os—D ˜isogn— pur muoversi ed il ™—mpo si è
—ll—rg—to e v— estendendosiF errest—rsic È impossi˜ileF vimit—rsic equiv—le f—re qu—nto
fu f—tto (nor— d—i mission—ri e perdere il terreno —™quist—toF i —llor—c w— pensino
d—vvero e ogni —nno — quest— pover— e gr—nde n—zioneD se no s—remo d— ™—po ed er—
meglio @l— di™o gross—3A non venireF hiràX v— st—n™hezz— del vi—ggio ti f— l— test— st—n™—
(gluolo3F €iù di QT ore —d —nd—re e idem — venire prendendo tutti i diretti possi˜ili sono
pure un— delizi— m— gr—zie — hioD non so'roF w— l— re—ltàD mio ˜uon €—dreD è quest—D
™he noi (no —l IWQH non potremo —ver —iutiD se non vogli—mo —vere dei mezzi uomini poiD
usufruendo su˜itoF F F uest— è l— ver— stori—F F F hunque non ™i dimenti™hinoF wissioni
più ˜eni—mine @mi l—s™i dire —n™he quest—F F F è l— volt— ™he ne di™o delle grosseF F F A
d—r—nno m—ggior ™onsol—zione —i superiori e —ll— ghies—F sl povero qi—ppone piovoso
ed —ridoD terremot—to e vul™—ni™o f— quel ™he puòF F F m— i ƒuperiori f—™™i—no —n™h9essi
qu—l™he ™os— per noiF xello s™rivere ho l9—nimo in ™—lm—D —nzi pieno di gioi—D per™hé oggiD
si è ™ele˜r—to per l— prim— volt— l— fest— dell— nostr— „eresin— ! —˜˜i—mo in—ugur—to —
vei il ™ir™olo —spir—nti —lle piglie di w—ri— ! l9ho preg—t— e mess— — p—rte dei dolori nostri
e le ho promesso ™he se trov— modo di m—nd—rmi i soldi l— prim— ™hiesett— ™he ˜isogn—
f—re quest9—nno s—rà dedi™—t— — veiF ve ho detto @™ome le di™o or—A ™he muov— il ™uore
duro dei ƒuperiori —0n™hé mirino ™on sgu—rdo ˜enevolo il qi—pponeF F F e m—ndino molti
WR

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—iuti quest9—nno e tutti gli —nniF ƒono si™uro ™he —0d—ndo — hon fos™oD —ll— w—mm— e
— „eres— gli —'—ri nostri tutto —ndrà d—vvero ˜eneF
FFFid or—c xull9—ltro ™he dom—nd— di preghiere per l— mi— pover— —nim—F ro p—ss—to
—l™uni giorni di —ngustie interne ™on pensier—™™i su™™edentisi ™on un— ostin—zione t—leD
m—i prov—t— in vit— mi—F vo spor™o demonio non so ™he ™os— —vesse intenzione di ottenereF
wi p—re di essere st—to ™—lmo nell— preghier— eD ˜utt—ndomi ™ome ˜im˜o in ˜r—™™io —
LuiX ho dovuto dire @™ome s—nt— „eres—D se non erroAX w— ™—ro qesùD dove sei „uF F F
eppure tutte queste ™ose ™he mi p—ss—no in test— le h—i f—tte „u3F F F F hunque preghi per
me in modo spe™i—leF ev—nti —llegr—mente ed il ˜uon hio ™i —iuteràF
Madre Superiora F.M.A. / 1928-10-29 /
wissione sndipendente di wiy—z—ki
qodo d—vvero ™he †F ‚F ™onos™— questo povero prete e pur in mezzo —lle di0™oltà
del person—le si— —nim—t— d—ll9ottim— volontà di inizi—re —l più presto il v—sto ™—mpo di
l—voro ™he l— nostr— ˜uon— m—mm— l9eusili—tri™e tiene pronto —lle sue (glie nel qi—pponeD
in quest— terr— fe™ond—t— d—i l—vori di ƒF pr—n™es™o ƒ—verio e d—lle migli—i— di m—rtiri
gi—pponesiF
ƒono ™—s™—to d—lle nuvole —l pensiero ™he oggi ™ome oggi non è ™on™ret—to null— sull—
prim— spedizione ! per™hé e ne —vevo s™ritto e —l ƒigF hon ‚in—ldi e —l ƒigF hon ‚i™—ldone
™he —vev— visto le ™oseD e ™he mi —vev— s™ritto ™he se desider—v—mo le suore s—re˜˜ero
venute ! mi —vev—no l—s™i—to nell— dol™e sper—nz— e i gristi—ni —ll9—nnun™io gioiv—no per
le loro (gliuole e già —vev—no ™er™—to per l— ™—s—F
w—h3 s—rà ™osì nei disegni dell— €rovvidenz— ™he vuol mettere rip—ro —ll— nostr— superE
˜i—D ™he desiderere˜˜e l9oper— di hon fos™o e w—ri— trionf—re in questo povero mondo
p—g—no forse più presto di ™iò ™he è nei disegni dell— €rovvidenz—F
sl ƒignore f—™™i— LuiD m—D ‚evF m— w—dreD se per ™—so per p—rte del ƒuperiore dell—
wissione di wiy—z—ki è ne™ess—rio f—re delle pr—ti™he presso ™otest— direzione gener—leD me
lo di™— su˜ito ! per™hé un —nno perduto è perduto irrep—r—˜ilmente ! —n™he pens—ndo ™he
prim— di due —nni di studio dell— lingu— non possono le ™onsorelle l—vor—re e0™—™emente
ed e'ettiv—menteF
FFFe0do quest— mi— — w—ri— eF —0n™hé l— ˜enedi™— e le f—™™i— ™on™edere ˜uon esitoF
Rinaldi Filippo / 1928-11-6 /, Rettor Maggiore
hopo le feste dei ƒ—ntiD per le qu—li ! ™ome d— unit— rel—zione ! —vemmo fr— noi wonsF
r—y—s—k—D ves™ovo gi—pponese di x—g—s—kiD ™olgo l9o™™—sione di un po9 di ™—lm— per
s™rivere —l solitoF
IF ƒ—luteX ottimissim—F w—ngioD ˜evo @mi sono d—to più —ll9—™qu—AD dormo e gr—zie —
hio posso l—vor—re sempreF €urtroppo3 ™he non mi —mm—zzoF F F ehD il ƒuperiore è
WS

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il pessimo dei mestieriF €er me d— questo l—to sono ™ro™i(sso d—vveroY mi ™onsolo
™he vei lo è più di meX non son solo dunqueF F F m—gro ™onforto d—vvero3
PF ƒtudio e l—voroX ™e n9è (n sopr— i ™—pelli ™he non hoD e più ™e ne s—re˜˜e se l—
lingu— fosse possedut— ! se non ™i fossero preo™™up—zioni di dover —ttendere — tener
vivo il ri™ordo del qi—ppone presso gli —mi™i lont—ni ! —n™he presso i ƒuperioriD
™he d—vvero devono gu—rd—re il nostro ˜el qi—ppone solo sull— ™—rt— geogr—(™— e
vedendolo t—nto pi™™olo pens—no ™ertoX he minimis non ™ur—t pr—etor3F w— mi
di™o un po9F F F ˜—st—D se no tiro qu—ttro mo™™oli di quelli3F F F ƒe posso ™ompiere
i propri doveriF F F per l9ennesim— volt— ™ontinuerò (n™hé ho (—to — pro™l—m—reX
xon sono ™—p—™e — f—re il superioreF i™™o tuttoF €—sso dei momenti terri˜ili e
per ™—us— mi— @essendo in™—p—™eA li f—™™io p—ss—re —i ™onfr—telli e non si ™on™ludeF
fel ™ostrutto dunqueF F F „ento di mettere diligenz—D m— qu—ndo non ™i si ries™eD
non ™i si ries™e ! quindi i ƒuperioriD pregoD ™i pensino e —iutino — ™—v—rmi d—
quest— situ—zioneF w— se è ™osì ˜elloD ™osì s—nto u˜˜idireD m— per™hé proprio hon
gim—tti deve ™om—nd—rec ro m—i ™—pito questo terri˜ile pro˜lem—F v— mente ™he
super˜—mente vuol primeggi—re ! l— vit— pr—ti™— ™he mi mette nell9in™—p—™ità di
rius™ire — ™om—nd—re ™ome si dovre˜˜e ! un ™umulo di respons—˜ilità ! d—ll9—ltr—
un— spe™ie di indi'erenz—D di l—s™i—r ™orrere per non —ver l9o™™hio vigile e ™—pire
t—nte ™ose ! d— ™ui urti involont—ri ™oi ™onfr—telliD qu—ndo proprio ™redo di ™ompiere
—tti di ™—ritàD e™™F e™™F
FFFsl ˜r—vo hon entonio per quest— mi— inettitudine so're s™—tti di nervoso terri˜ili ! m—
mi di™— veiD mio ˜uon €—dreD ™he ™os— ™i posso f—reD essendo in™—p—™ec gredo ™he hon
entonio le —vrà s™ritto e ™osì —n™he d— questo l—toD me ne sto tr—nquilloF
FFFro p—rl—to or— ™on hon g—voli di v—rie ™ose e ho ™on™lusoX wio ™—ro hon entonioD
il difetto st— nel m—ni™oX st— in meF wi usi l— ™—rità di —iut—rmi in tuttoF sl ƒignore vede
e s—D ed i ƒuperiori vedono e s—nno e spero es—udir—nno le mie suppli™heF gome vedeX
un— ™onferm— di più di qu—nto le di™evo prim—F
Rinaldi Filippo BS / 1928-11-21 /, Rettor Maggiore
Dopo le feste dell'incoronazione sn un— pre™edente le fe™i il ri—ssunto delle ™eE
rimonie ™he —vre˜˜ero modi(™—to per un— settim—n— @d—l IH —l IU novem˜reA il ritmo
regol—re ordin—rio del gr—nde impero gi—pponese ri™hi—m—ndolo fortemente —lle —nti™he
sue tr—dizioni di pensieroD di ™ultoD di ™ostumiD di divertimentiF xoi d—l lont—no uyushu
non —˜˜i—mo ™erto potuto —ssistere —ll— m—nifest—zione di questo —vvenimento qu—le si
svolse — „okyoD — uyotoD nei gr—ndi ™entriD m— se do˜˜i—mo —rguire d— qu—nto —vvenne
solo fr— noiD do˜˜i—mo ™erto dire ™he non vi fu ™ittàD vill—ggioD f—migli— ™he non si si—no
sentiti perv—dere d—l fremito di gioi— per il f—usto —vvenimentoF ve disposizioni d—te d—lle
—utorità ™entr—li e lo™—li furono eseguite ™on un sin™ronismo mir—˜ile e devoto d— tutt—
WT

7 1928
l— n—zioneF elle Q pomerF del IH novem˜reD nell9—tto in ™ui l9imper—tore pro™l—m—v— —l
mondo l— su— —™™essione —l tronoD e ™he d—i presenti veniv— s—lut—to ™ol tripli™e viv—D nello
stesso tempo il suo popolo o —dun—to in m—ss— sulle pi—zzeD o nelle s™uoleD o nelle o0™ineD
o le singole f—miglie sull9us™io di ™—s—D in un— unione intim— di volontàD di pensieroD di
riverente om—ggioD d—v—nti —ll9imm—gine di lui grid—v— il tripli™e viv—F ƒin™ronismo voluto
d— un ordineD m— — ™ui tutti o˜˜edis™ono ™on n—tur—lezz—D ™on ossequioD ™on gioi—X un—
m—ss— di milioni di —nime ™he tr— il rom˜o degli sp—ri — s—lveD tr— l9urlìo delle sireneD esE
plodono un—nimi in un grido di gioi— e di s—lutoX ™uori di ™itt—dini di un— gr—nde n—zione
™he ˜—ttono in quell9ist—nte in un ritmo unisonoD inneggi—ndo —ll9imper—tore3
id —n™he i (gli di hon fos™o si unirono —l tripudio di quest— loro se™ond— p—tri—D e
mes™ol—ti —ll— foll—D —n™h9essi elev—rono riverenti il loro s—lutoD eD nell— m—nifest—zione
solenne tenut— nel gr—n s—lone dell— ™ittàD —n™h9essi ˜rind—rono —ll— s—lute dell9smper—E
toreF i l9—tto gentileD e per noi doverosoD pi—™que —i gi—pponesiD ™he lo not—rono sui loro
giorn—liY —n™he ™osì ne venne lode —ll9st—li— e — hF fos™oF
s ™—ttoli™i dell9intero qi—pponeD —nim—ti d—ll9invito dei †es™oviD il IRD ™on solenni funE
zioni nelle ™hieseD ™ol ™—nto del „e heum implor—rono sull9smper—toreD sull— f—migli—
imperi—le e sull— p—tri—D le ™elesti ˜enedizioniF en™he nelle nostre residenzeD orn—te —
fest—D ™risti—ni e p—g—ni ™on solenni funzioni religioseD ™on divertimentiD ™on lumin—rie
inneggi—rono —ll9imper—toreF
e wiy—z—ki le feste pu˜˜li™he e˜˜ero v—rie ™—r—tteristi™heD fr— le qu—li degne di not—
l— distri˜uzione del dono dell9imper—tore —i ™itt—dini d—gli VH —nni in suY il ˜—n™hetE
to —i ˜enemeriti dell— provin™i— @PHHH personeAX l— s(l—t— delle ˜—ndiere e quell— dei
l—mpion™iniF
FFFve feste sono p—ss—teX il ri™ordo di esse è perpetu—to in qu—l™he oper— di pu˜˜li™— o
priv—t— utilitàX il ritmo ordin—rio dell— vit— è ripigli—to eD ™on ess—D il ™ost—nte l—voro dei
mission—riD ™he pens—no —lle ™onseguenze di tutto questo st—to di ™ose e preg—no hio ™he
—™™eleri il giorno dell— redenzione per questo gr—n popoloF
Ricaldone Pietro / 1928-11-23 /, Vicario del Rettor Maggiore
wi sforzerò di s™rivere più ™hi—ro ™he si— possi˜ile per evit—rle —n™he perdit— di tempoD di
™ui mi ˜—tto — più non posso il pettoF gredev—mo proprio fosse mortoF F F poi si è s—puto
di un suo infortunio sul l—voroD ™he non si s— —n™or— ™os— si—F F F poi silenzioF F F poi notizie
d— ƒh—ngh—i ™he i QGR dell— spedizione per l9istremo yriente er—no per il qi—pponeF F F
poi improperi e lettere del sottos™ritto —i ƒuperioriF F F e (n—lmente l— su— ™—rissim—D ™he
non di™e tuttoD m— vi—F F F vedremoF F F €uò essere ™he si—no in giro lettere espli™—tive
sul dove s˜—r™—noF F F per™hé poi — ƒh—ngh—iD e™™F e™™F3 f—st—D non in™omin™i—mo —
mormor—reF F F ƒe i ƒuperiori h—nno f—tto ™osìD è ˜en f—ttoF yr— — noiF
FFF‚ipetut—mente nell— letter— mi di™eX †enendo — „orinoF ro esposto —l ƒigF hon
‚in—ldi le mie di0™oltà e desidero ™he i ƒuperiori mi di™—noX hevi venire3F È per
WU

7 1928
tr—nquillità di ™os™ienz—F v— lingu— ™he dimenti™heròD il l—voro già gr—nde ™he ™—drà
—ddosso — qu—l™unoD il po™o tempo dell— nostr— venut—D l9esempio —i ™onfr—telliD e™™F F F
sonoD mi p—reD ˜uoni motivi per rim—nereF e˜˜i— dunque l— ˜ontà di dirmi @lei ™onos™e
l— pover— —nim— mi—A ™ome de˜˜o f—reD e nel ™—so —'erm—tivo qu—ndoD e se devo pens—re
— qu—l™he ™os— di spe™i—leF
FFFxon le n—s™ondo ™he dentro il ™uore ho —vuto un improvviso pensiero nel leggere l—
gir™ol—re del ‚ettor w—ggiore —ll9—rresto dell9esp—nsioneD e™™oloX
—A portun—t—menteD qu—ndo in ™ir™ost—nze —n—loghe e il ƒigF hon ‚u— e il ƒigF hon
el˜er— —nnun™i—rono l9—rrestoD l— €rovvidenz— dispose ™he si ™ontinu—sseF xon ho il
m—teri—le tr— m—noD m— non è di0™ile l— do™ument—zione stori™—D e sono si™uro ™he
il ƒignore non vorrà d—vvero f—re sì ™he proprio il ƒigF hon ‚in—ldiD il ‚ettore delle
wissioniD vogli— mettere le missioni in quest— st—si f—t—leF hon gim—tti non ™—pis™e il
lingu—ggio ˜uro™r—ti™oD m— se per R oppure S —nniD —d esF in qi—ppone non si p—rlerà
™he di wiy—z—kiD yit— e x—k—tsuD ™osì ™ome sono or—D —m—tF mo hon ‚i™—ldoneD ri™hi—mi
pure tutti ™he è meglioF
˜A È meglio non proseguireD per™hé ! per me ! è ™osì stori™—mente ™hi—ro il primo
puntoD ™he dormo d—vvero tr—nquilloF gome però le dissi è un pensiero sorto spont—neo
e non ™redo —ver f—tto m—le m—nifest—ndoglieloF
™A qr—zie per il m—teri—le provvedutoF ƒpero ™i si— il più urgenteD ™ioè modo pr—ti™o
di insegn—re l— religione @gr—ndi illustr—zioniD ˜elle proiezioniD e™™FAF9
Rinaldi Filippo / 1928-12-2 /, Rettor Maggiore
gome vede mi trovo — yit— per l— fest— di ƒF pr—n™es™o ƒ—verio ™ele˜r—t— —n™he quest9—nno
™on qu—l™he ™—r—tteristi™— ™ome può vedere d—ll9—™™lus— rel—zione pel follettinoF
ˆ ƒi—mo in —ttes— dei tre d— „orinoX non s—ppi—mo ™hi si—noD qu—ndo e dove —rriv—noF
ƒo di tr—verso d— hon q—relli ™he —rriv—no — ƒh—ngh—i —l PHF gerto non —ndremo
(no — làF F F t—nto più ™he non s—ppi—mo null— di (ssoF qr—zie (n d9or— dell— ™—rità
us—t—™iD ™oll— preghier— ™he pel prossimo —nno ™i inviino —lmeno —ltri tre e le suoreF
ˆ pine meseX mio rendi™ontoF ƒ—lute sempre ottim—F ƒtudio e l—voro solito ! €r—ti™he
di pietà regol—ri in ™omune ! qu—ndo de˜˜o f—rle d— soloD qu—l™he volt— dimenti™o
delle p—rti ! o mi l—s™io pigli—re d—l sonnoF u—l™he volt— ver— freddezz—D direi
n—use— @non per questo tr—l—s™ioAF hi t—nto in t—nto il ƒignore vuole d—vvero
prov—rmiF u—nto sono —n™or— ™—ttivo3
9Nel Cimatti Museum di Tokyo si conservano 2 grandi album Le Catechisme en Images edito prob-
abilmente agli inizi del 1900 con le relative proiezioni. Dallo stato in cui si trova deve essere stato
molto usato. Si pensa che sia quello di cui qui si parla. Ci sono persone che si ricordano di averlo
visto studiando il catechismo.
WV

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ˆ FFFg—ritàX per me pien—mente d9—™™ordo ™on tuttiD m— purtroppo nel re—lizz—re il
˜ene non tutti d9—™™ordo ™ol sottos™rittoF ghe f—r™ic
ˆ €er meD l— frust—D non so —doper—rl— ! mi di™ono ™he —dopero troppo miele ! —ltriF F F
w—D o mio ˜uon qesùD non so dirigere meX non ™9è d— mer—vigli—rsi ™he non s—ppi—
dirigere gli —ltriF
Cimatti Raaella / 1928-. . . -. . . / Suor Maria Raaella Cimatti (Sorella)
†edi ™he ˜el gruppetto di gristi—niF †edi i ˜im˜i e ˜im˜eD future sper—nzeF †edessi ™he
˜ei ™olori di vestiti3 €reg— per queste —nimeF
„uo hF †in™enzo
WW


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pigur— VFIX €—rtenz— di nuovi mission—ri per qi—ppone IWPW
IHH

8 1929
QGPS €—rte per l9st—li— per il ™—pitolo gener—le e l— fe—ti(™—zione di hon fos™o
SGII erriv— — †enezi— ! dur—nte l— perm—nenz— visit— molte ™—se s—lesi—ne
TGP †— — ‚om— per l— fe—ti(™—zione di hon fos™o €—rte™ip— —l g—pitolo
qener—le
UGPR pinis™e il g—pitolo qener—leF †isit— e predi™— in molte ™—se s—lesi—ne
WG gomin™i— l— gr—nde ™risi e™onomi™— mondi—le ™on gr—ndi di0™oltà e™oE
nomi™he
IHGIP €—rtono d— †enezi— le prime T ƒuore ƒ—lesi—ne e Q s—lesi—ni
IPGIR hon gim—tti p—rte d— qenov— ™on un gruppo di ™hieri™i
Rinaldi Filippo / 1929-1-10 /, Rettor Maggiore
sl l—voro di (ne d9—nnoD le nessune notizie e rel—tive —pprensioni per i ™onfr—telli ™he doveE
v—no —rriv—reD ed or— —n™he un po9 di —pprensione per i mezzi @™ome sono di po™— fede3A
per™hé gli —rriv—ti port—rono po™o più di un migli—io di ‰en @™heD e per gli impegni ™he
—˜˜i—mo e per l— ™res™iut— f—migli—D sfum—no e ™he mi o˜˜lig—rono — preg—re i ƒuperiori
per telegr—mm— — venir™i in —iutoF F F A mi fe™ero rit—rd—re l— solit— ™orrispondenz—F
wi permett— ™he le —pr— —l solito l9—nimo mioF
—A ƒono giunti i ™onfr—telli e di ˜uon —nimo si sono messi —l rispettivo l—voroF1
˜A ƒi rim—se un po9 tutti m—le @forse le lettere si perdetteroA per™hé non si e˜˜e notizi—
! il nome del ™o—diutore si seppe —llo s˜—r™o ! quello di hon vu™ioni d—l ˜—˜˜o di hon
vivi—˜ell— ! di hon is™ursell d—ll— post—F hi loro non ho ri™evuto né essi h—nno port—to
™on sé qu—lsi—si d—to sugli studiD ˜isogni spe™i—liD e™™F e™™FD tutte ™ose ™he f—™ilitere˜˜ero
su˜ito il l—voroF F F
FFFve ho voluto dire questo per™hé ho l— ™onvinzione ™he i ƒuperiori h—nno pi—™ere di
essere —l ™orrente delle ™oseF F F non sempre ™onos™ono le re—li ™ondizioni dei ™onfr—telliF F F
e per™hé ho l— ™onvinzione ™he questo si— il mio dovereF xon pensi neppure ™he —˜˜i—
l9intenzione di l—ment—rmiY s—rei ridi™oloD —nzi ringr—zioD è solo — s™—ri™o di ™os™ienz—F
FFFgon hon €i—™enz— e hon „—nguy si er— sper—to di metter™i un po9 — posto per l—
™ont—˜ilità e l—vor—re un po9 sul sodo —n™he in quest— p—rte ! m— l— ™omplet— —s™iutt—
f— —nd—re in —ri— tuttoF gomprendo le di0™oltà dell9or—D m— non è possi˜ile il l—voro
mission—rio in prim— line— @™ome il ƒ—nto €—dre di™e essere di noiA se do˜˜i—mo essere
in —pprensione per le munizioniF fen veng—no lo studio e le deli˜er—zioni ™—pitol—riD m—
int—nto ved— di venir™i in —iuto per™hé oggi ™ome oggi non ho ™erto i soldi per il vi—ggio
1Sono Don Don Escursel, Don Lucioni e il Coadiutore Maccario.
IHI

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e ˜isogn— pure ™he —lmeno i ™onfr—telli —˜˜i—no il f—˜˜isogno —lmeno per tre o qu—ttro
mesiD se no ™ome possi—mo f—rec
FFFLe mie relazioni coi confratelliX di t—nto in t—nto le osserv—zioni di hon entonio
giusteD m— — ™ui non so sempre porre rimedioF FFFqli ho —nnun™i—to ™he dovevo venire
—l g—pitoloD proponendo e dom—nd—ndo p—reri e soluzioniF €—rl— di voler torn—reD e™™F
FFFƒono momenti terri˜ili — ™ui su™™ede poi l— ˜on—™™i—D ™he per un nonnull— può romperE
siFFF hon g—voli si è rimesso —llo studio del gi—pponese ! è —ttivoD zel—nte e vede ˜ene
molte ™ose ! vuole re—lizz—rle e nel modo di volerle è ™erto ™he v— dirittoD non gu—rd—ndo
troppo —lle persone ™he devono ™o—diuv—re per giungerviX d— ™iò —lle volte s™—ttiD ™he in
de(nitiv— mettono — posto molte ™oseF F F
FFFid or— gr—zie —l ƒignore di —vermi —iut—to — ™ondurre — (ne qu—nto —vevo in —nimoD
e s™usi l— form—D e ˜enedi™— questo @ne sono più persu—soA il più ˜isognoso suo (glioF
Valentini Eugenio / 1929-1-21 /, suo ex-allievo, studente di teologia a Roma
qodo s—perti — Roma e per un— ™os— ™osì ˜ell— e per te import—nte qu—l è l— teologi—F
ƒtudi—l— ™on —moreX è lo studio di hioF u—nti possono invidi—re l— tu— sorteF F F
€er il restoX ™ogli —nni ™—pir—i l— futilità e pi™™ineri— dei pensieri di gr—ndezz—F F F g—lm—
! insistendo e —™™ontent—ndosi di pi™™ole ™oseF F F si—mo ™osì pi™™oli noiF F F ƒe in un —nno
ries™i — ™orreggere —n™he solo un —tto di s™ortesi— è già un gu—d—gno immensoF
†uoi l— strenn—c xull— dies sine line—D non p—ssi un giorno senz— un— line—F F F gutt—
@™—pis™icA ™—v—t l—pidemD l— go™™i— s™—v— l— ro™™i—F €ens— nel tuo —gire —ll— minimezz—
dell— line— e dell— go™™i— e —ppli™—F
€er or— preg— per l— pover— —nim— mi— —ss—i più ˜isognos— dell— tu—F
Grigoletto Giuseppe / 1929-1-21 / chierico, ex-allievo di Valsalice
yhD mio qrigolettoD ti —ssi™uro ™he renry2 è tuo de˜itore e qu—ntoF F F per™hé s— solo il
ƒignore il ˜ene ™he mi h—i f—tto e — †—ls—li™e e — wogli—no e — †eron—F el più —l più
renry h— f—tto verso di te o —vre˜˜e dovuto f—re il suo dovereF F F e ˜—st— di questoF heus
s™it3
FFF€er gli studi f—9 quel ™he s—i e puoi e poi l—s™i— un po9 f—re —l ƒignoreF
FFFe hio pi—™endo ™ontinueremo il dis™orso del IWPS — †eron—F gonvin™iti pure ™he l—
wissione gi—pponese è spiritu—lmente l— più ˜isognos—D ed —n™he m—teri—lmenteD per™hé
là dove può ˜—st—re un milioneD per il qi—ppone ™i vuole il mili—rdoF F F ed è di0™ile
trov—re i f—™oltosi per gli str—nieriF €er f—re i mir—™oli ™i vogliono i ƒ—nti e hon gim—tti
è ˜en lungi d—ll9esserloF F F w— ˜—st— ™he li f—™™i— il ƒignoreF
ellegro dunque e ˜uonoF €reg— e f—9 preg—re i tuoi ™omp—gni e i tuoi s™ol—ri per meF
2Henry = Enrico, era il secondo nome di battesimo di Don Cimatti nato nel giorno della festa del
Santo : specie all'inizio con tale nome rmava le sue composizioni musicali.
IHP

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Superiora Generale F.M.A. / 1929-1-24 / delle Figlie di Maria Ausiliatrice
gome vede s™elgo —ppost— il PR del mese —0n™hé in qu—nto dipende d— meD ™ome ™—po
dell— wissione e ™ome s—lesi—noD w—ri— ƒƒFm— pigli l— dom—nd— sotto l— su— spe™i—lissim—
protezioneF
snteso dunque ™he l— ƒF †F s™elg— un ˜el gruppo @più ne h—D meglio èA per il qi—pponeD
spe™i—lmente le superiore s—rà ne™ess—rio si—no un po9 —nzi—neF xoi f—remo il possi˜ile e
l9impossi˜ile per —iut—rle in tuttoF
FFFuelle ™he †F ƒF s™eglierà si—no in gr—do di o™™up—rsi @—ppres— l— lingu—A in l—vori
™—s—linghiD di ™u™itoD ri™—moD e™™F in —silo ed opere di —ssistenz— dell9inf—nzi—D ed or—torio
femminileF ghe qu—l™un— si— un po9 pr—ti™— di musi™—F €iù —˜ilità spe™i(™he h—nnoD
meglio èF
ƒe non muoioD ho ordine di venire in st—li— e —llor— p—rleremo sui dett—gli e sulle
p—rti™ol—rità dell— spedizioneF €reghi—mo d9or— inn—nzi —0n™hè w—ri— ƒƒFm— pigli su˜ito
sotto l— su— protezione le ottime piglie di w—ri— eF ™ui è —perto un ™—mpo impens—to in
quest— no˜ile n—zioneF
€FƒF ƒe può invii qu—l™he opus™oletto o foglio ré™l—me sulle piglie di w—ri— eFD ™osì
f—™™io l— tr—duzione e st—mpo per tempo per l9opportun— ré™l—me e vo™—zioniF
Rinaldi Filippo / 1929-2-10 /, Rettor Maggiore
wentre —ttendo il treno @mi trovo — „—k—n—˜e dove sono venuto — dir wess— — quest—
pi™™ol— ™risti—nitàA —ppro(tto per p—ss—r un po9 di tempo ™on veiF €er ne™essità di ™ose
sono nell9identi™— posizione in ™ui ƒ—n pr—n™es™o ƒ—verio s™rivev— — ƒ—nt9sgn—zioD3 m—
purtroppo qu—nto lont—no d—ll— s—ntità dell9epostoloF
ƒ—lute mi— ottim— ! le —ltre ™ose per null— ™—m˜i—teF gontinuo desiderio di miglior—E
mento purtroppo po™o —ttu—toF ro ˜isogno di t—nte virtù ™he vedo ™hi—rissimeF F F —lmeno
preghi per meF
FFFxei doveri dei miei u0™i posso ™erto zel—re di più e di meglio il ˜ene delle —nimeF F F
m— è —n™he ™olp— dei superiori se non ™i ries™oD essendo preo™™up—to in troppe ™ose
m—teri—liF ƒe si h— d— pens—re —lle preo™™up—zioni dell— vit— m—teri—le purtroppo troppe
™ose p—ss—no in se™ond— line— ne™ess—ri—menteF weno m—le ™he f—nno gli —ltriF F F m—
venire in missione per queste ™ose è d—vvero spoetizz—nteF vei mi diràX i i ƒuperiori
non f—nno —ltrett—nto per l— gongreg—zionecF i don gim—tti ripeteX voro lo s—nno f—reF
igli non lo s— f—reF
FFF g—voli v— miglior—ndo e l—vor— —postoli™—mente ! l9import—nte è ™he non si —™™uE
mulino umori e l—s™i—r f—re dove non ™9è di mezzo l— regol—F
3Inginocchiato sulle stuoie giapponesi (tatami). S.Francesco Sav. certo non lo faceva per riverenza
verso S.Ignazio... In Giappone lo fanno tutti.
IHQ

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FFFl—voro s—lesi—no per essere ˜uoni (gli di hon fos™o mi p—re ™i si— in tuttiF sl l—voro
—postoli™o si v— moltipli™—ndo ed è n—tur—le ™he se ™i fossero più mezzi si f—re˜˜e di
piùF w— heus videt le di0™oltà in ™ui ™i di˜—tti—mo e ™i verrà in —iuto e vei vogli—
—iut—r™iF ettendo —iuti per non l—s™i—re i ™onfr—telli in —nsi— nell9—ssenz— ! —ttendo gli
—iuti promessi per l— ™hies— di „—no e per l— ™ompr— terreno xovizi—toD per ™ompr—re il
˜iglietto per venireD se no non posso muovermiF ƒe l9—iuto viene per metà m—rzo posso
p—rtire —ll— (ne ! se no p—rtirò in eprileD m— di0™ilmente —rriverò in m—ggio ™ome vei
mi h— ordin—toF
i preghi per meF v— vit— di missione mi h— f—tto ™—pire t—nte ™ose di meF heo gr—ti—s3
en™he se non dovessi più torn—reF F F qu—nto ˜ene ne è venuto per l9—nim— hio solo lo
s—F F F proprio ™ome qu—ndo d— †—ls—li™e fui s˜—lz—to —ll9yr—torio ƒF vuigiY gli —nni più
˜elli dell— mi— pover— pover— vit— s—lesi—n—F
€reghi per me e se —l ƒignore pi—™erà ™i possi—mo rivedere et os —d os loquemurF
Liceisti Valsalice / 1929-2-11 /
ghe dirvi quest— volt—c „orno proprio or— d— un pr—nzo di nozze e penso di des™riverloF
FFF FFFsn un— v—st— s—l— sui t—t—mi @stuoieA sono disposti —ll9interno vi™ino —lle p—reti più
lunghe del rett—ngoloD di fronte d— un l—to le donne ™oll— spos—D d—ll9—ltro gli uomini ™ollo
sposoF xei l—ti ˜revi gli invit—ti ™he si vogliono onor—reF F F i pens—te ™he in qi—ppone ™hi
si onor— non è —l ™entroD m— —l (—n™oF ed esF ! modesti— — p—rte ! essendo il sottos™ritto
il più onor—toD vedetemi nell9—ngoloF essisiD ˜revi dis™orsi di s—luto e —ugurioD poi prim—
funzioneF ƒu un v—ssoio spe™i—le sono poste tre ™oppe l9un— sull9—ltr—F ƒi mettono d—v—nti
—ll9ospite più onor—˜ile e ™on gr—zioso in™hino vi mettono d—v—nti il v—ssoioF gon gesto
deli™—to voi porgete ™on —m˜e le m—ni il n—ppoF †i si vers— il vino di riso @s—keA e
voi lent—mente —lz—te l— ™opp— (no —ll— fronte in™hin—ndoviD poi ˜evete e —n—log—mente
ri™onsegn—te l— ™opp— ™he ™on l— medesim— ™erimoni— viene f—tt— p—ss—re — tutti gli
intervenutiF s gi—pponesi non h—nno frett—F F F er—v—mo un— quindi™in—F F F f—te il ™ontoF F F
ƒe™ond— funzioneX poi si ™omin™i— — s˜o™™on™ell—re un po9 qu— un po9 là d—i numerosi
pi—ttini ™ontenenti un pizzi™o di tuttoX ™—rneD pes™eD verdureD —lgheD e™™F ed —vete sempre
vi™ino ™hi vi vers— nell— pi™™ol— ™opp— ! ™he serve d— ˜i™™hiere ! il tè ™—ldoY ™hi vi vuol
onor—re vi invi— l— su— ™opp— e dovete ˜ereD e voi per deferenz— dovete invi—rgli l— vostr—
e ˜evi tu ™he ˜evo ioF F F se non si st— —ttenti ™9è peri™olo di us™irne m—l™on™iF F F ƒe volete
u˜ri—™—re uno è f—™ileF F F X mettetevi tutti d9—™™ordo —d invi—re —l medesimo le vostre
t—zzeF F F
is—urito ™iò ™he ™9e9 sul v—ssoioF F F e ˜isogn— f—rlo lent—menteF F F vi port—no —ltroD ed
es—urito —n™he quelloD qu—ndo pens—te ™he si— tutto (nitoD —rriv—no —n™or— delle port—teD
™he nessuno to™™—F snsieme — quelleD un— ™—ssettin—F s servi rin™hiudono le piet—nze in
IHR

8 1929
quell— ™—ssett— e ve l— leg—no dentro — un— ™—ndid— s—lviett—D ™he voi porterete — ™—s—
™ome donoF F F per i ˜im˜iF
„erz— funzioneX l— spos— si —lz— e si ritir— per indoss—re un —˜ito spe™i—le di ™—s— ed
o'rire —gli invit—ti il tèF †i si o'rono insieme dei dol™i ™he voi imp—™™herete ™ol resto
— ™onsol—zioneF F F delle f—miglieF sn™hin—te e s—lut—te tutti e ™ol vostro p—™™o in m—no
@nessuno si mer—vigli—D —nziF F F vi invidi—noA torn—te —ll— ™—s—F
„r— le ™ose imp—™™hett—te vi er— un9—r—gost—F hom—nd—i se vi er— un profondo sigE
ni(™—toF F F xon ™redoD qui — wiy—z—kiF el mio p—ese ™erto non s—re˜˜e veduto ˜ene
per™hé l9—nim—le ™—mmin— indietroF F F F gome vedete per quell— gente l9—nim—le h— ™erto
un signi(™—toF
v— presenz— del prete fr— questi p—g—ni diede luogo — un po9 di istruzione sul s—™erdozio
™—ttoli™o mission—rio e sull— religioneF F F giò ™he più ™olpis™e è l9—˜˜—ndono dell— p—tri—D
dell— f—migli— ed il ™eli˜—to per vot—rsi —ll9ide—le dell— prop—g—nd— degli insegn—menti di
xostro ƒignore qesù gristoF
€reg—teD —mi™i miei e se — hio pi—™eràD —rriveder™iF
Rinaldi Filippo / 1929-2-28 /, Rettor Maggiore
pine meseF F F e per™iò rendi™onto mio e dei ™onfr—telliF
FFFg—ritàX null— di spe™i—leD m— ™ome è di0™ile m—ntenerl— perfett— sempre e in tuttiF
€erson—lmente null— di spe™i—leD e mi p—reD gr—zie — hioD di —ver messo me stesso sotto i
piedi di tutti per m—ntenerl—D per™hé qesù è ™—rità e v—d— tutto hon gim—tti per —verl—F F F
w— ™he vuolec xon s—pendo f—re il superiore può essere per questo ™he l— pens—t— ™—rità
si— de˜olezz—F heo gr—ti—s3 heus s™itF sn™onvenienti non ne vedoF
FFFqr—zie dei monit— s—lutisF F F oltre — questiD qu—nti —ltri ne —vrei ˜isogno e di t—nto
in t—nto li vedo e me li f—nno vedere i ™onfr—telliF heo gr—ti—s3 e —v—nti —llegr—menteD
sempreD sempreD sempreF
u—nto —ll— su— ide— di sempli™ità di prim— e il meno intendersi d9or—D er— n—tur—le
per™hé non ™—piv—mo un9—™™—F yr— si ™omin™i— — ™—pireY si s— quel ™he h—nno detto e
di™ono di noiD virtù e difetti ! si vedono le miserie mor—li e le ne™essità delle —nime !
e sono enormi tr— i ™risti—ni ! si è nel desiderio —rdente di f—r del ˜ene o di rip—r—re il
m—le ! i ˜isogni sono diversi e urgenti nei diversi ™—mpi ! non ™er™—ndo di provvedere
™i sem˜r— di venire meno —i nostri doveriD et simili—F F F d— ™iò quel po9 @™ome devo
direcA di nervosismoD ™he f— vedere le ™ose forse un po9 um—n—menteD mentre prim—
˜—m˜ines™—mente non ™i si pens—v—F gi —vvi™ini—mo ™ioè —ll9età ™riti™— —n™he noiF F F
e vo™e molte —ltre ™ose intimeD di0™ili —d —0d—re —ll— penn—F ƒe tutto v— ˜ene mi
im˜—r™o — ƒh—ngh—i il PW w—rzo ! se no — metà eprileF €rim— dell— p—rtenz— s™riverò
—n™or— @dopo quest— non s™riv— più —l sottos™ritto per™hé forse non mi trovere˜˜eAF
id or— vogli— ˜enedirmi —0n™hé l— mi— pover— —nim— si s—nti(™hiD —0n™hé l9o˜˜edienz—
IHS

8 1929
™he mi ™hi—m— si— fruttuos— per l— missione e per i ™onfr—telliF v9—˜˜r—™™i— nel ƒignore il
suo povero (glioF
Ricaldone Pietro / 1929-2-28 /, Vicario del Rettor Maggiore
qr—zie dell— su— ™he mi ™onsolò non po™oF ƒpero —vrà d—to ordine per un qu—l™he sussidio
inizi—le ! il resto — viv— vo™e e qu—nte e qu—nto import—nti ™oseF
FFFxon ™redo di perdere tempo esponendo —i ƒuperiori le mie in™—p—™itàX per me sono
f—tto ™osìF F F ro ˜isogno ™he i ƒuperiori ™onos™—no lo st—to di ™ose re—leD per™hé @e glielo
di™evo proprio in qi—pponeF F F e veiD ˜r—vo hon €edroD ridev—A —l tri˜un—le di hio voglio
s˜rig—rmi in frett—D —ddoss—ndo tutto — ™hi di r—gione ! tr— ™ui veiF €er me f—™™io quel
™he possoF †edo in p—rteD e se ™iò non ˜—st—sseD i ™onfr—telli mi f—nno vedere quello ™he
non vedoD ™ioè l— mi— insu0™ienz— e inettitudine e ne ringr—zio hio e i ™onfr—telli ! e
m—nifesto questo ai miei Superiori e Padri per ™onsiglio e ™onforto e per le ™onvenienti
—mmonizioniF w— ™ertoD —v—nti sempre —llegr—menteF F F
€er f—rle vedere ™he lo sonoD le invio il nostro ƒu ™—nti—m ™he spero f—rà del ˜eneD e
™i —pr— molte vieF F F ƒono i ™—nti dei li˜ri delle element—ri ™he f—nno —nd—re in visi˜ilio il
˜uon popolo gi—pponeseD e ™he h—nno —vuto il ˜—ttesimo sui p—l™hi ™—lpest—ti d—i ™—nt—nti
e d—ll9Hakase @dottoreF F F ™—pis™e3AF vei fu de(nito un er—i hito @uomo f—mosoAF F F m—
il sottos™ritto Hakase gim—™i @™osì storpi—to il nome3AF F F gomposti d—l sottos™rittoF ve
unis™o vit— di ƒ—vio homeni™o in gi—pponese ! p—re ˜en rius™it— @è quell— di hon fos™oAF
hunque pensi — f—r m—nd—re in frett— @se non l9h— f—ttoA qu—l™he ™os— e il resto os ad
os, cor ad corF F F ohD qu—nte ™ose3 hon €ietro ™—rissimoD per l9—nim— mi— ohD pover—
—nim—3F F F e per quell— dei ™onfr—telliF wi ˜enedi™—F e nome di tuttiD ˜uon— e s—nt—
€—squ— e —ssi™ur—zioni di preghiereF
Amerio Franco / 1929-3-22 /, ex-allievo di Valsalice, musico
ƒi™uroD —n™he in religione ™9è il suo l—to m—n™hevoleD non per l— vit— religios— in séD m— per
gli uomini ™he sovente dimenti™—no di essere religiosiF F F e quindi ™ertoD divent—no peggiori
@in un ™erto sensoA degli —ltriD per™hé è ve™™hi— stori— corruptio optimi pessimaD l9ottimo
™orrotto divent— pessimoF gerto l9uni™— re—ltà è qesùF F F †uoi ™—pirloc hesider—D
desider— fortementeD sforz—ti —ttiv—menteF F F m— non —ver frett—FF F F
v— musi™—3 e˜ initio e˜˜e —n™he hon gim—tti le tueD ™ome direcF F F e poi mi ™onvinsi
™he er— meglioF F F pigli—re quel ™he ™9èF F F gome vedi il povero hon gim—tti ™on tutte
le non po™he imperfezioni e nullitàF F F h— ™—l™—to le s™ene e i m—ssimi te—tri del gr—nde
smpero3 ghe vuoic È legge3 e˜˜—ndon—ti in hio e tutto divent— v—loreF
hunque niente ti tur˜iF F F —llegroD ˜uono e l—˜orioso eF F F un po9 più generoso ™ol
ƒignoreF
IHT

8 1929
Circolare Salesiani / 1929-3-25 /
sn pro™into di p—rtireD4 — tutti voiD —i ™risti—ni ed —mi™i il gr—zie ri™onos™ente per qu—nto
—vete f—tto per hon gim—ttiF sl ƒignore vi rimeriti di ™uore di tuttoF …n— sol— ™os— vi
r—™™om—ndoX Osservanza della nostra Regola e pregate per meF ƒ—rete ri™ord—ti sempreF
id or— —l™une notizie gener—liF
FFFh—te — tutti ™omodità del pre™etto p—squ—leF e voi pure ˜uon— ƒF €—squ— e preg—te
per meF
Rinaldi Filippo / 1929-3-28 /, Rettor Maggiore
wi trovo — ƒh—ngh—i per p—rtire non so —n™or— pre™iso qu—ndo @™hi di™e il lunedì di
€—squ—D ™hi dopoAF
ro l—s™i—to i ™onfr—telli in ˜uon— s—lute e ™—ri™hi di l—voroD e senz— soldi @per non
vivere ™oll9—™qu— —ll— gol—AF ro per™iò detto — hon €i—™enz— ™he se entro il t—l termine
non ri™everà null—D telegr—f—sse — veiF ƒono qui —lloggi—to d— hon q—relliF F F quest— è
ver— missioneF F F noi di mission—ri —˜˜i—mo il nomeF F F qui ™9è fetlemmeF F F yhD s—nt—
povertà3
id or— ne ho f—tt— un— delle mieX vei —ggiusti l— ™os—D si™™ome ™9è in ˜—llo l— w—donn—D
spero mi d—rà tutte le —ssoluzioniF e ƒ—se˜o @dio™esi di x—g—s—kiA si st— ™ostruendo un—
gr—n ™hies— dedi™—t— —l ƒ—™ro guore di qesùF †i s—rà uno degli —lt—ri prin™ip—li dedi™—to
— w—ri— eusF ro promesso —l mission—rio e — wonsF r—y—s—k— ™he —vrei interposto i miei
u0™i per™hé i ƒ—lesi—ni o'rissero un— st—tu— di w—ri— eusF gosì l— w—donn— f—re˜˜e
l— su— entr—t— trionf—le nell— dio™esi di x—g—s—ki e proprio per desiderio dei gi—pponesi
™heD sono si™uroD in seguito potre˜˜ero essere nostri ˜uoni ™ooper—tori e noi —vremmo in
m—no un ˜uon mezzo per l—vor—re per l— nostr— prop—g—nd—F
v— ™hies— è gr—nde e wonsignore desiderere˜˜e un— st—tu— —ll— gr—ndezz— n—tur—leF
È ™he il nostro €—dreD su™™essore di hon fos™o sente di glori(™—re ™osì l— w—donn—F F F
˜—di ™he —desso i s—lesi—niD per l— fesseri— @non mi pento di quest—A di hon gim—tti sono
™ompromessiF5
el suo ˜uon ™uore onor—re in un— form— ™he pi—™erà ™erto — w—ri— ƒƒFm—D l— w—dre
nostr—D —prire un— str—d— —ll9oper— nostr— — x—g—s—ki @p—rlo per or— di sempli™e prop—E
g—nd— delle opere nostreF F F per™héF F F s—F F F —n™he il qi—ppone è il €—ese delle p—ure d—
p—rte di mission—riF F F e forse —n™he dei †es™oviF F F ƒe ™9è un r—mpinoD è ™osì n—tur—le333AF
id or— preghi per me e mi ˜enedi™—F F F qu—ndo l— rivedròc
4Don Cimatti tornò dall'Italia nel gen. 1930, dopo aver partecipato al Capitolo G. e alla beaticazione
di Don Bosco.
5Questa statua dono di Don Rinaldi si conserva attualmente nella detta chiesa, che ha dato parecchie
vocazioni all'Ispettoria giapponese. Interessante il modo di domandare di Don Cimatti, segno della
sua condenza col superiore.
IHU

8 1929
Ricaldone Pietro /1929-4-3 /, Vicario del Rettor Maggiore
sl R per tempissimoD — hio pi—™endoD s—lpo d— ƒh—ngh—i sul †imin—le del vloyd „riestino
per †enezi—F id or— —pr— ˜ene l— su— intelligenz— ed —tt—™™hi —l suo spirito qu—nto l9inutile
servo suo dell9estremo yriente si onor— di dirle @™he vuolec yrm—i noi gi—pponesi —˜˜i—mo
nel s—ngueF F F A e vei nell— su— in(nit— ˜ontà si divert— —d —s™olt—reF F F yhD ne sentirà
delle ˜elle333
FFFxon so qu—ndo il †imin—le —rriveràD mi h—nno f—tto p—g—re il solo vitto per QR giorniD
m— s—rà ™erto di piùF himodo™hé forse s—rà più in frett— per™hé ™i sono — ˜ordo molti
dei sold—ti del wuggi— —'ond—to re™entemente in gin— @m— il person—le tutto s—lvoAF F F
FFFg—ro hon ‚i™—ldoneD ˜isogn— ™he i ƒuperiori f—™™i—no tutti i s—™ri(™i e gli sforzi
possi˜ili per l9estremissimo yrienteF yhD vedrà ™ome il ƒignore ˜enediràF €reghi preghi
preghi per me ™he l9—˜˜r—™™io nel ƒignore mentre i ™iliegi in (ore ™—nt—no le lodi di hioF F F
e inghirl—nd—no il grigio di hon ‚i™—ldone ™rineF
Circolare Salesiani / 1929-5-17 /
heo gr—ti—s3 heo gr—ti—s3 ƒono —rriv—toF F F ‚i—ssumoX s˜—r™o — †enezi— l9II w—ggioF
xessuno si trov—F sl ƒignore —iutò per l— dog—n—F wi di™ev— il ™—poEdog—n—X ƒe f—™™io
p—g—re per qu—nto h— ™on séD torn— — ™—s— sv—ligi—to3F freve visit— —i ™onfr—telliF gonE
ferenz— —i giov—niF †—do — f—r ™en— — †eron— e p—rlo per oltre un9or— —i giov—niF u—nto
sl—n™io per le missioni3
€—rto —l m—ttino per wil—no per™hé mi premev— ™onsegn—re —ll— f—migli— di hon vu™ioni
il ˜—uleY ™osì p—ss—i l— domeni™— — wil—noF FFF€—rto di ˜uon m—ttino ed —lle IHFQH sono
tr— le ˜r—™™i— del ƒigF hon ‚in—ldiD ™ui p—rl—i su˜ito di voi tutti porgendo s—lutiD e™™FD
™ome po™o prim— —vevo f—tto —i piedi di w—ri— eF di™endo — veiD per voi singoliD per i
nostri ™risti—ni e p—g—ni e per le nostre opere un— preghier— spe™i—leF
FFFƒ™opo di tutte queste p—rl—te è —™quist—re —iuto di preghiere spe™i—li per l— nostr—
missione e ™on™ret—re ™onferenze per il pu˜˜li™o —0n™hé possi—mo —vere o'erteF h—
„orino si potrà —vere po™o o null— per™hé sono strem—ti per le feste di hon fos™oF
FFF€er or— è un fuo™o di (l— (no —l W qiugnoF €rogr—mm— mioX visiteD ™onferenze o
p—rl—te ™oi superiori o ™on —ltriD ™ontinu—re ™onferenze in gr—ndeD dom—nde di sussidiD
r—ppresenterò voi tutti in tutto e sempre e per qu—nto dipende d— me tenervi —l ™orrenteF
s ƒuperiori per p—rte loroD in questi giorni o™™up—tissimi m—nd—no qu— e làD per ™uiD ™ome
vedeteD s™rivo d— fologn—D diretto — p—enz— per torn—re — „orinoF
„—rd—i — s™rivervi per™hé volevo —ttendere l9esum—zione dell— s—lm— in ™ui in vostr—
r—ppresent—nz— ! uni™o dei mission—ri ! port—vo ™on quelli di †—ls—li™e l— ™—ss—F6 €ens—te
™he ™os— ho detto — hon fos™o per ognuno di voiD mentre lo port—voF †i r—™™hiudo l—
des™rizione minut— ™he ne f— l— st—mp—D ™orrispondente — veritàD in tutti i p—rti™ol—riF
6Esistono due foto di Don Cimatti che aiuta a trasportare la cassa.
IHV

8 1929
v— s—lm— è ridott— — s™heletro ! non è —n™or— determin—to in ™he ™ondizioni sono le
oss— e quindi non si presenterà —l pu˜˜li™o l— s—lm— ! qu—li reliquie si prender—nnoD e™™Fc
€ensiero dei ƒuperiori èX hon fos™o si— present—to ™ome èD senz— m—s™her—F hirvi l—
foll—D le sue m—nifest—zioniF F F gon hon qir—udi f—™ev—mo d— ™—r—˜inieri e fulmin—v—mo
s™omuni™he — ™hi to™™—v—D se no di hon fos™o non s—re˜˜e rim—sto più null—F F F
€er le questioni nostre ho già p—rl—to ™on qu—si tutti i ƒuperioriD ˜isogn— preg—re
moltoF F F sono duretti — ™onvertirsiD ™ome i qi—pponesiF F F pedeD pedeF
Circolare Salesiani / 1929-6-11 /
ell— (ne orm—i delle feste ri—ssumo qu—nto d—i giorn—li ™he vi ho m—nd—to è st—to pu˜˜liE
™—to e ™redete pure ™he non vi è in qu—nto di™ono es—ger—zione di sort—F uindi —™™enno
—d impressioni mieF
IF e ‚om— ™—l™— enormeF ƒF €ietro non ™ontenev— più le personeD molte delle qu—li
rim—sero fuoriF €igi—D pigi— tremendoD m—l org—nizz—toF ƒF €ietro è un9enorme
te—tro dove si può preg—re po™o d— ™hi non h— un posto spe™i—leF sllumin—zione
imponente per l— perfezione e m—estri— nell9—™™enderle @er—no QSH ƒ—mpietriniA e
in po™hi minuti fu —™™es—F g—l™— innumerevoleF ‚i™evimento nel ™ortile di ƒ—n
h—m—so dell— f—migli— s—lesi—n— ! fu proprio un— ser—t— di f—migli— in ™ui non si
vedev— l— m—està del €onte(™eD m— l— ˜ontà del €—dreF
PF „orino indes™rivi˜ile e m—i vedut— un— f—™™end— simileF hon fos™o p—ssò ™ome
trionf—tore e ™he volete ™he vi di™—c y™™hio non videD ore™™hio non udì di un uomo
—l™unoF F F qu—nto su™™edetteF
Rinaldi Filippo / 1929-6-14 /, Rettor Maggiore
gome ™on™lusione del triduo di hon fos™o ho f—tto un po9 di eser™izio di ˜uon— morte e
mi rim—ne d— f—re un po9 di rendi™onto mensileF
IF qr—zie sopr—ttutto dell— ™—rità us—t—mi nell9—vermi voluto — „orino per queste festeF
xe ho gu—d—gn—to @voglio sper—reA in ogni sensoF wi trov—i spiritu—lmente in un
misto di ™ommozioneD di indi'erenz— o freddezz—D di entusi—smo intimo o pu˜˜liE
™oF F F ™he mi fe™e ™—pire sempre meglio l— gr—n ˜esti— ™he sonoD il gr—nde —mor
proprio ™he —n™or— —llign— nei ˜—ssifondiD e l— lont—n—nz— — ™ui sono d—ll9ide—leF F F
w—D heus s™it3
PF ve mie pr—ti™he di pietà purtroppo in questo tr—m˜usto di luoghiD di or—riD —nE
d—rono ™ome poteronoD m— qu—l™he volt—D qu—l™os— l—s™iò — desider—reF F F gome
sono —n™or— lont—no d—llo spirito di pietà ™he mi permett— l9—dempimento fedeleD
™ompletoD ™ordi—le delle pr—ti™he —n™he qu—ndo non posso f—rle ™oll— ™omunitàF F F
IHW

8 1929
ro —n™or— ˜isogno di miglior—re tutte le pr—ti™he pres™ritte ! l— più es—tt— form—
nell9—mministr—zione dei ƒ—™r—menti ! l— più ™ost—nte pr—ti™— dell9es—me di ™os™ienE
z—F we l9otteng— d—l nostro hon fos™oD per™hé se mi m—n™— questo spirito sono
persoD sono perso3
Rinaldi Filippo BS / 1929-6-24 /, Rettor Maggiore
qiois™— ™on noi e ˜enedi™— ™on noi il ƒignoreD ™he ™i h— —iut—to — tr—durre in re—ltà un
desiderio d— tempo v—gheggi—to per il ˜ene di un— ™risti—nità e per l9estensione del regno
di hio nell— missione — noi —0d—t—F wi giunge l— liet— notizi— dell— ˜enedizione dell—
™hiesett— di „exyD l— prim— ™he i (gli di hon fos™o ™ostruis™ono in qi—pponeF
„—no è un— gr—zios— ™itt—din— — RH kmF d— wiy—z—ki e po™o fuori di ess— si è venuto
form—ndo un— ™risti—nitàD ™he d— tempo re™l—m—v— l— su— ™hiesett—F FFF v— €rovvidenz—
per mezzo di muni(™i ˜enef—ttori e di devotiD ™i inviò le o'erteD l— volontà dei ™onfr—telli
—ppi—nò le di0™oltàD gli oper—i e i ™risti—ni di „—no volenterosi prest—rono l9oper— loroD
l— €refettur— lo™—le ™on™esse un generoso sussidioD ed or— gr—zie — hio l— ™hiesett— si erge
˜ell—D —rmonios—D so˜ri— ed eleg—nte sul pi—noroD ™ui f— ™oron— un— ™—ten— mont—gnos— e
nell— v—lle l— ™itt—din— di „—noD e l— soddisf—zione è un—nimeX —utoritàD peritiD st—mp—D
™risti—ni di „—no e wiy—z—kiD p—g—niF
v— ™hies— per volontà dei ˜enef—ttori è intitol—t— — w—ri— ƒtell— del m—re ed h— per
€—tron— ƒF „eres— del f—m˜ino qesùF en™or— un— volt— l— w—dre nostr— e l— protettri™e
delle wissioni si sono ™ostruite l— ™—s—F F F è d—vvero —lt—mente signi(™—tivo questo per
noiD e ™9in™or—ggi— —l l—voroF
FFF…n gr—zie di ™uore —lle eutoritàD —i ˜enef—ttori dell— ™hies—D — qu—nti h—nno l—vor—to
per l— ™ostruzione ed uno spe™i—lissimo —lle v—rie —sso™i—zioni ™—ttoli™he ed —gli —m—tissimi
hon g—voliD hon w—rgi—ri— e hon vu™ioniD f—ttori prin™ip—li dell— rius™it— fest—F vi
˜enedi™— in modo spe™i—leD o ˜uon €—dreD e ˜enedi™— —n™he il povero s™riventeF7
Zerbino Pietro / 1929-7-7 /novello sacerdote salesiano, ex-allievo di Valsalice8
sn ™h—rit—te perpetu— dilexi te3
i ti h— d—vvero —m—to qesù ed oggi lo suggell— ™ol ˜—™io d9—mi™izi—F
hon—tiD don—ti tot—lmenteD don—ti generos—mente — vui ™orpo e —nim— e poss— tu
emul—re nell9—postol—to il tuo ƒ—nto €—tronoF
7Attualmente la chiesetta costruita in legno è stata rifatta. La statua in legno di S. Teresa che vi si
trovava, ora si trova nel Cimatti Museum di Tokyo. Ugualmente una preziosissima pianeta con un
nissimo ricamo della Madonna di Pompei nel retro e dell'Annunciazione sul davanti, usata molte
volte da Don Cimatti, si trova nel medesimo Museo.
8Su di una immaginetta: come il seguente si tratta certamente di un ricordo in occasione della prima
Messa. Questa è la prima delle 208 lettere a lui scritte. Fu poi segretario dei Superiori maggiori e
diventò il postino e commissionere di Don Cimatti no alla ne.
IIH

8 1929
Circolare Salesiani / 1929-7-8 /
ƒi inizi— quest— ser— il g—pitoloF sn ghies— l— solit— funzione pres™ritt— d—lle ‚egoleF
xumero dei g—pitol—ri WPD non tutti presentiF s †isit—tori non h—nno votoD —ssistonoD
p—rl—no e se è ne™ess—rio h—nno voto ™onsultivoF ƒi —rriv— ™osì ™oi †isit—tori —l numero
di WUF
FFFell— gommissione wissioni sono presenti tutti i mission—riD †es™oviD †i™—ri epostoli™i
e €refettiF wi p—re si l—vori d—vvero ™on serietà e d— tutti si desider— ™hi—rezz—F
FFF„enni ™onferenz— in o™™—sione delle feste di hon fos™o o isol—t—mente — ƒ—luzzoD
ƒ—mpierd—ren—D ƒpezi—D fenev—gienn—D qi—venoD „orino in un s—loneD yr—torio ƒF vuigiD
ƒF €—oloD yr—torio s—lesi—noF €redi™—i eser™izi — †—ls—li™e e gro™ett—D prossim—mente
—ndrò nel ‚om—noD poi viguri—D poi vom˜—rdi— e ™he il ƒignore ™i —iutiF
i'etti (n—nzi—ri non rilev—ntiD m— ™onos™enze dell9oper— s—lesi—n— e nostr— missioneD
˜uon seme ™he frutti(™heràF gerto ™he presso tutti l— wissione nostr— è l— più simp—ti™—F
Piacenza Pietro / 1929-7-10 /, missionario salesiano in Giappone
€er le (n—nzeD regol—te in hominoF †edete ™he il ƒignore non ™i —˜˜—ndon—F pedeD l—voro
e vivi—mo nell— povertà e vedrete mir—™oliF FFFv— €rovvidenz— deve m—nd—r™i il mezzo
milione ™he ho dom—nd—toF €reghi—moD rendi—mo™i degni e verrà —n™he molto di piùF
FFFxon tur˜—tevi per gli esitiX semini—mo — gr—n forz—D ™on fedeD ™on ™—rità e —v—nti
sempreF
qr—zie dei ™onsigliF F F ti —ssi™uro ™he tutti p—rl—no senz— veli —i ƒuperiori e speri—mo
de˜˜— us™ire d— tutto un gr—n ˜eneF ellegroD ™—lmo e ˜uono sempreF
Circolare Salesiani / 1929-7-15 /
seri ser— @oreIVA vi fu l— ™onsegn— delle reliquie di hon fos™o ™he ogni sspettore dovrà
port—re —lle ™—seF en™he il qi—ppone e˜˜e l— su— p—rte @ugu—le per tuttiAF ƒono tolte d—l
gorpo del nostro fe—to e l— più ri™™— @per l— ™—s— di wiy—z—kiA è tolt— d—l ™ervelloF
sl medi™o qu—ndo prese in m—no il ™r—nio trovò ™he er— pes—nte norm—lmente @proE
porzione f—tt— delle p—rti ev—por—˜iliA e —llor— tr—sse fuori — pi™™oli ˜lo™™hi il ™ervello ™he
pure nell— mummi(™—zione er— ˜en ™onserv—to e ™ompletoF
sl ƒignor hon ‚in—ldiD prim— di ™onsegn—re le preziose reliquieD fe™e —ppunto not—re
™he non essendosi ™onserv—to il ™uore di hon fos™oD potev—mo pens—re ™he quel ™uore
fu tutto ™onsum—to d—ll— ™—rità per il prossimoF s ƒuperiori vollero ™he —lle ™—se più
import—nti fosse d—to il ™ervello — indi™—re l9unione di spirito di fedeD di —zione ™he
do˜˜i—mo foment—re tr— noi e ™he d—r—nno luogo —ll— ™—ritàF9
9Questa preziosa reliquia ex cerebro ricevuta da Don Cimatti, si trova ora nello studentato di Chofu
a Tokyo
III

8 1929
€enseremo —l d— f—rsi per qu—ndo porterò questi preziosi tesori e ™ome re—lizz—re il
desiderio dei ƒuperiori ™he vogliono ™he —d un— domeni™— del mese si espong— l— reliqui—
e si p—rli di hon fos™oF gomin™i—te — pens—rviF gosì di nuovo hon fos™o d— †—ls—li™e
v— in tutte le p—rti del mondoF
gor—ggio e preghi—mo e l—vori—mo e pro™uri—mo di essere —ltrett—nti hon fos™oF
Merlino Alfonso / 1929-7-19 /, salesiano laico, missionario in Giappone
€ur essendo il ™orpo lont—no il mio ™uore è unito —l tuo Fqr—zie — te del ™ontinuo ri™ordoD
delle ˜elle notizieF
gredo di —verti f—tti gli —uguri per ƒF elfonsoD in ™—so tu ™omprendi qu—nto vorrei dire
se ti fossi vi™inoD e qu—nto f—rò in quel giornoF ve nostre —nime si ™onos™ono e possono
dom—nd—rsi re™ipro™—mente qu—nto è ne™ess—rio per il ˜eneF qr—zie delle preghiereF
ƒpero presto rivedere i tuoiF ƒt—9 ™—lmo e tr—nquillo ™he il ƒignore ti vuol ˜ene e —v—nti
—llegr—menteF ƒ—lut—mi i tuoi —iut—nti e —ssi™ur— ™he prego per loroF
Circolare Salesiani e Missionari / 1929-7-24 /
sl g—pitolo è (nito e vogli—mo sper—re ™he le ™on™lusioni ™he — tempo opportuno s—r—nno
™omuni™—te d—l ‚ettor w—ggiore servir—nno d—vvero —l ˜ene spiritu—leF
ve wissioni furono tr—tt—te ˜eneD determin—ndo le rel—zioni fr— ƒuperiori e™™lesi—sti™i e
religiosi @™he è l— ™os— più di0™ile là dove i poteri sono divisiA —d experimentumD mettendo
le pro™ure e si™™ome non si vollero to™™—re le regoleD insistendo molto — ™he l9in™—ri™—to
delle wissioni eser™iti ™on ™uoreD tempo e mezzi l9u0™io import—ntissimoF ‚im—se sospes—
@ed è —n™or— —llo studioAD l— questione (n—nzi—ri— delle wissioni @l— più viv— e import—nteAX
dipende ™ioè l— wissione in qu—nto t—le d—ll— nostr— ƒo™ietà o d— ‚om—F †oi ™—pite l—
port—t— dell— questioneX —ppen— s—rà risolt— ve ne p—rleròF
Ricaldone Pietro / 1929-7-28 / Vicario del Rettor Maggiore
v9u˜˜idienz— mi f— (l—re nell— ispettori— rom—n—F
e0do —ll— su— ˜ontà e ™—rità l— n—ufr—g— missione gi—pponese ! se™ondo le direttive
d— vei tr—™™i—te e ™he forse hon gim—tti non è st—to ™—p—™e di ™ondurre in porto nell—
prim—D ™—t—stro(™— sedut— ™—pitol—reF heo gr—ti—s3 hon gim—tti e i ™onfr—telli ri™ord—no
le sue promesseD le sue direttive ed h—nno ™os™ienz— di —verle seguiteF xon vogli— dunque
—˜˜—ndon—r™i né f—re su˜ire rit—rdi — qu—nto è vit—le per l9oper— nostr— in qi—pponeF ƒto
f—™endo un— noven— — hon fos™oF
em—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldone preghi per questo pover—™™io
IIP

8 1929
Ricaldone Pietro / 1929-7-. . . /, Vicario del Rettor Maggiore
xel ™—mpo delle pu˜˜li™—zioni @follettinoD qioventù mission—ri—D e™™FA per ™iò ™he riferis™e
—l qi—ppone o™™orre —ver rigu—rdo —ll— qu—lità dell— n—zioneF ever rigu—rdo — non mettere
il qi—ppone tr— rel—zioni di selv—ggiF „r— le fotogr—(e s™egliere le meglio rius™ite ! e
tent—re di f—r in modo ™he ries™—no ˜eneF €er le qu—lità degli —rti™oliD st—re —ttenti — non
pu˜˜li™—re lettere priv—te di ™onfr—telli ™he —lle volteF F F
xon dovrei s™rivere qu—nto segueD per™hé può sem˜r—re ridi™oloX —d ogni modo tr—direi
l— ™os™ienz— seF F F
vei s— ™he si vo™ifer—no sul ™onto di hon gim—tti futuro tutte le vo™i possi˜ili e imm—gE
in—˜iliF €er me rido ™on Lui ™he ˜en s— l— nullità ment—leD e™™F del sottos™rittoF ed ogni
modo voglio dire —i miei ƒuperioriD d— ™ui dipendono t—nte ™oseD ™he mitre o simili ™ose
! ™he vesti più o meno ™olor—te ! hon gim—tti pel ˜ene dell9—nim— su— e degli —ltri —ssoE
lut—mente non le vuoleF s ƒuperiori non sospett—no neppure qu—nto so'r— il sottos™ritto
nell9—ttu—le ™ondizione ! (gur—rsi se dovessi vedermi fuori di gongreg—zioneF F F snutile
mi nominino il g—rdF g—gliero e tutti gli —ltriF F F ipikeieD epikeieF F F xon er—no né sono
più s—lesi—niF F F
ro l— test— dur—D m— è ™osìF wi l—s™ino essere ™ome hon fos™oD hon ‚u—D e™™F hiràX
ƒei proprio il ™olmo dell— stupidità e dell— super˜i—3 !F vo soD lo soF F F m— mi l—s™i
esprimere tutto qu—nto ho nel ™uore eF F F preghi per meF
Giordano Antonio / 1929-8-7 / chierico, ex-allievo di Valsalice
ƒ— solo il ƒignore qu—nto h— f—tto hon gim—tti per venirti —d —˜˜r—™™i—re dovunque
fossiF F F deve essere volontà di hio e gli tornerà più gr—dito il ™omune s—™ri(™ioF F F yr—ri
™om˜in—ti e non potuti re—lizz—re ! nell9—tto di re—lizz—rli u˜˜idienze ™he tron™—v—no
tutto ! e ti m—nd—v—no — pr—s™—tiD — qu—ldoF F F pi—t volunt—s heiF F F i sono si™uro ™he
è meglio ™osìX dopo tutto il gr—dito in™ontro vi™endevole forse er— troppo um—noD ed il
ƒignore lo f— m—tur—re per ˜eneF
wio entonioD mi h—i s™ritto ™he mi vuoi p—rl—reX tu s—i in ogni ™—so ™he ™os— ti dirà
hon gim—tti e quindi eseguisciD se ™i sono le ™ondizioni t—nte volte indi™—teF hi0™oltà
ne trovi—mo tutti e d—ppertuttoX l— regol— ™he h—i —˜˜r—™™i—to è ™hi—r—Y non ™9è ™he d—
eseguirl— e quindi ™or—ggioF
FFFƒ—i ™he i tuoi due fuo™hi sono il tuo io e il tuo ™uoreX quindi ˜isogn— d— un l—to ™he
™oll9unione ™on hioD nel ri™onos™imento del tuo io re—le d—v—nti — vuiD ™oi mezzi ™he h—i
— disposizioneD ries™— —d essere p—drone di te ! e d—ll9—ltro l—toD ™oll9—llegri— e ™ol l—voroD
™oll— ™—rità verso tutti freni gli impeti del ™uore e domini tutto te stesso in rel—zione —gli
—ltriF
gor—ggio mio entonioF „i penso e prego e tu f—9 —ltrett—nto per meF „r— le t—nte ™he
non mi sono —nd—te ˜ene not— —n™he quest— ™he ™on tutt— l— e0™—™e ˜uon— volontà non
IIQ

8 1929
sono rius™ito né —d —™™ontent—r meD né —d —™™ontent—r teF „i di™— questo un— volt— di
più l— mi— mes™hinità e povertàF F F …nit— — t—nt— super˜i—F
Circolare Salesiani / 1929-8-13 /
gomprendo le vostre —pprensioni in questo rit—rdo di qu—nto interess— l— nostr— wissioneD
m— @spe™ie in quest9—nnoA è ™olp— di nessunoF ƒe il di—volo non ™i mette il ˜—stone fr— le
ruote (nor— le intese sonoX
IF €er sette o otto ™hieri™i @e tutto ™ompresoA per inizi—re lo ƒtudent—to (loso(™oF
PF €er sei o sette piglie di w—ri— eusili—tri™eF
ƒperi—mo non si perd— null— per vi— e spe™i—lmente ™he l— €rovvidenz— ™i m—ndi i mezzi
per il m—ntenimentoF F F e (nor— non vedo spir—gli ™hi—riF F F ed è un momento ™riti™issimo
per —vere den—ro d— qu—lsi—siD superiori ™ompresiF F F non si s— dove ˜—ttere il ™—poF w—
sono si™uro ™he se l—vori—mo f—™endo il nostro dovereD se pregheremo e f—remo preg—re
tutto si —ppi—neràF snt—nto ho ˜isogno di tutto il vostro —iutoD ™onsiglio e ™ooper—zioneF
„enti—mo in(ne di metter™i nell— re—ltàF †i r—™™om—ndo un— giust— e™onomi—F ƒo
già ™he vi st— — ™uoreF sl mio pensiero pre™iso è ™he ™i sforzi—mo di f—r frutt—re tutte
le possi˜ili fonti locali @si— pure esigueAF ygnuno di voi person—lmente si di— d9—ttorno
presso —mi™i —ll9estero o in iurop— per intensi(™—re le suppli™he di —iuto di ogni spe™ie e
spe™i—lmente di den—riF
FFF È dolorosissimo pens—ndo —lle ™ondizioni in ™ui ™i trovi—mo non potervi né dire
né d—re —ltroD m— vi —ssi™uro ™he si p—ss— un— ™risi terri˜ile ™he solo il ƒignore può
—ggiust—reF10 snvesti—mo™i tutti dell— situ—zione e vedi—mo ™on ver— ™—rità fr—tern— di
—iut—r™iF
Rinaldi Filippo / 1929-9-4 /, Rettor Maggiore
ƒper—vo oggi vederl— dopo l— predi™—zione — golle ‘ƒ—lvetti“ e — ƒ—npierd—ren—D m— non
fu possi˜ileF ƒono nuov—mente in giro —ll— ™er™— del person—le e poi dei mezzi perF F F xon
s—pendo quindi qu—ndo potrò vederl—D —l solito un po9 di rendi™ontoF
FFFhopo di —ver predi™—to T mute ho pens—to di s™eglierne un— in ™ui —vrei ™er™—to di
pens—re un po9 più —ll9—nim— mi—F ƒ™elsi quell— di golleD ™ome l— più tr—nquill— per meF
wi p—re di —ver d—to un— ˜uon— rip—ss—t— — tutto e f—tto un ˜uon ˜u™—toF €ur —vendo
f—tto regol—rmente le ™ose dur—nte l9—nnoF F F qu—nte miserieD mio ˜uon €—dreF i tutto
per l— mi— inesperienz—D ignor—nz— e (—™™— nel ™ompiere i doveriF €resi per propositoX
—™™udire l— re™it— del ƒF frevi—rio e dell— ƒ—nt— wess— ! es—me rigoroso —ll— (ne dell—
10Da tener presente che proprio in quel periodo scoppiò la grande crisi economica mondiale, per la
quale negli anni seguenti anche Don Cimatti ebbe tanto da sorire. Le conseguenze erano appena
cominciate.
IIR

8 1929
giorn—t— ! unione ™on hio dur—nte l— giorn—t—F sl se™ondo e terzo mi sem˜r— di —ver
tent—to di f—re (nor— ™ome meglio er— possi˜ile ™on qu—l™he risult—toD m— pel primoD ohD
qu—nto sono —n™or— lont—noF w—h3FFF tento di non diminuire l— ˜uon— volontàF
gosì qu—nto po™o sono divor—to d—llo zelo delle —nime3 gome —mmiro i miei ™onfr—telli
di missioneD ™he ™on un9in(nità di risorse s—nno f—re t—ntoD e hon gim—tti ™he t—nto di™e
di —m—re il ƒignore è ™osì (—™™oY è t—nto ™—p—™e di ™onsigli—re gli —ltriD e — non dirigere
se stessoF yhD ™ome —rrossis™o dentro di meD predi™—ndo —i ™onfr—telli ! quello ™he ™osì
m—le ™ompioF h—vveroX medi™eD ™ur— teipsum3F
FFFsn me ™ontinu— e —n™or forteD ˜en™hé forse meno p—lese di prim— e l9—mor proprio e
l— sensu—lità e qu—nto ™9è —n™or— per toglierli o —lmeno renderli ino'ensivi3 FFFwomenti
di p—r—diso uniti — lotte per ™iò ™he è ™—rneD m—teri—litàD e™™F yhD ™he ˜esti— sono —n™or—3
u—nto nel mio modo d9interpret—re le —zioni —ltrui @per moto ist—nt—neo sono port—to
— v—lut—rle sempre in peggioA le —ltrui p—roleD gestiD e™™F e™™F ƒegno delle mie miserie
interneF F F e penso di essere s—nto e t—nti stupidi @p—rdonA lo di™onoF yhD f—˜˜o mioD se
entr—sseroF F F yhD ™ome s—rò d—v—nti — hiocF F F e nel giudizio univers—lec
FFFƒimilmente il mio p—rl—re e il tr—tto non è sempre st—to ™ome —vre˜˜e f—tto hon
fos™oF ghe vuolec xon so p—rl—re senz— roves™i—re —ddosso il ™uore e per meD nel tent—re
di f—re il ˜ene —˜˜r—™™erei tuttiD uominiD donne ! per™hé mi sem˜rere˜˜e di essere più
e0™—™eF yhD ™he ˜esti—D ™he ˜esti—3 sn t—nti ™—si vorrei f—re ™ome ƒF pr—n™es™o di ƒ—lesD
m— ™hissà se interpreto ˜ene quel pensiero —m—tissimo3 FFF€er l— ™—rità null— di spe™i—leX
desidererei il ™uore di hio o —lmeno quello di hon fos™o per —m—re —n™he in form— visi˜ileD
™on —tti esterniD il mio prossimoF F F u—nt— m—teri—lità è —n™or— in questo3
FFFi per st—volt— ˜—st—F €reghi per l— ˜uon— rius™it— del l—voro —0d—tomi e per f—re un
po9 di ˜eneD e mi impetri d—l ƒignore per il povero qi—ppone un milione per ™omin™i—reF F F
e vo™e poi t—nte ™oseF
Circolare Benefattori / 1929-9-. . . / dell'Oratorio e Istituto san Giovanni di Torino
goll9—nimo ri™onos™enteD di ™uore l— ringr—zio di qu—nto l— ƒF †F sllFm— h— f—tto (nor— per
l9in™ipiente missione indipendente di wiy—z—ki @qi—pponeA —0d—t— —i ƒ—lesi—ni di hon
fos™o nel IWPTF ƒuper—te nel primo —nno le di0™oltà d9—m˜ient—mento e dello studio
dell— di0™ilissim— lingu—D ™i si—mo l—n™i—ti nel l—voro dell9—postol—toF
FFFxell9imminenz— dei prep—r—tivi per l— nuov— spedizioneD ™he per onor—re l— d—t—
dell— ˜e—ti(™—zione del nostro hon fos™o e per f—r fronte —gli impellenti ˜isogni per lo
sviluppo dell— missione e dell9oper— ƒ—lesi—n— del qi—ppone si ™on™retizz— in un m—nipolo
di giov—ni ™hieri™i e in un gruppo di piglie di w—ri— eFD dom—ndo per queste nuove forze
™he ˜isogn— m—ntenereD ™ui ˜isogn— ™ostruire ™—se —pposite e per lo sviluppo delle opere
già intr—preseD l— su— ™—ritàD ™he qu—nto più s—rà generos—D t—nto più ri™everà premio
d—l ƒignore e permetterà —i (gli di hon fos™o di ™ompiere il loro dovere — v—nt—ggio dei
poveri p—g—ni gi—pponesiF
IIS

8 1929
Van Rossum Card. Guglielmo / 1929-10-3 /, Prefetto Propaganda Fide
wsƒƒsyxi sxhs€ixhix„i hs ws‰eeus @qse€€yxiA11
sl vivo desiderio di ™orrispondere —lle direttive dell— ƒF ƒede in quello ™he rigu—rd—
l— form—zione del glero sndigeno mi spinge — solle™it—re d—l ˜uon ™uore di †F imFz—
‚evFm— un sussidio str—ordin—rio per in™omin™i—re l— ™ostruzione del pi™™olo ƒemin—rio
dell— nostr— wissione qi—pponeseF
FFF†—ri pro˜lemi —˜˜i—mo ™er™—to di risolvere — ™osto di gr—ndi s—™ri(™iD ed oggi si—mo
risoluti di —'ront—rne uno di ™—pit—le import—nz— per l9—vvenireD lo sviluppo e l— si™urezz—
dell— wissioneD il pi™™olo ƒemin—rio sndigenoF
v— de™isione è —lqu—nto —rdit— di fronte —lle (n—nze esigue dell— wissione stess—X m—
— li˜er—r™i d— ogni ulteriore perplessità o indugio ˜—stere˜˜ero le gr—vissime p—role del
ƒF €—dre fenedetto ˆ† nell— su— vetter— epostoli™— w—ximum illud ™ir™— l9istituzione
del glero sndigeno e le —ltre non meno gr—vi del g—nF QHSD ™he ordin— —i g—piEwissione
gr—viter oner—t— eorum ™ons™ienti— di form—rsi dei ™oll—˜or—tori tr— l9elemento n—tivo
del €—eseF
FFFgi p—rve d—vvero gr—ve negligenz— il di'erire oltre l9inizio del ƒemin—rio sndigenoX ™i
—™™ingi—mo dunque —ll9oper— ™on pien— (du™i— nell— hivin— €rovvidenz— e nell9—iuto dei
˜uoniF
sl preventivo delle spese d— f—rsi è di —lmeno vF QHHFHHHF
FFFxoi tuttiD wission—ri ƒ—lesi—ni del qi—pponeD ™i rivolgi—mo —ll9imFz— †F ‚evFm—D —
questo (neF v9—iuto (n—nzi—rio ™he speri—mo ™i s—rà ™on™esso ™i s—rà forte stimolo —
s—™ri(™—r™i sempre più per il ˜ene delle —nime —lle nostre ™ure —0d—teF
Sordo Antonio / 1929-10-10 /, chierico, ex-allievo di Valsalice
[Da uno scritto indirizzato al ch. Sordo, da un compagno ex-allievo di Valsalice
e postillato da Don Cimatti, in visita alla casa. Lo scrivente parla con nostalgia del
passato, a cui Don Cimatti]:
weglio direX il p—ss—to non m—™in— più ! l9—vvenire è nelle m—ni di hio ! o™™hio (sso
—l presente per tr—0™—rlo ˜ene e s—lv—rsi l9—nim—F
[Alla constatazione che un certo numero di compagni erano assistenti generali anché
per tal modo potessero espiare quanto avevano fatto nel passato, Don Cimatti]:
È un— delle po™he verità us™ite d—ll— ˜o™™— di uno di voiF
[Poi dice: ho sentito dire che presto Don Cimatti sarà fatto Vescovo, a cui]:
higli pure ™he è un— gr—nde o™—F F F hignità di quel genereF F F m—iD m—iD m—iF
[E conclude ricordami alla Madonna, a cui Don Cimatti]:
11La lettera porta il timbro Segreteria della S.C de Propaganda Fide Prot. 3390 / 1929. Sotto al
timbro di protocollo, scritta autografa: Non si mandi via colle mani vuote. 8 ott. '29 G. U. card.
V. Rossum Pref.. E di seguito da altra calligraa: si scriva all'Obolo di S. pietro.
IIT

8 1929
i —n™he ri™ord— hon gim—ttiF ger™— di voler ˜ene —ll— w—donn— ed — hon fos™oF
‚i™ord—ti ™he sei —ssistente dei loro (gliF €—rto il IH di™em˜reF
Begliatti Letizia F.M.A. / 1929-10-22 /, superiora delle suore F.M.A.
in partenza per il Giappone12
‚evF w—dre ‘ƒrF vetizi— fegli—tti“ e ƒuore nel ƒignoreD
sl pensiero —'ettuoso e l— preghier— ™ome ho in™omin™i—to st—m—ne ™osì ™ontinu—
intensoF gor—ggio3 e˜˜r—™™i—ndo l— ™ro™e o'ert— d—l ƒignore —v—nti sempreF
xell9es—tt— osserv—nz— dei loro doveri trover—nno l— p—™e e l— forz—Y w—ri— eusili—tri™e
e hon fos™o sono sempre loro vi™iniX niente timoreF
Giardini Mario / 1929-10-23 / S.E. Delegato Apostolico
seri ho im˜—r™—to sul †imin—le un primo gruppo di T ƒuore @piglie di w—ri— eusFA
™he vengono ™ome om—ggio nell9—nno dell— fe—ti(™—zione di hon fos™o — inizi—re il loro
—postol—to nell— nostr— wissioneD e le —™™omp—gn—no tre ™onfr—telli @un preteD un ™hieri™o
e un ™o—diutore ™he f—nno p—rte del gruppo ™he p—rtirà poi tot—lmente ™ol sottos™ritto
per inizi—re il nostro ƒtudent—to (loso(™o — „—k—n—˜eD in tutti poi die™iX otto ™hieri™iD un
™o—diutoreAF gosì l— wissione si —rri™™his™e dell— ™—s— delle piglie di w—ri— eF — wiy—z—kiD
e dello ƒtudent—to — „—k—n—˜eFsl ƒignore ™i ˜enedi™e nell— s—nt— povertà e non —vendo i
mezzi per ™ostruireD per or— vivremo in ™—s— di (ttoX poi si vedràF
FFFwetto queste nuove ypere sotto l— protezione dell9iF †F t—nto d—l punto di vist—
giuridi™o ™he d—l punto di vist— dell— ™—rità ™he dom—ndo spiritu—lmente e m—teri—lmente
generos—F sl motivo del mio rit—rdo è di vedere se posso trov—re d—ll— ™—rità pu˜˜li™— o
priv—t— m—nier— per sostenere meno m—le le spese inizi—li e d— inizi—reD e quindi —rriveder™i
nel prossimo genn—ioF sl ƒignore dispong— per il ˜eneF
id or— i™™F ‚evFm—D vogli— ™ontinu—re — f—r™i d— p—dreD direiD ™on m—ggior intensitàD
essendo m—ggiori i ˜isogniF
Runi Costantino / 1929-10-29 /, ex-allievo di Valsalice13
xon gu—rd—re —ll9entità del donoX è povero ™ome ™hi lo present—F isso vuol dirti però
l9—'ettoD l— gioi—D l— preghier— di hon gim—tti ™he spero ™ontinuerà —d o™™up—re si— pure
un posti™ino nel tuo ri™ordoF
12Le prime 6 Figlie di Maria Aus. partirono da Venezia il 22 ottobre per il Giappone insieme con don
M.. Marega, don G.. Baratto, e il coadiutore E. .Ragogna. Don Cimatti andò a salutarli. Alla nave
Questa lettera indirizzata al porto di Brindisi, è la prima delle 123 spedite a Suor Begliatti per lunghi
anni Superiora del Giappone.
13Don Cimatti, in Italia benedisse le nozze di questo suo antico allievo e gli scrisse queste parole come
ricordo.
IIU

8 1929
ƒei —ll— met— dell— tu— vo™—zione e tu s—i qu—nto ti è ™ost—t—F ƒii ˜uonoD or— p—pàD
™ome sei st—to (nor— ˜uon giov—neF €ens— — m—mm—D —i fr—telli e sorelleF
v—vor— e preg— e ™he sempre il ƒignore si— ™ontento di teF €er ri™ord—rti ™he sei —llievo
di hon fos™o —™™ett— l9—™™luso ™he involse l— test— del nostro dol™issimo €—dreF
Rinaldi Filippo / 1929-11-1 /, Rettor Maggiore
„r— un— ™os— e l9—ltr— ho f—tto un po9 di eser™izio di ˜uon— morte ed e™™o —n™he il mio
rendi™onto mensileF
FFFv—voroX tento di preg—re e di l—vor—re per rius™ire — re—lizz—re il desiderio dei ƒupeE
rioriD persu—so però ™he non rius™iròF gomunque ™er™o di f—reF ed ogni modo è —n™he
™erto ™he non è ™on quello ™he r—™™oglierà hon gim—tti ™he si potrà risolvere il pro˜lem—
dell— missione e dell9oper— s—lesi—n— in qi—pponeF el mio povero modo di vedereD (n™hèX
—A il pro˜lem— non s—rà studi—to in pieno d—i ƒuperioriD
˜A non si —vr—nno mezzi proporzion—tiD
™A —ndremo — rilento @e si—mo t—nto in rit—rdoAD in qi—ppone potremo —vere delle
velleità di f—reD m— non f—remo null—F
gon(do nell— €rovvidenz— in modo —ssoluto per™hé non vedo dove s˜—tterò l— test— in
questo —nno per sostenere le spese e re—lizz—re le nuoveF heo gr—ti—s3 fisognere˜˜e ™he i
mission—ri fossero messi nelle ™ondizioni in ™ui lo spirito dell— nostr— regol— volle fossero
messe le ™—se di form—zioneD i ™ui mem˜ri ™ioè non de˜˜—no litig—re per il pensiero del
dom—niD per d—rsi ™osì senz— preo™™up—zioni m—teri—li —l deli™—to l—voroF w— (n™hè ™9è d—
lott—reD tr—sform—rsi in mer™—nti o in im˜roglioni per f—r dei soldi e sostenere le opereD si è
sempre in ˜ili™o di ™ontr—vvenire —ll— povertà e l9—postol—to delle —nime p—ss— in se™ond—
line— ! e non essendo™i i mezzi proporzion—ti @è l— stori— delle missioni in gener—leAD si è
sempre — terr—F
gerto i mission—ri vedono ™on dolore tutti questi ˜elli edi(™i ™he si ™ostruis™ono d—i
ƒuperioriD ˜ei ™ollegi e qu—ndo si pens— qu—nto è po™o quello ™he si può —vere in missione
per sostener™i m—teri—lmente e tenere su le opere inizi—teD si pens— e hio non vogli— ™he
si pensi m—le e si ˜rontoliF F F sl ˜uon hio provvederàF
FFFÈ —n™he ™erto ™he se l— €rovvidenz— m—nd— i mezzi nell— proporzione (nor— invi—tiD
s—rà per™hé ™osì è nei disegni dell— €rovvidenz—F gerto ™he i mission—ri di™onoX se si
trov—no mezzi non ™erto indi'erenti per f—re t—nte opere mur—rie o —0niD e™™F per™hé
non si trov—no per i mission—ricF ghe vuolec ƒi è uominiX si —m— l— propri— missione e
si desiderere˜˜e vederl— prosper—reY e senz— enormi sforzi e s—™ri(zi inizi—li si vede ™he
non si può rius™ireY m— il mission—rio non h— l— possi˜ilità di f—re null— ! e —llor—c ƒ—rà
super˜i—D s—rà quel ™he s—ràD m— gli inizi sono di0™ili e heo gr—ti—s3 ƒe non potremo f—re
QID f—remo QH ! m— è ™erto ™he qu—nto ho detto è nell9—nimo di tutti i mission—ri ™he non
h—nno —n™or— ™—pit—li per sostenere l— loro missioneF
IIV

8 1929
Fracchia Italo / 1929-11-25 /, ex-allievo di Valsalice, Uciale dell'esercito italiano
pino —ll9ultimo ho sper—to venireD m— purtroppo il tuo ed il mio desiderio sono irre—lE
izz—˜iliF e™™etti il ƒignore —n™he questo mio s—™ri(™io ™he è ™erto —n™he uno dei più
dolorosiF
p—™™io voti per il ˜enessere dei tuoi ˜im˜i e ti invio l— mi— pover— ˜enedizione per essiD
per l— tu— signor— e per teD unit— — un— reliqui— e —utogr—( di hon fos™oF igli ™ompirà
! se ™e ne fosse ˜isogno ! l9oper—F fuone e s—nte feste di ™uoreF €reg— per meF
€—rto d— „orino il PW per im˜—r™—rmi — qenov— @non so ™on qu—le trenoAX —d ogni modo
ti sono vi™ino ™oll9—'etto e ™on l— preghier— e tu f—9 —ltrett—nto per meF „i s™riverò poi
d—l qi—ppone d—ndoti l9indirizzoF €reg— preg— preg— per me ™he ti —˜˜r—™™io ™on tutt—
l9—nim—F
€—ss— ˜ene ™risti—n—mente il ƒF x—t—le e hio ti ri™ompensi dell9—'etto ™he h—i sempre
dimostr—toF
Rinaldi Filippo / 1929-12-18 /, Rettor Maggiore
wentre si (l— verso €ort ƒ—id prep—ro un po9 di post— ed il primo e più ™—ldo s—luto è —
vei ed —gli —m—ti ƒuperioriF †ogli— ! in o™™—sione delle ƒsF peste e di g—pod—nno ! f—rsi
interprete dei sentimenti di ognuno dei fotogr—f—tiD14 ™he desider—no essere singol—rmente
ri™ord—tiF FFFpinor— — ˜ordo tutto ˜eneF €er l— s—luteD essendo il m—re ˜uonoD si v— ˜eneD
pur —vendo per un— giorn—t— qu—si tutti sentito gli e'etti del m—reD spe™i—lmente il ˜r—vo
™hF pilipp—D m— or— sono tutti in g—m˜—F FFFxon m—n™— l9—llegri— ™on musi™—D gio™hi e
—llegre ™onvers—zioniX FFF™9è d—vvero d— ringr—zi—re il ƒignore e speri—mo ™he l— w—donn—
e hon fos™o vigiler—nno su questi ™—ri noviziD ™onfr—telli usque in (nemF
ghe dirle di mec sl solitoF hesideroso di ˜ene ed in™—p—™e di re—lizz—rlo in me e negli
—ltriF ƒpero nell— ˜ontà di hio e nel ™omp—timento degli uominiF u—nto —lle ™ose ™he
più interess—no l— mi— respons—˜ilitàD ™ioè l— missione e l9yper— nostr— in qi—pponeX
FFF€orto in qi—pponeX
IF …n gr—n ˜uio nell9—vvenire ed in™ertezz— di direttiveF
PF …n— gr—n fede nell— €rovvidenz—D per™hé non ho né l9—˜it—zione per i ™hieri™iD né
per le suoreD e t—nto meno so dove pens—re —i mezzi di m—ntenimentoX
hon w—reg— è p—rtito ™on non più di ¿ IHFHHH ™he s—r—nno st—te dimezz—te d— dog—n— e
trenoF
14Don Cimatti partì da Genova il 14 dicembre. Con lui partì il primo gruppo di 7 chierici: Cl. Tassinari,
E. Braggion, A. Bernardi, Cl. Filippa, A. Zanarini, A. Floran, C. Cagna, che arrivati a Miyazaki
cominciarono gli studi della losoa e del liceo insieme col giapponese, nella massima povertà, come
si intuisce dalle parole di Don Cimatti. La foto di cui sopra si conserva insieme ad altre del viaggio.
La grande crisi economica mondiale era appena cominciata.
IIW

8 1929
hon gim—tti è p—rtito ™on non più di ¿ ISFHHH di ™ui SHHH —vute d—ll— ™—rità del ƒigF
hon ‚i™—ldoneF
xon so qu—nto h— in ™—ss— hon €i—™enz—D m— le po™he migli—i— di lire ™he gli invi—vo
qu—ndo ne —vevoD — quest9or— s—r—nno sfum—te e divor—te d—i (tti ™he dovremo p—g—re
per le ™—se provvisorieF
i™™o il vero st—to dell— questione ! ed ho l— ™onvinzione ™he hon „orquinst su ™ui
t—nto sper—no i ƒuperiori @e non so proprio per™héA f—rà un ˜el niente per il qi—pponeD
™ome non l9h— f—tto (nor—F ivviv— dunque l— €rovvidenz— e l— povertàF w— fr—n™—mente
du˜ito @e non mi posso togliere il du˜˜io d—ll— test—A ™he i ƒuperiori si si—no f—tti un9ide—
™hi—r— dell— situ—zione dell— missione gi—pponese ! il du˜˜io mi divent— qu—si ™ertezz—
d—ll— f—mos— udienz— in g—pitoloF F F
w—h3 sn homino semper3 e mi perdoni il ƒignore del du˜˜ioF
u—nto —ll— ri™er™— dei mezzi m—teri—liD hon gim—tti dom—nd—D m— non s— f—re dei ™olpi
(n—nzi—ri o non s— f—re dei tr—0™iD ™ome vede f—re d— —ltriF F F wi sem˜r— ™osì ™ontr—rio
—ll— nostr— povertàF F F ™oll9—rte e ™oll9ing—nno vivere metà dell9—nno e ™oll9ing—nno e
™oll9—rte vivere l9—ltr— p—rte3F F F
FFFgon™lusioneX heus €rovide˜itF ƒuppli™o i ƒuperiori ™he per or— sono i winistri dell—
€rovvidenz— per l— wissione del qi—pponeD — venir™i in —iutoX ho ˜isogno di m—ntenere i
™hieri™i e le suoreD ™he non h—nno p—ne se non d— meD ed io non ho den—ro d— m—ntenerliD
—lmeno per dom—niF
†ed— dunque di r—™imol—re qu—l™he ™os— ed invi—rl— —0n™hé poss— f—r fronte —lle prime
ne™essitàD t—nto più ™he si —rriv— in invernoF F F e forse il suo —iuto può —rriv—re prim— di
noiF F F e s—re˜˜e d—vvero l— m—nn—F
Tassinari Clodoveo / 1929-12-24 /, in nave per il Giappone15
e™™ett— gli —uguri di ™hi f— le ve™i dei tuoi ™—riF €rego per te d— qesùX
IF ogni ˜ene m—teri—le ™he tu poss— desider—re
PF e spe™i—lmente ™he igli si— il re sovr—no dell9—nim— tu—F
ƒ—nti(™—ti nell9ese™uzione dei tuoi doveri ordin—riD nell— ™—lm— ed —llegri— di spiritoD nel
s—™ri(™io ™ost—nte di qu—nto s—i pi—™ere — hioF w—ri— si— l— tu— ˜uon— w—mm—F
Rinaldi Filippo BS / 1929-12-25 /, Rettor Maggiore, dal Coblenz,
È x—t—le3 FFFqesù vede il ˜uon desiderioD l— volontà —rdente di tutti e —™™etterà ! ne sono
™erto ! quello ™he in gio™ond— povertà e sempli™ità di ™uore gli —˜˜i—mo o'ertoF v— noven—
15Nel retro di un'immaginetta con reliquia del Beato Don Bosco. Si tratta degli auguri natalizi. Da
notarsi che Mons. Cimatti era imbarcato col chierico ed il primo gruppo di chierici sul Coblenz
diretto per il Giappone.
IPH

8 1929
predi™—t—D ™—ntiD suoniD un minus™olo presepio in ™—˜in—D un9—™™—demiol— ™ommemor—tiv—
in ™omune ™oi p—sseggeri di se™ond— ™l—sseD l— mess— solenne ™—nt—t— @™ompost— per
l9o™™—sione su temi p—stor—li e sull— ™—nzone del ˜e—to nostroX ehD si ™—nti in suon di
giu˜iloD l— ™omp—rs— e s™omp—rs— di qu—l™he p—nettone e di un po9 di vino generosoD
™he m—mme ˜uone o ˜enef—ttori gentili —vev—no reg—l—to prim— dell— p—rtenz— e ™he ™on
gelos— ™ur— er—no st—ti ™onserv—ti per l9o™™—sioneD —l™une tom˜ole — premio furono le ™ose
più s—lienti di ™ron—™—D m— quello ™he ™erto nessun— penn— può des™rivere @per™hé segreti
di —nimeD intimità inesprimi˜iliA e nessun— ™ron—™— registr—re l— volontà ˜uon— di tutti
di —dor—re e ringr—zi—re qesù dell9immenso dono di sé stesso —ll9um—nitàD un rinnov—to
desiderio di —postol—to mission—rioD l— pover— m— generos— ™ons—™r—zione di noi suoi servi
— vuiF
FFFÈ mezz—notte dell9ultimo dell9—nnoF v— siren— dell— n—ve ne h— d—to l9—nnunzioD
mentre sul ponte si spengono gli ultimi suoni e ™—nti e le —llegre ris—te e le m—ni si
stringono —ugur—ndosi ˜uon —nnoF fuon —nno — vei pureD —m—to €—dreD e ™on vei —i
ƒuperiori tutti e — ™hi ™i vuole ˜eneF
v— n—ve punt— su geylonD l— perl— dell9y™e—no sndi—noF wentre nell— ™ellett— tr—nquill—
o'rivo in quel momento i miei e me —l ƒignoreD ™ons—™r—ndogli il nuovo —nnoD pens—vo
—d —ltre gemme prezioseD —d —ltri monili più gr—diti — hio ™he non si—no i ˜ei p—es—ggi
e le vistose ri™™hezze orient—li ! pens—vo —ll— su— strenn— gentile ™he —vevo po™o prim—
™omuni™—to —i ™onfr—telli ! pens—vo —lle —nime e spe™i—lmente — quelle dei giov—ni ! e
™—nt—vo h— mihi —nim—s3 €er™hé possi—mo —m—re l— gioventù ™ome l9—vete —m—t— voiD o
˜e—to hon fos™oD preg—te per noi3F i™™o le nostre ri™™hezzeD e™™o i nostri tesoriF ge li
™on™ed— —˜˜ond—nti il ƒignoreF
IPI


9 1930
pigur— WFIX erriv—no i primi ™hieri™i IWQH
IPP

9 1930
IGPW €—ss—ndo per w—nil— —rriv— in qi—pponeF €rende sede nell— ™hies— di
wiy—z—ki vo student—to —pre in ™—s— provvisori— — yyodo di wiy—z—ki en™he
le suore in ™—s— di —0tto
PGPW m—rtirio di wsF †ersigli— e don g—r—v—rio
RGI in™omin™i— l9—spir—nt—to — x—k—tsu e yit— ™omin™i— l9iditri™e hon fos™o
RGPPEPU ™on™erti — uum—moto e ys—k—D tiene ™onferenze wonsF r—y—s—k—
SGQH feste del fe—to hon fos™o — yit— e — wiy—z—ki ™on ™on™erti †it— del
fe—to hon fos™o sl sistem— preventivo in gi—pponese
WGI viene pu˜˜li™—to il †—ngelo uni(™—to
IIGR lo student—to si spost— d— yyodo — „—k—n—˜e
Braga Carlo / 1930-1-7 /, ispettore della ispettoria cinese
qr—zie dell— tu— ultim—F €—re ™he il yen di— giù e qu—l™he ™os— @molto in pi™™oloA si
è potuto re—lizz—reF ghissà se per po™o tempo potessi somministr—r™i un— somm— per
vedere di re—lizz—re qu—l™he ™os—c porse è il momento ˜uonoF ƒe non puoi tu ™i fosse
qu—l™he ˜uon —mi™oF ƒ—re˜˜e un— ver— ™—rità per™hé si è sempre — terr— e si lott— per
l9esistenz— e per non l—s™i—re ™—dere quel po9 ™he si è f—ttoF €ens—re ™he ™oi soli interessi
potrei m—ntenere un— residenz—F ƒe l9oper—zione potete f—rl— in postoD t—nto meglioF
en™he il den—ro it—li—no è dis™retoF possero doll—ri —meri™—niF F F w—h3 †edi se ™onviene
e se ti ™onvieneF ƒ—lut— omnesF
Rinaldi Filippo / 1930-1-9 /, Rettor Maggiore dei salesiani, da Singapore
qiorno di sep—r—zione d—i ™—ri —mi™i del ƒi—mF heo gr—ti—s3 pinor— tutto ˜eneF
s ™hieri™i gi—pponesi pure ˜enino in omni˜usF
sl piùF F F non so ™ome direF F F è ™hi le s™riveF ƒpe™ie nell— ƒF wess— ™erti giorniD mi
pigli— un— voluttà di pi—nto ™he mi f— ˜utt—re nelle m—ni di hioF fuioD ˜uio pestoF gro™e
—m—rissim—F F F pi—t volunt—s heiF F F ghissà ™he il ƒignore non mi es—udis™—3F F F
vei preghi per me e s—ppi— ™omp—tire se hon gim—tti non può essere quello ™he lo
pens—no gli uomini @i superiori ™ompresiAD preghi per meD per™hé mi s—lvi l9—nim—F
IPQ

9 1930
Rinaldi Filippo / 1930-1-25 /, Rettor Maggiore, da Shangai
ƒ—lut—ti ™on profond— vi™endevole ™ommozione gli —mi™i del ƒi—m l— nostr— n—ve si dirige —
w—nil—F1 wet— desider—t—3 evremmo veduto il heleg—to epostoli™o ƒF iF wonsF €i—niF F F
s nostri fr—telliF F F yhD ™hi può esprimere gli st—ti d9—nimo d— ™ui si è presi nell9in™ontr—re
™onfr—telli —m—tissimi sul per™orso d9un lungo vi—ggio di m—re3F F F evremmo veduto ™oi
nostri o™™hi l— perl— del g—ttoli™ismo dell9istremo yrienteF F F ghi non ™onos™e nell—
stori— delle wissioni l9import—nz— di w—nil—D ver— ri™™hissim—D fres™hissim— o—si di fedeD
di —ttività ™risti—n— fr— gli —ridumiD fr— l— si™™ità spiritu—le dell9istremo yrientecF F F gi
s—remmo ripos—ti m—teri—lmente dopo le dolorose inevit—˜ili ™onseguenze delle violenti
ond—te del m—re ™ineseD e più spiritu—lmente —i piedi di qesùD nell— ™onst—t—zione del
l—voro mission—rioD tr— gli —m—ti ™onfr—telliF w— qu—nto il nostro ™uore —vev— desider—E
toD qu—nto l— mente —vev— sogn—to fu di gr—n lung— in™omp—r—˜ilmente super—to d—ll—
re—ltàF sl ™uore p—terno del nostro wonsignore si prodigò in tutte le forme più deli™—te e
gentiliF i fu — nostr— disposizione l— su— ™—s—D e l9ottimo suo segret—rio hon vuigiD e il
˜r—vo ™o—diutore qiov—nniF F F xel rivedere il fedele domesti™o dell9indimenti™—˜ile g—rdF
g—gliero non potei non senz— ™ommozione pens—re —ll9—nim— ˜enedett— di ™olui ™he fu
il primo e0™—™e ˜enef—ttore dell— wissione s—lesi—n— in qi—pponeF F F qr—zie wonsignoreD
gr—zie fr—telli del gr—n ˜ene f—tto —lle —nime nostre3
id e™™o™i —d rong uongFFF i ™i univ—mo —l ™—nto dei ˜r—vi ™inesini ™he in ˜uon
it—li—no inneggi—v—no —l nostro fe—toF F F gon qu—le senso di nost—lgi™o ri™ordo risentiv—mo
in gin—X hon fos™o ritorn— fr— i giov—ni —n™or ! hon fos™o3 hon fos™o3 È un ™—nto
in(nito3F F F F yh s9imprim— —n™he in questo estremo yriente il tuo spiritoD o ˜e—to p—dreD
e poss—no i tuoi (gli —m—re queste innumerevoli —nime di giov—ni ™ome le h—i —m—te tuF F F
id e™™o™i (n—lmente — ƒh—ngh—iF FFƒi —vvi™in— l— met—F xel mese s—™ro —l nostro ƒF
€—trono speri—mo to™™—re l— terr— ˜enedett—F xon ™i dimenti™hi —i ™onfr—telliD ˜enef—ttoriD
—llievi e ƒuperioriF
Giardini Mario / 1930-1-31 / Delegato Apostolico
evrà ri™evuto il povero telegr—mm— —nnunzi—nte l9—rrivo del gr—n ˜—r˜one in sedeF2
FFFxon posso d—rve notizie de(nitive dei progetti o disposizioni volendo prim— p—rl—re
™oi ™onfr—telliF
gome s—D sono entr—te le ƒuore di w—ri— eusF @in numero di seiA e per or— —llogger—nno
in ™—s— di (ttoD in —ttes— dell— €rovvidenz— ™he indi™hi l— vi—F
1Fu la prima e l'ultima volta che Don Cimatti mise piede nelle Filippine. Con Mons. Piani e il suo
segretario conservò sempre ottime relazioni. Si conserva una foto presa in questa occasione ma non
molto chiara.
2Era arrivato il 29 gennaio. Sia le suore, arrivate in anticipo il 14 dicembre, sia i chierici arrivati con
lui, non avevano ancora una sede stabile. Dovettero abitare in una casa giapponese presa in atto
a Oyodo nella periferia di Miyazaki.
IPR

9 1930
ro ™ondotto pure die™i nuovi ™onfr—telli per inizi—re lo student—to (loso(™oF €er or— si
è —0tt—t— un— miserell— ™—s— @non ™erto —d—tt— per ™—s— di form—zioneA per™hé non ho i
mezziF ƒe il ƒignore vuole ™he ™omin™i—mo nello squ—llore dell— povertàD e non so d—vvero
@vedo ™osì ˜uio d—v—nti — meF F F A ™ome f—ròF F F m— ™i penserà ˜ene —n™he vuiD veroc
ƒpero — viv— vo™e dirve qu—l™he ™os— di più ™onsol—nteF ed ogni modoX
IF wi p—re urgente pens—re — mettere — posto ˜ene le ƒuore e l— ™—s— dello ƒtudent—toF
PF ‚egol—rizz—re l— proprietà dell— wissione ™ol f—re uno ƒh—d—n‘Ente morale“F
QF ger™—re ™ome vivere e ™ome svilupp—re l— missioneF
e proposito di quest9ultim— ™os—D so ™he l9yper— dell— ƒF snf—nzi— dell— ƒp—gn— s—re˜˜e
dispost— — sussidi—re fortemente un9oper— ™he si f—™esse — f—vore di orf—niF ve ƒuore di
fiw—s—ki d— lungo tempo mi st—v—no dietro per vedere se potev—mo —™™ett—re i giov—ni e le
r—g—zze ™he esse possono tenere (no —d un— ™ert— età sol—menteF3 €enso ™he i ƒ—lesi—ni e
ƒuore di hon fos™oD se —vessero gli —iuti ne™ess—ri potre˜˜ero presto inizi—re quest9oper—F
€rimi —ppro™™i f—tti —ll9yper— diedero ˜uone sper—nze ™he diverre˜˜ero forse re—ltà se l—
p—rol— —utorevole del heleg—to epF hi™hi—r—sse ™he re—lmente quest9yper— è ne™ess—ri—
nell— wissione di wiy—z—kiX ™osì —ssi™ur—noF
gome vedeD ™omin™io già — d—rve l—voroD preludio di t—nto —ltro ™he f—rei in seguitoF
Rinaldi Filippo / 1930-2-8 /, Rettor Maggiore
s poveri mission—ri del qi—ppone giunsero (n—lmente dopo RQ giorni di vi—ggio — x—g—s—kiD
—™™olti spe™i—lmente d—ll9i™™F †es™ovo ™he ™i volle ™on sé due giorni —0n™hé potessimo
gust—re l— gioi— di trov—r™i nell— terr— dei m—rtiri e r—'orz—re lo spirito di —postol—to nell—
™onst—t—zione del l—voro (nor— ™ompiutoF u—le mir—˜ile s™uol— fu per i nostri ™hieri™i l—
visit— di quei luoghiD delle (orenti opere ivi eretteD frutto di sudoriD dei s—™ri(™iD del s—ngue
di t—nti mission—ri3 ghe dirle poi delle —™™oglienze fr—terne dei ™onfr—telli di x—k—tsu e di
yit—D ™ui ™on mir—˜ile sl—n™io si unirono ™risti—ni e p—g—niD e ™he ™ulmin—rono nel solenne
ri™evimento f—tto — wiy—z—kic FFF tr— i ™—ntiD fr— le lu™iD ™ir™ond—to d—i giov—niD pro™edev—
trionf—le l— reliqui— del nostro fe—to hon fos™o espost— solennemente per l— prim— volt—
in qi—pponeF €ens—vo — ‚om—D — „orinoF F F m— pens—vo —n™he —lle ™onquiste di ™uori
non meno —m—ntiD non meno generosi ™he il p—dre nostro h— s—puto in ™osì ˜reve tempo
f—re in qi—pponeF F F e non è mir—™olo indi'erenteF
id e™™o™i tutti —l l—voroF sl l—voro è moltipli™—to e per l— presenz— delle ƒuore di w—ri—
eF e più per quell— dei nostri ™hieri™i ™he inizi—no lo student—to (loso(™oF È l— prim—
volt— nell— stori— dell— ghies— gi—pponeseD ™he giov—ni ™hieri™i inizi—no il loro —postol—to
3Sono i gli dei lebbrosi che non potevano essere lasciati nel pericolo di contagio. Da questo discorso
nacque poi l'Ospizio di Miyazaki, da cui sorsero poi le Suore della Carità
IPS

9 1930
in queste ™ondizioniF i il f—tto è visto ™on ™ompi—™enz— sentit— d—l ™lero gi—pponeseY è
visto ™on gioi— d—i ve™™hi mission—riY ™on mer—vigli— e simp—ti— d—i gi—pponesi ™he ne
p—rl—no sui giorn—li lo™—li — viv— vo™eD ™on viv— —pprov—zione d—gli —ltri istituti religiosiF
id e™™o™i tutti tr—sform—ti di nuovo in insegn—ntiD4 e gio™ond—mente —lterni—mo il
l—voro di —postol—to ™ol l—voro s™ol—sti™oD pur di d—re —i nostri ™—ri ™hieri™i quell— sod—
form—zione ™ultur—le e form—tiv— ™he li rend— —l più presto s—nti s—™erdotiF w— qu—le
povertà intorno — noiF F F …n— pi™™ol— ™—s— d9—0ttoF F F †—ls—li™e in p—r—gone è per noi uno
di quei f—nt—sti™i ri™™hissimi ™—stelli f—t—ti delle (—˜e dei f—n™iulliF F F w— pensoX yper—
di hio ™he ™omin™i—D et qui coepit Ipse percietF ev—nti dunque ™on ™—lm—D ™on gioi—D
nell9—ttes— ™he tutto si —ppi—ni pel meglio e ™he l— €rovvidenz— ™i veng— generos—mente
in —iuto per d—re un9—˜it—zione ™onveniente —lle opere ™he si propongono di svolgere le
piglie di w—ri— eF e i ƒ—lesi—niF
Ricaldone Pietro / 1930-2-8 /, Vicario del Rettor Maggiore
id e™™o ™he posso d—rle un po9 di notizie più ™hi—re dell— nostr— situ—zioneF
IF g—ss— vuot— ! f—migli— più ™he r—ddoppi—t— ! —ttes— del sussidio —nnunzi—to per
telegr—mm—F
PF ƒuore —lloggi—te in ™—s— di (tto ! piene di ˜uon— volontà e ™he ˜isogn— m—ntenereF
ƒpero potr—nno inizi—re qu—l™he ™os— già d— quest9—nnoF
QF s nostri ™hieri™i non sono sull— str—d—D m— ™ome student—to urge provvedere sede
(ss—F „utti si st— ˜eneD nell— sF povertàD m— meglio ™osì ™he ƒh—ngh—i di un— volt—F
ƒi vedono i mir—™oli dell— €rovvidenz—F gerto ™he le ™—se di form—zione d9iurop—
sono regge più ™he sontuoseF F F non ripeto il dis™orso del refettorioF F F se no vei mi
s™omuni™—F F F m— ™redo v—lg— più per l— form—zione dell9—nimo quest— povertà ™he
t—nte —ltre ™oseF
RF sl †es™ovo di x—g—s—ki ™hi—m— divino il pensiero dei ƒuperiori di inizi—re i ™hieri™i
in queste ™ondizioni e tutti @—n™he p—g—niA vedono ™on pi—™ere l— ™os—F
SF ro —utorizz—to — x—k—tsu l— ™ostruzione di due pi™™ole st—nzette @—l posto del
poll—ioA per inizi—re gli —spir—nti gi—pponesi nostri @non so dove metterliA ™on hon
€i—™enz— ™he li guidi e li proviF5
4Don Cimatti torna a essere professore allo studentato: gli manca il personale insegnante e supplisce
come può; non può fare il missionario come avrebbe voluto. I chierici, non avendo altro posto, per un
anno si adattarono in una vecchia casa giapponese in zona Oyodo nella periferia di Miyazaki, nella
massima povertà.
5Questo è il primo aspirantato del Giappone, chiamato Piccolo Seminario che inizierà da aprile col
nuovo anno scolastico. Per tre anni continua in questa situazione a Nakatsu.
IPT

9 1930
FFFsl ƒignore vede l— mi— umili—zioneD ™he non h— —ltro merito ™he quello dell9o˜˜edienz—D
™he in questo è proprio ™ie™—D per™hé non ™i vedo nienteF ƒ— qu—nto mi ™ost—F F F e intendo
ripetere —i miei ƒuperiori l— mi— tot—le inettitudine — f—re l— p—rte ™he devo f—reF hopo
tutto i respons—˜ili sono essiF
hon „—nguyD hon w—reg—D hon g—voliD hon vu™ioni e il sottos™ritto si sono spezzett—ti
le m—terie d9insegn—mento e mi p—re ™he si si— @pel momento in vi— provvisori—A provveE
duto ˜eninoF
s ™hieri™i ™ontentiD e (nor— ™orrispondono ˜eneF p—tto il triduo d9introduzione ed eser™F
˜uon— morte e lunedì IH s™uol— regol—re se™ondo progr—mm— di hon p—s™ie e rito™™hi
—d—tti —l qi—ppone e se™ondo i nostri regol—mentiX PV ore settim—n—liF
FFFÈ il mio PSFmo di wess— e voglio o'rire —l ƒF guore l— ™—s— dello student—toD l—
g—ppell— del ƒ—™ro guore e l— ™—s— degli —spir—ntiF ƒogni3 €reghi e ™i rius™iremoF
Tonelli Antonio / 1930-2-8 /, compagno di ordinazione, collega a Valsalice
ƒi —vvi™in— l— d—t— del nostro PSFmoF €reg— per me il ƒF guoreX voglio o'rire ™—s— di
student—to e —spir—nt—toF xon ho mezziD m— ™erto me li m—nderà il ƒignoreF
†orrei f—rti reg—liD m— s—i ™he non ne hoF
€reghi—mo vi™endevolmente —0n™hé il ƒignore ™i —iuti — ™ompiere il nostro dovere per
gr—voso ™he si— e — s—lv—r™i l9—nim—F „i —˜˜r—™™io ™on l9—nim—F
Tonelli Antonio / 1930-2-20 /, compagno di ordinazione, collega di Valsalice
qr—zie dell— tu— e ™ome ti di™evo nell— pre™edenteD d— te non desidero ™he preghiere per
quell— d—t—F F F ƒe tu sei orso o por™ospinoD hon gim—tti ™he dovre˜˜e direc ger™— pure
nell— serie —nim—le o l9istri™e o le serpi ™he to™™—te drizz—no l— test—F F F m—hD shik—t— g—
n—i3 di™ono i gi—pponesi strizz—ndo l9o™™hio @non ™9è ™he f—r™iAF F F
v—s™i— st—re i rimorsiF F F per me vedo già ™hi—ro ™he dovrò st—re in €urg—torio (no
—l dì del giudizioF w— ™i st—rò per —mor di hio e p—sserà —n™he quelloF €reghi—mo —d
invi™emD sìD per f—re un— ˜uon— morteF
€er me è pro˜—˜ile ™he quest9—nno si— l9ultimoF ƒe non è quest9—nnoD ™onto @se — hio
pi—™eA ™ontinu—re per PS e poi vedremoF6 ed ogni modo vuolsi così colà dove si puote ciò
che si vuoleD e™™F e™™F ellegro dunque mio ve™™hio entonio eF F F niente p—ur—F sl ƒignore
™i vuole suoiF
Giardini Mario / 1930-3-8 /. S.E. Delegato Apostolico
hopo lunghe peregrin—zioni di un— settim—n— @—ssest—mento de(nitivo di yit— e x—k—tsu
! ™onvegno — fiw—s—ki ! due ™on™erti rius™itissimi — ƒ—se˜o ! idem uno — ‰—tsushiroD
6Allude a una promessa fattagli da Don Rua.
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punt—t— — u—goshim—A torn—ndo trovo l— su— p—tern— letter— ed il sussidio provvidenzi—leF
yhD d—vvero ™he †ostr— i™™F è per noi uno dei ministri più vi™ini dell— €rovvidenz—3
qr—zie di ™uore ed il ˜uon hio ve di— modo di venir™i sempre in —iutoF F F spe™i—lmente
qu—ndoF F F urge il ˜isognoF F F e nell— f—migli— s—lesi—n—D spe™i—lmente gi—pponeseD urge
sempreF F F gredo ™he in gongreg—zione si—mo d—vvero i più poveriF F F ƒ—lvo quel po9 di
povero ™orredo person—leF F F non ™9è —ltroF FFFippure giorno per giorno @e si può dire ™he
non p—ss— giornoA l— €rovvidenz— ™i pens—F i vedesse —lle volte per qu—li vie impens—te
e ™urioseF F F ivviv— l— s—nt— povertà3 qr—zie dunque di ™uoreF
id or— un pi™™olo reso™ontoF €er le ƒuore di fiw—s—ki —˜˜i—mo ™on™luso ™osìX7
—A ƒtenderemo insieme proposte ™on™rete per le due ˜r—n™heX s—ni e —mm—l—tiF
˜A snt—nto —™™olg—no pure r—g—zziF el™uni potre˜˜ero già essere r—™™olti su˜ito d—i
ƒ—lesi—ni @moment—ne—mente —0d—ndoli — f—miglie ™risti—neA o d—lle suore @se r—g—zzeAF
†edremoD e —˜˜ozz—t— l— ™os— desidererei il suo p—rereF
FFF€er l— fest— di hon fos™o restere˜˜e dunque (ss—to il primo qiugno — wiy—z—ki e
nell— settim—n— seguente nelle —ltre residenze in form— ™ivile @™on™erto ! dis™orsoAF
id or— un dupli™e ™onsiglio prim— di f—re le dom—nde u0™i—liF xel progr—mm— delle
feste vorrei un— ™ommemor—zione u0™i—le pu˜˜li™—F evrei pens—to di preg—re l9emmiE
r—glio ‰—m—motoD m— nelle ™ondizioni di lutto in ™ui si trov—D —™™etteràc È ™onveniente
f—rgli l— dom—nd—c
grede vei opportuno invit—re per l9o™™—sioneD si— pure per f—re un dis™orsetto il gonsole
gommF qu—s™o ™he mi di™ono p—rl— ˜ene il gi—pponesec yppure — ™hi di —ltri —0d—re l—
gommemor—zionec @€F sw—shit—D €F „otsuk—cF F F AFe˜˜i— l— ˜ontà di —iut—rmi in quest—
deli™—t— f—™™end—F F F e ne —vrà il gr—zie ™ordi—le dei (gli e l— ˜enedizione del €—dreF
Ricaldone Pietro / 1930-3-10 /, Vicario del Rettor Maggiore
ro ri™evuto l— €rovvidenz— di ™ui vei fu ministro e per qu—l™he mese tireremo —v—ntiF ro
™ie™— (du™i— nell— €rovvidenz— ™he deve in quest9—nno d—rmi i mezzi di togliere i nostri
™hieri™i d—ll— situ—zione in ™ui sonoX l— presente non può essere ™—s— di form—zione e per
l— strettezz— del luogo @™i li˜eri qesù d—l gr—n ™—ldo pel ˜ene delle —nime dei ™onfr—telliA
e per essere sull— pu˜˜li™— vi—D —vendo di fronte ˜ettoleD e per l— priv—zione di t—nte ™oseF
È ˜ene ™he si— ™omin™i—to ™osìD m— non si può ™ontinu—reF ve ho già detto ™he per
me ™on(do po™o negli —iuti di hon „orquinst ! me li —uguro ™onformi —l ne™ess—rioD
m— temo il super)uo e più le viste p—rti™ol—ri dell9individuoD ™he potre˜˜ero port—r™i
in ™—mpi d— ™ui non so ™ome f—remmo — ™—v—r™iF i ™on me l— pens— ™osì —n™he hon
€i—™enz—F ed ogni modo si—mo tutti strumenti nelle m—ni di hio ™he s— qu—nto —˜˜i—mo
˜isognoF p—rò del mio meglio e f—remo tutti del nostro meglioD m— mio —m—to ƒigF hon
7Le suore curavano un lebbrosario. E desideravano che i Salesiani si prendessero cura dei bambini dei
lebbrosi perché non fossero contagiati.
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‚i™—ldoneD —™™oglienz— fr—tern—D —'ettuos—D non s—prei f—r —ltro ! più le ™omodità possi˜ili
in qi—pponeF xon possoD né so f—r —ltroF
gred—D —m—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD per me @sono m—ttoD verocA ho p—ur— @non so
per™héA dei den—ri di hon „orquinstF i glieli ho dom—nd—ti e s—rò o˜˜lig—to — dom—nd—rliD
m— ho p—ur— per l— gongreg—zioneF sl ƒignore s— e f—rà f—re le ™ose per il ˜eneF8
€FƒF E €er le notizie dolorose dell— gin—9 mi sono messo — disposizioneX se per rifugio
o in —ltr— form— possi—mo essere utiliD e™™o™i pronti — tuttoF pr— un— de™in— di —nniD se
non prim—D l— volt— s—rà del qi—pponeF heo gr—ti—s per ™hi ™i s—ràF
Rinaldi Filippo BS / 1930-3-10 /, Rettor Maggiore
ƒuperiori e ™onfr—telli h—nno desider—to e voluto f—™essi il ƒuperiore dell— wissione ed il
†isit—toreF ghe vuolec
€er me vedo —n™he in questo un— ˜uon— lezione di umiltà ™he mi h— m—nd—to il ƒigE
noreF F F e v—d— per il ˜ene dell9—nim— mi—F F F h—rò ™onsigliD invigileròF F F m— non
™on™luderò null—D per™hé ho l— persu—sione intim— ™he tutti gli —ltri s—nno f—re molto
meglio di quello ™he poss— vedere hon gim—tti e per™iòD nell9—m˜ito delle f—™oltà e delle
regole permetto omni— pur™hé il ˜ene si f—™™i—F sl ƒignore desider— ™he non lo f—™™i— non
gim—ttiD m— —ltri @e ne muoio d—ll— vogli—A e heo gr—ti—s3 €er me vedo già d—v—nti il
€urg—torio (no —ll— (ne del mondoF
FFFsl ˜il—n™io dell9—postol—to v— ™res™endo e pi—nge il ™uore non poter f—re qu—nto si
potre˜˜e per le solite r—gioniF sl ˜r—vo hon ‚i™—ldone r—™™om—nd— di restringersiD e™™F
m— ™he vuolec y si l—vor—F F F e —llor— il ™—mpo in missione si —ll—rg—D o non si l—vor—F F F
e —llor— non f—™™i—mo il nostro dovereF ƒono ™on™lusioni ™he poi v—nno — s˜—ttere sempre
™ontro il pro˜lem— uomo e den—roF F F
ed ogni modo ™i deve pens—re il ƒignoreF
Caviglia Alberto / 1930-3-11 /, salesiano, studioso di Don Bosco
ƒto rimettendomi —l l—voro —™™umul—tosi e in™omin™i— il tr—m tr—m ordin—rioF s ƒuperiori
e i ™onfr—telli vogliono ™he f—™™i— il ƒuperioreD ™he non mi leghi — quest— o quell— ™—s—F i
si™™ome vei s— ™he — f—re il ƒuperiore non son ™—p—™eD f—™™io quel ™he posso per s—lv—rmi
l9—nim— e rius™ire —d —nd—re in €urg—torioD dove per le mie fesserie dovrò st—re per
tempo inde(nitoF €reo™™up—zione @ho detto m—le3A l—voro per me per essere un ˜uon
ƒ—lesi—netto ! per l— missione e oper— nostr— per mettere r—di™i e ™onsolid—re ! per i
™onfr—telli per voler™i ˜eneF F F m— sono ™osì lont—no d—l rius™ir™i ™he —lle volte insieme —l
8Don Torquinst, salesiano argentino di ricca famiglia, mandato dai Superiori per aiutare le missioni
bisognose. Dopo aver visitato l'India, il Siam e la Cina arriverà in Giappone. I timori di Don Cimatti
si avverarono e lo lasciarono in mille guai.
9È la notizia del martirio di Mons. Luigi Versiglia e Don Callisto Caravario, uccisi il 29 febbraio.
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l—voro per m—ntenere i (gliuoliD ™9è d— rim—nere preo™™up—toD senz— però perdere l— p—™e
e serenitàF ƒono ™ose ™he interess—no il mio interno e le rel—zioni ™ol ƒignoreD ™he spero
me l— m—nderà ˜uon— usque in (nem e non mi l—s™erà demolire l9oper— delle ƒue m—niF
Giardini Mario / 1930-3-14 /, Delegato Apostolico
e nome dei ƒuperioriD dei ™onfr—telli dell— gin—D ™ui noti(™o l— ™os—D — nome pure di
noi tuttiD il gr—zie ™ordi—le per l— su— viv— p—rte™ip—zione —l nostro dolore e nello stesso
tempo —ll— nostr— gioi—F10
sl ˜uon hio ™i —iuti tutti —d essere degni di questi m—rtiri ™he er—no leg—ti — hon
gim—tti di vivissimo —'ettoF
wonsignor †ersigli— fu mio —ssistente e primo insegn—nte di (loso(— in novizi—to ed il
˜uon g—r—v—rio fu invi—to d— me d—i ƒ—lesi—niF heo gr—ti—s3
Tonelli Antonio / 1930-3-17 /, compagno di ordinazione e collega a Valsalice
†edi l— d—t—F ir—v—mo nei momenti di s—nt— trepid—zione per™hé ™ome dom—ni il ƒignore
™i —vre˜˜e f—tti spe™i—lmente suoiF †oglio p—ss—re ˜revi ist—nti ™on teD per ri™ord—reD per
ringr—zi—re il ƒignoreD per don—r™i tot—lmente — vuiF
wio hon entonioD è di0™ile ™he poss— esprimerti lo st—to d9—nimo mioF ƒe il ƒignore
mi pigli—sse ™on séD st—rei ™erto in €urg—torio (no —l giudizio univers—leF ƒono dispostoF F F
„u preg— per me e ™ontinui—mo —d —m—r™i fr—tern—mente nel ƒignoreF
ƒe qesù mi l—s™i— in vit— —ttendo d— vui —iuti e i mezziX
—A €er s—lv—rmi @e questi ™erto me li dàAF
˜A €er mettere — posto le nostre ™—seX ™hieri™i e suoreD di questi non so se utili —l ˜ene
delle —nime @lo ™redoA e ™i s—r—nno o rit—rder—nnoF ed ogni modo pi—t volunt—s heiF
€reg— per meF F F non di™o —ltroF F F non dom—ndo s™use o perdoni ™osì ne™ess—riD per™hé
non mi ™rederesti e nell— tu— ˜ontà non lo ™redi ne™ess—rioF F F m— ™on hio è ˜en divers—
l— ™os—F
qli ist—nti sono vol—tiD m— in qesù resurrezione e vit— si—mo unitiF
Rinaldi Filippo / 1933-3-18 /, Rettor Maggiore
È l9—nnivers—rio dell— mi— ordin—zione @PSFmoA e desidero p—ss—re —l™uni ist—nti ™on veiD
non per dirle novitàD m— ™ome sfogo — ™hi dopo hio ™onsidero ™ome p—rte integr—le di me
stessoF ro tent—to di ™ommemor—re nell— tr—nquillità dell9—nim— questo —vvenimento ™on
un— noven— di preghiere e ri)essioni ™he ™hiudo oggiF hesidero ™he vei pure si unis™— —l
povero (glio per ringr—zi—re il ƒignore dell— ˜ontà verso l— mi— f—migli— @di tre rim—sti in
vit— ™i h— ™hi—m—ti tutti —ll— vit— religios—A e spe™i—lmente verso hon †in™enzoD l9ultimoF
10Si tratta del ringraziamento alle condoglianze per l'avvenuto eccidio a Lin Chow (Cina) dove perdettero
la vita Mons. L. Versiglia e Don Callisto Caravario.
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€erdetti il p—dre @non l9ho ™onos™iutoA e qesù mi h— su˜ito d—to — hon fos™oD ™he
ri™ordo di —ver visto d— pi™™ino @tre —nniD ed è uno dei po™hissimi e fuggevoli ri™ordi
d9inf—nzi—A sul pulpito dell— ghies— dei ƒervi di w—ri— — p—enz—D mentre l— m—mm— mi
—lz—v— sulle ˜r—™™i— sull— (tt— moltitudine di™endoX qu—rd— hon fos™o3F i hon fos™o
h— f—tto suo —n™he mio fr—tello vuigi e per un tr—tto d9ine'—˜ile ˜ontà dell— €rovvidenz—
il ƒignore h— voluto hon †in™enzo suo s—™erdoteF
em—tissimo €—pàD non ˜—ssi pensieriD m— s™ott—nte re—ltàF †enti™inque —nni di ™ui
non so se il ƒignore si— ™ontentoF gerto es—min—ndomi ™on™hiudo sempreX dovrò st—re
in €urg—torio (no —l giudizio univers—leF xon so qu—ndo mi vorrà ™on sé il ƒignoreF
qli ho f—tto t—nte volte il dono dell— vit—F w—i ho sentito ™ome in questi giorni l—
po™hezz— in v—lore di questo —ttoD ™hé sentivo di fronte —ll— re—ltà @sono ™osì ™onvinto
di —nd—rmene prestoF F F A qu—si un senso si— pure sfuggevole di ripugn—nz—D ™he f—™ev— i
pugni ™on l9o'ert—F F F f—tt— forse solo di p—roleF gomunque —vveng— ™ontinuo — mettermi
più e0™—™emente ™he si— possi˜ile nelle m—ni di hioF €reghi poss— f—re un— ˜uon— morte
e s—lv—rmi l9—nim—F È quello ™he desideroD ™ome pure quello di rius™ire — f—re il mio
dovereF
FFFghe vuolec u—si QH —nni di l—voro p—ss—ti in mezzo —ll9uni™o —m˜iente di †—ls—li™e
! fr— lo studio e l— s™uol— ! fr— un— ™hi—r— e determin—t— ™—tegori— di persone ! in mezzo
—ll9—ttività —n™he del l—voro m—teri—leD ™on s™—rs— prep—r—zione —ll— vit— s—™erdot—le d—l
punto di vist— pr—ti™o ! molto —'etto e sentimento ! enorme super˜i— ! —tto più —ll—
m—teri—lità del l—voro ™he —ll9inizi—tiv— e geni—lità del medesimoD ed —ltre miserie m—teri—li
e spiritu—li dovuti —ll— mi— ™ostituzione ed edu™—zione pre™edentiD ™he vuolec wi h—nno
s—gom—toD pi—ll—to ™osì ™ome sono e non ™ome dovrei essere per f—re il mio dovereF
È quindi ™ome voler dipingere — nuovo un legno ve™™hioD o voler f—r f—re l— p—rte del
p—vone o dell9usignolo —ll— ™orn—™™hi—D l— ver— ™ondizione in ™ui mi trovoF F F e lo vedo
™osì ™hi—ro ed evidenteD ™he (nis™o ™ol persu—dermi sempre più ™he ™9è d— direX È ˜ene
f—r ™osì3F
FFFgonos™o l— su— rispost—X p—9 quello ™he ti di™ono di f—reF †—9 —v—nti ™on sempli™E
itàF F F F „entoF
FFFwi —iuti — ringr—zi—re il ƒignore ! mi —iuti — rip—r—re le mie miserie e se muoio presto
@qu—ndo vuole il ƒignoreA — f—rmi molti su'r—gi ! sono sempre nelle m—ni dei ƒuperiori
per quello ™he posso servire ! — dignit—ti˜us et fronzolis et — vestimentis ™olor—tis li˜er—
meD homine3
Tassinari Clodoveo / 1930-4-5 /, chierico studente in Giappone
qr—zie dell— tu— e ti —ssi™uro vivo ™ontr—™™—m˜ioF †orrei essere ™—p—™e — f—re qu—nto
desideriD è ™erto però ™he il desiderio di ™on™orrere — form—rti un s—nto mission—rio s—leE
si—noD ™9è tuttoD ed —n™he l— ˜uon— volontàF eiut—mi ™oll— tu— preghier—D m— più ™on(d—
nell— gr—zi— del ƒignoreF
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p—9 ™ome ti si di™eD —n™he qu—ndo non ™—pis™iD o non senti tr—sporto @™ome per l9—rmoE
niumAX è don—zione di volontàD è umiltàF hon gim—tti ti dirà sempre ™hi—ro e tondo il
suo pensieroD glodoveo mioF xon ™redo utile per null— rinv—ng—re il p—ss—toF È per te ™osì
™hi—roF sl ƒignore l9h— già in—˜iss—to nel fuo™o del suo —moreF e ™he serve il ripeterloc
p—9 ˜ene il presenteF F F †ediD ho ™—pito ™he tu sei ™ome me super˜o e sensi˜ile e i tuoi
gu—i pre™edenti sono dipesi d— questoF
ger™— di tr—sform—re l— sensi˜ilità in ™uore l—rgo per le —nimeD e l— super˜i— nel ˜uon
—mor di te per re—lizz—re l— glori— di hioD un punto d9onore per ™ompiere il tuo dovereD un—
s—nt— —m˜izione di f—re del ˜eneF ellegroD l—˜orioso e ™uore —perto senz— tergivers—zioni
e v—ne p—ureD unione ™on hioD —more —ll— w—donn—D ese™uzione di qu—nto ti di™ono pel
tuo ˜eneD e™™oti i mezzi pr—ti™i per rius™ire nell9intentoF
el l—voro dunqueD mio ™—ro „—ssin—riD qesù ti —m—D —ttende d— te l— ™onferm— pr—ti™—
dell— tu— ˜uon— volontàF
Giardini Mario / 1930-4-8 / Delegato Apostolico
vei è d—vvero l— nostr— €rovvidenz— o meglio uno e il più vi™ino dei ministri dell— hivin—
€rovvidenz—F heo gr—ti—s3
FFFxovitàc v— più ˜ell— e l— più gr—dit— —l suo ™uore e ™he su˜ito sentirà i ˜ene(™i e'etti
è l9—pertur— @lunedì prossimoA — x—k—tsu del nostro primo —spir—nt—toD pi™™olo semin—rioX
lo ™hi—mi ™ome ™redeF
FFFxon so qu—ndoD m— ™redo in questo meseD verrà m—nd—to d—i ƒuperiori — wiy—z—kiD e
™redo n—tur—lmente girerà in qi—ppone il nostro ™onfr—tello hon „orquinstF gome forse
l9iF †F s—D questo s—™erdote di distint— e ri™™hissim— f—migli— di fuenos eiresD fu —ttir—to
—ll— vit— s—lesi—n— d—l nostro g—rdF g—glieroD ed egli h— messo le sue ri™™hezze ! si può
dire ! — disposizione dei ƒuperioriF em— molto le ypere per le †o™—zioni e sono si™uro
™he se venendo — „okyo o —nd—ndo —ltrove si mette — ™ont—tto e — ™onos™enz— ™on t—li
opere potrà f—re del ˜ene — tuttiF gome tutti gli uomini del genereD non —m— essere
preg—toD —nziF F F fisogn— metterlo nell9o™™—sioneF F F r— in questo il suo l—to origin—leF
xon so qu—le si— il movente prin™ip—le dei ƒuperiori nell9invi—rlo — visit—re le wissioni
d9yriente @™omin™iò d—ll— €—lestin—AD —d ogni modo non è ™erto estr—neo il pensiero di
metterlo nell9o™™—sione di f—re ˜ene(™enz—F pi—t volunt—s hei3 ro voluto inform—rv—
per™hé —ll9o™™—sione s—ppi— regol—rsiF
FFFsnoltre ho ™reduto opportuno —™™ett—re un ™on™erto — uum—moto e in R p—rro™™hie
di ys—k— in o™™—sione di R dis™orsi di prop—g—nd— ™—ttoli™— di wonsF r—y—s—k— d—l PP
—l PUF hopo le m—gni(™he r—™™om—nd—zioni del ƒF €—dre —i mission—ri ˜isogn— pure ™he
intensi(™hi—mo quest9oper— in unione d9intenti nel ˜eneF
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Ricaldone Pietro / 1930-4-9 /, Vicario del Rettor Maggiore
qr—zie dell— su— ™ordi—lissim— del IWGQGQH e dell— sonor— merit—t— @™he ™os9è ™he non
merit— hon gim—tticA st—ng—t— (n—leF wi dispi—™e si— pure involont—ri—menteD di essere
st—to ™—us— di m—leD di s™—nd—lo in non so ™hiF F F forse mi si fe™e dire qu—nto non volevoF
FFFe˜˜i— —d ogni modo p—zienz— e sti— per qu—l™he minuto ™on l— pover— —nim— mi—F
p—™™io uno str—ppo —ll9—˜itudine e nel silenzio notturno vengo sfog—ndo l9—nim— mi— ™ome
se le fossi vi™inoF
ghe vuolec ro ˜isogno ™he i ƒuperiori mi ™onos™—noF yhD ™ome è ˜rutto non rius™ire
— f—rsi ™—pire3 e hon gim—tti desider— non sentirsi dire ™omplimentiD m— delle ™ose sodeD
—n™he se penetr—no giùD ™ome l— su— st—ng—t— (n—leF s ™omplimentiD le lodi f—nno @si—
pure in™ons™i—menteA un m—le terri˜ileF ƒo ™he ries™o involuto @me l9h— detto —n™he
vei t—nte volteAD m— —n™he st—volt— —˜˜i— p—zienz—F ƒ—rà l9ultim— volt— ™he tr—tto ™on
vei questo —rgomento ed entrerà questo ™ome il pre™edente propositoD nel numero delle
povere risoluzioni non p—rl—rne ™on nessunoF
†ed—D il motivo di ™erti st—ti d9—nimo di hon gim—tti è sempli™issimoF sl motivo per ™ui
ho sempre suppli™—to e suppli™o i superiori di togliermi d—ll— situ—zione di superiorità @™he
per me ! noti ˜eneD pur —lle volte —vendol— desider—t— form— l9in™ongruenz— di ™os™ienz—
più forte e più tormentos—A è l— seren— e pre™is— ™onvinzione dell— mi— —ssolut— in™—p—™itàF
s f—tti l9h—nno dimostr—to e lo dimostr—noF ƒuper˜i—c È il mio difetto predomin—nteD
insieme —ll— sensu—litàF †ogli— di tr—nquillitàc xon —ver f—stidic €er me è ™hi—ro ™ome
il soleD l— mi— —ssolut— in™—p—™itàF i qu—ndo ™9entr—no in mezzo non i miei interessiD m—
quelli delle —nimeD ™he vuolec gi trovo un9in™ongruenz— t—le ™he mi sento in dovere di
re—gire ! ed è quello ™he f—™™io ™olle mie suppli™he —i ƒuperioriF
yhD sentisse ™he ™os— di™o —l ƒignore3 ƒi può p—rl—re ™osì li˜er—mente ™on vui3
FFFv— f—migli— @pensi pure —ll— ver— ™ondizione di povertàA poverissim—D per ™ui in seguito
non mi sono m—i orient—toD né ho —vuto ™hi—ro dis™ernimento di ™iò ™he si— il limite dell—
povertàD per™hé ho sempre pens—to — quell— per me n—tur—le ! quell— in ™ui fui —llev—to !
e quindi pensi —i ™ontrosensiD —i ™ontr—™™olpi qu—ndo dovendo —nd—re in giro per le ™—se
nostre vedendo quel ™he vedevoF
„enevo in me più ™he potevoD m— non ho potuto f—re — meno qu—l™he volt— di esplodere
e s™riverne —l ƒigF hon ‚in—ldiF porse fui fr—intesoD p—zienz—3 w— sentivo un— ri˜ellione
intern—D dovut— —ll9edu™—zione pre™edenteF u—l™he esplosione o f—nf—ron—t— @™he er—
meglio non direA —d esF sui p—sti dei ri™™hi —n™he e™™lesi—sti™iD è ™os— intim—mente sentit—D
m— ™erto proveniente —n™he quest— d—ll— super˜i—D spe™i—lmente qu—ndo hon gim—tti non
potev— ottenere qu—nto ritenev— ne™ess—rio per l— missione ! sìD entr—v— —n™he il pensiero
del ™ome tr—tti—mo o del ™ome possi—mo tr—tt—re il ˜uon hioD per d—r forz—F F F snsomm—
sempre l— super˜i— in gio™oF porse istinto di r—zz— @noi rom—gnoli si—mo tutti un po9
˜estieF F F p—rdon3 xon voglio o'endere nessunoAF F F m— l— ver— fonte è l— super˜i—F
ro f—tto gli studi e™™lesi—sti™iD ™ome ho potutoD m— —ll— di—vol— ! e quindi imprep—r—zioneY
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in™ertezz— in ™iò ™he in PS —nni di s—™erdozio dovev— essere il prin™ip—le mio l—voroF id
è quiD —m—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD il punto neroD il punto doloroso ! ™—po di un—
missione e di un— si— pur modestissim— †isit—tori— ed —vere questo l—to de˜oleF „utti
pens—no hon gim—tti di test—F F F yhD s—pessero e si persu—dessero tutti dell— meno ™he
medio™re ™—p—™ità ! memori— —gile in un —ttimoD m— ™he si spegne su˜itoD e potessero
™—pire il tormento ™he devo su˜ire per ritenereF
FFFu—nto —d —mministr—zione zero ! — m—neggio di —'—ri m—teri—li zeroF
emo forse troppo tutti quelli ™he mi p—re poss—no —vere ˜isogno dell— pover— oper—
mi—F
gonsigliD sempre pronto — d—rneD ™ost— ™osì po™o3 v9intimità ™ordi—le e™™it— l9—'etto
verso il prossimo e mi sento —vvinto — ™hiunqueD non solo —ll9—nim—D m— —n™he —l ™orpo
@e qui può essere il meno ˜eneAF ve ho già s™ritto —l rigu—rdo dei miei poveri pensieri e
propositiF w— ™ome tento di mettere nel po™hissimo ™he devo f—re tutt— l9—nim— mi—D ed
—n™he tutto l9essere mio m—teri—leD ™osì ™erto sento —n™he sensi˜ilmente @™ome mi sem˜r—
di sentire sensi˜ilmente qesùA tutte le mie rel—zioni ™ol prossimoF ƒe vei ™i ™—pis™e
qu—l™he ™os— di questo gu—zz—˜uglio dell9—nim— mi—D in ™ui però mi p—re di veder™i ™osì
™hi—roD heo gr—ti—s3
Circolare Salesiani / 1930-4-13 /
e tutti l— ˜uon— €—squ— ™on l9—ssi™ur—zione delle preghiere più vive per ognuno di voi e
per i vostri ™risti—niF
vunedì prossimo si inizi— il nostro modestissimo pi™™olo ƒemin—rioF11 ger™hi—mo tutti
dei ˜enef—ttori per l— n—s™ente yper—F @ƒi possono suggerire ˜orse mensiliD —nnu—liD
perpetue ! leg—ti di wesseD e™™FAF ƒi può v—lut—re l— spes— equiv—lente —l m—ntenimento
di un giov—ne nei nostri ™ollegi di medi— ™ondizioneF w— spe™i—lmente non desisti—mo di
l—vor—re in tutte le forme dello spirito nostro per moltipli™—re il numero delle vo™—zioniF
FFFxon possi—mo inizi—re il giorn—lino12 (n™hé non ™9è m—teri—leF €rego qu—nti possono
— ™on™orrereD non dimenti™—ndo il hon fos™o e i fogliettiF
sl ƒignore ™i ˜enedi™— e ™i di— nuovo sl—n™io nel l—voro dell9epostol—toF
Filippo Rinaldi Filippo / 1930-5-2 / Rettor Maggiore dei salesiani
ƒono un po9 in rit—rdoD essendo st—to —ssente per un— settim—n— per un giro di ™on™erti
(no — uyotoD l— sede del ˜uddismo gi—pponeseF
11Si tratta dell'aspirantato di Nakatsu, veramente piccolo.
12Giornalino in italiano Amici della missione salesiana in Giappone il cui primo numero uscì il 1
maggio 1930, destinato ai benefattori. Vi collaboravano tutti, anche i giovani chierici. Si conserva la
serie nel Cimatti Museum di Tokyo.
IQR

9 1930
en™he in quest— o™™—sione —˜˜i—mo port—to il nostro modesto ™ontri˜uto —ll9oper— di
prop—g—nd— ™—ttoli™— ™oi mir—˜ili dis™orsi del †es™ovo gi—pponese wonsF r—y—s—k—F13 …n
die™imil— persone h—nno ri™evuto un po9 di ˜eneF heo gr—ti—s3 ƒt—n™hiD senz— soldiD m—
™ontentiF heo gr—ti—s3
wie notiziec xon mi dilungoF ve soliteX le (si™he ottime ! le spiritu—liD le ™onos™eF
ev—nti nel ƒignoreF FFFqr—zie dell9ultim— su— del S eprileD degli —uguriD dei suggerimentiF
ƒono più ™he m—i del p—rere suo ! tento d— tempo di re—lizz—rloD pur vedendo ™hi—r—mente
di non rius™ir™iF F F m— il ƒignore vede e s—F
portun—ti wonsF †ersigli— e g—r—v—rio3 sn qi—ppone fr— non molti —nni qu—l™he ™os—
™i s—rà del genere e ˜e—to ™hi potrà usufruirneF gerto si—mo in momenti di ™risi —n™he in
qi—pponeF gi sono gli s™ioperiF F F e vei s— ™he ™os— r—ppresent—no nell— so™ietàF
ev—nti senz— p—ur—D —˜˜—ndon—to nell— hivin— €rovvidenz— si st— ™osì ˜ene3F F F
Circolare Salesiani / 1930-5-26 /
gon gr—nde —rdore disponi—mo™i — ™ele˜r—re l— fest— del nostro hon fos™oF
†—nno moltipli™—ndosi i prep—r—tivi ! e st— ˜ene ! hon fos™o lo merit— ! lo merit—no
quelli ™he p—rte™iper—nno —lle festeY non dimenti™hi—mo però di (ss—re ˜ene il risult—to
spiritu—le ™he ™i riprometti—mo per noi e per gli —ltri ! e tenti—mo di re—lizz—rloF el™une
™omuni™—zioni e ™onsigliF
IF €—rte™ip—no —lle festeX ƒF iF il heleg—to epostF wonsF qi—rdiniD ™he do˜˜i—mo
™onsider—re ™ome nostro m—ssimo ˜enef—ttore in qi—pponeF sl f—rone qonf—lonieriD
deleg—to dell— ‚F em˜—s™i—t— d9st—li— in qi—pponeF ‚—ppresent—nti di u—goshim—
@wonsF ‚oyAD di x—g—s—ki e pukuok—F €F „otsuk— ™ome ™onferenziereF
PF È us™it— l—†it— di hon fos™oD14 ™he fu invi—t— — tutte le ™—se in numeroD speroD
su0™ienteF „—le edizione non è nostr—D do˜˜i—mo p—g—re le ™opie ordin—te @‰en
IAF …s™irà pure @tr—duzione del nostro hon w—rgi—ri—A il f—s™i™oletto ƒistem—
preventivo di hon fos™o15 ™he di'onderemo spe™i—lmente fr— il ™eto insegn—nte @è
di nostr— edizione per prop—g—nd—AF
€er ™hi ne desider—sse sono disponi˜ili imm—gini @pi™™oleA e ™—rtoline di hon fos™oF
ve m—nifest—zioni si inizi—no †enerdì QH ™F mF — feppu e si proseguono e ™ulmin—no —
wiy—z—ki @giorno IAD yit— @QAD x—k—tsu @RAF sl lunedì @PA ƒF iF ™onferirà l— ƒF gresim— in
„—no — molti ™risti—ni e f—rà visite v—rieF
13Mons. Hayasaka vescovo di Nagasaki, primo vescovo giapponese, fu il conferenziere durante i concerti
dal 22 al 27 aprile.
14La seconda vita stampata in Giappone, molto più voluminosa della precedente. Non avendo Don
Cimatti soldi per pagarla, fu edita dall'Associazione giovani cattolici di Tokyo. Ricuperate le spese
divenne poi proprietà salesiana.
15Questo fascicoletto è il primo libro edito col nome dell'editrice salesiana Don Bosco sha, umili inizi
dell'editrice salesiana Don Bosco tuttora orente.
IQS

9 1930
ƒi sper— nei v—ri luoghi di f—re —n™he qu—l™he ™on™erto o ™onferenz— supplement—re
nelle s™uoleF sl ƒignore —™™etti l— ˜uon— volontàD l9—ttività e i s—™ri(™i di tuttiF
Fracchia Italo / 1930-5-27 /, ex-allievo di Valsalice, Uciale dell'esercito
‚im—ngo ™ommosso d—ll— tu— letter— ™he mi di™e un— volt— di più il tuo —'etto per questo
povero ve™™hio @e —n™he tu lo diventiA ™he non h— voluto —ltro ™he un po9 di ˜ene —ll9—nim—
tu—F
xon ™redo di —ver f—tto —ltro ™he v—lg— l— spes— ri™ord—re per teF xel leggerti ti ho
riveduto giov—ne —ll9yr—torio ! ™hieri™o — †—ls—li™eD poi sold—toD poi ˜uon p—pàF ro
riveduto l— tu— ™—s—D l— tu— ˜uon— signor—D i tuoi —ngioliF „i ho riveduto —ll— st—zione di
eless—ndri—F
qr—zieD mio ˜uon st—loD ed il ƒignore ti ˜enedi™— e prosperi e ti otteng— uno splendido
esito per il tuo —v—nz—mentoF ƒei ri™ord—to sempre3 qr—zie di qu—nto f—i per quest—
pover— missioneF
€er™hé ri™ordi l— sorell— @™he ™onos™iA ti unis™o imm—ginett— ™he @s—nt— donn—A volle
invi—rmi per l9o™™—sioneF ellegro sempre e ˜uonoF „uo nel ƒignoreF
Tassinari Clodoveo / 1930-6-... / chierico, studente in Giappone
IF glodoveo mioD già ti ho —™™enn—to — pro˜—˜ili fonti dell— tu— st—n™hezz—F …˜˜idis™i
nel senso indi™—toD ™ioèX
—A xutriti @™on proi˜izione —ssolut— di morti(™—zioni —n™he pi™™ole nel genereA
˜A hiversi(™— molto gli studiD ™—m˜i—ndo qu—ndo ti senti st—n™o @per i ™—r—tteri
f—i ™ome puoiF F F ƒpero st—r—i in qi—ppone per tutt— l— vit—F F F e ™9è tempoA
™A ƒt—9 —llegroF
PF €er vin™ere l9io non ™9è ™he sostituirvi hio @unione ™on vuiD ese™uzione del dovereA
e gr—nde umiltàF F F è tutto quiD glodoveo mioD il puntoF „u vorresti vedere il frutto
dei tuoi sforzi ed è proprio quello ™he qesù vuol n—s™ondertiF ƒ™rive ƒF „eres—X sl
mio desiderio è di f—rmi s—nt—F snve™e di s™or—ggi—rmi mi sono dett—X sl ƒignore
non mi dà ™erto dei desideri irre—lizz—˜iliF F F wi devo sopport—re ™ome sono ™olle
mie imperfezioniF F F
QF qr—zie delle —ltre ™omuni™—zioni — ™ui ™er™heremo rimedioF ellegroD ˜uono e ™—lmoF
Ricaldone Pietro / 1930-6-8 /, Vicario del Rettor Maggiore
qr—zie di ™uore ™on tutt— l9—nim— e viv— ri™onos™enz— per qu—nto f— per noiF
FFF‚om— e „orino e hon „orquinst muti per le ™ose nostreF sl ƒignore non mi —˜˜—ndon—
per —ltre vie e si f— quello ™he si puòD non quello ™he si dovre˜˜e f—re se —vessimo i mezziF
IQT

9 1930
ed ogni modo non posso l—s™i—r le —nime in —ri— e ™on ˜uone p—roleF ƒono ™erto ™he il
ƒignore mi —iuteràF
ro inizi—to un ri™overo per ve™™hi @(nor— unoA e mi sono —ddoss—to —0d—ndoli — f—miglie
@e se s—rà del ™—so —lle suoreA l— ™ur— di tre f—n™iulli —˜˜—ndon—ti ! ed or— l— direzione
di un le˜˜ros—rio govern—tivo me ne —0d— per mezzo delle suore fr—n™es™—ne di w—ri—
qu—ttro @immuniAF ghe vuolec xon posso dire di noF qià tre ™he mi si volev—no —0d—re
sono —nd—ti — (nire in m—ni p—g—neD sfrutt—ti e spremuti e ˜—ttuti ! e mi pi—nge il ™uore
per questi qu—ttro ™he o s—re˜˜ero soppressi o d—ti — m—ni prezzol—te ™he li f—r—nno
morire per —ltre vieF yhD il qi—ppone3 @xon si può p—rl—re pu˜˜li™—menteAF sl ƒignore
™he li m—nd— provvederàF16
ro f—tto sospendere i l—vori dello student—to e per il prossimo —nno ™er™heremo —n™or—
un— soluzione provvisori— e per i ™hieri™i e per il ƒemin—rio e per l9—siloX m— tutti e tre
devono —ssolut—mente funzion—reF
g9è però —n™he tempo — f—re le ™ose molto ˜eneD se ™i sono i soldiF ui non posso trov—rli
@ohD sì3 ve ˜—n™he li prest—no —l ISEIVEPS7F F F A e —llor— f—remo ™on quello ™he m—nd— l—
€rovvidenz— e nell— dose d—t— d—ll— €rovvidenz—F pi—t volunt—s hei3 È doloroso per™hé
™9è ˜isogno di f—reD m— non si può e heo gr—ti—s3 pi—t volunt—s hei3 v— respons—˜ilità
non è ™erto nostr—F
Circolare Salesiani / 1930-6-11 /
ro il pi—™ere di ™omuni™—rvi —l™une de™isioni prese nelle sedute del gonsiglioX
ell9oper— di so™™orso per i poveri ve™™hi inizi—t— — wiy—z—kiD „—k—n—˜eD si —ggiunge
il rudiment—le inizio dell9oper— f—n™iulli orf—ni —˜˜—ndon—tiD per or— —™™ett—ti d— ˜uone
f—miglie ™risti—ne @yit— E „—k—n—˜eAD in —ttes— ™he l— €rovvidenz— ™i di— modo di —prire
l9oper— in form— st—˜ileF ƒono sette pi™™iniF F F hom—ndo — tutti l— ™—rità di preghiere e
ricerca di mezzi per mantenerliF
FFFgonst—t—to il ˜uon esito dell— prop—g—nd— ™—ttoli™— e s—lesi—n— per le feste di hon
fos™oD si esort— — sfrutt—re l— situ—zione p—rl—ndoneD s™rivendoneD divulg—ndone l— vit—
e l9opus™oletto sul sistem— preventivo ! dom—nd—re l9impressione ™he h— f—tto l— (gur—
di hon fos™oD l9interesse sus™it—to e™™F ƒi presenterà pure memor—ndum —l winistero
dell9idu™—zioneF
Merlino Alfonso / 1930-6-15 / , salesiano laico, missionario in Giappone
evrei voluto p—rl—rti m— non fu possi˜ileD spero —l ritornoF wi è sem˜r—to di trov—rti un
po9 serioF enimo elfonsoF gomprendo3 sl l—voro —ument—D m— vedi è proprio per non
16Sono i lontani inizi dell'opera di assistenza sociale per i vecchi e i ragazzi abbandonati. L'opera per i
vecchi era già incominciata con le visite in famiglia per mezzo delle Conferenze di S.Vincenzo. Don
Cavoli parroco ne era il propulsore.
IQU

9 1930
—ggr—v—rti troppo e per™hé poss— —ttendere ™on impegno —n™he —lle f—™™ende domesti™he
e —ll9yr—torio festivo ™he hon gim—tti h— insistito ™he l— ™u™in— dei giov—ni @t—nto più
™he è —ll— gi—pponeseA fosse —0d—t— —ll— g—te™hist—F †edo ™on pi—™ere ™he ti sei —ssunto
p—rte dell9—ssistenz—D l— più deli™—t— per loro e per teF heo gr—ti—s3 u—nti meriti elfonso
mioF
gome sono solito r—™™om—nd—re — voiD ™ui è —0d—to il nostro stom—™oD spe™ie in questo
tempo di ™—ldo ™u™in— v—ri— —ppetitos—F È un— delle respons—˜ilità più gr—ndi ™he
—vete voiD ™—ri ™o—diutoriF g—pis™o ™he per voi è un— ™ro™e ! desiderereste —ltro —n™he per
™ooper—re più dirett—mente —ll9—postol—toD m— —™™ett—ndo ™on gioi— e rendendovi —˜ili in
questo qu—nto miglior ˜ene f—teF
gor—ggio dunque elfonsoD ti ˜enedi™— il ƒignoreF
Ricaldone Pietro / 1930-6-30 /, Vicario del Rettor Maggiore
‚om—D hon „orquinstD „orinoF F F devono essere mortiF F F quindi tutti i pi—ni progett—ti
furono —rrest—tiF F F e p—zienz—F F F ƒ—rà questo il volere di hioF
FFFƒpiritu—lmente poi hon gim—tti è in un periodo di —ridità e quindiF F F gio™ond—mente
non ™9è ™he —'err—re l— ™ro™eF F F eggiung— tutti questi rit—rdi di mezziD di ™onsiglio e può
f—rsi un9ide— dello st—to dell9—nim— di hon gim—ttiF w— il ƒignore ™i —iuteràF gerto per
non l—s™i—r m—n™—re null— —i (gliuoli sto d—ndo fondo — pi™™oleD m—grissime miserie ™he
dovev—no essere l9inizio dell— futura dote dell— missione futuraF ƒi vede ™he —l momento
non pi—™™iono —l ƒignore neppure queste n—tur—li previdenzeD ™onsigli—temi d—i ƒuperiori
e ™i vuole nell— s™hiett— povertà quotidi—n—F F F oppure non si—mo degni delle predilezioni
di qesùD spe™i—lmente per le miserie di uno ™he hon gim—tti ˜en ™onos™eF F F pi—t volunt—s
heiF ƒe entro il mese di vuglio non —rriv— null— posso ™omin™i—re —d elemosin—re di port—
in port—F ƒe s—rà ne™ess—rio f—rò —n™he questoF
xon mi pensi però ™—m˜i—toF F F m—tto ™ome sempre dom—ni —d esempio ™on hon w—rE
gi—ri— inizio un— serie di qu—ttro ™on™erti di ˜ene(™enz— per i nostri poveri @ne —˜˜i—mo
un— qu—r—ntin— di ™ui —l™uni — tot—le ™—ri™oAF È pro˜—˜ile ™he gli introiti non p—ssino le
speseD m— se non entr—no i soldi si predi™— xF ƒF qesù gristo ™he v—le molto di piùF F F
uesto l—voro musi™—le e il prep—r—re l—voretti per l— nostr— prop—g—nd— ™—ttoli™— d—
st—mp—re e il dirigereD ™ome possoD i ™onfr—telli è il po™o l—voro mission—rio ™he posso
f—reF gosì vuole il ƒignore eF F F ™osì si—3F
ƒpero ™omin™erà — pens—re —l nostro futuro person—leF gome ho già detto pensi ™he ™oi
™hieri™i ™he m—nderà @pel numero ved— veiA ™i vuole il person—le per l— s™uol—F v9—nno
s™orsoD ™on tutte le insistenze f—tte venne hon w—reg—F F F ƒ—rà ™onvinto —n™he il ƒigF
hon ‚i™—ldone ™he ™on uno non si sostiene uno student—toF sl prossimo —nno ™omin™i— il
se™ondo —nnoF
€ensi ™he il pi™™olo —spir—nt—to non potrà essere tenuto — x—k—tsu per™hé un —ltro —nno
si r—ddoppierà e mi ™i vuole un po9 di person—leF
IQV

9 1930
Giardini Mario / 1930-7-12 / , Delegato Apostolico
xuov—mente si è m—nifest—t— l— ˜ontà dell9iF †F ™ol preziosissimo dono giunto feli™emente
e ™he l— domeni™— PH s—rà solennemente in—ugur—to in un modestissimo s—lone ™ostruito
vi™ino —ll— ™hies—D dur—nte un— lotteri— e ™on™erto — v—nt—ggio dei poveriF17 qr—zieD e
poss—no tutte le noteD ™he si sprigioner—nno d—llo strumentoD ™onvertire per merito dell—
su— ™—ritàD —ltrett—nte —nimeF
xonost—nte il ™—ldo si è f—tto un po9 di movimento ™oll— musi™— e prop—g—nd— in nuovi
™entri dell— missioneX uo˜—y—shiD wiy—konojoD pukushim— e speri—mo in ƒettem˜re f—re
—ltr— prop—g—nd— in gr—nde stile ™oll9intervento del €—dre ƒhi˜ut—niF
FFFvotto quotidi—n—mente ™oll— €rovvidenz— per —vere il ne™ess—rioF F F €rop—g—nd— deve
essere mort— non —vendo —n™or— invi—to l9—nnu—le sussidio solito — giungere in qiugnoF
„orino pure deve essere mort— o molto —mm—l—t—F F F w—h3 non si ries™e —d —vere notizieF
g9è l— €rovvidenz— e quest— non f—ll—F F F e tirem inn—nzF F F †F iF ™he h— vo™e in g—pitoloD
non potre˜˜e ! —rrept— o™™—sione ! f—r ™omprendere ™he (n™hé i mission—ri @e penso ™he
su per giù s—rà l— stess— stori— per tuttiA dovr—nno litig—re e —'—nn—rsi in questo genere di
™oseD è tutt— —ttività ™he si sottr—e —ll9—postol—toc ehD se si l—s™i—no m—n™—re le munizioni
—i sold—ti in trin™e—D gli s˜—lzi in —v—nti non sono possi˜iliF
ƒ™usi lo sfogo (li—leF F F non ™red— proveng— d— m—n™—nz— di fedeF F F wi p—re di —verl—D
e di —ument—rl— ogni giornoF F F È ™onst—t—zione di re—ltà di f—ttoF F F ed ogni modo —v—nti
—llegr—menteF
Rinaldi Filippo / 1930-7-14 /. Rettor maggiore
‚i™evo telegr—mm— dell9—rrivo di hon „orquinst ™on hon fr—g—F yr—rio perfetto3 h—
eprileD si—mo in luglio @ITA ! mese del ™—ldo ! ™hius— delle s™uole e ™ollegi ™osì ™he potrà
vedere ˜en po™o delle ™—r—tteristi™he edu™—tive gi—pponesi ! mese delle ferie e —n™he i
nostri or—torietti ne risentonoF
xon import—F È umili—zione —n™he quest— ™he f— ˜ene — tutti e f— to™™—re ™on m—no le
re—li di0™oltà e —ridità dell— missione gi—pponese ! l— ne™essità di —iutiF
hom—ndo —i ƒuperioriX i sussidi ™he ri™evo d—i ƒuperiori sono doni o prestiti @si— pure
— lung— s™—denz— e senz— interessiAc gerto ™i vengono ™onteggi—ti usque —d ultimum
qu—dr—ntemF ellor— non sono doniF ettu—lmente sono de˜itore verso il g—pitolo di oltre
ISH mil— lireD ™he non so d—vvero ™ome tir—re fuori e ™he ™i —llont—n—no sempre più d—ll—
possi˜ilità di st—˜ilizz—r™iF heus provide˜itF
€reghi per quest— test— m—tt—X ieri IS luglio mio ™omple—nnoF ƒono SI —nni di ™ui
devo rendere ™onto — hio e non ho —n™or messo giudizioF gome oggi ho ri™evuto il ƒF
f—ttesimoF u—li ri™ordi3 id ho detto l— wess— — x—g—s—ki —ll9—lt—re di w—ri—D dove
17Mons. Giardini aveva regalato un pianoforte.
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9 1930
è —vvenut— l— s™opert— dei dis™endenti dei ve™™hi ™risti—niF €uò pens—re ™he ho detto —
w—ri—F
€reghi ™he mi s—lvi l9—nim—F wi pi—™e pens—re di —vere d—v—nti — me —n™or— PS —nni di
l—voroF F F e poi si vedràF F F per f—rmi s—nto e s—nti(™—reF wi ˜enedi™—F
Rinaldi Filippo BS / 1930-7-16 /, Rettor Maggiore
‚ileggendo i ri™ordi di hon fos™o —i primi mission—riD mentre ™i mer—vigli—mo dell—
mir—˜ile opportunità e del pieno —d—tt—mento di essi —ll— n—zione gi—pponeseD trovi—mo
sempre nuove vie per r—ssod—re il l—voro ™ompiuto e spunti per nuove inizi—tiveF ƒ™rive
hon fos™oX €rendete ™ur— spe™i—le degli —mm—l—tiD dei f—n™iulliD dei ve™™hiD dei poveriD
e gu—d—gnerete l— ˜enedizione di hio e l— ˜enedizione degli uominiF
ve ™ure —gli —mm—l—ti ™ir™ond—no qui di —mmir—zione l9oper— del s—™erdote ™—ttoli™oF
s p—g—ni not—noD p—r—gon—no lo spirito di s—™ri(™io del prete ™—ttoli™o e ™omment—no e
viene lent—mente st—mp—ndosi nell— loro —nim— l— no˜iltà dei s—™ri(™i dello str—niero ™he
t—nto —m— il gi—pponeseF yh3D si s—pesse ™he v—lore h— per l9—nim— gi—pponese l— p—rol—
str—nieroD ™ome si —pprezzere˜˜e il più pi™™olo —tto di —mmir—zione ™he forz—t—mente
è ™ostretto — tri˜ut—re in suo onore3
vo s— il ˜uon hon g—voli qu—li e'etti di gr—zi— nelle —nime e qu—le —mmir—zione dest—
il port—re settim—n—lmente l— ™omunione —gli infermi3 u—li e'etti produ™ono nell9—nimo
dei p—g—ni le visite —lle f—miglie dell— gonferenz— di ƒF †in™enzo de9 €—oliD il p—g—no
gi—pponese non si —rrenderà —d un ˜el dis™orsoD —d un ™umulo di r—gioni ™he lo ™ostringono
—ll— veritàD m— —l vedersi ™ir™ond—to d9—'ettoD —l vedersi sollev—to d—lle —1izioni dell— vit—D
—l vedere i suoi (gli f—tti segno —ll9—more di —nime ˜uoneD ™edeD s9—vvin™e — voiD vi —s™olt—
e permette —i suoi (gli ™he vi —s™oltinoF F F
v9oper— inizi—t— del so™™orso — (gli poveri e —˜˜—ndon—ti e per or— —0d—ti — ˜uone
f—miglie ™risti—ne @non —vendo lo™—li per un orf—notro(o o ™—s—Eri™overoA e m—ntenuti in
tutto d—ll— generos— ™—rità degli —mi™i dell— missione gi—pponeseD ™omin™i— — d—re i suoi
fruttiF i ™osì pure l9oper— di ri™overo dei ve™™hi vi ™olm— il ™uore di sper—nze e re—ltà
futureF F F
FFF€er i nostri orf—niD per i nostri —mm—l—tiD poveri e ve™™hiX per pro™ur—re loro il
ne™ess—rio @e lo s—nno i miei in™omp—r—˜ili —iut—nti hon w—rgi—ri— e hon vivi—˜ell—A
—ndi—mo elemosin—ndo — suon di musi™— @è —n™he quest— un— prop—g—nd— ™—ttoli™—AD
org—nizz—ndo tom˜oleD ˜—z—rD e qu—nto si può es™ogit—re per e™™it—re l— pu˜˜li™— ™—ritàF
†orreiD p—r—fr—s—ndo ™ol poet—D ™—nt—re ™osìX s miei —m—ti poveri non h—nno ™i˜o se non
d— meD ed io non ho d—n—ro per m—ntenerli —lmeno pel dom—neF
homeni™— in—ugureremo un— modest— s—l— di riunione per i nostri ™—ri ™risti—niD e l—
dedi™heremo —l nostro fe—to hon fos™o ™on un tr—ttenimento di ˜ene(™enz— per i poveri
—mi™i di qesùF fenedi™— hon fos™o quest— nuov— —ttività di —postol—to e ™i pro™uri l—
˜enevolenz— degli uomini e le ˜enedizioni di hioF
IRH

9 1930
Grigoletto Giuseppe / 1930-6-25 / chierico, ex-allievo di Valsalice, studente di
teologia
fr—vo3 ƒtudi— e renditi —tto — f—r del ˜ene o ™olle s™ienze o ™ol l—tino o ™ollo studio dei
€—driF F F
v9import—nte è s—lv—rsi l9—nim— e dil—t—re il regno di hioX ™he questo si f—™™i— poi ™olle
tue risorse o ™on quelle di hon gim—tti o del g—po del qoverno o dell— ghies—F F F è lo
stessoF w—ggior respons—˜ilità e più povero giudizio (n—leF F F
Rinaldi Filippo / 1930-7-26 / Rettor Maggiore
ƒono in un momento in ™ui non ho l—vori urgenti ™he potre˜˜ero venire in seguito e per™iò
—nti™ipo e p—sserò ™osì —l™uni momenti ˜e—ti ™on veiD p—dre e superiore dell9—nim— mi—F
sl rit—rdo del sussidio di €rop—g—nd— mi o˜˜ligò — invi—re un telegr—mm— per™hé tutte
le riserve er—no ™onsum—teF
sl rit—rdo dell9—m—tisFmo hon „orquinst @™he ™ome s— fu ™olpito d— tifo pete™™hi—le —
ƒh—ngh—i ! oggi di™hi—r—to fuori peri™oloA h— —ren—to tutti i rosei progettiF ƒe rit—rd—sse
moltoD un— soluzione s9imponeF F F e per or— non so proprio qu—leD e ™on me non l— s—nno
neppure i ™olleghiF F F per™hé è sempre questione di soldiF hominus s™it et provide˜itF
yr— respiro per qu—l™he meseD m— si—mo sempre — spost—menti di questioniD non —
soluzioniF ed ogni modo forse noi —˜˜i—mo frett— e il ƒignore vuole ™he —ndi—mo —d—gioF
w— ™ome si f— — d—rsi requie in un p—ese p—g—noc
id or— —ll— pover— —nim— mi—F
ƒ—luteX ottim—F v—voroF ge n9èF sn ™erti momenti il l—voro essendo t—nto sedent—rio e
—lle volte s˜rig—ndolo —ll— lest— @per esF ™orrispondenz—D prospettiD e™™FA ho l9impressione
di non essere troppo o™™up—toF ghe vuolec €er me l9ide—le s—re˜˜e —ver ogni giorno
d— predi™—reD ™—mmin—reD essere sepolto d— un mu™™hio di ™orrispondenz— d— s˜rig—reF F F
id inve™eF F F xon ho —n™or— —vuto l— ™onsol—zione di prov—re l9—™™—s™i—mento del l—voroF
€—zienz— e ™osì si—3 wi p—re ™he il ƒignore mi h— voluto in pensione troppo prestoF F F
ghissà se rius™irò — s—lv—re l9—nim—c F
FFhon w—reg— nervoso —nzi ™he noF F F ™on le ™onseguenze per lui e per gli —ltriF
ƒuoreF feneF heo gr—ti—s3 id or— ™he dirlec ghe preghi per noi sempre sempre
sempreF
Rinaldi Filippo BS / 1930-7-31 /, Rettor Maggiore
e˜˜i—mo voluto ™on™ret—re in qu—l™os— di dur—turo e pr—ti™—mente utileD il frutto dell—
prim— fest— in qi—ppone del fe—to hon fos™o ™on l9in—ugur—zione di un— s—l— — vui
intitol—t—D
FFFwentre seduto —l pi—no @dono muni(™o del nostro gr—n ˜enef—ttore wonsF qi—rdiniD
heleg—to —postoli™oA —™™omp—gn—vo l9inno n—zion—leD ™—nt—to ™on sl—n™io d—i presentiD
IRI

9 1930
mi p—rev— vedere il nostro fe—to —™™ett—re il nostro om—ggio e —™™ogliere sotto l— su—
protezione il mondo pi™™ino ™he gongol—nte di gioi— osserv—v— il t—volo dei doni per l—
tom˜ol—D e i nostri ™risti—ni ™he vedev—no re—lizz—to un desiderio d— —nni —ttesoD e i p—g—ni
™he ™ooper—rono —ll— rius™it— dell— fest—D e spe™i—lmente un dis™reto numero di povere
f—miglie ˜ene(™—te d—ll9inizi—t— oper— delle gonferenze di ƒF †in™enzo de9 €—oliF
ƒeduti —l posto d9onore i nostri ™—ri poveriX per loro i ™—ntiD l— ˜rios— re™it— di €—sseri
d—ll— lingu— t—gli—t—D le ™—r—tteristi™he d—nze delle r—g—zze e l9estr—zione dell— tom˜ol—F
ƒi volle in quest— fest— intre™™i—re —l nome di hon fos™o l— ™—rità verso quel ™eto di
persone per ™ui spe™i—lmente hon fos™o h— l—vor—toF i p—rev— — noi tutti in quei ™orpi
™—denti o deturp—ti d— m—l—ttieD in quei ve™™hi vener—ndi o in quei poveri f—n™iulli vedere
fr— noi il gr—nde povero qesùD ˜enedi™ente — ™hi f— del ˜ene —i suoi fr—telli più ™—riF
Rinaldi Filippo / 1930-8-20 /, Rettor Maggiore
wi trovo — x—g—s—ki ™on hon €i—™enz—D dove ho ri™evuto il nostro hon „orquinstF È
de˜oleD s—le di0™ilmente le s™—leD m— tutto somm—to p—re v—d— ˜eneF hom—ni l9—™™omE
p—gno —l luogo di ™ur—X gli ho —0d—to per ™omp—gno hon €i—™enz— ™he h— molto ˜isogno
di riposoF hopo visiterà l— missioneF
†uole vedere €e™hino e poi torneràD qu—ndoc w—hc sl ƒignore lo ˜enedi™—F €reghi per
lui e per noiF
ro ri™evuto l— su— ™—rissim—F hopo lung— —ttes— giunse il sussidio di €rop—g—nd— e per
un po9 si respir—F sl ƒignor— go™™i— — go™™i— ™i m—nd— il ne™ess—rio e più del ne™ess—rioF
vei h— r—gioneX „emo sempre ™he f—™™i—mo quello ™he igli non vuoleF È sempre il mio
timoreF
ed ogni modo i mission—ri @—lmeno molti ™he ™onos™oA temono ™he le gr—ndi ™ostruzioni
in st—li— e le ™omodità rel—tive ™he ne sorgonoD non f—™™i—no del ˜ene —i mission—ri @se
si tr—tt— di ™—se mission—rieA e in genere —i ™onfr—telliF vo so ™he t—li pensieri sono forse
suggeriti d—lle ne™essitàD d—ll— super˜i—F F F m— molti ™onfr—telli pens—no ™osìF F F e s—re˜˜e
let—le se fosse ™osìF f—st—F È solo il ˜ene e il desiderio del ˜ene delle —nimeD ed —n™he
—0n™hé i ƒuperiori s—ppi—no ™he ™os— pens—no i (gliuoli di qu—nto vedono intorno — loroF
i leiD —m—to €—dreD si ™uriD si ™uriD si ™uriF xoi preghi—mo sempre per veiF
Rinaldi Filippo / 1930-8-29 /, Rettor Maggiore dei salesiani
ƒono nell9impossi˜ilità di s™rivere ™oll— penn—F F F ™omprendo l— m—l— edu™—zioneF F F non
pensi — sfregi —ll— dignità del ‚ettor w—ggioreF
ƒono qui in —ttes— del ™—ro hon „orquinst per ™ondurlo — t—ppe in giro per l— wissioneF
ƒt— ˜eneF el W ƒettem˜re vuole essere — ƒh—ngh—i @€ekinoD e™™FA e poi d—l qi—ppone
im˜—r™—rsi per l9emeri™—F gess—te le preo™™up—zioni per l— s—lute di hon „orquinstD il
ƒignore @si— ˜enedett— l— m—no ™he per™uote e s—n—3A ™i mette —ll— prov—F hon €i—™enz—
—mm—l—to di stom—™oD test— @nevr—steni—A e forse nefriteF
IRP

9 1930
hon „orquinst lo vuole ™ondurre — ƒh—ngh—i per un— ™ur— r—di™—leF p—xit heus3
ell9osped—le di yit— è ri™over—to il ™hF —n—rini ™olpito d— tifoF sl ™hF fF @nevr—steni™oA
miglior—to di ™orpoD non di test—F
qli —ltri dis™ret—menteD m— ™on nervi un po9 tesiD tuttiF sl qi—ppone purtroppo f—
questo e'etto nei de˜oliF ƒuppli™o i ƒuperiori — tener ™onto per le future spedizioniF heo
gr—ti—sF
hon gim—tti —l solitoF ro p—ss—to un— quindi™in— di giorni di —ridità spiritu—leD m—i
prov—t— (nor—F ƒentivo tutt— l— ™—ttiveri— venir fuoriF yhD ™ome sono —n™or— indietro3F F F
pi—™™— e distr—zioni nelle pr—ti™he di pietàD —ssopimenti —n™he in momenti solenniY nelle
rel—zioni ™oi ™onfr—telli forse ™er™o le soddisf—zioni di meF F F non sono ™—p—™e di essere
rude e forteD mi p—re ™he (n™hé non —vrò tutt— l— ™on(denz— non rius™irò — dirigerli —
hioD m— in questo il ™uore h— l— su— p—rte e le sue esigenzeF F F sono troppo p—terno e
m—ternoF F F w— ™ome f—reD o mio hioD se †oi mi —vere f—tto ™osìc È per dirigere — †oi
queste —nime3 w— f—™™io ˜ene — f—r ™osìc ellevo dei ˜uoni s—lesi—nic
Zanarini Luisa / 1930-09-03 /, madre del chierico Adelmo
xon si —ll—rmino né si mer—viglino se —l posto dell9—m—tissimo edelmo s™rive il sottoE
s™rittoF
el (ne del mese di —gostoD ™he —˜˜i—mo tutti insieme p—ss—to in s—nt— —llegri— in
riv— —l m—re e su un— ˜ell— mont—gn—D —d yit—D edelmo —™™usò i dolori reum—ti™i ™he
già —nni f— e˜˜e @™osì mi r—™™ont—v—AD m— non rim—nendo io tr—nquilloD f—ttolo visit—re
—™™ur—t—mente d—l medi™o si giudi™ò opportuno invi—rlo in osserv—zione —ll9osped—le ove
si m—nifestò un— legger— in(—mm—zione intestin—le ! uso tifo ! d— ™ui spero presto s—rà
li˜er—toF yggi —d esempio h— QUDS di fe˜˜reF È tr—tt—to ™on ogni ™ur—D in ™—mer— — p—rteD
h— — suo servizio un— ˜r—v— donn— ™he lo —ssiste giorno e notteD è visit—to d—i ƒ—lesi—ni
di yit— e f— ogni giorno l— su— ™omunioneF
evendogli port—to st—m—ne l— post— —rriv—t— dove ™9è in ™—rtolin— i s—luti di m—mm—
! @™9è pure un— ™—rtolin— dell— sorell— vuigi—A ed —vendogli io m—nifest—to il desiderio di
™omuni™—re —ll— f—migli— l— notizi— dell9indisposizione fu ˜en ™ontento ed —nzi mi disse
di —ssi™ur—re tutti ™he se ne stessero tr—nquilliF †i ri™ord— tutti e preg— @non —vendo d—
f—r —ltroA per voi tuttiF ƒono si™uro ™he —ll9—rrivo di quest— s—rà pien—mente rist—˜ilito e
presto s™riverà egli stessoF
ƒti—no dunque tr—nquilli in tutto e per tutto e sono si™uro ™he presto invierò ottime
notizieD —nzi edelmo spesso s™riveràF snt—nto posso —ssi™ur—re ™he edelmo è ver—mente
˜uonoD studioso e ™he ™onto sopr— di lui ™on le più ˜elle sper—nzeF
Rinaldi Filippo / 1930-9-9 /, Rettor Maggiore
IF sl ƒignore ™i prov— d—vvero3 gi vuol ˜eneF w— du˜ito ™he è per le peccata di uno
™he vei ˜en ™onos™eF
IRQ

9 1930
PF hon €i—™enz— per l— ™—rità di hon „orquinst v— — ƒh—ngh—i per f—rsi visit—reF È
d—vvero in ™ondizioni pietose di st—n™hezz—D di m—l di g—m˜eF
QF sl ghF fF v— leggerissim—mente miglior—ndoD m— temo ™on™luderemo po™oF È st—to
—˜itu—to nell— su— vit— s—lesi—n— — esser fuor di regol— eF F F lo s—rà sempreF
RF sl ghF —n—rini ™olpito d— tifo v— miglior—ndo lent—menteF
SF sl ghF fr—ggion d— qu—l™he tempo non st— ˜ene @distur˜i intestin—liAF
w— quello ™he più dispi—™e è l— m—l—tti— e m—teri—le e spiritu—le del nostro hon vu™ioniF
€er me è —mm—l—to di ™orpo @nervoso nevr—steni™o e™™FA e di spiritoF v9ho preg—toD dietro
suo desiderioD di s™rivere (li—lmente —i ƒuperiori per —vere ™onsiglio e ™onfortoF
FFFqli —ltri ˜eninoF xell9—ssenz— di hon €i—™enz— ho preg—to hon „—nguy —d —ssumersi
l— direzione di x—k—tsuF hon gim—tti f— quel ™he può —llo student—to e per il resto et
heus provide˜itF
FFFhopo ™he per l— venut— del ƒigF hon „orquinst si—mo nel ˜uio ™ome e più di prim—D
per™hé non può venir™i in —iuto ™he lont—n—mente @se potrà f—rloA o se d—rà qu—l™he ™os—
or— ™i troveremo in forti im˜—r—zzi in seguito per poter™i sostenereD dopo tutto questo
dom—ndo se non è meglio ™hiudere tutto e torn—re ! o mettersi — f—re un po9 i m—tti
prim— di divent—rlo sul serioF
gome vede non so qu—li si—no i disegni dell— €rovvidenz—D FFFhon gim—tti non s— ™ome
f—reF wi —˜˜—ndono nell— €rovvidenz—X non è per me @s— qesù le preghiere ™he gli
f—™™ioAD m— è per questi poveri ™onfr—telli in m—ssim— p—rte reliqui—ti di guerr— ™on tutte
le ™onseguenzeD ™he già in hon €i—™enz— e hon vu™ioni d—nno i loro primi fruttiF F F ™he
s—r—nnoD hio non vogli—D seguiti d— —ltri più dolorosiF F F xon so ™he dire vide—nt ™onsulesD
m— se non m—nd—no il person—le insegn—nte strett—mente ne™ess—rioD non so ™ome f—reF
ƒi invest— dell— nostr— miseri— in tutti i sensi e ™i veng— in —iutoF eiuti e ™onsigli hon
gim—tti ™he è l— ™—us— di tutti questi dissestiD preghi per vui e ™on vui ˜enedi™— i suoi
tri˜ol—ti (gli lont—niF
Ricaldone Pietro / 1930-9-9 /, Vicario del Rettor Maggiore
g—ro ƒigF hon ‚i™—ldoneD mi m—ndi ™hi vuoleD m— ™he —˜˜i—no nervi — postoF F F glim—
terri˜ile per i nervosiF F F per™hé più ™he v—ri—˜ile in giorn—t—F ƒe non m—nd— il ri™hiesto
ripetut—mente e promesso (n d—ll9—nno s™orso person—le per lo student—toD non so ™ome
f—reF
v— visit— di hon „orquinst ™i h— l—s™i—to —l ˜uio ™ome prim—F F F ˜eh3 f—remo ™ome
il primitivo or—torio di hon fos™oF hue st—zioni già f—tteD qu—nte ne rim—ngonoc hon
„orquinst h— d— d—re troppo —i ƒuperioriD —lle ™—seD —l mondoF F F or— non può e0™—™eE
mente venire in —iutoF ƒe lo verrà in seguitoD non lo soF ƒo ™he noi —vremmo ˜isogno di
molto —iutoF €—zienz— e (—t volunt—s hei3
IRR

9 1930
€rop—g—nd— pid—e promette e non dà ! quid di™—m del person—le ™he d—r—nno i ƒuE
perioric p—™™i—mo pure le dis™ussioni su ™hi deve —iut—re le missioni o le opere s—lesi—ne
nelle missioniF sn ˜—llo ™i si—mo sempre noiF È un p—rl—re molto um—no e forse può
essere e s—rà ™onsider—to irriverenteD m— ™ome le di™oD ™on quel po9 di miseri— m—teri—le
@intendo m—l—ttieF F F per il resto l— €rovvidenz— ™i tr—tt— troppo ˜eneA e spiritu—le in
™ui ™i trovi—moD non so ™ome f—reD non so ™ome f—reF ƒi pigli vei ! ™he può ! — ™uore l—
nostr— miseri— e ™i —iutiF
„utti vogliono essere ri™ord—tiF gon —'ettoF
Circolare Salesiani / 1930-9-11 /
sl ƒignore ™on v—rie —1izioni m—teri—li e spiritu—li viene nell— su— ˜ontà prov—ndo l—
nostr— wissioneF ƒi— ˜enedett— l— su— s—nt— volontàF ‚endi—mo™i degni di queste sue
predilezioni ™ol miglior—re l— nostr— ™ondott—D ™on don—r™i più generos—mente —l l—voroD
™oll9o'rire i nostri s—™ri(™i quotidi—ni pel ˜ene delle —nime — noi —0d—teF
€er —ttir—re più e0™—™emente su di noi le ˜enedizioni del ƒignoreD per sforz—rlo dolE
™emente —d —ttir—re —l suo guore dol™issimo i poveri p—g—niD per r—'orz—re sempre più l—
fede dei nostri ™risti—ni s—pete ™he si h— l9intenzione di f—re — wiy—z—ki per le vie dell—
™ittà l— pro™essione iu™—risti™—F È indispens—˜ile ™he ries™— splendid—menteF
€er™iò quest9—nno deve essere ™onsider—to d— tutti ™ome —nno iu™—risti™oF ƒi prep—rino
gli —nimi dei fedeli —l gr—nde —vvenimentoD si fomentino in tutte le forme l— frequenz— —i
ƒƒFmi ƒ—™r—mentiD si f—voris™—no le visite — qesù ƒ—™r—ment—toD nelle predi™he si di— l—rg—
p—rte —ll9istruzione eu™—risti™—D insomm— ogni mission—rio diventi s—nt—mente industrioso
per f—r ™onos™ereD —m—reD onor—re qesù iu™—risti™oF sn tutte le residenze e sottoresidenze
si preghi e si f—™™i— preg—reD e spe™i—lmente si insist— sul miglior—mento dell— ™ondott—
individu—le e so™i—leF gosì f—™endo ™erto —ttireremo sopr— dell— nostr— missione spe™i—li
˜enedizioni del ƒignoreF
gome s—peteD v—rie questioni urgenti ™i premono d— tutte le p—rtiF e f—™ilit—re le qu—li
d— tempo —vev—mo f—tto delle promesse —l ƒF guore di qesùF wi sem˜r— ne™ess—rio ™he
pur non —vendo —n™or— ottenuto le gr—zie implor—te do˜˜i—mo ™ompiere un —tto ™he s—rà
™erto gr—dito —l ƒF guore e ™i —ttirerà spe™i—li f—voriX e s—rà ottim— prep—r—zione —l gr—nde
om—ggio eu™—risti™oY voglio dire l— gyxƒeg‚esyxi hs „…„„e ve wsƒƒsyxi ev
ƒeg‚y g…y‚i hs qiƒÙF ƒt—˜iliremo in seguito le mod—lità e i dett—gliF v9epo™— più
propizi— mi sem˜r— l— (ne del ™orrente —nnoF
yhD miei ˜uoni mission—riD il segreto dell— rius™it— st— nel ™ondurre qesù (no —lle
—nime ™he non lo ™onos™onoY r—™™om—nd—rle —l ƒuo ƒF guoreY p—rl—re loro di questo ™uore
dol™issimoF
IRS

9 1930
Ricaldone Pietro / 1930-9-13 / Vicario del Rettor Maggiore
gome vedeD ™i metti—mo sull— vi— del progressoF F F 18 sl ƒigF hon „orquinst mi h— —ppiopE
p—to —desso un— m—™™hin—D e per non p—rere ™he non —pprezzi il donoD e più per™hé so ™he
vei preferis™eD mi —™™ingo —n™he — ™osto di f—re errori — rispondere —ll— su— gr—ditissim—
del PH —gostoF
gome le di™evo nell9ultim— mi—D ™he forse l—s™i—v— — desider—re non po™o in ™erti —pE
prezz—mentiD p—re proprio ™he il ƒignore ™i vogli— prov—re in tutti i sensiF ƒi— ˜enedett—
l— su— s—nt— volontàF
v— su— letter— h— —ll—rg—to il ™uore di tutti —lle più liete sper—nzeF uello ™he ™i è
indispens—˜ile è il person—le insegn—nteF €er il numero dei ™hieri™i vei ™omprende ™he
per R o S o piùD il medesimo l—voro per il person—leF ƒi è inizi—to ™on fervore d— tutti l—
desider—t— e ™onsigli—t— noven— —l nostro hon fos™oF F F ™he sono ™erto f—rà il mir—™olo
d— vei desider—toF
u—nto —ll— questione (n—nzi—ri—D l— €rovvidenz— non verrà m—i menoD seD ™ome vei
di™eD —m—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD noi s—premo merit—rl— ™oll— fede e ™oll— s—ntità
dell— vit—F
FFFe ™orrispondere —lle predilezioni del ƒignore sull— nostr— pover— missioneD or— prov—t—
in v—rie forme @spe™i—lmente indisposizioni (si™heA ho ordin—to —i ™onfr—telli l— prep—r—zione
degli —nimi —ll— ™ons—™r—zione dell— wissione —l ƒF guore di qesùF v9—vevo promesso se
—vessi ottenuto i mezzi per l— ™ostruzione di un— g—ppell— — vui dedi™—t—D e per l—
™ostruzione dello student—to e pi™™olo ƒemin—rioF xei disegni dell— €rovvidenz— ™iò non
si è potuto e'ettu—reF w— ho ˜isogno —ssoluto ™he il ƒF guore domini nelle —nime — me
—0d—te in un— form— tutt— spe™i—leD se no in questo gr—n qi—ppone non ™on™ludi—mo un
˜el nienteF
em—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD ™i —iuti nelle forme ™he le sono possi˜iliF v— volontà di
f—re un po9 di ˜ene ™9è in tuttiF sl ƒigF hon „orquinst h— trov—to ™he si—mo l— missione più
s™—l™in—t—D per™hé non —˜˜i—mo —n™or— l9u˜i ™onsist—m nostroD m— non può e0™—™emente
—iut—r™iF
Circolare Salesiani / 1930-9-24 /
ƒono molto feli™e di —nnun™i—rvi l— pu˜˜li™—zione dell9ermoni— dei †—ngeli @†—ngeli
uni(™—tiA sotto il titolo †—ngelo di xF ƒignore qesù gristoF19
€romess— già d—ll9—nno s™orso quest— ˜ell— e pi™™ol— oper— ™i è st—t— ri™hiest— molte
volteD m— ™—use indipendenti d—ll— nostr— volontà ™i h—nno impedito di soddisf—re le
18Comincia a scrivere a macchina. La usa specialmente per le circolari ai confratelli, potendone fare più
copie con la carta-carbone.
19Il volume di 518 pagine è la prima opera impegnativa dell'Editrice Don Bosco-sha, basata sul Vangelo
unicato di Don Anzini SDB e di altri autori, per opera di Don Margiaria e Padre Totsuka.
IRT

9 1930
numerose dom—nde ri™evute e ™he dimostr—no d9—ltr— p—rte ™he tutti i nostri vener—ti
™onfr—telli nell9—postol—to ne stim—no gr—ndemente l9utilità9D l9urgenz— e l— ne™essitàF
È per noi un— soddisf—zione o'rirne un esempl—re e vi preghi—mo insistentemente di
l—vor—re ™on —rdore per f—rlo ™onos™ere intorno — voiF
È un li˜ro ˜en present—toD —ll— port—t— di tutti e ™he s—rà un— ™onsol—zione per i
nostri ™risti—niD un— lu™e per i nostri ™—te™umeniD nelle s™uoleD or—toriD ™ir™oli di studiD nei
l—˜or—toriD orf—notro( e osped—li e in tutte le ™—seF uesto volumetto ri™orderà — tutti
™he qesù è l— †i—D l— †erità e l— †it—F
ƒ—remo molto ri™onos™enti —i nostri vener—ti ™onfr—telli di voler™i indi™—re ™on tutt—
li˜ertà gli erroriD ines—ttezze e imperfezioni di st—mp— ™he —vverrà loro di trov—reD ™osì
pure quelle —nnot—zioni ™he potre˜˜ero essere introdotte in un— se™ond— edizioneF
Circolare Salesiani / 1930-10-1 /
xell— vostr— ™—rità —vete voluto ri™ord—re un— d—t— ™he ™erto è ™—r— —l ™uore di ogni
s—™erdote e ™on preghiere e ™on doni e ™oll— viv— p—rte™ip—zione dei ™risti—ni —vete voluto
dire — me t—nte ™oseD ™he mi h—nno viv—mente ™ommosso e per le qu—li non so ™erto
sde˜it—rmiF20
†oi s—pete ™he ogni giorno vi ri™ordo e ™he le mie povere forze sono tutte per voiF †i
prego di f—re le mie p—rti presso qu—nti h—nno dirett—mente o indirett—mente ™ooper—to
— queste m—nifest—zioni ™he se™ondo l— tr—dizione nostr— h—nno l9uni™o s™opo di f—re del
˜ene —lle —nimeF
sl mese di ytto˜re vivi(™hi l9—more ™he tutti vogli—mo nutrire verso l— nostr— ˜uon—
w—dreY insistete per l— re™it— del ƒF ‚os—rio nelle f—miglieD spieg—tene le mod—litàD i
v—nt—ggi e tutti f—™™i—mo dol™e violenz— —l ™uore dell— w—dre nostr— per ottenere gr—zie
import—ntissime per l— ™onversione delle —nime — noi —0d—te e per le ne™essità dell—
nostr— †isit—tori— e wissioneF
FFFgontinui—mo — preg—re ™on fedeF gome pure preghi—mo in questo periodo di tempo i
™ui i nostri †ener—ti ƒuperiori pigli—no import—nti de™isioni —n™he per l— nostr— wissioneD
—0n™hé —n™he per queste de™isioni si re—lizzi il ˜ene delle —nime e l— glori— di hioF
hel ™—rissimo hon „orquinst per or— null— di notizie de™isiveF €reghi—moF
Circolare Salesiani / 1930-10-2 /
ve ™onferenze di €F ƒhi˜ut—ni21 ™he sono si™uro h—nno f—tto del gr—n ˜ene non devono
™hiudersi nei loro e'etti ™oll— p—rtenz— del wission—rioD m— do˜˜i—mo s—nt—mente sfrutE
20Si tratta dei festeggiamenti per il 25.mo di Messa.
21Il P. Shibutani era stato chiamato per un corso di conferenze nelle varie missioni della provincia di
Oita e di Miyazaki dal 2 al 30 settembre, mirando sopratutto ai non cristiani, attratti anche dai
concerti musicali. Fu questa una delle iniziative missionarie di Don Cimatti. P. Shibutani aveva
lasciato i suggerimenti sopracitati.
IRU

9 1930
t—rleF hietro — ™olloqui ™on vuiD e™™o —l™uni suggerimenti pr—ti™i ™he prego di eseguire
se™ondo le possi˜ilità o i ˜isogni delle singole residenzeF
IF pond—zione di ˜ell— ˜i˜liote™— ™ir™ol—nte @™on —pposito regol—mentoD quot—D e™™FAF
PF xelle riunioni di ogni genere —nnun™i—re l— vendit— di li˜riF gur—re l— vendit— in
priv—to dei li˜riF
QF h—v—nti —ll— port— o ™—n™ello dell— wissione @illumin—to —n™he di notte e ™on ™hi—re
is™rizioniA o in luogo ˜en visi˜ile d—i p—ss—nti si— un— l—v—gn— su ™ui si— indi™—to
™hi—r—mente l9or—rio delle funzioniF
RF €ossi˜ilmente —ll— funzione dell— ser— f—re sempre un dis™orso per™hé gli —pp—rteE
nenti —lle —ltre religioni possono venire più f—™ilmente —ll— ser—F
SF veggere ™on frequenz— pu˜˜li™—mente il †—ngeloF €ort—rlo sempre ™on sé nelle
—dun—nze di studio e in ogni residenz— ve ne si—no v—rie ™opieF
TF gur—re molto l— prop—g—nd— nei pi™™oli vill—ggi spe™i—lmente dove non sono —n™or—
entr—ti i protest—ntiF FFFwentre ringr—zi—mo di ™uore il €—dre ƒhi˜ut—ni di questi
preziosi ™onsigli preghi—mogli d—l ƒignore le più elette ˜enedizioniF
Rinaldi Filippo DB / 1930-10-3 / Rettor Maggiore
Miracoli della grazia E gi venne in —iuto ™ome ™onferenziere il giov—ne s—™erdote gi—pE
ponese ƒhi˜ut—niD l— ™ui vit— e ™onversione è uno dei t—nti mir—™oli del ƒignoreF
piglio di distint— f—migli— fervente ˜uddist—D ˜ell9ingegno ™he ˜rill— tr— i ™omp—gni e
per l— —ttività (si™— e per il fervore nel ™om˜—ttere il ™—ttoli™ismoD dopo un dis™orso
sull9esistenz— di un solo hio e per un —tto gentile di ™—rità di un ™omp—gno ™—ttoli™o
™he egli —vev— più volte molest—toD si —rrende —ll— gr—zi— @impetr—t—gli d— tre —nni di
in™ess—nti preghiere dei professori e dei ™omp—gni ™—ttoli™i dell— ƒ™uol— dei w—ri—nisti di
ys—k—A e ™oll9—iuto dei qesuiti ™ompie i suoi studi — ‚om— e — snns˜rukD si f— s—™erdote
ed or— eser™it— tr— i suoi ™onn—zion—li un —postol—to di prop—g—nd— ™on ™onferenzeD ™on
import—nti pu˜˜li™—zioniY ed il ƒignore l9h— premi—to ™on l— ™onversione dell— m—mm—D e
™oll9—vvi™in—mento dell— f—migli— —ll— nostr— religioneF
sl ˜r—vo s—™erdote ™i —iutò d—vvero sostenendo l— p—rte prin™ip—leY e non s—ppi—mo
™erto ™ome ringr—zi—rlo e ri™ompens—rlo di ™osì prezioso l—voroF
ve ™onferenze sono pre™edute d— un— nutrit— prop—g—nd— sui giorn—liD ™on m—nifesti
—0ssi d—ppertuttoD ™on distri˜uzione di foglietti per le vieD nei negoziD nelle ™—seD e ™on
inviti person—liF ƒi inizi—no ™on musi™—D ™he è un— ˜uon— —ttr—ttiv—D e si ™on™ludono
—n™or— ™on musi™—F ei p—rte™ip—nti @uomini e studenti in m—ggior—nz—A si distri˜uis™ono
foglietti di istruzione religios—Y e —ll9entr—t— del lo™—le dell— ™onferenz— @s—loni pu˜˜li™iD
te—triD s—le d9—l˜ergo o di s™uoleA vi è il ˜—n™hetto di vendit— di li˜ri di ™ultur— religios—F
IRV

9 1930
sl giorno dopo il ™onferenziereD o nell— sede dell— residenz— o in lo™—li —0tt—tiD si ferm—
per —s™olt—re ™oloro ™he desider—no interrog—rlo su du˜˜iD su o˜iezioniD su quesitiF ƒi
inizi— ™osì l9istruzione religios—Y si ™omin™i—no le prime rel—zioni per l9impi—nto di un
nuovo yr—torio o di un— nuov— residenz— — ™ui si re™herà —lmeno un— volt— l— settim—n—
il mission—rio o il ™—te™hist—F
Rinaldi Filippo / 1930-10-10 / Rettor Maggiore
hel ƒigF hon „orquinst non so —n™or— ™he ™os— si de™iderà — f—re per l— wissione o per
l— gongreg—zioneF ƒ™rive ™he p—sserà il PH ™F mFD ™redo per f—re un giro per il qi—pponeD
di ritorno d—ll— gin—F †edremoF È d—vvero un tipo ™uriosoD ™he non invidio ™ertoF sn
homino semper3
xon ri™ordo se già gliel9ho s™rittoX visto ™he gli —iuti di hon edolfo sono di là d—
venire e ™he dovevo pure prep—r—re il nido —i nuovi @non so né qu—ntiD né qu—li ed —n™he
in qi—ppone le ™—se e le ™ose non si improvvis—noA si è de™iso di —0tt—re un— ™—s— più
—mpi— — „—k—n—˜eX22 re—lizzi—mo e™onomi—D ™9è posto per tutti e si tir— un respiro in
—ttes— dell— soluzione de(nitiv— ™he è in m—no di hioF ƒi—mo proprio ™ome —i primi
tempi dell9yr—torioF F F ƒpero ™he i ™—voli tr—pi—nt—ti f—r—nno ˜ell— test—F F F è già il terzo
tr—pi—ntoF F F @hon fos™o ™i super— —n™or—A e non è il de(nitivoF xiente p—ur—F
ettendo di s—pere notizie es—tte del numero del nuovo rinforzoX m— se non ™i h—nno
—iut—to per il person—le insegn—nte è gio™oforz— f—re v—ri ™—m˜i per tenere su lo student—toD
ed invierò le proposte ™on™rete ™he già le —™™ennoF
ve ™ondizioni di s—lute di hon €i—™enz— esigono non si— messo nelle ™ondizioni di
prim— — x—k—tsuX implor— di essere esoner—to d—ll— direzione del ƒemin—rioF e sostituirlo
ho invi—to hon „—nguyF FFFghi—merei hon €i—™enz— — „—k—n—˜e @non vuol s—pere di
direzioneA e mi —iutere˜˜e per s™uoleD ™ontiD e™™F e mi sostituire˜˜e nelle —ssenzeD e
metterei hon gim—tti —ll— test—F †edo sul ™—t—logo ™he t—nti superiori di missione sono
in quelle ™ondizioniD per ™ui penso ™he i ƒuperiori —pprovinoF xon è proprio dell9umiltà
f—rsi —v—ntiD m— ™ome di™ev— il ˜uon q—r˜elloneX xoi ƒ—lesi—ni un po9 di umiltà l9—˜˜i—mo
tutti3F F F e d9—ltr— p—rte non so ™ome f—reD e d9—™™ordo ™ol gonsiglio f—rò ™osìF €iù in —ri—
di quello ™he è l— missioneD e più l9yper— s—lesi—n— in qi—ppone non si può pens—reF F F
™he si v—d— —n™or— un po9 piùF F F po™o m—leF
ed ogni modoD si vedràF w— spero d—vvero ™he le promesse del ƒigF hon ‚i™—ldone
s—r—nno un f—tto ™ompiuto e non ™i s—rà ˜isogno di t—nti ™—m˜i—mentiD né degli in™i—mpi
di hon gim—ttiF
22Takanabe, cittadina a circa 10 kilometri a nord di Miyazaki. Lo studentato vi restò per tre anni. Vi
era già un gruppo di cristiani in buona parte provenienti da Nagasaki. La chiesa è tuttora orente.
IRW

9 1930
Ricaldone Pietro / 1930-11-3 /, Vicario del Rettor Maggiore
ƒper—vo poterle d—re notizie de(nitive ™ir™— il nostro —ssest—mentoFFF €er or— le ™ose sono
™osìX
FFFsl ƒigF hon „orquinst h— ™onst—t—to le re—li ™ondizioni in ™ui ™i trovi—moD e —vre˜˜e
voluto port—r™i un —iuto proporzion—le —i ˜isogniD m— per gli impegni ™he h—D —l moE
mento intende di ™on™orrere solo in qu—l™he ™os—F sl nostro pensiero er— ™he ™i —iut—sse
— ™on™entr—re le forze sopr— di un9yper— sol—D m— egli è di p—rere di —iut—re un po™o
tutte le istituzioni gett—ndo semi ™he frutter—nno in seguitoD m— ™he in re—ltà port—no —l
momentoD per noi ™he —˜˜i—mo null—D degli —ggr—viD se egli non ™i ™ontinu—sse l9—iutoF F F
e se lo f—rà o se lo potrà f—re lo s— solo il ƒignoreF23
€er i ™hieri™iD essendo or— moment—ne—mente — postoD null—F r— promesso un sussidio
di ™ui potrò disporre per i ™hieri™iD se ™redoF
sntende —iut—re le suore per l— ™omper— dell— ™—s— dove —˜it—no e di un terreno vi™ino
per esp—ndersiX intende però di d—re il sussidio @p—rte quest9—nno e p—rte l9—nno prossimoA
! sussidio ™he d— solo non è su0™iente —llo s™opo ! —ll— gongreg—zione delle piglie di w—ri—
eFD le qu—li de˜˜ono ™hiedere —lle loro ƒuperiori l9—iuto per ™ompire l9oper—F
sntende —iut—re l— ™—s— di yit— ™on l9—™quisto di un pezzo di terreno di ™ui egli
versere˜˜e l— prim— r—t—D l—s™i—ndo — noi negli —nni seguenti di p—g—re il resto e gli
interessiF
hesider— d—re un sussidio —ll— ™—s— di x—k—tsu per™hé poss— —ll—rg—re il posto per gli
—spir—ntiF
hesider— —iut—re wiy—z—ki ™ol d—re un pi™™olo fondo per inizi—re un— spe™ie di ™—ss—E
—iuto per i ™risti—niF i forse d—rà —n™he qu—l™he ™os— per „—noD per l— ™ostruzione di un—
™—sett— per il mission—rioF uesti i suoi desideriF F F
†edremo l— re—ltàD n—tur—lmente essendo disposizioni ™he egli desider— si—no e'ettu—teD
vede —n™he vei ™he rius™iremo — f—re quello ™heF F F vorrà il ƒignoreF
hi un— ™os— solo ringr—zio il ƒignore in quest— ™ir™ost—nz—D ™he ™ioè non mi h— f—tto
s—lesi—no ri™™oF F F ehD povero hon „orquinstD lo ™ompi—ngo d—vvero e prego per vuiD e ™i
s™—mpi il ƒignore d—lle ri™™hezzeF F F u—ndo hon edolfo —vrà invi—to le sue disposizioni
le s™riverò dett—gli—t—menteF ƒe non ™—m˜i—D ™ont— di l—s™i—re il qi—ppone verso l9otto
del mese di xovem˜reF
23Purtroppo le previsioni di Don Cimatti si avverarono. La grande crisi economica mondiale portò alla
banncarotta la famiglia di don Torquinst, che non potè mantenere le promesse e lasciò Don Cimatti
in mille guai.
ISH

9 1930
Rinaldi Filippo / 1930-11-4 / Rettor Maggiore
wi trovo ™oi nostri ™—ri ™hieri™i — „—k—n—˜e24 dove —d tempus si è tr—sport—to lo studenE
t—to (loso(™oF qià in —ltr— mi— le —vevo detto ™he non potendo il nostro hon „orquinst
—iut—re proporzion—t—mente —i nostri ˜isogniD si pensò di —0tt—re un— ™—s— più gr—nde
™he potesse ™ontenere tutti i nuovi ™he —rriver—nnoD non potendo l9—ttu—le ™ontenere ™oE
mod—mente tuttiF id è ™osì ™he lo student—to p—ss— nell— nuov— ™—s— di „—k—n—˜eD ™—s—
di (ttoD m— ™he h— rel—tiv— ™omodità ™ome ™—s— di studioD e ™he sotto rispetti è —lqu—nto
più e™onomi™—F
v9esser™i —rriv—ti nel giorno dell— fest— di ƒF g—rloD protettore dei ƒemin—riD è ! mi p—re !
di ˜uon —ugurioF gome si metter—nno in seguito le ™ose è di0™ile poterlo prevedereX ™erto
l— €rovvidenz— —vendo ™osì disposto h— ™erto disposto per il nostro ˜eneF v— m—ssim—
di0™oltà l— prover—nno gli insegn—ntiD se il nostro ˜uon hon ‚i™—ldone non viene in —iuto
di person—le insegn—nteD per™hé qu—l™uno s—rà o˜˜lig—to — venire d— wiy—z—kiX — ˜o™™e
ferme vedremo ™ome —ggiust—r™iF
FFFve voglio però esprimere un pensieroF F F gompi—ngo d—vvero il ˜uon hon „orquinstF F F
e non voglio ™erto legifer—re sulle disposizioni dell— €rovvidenz—F F F w— il ƒignore li˜eri
l— nostr— ™—r— gongreg—zione d—lle ri™™hezze e d—i ri™™hiF
i preghi per me —0n™hé poss— rius™ire — f—re il mio dovereF F F e nell— posizione in ™ui
mi trovo vei s— ™he mi ™ost— —ss—i per le solite r—gioni ™he t—nte —ltre volte ho —™™enn—toF
gi ˜enedi™— tutti e ™i otteng— ™he per noiD per l— missione e per l9oper— nostr— si ™ompi—
sempre e in tutto l— s—nt— volontà del ƒignoreF
Rinaldi Filippo BS / 1930-11-5 / Rettor Maggiore
s ™—voli tr—pi—nt—ti f—nno ˜ell— test—F F F goloro ™he si prep—r—no —l futuro —postol—to
mission—rioD dopo tuttoD non è m—le ™he ™omin™ino —d —˜itu—rsi in forme sv—ri—tissime —lle
v—rie esigenze dell— vit—D ™he —d—ttino se stessi —ll9imprevistoD —l nuovoF È del restoD spe™ie
per i giov—niD un po9 di quell— poesi— ™he tutti provi—mo di fronte —ll9inesperiment—toD
™he rende più f—™ile il s—™ri(™ioD ™he ne™ess—ri—mente ˜isogn— ™ompiereF
gi er—v—mo —˜itu—ti —llo strettoD —i dis—giD e orm—i non si sentiv—no piùY ed è ™on
dolore ™he —˜˜i—mo l—s™i—to l— primitiv— dimor—F gi er—v—mo —˜itu—ti —l rumoroso vi—
v—i dei ™—rriD dei ™—mionsD —llo s™—mp—nell—re delle ˜i™i™letteD delle ré™l—mesF F F ed er—
nostro —mi™oD uno dei più noti girov—ghiD ™he ™—m˜i—ndo di t—nto in t—nto foggi— nel
vestire ed imm—gin—ndo le più —llegre ed interess—nti forme di ré™l—meD per™orrendo le
vieD sorridente sempreD in™hin—v— e s—lut—v—F F F
ir—no già —mi™i nostri i giovinetti del vi™in—toD ™he di t—nto in t—nto veniv—no — godersi
ser—te di proiezioniD e ™he p—ss—ndo vi™ino —ll— modest— nostr— —˜it—zione di™ev—noD —™™enE
24Lo studentato fece il trasporto da Miyazaki a Takanabe lo stesso giorno 4 novembre. Don Cimatti ne
diventa direttore e per alcuni anni le sue lettere saranno intestate da Takanabe.
ISI

9 1930
n—ndo vi™endevolmenteX hon fos™oF F F hon fos™oF F F F i —rr—mpi™—ndosi sull— orm—i
sf—s™i—t— p—lizz—t— del pi™™olo ™ortile —ssistev—no —i giuo™hi delle ˜o™™eD e interloquiv—no
™oi nostri ™hieri™i ™he non —n™or— ˜en ferr—ti nel gi—pponeseF F F (niv—no di rispondere
in qu—lsi—si lingu—F w— i f—n™iulli ™—pis™ono tuttoD spe™ie qu—ndo ™omprendono di essere
—m—ti e ™he si vuol f—re loro del ˜eneF
ƒi er— già —vvezzi —ll— minus™ol— s™uol—D ™he serviv— d— tutto ! s™uol—D studioD s—l— di riE
unione per ™onferenze e —™™—demieF F F i d—ll— missione più volte —ll— settim—n— i missionE
—ri residenti volentieri si so˜˜—r™—v—no —l l—voro dell9insegn—mento ™on non indi'erente
dis—gioD pur di venire in —iuto —ll— form—zione ™omplet— dei nostri futuri —iut—ntiF
id e™™o™i —ll— nuov— ™—s—D un po9 più —mpi—D ™he —™™oglierà i numerosi nuovi rinforzi
™he l— ™—rità dei nostri superiori vorrà invi—r™iF ƒ—rà quest— l9ultim— t—pp—c
Giardini Mario / 1930-11-11 / Delegato Apostolico
wi permett— ™he v— mett— —l ™orrente delle nostre ™oseX
ˆ €—rtono oggi d— qenov— sul „rier tre suoreD un s—™erdoteD un ™o—diutore e forse
su˜ito o ™on un —ltro v—pore RES ™hieri™i s—lesi—niF yso dom—nd—re un memento
per il feli™e esito del vi—ggioF
ˆ ƒto —ssest—ndo il nuovo nido — „—k—n—˜e in ™—s— di (tto per i nostri ™hieri™iX per
qu—l™he —nno si può st—r tr—nquilli e dopo il ƒignore provvederàF
ˆ È pro˜—˜ile s—ppi— ™he l— venut— di hon „orquinst h— port—to ™on sé v—rie ™onE
seguenze ™he oltre —d oneri viene —ll—rg—ndo il ™—mpo di l—voro spe™ie in zon— di
yit—F
ˆ €er le ƒuore ho —™quist—to — feppu un osped—letto e si vedrà di utilizz—rloF
ˆ €er i gore—ni di yit— h— l—s™i—to un— pi™™ol— o'ert— per —™quist—re un po9 di terreno
e ™ostruire un— ™—ppell— —i m—rtiri ™ore—niF en™he qui si vedràF gerto ™on ‰en
ISHH ™9è po™o d— ˜—ll—reF F F ed ogni modo — giorni v— distur˜eròF F F ro ˜isogno
di ™ommend—tizieF
ƒpero —n™he —™quist—re un po9 di terreno vi™ino —ll— wissione di yit— per inizi—re @qu—nE
docA si— pure in forme modestissime l— futur— s™uol— tipogr—(™—F
r— d—to qu—l™he sussidio per —ll—rg—re x—k—tsuD per ƒuore — wiy—z—kiD e per hon
entonio per le opereF snsomm— un po9 di pioggi— è ™—dut—F w— il ƒignore ™he h—
permesso tutto questo h— ™erto i suoi motiviF xon p—re —ll9iF †F ™he hon gim—tti de˜˜—
pens—re ™osìc
FFFsl vero motivo dell9invio di hon „orquinst er— proprio metterlo nelle ™ir™ost—nze di
—iut—re lo student—to e proprio lo student—to in quest— ™ir™ost—nz— è il più dimenti™—toF
ƒegno ™he l— €rovvidenz— dispone ™osì per il ˜eneF
ISP

9 1930
hel resto mi p—re di vederlo ™hi—r—menteF v9—vvenire dell— gongreg—zione non è —
wiy—z—ki @quell— s—rà l— futur— hio™esiA è ™erto —ltroveD e —llor— per™hé (ss—rsi st—˜ilmente
l—ggiùc id e™™o ™he il ƒignore ™i f— gir—reF ƒi—mo —ll— se™ond— t—pp— e non s—rà l9ultim—F
sn homino semper3
†edo ƒF iF sorridereF yhD —desso hon gim—tti è ri™™o3 ƒono ™omin™i—ti proprio dopo
l— pioggi— i gr—tt—™—piF ve somme ™he si —nti™ip—no h—nno str—s™i™hi ™he durer—nno (no
—ll9estinzione dei p—g—menti @—l™uni ™on rel—tivi interessiA e poi un terreno è niente se
non si edi(™—D e un— ™—s— — pezzi non serve (n™hé non è —ggiust—t—F ed ogni modo
sono feli™e qu—ndo posso essere poveroD ed è ˜ello vedere i gio™hi —mmir—˜ili dell— hivin—
€rovvidenz—F F F ehD l— su— ˜ell— w—donnin—3 i —desso per v—ri —nni ™oll9—™qu— —ll— gol—D
vedrà ™ome s—prà —ggiust—rsi eleg—ntemente il ƒignoreF heo gr—ti—s3
Circolare Salesiani / 1930-11-29 /
sn o™™—sione dell— prossim— fest— di ƒF pr—n™es™o ƒ—verioD non si dimenti™hi ™he è uno dei
nostri €—troni prin™ip—li del qi—ppone e delle wissioniF ƒi f—™™i—no preghiere spe™i—li e
si ri™ordi l— d—t— —i ™risti—niF pr—tern—mente uniti spe™i—lmente — yit— preghi—mo per lo
sviluppo di quell— zon— ™osì import—nte dell— nostr— wissioneF F
FFe˜˜i—mo in™omin™i—to l— noven— dell— nostr— ™—r— w—donn— smm—™ol—t—F xell— su—
fest— —˜˜i—mo ˜isogno ™he ™i otteng— gr—zie spe™i—li per l— regol—rizz—zione di v—rie ™—use
pendentiF w— in modo spe™i—le desidererei ™he r—™™ogliessimo tutte le nostre forze per
preg—re l— w—donn— ™he ™i —iuti nel pro˜lem— essenzi—le per l— vit— nostr— mission—ri— e
s—lesi—n— ™ioé le †ygesyxsF
wolti dom—nd—no e non —˜˜i—mo m—nier— di soddisf—re — tutte le ri™hieste per l—
m—n™—nz— di person—le ™he poss— o™™up—rsi di loroD per m—n™—nz— spe™i—lmente di lo™—le
e per l— nostr— po™— esperienz—F †edete ™he in tutte le ™—se si ™er™hi di l—vor—re per
questo pro˜lem— vit—leF heo gr—ti—sF
Rinaldi Filippo BS / 1930-12-1 / Rettor Maggiore
e yit— si ™ommemorò l— fest— di ƒF pr—n™es™o ƒ—verio ™on un— missione per i ™risti—niD
™on ™on™erto e ™onferenz— nel ˜el s—lone del giorn—le dell— ™ittàF ƒi volle in quest9—nno
—sso™i—re —l nome del gr—nde —postoloD quello del suo protettore ed —mi™o y„ywy
ƒy‚sxD ™he govern—v— yit— qu—ndo ƒF pr—n™es™o vi iniziò l— predi™—zioneF h— qu—l™he
tempo si viene m—nifest—ndo un— ™orrente di viv— simp—ti— per ™ostui ™he fu ™erto uno
dei più potenti prin™ipi del qi—pponeD per ™ui si vorre˜˜e erigergli un monumento — yit—F
v— missione non può ™erto rest—re indi'erente — quest— gentile inizi—tiv—D e veng— presto
il giorno ™he là dove più l—vorò il gr—nde —postoloD si erig— il monumento —l suo più
import—nte ™onvertito e ™he determinò ™ol suo permessoD e più t—rdi ™ol suo esempio il
gr—nde movimento di ™onversioni ottenute d—i mission—ri ™he su™™edetteroF
ISQ

9 1930
v— ™itt—din—nz— ™orrispose —l nostro invitoD godette di sentire p—rl—re delle sue glorie
—nti™he e speri—mo ™he il ˜uon seme — tempo opportuno frutti(™heràF È però ™onsol—nte
il ™onst—t—reD ™he po™o — po™o il popolo gi—pponese veng— orient—ndosiD si— pure solo per
or— — s™opo di studioD —l ri™ordo del ™risti—nesimo predi™—to d—i primi mission—riF
e wiy—z—kiD —d esempioD un direttore delle s™uole element—ri st— f—™endo uno studio
™ompleto dell— f—mos— —m˜—s™i—t— di prin™ipi gi—pponesi invi—t— d—i prin™ipi ™—ttoli™i
del qi—ppone —l €—p— qregorio ˆs† ed —n™he ™on m—teri—le fornitogli d— noiD ™oll9—iuto
dei nostri ™onfr—telli di †enezi—D h— ™omposto un— ˜ell— ™onferenz— ™he v— f—™endo nelle
s™uoleD nelle —dun—nze di insegn—ntiD ™ooper—ndo ™osì —d illumin—re sempre meglio questi
punti ™osì gloriosiF
€reghiD —m—to €—dreD per™hé possi—mo present—re —ll— s—nt— ghies— ™ovoni turgidi di
—nime s—lv—teD ™ome rius™ì — f—re ƒ—n pr—n™es™o ƒ—verioF
Circolare Salesiani / 1930-12-9 /
„ermin—te le ˜elle feste in onore dell— xostr— w—dre w—ri—D ˜isogn— ™he ™on tutto lo
sl—n™io del ™uore ™i prep—ri—mo —lle ™—re feste di x—t—le e pensi—mo —ll— promess— f—tt—
di ™ons—™r—re —l ƒF guore di qesù l— nostr— wissioneD le nostre ™—se ed opereD i nostri
™risti—ni e spe™i—lmente l— moltitudine di p—g—ni e delle —nime err—nti — noi —0d—teF ƒpero
™he quest— ™ons—™r—zione ™i —ttirerà spe™i—li ˜enedizioni del ƒF guore @e ne —˜˜isogni—mo
molteAD ™i in(—mmerà di —more sempre più forte verso questo divino guoreD e ™i —iuterà
— l—vor—re ™on più —rdore — prop—g—rne l— devozioneF
FFFygni g—poEresidenz— —lle or—zioni dell— ser—D previo ˜reve sermon™inoD leggerà ™on le
opportune v—ri—zioni l— formul— di ™ons—™r—zione f—tt— in o™™—sione dell— gons—™r—zione
dell— nostr— €i— ƒo™ietà d—l ™ompi—nto ƒervo di hio hon wF ‚u—F @†edi r—™™olt— ™ir™F
hon ‚u—D p—gF PSSAF
€er ™ompiere meglio quest— ™ons—™r—zione vi esorto — leggere —ll— lettur— spiritu—le l—
˜ell— ™ir™ol—re del ƒigF hon ‚u— —l rigu—rdoF p—™™i—mo ™on generositàD ™on ™onvinzione
profond—D ™on gioi— intim— quest— ™ons—™r—zione per il ˜ene delle —nime nostreD per il ˜ene
gener—le dell— missione e —n™he ™ome inizio delle m—nifest—zioni ™he vogli—mo prep—r—re
— qesù iu™—risti™oF
Circolare Salesiani / 1930-12-17 /
sn™omin™i—mo oggi l— noven— del ƒF x—t—le e desidero inizi—rl— spiritu—lmente ™on voiD
invi—ndovi i miei poveri —uguri e l9—ssi™ur—zione ™he sempre mi siete tutti presenti nel
ƒignoreF
sl ƒignore vi ™on™ed— qu—nto è ne™ess—rio per le vostre —nimeD per l— vostr— ™—s— e
per lo sviluppo dell9oper— ™he —vete tr— m—noD e ™on™ed— — noi tutti di vivere d— ˜uoni
s—lesi—ni nell9es—tto —dempimento del dovere quotidi—noD e ™he mentre l—vori—mo per l—
s—lvezz— delle —nime — noi —0d—te ™i ™on™ed— di s—lv—r l— nostr—F
ISR

9 1930
xon dimenti™—te in quest— o™™—sione di f—re le mie povere p—rti presso qu—nti l—vor—no
™on noi @™—te™histi e ™—te™histeD insegn—ntiD e™™FA e spe™i—lmente i nostri ™—ri —spir—nti e
semin—ristiF xon dimenti™—temi — tutti i ™risti—ni vi™ini e lont—niF ger™hi—mo di —m—r
moltoD di —m—r moltoD di —m—r molto queste ™—re —nime e m—nifesti—molo in quest—
o™™—sioneD ™ome è nell— ™onsuetudine dei mission—riD —n™he ™on doni utili e nelle forme
™he se™ondo le ™ir™ost—nze ™redete più opportunoF istendete questo —n™he —lle persone
o ™risti—ne o p—g—ne ™he più l—vor—no per noiF ƒent—no tutti ™he in quest— o™™—sione
vorremmo f—r ™—pire loro l— nostr— viv— ri™onos™enz— per qu—nto f—nno per noiF
xon dimenti™—te poi — g—pod—nno gli ossequi —lle eutorità e l— nostr— viv— ri™onos™enz—
per qu—nto f—nno per noiF quelle persone ™he lo merit—no se™ondo le rel—zioni ™he h—nno
™oll— missioneF
xon vi so dire —n™or— null— dell9—rrivo dei nuoviF ƒe™ondo i giorn—li dovre˜˜ero
—pprod—re — ƒh—ngh—i il PQ ™F mF
qr—zie miei ˜uoni ™onfr—telli di qu—nto f—te ™osì ™on sl—n™io ver—mente —mmir—˜ile per
f—re del ˜eneF FFFsl ƒignore ™i —vvin™— tutti nell— su— s—nt— ™—ritàF
Sordo Antonio / 1930-12-27 /, ex-allievo di Valsalice, studente di teologia
sl ˜uon s™ol—ro in s™uol— st— —ttentoF F F e non s™rive —gli —mi™iD fosse pure hon gim—ttiF
xon meriteresti rispost—D m— visto ™he sei tuF F F visto ™he h—i preso un proposito ™on
fovio @e non lo m—nterreteA di s™rivere ogni sei mesiF F F
†uoi d— hon gim—tti un ™onsiglioc †ediD entonio mioD tuD pur volendo ˜ene — hon
gim—ttiD h—i —vuto sempre un po9 di p—ur— di vuiD di dirgli ™erte ™ose ™he dispi—™ev—no
in te e negli —ltriF F F per™hé temevi ™he hon gim—tti si mer—vigli—sseD ti perdesse l9—more
intensissimo ™he sempre h— —vuto ed h— per l9—nim— tu—F ippure hon gim—tti h— veduto
™hi—roF F F †edi il ™uore e l— sensi˜ilità ti h—nno d—to l—voro e te ne d—nno ! l— lingu— te
ne dà —n™or di piùF F F e non proseguoD m— ™9è —n™or— quello ™he ti dà più pen— e non
h—i voluto dire — hon gim—ttiF vo dir—i ™erto nell— letter— ™he prometti s™rivere fr— non
moltoF †edi mio entonioD non temereD p—rl— per™hé è per il tuo ˜eneF €er or—X
—A sforz—ti di st—re unito — hio ™on l— preghier—D
˜A l—vor— l—vor— l—vor— @vin™er—i ™ol l—voro t—nte di0™oltàAD
™A sii —llegro e di —nimo —perto ™oi superiori e più ™ol ™onfessoreF
uest— è ottim— prep—r—zione —l s—™erdozioF hon gim—tti è vi™ino —ll— tu— —nim— semE
pre ™oll9—'ettoD ™oll— preghier—F „i vedoD entonioD m— nell9oper— dell— tu— s—nti(™—zione
sei tu ™he devi oper—reF „i —˜˜r—™™io e ˜enedi™o ™on tutt— l9—nim—F
Lorenzoni Livio / 1930-. . . -. . . /, ex-allievo di Valsalice, direttore della casa di
Tolmezzo
„rovo su un— delle lettere di quel F F F hF qrigolettoD in mezzo —ll— su— ˜ell— ™—lligr—(—
@˜isogn— essere in gr—zi— di hio per ™—pirl—A il tuo s—lutoF qr—zie del ri™ordo ™he ti ri™—mE
ISS

9 1930
˜io di ™uore ™on molte preghiereF ƒe h—i o™™—sione di vedere —nti™hi —mi™i —ssi™ur—li pure
™he sono sempre presenti nel ri™ordo delle quotidi—ne preghiereF xon si può dimenti™—re
†—ls—li™eF F F
gor—ggioD mio ™—ro vivioF yhD ˜e—ti voi giov—ni ™he potete f—r t—nto ˜eneF p—llo e
f—nne molto per vui e ™on vuiF ƒ—lut— t—nti —mi™i di „olmezzo veri nostri ˜enef—ttoriF
Capuzzo Giovanni / 1930-...-... /, ex-allievo di Valsalice, studente di teologia
w— per™hé vuoi priv—rmi del pi—™ere di p—ss—re —l™uni minuti ™on teF „ieni sempre l—
norm— di hFfos™o e di hF‚u—F xon l—s™i—re m—i senz— rispost— un— letter— ™he ri™eviF
u—nto ˜ene f—r—i — te e —gli —ltriF gome di™i ™he le p—role di hon gim—tti f—nno ˜ene —
teD idem le tue — hFgim—tti f—nno ˜eneF uindi gr—zie di tuttoF
‚i™ord—ti ™he ™on tutti gli es—mi ™he h—i d— d—re l— met— è più vi™in— di quello ™he
pensiF €reg— e st— r—™™olto ™he presto si pi™™hierà —ll— port—X i™™e sponsus venitFFF exite
o˜vi—m eiFFF ™he l— l—mp—d— si— pront—FFF olio di ™—ritàFFF fuo™o di —moreFFF olio di
dol™ezz—FFF fuo™o di s—™ri(™ioF
gor—ggio qiov—nni ™he qesù– ti —spett—F
IST


10 1931
pigur— IHFIX €i™™olo semin—rio di x—k—tsu IWQI
ISU

10 1931
SG e yit— in™omin™i— l— s™uol— tipogr—(™—
SGIU solenne €ro™essione eu™—risti™— per le vie di wiy—z—ki
SGPS le pFwFe —prono l— prim— ™—s— — feppu
TGU — wiy—z—ki inizi— l9—silo wyojo @ƒtell— m—ttutin—A —0d—to —ll— ƒuore
VGI in™omin™i— l— pu˜˜li™—zione delle vetture g—ttoli™he gi—pponesi
WGV in™omin™i— l— guerr— in w—n™iuri—
IIGP terremoto — wiy—z—ki E s™ontro ™on l9em˜—s™i—tore d9st—li— per l9ezione
g—ttoli™—
IPGS muore don ‚in—ldi
GW — feppu ™omin™i— l— nuov— residenz— mission—ri—
Rinaldi Filippo / 1931-1-5 /, Rettor Maggiore
qr—zie — hio i (gliuoli sono giunti s—ni e s—lviD1 e ™ol ringr—zi—mento più vivo —l ƒignore
unis™o pure quello sentitissimo —i ƒuperiori per l— ver— predilezione ™he d—l punto di
vist— spiritu—le ™oll9invio di questi ™—ri ™onfr—telliD ed —n™he ™on l9—iuto m—teri—leD h—nno
dimostr—to —ll— nostr— ver— missioneF qr—zie dei preziosi sussidiF
xell9ultimo dell9—nno ho voluto ™ons—™r—re l— nostr— wissione —l ƒF guore di qesùD
e spero proprio ™he questo dol™issimo guore si piglierà — ™uore l— ™onversione di queste
povere —nimeD ed —iuterà i nostri ™—ri ™onfr—telli —d un vero ri(orire di perfezione religios—F
u—nto —ll— p—rte m—teri—le è d— tempo ™he mi sono ˜utt—to pien—mente nelle m—ni di
hio e —v—nti sempre senz— p—ur—F
u—nto —l resto vei s— ™he hon gim—tti desider— le ™ro™i @non quelle d9oroF F F ™he
per me sono orn—menti spre™—tiF F F intendo per meF F F A e di™o volentieri —l ƒignore
™on ƒF pr—n™es™o ƒ—verio €lur—F F F plur—F F F @Di più.. di più..A id il ƒignore non me le
risp—rmi—F F F e di ogni genereF F F w— ™he ™os— sono queste in ™onfronto di quelle ™he dà
— t—nti —ltric
€er or— tutti sono —llog—ti e — ˜o™™e ferme le p—rlerò di v—rie ™ose ™he dovr—nno presto
divent—re re—ltà ™on™reteF vei ™ontinui —d —versi rigu—rdo —ll— s—lute e — d—r ˜uon esempio
in questo —n™he se noD se si —mm—l—no i ƒuperiori noi potremo essere —utorizz—ti — esserlo
pureD e ™iò non v— ˜eneF FFFem—to €—dreD gr—zie di tuttoF xon voglio rit—rd—re le lettereD
di questi ™—ri (gliuoli e l— rel—zione mensile per il follettinoF v— novità di questo mese
è ™he —ll— (ne del mese per l— fest— di ƒ—n pr—n™es™o di ƒ—lesD l—n™eremo in qi—ppone il
m—nu—le dei ™ooper—tori tr—dotto in qi—pponese per inizi—re un po9F F F
1Si tratta dei nuovi missionari Don Carò, e dei chierici Bechis, Arri, Dal Fior, arrivati il 1 gennaio.
ISV

10 1931
Giardini Mario / 1931-1-12 /, Delegato Apostolico
iro proprio in pro™into di s™rivere —ll9iF†F qu—ndo l— su— —m—˜ilissim— port—ndo ™onforto
di un— generos— o'ert— ™he per le sue m—ni l— €rovvidenz— oggi mi invi—F F F di™o oggi
per™hé l— €rovvidenz— in qu—ntità su0™iente invi— ogni giorno il suo ™—rit—tevole —iuto —i
poveri suoi (gliF heo gr—ti—s e —n™he — vei ™he oggi fu s™elto ministro dell— divin— ˜ontàF
sl motivo per ™ui mi —™™ingevo — s™rivere — ƒFiF è l9—pprossim—rsi del suo giorno onom—sE
ti™oF €uò ™omprendere se i (gli di hon fos™o poss—no l—s™i—r p—ss—re quest— o™™—sione
senz— ri™ord—re in modo tutto spe™i—le ™hi per loro è p—dre e ˜enef—ttore insigneF
FFFv— pregherei si degn—sse di (rm—re l9—™™lus— per l— ™—us— di fe—ti(™—zione del ƒervo
di hio hon ‚u—F FFFƒti—mo ™er™—ndo il terreno — feppuF qià inizi—ti i l—vori — yit— —vendo
—™quist—to il pi™™olo terreno vi™ino —ll— missioneF ƒe l— ™—rità non viene meno spererei
quest9—nno di inizi—re un modesto l—˜or—torio tipogr—(™oF ro già ri™over—to qu—l™he
elemento — yit—F gi —iuti il ƒignoreF en™he — x—k—tsu sono in™omin™i—ti i l—vori di
—mpli—mento ™he permetter—nno di —™™ogliere per il prossimo eprile un— de™in— di nuovi
semin—ristiD in —ttes— ™he l— ƒF ƒede ™i fornis™— i mezzi per l— ™ostruzione del €i™™olo
ƒemin—rio d— ™ostruirsi dove vorrà l— €rovvidenz—F gosì —n™he l— residenz— di x—k—tsu
ne verrà — gu—d—gn—reF e „—no pure si st— f—™endo un— pi™™ol— s—l— per le —dun—nze e
un— ™—sett— per il mission—rioF e wiy—z—ki sto ™er™—ndo dove —lloggi—re le suore per un
modesto —siloF
FFFƒto pure prep—r—ndo m—teri—le per le future vi„„…‚i ge„„yvsgriD pu˜˜liE
™—zione per l— gioventù e per il popolo ™he spero f—r—nno ˜ene —n™he in qi—pponeF2 ƒu
tutto questo e sulle moltepli™i opere ™he ˜isogn— pur ™ompiere s™end— l— su— ˜enedizione
e preghi per noiD ™he sempre l— ri™ordi—mo ogni giornoF
Circolare a tutti i Missionari del Giappone / 1931-1-15 /
ro l9onore di present—rle l— tr—duzione in gi—pponese del m—nu—le dell— …nione dei goE
oper—tori e delle gooper—tri™i ƒ—lesi—ne3 e le s—rò molto ri™onos™ente se lo f—rà ™onos™ere
di'ondendoloF
uest— esso™i—zione istituit— d—l fe—to hon fos™o h— per s™opo di promuovere l— ™olE
l—˜or—zione spiritu—le e m—teri—le delle —nime devote e generose —lle moltepli™i opere di
zelo ™he form—no il (ne dell— gongreg—zione ƒ—lesi—n—F wentre essi l—vorer—nno —ll— proE
pri— s—nti(™—zione medi—nte l— pr—ti™— fedele dei doveri ™risti—niD i gooper—tori s—lesi—ni
prest—no pure il loro ™on™orso — quest9oper— m—gni(™— di —postol—to moderno medi—nte
l— ™—rità in f—vore dell9edu™—zione dell— gioventùF
2In questa lettera Don Cimatti presenta i progetti del nuovo anno. Pensando alla situazione economica
in cui si trovava si ammira il suo coraggio.
3L'idea che si aveva dei Cooperatori Salesiani era più larga di quella che si ha attualmente. Ma anche
qui si ammira lo zelo di Don Cimatti.
ISW

10 1931
p—™endo p—rte di quest— —sso™i—zione non impli™— —l™un— o˜˜lig—zione spe™i—le —ll9inE
fuori dell— re™it— quotidi—n— se™ondo l9intenzione del ƒommo €onte(™eD di un €—terD eveD
seguiti d—ll9invo™—zioneX ƒF pr—n™es™o di ƒ—lesD preg—te per noiF
FFFe™™ettiD reverendo €—dreD insieme —i miei rispettosi s—lutiD l9—ssi™ur—zione delle nostr—
™—r— sin™er— devozioneF „utto nel ƒignoreX
Giardini Mario /1931-1-19 /, Delegato Apostolico in partenza
€er noi religiosi non f— m—i impressione ri™evere ordini e non ™i mer—vigli—moD per™hé è
nell9ordine n—tur—le delle ™ose nostre l9o˜˜edireD m— l— n—tur— nostr— um—n— non può non
sentireD non m—nifest—re il doloroso pi—t volunt—s hei ™on l9—ssi™ur—zione di perenne
ri™ordo per l— p—tern— ˜ontà e ˜ene(™enz— ™on ™uiD ™oll— preghier—D ™ol ™onsiglioD ™olE
l9in™or—ggi—mento e ™ol generoso sussidio m—teri—le h— voluto sempre esser™i vi™ino !
di quotidi—ne preghiere per™hé dovunque v—d— l9iF†F intendi—mo rim—ng— dell— f—migli—
s—lesi—n— ! ™oll— sper—nz— ™he —n™he l9iF†F —ll— su— volt— vorrà ™onsider—r™i ™ome suoi
(glioli e ™ontinu—r™i l— su— p—tern— ˜ontàF
qr—zieD i™™ellenz—F gi ˜enedi™— e preghi per noiF
Braga Carlo / 1931-1-19 /, ispettore dell'ispettoria della Cina
qr—zie dell— tu—F xiente p—ur— dei rit—rdiF F F wi p—re di —vertelo già s™rittoF u—ndo
sono o ™redo di essere nel ˜isognoD dom—ndoF ‚ispondonoc yttengoc heo gr—ti—s3 xon
rispondonoc xon ottengoc ƒegno ™he è nei disegni di hioF wi p—re ™he hon fos™o
pens—sse ™osìX wetti—mo ™hi ™redi—mo poss— —iut—r™i nell— possi˜ilità diF F F poi l—s™i—mo
f—re — LuiF
sl motivo per ™ui ™hiedo è sempli™issimoF hon „orquinst ™i h— —iut—to e ™i —iuterà
@speroAD m— — modo suo @™ioè — modo dell— €rovvidenz—F F F e hon gim—tti non muoverà
un dito per f—rle ™ontroAF F F e mi h— —ll—rg—to t—lmente il ™—mpo ™he non so ™ome f—ròF F F
w— il ƒignore ™9è per tuttiF xel senso però dei ˜isogni veduti d— noiD null— di null—F i
i ˜isogni non sono ™ess—tiF ro ˜isogno di —prire l9—silo e —0d—rlo —lle suoreF FFFi™™oti
™hi—ro il motivo per ™ui ™hiederò e ™hiedoF „u però pens— —i ™—si tuoiF F F non è ™he —˜˜i—
˜isogno del prestito per vivereFFF
wi dom—nder—i @ed è giustoA il ™redito ™he posso present—re per l— restituzione —lle
™ondizioni ™he ™reder—i opportune @tempoD interessiD e™™FAX non posso d—rti ™he questo
do™umentoX €rovvidenz—F €el qu—ntit—tivo f— ™on li˜ertà —ssolut— d— H — mili—rdiF
FFF€uò essere ™he —n™he questo l—voro ™he mi sem˜r— ne™ess—rioD de˜˜— —nd—re in —ri—c3
i ™osì si—F hon gim—tti non ™9entr—F gi pens— Lui e sono ˜en lieto d— ™—nt—re fonum
mihi qui— humili—sti meD homineF id il ƒignore f— e ™i guid—F e x—t—le PH ˜—ttesimi di
—dultiF F F weglio —n™he solo uno di questiF F F gompens—no —ss—i più questi ™he tutti gli
—nni di preo™™up—zioni ™oll9—™qu— —ll— gol—F qr—zie dunque hon g—rloF F F m— per ™—rità
non preo™™up—rti di meF F F
ITH

10 1931
Grigoletto Giuseppe / 1931-2-3 /, ex-allievo di Valsalice, studente di teologia
g—rissimoD ro proprio ˜isogno ™he l— €rovvidenz— f—™™i— dei mir—™oliD se no non me l—
™—voF heo qr—ti—s3 et ˜onum mihi qui— humili—sti meD homineF F F hon †F gim—tti
Giardini Mario / 1931-2-5 /, Delegato Apostolico partente
sl nostro hon w—rgi—ri— dovendo venire — „okyo per —'—riD —ppro(tto dell9o™™—sione per
—0d—rgli l— presenteF e vo™e hon w—rgi—ri— le indi™herà qu—nto si st— f—™endo per d—re
un po9 di —ssetto e sviluppo —ll— missioneF
—A heve essere già — „okyo il nostro ƒh—d—n4 e se l9iF†F —vesse d— segn—l—re —l
rigu—rdo qu—l™he ™os— per —ssi™ur—rne il pronto ˜uon esitoD —˜˜i— l— ˜ontà di segn—l—rlo
— hon w—rgi—ri—F
˜A qr—zie dell9indi™—zione sull— pr—ti™— ™he wonsF gh—m˜on st— f—™endo — „orinoF
†edremoF
™A smploro —n™or— d—ll9iF†F se ne —vrà l— possi˜ilitàD l— gr—zi— d9intenzioni di wesseY
™hissà per qu—nto tempo ne rim—rrò sprovvistoF pi—t volunt—s hei3
snoltre se nel f—re i ˜—uli —vesse li˜ri di qu—lsi—si genere e lingu— ™he non us—sseD s—re˜˜e
per noi ver— ™—rità per l— nostr— ˜i˜liote™—F sn ™—so usi l— ™—rità di invi—re — „—k—n—˜eF
sdem di p—r—menti o v—si s—™riX per noi tutto serveF wi trovo impegn—to in un mondo
di ™oseD d— ™ui non so se rius™irò — p—ss—re ™olle oss— s—neF wi usi l— ™—rità di ™onsiglio
e spe™i—lmente di preghier—D di molt— preghier—D ™he non m—n™—no di f—re per vei i suoi
˜ene(™—ti (gli di hon fos™oF
xon si mer—vigli l9iF†F dell9—ud—™i— ™on ™ui hon gim—tti ™hiedeF È per mettere l9iF†F
nell— possi˜ilità di ™ontinu—re —d essere per noi ministro dell— €rovvidenz—F
Circolare Salesiani / 1931-2-16 /
ell9inizio dell— ƒF u—resim— permettetemi ™he vi —™™enni —l™uni pensieri ™he v—lg—no —
dirigere gli sforzi ™omuni per re—lizz—re il ˜ene nostro e l— s—lute delle —nime — noi —0d—teF
FFFger™hi—mo tutti di penetr—re lo spirito dell— ghies— nello st—˜ilire l— ƒF u—resim—X
spirito di preghier— e di morti(™—zioneD spirito di prep—r—zione —ll— ƒF €—squ—D ottenuto
™on un ri™hi—mo più forte —gli insegn—menti dell— religione ™on più es—tto —dempimento
dei doveri ™risti—niF ƒi—no —dunque le nostre istruzioni meglio prep—r—teD i ™—te™hismi più
nutriti ed —˜˜ond—ntiD le funzioni liturgi™he meglio eseguiteY prendi—mo le disposizioni
più opportune —0n™hé tutti i ™risti—niD spe™i—lmente i più lont—ni poss—no ˜ene(™—re del
dovere p—squ—leY intensi(™hi—mo per i ™—te™umeni l— prep—r—zione —l ƒF f—ttesimoF
FFFw— il mio pensiero si volge ™on gioi— —ll— prossim— m—nifest—zione eu™—risti™— @IU
w—ggioA e ™on tutte le forze dell9—nim— vi prego di f—r vivere qiƒÙ i…ge‚sƒ„sgy
4Propriamente pratiche per l'erezione in ente morale delle Opere della Congregazione salesiana.
ITI

10 1931
nelle —nimeD s™egliendo tutti quei mezzi ™he il vostro —rdente —more verso di v…s vi s—prà
suggerireX le visite — qesùD e™™FD f—™™i—mo vivere qiƒÙ vi—D verità e vit— in tuttiF v—
missione è in modo spe™i—le — v…s ™ons—™r—t—X si— ver—mente v…sD solo v…s il domin—tore
dei ™uori e delle —nimeF ƒ™opo dell— nostr— gons—™r—zione e delle nostre opere —l ƒF guore
fu —n™he per ottenere gr—zie spe™i—li per il perfezion—mento dell— s—ntità dell— nostr—
vo™—zioneF
FFFe˜˜i—mo ˜isogno di ˜uone vo™—zioniD di molte ˜uone vo™—zioni t—nto per l— wissione
™he per l— nostr— €i— ƒo™ietàF €reghi—mo e l—vori—mo —ttiv—mente per le une e per le —ltreF
€reghi—mo ™on fede e ™on gr—nde p—zienz— verso quqnti il ƒignore ™i invi—F e˜˜i—mo pure
˜isogno di s—nti e —˜ili ™—te™histi e ™—te™histeF €rep—ri—mone molti ™on —moreD ™on fedeD
™on p—zienz—F
uest9—nno si—mo impegn—ti in un numero opere — sostenere le qu—li —˜˜i—mo ˜isogno
di gr—zie spe™i—li d—ll— €rovvidenz—F €ro™uri—mo di merit—rle ™oll— preghier—D l9—more —ll—
povertàD ™oll9evit—re le spese inutili e ™he possi—mo rim—nd—re ™ol ™er™—re di f—re oper—
di prop—g—nd— fr— p—rentiD —mi™i e ˜enef—ttoriD e spe™i—lmente ™ol miglior—re l— nostr—
™ondott—D e vi —ssi™uro — nome di hio ™he rius™iremo — f—r fronte — tutti gli impegni ™on
onoreD per l— glori— di hio ™he verrà ™osì moltipli™—t—F
Rinaldi Filippo / 1931-2-19 /, Rettor Maggiore
xon è l— solit— letter— mensileF F F m— ho ˜isognoD e nel ˜isogno il (gliuolo ri™orre —l
€—dreF
FFFid e™™o le mie povere dom—ndeX
—A sl IU w—ggioD — hio pi—™endoD f—remo — wiy—z—ki l— pro™essione eu™—risti™— per
le vie dell— ™ittàF sl ™ir™olo hon fos™o @dei nostri giov—niA vorre˜˜e mettere sul petto
l— med—gli— di hon fos™o @un— trentin—AF wi di™ono ™he il nostro ‚ettor w—ggiore ne
h— delle m—gni(™he grosse in —rgentoneF xon vorre˜˜e ™on™orrere —d onor—re qesù ™on
questo donoc
˜A e wiy—z—kiD ™entro dell— wissione e dell9yper— nostr—D non —˜˜i—mo un ™—li™e un
po9 de™orosoD meno indegno di qesùF gerto il nostro ˜uon €—dre ne h— dei ˜elliF sn
quest— o™™—sione potessimo —vere un ˜el ™—li™e reg—l—to d—l nostro €—dreD qu—le gioi—3
€otremo ™osì onor—re —n™he estern—mente un po9 meglio il nostro qesùF
™A ƒe può venir™i in —iuto m—teri—leD heo gr—ti—s3
id ho (nito le dom—ndeY —vendo ˜isogno di tutto e di tutti dom—ndo — ™hi mi può d—re
mettendoli nell9o™™—sioneF F F †ed— di ™oglierl—F s ™onfr—telli per or— ˜enino tuttiF
FFFF€erdi—mo il nostro gr—nde ˜enef—ttore wonsF qi—rdiniD helF epostF †iene wonsF
wooney ™he er— in sndi—F
Braga Carlo / 1931-2-25 /, ispettore salesiano in Cina
qr—zie delle ™—rit—tevoli —™™oglienze dei nostri ™he ne furono ™ommossi ed entusi—stiF
ITP

10 1931
u—nto —l resto hon g—rloD ™ome ripetut—mente ho detto e s™rittoD tu e voi non —vete
nessun o˜˜ligo verso di noiF
ƒem˜r—v— ed er— vostr— volontà di —iut—r™i ! gli eventi mondi—liD le vostre ne™essità
non lo permettonoX segno ™he l— €rovvidenz— vuole disporre divers—menteF i ™osì si—3
fonum mihiD homineD qui— humili—sti meF
Rinaldi Filippo BS / 1931-2-28 /, Rettor Maggiore
sl ri—ssunto mensile delle nostre notizie è ™—r—tterizz—to d— un— ™ontinu— —ttività —s™enE
sion—le di ˜eneF
ƒono orm—i ultim—ti i l—vori di —mpli—mento per ri™evere nel prossimo mese — x—k—tsu
le nuove vo™—zioni indigene ™he il ƒignore ™i vuole reg—l—reF e yit— fervono i l—vori di
prep—r—zione pel nostro primo pi™™olo l—˜or—torio tipogr—(™oF e wiy—z—ki si sono inizi—ti
i l—vori per l— ™ostruzione dell9—siloF e „—k—n—˜e —pertur— di un or—torio quotidi—noD fr—
giorni —pertur— di un —ltro — …w—eF qiorni f— — feppuD dove si e già potuto (ss—re il posto
per l— st—˜ile sede dell— missioneD ™i fu un9—dun—nz— di ˜onziD e l9ordine del giorno perX
v— missione ™—ttoli™— ™er™— di l—vor—reF F F €ensi ™he feppu è fr— le ™ittà del qi—ppone
un— delle più visit—te d— forestieri e gi—pponesiD è ™ittà ˜—lne—ri— di prim9ordineD e sopr—
di ess— domin— p—tro™in—toreD ™on l— su— più gr—nde st—tu—D fuddh—F F F
yhD sì3 xon solo ™er™heremo di l—vor—reD m— l—voreremo e'ettiv—menteD —ttiv—mente
e ™oll9—iuto del ˜uon hio e di qu—nti ™i somministrer—nno i mezzi del l—voroD ™erto si
rius™irà — ™on™ludere qu—l™he ™os— di ˜eneF
Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-3-2 /, Direttrice delle F.M.A. in Giappone
…nis™o (n dove sono —rriv—ti i ™hieri™i nell— tr—duzione del ƒesto li˜roF5
€er il prestito optimeX se l— superior— permetteràD mi impresterà quel ™he potrà @—n™he
solo po™oAF u—nto —ll— situ—zione re—le mi p—reD dovendo vei mettere — posto feppuD6
f— molto ˜ene — ™ont—re più soldi ™he h—F €er me ho ˜isogno n—tur—lmenteX
—A ghe rim—ng— — wiy—z—ki il person—le per l'asilo e per le opere femminili dell—
wissioneF
˜A ghe risolvi—mo il pro˜lem— dell9—˜it—zione di quelle ™he rim—ngonoF FFFed ogni modo
heus provide˜itF vei pur —vendo —ssolut— fede nell— €rovvidenz—D pensi prudentemente
—ll9—vvenireF
5Si tratta dei libri di testo delle scuole elementari usati anche dai salesiani per imparare il giapponese:
i chierici li traducevano in italiano per le suore in modo che queste potessero studiare: in tutto 12
volumetti 2 per ogni anno delle scuole elementari.
6Le suore, dopo un anno dal loro arrivo, con i soldi regalati da Don Torquinst avevano aperto la nuova
casa di Beppu, a circa 10 km da Oita. Non essendovi ancora entrati i salesiani., questi per il servizio
religioso dovevano venire da Oita. Si rese urgente la fondazione della missione di Beppu.
ITQ

10 1931
ƒe il ƒignore vuole l9oper— di wiy—z—ki l9—iuteràF hi fronte —ll— ƒF ƒede e —ll— gonE
greg—zione non possoD non de˜˜o e non voglio l—s™i—re in ™ondizioni di inferiorità il ™entro
dell— wissioneF
qli uomini h—nno pens—to ™ome winistri dell— €rovvidenz— —ltroveY il ƒignore disporrà
per wiy—z—kiF uindi —v—nti senz— p—ur—F €reghi—moD l—vori—moD e gr—n fedeD sopr—ttutto
gr—n fede in vui soloY w—ri— eusF e hon fos™o ™i —iutinoF xel ˜el mese di ƒF qiuseppe
r—vvivi—mo l— fedeX ™ome provvide —ll— ƒF p—migli—D provvederà —n™he —lle nostre povere
f—miglieF
Grigoletto Giuseppe / 1931-3-3 /, ex-allievo di Valsalice,diacono
fuon— e s—nt— €—squ— — teD —i ™omp—gniD —i giov—ni tuoiF qr—zie pure dell— tu— ™—ritàF
wi pi—™ere˜˜e di sentire i †—ngeli e l9ste wiss— estF F F spe™ie di qu—l™unoF F F …n giorno
o l9—ltro l— ‚—dioD ™he è in tutti i ˜u™hi del qi—pponeD mi porterà l9e™oF F F wi sem˜rerà
di sentire i qi—pponesi @orri˜ili qu—ndo ™—nt—noAF
Ricaldone Pietro / 1931-3-9 /, Vicario del Rettor Maggiore
gome vede metto quest— mi— sotto l— protezione del nostro ™—ro ƒ—vio homeni™oF
FFFi™™ole in ˜reve ™iò ™he ˜olle in pentol—F
e wiy—z—ki spero poter —prire l9—silo e le opere femminiliD —0d—ndole —lle suoreF FFFxon
fui —iut—to in questo d— nessunoD s—lvo ™he d—i ƒuperioriD per™hé per wiy—z—ki hon
„orquinst @non so per™héA non h— ™reduto opportuno f—re ™he po™o o null—F
vo student—to ™he fu pure il più —˜˜—ndon—to d— hon „orquinstD m— ™he spero —iuterà
in seguitoF w— l— prego di pens—re ™he per il prossimo —nno in™omin™i—no il triennio su
II ™hieri™iD die™iD e rim—ne quindi —llo student—to un ™hieri™o soloF fisognerà quindi ™he
—ll9invio del person—le per il prossimo —nno —˜˜i— l— ˜ontà di tener ™onto di questo st—to
di ™ose per non —ver per un ™hieri™o ipote™—to il person—le insegn—nteF
FFF e yit— spero s—rà per l— fest— di hon fos™o un f—tto ™ompiuto l— pi™™ol— tipogr—(—F
en™he qui non so ™ome f—rò per p—g—re tuttoD m— se non trovo —iuti impegnerò me
stessoF F F e ™osì —n™he questo povero in™i—mpo s—rà fuori dei piediF
e feppuD —l più prestoD le suore —prir—nno l— ™—s— loro di form—zioneD e si renderà
ne™ess—ri— l9—pertur— st—˜ile dell— wissione in quell— ™ittàF
e x—k—tsu sono orm—i ultim—ti i l—vori di —mpli—mento del nostro pi™™olo semin—rio
o —spir—nt—toF gosì f—remo posto per quest9—nno —i nuovi ™he il ƒignore ™i reg—lerà
@sem˜r—no un— die™in—A e per il prossimo —nno ™hi vivrà vedrà3
€otessi trov—re un QHH mil— lire s—rei — postoF hopo tutto non sono un— gr—n ™os— per
™hi le h—F F F e sono un —'—nno per ™hi non le h—F
€er l— st—mperi— ™on vire SH mil— si ™ompr— tuttoX m—™™hin—rio e ™—r—tteriF ƒpererei
™he in ˜reve potre˜˜e m—ntenersi d— sé e in seguito d—re —iuto —ll— missioneF g—po e
ITR

10 1931
vi™eE™—pi li ho già trov—ti — „okyoY gli insegn—nti di m—terie se™ond—rie trov—ti — yit—D
e quindi l— s™uol— ™ol progr—mm— nostroD ™olle modi(™—zioni —d—tte —ll9—m˜iente si può
™omin™i—reF v9—mmir—glio ‰—m—moto di™e ™he il winistro dell9idu™—zF s—rà ˜en ™ontentoF
em—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD mi vogli— —iut—re per l— s—nti(™—zione di questi ™—ri
™onfr—telliD —0n™hé poss— ™ompiere il mio dovereD rius™ire — s—lv—re pure l9—nim— mi—D ™he
volere o noD sento —vvi™in—rmi ogni giorno più —l gr—nde rendi™ontoF €reghi per me e per
noi tutti ™he desideri—mo un— ™os— sol—X p—re un po9 di ˜ene e s—lv—re le —nime nostreF
sl ™—ro ƒ—vio homeni™o le m—ndi modo di venir™i in —iutoF
Treggia Alfredo / 1931-3-15 /, Direttore Salesiani, Faenza7
ei ƒuperioriX — †oiD r—ppresent—nti degli —nti™hi ƒuperiori mieiD il gr—zie ri™onos™ente per
il ˜ene ri™evutoF
ei gomp—gniX — †oi ™he mi ri™hi—m—te —nni gio™ondi e fruttuosi dell— mi— vit—D —uguriD
™he ovunque vi trovi—teD qu—lsi—si posizione so™i—le o™™upi—te †i dimostri—te degli —llievi
di hon fos™oF †i ri™ordo ogni giornoF
ei fenef—ttoriX — †oi ™ui de˜˜o gr—nde p—rte di quello ™he sono e ™he sovvenisteD
f—n™iulloD —ll— mi— povertà e ™he —n™or— l— sovvenite ˜ene(™—ndo l— wissione ƒ—lesi—n—
in qi—pponeD il gr—zie e l— ri™onos™ente preghier— quotidi—n—F xon dimenti™—te™i nell—
vostr— ines—uri˜ile ™—ritàF
egli —llieviX dietro l9esempio di qu—nti vi h—nno pre™eduto nell9sstitutoD seguendo gl9inE
segn—menti dei †ostri ƒuperioriD nel nome di hon fos™o possi—te nell— rinnov—t— st—li—
essere ˜uoni ™risti—niD ˜uoni it—li—niF
€er p—enz—X fexesD fexesD fexesF
Rossum, van Guglielmo / 1931-3-17 /, Sua Em. Card. , Propaganda Fide
wi perdonerà se oso rivolgermi — †F iF per sottoporre —ll— su— ˜enevol— ™onsider—zione —lE
™uni ˜isogni dell— wissione sndipendente di wiy—z—kiD —0d—t— —i ƒ—lesi—ni del fe—to hon
fos™oD implor—ndo un —iuto e0™—™e str—ordin—rio dell— ƒF gongreg—zione di €rop—g—nd—
pideF
IF E €ro˜lem— vit—le per l— prop—g—zione dell— pede in quest— x—zioneD ™he tiene il
prim—to —n™he nell— st—mp—D è quello di prop—g—re — tutto potere l— ˜uon— st—mp—F
qià nel nostro pi™™olo qu—l™he ™os— si è re—lizz—toF v9ultim— import—nte pu˜˜liE
™—zione fu l— tr—duzione in gi—pponese popol—re del †—ngelo uni(™—toD f—tto nuovo
7Riportato nel numero pubblicato per commemorare il Primo Cinquantenario di fondazione dell'Opera
salesiana in Faenza 1881-1931. Lo scritto, originariamente indirizzato certamente al Direttore dell'Is-
tituto salesiano è preceduto dalle seguenti parole di presentazione: Don Cimatti Vincenzo, faentino,
Superiore della Missione del Giappone, scrive; la data è solo approssimativa.
ITS

10 1931
nell— stori— dell— ghies— in qi—pponeF w— purtroppoD (n™hé non —vremo un— st—mE
peri— propri— dell— wissioneD e dovremo dipendere d—i p—g—niD un— ver— —zione in
gr—nde stile non è possi˜ileF
PF E xel IWPW vennero ™hi—m—te nell— nostr— wissione le ƒuore piglie di w—ri— eusiliE
—tri™eF isse inf—tti possono ™ompiere fr— il ™eto femminile un9oper— ™he il s—™erdote
stesso non può ™ompiereF
yr— (n d—ll9inizio esse e˜˜ero molte e repli™—te dom—nde di giov—ni ™risti—ne dell— ™ittà
e di —ltre ™risti—nità più lont—neD per essere —™™olte — f—r p—rte dell9sstitutoF
FFFettu—lmente le —spir—nti —™™olte sono die™i e p—re™™hie —ltre —spett—no ™he —d esse
pure si f—™™i— postoF hette giov—ni se sono di ˜elle sper—nze per le loro ottime dispoE
sizioniD sono però tutte poverissimeD t—nto ™he — nessun— di esse si è potuto ri™hiedere
™orresponsione né di doteD né di spese per il periodo di prov—Y —nzi il superiore dell—
wissione le dovette tutte provvedere ezi—ndio del ne™ess—rio ™orredoF
FFFgon l9—nimo pieno di (du™i— ™he l9iF†F vorrà prendere in ™onsider—zione le ne™essità
più urgenti dell— nostr— wissione ™he per or— non può ™ont—re su risorse lo™—liD ve ho
s™ritto l— presenteF
essi™uro — nome dei wission—ri tutti il ri™ordo quotidi—no ™he —˜˜i—mo per l9iF†F
€rostr—to —l ˜—™io del ƒF enello preg—ndo ™he l9iF†F si degni di ˜enedir™i tuttiD oso
profess—rmi
Circolare Salesiani / 1931-4-1 /
€otete ™omprendere qu—li poss—no essere gli —uguri ™he d—l più profondo del ™uore vuol
f—rvi hon gim—tti nell— ˜ell— ri™orrenz— delle feste €—squ—liF †ogli— il ƒignore ™on™edere
— tutti noi di rim—nere persever—nti nell— nostr— vo™—zione e re—lizz—re ™osì l— s—lvezz—
dell9—nim— nostr—F
FFFƒi —vvi™in— l— d—t— dell— m—nifest—zione eu™—risti™— ™he l— wissione terrà — wiy—z—ki il
prossimo IU w—ggioF ƒpero presto invi—re progr—mm—D m— — re—lizz—re gli s™opi spiritu—li
di quest— m—nifest—zione o™™orreX l— prep—r—zione degli —nimiY l— preghier—D il ™ontri˜uto
tot—le di spirito e di oper— dei singoliF uindi nelle singole residenze si p—rli in ogni
™ir™ost—nz— dell9om—ggio ™he l— missione intende o'rire — qesù iu™—risti™oD si f—voris™—no
— tutto potere l— frequenz— —i ƒƒF ƒ—™r—mentiD —lle visite — qesù e qu—nto —ltro poss—
f—vorire l— devozione — qesù ƒ—™r—ment—toF @€rimo †enerdì del meseD or— di —dor—zioneD
e™™FAF
ƒi mett— (n d9or— l9intenzione nelle preghiere per l— feli™e rius™it— dell— m—nifest—zioneD
e si ™onsigli —n™he —i ™risti—niF
sn(ne ™ol ™onsiglio e ™ol l—voro e nelle forme ™he —d ognuno s—r—nno possi˜ili e se™ondo
le m—nsioni ™he —i singoli s—r—nno deferiteD tutti un ™uor solo ed un9—nim— sol— ™ooperino
—l trionfo di qesùF
ITT

10 1931
Rinaldi Filippo / 1931-4-8 /, Rettor Maggiore8
sl ˜uon hio —lle prove m—teri—li f— seguire quelle spiritu—li ˜en più doloroseF9 ƒi— f—tt—
l— su— s—nt— volontàF ƒe de(™ienze vi furono e vi sono le —ttri˜uis™— tutte e solo —l
sottos™rittoF È il primo —nno ™he ho potuto f—re le funzioni dell— settim—n— s—nt—F ƒ—
qesù ™iò ™he gli ho detto F F F
FFF…n in™endio gr—vissimo — wiy—z—ki h— messo — repent—glio l— missione @non ne —˜E
˜i—mo nessun— —ssi™ur—t—AF sl ƒignore ™i h— s—lv—tiX si p—ss—rono d—i ™onfr—telli ore di
—ngos™i—D dovendosi sgom˜r—re ogni ™os—F qesù fu port—to in s—lvo d— hon vivi—˜ell—
d—lle ƒuoreF heo gr—ti—s3
xotizie lieteF sl ƒignore mi h— reg—l—to IH nuove vo™—zioni indigeneF v9—mpli—mento
f—tto — x—k—tsu è già insu0™ienteF heo gr—ti—s3
pr— un mesetto funzionerà l9—silo @ƒtell— w—risA e l— nostr— s™uol— tipogr—(™— @hon
fos™oA e —ltre ™osetteF €er m—ngi—re e mettermi — posto per quest9—nno —vrei ˜isogno di
PHH mil— lireF
v— €rovvidenz— non m—n™heràD m— imploro nuov—mente —iutoF F F Quando domando
sono in vera ne™essitàF gonfr—telli e giov—ni devono m—ngi—reF s ri™over—ti @e fr— po™o
™e ne s—rà un— de™in— di —rtigi—nelli — yit—A gr—v—no tutti sulle sp—lle del sottos™ritto
per™hé tutti d—vvero ™ome volev— hon fos™o poveri e abbandonatiF eltri orf—nelli ho
presso f—miglieF ger™o per tutti pensioni e ˜enef—ttoriF F F m—D mio ˜uon p—pàD qu—ndo
si h— d— f—re ™on l— ˜uro™r—zi—F ghe vuolec „re —nni di pr—ti™he —ll9yper— del glero
indigeno h—nno —pprod—to — tre pensioni @non ™erto su0™ienti — ™oprire le speseAF F F non
mi sp—ventoD insistoF F F m— l— re—ltà è quest—D ™he ho ˜isogno d9—iutoF
gerto non ™9è solo hon gim—tti —l mondoD m— —d esF tre —nni di pr—ti™he — ‚om—D
p—ss—te pel tr—mite di „orino @™ome si deve f—reA per —vere un sussidio str—ordin—rio pel
ƒemin—rio — ™he h—nno —pprod—toc €—roleD promesseF F F e null—F F F xon mi sp—ventoD
insistoF F F m— ™onveng— ™on meD ™he l— ˜uro™r—zi— è pur ˜rutt— ™os—F i mi perdoniF ro
promesso di non p—rl—re per™hé d—rei forse in is™—ndes™enze e irriverenzeF sl vero è ™he
sono nel ˜isognoX il ƒignore frustolo per frustolo —iut— e ˜—st—F ev—nti —llegr—menteF
„utte le ™—se mi dom—nd—noX ho in t—s™— RH ‰en @RHH lireAF heo gr—ti—s3 ivviv— l—
povertàF i —vrei ˜isogno oltre il vitto di p—g—re su˜ito un UHEVH mil— lire ™he non ho e
™he non so dove tirerò fuoriF xiente p—ur—F v9import—nte è s™—ppi il pe™™—to di ™—s—D se
™9èF
Ricaldone Pietro / 1931-4-8 /, Vicario del Rettor Maggiore
pin—nzi—ri—mente sono in summis ne™essit—ti˜usD m— l— €rovvidenz— (nor— ™i h— —iut—toF
wi —rr—˜—ttoD m—F F F evrei ˜isogno per mettermi — posto nelle ™ose ™he ho tr— m—no di
8D. Rinaldi di suo pugno scrisse sulla testata della lettera: Merita un premio per la calligraa
9Uno dei chierici dovette essere fatto tornare in patria.
ITU

10 1931
vire PHH mil—F sl ƒignore mi —iutiF
pr— un mese —pertur— —silo @ƒtell— w—risA e tipogr—(— @hon fos™oAF €er p—g—re i
de˜iti mi o™™orrere˜˜ero su˜ito UHEVH mil— lireF wi entr—no in semin—rio oltre un— de™in—
! in tipogr—(— un— de™in—D ed essendo poveri ed —˜˜—ndon—ti gr—vit—no sulle sp—lle di
hon gim—ttiF „utte le ™—se ™hiedonoD ho in t—s™— vire RHHF †—do — x—g—s—ki e mi f—rò
imprest—re i soldi per il ™hieri™o (no — ƒh—ngh—i ! e prego hon pont—n— ™he impresti (no
in st—li—F ivviv— l— povertà e l— €rovvidenz—3 e €—squ— un— dozzin— di f—ttesimiF heo
gr—ti—s3
Ricaldone Pietro / 1931-5-1 /, Vicario del Rettor Maggiore
vei gr—dis™e ™erto notizie nostreF …n ˜reve ri—ssunto dell9—ttu—le nostr— situ—zioneF
Salute dei confratelliX gr—zie — hio dis™ret— per tuttiD di™o dis™ret— per™hé ™erto si è
un po9 tutti st—n™hi e ™ome vei s—D l— s—lute gener—le dei ™onfr—telli del qi—ppone @s—lvo
per il sottos™rittoAD fu sempre in r—di™e un po9 de˜olin—F ed ogni modo mi p—re ™he tutti
l—vorino ˜eneD pur non essendo —l™uni —n™or— —m˜ient—ti @e non so se lo s—r—nno m—iAF
FFFve ri™ordo ™he sono già —l sesto —nno di superior—to e prego i ƒuperiori ™he non
—˜˜i—no timoreD e di—no —ll— ™ongreg—zione il ˜uon esempio di disporre dei ™onfr—telli
senz— p—ur—F hon gim—tti è disposto —d —nd—re in qu—lsi—si luogo del mondoF FFF†edo
™he st— per s™rivermi sl posto per hon gim—tti è quello indi™—to d—ll9o˜˜edienz—F F F F
gertissimoF F F m— ™onos™o l— ™—rità dei ƒuperioriD e non vorrei ™he —vessero nei ri)essi di
questo povero uomoF F F ghi—roc
FFF v— residenz— di x—k—tsu è —mpli—t—D m— già ristrett— per —™™ogliere i nuovi semi ™he
l— €rovvidenz— ™i h— invi—toF ƒono entr—ti undi™i nuovi e tr— il primo e il se™ondo ™orso
sono venti individuiF
FFF v— pi™™ol— s™uol— tipogr—(™— funzion— e già vi sono sei —llievi ri™over—tiF hon
w—rgi—ri—D hon is™ursell e werlino si sono —ddoss—ti questo nuovo l—voroD —iut—ti d—l
™—poEst—mp—tore e™™FF
e wiy—z—ki pure funzion— l9—siloD m— per questo i s—lesi—ni non h—nno d— preo™™up—rsi
per il person—leD s—lvo ™he per il servizio religiosoF
FFFve suore tr—sporter—nno — feppu l— loro ™—s— di form—zione e s—rà ne™ess—rio pens—re
—l servizio religiosoF ƒi rende quindi ne™ess—ri— l— presenz— sul posto del mission—rioD
per™hé è dispendioso f—rlo —nd—re ogni giorno d— yit—F
FFFh— „orino non venendomi —iuto di den—ro sono st—to ™ostretto — dom—nd—re un
prestito —i €—dri delle wissioni istere di €—rigiD ™he generos—mente l9h—nno ™on™esso e
spero ™osì di ™ondurre — termine le opere inizi—teD per poi r—™™ogliere tutte le forze per
f—r fronte —gli impegni ™he pi—n pi—no ˜isogn— estinguere ™oi mission—ri o ™on le ˜—n™heF
hon „orquinstD speroD ™he ™ontinuerà —d —iut—r™iD e ™osì in po™hi —nni mettere — posto
ogni ™os—F
ITV

10 1931
Circolare Salesiani / 1931-5-1 /
ƒiete desiderosi di s—pere norme per l— m—nifest—zione eu™—risti™— del prossimo IU w—ggioF
evrei voluto invi—rvi su˜ito progr—mm— dett—gli—toD m— per non rit—rd—re troppo —l™une
™omuni™—zioni di m—ssim— ™redo su˜ito noti(™—rviX
IFE v— m—nifest—zione è —ttes— ™on viv— simp—ti— d—ll— ™itt—din—nz— e d—lle eutorità
™he prest—no tutt— l— loro ™ooper—zioneF v— polizi—D il gruppo ™ommer™i—nti @™he indirà
per l9o™™—sione spe™i—li venditeAD i giorn—listiD e™™F prest—no l— loro oper—F €urtroppo
non sono —n™or— in gr—do di dirvi ™oloro ™he interverr—nno d—l ™—mpo r—ppresent—tivo
e religioso d—l di fuori @è d—vvero l— ™os— più di0™ileAD —d ogni modo spero presto di
™omuni™—rvi il progr—mm— dett—gli—to di tuttoF h—ll9st—li— ™omin™i—no pure —d —rriv—re
doni di —nime ˜uone ™he de™orer—nno m—gni(™—mente il trionfo di qesùF €reghi—mo
—n™he per questi ™—ri nostri ˜enef—ttoriF
Circolare Salesiani / 1931-5-20 /
e vo™e e per letter— ho già m—nifest—to — qu—nti ™ooper—rono —ll— m—gni(™— m—nifesE
t—zione iu™—risti™— di wiy—z—ki10 i miei più sentiti ringr—zi—menti e l9—ssi™ur—zione delle
mie povere preghiereD m— permettete ™he —n™or— un— volt— ringr—zi spe™i—lmente ™hi fu l—
p—rte più integr—nte dell— m—nifest—zioneD ™ioè l9ide—tore ed org—nizz—tore hon entonio
D i ™onfr—telli dell— ™—s— di wiy—z—kiD le ‚evF piglie di w—ri— eFD ™he ver—mente si prodiE
g—rono in quest— solenne ™ir™ost—nz— —0n™hé tutto rius™isse meglio fosse possi˜ile —ll—
migliore rius™it— dell— m—nifest—zioneF sl ƒignore li ˜enedi™— tutti in modo spe™i—lissimo
e ™on™ed— di poter —ss—por—re frutti ™opiosi di ˜eneF
FFF v— ™—rità del xostro ƒignore qesù gristo in(—mmi nel mese ™ons—™r—to —l suo
s—™r—tissimo guore i nostri poveri ™uori in modo ™he —rd—no di —more per vui e nell—
™—rità su— per le —nime — noi —0d—teF €reg—te per i ˜isogni m—teri—li e più per i ˜isogni
spiritu—li dell— nostr— wissioneF
Begliatti Letizia F.M.A. / 1931-5-20 /11 della Casa di Beppu
u—ndo si si—no —ssest—te in modo ™he qesù poss— —vere un posti™ino de™orosoD pien—
li˜ertà di tenere in ™—s— il ƒƒFmo e lo preghino molto per meF
E €er quest9—nno non è possi˜ile @s—lvo ™he su™™ed—no mir—™oliA ™he mett— un prete
st—˜ile — feppu ! —d ogni modo si è studi—t— l— questioneD —0n™hé le ™onsorelle poss—no
—vere il servizio ordin—rio quotidi—noF
E xon dimenti™hi di f—re —l più presto visit— d9ossequio —lle —utoritàD —nnun™i—ndo
10Questa processione programmata e preparata da tempo con cura, fu un avvenimento straordinario, se
si pensa all'ambiente pagano in cui fu tenuta. Ci sono molte foto di documentazione.
11Alle Figlie di Maria A. che il 25 maggio andavano ad aprire la nuova casa di Beppu
ITW

10 1931
l9oper—F F F e™™F gome pure di prep—r—re qu—l™he foglietto di prop—g—nd— d— distri˜uire
per ™omin™i—re — f—rsi str—d—F
FFFhon gim—tti è sempre pronto —d ogni evenienz—F xon tem— di distur˜—rmiF wi
propongo @spero proposito e0™—™eA di visit—rle mensilmente ! e in ne™essit—ti˜us —n™he
più spessoF
FFFNon dimentichinoF ƒono sul ™olle d— ™ui domin—no feppuF F F „utte d9—nimo e di
volontà ™ooperino — s™hi—™™i—re il p—g—nesimo e inn—lz—rlo — qesùF
ƒul ™olle —ri— pur—D p—nor—m— in™—ntevoleF F F sn ˜—sso il mondoF
e s—lire si f— f—ti™—F F F xon si v— in €—r—diso in ™—rrozz—F
qli inizi sono di0™iliF F F hio ˜enedi™e e predilige l— povertàF
Rinaldi Filippo BS / 1931-5-24 /, Rettor Maggiore dei salesiani
sl desiderio —rdente dei nostri ™uori fu re—lizz—toD e per volere di hio e per l— volenteros—
™ooper—zione di t—nti fu re—lizz—to in form— ™he non er— possi˜ile sper—re miglioreF hi
fronte —d —vvenimenti del genere rim—ngo sempre esterref—tto in modo ™he l— penn—D inetE
t— —d esprimere l9intero sentimentoD preferire˜˜e rim—nere sul t—voloD e l9—nim— godre˜˜e
di in—˜iss—rsi nel silenzioD per ine˜ri—rsi di quelle so—vi impressioni ™he ™i —vvi™in—no —
hioF
v— nostr— povertàD senz— l9—iuto di tutto e di tuttiD non ™i —vre˜˜e permesso di onor—re
meno indegn—mente qesùF FFFsl ™ollegio di el—ssio ed il solerte ™omit—to delle zel—tri™i
s—lesi—ne di quell— ™ittàD —ll9—v—ngu—rdi— dell— m—nifest—zioneD ™i invi—rono un— generos—
o'ert—F veiD nostro —m—to €—dreD volle essere il più vi™ino — qesùD e ™i reg—lò il ˜el ™—li™e
e l— p—ten—F s ˜r—vi li™eisti di †—ls—li™e vollero port—re qesùD e reg—l—rono l9ostensorioF
sl g—gli—rdetto hon fos™o per i giov—notti del gir™olo fu muni(™o dono del gollegio di
pr—s™—tiF vo stend—rdo ƒ—vio homeni™o fu o'erto d—ll9yr—torio ƒ—n vuigi di „orino e
quello per l— gomp—gni— ƒF vuigi fu ™—rit—tevole dono dell— ™—s— di p—enz—F v— m—gni(™—
˜—ndier— del €—p— per i nostri ™hieri™iD fu un— ™ommovente —'erm—zione d9—'etto per l—
nostr— missione del ™ollegio w—nfrediniF
i l— ™—rità dei ˜enef—ttori giunse —l ™olmo ™oll9—tto generoso del gommF vo €— rong
di ƒh—ng—iD ™he —™™omp—gn—to d—l (glio e d— uno dei ™—pi dell9—zione ™—ttoli™— in gin—D
si degnò presenzi—re —ll— fest—D port—ndo in reg—lo — qesù lo splendido ri™™o ˜—ld—™™hino
e l9om˜rello di rito per —™™omp—gn—re il ƒƒFmoF qli indovin—tissimi e sg—rgi—nti ™ostumi
dei p—ggi e delle p—ggette furono l—vor—ti ™on intelletto d9—more d—lle piglie di w—ri—
eF e d—lle signorine del €—tron—to intern—zion—le delle giov—ni di †i— qiulio — „orinoF
v— hitt— „—ppi — mezzo del ƒigF qior™elli e l— ditt— qerv—soni di €inerolo ™i vennero
pure in —iuto ™on m—gni(™i doni di sto'eF y —mi™i e ˜enef—ttori dell— missione s—lesi—n—
gi—pponeseD gioite del trionfo di qesùD ™he ringr—zi— e vi ˜enedi™e per l— generos— ™—ritàF
FFF i furono presenti i nostri vi™ini di —postol—toD fr—telli in gristo di otto n—zioni
r—ppresent—nti dei fr—n™es™—ni del g—n—d— e di €oloni—D dei €—dri delle wissioni istere di
IUH

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€—rigiD dei homeni™—ni sp—gnoliD dei „r—ppistiD il ™lero indigeno di x—g—s—kiD dei missionE
—ri di ys—k—D ™—pit—n—ti d—l loro i™™F †es™ovoD wonsF g—st—nierF epostoli del gr—nde reD
—™™orsero ™on entusi—smoD r—vviv—ti d—l desiderio di glori(™—re qesù e di —iut—re i poveri
(gli di hon fos™oF
FFF qr—zie — hioD gr—zie —ll— †ergine eF nostr— e — hon fos™oD gr—zie —i ˜enef—ttori
ed —mi™i lont—ni @™oll— vostr— ™—rità ™he possi—mo f—re qu—l™he ™os—AD gr—zie —gli —mi™i
vi™iniF em—to €—dreD ™i ˜enedi™—D ™i —iuti in tutti i sensiD —0n™hé qesù trion( in tutte le
—nime — noi —0d—teF
Rinaldi Filippo / 1931-5-28 /, Rettor Maggiore
v— m—nifest—zione eu™—risti™— di wiy—z—kiD gr—zie — hioD rius™ì un trionfoF e˜˜i— l— ˜ontà
di leggere l— rel—zione e vedere le fotogr—(e pel follettino s—lesi—noF
FFFid or— — hon gim—ttiF ƒ—lute ˜eneF v—voro ™e n9è @vei s— ™he quest— form— di
l—voro mi ™ost—F F F „utto per vuiAF €iù mi studio ! —ll— lu™e dell— ™ir™ol—re del sogno
e dell9ultim— su— ! mi trovo sempre più minus h—˜ensD et p—uper et de˜ilis et nudusF F F
ro rinnov—to ™on l— forz— possi˜ile i miei propositiD m— qu—nto sono —n™or— lont—no
d—ll9ide—le3 xon so f—re l— p—rte ™he de˜˜o f—re ! lo vedo ™osì ™hi—ro3 ! sono privo di
s™ienz— @ohD ™he povertà ™on tutte le l—uree3A e più di virtùF guore —rdenteF F F wi —iuti
™olle sue preghiere e ™ol ™onsiglioF F F w— non ho forz— ed energi— di ™om—ndo o nel f—re
le osserv—zioniF F F wi sem˜r— ™osì n—tur—le ™he ™erte ™ose dette le dovre˜˜ero ™—pireF F F
w—hD mi —iuti il ƒignore3
€er p—rte mi— non mi p—re ™i si— null— di nuovo né per le pr—ti™he di pietàD né per
l9osserv—nz— delle regole ! m— è nell9—dempimento del mio dovere ™ome ƒuperiore e™™leE
si—sti™o e religioso ™he mi trovo (—™™oX è nell9o˜se™r—D in™rep—D opportune et importuneD
inst—F F F F yhD mi —iuti il nostro hon fos™o per™hé non vorrei gu—st—re l— vign— del
ƒignoreF
ro —n™he un du˜˜io @mi sono ™onsigli—to ™ol gonsiglioD m—F F F A di —vere tr—smod—to
nel ™—mpo dell9—zioneF v9impulso d—to d— hon „orquinst lo h— spinto —ll— re—lizz—zione
di opereD ™he n—tur—lmente ™ost—rono più del preventiv—toF v— wissione ™erto h— or—
d— tur—re molti ˜u™hiD —l™uni fr— ™inque o sei —nni per ™ontr—tti f—tti ™on ˜—n™heF eltri
nell9—nn—t—F ro trov—to l— ™—rità dei €—dri delle wissioni di €—rigi ™he — lieve interesse
@le ˜—n™he vogliono l9VEW7AX h—nno imprest—to ’ UHFHHH @d— rendersi qu—ndo si puòA
e i pr—n™es™—ni di u—goshim— ™he senz— interessi e d— restituirsi qu—ndo si può ne imE
prest—rono QHFHHHF …n nostro exE—llievo gesuit— oltre IHHFHHH d— restituirsi qu—ndo si
puòF ƒpero nell9—iuto di ƒuperiori e dell— €rop—g—nd—X m— non potevo f—re diversoF sl
ƒignore (nor— non è venuto meno e sono si™uro non lo verràF w— non so qu—li si—no i
limiti ™ome superiore dell— wissione @s—lvo l— st—mperi— sono opere dell— wissioneAF ro
dettoX fisogn— pur mettere qesù nell— ne™essità di f—reF F F F en™he in questo mi —iuti
IUI

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™ol ™onsiglioF ƒpero ™he hon „orquinst m—nterrà gli impegni —ssuntisi per quest9—nnoF F F
i™™o l— fonte dei miei du˜˜iF12
Nakatsu- ricordi della visita / 1931-6-11 /
sl ƒignore h— ˜enedetto qu—nto form— il nostro più —rdente desiderioX il nostro semin—rioE
—spir—nt—to si è —mpli—to e di numero e di —m˜ienteF €reghi—mo e l—vori—moF
gome ri™ordo di quest9—nnoX l—vori—mo di ™omune —™™ordo per re—lizz—re in noi e nelle
—nime — noi —0d—te il sistem— edu™—tivo di hon fos™o e le sue tr—dizioniF u—nto più
™onos™i—mo il qi—ppone ed il ™—r—ttere dei suoi —˜it—ntiD più ™i sem˜r— ™hi—ro ™he l9es—tt—
—ppli™—zione dei suoi suggerimenti in rel—zione —ll9edu™—zione ™i ™ondurrà — degli ottimi
risult—tiF
gollo studio dell— lingu— e delle ™ostum—nze gi—pponesi —pprendi—mole e f—™™i—mole
insegn—reD ™oll9—vvi™in—re di più gli —˜it—nti ™i metteremo nelle ™ondizioni di ™onos™erli
meglioD di v—lut—rli meglio e di ottenere d— loro qu—nto è ne™ess—rio per l— loro form—zioneF
s mezzi dell— religioneD l— frequente lettur— del regol—mento e l— r—gionevolezz— delle
disposizioni e del modo e dell— form— delle disposizioni ™he si prendonoD e sopr—ttutto
l— ™—rità e l— p—zienz— d—r—nno splendidi fruttiX il tutto ™ondito d— —m—˜ile gio™onditàF
gor—ggioD fede nell— €rovvidenz—D —˜˜r—™™i—ndo l— ™ro™e ™he hio ™i dà quotidi—n—menteF
Circolare Salesiani / 1931-6-19 /
gol prossimo vuglio il qiorn—le g—ttoli™o divent— org—no dell9—zione ™—ttoli™— per tutte
le missioni del qi—pponeF FFFsl giorn—le è settim—n—le e per™iò ˜isogn— ™he se vogli—mo
™he l— nostr— missione si— ˜en r—ppresent—t— —lmeno un— volt— —l mese mi si invii del
m—teri—leF uesto l—voro di ™oll—˜or—zione non deve diminuire quello per il nostro hon
fos™o ™he verrà tr—sform—to po™o —ll— volt— nel follettino s—lesi—noF
gome vedeteD l— p—lestr— dell— ˜uon— st—mp— è —pert— — tutti e desidererei ™he d—vvero
tutti si imperson—ssero di questo ™he fu sempre uno dei l—vori più ™—ri —l ™uore di hon
fos™oD e port—ssero tutti un v—lido —iuto e —ll— st—mp— gi—pponese in genere e —ll—
s—lesi—n— in spe™ieF
snizieremo ™ol prossimo mese l— pu˜˜li™—zione delle vi„„…‚i ge„„yvsgriF en™he
per quest— nuov— inizi—tiv— dom—ndo il ™on™orso di tutti i ™onfr—telli ™oll— ™oll—˜or—zione
e ™oll— preghier—F
sl qiorn—le g—ttoli™o viene ™eduto —i g—piEwissione —l prezzo —nnuo di —˜˜on—mento
di ‰en IDQHF v— wissione di wiy—z—ki si è prenot—t— per QHH ™opieF
12Eettivamente gli aiuti dati e promessi da Don Torquiunst furono fonti di tanti guai per Don Cimatti.
La crisi economica mondiale non gli permise di mantenere le promesse, e Don Cimatti rimase con i
debiti da pagare.
IUP

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E u— e là si viene prov—ndo qu—l™he ost—™olo nello sviluppo dei nostri or—toriettiF sn
molti ™—si si tr—tt— di m—lintesi o di imprudenzeD in —ltri di vere guerri™™iole sus™it—te
™ontro l— wissioneF
†i si— sempre un pieno —™™ordo ™olle —utorità lo™—li spe™i—lmente s™ol—sti™heF
FFF€ur insegn—ndo qu—ndo lo si ™rede opportuno l— religione non si f—™™i—no —pprezz—E
menti o —llusioni né in ˜eneD né in m—le —lle religioni n—zion—liF
FFFƒi—mo —gli inizi di v—rie opereF ‚egni in tutte l— genuinità del nostro sistem— e dello
spirito inform—tore del medesimoF
FFFi un— p—rol— —n™or— sui nostri ge„ig…wixs e sull— questione già ventil—t— e proE
post— e risolt— sul f—ttesimo dei medesimiF xon è il ™—so di ripetereD m— direiD non si
™orr— troppoF F F sl ™—te™umen—to è prep—r—zione —ll— verità ™—ttoli™— e novizi—to —ll— vit—
™risti—n—F xon do˜˜i—mo solo d—re l— gr—zi— —lle —nime ™ol f—ttesimoD m— do˜˜i—mo
st—˜ilire il più solid—mente possi˜ile l— ghies— ™—ttoli™— nell— missione — noi —0d—t—D e
— questo ™on™orre ™erto l— ™ooper—zione dell— volontà dei ™—te™umeni @™he viv— per un
periodo —˜˜—st—nz— lungo l— vit— ™risti—n— —n™he nelle pu˜˜li™he m—nifest—zioniA —ll9efE
(™—™i— dell— gr—zi—F v—vori—mo per moltipli™—rliD f—™™i—moli istruire o istrui—moli noiD
pr—ti™hino per un tempo ™onveniente —n™he i doveri pu˜˜li™i del ™risti—noD di—mo loro
un ˜uon es—meF F F insomm— f—™™i—mo per p—rte nostr— tutto il possi˜ile per —vere un—
™ertezz— mor—leD ˜—s—t— su r—gioni positiveD dell— loro persever—nz—F F F e poi preghi—moD
preghi—mo molto e segui—moli spe™i—lmente dopo il f—ttesimo ™ol ™onsiglioD ™ol ™—te™hisE
mo di persever—nz— e ™on tutti gli —ltri mezzi ™he lo zelo e l9esperienz— vi h—nno f—tto
ri™onos™ere miglioriF
gon™ludo ™ol pensiero del ƒF €—dre —i mission—riX p—te del ™—ttoli™ismo e dell9eposE
tol—toD o™™up—tevi delle ™ose di hio e delle —nime e si—te fr— voi unitiF
Rinaldi Filippo / 1931-7-4 /, Rettor Maggiore
hon gim—ttiX ƒ—lute ottim—F xon m—n™—no le pi™™ole indisposizioni @ne ho —vuto un—
™he mi è dur—t— tre giorniA m— ™hi ™i pens—c gerto sono gli —vvisi dell— ve™™hi—i— e dell—
morte ™he —v—nz—F istote p—r—ti3 v—voro non m—n™— e @s—lvo le in™—p—™itàA mi p—re di
potervi tener dietroF
€r—ti™he di pietà mi sem˜r— di f—rle tutteF u—l™he di0™oltà qu—ndo non posso f—rle
in ™omuneF ƒono il vero sostegno —n™he per ™om˜—ttere le tent—zioni ™he non m—n™—noF
g—ritàX pieno —™™ordo ™on tuttiF
ro ˜rontol—to fr— me e me —lle volte dei ƒuperioriX non di veiY hon ‚i™—ldoneD hon
p—s™ieD hon qir—udiF F F non si f—nno viviD e ™e ne s—re˜˜e ˜isognoF hon fr—g— mi s™riveX
h— R mesi d— „orino null—F ghe vuolec ƒi—mo i più lont—niY s—ppi—mo ™he i ƒuperiori
pens—noD preg—no per noiF F F m— un rigo di rispost— —lle lettereD vi—F F F elmeno per
s—pere ™he sono —rriv—teF
g—pis™o3 sl ƒigF hon ‚i™—ldone fu —mm—l—to ! gli —ltri sono in giroF feh3 vei h—
IUQ

10 1931
™—pitoF xelle ™ir™ol—ri del ƒigF hon ‚u— ™i sono delle ™ose ™osì ˜elle sull— rispost— —lle
lettereF F F
ghe vuolec FFFs ƒuperiori non h—nno ™reduto ˜ene —derire —l desiderio di tutti i misE
sion—ri pel funzion—mento dell9…0™io wissioni e ™osì si—F hon ‚i™—ldone h— troppo d—
f—re e l9u0™io non funzion—F €er me ho quest— ™onvinzioneF ro suppli™—to i ƒuperiori per
un po9 di —iutoF F F —n™he ™on telegr—mm—F F F mi er— st—to promesso e in ˜—se — questo
ho —perto il ˜u™oD ™he or— è d— ™hiudereF
FFF v— ™risi mondi—le è un— gr—n ˜rutt— ™os—D m— —n™he quiD se si rispondesse non è
possi˜ile uno s— ™ome f—reD m—F F F €ermett— lo sfogo e di™— —i ™—ri ƒuperiori ™he ™i —iutino
—n™he per letter—F F F sn ogni ™—so h—nno ˜en i segret—riF s ™onfr—telli si dom—nd—noX w—
™he f— tutt— quell— gentecF ‚i™ord— —l g—pitolo gener—le l— f—mos— questione hon ƒ—v—ré
sul reso™onto ™he dom—nd—v— dell9oper—to dei ƒuperioric e p—rte l— questione di dirittoD
™he non fu risolt—D non er— mi™— lo st—to d9—nimo di hon ƒ—v—ré @forse —n™he il suoAD m—
di non po™hi ™onfr—telliF F F e sono tutte queste pi™™ole ™ose ™he le ™re—noF €ermett— l—
digressione e lo sfogoX so ™he p—rlo —l €—dreF
Rinaldi Filippo / 1931/-7-6 /, Rettor Maggiore
‚i™evo in questo momento le —™™luse provenienti d—l ƒigF hon „orquinstF wi di™e ™he
il ƒuperiore w—ggiore non volle neppure leggerl— se non er— ™orred—t— del p—rere del
ƒuperiore dell— wissioneF13
h— tempo ne —vevo s™ritto esponendo i miei pensieri ™he ri—ssumoX
È ™erto un— ˜uon— o™™—sioneY e ™hissà qu—ndo ne verrà un—F F F w— l— missione o meglio
l— gongreg—zione non può ™erto p—g—re quel terreno se non è —iut—t— d—i ƒuperiori o d—
—ltre personeF r— pure ˜isogno di person—leD se deve togliere si— pure po™hi ™onfr—telli
d—ll— wissioneF
„empo f— l9er™ives™ovo di „okyo p—rl—ndo ™on me di™ev—X g—pirà ™he non posso
l—s™i—re per lungo tempo il terreno diso™™up—toF F F quindi mi urge un— rispost—F hon
„orquinst ™he fu il primo intermedi—rio dell— ™os— di™e ™he ™ontr—ri—mente — quello ™he
—vev— o'erto qu—ndo er— ™ostìD d—t— l— situ—zione ™—ttiv— degli —'—ri in ergentin—D non
potrà d—r null—F
FFFuidc È giunto il tempo di sl—n™i—rsic ƒe i ƒuperiori —iut—no per il person—le e per
i mezziD —v—nti in hominoF €er —ltri motiviF F F non s—prei ™he direF xon so ™he pensinoD
™ome già dissi olim per l— teologi— dei nostriD ™ui ˜isognerà presto pens—reF
…n piede — „okyoD se s—remo negli im˜—r—zziD ™i f—™iliterà il ™ompito per™hé il qr—n
ƒemin—rio funzion— ˜eneD e forse —n™he i s—lesi—ni potre˜˜ero port—re un ˜uon ™ontri˜uto
per l9insegn—mentoF
13Si tratta dell'andata dei Salesiani a Tokyo su domanda dell'Arcivescovo, che voleva adare loro la
zona di Mikawashima.. Vi andranno nel gennaio 1933.
IUR

10 1931
FFFeltri v—nt—ggiX gli studi dei nostri ™hieri™i e dei nostri semin—ristiD ™he f—tti — „okyo
h—nno un v—lore in™omp—r—˜ile nell9estim—zione pu˜˜li™— ! e verre˜˜e f—™ilit—to l9—™quisto
dei titoli ne™ess—riF v— vi™in—nz— delle —utorità di ogni genere gi—pponesi e str—niereD
religiose e ™iviliF F F
snsomm— i v—nt—ggi sono in™—l™ol—˜iliD l9o™™—sione è ™erto delle più f—vorevoliF †ide—nt
p—tres3
Circolare Salesiani / 1931-7-6 /
uestione st—mp—F ‚ingr—zio di ™uore dell— viv— p—rte™ip—zione ™he tutti i ™onfr—telli
h—nno port—to — quest— questione ™ol loro ™onsiglio e ™ol vivo desiderio di ™ooper—re ™on
tutte le loro forze —ll— sempre più perfett— re—lizz—zione dell— medesim—F gome s—pete l—
nostr— s™uol— tipogr—(™— h— inizi—to il suo l—voroD è in gr—do di —ssumere già molti l—voriD
e mi p—re si— doveroso tri˜ut—re —l nostro hon w—rgi—ri— ™he d— tempo è in™—ri™—to di
quest— import—nte m—teri—D il più vivo ringr—zi—mento per l9oper— ™osì pro(™u— svolt—
(no —d or— e per quell— ™erto più forte ™he ™oll— ™ooper—zione di tutti verrà svolgendo
—n™or— di più per l9—vvenireF ennun™io int—nto l— nuov— pu˜˜li™—zione mensile delle
vi„„…‚i ge„„yvsgri @—˜˜onF —nnuo ¥ IAF14 ve spese di questo primo numero
s—r—nno sostenute d—l gentroF
ve singole residenze dom—ndino — yit— il numero di ™opie ™he ™redono ne™ess—rio per
un— ˜uon— ré™l—meF ƒi di'ond—no il più possi˜ileF v—s™io — v—nt—ggio delle residenze
tutto il gu—d—gno ™he potete ri™—v—rneF sl primo f—s™i™olo è il tr—tt—tello del nostro hon
fos™oX pond—menti dell— ver— ‚eligioneF15
evrete poi già ri™evuto nelle singole ™—se dei s—ggi del nuovo qiorn—le g—ttoli™oD
™he è divent—to l9org—no dell9—zione ™—ttoli™— per tutte le missioniF ‚i™everete il numero
ri™hiesto di ™opie settim—n—lmente @—˜˜onF —nnuo f—tto —ll— wissione ¥ IDIHD ™opi—
sep—r—t— Q ™entF en™he questo ri™—vo lo l—s™io —lle singole residenzeF sl gentro p—gherà
gli —˜˜on—menti —nnu—li ™orrispondenti —lle ™opie ™he —vete prenot—toF
sl nostro hon fos™o — tempo opportuno diventerà mensile e s—rà il follettino ƒ—leE
si—noF
€er l— questione dell— prop—g—nd— fr— i p—g—ni ™he (no —d or— fu f—tt— per mezzo
dei ™osiddetti pyqvsi„„sD si de™ideX sospendi—mo l— pu˜˜li™—zione dei medesimi
nell— form— e form—to (nor— us—to @il pensiero un—nime dei ™onfr—telli —l rigu—rdo è
™hi—rissimoAF
FFFs nostri pyqvsi„„s ™on™epiti —ll9europe—D pur ™ontenendo un m—teri—le —ss—i ˜uono
e ™he potrà in seguito essere utilmente rim—neggi—toD non er—no sempre —d—tti —ll— mente
14Le LETTURE CATTOLICHE, in giapponese KOWASHU, erano piccoli libretti mensili di vari ar-
gomenti religiosi e istruttivi su imitazione di quelle iniziate da Don Bosco. Durante la guerra per
mancanza di carta furono sospese e poi riprese no al 1951, arrivando no a 143 numeri.
15Sono le brevi istruzioni ai giovani che Don Bosco premette al Giovane Provveduto.
IUS

10 1931
gi—pponeseF xon ˜—st— insomm— ™he noi —˜˜i—mo l— ˜uon— volontà di f—re un— tr—duzione
di un— ™omposizione it—li—n— o di —ltr— lingu— in gi—pponeseF fisogn— ™he il nostro
l—voro p—ssi l—s™i—temi dire ™osìD —ttr—verso l— mente e l9—nim— di un gi—pponese ™he
s—ppi— s™rivere ˜ene l— su— lingu—D gli di— quell— ton—lità ™he noi ™osì —n™or— lont—ni d—llo
spirito e d—ll— edu™—zione ment—le gi—pponese non possi—mo imprimere —lle nostre povere
tr—duzioniF ellor— forse ™i legger—nno ™on m—ggior fruttoF
FFFqr—nde insegn—mento per noiF p—™™i—mo™i un— volt— di più gi—pponesi ™ollo studio
™ontinuo dell— lingu—D dell— stori—D dei ™ostumiD dello spirito di questo popolo d— noi
—m—toD il popolo — ™ui do˜˜i—mo ™ons—™r—re tutto noi stessiF s nostri ™hieri™i or— h—nno
tutte le possi˜ilità e ™omodità per f—r meglio di qu—nto —ltri —˜˜i—no potuto f—re (n quiD
questo studioF
u—nti h—nno ri™evuto d—ll— €rovvidenz— doti spe™i—li per rius™ire in questo intento
form—tivo di se stesso —i ˜isogni dell9—m˜ienteD l—vorino ™on s—nto zeloF È o˜˜ligo gr—ve
per tutti il ™orrispondere — questo dovereF hon gim—tti si mette tot—lmente — dispoE
sizione di tutti per fornirvi qu—nto è ne™ess—rioF i per —more delle —nimeD per l9onore
dell— nostr— gongreg—zioneD —n™he in questo i ƒ—lesi—ni del qi—ppone dovre˜˜ero essere
—ll9—v—ngu—rdi— del progressoF
Don Caviglia Alberto / 1931-7-21 /, salesiano, studioso di Don Bosco
ƒpedito l9ultimo ˜iglietto mi giunge l— su—D ™oll— su— gr—nde ™—ritàF ghe il ƒignore l—
rimeriti e le di— il IHH e per l— s—lute m—teri—le @vei deve —lmeno (nire il l—voro su hF
fos™oA @e poi si vedràA e per l— su— prosperità spiritu—leF xon tem—3 vei —ndrà dritto
in €—r—disoD e molto in su @d—to ™he ™i si— un su in €—r—disoAF F F ƒ— per™héc €er™hé
hF el˜erto h— predi™—to sempre ed h— pr—ti™—to sempreD —n™he verso l— pover— missione
gi—pponeseD l— ™—rità di qesùF ellegr—mente dunqueF
FFF€otendo spezzi un— l—n™i— per le missioniF F F e —n™he per quell— del qi—pponeF F F ve
—ssi™uroD —m—tissimo hF el˜erto ™he hF gim—tti e i suoi l— ri™ord—noF vei ™ont— TRF F F hF
gim—tti SPF F F m— t—nto l9uno ™he l9—ltro —˜˜i—mo —n™or— molte ™ose d— f—reF F F €redi™hiD
s™riv—D l—vori per le missioniD per l9—rteF F F e qesù tien ™onto di tuttoF
FFFghe dirlec ghe il ƒignore per l— su— ™—rità e preghiere ™i ˜enedi™eF gerto quest9—nno
s—rà per me dei più preo™™up—nti per l— questione e™onomi™—D m— se —vrò fedeF F F wi
—iuti —d —verl— più forteD pur sem˜r—ndomi di —verl— tot—leF
ghe dirlec ghe — veiD ˜enef—ttore nostroD vogli—mo ˜ene e ™he l— ™onsideri—mo dei nostri
e di person— e di meritiY per™hé di f—tto dopo hioD ™hi oper—D sono i nostri ˜enef—ttoriD
non i mission—riF
ghe dirlec ghe ho un —rdente desiderio di rivederl—F i l— vedo di f—tto ogni giorno ™on
qesù nel ƒ—nto „—˜ern—™oloF hove ™9è vuiD ™9è l— ™—rità ! e vei è l9uomo dell— ™—ritàF F F
dunqueF F F v9—˜˜r—™™io ™on l9—nim—D el˜erto mioF ƒ—luti tuttiF
IUT

10 1931
Circolare Benefattori / 1931-8-10 / in Italia
wi rivolgo ™on (du™i— —ll— su— già t—nte volte speriment—t— ™—rità verso l— nostr— pover—
missione gi—pponeseD per™hé vogli— ™on un sussidio str—ordin—rio venir™i in —iutoD trov—nE
domi press—to d— urgenti ne™essitàF ve opere ™ompiute in quest9—nno @esilo inf—ntileD
„ipogr—(—D —mpli—mento del ƒemin—rio provvisorio e P nuove residenzeA h—nno t—lmente
d—to fondo —ll— ™—rità dell— €rovvidenz— e determin—to de˜iti t—liD per ™ui ho ˜isogno
urgente dell9—iuto di tuttiF
sl ˜ene re—lizz—to in questi —nni di l—voro è in p—rte —™™enn—to nell9—™™luso prospettoF
È tutto oper— dell— ™—rità dei ˜enef—ttori ed —mi™i dell— missione s—lesi—n— in qi—pponeD
fr— ™ui ™onti—mo l— †F ƒF per l— qu—le quotidi—n—mente preghi—moF
u—nto nell— su— ˜ontà vorrà disporre per venir™i in —iutoD può essere invi—to ™on
qu—lsi—si mezzo —l sottos™rittoF gon sensi dell— più viv— ri™onos™enz—
Mooney Edward / 1931-8-19 / S.E. Mons. , Delegato Apostolico16
€erdoni l— ™—rt— e l— ™—lligr—(—F ƒono in m—reF F F 17
himenti™—i nell9ultim— letter— di dom—nd—re —ll9iF†F il p—rere su un— questione proE
post—mi d— qu—l™he mio ™onfr—tello mission—rio e ™he mi sem˜r— degn— di ™onsider—zioneD
m— nello stesso tempo un po9 deli™—t— se fosse ™onsider—t— nel suo ™omplesso o pens—t—
fuori di wiy—z—kiF
…n— delle dom—nde ™he f—nno i p—g—ni —i mission—ri di wiy—z—ki e più —i ™risti—ni èX
ghe f—te voi per l9smper—tore timmucF
gome †F iF s—D timmu è il ™—postipite dell— din—sti— imperi—leF v— leggend— lo f—
n—s™ere in provin™i— di wiy—z—kiF v— stori— lo f— p—rtire d— wiy—z—ki per l— ™onquist— del
qi—pponeF e wiy—z—ki h— eretto un m—gni(™o tempio @govern—tivoA e non ri™ordo ˜ene
se in ƒettem˜re o —ll— (ne di ytto˜reD si ™ele˜r— un— gr—nde fest— @più d— ™onsider—rsi
fest— p—es—n— ™he religios—AF
i™™o il quesitoX
—A €revi— prep—r—zione ™on —rti™oli di giorn—leD spieg—ndo il signi(™—to genuino dell—
™erimoni—D ™he ™ioè si f— per onor—re l— din—sti— imperi—le e l9—ttu—le regn—nteD
˜A xon potre˜˜ero i ™risti—ni in ™orpo —nd—re di fronte —l tempioD tenere ™olà un
dis™orso d9o™™—sioneD preg—re per l— prosperità dell— f—migli— imperi—le e del qi—pponeD
e™™Fc
s v—nt—ggi — nostro p—rere non sono disprezz—˜iliX
IF E i™™it—re sempre più nei ™risti—ni l9—mor p—trioF
PF E himostr—ndo ™on —tto pu˜˜li™o t—le —'ettoF
16Succeduto a Mons. Giardini.
17Era in viaggio verso la Cina (Macao...) per predicare gli Esercizi Spirituali.
IUU

10 1931
QF E i sollev—ndoli ™osì un po9 più d—l loro livello di inferiorità presso i p—g—niF
RF E p—r oper— di penetr—zione —n™he nell— ™os™ienz— p—g—n—D sostituendo — quell— ™he
essi ™hi—m—no adorazione il ™on™etto di rispetto ri™onos™enteF
SF E himostr—ndo ™on t—le —tto pu˜˜li™o l— nett— di'erenz— ed il motivo per ™ui i
™risti—ni non possono p—rte™ip—re —ll— funzione p—g—n—F
‚ipetoX l— ™os— s—re˜˜e prep—r—t— —ll— lont—n—D ™oi de˜iti permessi ed intese delle eutorità
lo™—liD prep—r—ndo —nime e ideeF h—t— l— qu—lità del festeggi—to @un uomoD un uomo
stori™oD ™ui è eretto un tempio n—zion—leD ™—postipite dell— din—sti— regn—nteD e™™FA non
trovo in™onvenienti veriF gerto ™he se si vuole ™on questo pens—re —l pro˜lem—X €ossono
i ™risti—ni f—re m—nifest—zioni ™ongeneri d—v—nti —i templi p—g—nic estendendo il ™—so
p—rti™ol—re — leggeD l— ™os— ™—m˜i— —spettoF
e noi sem˜r— ™he togliendo d—ll— questione tutti i mezzi terminiD ed —gendo ™on ™hi—rezE
z— e ™on fr—n™hezz—D l— fede ™—ttoli™— ne veng— — gu—d—gn—re ! e si di— —n™he un— ˜uon—
m—no —l qoverno ™he di™hi—r— essere i suoi templi shintoisti monumenti n—zion—liD non
religiosiD e serve — retti(™—re ™os™ienzeF ƒe l9iF†F ™he è più — ™ont—tto ™olle eutorità e
per l— ™ompetenz— ™he ve dà l9—lt— ™—ri™— ™onos™e meglio il d— f—rsiD ritiene opportuno
prendere in ™onsider—zione l— questioneD —˜˜i— l— ˜ontà —l più presto di f—rmi ™onos™ere
il suo p—rere positivo o neg—tivo — wiy—z—kiD per inizi—re ! se del ™—so ! le pr—ti™heF
hell9iF†F reverendissim—F18
Rinaldi Filippo / 1931-8-20 /, Rettor Maggiore
xon —vendo —vuto ™ontrordini —lle due ri™hieste f—ttele se potevo —™™ett—re l9invito di hon
fr—g—D l9ho —™™ett—to e sto —nd—ndo in gin—D per sentimento di ri™onos™enz— verso questi
™—ri ™onfr—telliD ™he per qu—nto possono ™i —iut—noY ™oll— sper—nz— di elemosin—re qu—l™he
sussidio @per™hé sono in ne™essit—ti˜usF F F „orino null—F F F D ‚om— non se™ondo i ˜isogni
e ™on molte p—roleF F F D ™9è solo l— ™ertezz— dell9—iuto di hioAY ™on senso di penitenz— per
i miei pe™™—ti e per tent—re di f—re un po9 di ˜ene —n™he in gin—D e vedere se ries™o —
s˜—ttermi un po9 d—ll— vit— superior—leF F F ™heD vei s—D form— l— più gr—nde gioi— di hon
gim—ttiF F F €er l9—nim— sono sempre lo stessoX non mi p—re diminuis™— l— ˜uon— volontàY
qu—l™he pi™™olo progresso ™9èD m— ™9è il mio l—to de˜oleF
ghe vuolec sl ƒignore mi h— f—tto per essere som—ro e muloD e non ™—v—lloD ™ome mi
h—nno voluto ridurre ! si— pure —n™he per l— mi— super˜i— ! e non so f—re ™he l— p—rte
18Sarà bene tener presente che nel 1936 la S. Sede, con un'Istruzione speciale per il Giappone approvò e
regolò queste proposte, presentate poi dai vescovi, considerando le cerimonie ai templi scintoisti un
segno di rispetto verso lo stato, e non cerimonie religiose. A. A. S. 1936, 406 segg. Il sommario della
risposta di S.E. il Deleg. Apost. fu il seguente: Credo dover rispondere colle parole di San Paolo:
`Praeceptum Domini non habeo, consilium autem do. . . ', aggiungendo subito che tale consiglio
sarebbe recisamente sfavorevole.
IUV

10 1931
di som—ro e muloF €ossi˜ile ™he i ƒuperiori non —˜˜i—no —n™or— trov—toF F F per questo
povero essereD qu—nto gli spett—c
FFFvei s— i pensieri di hon gim—tti @li ho espressi —n™he nell9ultim— letter—A ™ir™— i
provvedimenti di €rop—g—nd— pide e dei ƒuperiori sulle missioniX non sono roseiF el
€—dre si può p—rl—reX —d —ltri noF xon posso dirmi ™ontentoD è detto tuttoF ƒpero
™he tutti gli —ltri ™olleghi di wissione si—no di p—rere ™ontr—rioD e ™he questo ™—piti solo
per questo povero qi—pponeF F F e per quello ™he si riferis™e —ll— mi— nullitàD è quello
™he ™i vuole per umili—rl— sempre piùF w— i ™onfr—telli h—nno ˜isogno di s—pere ™he
possono ™ont—re sui mezzi di l—voroF F F e — tutt9oggi non li —˜˜i—moF gonto ten—™emente
sull— €rovvidenz—D per™hé non vedo —ltro di positivo intorno — meF †—d— —n™he tutto
questo per l— mi— super˜i— e per i miei pe™™—tiF gerto qu—ttro —nni di suppli™he — ‚om—
pel ƒemin—rio h—nno ™on™luso nessun— rispost—Fu—si un —nno di insistenze presso i
ƒuperiori @ho in™omin™i—to d—l xovemFEhi™F s™orsoA h—nno ™on™luso ™he — metà —gosto
non si s— ™he s—rà per il prossimo —nnoF F F
FFFi™™o per™hé hon gim—tti è un po9 repu˜˜li™—no o rivoluzion—rio di fronte —ll— ˜uroE
™r—zi—D ˜rutt— p—rol—™™i—F yhD se non ™i fossero RH o SH giorni di vi—ggio non s—re˜˜ero
soldi m—le spesiD ™orrere e tir—re un po9 le ore™™hie — tuttiF
em—tissimo €—dreD perdoni lo sfogoD le irriverenzeF F F vei s— meglio di me ™ome f—™ev—
hon fos™oF F F vei mi s™riveX qu—i se non ™hiedi3F „ento di eseguireD ™ome meglio possoF
S.S. Pio XI / 1931-8-27 /a Sua Santità Papa Pio XI
Promemoria sulla propaganda stampa19
pr— le ™ure prin™ip—li ™he stettero — ™uore —i (gli di hon fos™o (n d—ll9inizio del l—voro
—postoli™o nell— missione indipendente di wiy—z—kiD —0d—t— loro d—ll— ƒF ƒede nel IWPVD
fu l— prop—g—nd— dell— ˜uon— st—mp—F
yltre™hé f—vorire — tutto potere nell— loro missione l— st—mp— ™—ttoli™— ™he trov—rono
già inizi—t—D inizi—rono nel IWPV il periodi™o hyx fyƒgy ™he d— mensile si tr—sformò —
quindi™in—leD e per l— form— popol—re in ™ui è red—tto e per l— m—teri— interessò non solo
l— nostr— missioneD m— p—ssò ˜en presto i ™on(ni dell— medesim—D gr—ditissimo —n™he in
—ltre dio™esi e missioniF
FFFw— —vev—mo ˜isogno di metter™i — ™ont—tto spe™i—lmente ™oi p—g—ni per i qu—li si
iniziò l— pu˜˜li™—zione di pyqvsi„„s popol—ri @poglie sp—rseAD ™he quindi™in—lmente
port—v—no l— ˜uon— p—rol— —i p—g—niF
FFFe f—re poi ™onos™ere lo spirito dell9oper— nostr— furono pu˜˜li™—te due vite del
fie„y hyx fyƒgy @un— pi™™ol— ed un— più voluminos— per il gr—n pu˜˜li™oAF
FFFe v—nt—ggio diretto dei giov—ni fu pure pu˜˜li™—t— l— vit— di ƒe†sy hywixsgy
19Il promemoria probabilmente accompagnò i libri pubblicati dai Salesiani no alla data sopra indicata
e che vennero presentati in omaggio al S. Padre Pio XI.
IUW

10 1931
™he pi—™que —ss—i e ™he ritengo fu un— delle ™—use ™he insieme —ll— vit— di hon fos™o ™i
pro™urò le prime vo™—zioniF
FFF €otemmo re—lizz—re —n™he l— st—mp— del †exqivy …xspsge„y in lingu— popoE
l—reD in modo ™he fosse —™™essi˜ile —ll— lettur— del popolo e dei f—n™iulliF
v— €rovvidenz— ™i h— —iut—to per poter inizi—re l— modest— s™uol— tipogr—(™— hyx
fyƒgy e oltre ™ontinu—re le opere periodi™he inizi—te ed intensi(™—rleD si sono inizi—te
™ogli stessi intenti del nostro fe—to €—dre vi vi„„…‚i ge„„yvsgriD ™he tent—no
di f—re oper— di preserv—zione per i ™—ttoli™i e di ™orrezione per i p—g—niF
v9om—ggio ™he i ƒ—lesi—ni desider—no f—re —l ƒF €—dre dell— loro modest— oper— di
prop—g—nd— per l— st—mp— ™—ttoli™— h— il motivo di dire —l ƒF €—dre ™he desider—no l—vor—re
™ogli intendimenti del €—dre loro dol™issimo per il ˜ene delle —nimeD per impetr—re su
loro e sui loro ™ooper—tori un— spe™i—le ˜enedizioneD e se è possi˜ile —iuti spe™i—li per f—r
fronte —lle impellenti ne™essità del momento —0n™hé l9oper— inizi—t— prosperiD si dil—ti
sempre più — v—nt—ggio delle —nimeF
sn fedeX
hon †F gim—tti
ƒuperiore dell— wissione
€FƒF E himenti™—iX — f—vorire —n™he l— ˜uon— musi™— fr— i f—n™iulli fu pure inizi—t—
l— pu˜˜li™—zione di ƒu ™—nti—m ™he h— in™ontr—to —ss—i @(nor— furono pu˜˜li™—ti due
f—s™i™oli20A ed è —n™he in uso in —l™une s™uole dell9smperoF
Consiglio della Missione / 1931-8-31 /
xell9impossi˜ilità di dirvi ™on pre™isione qu—ndo s—rà ™he potremo f—re un9—dun—nz—
™onsili—reD vi prego di ™omin™i—re — pens—re —i seguenti punti per vedere ™he ™os— si— utile
de™idere nel ƒignoreF
IF E ro spedito di questi giorni — ‚om— nuov— suppli™— per il nostro vero semin—rioF
‚i™evuto dopo po™o rispost— neg—tiv— —l ri™orso pre™edenteD ho ris™ritto — €rop—E
g—nd— e —n™he —ll— €ro™ur— ™he nonost—nte l— ripuls—D presenti lo stesso l— suppli™—F
sl motivo ™he €rop—g—nd— —ddu™e non è di prin™ipioD m— solo per l— ™risi del momenE
to presenteD ed —ssi™ur— di prendere l— nostr— dom—nd— in ˜enevole ™onsider—zione
nel prossimo eprileF €er noi ™erto è t—rdiD m— si™™ome può d—rsi ™he €rop—g—nd—
insist— sul ri(uto ™osì ˜isogn— ™he noi si—mo pronti —d un— soluzioneF
20Questi due fascicoli conservati nel Cimatti Museum di Tokyo contengono 16 canti musicati nel 1926,
su parole prese dai libri delle scuole elementari, che erano stati usati per lo studio del giapponese.
IVH

10 1931
PF E wi s™rive il nostro hon „orquinst ™he i ƒuperiori lo h—nno st—˜ilito per le wissioni
dell9sndi—D e soggiungeX sn qu—nto potrò —iuterò sempre il qi—ppone ™he mi pi—™e
t—nto e in ™ui fui ™osì ˜en tr—tt—toF i di f—tto p—gherò ™iò ™he ho promessoD e se le
(n—nze me lo permetter—nno d—rò qu—l™he ™os— di più l9—nno prossimoF
QF E y™™orre pens—re e tent—re qu—l™he soluzione per l— nostr— questione (n—nzi—ri—Y
per or— ho ™ontinu—to — s™rivere —i ƒuperioriD —i ˜enef—ttoriD ho f—tto present—re —l
ƒF €—dre le nostre pu˜˜li™—zioni di prop—g—nd— st—mp— e —n™he un memori—le doE
m—nd—ndo — ƒFƒF stess— un sussidio str—ordin—rioF fisognerà ™he f—™™i—mo preghiere
spe™i—li per il ˜uon esito di tutte queste pr—ti™heF
ƒpero d—ll— gin— di —vere un prestitoD m— i prestitiD se —ggiust—no l— situ—zione sul
momentoD ™i port—no oneri non indi'erentiF €er or— preghi—mo ™on fedeD e f—™™i—mo
e™onomi— ™on ™riterioF
Valentini Eugenio / 1931-9-1 / per l'ordinazione
„i ho ri™ord—to e seguitoD t—nto più in quel giorno ˜enedetto in ™ui (n—lmente s—r—i tutto
di qesùF heo gr—ti—s3 ed multos —nnos e qesù ˜uono ti f—™™i— tutto suo nel senso più
™ompleto dell— p—rol—F
yttim— lettur— quell— di ƒF pr—n™es™o ! — me h— servito molto e mi sem˜r— ™he si—
˜uon— e ne™ess—ri— prep—r—zione per ™—pire lo spirito di ƒF pr—n™es™o e hon fos™oFFF
xiente p—ur— qu—ndo s—pr—i in te nuovi l—ti e pieghe di teF gi ™onos™eremo non so
qu—ndoF F F in €—r—disoD dove —vremo ™—mpo di v—lut—re perfett—mente l— ˜ontà di hio
per noiF ueste nuove ™onos™enze v—lg—no — m—ntenerti umileF F F quello è il fond—mento
veroF
ƒF pilippo di™ev—X sn gu—rdi—D ˜uon qesùD ™he un momento o l9—ltroD se non mi tenete
l— m—no in test—D pilippo vi tr—diràF ƒostituis™i pure iugenioF F F
‚i™ordo di €rim— wess—X ƒ—™erdos in —eternumF ƒii ™ome hon fos™o forte umile e
ro˜ustoD —m—ndo svis™er—t—mente qesùD w—ri— e il €—p—F
Rinaldi Filippo / 1931-9-15 /, Rettor Maggiore
heo gr—ti—s3 gome le —vevo promesso e™™ole — d—re un po9 di reso™onto dopo gli eser™iziD
™hiusi feli™emente quest9oggiF xe —vevo ˜isognoF sl ƒignoreD l— w—mm— e hon fos™o mi
h—nno —iut—toY e se de˜˜o pens—re d—lle disposizioni —ttu—li spero di ™onst—t—re per lungo
tempo i fruttiF xon entusi—smo od e™™essive ™ommozioniD ™ome in —ltre muteD m— ! se
non s˜—glio ! ri™onos™imento miglioreD più re—leD più vero di meF
ƒper—vo di —nd—rmeneD per™hé —n™he il ™lim— dell— gin—D ™olle sue ™onseguenze mi d—v—
IVI

10 1931
l9impressione dell— p—rtenz—D m— il ƒignore (nor— non mi vuoleF F F ro —n™or— t—nto d—
p—g—reF F F 21
gome le ho dettoD i ™—lori del qi—ppone e gin—D ™ogli —nnessi e ™onnessiD mi h—nno
un po9 in(—™™hitoD m— torn—toD se —rrivo e se — hio pi—™eD in qi—pponeD ™9è l9—utunno e
™on quello il fres™oF xon vorrei pens—sse ™he sono mori˜ondoF F F gredo ™he nessuno dei
™onfr—telli si si— —™™orto delle mie miserieD ™he ho o'erto —l ƒignore per t—nti s™opiF ƒono
sempre l— stess— pelle dur—F
ve mie impressioni sull— gin—X
—A hesiderio dei ™onfr—telli di l—vor—re alla salesiana @e —n™he — ™osto di —ssumersi
odiositàAX ho ˜—ttuto disper—t—mente su questo tonoF x—tur—lmente p—rl—ndo d—i tetti
in giùD il mio povero p—rere è ™he seD concordi animo non si ˜utter—nno su quell— str—d—D
le nostre opereD l— missione spe™i—lmenteD fr— PS —nni s—r—nno ™ome or—D se non peggioF
˜A hon fr—g— mi p—re l9uomo ‘—d—tto“ ed è in ˜uon— —rmoni— ™on tuttiF ƒpirito
™on™ili—tivo e ™—rit—tevoleF
€reghi per meD ™he so sput—re t—nte sentenze e (nirò ™ol non pens—re — meF wi
˜enedi™— mettendomi le m—ni sull— test—F F F ve dirò ™on ƒF pilippo xeriX xon si (di di
hon gim—tti3F @vui lo di™ev— —l ƒignoreAF
Circolare Salesiani / 1931-9-21 /
pin—lmente posso —nnun™i—rvi il ritornoF e vo™e tutti gli s™hi—rimenti ™he desiderereteY
mi preme però — lode dei mission—ri ™inesi (ss—re —l™une ideeD ™he ™ome h—nno f—tto del
˜ene — meD spero ne f—r—nno — voi tuttiF
IF E v9oper— s—lesi—n— in gin— è ˜en —vvi—t—F h—t— l— n—tur— del €—eseD nei ™entri dove
si espli™— l9oper— nostr— @w—™—oD rong uongD ƒh—ngh—iA si possono —vere —iuti —n™he
d—lle eutoritàY il ™inese ! —n™he p—g—no ! è generoso per le opere di ˜ene(™enz— e
di edu™—zioneF
PF E v— missione v— —nim—ndosi in mezzo —lle gr—vi di0™oltà del momentoF sn™ertezz—
sul d— f—rsiD peri™olo di vit—D guerre e pir—teri—D di0™oltà di ™omuni™—zioneD pressioni
˜ols™evi™he e indirizzo ™omunisti™o nell9edu™—zione e religioneX ne sono i m—ssimi
esponentiF gristi—nità molto sp—rseD molte missioni @isol—te d—l ™entroA in pi™™oli
™entriD po™o l—voro f—tto sui giov—niD determin— un l—voro impro˜oD po™he vo™—zioniD
molte defezioniF
QF E s ™onfr—telli mission—ri ™or unum et —nim— un— —llegriD l—˜oriosiD si propongono di
intensi(™—re il l—voro —ll— s—lesi—n— @spe™ie per l— gioventùAF vi ˜enedi™— e protegg—
il ƒignoreF ro promesso ™he ™i —iuteremo —d invi™em ™oll— preghier—F vo st—to di
21In Cina ebbe forti attacchi di diarrea, che seppe dissimulare ai confratelli, i quali non se ne accorsero.
IVP

10 1931
™ose di ™ui sopr— si riferis™e —l g—ntonese @elemento ri˜elle —l governo di x—nkino
e unito —l momento —ttu—le —i rossiAF
Braga Carlo / 1931-9-21 /, Ispettore salesiano in Cina
xon è ˜ugi— dire ™he non ho m—i sentito ™osì forte il dist—™™oF F F ƒi inve™™hi— e ™i
—vvi™ini—mo —ll— morteF heo gr—ti—s3 €er evit—re le inutili g—reD l—s™io i ™omplimentiD
per™hé si iniziere˜˜ero inutili dis™ussioniF p—™™i—mo ™osìX
E hon gim—tti h— servito — qu—l™he ™os— nell— vostr— estim—zione e per il ˜enec heo
gr—ti—s3 ƒoli heo honor et glori—F €erdon—tegli tutte le de(™ienze e gli spropositiF
€er me ne ho gu—d—gn—to in tuttoX
E w—teri—lmenteD per™hé mi —vete ™operto di ™—rità ! e (no —ll9ultimoF F F e s—i ™he
proprio (no —ll9ultimo ti ho d—to gr—tt—™—piF F F sntellettu—lmenteD per™hé ho imp—r—to
—ss—i —ss—i in molti r—miD spe™ie v—lut—zione di uomini e ™oseF ƒpiritu—lmente per™hé ho
potuto f—re i miei eser™iziF
id or— —lle ™ose di ™ui non potei ™on ™—lm— p—rl—rti o per™hé non volevo detr—rre null—
—i tuoi doveri ! o per™hé non er—v—mo soliF ro ˜isogno per il IS prossimo di otto˜re di
un— rispost— de™isiv—F „u s—i ™he hon gim—tti dom—nd— — tutti @™osì ho l9—utorizz—zione
d—l ƒigF hon ‚in—ldiA e seguo o tento di seguire —n™he in questo hon fos™oX p—tt—
quell— ™he ritengo l— mi— p—rteD l—s™io ™he il ƒignore f—™™i— l— su—F
„u h—i i tuoi impegni ! le direttive dei ƒuperioriF hon gim—tti non intende intr—l™i—re
null—D né essere ™—us— di m—n™—nze —l tuo dovereF ƒe p—rlo è per™hé dopo le nostre
™onvers—zioni e quell— ™on hon pont—n—D ™9è forse l— possi˜ilità ™he possi—te venir™i in
—iutoF s miei ˜isogni urgenti sono un minimum di IHHFHHH vire @meglio se ISH mil— oppure
PHH mil—A per l— (ne d9—nnoF ƒe prim—D meglioX rim˜ors—˜ili nell9—nn—t— @™on o senz—
interessiAF ƒe non è possi˜ile —rriv—re — quell— somm—D —n™he meno @—n™he po™he migli—i—
di ‰enAD per™hé qu—ndo si è nell— ne™essità poco o molto h—nno sempre v—loreF FFF€er me
penso ™he l9—vvenire è nelle m—ni di hioF F F ˜uono pens—rvi e prevedere e provvedereD m—
or— ™9è ˜isogno d9—ltroF
xon so se il pensiero si— ™hi—roF i™™otiD g—rlo mioD esposte le ™oseD or— — te f—re quello
che puoi, senz— detr—rre null— —i tuoi impegni e doveriF
Braga Carlo / 1931-9-25 /, Ispettore salesiano in Cina22
g—rissimi hon fr—g— ! hon pont—n—D
ƒono —rriv—toDe se già non —vete ri™evuto l— mi— letter—D quest— vi —nnun™i ™he trovo
tutto —s™iutto in modo t—le ™he ™ol I ytto˜re non so ™ome f—re — ™ontinu—re @non per
22La cartolina andò a nire a Torino: che sia stata girata dai destinatari è indubbio. Don Fontana era
una specie di procuratore della Ispettoria Cinese, con residenza a Shanghai. Vedendo la situazione
tragica in cui si trovava Don Cimatti, forse pensarono con questo di riuscire a muovere i superiori.
IVQ

10 1931
gli impegniD ™ui è meglio non pensiAD m— per vivereF ƒuppli™o quindi l— ™—rità fr—tern—
— venir™i se è possi˜ile su˜ito in p—rzi—le —iuto per f—r fronte —lle prime ne™essitàF hon
„orquinst pure mi ™onsigli— di rivolgermi — voiF sl ƒignore vi ispiri ™iò ™he è ˜ene per voi
e per noiF gon (du™i— stendo l— m—no e prego un —iuto più urgente possi˜ileF
gon ™—lm— poi studi—te l9—ltr— questione per un —iuto più gr—nde ed e0™—™e e di ™ui
se potete d—te —ssi™ur—zione ™ome d— letter—F gor—ggio e fede3 h—te et d—˜itur vo˜is
mensur—m ˜on—m ™onfert—m super—1uentemF F F
Cecchetti Albano / 1931-9-25 /, destinato al Giappone
xon so se quest— —rriverà in tempo per™hé di ritorno d—ll— gin— solo or— posso ™ontrorE
ispondereF
€orti più den—ro ™he può @—n™he —d imprestito se trov— per un —nnoA —n™he se mezzo
milioneD so immedi—t—mente dove e ™ome impieg—rloF €er il resto non si preo™™upiF „utto
può essere utileF €er i li˜riX ™ose per l9eser™izio del ministeroF €er lingueX tutto serveD il
più ne™ess—rio è il gi—pponeseF hi0™ileD non impossi˜ileF ƒi ries™e — p—rl—rlo e s™riverlo
più o meno ˜eneX niente p—ur—F
gorredo per inverno e più per est—te @molto ™—ldoAF €er il vi—ggio le f—rà ˜ene un po9
di vinoF €er il restoX in hominoF e „orino le d—r—nno indi™—zioniF ello s˜—r™o ™i s—rà
qu—l™uno di noiF
Fontana Ernesto / 1931-10-3 /, salesiano, Procuratore a Shanghai23
qr—zie dell— tu— letter— spieg—tiv—F gome ti di™evo @ed il telegr—mm— te lo ™onferm—A
si—mo in momenti terri˜iliD in ™ui lotti—mo per il p—ne e per l9onore @per™hé le ™ose si
verr—nno — s—pere d— tuttiAF È dunque un— lott— pel presente ™he si impone e ™he non
so ™ome risolvereD non —rriv—ndo né lettere né —iuti d— ‚om—D d— „orino o d— —ltroveF
€romesse e sper—nze st—nno per ™roll—reF ro invo™—to —iuti d— tuttiD (n d—l ƒF €—dreD d—l
hu™e @m— le tr—(le u0™i—li s—i ™he ™os— sonoAF
hopo l— tu— ho s™ritto —l heleg—toD — due superiori di missione per vedere seF F F È d—
—nni ™he tento di ˜utt—rmi più ™omplet—mente nelle m—ni di hioF sl ƒignore vuol prov—re
™on quest— spe™ie di lento m—rtirio l— nostr— missioneF heo gr—ti—s3 uindi ripeto quello
™he ho sempre dettoF €otete —iut—r™ic ƒi—mo nell— ne™essità ver—F E xon potetec heo
gr—ti—s3 „ento di —dott—re il sistem— di hon fos™oF wettere quelli ™he se™ondo me
possonoD nell— ™ondizione di venir™i in —iutoF È poi l— €rovvidenz— ™he deve de™idereF
†oi —vete i vostri impegniF gome g—r—nzi— hon gim—tti non può —ssi™ur—rvi @l9ho sempre
dettoA ™he le risorse dell— €rovvidenz—F
23Quanto sopra è scritto, tutto sopra di una cartolina. Don Cimatti cercava di risparmiare anche in
questo.
IVR

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x—tur—lmente ho sempre p—rl—to —ll9sspettori— ™inese ! i ƒuperiori sono inform—ti delle
mie ri™hieste e ho detto loro non è impro˜—˜ile ™he poss— ottenere un —iuto d—ll— gin—F
el ƒigF hon ‚i™—ldoneD dietro tuo ™onsiglioD ho s™ritto dell9ide— pel futuroF ƒe s™rivevo in
quest— — ƒh—ngh—i @e in ultimo s™rivevo idem — rongEuongA er— per™hé supponevo hon
fr—g— d— teD e per™hé tu sei inform—to delle ™ose e ne sei il tr—miteF x—tur—lmente t—nto
hon fr—g— ™he tu ™he hon gim—tti —˜˜i—mo le m—ni leg—teF „i ho sempre dettoD l9ho
ripetuto — hon fr—g—D f—9 il tuo dovereF r—i i tuoi impegniF €uoic feneF xon puoic
heo gr—ti—sF ettienti mordi™us — qu—nto ti di™ono i superioriF ƒe puoi f—re l9elemosin—D
—n™he quest— è ˜uon— pel qi—ppone ™he or— h— nienteF fr—vo3 †edi di dire un— ˜uon—
p—rol— —l gommF voF ellegro sempre e s—lut— hon ‚u0ni di ™uoreF
Rinaldi Filippo / 1931-10-10 /, Rettor Maggiore
ƒono ritorn—to feli™emente d—ll— pover— gin— ed ho trov—to tutti i ™onfr—telliD mi p—reD
d—i rendi™onti —vutiD in ˜uone ™ondizioni spiritu—liF FFFen™he per hon gim—tti ˜ene @non
pien—mente in s—luteF F F non soF F F m— non sono quello di prim—F F F ohD se il ƒignore
—™™ett—sse l— mi— pover— o'ert—F F F qu—nto ˜ene per tutti e spiritu—le e m—teri—le3F F F e
vei ™onos™e il per™héAF
…n p—ssoD si— pur pi™™oloD mi p—re di —ver f—ttoD d—gli ultimi eser™iziD non fosse —ltro
nel m—ntenere fede —i propositi f—ttiF wi —iuti ™oll— su— ™—rità di ™onsiglio e spe™i—lmente
di preghier—F
FFF€oi l— re—ltà delle ™ose in rel—zione —ll— nostr— povertàD f— sì ™he i ™onfr—telli ™he sono
—ll— test— re™l—minoD e purtroppo —lle volte ho detto con loro il mio modo di pens—re ™he
—lle volte to™™—v— —n™he i ƒuperioriF uesto non v— ed ho promesso —l ƒignore di non
f—re più —pprezz—menti in sede di gonsiglio e priv—tim — tu per tu —l rigu—rdoF F F t—nto
non è ™ol p—rl—rne ™he miglior— l— situ—zioneF F F e sono si™uro ™he —n™he per questo sforzo
il ƒignore mi ˜enedirà e ˜enedirà l— wissioneF qli —pprezz—menti @™ome le ho s™rittoA
furono ™he quest9—nno i ƒuperioriD nonost—nte le insistenze non ™i —vev—no sussidi—to
@or— lo h—nno f—tto ™on ver— ™—rità e generositàA e ™he e™™etto il ‚ettor w—ggiore non
s™rivev—noF È veroD m— sono ™onvinto ™he è meglio non p—rl—rneD m— in segreto o'rire —
hio —n™he questo s—™ri(™io e lo f—ròF
FFFwi pento pure di —verle re™—to dispi—™ere ™on l— mi— —nd—t— in gin—F ro so'ertoD
m— mi h— f—tto del ˜ene in tutti i sensiF wi p—re ™he l— mi— —ssenz— —˜˜i— servito —n™he
—i nostri ™onfr—telli ! ™he nessuno —˜˜i— so'ertoF F F ghe vuolec qli in™i—mpi si vedono
volentieri lont—noF F F e hon gim—tti è t—leF
v— divisione dei poteri s—rà qu—ndo —ssolut—mente hon gim—tti l— vuolec w— —llor—
non s—rà m—iD per™hé hon gim—tti vuole null—D né sente il ˜isognoD per™hé urti fr— hon
gim—tti visit—tore e hon gim—tti superiore e™™lesi—sti™o mi p—re non vengono o —lmeno
non li vedoF ƒpe™i—lmente nel ™—mpo —mministr—tivo @f—™ile per™hé sono pieno di de˜iti
e non ho di ™he p—g—rliA f—™™io l9ins—l—t— ™oll— ™—rità dell— ghies— e quell— s—lesi—n—F
IVS

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FFFxon mi pi—™e poi l— su— rispost— —lle povere mie l—mentele sulle non risposte —lle
lettere dei ƒuperiori @sempre es™luso veiD quindi il regis —d exemplum non v—AF F F †—d—
—n™he questo per l9—nim— mi—F
id or— ˜uon p—pàD sì sì f—rò quello ™he possoF F F vei mi ri™ord— l9—postol—to di €ietroD
di qiov—nni e di €—oloF F F w— per me qu—ndo vedo lo zelo dei ™onfr—telli e le ˜enedizioni
™he il ƒignore loro ™on™ede per f—r del ˜ene —lle —nimeD ohD s—nt—mente li invidioD vedendo
l— mi— nullità ed in™—p—™itàF €rego e l—voro nel silenzio —lmeno per trov—re mezzi per
—nd—re —v—ntiF sl ƒignore ™i f— prov—re le delizie dell— povertàD e prego il ƒignore @™ome
ƒF pr—n™es™o d9essisiA ™he per me e per i miei ™i otteng— di essere ™ontr—ssegn—ti di t—nto
suggelloF
Mussolini Benito, Duce / 1931-10-26 /, Capo del Governo Italiano24
i™™ellenz—D
v9umile s™rivente è —ttu—lmente il ƒuperiore dell— missione indipendente di wiy—z—ki
@qi—pponeAD —0d—t— —i ƒ—lesi—ni di hon fos™oD l9uni™— —0d—t— —d st—li—ni nell9smpero
qi—pponeseF xon ™redo tornerà sgr—dito —ll9iF†F di udire dirett—mente @oltre ™he per il
tr—mite dell— ‚F em˜—s™i—t— e del ‚F gonsoleA qu—nto ™i sforzi—mo di f—re per l9—demE
pimento del nostro dovereD ™ome religiosi e —n™he ™ome st—li—niX seguendo in questo le
direttive del nostro fF €—dre hon fos™oF
FFFFgi o™™upi—moD ™onformemente —llo spirito dell— nostr— ƒo™ietàD spe™i—lmente dell9eE
du™—zione dell— gioventù ed il risult—to del nostro modesto l—voro inizi—le è d—to d— R
residenze prin™ip—li ed —ltrett—nte sottoresidenze e ™entri di prop—g—nd—F …n migli—io di
r—g—zzi @oltre le persone —dulteA frequent—no regol—rmente le nostre istituzioni e s™uoleF
ƒi è rius™iti — form—re un— s™uol— (loso(™— per l— form—zione del person—le it—li—no sul
postoD ™ui possono —™™edere —n™he i gi—pponesiF
…n pi™™olo ƒemin—rioD ™he in due —nni ™ont— già PH —llievi gi—pponesi @— x—k—tsuAD
un— s™uol— tipogr—(™— @—d yit—AD l9istituto per —spir—nti gi—pponesi — divenire suore @—
feppuAD il gi—rdino d9inf—nzi— @— wiy—z—kiAF
sn tutte le s™uole si insegn— l— lingu— it—li—n—F ƒi f— ˜uon— prop—g—nd— pure ™oi ™on™erti
musi™—li @— tutt9oggi PHHA di ˜uon— musi™— it—li—n— —n™he nei gr—ndi ™entri dell9smpero
! ™on l— distri˜uzione nelle s™uole di ™—rte geogr—(™he e di opus™oli di —rte nostr— ! ™on
esposizioni di l—vori s™ol—sti™i o di —ltro genere pervenuti™i d—ll9st—li—D in ™on™orso ™on
l—vori eseguiti d—i nostri —llievi gi—pponesiF
24Non fa meraviglia che Don Cimatti abbia scritto al Duce per ottenere aiuti. Anche lui era stato
allievo interno dell'Istituto Salesiano di Faenza per un anno. Il giovane Cimatti era due anni più
avanti di lui. La lettera fu spedita per mezzo della Procura Salesiana al Capo del Governo Italiano,
con fotograe, con viva raccomandazione di inoltramento. Come si vede, Don Cimatti tentò tutte le
vie possibili.
IVT

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sl ‚F gonsole d9st—li— ™i è già venuto in —iuto ™on li˜ri e ™on m—teri—le di ™—n™elleri—D
ed —n™he ™on un— gr—zios— o'ert—F
el momento —ttu—le peròD risentendo gli e'etti dell— ™risi mondi—le spe™i—lmente noi
™he vivi—mo di quotidi—n— elemosin— e ™he non possi—mo ™ont—re su risorse lo™—liD m—
solo sull— ™—rità dei ˜uoni it—li—niD pens—i —l ™uore di †F iF
v9umile s™riventeD ™he (n d—l IVWS si onor— di —ver ™onos™iuto l9iF†F — p—enz— @mi—
p—tri—AD implor— per séD per i suoiD per le sue opere un so™™orso str—ordin—rio ™he v—lg— —
lenire l— povertà nostr— e ™i di— modo di non dovere interrompere il l—voro ™osì feli™emente
inizi—toF xell— ferm— (du™i— di essere es—udito d—ll9iF†F ™he m—i si ritir— qu—ndo si tr—tt—
di f—re del ˜ene —i ˜isognosiD invo™o le più elette ˜enedizioni di hio sull9iF†FD sull— su—
f—migli—D sulle opere ™osì mir—˜ili ™he l9iF†F h— tr— m—no — v—nt—ggio dell— nostr— ™—r—
€—tri—F
gol più vivo ossequio mi professo dell9iF†F
sllFm— hevFmo ed umilFmo servo
hon †F gim—tti
Valentini Eugenio / 1931-11-1 /, salesiano, suo ex-allievo
fuone le notizie ™he mi d—i di teF xon ™onfondere fervore ™on nervi e similiF gerti giorni
qu—ndo l— m—™™hin— —™™omp—gn— si è in ™ieloY ™erti —ltri molto — terr—F
sl mottoF wi p—re —vessi in mente hon ‚u—X sn silentio et in spe erit fortitudo eius
per™hé si rifugi— sempre in hio e st— in vuiD si— ™hi—roD e l— solitudine e il silenzio in
mezzo —ll— più forte intensità di l—voroF
qodo di f—v—F s tuoi —nti™hi —mi™i s—lut—no di ™uoreF fuone e s—nte feste — quei del
gir™oloF
€reg— e f—9 preg—re il ƒF guoreF „i ˜enedi™— il ƒignoreF
Mooney Edward / 1931-10-4 / S.E. Delegato Apostolico
gome —vrà —ppreso d—i giorn—li si è s™—ten—to sull— nostr— wissione un forte terremotoD
™he gr—zie — hioD se non h— prodotto gr—vi d—nni —l person—le dell— wissioneD h— f—tto
d—nni ™onsiderevoli spe™i—lmente —ll— ™—s— di wiy—z—kiF s ™onfr—telli h—nno prov—to gr—nde
sp—vento @spe™i—lmente il ƒ—™F hon vivi—˜ell—F F F A m— fu tutto lìF v— ™—s— di wiy—z—ki
e˜˜e —rm—di rottiD roves™i—ti e spe™i—lmente so'rirono i muri ™he si s™rost—ronoF
ƒono nell— lott— per il p—ne quotidi—no e non so d—vvero ™ome f—re ! s—re˜˜ero urgenti
—l™une rip—r—zioniD m— devo pens—re —l vivereF
ƒ™rivo —n™he — €rop—g—nd— — ™ui d— tempo ho invi—to preghiere per so™™orso str—orE
din—rioF ƒpero —vrà —vut— l— mi— ultim— e l— nuov— prov— — ™ui ™i sottopone l— hivE
in— €rovvidenz—D spero muoverà il ™uore p—terno dell9iF†FD ™he ™onos™e le nostre ™onE
IVU

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dizioni dis—stroseD —d un— solle™it— e per qu—nto può —˜˜ond—nte ™—rità per f—r fronte —lle
ne™essità più urgentiF
sn queste povere zone poi è sentit— —ss—i —ss—i d—l popolo l9—ttu—le dis—gio e™onomi™oD
ed è un— ™ontinu— pro™essione —ll— missione per dom—nd—re —iutoF €i—nge il ™uore non
poter soddisf—re in form— minim— per l— doloros— situ—zione in ™ui ™i trovi—mo e dover
rim—nd—re t—nt— pover— genteF
sl ƒignore l— rimeriti di qu—nto f— per noiF e nome di tuttiX
Ambasciatore d'Italia / 1931-11-4 / S.E. Cesare Majoni, a Tokyo25
evrà —ppreso d—i giorn—li il furioso terremoto ™he si è rivers—to nell— €rovin™i— di wiy—z—E
kiD ™he se non h— prodotto d—nni nelle persone h— però ™—gion—to d—nni notevoli nei
f—˜˜ri™—tiF
ro ™hiesto —iuto — ‚om—D — „orinoF w— mi rivolgo —n™he —ll9iF†F per vedere se è posE
si˜ile ottenere qu—l™he sussidio str—ordin—rio ™he mi —iuti in quest— doloros— ™ir™ost—nz—F
qià —™™—s™i—to per il dis—gio e™onomi™o mondi—le ™he si risente d— noi ™he vivi—mo di
quotidi—n— elemosin—D per ™ui si—mo —n™he in penuri— delle ™ose ne™ess—rieD quest— nuov—
prov— mi mette in gr—nde —nsietàF xon potre˜˜e †F iF f—re per me un —ppello —ll— ™oloni—
st—li—n— di „okyoD —0n™hé veng— in —iuto —i fr—telli del uyushuc
FFFFxelle ™riti™he ™ir™ost—nze in ™ui mi trovoD ho f—tto pure pervenire — ƒFiF il hu™e un—
suppli™—D ™he spero —vrà il suo e'ettoF
ƒo pure ™he re™entemente il ‚F gonsole fe™e per noi e per l9oper— nostr— in qi—ppone
un— f—vorevole rel—zione —l winistro degli isteriF ed ogni modoD si™™ome le pr—ti™he
d9u0™io ri™hiedono sempre un ™erto tempoD oso suppli™—re l9iF†F di venirmi in —iuto
nelle forme ™he le sono possi˜ili —l momentoF gol più vivo ossequioX
Cimatti Maria Raaella / 1931-11-. . . /, sua sorella Suora
ƒ—ntin— mi—D
qr—zie dell— tu— e delle notizieF u—nto ti vogliono ˜ene le tue ™onsorelleD ringr—zi—le
—n™he per meF sn qi—ppone per or— non ™9è peri™olo ™ome in gin—F
sl P novem˜re d— noi terremoto fortissimo qu—le —vevo m—i sentito in vit— mi—F „utti
s—lviD l— ™—s— d—nneggi—t—D m— l— ™—s— gi—pponese di0™ilmente si sf—s™i—F
golgo l9o™™—sione per —ugur—rti fuon x—t—le e g—pod—nno —ssi™ur—ndoti preghiereF ƒe
puoi r—™™ogli o'erte —n™he pi™™ole e poi invi—mele @non ™9è ˜isogno di —ssi™ur—reAF wetti
in letter— le SD IH ¿F e IHH ¿FD IHHH e un milione e non temereF vire in ™—rt—F €reg— e f—9
preg—re per meF
25Brutta copia. Anche questa lettera è un'altra via tentata da Don Cimatti in questi frangenti terribili:
chiedere aiuto ai connazionali in Giappone. Ne ebbe una risposta inaspettata.
IVV

10 1931
Rinaldi Filippo / 1931-11-5 /, Rettor Maggiore
wiseri™ordi— homini non sumus ™onsumptiF
sl re™ente @P xovFA terremoto ™he si è s™—ten—to su tutt— l— nostr— missioneD gr—zie —
hio h— d—nneggi—to molto wiy—z—kiD m—D s—lvo lo sp—vento ™he h— port—to in ™onfr—telli
de˜oli di s—lute ri)essi spe™i—li @hon vivi—˜ell— è ri™—duto su˜ito nel suo m—leAD s—lesi—ni
e suore tutti viviF heo gr—ti—s3 ƒper—vo ™he le —nime del €urg—torio ™i port—ssero di
™he vivere @e™™o l— r—gione del telegr—mm— ™he fui ™ostretto — spedire — „orinoA26 ed è
venuto il terremotoF F F heo gr—ti—s3 ro su˜ito s™ritto qu— e làD e in qi—pponeD — ‚om—D
ed or— — „orino e ™hissà ™he —n™he quest— nuov— prov— di ˜ontà dell— €rovvidenz— non
serv— —d —iut—r™iF gi —iut— tutto questo st—to di ™ose — f—r™i miglioriF F F ™hissà ™he —n™he
m—teri—lmenteF F F
s d—nni gener—li posso v—lut—rli — un die™imil— lireF €er me è ˜en più forte il terremoto
(n—nzi—rio gener—leF w— —v—nti ™on fede et heus s™it et provide˜itF †eroc
wi p—re ™he quel ™he si potev— e si può f—re in quest— o™™—sioneX preghier—D dom—nde di
so™™orso opportune ed importune —ll— s—lesi—n— ! povertà eseguit— ed e™onomi— rigid—F F F
tutto si è f—ttoD e si f—F FFF
‚ipeto il ˜onum mihi qui— humili—sti meF F F qui— pe™™—tor sum3 e heo gr—ti—sF €er
me super—˜undo g—udioD per gli —ltri tristis est —nim— me—F ivviv— l9—llegri—3 i ™ome
vedeD tento di f—rlo —nd—ndo — f—re il m—tto nei s—loni e nei te—triF
†—rie nostre pr—ti™he per ri™hieste di sussidi sono — ‚om—F €reghi e f—™™i— preg—reD e
—rrept— o™™—sione di™— un— ˜uon— p—rol— per noi — €rop—g—nd—D —l ƒF €—dreD e — qu—nti
possono —iut—r™iF
gome pure ho f—tto propost— —ll— w—dre qener—le dell9—™quisto del terreno ed edi(™i
dell9—siloF porse dom—nderà ™onsiglio — veiX nel ™—so di™— un— ˜uon— p—rol—F eggiusE
tere˜˜e molte ™oseF
ƒempreD tutti l— vogli—mo ri™ord—re e —ssi™ur—re ™he preg—no cotidie per vei e per i
ƒuperioriF
Circolare salesiani / 1931-11-10 /
xon sto — ripetere le ™ondizioni in ™ui ™i trovi—moD m— ™he ™i dimostr—no un— volt— di più
l— ˜ontà dell— €rovvidenz— qu—e ™orrigendo s—n—t e ™he —n™he in queste ™ondizioni non
™i l—s™i— di venire in —iutoF enime ˜uone — ™ui dovremo l— più sentit— ri™onos™enz— per
l— loro ™—ritàD per™hé esse pure si trov—no nell— ne™essitàD ™i sono venute in —iutoD dolenti
di non potere f—re di piùF
ro pure tent—to un pi™™olo prestito —d un— ˜—n™—D rius™itoF
26Il telegramma a cui accenna era lapidario: Non abbiamo pane. Deve essere rimasto nel cuore di Don
Rinaldi chiamato dal Signore un mese dopo.
IVW

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ƒi —ll—rg— il ˜u™o de˜itoD m— si respireràD si— pure un po9 stent—t—menteD (n™hé non
pi—™erà —l ƒignore di venir™i in —iuto in forme più l—rgheF e0do p—rte di qu—nto è
possi˜ile or— disporre —ll— respons—˜ilità vostr—F ‚—™™om—ndo o™ul—tezz— m—ssim—D per™hé
™—mmini—mo sui r—soiF
€er or— do˜˜i—mo forz—t—mente —rrest—re molte ™oseF e˜˜i—mo p—zienz—D e f—™™i—mo di
ne™essità virtù3 sl ƒignore vuole prov—r™iF €reghi—moF vimiti—mo™i —ll— pur— ne™essitàD e
si—mo sempre più ˜uoniD ed il ƒignore ™i —iuteràD st—tene si™uriF
Ambasciatore d'Italia / 1931-11-17 / S.E. Cesare Majoni, a Tokyo27
v— ™—rissim— su— delF F F venneD lo può pens—reD —d —ument—re in un— form— —™utissim—D
qu—le non —vevo m—i prov—to nell— non ˜reve mi— vit— religios— e mission—ri—D il già
—™uto dolore dell— situ—zione —ttu—leD ™—us—t— d—l dis—gio e™onomi™o mondi—leD ™he è
risentito fortissimo spe™ie d— noi ™he vivi—mo dell— ™—rità quotidi—n—D ed —n™he d—l re™ente
terremoto ™he mi h— s™onqu—ss—to l— ™—s— di wiy—z—kiD ™he in —ttes— di tempi miglioriD
v—do —ll— meglio r—˜˜er™i—ndoF
ve opere inizi—te l9—nno s™orso @—pertur— di due nuove residenzeX feppu e „—noAD l9—silo
inf—ntile di wiy—z—kiD l— s™uol— tipogr—(™— hon fos™o @yit—AD l9—mpli—mento del pi™™olo
semin—rio per i gi—pponesi — x—k—tsuD h—nno d—to fondo ™omplet—mente —lle risorse dell—
™—rità dei ˜enef—ttoriD e mi trovo nelle vere strettezze dell— vit— quotidi—n—F w— non
è ™erto il dis—gio —ttu—le o il m—n™—to ™—rit—tevole sussidio ™he implor—vo d—i fr—telli
™onn—zion—li di „okyo ™he ferì più profond—mente il mio ™uoreD m— l— motiv—zioneF
„orn—vo proprio d— ™on™erti musi™—li di prop—g—nd— tenuti — feppu @s—lone pu˜˜li™oAD
— yit— @s—lone del giorn—leAD — ƒ—eki @te—tro e s™uoleA in ™ui ™ol nome di hio e per
f—r ™onos™ere l— nostr— religioneD —˜˜i—mo inneggi—to —ll9st—li— e —ll9—rte nostr—Y —vevo
(nito di r—™™ogliere il m—teri—le per un l—voro di ™ui fui ri™hiesto d—l m—ssimo giorn—le
di u—goshim— sul f—s™ismo e sul hu™e @di ™ui mi onoro di essere ™omp—gno di ™ollegioAD
qu—ndo mi giunge l— letter— di †F iF
i pens—vo nel leggerl— —i sei —nni di l—voro ™ompiuto nell— zon— —0d—t—™i d—ll— ghies—
e d—l €—p— e ™ompiuto in m—ssim— p—rte d— mission—ri ™he furono o volont—ri di guerr—
o regol—ri nell9eser™ito e ™he ™ompironoD ™ome ne f—nno fede i do™umentiD le med—glie
e™™FD v—loros—mente il loro dovere t—nto nell— guerr— li˜i™—D ™he nell— gr—nde guerr—F
€ens—vo —lle lunghe peregrin—zioni nostre f—tte —ttr—verso il qi—ppone d— „okyo — yshim—
™oi nostri dis™orsi e ™oll— nostr— musi™— it—li—n—D —ll9esposizione di el—˜or—ti s™ol—sti™i
it—li—ni tenut— in wiy—z—kiD —ll— distri˜uzione di prop—g—nd— st—li—n— invi—t—™i d— †F
27La risposta dell'Ambasciatore aggiunse sale sulle ferite. Era l'anno in cui il fascismo cercò di colpire
l'Azione Cattolica e ricevette una forte critica da Pio XI. In Giappone l'Ambasciata mandava un
notiziario ai missionari, e in quell'occasione ci fu una forte critica verso il Papa. Don Cimatti scrisse
all'Ambasciata riutando il notiziario. Questo non piacque all'Ambasciatore, che scrisse dicendo che
non sono da aiutare missionari che non amano la patria. Don Cimatti rispose con questa lettera.
Più tardi l'Amabasiatore venne a miti consigli e si riconciliò. Questa lettera è una brutta copia.
IWH

10 1931
iFD —ll9insegn—mento dell9it—li—no —lle persone ™he sono in più strett— rel—zione ™on noiX
—spir—nti gi—pponesi —l s—™erdozio o —llo st—to religioso s—lesi—no o —lle piglie di w—ri—
eF F F gome si può pens—re ™he ™on tutto questo noi vogli—mo render™i estr—nei —ll— p—tri—
nostr—c xel momento doloroso del dissidio ™redetti mio dovereD —n™he per™hé fr— noi !
uniti nel vin™olo dell— so™ietà religios— s—lesi—n— e dell9—postol—to ! ™i sono elementi di
—ltre n—zioniD dom—nd—re qu—nto dom—nd—iD né ho minim—mente pens—to di o'endere l—
dignità n—zion—leF
v— re™ente letter— di †F iF f— ™erto onore — noi s—™erdoti e religiosi e ne l— ringr—zio di
™uoreF
yr— quell— doloros— svolt— dell— stori— d9st—li—D — hio pi—™endoD si è risolt— fr— l—
soddisf—zione non solo degli it—li—niD m— di tutto il mondoF ghe ™i de˜˜— essere proprio
—desso il dissidio fr— noic wi —uguro ™he ™hi—rite ™osì le ™ose hon gim—tti poss— ritrov—re
nell9iF†F il ™onfortoD l9—iutoD l9—mi™o —utorevoleD e l9—ssi™uro d— p—rte nostr— le quotidi—ne
preghiere per vei e per l— su— f—migli—F
Rinaldi Filippo / 1931-11-26 /, Rettor Maggiore28
v— presente per ringr—zi—rl— nuov—mente di qu—nto i ˜uoni ƒuperiori h—nno f—tto per
quest— pover— missione nell9invi—r™i il prezioso rinforzoF gons™io di qu—nto f—nno i ƒupeE
rioriD non posso ™he preg—re e suppli™—re il ƒignore per™hé sempre ™i veng—no in —iutoF sl
ƒignore e ™on le m—l—ttie e ™olle prove di ogni genere ™he si ™onos™ono e ™on quelle ˜en
più dolorose ™he non si ™onos™ono f— sentire —i ƒuperiori il peso dell— ™ro™eF €otessi f—re
qu—l™he ™os— per —llevi—rleF F F
w— purtroppo hon gim—tti ™he è —n™he per loro ™ro™eD e non pi™™ol—D non può ™he
promettere ™he f—rà il possi˜ile per ™onsol—reD unit—mente —i ™onfr—telliD il ™uore dei supeE
rioriD ™on un rinnov—to spirito s—lesi—noD ™oll9osserv—nz— dell— regol—D ™on un— religiosità
più s—nt— in tuttoF
i™™o il povero —ugurio di hon gim—tti e dei suoi in o™™—sione delle s—nte feste n—E
t—lizie e ™—pod—nnoF vo —™™ettiD lo ™omuni™hi —n™he —gli —ltri superiori e ™omp—tis™— l—
povertà nostr—D i miei gr—vi difettiD sopr—ttuttoD ™—us— dell9—ttu—le situ—zione e del ™uore
—m—reggi—to dei ƒuperioriF
yhD il ƒignore vede e s—F F F fonum mihi qui— humili—sti meD homine tesu mi dul™issime3
ƒono giunti i nuoviF29 xon li ™onos™oD né ho notizie di loroD m— il primo in™ontro f—
sper—r ˜eneF heo gr—ti—s3 e ˜o™™e ferme riferiròF
FFFƒi—mo più ™he m—i nelle m—ni dell— €rovvidenz— ed ell— ™i —iutiF sl ƒignore vuol
puri(™—r™i e si— f—tt— l— su— ƒF volontà in tuttoF vo prego ™he getti tutto su meD e
28Probabilmente questa lettera non fu letta da Don Rinaldi, morto il 5 dicembre.
29Erano i sacerdoti Don A. Cecchetti, e Don G. Dumeez, e i chierici G. Moro, N. Tassan, E. De Kreuy,
M. Lucchesi ecc .
IWI

10 1931
risp—rmi il greggeD ™hé tutto è dovuto —lle mie miserieF i —n™he vei preghi — questo
s™opoF ev—nti nel ƒignoreF
u—nto — meD sempre ˜ene qu—nto —ll— ™—r™—ss— e —l l—voroF hesiderio sempre più intenE
so di perfezion—mento e s—ntità di ™ui sento t—nto ˜isognoF wi —iuti ™olle sue preghiereF
ƒempre più forti i ˜isogni del ™uoreF F F ehD ™—ro ƒignoreD ™he ™uore di ri™ott— mi —vete
d—toF heo gr—ti—s3 xull— di nuovoF
i per oggi ˜—st—F sl Q @ƒF pr—n™es™o ƒ—verioA eser™izio dell— ˜uon— morteY RESET triduo
d9—pertur— per i nuovi — wiy—z—kiY U entr—t— dei nuovi — „—k—n—˜e ! V @fest— dell—
w—mm—A s—luti d9—ddio ! W p—rtenz— dei ™hieri™i per le ™—se ! IH inizio del nuovo —nnoF30
wi ˜enedi™— e ™omp—tis™—F ro s™ritto —l ƒigF hon ‚i™—ldone per norm— sulle —ttu—li
rel—zioni un po9 tese ™oll— ‚F em˜—s™i—t—F ƒpiegheràF †— tutto — nostro onoreF gome
vede però ˜—toste —n™he d— quest— p—rteF F F
xuov—mente —uguri di ƒsF peste — veiD —i singoli superiori @—l ƒigF hon p—s™ie s™riverò
— giorni invi—ndo il reso™onto es—mi dei ™hieri™iA ed —mi™iF ƒi interessi ™on forti preghiere
per noiF wi ˜utto nelle sue ˜r—™™i— e mi ˜enedi™—F
Rinaldi Filippo / 1931-12-2 /, Rettor Maggiore
ƒono i primi †espri dell— fest— di ƒF pr—n™es™o ƒ—verioD e in o™™—sione dell— fest— e per
l9eser™izio dell— ˜uon— morteD voglio intr—ttenermi un po9 ™on veiF
FFF v— nostr— situ—zione è nelle m—ni dell— €rovvidenz—D tot—lmenteF ƒe —n™he ‚om—
risponde neg—tive possi—mo proprio dire ™he d—ll— p—rte um—n— si—mo ˜en servitiF F F i
—llor— non ™9è ™he il mir—™olo dell— €rovvidenz— ™he in forme eleg—nti f— sì ™he non si—mo
s™hi—™™i—tiF F F ed esF ™hissà se — vei un ™reditore di sett—nt— mil— lireD ™he vei deve
s˜ors—re entro il PS di™em˜re IWQI @e ™he non h— di ™ertoA un ˜el giorno le h— dettoX
ho ˜isogno urgente di ™inquemil—D seimil— vireD ™he fr— giorni restituirò puntu—lmenteF
€otete imprest—rlecF ro detto —lle ™—seX ƒospeso il sussidio per un— settim—n—F F F D
e ho f—tto il prestitoF È proprio di questi giorniF F F yhD l— €rovvidenz—3 e˜˜i—mo un
settemil— lire per il vino @e pro˜—˜ilmente dovremo —dott—re il regime se™™oF F F A per (ne
d9—nnoF sl ™reditore si —™™ontent— ™on letter— di oggi di mille —l meseF
snsomm— l— ™—rità del ˜uon hon „orquinst dell9—nno s™orso ™i h— ridotto —l verdeF
isperienz—D esperienz—3 sl ƒignore ™i h— f—tto ™—pire ™he non sono i soldi ™he f—nnoD m—
vuiF F F €ens—re ™he non —vev—mo un soldo di de˜ito @s—lvo ™he ™oi ƒuperioriA e ™hiudi—mo
™on un de(™it @si— pur p—g—˜ile in SET —nniA di ™ir™— mezzo milioneF
yhD ™—ro ƒignore —iut—te™iF €i™™hio ™on fede —ll— porti™in— del t—˜ern—™olo ed il ƒignore
deve ˜en —iut—rmiF h—i ƒuperiori @non potendo venir™i in —iuto m—teri—leA dom—ndo
30Il primo gruppo di chierici, niti i due anni di studio della losoa, incominciarono il cosidetto tirocinio
pratico. Non essendoci allora scuole, furono distribuiti nelle varie residenze missionarie, e Don
Cimatti, come si vedrà dalle lettere degli anni seguenti, si tenne in continuo contatto per la loro
formazione. A Takanabe rimase il gruppo seguente.
IWP

10 1931
—lmeno —iuto di ™onsiglio nei v—ri pro˜lemi ™he ho loro sottopostoD e si— f—tt— l— volontà
di hio in tuttoF
v9import—nte è ™he si—mo ˜uoniF ro (nito or— l9es—me di ™os™ienz—F ro ˜isogno di
insistere di più sui miei doveri di superiore religioso ed e™™lesi—sti™o @spe™i—lmente nello
zel—re il ˜ene e nell— ™orrezione fr—tern—A e di insegn—nte @prep—r—zione —ll— s™uol—A e
di mission—rio @prep—r—zione —lle predi™heAD m— ™he vuolec evrei ˜isogno di rif—re tutto
d— ™—poD d—t— l— mi— imprep—r—zione pre™edenteF i orm—i l— test— è dur—D e purtroppo
l9—ssimil—zione s™—rs— —ss—iF pi—t volunt—s heiF
Filippo Rinaldi / 1931-12-5 /, Rettor Maggiore31
qr—zie — hio i (gliuoli sono giunti s—ni e s—lviD e ™ol ringr—zi—mento più vivo —l ƒignore
unis™o pure quello sentitissimo —i ƒuperiori per l— ver— predilezione ™he e d—l punto di
vist— spiritu—le ™on l9invio di questi ™—ri ™onfr—telliD ed —n™he ™on l9—iuto m—teri—le h—nno
dimostr—to —ll— nostr— pover— missioneF
FFFxell— prossim— letter— ripiglierò l— ™onsuetudine di f—re un po9 di rendi™onto mio e un
reso™onto dei ™onfr—telliF €er questo mese per me novità nessun—D si— d—l punto di vist—
spiritu—le ™he m—teri—leF wi p—re ™ontinui l— ˜uon— volontà in tuttoD ™olle solite de(™ienze
mieD ™he ho ˜utt—te nel ™uore di qesù e dell— w—mm— e in don fos™oF F F fisogn— pure
™he f—™™i—no loro tuttoF
em—to p—dreD gr—zie di tuttoF FFF „utti vogliono esserle p—rti™ol—rmente ri™ord—ti e più
di tutti il suo e'Fmo (glio hF†F gim—tti
Merlino Alfonso / 1931-12-7 /, salesiano laico, missionario a Oita
€resto si —™™res™erà l— f—migli— e per te —n™he il l—voro di ™u™in—F p—llo volentieri per il
ƒignore e —ppunto per™hé ti ™ost— ne —vr—i m—ggior meritoF
s ™hieri™i porter—nno un gr—nde —iutoF hon w—rgi—ri— @™ome prim— hon €i—™enz—D hon
gim—ttiA ti h— ™erto f—tto r—™™om—nd—zioniF
uelli ™he vengono sono giov—ni ™he h—nno ˜isogno di ™i˜oD ™erto più —˜˜ond—nte di
noi ve™™hiD v—rioD ˜en ™onfezion—to @e questo lo f—i giàAF winestr—X f—ll— più —˜˜ond—nte
! non m—n™hi il p—ne @p—ne e minestr—F F F ™osì h— voluto hon fos™oAF snsomm— f—9 d—
˜uon ƒF qiuseppe e vedr—i l— ™ontentezz— in tuttiF €uò essere ™he presto poss— d—rti un
—iutoD m— per or— non è possi˜ileF
€reg— e f—9 preg—re per meF
31Questa fu l'ultima lettera scritta a don Rinaldi, che morì il 5 dicembre 1931. Le lettere a lui indirizzate
per la loro spontaneità e il contenuto spirituale sono un capolavoro. Non si trova facilmente un
esempio del genere.
IWQ


11 1932
pigur— IIFIX iser™izi — „—k—n—˜e IWQP
IWR

11 1932
RGI p—rte™ip— —ll—dun—nz— ves™ovi e ™—pi missioneF †iene deru˜—toF
RGIQEPH IP gon™erti nell— zon— di ys—k—F ™on €F g—nd—u ™onferenziere
SGS in™idente —ll9…nivF ™—ttoli™— ƒophi— sull9—dor—zione —ll9smper—tore
SGIU hon ‚i™—ldone eletto ‚ettor w—ggiore
UGIS sn™idente —n™he nell— missione di feppu
IPGR le suore de™idono di ™ompr—re d—ll— missione l9—silo di wiy—z—ki
IPGIV in—ugur—zione dell9oper— so™i—le yspizio di wiy—z—ki dett— uyugoin
IPGIW hon w—rgi—ri— v— in emeri™— per un— questu—
Circolare Salesiani / 1932-1-5 /
hon gim—tti vi esort— di prendere per le vostre opere tutte quelle inizi—tive ™he vi semE
˜r—no utili — s—lv—re delle —nimeD ed è ™on voi tuttoD tutto — vostr— disposizioneF el
momento non può dirett—mente venirvi in —iuto (n—nzi—rioD m— oltre ™he per i ˜isogni
gener—li dell— missioneD elemosinerà ™on voi —n™he per i ˜isogni singoli vostri e preg—
™otidie per voiF
xon può per or— f—r —ltroF ƒ—rà gr—to se lo f—rete l—vor—reF eiut—telo fr—tern—menteD
si—tegli l—rghi del vostro ™onsiglioD ™ome egli è — vostr— disposizione per s™—m˜i—rvi le sue
povere ideeF
‚egni fr— noi l— ver— ™—rità —llegr—D p—zienteD generos— e vedrete ™he ™entupli™heremo
il l—voro e i suoi ˜ene(™i e'ettiF
Ricaldone Pietro / 1932-1-12 /, Vicario del Rettor Maggiore defunto
€roprio ieri spedit— un— letter—D mi giunge l— su—D ™ui mi sento in dovere di rispondere e
per l9import—nz— delle ™oseD e per l— ™—rità spe™i—lmente ™he vuole eser™it—re verso delle
nostre —nimeD e per l9—ssest—mento dell— nostr— pover— missioneF €ro™urerò di essere
˜reve e ™hi—roF
FFFgol qenn—io spero di f—r fronteF e tutt9oggi non so ™ome f—rò per il pe˜˜r—ioF heus
s™itF ‚iserve non ™e ne sonoF v9uni™— riserv— è l— €rovvidenz—F gertissim—mente il ƒignore
™i —iuteràD e se è ne™ess—rioD f—rà i mir—™oliF F F È ™hi—roF uindi —v—nti —llegr—menteF ghi
rompe p—g—D e i ™o™™i sono suoiF F F È proprio il ™—so di hon gim—tti et ˜onum mihi qui—
humili—sti meD homine3 ƒe —nime ˜uoneD se i ƒuperioriD f—™endo un vero sforzo di ™—ritàD
in questo momentoD ™i —iut—sseroD ™oll9—˜˜—ss—rsi dello ‰enD ™i metteremmo — posto pi—n
pi—noF ƒe non si può (—t volunt—s hei3
IWS

11 1932
€er il se™ondo punto ™he interess— di più l9—nim— mi— f—™™io ™ome mi di™e non do
s™hi—rimenti per™hé vei non li vuoleD m— per giustizi—D per onore dei ƒuperiori e per
dovere di™oX piglio volentieri quest— ™ro™eY1
E
il ƒignore s— qu—nto —mi l— mi— m—mm— l— gongreg—zione @non ne ™onos™o —ltr—D e
sono st—to duro verso l— mi— m—mm— terren—AY e il mio ˜—˜˜o hon fos™o @™ui l— m—mm—
mi h— ™ons—™r—to ˜—m˜ino qu—ndo hon fos™o venne — p—enz—AY
E
non ho ™onos™iuto il p—dre terrenoD e qu—nto —mi i ƒuperioriD ™he vorrei —iut—re —n™he
m—teri—lmente @ed er— il mio sogno f—r vedere ™he le missioni possono e devono —iut—re i
ƒuperioriF sl ƒignore ™oll9invi—rmi le ri™™hezze di hon „orquinst humili—vit meD ˜onum
mihiD ˜onum mihiAY
E
d— dopo il g—pitolo in ™ui dovetti p—rl—reD port—vo™e dei mission—riD ho ™os™ienz— di
—ver m—ntenuto il proposito di non esprimere né dirett—menteD né indirett—mente —pprezE
z—menti di sort—F €uò dirlo —pert—mente — tuttiF yhD —m—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldone
l— mormor—zione è il m—ssimo difetto di troppi nostri poveri ™onfr—telliF ƒ— il ƒignore
se ho ˜r—ndito il )—gello per stigm—tizz—re questo orrido m—leD m—F F F qr—zieD ƒignoreD
—n™he di quest— umili—zioneF fonum mihiD ˜onum mihi333F
FFF€reghi—mo di ™uore per il ˜uon esito del g—pitolo qener—leD2 e vei @e™™o un ™onsiglio
™he può essere utileA si prep—ri — f—re l— volontà di hioF xel fr—ttempo si— per noi
€—dre ˜uonoF €reghi per noiD per le —nime nostre @questo per primoA ed —n™he per™hé l—
€rovvidenz— ™i —iutiD
Circolare Salesiani / 1932-1-15 /
€enso di f—rvi pi—™ere invi—ndovi —l™uni p—rti™ol—ri dell— morte del ™ompi—nto ƒigF hon
‚in—ldi ™he str—l™io d— un9—'ettuosissim— letter— del ƒigF hon ‚i™—ldone giunt—mi oggiFF
„u lo s—i e lo s—pete tutti voi qu—nto egli vi —m—sseF v— pen— più gr—nde ™he sempre
—vev— ™ome sp—d— (tt— nel ™uoreD dur—nte i giorni dell— su— m—l—tti—D er— l— di0™ile vostr—
situ—zioneF u—nto so'riv— —l pens—re ™he le tremende ™ondizioni in ™ui versi—mo non gli
permettev—no di ™orrere in vostro —iutoF we ne p—rl—v— sovente e sospir—v— il momento
di essere in gr—do di f—re qu—l™he ™os— per voiF
u—ndo gli dissi ™he d— ‚om— —vev—no qu—si l— ™ertezz— ™he vi —vre˜˜ero —iut—tiD
ne provò un vero sollievoF €osso dire ™on ™ertezz— ™he voi foste l9oggetto delle sue
preo™™up—zioni e dello spe™i—le suo —'etto negli ultimi giorni dell— su— vit—F
1Dal contenuto si capisce che Don Ricaldone deve averlo rimproverato di aver criticato le disposizioni
dei Superiori. A cui Don Cimatti risponde con parole accorate come segue.
2Era stato convocato il Capitolo Generale per l'elezione del Rettor Maggiore. Don Cimatti non essendo
Ispettore, ma solo Visitatore, non aveva il diritto di voto, e non fu invitato.
IWT

11 1932
Circolare Salesiani / 1932-1-26 /
pr— po™o si ™ompie il sesto —nnivers—rio dell— venut— dei primi in qi—pponeF en™he
quest— d—t— pro™uri—mo si— ri™ord—t— — nostro v—nt—ggioF …no sgu—rdo retro—ttivo ™i
f—rà del ˜ene in tutti i sensiF e˜˜i—mo —n™or— t—nto d— miglior—re in t—nte ™oseF F F
xon n—s™ondi—mo™i l— re—ltà delle ™oseD e —n™he questo ™i serv— ™ome sprone —l nostro
perfezion—mentoF
€rego viv—mente tutti gli in™—ri™—ti —d —™™udire ˜ene l— g‚yxege delle nostre resE
idenzeX r—™™ogliendo m—teri—le stori™o dell— zon— in ™ui si trov—D m— spe™i—lmente non
dimenti™hi—mo l— stori— di qu—nto —vviene nell— residenz—D non t—nto ™ome un— sempli™e
™ronistori—D m— ™he di™— le vi™ende —ttr—verso — ™ui si p—ss—Y di0™oltà delle —nime ™he ™i
—vvi™in—noY di0™oltà nostreY v—nt—ggi di ™erti mezziD inutilità di —ltriY lotte di —nimeD e™™F
snsomm— l— stori— vivente re—le dell— missioneF €uò essere ™he t—nti l—ti ˜uoni e meno
˜uoni dell— nostr— —ttività se non si not—no p—ssino nel dimenti™—toioD ™oll— doloros—
™onseguenz— ™he i futuri ripeter—nno gli stessi errori e perder—nno un tempo prezioso —
rif—re qu—nto già ™on più o meno frutto h—nno f—tto i pre™edentiD e ™on t—nti —ltri d—nni
™he è ovvio ™—pireF
Tassinari Clodoveo /1932-1-... / chierico tirocinante a Oita
qr—zieF F F qu—ndo verròF F F non tronoD m— ˜—ston—teFQ xon è meglio @e s—re˜˜e or—3A ™he
erig— nel tuo ™uore — qesù un trono dove poss— regn—re senz— riv—lic
€er hon „orquinstD sì tronoY per gli —ltriD sìD tronoF €er me ˜otte e seppellimentoF r—i
™—pitoc gor—ggioD glodoveoF ƒeppellis™i l— super˜i—D domin— l— lingu—D sii p—drone di te
insomm—F F F i questo si ottiene po™o — po™oD ™on sF —llegri—D ™on ˜uone frust—teF F F @un—
volt— o l9—ltr— te le d—ròF F F oh se te le d—ròF F F A —l ™orpo e più —ll— super˜i—F
Ricaldone Pietro / 1932-2-4 /, Vicario del Rettor Maggiore defunto
iser™izio di ˜uon— morte e quindi ™ontinuo l9—˜itudineF F F del mio rendi™onto mensileF
hon gim—ttiX s—lute ottim—F
ƒtudio e l—voroX ˜eneF hesidererei @e se fossi in —ltre ™ondizioniF F F ™erto rius™ireiA f—re
molto di piùF w— (—t volunt—s heiD ™he mi tiene nelle ™ondizioni in ™ui sonoF
FFFgerto ho ˜isogno di mettere più diligenz—D non foss9—ltro per supplire —ll9inettitudineF
ƒono molto in ˜—sso per l— ™ultur— e™™lesi—sti™— e non so ™om—nd—reF roD in ˜reveD
ripetuto qu—nto vei s— e per tr—nquillità di ™os™ienz— e per dovereF heus me —djuvetF
ƒe ™omodità delle pr—ti™he di pietàF F F „utte ˜eneF ‚im—ngo —lle volte distur˜—to
un po9 nei vi—ggiF „ento di f—rle ™ome meglio possoF prequenz— ƒsF ƒ—™r—mentiF F F
regol—rissim—F
ysserv—nz— religios— ! €ien—F xessun— di0™oltàD tr—nne nel ™om—nd—reD in ™ui sono
zeroF
IWU

11 1932
g—ritàX optime ™on tuttiF
hisordiniX non mi p—re di s™orgerneD né mi furono riferiti d— —ltriF
v— mi— di0™oltà @mio difetto predomin—nteA è il ™uoreF w— ™he devo f—r™iD se il ƒignore
mi h— d—to un ™uore ™he vuol ˜ene — tuttiD ™he vorre˜˜e in hio don—rsi — tutti e s—™ri(™—rsi
per tuttic
FFFgonos™e le mie di0™oltàX è in o˜˜ligo di —iut—rmi di piùF
gondizioni (n—nzi—rie gener—liD soliteF ƒi lott— per il p—ne quotidi—no ed il ƒignore
(nor— non ™e l9h— l—s™i—to m—n™—reD e si è potuto f—r fronte —gli impegniF heo gr—ti—s3
FFFw—ttino e ser— pi™™hio —l t—˜ern—™oloF s ™onfr—telli dom—nd—noF †ed—no i nostri
—m—ti ƒuperiori se possono —iut—r™iF ƒono sempre in —ttes— delle pr—ti™he dell— ƒF ƒede e
del hu™eX (nor— null— ! dopo l— su— e lettere del ƒigF hon „om—setti si sper—v— ™osì ˜eneF
w—h3 ghissà qu—ndoc pi—t volunt—s hei3 gerto ™he si—mo in —ngustiis pro ne™ess—riisF
heus s™it e sono si™uro ™he — tempo e luogo provvederàF
xon pensi ™he spe™ie per le vere ne™essità in ™ui si trov— quest— pover— missioneD hon
gim—tti perd— l9—ppetito e l— solit— giovi—lità e ™—lm—F wi p—re di essere il solito matto e
qu—ndo posso mettermi — f—re il matto nei ™on™ertiD nelle s—le è un— feli™ità @in genn—io
un— die™in—AF F F wi dispi—™e nel vedere ™he —ltri so'ronoF F F eltri mi di™onoX ƒt—remo
senz— m—ngi—reD m— non vogli—mo ™ess—re il l—voro di prop—g—nd—F F F †uole ™he il ƒignore
™i l—s™i —ll9—s™iuttoc w— noD ™ertoF
Ricaldone Pietro / 1932-2-9 /, Vicario del Rettor Maggiore defunto
ƒono inizi—ti i l—vori per l9yspizio @oper— dell— wissioneA di poveri ve™™hi e —˜˜—ndon—tiF3
sl qoverno —ppoggi— @un— re™ente legge p—re —ssi™uri l— metà delle speseA ™osì pure l—
™ittà e provin™i—F e d—rle un9ide— delle leggi ™he f—voris™ono t—li opere di ˜ene(™enz—D
sull— spes— preventiv—t— d—ll— provF e wuni™ipio per ™ostruzione in ‰en IQFQPI di ™ui
‰en PFVHT d—ll— missione ed il resto d—i ˜enef—ttoriD d—l governo e d—ll— provin™i—F €er
il m—ntenimento un preventivo di S mesi v—lut—to — ‰en QFTHS ™he vengono ™operti per
‰en PRPDSH d—ll— wissione e il resto ™ome sopr—F
gi p—rve ™he ™on t—li —iuti @e —ltri per™hé il gi—pponese vuol vedere e poi si muove
! e l— nuov— legge p—re —ssi™uri di piùA non si dovev— tir—r™i indietro e l—s™i—r sfuggire
l9o™™—sioneF x—tur—lmente si ™er™— di l—vor—re per f—r fronte —ll— p—rte nostr—D —n™he
per™hé il rim˜orso non —vverrà ™he in eprileD quest9—nno si f— l— p—rte — ™ui si —rriv—
™olle somme r—™™olte ! in seguito si f—rà f—™endo se™ondo il (loF s ™onfr—telli —vr—nno
s™ritto preg—ndo si—no invi—te le somme pervenute — „orino — t—le s™opoF FFF€er me ho
dom—nd—to ™he inviino almeno quello ™he h— destin—zione (ss— @™—seD opereD ™onfr—telliD
s™opi spe™i—liA tenendo il generi™o per i de˜iti ™he ho — „orinoF
3Questo Ospizio fu realizzato alla ne dell'anno corrente. Da questo nacque la Congregazione indigena
della Carità. Essendo opera della missione e non della Congregazione Salesiana, Don Cimatti pensava
di avere il potere di decidere.
IWV

11 1932
Gusmano Calogero / 1932-2-15 /, segretario del Capitolo Superiore dei salesiani
ro ri™evuto il per me sibillino ™—rton™ino ™he vedo or— per l— prim— volt— ! né so d—vvero —
™he poss— servireD né d— ™hi si— ™ompostoD né — qu—l (neF ghi l9h— s™ritto non ™onos™e hon
gim—tti d—vvero ! non mi mer—viglioD per™hé ™i sono —˜itu—to nei réclame ™he si f—nno
in qi—ppone pei ™on™erti di hon gim—tti e ™omp—gniF F F xon glieli di™o per modesti—F F F
w— ™hi ne ride di più è il sottos™rittoF i quindi me ne rido di ™uoreF F F v9ho ˜ru™i—toF F F
e ™osìD (nito tuttoF4
FFFgi possono essere dei momenti in ™ui hon gim—tti h— desider—to o desider— il
potereF F F È l— super˜i— um—n—F F F ƒìF F F €osso —ver desider—to ed ho desider—to qu—l™he
port—foglioF F F xon ho p—ur— di dirloF F F xel pensiero di gu—d—gn—re più —nimeF F F i
penso ™he il ƒignore non mi —vrà riprov—toF F F sn ogni ™—soD me ne sono ™onfess—toF F F
xon per i soldiD s—D i port—fogli li desideroF F F m— per togliermi d—i soldiF s de˜iti ™he
or— premono sono st—ti f—ttiD qu—ndo —˜˜i—mo —vuto i soldiF F F ehD posso p—r—fr—s—re
proprio in mio senso @e spero (n™hé —vrò vit— di essere —™™—nito —m—tore dell— povertàA
et venerunt nobis omnia pariter cum pecuniaF F F sl ƒignore s—D e provvederàD veroc
ev—nti ™on fede ed —llegri—F F F
Tassinari Vasco / 1932-2-17 /, chierico suo ex-allievo, fratello di Clodoveo
ve morti di persone ™—re sono monito per noiF †errà —n™he per noi l9or— nostr—F ProntiD
in m—nier— ™he —ll9ordineD rispondi—mo prontoF „e ˜e—to se f—r—i ˜ene l9eser™izio di
˜uon— morte ogni meseD sempre e beneF hillo —gli —mi™iF F F e in quel giorno mettere —
posto tuttoD spirito e m—teri—F
ellegro e ˜uonoF ƒii —llegro ™ome i gi—pponesiD ™he —n™he ™on l9odio in ™uoreD ™ol ™uore
in pezziD sorridonoF ƒii ˜uono ™ome qesùF F F e ˜—steràF
Grigoletto Giuseppe / 1932-3-23 /, studente di teologia, ex-allievo di Valsalice
qr—zie degli —uguriF F F mitr—liF xon ™onos™o ™he le mitr—li @v—lvole del ™uoreA e l— mitr—
dei polliF ve —ltreD st—9 tr—nquilloF F F €er —ltri (n™hé voglionoF F F €er me nessun—F qr—zie
delle preghiere ™he f—i e ™he f—i f—reF sl ƒignore provvede se™ondo le ne™essitàD ed il
ne™ess—rio @per noi e per le opere per or— non è m—n™—toD pur essendo sui r—soiAF xiente
p—ur—F h9—ltr— p—rte se non ™i fosse questo non si s—re˜˜e —l fronteF
fr—voF ‚—™™oglitiD non pens—re — noi se non per preg—re @™iò è più ™he permessoAD e
don—ti — Lui e spogli—ti per Lui e sii generoso di te per LuiF qiuseppe non riserv—rti
null— per teF
4Forse qualcuno dei suoi ex-allievi lo proponeva come membro del nuovo Consiglio Superiore da eleggersi
insieme col nuovo Rettor Maggiore nel prossimo Capitolo Generale...
IWW

11 1932
Cecchetti Albano / 1932-3-24 /, sacerdote, missionario salesiano in Giappone5
xell— €—squ— nostr— le son vi™ino ™oll9—'etto e ™oll— preghier—F hissi — qesù pel tr—mite
di w—ri— eusili—tri™e @oggi è il PRA ™he le ™on™ed— s—nitàD modo di super—re le di0™oltà
del qi—pponeD m— spe™i—lmente ™he lo f—™™i— s—nto ™ome hon fos™oF
gontinui l9oper— di —postol—to tr— i ™hieri™i e preghi per™hé hon gim—tti poss— s—lv—re
l9—nim— su—F fuon— €—squ—FF gon —'ettoF
Ricaldone Pietro / 1932-3-27 /, Vicario del Rettor Maggiore defunto
v— d—t— le di™e l— fest— di €—squ—F ellelui—3
È il primo —nno ™he l— p—sso tr— dolori (si™i e più mor—liF ƒper—vo d—vvero ™he ƒF
qiuseppe ed il ˜uon qesù —vessero disposto le ™ose in modo ™he i sospir—ti —iuti di ™ui si
p—rl— ™he dovre˜˜ero venireD giungessero per f—r un po9 ˜eneD ™on ™uore un po9 sollev—to
le feste di €—squ—F ƒilenzio d— ogni p—rteF F F ƒi™ut pl—™itum heoF F F ƒi™ (—t volunt—s3
…mili—zione più profond— non potre˜˜e venireF el punto in ™ui si—mo e per or— non vedo
vi— d9us™it— ! più ™he ™hiuder™i in ™—s— e pens—re — vivereD elimin—ndo qu—nto ri™hiede
spese fuori del vitto ! (n™hé —l ƒignore pi—™erà provvederlo ! sopprimere l— prop—g—nd—
! f—™endo ™onto di ritorn—re un— ™inqu—ntin— di —nni —ddietroD qu—ndo in queste zone
non ™9er—no mission—ri ! ™he f—re d9—ltroc
€—r—gon—ndo le mie pi™™ole preo™™up—zioni — quelle enormi dei ƒuperioriD ™erto semE
˜rerò ridi™oloD m— il f—tto è ™osìF i quid f—™i—mc yhD d—vvero ™he per sold—ti —l fronte è
˜en umili—nteF F F
sl dolore di oggi è ™erto —mor proprio feritoF w— vi—F F F …n po9 di fest— spe™i—le per
€—squ— ! p—g—re il p—neD p—g—re i ™—te™histi ™heD poveretti3D h—n pur d— pens—re —ll—
loro f—migli— ! mi p—rev— doverosoD ed ero ™erto ™he il ƒignore mi —vre˜˜e —iut—toF r—
disposto diverso e ™osì si—D è ™erto per il ˜eneF evrei ˜isogno di —iut—re un po9 le suoreD
i ™—pi delle residenze ™he si trov—no ™on nienteD per™hé —ttendono tutto d—l ™entro @™he
non può venire in so™™orsoA so'rono —ss—i e hon gim—tti più di tutti per™hé non può f—r
nienteF
FFF v— (gur— poi ™he f— l— gongreg—zione di fronte —i €—dri delle missioni non restituendo
noi qu—nto ™i h—nno imprest—to ™on ™—ritàD l— l—s™io pens—reF feh3 xel numero delle
umili—zioni —n™he quest— è ˜uon—F xon p—rlo dei de˜iti ™oi p—g—niF F F issi ™he v—lut—no
gli uomini ™ol solo metro m—teri—leD non sono ™erto —ttir—ti verso l— ghies—F snsomm—D
più dé˜â™le di ™osìF F F xon ™red— ™he ™—ri™hi le tinteD —nziF w—F F F ™he direc sl ƒignore f—
˜ene le ™ose ! noi lo preghi—mo ! è segno ™he le nostre povere vedute sono molto diverse
5Scritta su un'immaginetta. Questa è la prima lettera a Don Cecchetti dopo il suo arrivo in Giappone
(ce ne sono 2 precedenti). Uomo abituato a scrivere anche per minime cose, ha conservato 319 lettere,
al secondo posto per numero. A volte ne scriveva anche 2 al giorno. E Don Cimatti con pazienza gli
rispondeva. Gli piacevano molto le barzellette, a volte molto fredde!
PHH

11 1932
d—lle sueF hon gim—tti (nirà per essere vox ™l—m—ntis in deserto e vedo ˜ene ™he lo si
v— f—™endo intornoF F F v9import—nte è ™he regni Lui e ™osì si—F
ƒuppli™o i ƒuperiori — venirmi in —iuto ™oll— preghier—D —lmeno ™ol ™onsiglio @non è
di0™ileA e se è possi˜ile ™on qu—l™he mezzoF ‚om— silenzios—D etern—F w— —lmeno non
—vessero sus™it—te sper—nze e di™essero su˜ito sì - no @™ost— —n™he questo po™oAF ƒegno
™he non sono pr—ti™o dell— vit—F
€er quest— volt— può ˜—st—reD pensoF v—mentele ne h— sentite3 possi solo potrei so'rire
—ltro ™he questoD m— ho dietro di me fr—telli e sorelleY e interessi deli™—ti di terziF F F id
è tutto quiF
xon sono né s(du™i—toD né st—n™o m—teri—lmenteD né spiritu—lmenteF heploro l— mi—
inettitudine e supin— de(™ienz— t—nte volte m—nifest—t— — hio e —i ƒuperioriF w—nifesto —i
ƒuperiori lo st—to delle ™ose per riferire l— respons—˜ilità —n™he — ™hi to™™—F €reghi —n™he
vei per™hé entri—mo nei due mesi più terri˜ili @—prile e m—ggioAF xon so dove ˜—ttere l—
test— per —rriv—re — giugnoF wi —iuti il ƒignoreF
Ricaldone Pietro BS / 1932-3-31 /, Vicario del Rettor Maggiore defunto
ƒi—mo —ll— (ne dell9—nno s™ol—sti™o gi—pponeseF en™he i nostri semin—risti di x—k—tsu e i
giov—ni oper—i st—mp—tori di yit— h—nno su˜ito i loro es—miF F F eD mentre si—mo invit—ti
—d —ssistere —lle numerose funzioni s™ol—sti™he ™he si tengono in questo tempoD l— mente
r—'ront—D p—r—gon—F F F e trov— —n™he nel pro˜lem— dell9istruzione qu—le è impost—t—
u0™i—lmente in qi—ppone un— delle di0™oltà —ll9esp—ndersi del l—voro dell9—postol—to e
dell9oper— nostr—F F F xon oserei dire ™he si— l— m—ggioreD m— è ™erto un— delle m—ggioriF
FFF ƒe l9e'etto di un sistem— edu™—tivo dovesse misur—rsi d—ll9—ttr—enteD d—l nuovoD
d—ll9impens—toD verre˜˜e f—tto di dom—nd—r™iX w— ™he ™os— potremo port—re noi di
nuovoD di miglioreD di più —d—tto nel nostro l—voro edu™—tivoD per non s(gur—re di fronte
— queste m—nifest—zionicF ! FFFÈ in t—l modo ™he questo popoloD —ttr—verso —llo st—mpo
st—t—leD ugu—le per tutto il v—sto imperoD viene impront—to edu™—tiv—mente d—ll— s™uol—F
È in t—l modo ™he questo popolo ™omprende ™he l— s™uol— è un— gr—n ™os—D e l9—m—D e
l9—pprezz—D e f— qu—lsi—si s—™ri(™io per ess—F È per questo ™he si—mo o˜˜lig—ti — ri)ettere
—n™he — quest— non indi'erente di0™oltàD non ™erto insormont—˜ileD d—l momento ™he
vedi—mo ™he l— gioventù si —vvi™in— — noiF
yhD —m—to €—dreD m— qu—ndo per l— ™—rità dei nostri ™—ri ˜enef—ttori ™i s—rà d—to di
—vere i mezzi proporzion—ti per infondere —n™he in quest— ˜r—n™— dell9istruzione lo spirito
™risti—noc xon le voglio p—rl—re dei l—ti de(™ienti del m—gni(™o e re—le qu—dro esteriore
dell— s™uol— in qi—pponeD ™he si rivel—no — ™hi studi— lo spirito intimo di quest— istruzione
d—l punto di vist— mor—leF È pens—˜ileD prevedi˜ile e in molti ™—si re—leD ™ome è vero ™he
il pro˜lem— dell— s™uol— e dell— su— potenz— è ™—pito —ss—i —ss—i in qi—pponeF i ripetoX
u—ndo —ll— €rovvidenz— pi—™erà d—r™i i mezzi proporzion—ti per r—ggiungere lo s™opo
di s—nti(™—re ™oi prin™ipi ™risti—ni l— s™uol— gi—pponesecF
PHI

11 1932
FFFveiD —m—to €—dreD ™he ™oi suoi o™™hi h— veduto ™on ver— —mmir—zione l— (oritur— delle
opere edu™—tive gi—pponesiD e ™he può p—r—gon—re ™on quelle l— nostr— —ttu—le miseri— è
in gr—do più di qu—lsi—si —ltro — ™omprendere le nostre ne™essitàF
Ricaldone Pietro / 1932-4-8 /, Vicario del Rettor Maggiore defunto
hi ritorno d— „okyo per l9—dun—nz— dei †es™ovi trovo l— su— ™—ritàD l— ™—rità dei nostri
superiori e heo gr—ti—s3 ƒpero ™osì di —rriv—re (no — qiugnoD in ™ui —rriverà qu—l™he ™os—F
e „okyo il ƒignore mi h— f—tto prov—re le delizie dell— qu—si perfett— povertà6 per™hé
di notte in er™ives™ov—do fui deru˜—to di tuttoD per(no dei ™—lzoniD ™on den—ro preso in
prestitoF ivviv—3 €er str—d— il †es™ovo di yk—y—m— mi h— gentilmente f—tto m—ngi—re
™on séF F F €rov—i ™on gioi— l— nullità delle ™ose um—ne e l— ˜ontà dell— €rovvidenz—D ™he
po™o dopo — mezzo del ˜uon wonsF ‚oy @ri™ord—cA di u—goshim— mi f—™ev— ri—vere
tutto il deru˜—toD per™hé i l—dri —rrest—ti —vev—no —n™or tutto ™on séF ƒe le r—™™ont—ssi i
p—rti™ol—ri risultere˜˜ero ™hi—re le eleg—nti disposizioni dell— €rovvidenz—D l— nome— ™he
—˜˜i—mo presso tutti i †es™ovi e ordini religiosi di poveri e l9—'etto ™he tutti nutrono per
noiF FFF
e „orino prevedo s—rà —ssedi—to d—gli sspettoriF F F 7 e0do i nostri ˜isogni —l suo ™uoreD
per™hé non posso essere vi™ino @v—ri ™onfr—telli non trov—no giusto ™he le †isit—torieD
™he ™ont—no pure un numero r—ggu—rdevole di ™onfr—telliD non poss—no —ver vo™eF F F A e
r—ppresent—rglieli — viv— vo™eF gi —iutiD ™i ™onsigliD ™i —miF F F ƒi—mo i più lont—ni ed i più
˜isognosi in tutti i sensi ed è per questo ™he il ƒigF hon ‚in—ldi ™i prediligev—F
ro v—rie —ltre questioni ™he sottoporrò —i ƒuperiori —d elezione —vvenut—F
Circolare salesiani / 1932-4-12 /
sn mezzo — di0™oltà in ™ui ™i di˜—tti—mo il ƒignore non ™i l—s™i— m—n™—re né il l—voro né
le ™onsol—zioni dell9—postol—toD ed è d—vvero un su™™edersi d— ogni residenz— di notizie
™—reD ™he mentre di™ono d— un l—to il l—voro —ttivo ™he venite espli™—ndoD di™ono pure l—
˜enedizione di hio sulle nostre opereF ‚itengo —n™he si—no d— ™onsider—rsi ™ome premio
dei s—™ri(™i — ™ui tutti generos—mente vi so˜˜—r™—te per f—r fronte —ll— situ—zioneF sl
m—ssimo dolore di hon gim—tti in t—li ™ontingenze è solo questoX di non potere ™on
prontezz— e su0™ientemente se™ondo i ˜isogni venirvi in —iutoF xon è ignot— — voi l—
nostr— ™ondizioneF
v— ƒF ƒedeD i nostri ƒuperiori ed i nostri ™—ri ˜enef—ttori ™on vero senso di ™—rità e
simp—ti— ™i vengono in —iutoD m— d—te le ™ir™ost—nze mondi—li ed i ˜isogni del momentoD
6Mentre era a Tokyo per l'adunanza dei Vescovi e Capi Missione, ospite del Vescovo di Tokyo, durante
la notte fu derubato di tutto, anche dei calzoni. La cosa suscitò ilarità, e tutti lo aiutarono. Il
malcapitato ladro fu preso perché mangiando i cioccolatini che Don Cimatti aveva in tasca gettò
lungo la via la carta in modo da segnare la via percorsa.
7Stava per cominciare il Capitolo Generale per la nomina del Rettor Maggiore.
PHP

11 1932
l9—iuto ™he ™i invi—no non è su0™iente — toglier™i d—ll— doloros— situ—zioneF FFFv— prov—
™he —ttr—versi—moD ne sono ™ertoD è puri(™—zioneD è l— promess— di qesù — quelli ™he igli
prediligeF fe—ti noi se s—premo v—lut—rl— nel suo giusto v—loreF †i —ssi™uro ™he si f— tutto
quello ™he si può per venirvi in —iutoF ermi—mo™i tutti di gr—nde p—zienz— e sper—nz—F
ygni ™—s— ™er™hi —n™he di es™ogit—re tutte quelle risorse ™he v—lg—no —d —llevi—re questo
st—to di ™oseY di—mo™i —ttornoD e poi —0di—mo™i senz— timore —ll— hivin— €rovvidenz—F
FFF sn —ttes— di miglior studio sull— possi˜ilità di ottenere d—i ™risti—ni più forte —iuto
in f—vore dell— propri— ghies—X
—A È prev—lso il ™on™etto di form—re l— ™os™ienz— dei ™risti—ni — questo dovereD piuttosto
™he (ss—re t—sse o ™ontri˜uti —nnui o per le singole funzioniF
˜A ƒi introdu™— d—ppertutto l— ˜ell— us—nz— di ™hiedere l9elemosin— in ™hies— dur—nte
l— s—nt— wess— o —ltre funzioniF xon è m—le spe™i(™—re le intenzioni —i ™risti—niF
PF €er venire — form—re po™o — po™o l— ™os™ienz— dei ™risti—niD e —n™he per ™hi—rire
—i p—g—ni l9insegn—mento ™—ttoli™o —l rigu—rdoD —rrept— o™™—sioneD si p—rli dell9eutorità
e delle rel—zioni ™he il ™itt—dino deve —vere ™olle medesimeF F F h9or— inn—nzi l— fest—
dell9smper—tore s—rà ™ele˜r—t— ™on solenne funzione —n™he in tutte le ghiese ™—ttoli™he
dell9smperoF
ghi —vesse proposte ™on™rete ™he v—lg—no —d —'ront—re il pro˜lem— dei ™—ttoli™i di fronte
—ll— religione dello ƒt—to @ƒhintoismo u0™i—leA —˜˜i— l— ˜ontà di invi—rmele dovendo f—re
rel—zione — ƒF iF il heleg—toF €erò non ™esserò m—i di r—™™om—nd—re @per™hé ne sentii
l9e™o —n™he nell9—dun—nz— dei †es™oviAX8
—A ƒi —˜˜i— gr—nde prudenz— nel p—rl—re o s™rivere di questo —rgomentoF
˜A qr—nde ™ur— e vigil—nz— — ™he i ™—te™histi o i giov—ni ™he sono presso di noi non di™—no
™ose ™he possono suon—re s™onvenienti —lle ore™™hie dei qi—pponesiF ƒi—mo ™ontroll—ti
più ™he non si pensiD e poi —˜˜i—mo —vuto già qu—l™he gr—tt—™—po —n™he per queste
imprudenzeF
™A ettenti noi pure qu—ndo do˜˜i—mo o pu˜˜li™—mente o priv—t—mente p—rl—re di —ltre
religioni — tenere un lingu—ggio ™onveniente e sempre ™—lmoD ™ondito di dol™ezz— se™ondo
lo spirito del nostro ƒ—n pr—n™es™oF
i gi—™™hé sono in questo tem— permettetemi di insistere su questo —rgomento e di
preg—rvi di inform—re — questo spirito tutti i vostri dipendentiF
†oi ™onos™ete l— sus™etti˜ilità dei qi—pponesiF xoi ™erto non gu—d—gni—mo le loro —nime
se ™on p—role dureD —spre o li rimproveri—mo o f—™™i—mo loro le ™orrezioniD spe™i—lmente
qu—ndo questo —vvenisse pu˜˜li™—menteF en™he nelle ™ir™ost—nze in ™ui inevit—˜ilmente
do˜˜i—mo f—r sentire loro l— p—rol— ferm— e si™ur— del medi™o ™he deve t—gli—re e f—r
us™ire s—ngue vivoD usi—mo le formule gentili in uso nel loro lingu—ggioY l—vori—mo più
™on l— persu—sione ™he ™ol ™om—ndoF F F ƒi—mo medi™i delle —nime loroD m— —n™he p—driF
8Il 5 maggio l'Università dei Gesuiti in Tokyo ebbe problemi con la polizia per aver riutato uno studente
cattolico di fare riverenza all'immagine dell'Imperatore. Stessa cosa alla scuola dei Marianisti. La
bufera si stava avvicinando anche alla nostra missione. Era necessaria la massima prudenza.
PHQ

11 1932
en™he nell— spieg—zione dei doveri ™risti—niD più ™he dire p—te è meglio dire l— formul—
esort—tiv—X p—™™i—moF F F D in modo ™he le —nime — noi —0d—te si —™™org—no ™he si—mo —i
loro (—n™hi per —iut—rli e sorreggerliF
snsomm— gi—pponesizzi—mo™i qu—nto più possi—mo nelle m—nifest—zioni del lingu—ggio
del loro g—l—teoD e™™FD per tr—rre tutti — gristoF ƒono pensieri ™he ho udito qu— e làD in —lto
e in ˜—sso e ™he frequentemente vi ™omuni™oD ™onfess—ndo ™he per primo ne h— ˜isogno
™hi vi s™riveF
Tassinari Vasco / 1932-4-15 /, chierico, fratello di Clodoveo
qr—zie —i ƒuperioriD spe™ie —l hirettore ™ui ˜—™er—i per me l— m—noD —l ˜r—vo —ssistente
—ninD —i so™i dell9yper— wission—ri— e — un ™ot—le †—s™o @non so se lo ™onos™iA degli —uguri
™he ™ontr—™™—m˜i—mo di ™uoreF €reg—teD preg—teF €er me non dom—ndo in spe™i—le — voi
™he questoF
ƒi so'reD m— qesù ™onsol— ™on l—voro —postoli™oD ™on ˜—ttesimi e ™on ™onsol—zioni
spiritu—liF
ellegri e —v—nti sempreF e quel ™ot—l †—s™o dir—i ™he l— virtù è f—tt— di ™ C s C u e
senz— ™ e u non si ™on™lude null—F
glodoveo ˜ene ! è gr—sso ! un po9 in™—nt—toD m— si s™—tenerà — suo tempoF xon so ™hi
di voi due si— il miglioreX pro™ur— di non essere inferiore — luiF
ellegroD l—˜oriosoF ‚—™™om—nd— —i so™i il l—voroD il s—™ri(™io e l9umiltàF en™he se
non —ndrete nelle missioni propri—mente detteD dovrete essere sempre mission—ri e quindi
—verne le virtùF
Mooney Edward / 1932-4-23 / S.E. Mons. , Delegato Apostolico
„orno d— ys—k—9 dopo un— dozzin— di ™on™erti e ™onferenze di prop—g—nd— ™—ttoli™—D ™onE
tento di —ver visto e imp—r—to ed —mmir—to t—nto ˜el l—voro d9—postol—to ™he s—nno f—re
i mission—ri e gongreg—zioni religioseF xon ve n—s™ondo l— s—nt— invidi— ™he prov—voF F F
fenedi™— il ƒignore tutto e l— ˜uon— volontà ™he h—nno i s—lesi—ni di l—vor—re in questi
gr—ndi ™entri per t—nt— gioventùD e ™on™ed— i mezzi formid—˜ili ™he sono ne™ess—ri per
f—re qu—l™he ™os—F
xon ™i veng— meno l— ™—rità dell9iF †F qu—ndo ne h— l— possi˜ilitàF
sl ƒignore v— rimeriti di tuttoF yssequi ™—ri —l ˜uon ƒegret—rioF
€FƒF E sl prossimo PT —prile è l— fest— del nostro fe—to hon fos™oF10 essi™uro spe™i—li
preghiere in quel giorno per †F iF
9Dal 13 al 20 maggio aveva tenuto una serie di concerti nella zona di Osaka, durante i quali il famoso
Padre Candau tenne le conferenze.
10A quei tempi la festa di Don Bosco si celebrava in quel giorno.
PHR

11 1932
Muzio Giuseppe / 1932-4-24 /, studioso di Rosmini, ex-allievo di Valsalice
†edi ™ome è ˜uon— w—ri—3 snizio del mese suoF F F †iene l— tu— ™—ritàF e™™uso ri™evut—
dell— tu— ™—ritàD ™he ho tr—smesso —l nostro hon vivi—˜ell— ™ome er— indi™—to nell— postill—
del ˜r—vo hon he fonisF €rego e f—™™io preg—re se™ondo le tue intenzioniF
v— prossim— o'ert— @vi ho t—ss—toD voi3 ve™™hi miei †—ls—li™esiA è per hon €i—™enz— —
„okyoF
xon temereD ™he le preghiere e s—™ri(™i sono per teD per™hé i tuoi giov—ni e voi ™onE
fr—telliF F F ƒe™ondo le tue intenzioniF
yrm—i mi sono leg—to t—nto — quest— terr—D nonost—nte le liete e tristi vi™endeD ™he
di0™ilmente mi muoveròD s—lvo il vuolsi ™osì ™olàF F F F ellegro sempre e l—s™i—mo un po9
l— (loso(—F F F
qr—zieF enti™ipo —uguri pel p—tro™inio di ƒF qiuseppe e €ente™osteF
Circolare ai Missionari del Giappone / 1932-5-1 / (traduzione dal giapponese)
s religiosi s—lesi—ni di hon fos™o —i qu—li è st—t— —0d—t— l— missione indipendente di
wiy—z—kiD h—nno —perto — feppu un— nuov— residenz—F11 golà su di un terreno di loro
proprietà essi h—nno già ™ostruito un— modest— ™—s—F ƒerve ™ontempor—ne—mente di
™—ppell— e di —˜it—zione per i mission—riF
xel ™ortile —di—™ente ogni giorno vengono — divertirsi un ˜uon numero di r—g—zziX —d
essi si ™er™— di d—re —n™he un po9 d9istruzione religios—F ƒpe™i—lmente dur—nte l— st—gione
dei ˜—gniD —rriv—no — feppu ™risti—ni d— tutte le p—rti del qi—pponeD d—ll— gin—D d—lle
pilippineF
en™he tr— i p—g—ni noi ™onst—ti—mo un movimento —ss—i ™onsol—nte verso l— nostr—
ƒF ‚eligioneF €er queste due r—gioni e in più per d—re —i mission—ri un9—˜it—zione più
™onveniente e —n™he per provvedere per ™oloro ™he verr—nno per motivi di s—luteD mi sono
proposto di ™omin™i—re l— ™ostruzione di un— ™hies— ™on —nness— s—l— per le riunioniF
e questo s™opo imploro l— ™—rità di tutti e f—™™io l9invito — voler ™oll—˜or—re nell—
misur— dei mezzi — vostr— disposizioneX si tr—tt— di un9oper— ™he in —vvenire produrrà
—˜˜ond—nti frutti di ˜eneF ve ™ondizioni mondi—li del momento forse mi s™onsigliere˜˜ero
di l—n™i—rmi in un9oper— simileD m— l— ™on(denz— in w—ri— eusili—tri™e —ll— qu—le desidero
dedi™—re quest— nuov— ™hies— e di più l— vostr— ™—rità prov—t—D mi spingono —d inizi—re
—l più presto possi˜ile un9oper— divenut— ne™ess—ri— per l— glori— di hio e l— s—lute delle
—nimeF
11La nuova reisdenza di Beppu era stata iniziata nel dicembre 1931. Ne era incaricato Don Escursel,
spagnolo.
PHS

11 1932
Ricaldone Pietro / 1932-5-1 /, Vicario del Rettor Maggiore defunto
ƒottopongo —ll9illumin—to p—rere del ‚ettor w—ggiore e dei ƒuperiori il pro˜lem— imE
port—ntissimo dello student—to „eologi™o per l— †isit—tori— qi—pponeseD FFFe™™o le v—rie
proposteD studi—te d—l gonsiglio ed —n™he d—i ™onfr—telli s—™erdoti dell— †isit—tori—F
IF Avere uno studentato nostroF È l— propost— ™he —rride —ll— m—ggior—nz—F ƒi opponE
gono v—rie ™onsider—zioniF €otremo noi ottenere d—i ƒuperiori un person—le ottimoD
qu—le è ne™ess—rio per —vere uno student—toD ™he si— ™orrispondente —i ˜isogni di
form—zione ™ultur—le per questi p—esicFFFF
PF Unire le forze con altri studentati già funzion—nti per —ddivenire —d uno student—to
dell9istremo yrienteF
wolte gr—vi di0™oltà si oppongonoF fuon ™entro s—re˜˜e ™erto l— gin—D m— ™on l—
fo˜i— vi™endevole di questi due popoliD —l momento —ttu—le ™erto non solo f—re˜˜e
™—ttiv— impressione @—n™he se si tr—tt— di str—nieri sol—menteF F F m— fr— po™o —vremo
—n™he i gi—pponesiF F F A m— ne verre˜˜e ™erto del m—le —ll9yper— nostr— e più —ll—
missioneF
QF Far studiare i nostri —l gr—n semin—rio di „okyoD l9uni™o per or— in qi—pponeF ƒe
i s—lesi—ni —vessero un— fond—zione — „okyo si potre˜˜e pens—re — f—r frequent—re
d—i nostri il qr—n ƒemin—rioD m— — p—rte ™he non si possono ™erto m—nd—re tutti i
nostri — „okyoD — p—rte l— questione (n—nzi—ri—D non si possono mettere ™erto molti
dei nostri ™he s—r—nno de˜oli negli studiFFFF el m—ssimo se si ™redesse f—r usufruire
— qu—l™unoF w— è ne™ess—ri— prim— l— fond—zione — „okyoD ™he ™redo s—rà —n™or—
—ss—i lont—n—F
RF †i è ™hi propone il ritorno di ™oloro ™he devono f—re l— „eologi— in st—li—F gerto
™he piuttosto ™he f—r m—le l— „eologi— e ri™evere un— form—zione insu0™iente è
meglio veng—no — f—re t—le studio in st—li—D dove —n™he i più de˜oli possono essere
—™™uditi e per l— form—zione e per lo studioF w— se ne perder—nno moltiD ™he ™erto
non ritorner—nno piùF v— vit— di missione in qi—ppone non è vit— di roseF F F †—ri
possono —vere ˜elle doti ™he ™onos™iute determiner—nno l— ferm—t— per i ˜isogni
d9st—li—F
FFFƒi sono f—tte e v—gli—te tutte le proposte or— enun™i—te per venire in™ontro —lle di0™oltà
in ™ui ™erto si trov—no i ƒuperiori spe™ie nelle ™ondizioni —ttu—liD m— insisti—mo — ™he i
nostri ˜uoni ƒuperioriD ™ome sempre h—nno —iut—to quest— pover— missioneD f—™™i—no
qu—lsi—si sforzo per venir™i in —iuto — ™he possi—mo noi pure —vere in posto un ˜en
org—nizz—to student—to „eologi™oF
PHT

11 1932
Ricaldone Pietro BS / 1932-5-1 /, Vicario del Rettor Maggiore defunto
qià le dissi delle nostre di0™oltà e™onomi™heF F F xon sono (niteF F F —nziF F F
ve —™™enn—i —lle di0™oltà desunte d—l ™—r—ttere stori™o e psi™ologi™o di questo popolo e
dell— su— org—nizz—zione —ttu—le inizi—t— nel IVTVD sull— ˜—se delle gr—ndi n—zioniD tr— ™ui
si —ssiseF †oglio —™™enn—rle — quelle più deli™—te desunte d—lle rel—zioni del g—ttoli™ismo
™olle —ltre religioniF
FFFs gi—pponesi sono religiosic i™™o un pro˜lem— interess—ntissimoF sn ogni p—rte vi
sono templiD piloniD luoghi di ™ultoD si f—nno pellegrin—ggiD votiF F F sn ™—s— tutti h—nno
l9—lt—re degli —nten—tiY ™erimonie religiose si f—nno in ™—s— e —i templiD vi sono feste mensiliD
—nnu—liD e™™F qli —ltri ™ulti sono li˜er—mente prop—g—tiF F F
ƒono dunque indi'erentic y tr—tt—no i loro dei solo ™on quell— gentilezz— ™osì propri—
dell— loro r—zz—c y desiderosi e ™uriosi del nuovoD —˜˜r—™™i—no l— novità religios—D per
poi ritorn—re ™ome er—no prim—c È —teismoc È du˜˜ioc gi ™redono proprioc ƒono
˜uddistiD shintoistic y l9uno o l9—ltroc ! xon possi—mo ™erto noi legifer—re in questo
™—mpo deli™—toD noi ™he d— po™hi —nni vivi—mo in questo ˜el p—eseF w— vei trov— —d
esF delle f—miglie di qu—ttro o sei individuiD ed ognuno —pp—rtenente — religioni diverse o
— sette diverse di un— stess— religioneF i p—re v—nno d9—™™ordoF „rov— dei genitori ™he
l—s™i—no l— pien— li˜ertà —i (gli di studi—re e pr—ti™—re un— religione divers— d— quell—
d— loro profess—t—F „rov— t—nti ™he p—rte™ip—no indi'erentemente —lle feste di qu—lsi—si
religioneD e non per pur— ™uriositàD m— e'ettiv—menteF F F i —llor—c
wi p—re si poss— dire ™he il loro —tto di fede non è don—zione tot—le dell9essere —ll— diE
vinità ! non vi d—nno ™erto il senso nostro ! l— loro pietà non trov— ˜isogno di ™omuni™—rsi
—lle —nime vi™ineF „utt— l— somm— dell— verità dei loro dei è l— tr—dizioneD ™he però non
si present— ™ome form— dogm—ti™—F †i entr— l— f—nt—si— e l— sensi˜ilità ! è sus™etti˜ile
di —ggiunte ! non si impone —ll— r—gione per vin™erl— e umili—rl—F sl gi—pponese non
spinge l— ™redenz— (no —ll— ™ertezz—D né l9in™redulità —ll— neg—zione ! s—nno ™oordin—re
lo shintoismoD ™he divinizz— l— n—tur— e l— ˜ontà delle ™oseD ™ol ˜uddismo ™he risolve
tutto in s—pore di illusione e di tristezz—D e ™ol protest—ntesimo ™he gli di™eX ™rediD e f—
quel ™he vuoiD e non f—™endosi troppe dom—ndeD non preo™™up—ndosi di troppe ri™er™heD
vivono in un9—tmosfer— religios— dol™eD tr—nquill—D legger—D ™he si ™ull— in sempli™itàD in
m—nifest—zioni ™erimonioseD in qu—nto di imprevisto può e™™it—re il sentimentoD l— f—nE
t—si—F F F i lei vedrà il qi—pponese ™ollo™—re il suo hio indi'erentemente —i ˜ordi di un
rus™ello o di un— ™—s™—tell— o di un— ro™™i— d—lle forme str—ne o —i piedi di un m—gni(™o
pinoF F F y ™ome sp—vent—p—sseri ™on rit—gli di ™—rt— nei ™—mpi ˜iondeggi—nti di gr—no o di
risoF F F €—ss—ndo d—ll9estrem— sempli™ità puerile di m—nifest—zione religios— —ll— suprem—
m—estosità di ™ulto nei gr—ndi e m—gni(™i templiF w— v9h— di piùF sl qi—ppone è l— terr—
degli hei ! i gi—pponesi sono (gli degli deiD e ™ome t—li p—rte™ip—no —ll— s—ggezz— divin—F
ƒono quindi feli™iD inf—lli˜ili ! e™™o per™hé si ritengono di spe™ie divers— dell— nostr— !
e™™o un— delle fonti del loro orgoglio n—zion—leF
PHU

11 1932
Ricaldone Pietro / 1932-5-9 / , al nuovo Rettor Maggiore12
sl sottos™rittoD mentre f— devoto om—ggio — vei ™he l— €rovvidenz— ™i h— voluto d—re ™ome
nuovo hon fos™oD e promette indefetti˜ile o˜˜edienz— per l9eser™izio delle m—nsioni ™he
gli furono —0d—teD —vendo e — vo™e e per letter— ri™evuto d—l ™ompi—nto ƒigF hon ‚in—ldi
tutte le f—™oltà degli sspettori @pur essendo l— nostr— solo †isit—tori—A e qu—nto —vessi
™reduto di —ver ˜isogno in ™—si urgentiD dom—ndo or— l9—m˜ito delle f—™oltà ™he mi sono
™on™esse per l9eser™izio dei miei doveri ™ome †isit—tore dell— †isit—tori— di ƒF pr—n™es™o
ƒ—verioD qi—pponeF
Ricaldone Pietro / 1932-5-9 / Vicario del Rettor Maggiore defunto
€enso —l gr—n l—voro di questi tempiD e non voglio dilung—rmiF ispongo in proEmemori—
v—rie questioni pel ˜ene dell— nostr— missioneD ™he f—™™io present—re tr—mite dell— ƒegE
reteri—D per™hé si è nel periodo delle elezioni e dell9—ssest—mentoF ed ogni modo per non
venire meno —l mio dovereX
—A gome rendi™onto mio person—le di questo mese e per l— s—lute e per lo spirito null—
di spe™i—leD s—lvo un rin™rudirsi dell— sensi˜ilità e sensu—litàF ƒt—gionecD de˜olezz—c w—h3
wi p—re di essere tr—nquillissimo d9—nim—D ed il ƒignore mi —iutiF
˜A €er le nostre ™ose ™he vei ™onos™eD gr—zie —ll— ™—rità dei ƒuperiori e ˜enef—ttoriD
respiri—mo (no — qiugnoD e (nor— posso f—r fronte —gli impegniD m— i de˜iti premonoF
ƒtr—no però ™he d—ll9—gosto in ™ui furono invi—teD — tutt9oggiD né d—l †—ti™—noD né d—l
hu™eD neppur un— rispost—F F F è un po9 po™oF ƒe —lmeno si s—pesse noD non si può3D uno
mette il ™uore in p—™eF ehD ˜enedett— l— ˜uro™r—zi—3 feh3 heo gr—ti—s3 w— un9—ltr— volt—
s™rivo dirett—menteF †edrà ™he —lmeno l9—™™us— dell— ri™evut— pr—ti™—D l— ri™evoF F F ed è
qu—l™he ™os—F vei ™erto —ndrà presto in †—ti™—noF hi™— un— p—rolin— per questi poveri
disper—tiF F F w— più preghi per noi e ™ol ™onsiglio e ™oll— oper— ™i —iutiF s ™onfr—telli
st—n™hiD m— gr—zie — hio tutti ˜ene in s—luteD e mi p—re tutti ˜en —nim—tiF sl ƒignore ™i
m—nteng— nell— su— s—nt— gr—zi—F
i˜˜i ™olloquio ™on wonsF he qe˜ri—nt ™he mi disseX †oi ƒ—lesi—niD pur religiosiD siete
mission—riF s miei ™onfr—telli sono entusi—sti di voiF wi —˜˜r—™™iòD gli don—i un— reliqui—
di hon fos™oX yhD l9ho ™onos™iutoD gli ho p—rl—toF F F D e l— ˜—™i—v— ™on devozioneF
Ricaldone Pietro / 1932-5-17 / Rettor Maggiore
‚i™evo d—ll9—mi™o hon fr—g— l9—nnun™io ! ho telegr—f—to — tutte le residenze ! ho
r—dun—to l— ™omunità in ™hies—X
„e heumY E €reghiere spe™i—li — w—ri— e hon fos™o per veiY
12Questa lettera spedita in data 1 maggio è indirizzata al nuovo Rettor Maggiore, non ancora eletto.
Don Ricaldone fu eletto il 17 maggio.
PHV

11 1932
‚innov—zione per le m—ni di w—ri— dei nostri voti e promesseD ™he di™—no —l nostro
nuovo hon fos™o il nostro indefetti˜ile —more verso di veiD verso l— nostr— ƒo™ietà !
l9—ssi™ur—zione dell9—dempimento dei nostri doveri usque in (nemF ed multos —nnosD
—m—tissimo €—dreD e ™olgo su˜ito l9o™™—sione —n™he per essere dei primi —d —ugur—rle
˜uon ynom—sti™oD ed —ssi™ur—rle spe™i—li preghiereF ghe dirlec €enso —l ™umulo di ™oseD
e s—re˜˜e un —˜uso del suo tempoD propugn—ndo le mie ™oseF hom—ndo soloX
—A gi —mi e ™i ˜enedi™—F ƒi—mo i più ˜isognosi in tuttoD in tutti i sensiF F F
˜A emi e ˜enedi™— l— mi— pover— —nim— e m9—iuti — s—lv—rl—F vei s— in ™he ™ondizioni
mi trovoF F F
™A emi l9inizio dell9oper— nostr—D più minus™ol— del gr—no di sen—p—F ƒi st— p—ss—ndo
d—l qi—ppone momenti ™riti™i nel suo —ssest—mento politi™oF heus s™it3 €er or— non ™9è
d— —ll—rm—rsiD m— potre˜˜e su™™edere forse più presto di ™iò ™he si pens— un ™—t—™lism—F
pi—t volunt—s hei3
Tirone Pietro / 1932-5-26 / Direttore Spirituale Generale
qr—zie dell— su— ™—rità nell9investirsi dei nostri ˜isogni e di qu—nto h— f—tto e f— per noiF
ro ™os™ienz— di —ver f—tto qu—nto st—v— d— me per dom—nd—re l9elemosin—D non è
—rriv—t— nelle proporzioni di ™hiudere i ˜u™hiF È segno ™he l— €rovvidenz— vuole sti—no
—pertiD — nostr— umili—zioneD per e™™it—r™i —d un— più strett— povertàD —d un— più tot—le
(du™i— in veiF F F i ™osì si—3 yrm—i mi sono r—ssegn—toD e penso ™he d— me l— €rovvidenz—
non vuole l— ™onversione delle —nimeD m— ™he ™er™hi i mezzi per vivereF groll—no intorno
molti ide—li ™he si sentono dire sui li˜riD ™he si pu˜˜li™—no sull— vit— mission—ri—F F F e si
vive nell— re—ltàF ƒi so're nel vedere ™he si è qui per uno s™opoF F F el fronteF F F e non si
ries™e — f—reD per™hé m—n™—no i mezziF
heus s™itF F F xoti però ™he l— €rovvidenz— non h— l—s™i—to m—n™—re il ne™ess—rio ed
—n™he qu—l™he ™os— di più del ne™ess—rioD e quindiD pur so'rendo @più spiritu—lmente ™he
m—teri—lmenteA ™i si ˜utt— nelle m—ni di hio e —v—ntiF hopo tutto è vui ™he f— ! e se vui
vuole ™osìD ™osì si—F
Grigoletto Giuseppe / 1932-5-26 /, per l'ordinazione, ex-allievo di Valsalice
qiuseppe ™—rissimoD qrigolo u™— ˜—ru™—F F F ƒ—rà l9ultim— volt—F F F per™hé dopo sei
preteF F F 13
IF v— met— si —vvi™in—D mio ˜uon qiuseppeD ed il ƒignore ti —iuti e w—ri— ti f—™™i— d—
mamma e hon fos™o d— PadreF „u ™onos™i per te il v—lore di queste due p—roleF
ro o'erto —l ƒignore per te le preghiere spe™i—li dell— noven— di w—ri— eusF
13Il nomignolo di Don Grigoletto era Zucca Baruca. Don Cimatti dice che sarà l'ultima volta, ma di
fatto lo userà ancora.
PHW

11 1932
PF xon solo desideroD m— voglio dire un— wess— per voi @tuD vorenzoniD —mpesi e
yld—niFFF ghe rifonderec È hon gim—tti ™he non potrà m—i sde˜it—rsi ™on voiAF
xon so qu—ndo pigli—te wess— ! pres— o non pres— E l— dirò il giorno dell— fest— di
S. Luigi @PI qiugnoAF
QF ve imm—gini di prim— wess— @—i miei tempiA le reg—l—v—no gli —ltriF F F quindi non
dovresti pens—r™i tuF weglio seguire però —n™he in questo l9uso ™omuneF
FFFFve preghiereF F F s—i ™ome s—r—nno dirette d— hon gim—ttiD ™he ti ™onos™eF F F qli
—uguriX qesù infond— in te il suo ™uoreD l— pienezz— delle sue gr—zieD per tr—sform—rti in
virum perfe™tumF i ˜—st—F ƒ—i ™he non sono ™—p—™e di e'ondermi molto per™héF F F mi f—
m—le —ll— s—luteF ƒogn—i di esserti vi™ino nell9eventu—lità di un— venut—F F F m— l— re—ltà
del regol—mento delle elezioni ! e più le ™ondizioni nostre @il qi—ppone st— p—ss—ndo
˜rutti qu—rti d9or— d9—ssest—mento333A non lo permiseroF È un gr—n s—™ri(™io per meD più
meritorio per entr—m˜iF
sl merito di qu—nto f—i lo trover—i in €—r—disoF hio ti ˜enedi™— e ti ™on™ed— per l9—nim—
tu— e per qu—nte verr—nno — ™ont—tto tuo de rore ™oeli et de pinguedine terr—eD mensur—m
plen—mD ™onfert—mD ™o—git—t—mD supere1uentemF
p—9 —n™he le mie p—rti —i tuoi ™olleghi di wess— e preg— per ™hi ti ˜—™i— l— m—noF
Ricaldone Pietro / 1932-6-2 / Rettor Maggiore
ƒono in pien— visit— p—stor—le e religios— ™he voglio termin—re in giugnoFFF p—™™io il mio
e delle ™ose più s—lienti e rispondo —ll— su— ™—rissim— del SGSGQPF
ƒ—luteX optime in tuttoF
ƒtudio e l—voroX non m—n™—F È un l—voro più ™he di —postol—toD di dom—nd— di mezziD
—™™udire i ™onfr—telliF €osso f—re po™o per lo studio del gi—pponese e —n™he per lo studio
dell— teologi— e ™ose s—™reF sl ƒignore ™onos™e le mie di0™oltàD l— de˜olezz— delle mie
f—™oltàF hon gim—tti si don— —ll9—postol—toc ger™o di —'err—re tutte le o™™—sioniD m—
™ome mission—rio f—™™io l— ™entesim— p—rte dei miei ™onfr—telliF €—zienz—3 ƒe il ƒignore
vuole ™osìD si— ™osìF
h—to quindi questo st—to di ™oseD l— mi— in™—p—™ità — ™om—nd—re e™™F non so ™ome
rispondere —l terzo punto del rendi™ontoF hiròX tento di f—re quel ™he possoD m— ™ome
superiore e™™lesi—sti™o e religiosoD ™ome direttore ed insegn—nte l—s™io ™erto — desider—reF
heus s™itF
€r—ti™he di pietàX mi p—re non veng— meno l— ˜uon— volontàF v—voro sull9unione ™on
hioD sull9es—me di ™os™ienz— e sull— devot— ™ele˜r—zione dell— ƒF wess—F wi p—re ™he
indietreggi—menti non ™i si—noF wi —iuti ™oll— preghier—F FFF
xon mi l—mentoD —m—tFmo ƒigF hon ‚i™—ldoneD dei m—ri e monti promessi o —ltroF F F
wi sem˜r— ™he qu—ndo si f— un— pr—ti™—D vi—3 un— rispost— qu—lunqueD l— si può d—reD eD
mi sem˜r—D l— si deve d—reF v—s™io l— sper—nz— dell— letter— —l ‚F qovernoF ƒ™rissi —n™he
PIH

11 1932
un— suppli™— —l ƒF €—dreD present—ndo le nostre modeste pu˜˜li™—zioniD fr— ™ui il †—ngelo
in gi—pponese ! l— prim— oper— del genere in gi—pponese ! om—ggio —l ƒF €—dre nel SHFmo
e™™F yhD vi—3 xon pretendoD noD ™hi lo può pens—rec w—D —lmeno un— ˜enedizioneF F F v—
d—re˜˜e —n™he veiF xon mi n—s™ondo ™he —l ƒF €—dre può essere non si— st—t— present—t—D
si— st—t— sm—rrit—D e™™F i heo gr—ti—s3 xon è l— prim— volt—F F F qli uni™i ™he si investirono
delle ne™essità nostre furono €rop—g—nd— e i nostri ˜uoni superioriF FFF
snt—nto mi do d9—ttornoF ƒe i ƒuperiori potessero —nti™ip—rmi —lmeno ™ento mil— lireD
™ome p—ghi—mo interesse —lle ˜—n™heD potrei p—g—rli —i ƒuperioriF F F w—D ™red—D non è
questo ™he mi preo™™up—D m— ™he i ™onfr—telli sti—no ˜ene di —nim— e di ™orpoF el resto
! —i de˜iti ™ioè ! @™he sono un— ne™ess—ri— ˜rutt— ™os—AF F F e dirò ™on l— fond—tri™e delle
fr—n™es™—ne di w—ri—X …n— delle po™he ™ose ™he non h— prov—to qesùF F F D pur d—ndomi
—ttorno ™i pens— il ƒignoreF
Tassinari Clodoveo / 1932-6-10 / chierico tirocinante in Giappone
e (n di visit— ti —vevo s™ritto un— letter— ri—ssumente le mie impressioniF FFF „i ripetei
— vo™e l— rispost— —ll— tu— del IH ™F mF sull— tu— dom—nd— dei votiD e sunteggio — tu—
tr—nquillitàF
—A hon gim—tti si rende respons—˜ile d—v—nti — hio di tuttoF p—9 tr—nquillo l— tu—
dom—nd—F
˜A €er lo studio e pietà f—9 quello ™he puoiF fen —ltre prove ti prep—r— il ƒignoreF
™A ve tue impressioni sul tiro™inio mi p—iono sotto ™erti rispetti vereF sl ƒignore perE
mette qu—nto su™™ede —ttorno — te e ™he non dipende d— teD per tu— esperienz—F v—
teori— è sempre @qu—ndo si tr—tt— d9uominiA in lott— ™oll— pr—ti™—D e gli uomini ˜isogn—
pigli—rli ™ome sonoD non ™ome dovre˜˜ero essereY d—v—nti — hio in™om˜e —d ognuno l—
respons—˜ilità di miglior—reD e ognuno deve port—re il suo ™ontri˜uto pel miglior—mento
del proprio fr—telloF
dA sl f—r l9o˜˜edienz— per proposito e non per in™lin—zione n—tur—leD è perfezioneF „e
˜e—to3 gontinu— sempre ™osìF
eA ve miserie dell— ™—rne le —vr—i (n ™he ™—mpiF eltr— è l9in™lin—zioneD —ltro è l9—verl— in
re—ltà volutaF v9in™lin—zione è in n—tur—F smp—r— d— qesù ™he —vev— —mi™i e prediligev—F F F
futt—ti in vui senz— timoriF F F È super˜i— ritir—rsi per™hé ti senti indegno delle intimità
di qesùF enimo dunque e ™er™— di sentire in te l— presenz— re—le di qesùD ™ome senti
quell— dei tuoi ™—ri e dei tuoi —mi™iF xon —vere p—ur— di tr—tt—rlo troppo intim—menteF F F
fA ve lotte intime ™he sostieni sono permesse d—l ƒignore per l— tu— form—zioneF xon
™i vedo null— di null— di str—ordin—rioD è l— lott— dei giov—ni ™he vogliono f—rsi o rim—nere
˜uoni —ll9età tu—F
glodoveoD ti r—™™om—ndo solo in questi e ™onsimili ™—si ™on(denz—F F F e —v—nti nel
ƒignoreF
ellegro e preg— per meF
PII

11 1932
Tassinari Vasco / 1932-6-15 / chierico, suo ex-allievo, fratello di Clodoveo
w— v— làF F F ™he siete proprio st—ti delusi dell— m—n™—t— visit— di hon gim—tti333 ehD
—hD —hF F F w— ™i ™redete proprioc i ™hi è questo povero prete d— merit—re ™he voi vi
prep—ri—te — ri™everlocF F F weglio dunque ™osìF F F fene3 †enite pur tuttiD ™he ™9è l—voro
—n™he per voiD m— intesoX
—A umiltà e s—™ri(™io — f—tti
˜A o˜˜edienz— ed —llegri— ™omplet—
™A sodezz— nell— ™—stità
dA unione ed —˜˜—ndono ™on hio e in hioD e —llor— veniteD veniteF F F
qr—zie dell— preghier— e ™ontinu—te —d essere mission—ri ™osìF F F hesidero —nzi ™hi—rirvi
un ™on™ettoD ™he non deve però f—rvi perdere l— vo™—zione mission—ri—D per ™hi l9—vesseF
ƒentiteX
€ens—te —ll— protettrice delle MissioniD ƒF „eresin— del fF qFD ™he non fu m—i mission—ri—
eppure è equip—r—t— —l più gran missionarioF €er™héc ghe fe™e ess—c xon potete voi f—re
—ltrett—ntoc v— fede non l— dà il mission—rioF ghi l— dàc
v— rispost— — queste dom—nde vi ™hi—rirà il mio pensiero ! ™he del resto —vrete sentito
le mille volteF p—te oraD ™ome ƒF „eres—D e s—rete mission—ri più di noiD se vi —ggiungerete
il forte desiderio ™he si— re—lizz—to l9adveniat regnum tuumF ghi—roc
Dalla Cronaca di Don Cimatti
gorro — feppu oer p—r—re le ˜otteFFF ‚ovin—no l— fritt—t— l— ™—n—gli—t— di due ™risti—ni
™he denun™i—no —ll— polizi— il ™—te™hist—F „ento di p—™i(™—re gli —nimi dirigendoli —ll—
™—rità ™risti—n—FFFF xon si ries™eF €er l9essunzione il ™—te™hist— ™esserà il suoo u0™ioF
ve ™on™lusionic ‚idi™o —i ™onfr—telli qu—nto — vo™e e per is™ritto si è detto e str—dettoX
€rudenz— nel p—rl—re di religione e del qi—pponeF ƒorvegli—re i ™—te™histi e giov—ni
™onfr—telliF ƒtretto uso del sistem— di hon fos™o e sopr—tutto — posto m—ni e piediF
€oi †in™ere il m—le ™ol ˜ene non pro™edere per vie pu˜˜li™heD molt— —™qu— sul fuo™oD
f—rsi degli —mi™i e tr—tt—re ™on ™—ritàF isperienz— per tuttiX —prire gli o™™hi su tutto
e tuttiD tienti —mi™o il potente per™hè non ti nuo™™i—D ™onos™enz— delle leggiD r—'orz—re
l9istruzione ™risti—n—D e spe™i—lmente tr—tt—re sempre e tutti ™on l— ™—ritàF È ™osì ™he il
ƒignore ™i f— ™—pire t—nte ™oseF
Ricaldone Pietro / 1932-7-15 / Rettor Maggiore
ƒono di ritorno d— feppu ™hi—m—tovi d— un telegr—mm— di hon €edro e hon w—rgi—ri—F
sl m—ssimo giorn—le dell— ™ittà ed —ltri dell— provin™i— h—nno pu˜˜li™—to —rti™oliD dipinE
PIP

11 1932
gendo l— missione @nientemenoA ™he un ™ovo di ™omunistiF F F v— p—tri— è in peri™oloF
ƒono —nd—to — ™onsol—reD — p—r—re ˜otteF14
hon w—rgi—ri— ™he è vi™ino —iuterà ! ™erto ™he sono ™olpi ™he l—s™i—no str—s™i™hi e
om˜reF
È un ™—mpo troppo ˜ello e il demonio @è l— ™ittà degli inferniD vei lo ri™ord—A non vuol
essere nel s—™™oF g—piràX in sei mesi i ™risti—ni d— S sono s—liti — QQF F F g9è un ™—te™hist—
zel—nteD m— h— d—to —ppigli per l— su— imprudenz— nel p—rl—re di religioneD e™™FY nemi™i
@non s—ppi—mo —n™or— qu—liA so0—no nel fuo™oF F F w— spero ™he w—ri— eF protettri™e di
quell— ™—s— s—rà —n™he quest— volt— l— nostr— eusili—tri™e e ™i —iuteràF FFFed ogni modo il
ƒignore provvederàD ne sono ™ertoF F F
Ricaldone Pietro BS / 1932-7-15 / Rettor Maggiore
€er l— f—migli— e per lo ƒt—to gi—pponese il f—n™iullo è ™ome l— pupill— dell9o™™hioF
p—migli—D s™uol— e ƒt—to in —rmoni— di intenti pl—sm—no il pi™™olo gi—pponeseF
u—nti — loro modo di vedere ™er™—no di sovr—pporsi o ™ontr—st—re o ™o—diuv—re ™on
mezzi diversi d—l loro — questo l—vorio di form—zioneD sono ™onsider—ti non solo ™ome
oppositori dell9edu™—zioneD m— dell— p—tri—F i d—l loro punto di vist— f—nno ˜eneD ed
è ˜ene ™he si— ™osìF €ensi però —ll— deli™—tezz— di posizioneD non di™o dell9edu™—tore
™—ttoli™oD ™he ™ome t—le deve —vere il suo ˜r—vo permesso d—lle —utorità e d—re g—r—nzi—
™he nell— s™uol— @™he è equip—r—t— —lle govern—tiveD se noD non può vivereA non ™9entr— il
pro˜lem— religiosoD m— del mission—rio ™—ttoli™o ™he @™ome il s—lesi—noA desider— —n™he
f—re dell9—postol—to ™—ttoli™o fr— i f—n™iulliD tr— i giov—ni p—g—niF
u—le deli™—tezz— di lingu—ggio qu—ndo è ri™hiesto sul pro˜lem— religioso nostro nei
r—'ronti —l loroD sul pro˜lem— dell9—utoritàF f—st— —lle volte un— fr—se intemper—nteD m—l
™ompres—D m—l riferit—D per™hé missione e mission—rio perd—no ™reditoD ed —lle volte in un
˜—tter d9o™™hio si perd— il frutto di mesi ed —nni di l—voroF v— s™uol— segue il f—n™iullo
—n™he nelle ore dopo s™uol—Y l— s™uol— è —l ™orrente di tutto ™iò ™he si riferis™e —ll— vit—
edu™—tiv— dei suoi ins™ritti e ™onsigli— ed ordin—F F F i™™o per™hé in un —ttimo lei può
vedere s˜—nd—rsi le pe™orelleD ™he ™ost—rono t—nte ™ureF
FFFro detto tutto questo non per s™us—re l— povertà dei nostri risult—tiD m— per indi™—re
™he in qi—ppone un l—voro —n™he intensoD non ™ondu™e ™he — m—gri rendimentiF €roprio
™ome in —gri™oltur— @ed —n™he in questo r—mo leiD —m—tissimo €—dreD è m—estroAF
…n terreno vergineD dissod—toD le dà dei prodotti mer—vigliosiF …n terreno sterile rende
— ™ondizione ™he si— dissod—to — fondoD ™on s™—ssi ripetutiD ™on ™on™im—zioni r—zion—liD
™on —˜˜ond—nti irrig—zioniF F F €roprio ™osì l— missione gi—pponeseX o™™orre dissod—re —
fondoD s™—ss—reD ™—povolgere ideeD ™onvinzioniD —˜itudini mor—liF F F srrig—re ed —rri™™hire
14Questa burrasca causata da parole imprudenti del catechista giapponese, fa capire la situazione della
Chiesa in quei tempi di nazionalismo esasperato. Era necessaria la massima prudenza.
PIQ

11 1932
queste povere —nime ™on sudoreD ™on s—ngueD ™on s™ienz—F F F €er qu—nto tempoc w—h3
vo s— il ƒignoreF
Miletto Erminio /1932-7-15 /, ex-allievo dell'Oratorio S. Giuseppe
qodo dei tuoi immut—ti sentimenti di ˜eneD del tuo desiderio di l—vor—re per l— ˜uon—
™—us— per essere pronto e prep—r—to @d— ve™™hio esplor—toreA non temi di —nd—re in™ontro
—llo studioD e™™F fr—voF F F i prego il ƒignore per l— tot—le rius™it— delle tue —spir—zioniF
snvo™— w—ri— e hon fos™o nelle v—rie di0™oltàD m—ntieniti ˜uonoD ed il ƒignore non solo
ti f—rà re—lizz—re pien—mente il tuo desiderio di ˜eneD m— migliorerà l— tu— posizione e
™osì potr—i re—lizz—re pure pien—mente l— tu— vo™—zioneF
gome stoc w— sempre ˜eneF F F xon s—i ™he l— gr—mign— messe le r—di™i è ˜en di0™ile
f—rl— morirec FFF€reg— per queste povere —nime e per hon gim—ttiF sl qi—ppone più
™he d—l l—voro dei mission—ri si ™onvertirà per le preghiere dei ˜uoniD il qi—ppone non si
™onverte ™he in gino™™hio e ™ol s—™ri(™io per™hé super˜o ™ome è non può essere pieg—to
™he d—ll9umiltàF
Mooney Edward / 1932-7-21 / Delegato Apostolico
sl motivo dell— presente rel—zione è oltre™hé di inform—zione — †F iF per —vere quei ™onsigli
™he si—no del ™—so per nostro ™onfortoD esperienz—D in™or—ggi—mento e ™orrezioneD e non
tem— di dir™i qu—nto ™rede opportunoF w— ne è —n™he motivo il desiderio di esprimere il
nostro povero modo di vedere e ™he ™os— —˜˜i—mo pr—ti™—mente f—tto per fronteggi—re l—
situ—zione e ™he intendi—mo f—reX
IF hi f—re oper— di prop—g—nd— individu—le presso le eutorità ™itt—dine e s™ol—sti™he
per f—r ™—pire t—nte ™oseD ™heD pover— gente3 non ™onos™onoF sdem fr— i giorn—listiF
PF p—re —l più presto un— pu˜˜li™— ™onferenz— non per inizi—tiv— dell— missioneD m—
di priv—tiD in ™ui il €rofF ƒ—to @è il nostro ™—te™hist— di „—k—n—˜eD professore di
…niversitàD e™™FA esprimere˜˜e ™hi—r—mente l9insegn—mento ™—ttoli™o in rel—zione
—i dis™ussi pro˜lemiF
QF snvit—re — ™he l— heleg—zione epostoli™— — mezzo dell9emmir—glio ‰—m—moto o di
—ltri presenti —i ™ompetenti winisteri dom—nd— per l— giust— rip—r—zione per p—rte
spe™i—lmente delle —utorità ™itt—dine e s™ol—sti™he ™he d—vvero si sono ™omport—te
—ss—i —ss—i m—le nell— questioneF
RF ‚—'orz—re l— fede dei ™risti—ni e ™ement—re l— ™—rità per tutti ™on un— s—™r— missioneF
FFFid or— permett— ™he in form— ™on(denzi—le m—nifesti qu—nto può r—ppresent—re il l—to
de˜ole dell— questione e ™he forse è l— p—rte più deli™—t— del pro˜lem—F
PIR

11 1932
v— missione (no d—gli inizi si trovò di fronte un —vvers—rio ™he h— t—nt— p—rte —n™he
nel presente pro˜lem—D ™ioè il †i™eEƒind—™oF €ur non —vendo prove —ssolute di f—tto sull—
person—D è ™erto ™he (n d—gli inizi l— missione fu tru'—t— d—l muni™ipio per l— ™omper— di
un terreno ™he s—re˜˜e st—to ˜ellissimo per l— wissione e ™he proprio nel giorno in ™ui si
dovev— f—re il ™ontr—ttoD fu in un modo —ssoluto disdetto d—l wuni™ipioF È questo signore
™he or— nelle —dun—nze di™e ™he non —˜˜i—mo diritto di insegn—re l— religione ™—ttoli™— —
feppuF
sl nostro ™—te™hist—D è —lqu—nto forte nel p—rl—re e ˜en™hé gli si sti— dietro non è imE
pro˜—˜ile ™he forse un po9 fortementeD in pu˜˜li™o nelle ™onferenze di prop—g—nd—D e priE
v—t—mente nell9istruzione dei ™—te™umeniD —˜˜i— espresso —ss—i fortemente il suo pensieroF
u—ndo p—rl— delle —ltre religioni ™erto si —™™ende f—™ilmenteF FFFÈ un re™ente ™onvertito
d—l ˜uddismoF xon v— d9—™™ordo ™on un ™erto numero di ™risti—niF el momento —ttu—le
questo è il pro˜lem— più gr—veF v— pi™™ol— ™omunità @un— trentin— di ™risti—niA s™iss—
non è ™erto l— più ˜ell— ™onsol—zioneD spe™ie in questi momentiF el™uni —ttri˜uis™ono —lle
intemper—nze del ™—te™hist— lo st—to —ttu—le dell— situ—zioneF w— —n™he qui prove ™hi—re
non ™i sonoF el™uni lo difendonoF F F uest— è ™erto l— m—ssim— spin— del mission—rio ™he
si propone —ppunto e ™oll— s—™r— missione e ™ol p—rl—re —i singoli ™risti—ni di mettere p—™e
e fr—ternitàF
FFFgome vede l9iF †F e™™ole riunito —ll— meglio qu—nto ho potuto r—™™ogliere sull9—rgoE
mentoF
ƒono si™uro ™he il ƒignore in tutto questo h— i suoi (niX istruire l— nostr— inesperienz—
e forse d—r™i modo di f—re un— ˜uon— prop—g—nd—F
Ricaldone Pietro / 1932-8-3 / Rettor Maggiore
gome vede le s™rivo d— feppuD per un po9 di eser™izi nostri e per predi™—re gli eser™izi
—lle piglie di w—ri— eF ed —n™he per vedere di —ttutire l— m—zz—t— ™he @™ome le s™rissiA ™i
fu d—t— per m—ligne insinu—zioniD —™™useD e™™FD dei giorn—listiF
v— religione ™—ttoli™— insegn— ™he l9imper—toreD l9inno n—zion—leD l— ˜—ndier— n—zion—leD
l— pietà (li—le non sono import—ntiF F F v— residenz— di feppu è un ™ovo ™omunist— di ™ui
l9esponente è uno sp—gnoloD hon is™ursellF F F vì si l—vor— senz— il permesso del qovernoF F F
s direttori delle s™uole h—nno proi˜ito —gli —llievi di frequent—re l— missioneF F F F i™™ole il
sunto delle motiv—zioni ™he h—nno f—tto il giro dei giorn—li lo™—liD dell9isol— e del qi—pponeF
u—le l9originec È di0™ile poterl— dedurre ™hi—r—menteF
IF sl ™—te™hist— —ddetto h— forse in pu˜˜li™he ™onferenze forz—to un po9 l— m—no ™ontro
le —ltre religioni ! può essere ™he nell9istruzione dei ™—te™umeni —˜˜i— detto qu—l™he
fr—seD ™he m—l ™ompres— e m—l riferit— diede —ppiglio ! ™he —˜˜i— tr—tt—to un po9
˜rus™—mente i r—g—zzi @e —n™he qu—l™he ™onfr—tello —vre˜˜e dovuto us—re più ™—ritàAD
e™™F e forse nello s™rivere pep—toF F F
PIS

11 1932
PF sl ™—po del rione ed il vi™eEsind—™o vedono l— missione ™ome un pruno negli o™™hiF F F
QF …n gruppo di ™risti—ni non vede ˜ene il ™—te™hist— e l9h—nno —m—rissim— ™on luiF F F
i non vogliono perdon—re
F F F È questo per me il f—tto più dolorosoF F F e non ™redo ™i si— d— pens—re m—le du˜it—ndo
™he v—ri di essi si—no l— ™—us— delle —™™useF
Mooney Edward / 1932-8-9 / Delegato Apostolico
wentre d—l più profondo del ™uore l— ringr—zio e dei ™onsigli e delle p—role ™onsol—nti ™he
h— voluto invi—re in quest— doloros— ™ir™ost—nz—D seguirò del tutto l— line— di ™ondott—
indi™—t—F „—nto più ™he —n™he se si potesse supporre ™he l9—utorità desse torto — se stess—D
l— ™os— non f—re˜˜e ™he in—sprire gli —nimi e ™re—r™i degli —vvers—ri —n™or— di piùF wi
pi—™e più seguire l— vi— di ƒF pr—n™es™o di ƒ—lesF
v— ™os— si è intri™—t— —n™or— di più per™hé due ™risti—ni h—nno deposto —ll— polizi—
™ontro il ™—te™hist— —n™he in rel—zione —i f—tti indi™—ti sul giorn—leD e non è il ™—so di
sus™it—re or— —ltri in™endi d—l momento ™he gli —ppigli ™i potre˜˜ero essereF
ƒeguo l— vi— indi™—t— d— †F iFD spero —ss—i nell— missione ™he d—remo —i ™risti—niD
™he in gr—n p—rte si sono ™omport—ti ! diremo noi it—li—ni ! d— vere ™—n—glie verso l—
missioneF €—zienz—F F F sl ƒignore s— lui i motivi di tutto questo e lo ringr—zio ˜en di
™uoreD per™hé —˜˜i—mo imp—r—to molte ™oseF €er l9essunt— ho li™enzi—to il g—te™hist—F F F
iF F F gomin™eremo d— ™—poF sl l—voro non m—n™—F
gi ˜enedi™— e ™i —iuti ™ol ™onsiglioD ™oll— preghier— e in tutte le forme — vei possi˜iliF
Gusmano Calogero / 1932-9-22 / segretario del Capitolo Superiore
v— ™—rt— non è degn—F F F m— non è un— letter— u0™i—le e quindiF F F e poi un po9 di
povertàF F F id —n™he per f—rle gust—re un ˜r—no di gi—pponeseF15 qr—zie dell— su— del
IGVGQPF ir— d—l w—ggio ™he non ri™evevo post— d— „orino ! ne ho in™olp—to l— w—n™iuri—D
le inond—zioniD le guerreF F F ƒe non fossimo in qi—ppone in ™ui l— lentezz— nelle pr—ti™he
è —ll9ordine del giorno @—lle volte ™i vogliono —nniAD potrei s™—tt—reF F F w— orm—i ™i sono
—˜itu—toF evevo ˜isogno di risposte @™he non dipendono d— veiA e verr—nno qu—ndo
pi—™erà —l ƒignoreD t—nto prim— non si puòF
wi dà un— notizi— ˜en tipi™—F F F ghe per me le ™ose st—v—no per —nd—re m—leF xon
™—pis™o per™héc xon si—mo nelle m—ni di hioc i s—lvo quello ™he è voluto d—ll— m—lizi—
um—n—D non è tutto permesso d— hioD e quindi ˜enec e molti ˜eni poi si può rinunE
™i—reD per™hé l9o˜˜edienz— h— i suoi limiti —n™he nell— virtù @˜elle idee3 †erocAF F F i
si rinun™i—F16 €er me è d— —nni ™he suppli™o i ƒuperiori ™he mi f—™™i—no l—vor—re senz—
15Il retro del foglio è scritto in Giapponese.
16Da notare che in quell'estate c'era stato il Capitolo Generale. Quel: le cose stavano per andare male
non è un'allusione all'elezione a qualche carica? Aveva molti suoi ex-allievi tra i capitolari.
PIT

11 1932
respons—˜ilità di superiorità ! per™hé non sono ™—p—™e — f—re il ƒuperiore @pur l— super˜i—
f—™endomel— desider—reAF
ir— l— deposizionec evrei f—tto un pezzo di musi™— d— immort—l—rmiF
€iù dei port—fogliF F F ™he ™i può esserec xe —vevo ˜isogno per p—g—re i de˜itiF F F e
li —vrei —™™ett—tiF F F ƒe h— dei port—fogli pieniD me li invii pureF vo ‰en è diminuitoF F F
€rim— ™on IH lire d—v—no uno ‰enD or— dueX ved— se non ho r—gione di desider—re i
port—fogliF
hignità e™™lesi—sti™hecF F F g—pirà3 ƒono troppo repu˜˜li™—no e ™omunist—F F F È imposE
si˜ile —™™ett—reD e l9o˜˜edienz— non ™9entr—F xon si ri™ord— ™he in refettorio in g—pitolo
fe™i un9invettiv— —l rigu—rdoD ™he mi provo™ò le forti osserv—zioni pu˜˜li™he del mite hon
pr—n™esi— e dei ƒuperioric
€iù in suD non so ™he pens—reD s—lvo il €—r—disoF €iù in giùF F F v—do giu˜il—nteD —n™he
dentro —l €urg—torio @per —more di hioA in ™ui sono si™uro di dover rim—nere per i miei
pe™™—ti (no —l giudizio univers—leF F F
È giusto ™ome di™e veiX v—s™i—mo f—re —ll— €rovvidenz— ™he f— ˜ene tuttoF ehD ˜e—to
vei ™he è segret—rioF F F peli™e in questo mondo e più nell9—ltroF €reghiD ™he sono in un
mu™™hio di ™ru™™i moraliF
Ricaldone Pietro / 1932-9-27 / Rettor Maggiore
em—tFmo e ‚evFmo ƒigF hon ‚i™—ldoneD ˜uon p—dre mioD ‚i™evo l— su— —pport—tri™e di
immens— gioi—D per™hé è l— prim— per me del ‚ettor w—ggioreD —ttes— d—l IT w—ggioF
heo gr—ti—s3 heo gr—ti—s3 FFF ƒper—vo rispost— — quesito mio person—le import—ntissimoX
qu—li —utorizz—zioni ho d—l nuovo ‚ettor w—ggiorec i l— s™ongiuro di dirmi ™hi—r—menteD
per™hé il †isit—tore h— solo poteri ™onferitigli d—l ‚ettor w—ggioreD e nessun —ltroX ed il
pre™edente non è piùF
FFFid or— permett— —l™une fr—n™he osserv—zioni ! ™he oltre essere mie vedute person—liD
ri)ettono —n™he il pensiero del gonsiglio ™ui ho lett— l— letter—F
IF xon ™redo di —ver m—nifest—to —i ƒuperioriD ™ome mio p—rereD ™he vi fosse in
quest9—nno sost— nell9invioF ro dom—nd—to ripetut—mente —iuto e per l— tipogr—(—D
e per il nostro student—to ! —lmeno per l— (loso(— @hon gim—tti h— ripreso l9insegE
n—mento regol—re di (loso(— e s™ienzeA e m—terie import—ntiF
w— ™ome vuol d—re fond—mento — uno student—to (loso(™o e s™uol— profession—le
senz— insegn—ntic €uò essere ™he hon gim—tti —˜˜i— detto forseX se i superiori non
possono —iut—r™i né ™ol person—leD né ™oi mezziD meglio pi—nt—re lì m— ho ™os™ienz—
di —ver sempre dom—nd—to ! ho espress— ™hi—r— l— situ—zione in ™ui ™i trovi—mo
in rel—zione —llo student—to nel prossimo —nno e ™ome ™i troveremo —ll9inizio dell—
teologi— @heo f—vente lWQRAF
PIU

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ed ogni modo ™hini—mo il ™—poF F F e f—™™i—mo i voti per l9—vvenireF v— mi— pover—
test— mi di™e ™he non ™i gu—d—gni—mo m—teri—lmente @per™hé €rop—g—nd— ™ont— i
s—™erdoti e —l prossimo —nno —umenteràcA ! né d—l ™onforto per™hé si f— intorno il
vuoto —lle opereF F F ƒ—D tener su il mor—le di questi studentelli in terr— di missioneF F F
i qu—nti insegn—nti devo mettere per loro se non si vuole dire di —ver uno student—to
sull— ™—rt—cF F F †i—3 xe ™onveng—D —m—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD è ˜en doloroso3
ƒo però ™he non ne perdi—mo f—™endo ™ome di™ono et vir o˜oediensF F F F xon però
sul ™onsiglio di hon gim—ttiF gosì si—D ™osì si—F FFFF fonum mihi qui— humili—sti
me3F
PF FFF €er l— qu—lità del person—le per me ho sempre insistito e insisto solo — ™he
nell9invi—re i ™onfr—telli ognuno osservi il regol—mento ™he di™e si inviino le notizieF
i non ™ost— null—X i do™umenti sono polverosi negli —r™hivi e servono — nessunoD in
iurop—F FFFxon posso invidi—re —ltri per™hé dom—ndo —i ƒuperiori il person—leD non
le personeF €er questi ™he vengono d—l novizi—toD possi˜ile ™he non si —™™org—no di
difetti esterni e di ™ui dovre˜˜ero essere edottic wi p—re di essere o˜˜lig—to — dir
questo per il ˜ene dell— gongreg—zioneF sl ™—r—ttereD i difetti person—li sono —ltr—
™os—F
ghi s™rive è persu—so di —verne più di tutti ! e in qi—ppone tenti—mo vi™endevolE
mente di ™orregger™iF €er me ho tutt9—ltre idee del person—le mission—rioD ™ome
dovre˜˜e essere ! m— tutti si—mo ™ome si—mo e purtroppo non ™ome dovremmo
essereF
FFF em—tissimo €—dreD mi —iuti ™ol ™onsiglioD ™oll— preghier— e se può ™oi mezziF
ƒuD poltrone di hon gim—ttiD —l l—voro per l— glori(™—zione di w—ri— eF F F per™hé sul
terreno di—˜oli™o di feppu deve domin—re veiF
yggi ƒF wi™heleF F F ehD ƒigF hF ‚u—3F F F ro promesso ™he metterò nelle letture
™—ttoli™he un li˜ro su ƒF wi™heleD e un— delle prossime residenze s—rà dedi™—t— — vuiF
€reghi e mi ˜enedi™—F
Circolare salesiani / 1932-10-1 /17
Ordinamenti per le feste civili: ygni residenz— non dimenti™hi di ™ommemor—re le feste
gi—pponesiX —lmeno ™ol seguente progr—mm— minimo o˜˜lig—torioX
isposizione dell— ˜—ndier—D ™—nti degli inni di o™™—sione e n—zion—le nell9—dun—t—F
17Nell'ambiente nazionalistico di quei tempi, il problema dell'inculturazione dei missionari stranieri
diventava sempre più acuto. Questa lettera di Don Cimatti, di cui qui presentiamo solo una parte,
mostra come deve essere il missionario fuori del suo paese. Questo problema d'ora in poi sarà sempre
più sentito in Giappone, no a culminare durante la seconda guerra mondiale. Del resto non è un
problema solo del Giappone, e non solo di quei tempi.
PIV

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evvis—re per tempo i ™risti—ni dell— solennità e dei doveri rel—tivi del ˜uon ™itt—dinoX
preghiereD esposizione dell— ˜—ndier—D e™™F
punzione religios— o ™ommemor—zione fuori ™hies—D possi˜ilmente ™on invito di —utorità
o —lmeno si di— —mpi— segn—l—zione o ™on foglietti o medi—nte l— st—mp— ™itt—din— o ™on
progr—mm— —0sso in luogo ˜en visi˜ile —l pu˜˜li™o ! ottim— ™os— invit—re — f—re l—
™ommemor—zione qu—l™he —utoritàF sn quelle residenze in ™ui vi è già in funzione qu—l™he
s™uol—D e spe™i—lmente se vi sono insegn—nti esterniD non è m—le sentire ™on loro ™iò ™he
si potre˜˜e f—re in t—li o™™—sioniF
IF Ricordiamo ™he per —vere frutto nei nostri l—vori do˜˜i—mo ™ont—re solo su questo
d—to di f—ttoD ™he siamo tollerati, sopratutto come stranieriF È riconosciuta la
libertà religiosa ai soggetti, ma la Chiesa cattolica non è riconosciuta come societàF
È solo tollerata. fisogn— dunque evit—re tutto ™iò ™he provo™—D si— l— polizi—D si—
lo ƒhintoD si— il fuddismoD ™he —ss—i spesso l—vor—no ™ontro di noi più di quello ™he
noi vedi—moF x—tur—lmente non si può evit—re tuttoD m— si può e si deve evit—re
™iò ™he non è essenzi—le o —lmeno ™iò ™he non è urgente per l— prop—g—nd— dell—
vit— ™—ttoli™— e per l— prop—g—zione dell— fedeF
PF Notizie utili a sapersi, desunte d— —mi™i fuori missioneD d—i ™risti—niD d—i ™onfr—telliF
wi p—re ™i si—no ™ose utili per ™onos™er™i meglio e per s—pere ™ome si—mo v—lut—ti
d—gli —ltriF
—A s s—lesi—ni nel modo di f—re e di p—rl—re sono troppo —spri e pungentiD troppo
pronti nelle osserv—zioni —i su˜—lterni gi—pponesiD —vendo sempre l9—ri— di sgriE
d—re e di non essere m—i ™ontenti di ™iò ™he f—nno i gi—pponesiF u—l™he volt—
poi d—i difetti person—li gener—lizz—no —i difetti n—zion—liF F F †oi gi—pponeE
siF F F sl qi—pponeF F F sn st—li— si f— ™osìF F F xoi st—li—niF F F xoi iuropeiF F F F
Comprendete la delicatezza dell'argomento e quanto dobbiamo tenere a freno
nervi, lingua e penna, se non vogliamo rovinare in breve molto lavoro. E quel
che più conta è farci questa nomea che è davvero opposta al nostro sistema
educativo.
ve di™erie di feppu ™ontro il g—ttoli™esimo furono @lo s—peteA in rel—zione —ll9smE
per—toreD —ll— ˜—ndier— n—zion—leD —ll9inno n—zion—leD —ll9—mor (li—leF ve o™™—sioni
™he le provo™—rono furono intemper—nze nel p—rl—reD nello s™rivere e nel modo di
tr—tt—re i r—g—zziF
FFF€ermettete ™he fr—n™—mente ve lo di™—D tuttiD tuttiD tutti —˜˜i—mo ˜isogno di
essere stimol—ti di più —d —m—re il qi—ppone @non di™o l— wissione per l— qu—le ™9è
d—vvero un— lodevole g—r— di f—re sempre di più e sempre meglioAD do˜˜i—mo fren—re
l— lingu— e l— penn— —n™he p—rl—ndo fr— noi e s™rivendo si— in qi—ppone ™he —ll9esteroD
—lle volte giudi™hi—mo troppo ™—t—stro(™—mente e ™on es—ger—zioni evidenti ! e
PIW

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spe™i—lmente st—re —ttenti ™he orm—i —˜˜i—mo —ttorno ™hi ™omprendendo qu—l™he
p—rol— d9st—li—noD ™omprende e riferis™e — modo suo qu—nto ™rede di —ver ™—pitoD
eD d—t— l— sus™etti˜ilità del ™—r—ttere gi—pponeseD ™redeteloD interpret— sempre —
nostro disf—voreF
ho˜˜i—mo ™ollo studio e più ™ol f—mili—re ™ont—tto ™oi ™—te™histi e ™on quelle perE
sone ™he ™i ™omprendonoD e™™F ™er™—re di ™onos™ere sempre e meglio il ™—r—ttere
gi—pponeseD le sue —˜itudiniD —d—tt—ndo™ivi per qu—nto è possi˜ileF ‚ipeto qu—nto
ho già ™onsigli—to in —ltre ™ir™ol—riX
IF ƒi studi e si f—™™i— studi—re il qi—pponeseY istrui—mo™i sull— stori— del qi—pponeD
sulle sue ™ose notevoliD —lmeno dei luoghi ™he sono —ll— nostr— dipendenz—D sulle sue
™ostum—nzeD prendendo o™™—sione d— feste lo™—liD d— —vvenimenti del giornoD d— visite
f—tteD e™™F
PF ƒi string—no sempre più fortemente le rel—zioni ™olle eutorità e ™olle persone più
in)uenti del luogoD e spe™i—lmente ™olle —utorità s™ol—sti™heF ƒi p—rte™ipi —lle festeD —lle
m—nifest—zioni ™ivili o spe™i—li del p—eseD qu—ndo non disdi™e l— presenz— del s—™erdoteF F F i
se non si è invit—tiD ™er™—re di f—rsi invit—reFFF i spe™i—lmente —lmeno un ™onfr—tello dell—
residenz— ™er™hi di essere so™io delle —sso™i—zioni ™he sorgono nell— ™ittà in ™ui ™i trovi—mo
@—sso™i—zioni p—rentiD di edu™—zioneD gro™e ‚oss—D ƒo™ietà degli —mi™iD e™™FAF †e l9ho
sempre r—™™om—nd—toD ve l9ho sempre permessoX or— di™oX È dovere3F xon f—™endo ™osì
™i privi—mo di uno dei mezzi più ˜elli di prop—g—nd— non soloD m— di ˜ene e0™—™e e di
istruzione per p—rte nostr—F ƒi—mo —n™he in questo degni (gli di hon fos™oD esegui—mone
i ri™ordi ™he di h— d—ti e ™he servono tutti —ss—i ˜ene —n™he in qi—pponeF
Circolare Consiglio Missione Indip. / 1932-10-4 /
eppen— si poté —vere d—lle eutorità qu—nto ™i interess—v— s—pere in rel—zione —ll— desiderE
—t— fond—zione di wiy—z—kiD desider—t— d— noiD e desider—t— e ˜envist— d—lle eutorità
€rovin™i—li e ™itt—dine ed —iut—t— d—ll— veggeD mi do premur— di ™omuni™—rvi l— tr—duzione
™he se non è es—ttissim— per l— letter—D —ssi™uro es—tt—F FFF€rego ™he —l più presto mi di™iE
—te il vostro p—rereD per™hé se non vogli—mo perdere i sussidi di quest9—nnoD ˜isogn— ™he
inizi—mo —l più prestoF ve —utorità h—nno già —pprov—toF v9—nno (nis™e —l QHGQGIWQQF
FFFsl qoverno e l— €rovin™i— ™erto p—g—no i sussidi st—˜iliti d—ll— leggeF sl p—g—mento
però è f—tto —ll— (ne dell9eser™izio dietro present—zione dei ™ontiF v— ™ittà p—g— n—tur—lE
mente in proporzione dei ri™over—ti ™he invi— e —n™h9ess— —ll— (ne dell9eser™izioF uelli
™he entr—no per ™onto dell— wissione o™™orre n—tur—lmente ™he si—no m—ntenuti d—ll—
medesim—F
r— un— p—rte di import—nz— m—ssim— l— s™elt— dell— hirettri™e ™ui in™om˜e il €yxh…ƒ
hsis i„ y€i‚sƒF F F ƒe ™onos™ete qu—l™he donn— forte @mulierem fortem quis invenietcA
PPH

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™he volesse s—™ri(™—rsi per quest9oper— s—nt—D segn—l—tel— —l più prestoF †oi ™omprendeteD
o™™orre si— m—dreD ˜uon— —mministr—tri™e e polso di ferro per l— dis™iplin—F18
€er inizi—re non è possi˜ile n—tur—lmente ™he si— tutto perfettoD se no non si inizierà
m—i ! —d ogni modo invo™o il vostro ™onsiglio sin™ero e fr—n™oD m— (d—to sull— hivin—
€rovvidenz—F
Mooney Edward / 1932-10-8 / Delegato Apostolico
qodo di inform—rl— ™he il progr—mm— d9—zione per —ggiust—re l— questione di feppu
se™ondo le norme ™on™ord—te ™oll9iF †F h—nno —vuto (nor— ˜uon esitoF †i si è —ggiunt—
l9oper— dell— sigFr— rir—y—m—D ™he si prestò — p—rl—re —lle —utorità ™iviliD s™ol—sti™he e di
polizi—D e ™he proprio — ™hiusur— dell— missione @tenut— ™on vero su™™esso d— €F ‡—kid—AD
volle proiett—re il (lm dei w—rtiri nel s—lone pu˜˜li™oD tenendo ess— stess— un ˜el dis™orso
di prop—g—nd— per l— missioneF
sl €F ‡—kid— pureD ™ol mission—rioD fe™e il giro delle —utoritàD i r—g—zzi ri™omin™i—no
— venire ! è promess— fr— ˜reve l9—utorizz—zione u0™i—leF È proprio veroX hiligenti˜us
heum @e ™i —'ermi—mo di —m—rloA omni— ™ooper—ntur in ˜onum e ™ome †F iF ™i di™ev—
†in™e in ˜ono m—lumF
sl ƒignore ™i —iuti e vogli— l9iF †F ™ontinu—re il ˜enevolo —iuto di preghiereD qu—ndo
può di mezziD e di ™onsiglioF
Berruti Pietro / 1932-11-1 / Vicario del Rettor Maggiore
sl problema più accasciante per noi è l— condizione nanziaria in ™ui si—mo piom˜—ti per
un seguito di ™ir™ost—nze ™he ripetut—mente ho esposto —i ƒuperiori per —vere ™onsigli ed
—iutiF ƒost—nzi—lmente l— ™os— d—t— d— qu—ndo venne il nostro hon „orquinstD ™he ™i fu
generoso in —iuti per inizi—re delle ypere ™he poiD essendo venuti — m—n™—re gli sper—ti
—iutiD ™i h—nno irretito in un ™umulo di de˜itiD ™he or— l— wissione si sente impotente —
p—g—reD e per ™ui ™ontinu—ndo l— ™os— per molti —nniD ™i mette in dolorose ™ondizioni di
—rresto e di m—r—sm— per tutt— l— missione ed opere inizi—teF F
FFe qu—nto p—re i ƒuperiori non mi possono venire in —iuto si— pure ™on un prestito @ed
or— s—re˜˜e il momento ˜uono d—to il tr—™ollo dell— monet— gi—pponeseAF wi sono rivolto
— qu—nti potevo supporre ™he in un— form— e0™—™e potev—no venirmi in —iutoD m— —ndò
tutto — roves™ioF i —llor—c wi sono ˜utt—to nelle m—ni di hioD m— st— il f—tto ™he si—mo in
queste ˜rutte —™queD — togliersi d—lle qu—li per il sottos™ritto ™he non s— nuot—reD è d—vvero
terri˜ileF €ens—re ™he si è qu— per s—lv—re le —nime e ˜isogn— f—re questi mestieriF F F €er
18L'Opera in questione è quella che divenne l'Ospizio della Carità di Miyazaki, culla dell'Istituto
Religioso femminile Suore della Carità di Miyazaki. La donna forte necessaria per la direzione
fu poi trovata nella S. ra Maria Hosafune Taki, di Nakatsu, il cui glio aspirante era morto dei
tubercolosi in questo stesso anno.
PPI

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me è d— —nni ™he il mio —postol—to non è ™he dom—nd—re limosineF F F ƒ—rà ™osì ™he il
ƒignore vuole l— mi— s—lvezz—F i ™osì si—F
FFF wi p—re ™he si ™er™hi di f—re tutte le e™onomieF xon si p—rl— in qi—ppone di merend—
o supplementi —l p—sto ! —˜˜i—mo —˜olito il vinoF xon so ™he ™os— —n™or— potremo f—re
senz— ledere l— s—lute dei ™onfr—telli ™heD ™ome vedeD sono tutti mezzo nervosiD e ™on
questo ™lim— st—nno per divenirlo per interoF †enderei me stessoD m— non v—lgo un soldo
e nessuno mi vorre˜˜eF yrm—i si inve™™hi—F ƒi può pens—re — non m—ngi—reF F F w— —llor—
si dorme e non si l—vor—F
Tirone Pietro / 1932-11-4 / Direttore Spirituale Generale
ƒi™™ome l— residenz— —˜itu—le è „—k—n—˜eD è meglio f—™™i— dirigere quiF qr—zie3 wi perE
mett— di dirveX yhD se tutti f—™essero ™osì verso questo povero preteD ™ome si —ndre˜˜e
˜eneF F F i ™ostere˜˜e po™oF F F rispondereF FFFu—nto — hon vivi—˜ell— desidero ™hi—rireX
E sl ˜—˜˜o m—nifestò —l sottos™ritto il distur˜o del (glio per letter— —ll— vigili— dell—
p—rtenz— X mostr—i l— letter— —l ƒigF hon ‚in—ldi ™he mi disseX yrm—i non si può
ferm—rloF †edremo3F
E qli —tt—™™hi fortun—t—mente non sono frequentiFFFƒu™™ede piuttosto —l m—ttinoFFFFw—
st— lunghissimi periodi senz— —verli e non sono violentiX ™—deD dorme un po9 e può
ripigli—re il l—voroF
E €er me penso ™he erit error peior priore il dirgli l— ™os— ! d—to lo st—to lieve del
distur˜oD ™he non p—re si può ™—t—log—re più ™he nel gruppo epiletti™o @˜en™hé ™i si—no
tutti i sintomiA in quello più gener—le di distur˜i nervosiF ed ogni modo per me non
mi sento d—vvero di d—rgli ordini in proposito essendo f—tto —l †es™ovo l— f—™oltà di
permettere prudenti yrdin—rii judi™io preferis™o per or— s™egliere quest— vi—F19 ƒe vei
l— ritiene s˜—gli—t— o irregol—reD prego i ƒuperiori ri™hi—m—re il ™onfr—tello et vide—nt
™onsulesF FFFvei or— giust—mente mi tir— fuori il g—noneF v— disposizione @™red—A lo
f—re˜˜e divent—re epiletti™o @se non lo èAF
È ™on senso di nost—lgi— ™he odo l9—nnun™io dell— p—rtenz— dei ITT nuovi mission—riF
ƒtr—no ™he non se ne si— trov—to uno ™he potesse venire (n quiF pi—t volunt—s heiF
Ricaldone Pietro / 1932-11-16 / Rettor Maggiore
qr—zie dell— su— ultim— vener—tissim— dell9II pF mF ™he mi h— —ss—i ™onsol—toF h—vvero
™he vei ed i nostri ƒuperiori sono i p—dri nostriF qr—zie pure dell— deli™—tezz— del suo
™uore nel ™omprendere le molteD le troppe disson—nze delle mie lettereF F F vei è un ˜uon
™orrettore dei miei s™—r—˜o™™hi di —rmoni— e ™ontr—ppuntoF
19Don Cimatti difende Don Liviabella. In altra lettera, date le insistenze di Don Tirone, citando il
suddetto canone dirà: E qui l'Ordinario sono io!. E con questo nisce la questione. Don Liviabella,
nella sua semplicità, laboriosità e bontà, è stato uno dei missionari più stimati e amati del Giappone.
PPP

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FFFg—pis™o tutto e i de˜iti e l— m—teri—litàF wi (guro nell— re—ltà le ™ondizioni dei
superioriF ƒe hon gim—tti dom—nd— è per u˜˜idire — hioX €etite3 €uls—te3F ƒe non
ti si dom—nd— non si ottieneF F F i —lle volte si ottiene propter importunitatemF ƒe dopo
un —nno di insistenze @—desso le tiro un— s—tir—F F F A per —vere un po9 di person—leD ho
ottenuto zeroF F F i ƒuperiori non pensere˜˜eroF qu—i se non ™hiedi3 mi di™ev— il ƒigF
hon ‚in—ldiD ed è per™iò ™he ™hiedo per il prossimo —nno person—le person—le person—leF
FFF€er i progettiF F F si seguono le norme d—te d— veiF ƒi f— l— tel— ™ol (lo ™he si h—F ro
dom—nd—to —i ƒuperiori se possono invi—re qu—nto —rriv— intuitu missionis ™on p—rti™ol—ri
intenzioni o design—zioniF ƒpero potr—nno —rriv—re (n lìF
FFFederendo —l desiderio d— vei espresso do il ™ongedo — hon w—rgi—ri— per sei mesi
! e se s—rà ne™ess—rio per un —nnoF €erdo un ˜r—™™io nell— sper—nz— di —™quist—re o
r—'orz—re le g—m˜e per st—re in piediF xon so ™ome ™e l— ™—veremoD d—te le ™ondizioni
™he vei ™onos™eD e d—t— l— ne™essità di d—re l—voro —i ™hieri™i ™he sono nel tiro™inioD per
™ui non vedo —ltr— possi˜ilità ™he estendereF
€roprio quest9—nno il person—le s—re˜˜e venuto — t—glioD ed —n™he i pi—ni in quest—
p—rte sono ™roll—ti tuttiF †olontà di hio e ™osì si—3 xon so ™on pre™isione ™ome f—rò !
r—˜˜er™erò —ll— meglio e —v—nti senz— p—ur—F ƒe mi s— suggerire qu—l™he ™os—F F F
ro sei residenzeF F F e II ™he mi f—nno il tiro™inio ! IH il se™ondo —nno e I il primo
—nno e ˜isogn— o™™up—rliD per™hé sono polledrelli e lei s— ™he l9ozioF F F fisogn— —ssoluE
t—mente —pr— qu—l™he —ltr— residenz— ! norm—lmente due ™hieri™i in ™erte residenze non
h—nno l—voro su0™ienteF qià prep—r—ti i ™onti l— tegol— del non invio di person—leF F F l—
™onvenienz— di —'err—re l9o™™—sione dell9emeri™— ! mi h—nno f—tto ™—pire ™he li ho f—tti
senz— l9osteF
FFFro (nitoF wi r—™™om—nd— l9—llegri—F F F wi r—™™om—ndi di essere più serio e meno
m—tto ™he è meglioF en™he qu—ndo grido sulle lettere sono sempre quelloF €er me ˜—st—
™he s™—ri™hi l— respons—˜ilità su ™hi di dovereD e poi sono — posto sempreF
wi —mi e mi ™omp—tis™— e mi —iuti nell— preghier—D ™ol ™onsiglioD ™ol person—le e ™oi
mezzi
Conte Venerosi / 1932-11-20 /della Associazione per il soccorso ai Missionari ital
xell9—pprossim—rsi delle ƒsF peste x—t—lizie e di g—pod—nnoD mentre oso present—re —
nome mio e dei miei mission—ri le più sin™ere feli™it—zioni e l9—ssi™ur—zione delle nostre
preghiereD oso pure ri™hi—m—re —ll— su— ™—rità le nostre pr—ti™he presso il winisteroD e
nello stesso tempo pens—ndo ™he le pr—ti™he pre™edenti si—no —nd—te o sm—rrite o non
—s™olt—teD preg—rl— se mi può d—re qu—l™he suggerimento —0n™hé ™ome —d —ltre missioniD
giung— pure — quest— ™he vers— d—vvero in pietose ™ondizioniD qu—l™he sussidio o —iutoF
vei ™onos™e gli —ntef—ttiY l— mi— suppli™— ™ioè — ƒF iF il hu™e ! l9interpell—zione del
winistero degli e'—ri isteri —ll9esso™i—zione x—zion—le ! il ™onsiglio d— vei espresso ed
eseguito dell— rel—zione —ppoggi—t— d—ll9em˜—s™i—t— di „okyoD ™he mi —ssi™urò dell9invio
PPQ

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™on r—™™om—nd—zioneF xon mi rest— ™he —0d—rmi —ll— su— ˜ontà per quei suggerimenti
™he ™rede opportuni onde le pr—ti™he pre™edenti o nuove veng—noD se è possi˜ileD —d —vere
un lieto risult—toF
Ricaldone Pietro / 1932-11-27 / Rettor Maggiore
yggi — „—k—n—˜e IQ f—ttesimi e per i gr—ndi l— prim— gomunione ! ˜uon— ret—t—D ™he
™onsolerà il ™uore di hon €i—™enz—X merit—to premio —ll— su— fede e —lle sue f—ti™he e
—ll9o'ert— — qesù delle non po™he so'erenze (si™heF F F per™hé —mm—l—toD e delle sue
preo™™up—zioniF F F per™hé e™onomoF
FFF E e sostituire hon w—rgi—ri— nell9—ssenz— metterei hon w—reg—F ƒe l— ™—v— ˜enino
per l— lingu—X è già pr—ti™o dell9—m˜ienteD penso ™he l9—tto di (du™i— gli f—rà ˜eneF gosì lo
si vedrà —n™he —ll— prov— quid v—le—nt numeriF v— re—ltà dell— vit— lo ™orreggerà in molte
™ose ! h— già f—tto molto pro(tto e —n™or più ne f—ràD per™hé non gli m—n™— ingegnoD
˜uon— volontàF r— ˜isogno di ™hi lo —m— e ™omprend—D e poi mi p—re ™he se ne f— quel
™he si vuole @è ™osì di tutti gli uominiAF qli ho —n™he —0d—to studi spe™i—li e re™entemente
h— f—tto un giretto nelle p—rti di uyoto — questo s™opoF
FFFyggi ho ri™evuto le sue ™onsol—ntissimeF v— w—donn—D hon fos™o e i ƒuperiori si
f—nno onoreF @xon ne ho m—i du˜it—toD pur —vendo un po9 grid—to e m—g—ri qu—l™he volt—
ston—toF F F w— penso — veiD —n™he musi™oF F F ‚i™ord— qu—ndo in u0™io prep—r—v—mo i
li˜retti del ƒu ™—nti—mc yhD ™he tempi3AF vei mi h— ™—rit—tevolmente f—tto ™—pire ™he
™omprende —n™he le mie ston—te3 heo gr—ti—s3 ! ƒeguo — puntino le direttive indi™—te
e sono si™uro di non s˜—gli—reF ghe vuolec hon gim—tti è ™osìX h— ˜isogno di essere
guid—toD e poi gli di—no ˜—tosteD l—voroD laetantes imusF
gro™ionic w— se li dom—nd— —l ƒignore3 „utte le volte ™he vedo un ™onfr—tello so'rire
dom—ndoD dom—ndoF F F €—re in™redi˜ile ™he su quest— pell—™™i— non —tt—™™hino i dolori
(si™i3 feh3 †err—nno —n™he quelliF €er me ˜—st— ™he non si—no quelle crociF F F ƒ—
˜eneD quelle lu™™i™—ntiF F F per ™ui ˜isogn— essere reid, poumpé, fese pourté la couaF F F F
‘dialetto piemontese“ ƒì vi™ino —ll— gro™eD l— w—mm— e vi™ino — hon fos™oD per™hé dire
w—ri— eF F F F qr—zie del ˜ene f—tto ™on questo ˜el pensiero —ll9—nim— mi—F
wi r—™™om—nd— l9—llegrezz—F F F eh3 em—tissimo ˜—˜˜oD m— se è prover˜i—le tr— i
mission—ri F wonsF g—st—nier mi ™hi—m— l— vieux singeFwonsF freton mi preg— di
s™rivergli in fr—n™ese e f— ˜uon s—ngueF elle —dun—nze dei m—gn—tiD il heleg—to è o˜˜lig—to
— ri™hi—m—rmi —ll9ordineX ihi l—ggiùD il uyushu3F xon le di™o nei ™on™ertiF F F ehD se
mi vedesse in pig—ro F F F wi r—™™om—ndi —ltroD —m—tissimo ƒignor hon ‚i™—ldoneF ƒìD
sì3 gompiere generos—mente l— nostr— missioneF wi —iuti il ƒignore — ™ompiere il dovereD
tuttoD tuttoF F F ehD pe™™—to non s—per f—reF F F w—h3 heus s™itF
PPR

11 1932
Caviglia Alberto / 1932-11-28 / salesiano, studioso di Don Bosco
vei sempre ˜uono e generosoD ™—rit—tevoleF sl ƒignore l— rimeriti di tutto e ™on vei qu—nti
nel ƒF qiov—nni ri™ord—no hF gim—ttiFFF yso dire ™he quelli sono st—ti gli —nni più ˜elli
dell— mi— vit— s—lesi—n—F qr—zieD gr—zie del ˜ene m—teri—le e spiritu—le ri™evuto d— tuttiD
™hé d— tutti fui —m—toY d— tutti ho imp—r—to un mondo di ˜eneY tutti mi h—nno —iut—toF
ƒolo il ƒignore s—D e ™ompenseràF ghe dire — veiD hF el˜erto mioc w—h3FFF €enso ™he vei
™onos™— hon gim—ttiD e ˜—st—F F F ƒe noD ™ome dissi —ltre volteD mi ™ommuovo e ™iò non
v—Fid or— — noi nell9intimitàF qr—zie delle preziose notizieF wi p—re ™he tutto servirà —ll—
miglior glori(™—zioneF vei ™he è —rtist—D s— ™he i ™ontr—sti d—nno ris—ltoF ghissà ™ome
—vrà f—tto ˜eneD profondoD ™ompleto l9es—me ™riti™o sinteti™oF yhD hF el˜erto ™i di— tutte
le opere di hF fos™oF
i hF €—gell— ™ontinu— tutto nell9—™™omp—gn—mentoc ‚i™ord— hF el˜ertoD il tem— dell—
l—n™i—F F F o giù di lìF F F e l— strizz—tin— d9o™™hio ™he f—™ev—moD ™orrispost— d—l sorriso
˜on—rio di hF €—gell— ri)esso nello spe™™hioF F F €enso ™he or— quello spe™™hio ™he —vev—
visto t—nti furtivi sgu—rdi non ™9è piùF F F €er me sempre ˜eneF ev—nti senz— p—ur— e ™on
fede nel ƒignoreD ™he ™i vuol più ˜ene di quel ™he pensi—moF FFFhi0™oltàc ƒoliteD m— si
pro™edeF v— ™risic „utti ne p—rl—noD e (nirà di divent—re fr—se ™omune per ™oonest—re
t—nte ™oseF w— fede in hio3 È ™osì ™hi—ro quel ™he h— dettoF F F u—erite primumF F F e hF
gim—tti ™i ™rede e lo esperiment— ™otidieF heo gr—ti—s3
Ricaldone Pietro / 1932-12-7 /, Rettor Maggiore
heo gr—ti—s3 †iv— w—ri— e hon fos™oF ro un mondo di novità mi p—re tutte ˜elleF ro
˜isogno di molto consiglio di molte —ssoluzioni ! e di molte —pprov—zioniF
ro f—tto due novene — wF eF e hon fos™o
FFFhon w—rgi—ri— p—rte il PP ™F mF ƒ—rà — ƒF pr—n™is™o il R qenn—ioF evendo il qoverno
d—t— t—nt— f—™ilità ed essendo pronto — d—rle ! se vei pens— si— utile ™he hon w—rgi—ri—
f—™™i— —n™he un— punt—t— — xew ‰ork e m—g—ri — vondr— e €—rigiD nessun— di0™oltà —
™on™edere il ™ongedo per l9—nnoF †enisse — (nire in st—li— potre˜˜e —™™omp—gn—re i tesori
™he ™erto i superiori ™i invier—nno pel prossimo —nnoF FFFr— letter— di present—zione !
h— l9—ppoggio delle —utorità gi—pponesi —lle —utorità gi—pponesi d9emeri™— ! i ™onfr—telli
h—nno promesso —iuto ! è tr—0™oneD e speri—mo ˜ene e per l9—nim— su— e per le —nime
e —n™he per le (n—nzeF el momento non potev—mo ™erto —spett—re di piùF sl g—pit—no
dell— n—ve „—tsut—Em—ru è g—ttoli™o ! s—rà nel tr—gitto d— lui prep—r—to —ll— gresim—
ed —n™he questo è un ˜eneF hunque heo gr—ti—s e se s—r—nno rose (orir—nnoF
FFFid or— — noiF F F w—D eh3 —ssoluzioni e —pprov—zioni sono ne™ess—rieD —l™une su˜itoD
—ltre —pprov—zioni ™on ™onsiglio di f—re ™osì e ™osìF F F
Questione di TokyoF …nis™o ™opi— dell— letter— di wonsF er™ivF di „okyoF xoi si—mo
™onvinti ™he dir di no ora s—re˜˜e pe™™—toD e gu—st—r™i ™on wonsignoreD ™on l— heleg—zione
PPS

11 1932
epostF e ™on t—nti —mi™i di „okyo @un— f—migli— dà su˜ito THH ‰en per l9inst—ll—zioneD
mo˜ili se si v— su˜itoAF y™™orre mettere il piede — „okyo20 ! per quest9—nno orient—r™i
e prep—r—re per™hé per il prossimo —nno funzioni l— tipogr—(— ™ert—mente ! —llor— hon
w—rgi—ri— @se il ƒignore lo ™onserv— s—rà torn—toA entrerà in funzioneF
€er fronteggi—re l— deli™—tissim— situ—zione —vrei s™elto hon €i—™enz— @™on un ™hieri™o
e ™o—diutoreAF igliD i™onomoD st—ndo — „okyoD potrà —™™udire in form— utile quel ˜ene
di hio ™he pi—™e —ll— €rovvidenz— di hio di invi—r™iD ed esplet—re pr—ti™he ™he nei gr—ndi
™entri è più presto ™ompiereFFF v9oper— ™omin™i— nell— povertàD senz— fr—™—ssoD e sono
si™uro ™he il ƒignore l— ˜enediràF ƒ—rà possi˜ile impi—nt—re l9oper— dei ™ooper—tori e sono
si™uro ™he sul posto non s—rà di0™ile —vere i mezziF gon™ludoX dom—ndo —utorizz—zione
—d —™™ett—re ! non dom—ndo mezzi ! m— pel prossimo —nno person—leF sl †es™ovo h—
urgenz— di inizi—re ed è già d— —nni ™he —spett—F igli mi di™eX hon gim—ttiD non deve
temere di invi—re qui in dist—™™—mento un ™onfr—tello ! int—nto si f—r—nno le pr—ti™he
ne™ess—rie ! m— urge ™omin™i—re —l più prestoF21
FFFƒt— — vei dir™iX snur˜—teviF F F F g—pis™ec i si p—rte d— wiy—z—kiD proprio ™ome il
gr—nde g—postipite timmu qu—ndo —ssoggettò tutto il qi—ppone3 ehD hon fos™o3 hon
fos™o3 yhD ™ome gli vogliono ˜ene t—nti t—nti gi—pponesiF
ƒi— per noiD in tuttoD il ˜uon €—dreF ƒì gim—tti oner—t— ™ons™ienti—F F F ƒìD sì tutti gli
oneriY vi— solo gli onoriF v9—˜˜r—™™io di ™uoreF wi ˜enedi™—F
Circolare salesiani / 1932-12-14 /
‚i™evo d—l ƒuperiore dei qesuiti €F uuem˜erg d— „okyo l— seguente ™omuni™—zione ™he
vi prego di us—re nei modi indi™—ti d—l €—dreF ƒono dolente di non potervi d—re —ltri
s™hi—rimenti —l rigu—rdoF €urtroppo un po9 d—ppertuttoD —n™he nell— nostr— wissioneD
senti—mo l— riper™ussione degli —vvenimentiD ™ome già —vev—mo prov—to nel nostro pi™™olo
in o™™—sione dell— questione di feppuF sl su™™edersi di queste ™ose ™i —mm—estri — essere
sempre più prudenti e deli™—tissimi nel p—rl—re e nell9oper—re in rel—zione —lle questioni
religiose n—zion—li gi—pponesiD si— fr— di noi e spe™i—lmente ™ogli —ltri e sopr—ttutto se si
dovesse p—rl—re in pu˜˜li™oD o pu˜˜li™—re per le st—mpeF22
p—™™i—mo ™on fervore l— xoven— del ƒF x—t—leF ennun™io per domeni™— prossim— IV
20Don Cimatti sentiva forte questa necessità. L'apostolato missionario nelle zone di campagna, come era
Miyazaki, incontrava grandi dicoltà, essendo la gente attaccata alla tradizione, ed essendo forte il
controllo vicendevole. Ancora nel 2000, i cattolici della diocesi di Oita, comprendente le due provincie
che erano state adate ai Salesiani, non arrivavano a 6000. L'aumento maggiore si ha nelle grandi
città, come ai tempi della Chiesa primitiva.
21L'opera di Tokyo-Mikawajima, eettivamente fu iniziata un mese dopo, nel gennaio 1933, insieme con
l'Ospizio e con la missione di Miyakonojo.
22Si tratta della questione dell'adorazione all'imperatore, in cui fu coinvolta la Univ. Cattolica della
Sophia.
PPT

11 1932
™FmF l9in—ugur—zione — wiy—z—ki dell9yƒ€lsy @uyugoinAF23 €reghi—mo per™hé l9oper—
di ver— ™—rità si esp—nd— e si ™onsolidi — v—nt—ggio delle —nimeF
Circolare ai Missionari / 1932-12-16 /
xell9imminenz— delle feste x—t—lizie e di g—pod—nno permettetemi ™he vi presenti i miei
più sentiti —uguri e l9—ssi™ur—zione delle mie povere preghiere intensi(™—te in quest—
o™™—sioneF
†i propongo ™he per il nuovo —nno il nostro l—voro spiritu—le si— diretto —ll9osserv—nz—
più es—tt— dell— ge‚s„À fr— noi e fr— i nostri dipendentiD ed —ll9osserv—nz— es—tt— dell—
‚iqyveF
FFFel l—voro per r—ddoppi—re il numero delle vo™—zioniF È quest— per noi l— questione
vit—leF xon vedete ™he ™i m—n™—no ™—te™histi e ™—te™histec gi m—n™—no ottimi elementi
™he presto si—no tr—sform—ti in s—nti s—™erdoti o religiosi ™he poss—no e0™—™emente venir™i
in —iuto3 xoi do˜˜i—mo ™onquist—re i gi—pponesi ™on i gi—pponesi ™he l—vorino ™ol nostro
identi™o spiritoD ™he ™i segu—noD ™he ™i ™omprend—noF ƒolo —llor— il l—voro dell9—postol—to
potrà e'ettu—rsi ™on forz— ed e0™—™i—F
w— ri™ord—te pure ™he per rius™ire in quest— di0™ile impres— o™™orre ™he prim— noi ™i
tr—sformi—mo in loroD ™omprendi—mo il loro ™—r—ttereD le loro —˜itudiniD ™omprendi—mo
˜ene l— loro lingu—D ™he deve essere studi—t— ogni giornoD sopr—ttutto ™he f—™™i—mo loro
™—pire ™he li —mi—moFFFX —ttir—rli — noiD f—r™eli —mi™iD e —vvin™erli ™olle opere dell— ™—ritàF
pin™hé non ™i persu—deremo di questo e non l—voreremo e0™—™emente per rius™ire —
gi—pponesizz—r™iD f—remo il vuoto intorno — noiD e se l9oper— dell9—postol—to non rim—rrà
del tutto sterileD s—rà ™erto —ss—i limit—t—F yhD fr—telli mieiD d—temi delle vo™—zioniD d—temi
delle ˜uone vo™—zioniF
Diario di Don Cimatti / 1932-12-18 /
sn—ugur—zione dell9yspizioF €rep—r—tivi poveri e negli —rred—menti e un po9 in tuttoF
gir™— PHH invit—tiD ™ir™— IHH poveri e tutt— l— f—migli— ™risti—n— e s—lesi—n—F s dis™orsi
delle m—ssime —utorità tutti inton—ti —gli elogi in™ondizion—ti e di pien— soddisf—zioneF
yr— ˜isogn— —gireF
qiunge pure l9—utorizz—zione per l9oper— di „okyoF yhD ™he il ƒignore ™i —iuti —d
essere degni dei ˜ene(™i m—teri—li e spiritu—li ™he di h— el—rgitiF fisognerà ™he tutti
™i so˜˜—r™hi—mo — s—™ri(™i ed —umenti di l—voroF fisogn— —n™he —prire — wiy—konojoF
wi p—re ™he tutti lo f—nno volentieriF ƒono del p—rere ™he ˜isogn— f—r di tutto per non
—˜˜—ndon—re le posizioni — ™osto di qu—lsi—si s—™ri(™ioF
23Tra mille dicoltà economiche, la prima parte della costruzione era già pronta per iniziare l'opera in
gennaio.
PPU


12 1933
pigur— IPFIX €i™™olo semin—rio — wiy—z—ki IWQQ
PPV

12 1933
IGIP nell9oper— so™i—le di wiy—z—ki entr—no i primi ve™™hiD ™ur—ti d—lle piglie
dell— g—rità
IGIP si —pre l— g—s— di wik—w—jim— — „okyoX hon €i—™enz— p—rro™o
IT ™omin™i— l— ™hies— di wiy—konojo — sud di wiy—z—ki
QGinizio wonsF r—y—s—k— predi™— l— qu—resim— — wiy—z—ki e wiy—konojo
RGI v9—silo di wiy—z—ki divent— proprietà delle suore
SGPR fenedizione dell— prim— pietr— del €i™™olo ƒemin—rio di wiy—z—ki
UGIS inizi— l— sezione ˜—m˜ini nell9oper— so™i—le di wiy—z—ki
VGPH i ™hieri™i teologi v—nno — rongEuong per lo studio dell— teologi—
IHGIH hon g—voli p—rte per l9 st—li— per ™er™—re —iuti
IIGR sn—ugur—to il €i™™olo ƒemin—rio di wiy—z—kiD vi entr—no gli —llievi e i
™hieri™i
Begliatti Letizia F.M.A. / 1933-1-4 /, Superiora delle F.M.A. in Giappone
ƒi™™ome v— vo™ifer—ndosi ™he hon gim—tti è divent—to milion—rio ! pur u0™i—lmente
non —vendo ri™evuto ™omuni™—zioni d—ll— loro w—dre qener—le ! mi vidi —rriv—re un—
somm— ™he d—lle indi™—zioni dei ƒuperiori deve servire per l— ™essione dell— proprietà esilo
@terreno e edi(™iA di wiy—z—kiD intest—ndol— — ™hi mi verre˜˜e indi™—to d—lle ƒuperiore
delle piglie di w—ri— eusili—tri™eF
ƒi vede ™he l— ‚evF w—dre h— potuto —derire —ll— pr—ti™— ™he vei s—D fu f—tt— tempo
f—D per t—le ™essioneF xon ™omuni™—i null— sempre in —ttes— di ™omuni™—zioni u0™i—li si—
d—lle loro ƒuperiore ™he d—i mieiF ƒe vei h— qu—l™he ™omuni™—zione in propositoD ˜en
volentieri l— ™onos™eròF hi fronte — hioD v—lut—ndo l— ™os—D ™redo ™he ™i si gu—d—gn— tuttiD
e heo gr—ti—sF1
FFFsnvio un p—™™hetto per le sue (gliuoleF F F p—™™i— f—re un— tom˜olin—F F F yhD ™ome
vorrei d—re quello ™he non hoF F F uest9—nno s—rà un —nno terri˜ileD m— ™on(do nelle
vostre preghiereF
1Seguono 4 esclamativi, ed in margine a tutto il numero una la di interrogativi, naturalmente segnati
dalla ricevente. L'asilo Stella Maris di Miyazaki era stato costruito dalla Missione e adato alla
Suore, che vi lavoravano a nome della medesima. Per Don Cimatti, a causa delle dicoltà economiche
in cui si trovava, questo era stato un grande sacricio. Finalmente le Superiore di Torino avevano
deciso di acquistarlo e di farne un'opera propria. Con la somma ricevuta Don Cimatti poteva pagare
un po' di debiti, ma non era suciente a coprirli tutti.
PPW

12 1933
Ricaldone Pietro / 1933-1-6 /, Rettor Maggiore: si entra a Tokyo
s ƒuperiori h—nno —utorizz—to l— fond—zione di TokyoD ed è di questi giorni l9—pertur— di
un— nuov— residenz— — wiy—konojoD ™he in™omin™i— già —d essere vivi(™—t— d— f—miglie
™risti—neF wi dom—ndo sempreX €er™hé il ƒignore ™i mette in queste —m˜ite possi˜ilE
itàc €er™hé in mezzo —lle dure di0™oltà e™onomi™heD in mezzo —lle perse™uzioni –propter
justiti—m9 il ƒignore nell— su— m—tern— €rovvidenz— m—i venut— menoD ™osì ™i ™onsol—cF
ƒ—rà per™héD ˜—m˜ini ™ome si—mo nell9—postol—toD si—mo soliti —d —0d—r™i ™on inf—ntile
™on(denz— in vuiD ™he ™i guid— per non f—rne delle troppo grossec ƒ—rà per™hé si—mo
e vogli—mo essere sempre i più vi™ini e fedeli —llo spirito di hon fos™oc ƒ—rà per™hé
migli—i— e migli—i— di —nime ˜uone @e non è es—ger—zioneA preg—no per noiD e ™on l— loro
™—rità ™he non ™onos™e tregu—D ™i vengono in —iutoc
€er me non so d—re es—tt— rispost—D m— de˜˜o direD per l— gr—zi— di hioD gli orizzonti
e i ™on(ni si dil—t—noY w—ri— eF e hon fos™o l—vor—no in quest— terr— s—nti(™—t— d—l
s—ngue di t—nti m—rtiriD eD se non ™ol ritmo —™™eler—toD qu—le desider—no gli in™ontent—˜ili
mission—riD si pro™edeD si pro™edeF
wiy—z—ki h— di fronte un nuovo —vvenire di ˜ene ™oll9oper— ™he h— or— tr— m—noD
l9yƒ€ssy his €y†i‚sD di ™ui riferirà —mpi—mente hon g—voliF2 †ed—D —m—to €—dreD le
ultime ™onquiste dell— ™—ritàF qiois™— e si ™ommuov— ™on noiF ve di™ono il gr—zie ™ordi—le
e l— pover— ™ie™— (n d—ll9età di R —nniD ™he ora h— veduto qesù e gli —ltri poveri ve™™hi
—˜˜—ndon—tiD —mm—l—ti e deformiD ™he nell— person— di qesù so'erenteD sono r—™™olti
d—ll— missioneY m— più le grid—no il gr—zie i poveri orf—nelliD nell— sper—nz— di essere
prossim—mente r—™™olti nell9yrf—notro(oD ™he ™oll9—iuto di hio e per l— generosità dei
˜enef—ttoriD dovrà sorgere nel prossimo —nnoF
Tassinari Vasco / 1933-1-6 / chierico, fratello di Clodoveo
ƒempre — tempo gli —uguriF ro ˜isogno d—vvero di —iuti spe™i—li quest9—nnoF qr—zieF
ƒìD ‚en—to st— ˜ene in tutti i sensi dell— p—rol—F hon gim—tti non ™9entr—X è il ƒignoreF
È un po9 oca delle volteD m— ˜uonoF
FFF €er l— gin— nessun timoreF F F yhD portino pure tutti i mission—ri in gin—F ehD qu—nE
do s—rà ™he i RHH milioni s—r—nno ™onvertiti3 †ediD †—s™o3 xon ˜isogn— ™he i mission—ri
—˜˜i—no p—ur— ™he i fr—telli —˜˜i—no più mezziD più person—leD più risult—tiF F F ho˜˜i—mo
pens—re — qesùD —ll— su— glori—D —ll— s—lute nostr— e delle —nimeF
xe vuoi un esempioc †uoi vedere ™ome qesù —m— il qi—ppone e l— su— pover— missionec
s ƒuperiori s—nno le nostre ™ondizioni di (n—nz— ! non m—nd—no person—le quest9—nno
2L'Ospizio qui accennato era stato inaugurato il 18 dicembre 1932. Il 10 gennaio vi entrò la Signora
Osafune Taki Maria come direttrice e il primo gruppo di volontarie Aishikai = Figlie della Carità`.
La Signora Osafune veniva dalla parrocchia di Nakatsu. Il glio aspirante nel piccolo seminario era
morto nel 1932. Quest'Ospizio divenne la culla della nuova Congregazione indigena della Carità., di
cui la Signora Osafune divenne la prima Superiora Generale. I bambini vi entrarono in luglio.
PQH

12 1933
eppure si —pre „okyo ! si —pre wiy—konojo ! forse ™ostruirò il ƒemin—rio e un ƒ—ntu—rio
— w—ri— eF ed —ltro ™he ˜olle in pentol—F ehD —vessimo fede3 i fossimo s—nti3 ƒi—molo
†—s™o mioD si—moloY se no ™he terri˜ile ™onto dovremo d—re — qesùF ellegroD e imp—r— —d
essere più uomo di fede ! non gu—rd—re —gli uominiD m— — hioD e non —ver p—ur— dell—
prop—g—nd— ™he —ltri f—r—nno qu—ndo tu s—r—i in ˜—lloX ™er™— l— glori— di hio e niente
p—ur—F fr—vo3 €reg— per™hé quest9—nno il ƒignore r—ddoppi le forze dei mission—ri in
qi—pponeX si—mo po™hi e si è dupli™—to il ™—mpo d9—zioneF
ev—nti3 ivviv— qesùF ƒ—lut— omnesF emi—mo™i tutti nel ƒignoreF
Tirone Pietro / 1933-1-9 /, Direttore Spirituale Generale
vei pens— ™he l— ™ro™e ™he devo port—re si— pes—nteF ƒi™™ome non ™on™ludo null—D prego
sempre il ƒignore ™he risp—rmi i miei ™onfr—telli e ˜utti pure —ddosso — meF xon so
se il ƒignore mi es—udis™— ! e non devo s—perlo ! so dom—ndo sempre —l ƒignore di
f—rmi ignor—re gli e'etti delle ™ose ! m— non mi sem˜r— di essere —™™—s™i—to sotto il
pesoF F F sono gr—nd e grossD ™iul— e ˜—loss @di™ono i piemontesiAF fr—viD ƒuperiori ™—riY
preghino preghinoF sl qi—ppone non si ™onverte ™he ™on l— preghier— s—™ri(™—t—F
@vei mi di™eA ƒi— ˜uono ed esigente3F wi sem˜r— di dire le ™ose ™hi—re e per letter—
per is™ritto e — vo™e ! opportune et importune ! m— ved—D si™™ome ho l— ™onvinzione
di ™os™ienz— ™he gli —ltri f—nno e s—nno meglio e più di meD l—s™io f—re @non ™ontro le
‚egoleF F F e ™ontro lo spirito delle medesimeF F F noD noAD m— nel modo di l—voroD e™™F e™™F
xon ™redo ™he sotto il superior—to di hon gim—tti le ™ose si f—™™i—no ™ome le f—re˜˜e o
vedre˜˜e vuiF F F v'omnis homo mendax du˜ito ™he si— nel senso ™he mi di™e veiF ghe
vuole ™he ™orregg—D ™—ro hon €ietroc vo spiritoD mi p—reD lo spirito ˜uono ™9è in tuttiF
„utti vogliono s—lv—re —nimeX ed —l™uni f—re˜˜ero prodigiD pensoD se fossero soli nel l—voroF
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1933-1-14 /
sl ™ontr—tto del ƒemin—rio è f—ttoF h—lle V del m—ttino —lle IH di ser—FFF wondo orient—leFFF3
ell9yspizio entr—no i primi ve™™hi e l— ƒignor— ys—fune ™on —l™une r—g—zze ™omin™i—no
l9oper— di ™—ritàF snizi—lmente s—rà forte l— sorvegli—nz— delle —utoritàF €er un l—to è
˜eneD ™osì si rig— drittoFFF ƒe ™i fossero leg—te ™omplet—mente le m—ni è meglio ritoglier™i
l— nostr— li˜ertà
Circolare Salesiani / 1933-1-19 /
†edete —n™he voi ™he d— qu—l™he tempo — quest— p—rteD —n™he nell— nostr— missione @—n™he
—ltre non ne sono es™luseA i giorn—li non p—rl—no sempre in modo f—vorevole del nostro
l—voroF sn gener—le sono —ppunti e —™™use mosse —l g—te™hismo in genereD m— —lle volte
3Si tratta del terreno dove durante l'anno venne costruito il Piccolo Seminario di Miyazaki/
PQI

12 1933
si dis™ende — p—rti™ol—ri di f—tto ™he veri o non veri f—nno ™erto sempre del m—leD spe™ie
—i pusilli e — ™oloro ™he ignor—no l— nostr— religioneFFF †i prego di studi—re l— possi˜ilità
proprio nell— fest— del nostro €—trono di invit—re —ll— wissioneD nelle forme ™he ™rederete
più opportune nei singoli —m˜ientiD i giorn—listiF4 È l— fest— del €—trono dell— st—mp—
™—ttoli™— ! —vvi™in—ndo queste persone si possono ™hi—rire molte ideeD stringere preziose
rel—zioniD f—rsi degli —mi™iD e di f—re del ˜ene —n™he — queste —nimeF †edete se è possi˜ile
™om˜in—re ™he —™™ettino ™omuni™—zioni e pu˜˜li™—zioni di —rti™oli interess—nti l— religione
e l9oper— nostr— in qi—ppone e —ll9esteroX insomm— sfrutti—mo s—nt—mente l9o™™—sione
™he mi sem˜r— ottim—F
Ricaldone Pietro / 1933-1-29 /, Rettor Maggiore
gome vede le s™rivo d— „okyoD d—ll— se™ond— ™ittà del mondo per popol—zioneD d—ll—
g—pit—le dell9smperoD per —nnun™i—rle u0™i—lmente l9entr—t— dei ƒ—lesi—ni nel più gr—nde
™entro dell9smperoF intr—t— ™—lm— e tr—nquill—D senz— squilli di trom˜— o rulli di t—m˜uriY
entr—t— p—™i(™— di tre suoi (gliuoliX hon €i—™enz—D ™hF pilipp—D ™o—dF ‚—gogn—D ™he già
sono —l l—voroD sul terreno —0d—to loro d—l nostro gr—n ˜enef—ttore wonsF gh—m˜on
delle wissioni istere di €—rigiD er™ives™ovo di „okyoF
sl ™—mpo di l—voro è estesoD ™omprendente due ™omp—rtimenti dell— ™—pit—le @er—k—w—E
ku e ed—™hiEkuA ™on un ™omplessivo di QHHFHHH —˜it—ntiD di ™ui un— trentin— ™risti—niF
sl ™—mpo di l—voro è form—to d— pover—gli—X zon— notori—mente ™onos™iut— ™ome l— più
miser— di tutt— l— ™ittàD l— più ˜isognos— in tutti i sensiF F F sl ™—mpo di l—voro è form—to
d— moltitudine di r—g—zziF xei pressi dell— missione vi sono v—rie s™uole element—ri
rigurgit—nti di —llieviD ™he (nito il ™orso element—re inferioreD non trov—ndo —ltre s™uole
né l—voroD ˜ighellon—no — migli—i— per le vieF F F ƒono ™hi—re le ™onseguenzeF gome vedeD
—m—to €—dreD è proprio un ™—mpo di l—voro —d—tto per i ƒ—lesi—niD ™he vi ™i si trov—noD
mi l—s™i dir ™osìD ™ome in ™—s— loroF €ur non essendosi f—tt— ré™l—me né potendo per or—
svolgersi —n™or— un progr—mm— ™oordin—to di —zioneD il ™ortile nel pomeriggio è sempre
pieno di giov—niD e si ™omin™i— — sentire già l— ristrettezz— del lo™—leF sl nostro hon fos™o
—nd—v— per le vie di „orino — ™er™—re i r—g—zzi per il suo yr—torioF e „okyo si sono
invertite le p—rtiD e sono i r—g—zzi ™he h—n ™er™—to e trov—to i ƒ—lesi—niD e non p—re loro
vero di —ver — disposizione un ˜el ™ortile ove s™orr—zz—reD e non p—re vero — noi di —ver
potuto re—lizz—re ™on t—nt— f—™ilità l9inizio di quello ™he noi ™hi—mi—mo or—torioF sl resto
verrà po™o — po™oF F F
4Don Cimatti usava invitare i giornalisti anche pagani alla festa di S. Francesco di Sales: faceva un
buon pranzo e dava loro un regalo facendoseli amici. Questi contatti gli furono utili in tante occasioni
dicili.
PQP

12 1933
Seriè Giorgio / 1933-1-. . . /, Consigliere Generale per gli Oratori
h—l IWPU —nno in ™ui —˜˜i—mo inizi—to il l—voro s—lesi—no in quest— missioneD si sono
pure inizi—te le riunioni dei r—g—zzi e delle r—g—zze nelle singole nostre residenzeD dove fu
possi˜ileD quotidi—neD dove non fu possi˜ileD settim—n—liY e nei luoghi dove il mission—rio
non h— residenz— (ss—D mensiliF
h—te le ristrettezze dei lo™—li non possi—mo —vere delle gr—ndi —dun—nzeD inoltre ˜isogn—
not—re ™he ™hi frequent— sono per l— m—ssim— p—rte p—g—ni @quindi non si può p—rl—re
di yr—tori nel vero senso dell— p—rol—A ! e per noi l— m—ssim— di0™oltà è ™he l— s™uol—
essendo fornit— di tutti i conforts moderni per giuo™oD e™™F e vigil—t— ™on ™ur— d—i m—estriD
s—lvo i giorni delle ferieD ™he sono —n™h9esse piene di —ttr—ttive per p—rte dell— s™uol— o
o˜˜lig—torie o li˜ereD ne viene di ™onseguenz— ™he è —ss—i di0™ile l— riunione dei giov—ni
™ome nei nostri p—esiF sl f—n™iullo è in gener—le ™onged—to t—rdi d—ll— s™uol— e giunto —
™—s—D oltre —i doveri s™ol—sti™iD h— p—rte integr—nte nei l—vori di f—migli—D ™oll— ™ur— dei
fr—tellini e l—vori domesti™i ! i genitori vogliono ™he il f—n™iullo ved— e qu—ndo e ™ome
l—vor—no i genitoriD e™™F v— frequenz— quotidi—n—D se non è ™orred—t— d—i dopoEs™uol— f—tti
˜ene e d— gi—pponesiD possi˜ilmente insegn—ntiD può essere più di d—nno ™he di v—nt—ggioF
uindi l9or—torio deve essere in pieno —™™ordo ™oll— f—migli— e ™oll— s™uol—D se non si
vuole vedere frustr—to in ˜reve tempo den—ro e l—voroF issendo per l— m—ssim— p—rte
p—g—niD s—lvo un permesso espli™ito dei genitoriD non è ™onveniente p—rl—re di religioneD
per™hé molti genitori proi˜ire˜˜ero immedi—t—mente —i (gli di venire —ll— missioneF
€er queste ed —ltre ovvie r—gioni si—mo in un— deli™—tissim— posizione ed è pro˜—˜ile
™he non si si— —n™or trov—t— l— ver— formul— per impost—re ˜ene questo pro˜lem—F
Pasquale [Luigi] / 1933-2-8 /5
‚ingr—zi per me i suoi s™ol—retti e li esorti — preg—re in modo spe™i—le per quest— missione
™he t—nto h— ˜isogno di preghiereF i vei ™ontinui — l—vor—re per le wissioniF en™he quest—
è un— form— di l—voro mission—rio per vei ™he t—nto desider— —nd—re in wissioneF ghi le
s™riveD prim— ™he fosse —™™ett—t— l— su— dom—nd—D h— l—vor—to ™ir™— QH —nni — †—ls—li™e
invi—ndo mission—riD non potendo —nd—re luiF ermi—mo™i e p—rtiteF F F 6
v9—mor proprio può rim—nere o'esoD m— si l—vor— t—nto ˜ene nell9—postol—to mission—rio
—n™he in postoD proprio nel posto in ™ui ™i vuole l— €rovvidenz— e questo —tto di umiltà
v—le molto più ™he —ttr—vers—re i m—riF
Tirone Pietro / 1933-2-10 /
u—nto —ll— tentazione di Dio di ™ui mi si f— osserv—zioneD tento di eseguire perfett—mente
il ™onsiglio dei ƒuperiori non spendereD se non h—i modo di ™hiudere il ˜u™oF wi di™—D
5Manca il nome, ma si pensa che sia Pasquale Luigi.
6Famosa frase del Duce, usata qui per scherzo!
PQQ

12 1933
se vei dom—nd— —iuto per un9oper—D ed il ƒignore le m—nd— i soldi per f—rl—D vei ™he
f—re˜˜ec wi p—re ™he hon fos™o li impieghere˜˜e in quell—F i™™ole l— stori— del nostro
ri™overoFFF ƒi tr—tt— per or— di —lloggi—re un— trentin— di poveri ve™™hiD ™he sono sussidi—ti
d—ll— ™ittàF ƒpero ™he pure il qoverno e l— provin™i— d—rà il promesso e dovuto per legge
sussidioD ™ol qu—le si potrà pens—re —ll9yrf—notro(oF yr— tutto è p—g—to e già un— dozzin—
di ve™™hi sono in sedeF y i ƒuperiori sono m—le inform—ti e pens—no — ™hi s— ™he ™os—D o
hon gim—tti non ™—pis™e più null—D né dell— sede né dei doveri ™he deve ™ompiere ™ome
™—po missione @essendo quest9oper— dell— missioneAFF
FFFvei p—rl— dell— s™ienz— di un ™erto hon gim—ttiF yhD se lei vedesseD s—pesse i miei
™ru™™i di ™os™ienz—F F F È ™osì3 s ƒuperiori pens—no ™he hon gim—tti di™— le ™ose sue ™on
senso di umiltàD di es—ger—zioneF ƒìD ho le l—uree e di s™ienze e di (loso(— e diplom— di
musi™—F w— ™he ne so di s™ienze e di (loso(—c ƒ—pesse qu—nto ™ost— —ll— mi— pover—
test— e l— prep—r—zione dell— lezione e di (loso(— e di s™ienzeF F F ghe non ™—pis™oD ™he
non ™—pis™oF €—ssi per l— musi™—F F F m— — ™he serve l— musi™— per l— teologi—c
w— poi il m—ssimo pro˜lem— è ™he o f—™™i—mo s™uol— o f—™™i—mo il nostro dovere
mission—rioF ƒono ˜uono — po™o o null—D m— ™he ™os— posso f—re per l— missioneD se f—™™io
s™uol—c i™™o l— re—ltàF
€reghi per noiD preghi per noi e spe™ie per meF €iù inve™™hioD più mi ™omprendoF F F
yh qesùD noverim meF F F i — tempo opportuno noverim „e3 v— ri™ordi—mo di ™uoreF
yssequi e s—luti d— tuttiF …n— p—rolin— — w—ri— eusili—tri™e e — hon fos™oF
Treggia Alfredo / 1933-3-3 /sacerdote salesiano, direttore di Faenza7
qr—zie di ™uore dell— tu— ™—rità e di quell— dei ™—ri giov—ni di p—enz— ™ui s™rivoF
sl ƒignore ti rimeriti e ti di— le UHHFHHH lire ™he —uguri — hon gim—ttiD disposto ™erto
— prenderle e ™he mettere˜˜e su˜ito per l— s™uol— di „okyoF ƒi—mo entr—ti eF F F ™i
resteremoD nel ‚ione più povero e ˜—r—˜˜—D ™ome †—ldo™™o dei tempi di hon fos™o e
peggioF F F €er™hé nell— se™ond— ™ittà del mondoF €er or—D yr—torio e ™ur— di tre™ento
mil— —nime e poiF F F ƒi vedràF
qi—™™hé p—rlo ™on teD uomo di —'—riD ti voglio ™oinvolgere su˜ito in uno ™he mi interess—
—ss—iF
€er sostenere „okyo ho pens—to di dom—nd—re l9—iuto dei miei ve™™hi —mi™iD fr— ™ui
™onto —n™he te ed —ltri ™he h—nno —vuto l9—lto onore di —vere — ™he f—re ™on me —
†—ls—li™eF hevi ™ioè d—rti —ttorno per trov—rmi vire SH @vedi ™he non non è poi gr—n
™os—3AF e p—enz— poiD ™i sono —n™or—D di t—le sort—X hon yliv—D hon †ie™eliD hon qiudi™iD
qhezziD el˜ertiD prigerio e forse —ltri —i qu—li non deve torn—r di0™ile o per mezzo di
—mi™i o di ˜enef—ttoriD trov—rmi ™i—s™uno vire SHF enimoX di9 loro un— ˜uon— p—rol— e
sono si™uro ™he mi —iuterete per™hé voi volete ˜ene —lle missioniF
7Doveva essere allora il Direttore del Collegio salesiano di Faenza. Della lettera manca il manoscritto:
si riporta come si trova sul giornalino del Collegio salesiano di Faenza.
PQR

12 1933
gonto dunque su di voiF ƒe vorr—i poi —lle SH lire —ggiungere degli zeriD p—dronissimoF
€reg— e f—9 preg—re per me ™he m—i dimenti™o p—enz—F ƒ—lut— tutti tuttiF
Ricaldone Pietro / 1933-3-9 /, Rettor Maggiore
qr—zie ™ordi—li delle sue ™—reD p—terne p—role per noi e spe™i—lmente pel suo povero hon
gim—ttiF gosì v— ˜eneY non —˜˜i— timore di —vvis—rlo ! per qu—nto sono ™—p—™e eseguirò
—ll— letter— i suggerimenti suoi e dei ƒuperioriF xon so se posso nel ƒignore dir questoX
ƒono U —nni ™ompiuti ™he sono qu— ! e non è p—ss—to mese ™he non —˜˜i— tenuto i
ƒuperiori —l ™orrente delle ™ose dell9—nim— mi— e delle ™ose nostreX di0™oltàD gioieD dolori
e progettiF u—ndo ho veduto ™he i ƒuperiori non er—no —lieni sono —nd—to —v—ntiD si™uro
™he qesù er— ™on noiF u—ndo i ƒuperiori h—nno d—to norme pre™iseD mi p—re di —ver
tent—to di eseguirle ™osìF u—ndo non —vevo norme né d—i ƒuperioriD né d— ‚om—D ho
interrog—to i ™onfr—telliD mi sono messo in ˜r—™™io — qesùD — w—ri— e — hon fos™oF F F i
—v—ntiF ƒ˜—glic xe ho f—tti un (nimondoD e pi—n pi—noD —mm—estr—to d—ll— esperienz—D
tento di evit—rli e rip—r—re i f—ttiF8
FFFqr—zieD —m—to €—dreF yhD potessi f—r ™—pire — quelli ™he di™ono di noiD l— dur— re—ltà
! diventere˜˜ero nostri e0™—™i —lle—tiD e sono si™uro ™he f—re˜˜ero più di noiF yhD ™he
™ommedi— il mondo3FFF ‚im—ni—moD ™red—D —mmir—ti e s—nt—mente invidiosi dei su™™essi
delle nostre —ltre missioniD e preghi—mo per loroF w— gu—rdi—mo pure intorno —l ™—mpo
— noi —0d—toF …n pezzo di musi™— del povero sottos™rittoX qett— l— rete in m—re o
pes™—torF F F F @Mette la musicaAF €uò gett—re l— reteF F F xull—F v— lenz— sol—F F F enni
di —spett—tiv—D ™he le d—nno modesti ™ontri˜utiD ™he sul più ˜ello sfuggonoF yhD —m—to
€—dreD gu—i se ™—s™— il ™—ldo ide—le in qi—pponeF F F È (nit—D è (nit—F
Zerbino Pietro / 1933-3-11 /, sacerdote salesiano, suo exallievo
ellegro sempreF hovunque il ƒignore ™i metteD lì è l— nostr— missioneF v— tu— è
—ll9yr—torio di „orinoD e —n™he lìD ™redilo pureD puoi f—re delle ™onversioniF
v9estero è un luogoD non è uno st—to di vit—X quindi ™iò ™he ™ont— essendo l— sost—nz—D
non l9—™™identeD sii ˜uon mission—rio di preghier—D di dovereD di ™—rità lì dove qesù ti h—
messoF
Ricaldone Pietro / 1933-3-15 /, Rettor Maggiore
v9yspizio per i poveri ve™™hi vede orm—i o™™up—ti i trent— posti disponi˜iliD (no — ™he l—
™—rità dei ˜uoni non ™i permett— di —ument—rli — QHHF qià v—ri di essi ™oll— ™ur— e ™ol
sollievo del ™orpoD trov—rono l— ™ur— dell9enim— ri™evendo il ˜—ttesimoF
8È certo che poteva aermare la cosa senza mettere alcun dubbio.
PQS

12 1933
qià ™omin™i— — deline—rsi l— p—rte inf—nzi— e gioventù —˜˜—ndon—t—F qià un gruppetto
di donne gi—pponesi prodig— — v—nt—ggio di t—nte miserie le forze e l— vit—F
‚e™entemente un m—remoto e terremoto — nord di „okyo fe™e migli—i— di vittimeF
evendo ri™evuto invito d—l qoverno di esort—re i ™risti—ni — ™ooper—re per lenire t—nt—
disgr—zi—D ™on qu—l™he sussidio m—teri—le ™he si potè r—™™ogliere d—i poveri ™risti—ni di
wiy—z—kiD si misero pure — disposizione dell9eutorità die™i posti gr—tuiti per orf—nelliF
eltre o'erte furono pure invi—te —ll9—utorità e™™lesi—sti™— lo™—leD mettendo le nostre resE
idenze — disposizione per ri™evere orf—nelli del gr—n dis—stroF s suoi (gli non vogliono
dimenti™—re in queste o™™—sioni le pure tr—dizioni di f—migli— l—s™i—te™i d—l nostro p—dre
hon fos™o e d—i suoi su™™essoriF
Circolare salesiani / 1933-4-1 /
†i ho ™omuni™—to il pensiero del tri˜un—le di wiy—z—ki in rel—zione —i nostri psvwƒD ossi—
ogni volt— ™he si riprodu™ono —n™he nell— missione o™™orre il permesso dell— €olizi—F9 ƒi
st—nno f—™endo le pr—ti™he per vedere se e ™ome si può f—™ilit—re — tutti t—le pr—ti™—F ed
ogni modo insisto sempre più fortemente — ™he si v—d— sempre d9—™™ordo ™olle —utorità
lo™—li di ogni genereF È ne™essità ed è pure un— m—ssim— del nostro spiritoF
Ricaldone Pietro / 1933-4-10 / Rettor Maggiore
ve ™ose notevoli del mese più ™he in me sono negli —ltriD e ™omin™io d—l ƒudF
wiy—konojoF fene in omni˜usF hon „—nguy si st—n™— nei vi—ggi di —postol—to pel suo
gregge ™he v— —ument—ndoF ƒono tr—nquillo per loroD pur dovendo —lle volte i ™onfr—telli
rim—nere o senz— wess— o ™omunioneD qu—ndo non possono —nd—re — „—no o il prete
di „—no non può s™endere — wiy—konojoF yhD qu—ndo s—rò €—p—D permetterò —n™he —i
™hieri™i religiosi mission—ri di poter f—re d— sé in ne™essit—ti˜us l— sF gomunioneF €er
me l— vedo ™osì n—tur—le3 w—h3 xon sono —n™or— €—p—F
„—noX non v—D non v—F ve —™™ludo l— letter— ™he mi s™rive il povero hon ge™™hetti di
™ui già le —vevo p—rl—toF xon posso indurlo — studi—re il gi—pponese e quindiF F F hi™e
™he è —mm—l—toD e quindi s™or—ggi—toD non si s— ™ome iniett—rgli forz— (si™— e più mor—leF
v—ment— m—li di test— ™ontinuiD e™™F e™™F
FFFem—tFmo ƒigF hon ‚i™—ldoneD ™ogli —mm—l—ti tipo pre™edenti ™i vuole il medi™oF €er
me fr—n™—mente non so ™ome f—reF ƒi perde un tempo immenso e non si ™on™ludeF ƒono
poi —n™he —mm—l—ti spiritu—li ed —llor—D in vit— di wissioneD è —n™or più di0™ile l— ™ur—F
wi suggeris™— ed —iutiF
9Il controllo del governo si andava facendo sempre più stretto.
PQT

12 1933
Ricaldone Pietro / 1933-4-15 / Rettor Maggiore
v— prim—ver— h— ™erto in™—nti in ogni —ngolo di questo povero mondoF F F xon oso f—re
p—r—goniD per™hé il ƒignore in forme sv—ri—tissime h— prodig—to l— su— s—pienz— d—pperE
tuttoD m— ™erto h— sp—rso gemme di ˜ellezz— in—rriv—˜ile in questi p—esiF i fr— le più
˜elle i f—n™iulli ™he indoss—ti i v—riopinti kimono si sp—rgono nei ™—mpiD nei ˜os™hiD nelle
r—dureD e tr— il multiforme sempre v—ri—nte ™olore d9—m˜iente ™ogliendo (oriD ™—nt—noD
™inguett—no ™ogli u™™elli e ™on gr—zi— —mmir—˜ile d—nz—noF
i ™ontr—sto vivissimoD l9—'oll—rsi spe™i—lmente or— —lle st—zioni ferrovi—rie delle moltiE
tudini @di™o delle moltitudiniA —l p—ss—ggio dei sold—tiD ™he p—rtono per l— w—n™iuri— o d—
™ui ritorn—no per il riposo dopo il f—ti™oso periodo di difes—D o d— ™ui ritorn—no le spoglie
mort—li dei ™—dutiF FFFghe ™os— p—ssi in quei momenti nell9—nimo dei sold—ti non posso
dirloF wi sono trov—to molte volte — queste m—nifest—zioniF FFFsl pensiero dell— sep—r—zione
produ™e sui volti e degli spett—tori e dei p—rtenti tutt— l— g—mm— di espressioni possiE
˜ili —l ™uore um—noX esplosioni di gioi— spont—ne—D sorrisi repressiD serietàD indi'erenz—D
mestizi—D l—grimeF v— s™en— ™—m˜i— —ll9—rrivo delle oss— dei sold—ti ™—duti per l— p—tri—D
! serietàD r—™™oglimentoD silenzio sepol™r—leD impression—nteF
sl PU eprile si è tenut— — „okyo un— funzione solennissim— ™he —ssunse l9import—nz— di
un —vvenimento n—zion—le ™oll— dei(™—zione di IIUI —nime di sold—tiD ™—duti nell— lott—
—ttu—le ™oll— gin— — ƒh—ngh—i e in w—n™iuri—F ƒF wF l9smper—tore in person— volle essere
presente —ll— solenne ™erimoni—D tenut— nel tempio ‰eƒ…u…xs e non è m—n™—to null—
di quello ™he il f—stoso ™erimoni—le di ™orte e del rito ƒhintoist— può d—re per rendere
gr—ndioso e indele˜ile l9—vvenimentoF10
v— ™ostruzione del tempio —ttu—le ris—le —l IVTW per onor—re i p—trioti dell9epo™— dell—
‚est—ur—zioneD e fu ridott— nell— form— —ttu—le nel IVVH e fu ™hi—m—to ƒryuyxƒre
@luogo di ri™hi—mo delle —nime dei mortiAD ‰—sukuni jinj— @tempio del riposoD dell— p—™e
n—zion—leA sotto l— dirett— —mministr—zione del governoF v9enorme —r™o trionf—le @toriiA
è ™ostruito ™ol ˜ronzo di ve™™hi ™—nnoniF h—l tempo dell— ‚est—ur—zione — tutt9oggi sono
IPRFSTP gli ins™rittiD ™he l— n—zione ™ontinu— — rispett—re e vener—reF goll— funzione di ™ui
p—rlo si —ggiungono IIUI nuovi nomi dei re™enti ™—duti in guerr— sui ™—mpi di ˜—tt—gli—
di ƒh—ngh—i e w—n™iuri—D de™or—ti per volontà dell9smper—tore di questo nuovo segno di
glori—F
Caviglia Alberto / 1933-4-26 /, sacerdote salesiano, studioso di Don Bosco
€—rl— dell— nostr— povertàF F F €—r—gon—t— — quell— di t—nt— miseri— ™he ne ™ir™ond— è
ri™™hezz—D €ur non —vendo niente possedi—mo tutto3 em—to hF el˜erto3 —n™he nell—
10Da notare che questo tempio e questa usanza continua ancora adesso nello scintoismo, e ancora
oggi diventa spesso notizia per il fatto che vi sono venerate anche le anime dei responsabili della
seconda guerra mondiale, condannati dal tribunale internazionale. I paesi vicini protestano per
questa venerazione pubblica.
PQU

12 1933
™risi più terri˜ile ™i può essere st—to l— preo™™up—zione —ssill—nte in hF gim—tti del ghe
™os— m—ngeremoD o meglio di ™iò ™he d—re —i ™onfr—telliF F F m— l— p—rol— di qesù non
venne m—i menoD ed il ger™—te per primo il ‚egno di hio e˜˜e sempre l— su— p—lm—re
—ppli™—zioneF yhD noD noF F F qesù non ™i h— l—s™i—to m—i orf—niF F F yhD —vessimo l— fede
di ™ui p—rl— vuiFFF €er me mi sono ˜—m˜ines™—mente ˜utt—to in vui e vui non è venuto
m—i menoD m—iD m—iF uindi posso dirmi ri™™oFF
FFFfelle le notizie sul nostro ƒ—vio e del più nostro hF fos™oD ™he ieri nell9intimità
f—mili—reD —˜˜i—mo —n™he noi onor—toF yhD se si preg— per l9—rrivoF F F
euguri per™hé si re—lizzi l— f—™oltà teologi™—F F F †ed— hF el˜ertoD vei lo s— ™he i
giov—ni studenti —pprezz—no qu—lsi—si ™os— ™he loro si f—™™i— —m—reF F F en™he i miei ™—ri
norm—listi volev—no ˜ene —ll9—gr—ri— pur puzzolenteF F F e noti ™he port—vo in s™uol— (no
il ™essinoF F F vei @non intendo lod—re v—n—menteA h— l9—rte di f—r —m—re ed —pprezz—reF F F
€otrei ™—nt—rglielo sull9—ri— del €u™™ini @ eri— „os™—D —tto I°X yh ™ome l— s—i ˜ene l9—rte
di f—rti —m—reF F F AF
qr—zie di tuttoD hF el˜ertoF xon tem—D vei non ru˜— tempo ! xon ho m—i ™—pito ™he
l— pover— fr—se ho t—nto d— f—re @per me è l— più insuls—F F F ghi h— d— f—re d—vvero non
l— di™eAF F F poss— togliere tempo —lle m—nifest—zioni di ™—ritàF ve lettere sono le nostre
o—siF F F €oi ™red— pure ™he ™9entr— molt— retori™— nelle des™rizioni dell— vit— mission—ri—F F F
—lle volte tropp—F F F e ™osì si sn—tur— l— ˜ellezz— —rmoni™— dell— medesim—F €uò essere l—
vit— più ordin—t— e l—˜orios—D ™ome può divenire @purtroppo3A l— più p—™i(™— e in—ttiv—D
™ome pure l— più str—mp—l—t—D per gli energumeni e —vventurieriF €erdoni3 se ˜—m˜ino
nell— vit— mission—ri—D oso dire ™osìD m— è un pensiero per me ™hi—rissimoD evidenteF
sl ƒignore mi —iuti —d eseguire —ll— letter— i ri™ordi di hF fos™o —i mission—riF F F e™™o
l9equili˜rio m—teri—le e spiritu—le veroF F F e non è solo —mor di (glio ™he mi f— dir ™osì
! è verità pr—ti™—F xon so ™he ne pensino i mission—ri li˜eri di sé ! m— il mission—rio
religioso nell— regol— trov— l9ordine e non le —˜err—zioni nervoseD nevr—steni™he del f—lso
—postol—toF
Ricaldone Pietro / 1933-5-6 /, Rettor Maggiore
ve suore ™on il primo eprile presero l— gestione dell9esiloF wi p—re si—no soddisf—tteX
mi sforzo di —iut—rle in tuttoF uello ™he si poté f—re di fronte — hio mi p—re si si—
f—ttoF €uò essere ™he ™i si—no st—ti s˜—gli per p—rte nostr— @il m—ssimo s˜—glio è hon
gim—ttiA ! si può pens—re — qu—l™he intemper—nz— di modo d— p—rte di hon entonioF
FFFƒono ™onvinto ™he le suore f—r—nno mir—™oli di ˜eneD ed è per questo ™he non mi pento
di —verle ™hi—m—teF wi sono pentito di —verle ™hi—m—te — ™onto dell— missione ™he non
potev— rispondere m—teri—lmente delle loro esigenze per l— vit—F qr—zie — hio —n™he
questo è tolto e spero ™he l— p—™e ™he or— ™9è ™ontinueràF
FFFid or—D —m—tissimo €—dreD un pi™™olo sfogoFFF €uò essere ™he d—lle rel—zioni di hon
gim—tti si— —pp—rso ™he in™olpo i ƒuperiori del novizi—toEstudent—to di non —ver vistoD
PQV

12 1933
e™™F e™™F gerto quest— non fu l— mi— intenzioneD e dom—ndo s™us— dell9involont—rio
m—leF ƒono orm—i QU —nni di gongreg—zione e sono vissuto qu—si sempre nell9—m˜iente
form—tivoF ƒono enormi le di0™oltà per ™onos™ere gli individuiD e non ho m—i os—to
pronun™i—re un giudizio senz— trem—reD e ™ontinuo or—F ƒe qu—l™he p—rol— un po9 forte
potesse essere us™it—D l9intenzione per me è di mettere — giorno e in ™hi—ro stori™—mente
qu—nto mi sem˜r— di vedereF e˜˜i— l— ˜ontà di pens—re ™osìD —m—to €—dreD e solo ™osìF
yhD mi st— troppo presenteD e lo predi™o non giudi™—te e non s—rete giudi™—tiF €erdono
dunque se involont—ri—mente ho potuto —ver l9—ri— di voler f—re osserv—zioni —i ƒuperiori
o —i m—estri di noviziD e™™F
P. Ricaldone, 15 maggio 1933:
€er i progetti sti— tr—nquilloD non si f— il p—sso più lungo dell— g—m˜— ! d9—ltr— p—rte vei
s— ™he f—re i progetti non è eseguirliF ƒono ™ontento ™he i ƒuperiori s—ppi—no ™he hon
gim—tti non s— dire di no — nessunoF F F qu—ndo sono ™ose ™he si possono f—re e ™he non
sono disformi d—llo spirito delle nostre ‚egoleF ƒent—D —m—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD
sono orm—i U —nni ™he si l—vor— qu—F ell9inizio si fe™e un progr—mm— minimoD ™on™ord—to
poi ™on veiFFF €er me non vedo ™he l— re—lizz—zione del progr—mm— st—˜ilitoF hio volesse
™he hon gim—tti —vesse potuto f—re il doppioF F F ehD questo ˜ru™i—D ™he il qi—ppone in
UH —nni è s—lito fr— le potenzeD e non ™osì il povero qesùD il ™ro™i(sso qesùFFF ƒe sti—mo
—lle direttive dei ƒuperiori per™hé devono n—s™ere i gu—ic €uò essere si pensi —ll9yspizioc
ƒìD sono — tutt9oggi QV le ˜o™™he d— m—ntenereD m— l— €rovvidenz— ™i pens—FFF
€er me ho fede in hon fos™oF F F e nell— teori— —gri™ol— dei semi duriF F F vei s—D
germoglierannoF v— nostr— p—rol— d9ordine è semini—moD semini—moF F F qu—l™he ™os—
resteràF
hi0™oltàX si—mo poveriF F F weglio ™osìF qu—i qu—ndo s—remo disformi d—llo spirito
di hon fos™o ! m— qesù è fedeleF F F pin™hé si—mo poveri non temo null—D per™hé qesù
d—rà tuttoF ƒi—mo stranieriF È il più gr—ve ost—™oloD ™red—D è il più umili—nteD spe™ie in
questi momentiF ƒi ™—mmin— sui r—soiF †—lut—zione del g—ttoli™esimo ™ome contrario
—ll9imperoF qr—ve —ss—i e —l momento deli™—tissimo @v9…niversità ™—ttoli™— e i w—ri—nisti
sono in —ri— per questoAF vingu—D m—n™—nz— di ™—te™histiD i nostri ™risti—ni di ™ondizione
˜—ss—D e™™F e™™F w— qesùD l9eusili—tri™e sono ™on noiF
Ricaldone Pietro / 1933-6-1 / Rettor Maggiore
sspir—ndo™i —lle direttive dei ƒuperiori p—ss—te e presentiD pur ™onos™endo l9urgenz— dei
nostri ˜isogni di person—leD m— premendo™i di più l— form—zioneD —˜˜i—mo ridotto —l
minimo i dispens—ti F ƒono i ™hieri™i fr—ggionD —n—riniD „—ssin—riD peli™i e fern—rdiF
„utti st—gion—ti per etàD —˜˜—st—nz— form—ti spiritu—lmenteD — ™orso (loso(™o e ˜iennio
di tiro™inio regol—re ! tutti —ss—i medio™ri @è il ™olorito di tuttiA d9ingegnoF ederendo
PQW

12 1933
pien—mente —l ™onsiglio e direttive dei ƒuperioriD —ndre˜˜ero —d rong uong ™oll9—uguE
rio ™he presto —n™he il qi—ppone —˜˜i— il suo ƒtudent—toF uesto dipende d—i nostri
ƒuperioriF xon mi n—s™ondo l— di0™oltà e™onomi™—D m— heus provide˜itF
ed ogni modo il f—tto ™he si—mo ™ostretti —d emigr—reD di™e ™hi—r—mente l— nostr—
povertà di mezzi m—teri—li e di person—leF ƒi—mo proprio poveri di test— e di mezziX è
un po9 umili—nteD m— il ƒignore ˜enedi™e l— nostr— umili—zione in tutti i sensiD per™hé
dopo tuttoD f—™™i—mo l9u˜˜idienz— rinunzi—ndo —i nostri sogni ed —ltre proposteF xe sono
d—vvero ™ontento e ne ˜enedi™o il ƒignoreF
FFF ƒegui—mo ™on vero pi—™ere le ˜elle notizie del nostro ™—ro hon fos™o e preghi—moF
xon per mettere le m—ni —v—ntiD per segn—l—reF xel IWQR vi è il ƒinodo in qi—ppone e se
hon gim—tti è nelle ™ondizioni —ttu—li deve intervenirviX troppi pro˜lemi fond—ment—li vi
si devono tr—tt—reF ƒi™™ome già si f—nno vo™i di ™—nonizz—zione e g—pitoloD e™™F suppli™o
(n d9or— il ‚ettor w—ggioreD ƒigF hon ‚i™—ldoneD — non o˜˜lig—rmiD ™ome l— volt— p—ss—t—D
—l ritorno in st—li—F gred—D mi f—re˜˜e m—le m—le m—le —ss—iF „—nti ™—ri ™onfr—telli h—nno
veri ˜isogni m—teri—li e spiritu—liF F F per ™ui h—nno ne™essità di venireF ƒ™ongiuro (n
d9or—F F F
id or— mi ˜enedi™— ™on tutt— l9—nim— e ™on me questi suoi (gli ™he penso vi™ini —l suo
™uoreF
€—rli per noi — w—ri— eF e —l nostro hon fos™oF
Tassinari Clodoveo / 1933-6-6 /, tirocinante
†uoi s™—v—re un ˜uon fond—mento di perfezionec …mili—ti nei pensieriD nelle p—roleD nelle
—zioniF i™™o il ƒF guore ™he vuol essere tuo modelloD igli mite ed umile di ™uoreF
gon pi™™oli —tti quotidi—ni vi rius™ir—iF ellegro sempreF
Grigoletto Giuseppe / 1933-6-11 / sacerdote salesiano, suo exallievo
sl PR m—ggioD sotto l— pioggi—D ho voluto ˜enedire l— prim— pietr— del nuovo ƒemin—rioF
heo gr—ti—s3 ginque —nni di l—voro vedono l9—uror—F F F ƒpero — ƒettem˜re ™he il sole si
terrà sull9orizzonteF
FFF€reg— e f—9 preg—re e vedremo tutti i mir—™oli di w—ri— eusF e hon fos™oF e „okyo
@PT eprileA ottenut— l9—utorizz—zioneD RHH or—tori—niD VH —ll— s™uol— ser—le ™omin™i—no —
d—re il loro d— f—reF ivviv—3 i ˜e—to ™hi può l—vor—rviF sl povero ™i—ltrone hon gim—tti
è seduto —l t—volo e ti s™riveF pi—t volunt—s heiF
€rego ™ome di™iD ™he m—turi l— u™™— f—ru™—D m— tu f—9 —ltrett—nto per me ™he d—vvero
ne —˜˜isognoF
PRH

12 1933
Circolare salesiani / 1933-6-20 /
xon mi st—n™herò di ripetere ™he ˜isogn— ™he ogni residenz— si industri — f—re —n™he fuo™o
™oll— propri— legn—D e prov—re — f—re un po9 di prop—g—nd— presso —mi™iD ˜enef—ttoriD exE
—llieviF sl gentro f— qu—nto puòD m— non può —rriv—re — t—nte fonti — ™ui voi soli potete
f—™ilmente —ttingere e ™on pro(tto vostro e delle —nimeF
qener—lmente i ˜enef—ttori per essere —ttir—ti —ll9oper— gener—leD ˜isogn— si—no —ttir—ti
d—ll— person— singol—F eiut—te dunque più ™he vi si— possi˜ile questo povero elemosin—nte
™he vorre˜˜e poter essere in gr—do di fornirvi di gr—ndi mezzi per ™om˜—ttere l— s—nt—
˜—tt—gli—D m— ™he d— solo è insu0™iente — proporzion—re i mezzi —l ˜isognoF
Joyeusaz Abele / 1933-7-7 /, ex-allievo
‚i™ord—ti ™he il più è l— preghier—F F F i™™oti ™he il ƒF guore ti invi— il suo mess—ggioF xel
suo mese —mi—molo e f—™™i—molo —m—reF
gome f—™™io — p—rl—re gi—pponesec gome possoF €er le predi™heD qu—ndo non si vuol
essere preo™™up—tiD si legge @™ome f—nno i gr—ndi uominiA e ™osì si tir— —v—ntiF e˜ele mioD
ri™ord—ti ™he l— vit— di —postol—to è in™omprensi˜ileD
E se non s—pr—i vivere di fede ™he si don— inf—ntilmente — hioY
E se non s—pr—i vivere di umiltàF F F ƒìD sìD di™i ˜ene hio h— s™elto le de˜olezze del
mondoF F F ƒìD sìD ™onos™o te e per qu—nto posso meY possi—mo r—llegr—r™i ™he qesù h—
s™elto ˜eneY m— se s—premo umili—r™i di più —girà di piùF „i umiliic hio viene — te e
ti inn—lz—F „i inn—lzic hio lo vede ˜ene d—ll9—lto e d— lont—noD è il ™on™ettoD se non le
p—role di ƒF egostinoF
—AE se non ™i f—™™i—mo s—nti @not—X f—rsiD non esserloAF gontinu— ™ol desiderio e'ettivoF
Circolare salesiani / 1933-7-10 /
gome s—pete i ƒuperiori h—nno de™iso ™he il nostro ƒtudent—to „eologi™o tempor—ne—E
mente si— quello di rong uongF wentre ringr—zi—mo il ƒignore ™he ™i dà modo di inizi—re
questo ™orso ™osì import—nte per l9—vvenire dell— wissioneD preghi—mo e f—™™i—mo voti ™he
™oloro ™he inizier—nno il ™orso si mett—no di ˜uon— volontàD ™on senso di respons—˜ilità —
™ompiere il loro dovereF v— loro p—rtenz— è (ss—t— per il PI ™F mF d— x—g—s—kiF
Runi Costantino / 1933-7-24 /, ex-allievo di Valsalice
el muto €—dov—noD11
g9er— un— volt— un giov—ne ™hi—m—to gost—ntinoD
™he ™on gr—nde frequenz—D in s™uol— ™hi—™™hier—v—F
11Si vede che per ragioni di lavoro il destinatario era stato trasferito a Padova.
PRI

12 1933
w— f—tto poi —dulto e —vuti d—l ƒignore e d—ll9—m—t— plor— due —ngioletti ™—riD
di s™riverD di p—rl—re purtroppo —himè3 ™essòF
v9—mi™o del qi—ppone ™he sempre pens— e preg— ! pel ˜r—vo gost—ntino !
implor— d—l ˜uon hio l9—ttes— gu—rigionF
€igli— l— penn— e s™rivi —l ve™™hio del qi—pponF
…n ˜—™io —i tuoi e preg— per meF
Ricaldone Pietro / 1933-7-30 / Rettor Maggiore
A Tokyo: xel luogo —ttu—le si è d9—™™ordo ™he un— s™uol— si— pur modest— non è possi˜ile
erigereF sl posto è ristretto ed in pr—ti™— equiv—rre˜˜e —mm—zz—re l9yr—torioFFF hon
w—rgi—ri— teme ™he l—vor—ndo per questi poveri r—g—zziD f—™™i—mo solo gli interessi di
wonsignore e non dell— gongreg—zioneF w— FFFmi p—re ™he f—™™i—mo quelli di hio e —n™he
i nostriF e „okyo si di™e soloX s ƒ—lesi—ni f—nno ™osìD i s—lesi—ni f—nno questoF F F F
snsomm— hon w—rgi—ri— st— per il monopolio s—lesi—no ! hon gim—tti st— per il ˜eneY e
non vorrei ™he se si mettesse l9oper— tipogr—(™— — wik—w—jim—D venisse — ™ess—re l9ottimo
—™™ordo ™he ™9è fr— noi e il †es™ovo e mission—ri ed yrdini e ™ongreg—zioni religioseD e
questo ™esserà ™erto il giorno in ™ui ™i s—rà ™hi non vedendo ™he l— gongreg—zione vorrà
f—re il legisl—toreF
h9—ltr— p—rte ˜isogn— ™he teni—mo ™onto delle ottime disposizioni di wonsignore —tE
tu—leD e impi—nt—r™i presto ˜eneD per™hé non s—ppi—mo l9—vvenireF hon w—rgi—ri— inE
somm— non vede ™he l— gongreg—zioneD e forse non pens— troppo ™he si—mo in terr— di
missioneF
xon so se le —vrò ™hi—rito il mio pensieroF …nis™o —d ogni modo letter— di hon w—rgi—ri—
™he mi di™eD sper— essere — „orino in settem˜reF
Miletto Erminio / 1933-8-4 / ex-allievo dell'Oratorio S. Giuseppe
v— tu— mi h— ™ommossoD ™onsol—toD r—llegr—toF qr—zie delle ˜elle inizi—tiveF „u ™he sei
forse più degli —ltri dentro l9ezione g—ttoli™— spieg— ™he hon gim—tti vorre˜˜e ™he questo
gruppo fosse ispir—to nelle sue —ttività —i prin™ipi d9—zione volut— d—l ƒF €—dre ! per il
˜ene delle —nime e sopr—ttutto dell— nostr—F „u lo s—iD hon gim—tti non è poi ™osì lont—no
™he non poss— ri™evere ed invi—re lettere per ™ontinu—re quell9unione ™he t—nto ™i —iutò
in —ltri tempiF
ƒìD siete ™—m˜i—ti nell9—spettoD m— siete sempre quelliD e (n™hé s—rete ™osìD v— ˜eneF
FFFwi ri™ordi il w—ss—i—3 ehD irminioD quelli sono i ™olossi delle wissioniF hon gim—tti
h— l— ˜—r˜— orm—i ˜i—n™—D m— è ˜—m˜inoF ed ogni modo —v—nti nel ƒignoreF „i —˜˜r—™™io
e ˜enedi™oF
PRP

12 1933
Grigoletto Giuseppe / 1933-7-10 sacerdote salesiano, suo exallievo
qr—zie dell— tu— del TGTGQH e delle ˜elle notizie ™he mi d—iF h—ll— foto ti vedo più
—ll—mp—n—to e lungo mi p—reD meglio ™osìD si è più —gili e si o™™up— meno postoF
FFF€er il tuo innoc w— l9ho f—tto ™on gioi— ™ome pi™™olo om—ggio — qesùF s tuoi —llievi
possono ™—nt—rloF wi p—re popol—reF xon ho velleità per™hé s—lg— in —ltoD se poi d—
qu—l™uno può essere us—to per lod—re qesùD evviv—312
xon so null— dei tuoi sussidi regiF F F ƒti—mo —ttenti ™he non ™i veng— meno quello del
re dei reF F F i poi niente p—ur—F v9import—nteD qiuseppeD soli heo honor et glori—F eh
mi vedessi — f—r il m—tto —i ™on™ertiF F F qiullereggi—re per qesù è ™osì ˜ello3
qr—zie pel ™omple—nno @˜—tto il SRA ! se v— ˜ene —n™or— PI e poi vedremoD m— (n lì
sono sicuro @se non muoio prim—AF €reg—F u—si SR —nni di respons—˜ilità e di rendi™onto
pel giudizioF
Ricaldone Pietro / 1933-8-28 / Rettor Maggiore
ƒtudio e l—voroX mi p—re su0™ienteD ™i fossero —ltre forze e test— potrei f—re di piùX
mi —™™ontento di qu—nto mi h— d—to il ƒignoreD per™hé mi dom—nderà ™onto di quelloF
ro ˜isogno di studi—re di più le s™ienze s—™re e mettermi —l ™orrente di più dei miei
doveri ™ome ƒuperiore religioso ed e™™lesi—sti™oF hesidero ™he tutti i fr—telli sti—no ˜ene e
l—vorino s—lesi—n—mente ! prego hio —™™umuli su di me le miserie di tuttiD s—lvo il pe™™—to
e ™er™o di tir—re —v—nti nel nome di hioF
FFFNotizie del nostro lavoro, e dei nostri ˜isogni: le ™onos™e e d—gli articoli del Bollettino
Sales. che invio regolarmente ogni mese @è d—l IWPTA ! ™erto non tutti pu˜˜li™—ti ! e v—
˜ene ™he ™i si— l— ™ensur—F F F ro sempre d—to —mpi— f—™oltàF F F
FFFsl mio l—voroX visit— —lle ™—seD se posso mensili @e™™etto „okyoA ! ™orrispondenz—
intern— ed ester— @non l—s™io letter— senz— rispost—A ! s™uol— regol—re ! direttor—to !
superior—toF ‚ipetoX —vessi i numeri e più tempoD potrei f—re di piùF e'erro l9o™™—sione
di un po9 di —postol—to qu—ndo si present—D m—D s—lvo un po9 più di estensione di zon—D
non so ™he ™os— ™i si— di più di quel ™he f—™evo in st—li—F ro più respons—˜ilitàD e forse l—
mi— nullità @e ne ™omprendo tutt— l— port—t—A non ne f— ™—pire il senso pieno ! hio mi
—iuti3
Per lo studentato di TakanabeF È d— tre —nni ™he si—mo in ™—s— di (ttoD ™—p—™e per
tuttiD ™on p—g—mento di ‰en RV —l meseF ƒe il p—drone vendesse — un prezzo ˜uonoD
12Si tratta dell'inno sulla S. Sindone di cui in un'altra lettera dice: Per me quando ho fatto una cosa,
se non devo ricordarla, non ci penso più. Il tuo inno è bello, la mia musica più bella e quelli che
canteranno loderanno il Signore, il che è ancora più bello. Non ne abbiamo copia.. In quell'anno
c'era stata l'esposizione per l'anno santo della Redenzione. Nel 1930 uscì dalla SEI uno studio del
salesiano Don Noguier de Malijay, suo amico, e nel 1931 un altro di Don Tonelli suo compagno di
Messa. Di entrambi c'è copia a Tokyo, e certamente fu ricevuta da lui. Nel 1934 uscì la pittura del
Brunner basata sulla Sindone e Don Cimatti se ne fece fervente diusore in Giappone..
PRQ

12 1933
™ompr—rl— s—re˜˜e st—to ˜eneF w— il p—drone non vende e vei ™omprende ™he per R
™hieri™i e un po9 di person—le —˜˜i—mo speso nel solo (tto in tre —nni IUPV ‰en ! in —ltri
due —nniD in IH —nniF F F xel nuovo ƒemin—rio — wiy—z—ki penso ™i si— posto per tuttiD e
mi tr—sporterei làD e spero ne verrà un v—nt—ggio vi™endevole @gi—pponesiD str—nieri ™he
fr—ternizz—noAF e „—k—n—˜e si —0tt— un— ™—s— più modest— per l— missione
Ricaldone Pietro / 1933-8-31 / Rettor Maggiore
gome già le —nnunzi—i le piglie di w—ri— eF h—nno inizi—to il novizi—to per le postuE
l—nti nell9in™—ntevole posizione di feppuF xell9imporre loro l9—˜ito — ri™ordo dell— fest—
p—r—fr—s—i i loro nomi gentiliX r—n—ko @(oreAD ƒhizuko @™—lm—AD ƒugi @pino gi—pponeseD
sim˜olo di forz— e perennitàAD —ugur—ndo ™he le pietre fond—ment—li dell9sstituto (orisE
sero nell— perennità e forz— dell— gr—zi—F yhD il ƒignore —iuti queste ˜r—ve (gliuoleD ™he
s™elte e l—vor—te d—i mission—ri (n d—ll— nostr— entr—t— in missioneD or— sotto l9espert—
form—zione delle piglie di w—ri— eF st—nno m—tur—ndo l— loro vo™—zioneF
Bernardi Angelo / 1933-9-6 / studente teologia a Hong Kong13
IF qr—zie dell— tu—F sl ƒignore ri™ord—ti ™he —™™ett— i tuoi propositi di volontà e
di studioD ed —™™etterà —n™or di più quelli di un— riform— di vit— ™omplet—D e ne
h—i ˜isognoF †in™ere te stesso e il pessimo ™—r—ttere ™he t—nte volte vien fuoriF
ettento —ll9ir—D —ll— lingu— t—glienteD e più —l ser˜—r r—n™ori qu—ndo le ™ose non ti
v—nno ™ome desideriF
PF r—i —n™or— d— emettere i tuoi voti perpetuiF ƒtudi—ti e preg—F r—i —n™or— ˜isogno
di ™onos™ertiD di f—rti ™onos™ere e studi—rtiD e due —nni non sono troppoF
QF xon h—i sp—rso l—™rime di compunzione e nost—lgi— e ™on te @™ome di™i tuA neppure i
tuoi ™omp—gniF È n—tur—le per voi giov—niD ™he pens—te sempre ™he i ™—m˜i portino
™on sé l— feli™ità ! è n—tur—le essere ™ontenti per™hé si —vvi™in— l— met—F ƒe l—
compunzione per le non po™he m—n™—nze ™ommesse in qu—ttro —nni ed un senso di
nost—lgi— non fosse st—to interno o —lmeno sentito intern—menteD s—re˜˜e segno ™he
non —m—te l— porzione di vign— —0d—t—™i d—ll— €rovvidenz— ! e questo è m—le e se
™osì fosseD meglio non torn—reF sn ogni tu— letter— vi è questo ritornelloF
13È uno dei 6 chierici della missione giapponese andati a Hong Kong per gli studi di teologia. Vi
resteranno per 4 anni, e di loro 3 non torneranno più in Giappone. Don Cimatti si tenne sempre in
contatto epistolario con loro, e dal contenuto delle lettere si vede come li conoscesse profondamente.
Queste lettere sono un prezioso documento di direzione spirituale e di formazione. Il chierico Bernardi
aveva fatto il tirocinio nella chiesa di Tano.
PRR

12 1933
r—i l—s™i—to „—no senz— rimpi—nti ! ™ome se ™i fossi st—to in prigioni— ! l—s™i il qi—ppone
senz— ™ompunzione e rimpi—ntoF ‚etti(™—D (gliuoloD e di9 ™osìX v—s™io il qi—ppone per™hé
f—™™io l— volontà di hioF ƒe è ™osì hon gim—tti ti dà IHF
FFFgor—ggio dunqueD engeloF xon sp—vent—rti delle di0™oltà dello studioF
snvo™— w—ri—D ƒede dell— ƒ—pienz— e negli —ss—lti di ™—r—ttere il nostro hon fos™oF
Runi Costantino / 1933-9-14 / ex-allievo di Valsalice
È —vvenuto il mir—™olo di prim9ordineF F F X ™he h—i s™rittoF F F uesto è uno dei mir—™oli
™he ˜—stere˜˜e — s—nti(™—rti per™hé mi h—i us—to ™—ritàF qr—zie delle ˜elle notizie tue e
di plor— @(ore d—vvero e tuF F F fruttoA e dei tuoi —ngioletti per ™ui prego e ™he ˜—™er—i
per meF
ƒono sempre quello ! ˜—r˜—c ƒi f—X si inve™™hi— ! —n™he tu ! m— forz— e ™uore sempre
quelliF sl l—voroc ƒi l—vor— e l9esito è nelle m—ni di hio ! po™o in quelle dei qi—pponesiF
€enso ™he l9st—li— mi vedrà qu—ndo mi vedràF
„u st—9 —llegroD l—˜orioso e ˜uono @ehi3 ƒigFr— plor— tiri forte le ore™™hie qu—ndo
gost—ntinoF F F A
Ricaldone Pietro / 1933-9-23 / Rettor Maggiore
ƒe™ondo le intese pre™edenti ho d—to —l nostro hon g—voli14 il permesso di rimp—tri—re
tempor—ne—mente per il motivo di s—luteF €—rte sul gonte ‚osso il IH otto˜reD ™on —rrivo
— †enezi— il Q xovF e ™he viene — „orino su˜itoF ro preso l9o™™—sione per —0d—rgli il
™hF f—r—tto ™he —0do —i ƒuperiori —0n™hé ved—no di gu—rire m—teri—lmente e più spirE
itu—lmente questo ™—ro ™onfr—telloF snvio i suoi do™umenti e rel—zione p—rti™ol—reggi—t—
—l ƒigF hon ferrutiF
u—nto —l ˜uon hon g—voliD ™he d— U —nni h— sulle sp—lle il peso più gr—ve dell—
missioneD l— ™risti—nità di wiy—z—kiD so're spe™i—lmente di ™uore ! ™he e™™it— sempre
più il suo forte nervosismoD rendendo in qu—l™he momento — sé e —gli —ltri di0™ile l—
™—ritàF g—r—ttere forteD zel—nte —ss—i h— messo — posto molte ™oseD ed inizi—to opere ™he
se rius™iremo — r—ssod—re produrr—nno in™—l™ol—˜ile ˜eneF sl m—l di ™uore gli produ™e
insonnieD sopr—ss—lti notturni ! non si sente di dormire in luogo dove s— di essere soloY
gli produ™e insomm— quell— vit— —git—t— ™he si ri)ette poi su tutto il restoF
vei s— ™he si—mo nelle ne™essitàD e —llor— l— su— venut— potre˜˜e servire — un po9 di
prop—g—nd— gener—le per l— missioneD e si™™ome mi st— — ™uore —ss—i l9—vvenire dell9oper—
di ™—rità @ospizioD orf—notro(oA ™he si è inizi—toD per metterl— su ˜—si s—ldeD il ˜uon hon
14Don Cavoli partì per l'Italia il 10 ottobre di quell'anno, e tornò l'8 aprile 1935. Uno dei ni principali
era di raccogliere aiuti per terminare l'Ospizio cominciato a Miyazaki. Essendo egli parroco di
Miyazaki, centro della Missione, con la scarsità di personale con cui si dibatteva Don Cimatti, si
capisce il sovrappiù di lavoro che si accumulò sulle sue spalle. Anche Don Margiaria non era ancora
tornato.
PRS

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entonio ™he più di ogni —ltro si sente t—gli—to per questo ! e mi p—re ™i ries™— ˜ene !
potre˜˜e trov—re —derenzeD e™™F per rius™ire —llo s™opoF ƒe i ƒuperiori potr—nno —iut—r™iD
heo gr—ti—s3 ƒe non potr—nno —iut—r™iD heo gr—ti—s3 i ™ome il ƒignore h— provveduto
(nor—D provvederà —n™he in seguitoF
Ricaldone Pietro / 1933-9-29 / Rettor Maggiore
Notizie a volo d'uccello15
e x—k—tsuX oggi ho messo l— veste —d un gi—pponese ™he h— (nito l— (loso(—Y è il
primoF †edremoF wolti —ltri desiderosiF F
IF e feppu null— di nuovoF ro f—tto f—re l— ™ur— dei f—nghi — hon ge™™hetti ™he non
so ™ome f—re — iniett—rgli l— volontà di studi—re ! penso @se v— di questo p—ssoA non
™on™luderà null—D null—D null—F €—rlo e s™rivo — vui fuori dei denti ! idem f—nno i
™onfr—telliY per or— e'etto zeroF
PF „—k—n—˜eX penso tr—sport—re student—to —l ƒemin—rioD per i R ™hieri™i non posso
tenere — „—k—n—˜e R professoriF †i—3 È n—tur—leF
QF yit—X hon w—reg— st—n™oY nervoso f— p—ss—re un periodo di st—n™hezz— —n™he nel
person—le gi—pponeseF ƒono le prove più dureF yhD ™he vuol dire in qi—ppone essere
str—niero3 ippure non ™e n9è neppur l— lont—n— ide— in iurop—3
RF wiy—z—kiX null— di nuovoF vunedì ˜enedirò un nuovo pi™™olo rep—rto per un—
ventin— di orf—nelli ri™over—ti —ll9yspizioF16 ƒpero —ll— (ne del mese in—ugur—re il
ƒemin—rioF
gonfr—telli —mm—l—ti o st—n™hi di ™orpoD non po™hi di test—D v—riF
sl ƒignore ™i —iutiF €reghi per me e per l9—nim— mi— e ™i ˜enedi™—F
xotizie d— rong uong ˜uoneF
Begliatti Letizia F.M.A./ 1933-9-29 / Superiora delle F.M.A. in Giappone
v9—vvi™in—rsi dell— fest— di ƒF „eres— protettri™e delle missioni mi muove — ri™ord—re — voi
tutteD e spe™ie —lle novizie ed —spir—ntiD l— ˜ell— d—t— e — l—s™i—rvi un pi™™olo ri™ordo per
l— fest—F ƒF „eres— er— solit— dire ™he il ˜uon hio è più tenero d9un— m—dre ! e per™iò si
—˜˜—ndon—v— — vui ™oll— ™on(denz— propri— dell9inf—nteF
15In altra lettera scrive Ricevo la sua carissima del 1/9/33. Mi raccomanda per le mie relazioni:
poco, sostanziose, di utilità immediata, concreto. A Don Ricaldone non piaceva lo stile familiare
e spontaneo di Don Cimatti, il quale in seguito si sforzerà di accontentarlo, come si vede in questa
lettera. Ma non sempre ci riuscirà.
16Il primo gruppo di piccoli era già entrato il 15 luglio.
PRT

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v— suor— in genere deve vivere dello spirito di fede ! l— suor— mission—ri— poi in modo
spe™i—leX se non si rifugi— in hio ™ome f—n™iull— vi™in— — w—mm—D non può ™on™ludere
null—F
i™™ovi il ri™ordoX —˜˜i—mo (du™i— in hioD —˜˜i—mo fede ! e l—s™i—mo™i tr—sport—re
d—ll— su— €rovvidenz—F v— ƒF gomunioneD l— visit— — qesùD sono i punti s—lienti di
unioneF ev—ntiD —v—nti sempre3
Ricaldone Pietro / 1933-10-3 / Rettor Maggiore
issendo urgente prendere provvedimenti per l9—vvenire dell9yper— s—lesi—n— inizi—t— nell—
g—pit—le del qi—pponeD ™redo opportuno present—re —i ƒuperiori —l™une proposte deriv—te
d— f—tti nuovi e ™oordin—re in un tutto uni™o quelle già present—teF
FFF ƒF iF ‚everendissim— ™i l—s™i— li˜ertà di f—re qu—nto ™redi—mo pur di f—re del ˜ene e
™ome risult— d—ll9—™™lus— è —n™he lui del p—rere ™he — wik—w—jim— si è troppo —llo stretto
per un— s™uol— profession—leDF
FFF ƒi ™er™— —ltro terreno in vist— dello sviluppo ™he —vrà ™erto l9yper— s—lesi—n— — „okyo
@fr— IHD IS —nniF F F non import—A e in vist— del terreno — ˜uon prezzo ™he si può prendere
or—D fr— due o tre —nni s—r—nno prezzi enormiF xon p—rlo or— di s™uol— profession—leD
m— ™ome nel primo progettoD di sempli™e s™uol— tipogr—(™— @di ™ui —˜˜i—mo già molto
m—teri—le e person—le — yit—AF FFF
wi p—re ™he per or— l— più pr—ti™— e urgente propost— è quest—D propost— ™he —0do —l
™uore p—terno dei ƒuperiori e ™he metto sotto l— protezione dell— protettri™e delle wissioni
nel giorno dell— su— fest—F
Diario di Don Cimatti / 1933-11-4 /
fen™hé il ƒemin—rio non si— ™ompleto oggiD fest— di ƒF™—rloD entr—no d— x—k—tsu i nostri
semin—risti nel nuovo f—˜˜ri™—to di wiy—z—kiF ‚i™evimento —ll— st—zioneF s primi giorni si
st— un po9 — dis—gioD m— non v— m—le ™he tutti si —˜ituino —d un sempre m—ggior spirito
di s—™ri(™ioF17
Circolare salesiani / 1933-11-17 /
wi —'retto — ™omuni™—rvi un telegr—mm— giunto ieriD vi— w—™—uD ™osì ™on™epitoX peE
li™e esito ‚i™—ldoneF €enso ™he si tr—tti ™ert—mente dell— ™—nonizz—zione del nostro
17Il tanto sospirato Piccolo Seminario (aspirantato) di Miyazaki era entrato in funzione il 4 novembre,
e vi si erano trasferiti gli aspiranti da Nakatsu. Vi si trasportarono anche i pochi chierici studenti
di losoa rimasti a Takanabe e il 15 novembre i nuovi chierici arrivati dall'Italia. Era nella zona
dove c'erano il mattatoio, le prigioni, le concerie, il cimitero, ed il terreno era dove attualmente c'è
la nostra scuola Hyuga Gakuin.
PRU

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fe—to €—dre hon fos™oF heo gr—ti—s e ™ol ringr—zi—mento — hio e —ll9eusili—tri™e nostr—
™omin™i—mo (n d9or— i prep—r—tivi per il gr—nde —vvenimentoF
€er or— ™omin™i—mo — pens—re — qu—nto potremo f—re per festeggi—re degn—mente hon
fos™o ƒex„yD e spe™i—lmente — l—vor—re intern—mente noi stessi per essere sempre più
degni (gli di t—nto €—dre ed emul—rne l— s—ntitàF
Berruti Pietro / 1933-11-18 / Vicario del Rettor Maggiore
essest—ti —ll— meglio i nostri ™—ri ™hieri™i giunti feli™ementeD mentre ringr—zio d—l più
profondo del ™uore il ƒignore per il feli™e vi—ggioD ringr—zio pure i ƒuperiori per l9—iuto
™on™esso e nell9invi—re il pi™™olo rinforzoD e per le provviste f—tte per noi e per tutti i
gr—tt—™—pi ™he in quest— ™ir™ost—nz— devono —vere su˜ito per noiF
FFF€ermett— poi ™he — veiD in™—ri™—to delle wissioniD espong— ™on sin™erità le nostre
impressioni e osserv—zioni per evit—re —ltr— volt— sorpres—D dispi—™eriD re™rimin—zioni di
fronte —i ™onfr—telli ™he vengono e — quelli ™he sono in sedeF isprimo senz— fronzoli
qu—nto mi p—re utileX
FFF s ™onfr—telli mi —rriv—no senz— nessun— ™—rt— inform—tiv—F ƒ—lvo di quello ™he mi
di™ono non so ™hi si—noF ƒ™riverò —i loro sspettoriD m— tutti gli —nni ˜isogn— perdere un
tempo preziosoF
s ™hieri™i e˜˜ero l— doloros— sorpres— di dover p—g—re —ll— gomp—gni— vire IVHHD più
spese tr—sporto ˜—g—glioD e non —vev—no null— in t—s™—D s—lvo un9o'ert— per i f—ttesimi
™he fu sequestr—t— d—i ™onfr—telli di ƒh—ngh—i per poter f—r fronte —lle speseF ghe ™os—
vuol dire in queste ™ir™ost—nze di fronte —lle ˜elle (gure ™he si devono f—re d—v—nti —ll—
ƒo™ietàD —i ™onfr—tellicF F F È umili—nte e per noi un nuovo —ggr—vio ™he —pre su˜ito per
me un de˜ito ™oll— ™—s— di ƒh—ngh—i di oltre QHHH vireD ™he devo p—g—re e ™he non ho —ll—
m—noD per™hé —n™he l— ™—s— di ƒh—ngh—i si è f—tt— imprest—re e ™on interesse l— somm—F
†ed— un po™o veiF F F
È il primo —nno ™he si è dovuto p—g—re l— dog—n— per il modo ™on ™ui furono messe le
™ose nelle ™—sseF ‚o˜— nuov— e tutt— dello stesso genere in ™—sse sep—r—teF ! ƒull— mer™e
nuov— er— indi™—to il prezzoF F F g—pirà ™he è un9—rm— ˜uon— in m—no —i dog—nieriF
FFFseri per —nd—re in vi—ggio —postoli™o mi sono f—tto imprest—re i soldi d—ll— ™—s— di
wiy—z—kiF F F È ™osìF uindi s—l—ssi imprevisti sono per noi f—t—liF
Berruti Pietro / 1933-11-18 / Vicario del Rettor Maggiore
sn letter— u0™i—le le ho espresso qu—nto ™redevo opportuno per le future spedizioniD per
evit—re errori od —ltroF sn quest— condenziale voglio —prirle l9—nim— in rel—zione —l
person—le e inizi—re (n d9or— le dom—nde per il prossimo —nnoF €enso e non ne du˜itoY
i ƒuperiori —vr—nno v—gli—to l— posizione nostr— ripetut—mente d— me espost— e se solo
questo ho ottenuto è segno ™he non poterono f—re di piùD et semper heo gr—ti—s3
PRV

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gerto ™he ™osì non si può ™ontinu—reF s ƒuperiori grid—no ™he le residenze si—no fortiD
r—ssod—teF e f—r vedere l— ˜uon— volontà in pr—ti™— ho ™hiuso „—no ! ho tr—sport—to lo
student—to d— „—k—n—˜e — wiy—z—kiEƒemin—rio e per m—n™—nz— di mezzi e di person—le si
limit— il l—voro d—ppertuttoF xon le n—s™ondo ™he ™ome superiore dell— missione sono nel
rimorso ™ontinuo per queste limit—zioniD m— ™he f—r™ic xon è ˜ello p—rl—re di séF w— sono
o˜˜lig—to —ll— s™uol— regol—reF F F e vei ™omprende ™he ™os— vuol direF w— può pens—re
™he quest— s™uol— di t—nto in t—nto deve essere pur pi—nt—t— lì3F F F i —llor—c ro detto
pover— s™uol—D e lo ripetoF
FFF†—ri devono —nd—re —llo student—to e non so ™ome provvedereF fehD ™hiuderò tuttoF F F
xon pensi — s™or—ggi—menti per p—rte mi—F €enso solo —ll— respons—˜ilitàF €er tener fronte
e venire in —iuto —lle —nimeD hon gim—tti —l s—˜—to p—rte e v— in giro di —postol—toD m—
™erto non ne gu—d—gn— l— form—zione dei ™hieri™i ™he —ll— domeni™— li —0do —l ˜uon hioF F F
™he f— ™erto meglio di meF ro voluto esporre quello ™he ripetut—mente ho esposto tutti
gli —nni —i ƒuperioriF
È segno ™he non possono venire in —iuto se dopo t—nte reiter—te dom—nde si rim—ne
™osì ! m— ™he vuolec ƒi—mo uomini e gu—rdo ™on s—nt— invidi— —ltre missioni ™he sono
fornite di tutto e viene d—vvero il du˜˜io se hon gim—tti —˜˜i— insistito — su0™ienz— e
di fronte —n™he —i miei mission—ri f—™™io ™erto non l— più ˜ell— (gur—F
w— il ƒignore s— e — „orinoD pensoD p—rlino per me le molte lettereY forse non s™rivo
™hi—ro o s™rivo troppo @—n™he questo mi fu dettoAX penso ™he si— mio dovere e non
derogherò d— questoF
FFFwi veng—no in —iuto per i nostri studi e per sostenere le opere inizi—te e ™he prometE
tonoF ƒe ™i sono rimproveri d— f—re mi si f—™™i—no e ™on fr—n™hezz—F È d— —nni ™he insisto
— ™he mi tolg—no d— situ—zioni per me in ™os™ienz— insosteni˜iliF
Giuseppe Grigoletto / 1933-11-21 / suo ex-allievo di Valsalice
€er le wissioni niente timoriD est heus in ssr—elF ghe vuoic xon sono ™ompreseD né
desider—te d— moltiD eppure sono esse ™he di fronte —ll— ghies— e —gli uomini ™olm—no di
glori— l— gongreg—zioneF xon ™omprendono forse per™hé non ri™ord—no ˜ene l— vit— di
hon fos™o e qu—nto h— f—tto per ™onsolid—rleD o meglioD non ri™ord—no l— ƒtori— dell—
ghies—F w—h3 ƒono —˜err—zioni inespli™—˜iliF
€er tec €reg—D e se ti senti di —'err—re e port—re un— ™ro™e m—teri—t— di insoddisf—zioniD
s—™ri(™i et simili—D generos—mente o'rili — qesùF €er il mission—rio vero @non pens—re —
hon gim—ttiD per ™—ritàA è essere ™onsepultus ™um ghristoF €er me l— penso ™osìD ed
insiemeD si™™ome l— ™ro™eD per ™hi s— port—rl—D è gio™onditàD m—ssime gioieD intime s—iD
intime @non pens—re —ll— popol—ritàA ™he non si possono des™rivereD qiuseppe mioF yhD
qesù si ™omuni™— —l mission—rio in forme ine'—˜iliF F F f—st—D ˜—st—D se no s™oppioF €reg—
per meF
PRW

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v—vor— per il povero qesù s™onos™iuto non solo —i p—g—ni ™he non ne h—nno ™olp—D m—
—n™heD l—s™i—melo direD —i ™risti—niF v—vor— nell— s™uol—F È il luogo miglioreF
€er me non posso f—r gr—n™hé in missioneD m— posso l—vor—re in s™uol— e nell9intimitàF
sl ƒignore vede e s—F ehD qiuseppeD l—vori—mo per il povero qesùF €—sserei delle ore
su questo —rgomentoD m— ˜—st—D (gliuoloF €reg— per me e l—vori—mo per vuiD l—s™i—ndo
™—nt—re le p—ssereF
ro già tir—to fuori tutto d—lle ™—ssettine entro ™ui frug—rono gli o™™hi ™upidi dell—
dog—n—F w— ™9ero lì presenteD e dopo uno o due ne e˜˜ero ˜—st—F wer—vigliosi @i miner—liA3
ƒto prep—r—ndo il posto in ˜ell— vetrin—D eD ™ome s™rissiD spero invi—re qu—l™he ™osett—
@ohD non ™osì ˜ell—3AF smp—™™hett—mento ottimoD fr—tture minimeF ehD ˜r—vo ƒ—ndrino
@di™o un ‚os—rio per luiF F F per te interoF F F r—tione imp—™™hett—mentiAF
Ricaldone Pietro BS / 1933-11-30 / Rettor Maggiore
€enso ™he quest— volt— le d—rò l— notizi— più gr—dit— —l suo ™uoreD l— ™ostituzione de(nitiv—
™ioè del nostro €sggyvy ƒiwsxe‚sy sxhsqixy in sede —pposit— e fornito dei mezzi
di studioD ne™ess—ri —ll— form—zione del ™leroF
FFFv9edi(™io tutto in legno o™™up— un9estensione di ™ir™— ISHH mq e ™omprende il ™orpo
™entr—le — due pi—ni ™on le s™uoleD studioD ˜i˜liote™—D museo —l €rimo pi—no e le ™—mer—te
dei giov—ni e quelle p—rti™ol—ri —l se™ondoF ve —ule s™ol—sti™he rivolte —l sudD se™ondo le
pres™rizioni delle leggi edilizie s™ol—sti™he dell9smperoD sfo™i—no verso xord in un m—gni(™o
™orridoio ™omodo ™he —ttr—vers— tutto l9edi(™io ed è prospi™iente sullo sp—zioso ™ortile
internoD mentre d—ll— p—rte di mezzodì il ™ortile d9entr—t— verrà tr—sform—ndosiD se™ondo
il gusto gi—pponese in un ˜el gi—rdinoF
FFF sl ƒemin—rio è situ—to tr— il verde dei ˜os™hi in un— zon— dell— ™ittà dett— d—l popolo
r—ru no y—m— @monte dell— prim—ver—A o più propri—mente ‰oshimur— @vill—ggio
feli™eAF sl sim˜olismo dei nomiD t—nto ™—ro —llo spirito gi—pponeseD non potre˜˜e essere
più —ppropri—toD ed è ™osìD t—nto d—l punto di vist— m—teri—le ™he spiritu—leX lo ™onst—t—no
i nostri ™—ri giov—ni ed i numerosi visit—toriD ed è l9—ugurio ™he formul—no i mission—riF
vei lo s—D €rop—g—nd— pide vuole ™he d—i semin—risti es™—no non solo s—™erdoti per
l— ™ur— di —nimeD in ordin—ri— —mministr—zioneD m— dei veri e ˜en form—ti mission—ri
fr— i p—g—niD ™ome si dom—nd—no e si —ttendono spe™i—lmente in istremo yrienteF i
mi risuon—no —ll9ore™™hio le p—role del €—p— snno™enzo ˆs ™he s™rivev— —d un †es™ovo
mission—rioX ƒ—remo più feli™i di s—pere ™he —vete ordin—to un prete indigenoD ™he se
—vete ™onvertito SHFHHH infedeliF i™™oD per™hé i suoi (gli h—nno voluto ™ons—™r—rsi (n
d—gli iniziX del loro l—voro mission—rio — quest9oper— volut— d—ll— ghies—D per fond—re l—
ghies— fr— gli indigeniF
ƒi è voluto poi ™he il ƒemin—rio fosse intitol—to —i w—rtiri qi—pponesi —0n™hé i nostri
semin—risti si ispir—ssero —gli esempi di fede e di ™or—ggio dei loro —nten—ti nell— fedeF sl
˜ell9—lt—re m—ggiore riprodu™e in ˜—sso l— ghies— dei w—rtiri di x—g—s—kiD d— un l—toY il
PSH

12 1933
monte pujiD glori— dei monti del qi—ppone d—ll9—ltroY e nell9—lto il gro™i(sso ™ir™ond—to
d— ghirl—nd— di (ori di ™iliegioD sim˜olo del ™uore gi—pponeseF
yhD si elevino queste ™—re —nime per le vie del s—™ri(™io (no —l monte s—ntoD ove è
qesù ! e ™ome ™—nt— l— poesi— gi—pponeseX ƒi —pr—no profum—te ™ome (oriD —i r—ggi del
soleF F F qesùF
Circolare salesiani / 1933-12-13 /
ell9—pprossim—rsi delle feste n—t—lizie ™oll9—nimo ri™onos™ente per qu—nto f—te per il ˜ene
delle —nime e dell9oper— nostr— in qi—pponeD mi sento in dovere di f—rvi gli —uguri più
sin™eri e preg—rvi d—l ƒignore le più elette ˜enedizioni m—teri—li e spiritu—li su di voi e
sulle opere vostre e su tutt— l— f—migli— ™risti—n— — voi —0d—t—F
xon p—ss— giorno ™he non vi —˜˜i— presenti nel pensieroD nell9—'ettoD nell— preghier—D
e spe™i—lmente in queste s—nte feste intendo ri™ord—rvi in modo spe™i—lissimoF p—te le
mie p—rti pure presso i gristi—ni e presso quelle persone ™he sono in rel—zione più o meno
dirett— ™oll— missioneF
xon m—n™—te in quest— ™ir™ost—nz— dell9inizio dell9enno di ™ompiere le visite di pr—mE
m—ti™— o di person— o per mezzo di ˜iglietto presso le eutoritàD —mi™i e ˜enef—ttori dell—
wissioneF
ƒ—prete dell— notizi— ™onsol—nte dell— prossim— ™—nonizz—zione del nostro fe—to €—dre
hon fos™o ™he p—re st—˜ilit— per l— prossim— €—squ—F €reghi—mo e prep—ri—mo™i —l gr—nde
—vvenimento ™oll— ™—rità e purità di vit—D ™ome ™i h— ™onsigli—to il nostro †ener—to ‚ettor
w—ggioreF †i —nnun™io pure il prossimo —rrivo di ƒF iF wonsF w—rell—D nuovo heleg—to
epostoli™oF18 gonos™e —ss—i ˜ene l9oper— nostr— ed è —ss—i ˜en disposto verso di noiF
FFF€ermettetemi poi ™he spe™i—lmente in quest9—nno ƒ—nto e per noiD —nno dell— ™—nonE
izz—zione del nostro fe—to €—dre hon fos™oD insist— ™on tutto l9—nimo mio — ™he tutti
l—vori—mo ™ollo spirito ƒuo e nelle ypere d— vui prediletteD voglio dire l— gioventùF p—E
vorite ™on tutte le forze le riunioni giov—niliD là dove è possi˜ile quotidi—neD o —lmeno
domeni™—li o settim—n—li o mensiliF w— si— il nostro l—voro ™—r—tterizz—to d— questoX và
dove l—vor— il ƒ—lesi—no vi si ved— il l—voro per l— gioventùF
FFFƒi —vvi™in— l— (ne dell9—nno s™ol—sti™oF wiei ˜uoni ™onfr—telliD ™on tutti i mezzi posE
si˜ili l—vori—mo per —vere delle ˜uone vo™—zioni senz— di ™ui l9oper— nostr— s—rà ine0™—™e
e mon™—F h—ndo™i tutti —ttorno possi—mo ™erto per il prossimo —prile —vere un— ˜uon—
(oritur— di vo™—zioni per il nostro ƒemin—rio o per le opere nostreF ƒi è ™om˜in—to ™he l—
™—s— di x—k—tsu serv— —n™he ™ome pi™™olo viv—io per —spir—nti —l semin—rio o per orf—nelli
—dultiF uesto per norm— — voi tuttiF
18Fu Delegato Apostolico no al dopoguerra, no al 1949. Esistono 109 lettere a lui indirizzate di cui
non abbiamo gli originali e solo 7 copie delle medesime. Gli originali sono nell'Archivio Vaticano.
PSI

12 1933
Marella Paolo / 1933-12-18 / S.E. Mons., nuovo Delegato Apostolico
s (gli di hon fos™o dell— wissione sndipendente di wiy—z—ki — mezzo mio umili—no
—ll9iF †F gli om—ggi più sentiti per l— su— venut— in qi—ppone qu—le r—ppresent—nte
del ƒF €—dreD e si unis™ono —ll9esult—nz— di tuttiD e preg—noD spe™ie nelle prossime feste di
x—t—le e g—pod—nnoD sull— nuov— su— ™—ri™— le più elette ˜enedizioni del gieloF sntendono
rinnov—re nelle sue m—ni l— ferm— promess— di voler essere (gli devoti dell— ghies— e
—m—nti del €—p—D ™ome h— insegn—to loro il fe—to hon fos™oD e di l—vor—re ™ome meglio
s—nno e possono per l— glori— di hio e l— s—lute delle —nimeF
ƒperi—mo nel prossimo —nno di —verv— fr— noi per le feste dell— g—nonizz—zione di hon
fos™o e già rivolgo —ll9iF †F il form—le invitoF FFF †ogli— l9iF †F prendere sotto l— su—
protezione questi poveri mission—riD desiderosi di ™ompiere il loro dovere ! vogli— —iut—r™i
in tutte le formeD ed —™™etti il nostro umile om—ggio e le nostre preghiere per veiF
Ricaldone Pietro / 1933-12-31 / Rettor Maggiore
ƒul ™hiudersi del ve™™hio —nno e ™oll9—prirsi dell9enno ƒ—ntoD —nno dell— g—nonizz—zione
del nostro hon fos™oD —™™etti l9om—ggio di tutt— l— nostr— f—migli— ™risti—n— ed in p—rtiE
™ol—re di quelli ™he godono più dell9—more di qesùD di ™ui oggi voglio d—rle notizieD ™ioè
dei nostri frugoli più pi™™oliF vi p—r—goni —d —ngioletti — (ori v—ghissimi di gi—rdinoD li
p—r—goni — p—r—fulmini ™he tengono lont—no d—ll— missione le —vversità m—teri—li e spirE
itu—liD ed oggi mi pi—™e ™onsider—rli sotto questo —spettoF €er l— m—ggior p—rte sono
p—g—ni è veroD m— sono redenti —n™h9essi d—l nostro ˜uon qesùF hi questi è il regno di
hioD ed —n™he per essi deve l—vor—re il mission—rioF ƒe in questo mondo tutti —m—no
n—tur—lmente i pi™™oliD in qi—ppone poi form—no le delizie e le ™ure di tuttiD st—rei per
direD (no —ll9es—ger—zioneF
È di0™ile esprimere in po™he p—role l9edu™—zione dell9inf—nzi— gi—pponeseF xutrizione
e riposo —˜˜ond—ntiY qu—ndo ne s—rà in gr—do vit— li˜er—D —ll9—ri—D —l soleD fr— i giuo™hi e
tr— il ™inguettìo dei fr—tellini e sorelline ™he se lo port—no in gropp—F i il pi™™ino è il re in
f—migli— ! orn—to di vestiti — ™olori v—riopinti e ru˜—to d—i vezzi e d—lle ™—rezze di tuttiD
e gli si perdon—no volentieri gli involont—ri distur˜i e gli str—ppi ™he per ne™essità di ™ose
dà o f— d—re —ll9eti™hett— gi—pponeseF sn —iuto —lle f—miglie e ™ome prim— prep—r—zione
—ll— s™uol—D —n™he in qi—ppone sono istituite le s—le di ™ustodi— o gi—rdini o —sili di
inf—nzi— propri—mente dettiX pur non essendo o˜˜lig—tori sono numerosiD gener—lmente
—ss—i frequent—tiF
ell9yƒ€ssy di wiy—z—ki poi l— ™ur— d9inf—nzi— è piuttosto — tipo f—mili—re sotto
l— guid— delle ˜r—ve r—g—zze gi—pponesiD ™he ™on vero spirito di s—™ri(™io intendono di
™ons—™r—re se stesse — questo mir—˜ile —postol—to di ™—ritàF ƒono già un— trentin— ™he il
ƒignore ™i h— invi—ti e ™he —ttendono d—l mission—rio ™oll— vit— dell9—nim— —n™he quell—
del ™orpoF €overi orf—nelli god—no le predilezioni del ƒignoreD ed —n™heD oso sper—rloD
quell— dei nostri generosi ˜enef—ttori e delle nostre ˜uone m—mme ˜enef—ttri™iD mentre le
PSP

12 1933
quotidi—ne preghiere di questi —ngioletti per i loro ˜enef—ttoriD non possono non ottenere
d—l ƒignore gr—zie e ˜enedizioni per tuttiF
FFFF xelle ˜elle feste n—t—lizie il ƒignore h— voluto ™onsol—re —n™he tutt— l— n—zione
gi—pponese ™ol ™on™edere — su— wF l9smper—tore il desider—to (gliuoloD erede del tronoF
€uò imm—gin—re il giu˜ilo dell— f—migli— imperi—le e dell9inter— n—zione ! le solenni
feste e ™erimonie f—tte in quest— ™ir™ost—nz—D fr— ™ui ™—r—tteristi™— quell— dell9imposizione
del nome ™ompiutosi il PW ™F mF nel p—l—zzo imperi—leF v— ™erimoni— ™onst— di tre p—rtiX
imposizione del nomeD lettur— di un ˜r—no del uojiki @l— prim— stori— del qi—pponeA e
present—zione dell9—r™o e fre™™e — fug—re gli spiriti ™—ttivi del f—n™iulloF qli fu imposto il
nome di eus @™hi—roD splendenteAF IWv9—ugurio ™he tutti i ˜uoni possono formul—re è ™he
d—vvero questo f—n™iullo poss— essere per il proprio p—ese splendore e ™hi—rezz— di opere
m—teri—li e spiritu—liF
PSQ


13 1934
pigur— IQFIX v9or—torio di wik—w—shim— IWQR
PSR

13 1934
IGPT ‚itorn— hon w—rgi—ri—
IGPV sn—ugur—zione solenne del €i™™olo ƒemin—rio di wiy—z—kiX wonsF freton
di pukuok— e™quisto terreno per l— ƒ™uol— €rofessFdi skuei — „okyo
RGI hon fos™o di™hi—r—to ƒ—ntoF hon gimFf— dipingere il qu—dro del g—'—ro
‚oreF edun—nz— dei †es™ovi e ™—pi missione — „okyo
RGPW pest— hon fos™o — „okyoF f—nd— musi™—le n—ve u—rtoD ™onferenziere
€Fg—nd—u
SGIQ wonsF w—rell— viene — wiy—z—ki per festeggi—re hon fos™oF
VGPH ghF pilipp—D erriD fe™hisD wuk—i v—nno — rong uong per studi—re
teologi—
WEIHG ™on™erti in w—n™iuri—D gore— del xord e gore— del ƒud wovimento per
espellere i pr—n™es™—ni d— em—mi yshim— e u—goshim—
IPGV intr—t— s—lesi—ni —ll— ƒuol— €rofession—le di skuei
Ricaldone Pietro / 1934-1-5 /, Rettor Maggiore
ve s™rivo d— „okyo ove ho f—tto un— s™—pp—t— per vedere i fr—telliD t—nto più ™he er—no
st—ti tutti presi d— un po9 d9in)uenz—F yr— tutti ˜ene di ™orpo e di spirito @si fe™e insieme
l9eF ˜F mFAD ™on novello —rdore inizi—rono il nuovo —nnoFFF — x—t—le IPHH r—g—zzi ! tutti
™ontentiD spe™ie wonsF er™ives™ovoF heo gr—ti—s3
pe™i pure visit— —l nuovo heleg—to epostoli™o wonsF w—rell—F È un vero rom—noD idee
l—rgheD moderne e ™he si r—™™om—nd— — ™he i s—lesi—ni nel loro —postol—to si ispirino —
quei ™riteri di s—n— modernità di ™ui è tipo hon fos™oD ™osì ne™ess—ri in quest— regioneF
†isit—i pure il nuovo em˜—s™i—tore qrF…'F euriti ! ottimo ™risti—noD molto in rel—zione
™oi nostri di †ienn—D —n™h9egli è disposto — f—vorir™i in tuttoF
snsomm— in zon— „okyo optime sotto tutti gli —spettiF hon €i—™enz— — m—ni giunte
dom—nd— un ˜uon ™o—diutore pr—ti™o di ginn—sti™— e di musi™— strument—leF È ne™ess—rioX
se ™i imponi—mo —n™he in quest— form— l9—vvenire è —ssi™ur—to per l9yr—torioF w—D ohé3
…n ˜uon s—lesi—nettoD senz— preteseD m— s—lesi—no dello st—mpo di hon fos™oD se no il
qi—ppone s—rà tom˜— per i nostri ™onfr—telliF
Berruti /Pietro / 1934-1-6 / Vicario del Rettor Maggiore
gome vedeD f—lliti gli —iuti ™he sper—voD in pr—ti™— ho dovuto sopprimere „—k—n—˜eE
student—toD riunendolo —l ƒemin—rio ! soppresso „—no riunendolo — wiy—konojo ! il sotE
tos™ritto si è —ssunto p—rte del l—voro ™he può f—re hon „—nguy e —ll— domeni™— v—do
PSS

13 1934
in giro per —iut—re i mission—ri ! negli —ltri giorni s™uol— regol—reD f—™endo l— spol— tr—
ƒemin—rio e wissioneD e ™osì per quest9—nno tireremo —v—nti ™ome potremoF F F
ghe devo f—rec hi™— veiF ƒe poi si deveD ™ome pro˜—˜ilmente e nel desiderio dei
ƒuperiori e nell— volontà di noi tuttiD —prire tipogr—(— — „okyo in ™—s— divers—D vei vede
in ™he ™ondizioni mi trovo ! ™ioè in ™ui si trov— il l—voro mission—rioF sn quest9—nno mi
p—r già di vederloD —vremo un forte p—sso indietroD e mi ˜ru™i— —ss—iF È l9—nno s—ntoD è
l9—nno di hon fos™oF ‚idis™endi—mo —lle posizioni di otto —nni f— ™on d—nno spiritu—le
di tuttiD dei ™onfr—telli ™he si dis—nim—no e delle —nime ™he rim—ngono —˜˜—ndon—teF w—
™he f—rec heus s™itF FFFend—ndone di mezzo l— glori— di hio e l— s—lute delle —nimeD ne
sono profond—mente —™™or—toD m— non so d—vvero dove d—re di test—F wi si —iuti dunqueX
penso di essere st—to ™hi—ro nell— mi— pover— esposizioneF
gerto l— vi— regi— è il personale indigeno ! è d— otto —nni ™he vi l—vori—mo ! m— s—lvo
mir—™oliD prim— di qu—ttro —nni non —vremo risult—ti e'ettivi @se tutto v— ˜eneAF
Circolare salesiani / 1934-1-10 /
ƒ—pete già l— gio™ond— notizi— dell— d—t— dell— g—nonizz—zione del nostro fe—to €—dre
st—˜ilit— per il primo di eprile del ™orrente —nnoX non è f—™ile dire l— gioi— di noi tuttiF
w— quello ™he più import— è l— ™onveniente prep—r—zione ™he do˜˜i—mo premettere —l
gr—nde —vvenimento ™he per disposizione dell— €rovvidenz— ™oin™ide ™oll— solennità di
€—squ— e ™oll— ™hiusur— dell9enno ƒ—ntoF
FFF †i —™™ludo un— ™omuni™—zione dei ƒuperiori in rel—zione —ll— qu—le vi dirò ™on hon
fos™oX xon mi rest— ™he preg—rvi di —vere sempre l— ˜ontà di sopport—rmi ™ome —vete
f—tto (nor— e di r—™™om—nd—rmi —l ƒignoreF ƒopporti—mo™i — vi™end— gli uni gli —ltri e
questo si— un gr—n ri™ordo ™he v—lg— per tutt— l— nostr— vit—F1
gome s—pete mi re™—i — „okyo per ossequi—re le nuove eutoritàX ƒF iF il heleg—to
epostoli™o e ƒF iF l9em˜—s™i—tore d9st—li—D ™ome pure per visit—re quei ™onfr—telli e —™™elE
er—re —l possi˜ile l— fond—zione dell— st—mperi— — „okyoF †i posso —ssi™ur—re ™he queste
eutorità e ƒF iF l9er™ives™ovoD ™ome pure i mission—ri e gli istituti religiosi ™i stim—noD ™i
—iut—no e —spett—no d— noi gr—ndi ™oseF
FFFƒF iF il heleg—to epostoli™o ™i r—™™om—nd— di ™ontinu—re — l—vor—re ™on zelo nell9—E
postol—to intr—presoD spe™i—lmente in quest9—nno s—ntoF €rim— di p—rtire e˜˜e ™on —lti
dignit—ri dell— guri— rom—n— import—nte ™onvers—zione in ™ui si p—rlò del ™ompi—™imenE
to del ƒF €—dre e di €rop—g—nd— pide per lo sviluppo dell9yper— s—lesi—n— e del l—voro
mission—rio s—lesi—no in qi—pponeF
FFF‚—™™om—ndo nuov—mente il l—voro d9—postol—toD dell— ˜uon— st—mp— e spe™i—lmente
di servirsi di qu—nto viene pu˜˜li™—ndo —n™he l— nostr— tipogr—(—F ed esempioD gli
ultimi volumetti delle vi„„…‚i ge„„yvsgri sono —pprezz—tissimi —n™he d—gli —ltri
mission—riF
1La comunicazione riguarda la sua riconferma in carica di Visitatore.
PST

13 1934
Grigoletto Giuseppe / 1934-1-31 /, ex-allievo
qr—zie delle ˜elle riproduzioni del †olto ƒ—nto @d—ll— foto dell— ƒindoneAF ƒ™rivo —l
frunnerF
u—nto —lle osserv—zioni ™he ti f—nno per l— prop—g—nd— xipponi™—D potresti —n™he dir
™osìX hon gim—tti —ssi™ur— — nome di hio e di w—ri— eusF e di hon fos™o ™he (n™hé
—iuter—nno le wissioniD —n™he l— ™—s— di „rento —vrà —iutiD spe™i—lmente ˜uone e s—nte
vo™—zioniF ƒe poi questo tuo l—voro ti port—sse —ggr—vi o —ltroD l—s™i— pureD ™ome pure
l—s™i—lo se i ƒuperiori ti di™essero di sospendere ogni tu— —ttività mission—ri—F hel resto è
˜ene ™he ™i si—no di0™oltà nel ˜eneD sono quelle ™he h—n d—to t—nto d— f—re — hon fos™oD
e poi è questione di veduteF hi™ev— quell— s—nt— —nim— del ƒigF hon ‚in—ldiX evessimo
i mezzi non si ˜rontolere˜˜e m—iF xiente p—ur— e —v—nti nel ƒignoreF e te e per teX
xiente ti tur˜iD f—™™i—mo™i s—nti ™he è or—F
Ricaldone Pietro BS / 1934-2-1 /, Rettor Maggiore
v— (ne del mese si ™hiude ™on —l™uni —vvenimenti ™he merit—no di essere ri™ord—tiF v9inE
—ugur—zione u0™i—le del nostro €i™™olo ƒemin—rio il giorno PV —ll— presenz— delle m—ssime
—utorità dell— €rovin™i— e dell— ™ittà di wiy—z—kiD e di ƒF iF wonsF fretonD †es™ovo di
pukuok—D vero €—dre per i ƒ—lesi—niF v— ™erimoni— religios— e ™ivile ™onde™or—t— d— disE
™orsiD ™—ntiD destò in tutti —mmir—zione e fe™e ™erto del gr—n ˜eneF v— €refettur— e gli
u0™i provin™i—liD l— gittà e gli u0™i ™iviliD il ™orpo degli insegn—nti per ˜o™™— dei loro
r—ppresent—nti m—nifest—rono l— loro gioi—D l9—pprov—zione in™ondizion—t—FFF
gompiut— l— visit— —i lo™—liD —lle s™uoleD —lle ™ollezioni s™ienti(™he @™he r—™™olgono p—rte
del m—teri—le t—nto interess—nte sp—rso nelle lo™—lità d— noi visit—teA ˜rind—ndo ™ol tripli™e
f—nz—i —ll9smper—toreD si s™iolse l9—dun—nz— u0™i—leD mentre l— fest— dei ™risti—ni e degli
intervenuti visit—v— il nuovo edi(™ioF
Ricaldone Pietro BS / 1934-2-6 /, Rettor Maggiore
ro potuto (n—lmente rivedere ed —˜˜o™™—rmi ™ol nostro hon w—rgi—ri—D2 —vere notizie dei
ƒuperiori e dell— ˜ontà ™on ™ui si degn—no di vedere le ™ose nostreD di v—rie osserv—zioni
™he nell— ™—rità ™i f—nnoD ™ose tutte note — hon gim—ttiD ™he tent— nell— su— inettitudine
di utilizz—re qu—nto gli —ltri e i ƒuperiori spe™i—lmente gli insegn—noF
hi v—rie ™ose è d— —nni ™he i ƒuperiori sono inform—ti ! ed or— mi si ™hiedono di nuovo
! le invierò —i singoli interess—tiF id or— qu—nto — „okyoF
†isto e s™elto il terreno @wonsF er™ives™ovo ™—rit—tevolmente —iutòA ! vi™ino —l ™entro
di „okyo e vi™inissimo —ll— ferrovi— ! str—d— ™—mion—˜ileF hon w—rgi—ri— e hon €i—™enz—
ne sono ™ontentiF gonsiglio —pprov— e spero presto pro™edere —ll9—™quistoF3
2Era arrivato il 26 gennaio, passando dall'America e dall'Italia.
3Si tratta del terreno dove poi sorse la Scuola Professionale Ikuei.
PSU

13 1934
FFFgiò ™he mi h— ferito nel più profondo @m— penso di non —ver ™—pito o meglio ™he
hon w—rgi—ri— non —˜˜i— ™—pito ˜eneA è ™he i ƒuperiori non —˜˜i—no veduto ˜ene l9oper—
inizi—t— — „okyoD l9yr—torioF heo gr—ti—s3 xon voglio dilung—rmi per nonF F F p—™™io f—re
il progetto dell— s™uol— ™he —l più presto invierò per le opportune —pprov—zioniD se™ondo
il pres™ritto dei ‚egF nostriD essendo l9yper— dell— gongreg—zioneF
Merlino Alfonso / 1934-2-9 / salesiano laico missionario in Giappone
ellegro sempre eF F F ™ur— l— tosseF u—nto —l morireD morir—i qu—ndo è l— tu— or—D né
prim—D né dopoX l9import—nte è ™he si—mo prep—r—tiF
ellegro dunque e —l l—voroF sl futuro è nelle m—ni di hioF
Circolare salesiani / 1934-2-10 /
sl ƒ—nto €—dre vuole ™he in quest9—nno spe™i—lmente si— —lle menti di tutti il pensiero dell—
‚edenzioneD imperson—to in qiƒÙ ƒev†e„y‚i ed —ppli™—to —ll9uomoFFF yhD pensi—mo
nel nostro l—voroD per modesto ™he si—D per indiretto o inutile ™he poss— sem˜r—re —ll—
nostr— super˜i—D pensi—mo di™o — qiƒÙ ™he in ogni p—rte del nostro l—voroD in ogni
m—nifest—zione del medesimoD deve essere nostro modelloF sl ƒuo —more per le —nimeD il
suo spirito di s—™ri(™ioD l— su— ™—lm— in—lter—˜ile si—no le doti del nostro —postol—toD lo
spirito suo di preghier— e di unione —ll— volontà del €—dre si— pure nostr— ™onquist—F yhD
potessimo d—vvero tr—sform—r™i in —ltri qiƒÙ e ™ome vui —ttr—rre le —nime —ll— gr—zi—3
Tassinari Clodoveo / 1934-3-13 /studente di teologia a Hong Kong
qr—zie dell— tu— e priv—t— e ™ollettiv—F fisogn— preg—reX — hio null— è impossi˜ileF €er
lo studio f—i quello ™he puoiD ™on ™os™ienz— e senz— timoriD e —v—ntiX per me l9import—nte
è ™he diventi—te ˜uoni pretiF
€er l9—nim— tu— m—ntieni ™ost—nte l— ˜uon— volontàF uesto ˜—st—D e nutri l'anima
di forti desideriF È n—tur—le ™he sent— in te qu—nto sentiD m— vedi non ™onfondere l—
™—r™—ss— e qu—nto n—tur—lmente f— ed esigeD ™ol m—leF uesto es™e solo d—ll— volontà non
d—l ™orpoY è per™iò ™he ti di™oD r—'orz— e tieni ™ost—nte l— volontàFFF
€er il te—troD l9import—nte è ™he f—™™i— il giull—re per —mor di hioF „u s—i ™he —n™he
hon gim—tti lo f— — SR —nniX per Lui, questo ed —ltroF
fuon— €—squ— e f—tti s—nto ™ol l—voro ™—lmo e sereno in vuiD per vuiD ™on vui.
Circolare salesiani / 1934-3-15 /
v— presente è per f—re (n d9or— i miei poveri —uguri — voi tutti in o™™—sione delle prossime
feste €—squ—liF †ogli—te voi f—re le mie p—rti presso tutti i ™risti—ni e presso qu—nti in
qu—lsi—si modo l—vor—no per noiFFF F
PSV

13 1934
FFw— non dimenti™hi—mo l— nostr— —nim— e f—™™i—mo in modo ™he l— €—squ— di quest9—nE
no rivest— per noi un qu—l™he ™os— di nuovoD un— nuov— spint— —l ˜eneD un— nuov— energi—
—ll— nostr— s—nti(™—zioneF i l— €rovvidenz— ™e ne porge un9—ltr— ˜ell— o™™—sione nell—
g—nonizz—zione del nostro hon fos™oF yhD ™erto hon fos™o desider— veder™i ƒ—ntiD o
—lmeno tendenti —ll— s—ntità ™he deve f—r™i simili — vuiF e™™ontenti—mo —n™he in questo
il nostro hon fos™o e dom—ndi—mogli quest— ˜enedett— s—lvezz— dell9—nim— nostr— e
dell9—nim— dei nostriF
xon sono —n™or— in gr—do di d—rvi p—rti™ol—ri intorno —lle feste nostreF
Ricaldone Pietro / 1934-3-16 /, Rettor Maggiore
€ropost— per l— erezione dello ƒtudent—to (losF 8 teologi™o in qi—pponeF
€er m—n™—nz— di person—leFFF pur essendo ferm— volontà dei ƒuperiori ™he —n™he
l— †isit—tori— qi—pponese —˜˜i— qu—nto prim— il suo student—to fummo —utorizz—ti —
servir™i di quello di rong uong v— ne™essità esigette questo s—™ri(™ioF
sl qi—ppone h— esigenze sue proprie per l9—postol—toD diversissime d— quelle dell— gin—F
u—ttro —nni di quest— vit— ginese f—nno — pugni ™oi qu—ttro o ™inque ™he si sono p—ss—ti
in qi—pponeF w— quello ™he è più let—le è l— ™ess—zione dello studio dell— lingu—F ƒono
otto —nni ™he si—mo in qi—ppone e non è — dire ™he si sti— ™olle m—ni in m—no —n™he
per lo studio di quest— ˜enedett— lingu—D vero m—rtirio per i mission—ri tuttiY e non l—
s—ppi—moD non l— s—ppi—moD non l— s—ppi—moF €i—nge il ™uore vedere questi nostri ™hieri™i
™he in pr—ti™—D fuori del ™ont—tto ™on l9elemento gi—pponese non ™on™ludono null— per lo
strumento m—ssimo del loro futuro l—voro e ™he in posto potre˜˜ero per lo meno tener
sveglio e non —rrugginitoF snoltreD pur essendo di ™—r—ttere m—teri—leD h— pure il suo peso
l9—m˜ient—mentoD il ™lim—D il vittoD e v—ri dei nostri ne sentono già le ™onseguenzeF
Ghetti Giorgio / 1934-3-27 / medico di Faenza, amico e benefattore
ƒono — „—k—n—˜e per qu—l™he or— f—™endo l— spol— in questi giorni d— wiy—z—ki per
predi™—re in questi giorni — questi poveri ™risti—niD e voglio p—ss—re ™on vei un po9 di
tempoF ƒono le R e IGP del m—ttino ! forse vei è per —nd—re —l riposoD ed il primo l—voro
di questo giornoD dopo di —ver preg—to e per veiD per i suoi ™—riD per l— nostr— p—enz—F
qr—zieD gr—zie dell— su— ™—rità per le nostre ypere e per i nostri poveriF ƒpero presto
™he qu—l™he ™os— s—rà ™omplet—t—F qià sono un— sess—ntin— ™he ne usufruis™ono e (nor—
non è morto nessuno dei nostri ve™™hietti senz— ˜—ttesimo e gli orf—ni v—nno s—lendo !
motivo per ™ui —n™he i p—g—ni ™i di™onoX ™omplet—te3F i qui se non vedono le ™ose !
non —iut—noF ‚e™entemente l9yspizio h— —vuto un— ˜uon— o'ert— di un fondo smperi—le
di ˜ene(™enz—D m— non l— d—nno (n™hé non vedono l— ™ostruzioneF
FFF€er l— mi— venut—D qu—ndo e ™ome —l ƒignore pi—™eràX sono t—lmente indi'erente
or—m—i —n™he — queste ™oseD ™he mi viene —lle volte il du˜˜io se poss— essere m—leF feh3
sl ƒignore s— e vedeD d9—ltr— p—rte spse fe™it nos et non ipsi nos3F
PSW

13 1934
Cronaca di Don Cimatti / 1934-4-1 /
enno ƒ—nto ™he si ™hiude ™on l— ™ononizz—zione di hon fos™oF hisposizione dell— €rovviE
denz— e —more del ƒF€—dre per il nuovo ƒ—ntoFFF qiorn—liD rivisteD estr—tti h—nno detto di
hon fos™o qu—nto potev—no direF en™he noi f—remo del nostro possi˜ile per solennizz—re
l— gr—nde d—t— e ™one (gli —m—nti verso il €—dreD e per non l—s™i—re quest— ˜ell— o™™—sione
per f—re oper— di prop—g—nd—F
snt—nto oggi elleluj—3 FFFe ser— in ƒemin—rioD imm—gin—ndo di essere — ‚om—D spiriE
tu—lmente uniti si inneggi— ™on ™—ntiD suoni e dis™orsi — vui nell9intimitàdell— f—migli—F
yhD ™he hon fos™o ™i ™onservi questi (gliuoliF
Tassinari Clodoveo / 1934-3-30 /, studente di teologia a Hong Kong
g—ro mio „—ssin—riD vediF F F sl ƒemin—rio h— ™ost—to — hon gim—tti sei —nni di l—voroF sl
nostro ƒtudent—to vedi ™he segue l— vi— del primitivo yr—torio di hon fos™oD e l— t—pp—
di rong uong è più lont—n— di quelle ™he f—™ev— hon fos™oF sl ƒignore s— e vedeD s— i
desideriD l— frett— di hon gim—tti e permette quello ™he vedeteF F F i ™hissà qu—nte —ltre
™ose dovrete vedereF hon fos™o di™ev—X p—™™i—mo tutto il possi˜ile ™ome se le v—rie
imprese dipendessero tutte solo d— noi e pensi—mo ™he tutto dipend— d— vui e solo d—
vuiF
g—lmo e —llegroF evete f—tto il vostro dovere nello s™rivereD e ˜—st—F v—s™i— st—re i
trion(3 wi prep—ro — f—re un— ˜uon— morte —ltro ™heF F F fr—vo3 ƒtudi— e f—tti ˜uonoF
Ricaldone Pietro BS / 1934-4-1 /, Rettor Maggiore
elleluj—D elleluj—3 yhD vorrei ™he —n™he l— vo™e dei (gli lont—ni fosse st—t— ™ompres— d—lle
m—sseD inneggi—nti —l €—dre nostro ƒ—ntoD nell— gr—nde —poteosi del primo —prileD m—
l9—vrà ™ompres— hon fos™oF ghe dirlec €ossi—mo dire ™he minuto per minuto —˜˜i—mo
seguito le f—si dell— glori(™—zioneD e l— f—nt—si— —˜˜ellendoD —mpli—ndo veniv— ™re—ndo
qu—nto l— re—ltà h— forse sorp—ss—toD m— ™he non ™erto è rius™it— — vin™ere o sorp—ss—re il
nostro —'ettoD —™uitoD e qu—nto3 d—ll— lont—n—nz— e d—ll9—ssolut— impossi˜ilità di metter™i
— ™ont—tto ™oll— re—ltàF sl nostro hon fos™o non può non —ver tenuto ™onto del nostro
s—™ri(™ioD e l9—vrà ™erto present—to —l ƒignore per noiX oh3 ne sono ™ertoD fu tr—sform—to in
m—ggior merito e più —˜˜ond—nti ˜enedizioni per noiF s nostri ™uori ™ome d— pre™edente
intes— er—no —ll9unisono —™™ord—ti in quest9uni™— preghier—X ƒ—lvezz— di —nime3F sl
grido —rdenteD ful™ro dell9—ttività di hon fos™oD ™ome m—i non —vre˜˜e dovuto essere l—
preghier— dei suoi (gli mission—ri nel giorno dell— su— ™—nonizz—zionec
PTH

13 1934
Ricaldone Pietro / 1934-4-27 /, Rettor Maggiore
hon gim—ttiX s—lute ˜uon—F evrei ˜isogno di molto m—ggior l—voro m—teri—le e —llor—
st—rei meglioF ƒuperiore e™™lesi—sti™o e religiosoD insegn—nte regol—re —llo student—toF
€enso di non poter —ttendere ™onvenientemente —l mio dovereD non per m—n™—nz— di
forzeD m— di —ttitudine ed ho dom—nd—to @e dom—nderò —n™he —ll— ƒF ƒedeA l9esoneroF
È mio o˜˜ligo di ™os™ienz—F xon so ™om—nd—re e opero ™oll— test— degli —ltri e ne sono
troppo ™hi—re le ™onseguenzeF wettete questo povero ™onfr—tello in ™ondizione di l—vor—re
m—teri—lmente e non — dirigere gli —ltriF ƒ—rà inoltre un ottimo per tuttiF u—lsi—si form—
di l—voro se™ond—rioD in qu—lsi—si luogo e ™ondizione s—rà —™™ett—t— d— hon gim—tti ™on
gioi— e ri™onos™enz—F ui non ™9entr— né l9umiltà o —ltroX desidero solo si re—lizzi sempre
meglio l— glori— di hio e l— s—lvezz— delle —nime di tuttiF €er il resto mi sem˜r— di essere
nell— regol—ritàF
Tassinari Clodoveo / 1934-4-27 / studente teologia a Hong Kong
ƒt—9 ™—lmoD studi— e f—tti s—ntoF
porti desideri per hon gim—tti tutti quelli ™he possono re—lizz—re l— glori— di hio
e s—lvezz— delle —nimeD e ™he per l— nostr— mes™hinità o per le ™ir™ost—nze in ™ui ™i
trovi—mo né possono re—lizz—rsi né forse potr—nno re—lizz—rsi m—iF y ƒignoreD vorrei
esser strumento per l— s—lvezz— di qu—nti non vi ™onos™onoF y ƒignore voglio —m—rvi
™ome w—ri— ƒƒFm—F y ƒignore desidero essere ™ome hon fos™oF y ƒignore desidero
essere ™ome voi vittim— per il pe™™—toD e™™F e™™FF
‚—™™ogli m—teri—le per le opere dell— penn—F
ellegroD ˜uono eF F F forti desideriF F F non sterili velleitàF
Circolare Salesiani / 1934-5-2 /
en™he fr— noi sono (nor— —ss—i ˜en rius™ite le feste del nostro s—nto — wiy—konojo e —
„okyoF
e „okyo spe™i—lmente per l9interess—mento di ƒF iF l9er™ives™ovo e per l— presenz— delle
eutorità e spe™i—lmente per l— fortuit— ™oin™idenz— dell— venut— dell— n—ve u—rto
le v—rie m—nifest—zioni rius™irono imponentiF xel vedere ™ome eutorità e ™risti—ni e
wission—ri inneggi—v—no ™on ™ordi—le simp—ti— — hon fos™oD vi er— d— rim—nere ver—mente
™ommossiY e sentire ™ome poi p—rl—v—no dei ƒ—lesi—ni e delle sper—nze ™he nutriv—no per
l9—vvenire dell9yper— nostr— in qi—pponeD mi er— di in™it—mento — suggerire — me e —
voi tutti di render™i sempre più degni di questi elogi e di queste sper—nze ™ol sentir™i
più fortemente —tt—™™—ti —ll— nostr— ‚egol— e —d —vere sempre m—ggior (du™i— nel nostro
hon fos™oD — mettere sempre più in pr—ti™— —n™he i re™enti suggerimenti del ƒF €—dre —i
ƒ—lesi—niD di imit—re ™ioè il nostro hon fos™o nell9—more — qesùD — w—ri— e —l €—p—F
PTI

13 1934
Grigoletto Giuseppe / 1934-5-20 /, ex-allievo
ro ri™evuto l— tu— ultim— ™oll— ™—rità ™he vi h—i unito e ho preg—toD ponder—to qu—nto
mi di™i e sono venuto nell— de™isione ™he tu pro bono pacis sospend— l9—ttività — pro
dell— missione gi—pponese nel punto delle o'erteF4 ƒe i superiori te lo permetter—nno
™ontinu— d—l punto di vist— s™ienti(™oF ghe vuoic È p—rte dell— mi— vit—D p—rte integr—nte
fond—ment—leD l— ™—ritàF †edendo qu—nto tu so'ri per quest— e qu—nto so'rono quei dell—
™—s— di „rentoD mi p—re ™he se ™ess—ndo quest— tu— —ttivitàD l— diriger—i dove dir—nno i
ƒuperioriD ne verrà del ˜ene — te e — tuttiF €er te è un gr—n meritoD per i ™onfr—telli un
™ontentoF €regher—i e f—r—i preg—reF xe s™rivo —l ˜uon hon ‚igoni preg—ndo —d —derire e
di —™™ord—re qu—nto dom—ndoFFF wi p—re ™he qesù d— te dom—nd— —n™he questo s—™ri(™io
e tu s—pr—i f—rloF
xon —dont—rtiD ™—ro qiuseppeD mi p—re ™he qesù d— te dom—nd— —n™he questo s—™ri(™io
e tu s—pr—i f—rloF e ™hi ti dom—nd—sse f—9 invi—re — „orino o — me dirett—menteF ger™herò
dirett—mente di mettermi in rel—zione ™oi numerosi —mi™i d— te s™opertiF
FFFxon pens—re — ™—m˜i—menti in hon gim—ttiD verso il ƒignore e verso di teD ™he ti volle
suo ministro di ™—ritàD etern— ri™onos™enz— e preghier—D poi vui ti p—gherà in €—r—diso e
hon gim—tti qui e là non m—n™herà di f—re l— su— p—rteF
Ricaldone Pietro / 1934-6-1 /, Rettor Maggiore
ir— n—tur—le ™he noi pure ™er™—ssimo di onor—re hon fos™o ™ome meglio er— possi˜ile
—ll— nostr— povertà e —lle ™ondizioni spe™i(™he in ™ui ™i trovi—moFFF €rimo pro˜lem—
fond—ment—leF gome present—re un ƒex„y —ll— ment—lità p—g—n—c
†edono essi nel s—nto un— nuov— divinitàc FFFƒono ™—p—™i di dirviX ghe hio è quello
làcF F F F heli™—t— posizioneD ™he può risolversi in non render meno ™hi—ri gli insegn—menti
dell— ghies— —l rigu—rdoY forse — ri˜—ttere qu—nto è già ten—™emente ri˜—dito nell— test— di
moltiD ™he ™ioè non ™9è @—lmeno in queste m—nifest—zioniA null— di sost—nzi—lmente diverso
nell— nostr— e loro religioneF
ƒi st—˜ilì dunqueX ei p—g—niD e per un p—ese in ™ui il pro˜lem— edu™—tivo è p—rte
integr—nte dell— forz— e gr—ndezz— del medesimoD hon fos™o si— present—to ™ome un
eminente edu™—tore modernoF ell— mente e —l ™uore gi—pponese l— (gur— dell9edu™—toreD
™he si s—™ri(™— per il ˜ene dell— gioventùD è qu—l™he ™os— ™he —'—s™in—D ™he —ttr—eD ™he
s9imponeD qu—lsi—si si— l— fonte d— ™ui provieneD t—nto più qu—ndo p—rl—no in suo f—vore
non solo i prin™ipi teori™iD qu—nto l— re—ltà pr—ti™— dei risult—ti delle multiformi istituzioniD
di ™ui —vremmo f—tto vedere i s—ggi pr—ti™i nelle modeste opere d— noi inizi—teFFF sl pittore
grid— di „orino ™i diede un m—gni(™o p—nnello — motivi nipponi™iD ™he orn—v— il frontone
dell— ™hies— di wiy—z—kiY illumin—to nel triduo e nell— fest— d— un potente ri)ettoreF
4Alcuni superiori non vedevano di buon occhio la sua attività per la missione del Giappone.
PTP

13 1934
FFF€erò un— delle note più ™—r—tteristi™he musi™—li degn— di not— @per™hé penso si— il
primo ™—so nell— stori— delle missioni del qi—pponeD ed uni™o nelle feste mondi—li per
hon fos™oA è quell— di yit—F …n distinto poet— gi—pponeseD profF „—jim—D ™ompose
per l9o™™—sione un— ˜ell— poesi— ™he fu ™—nt—t— nell— form— de™l—m—tori— musi™—le t—nto
™—r—tteristi™— e preferit— d—i gi—pponesi d— un esimio direttore di s™uol— di yit—D noto per
questo genere di ese™uzioniF È di0™ile mettere in ™—rt— l— qu—lità di dett— ese™uzioneD è
™erto —n™he quest— un— ™—r—tteristi™— p—rte™ip—zione di un p—g—no —ll— glori(™—zione di
hon fos™oF
€er l— stori— è ˜ene ri™ord—re quest— prim— poesi— gi—pponese — hon fos™o s—ntoX
vodi—mo il ƒ—nto hon fos™oD wess—ggero di hioD m—estro e p—dreF gome lingue di fuoE
™o guizz—nti il suo —mor p—trioD l— su— fedeD il suo zeloF w—estro d—l ™uore miseri™ordiosoD
™he ™ongiunge in un tutto —rmoni™o l— forz— dell— r—gione e dell— li˜ertàF €rop—g—tore
in edu™—zione del sistem— preventivoD fond— ospiziD s™uole profession—li e —gri™oleF y're
per il ˜ene dell— religione e dell— p—tri— se stesso e —gli uomini s—™ri(™— il proprio ™uoreF
ve regole del suo sistem—D ™he —˜˜r—™™i—no religioneD f—migli— e p—tri—D —mm—estr—no due
gener—zioniF gom˜—tte ™oi suoi insegn—menti l9edu™—zione m—teri—listi™—D l9irreligioneD
™he ri™onos™endo nell9uomo il solo prin™ipio m—teri—le sono purtroppo l9origine dell— perE
versione del pensieroF €ed—gogist—D lume e splendore del mondo intellettu—leF È su—
fond—zione l— ƒo™ietà s—lesi—n—D il suo fe˜˜rile l—voro —˜˜r—™™i— il mondoF pin—lmente
ri™eve l— glori— dell— ™—nonizz—zioneF „utti insieme —mmiri—molo e lodi—moloF
Circolare alle Figlie di Maria A. in Giappone / 1934-6-4 /
v— prossim— fest— del ƒF guore di™— —lle ƒ…y‚iX qesù si è servito di un— religios— suor—
per l— m—nifest—zione —l mondo dei suoi divini disegniF ghissà non si servire˜˜e di ognun—
di voi per qu—l™he ™os— di gr—ndec ƒìD se re—lmente foste ™ome vi vuole v…sF
v— fest— di™— —lle xy†ssiX pr—e˜eD (li— me—D ™or tuum mihiF evete ™—pitoc ghe
vuol dire il ™uore —l ƒignorec xon d—rlo —d —ltriF xé — noiD né —d —ltriF uindiX umiltàD
o˜˜edienz—D —˜˜—ndonoF
v— fest— di™— —lle —spir—ntiD — qu—nte ™onvivono ™on †oiX si—te ˜uone per rip—r—re
qesù di t—nte o'ese ™he ri™eve d— t—nti ™he non lo ™onos™ono o ™he non lo —m—noF p—te
™omunioni di fuo™o e s—nte visite — qesùD m— spe™i—lmente per —more suo preg—te preg—te
e f—te meglio tutti i doveriF
Tirone Pietro / 1934-6-. . . /, Direttore Spirituale Generale
qr—zie di ™uoreF yhD se i ƒuperiori potessero rispondere sempre e su˜ito —lle questioniD
qu—nto v—nt—ggio per le —nime e per le opere3FFF €er l9ennesim— volt— ripetoX hon gim—tti
dom—nd— tutto — tutti @gu—i se non dom—nd—sse3A e più —i ƒuperioriFFF hesiderere˜˜e @e
qu—nto h— insistito lo s—nno i ƒuperioriA —vere rispost—X ƒì può ! non si può ! si ™on™ede
! non si ™on™edeF
PTQ

13 1934
ƒtr—no ™he si di™— ™he ho frett— e ™he i ƒuperiori non sono di questo p—rere3 w— se le
lettere dei ƒuperiori ™he mi di™ono di f—re —d—gioF F F ™he vuol dire in frett— @™osì il ƒigF
hon ‚i™—ldoneAF FFF ƒono otto —nni e non vi è —n™or— l— sede dello student—toF ettendo
ordini pre™isi per il xovizi—toD per l— ™—s— di „okyoF xon si puòY non si ™rede opportunoc
w— lo s™riv—noF gi d—rò dentro nell— missione ™ome si puòF vei mi p—rl— di fren—re lo
zeloF F F ehD —m—tFmo ƒigF hon „ironeD ˜isogn— ™he di—mo l—voro —i ™onfr—telliFFF
yhD hon fos™oD ohD hon fos™o3 i pens—re ™he i ƒuperiori vogliono si v—d— —d—gioF xé
noiD né il ƒigF hon ‚i™—ldoneD né i ƒuperiori ™onos™i—mo il qi—ppone ! m— queste tregue
voluteD —hD ™red—D sono l— rovin— di tutto il l—voro f—ttoF pi—t volunt—s hei3 È meglio
quest— ™he tutti i pensieri di hon gim—ttiF
Caviglia Alberto / 1934-7-10 /, salesiano, studioso di Don Bosco
qr—zie pure di qu—nto f— —d ogni piè sospinto per l— prop—g—nd— nostr—F †—do — rilentisE
simo — mettermi in ™omuni™—zione dirett— ™ol governo d9st—li—F @e potrei f—rlo per™hé ho
rel—zioni e potrei —verle —n™he ™ol hu™e dire™te e l—s™io piuttosto ™he f—™™i—no ™oll9emE
˜—s™i—t—D e™™F —ltriD per™hé sono si™uro ™he se si s—pesse e strom˜—zz—sse in qi—ppone
™he il governo it—li—no sussidi— o dà forti somme —i mission—ri it—li—niD ne derivere˜˜e un
d—nnoFA yhD hF g—vigli—D ™—pis™o niente di politi™— o diplom—zi—D m— se vi è un popolo
sus™etti˜ile —l sommo è questo ! e ne perderemmo e ™ome s—lesi—ni e ™ome ™—ttoli™iF
fisognere˜˜e ™he il governo desse —i ƒuperioriF €er me sono di questo p—rereF sn questo
ordine di idee @™he i mission—ri poss—no essere m—nd—t—ri di governiA si è po™o progrediti
d—i tempi di ƒF pr—n™es™o ! e vei s— ™he fr— gli in™entivi delle perse™uzioni ™i fu —n™he
questoD ed or— ™on un governo non tenero ™erto per i ™—ttoli™i e religiosiD e m—i tenero
per gli europeiD l— pre™—uzione è m—i tropp—FFF e se potesse or— rinnov—re le perse™uzioni
d9un tempo ne h— tutte le dotiF
FFF wi perdoni l— predi™— ! m— ™i vogliono —n™or— se™oliF F F uindi il meglio è form—re
˜uon ™lero indigeno e l—vor—re nelle opere dell— gioventù e ˜ene(™enz—D ed è quello ™he
modest—mente si tent— di f—reF ƒem˜r— tempo persoF w— nelle nostre feste di hF fos™o
™ome spieg— vei l9—™™orrere delle m—sse @— wiy—z—ki —ll— ™onferenz— e musi™— non er—no
meno di QHHH ! fr— ™ui tutti i pezzi grossi dell— provin™i—D ™omune e s™uoleA per onor—re
uno str—niero @s—ntoF F F non ™—pis™ono un— s—ett—AF ƒono i giov—ni nostri ™he in un ˜el
™oro di oltre SHH guid—ti d—l ˜—r˜one ™—nt—v—no e ˜ene g—nti—m di hon fos™o @in
gi—pponeseAFFF
yhD hF fos™o3 xon è tempo persoD e vedrà fr— IH —nniF F F ghi ™i s—ràD ™hi vivràD vedràF
Propaganda Fide (segretario) / 1934-7-24 /
e™™olg— gli ossequi del povero ƒ—lesi—no ƒuperiore dell— missione di wiy—z—ki in qi—pE
poneD ™he in t—nte ™ir™ost—nze h— prov—to l— ™—rità dell9iF †F ! —™™olg— l9—ssi™ur—zione
PTR

13 1934
delle nostre preghiere ™ontinueF È d— tempo ™he desider—vo —prire —ll9iF †F il mio ™uore
su un— questione ™he ritengo di suprem— import—nz— e per l9—nim— mi— e per il presente
e più per l9—vvenire dell— nostr— ™—r— missioneF
FFF xon sono di0™oltà di s—luteD ™he gr—zie — hio mi p—re ˜uon—X —vrei ˜isogno di
trov—rmi in ™ondizioni di ™onsum—rl— più intens—mente per vui e st—rei —n™or meglioF ro
dom—nd—to e dom—ndo insistentemente —i miei ƒuperiori e™™lesi—sti™i e religiosiD di essere
esoner—to d—ll— ™—ri™— di ƒuperioreF
ro dom—nd—to e dom—ndo insistentementeD ™he mi si permett— di l—vor—re ™ome umile
greg—rioD qui in qi—pponeD in qu—lsi—si pover— e s—™ri(™—t— missioneD m— l9imploro per
l9—more di hioD non ™ome ƒuperioreF xon rifuggoD noD i s—™ri(™i inerenti —ll9u0™io ™ome
t—liD m— vedo ™hi—r— d—v—nti — hio l— mi— —ssolut— inettitudine — govern—re ! è per me un—
™ontinu— tortur— di ™os™ienz— ! ho l— ™onvinzione ™he tutti i miei mission—ri f—nno meglio
di meD per™iò l—s™io f—re ! e in t—l modo le ™ose v—nno lent—mente dis—ggreg—ndosiD — mio
modo di vedereF xon ho forz— né energi— di ™—r—ttere ! non mi intendo né di (n—nz— né
di —mministr—zioneF
FFFi™™o lo s™opo dell— presenteD ™he oggi PR del meseD per noi s—lesi—niD s—™ro — w—ri—
eF ho voluto s™rivere e mettere —i piedi di qesù prim— di spedireF
Dalla cronaca di Don Cimatti /1943-7-29 /
†isit— —lle residenze di ƒFi™™F l9em˜—s™i—tore d9st—li— euritiF È l— prim— volt— ™he
le eutorità it—li—ne si muovono (n qu—ggiùF †isit— rius™it— ™on viv— soddisf—zione di
tuttiF ve eutorità tr—tt—rono ™on ver— deferenz— ƒFiF e si dimostr—rono entusi—ste del
nostro em˜—s™i—toreD —n™he per l— ™ultur— ™he dimostr— nell— letter—tur— e —rte gi—pE
poneseF xe fu soddisf—tissimo ed — vo™e e per is™ritto m—nifestò l— su— pien— ™ontentezz—F
qli fe™i rel—zione e promemori—F ve eutorità —™™olsero l9invito di venire —ll— missione e
™ontrorisposero invit—ndo —ll— €refettur—F wisero l9—uto — disposizineF FFFhono del €refetE
toX stuzzi™—denti —rom—ti™i e (—mmiferiFFF tutte r—rità p—es—neF w— il tutto f—tto ™on
™ordi—lità e sempli™itàF
Braga Carlo / 1934-8-4 / missionario e Ispettore salesiano in Cina
‚ingr—zio il ƒignore dell— tu— ™—rissim— ™ui rispondo ™on un ri™ordino —i fringuelliF qr—zie
di nuovo di qu—nto f—te per questi ™—ri ™onfr—telli @i ™hieri™i studenti di teologi—AF
€enso —ver p—rl—to ™hi—ro — „orino ! e per m—n™—nz— di person—le in pr—ti™— ridotto
le ™—se @„—no e wiy—konojoA ! ho tr—sport—to lo student—to — wiy—z—ki @quindi ridotto
„—k—n—˜eAF hovrò d—re tre ™onfr—telli per „okyo @ƒ™uol— hon fos™oA ™he si —prirà in
di™em˜reF i l— missione è — terr— ! mi tolg—no d—lle ™ondizioni —ttu—li ™he mi leg—no
@™ome teA e l—vor—ndo per die™i qu—l™he ™os— si può tener suF F F ellor—c sl ƒignore ™i —iutiF
xon pens—re ™he ™i si—no nello s™rivente s™or—ggi—mentiD per p—rte mi— o —ltro ! m—i
PTS

13 1934
st—to tr—nquillo e —llegro ™ome or—F È l— ™hi—r— re—ltà ™he in ™os™ienz— devo mostr—re
—i ƒuperiori @e qu—nte volte l9ho già f—ttoAF hon gim—tti deve esser soppresso d—lle sue
™ondizioni —ttu—li ! è preghier— in™ess—nte e in qu—l™he form— @™e n9è t—nteA spero ™he
l— ˜ontà di hio mi es—udiràD fosse —n™he ™ol €—r—diso ™he desideroF F F gupioF F F m— (—t
volunt—s heiF
qodo ™he —n™he tu —˜˜i— s™ritto ™hi—ro — „orinoF sl ƒigF hon ferruti f— sforzi per
—iut—r™iD m— rius™irà (no — un ™erto punto solo e quindiD ™—ro hon g—rloD disponiti —
˜—ll—re ™ome tent— di f—re hon gim—ttiD l9—ssoluto inetto —l ™om—ndoF
Berruti Pietro / 1934-8-17 /, Vicario del Rettor Maggiore
e™™uso ri™evut— delle vire ™inqu—nt— mil—X h—nno reso oltre ‰en lR mil—FFF ƒpero ™he
per xovem˜reD se non prim—D si— tutto (nito e ™ert—mente per l9smm—™ol—t— si potrà
in—ugur—re l— nuov— s™uol—F i di tutto questo si— ringr—zi—to sddio ed i ƒuperiori ™he ™i
h—nno pro™ur—to il ne™ess—rioF
wi p—rl— dell9—™™ett—zione —'erm—tiv— per p—rte mi— delle ™ondizioni dell9imprestitoF
ro t—nti de˜itiD ™he SHH di più —nnu—li per IH —nniD non mi s˜il—n™i—no di più di quello
™he lo sono —ttu—lmenteF ƒpero di vivere —n™or— IH —nni e di non dovere —ddoss—re —d
—ltriF F F ˜en™hé —˜˜i— già f—tto dom—nd— form—le @e l— f—rò —n™he —ll— ƒ—nt— ƒedeA per
essere esoner—to d—lle ™—ri™heF gomunque —™™ettoD e d9—ltr— p—rte —n™he se di™essi di no
o mettessi delle riserveD i ƒuperiori si p—g—no ™olle o'erteF F F e non ho ™erto modo di
ferm—re le m—ni —ud—™iF F F v— vit— mission—ri— insegn— fr— le t—nte ™ose ™he ˜isogn— f—re
di ne™essità virtùF
ro sempre grid—to — ‚om— e — „orinoX si—mo missione e oper— ˜—m˜in—F F F ƒe non
™i d—te il l—tte ™res™eremo r—™hiti™iF F F €ersu—di—mo™i ™he il qi—ppone non può essere
tr—tt—to —ll— stregu— delle —ltre missioniF ƒi—mo in un €—ese ™ivilissimo e ™he tiene
test— —lt— — tutte le modernità del mondo ! e ™he s— dire il f—tto suo in ogni r—moFFF
spiritu—lmente il più ˜isognoso e il più povero di mission—riF F F
Tirone Pietro / 1934-8-9 / Direttore Spirituale Generale
v9insistenz— di hon gim—tti in t—nte ™ose fu interpret—t— non so ™ome ! m— st— il f—tto ™he
se non insisto non si ottieneD né si può f—rsi ™—pireD e per™iò mi ™omp—tis™—no e —s™oltinoF
€er i miei pi—gnistei le posso g—r—ntire ™he non sono t—liF È ™hi—r— visioneD ™hi—rissim—
visione del mio st—toD dello st—to delle nostre —nime per quello ™he dipende d— me ! dello
st—to delle ™ose nostre ! è per me un dovere di ™os™ienz—D e non posso non f—rlo ! non lo
de˜˜oF xe ho —n™he s™ritto — ‚om—F hon gim—tti non è ™—p—™e di f—re il ƒuperiore ! m—
mi l—s™ino l—vor—re tr—nquilloD ™he ™on l— gr—zi— di hio l—vorerò per die™i ! non dom—ndo
™he questo e mi p—re ™he il ƒignore e i ƒuperiori mi es—udir—nnoF
w— per questo ˜isogn— preg—re e prego ! non sono dunque pi—gnisteiD m— preghiere e
queste non f—nno m—leF s ƒuperiori non ™redono opportuno —s™olt—rec i le ™ose v—nno
PTT

13 1934
™ome v—nnoc ƒti— ™erto ™he hon gim—tti tent— di f—re e non ries™eD l— ™olp— non è ™erto
su—F È st—to il pensiero direttivo di tutt— l— mi— vit—F ƒe non ries™o — f—rmi ™—pire quid
f—™i—mc vei mi ™it— fr—tern—mente il nemo judex in ™—us— propri— ed h— r—gioneF hon
gim—tti ™on l— stess— fr—ternità le di™e l9—rti™olo dell— regol— in ™ui qu—ndo il ™onfr—tello
™rede ™he un— ™os— si— utile o ne™ess—ri—D e™™F e™™F ed è indi™—to —n™he qu—nto deve f—re
il ƒuperioreF
ed ogni modo l— mi— p—rte @ritenendol— ™os— ne™ess—ri—A è di dom—nd—reD e dom—ndoF
u—nto —l f—re prestoD moltoD gr—ndi ™ose @vedesse l— pi™™olezz— delle nostre ™oseA se™ondo
le possi˜ilità re—liY è ne™essità e purtroppo pi—nge il ™uoreD ˜isogn— pieg—rsiF FFF ƒent—D
—m—tissimo ƒigF hon „ironeD o di—mo l—voro —i ™onfr—telli e lavoro adatto a loroD e li
s—lvi—moD o non possi—moc i —llor— è meglio ™hiudere e torn—reF i™™o per™hé hon
gim—tti ™hiede per sé e per gli —ltriF
Marella Paolo / 1934-9-3 / Delegato Apostolico
€ens—ndo —ll— su— —utorizz—zione ho risposto —'erm—tive —l ˜uon €F „—gu™hi ™he mi invit—
per l— metà del mese in w—n™iuri— ™on hon w—rgi—ri— per un po9 di prop—g—nd—F5
ennun™io pure —ll9iF †F ™he sono senz— intenzioni di ƒsF wesseD d— oggi ™omin™i—mo
—d —ppli™—re in su'r—gio delle —nime del €urg—torioFƒe per ™—so l9iF †F potesse venir™i in
—iuto s—re˜˜e un— ver— ™—ritàF sn omni˜us (—t volunt—s heiF
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1934-9-11 /
snvit—to per mezzo di €F „—gu™hi d—lle —utorità e™™lesi—sti™he dell— w—n™iuri— @spe™ie d—
wonsF q—sp—is di uirin e heleg—to epostoli™o di ƒhinkyoD wonsF flois di wukden e
wonsF v—ne di pushunA p—rto ™on hon w—rgi—ri— per h—iren per ™on™ertiF vo s™opo
er— di mettere in visit— —ll— missione ™—ttoli™— ™he ™ol nuovo regime viene — trov—rsi in
posizione deli™—t— per l9org—nizz—rsi delle ™ose d—l punto di vist— edu™—tivoD religioso ed
—mministr—tivoD ™ui i mission—ri non sono —n™or— prep—r—tiD f—r stringere —ll— missione
rel—zioni e —prir le porte —i mission—ri in molti luoghi in—™™essi˜iliF sl provento dei ™onE
™erti er— destin—to —lle opere di ˜ene(™enz— dell— ™—pit—le e s—re˜˜e ™onsegn—to —l nuovo
qovernoF €erson—lmente poi per noi per vedere e stringere preziose rel—zioni per un—
futur— entr—t— s—lesi—n— in w—n™iuri—F
v— musi™— pi—™e —n™he in w—n™iuri—ie si f— —prire porte in—pri˜ili in —ltre forme —l
mission—rioF gerto il momento è deli™—toF ƒi st—nno form—ndo le nuove leggiF s mission—ri
™he prim— —vev—no m—no li˜er— in molte ™ose vengono —d —vere limit—zioni ™he possono e
5Si tratta di un giro per concerti per ne missionario insieme con Don Margiaria. Si tenga presente
che la Manciuria come la Corea del Nord e del Sud erano sotto la dominazione del Giappone. Vi
erano molti giapponesi anche cristiani emigrati. La citazione seguente dalla Cronaca di Don Cimatti
non lascia dubbio sul ne di questo viaggio. Per Don Cimatti era un viaggio missionario. Anche il
concerto per i soldati feriti tenuto in un ospedale era dettato da motivi di carità.
PTU

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de˜˜ono f—r pens—reY sono stretti d— v—ri leg—mi @e lo sono dif—ttiAF qu—i se non vigil—no
e se s—r—nno —ssenti nei momenti —ttu—li d— ™ui dipende gr—n p—rte dell9—vvenireF È
—ppunto per re—lizz—re questi s™opi @per noi molto n—tur—liA ™he si—mo —nd—tiF sl ƒignore
˜enedi™— tutto e f—™™i— risult—re tutto — su— glori—FF
Superiora Generale F.M.A./ 1934-9-14
wentre il m—re f— il ˜uono @ieri er— in furi—A port—ndomi in w—n™iuri—D dove v—do — f—re
un po9 di prop—g—nd— ™—ttoli™—D ™he risulterà —n™he in prop—g—nd— s—lesi—n—D rispondo
—ll— su— vener—t— del ITGV ultimo s™orsoF qr—zie di tuttoF gredo opportuno per il ˜ene
˜utt—re in ™—rt—D qu—l™he ide— di ™ui ill— terrà quel ™onto ™he ™rede nel ƒignoreF
FFF
IF sl qi—ppone è perfett—mente org—nizz—to ed —ttrezz—to nel ™—mpo edu™—tivo e
m—s™hile e femminileD non solo nelle forme essenzi—liD m— —n™he negli —nnessi e
™onnessiD ™osì ™he di0™ilmente noi possi—mo f—re ™ome nelle —ltre missioniF @xon
misuri quindi il l—voro edu™—tivo e le opere ™he si possono f—re in qi—pponeD ™on
quelle dell9sndi—D ƒi—mD gin—AD o™™orre pens—re —ll— medesim— modernità di mezziF
id e™™o un— prim— ™ondizioneX person—le s™eltoF
PF h—to poi il ™—r—ttere n—zion—leD il m—ssimo l—voro è d— spingersi —ll— form—zione
di ˜uon person—le indigenoF È vero ™he in un— gongreg—zione tutto serveD m— nel
re™lut—mento insist— — ™he si osservi —n™he l— ne™essità futur— @quindi oltre l— s—nità
! —ss—i de˜ole in genere ! —n™he —ll— rius™it— negli studiD e™™FAF
QF vo sviluppo di opere poi potrà —vvenire spe™ie in gr—ndi ™entriF v9yper— ™he —˜˜i—
il ˜ollo dell— g—pit—le è ™erto di v—lore in sé e per qu—nte si potr—nno fond—re in
seguitoF
FFF€er opere s™ol—sti™he o™™orrono ™—pit—li enormiF
ƒi prep—rino fortemente ™ollo studio dell— lingu— e —˜itudini del luogoF
xoi —gli inizi —˜˜i—mo preso ™ome ˜—seX f—re ™ome fe™e hon fos™oF
hi— —lle direttive quest— pr—ti™— inton—zione e pi—n pi—no —n™he in qi—ppone l9yper—
di hon fos™o si —'ermeràF
Ricaldone Pietro / 1934-9-18 /, Rettor Maggiore
ve s™rivo d— wukden @w—n™iuri—A dove è l— t—pp— di ritorno d— un— tournée di ™on™erti
musi™—liD tenuti ™on hon w—rgi—ri— — h—irenD pushunD wukden e ƒhinkyoD l— ™—pit—leFFF
w— ™he ™os— —nd—te — f—re in w—n™iuri—c xon ™erto per sportD FFFm— per f—re un po9 di
˜eneF snvit—ti d—lle —utorità e™™lesi—sti™he lo™—liD i suoi (gli ™redettero doveroso o˜˜edireFF
xon le p—rlo dell— ™—rità fr—tern— ™on ™ui wonsF v—ne e i €€F w—ryknoll — h—iren e —
PTV

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pushunD e €€F delle wissioni istere di €—rigi e spe™i—lmente wonsF flois — wukdenD e
wonsF q—sp—is —ll— nuov— ™—pit—le ƒhinkyoD vollero tr—tt—re i poveri (gli di hon fos™oFFF
s s—loni pu˜˜li™i o degli —l˜erghi delle ™ittà e delle s™uoleD i te—triD due osped—li milit—riD
istituti religiosi e ™hieseD e™™o il te—tro delle nostre tenzoni più o meno —rtisti™heF e'olE
l—mento —l ™ompletoD un— ser— per un9or— l— r—dio h— tr—smesso d—ll— ™—pit—le i nostri
s—ggi in tutto l9impero e in —ltri sitiF
i ™osì —n™he in w—n™iuri— il nome di hon fos™oD già noto —i mission—ri e —gli istituti
religiosiD h— —vuto un— ˜uon— rison—nz—
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1934-9-27 /
e reijo @l'attuale capitale della Corea del NordA presso wonsF worris dei w—ryknoll ™he
™on sl—n™io gov—nile l—vor—no —ss—i e ™on ˜uoni risult—tiF E en™he in gore— risentono le difE
(™oltà del qi—ppone per l— not— questione sul ™ultoF ed un mission—rio ™he l—ment—v— di
non —ver su™™essi ™onsigli—i l— ™ur— dell— gioventù e delle opere di ˜ene(™enz—F E edun—t—
rius™itissim—F sl mission—rio er— gongol—nte di gioi— per™hè —vev— f—tto ™onos™enz— ™olle
—utorità e ™on molti gi—pponesi ™—ttoli™i ™he non si er—no —n™or— present—ti in ™hies—F
Ricaldone Pietro / 1934-9-29 / Rettor Maggiore
p—™™io seguito —ll9ultim— mi— in ™ui le —nnun™i—vo il nostro p—ss—ggio in gore—F6 ro
trov—to in quest— zon— presso gli zel—nti mission—ri e le ™omunità religiose un t—l —more —
hon fos™oD ™he non posso tr—ttenermi d—l f—rle un— ˜reve rel—zione del nostro per™orsoF
i l— ™onos™enz—D l— devozione e l9—more — hon fos™o ™ulmin— nel f—tto ™he us™irà tr—
po™oD edit— in gore—noD l— vit— del nostro ƒF €—dreF wentre questo f—tto deve essere ™erto
d— noi s—lut—to ™on intim— gioi—D per™hé ™ostituis™e un— nuov— glori(™—zione del p—dre
nostroD presso questo popoloD in ™ui sono ™osì profonde le r—di™i del ™risti—nesimoD ™hissà
™he non serv— —n™he —d —'rett—re il giorno dell9entr—t— delle opere nostre in gore—F È il
€—dre ™he pre™ede i suoi (gliF F F e prep—r—F F F
ro detto ™he in questo popolo i germi religiosi sono innest—ti profond—mente in queste
—nimeD né v—lsero le perse™uzioni più —tro™i — str—pp—re o in—™idirli nell9—nim— di questo
popoloD ™hi—m—to ™osì mir—˜ilmente —ll— fedeF È mer—viglios— ed uni™— pensoD nell— stori—
dell— ghies— e delle missioniD l— n—s™it— spont—ne—D senz— ev—ngelizz—zione dirett—D per l—
sol— —zione dell— gr—zi— di hio su —nime —vide dell— verità religios—D dell— ghies— ™—ttoli™—
in gore—F
FFFyr— l— gore— è divis— in qu—ttro ™ir™os™rizioni e™™lesi—sti™he tenute e d—i €€F wisE
sion—ri w—ryknollD e d—i fenedettini di ƒF ydile e d—i €€F delle wissioni istere di €—rigiD
6Dopo aver tenuto concerti nell'attuale Corea del Nord, Tenne concerti a Seul e a Taegu. Fu l'unica
volta che Don Cimatti poté visitare questi paesi. Come ricordo di questi avvenimenti ci sono nel
Museo di Tokyo articoli di giornali, foto e programmi di concerti.
PTW

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™o—diuv—ti d— gongreg—zioni religiose femminili str—niere ed indigeneD e non è ™erto lonE
t—no il giorno in ™ui nuove ™ir™os™rizioni s—r—nno —0d—te —l ™lero ™ore—noD ™he ogni giorno
più ™res™e di numeroF id è d—vvero mer—viglioso il l—voro ™he i mission—ri di €—rigi h—nno
f—tto e f—nno per l— prop—g—zione dell— fede e per l— form—zione del ™lero indigeno —n™he
tr— questo popoloF ro potuto visit—re i loro (orenti semin—ri e fui —mmir—to dell9ordineD
dell— pietà e serenità dei giov—ni semin—ristiF
yhD ™ome sussult— il ™uore delle più liete sper—nze per l9—vvenire di queste (orenti
popol—zioni e dell— ghies— ™—ttoli™—F s nostri ™on™erti di prop—g—nd— tenuti in qu—ttro
gr—ndi ™entri dell— gore—D ™ulmin—rono in quello tenuto —ll— ™—pit—le e speri—mo ™he —n™he
quiD quest— ™ooper—zione indirett— —ll9—postol—toD —˜˜i— prodotto i suoi ˜uoni fruttiF
Ricaldone Pietro / 1934-10-5 /, Rettor Maggiore
ƒono vol—to di ritorno d—ll— w—n™iuri— e gore— — „okyo ™hi—m—tovi telegr—(™—menteF
sl nostro hon €i—™enz— per —ppendi™ite tr—s™ur—t— fu ri™over—to d9urgenz— —ll9osped—le
™—ttoli™o ove fu oper—to feli™emente @—lmeno — tutt9oggi d— m—rtedìAF
eppendi™e purulent— ! sem˜r— però es™lus— l— peritonite e quindi vi è sper—nz— di ˜eneF
i™™ole le l—™oni™he notizie ™he — tutt9oggi posso d—rleD nell— sper—nz—D voglio dire nell—
™ertezz—D di poterle d—re migliori notizie fr— po™oF pi—t volunt—s heiF
ƒo ™he —n™he l— su— s—lute non è troppo )orid—F ve —ssi™uro ™he tutti i ™onfr—telli
preg—no di gr—n ™uore per il ™ompleto rist—˜ilimentoF
Ricaldone Pietro / 1934-10-11 /, Rettor Maggiore
en™he i poveri suoi (gli lont—ni del qi—ppone h—nno udito l9—ppello del €—dre per o'rire
— hon fos™o ƒ—ntoD nell9—mpli—to ƒ—ntu—rio dell9eusili—tri™eD un trono meno indegno
dell— su— glori—Y eD uniti di ™uoreD h—nno dom—nd—to —lle loro ™risti—nità l9o˜olo per
™on™orrere — quest9om—ggio t—nto desider—toF ve ™risti—nità h—nno rispostoD e noi si—mo
lieti di poterle invi—re l— modest— o'ert—F È l9o˜olo dell— vedov—Y e ™ome l9h— gr—dito ed
—pprezz—to qesùD ™osìD ™redo lo gr—dirà —n™he vei ™he ™onos™e le ™ondizioni (n—nzi—rie
dell— nostr— pover— wissioneF wentre glielo invioD io penso istintiv—mente —l fruttivendolo
di ™ui si p—rl— nell— vit— di hon fos™oD —ll9epo™— dell— ™ostruzione del tempio di w—ri—
eusili—tri™eF F F
hon fos™o ™i ˜enedi™—D e vei preghiD —m—to €—dreD e f—™™i— preg—re per noiF
Ricaldone Pietro / 1934-10-16 / Rettor Maggiore
Duemila seicento anni fa
v— n—zione gi—pponese non potev— non ri™ord—re l— d—t— glorios— dell9inizio dell— ™onE
quist— del qi—pponeD f—tt— d— timmuD ™olui ™he — impres— ™ompiut— s—rà ™oron—to smE
PUH

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per—toreD primo dell— serie ininterrott— di qu—nti gli su™™eder—nno nel governo (no —ll—
din—sti— —ttu—leF xon entro nell— questione stori™—F
FFFve feste ™ommemor—tive e˜˜ero l— m—ssim— m—nifest—zione nell— provin™i— di wiy—z—E
kiF ui n—™que timmuD di qui p—rtì per l— ™onquist— delle p—rti orient—liX ed è quest—
d—t— dell— p—rtenz— @™he se™ondo l— ™ronologi— gi—pponese s—re˜˜e —vvenut— PTHH —nni
f— il S otto˜reA ™he si volle ri™ord—reF gentro dell— m—nifest—zione wiy—z—ki ™heD m—n™o
dirloD per l— ™ir™ost—nz— si rivestì — fest—F
w— quello ™he ™olpì l9—nimo di tutti fu l9interesse ™he m—nifestò ƒF wF l9smper—E
tore stessoD f—™endosi r—ppresent—re —lle feste d—l suo fr—telloD ƒF eF smperF il prin™ipe
ghi™hi˜uF
sl tutto fu ™on™ret—to in ri™evimenti u0™i—li —lle st—zioni d9—rrivo e —i luoghi stori™iD
met— delle visiteY in dis™orsi ™ommemor—tiviD tenuti nel m—ssimo s—lone di wiy—z—kiY in
funzioni —i v—ri templi o monumentiD ri™ord—nti in qu—l™he modo l9smper—tore timmu o
i suoi —nten—tiY in ˜—n™hetti d9o™™—sioneD in lumin—rieD in ™on™erti musi™—li @vennero d—
„okyo elementi dell9or™hestr— imperi—leA e in s—ggi di d—nze le più —nti™he nei ™ostumi
dell9epo™—F
en™he l— missione ™—ttoli™— di wiy—z—ki p—rte™ipò — queste m—nifest—zioniD ris™uotendo
il pl—uso e l9—mmir—zione delle —utorità e dell— popol—zioneF yltre ™he trov—rsi —i ri™eviE
menti ™on r—ppresent—nti u0™i—liD in ™hies— i ™risti—ni vollero f—re un— solenne funzioneD
™he diede loro modo di preg—re in modo spe™i—le per ƒF wF l9smper—toreD l— su— imperi—le
f—migli— e per l— prosperità dell— loro n—zioneF e ser— poi in un rius™itissimo ™orteo —ux
)—m˜e—ux ™ui p—rte™ip—rono tutte le s™uole e —sso™i—zioniD in gruppo ™omp—ttoD pre™eduti
d—i nostri semin—risti e d—ll— pi™™ol— ˜—nd—Eor™hestr— del ƒemin—rioD ™he in —utomo˜ile
gr—zios—mente orn—t— ritm—v— gli inni d9o™™—sione e i ™—nti dell— p—tri—D si re™—rono —nE
™h9essi ™oll— popol—zione — rendere om—ggio —ll9illustre ospiteF v— ™os— —ttirò gli sgu—rdi
di qu—nti —ssistev—no —l p—ss—ggioD ™he —ppl—udiv—no —i ™—ttoli™i gi—pponesi e str—nieriD
uniti in un vin™olo solo in quest— ˜ell— m—nifest—zione p—triotti™—F
FFFfelle giorn—te dunque di —mor p—trio e di prop—g—nd— —n™he per noiF ƒi ™er™— di
—'err—re tutte le o™™—sioni per poter entr—re in queste menti e in questi ™uoriD e f—r loro
™—pire @sono le ve™™hie —™™use ™he ™i muovonoF F F €roprio solo giorni f— lo grid—v— in un—
™onferenz—A ™he non vi è ™ontr—sto fr— l9insegn—mento di qesù e —mor p—trioD e ™he il
g—ttoli™ismo non è in qi—ppone per s™opi politi™iD m— per s—lv—re le —nimeF yhD ™ome è
lung— e lent— l— vi— dell— persu—sioneD spe™i—lmente qu—ndo è studios—mente rivestit— d—
—ltri d—ll9insistente ri˜—dirsi d— queste m—nifest—zioni ™heD u0™i—lmente ™iviliD present—no
spe™i—lmente —l popolo l9—ppiglio religiosoF
Braga Carlo / 1934-10-22 / missionario e Ispettore salesiano in Cina
fuon onom—sti™o di nuovo e —ssi™ur—zione di preghiere ro sott9o™™hi l— tu— di rong uong
dell9otto ytto˜re IWQRF wi h— ™onsol—to profond—mente e profond—mente —1ittoF
PUI

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gonsol—zioneD nell9—vere un— nuov— ™hi—r— ™onferm— dell— mi— —ssolut— in™—p—™ità —
tutto — tutto — tutto — tuttoF hio s— qu—nto f—™™io ed ho f—tto per f—rl— ™omprendere —
™hi di dovereF „u mi p—rli @ed —ltri pureA di CrociF F F di atF F F per me gu—zzo di gioi—
nell— pre™edente ™ontempl—zione di nullitàF w— qu—ndo vedo ™he per quest— v—nno di
mezzo le —nimeD non posso non —ddolor—rmi nel non rius™ire — f—re ™iò ™he di™ono essere
ed è ™erto l— volontà di hioF „uD pensoD mi ™omprendiF ghe dirtic p—9 e f—te quel ™he
potete per mettere — posto queste —nimeF evrete —ggiust—to qu—nto hon gim—tti h—F F F
„u e voi —vete tutte le r—gioni in tuttoF7
FFFhon gim—tti p—g—X è l— €rovvidenz— in ogni ™—so ! ˜isogn— r—™™om—nd—re e™onomi—
™he quest9—nno non so ™ome f—remoD —n™he per quest— p—rteF
uello ™he più mi h— ferito è il loro —ssenteismo nei l—vori m—teri—liF F F y˜˜lig—toriF F F
wi prude l— penn— e il ™uoreF F F w— non voglio s™rivere prim— di un— tu— per non
gu—st—re l— fritt—t— di queste uov—D di ™ui ™i sono elementiF F F „i prego di t—gli—re senz—
timoreF
FFFv9inv—sione di ™ui mi p—rli fu p—™i(™—F F F 8 ™on qesù e w—ri— —ll— m—noF F F ™on ™—nti
l—tiniD it—li—ni e gi—pponesiF F F tre dei qu—li di nuov— ™omposizione sul postoF F F yhD
qu—nto ho pens—to — te e —l ™—mpo m—gni(™o ™he si prep—r— in w—n™iuri— in ™ui senz—
l— lingu— ™inese per or— non si f— null—D m— senz— l— gi—pponese or— @e fr— po™o —n™or di
piùF F F se il mondo non si roves™i—A non si f— null—F h—ll— gore— i g—piEmissione m—nd—no
già —l™uni dei loro semin—risti in qi—pponeX non è possi˜ile f—r diversoD ed orm—i —n™he
™hi s— il gore—noD se vuol ™—pire il ™ore—no modernoD non può non s—pere il gi—pponeseF
heus s™itF
FFFhon g—rloD ti sono sempre vi™ino nell9—'etto e nell— preghier—X f—9 tu pure —ltrett—nto
Circolare salesiani / 1934-11-9 /
‚ingr—zi—ndo il ƒignore posso d—rvi un ™omplesso di notizie di ™ui do˜˜i—mo ™onsol—r™i
e rinnov—re l— ˜uon— volontà di l—voro e di perfezione per merit—rne —ltreF
sl nostro hon €i—™enz— già si —lz— e sper— di potere — giorni torn—re sul suo ™—mpo
di l—voroF €er ™hi h— potuto ™onos™ere le ™ondizioni vere dell— m—l—tti— non può non
ri™onos™ere un— ver— gr—zi—D di ™uiD dopo hioD il nostro ™—ro hon €i—™enz— vuol dire
gr—zie —i singoli ™onfr—telli e — qu—nti h—nno preg—to per vuiF
qiunge l— notizi— u0™i—le dell9invio @non si ™onos™e —n™or— l— d—t— dell— p—rtenz—A di
otto ™onfr—telliD di ™ui sette ™hieri™i e un ™o—diutoreF †—ri di questi h—nno d— ™ompiere i
loro studiY —ltri inizier—nno il loro tiro™inioF v— s™uol— tipogr—(™— di „okyo è già — ˜uon
7Si tratta di problemi circa i chierici studenti di teologia andati a Hong Kong dal Giappone.
8L'invasione di cui qui si parla allude al giro di concerti per la Manciuria e Corea di quell'anno.
Evidentemente, l'occupazione della Manciuria e della Corea da parte del Giappone, non era vista
ugualmente da parte del Giappone e della Cina. Quel Deus scit di don Cimatti, lascia sottinteso
quello che non poteva scrivere per lettera. Attualmente sia la Cina sia la Corea non perdonano al
Giappone questo fatto.
PUP

13 1934
punto e sper— entro il mese di hi™em˜re di poter —prire e i suoi ˜—ttenti per in—ugur—rsi
u0™i—lmente nel giorno dell— fest— di hon fos™oF
s ƒuperiori poi h—nno —pprov—to per il prossimo —nno il xovizi—to — „okyoF
Berruti Pietro / 1934-11-14 /, Vicario del Rettor Maggiore
v— presenteD per inform—re i ƒuperiori delle nostre posizioni spe™i—li di fronte — d—ti
—vvenimentiF €uò essere ™he le notizie si—no s—pute d—i giorn—liF F F
E womento politi™o —ttu—leX governo milit—reF
E p—tti re™entiF €er t—nte ™—use pre™edenti @lunghe — dirsiAD per re™enti imprudenze di
™—ttoli™i @™he vollero f—re dell— politi™—AD il p—rtito milit—re h— ™omin™i—to — f—re ™onferenze
nell— missione — noi vi™in— di u—goshim—D tenut— d—i €—dri pr—n™es™—ni g—n—desi @quindi
—meri™—niA f—™endo pressione sull— popol—zione per (rm—re petizione per l9espulsione degli
str—nieri d—ll9ssol—F €ens—no ™on ™iò di premere sull9opinione europe— nell— ™onferenz— ed
ottenere qu—nto ™hiedonoF
E holoros—mente un vill—ggio ™risti—no h— (rm—to pureD sotto l— pressione milit—reD
dett— espulsioneF s €—dri sono o˜˜lig—ti — ritir—rsi ! —ndrà qu—l™he prete gi—pponeseF
E €otre˜˜e d—rsi ™he l— ™os— —˜˜i— riper™ussione —n™he —ltroveF wiy—z—kic
hon g—voli mi s™rive di™endo di —ver —vuto ordine d—i ƒuperiori di ferm—rsi per ™ur—re
l— s—luteD e di qu—nto vei h— p—rl—to e del suo ™—r—ttere @™he —mmette pien—menteA e
delle rel—zioni fr— vui e hon gim—tti e dell— ˜enedett— questione dell9yspizioFFF ƒo ™he ne
s™rissi ed —nzi m—nd—i lo s™hem— delle leggi ™he f—voriv—no t—li fond—zioni in qi—pponeF
FFFƒ—putosi ™he l— legge f—voriv— e si potev—no —vere sussidi e per l— ™ostruzione e per
il m—ntenimentoD si fe™ero le pr—ti™he rel—tiveF sl gonsiglio es—minòD m— essendo™i punti
o in™erti o du˜˜iD fe™e osserv—zioni ™er™—ndo di ™hi—rireF w— in ™on™lusione —pprovòF
x—tur—lmente hon entonioD ™—ldo per l— re—lizz—zioneD insistev—F hon gim—tti non s—
dire di noD (n™hé ™9è d— f—r del ˜eneD e per qu—nto s— e può —iut—F
€uò essere ™he questo st—to di ™ose —˜˜i— f—tto —pp—rire ™he i mem˜ri del gonsiglio
non er—no entusi—sti per l9oper— e ™he l— preponder—nz— del pensiero di hon g—voli —˜˜i—
tr—s™in—toF ghe vuolec ƒono f—tto ™osìF xon so dire di no ! e sono il primo — d—r l—
spint— — f—reD qu—ndo ™i vedo il ˜eneD e qu—ndo vedo ™he i ™onfr—telli l—vor—noF xon è
sistem— di governoD lo soD m— non so f—re diversoD ed è per questo —n™he ™he i ƒuperiori
™onos™ono le mie dom—ndeF
gerto hon entonio è st—to ™olpito d— qu—nto h— uditoX desider— ™he io ™hi—ris™— le
™oseD e lo f—™™io ˜en volentieriF È un— ™onferm— di quello ™he penso di meF heo gr—ti—s3
v9yspizio ™ont— —ttu—lmente US personeX
—A …n— ventin— di ve™™hi m—ntenuti d—l sussidio mensile ™he ri™evono d—l muni™ipio !
—ltri m—ntenuti d—ll— missioneF
˜A …n— quindi™in— di giov—ni @r—g—zzeA ed —l™une —dulte per i l—vori di ™—s—X —ssistenz—
PUQ

13 1934
e™™F forse ™ol tempo inizio di gongreg—zione indigen—Y tutte m—ntenute d—ll— missioneD
™ome
™A il rest—nte poveri ˜—m˜ini e f—n™iulliF
sl vero ospizio ™he sorgeràD s—rà oper— dell— gongreg—zioneD m— o™™orrerà —n™or tempoX
˜en™hé il sottos™rittoD se ™i fossero i mezziD l9—vre˜˜e già f—ttoF
Governo Italiano / 1934-11-17 /
FFFxel IWQH si diede inizio — yit— —d un— pi™™ol— „ipogr—(— @s™uol— tipogr—(™— hon fos™oA
e nel qu—rtiere più povero di „okyo un yr—torio frequent—tissimo ogni giorno e ™he inE
™omin™i— — d—re già ™onsol—nti frutti di ˜ene m—teri—le e spiritu—le per quell— popoE
l—zioneF FFF€rossim—mente l— pi™™ol— ƒ™uol— „ipogr—(™— s—rà tr—sport—t— in sede propri—
— „okyo ove si sper— potrà —ssumere uno sviluppo proporzion—to —ll9import—nz— dell—
s™uol— stess—F
xel prossimo —nnoD per d—re de(nitivo —ssetto —ll9yper— s—lesi—n— ed —ssi™ur—rne l9—vvenireD
è ne™ess—rio —prire — „okyo lo student—to e xovizi—to s—lesi—no ™he —ssi™urerà per l9—vvenire
il person—le form—to indigeno in unione — quello ™he ™i viene d—ll9st—li—F
v— €i— ƒo™ietà ƒ—lesi—n— ™he viene svilupp—ndosi per oper— dell— ™—rità pu˜˜li™—D imploE
r— — mezzo dell9iF †F presso il nostro qoverno un sussidio str—ordin—rio per quest9ultim—
oper— spe™i—lmenteD ™he permetterà l— st—˜ilizz—zione dell9yper— nostr— in qi—pponeF
s ƒ—lesi—ni di hon fos™o in qi—pponeD fedeli —gli insegn—menti del loro pond—toreD
oltre —l l—voro spe™i(™o proprio dell9yper— loro e ™ome mission—ri e ™ome edu™—tori dell—
gioventùD non dimenti™—no l— p—tri— lont—n— e pur non potendosi o™™up—re ! ™ome in —ltre
n—zioni ! dei ™onn—zion—liD ™he in qi—ppone sono po™hissimiD h—nno ™er™—to di f—r del loro
meglio per f—r ™onos™ere sempre più l— loro p—tri—D ™he fortun—t—mente in qi—ppone è
™ir™ond—t— di ver— simp—ti—F
xelle nostre s™uole t—nto dei s—lesi—niD ™ome in quelle delle piglie di w—ri— eF si inE
segn— l9st—li—noD e già v—ri di quelli ™he ™onvivono ™on noiD lo p—rl—no o lo ™omprendono
dis™ret—menteF
FFFp—™™io —ppello per il tr—mite del ‚F em˜—s™i—tore d9st—li— in qi—ppone9 —l nostro ‚F
qoverno —0n™hé nelle misure del possi˜ile mi veng— in —iuto per un9oper— ™he servirà
—ss—i per noi it—li—ni — v—lorizz—re il nostro l—voro presso il qoverno smperi—le e presso le
—utorità lo™—li e presso il popolo gi—pponeseF
goi sensi dell— più distint— osserv—nz—X
9L'Ambasciatore Giacinto Auriti, ottimo cristiano e grande amico dell'Opera salesiana in Giappone
fu certamente colui che consigliò Don Cimatti a rivolgersi al Governo italiano per avere aiuto. Lo
scritto riportato è secondo la minuta conservata.
PUR

13 1934
Grigoletto Giuseppe / 1934-11-17 /, ex-allievo
„i do un— ˜uon— notizi—F el prossimo —nno xovizi—to — „okyo @e ti di™o per™hé l9ho
in ™uore ƒtudent—toAD m— l— ™ondizione è ™he mi —ggiusti per l— f—˜˜ri™—F ro ˜isogno
di vire SHFHHHD un— ver— miseri—3 ƒono già in moto per ™er™—rleF „u h—i i tuoi impegni
™oll9yspizioD m— n—tur—lmente ™i deve —n™he essere —lmeno qu—l™he ™os— per quest9oper—D
™he ™omplet— il €i™™olo ƒemin—rioD ™he mi d—rà già quest9—nno i primi fruttiF s€reg— ™he
si—no ˜uoni e si m—nteng—no sotto tutti i sensiF
ehD se fossimo s—nti d—vvero3 hunque f—9 le ™ose ˜ene e non dimenti™—re l— p—rol—
d9ordine di quest9—nnoX xovizi—toFFF È in vist— dello student—to ™he terrò molti dei
m—gni(™i fossili —mmir—ti in foto per „okyoD ove tr—sporterò —n™he p—rte del m—teri—le
di wiy—z—kiD qu—ndoF F F il ƒignore mi —iuterà — tr—sport—reF €oi xun™ dimittisD m—
prim— ƒtudent—to (loso(™o e teolF gosì le fond—ment— ™i sono e ™ostruire non è più
pro˜lem—ti™oF
Circolare salesiani / 1934-11-29 /
v9—vvi™in—rsi dell— fest— di ƒF pr—n™es™o ƒ—verio e quell— per noi ™osì pien— di so—vi ri™ordiD
l— fest— dell9smm—™ol—t—D mi muovono —d esort—rvi ™—ld—mente — rinnov—r™i nel fervore
dell9—postol—to e nell9eser™izio dell— più ˜ell— fr— le virtùD per rius™ire — ™ompiere sempre
meglio il nostro dovere di mission—ri e di s—lesi—niFFF
FFFƒpe™i—lmente poi in quest9—nno s—nto desidererei ™he tuttiD ™oi mezzi proporzion—ti —d
ognunoD l—vor—ssimo —n™or più intens—mente per l— ™onversione delle —nimeD in m—nier—
d— potereD ™oll— gr—zi— di hioD registr—re un numero —n™or più gr—nde di ˜—ttesimi ! —d
estendere —l più gr—n numero possi˜ile di —nime gli insegn—menti di xostro ƒignoreF
†oi s—pete ™he il momento —ttu—le è per molti rispetti di0™ilissimo per le opere di
—postol—toF ƒi si— prudenti nel p—rl—re in pu˜˜li™o ed in priv—toD si si— prudenti nello
s™rivereD si in™ul™hi —i nostri dipendenti ™onfr—telli e ™risti—ni l— medesim— prudenz—D l—
si in™ul™hi in modo spe™i—le —i ™—te™histiF
xon immis™hi—mo™i in —ltre questioni ™he non si—no religiose ™—ttoli™heD predi™hi—mo
qesùF
Ricaldone Pietro / 1934-12-1 / Rettor Maggiore
xell9—ttes— dei nuovi doni ™he per l— su— ˜ontà st—nno per giungereD i ™inque ™hieri™i
st—nno d—ndo il loro es—me (n—leF FFFv9—ument—to numero dei semin—risti mi o˜˜lig— —
toglierli d—l ƒemin—rioF ro —0tt—to un— ™—sett— — due p—ssi d—ll— wissione per l9—lloggio
e studioD e ™osì li tr—sporto —ll— missione ove potr—nno essere più —™™uditi in tuttoD in
—ttes— ™he —l prossimo —nno trovino nalmente — „okyo l— g—ppell— €in—rdi e ™osì si—no
denitivamente — postoF xe f—rò prossim—mente rel—zione —i ƒuperioriF
PUS

13 1934
e giorni hon w—rgi—ri— ™ol ™hF vu™™hesi e ™ol ™o—dF pogli—ni v— — o™™up—re l— s™uol—
profession—le hon fos™o — „okyoD10 ™he spero u0™i—lmente in—ugur—re —l QI qenn—ioD
™omin™i—ndo su˜ito dopo i l—vori per il xovizi—toD e voglio sper—re ™he il ƒignore d—rà i
mezzi —n™he per lo student—toF €reghi e f—™™i— preg—re per noiD e r—™™om—ndi — qu—l™he
—nim— ˜uon— l— nuov— oper— vit—le del novizi—toF espett—no ™on —nsi— già qu—ttro santi
@e non s˜—glioA ™o—diutori e qu—l™he ™hieri™oF F F w— non preveni—mo gli —vvenimenti3
sl nostro hon €i—™enz— gu—rito per ver— gr—zi— d—ll9—ppendi™iteD so're or— —ss—i per
l— )e˜iteD e non è —n™or— us™ito d—ll9osped—leF v9—pertur— di „okyo prende tre —ltri
™onfr—telli dell— wissioneD ™he è d—vvero strem—t— di forze ! m—h3 sl ƒignore s— ™he i
ƒuperiori h—nno f—tto tutto il possi˜ile per venir™i in —iutoD e quindi ™i —iuteràF
ƒono divent—to sensi˜ilissimoD ho ˜isogno di essere più ™he gu—rdingo nelle mie rel—zioni
™ol prossimoF ro d—vvero un ™uore di ri™ott—D ™he vorre˜˜e don—rsi tutto — tuttiF w—
™hissà per™hé il ƒignore mi h— f—tto ™osì3 €reghi per meF €er il resto niente di nuovoF
ƒ—rei feli™e di non essere ƒuperioreD per s—™ri(™—rmi di piùD m— heus s™it3
Tassinari Clodoveo / 1934-12-10 /, studente teologia a Hong Kong
fr—vo3 uell— è l— vi—D nonost—nte ™he vi si— un po9 di onde —ll9intornoF F F e un po9 di m—l
di m—reF ƒF pr—n™es™o di ƒ—les ™onsigli— ™osìX €reg— —0n™hé tu poss— —m—re il ƒignore
™ome vuole vui e ™oi mezzi ™he mette — tu— disposizioneF „u feli™e se pr—ti™her—i sempre
l— tu— form—zione in quest— m—nier—FFF
v9—™™ordo ™on le eutorità è perfettoF ƒi è in—ugur—t— il port— ˜—ndier— ed un gener—le
h— f—tto il dis™orso ! ed un ™—pit—no h— p—rl—to —i semin—ristiF sl m—lessere viene d— gruppi
milit—ri ™he vogliono f—re del f—s™ismo e in™olp—no il ™—ttoli™ismo di essere nemi™o dell—
p—tri—F ƒtori— ve™™hi— e ™he s—rà sempre ™osìF fisogn— preg—re e ™he i ™risti—ni @spe™ie
di x—g—s—kiA si —0—tino di più ™oi p—g—ni e ™oll— p—tri—F v9—ssenteismo non è ™erto un
˜eneD qu—ndo non ™9è del m—le — esser presentiF
ellegroD —llegroD —llegroF hio è ™on noiF „i —˜˜r—™™io e ˜enedi™oF
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1934-12-14 /
€—rtenz— dei pr—n™es™—ni d— u—goshim—FFF isodo dolorosoFFFil più doloroso ™he poss—
™—pit—re —l mission—rio ™he si vede ˜utt—to fuoriFFF ed —n™he ™ol ™on™orso e giu˜ilo di
pe™orelle ™he devono essere ˜en tr—vi—te ed es—lt—te d— un f—lso p—triottismoFFF en™he
qesú fu ™—™™i—to d—i suoiFFF e nel †—ngelo d— le norme —i suoi —postoli per l9o™™—sioneFFF sn
questi momenti o™™orre gr—nde prudenz—FFF un— m—™™hin— fotogr—(™— può essere motivo
di sospettiFFF uest— ˜r—v— gente vede delle spie d—ppertuttoF
10I tre salesiani entrarono l'8 dicembre festa dell'Immacolata insieme con gli allievi di Oita.
PUT

13 1934
Ricaldone Pietro / 1934-12-15 /, Rettor Maggiore
gredo ™he il li˜ro più interess—nte ™he potre˜˜ero s™rivere i nuovi ™risti—ni s—re˜˜e inE
titol—toX gome mi sono ™onvertitoF wir—˜ili le vie di hio3 …n— funzione religios—D
un funer—le solenneD un— predi™—D un divertimento —ll— missioneY un ™on™erto musi™—le
uditoD un li˜ro lettoD un ™onsiglio di un —mi™oY un9elemosin— ri™evut—Y un— gu—rigioneD
un dissesto (n—nzi—rioY un9insistenz— d— p—rte di ™ontr—ri —l ™—ttoli™ismo — non f—rsi
™—ttoli™oD questi o motivi ™onsimili indu™ono un9—nim— —d —˜˜r—™™i—re l— nostr— s—nt—
religioneF ƒul nostro hon fos™o s™rive rudemente un ˜r—v9uomoX pinor— ho f—tto l—
s™immi—D f—™endo ™ome f—™ev—no gli —ltriF F F yr— ho ™—pito ™he tizo @divinità protettri™e
dei ˜—m˜iniA è un idolo di pietr—D ™he le t—volette in ™ui mi di™ev—no essere rin™hiusi
gli spiriti dei mortiD sono pezzi di legnoD e ™he sn—ri @—ltr— divinitàA è l— volpeF F F e
t—nte —ltre ridi™ole superstizioni ™ui s™immies™—mente ho ™reduto e ™ooper—toF u—l™uno
si mer—viglierà ™ome io si— divent—to ™—ttoli™oD m— io se professo le verità dell— fedeD è
per™hé sono st—to s—lv—to d—ll9—more di gristoD ed or— desidero —rdentemente tr—smettere
— t—nti —ltri ™he non l— ™onos™ono l— feli™ità del mio ™uoreFi potrei ™ontinu—re per un
pezzoD per™hé tutti ™—si ™—pit—ti fr— noi e —ll9ordine del giornoF qr—zie poi —llo spirito
s—lesi—no di seren— gio™onditàD di s™hietto interess—mento per l— gioventùD si ries™e —d
—ttir—re —derenze e simp—tieF
Marella Paolo / 1934-12-19 / Delegato Apostolico
ƒe™ondo le intese gener—liD e™™ole —ltri dett—gli dell— nostr— situ—zioneF
IF e yit— ™ontinu—no visite dell— polizi— ! può essere per il li˜ro su gristo ‚eD ™heD
™ome le —vrà detto hon w—rgi—ri—D fu requisito d—ll— polizi—F11
PF id e™™o un f—tto nuovo non di questo genereF e „suno @„—k—n—˜eA dove ™9è
qu—l™he ™risti—no e ™—te™umenoD il direttore dell— s™uol— h— fond—to un9—sso™i—zione
di istruzione religios—D essendo persu—so ™he non può esser™i edu™—zione senz— ˜—se
religios—D invit—ndo le numerose religioni o sette @IQ in un— ™ittà di IH mil— —˜iE
t—ntiA — esporreD non dis™utereD le proprie ideeF †enendo presto il turno del prete
™—ttoli™oD ™ert—mente s—rà interrog—to sull— questione tinj— @templi shintoistiAX il
mission—rio mi dom—nd— ™ome ™omport—rsiF
hopo le istruzioni absolute neg—tive dell9—dun—nz— @dei ves™oviA dell9—nno s™orsoD e non
potendo ™erto il mission—rio st—re in silenzioD ™os— potrei ™onsigli—rgli @si— pure di™endogli
di evit—re l— questioneA di direc fisognerà pure in quest— deli™—t— questione st—˜ilire
—n™he positiv—mente qu—l™he ™os—F12
11Si tratta di un volumetto delle Letture Cattoliche, tradotto dall'italiano. Cridsto Re non può convivere
con l'Imperatore!!
12Il probema verrà risolto nel seguente anno. Dalle lettere si capisce la dicile situazione.
PUU

13 1934
FFF€reghi per noi e spe™i—lmente per i poveri e ˜uoni €€F di u—goshim—D ™he d—vvero
so'rono —ss—i in questi dolorosi momenti e ˜enedi™— in modo spe™i—le ™hi si profess— nel
ƒignore
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1934-12-20 /
†—do d9urgenz— — u—goshim—Fƒitu—zione estrem—mente deli™—t—F v— lott—D ™he (nis™e
per essere un— perse™uzioneD è impost—t— oltre ™he sull— difes— n—zion—leD e d—l trov—rsi
str—nieri —meri™—ni proprio in zone import—ntiD —n™he su questo pensieroX †oi mission—ri
f—ls—te lo spirito n—zion—leF €er i pr—n™es™—ni dilemm— terri˜ileD per™hè devono —ddoss—rsi
e —doss—re —i pre™edenti mission—ri l— respons—˜ilitàD e sono evidenti le ™onseguenzeF FFF€er
noi non ™9è ™he seguire hon fos™o e le tr—dizioni nostreF
Circolare Sacerdoti missionari salesiani in Giappone / 1934-12-21 /
†ogli—te prendere in ˜enevol— ™onsider—zione qu—nto vi ™omuni™oFFF È il frutto di lunghe
™onvers—zioni ™on persone —utorevoli e ™he sono —ll— test— del movimento —ttu—le ™osì
doloroso ™he —ttr—versi—mo —l ƒud dell— nostr— ssol—D quindi di gr—n v—lore per ™—pire lo
st—to —ttu—leFFF
E €rudenz— nel p—rl—reD s™rivereD —nd—re in giro ™on m—™™hine fotogr—(™he @in luoghi
sorvegli—tiAD prudenz— somm— nelle rel—zioni ™olle persone di —ltro sessoF
E …nione ™ordi—le ™olle eutorità di ogni genereD p—rte™ip—zione — m—nifest—zioni p—triE
otti™heD stori™heD ™iviliD ˜ene(™heD s™ol—sti™heD e™™F
E xelle predi™heD ™onferenze non si dimenti™hi l9istruzione —i gristi—ni su questi punti
import—nti d—l punto di vist— ™—ttoli™oX —mor p—trio nelle m—nifest—zioni estrinse™heD
p—rte™ip—zione person—leD ™ontri˜utiD ˜—ndier—D e™™F
ƒtudi—mo lo spirito gi—pponese nell— ƒtori— ™ivileD letter—tur—D ™ostumi e™™F e —d ogni
™osto —d—tti—mo™iFFF xon si può —0d—re —ll— ™—rt—D m— persu—di—mo™i ™he se ™i metti—mo
volenteros—mente per quest— vi—D rius™iremo — qu—l™he ™os—D ed il ƒignore vogli— ™he si—mo
—n™or— in tempoF
Berruti Pietro / 1934-12-28 /, Vicario del Rettor Maggiore
v— vi™in— wissione di u—goshim— —0d—t— —i pr—n™es™—ni del g—n—d— st— p—ss—ndo un—
forte ™risiF qià i mission—riD ™onsigli—ti d—l heleg—to epostoli™oD h—nno l—s™i—to le loro
residenze e si sono ritir—ti in ™ittàF wotivi di ordine milit—reFFF ve l—mentele sonoX ƒono
st—ti s™operti segreti milit—ri ! in PS —nni di l—voro mission—rioD i mission—ri non h—nno
form—to ™he dei gi—pponesi ™ontr—ri —l vero spirito gi—pponeseD dunque ˜isogn— m—nd—r
vi— i mission—riF …n p—rtito n—zion—list— sfeg—t—to so0— nel fuo™oD e già si è —vuto un
˜ru™i—mento di ™hies—F
PUV

13 1934
ei ™risti—ni si è f—tto (rm—re ™—rte ! si di™e furono o˜˜lig—ti — ™—lpest—re imm—giniD
e™™FD molti ™risti—ni (rm—rono l9esodo dei p—driD ed —ltri ™risti—ni li —™™us—rono di ™ose
non ˜elleF
gome —ndrà — (nire l— questioneD lo s— il ƒignoreF w— se si tr—tt—sse di un moto
milit—re ™he h— l— test— — „okyoD potre˜˜e —vere delle riper™ussioni —n™he nelle —ltre
missioni e spe™i—lmente — wiy—z—ki ™he è sotto il medesimo ™om—ndo milit—reF qr—zie —
hioD seguendo s™rupolos—mente il nostro spirito s—lesi—noD noi si—mo in ottime rel—zioni
™oll9—utoritàD m— ™oi milit—ri si può r—gion—re po™oF ƒti—mo dunque (du™iosi nelle m—ni
di hioD e —v—nti nel ƒignoreF
PUW


14 1935
pigur— IRFIX wiy—z—ki or—tori—ni IWQS
PVH

14 1935
IGII erriv—no ™hF pFf—r˜—roD qFh—lkm—nnD qFvopezD „Fw—nh—rdD qFw—nteg—zz—D
prFhupontD ™o—dF yFw—siero
IGPV v— missione viene erett— in €refettur— epostoli™—F hon gim—tti €refetto
epostF
IGQI sn—ugur—zione dell— ƒ™uol— €rofession—le di skueiX funzione religios—F
PGS hon gim—tti ri™eve l— l— nomin— u0™i—le di €refetto epostoli™o
PGIP erriv—no fossili di fol™—
RGI sn—ugur—zione ™ivile dell— ƒ™uol— €rofesF di skuei
RGIP „orn— hFg—voli d—ll9st—li—F snizio l—vori —mpli—mento dell9yspizio uyuE
goin
RGPH €—squ— ! sn—ugur—zione ™hiesett— di yit—
RGPS —dun—nz— dei ves™oviX l— visit— —i templi shintoisti non è un —tto religioso
TGR wuore — „okyo hF€i—™enz—F hFis™ursel — wik—w—shim—F hon ge™™hetti
— feppuF hon gim—tti supplis™e — „—noD e wiy—konojo e rongkong le ™ose
non v—nno ˜ene per i ™hieri™i del qi—ppone
WGI e „okyo nell— ™—s— del xovizi—to iser™izi FƒpF predi™—ti d— €F w—tteo
gon™erti — „okyoD ys—k—D uo˜e
WGPW sn—ugur—zione del uyugoin ™ompletoF ƒul follettino ƒ—lesi—no hFgim—tti
g—rità3 g—rità3 g—rità3
IIGPI s ™hieri™i (loso( d— wiy—z—ki si tr—sport—no —llo ƒtudent—to di „okyo
ise™it—zF wilit—ri — wiy—z—kiF €resente l9smper—tore
IPGV fenedizione dello student—to e xovizi—to — „okyo
IPGIT erriv—no hFqF‚odriguezD ™hF qFw—ng—nelliD eFworiggi—D qF€eregoD
prF‚ossiD ™o—dFF qFperr—riD ƒtF€—ulin
IPGPU snizi— il novizi—to — „okyo dei primi gi—pponesi insieme ™on gli str—nieri
Ricaldone Pietro BS / 1935-1-1 /, Rettor Maggiore
i™™o ™he —gli —l˜ori del de™enn—le dell— nostr— venut— in qi—pponeD ™oll9—iuto di hioD ™oll—
generosità di esimi ˜enef—ttori e ˜enef—ttri™iD e ™oll— ten—™e prop—g—nd— del nostro hon
w—rgi—ri—D l— s™uol— profession—le hon fos™oD limit—t— per or— —ll— sezione tipogr—(™—D è
un f—tto ™ompiutoF
ve ƒ„ew€e sx qse€€yxiF en™he in questo ™—mpo il qi—ppone è —ll— test— delle
n—zioniF sl desiderio dell9istruzioneD l— ten—™i— e ™ost—nz— di questo popolo nel re—lizz—rl—
PVI

14 1935
ne è indi™e signi(™—tivoF sl desiderio dell— lettur—D ™he investe un po9 tutti i gi—pponesiD
oltre ™he priv—t—menteD trov— soddisf—zione in RTHW ˜i˜liote™he pu˜˜li™he ™he registr—no
PT milioni di lettori —ll9—nnoF
€er d—re un9ide— del solo movimento giorn—liErivisteD i quotidi—ni sono IPHH ™on oltre PH
milioni di sottos™rittoriD di ™ui il più import—nte l9eƒers es™e in due milioni di esempl—ri
! sono — suo servizio QT rot—tive ed oltre gli ordin—ri serviziD telefotoD r—dioD ™olom˜i
vi—ggi—tori e —eropl—niF
v— st—mp— ™—ttoli™— si sforz— di l—vor—re ™oll— pu˜˜li™—zione del ƒettim—n—le g—ttoliE
™o e di numerose pu˜˜li™—zioni ™he lumeggi—no il pensiero e lo spirito ™—ttoli™oF …n—
™ommissione pro st—mp— h— s™elto per protettore hon fos™oD FFFm— qui più ™he —ltrove si
v— — s˜—ttere ™ontro le inevit—˜ili di0™oltà (n—nzi—rieY per i p—g—ni poi l— n—tur— delle
idee ™—ttoli™he non è sempre t—le d— —ttir—re molto —ll— lettur—Y l— m—ss— dei ™risti—ni
@spe™ie dei dis™endenti dei ve™™hi ™risti—niA non legge moltoF el momento dunque l—
st—mp— ™—ttoli™—D ™he pur h— già re—lizz—to ™onsol—nti progressiD st— ™er™—ndo —n™or— l—
su— vi— de(nitiv—D il suo orient—mento ed —ssest—mentoF sn questo —m˜iente sorge l—
nostr— modest— s™uol—F
Circolare salesiani / 1935-1-6 /
†i s™rivo nel giorno dell— ƒ—nt— ipif—ni—D e l— mi— esort—zione è —ppunto per p—rl—rvi
delle †o™—zioniF s re™enti —vvenimenti ™i persu—dono sempre più dell— ne™essità ™he —l più
presto possi˜ile formi—mo per l— missione e per l— nostr— ƒo™ietà ˜uoni e s—nti soggettiD
™he si—no in gr—do di —iut—r™i e — tempo opportuno sostituir™iF È il volere dell— ƒF ghies—Y
è il desiderio del qoverno stesso e dell— popol—zioneF wiei ˜uoni ™onfr—telliD ri™ordi—mo
il l—voro di hon fos™oF smiti—moloF
e˜˜i—mo ˜isogno di ˜uoni seminaristiD di ˜uoni —spir—ntiD e questi non solo per form—re
dei ˜uoni pretiD m— —n™he degli ottimi go—diutori nei r—mi diversissimi dell9—ttività s—leE
si—n—Y —˜˜i—mo —n™he ˜isogno di person—le di servizio per i l—vori di ™—s— e di ™—mp—gn—F
v— nuov— ƒg…yve hyx fyƒgy — „okyo dom—nd— —llieviD ™ome pure ne dom—nd— il
™ollegetto di x—k—tsuF ve porte del nostro yƒ€ssy sono —perte —gli orf—nelli ed —dulti
derelittiF €er l— p—rte femminile le piglie di w—ri— eF —ttendono pure il nostro v—lido
™ontri˜uto di —iuto e di ™onsiglioF
Ricaldone Pietro / 1935-2-1 /, Rettor Maggiore
gome vede s™rivo d— „okyo ove mi trovo ™on l9—nimo pieno di feli™ità per™hè ieri si in—uE
gurò l— nostr— ™—r— s™uol—F †i ™on™orse il heleg—to epostoli™oD l9er™ives™ovo @™he disse
wess— e p—negiri™oD ˜enedisse pure ™—s— e m—™™hineAD l— r—ppresent—nz— dei mission—ri e
degli yrdini e gongreg—zioni religiose di „okyo @pr—n™es™—niD qesuitiD w—ri—nistiD †er˜o
hivinoAD dell— st—mp— ™—ttoli™— e dei ™ooper—tori ed —mi™i nostriF …n —llievo ri™evette il
PVP

14 1935
f—ttesimo ! e (nit— l— fest— @eminentemente religios—D ™he l— ™ivile si f—rà in —prile per
l— fest— di hon fos™oA i suoi (gli delle due ™—se inizi—no l9eser™izio dell— ˜uon— morteF
ghe vuole di piùc †olli ™he hon fos™o nell— d—t— dell— su— pres— di possesso in gieloD
prendesse possesso di quest— s™uol— — vui intitol—t—F
id or— —l l—voro per il xovizi—toF
Circolare salesiani / 1935-2-5 /
‚i™evo d—ll— heleg—zione epostoli™— l— seguente ™omuni™—zione ri™evut— telegr—(™—mente
d— ‚om—X wiy—z—ki elev—t— — €refettur— epostoli™—F gim—tti nomin—to €refettoF
wiei ˜uoni ™onfr—telli e mission—riD l— ƒF ƒede vuol d—re —l vostro l—voro questo segno
di ri™onos™enz—D ™he serve —n™he — dimostr—zione dell— ™on(denz— ™he l— ƒ—™r— gonE
greg—zione di €rop—g—nd— pide h— nel l—voro dei pigli di hon fos™oF gosì si esprime il
heleg—to epostoli™oF ƒe quest— elev—zione ™i servirà —n™he solo — s—lv—re un9—nim— di
piùD si— l— ˜envenut—F
ell9—rrivo dei do™umenti u0™i—li d—rò ! se del ™—so ! normeF
xei ri)essi person—li del sottos™rittoD intendo ™he non ™i si— null—D —ssolut—mente null—
di mut—toF1
Marella Paolo / 1935-2-11 /, Delegato Apostolico
xon ho p—role per esprimere l— ri™onos™enz— prov—t— per l— su— ™onsol—nte letter—F ir—
n—tur—le ™he dovessi s™rivere — ‚om— e —i miei ƒuperiori per ringr—zi—re €rop—g—nd— e
deplor—re nel ™ontempo l— mi— nomin— e dolentissimo se f—rò perdere del tempo — tutti !
m— per me è questione di ™os™ienz— e de˜˜o esprimere qu—nto f—rei m—le — non esprimereF
xon de˜˜o entr—re in merito —i per™hé e per ™ome l9—ttu—le heleg—to epostoli™o —˜˜i—
™reduto opportuno f—re ™osì ! né t—nto meno per™hé l— ƒ—™r— gongregF di €rop—g—nd—
—˜˜i— —™™eduto —ll— pr—ti™— ! e neppure per™hé i ƒuperiori religiosi @se h—nno —vuto p—rteA
—˜˜i—no f—tto ™osìFFF
u—nto —i fronzoliD sti— ™erto l9iF†F ™he hon gim—tti non f—rà m—i suo qu—nto potre˜˜e
mettereD d—to il ™—so ™he de˜˜— essere ™hi—m—to sull— ™—rt— o ™he de˜˜— (rm—re ™ome
€refetto epostoli™oF
xon pensi in me ™—m˜i—menti ! non s—rei ™—p—™e ! qu—l™he ™—l™io —d —mi™i @™hieri™iA
™he ridendo @™ome meA tent—no d—rmi dei titoliF È difes— person—leD veroc i —v—nti se è
possi˜ile r—ddoppi—ndo il l—voroF
1Il telegramma che accompagnava la nomina era rmato: Cardinal Pacelli. Da questo momento
Don Cimatti, nonostante tante proteste diventa Monsignor Cimatti. Per quanto dipendeva da lui
non usava questo titolo, ma alla ne si adattò. Quando io giunsi in Giappone nel 1955 bastava dire
Monsignore per indicare lui. (Don Compri)
PVQ

14 1935
Grigoletto Giuseppe / 1935-2-12 /, sacerdote salesiano, suo ex-allievo
qr—nde dovere di ri™onos™enz— di noi tutti verso di te ™he si esprime in preghiere spe™ie
in o™™—sione del tuo onom—sti™oF xon posso f—r —ltroD m— se sei ri™ord—to in ogni giornoD
lo s—r—i spe™i—tim in quelloF gose mer—vigliose di fol™— e fossiliF2 „engo tutto per il
nostro futuro student—to — „okyoD ™ui —ggiungerò p—rte di quello ™he è in ƒemin—rioF
‚ingr—zio gli o'erenti e se ti sem˜r— opportuno in qu—l™he modo ri™ompens—re gli
o'erenti ™on qu—l™he ™os— dimmeloF u—ndo le ™ose s—r—nno — „okyo spero di v—lorizz—rle
di più per l— €rop—g—nd—F
€FƒF E ƒ™ritto —l frunnerF3
Circolare salesiani / 1935-2-13 /
h—l più profondo del ™uore vi ringr—zio per le espressioni di ™ongr—tul—zione ™he in o™™—E
sione dell9—nnun™io dell9elev—zione — €refettur— dell— nostr— missione —vete voluto invi—re
—l sottos™rittoF xe ho goduto per voiD per™hé è l9oper— vostr— e merito vostroF gome
già vi dissiD —ll9—rrivo del de™reto e delle f—™oltà ™om˜ineremo il d— f—rsiD per or— null— di
mut—to e spe™i—lmente or— e dopoD null— di mut—to nei ri)essi miei person—liD né titoliD
né m—nifest—zioni p—rti™ol—riF el momento —ttu—le —˜˜i—mo ™ose —ss—i più import—nti ™ui
prest—re l— nostr— —ttivitàF
FFFgomuni™—zioni dell— deleg—zione @™orrezione d— f—rsi —l g—te™hismo di ™ui —™™ludo
moduliD ™on preghier— di esprimere il p—rere —n™he intorno —gli —ltri punti ™he sem˜rino
—vere ˜isogno di modi(™—zioneY li˜ro delle or—zioniD or—zioni spe™i—liD e™™FAF4
xon ˜isogn— ™he ™i n—s™ondi—mo ™he —ttr—versi—mo un momento deli™—tissimoD ™he
potre˜˜e —n™he ri™hiedere d—i nostri ™risti—ni —'erm—zioni spe™i—li di fedeF €rep—riE
—moli ™oi mezzi dell— gr—zi— più —˜˜ond—nte in questo —nnoD prep—ri—molo ™on un— sod—
istruzione religios—D ™olle predi™he e ™—te™hismiF
2Bolca sulle montagne della Lessinia nei pressi di Verona è una famosa zona di fossili. Gli oerenti
erano la famiglia Cerrato di Bolca. I fossili ora si trovano nel Cimatti Museum di Tokyo.
3Il Sig, Brunner era il pittore della faccia di Cristo basata sulla Sindone, dipinta nel 1934. Don Cimatti
ne ordinava un certo numero di copie che poi diondeva in Giappone. Il nome del Brunner esce
spesso nelle lettere, ma non si conservano lettere a lui dirette.
4Si dovettero correggere certe espressioni riguardanti le altre religioni, chiamate superstizioni, e in-
sistere sui doveri verso lo Stato. La Santa Sede, dietro domanda dei Vescovi e su dichiarazione del
Governo il quale aermava che la partecipazione alle cerimonie dei templi shintoisti non aveva valore
religioso ma solo civile, no alla ne della guerra permise tale partecipazione. Dopo la guerra, con la
separazione tra religione e stato, lo scintoismo venne di nuovo considerato una religione, e ora non
ci si trova più nella stessa situazione di quei tempi.
PVR

14 1935
Berruti Pietro / 1935-2-14 / Vicario del Rettor Maggiore
qr—zie — hioD il ˜el reg—lo dei nostri —m—ti ƒuperiori è giunto in™olume — destin—zioneF5
ƒ˜—r™—ti feli™emente —l porto di uo˜eD per ver— gr—zi— di hon fos™oD —n™he le oper—zioni
dog—n—li pro™edettero spedite e senz— speseF qiunsero —™™olti fr— le feste dei nostri ™onE
fr—telliD ™risti—ni e or—tori—ni ed or— sono già —l l—voro regol—re di studio e di prep—r—zioneD
inizi—to oggi lR ™F mF xon so ™ome ringr—zi—re —degu—t—mente i ƒuperioriF v— prim— imE
pressione è ˜uon— sotto tutti gli —spetti e spero ™he ™ontinuerà nell— re—ltà di ˜ene — ™ui
p—re si si—no —™™inti ™on tutto l9—rdoreF heo gr—ti—s3
Marella Paolo / 1935-3-2 /, Delegato Apostolico
wi trovo — pukuok—D in vi— per —nd—re — f—re un ™on™erto e ™osì s™—m˜io qu—l™he ide—
™on wonsF fretonF el™une teste ™—lde di wiy—z—ki oriundi di yshim—D h—nno ! eludendo
l— ˜uon— fede dei mission—ri e di —l™uni ™risti—ni ! sp—rse in giro un ISH ™opie di un—
˜ruttissim— letter—D ™he non f—rà ™erto del ˜eneF6 €over— ment—lità ™risti—n— inf—tu—t—
non so di ™he3 v9—vrà forse ri™evut— —n™he †FiF
È uno dei frutti più dolorosi dell— nostr— vit— mission—ri—F ƒtudi—v—mo ™on wonsignore
l— vi— per —ttenu—reFFF porse l— vi— indirett—F fisognere˜˜e trov—re uno ™he —vesse
in)uenz— su di luiF †edròD m— — wiy—z—ki non vi è ™ertoF i pens—re ™he sono quelli
™he f—nno l— gomunione tutte le m—ttineF F F xon v—luto l9intenzioneF …no dei punti ™he
sostengono è ™he l9—utorità ™entr—le @heleg—zione e er™ives™ov—doA non si rendono ™onto
delle ™ose di yshim—D si —s™olt— l— ™—mp—n— dei mission—ri e non quell— dei ™risti—niD si
prest— fede —ll— prim—D null— —ll— se™ond—FFF
ƒi f— tutto per ™hi—rireD —ssi™ur—reD e™™F m— s™—tt—no di piùF È ™erto ™he il uyushu
non può essere v—lut—to —ll— stregu— di „okyoD ˜—st— viver™i per po™hi mesi ed uno si
™onvin™eD si— d—l punto di vist— ™lim—ti™oD di ™oltur—D di l—voroF ve ™risti—nità poi sono
toto ™oelo diverse d—l resto del qi—pponeF
Berruti Pietro / 1935-3-6 /, Vicario del Rettor Maggiore
In primisD per ™—ritàD se i ƒuperiori non mi vogliono f—re venire idrofo˜oD non mi di—no
dei titoli ! sono e voglio essere ™ome prim—D sempre hon gim—ttiF ed ogni modo gr—zie
dell— su— ™—r— gentile ˜ontà nell9—ver ™ommemor—to questo —vvenimentoY heo gr—ti—s e
l— ™ontr—™™—m˜io ™on molte preghiereFFF
5Si tratta dei chi. F. Barbaro, G. Dalkmann, G. Lopez, T. Manhard, G. Mantegazza, Fr. Dupont ecc,
e del coad. O. Masiero
6Specialmente la zona di Kagoshima e al sud le Isole Amami Oshima erano zone militari. Vi lavoravano i
Francescani Canadesi. I militari non li vedevano di buon occhio. Ci furono tante calunnie e dovettero
lasciare. Essendo zona connante, alcuni cristiani di Miyazaki ne furono inuenzati. Il nazionalismo
raggiunse il culmine durante la seconda guerra mondiale.
PVS

14 1935
fisogn— dire ™he or— si—mo in un— f—se deli™—tissim— ! se p—ss— ˜eneD ˜eneD se noD ™i posE
sono essere gr—vi sorpreseF ƒi v— —™uendo il m—r—sm— ™ontro gli str—nieri ! e spe™i—lmente
i mission—ri ™—ttoli™i sono ™onsider—ti ™ome deform—tori dello spirito gi—pponeseF vei può
prevedere le ™onseguenze ™he non sono ™os— impossi˜ileF †edremoF €er or— preghi—mo
e ™ontinui—mo imperterriti nel l—voro seguendo ™ome direttiv— i ri™ordi di hon fos™oD
m— ved— di preg—re e f—r preg—re per noiF xon si può —0d—re tutto —ll— ™—rt—D m— è
™erto un momento deli™—tissimoF p—™™i— preg—re le ™—se mission—rie in modo spe™i—leF v—
ghies— è —˜itu—t— — queste lotte ! m— ™i sono lotte re—li pur —n™or— l—tenti rel—tiv—menteD
e —ppunto per™hé t—liD più terri˜iliF
Ricaldone Pietro / 1935-3-10 /, Rettor Maggiore
‚isposi ieri —ll— letter— —ugur—nte feli™it—zioni —l novello Monsignore ™he si ™hi—m— hon
gim—ttiF yhD d—vvero gim—Em—tti ! ™he ringr—zio ˜en di ™uoreF
qodo di qu—nto di™e dell— ˜ontà ! ˜enevolenz— del ƒF €—dre per noiX è ™erto il più ˜el
reg—loFFF qr—zie poi dei p—terni e forti ™onsigli in rel—zione —lle inizi—tiveF uelle riferentisi
—ll— gongreg—zione qu— t—le deve —vere l9—pprov—zione regol—ment—re dei ƒuperiori ! e
penso di essere in pien— regol— @sost—nzi—lmente sono le opere di „okyoAF
u—nto —lle opere dell— wissioneD sìD ho tir—to —v—nti pens—ndo di non —ver l9o˜˜ligo
delle form—lità regol—ment—riF ui forse ho s˜—gli—toFFF
himenti™—vo dirve ™he il dir di sì, di hon gim—tti @qu—ndo di™e di sìD per™hé t—nte
volte dice di no ! nelle ™ose di ‚egol—A è per s—lv—re d—llo s™or—ggi—mentoD d—l peri™olo
di inerzi— o —ltro i ™onfr—telliF hesidero so'rire ioD m— si—no s—lvi gli —ltriF sn qi—ppone
l9in—zione del mission—rio è l— su— morte spiritu—leFFF yhD mi —iuti — s—lv—rmi l9—nim—D
m— per ™—rità non di— delle spineD ™ome nel ™—so del MonsignoratoF €reghi per me e mi
˜enedi™—F
Berruti Pietro / 1935-3-10 / Vicario del Rettor Maggiore
qr—zie dei preziosi ™onsigliF gome già dissi noi ™i —tteni—moD mi p—reD s™rupolos—mente
—i ™onsigli di hon fos™oD ™ome mission—ri s—lesi—ni ! —gli ordini e ™onsigli dell9—utorità
e™™lesi—sti™— ™ome mission—riF ƒi è —l momento un po9 nelle ™ondizioni tr— ghies— e ƒt—toD
™ome —i primi tempi di hon fos™oD ™on quel di più ™he può d—re l— ™redenz— non ™—ttoli™—F
FFF€er lo student—toD ed in genere per nuove inizi—tive ho ri™evuto —n™he letter— del
†enFmo ‚ettor w—ggiore in ™ui insisteD per le note r—gioni di stringere i freniD e di s—per
dir di noF
p—rò tutto il possi˜ile per rius™ire nei limiti del ˜ene delle —nimeF ghe vuolec emo
troppo questo €—ese @per me ™he penso di ™onos™ere un po9 le ™ose e il ™—r—ttere è
deleterioAF …m—n—mente p—rl—ndo l9—rresto è l— morte del mission—rio in qi—pponeD e se
prim— ho detto di sìD è per s—lv—re molti ™onfr—telliF heus s™itF sl ƒignore mi —iuti e mi
PVT

14 1935
perdoni se ho s˜—gli—toF uindi i ƒuperiori non pensino hon gim—tti un ri˜elle o giù
di lì ! tento di f—re quel ™he possoD per f—r un po9 di ˜ene uso hon fos™o @presunzioneD
verocA m— ™i si—mo proposti —˜ initio questo progr—mm—F h9—ltr— p—rte nelle ypere
dell— gongreg—zione mi p—re di —ver ™er™—to di f—re il pres™ritto ! le proposte non è detto
de˜˜—no essere —pprov—te sempre d—i ƒuperioriF
€er le ypere dell— wissione forse ho pro™eduto (nor— ™on ™riterio s˜—gli—toD f—™endo
senz— l— dipendenz— regol—ment—rec w—h3 È un punto ™he ho sempre interpret—to ™osì
™ome ho f—ttoF F F e non mi fu detto ™he fosse s˜—gli—toD quindi sono sempre pro™edutoF
€enso ™he se —vessimo f—tto il doppioD il triplo e più s—re˜˜e st—to meglioF w—h3 e˜˜i—mo
f—tto —lmeno ˜ene o m—le il po™oc ghi lo s—c sl ƒignore mi d—ràD vedràD un— di quelle
st—ng—te (n—li3F F F ger™herò di prenderl— ™on —moreF
Novizi dell'Istituto Manfredini (Este) / 1935-3-10 /
qr—zie dei vostri —uguri e delle vostre preghiereF €er gli —uguri non ™9er— di ™he ! sono
sempre e solo ™ome prim—D hon gim—tti è il povero hon gim—tti ™he diventerà ri™™o per
le vostre preghiereY queste sono quelle ™he v—lgonoY tutto il resto è fronzolo inutileF
†olete tutti un pensiero ™he il vostro ˜uon w—estro vi spiegheràF
E †erso hio si—te generosi senz— riserv—D null— per voiD tutto per vuiD uniti — vuiY e in
pr—ti™— u˜˜iditeD senz— ˜isogno di ™—pire per™hé vi ™om—nd—no ™osì o ™osàX è volontà di
hioF
E †erso il w—estroX ™on(denz— —ssolut— —n™he de minimis re˜usF
E †erso di voi stessiX umiltàD sono quel ™he sono d—v—nti — hioF
E ellegriD l—˜oriosi e morti(™—tiF
Ricaldone Pietro / 1935-3-16 /, Rettor Maggiore
v— situ—zione v— ™hi—rendosi e speri—mo ™he le nuvole si dissipinoF
E s ve™™hi ™risti—ni sono un po9 ™ome er—v—mo noi nei ™on)itti fr— ghies— e ƒt—to ! ™erte
m—nifest—zioni le f—™ev—mo @s˜—ndier—mentiD e™™F e™™FAD dunque il ™—ttoli™ismoF F F
E s primi mission—ri per t—gli—r netto in molte questioniD ™oinvolsero nell— fede e m—niE
fest—zioni religioseD forse molte ™ose ™he er—no sempli™i ™ostum—nze p—es—ne e form—rono
™os™ienze ™he vedono f—™ilmente il pe™™—to dove non ™9èF hunque gli str—nieri f—ls—no lo
spirito gi—pponeseF
gon questo vei vede ™hi—ro i ™—pis—ldi del movimentoF gerto il qoverno h— f—tto
di™hi—r—zioni import—nti @i suoi templi e le funzioni ™he in essi si ™ompiono sono monuE
menti e m—nifest—zioni ™iviliAF ƒi rende ne™ess—ri— un— revisione del ™—te™hismoF fisogn—
d— un l—to seguire giuste esigenze e m—ntenere s—ldo ™iò ™he non deve muoversiF i™™o
l— deli™—tezz— dell— situ—zioneD ™he lei può misur—reD per™hé t—nto d—ll— p—rte del ™leroD
™he dei ™risti—ni e delle —utorità vi sono elementi tendenti più in un senso ™he nell9—ltroF
PVU

14 1935
pede in hioD —lle direttive dell— ghies—D di hon fos™o e dei nostri ƒuperiori e penso ™he
l— situ—zione si ™hi—rirà ™on ™omune v—nt—ggioF
Circolare salesiani / 1935-3-21 /
sn un9—dun—nz— delle —utorità e™™lesi—sti™he del uyushuD fr— le v—rie determin—zioni preseD
di ™ui d—rò prossim—mente ™omuni™—zioneD si pregò wonsF r—y—s—k— permettesse nel
uyoho @giorn—le dio™es—noA un— letter— p—stor—le ™omune per ri™hi—m—re —i ™risti—ni
lo spirito di dis™iplin—D ™he è fond—mento dell— ghies— e il rispetto —l s—™erdozio e senz—
distinzione di n—zion—litàF †e ne m—ndo —l™une ™opie —0n™hé le distri˜ui—te —lle f—miglieD
previ— lettur— f—tt— in ghies— ™olle opportune spieg—zioni ™he ™redi—te del ™—soD —d—tt—te
—lle vostre ™risti—nitàF7
†i ho p—rl—to l9—ltr— volt— dell— revisione ™he si st— f—™endo del g—te™hismoF h— „okyo
s™rive ƒF iF l9er™ives™ovo ™he in —ttes— delle modi(™—zioniD è ˜ene già ispir—r™i — quelle
™he invioD ™he potrete introdurre nei ™—te™hismi ™he —vete in depositoD e ™oll— prudenz—
dovut— potrete d—re —i ™risti—ni —0n™hé le mett—no nei ™—te™hismi loroF F F †oi ™omprenE
dete qu—nto importi f—re le ™ose ™on n—tur—lezz— e ™—lm—D istruendo —l rigu—rdo —n™he i
™—te™umeni e qu—nti vi ™o—diuv—noF
Lett. a C. Tassinari, 27 marzo 1935
fr—voF F F v—s™i— st—re il wonsF †orrei essere un mons @amonteA di s—ntitàD m— purtropE
poF F F
wio ˜uon glodoveoD ™—pis™o ˜enissimo l— vostr— situ—zioneD non l9h—i ™er™—t— né tu né
hon gim—ttiD per me penso ™osì @lo s—peteAX qu—ndo —˜˜i—mo f—tto il nostro dovere e
indipendentemente d—ll— nostr— m—lizi—D —vviene qu—l™he ™os— ™he non ™i sem˜r— es—tto o
—ltroD è disposizione dell— €rovvidenz—F v9—ssoggett—rsi ™on gioi—D ™on fede e ™on s—™ri(™io
è il nostro meritoF
„i ™onsiglio di —gire in ™onformità — questo prin™ipioD l—s™i—r ™—nt—r le p—ssereD e tu (l—r
dritto per l— vi— ™ui devi tendereFFF €reg—teF p—te ™ome vi di™e hon gim—ttiF ƒtudi—te
e f—te l—vor—re meno l— f—nt—si— eF F F —ltroD e vedrete ™he tutto —ndrà ˜eneFFF w— non
p—r vero ™he —˜˜i—te ™osì po™— (du™i— e dei vostri superiori e di hon gim—ttiFFF hunque
—nimo e f—tti s—ntoF smmergiti ™on qesù desider—ndo qu—nto ™itius ™he ti f—™™i— più suoF
ehD fossimo s—nti e —vessimo tutti più spirito di s—™ri(™ioD di umiltàF †ediD glodoveoD
hon gim—ttiF teme solo delle vo™—zioni ™he non si vogliono —ssoggett—reF p—te ™ome vi
di™onoD studi—te e pens—te —l gr—n p—sso ™he si —vvi™in—F „u ™ontinu—D f—9 quel ™he puoi
fr— i ™omp—gniD non l—s™i—tevi s™—ld—re l— test— e —v—nti nel nome di hioF
7Se ne conserva copia nel Cimatti Museum di Tokyo. Anche Don Cimatti è rmatario.
PVV

14 1935
Berruti Pietro / 1935-3-29 /, Vicario del Rettor Maggiore
wi ™onst— ™he v—ri dei nostri ™hieri™i e forse —ltri del person—le di rong uong h—nno
invi—to —i ƒuperiori delle lettere in rel—zione — v—ri —rgomentiF F F €er qu—nto st— — me ho
sempre pres— l— p—rte @ed er— ovvioA dei ƒuperiori di rong uong ™he ™on vero spirito
di s—™ri(™io si sono —ssomm—ti il l—voro per ™onto nostro e f—nno tutto il possi˜ile per
form—re questi ™—ri ™onfr—telliF w— @™ome vede d— queste lettereA ™9è qu—l™he ruot— ™he
non gir— ˜eneY se ™ome si di™eD nel prossimo —nno il l—voro degli insegn—nti dovre˜˜e
essere solo per il person—le del qi—pponeD non è il ™—so ™he i ƒuperioriD prendendo in
™onsider—zione —n™he qu—nto in rel—zione —l deli™—to pro˜lemi e˜˜i — s™rivereD veng—no
—d un— soluzione dell— questione stess—c
ed ogni modo invo™o d—i ƒuperiori l9—iuto per risolvere questo ˜enedetto pro˜lem— ™he
si tr—s™in— d— —nni e ™heD non ™on™ludendosiD non f— ™erto del ˜ene —lle —nimeF
Circolare salesiani / 1935-4-9 /
xell9—pprossim—rsi delle ƒsF peste €—squ—li voglio essere dei primi —d —ugur—rvi s—nte e
feli™i feste m—teri—lmente e spiritu—lmenteF hirvi ™he vi ri™orderò in modo spe™i—le è mio
dovere e per qu—nto f—te per me person—lmente e spe™i—lmente per il l—voro ™he venite
svolgendo — v—nt—ggio delle —nime nelle rispettive vostre zoneF F F
FFFhopo l— fest— di €—squ— de˜˜o re™—rmi — „okyo per l9—nnu—le r—dunoF ƒ—rò lieto di
potervi servire per qu—lunque ™os— ™he vi si— ne™ess—ri—D ™ome pure se —vete questioni
spe™i—li ™he desider—te si—no tr—tt—te in —dun—nz— f—vorite ™omuni™—rmeleF
È —nnun™i—to per venerdì prossimo l9—rrivo del nostro hon entonio — x—g—s—kiF8 €erE
mettetemi ™he vi ringr—zi in modo p—rti™ol—re delle m—nifest—zioni ™ordi—li ™he non solo —
p—roleD m— — f—tti —vete voluto re™entemente m—nifest—reF qr—zie di tutto e spe™i—lmente
delle preghiere ™he ™ontr—™™—m˜io ™on tutto il ™uoreF ƒi—te ˜enedettiF gi degni il ƒignore
delle sue spe™i—li ˜enedizioni sulle opere ™he si h—nno tr— m—no e di ™ui prossim—mente
vi d—rò rel—zioneF
8Don Cavoli, dopo un anno e mezzo di assenza, tornato in Giappone dall'Italia il 12 aprile, riprese
l'ucio di parroco e la cura dell'Ospizio. Con i soldi raccolti si poté completare il piano dell'opera,
che fu inaugurata il 29 settembre 1935. Durante la sua assenza Don Cimatti e Don Liviabella ebbero
tutta la responsabilità. In Italia avendo fatto visita alla Conferenza di S.Vincenzo Beata Imelda -
di Bologna a cui era aliata quella dell'Ospizio, gli fu chiesto il parere sul futuro delle collaboratrici.
Nel numero unico di detta Conferenza, a pagina 29 rispose: Una nuova congregazione religiosa? No.
Resterà sempre e solo Conferenza di S. Vincenzo. In seguito sarà probabilmente a sfondo religioso con
regolamento per la vita di comunità, per vari uci ecc.; con pratiche di pietà, lo spirito di sacricio.
Ma le consorelle non saranno delle Religiose; quindi non avranno un abito religioso, n è i voti (se
non privati, per quelle che lo desiderano, come avviene fra tante pie persone che vivono nel secolo.
Insisté anche che in questa forma potranno lavorare più liberamente nella società e fare lavori che
non possono fare le suore. Questo era appunto il suo ideale. Da qui si capisce perché quando Don
Cimatti gli propose la fondazione di una Congregazione religiosa egli oppose tanta resistenza.
PVW

14 1935
Ricaldone Pietro BS / 1935-4-21 /, Rettor Maggiore
v9—lleluj— p—squ—le di quest9—nno ri™hi—m—nte™i l— solenne ™—nonizz—zione del €—dre nostro
hon fos™oD non è st—to per noi tutti meno ri™™o di ™onsol—zioni spiritu—liF
ir— desiderio di noi tuttiD ™he l9—nno s—nto l—s™i—sse un ri™ordo visi˜ile di sé in un—
form— utileD ™he perpetu—sse in qu—l™he modo i ˜ene(™i e'etti dell— ‚edenzioneF id e™™o
™he si poté ™on™ret—re l9ide— t—nto desider—t— di un— ™hies— —d yit—F sl ten—™e e diuturno
l—voro di prop—g—nd— del nostro hon w—reg—D l— ™—rità generos— di —l™uni ˜enef—ttori
d9st—li— e d9emeri™— e˜˜ero il merit—to premioD ed or— —˜˜i—mo l— ™onsol—zione di —vere
un— ˜ell— ™hiesett—D ™—p—™e di oltre due™ento personeF i fu ™oll— più gr—nde ™ommozione
del mio ™uoreD ™he nel giorno solenne di €—squ—D —nnivers—rio dell— g—nonizz—zione di hon
fos™oD fr— il giu˜ilo di tutt— l— ™risti—nità di yit—D —dun—t— —l ™ompletoD potei ˜enedire
l— nuov— ™hies— ed o'rirl— — qesù ‚edentoreD qu—le om—ggio di tutt— l— nostr— missione
— vuiD ™onfortoD guid—D sostegno dei mission—riF
sl giorno PT eprileD ™on de™reto dell9—utorità ™ivile il nostro yspizio è ri™onos™iuto
u0™i—lmenteX è un primo p—sso —ll— st—˜ilizz—zione dell9yper—D l— qu—le sempre più viene
—'erm—ndosiF ge lo di™ono gli elogiD le visite ™he —utorevoli persone vengono f—™endo —i
poveri ve™™hi e —i ˜uoni orf—nelliD l— ™—rità ™he in™omin™i— — f—rsi d—l pu˜˜li™o e il pl—uso
in™ondizion—to dell— st—mp— lo™—leF yhD d—vvero ™he l— ™—rità —pre le porte e i ™uoriD ed è
l— form— di —postol—to —l momento —ttu—le l— più e0™—™eD l— più ™ompres— e rel—tiv—mente
l— più f—™ileF
u—nto più fr— religioneD p—tri—D f—migli— e s™uol— si potrà stringere un— forteD —mi™hevE
ole e ™ost—nte rel—zioneD t—nto più potremo f—re del ˜eneX se no s—remo sempli™emente
intrusiD sopport—ti e peggioF È qu—nto ™i sforzi—mo di re—lizz—reX f—rsi prim— di tutto
degli —mi™iF
Tassinari Clodoveo / 1935-4-21 /, studente teologia a Hong Kong
v— ˜—se dell— tu— ™—lm— dev9essere l— ™hi—rezz— del prin™ipio t—nte volte espostoX v—
volontà di hio ! l— su— €rovvidenz—D l— p—rte ™he in queste disposizioni vi —˜˜i—mo noi
e quell— ™he vi h— vuiF ehD ™he prete di ™oll— verr—i se non s—r—i rotto —l dolore3 qu—rd—
qesù3FFF
v— situ—zione religios— è l— seguenteX
E v— stori— dell— ghies— ™ontinu— ™ome negli —nti™hiF qesù non è meno qesù di IHHH
—nni f—F
E v— solit— —™™us—X il ™risti—nesimo è nemi™o delle istituzioniF ƒi—mo ritorn—ti per
questo pensiero — ‚om— —nti™—F ƒtori— ve™™hi—3
E s †e™™hi ™risti—ni ™he port—no —n™or— le stigm—te dell— perse™uzione non h—nno ™—mE
min—to ™ol progresso moderno ! dunque nemi™i ! e più nemi™i quelli ™he port—no loro
queste ideeF
PWH

14 1935
E wes™ol— questo ™oll— politi™— e non è di0™ile l— ™on™lusione verso gli str—nieriD ™ui
—˜˜o™™—no —n™he ™risti—niF F F ™he non s—nno quel ™he f—nno @proprio ™ome — qesù3AF
wi p—re ™he l— questione ˜—se è quest—D voi trov—te di0™ili le question™elle ™he vi
tur˜—no l— p—™eD vi impedis™ono di studi—re e più di perfezion—rviF xon si tr—tt— forse
™he di ™—nne mosse d—l ventoc ƒt—i per f—re il primo gr—dinoD si— solido e generosoF
Berruti Pietro / 1935-4-28 /Vicario del Rettor Maggiore
ve —nnun™io ™he oggi ˜enedi™o le fond—ment— del xovizi—to e ieri tre giov—ni —rtigi—ni di
™ui uno del quinto ™orso h—nno dom—nd—to di ferm—rsi ™on hon fos™oF heo gr—ti—s3
sl ƒignore ™i ˜enedi™e d— questo l—toD ™—ri™— dell— ™ro™e in —ltri l—tiF hon €i—™enz—
non st— ˜ene e dopo l9es™ensione dovrà ritorn—re —ll9ysped—leF ro qu—l™he ™onfr—tello
™he non st— ˜ene spiritu—lmente ! sono vo™—zioni molto —mm—l—te in terr— di missione
ed —n™he in st—li—F xe s™riverò ™on ™—lm— —l ritornoD m— urge provvedere ™ert—menteD e i
mezzi termini rovin—no tuttoF
wi è spin— dolorosissim— quell— di non poter provvedere per i nostri (loso( e teologi
! rong uongD ™osì ™om9èD non v—Y non so per™héD m— non v— e l— vo™—zione e il ˜uono
spirito di molti ne so'reF
wi diràX u—ndoD o ™—ro hon gim—ttiD —vr—i (nito di ˜rontol—recF ‚ispost—X ell9enE
tr—t— del €—r—diso3F ƒ™usiD —m—to hon ferrutiX sono interessi vit—liD interessi di —nimeF
€er il resto —l momentoD ™—lm—F y™™orrerà pens—re per tempo —ll— regol—rizz—zione del
novizi—toF
Dal Fior Luigi / 1935-4-29 /, studente di teologia a Tokyo
ƒegui dritto l— tu— str—d— né prest—re ore™™hio — qu—nto ti può distogliere d— quell— ! ed
—n™he se ti sentir—i tr—tt—toD ™ome mi di™eviD meno p—tern—menteD pens— ™he devi form—rti
un ™—r—ttere fermo forte —n™he — questo genere di posizioniF
ƒ—™erdos —lter ghristusF u—ndo ti trovi in quelle ™ir™ost—nze pens— —ll— vit— di qesù e
™ome h— f—tto vuiX trover—i ™osì l— giust— posizione per tutto e il giusto ™riterioF snsomm—
non esser solo uomo di sentimentoD m— di volontàF gor—ggioD vuigiF s pro˜lemi ™he h—i
tr— m—noD ti de˜˜ono f—r p—ss—r sopr— —lle ˜—zze™ole di questo povero mondoF ƒt—9 unito
— hio e —v—nti sempreF
Berruti Pietro / 1935-5-9 /, Vicario del Rettor Maggiore
NoviziatoX €er l— (ne di qiugno l9edi(™io s—rà pronto e penso ™he per metà luglio può
essere —˜it—˜ileFFF ƒi—mo di p—rere ™he i ƒuperiori @se lo ™redono ™onvenienteA ™i inviino
qu—l™he novizioF ƒpero di rius™ire — r—dun—re oltre un— mezz— dozzin— di gi—pponesiF s
nostri potr—nno port—re un po9 di spirito s—lesi—no e insieme —0—t—rsiD e per l— ri™re—zione
PWI

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e per le funzioni port—re un po9 di vit—F en™he per speriment—re s—rà ˜ene ™he non si—no
troppo numerosiD —0n™hé non —˜˜i—no il sopr—vvento sui gi—pponesiFFF
Studentato teologico: s ƒuperiori sono ™erto —l ™orrente delle questioni di rong uong
! i nostri ™hieri™i in ™on™lusione ™i si trov—no non ˜ene e v—ri ne sentono le ™onseguenze
per l— vo™—zioneF È per me di0™ile ™—pire lo st—to re—le dell— questioneD m— ˜isogn—
—ssolut—mente provvedereF snt—nto per quest9—nno il gonsiglio h— espresso il p—rere ™he
se vi fossero ™onfr—telli ™he de˜˜ono inizi—re l— teologi—D non si m—ndino —d rong uong
ed ho già s™ritto in t—l senso —i ƒuperiori dell— gin—F …sufruiremo del permesso di invi—re
i nostri —l qr—n ƒemin—rio di „okyoF s due ™he —ttu—lmente frequent—no f—nno ˜ene e
—™™ontent—no i ƒuperiori e spero ™he —n™he per lo studio f—r—nno pro(ttoF
€FƒF v— ringr—zio proprio del risp—rmio di titoli9F F F †uol ™he ve di™— ™hi—roc „utte le
volte ™he i ƒuperiori ed —mi™i mi d—nno quel titolo è ™ome un— vo™e ™he mi di™eX xon
sei più dell— gongreg—zioneF F F F pin™hé me lo di™ono in qi—pponese k—kk— vede ™he
non ™9è ™he d— umili—rsi e direX proprio vero3F qr—zie dunque e mi l—s™ino in p—™e —
l—vor—re senz— fronzoliD t—nto non li metto —ssolut—menteF F F ghe ™ommedieF F F
Berruti Pietro / 1935-6-5 /, Vicario del Rettor Maggiore
sl telegr—fo le —vrà —nnun™i—t— l— doloros— notizi— dell— dip—rtit— del nostro s—nto hon
€i—™enz—F pi—t volunt—s heiF €er me er— il vero —mi™o e fr—tello ! per me è perdit—
irrep—r—˜ile e nessuno me lo può sostituireF ƒono r—ssegn—toD —nzi ho ringr—zi—to il
ƒignore ™he ™osì ˜enedi™e l— nostr— missione e gongreg—zioneFFF
h— vei imploro —iuto solle™itoX per ™—rità non —spettino l— p—rtenz— dei mission—riFFFFfF
Mette la lista del personale, e alla ne“F hon gim—ttiX tur—E˜u™hiD ƒtudent—to ! ™—s—
di „—no ! s™uol— semin—rioD e™™F eiut—no i ™onfr—telli qu—l™he —spir—nte gi—pponeseD m—
orm—i le ™—se sono ridotte — un ™onfr—tello solo s—™erdoteF wi —iutinoD mi —iutino ™he ho
v—ri ™onfr—telli st—n™hi e so'erentiFFF
€reghi preghi preghi per me —'r—nto ed —™™—s™i—toD m— pien—mente —˜˜—ndon—to in
hioF
Circolare salesiani / 1935-5-27 /
ƒi è st—˜ilito l9o'ert— di un —eropl—no per p—rte dei ™—ttoli™i di tutto il qi—ppone ed ogni
™ir™os™rizione e™™lesi—sti™— fu t—ss—t— @wiy—z—ki ‰en IHHHAF10 †i prego di non dimenti™—re
t—le questu— ™he deve essere ™opert— entro l9—nnoF ƒtudi—te —n™he qu—l™he mezzo spe™i—le
per f—™ilit—re lo s™opoF ho˜˜i—mo in spirito di solid—rietà l—vor—re —n™he per questoF
9Don Berruti chiede di poter mettere il titolo di Monsignore sulla busta: lo ritiene doveroso, nell'interno
della lettera non ne farà uso.
10La Chiesa del Giappone, per dissipare le dicerie di non essere fedele alla nazione, decise di orire una
aeroplano da usarsi per il trasporto e la cura dei feriti.
PWP

14 1935
‚i™everete un foglietto —l rigu—rdo ™he vi prego f—r pervenire —i ™risti—niF ve o'erte
r—™™olte —llo s™opo si—no invi—te —l sottos™rittoF
€reghi—mo per il nostro hon €i—™enz— ™he è di nuovo sotto i ferriF
Ricaldone Pietro / 1935-5-30 / Rettor Maggiore
em—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneF F F D qr—nde …0™i—leD gordoneD e™™F @è per vendicarmi
dei titoli ™he mi dà333AF ‚ispondo —ll— su— vener—tissim— del PTGRGQSF
ro eseguito qu—nto mi disse relate —d rong uongF qià prim— —vevo s™ritto sempre
™hi—rissimo e senz— fronzoli e —i singoli e in ™omuneF wi sem˜r— per questo di —ver l—
™os™ienz— tr—nquill—F v9—git—zione non dipende ™erto solo d—i ™onfr—telli gi—pponesiF F F
g9è qu—l™he scoi o bullon o —ltro ™he l—ggiù non v— ! m— non soF gerto vi sono st—te
s™osse non lievi un po9 per tuttiF golp—c sn p—rte —n™he mi—D ™he non so impormiX mi
p—re di dire l— verità — tuttiD tutt— l— veritàD m— non so impormi né s—lut—rmente sgrid—reF
ghe vuolec €urtroppo è ™osìD eF F F non ries™o — f—r diversoF u—nti mi ™onos™ono so'rono
nel vedere ™he so'roD m— l— sferz—t— ™he in t—nti ™—si forse —d —l™uni f—re˜˜e ˜eneD non
l— so d—reF i si—mo —l solito ritornelloX xon so ™om—nd—reF F F e stopF gerto ™he se
è vero ™he quest9—nno — rong uong ™i sono solo i nostri ! se si pens— ™he l— questione
(n—nzi—ri— si v— —™™entu—ndo @per l— sv—lut—zione dell— lir—D or— mi ™ost—no il doppio !
doll—ri IHH di rong uong sono vire PIHF F F e per noi ricchissimi di miseria è un vero
dis—stro (n—nzi—rioA e per t—nte —ltre r—gioni esposte ripetut—mente —i ƒuperioriD ˜isogn—
pur pens—re —d un— soluzioneD ™he invo™o d—i ƒuperioriD e — ™ui mi rimetto —d o™™hi ™hiusiF
hon €i—™enz— torn— dopo dom—ni per oper—zione di doppi— erni— —ll9osped—le ! speE
ri—mo ˜eneF sl vero suo m—le è l— )e˜ite ™roni™— —ll— g—m˜—D per ™ui si può f—r null—F
hi0™ilmente si indurre˜˜e —d un ritorno o se —™™ett—D penso ™he non ritornere˜˜e piùF
€er me è un santo ™onfr—telloD m— non d—tegli ™—ri™heF F F È proprio ™ome meF
Circolare Salesiani / 1935-6-5 /
È pi—™iuto —l ƒignore ™hi—m—re —ll— vit— etern— il suo servo fedeleD il ˜uon sold—toD ƒ—™F
€si„‚y €segixeD €rofesso perpetuo ! i™onomo sspettori—leD hirettoreE€—rro™o delE
l9yper— s—lesi—n— — „okyo ! wik—w—jim—F È il primo s—lesi—no ™he si è present—to d—
quest— terr— di m—rtiri —l tri˜un—le di qesùD e tutti —˜˜i—mo l— ferm— sper—nz— di —ver
—™quist—to un ottimo r—ppresent—nte in gieloFFF11
ƒempre d—ppertutto si dimostr— il s—™erdote zel—nteD il mission—rio ™he si don— —lle
—nime ™on —more s—™ri(™—to ! il s—lesi—no ™he —m— svis™er—t—mente i gr—ndi —mori di hon
fos™oD l9iu™—risti—D w—ri— eF e il €—p—D prop—g—nd—ndone — tutto potere le devozioni e le
11Nato a Feisoglio (diocesi di Alba, provicia di Cuneo) il 25 marzo 1894, fece le scuole mdie a Valdocco,
il noviziato a Foglizzo dove emise i primi voti il 15 settembre 1911. Studiò a Valsalice dove conobbe
Don Cimatti e il 29 dicembre 1925 partì con lui per il Giappone. Uomo di molto zelo fu sempre
debole di salute. Don Cimatti ne scrisse una breve vita in italiano stampata a Tokyo nel 1936.
PWQ

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opere ! il s—lesi—no ™he vuol f—r ™onos™ere hon fos™o e l9yper— su—D e ™he l—vor— indefesE
s—mente per le vo™—zioniD per l— org—nizz—zione dell9yper— dei gooper—tori e spe™i—lmente
per l9oper— più ™—r— —d ogni s—lesi—noD l9yr—torio festivoF yhD ˜isogn—v— vederlo in mezzo
—i suoi f—n™iulli3 gome fu feli™e nel giorno di x—t—le di —verne —ttorno — sé oltre duemil—D
e mi s™rivev— gio™ond—menteX F F F e —ll9—nno prossimo s—r—nno tremil—F
ei miei —m—tissimi ™onfr—telli l9—ugurio ™he possi—mo tutti essere s—lesi—ni e mission—ri
dell— tempr— di hon €ietroF
Tirone Pietro / 1935-7-9 /, Direttore Spirituale Generale
qr—zie di ™uore dell— su— ™—rissim— sui nostri teologi di rong uongF en™he hon gim—ttiD
™ome i ƒuperiori sono —l ™orrente delle questioni rel—tive — questi poveri (gliuoliFFF
…m—n—mente non ™i si ™—pis™eD m— ™—pis™e il ƒignore ™hi o˜˜edis™e ™—nterà vittori—F
h9—ltr— p—rte ˜isogn— ™he i ƒuperiori si persu—d—no ™he in qi—ppone si—mo II s—™erdoti e
II fond—zioni ! in pro™into di —prire il novizi—to e d—ll9st—li— non —rriv—no pretiX se devo
™olle forze ™he ho —prire student—to teologi™o e (loso(™o posso ™hiudere l— missioneF
ƒono —n™h9io del p—rere ™he l— soluzione di „okyo è l— più utile e pr—ti™—D m— ™hi metto
—ll— test—c yr— poi mi è venuto — m—n™—re il vero ˜r—™™io nel s—nto hon €i—™enz—F yhD
(—t volunt—s hei3
xon mi f—™™i— —uguri per le —s™ensioniF F F €reghi per meF e quei fronzoliD né pensoD
t—nto meno li usoF e ™he servonoc ehD ™he ™ommedieF F F i pens—re ™he sono i ƒuperiori
™he dom—nd—rono queste ™oseF F F fehD ˜ehF F F pi—nti—mol— lìD ™he per un titolo non voglio
proprio perdere l— ™—lm—F
Caviglia Alberto / 1935-7-19 /, salesiano, studioso di Don Bosco
sl ƒignore rimeriti vei ed i generosi ˜enef—ttori per l9ultimo invio ™ontr—™™—m˜i—to —l
solito d— hon gim—tti ™on preghiere ed o'erte di s—™ri(™i ! fr— ™ui il più forte l— perdit—
del nostro hF €i—™enz—F id or—D ™—ro hF el˜ertoD sono rim—sto soloF F F vei ™—pis™e l—
forz— dell— p—rol—F È ™erto il ƒignore ™he vuole mi —ppoggi più fortemente — vuiF s mezzi
um—niD —n™he ƒ—ntiD sono sempre mezzi um—niX e qesù vuol f—rmi ™—pire ™he è vui ™he
f—F qr—zieD o ƒignoreF w— si—mo uomini e non si può non sentireF F F id —n™he questo
s—™ri(™io o'ro per vei —l ƒignoreF ƒi— f—tt— l— ƒu— volontàF
FFFg—ro hF el˜ertoD l—s™i i ™ordoni violettiF F F storie di questo povero mondoF vei
di™e tr— po™o —vrete ™hissà ™he di—volerieF ƒìF F F le gr—ndi m—novreD ™oron—te d—ll—
venut— di ƒFwF l9smper—toreF €ensi è l— prim— volt— ™he viene in provin™i— di wiy—z—ki
e u—goshim— ! d—ll9esito di queste possono dipendere ™ose formid—˜iliD ™he interess—no
™erto i mission—riF fisogn— preg—re e molto ed —gire ™on l— m—ssim— prudenz—F ! ƒìD forse
un —ltro mir—™olo di hF fos™oX ri™onos™imento govern—tivo dei ƒ—lesi—ni ™ome ƒo™ietà
—tt— — possedere leg—lmente ! ™os— ™he ho già ™ome mission—ri @un— spe™ie di ente mor—le
PWR

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sui generis ™olle m—ssime li˜ertàAF ! ƒìD forse il ri™onos™imento dell— nostr— s™uol— di
„okyoF ! ƒìD il novizi—to (nitoF F F ˜elle e s—nte di—volerie per il ˜eneF F F e pens—re ™he l—
p—rte migliore l9—vete voiF end—te là ™he voi optim—n p—rtem elegistisF …n —˜˜r—™™io e
un ˜—™ioneF F F ehD se ™i vedremo —n™or— in questo mondo vedràF F F
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1935-7-30 /
gomp—iono @per ispir—zione milit—reD p—reFFFA —rti™oli sul giorn—le del uyushuFFF fisogn—
evit—re l— p—rol— uews @a hioA e non entr—re nell— questione dell— reg—lità di gristoD
non ™ompres— d— questi ˜r—vi gi—pponesiF pu sequestr—to —n™he un volumetto delle
vetture g—ttoli™heX per fortun— er— un— tr—duzioneFFF e f—r ™—pire ˜ene le p—role di qesúX
sl mio regno non è di questo mondoFFF 12
Grigoletto Giuseppe / 1935-8-2 / sacerdote salesiano, suo exallievo
„i ringr—zio per le preghiere genetli—™heF sl ƒignore ti rimeriti e ™ontr—™™—m˜iF …n —nno
di più d— render ™ontoF F F questo è per me il piùF
FFFƒ—nto hon €i—™enz—3 eh —vessimo t—nti ™onfr—telli ™osì e fossimo s—nti ™ome lui3
€er l— ™onos™enz— del qi—pponeF F F non è prudente s™rivereD ™hé s—re˜˜e ™estin—to o ™i
portere˜˜e gr—tt—™—piF ehD troppo po™hi in iurop— ™onos™ono questo gr—n popoloD e le
di0™oltà in ™ui si di˜—tte il g—ttoli™ismoF v— s™—rsezz— di mission—riF F F gi vorre˜˜ero
milioni in tutti i sensiF w— est heus in ssr—elF
FFF‚—™™ogli ™iò ™he vuoi e ™redi utileF s protei li ho studi—ti e m—i vistiF ƒe dovrò torn—re
e se s—remo viviD mi dir—iD e porteremo m—teri—le per ™—m˜ioF
FFFfisogn— ™he noi imiti—mo loroD se no non si pro™edeF fisogn— trov—r™isi e penso ™he
—n™he quelli ™he non ™redev—no del ™—soF F F w— vedi3 È sempli™emente ridi™olo giudi™—re
il qi—ppone ™oll— ment—lità europe—F
v— s™uol— medi— gi—pponese t—nto inferiore ™he superiore è ™ome le nostre @™inque —nni
l— medi— inferF e Q —nni quell— supFA tutte le nostre m—terie @s—lvo religioneD l—tinoD gre™oD
it—lFA vi è il ™ineseD mor—leD gr—nde import—nz— —l gi—pponeseD —ll— m—tem—ti™—X sussidi
did—tti™i modernissimi @™ome d— noiD ™on ™—rte stori™heD geogFD stori— n—tur—leD vedessi3AF
„i m—ndo pu˜˜li™—zioni volg—rissime per r—g—zziF F F pigur—ti3 ‚iviste s™ienti(™he in ogni
r—moF F F f—st—3 ƒe noD mi es—lto3 i ™ost—no niente in proporzioneF qr—nde impulso
—ll9edu™—zione (si™— e milit—reF yr—rio uni™o d—lle V —lle RES se™ondo i ™—siF xon (loso(—F
ghi non s— e non vede questo non può f—rsi ide— del €—eseF hunque l—vori—mo l—voE
ri—moF v— religioneD l— gongreg—zione deve d—re tutto questo e il molto di piùD ™he deve
12Per indicare Dio nella Chiesa Cattolica si usava la parola Tenshu (= Signore del Cielo), ma dopo la
guerra si incominciò a usare la parola KAMI di origine shintoista. Anche l'Imperatore era Kami. In
quei tempi, il nazionalismo esasperato controllava anche queste parole. Non si poteva usare Cristo
Re
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venire d— ˜en —ltro ™he d—lle quisquiglie studentes™heF ve s™uole profession—li e —gri™ole
@tutte troppo teori™heA fornite di tuttoF i poic v— gioventù vuol studi—reX è detto tuttoF
„orno d— „okyoF €er l9V di™em˜re lo student—to è in piedi e spero in—ugur—toF …n
—'—roneF €reg— ™he poss— trov—re per p—g—reF „i —˜˜r—™™io e ˜enedi™oF
Berruti Pietro / 1935-8-22 /, Vicario del Rettor Maggiore
ƒo u0™ios—mente dei prep—r—tivi per l— nostr— missioneF xon posso ™he ringr—zi—re ™olle
l—™rime —gli o™™hiD per™hé sono in disf—tt— t—le ed in t—le st—to d9—nimo ™he solo il ƒignore
vede e può ™—pireF ƒono soloD soloD soloF xon so se l9—m—tissimo hon ferruti poss—
v—lut—re per me l— forz— di t—le p—rol—F ehD se non ™i fosse qesùF F F
ƒi—mo —n™or— —ll— questione rong uong di ™ui i ƒuperiori sono inform—tiF ƒuppli™o i
ƒuperiori per il ˜ene delle —nime loro —d —™™ogliermi in qu—l™he student—to d9st—li— i due
™hieri™i pF e FF ve loro ™ondizioni (si™he e mor—li sono t—li ™he esigono t—le ™—m˜ioD e
lo dom—ndoFFF wi sem˜r— ne™ess—rio ! non sono ™—ttivi ! sono —mm—l—ti di ™orpo e in
un ™erto senso —n™he di spiritoD e si ™onvin™—no i nostri ™—ri ƒuperiori ™he t—li m—l—ttieD
purtroppo qui non possi—mo ™ur—rleFFF ƒono si™uro di f—re il ˜ene di queste —nimeD e
penso ™he servirà —n™he per mettere in ™—lm— gli —ltriFFF ed rong uong il ™hF erri è
gr—vissimo per s˜o™™hi di s—ngueF ƒi— f—tt— l— su— volontàF
Arri Carlo / 1935-8-22 /, studente di teologia a Hong Kong
sl ƒignore ti h— ™on(tto in ™ro™eF F F 13 ƒi— f—tt— l— ƒu— volontà3 ƒo del tuo ƒ—™ri(™ioF
e˜˜—ndon—ti (du™ioso in qesù e niente p—ur—F
ƒe qesù ti vuole ™on séD te feli™e3 weglio or— ™he dopoF ƒe ti l—s™i— in vit— s—no e
ro˜ustoD ™onsumer—i l— vit— per vuiF ƒe ti ™onserverà —mm—l—toD porter—i l— ™ro™e ™on
vuiF
gosì fe™e hon feltr—miF g—lmoD sereno e p—zienteF „utti preg—no e hon gim—tti nell—
su— povertà più di tutti e ™otidie m—ne et vespere ti invi— l— su— ˜enedizioneD ™he è poi
di qesù e w—ri—F
Braga Carlo / 1935-8-25 / Ispettore salesiano in Cina
ƒo delle ™ondizioni del povero erriF pi—t volunt—s heiF ƒe il ƒignore vorrà rimetterlo
t—nto d— poter sostenere il vi—ggio pensoX
—A™ he il meglio si— rinvi—rlo in st—li—D oppure
˜A potrei @se lui lo desider—A metterlo in un s—n—torio ™—ttoli™o in qi—pponeF xe s™rivo
—i ƒuperioriY tu senti il dottore ! mi rimetto tot—lmenteF ed ogni modo si™™ome le
13A Hong Kong, dove studiava teologia, aveva avuto sbocchi di sangue dovuti alla tubercolosi, da cui
più non guarì. Ritornato in Giappone diventò sacerdote e lavorò alcuni anni a Beppu, specialmente
per gli ammalati, dove morì nel 1943. Don Cimatti ne scrisse la vita.
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notizie sono di ™hieri™i @str—no ™he i superiori non s™riv—noF F F AD —ttendoX o meglio vedete
voi dirett—menteF
FFFxon mi m—n™—no spine qu—F †edo sgretol—rsi i pi—ni e le sper—nzeF ell— vigili—
dell9entr—t— in novizi—toD due di™ono —ddioF
uesti di rong uong ™hi in un modo ™hi in un —ltro si liquef—noF ƒono senz— person—le
e sono solo @—h se ™—pissi — fondo l— p—rol—3 €uò essere ™he —n™he tu si— ™osì3 ƒoloF F F AF
xoD vi è qesùF F F feh3 heo gr—ti—s e —llegriF „i —˜˜r—™™io e ˜enedi™oF
Barbaro Federico / 1935-8-31 / chierico, missionario in Giappone14
ve po™he p—role s™—m˜i—te™i mi h—nno f—tto ™—pire ™he —ndi—mo ˜enino e ™he il pro(tto
™9èF „i posso —ssi™ur—re ™he t—le pro(tto è ™ondiviso d—i superiori ! dunque f—rvi rius™ireF
evresti ˜isogno di un po9 di bue muto di ƒF „omm—so e di non f—rti t—nte volte dire le
stesse ™oseD d—l momento ™he s—i ™erto quel ™he devi f—reF
€er l9—ltro —rgomento leggi il geri— @mi p—re ™i si—no i pensieri sull— direzione spiritu—leA
e trover—i p—ne per i tuoi denti e ˜uone legn—te per l— tu— s™hien—F gor—ggioD pederi™oF
ghi non rinun™i—F F F ™hi non si umili—F F F ™hi non —m— di essere s™onos™iuto e stim—to
per nienteF F F è un9o™—D ™he non s— neppure l9— ˜ ™ dell— vit—F F F €reg—D l—vor— e st—9
—llegroF
Berruti Pietro / 1935-9-12 / Vicario del Rettor Maggiore
FFpin—lmenteD dopo le peregrin—zioni ™he d—t—no d—l IWPWD i nostri ™hieri™i possono trov—re
l— sede (ss—D e ™on ess— —n™he si può dire ™he lo student—to teologi™o h— il suo u˜i
™onsist—mF15
sl xovizi—to s—rà form—to d— hon „—nguy e d— un— de™in— di novizi @™ompresi i
venientiAF
hon „—nguy non potre˜˜e essere hirettore dell9uno e dell9—ltroD —lmeno in vi— provviE
sori—c
ƒe poi i ƒuperiori volessero —'ront—re il pro˜lem— di rong uong e permettere —l †isiE
t—tore di ri™hi—m—re i suoi studentiD —n™h9essi s—re˜˜ero — posto e forse rius™i—mo —n™or—
— s—lv—re qu—l™he sp—rse mem˜r—F ve lettere ™he unis™o di™ono pur qu—l™os—F gerto ™he
io non vi ™onos™o più i nostri ™hieri™iD e s—rà ˜en terri˜ile l— respons—˜ilità di ™hi fu ™—us—
dirett— o indirett— di questo st—to di ™oseF
hunque l— ™—s— ™9èF hom—ndo se posso tr—slo™—re là i (loso( del primo —nno ed
eventu—lmente tutti o p—rte dei teologi di rong uongF gosì ™om9èD fr—n™—mente ™he
14Don Barbaro che poi tanto lavorò nel campo della stampa, era arrivato da poco in Giappone. Insegnava
losoa ai chierici. Don Cimatti non gli risparmia osservazioni.
15A Tokyo nello stesso terreno della Scuola Professionale quest'anno fu costruito l'edicio per il noviziato
e poi quello dello studentato. Per questo si acquistò l'edicio di una scuola elementare messo in
vendita. Restarono in questa sede no al 1950 in cui furono trasferiti a Chofu, nella sede attuale.
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signi(™—to h— lo student—to in gin— per soli qi—pponesic €urtroppo ™he questi (gliuoli
sono perdutiF È il mio m—ssimo doloreD sono ferite ™he non si rim—rgin—no purtroppo
f—™ilmenteF ‚ovin—ti e nell— s—lute (si™— v—ri e più nell— s—lute mor—leF xon ™i ™—pis™o
proprioF F F pi—t volunt—s hei3
€er questo ho ˜isogno di ™hi —iuti hon „—nguy ™ui —0d—re —n™he l— direzione di questo
gruppo — meno ™he i ƒuperiori non inviino qu—l™he rinforzoF goll— p—rtenz— di hon
is™ursell ™he metto —l posto di hon €i—™enz—D16 mi —ssumerò l— direzione —n™he di quell—
residenz— @wiy—konojoAY m— se v—nno vi— i ™hieri™i rim—ngo li˜ero d—ll— s™uol—F gerto
™he il mio più vivo desiderio s—re˜˜e di org—nizz—re ™ome mi p—re doveroso lo student—to
— „okyoF wi tolg—no d—ll— wissione e f—ròF F F ed ogni modo il ƒignore non h— ˜isogno
di questo gu—st—mestieri ed —ltri f—r—nno —ss—i meglio di questo povero prete in tutti i
sensiF
Tassinari Clodoveo / 1935-9-13 /, studente di teologia a Hong Kong
i™™o l— rispost— —ll— tu— sempre ™—rissim—D un po9 pep—t—F17
v— prim— @letter—A er— di „—ssin—ri ! l— se™ond— è di „—ssin—riEuomoD e ˜isogn— pure
™he ti ri™onos™— t—leD e in tutt— l— re—ltàF @fene3 xon è questo ™he f—™™i— p—ur— — hon
gim—ttiD né deve f—r p—ur— — teF qrid—v— ƒ—nt9egostinoX ƒignoreD ™he ™onos™— meD e ™he
™onos™— te3AF
gome ti dissiX hon gim—tti h— visto e vede @non pens—re — visioni ! l—voro d— RH —nni
™oi giov—ni e ! non per mio merito ! sulle migli—i— di —llievi ho letto nel ™uore di tutti !
il tuoD il vostro è ™hi—rissimo per il povero hon gim—ttiA ! dunque ho visto e vedoY st—9
tr—nquilloF xon mi mer—vigli— l— tu— ™risiD glodoveo mioD e se ti fossi vi™ino ti d—rei uno
di quei ˜—™ioniF F F f—st—3F
uello ™he ti r—™™om—ndo è ritrov—re in te ed in hio l9energi— per rimetterti in ™—rregE
gi—t—F hue mezziX preghier— e umiltàF F F verso hio e verso i ƒuperioriF wi di™iX xon
oso più sper—re3F ƒuper˜i—D ™he p—rl—D e hioX ‚esiste —i super˜itD non è possi˜ile l—
preghier— in t—l st—toFFF
g—ro glodoveoD non ™9è ˜isogno di s™us— ! niente ti è sfuggito di irriverente per me !
ex —˜und—nti— ™ordis os lo™utus fuitF ƒt—9 tr—nquilloF „i ™onos™o e vi ™onos™o troppoF
€otresti —n™he per ipotesiD ™—ri™—rmi di ingiurie e ti suggerirei —ltre p—role più virulenteD
™hé non ™onos™ete voi l— miseri— mi—F €reg— e preg—te e f—te preg—re per meF
€er me il v—lore stori™o del p—ss—to @quindi dell— tu— letter—A h— questo v—loreX —™qu—
p—ss—t— non m—™in— piùF ghe v—lore —l presente h— l— rivoluzioneD x—poleoneD e™™Fc ƒìD
16Don Escursel viene trasferito da Beppu a Mikawashima. Provvisoriamente Don Tanguy aveva sosti-
tuito don Piacenza. Per riempire il vuoto creatosi nella zona di Miyazaki, Don Cimatti si assunse la
cura di Tano e Miyakonojo e in seguito anche di Takanabe.
17Don Cimatti rispose contemporaneamente a tre lettere del chierico Tassinari che si erano accumulate
sul suo tavolo mentre era a Tokyo.
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gli e'etti ! i sol™hi profondi ! le feriteF F F ƒì ri™ostruireF E id e™™o —llor— ™he h— r—gione
hon fos™oX v9—vvenire è nelle m—ni di hio ! —ttendi —l presenteF †orrei leggerti l9yper—
in musi™— di weyer˜eer hinor—h3F g—nt— l— pover— p—zz— rins—vit—X ehD non fu ™he un
sogno3 ƒF w—ri—D nostr— ƒignor— del perdonoD ™on™edi il tuo f—vore3F wettiti e mettetevi
@d—™™hé ti h—nno f—tto r—ppresent—nteA in quest— posizioneX sognoF F F ei sogni non si
deve ™redere di™ev— l— nonn— di hon fos™oDF €erdonoF F F dom—nd—to — hio e d—to —gli
uominiF ƒenz— di questo non edi(™her—i m—iF
g—ro glodoveoD —ssi™ur—lo pure — tuttiD hon gimF è tale e quale nei ri)essi vostri ™ome
è sempre st—toX —nzi per me l— lont—n—nz— —vvin™e —n™or di più ! e poi vorrei essere ™ome
ƒF €—olo per voi o ™ome ƒF pr—n™es™o di ƒ—lesX €i—ngere ™on ™hi pi—nge ! gioire ™on ™hi
gode ! f—rsi tutto — tutti F vo desidero e per qu—nto dipende d— me lo —ttuoF ev—nti
™on ™—lm—D ™on umiltà e o˜˜edienz— — s™rivere ˜ene l— p—gin— nuov— dell— vostr— vit—F
†i ˜enedi™—no qesù e w—ri— ™ome due volte —l giorno io vi invio d—l t—˜ern—™olo l—
˜enedizioneF
Ricaldone Pietro BS / 1935-10-1 /, Rettor Maggiore
Carità! Carità! Carità!18 L'Ospizio di Miyazaki per i poveri ve™™hi ed orf—nelli è un f—tto
™ompiuto —l ™ompletoF sl PW ƒettem˜reD s—™ro — ƒF wi™hele er™—ngeloD p—trono spe™i—le
del qi—pponeD er— solennemente ˜enedetto e in—ugur—to ™oi riti religiosi e ™iviliFFF wi
risuon—v—no —l ™uore le forti p—role di yz—n—mX ho˜˜i—mo f—re ™iò ™he è più gr—dito
— hioD ™ioè quello ™he f—™ev— xostro ƒignore qesù gristoD qu—ndo predi™—v— il †—ngeloX
andiamo ai poveriF purono sempre nostr— guid— i ri™ordi del nostro hon fos™o —i
mission—riX €rendete ™ur— spe™i—le degli —mm—l—tiD dei f—n™iulliD dei ve™™hi e dei poveriD
e gu—d—gnerete l— ˜enedizione di hio e l— ˜enevolenz— degli uominiFFFF
xel ™entro dell— ™ostruzione domin— l— ghies—D d—ll9—lto dell— qu—le l— st—tu— del ƒF
guore @di f—ttur— gi—pponeseA domin— ˜enedi™ente il Suo istitutoD ed un— sonor— ™—mp—n—
™oll9engelus s—lut— l— †ergine ƒ—nt—D grid— —mmonitri™eX ui si l—vor— — s—nti(™—re ™on
l— ™onsider—zione di qesù gristoD so'erente nell— person— dei più pi™™oli suoi fr—telliF i
t—le spirito inform—tore fu ˜en ™ompresoD voluto e re—lizz—to d—ll9—nim— di tutto questo
movimento s—ntoD il nostro Don CavoliD e d—l suo più fedele interprete Don LiviabellaF s
so™i delle ™onferenze di ƒ—n †in™enzoD ™he furono i dissod—tori di questo terreno fe™ondo
di ™—ritàD si ispir—no — queste direttiveF Le Figlie della caritàD giov—ni gi—pponesiD ™he
h—nno ™ons—™r—to generos—mente l— loro vit— per quest9oper— di ˜eneD vengono form—te
— quest— m—ssim—F s ˜uoni ve™™hietti e gli orf—nelli ™oll— preghier— quotidi—n— risentono
gli e'etti di quest— e'usione di ™—rità ™risti—n—F
18Questa lunga lettera di cui presentiamo solo una parte è un programma che prelude la fondazione
della Congregazione femminile della Carità.
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Chierici Salesiani / 1935-10-1 /19
ro ˜isogno di molte gr—zie —n™he per voi singoli e per lo student—to teologi™oF ƒiete ™—p—™i
di —iut—rmi — str—pp—re queste gr—zie d—ll— w—donn— del ‚os—rioc ƒuF F F €rovi—mo3
w— ˜—d—te ™he ˜isogn— ™he si—mo s—ntiD se noF F F
€FƒF È inteso ™he voi (nirete l— vostr— teologi— nelle —ttu—li ™ondizioniF ƒpero si potrà
miglior—re qu—l™he ™os—F €er i nuovi teologiD —n™or— ˜uioF v— w—donn— deve ™hi—rire e
de™idereF g—pitoc w—no dunque —l ‚os—rioF
Berruti Pietro / 1935-10-2 / Vicario del Rettor Maggiore
„orno d— un— serie di ™on™erti in zon— ys—k—Euo˜e e d— v—ri —˜˜o™™—menti ™on ƒF iF il
†es™ovoX ™ontinu—no press—nti le insistenze per l— nostr— —nd—t—D già promess— d—i ƒupeE
rioriF qli ho spieg—to le nostre di0™oltà (n—nzi—rie e penso ™he pi—n pi—no verremo —d
—™™ordi ™on™reti e per opere or—tori—ne e per s™uol— profession—leF È un ™—mpo immenso
d— inv—dere e più presto si f—rà meglio èF es™oltino i nostri ˜uoni ƒuperiori le preghiere
di questo povero ve™™hioF20 fisogn— ™onquist—re il qi—ppone —l ƒignore ™ol medesimo
sistem— di ™onquist— in uso presso di loro ! presto e l—rg—menteF F
FF†i è fr— noi l9sspettri™e delle piglie di w—ri— eF w—dre goglioloF gonst—t— ™he le
piglie di w—ri— eF sono nell9—ttu—le ™ondizione @™ioè l—vor—nti ™ome gongreg—zione proE
pri—A ™ome pes™i fuor d9—™qu—F snsiste ™he si ritorni —llo st—tus quo —nte ! — ™he si—
™on™esso il g—ppell—no — feppu ! ™he l— wissione sussidi le ypere mission—rie tenute
d—lle piglie di w—ri— eF21 È dunque un ritornoD ™heD ™oll9elemento —ttu—le ™he ™9è —ll—
direzioneD mi p—re rist—˜ilirà le ™ondizioni di vi™endevole dis—gioF h—ll9—ltr— p—rte non
ho person—leF sl ƒuperiore dell— wissione ™ur— ™ome sempli™e mission—rio due residenze
@„—no e wiy—konojoAF ƒe devo d—re il g—ppell—noD il mission—rio in pr—ti™— ™he ™os— mi
divienec ghiudo —n™he feppuc pr—n™—mente non so ™ome f—re per —™™ontent—rleD d—t—
l— povertà di person—le e di mezzi in ™ui mi trovoF
Escursell Pietro / 1935-10-2 / nuovo parroco di Mikawashima - Tokyo
i™™ole qu—l™he ™os— di qu—nto mi viene in menteF ƒono più ™he —ltro norme prudenzi—liF
ƒe vei f—rà un ™uor solo ™ol suo person—leD eseguendo ˜ene i ri™ordi di hon fos™oD penso
™he r—ddoppierà il ˜ene f—tto d—l nostro hon €i—™enz—F sl ƒignore ˜enedi™— e prosperiF ro
già f—tto l— su— present—zione — nome dei ƒuperiori — ƒF iF l9er™ives™ovo ™ui si presenterà
19Doveva trattarsi dei due chierici Dupont e Dal Fior che avevano iniziato in quell'anno presso il Gran
Seminario la loro teologia. L'anno seguente tutto il problema era chiarito.
20Se ne parlava da anni, ma la realizzazione in quei tempi fu impossibile. La scuola di Osaka fu aperta
nel 1949.
21Questa situazione era stata voluta da loro stesse, volendo esse lavorare liberamente per le loro opere
e non per la missione. La proposta di tornare alla situazione primitiva non fu accettata.
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™ol ƒigF hon „—nguy —l più prestoF hon gim—tti è sempre — su— disposizione per qu—lsi—si
evenienz—X l— vi™in—nz— poi di hon „—nguy e hon w—rgi—ri— f—™iliter—nno molte ™oseF
€‚yEwiwy‚se
E ƒF iF l9er™ives™ovo è suo ƒuperiore e™™lesi—sti™oD d— ™ui dipendeD ™ome p—rro™oD toE
t—lmente se™ondo le f—™oltà ™he le ™on™ederàD ™ess—no ™on questo tutte quelle ™he —vev—
in wissioneF
E ‚—™™om—ndo m—ssim— prudenz— —n™he negli s™ritti spe™ie —ll9estero e nei momenti
—ttu—liF
E ve r—™™om—ndo i ™onfr—telli ! non sono forti ! li nutr—D —˜˜i—no il ™onveniente riposoD
e di— loro di fronte —l ™—te™hist— o —d —ltri sempre l— preferenz—F €—rli ™on frequenz— ™on
loroF hon €i—™enz— —™™ett—v— ™ome giov—ni —iut—nti quelli ™he dimostr—v—no vo™—zione
ed er—no —mmessi —ll— nostr— mens— @me ne ™er™hi molti e ˜uoni ™ome —spir—nti ™hieri™i
o ™o—diutoriAF
E xon vogli— f—re modi(™—zioni di sort— del regimeD e™™F prim— di essersi impr—ti™hito
e —lmeno nihil innovetur di sost—nzi—le prim— del prossimo —nnoF
E pin™hé non s—rà provveduto medi—nte le piglie di w—ri— eFD l9or—torio s—rà mistoF
‚—™™om—ndo non ™i si—no preferenze @se ™i sonoD si—no d—ll— p—rte m—s™hileAFFF €reghi—mo
il ƒignore e f—™iliti—mo —l possi˜ile l9—vvento delle piglie di wF eF
E ysserv—re moltoD p—rl—re po™oD f—re —ss—iF
Colombara Vincenzo / 1935-10-15 / salesiano direttore, suo exallievo
wio ™—ro hon golom˜—r—D22
22Don Colombara gli scriveva spesso in poesia e Don Cimatti scherzando faceva lo stesso. Non è l'unico.
Se ne potrebbe fare una raccolta.
QHI

14 1935
v— ven— tu— poeti™—
ehD se gross— st—li—
™he m—i non si disse™™—D
gli si potesse d—r3
l— p—rte mi— p—teti™— del ™uor id or p—ss—ndo —d —ltro
sollevòF
ri™ord— —i mission—ri @futuriA
ƒe io non fo ™ile™™—D
™he il demonio s™—ltro
—lmen risponderòF
è ˜uon sussurr—torF
qr—zie di ™uoreD o —m—˜ileD
i sogni vision—ri
pel dono ri™evutoX
f—r sempre lor vederF
se˜˜en ho mente l—˜ileD
È ™ertoD solo questoX
ti voglio ringr—zi—rD
@dell— vit— mission—ri—A
ed il f—ttesimo —vuto
—more e s—™ri(™ioY
mi preme d9—nnun™i—rF
lo spirito tutto pesto
homeni™o e entonio
˜isogn— f—r venirF
@ƒe˜˜en person— sol—A
i pel divin servizio
h— gr—nde ™omprendonio
s—per —n™or— morirF
™os— diventeràc
v— f—nt—si— ™olor—
€reg— per luiD
sempre ™on forti tinte
l— stol— int—tt— ser˜eràF
le ™oseD e spesso indor—D
qr—zie delle notizie
fur˜—D (n—n™o il m—lF
™—re ™he tu mi d—i3
ƒi—no tutti d9un pezzoD
s ™hieri™i —hi3 sono dovizie
e ™orpoD e mente e ™uoreY
™he ti f—r—n ™rep—rF
sti—n lont—n d—l lezzo
€er rip—r—r lor gu—i
di vile impuritàF
gim—tti sen fuggìF
gonvert—no (n d9or—
i preferì i m—rtiri
il veroD sol selv—ggioD
dell9yrient—l missioneD
lo spor™o syF
fuggì d—i ˜rutti tiri
ellor diriger—nno d—vver
dei ™hieri™i di „orinF
— mille — mille l9—nime
w— ™orpo d9un ™—nnone
del ™ielo pel sentier333
li trovo —n™or tr— i piéF
snt—nto il gr—n qi—ppone
è lieto ™he l9st—li—
™om˜—tt— quell9orsone
per tutti sì ™rudelF
hon †F gim—tti k—kk—23 @a monsignoreD e™™ellenz—F F F fello eh3A
Ricaldone Pietro / 1935-10-16 / Rettor Maggiore
ƒono un po9 in rit—rdo ™ol mio rendi™ontoF
23In giapponese è la parola più onorica che su può dire a una grande personalità.
QHP

14 1935
ƒ—nitàX optimeD mi sem˜r—F w—h3 ƒi divent— ve™™hiF F F †edrà ™he per meD non —˜itu—to
—lle m—l—ttieD spero di d—re po™hi distur˜iF
v—voroX l9—nd—t— di hon is™ursell — „okyo @m—i un ™onfr—tello f—r ™osì volentieri l9o˜˜eE
dienz—A mi l—s™i— vuot— l— ™—s— di wiy—konojoF gosì or— v—do tre giorni là ! —l s—˜—to
e homeni™— — „—no e wiy—konojoF u—ndo i ™hieri™i s—r—nno — „okyo potrò st—˜ilirmi
làF gerto penso ™he i ƒuperiori penser—nno di —iut—r™i per™hé ™osì non si può ™ontinu—reD
™hé non si ™on™lude null—F
„okyo è lont—no ! lo l—s™io in m—no — quei ™—ri ™onfr—telliF f—di ™he qu—si metà dei
preti @e qu—li preti3A sono fuori dell— missione3 hio ™i —iutiF
€er il resto —l solito ! tento m—ntenere l— ˜uon— volontàX mi —iuti vei ™oll— su—
preghier—F
€er or— i ™onfr—telli ˜eninoF €er me il ™ru™™io vero è non poter —ttendere —i ™hieri™i
™ome dovrei ! r—™™om—ndo mi di—no —iutiD se no omnes perimusF €overe sper—nze future3
xotizie d— rong uong ˜uoneF ettendo disposizioni dei ƒuperiori di v—rio genereD
—n™he per il ghF erriD s—nto (gliuoloF ƒe non ri™evo ordiniD me lo ™ondu™o in qi—pponeD
diventerà il nostro p—r—fulmineF pi—t volunt—s heiF ghissà un —ltro feltr—miF F F
Tassinari Clodoveo / 1935-10-16 / studente di teologia a Hog Kong
xon —dont—rtiF v— tu— ™—rissim— meritere˜˜e un qu—dernoD m— spero me lo vorr—i f—re
risp—rmi—reF qr—zie delle tue osserv—zioniF F F e l—s™i—moleD t—ntoF F F —™qu— p—ss—t— non
m—™in— piùF s vostri superioriD voiD tu e hon gim—tti si—mo ™ome si—mo d—v—nti — hioX
™i perdoniD ™i —iuti —d edi(™—re eF F F —v—ntiF
gon hon gim—tti puoi p—rl—re sempre fuor di denti ! non temere quindi di d—re dispiE
—™eri — hon gimF @—n™he se non ™red— o ™redi—teF F F non ne ho m—i —vuti nessuno né d—
voiF F F né d—gli —ltriD ed il per™hé e sempli™issimoY ger™— di pigli—r tutto d—lle m—ni di
hioAF
u—nto provi or— sul desiderio del doloreD —vrà v—lore sommo se lo pensi ™osìD se no
diviene un— pos— stoi™— e null9—ltroF sl ƒignore ti di— modo di gust—re qu—nto s™ritto tr—
virgolette qu—ttro righe sopr—F
€rego ed o'ro i miei pi™™oli s—™ri™i( per i tuoi ™—riF ghe di fronte —l s—™erdozio ti rend—
™onto dell— re—ltà ™he è dovereF uindi niente ti tur˜i omni— possum in eo qui ™onfort—t
meF
FFF€er erriX ™he vuoic sn t—nti —nni di infermier—to ™redo di non —ver n—s™osto null—
—gli —mm—l—ti ! e non ˜isogn— illudere erriD —nzi @se ™osì pi—™e —l ƒignoreA si— il nostro
hon feltr—miX f—rà più lui ™he noi tutti insiemeF
„ieni e tenete l— posizione indi™—t—X l— ver—F „i —˜˜r—™™io e ˜enedi™oF
QHQ

14 1935
Bernardi Angelo / 1935-10-16 / studente di teologia a Hong Kong
€enso ™he non si— es—tto il tuo r—gion—mento sulle proveF F F uelle di ™ui p—rli sono le
prove um—neF qesù di™e ™hi—roX ui non ˜—jul—t cotidie ™ru™em su—m post me non
potest meus esse dis™ipulusF FFF†uoi essere tr—nquilloc w— ˜utt—ti un— ˜uon— volt— in
hio e —v—nti senz— p—ur—D f—9 quello ™he s—i e puoi senz— preo™™up—rti d9—ltroF
ƒe ™—m˜i—no il hirettore non è tu— ™olp— ! se provi di0™oltà nello studio non è tu— ™olE
p—F xoi si—mo invit—ti d—l ƒignore — f—re qu—nto possi—mo ™on ˜uon— volontà ! tent—ndo
ogni giorno di ™orregger™i di qu—l™he ™os—F „i ripeto @e ve l9ho detto in qu—nti toniF F F A
il per™hé è uni™oX u—nto non dipende d—ll— nostr— ™—ttiveri— è disposizione di hio e
˜—st—F
uindi ™—lmo e serenoD pens— — studi—re e — f—rti ˜uonoF
ƒìD ogni giorno ti r—™™om—ndo —l ƒignoreF FFF…nis™o quello ™he ho di fr—n™o˜olli ™he
desideriD purtroppo non li ho tuttiX —™™ett— quelli ™he invioF F F FFF
gor—ggioD engeloF v— met— si —vvi™in—F ellegro e ˜uono sempreF F F
Zerbino Pietro / 1935-11-18 /, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale
gongr—tul—zioni3 gomin™i — s—lireF qodo ™he presso il ƒuperiore in™—ri™—to delle missioni
™i si— un —m—nte ™ome te delle missioniF È ™osì r—ro trov—rneF xon voglio ™on ™iò p—rl—re
m—le dei nostri24 ˜r—vi ™onfr—telliF È vero per le missioni il noto dettoX sgnoti null—
™upidoF
€overo qesù mission—rio e povere —nime ™he h—nno ™osì po™hi —m—ntiF qr—zie pure del
Don ™he è meglio di tuttoY più ˜reve e più veroF F
FF gor—ggioD mio hon €ietroF sl ƒignore vedr—i ™he ti rimeriterà —˜und—nter di tuttoF
hi9 per me un— p—rolin— — w—ri— eF e — hon fos™oF hi9 ™osìX is—udite qu—nto vi
dom—nd— quel povero vostro —mi™oF F F F
Tassinari Clodoveo / 1935-11-25 /, studente teologia a Hong Kong
qr—zie delle t—nto ˜elle notizie ed esterne ed interneF È n—tur—le ™he ™i si—no gli —lti e
˜—ssi —n™he nel fervoreD il ™osiddetto monte dell— perfezione è un sistem— di mont—gne
e per s—lire il ™ulmine prin™ip—le vi sono —n™he v—ll—teF hunque niente timoreF v— vit—
dei s—nti in gener—le ™i di™e il l—to imit—˜ile loroD m— ™erto —vev—no —n™he loro gli —lti e
˜—ssiF F F
ƒìD sìD verrà —n™he per te l— ™omplet— ™onversioneX —m— l— w—mm— nostr—3 ƒt—9 tr—nE
quillo per le tue ™ose spiritu—liF ger™— di ™orrispondere —ll— gr—zi—F €er †—s™o l—s™i— f—re
—ll— €rovvidenz— ™he vede e provvede meglio di glodoveo e hon gim—ttiF
24Don Zerbino in questa nuova posizione d'ora in avanti diventerà un prezioso collaboratore di Don
Cimatti. Sarà il suo postino.
QHR

14 1935
€er il vostro st—to d9—nimo rigu—rdo —ll— vostr— posizione è n—tur—leD ed —n™he è n—tur—le
™he v—ri pensino — soluzioni ed —n™he si r—llentino nell9—'etto dell— wissioneF hon gim—tti
in ve™e vostr— f—re˜˜e ™osìX ƒtudiere˜˜e l— su— teologi— ™ome meglio potre˜˜eD l—s™i—ndo
l9—vvenire nelle m—ni di hio e vi di™e ™ome ƒF pr—n™es™oX ™he è di perditempo ™ostruire
™—stelli in pr—n™i—D qu—ndo ˜isogn— st—re in ƒp—gn—FFF ed ogni modo —n™he qu—ndo si
f—nno d—i vostri superiori osserv—zioniD ™he non p—iono merit—teD rispettos—mente si f—
osserv—re l— retti(™—D e poi si pro™ede senz— timoriF …n po9 d9umiltà l9—˜˜i—mo tuttiF
€rego per i tuoi di ™—s— e tu preg— per ™hi ti ˜enedi™eF
Chierici salesiani di Tokyo / 1935-11-28 /25
†i spero già —m˜ient—ti fr— le verzure e fres™ure di st—˜—shiEkuF ƒi —vvi™in— l— fest—
dell9smm—™ol—t— e prim— —n™or— ƒF pr—n™es™o ƒ—verioF gele˜r—tele ™on fede mission—ri— e
s—lesi—n—F
ellegri e l—˜oriosi eF F F lingu— in ˜o™™—F
e f—r˜—roX pensi ™he il PU di™em˜re è onom—sti™o del ƒigF hon „—nguyF €ens—re —
tempoF
Ricaldone Pietro BS / 1935-11-30 /, Rettor Maggiore
sn questo mese l— tr—nquillità dell— nostr— €refettur— epostoli™— fu mess— in org—smo
d— —vvenimenti di prim9ordineD —ttesi ™on lung— prep—r—zione e ™on —rdente desiderio di
tuttiF ve gr—ndi m—novre —nnu—li e l— †isit— di ƒF wF l9smper—toreF È l— prim— volt—
dopo se™oli ™he questo si e'ettu—v— — wiy—z—ki e può quindi ™—pire e imm—gin—reF F F È
di0™ile ™ir™os™rivere in ˜revi p—role l9impressione ™he si prov— qu—ndo si p—rte™ip— —
m—nifest—zioniD uni™— nel genere ™ome è quest—F fisogn— mettersi nello st—to d9—nimo e
d—l punto di vist— gi—pponeseFFF
el p—ss—ggioD si può essere ™ertiD è là tutto il popoloD tutto il ™uore del popoloD ™he
™olle —utorità risponde —ll9unisono —l ™uore dell— n—zioneFFF È vero nel senso letter—le
dell— p—rol— non si sente un— mos™— vol—reF È questo ™he impression—D ™he —vvin™eD ™he
™i f— dom—nd—reX w— dove si—mo or—c ! t—nto più ™he non si tr—tt— di silenzio p—ssivoD
m— —ttivissimo di mente e di ™uoreX €—ss— il nostro ƒovr—no3D ed in questo pensieroD
ed in questo —'etto sentitissimo il r—™™oglimento profondoD l9in™hino devoto ™he pre™ede
l9—vvi™in—rsi dell9—uto imperi—leD pre™edutoD ™ir™ond—to e seguito d—ll— no˜ile s™ort— di
prin™ipi e dignit—ri ed —l p—ss—ggio il rigu—rd—re ™on rispetto il ™orteoD ed e'ondersi
in quell— intim— e'usione di sentimentiD ™he solo un silenzio —ssoluto può d—r modo di
25I quattro studenti di losoa, accompagnati dal loro professore di Filosoa, il ch. F. Barbaro, erano
partiti alla volta di Tokyo da Miyazaki il giorno 21 novembre. Il nuovo studentato e Noviziato si
trovava allora in zona Itabashi-ku. Furono i primi a entrarvi. Vi restò no al 1950, in cui fu
trasportato alla attuale sede di Chofu.
QHS

14 1935
gust—reF sl ƒovr—no è p—ss—toF v— foll— ordin—t—mente ritorn— e l— ™—lm— su˜entr— ™ome
—l solitoF
Marella Paolo / 1935-11-30 /, Delegato Apostolico
xon le s—rà dis™—ro udire il risult—to (n—le delle gr—ndi m—novre e dell— visit— di ƒF wF
l9smper—tore — wiy—z—ki nei nostri ri)essiF E fil—n™io ottimoF xon fummo distur˜—ti per
null— s—lvo le pre™—uzioni e le dom—nde soliteF sn ferrovi— ˜uon— o™™—sione di p—rl—re —ll—
polizi—D e ˜uon— prop—g—nd—F ƒF wF inviò il suo r—ppresent—nte — visit—re l9yspizio nell—
person— del ƒigF srieD ™i—m˜ell—no di ™orteD di™onoD fr— i più quot—tiF pu soddisf—ttissimo
dell— visit— ed e˜˜e p—role lusinghiere di om—ggioF E hon g—voli ™ome r—ppresent—nte
dell9yspizio e˜˜e l9invito —l pr—nzo o'erto d— ƒF wFD dopo le gr—ndi m—novre — wiy—konojo
ed e˜˜e —n™he spe™i—le invito —l gr—n ri™evimento di wiy—z—kiF E v— ™risti—nità ed i
mission—ri —lline—ti v—rie volte —l p—ss—ggio di ƒF wF fe™e ˜uon— prop—g—nd— di sé nei
posti —ssegn—tiFFF ell9ultimo p—ss—ggio di ƒF wF i nostri ™hieri™i s—lesi—ni furono s—lut—ti
milit—rmente d— su— w—estàF
„utte queste ™ose vedute e rese di pu˜˜li™— r—gione fe™ero ˜uon— impressione in tutti
e ™onsol—ronoD m—n™o — dirloD noiF heo gr—ti—s di tuttoF
Ricaldone Pietro / 1935-12-4 /, Rettor Maggiore
Studio e lavoroX ™ome posso ! tempo d— leggere e studi—re ™on ™—lm— è r—roF xei vi—ggiF F F
m— ordin—ri—mente dormoF F F i ne ho t—nto ˜isogno di l—voro per™hé è l— mi— s—lute in
tutti i sensiF
gome sono or—D posso f—re ™os™ienzios—mente i miei doveri di ƒuperiorecFFF xon posso
™erto —ll9smm—™ol—t— trov—rmi —ll9in—ugur—zione dello student—to ! néD se non trovo ™hi
mi sostituis™e per le ƒsF wesse domeni™—liD non —ndrò neppure in™ontro —i nuoviF p—rò di
tutto per —nd—re —l xovizi—to @inizioAFFF ell9smm—™ol—t— ˜enedizione del nuovo student—to
! ™he penso s—rà f—tt— d— ƒF iF l9er™ivF di „okyoF erriv—ti i nuovi inizio del xovizi—to
@penserei il giorno di x—t—leA ™on ™inque it—li—ni e ™inque gi—pponesiFFF wi p—iono ˜uoni e
speri—mo ™he il novizi—to li perfezioneràF veiD —m—tissimo €—dreD preghi e f—™™i— preg—reF
ge ne sono t—nti —ltriD m— ho ™hiuso gli ore™™hi ! ho ˜isogno ™he mi diventino prim— e
presto ˜uoni preti e poi s—r—nno ottimi s—lesi—niF
xon le n—s™ondo ™heD ™ome ho veduto t—nt— gr—zi— di hio per —ltre missioniD E spe™ie di
preti ! ho —vuto un— s—nt— invidi— e ho proprio ™on™lusoX xon sono ™—p—™e di str—pp—re
—i ƒuperiori le gr—zie ™he ™redo ne™ess—rie ! o i nostri ˜uoni ƒuperiori non ™onos™ono il
qi—ppone ! noD non lo ™onos™onoD oppure non possono @e penso ™osìAF gome tutti i misE
sion—ri —ttendono l9or— di hio per questo gr—nde smpero @WU milioni di —˜it—ntiD ™ensimF
IWQSAD ™osì i mission—ri e s—lesi—ni del qi—ppone —ttendono l9or— dei ˜uoni s—™erdoti ™he
—iutino il povero hon gim—tti nelle opere vit—li dell— wissione e dell— gongreg—zioneF
QHT

14 1935
Chierici salesiani di Tokyo / 1935-12-5 /
pest— dell9smm—™ol—t—3 €enso —ll9otto di™em˜re IWRIF ve t—ppe dell9yr—torio di hon
fos™o3 ve t—ppe dello student—to del qi—pponeX yyodo @wiy—z—ki ! IWPWEIWQHAD „—k—nE
—˜e @IWQHEQQA ƒemin—rio @IWQQEQRAD ƒemin—rioEwiy—z—ki @IWQRAD wiy—z—ki @IWQSA ! V
hi™em˜re IWQS nell9—nno delle nozze d9oro26 delle nostre wissioniD ˜enedizione dell— ƒede
(ss— @— „okyoAF
en™he noi ™ome hon fos™oFFF xe godo e spero ™he il tr—pi—nto de(nitivo si— e0™—™e in
tutti i sensiD ™ome lo fu per hon fos™o l— pover— tettoi— €in—rdiF
v— vostr— è miglioreD m— deve essereD ™ome quell— spiritu—lmente p—rl—ndoD ™ioé pover—
ed umileD ™—ld— di —more f—mili—reD p—lestr— e fu™in— di studio e form—zioneFFF i voiD
™ome quei primi —llievi di hon fos™oD ne siete gli inizi—toriF h—ll9—l˜— si può prevedere il
meriggioF ƒ—nti(™—te l— ™—s— erigendo —l ƒF guore un trono su ™ui igli regni senz— riv—liF
wi siete presenti e vi vedo ™hi—rissim—mente più ™he se mi foste vi™iniF †i ˜enedi™— il
ƒignoreD mentre di ™uore vi —˜˜r—™™io in gorde tesu et w—ri—eF
Ricaldone Pietro / 1935-12-8 / Rettor Maggiore
gome vede è l— fest— dell— w—mm—F pr— po™o — „okyo ƒF iF l9er™ives™ovo ˜enedirà l—
nostr— nuov— oper— @nostr— a intendo s—lesi—n—AD il nostro student—to (loso(™o e teologi™oF
€osso ™—nt—re il nun™ dimittis ™he missione e ƒo™ietà h—nno le loro ˜—siD m— sempre si—
f—tt— l— divin— volontàD pur essendo oggi in ven— di ™—nt—rloF
†oglio p—ss—re proprio oggi —l™uni ist—nti ™on veiF heo gr—ti—s — qesù ™he mi ‘h—“ f—tto
s—lesi—no e ™on vui — w—ri— smm—™ol—t— e — hon fos™oD ed —n™he vei preghi per meF
h— „—no sono dis™eso — wiy—konojo ! (nit— l— funzioneD torno — „—no ove ™hiudi—mo
™on un po9 di —™™—demi— — w—ri— e dove un povero giov—ne —mm—l—to —ttende ™he gli
porti qesùF
FFFgi —iuti ™olle preghiere e m—nd—ndo™i qu—l™uno in —iuto ! o —lmeno mi di— l9—utorE
izz—zione di d—r wess— —i nostri ™—ri ™o—diutoriF F F —d esF — w—™™—rio ™he è qui presente
e ™he desider— ™on me ˜—™i—rle l— m—no e r—™™om—nd—rsi —lle sue preghiereF xuov—mente
— nome di tutti ˜uone feste e ™—pod—nnoF
Cecchetti Albano / 1935-12-9 /, missionario salesiano in Giappone
g—rissimo hon ge™™hettiD per gli —iuti ™—pirà ™he hon gim—tti non può —l sei del mese
d—re qu—nto è solito d—re —ll— (neF wi —s™oltiX se il ƒignore l9h— mess— dove vei èD è —n™he
per™hé si impr—ti™his™— di —mministr—zione sull— ˜—se dell— povertà s—lesi—n—F hunqueD se
le sue us™ite sono quelle prospett—teD vei deve dom—nd—rsiX posso f—re qu—l™he risp—rmioc
sn ™he p—rtecF xon le p—reD —d esF ™he i vi—ggi si—no un po9 in ™ifr— gross—c sdem l— post—F
26Nozze di diamante. Anche qualche data è stata corretta. Don Cimatti non poté essere presente
all'inaugurazione.
QHU

14 1935
vei veri(™— di t—nto in t—nto il prezzo delle derr—tec el™uni —™quisti ™he si possono f—re
—ll9ingrossoc snoltre l— ™u™in— gi—pponese se è l—s™i—t— —ll— li˜ertà dei gi—pponesi ˜—di
™he ™ost— più dell9europe—F
ƒono —rgomenti dolorosi per noiD ™he sem˜r— si vogli— —nd—re — ™ont—re i ˜o™™oniD m—
˜isogn— pure —ver o™™hio —n™he — questoF †i è l— ™—rneD il pes™eD vi sono pes™i ™he ™ost—no
più dell— ™—rneF
Tassinari Clodoveo / 1935-12-10 /, studente teologia a Hong Kong
€er™hé il qi—ppone non veng— fornito di pretiD penso si—D per™hé più si ™onos™ono le
ne™essità di t—le p—ese e di persone ™onvenientiD più si vedono le di0™oltàF
€uò essere —n™he @ed è ™erto ™osìA dipend— d—ll9imperizi— di ™hi è —ll— test—F †oi lo
s—peteX dom—ndo person—le e non personeD se no f—™™io l— mi— volontàF h9—ltr— p—rte il
qi—ppone è l9ultim— delle wissioniD l— più nuov—D e si pens—D forseD l— meno ˜isognos—X
—ltre missioni —ttendono d— —nni e forse or— solo sono es—uditeF
ed ogni modo verrà —n™he l9or— per il qi—pponeF F F s preti verr—nno in seguitoF F F †oiD
fr— non molto e i nostri gi—pponesi ™he si prep—r—noF ‚i™ord—D glodoveoX più il ƒignore
™i f— stent—re e più ™i ˜enedi™eF qu—rd—X in IH —nni @V di l—voroA oltre SH semin—risti
indigeni di ™ui I teologoD R (loso( e già S novizi gi—pponesi e migli—i— di giov—ni e oltre
QHH ™ooper—toriF gos— ti di™e questoc
u—ttro fond—zioni prett—mente s—lesi—ne — „okyoD V residenze nostre @terreni e ™—seA
in missione ! molte ™—se —0tt—te ed un ospizio di oltre IHH ri™over—ti — wiy—z—kiF F F
€ens— — „okyoD pens—F F F in qi—pponeF ƒono i mir—™oli di w—mm— eusF e hon fos™oF
ƒ—i per™héc €er™hé poveri e t—rt—ss—ti d—l ƒignoreF e˜˜i fedeD glodoveo e vedr—i ˜en
—ltroF F F
Cecchetti Albano / 1935-12-11 /, missionario salesiano in Giappone
veiD ™on fuo™o di (l—D s™rive ™—rtoline su ™—rtoline ! tre di (l— ! oggi un— ! e non pensi
™he —rrivino un— —ll— volt—D ™hé l— post— non p—rte tutte le oreF vei invi— — wiy—z—ki e
hon gimF è — „—no o — wiy—konojoX ™omprende i rit—rdiD e in molte ™ose non ™9è m—teri—
d— rispondereFFF
v— (n—leX terreno sterile @dovunque è ™osì3AY prete in™—p—™e di tutto @preghi e f—™™i—mo
quel ™he possi—mo3AY person—le idem @vi—3 sl ™uo™o f— ™u™in— e spes—Y il ve™™hio pulizi—Y
xishid— qu—l™he ™os— f—3AY i mezzi nulli @per vivere il ne™ess—rio l9h— e per qu—l™he ™os—
d9—ltro3AF
hunque non es—geri—moF ƒi™uro3 hio provvederàD m— ˜isogn— ™he noi f—™™i—mo quel
™he possi—moF eiut—ti ™he il ƒignore ti —iut—F …n ™hieri™o mi s™rivev— ieriX hon ge™™hetti
mi di™e sempreX fisogn— insistereF vei lo f— ™on hon gim—ttiD e hon w—rgi—ri— lo f—
™on vei FFF xon si mer—vigli dunqueF i qesù non insiste sempre vi™ino —ll9—nim— nostr—c
ellegro hon ge™™hettiF sn €—r—diso st—remo meglioF
QHV

14 1935
Circolare Salesiani / 1935-12-12 /
qià d— p—re™™hio tempo sono presso di voi i nuovi ™onfr—telli tiro™in—ntiF gredo mio
dovere f—rvi ™—ld— r—™™om—nd—zioneD —n™he — nome dei ƒuperioriD —0n™hé il tempo di
prov— ™he de˜˜ono p—ss—re presso di voi si— d—vvero fruttuoso per l— loro form—zioneF
IF xon potendo voi f—re tutto qu—nto è pres™rittoD f—tevi —iut—re d— qu—l™he —ltro
™onfr—tello D m— pro™uri—mo ™he le —ltre o™™up—zioni non ™i distolg—no regol—rmente
d— questo nostro troppo import—nte dovereD le ™ui ™onseguenze gr—v—no sull9—vvenire
di tutt— l— missione e oper— s—lesi—n— in qi—pponeF
PF vo ƒtudent—to h— potuto form—re solo (no —d un ™erto punto questi nostri ™onfr—telE
liD quindi dovete voiD ™ome ™om—nd— l— regol—D tr—sform—rvi in m—estri di noviziD in
™onsiglieri per lo studio e per l— dis™iplin—D in direttori per tutto il restoF ƒolo ™osì
formeremo in seguito dei ˜uoni pretiF
QF †i r—™™om—ndo poi qu—nto so e posso di d—r loro ™omodità di un ˜uon studio di
gi—pponeseF s s—™ri(™i ™he f—remo in questo s—r—nno rip—g—ti —d usur— in futuroF
€ensi—mo —lle nostre dolorose esperienzeF €urtroppo ™he (nor— non —˜˜i—mo d—to
tropp— import—nz— — questo insegn—mentoD e me ne dolgo ™on ™ru™™io vivissimo per
le gr—vi ™onseguenze ™he ne deriv—noF ‚ip—ri—mo dunque per qu—nto è possi˜ile il
p—ss—toF xon l—s™i—mo i ™hieri™i ! ™he —vr—nno — (ne d9—nno l9es—me di l—tino e di
gi—pponese d— un— ™ommissione —pposit— ! li˜eri di sé in questo e negli —ltri studiF
en™he il hs‚i„„y‚sy mission—rioD ™he s—rà di prossim— pu˜˜li™—zioneD st—˜ilis™e ™he il
mission—rio prim— di —™™ingersi —l l—voro di —postol—to dovrà su˜ire l9es—me di gi—pponeseF
e voi lo st—˜ilire le norme —l rigu—rdoD m— —ssi™ur—tevi ™he per t—le studio non ˜—st— l—
™onvers—zione ™oi r—g—zziD né i pi™™oli dis™orsetti o il f—r re™it—re il ™—te™hismo et simili—F
fisogn— ™he —˜˜i—no uno studio metodi™o eD per qu—nto è possi˜ileD regol—reF
Ricaldone Pietro BS / 1935-12-29 /, Rettor Maggiore
gome vede ve s™rivo d— „okyoD ed ho voluto s™egliere l— d—t— PW hi™em˜re3 hie™i —nni f—D
proprio nel pomeriggio di questo giornoD il primo nu™leo dei s—lesi—ni p—rtiv— d— qenov—
per il qi—pponeF sl IWQS (n—lmente ™i —pre il ™uore —ll— m—ssim— ™onsol—zione s—lesi—n—F
È un f—tto ™ompiuto il xovizi—to ƒF guore — „okyoF …ndi™i re™lute @™inque it—li—ni27 e
sei gi—pponesiA h—nno in™omin™i—to nel nome di hon fos™o il loro novizi—to il PV hi™emE
˜reF sl ™uore si dil—t— —lle più pure gioie per™hé ™ome in missione ™ol ƒemin—rio l9—vvenire
dell9oper— s—lesi—n— h— l— su— r—di™eD ™he —uguri—mo poss— dil—t—rsi in fertile terrenoD
27Sono i chierici G. Manganelli, A. Moriggia, G. Perego, Fr. Rossi. Insieme erano arrivati: Don G.
Rodriguez,e i coadiutori G. Ferrari, St. Paulin. Da tener presente che i chierici non avevano ancora
fatto il noviziato, erano sui 16 anni. Lo faranno con i primi giapponesi.
QHW

14 1935
moltipli™—ndosi in ™opiosiD )oridiD ro˜usti virgultiD —nime generose di giov—ni h—nno già
™ompreso l9—more di hon fos™o per l— gioventù e vogliono ™on vui l—vor—re seguendo le
sue s—nte orme per il ˜ene dell— p—tri—F gome non esult—rec gome non f—r sprigion—re
d—l più profondo del ™uore l9inno dell— ri™onos™enz— —l ƒignorec i ™on vui —i ƒuperioriD
—gli ottimi ˜enef—ttori ™he ™i h—nno —iut—to — re—lizz—re qu—nto ™i sem˜r— —n™he or— un
sognoc
id —™™—nto —l xovizi—to è in—ugur—to proprio in questi giorni lo ƒtudent—to piloso(™o
e „eologi™o s—lesi—noF v9otto di™em˜re fu ˜enedetto solennemente d— ƒF iF wonsF gh—mE
˜onD er™ives™ovo di „okyoD p—dre e ˜enef—ttore dei ƒ—lesi—niF ir—v—mo in quel giorno tutti
nelle ™ondizioni di spirito del nostro hon fos™o —ll9in—ugur—zione dell— tettoi— €in—rdiF
Ricaldone Pietro / 1935-12-30 / Rettor Maggiore
qr—zie dell— su— ™—rissim— e degli —uguri ™he tutti gr—dis™onoF
u—nto —l suo r—gion—mento lapalissiano non volevo rispondereY poiD pens—ndo ™he er—
mio dovere provvedere ™ome posso —i miei e ri™ord—ndo l— p—rol— del ƒigF hon ‚in—ldi
gu—i se non ™hiedi3 e più quelle di qesùX €etite et —™™ipietisD puls—te et —perietur
vo˜isD e™™FD f—™™io presente — vei @™ome l9ho f—tto —l ƒigF hon qir—udi e —i ƒuperiori !
se il ƒigF hon qir—udi ™rederà opportuno —v—nz—re l— pr—ti™—A ™he oltre le ri™hieste ™he
ritengo opportune per lo sviluppo dell9yper— nostr— in qi—ppone ! venendo dei momenti
di ne™essità ! è mio dovere insistereF
v9esitoD lo soD non dipende d— meD m— il ™hiedere l9elemosin— è mio stretto dovereF
uesto povero ˜uono — nienteD ™he i ƒuperiori si ostin—no — l—s™i—re dov9èD h— sulle sp—lle
l— ™ostruzione dell— s™uol— @vire SH mil—AD gli si —0˜iò il novizi—to @QH mil— lireA ed or—
—ttende di essere —iut—to d—i ƒuperiori per ™oprire le spese dello student—to @vire SH
mil—AF i™™o quello ™he dom—nd— ™on insistenz— —i ƒuperiori nelle forme ™he ™reder—nnoF
€ossi˜ile ™he non vogli—no proprio —iut—rmic
ro impegni ™on pro™ure e ™on ˜—n™heD e non posso l—s™i—re i ™onfr—telli senz— m—ngi—reF
i™™o l— mi— pover— ri™hiest— ™he —0do — hon fos™o e — w—ri— eusili—tri™eF
ve ho già detto in —ltre ™ome ™i trovi—mo —l momentoD ™ogli —mm—l—tiD st—n™hiD e™™F
hio ™i —iuti e —n™he il nostro €—dre ƒuperiore ™ol gonsiglio ƒuperioreF
wi ˜enedi™— e ™on me tutti i ™onfr—telliF
Mantegazza Giovanni / 1935-4 ~ 1935-12 /,
QIH

14 1935
ch. Salesiano studente di losoa in Giappone28
5 aprile
r—˜e (du™i—m in homino ex toto ™orde tuo et ne innis™—ris prudenti—e tu—eF Abbi
ducia in Dio con tutto il cuore e non appogiarti alla tua prudenzaF
24 maggio
w—ri— desider— d— te m—ggior remissività di giudizio e di p—rol— sull— ˜—se dell9umiltà
13 agosto
ƒempre gr—dite le tue notizie e preg— per me ™he ti penso ™otidieF em— l— w—donn— e
hon fos™oF
21 novembre
sn silentio et in spe erit fortitudo tu—F La tua forza è nel silenzio e nella speran-
zaF wonstr— te esse m—trem F F F F yr— indesinenterF Mostra che sei la MadreFFF €reg—
™ontinu—mente v—˜or— l—˜or— l—˜or— indesinenterF Lavora, lavora, lavora continuamente
9 dicembre 1935
‚ingr—zi— il ƒignore ™he sei lont—no e st— in gu—rdi— qu—ndo vengoF F F F v9import—nte
è ™he si— ™ome ti vuole il ƒignoreF g—lmo di spirito eF F F lingu— tr— i dentiF ve foto
m—gni(™heF ger™— di fotogr—f—re in te qesù sempreF „utti s—lut—no e vogliono essere
ri™ord—tiF
17 dicembre
fuon x—t—leD (ne e prin™ipio d9—nnoF €reg— per meF qesù ti ™on™ed— s—nitàD l—˜oriosità
e s—ntitàF
„uo —'F hF †Fgim—tti s—lesi—no
28Mettiamo qui questi bigliettini trovati tra le carte di Don Mantegazza dopo la sua morte. Arrivato in
Giappone nel gennaio 1935 dopo il noviziato, i primi mesi li passò a Miyazaki dove cominciò lo studio
della lingua e della losoa. Alla ne di novembre lo studentato fu trasferito a Tokyo-Nerima-ku.
Dopo il tirocinio a Miyazaki egli fece gli studi teologici a Tokyo dove nel 1943 fu ordinato sacerdote.
Mettiamo di seguito questi bigliettini di Don Cimatti, per far vedere come egli dirigeva ciascuno dei
suoi giovani confratelli. Lo stesso anche per gli anni seguenti no al 1941.
QII


15 1936
pigur— ISFIX ƒhf in form—zione IWQT
QIP

15 1936
RG es™e €vex„e‚…w gyvvig„sy ™—t—logo degli esempl—ri r—™™olti
UG „orn—no i ™hieri™i d— rong uongF el™uni sono torn—ti in st—li—
WG isF ƒpF €redi™—ti d— €Fw—tteo
IPGV hon „—ssin—riD hon fern—rdiD hon fr—ggion ordin—ti ƒ—™F e wiy—z—ki
IPGPP —rriv—no hon pF fovioD qF pigur—D …F ‚om—niD prF irdöD ghieri™iF
xF g—ldiroliD eF grev—™oreD vF hel golD wF vorenziD iF q—lloD†F ƒ™r—zzoloD
wFgurr—nD prF hroh—nD go—diutori ƒtF fe—llesioD gF g—mn—sioD qF pornerD
qF x—gy
IPGPW professione del ™hF ekimotoD xishimur—D ™o—dF „—teishiD ™hFqFw—ng—nelliD
eFworiggi—D qF€eregoD prF‚ossi e™™F ve †s„„y‚se hs hyx fyƒgy opE
erett— in Q —tti ™on prologo
Superiori Maggiori / 1936-1-1 /
È ™ol senso di più profond— gioi— ™he ™omuni™o ™he il PIGIPGIWQS il €refetto di „okyo
™on™edev— il he™reto di —pprov—zione leg—le dell— ƒ™uol— €rofession—le hon fos™oF È il
primo p—sso per il p—reggio ™ompleto dell— s™uol—F ƒe le ™ose pro™edono ™on regol—rità
potremo se™ondo le leggi gi—pponesi entro R —nni —vere il he™reto govern—tivoF
FFF…n— volt— ™he l— ƒ™uol— —˜˜i— il suo ri™onos™imento leg—le de(nitivo si h—nno di diritto
sussidi per p—rte dell— €rovin™i— e del qoverno ™onforme —lle leggiD e —ss—i rilev—nti per
le s™uole profession—liF1 €ens—ndo ™he tutte queste pr—ti™he ™i furono f—™ilit—te d—lle
eutorità ™entr—liD mentre do˜˜i—mo ringr—zi—re il ƒignoreD ™i d—nno —0d—mento dell—
˜ontà e ne™essità dell— pr—ti™— stess—F sn tutte queste pr—ti™he leg—li noi vi ri™onos™i—mo
veri mir—™oli di w—ri— eusili—tri™e e hon fos™oF
Circolare Salesiani / 1936-1-10 /
h—ll9st—li— e in genere d—ll9estero sono ™ess—te qu—si tutte le o'erte diretteD quelle indirette
è un pro˜lem— ri™everleF …rge quindi —ttener™i mordi™us —lle disposizioni dei ƒuperiori e
nei limiti di un— giust— e r—gionevole e™onomi— studi—re le forme più utili per f—r fronte
—ll9—ttu—le situ—zioneF snterrog—te —n™he i ™onfr—telli e di ™omune —™™ordo l—vori—mo per
f—r fronte — quest— gr—ve situ—zioneF ‚—™™om—ndo però viv—mente ™he si teng— ™onto
dello st—to s—nit—rio dei ™onfr—telliF w— in modo spe™i—leD mentre il ƒignore ™i prov— in
queste formeD e spe™i—lmente in questo momento in ™ui —n™he l— s—nità di v—ri ™onfr—telli
1Già da quei tempi, come pure adesso, le scuole private in Giappone sono equiparate alle scuole
pubbliche e ottengono aiuti dal governo e dalle provincie.
Questo ha favorito lo sviluppo
dell'educazione
QIQ

15 1936
è s™oss—D pro™uri—mo di preg—re —ss—i e di miglior—re in tutte le forme possi˜ili l— nostr—
™ondott— per —ttir—reD insieme —ll9osserv—nz— es—tt— delle disposizioni dei ƒuperioriD le
spe™i—li ˜enedizioni del ƒignore su di noi tuttiD e sulle opere nostreF
Circolare Salesiani / 1936-1-13 /
†oi s—pete ™he le nostre m—ssime ne™essità sono le vo™—zioniF wi r—™™om—ndo ™he in
questo l—voro ™i dimostri—mo veri s—lesi—niF ‚i™ord—te il ƒemin—rioD ri™ord—te il xovizi—toF
es™olt—te il grido di questo vostro fr—telloX hi—mo —ll— ghies— dei ˜uoni ministriD —ll—
wissione dei ˜uoni ™—te™histiD —ll— gongreg—zione dei ˜uoni s—lesi—niF goll— preghier—D
™ol ˜uon esempioD ™oll— persu—sione e nelle forme ™he voi ™onos™ete e0™—™iD di—mo —ll—
ghies— quest— ™onsol—zioneD — qesù questo reg—loF i metti—mo™i su˜ito —ll9yper—F ƒ—pete
™he —˜˜i—mo ˜isogno di person—le di ogni genere per —ssest—re le opere e per —mpli—re
l— zon— di ˜ene — noi —0d—t—F xon solo ™hieri™iD m— ˜uoni ™o—diutori e —iut—nti di
™—s—D ™—te™histiD l—vor—tori dell— terr—D insegn—ntiD e™™F €ersu—di—mo™i ™he d—ll9estero il
person—le —ndrà sempre più diminuendo e —˜˜i—mo ˜isogno di form—r™i —l più presto
person—le nostro sul postoF
Ricaldone Pietro / 1936-1-16 /, Rettor Maggiore
€er me null— di nuovoY s—lvo l9impossi˜ilità di —ttendere — tuttoF hon g—voli —mm—l—to
di itterizi— ne —vrà per un pezzoD hon vu™ioni in st—li— ! in missione v—do qu— e làY
non posso in ™os™ienz— l—s™i—re le ™—se @wiy—konojoD „—k—n—˜e e „—noA2 senz— nessunoD
e d—lle due prime dipendono numerose sottoresidenze — ™ui mi sforzo di p—ss—re —lmeno
un— volt— —l mese per d—re il ™onforto dell— ƒF wess— —i ™risti—niF v— s™omp—rs— di hon
€i—™enz—D il tr—s˜ordo per le opere nostre di „okyo dei ™onfr—telli miglioriD h— l—s™i—to
l— missione in ˜ollett—F gon(do ™he i ƒuperiori mi veng—no in —iuto non nell— prossim—
spedizioneD m— su˜itoF ed ogni modo ognuno f—rà il suo dovere usque in (nemD —n™he —
™osto dell— vit—F F F i se questo —vvenisse per meX „e heumF F F
ehD è terribile l9ev—ngelizz—zione di questo popoloF i —llor— ™i si—mo d—ti —lle opere
™he però esigendo l— presenz— del mission—rioD —mm—zz—no l9ev—ngelizz—zioneF hilemm—
sp—ventosoF F F
i™™o per™hé ™i si—mo ˜utt—ti —lle vo™—zioniF F F w— i fruttiD — qu—ndoD o ƒignorec xe
vuol sentire un—c FFF hue f—™inorosi ™he mettono in su˜˜uglio il ƒemin—rio e tr—s™in—no
™on sé un— quindi™in— di ™omp—gniF F F i p—rtonoF gosì il ƒignore dà modo di elimin—re
un— mezz— dozzin— ™he —vre˜˜ero d—to d— f—re in seguitoF ehD terri˜ile ™—r—ttere3F F F wi
sem˜r—v— di essere —i tempi di hon fos™o qu—ndo (oriv—no le ™o™™—rdeD li˜ertàD e™™F in
ƒemin—rio ! identi™he s™ene3 3
2Notare l'estrema carenza di personale. Don Cimatti oltre al lavoro di direzione dovette attendere a
tre parrocchie distanti tra loro decine di kilometri.
3Don Yamaguchi, salesiano, allora aspirante, dice che la protesta era contro il modo di fare del direttore.
QIR

15 1936
ehD ƒigF hon ‚i™—ldoneD ™i —iutiD ™i —iutiD ™i —iuti in tutti i sensiD spe™i—lmente questo
povero ™he vei si ostin— — titol—re di Monsignore3
Dal Fior Luigi / 1936-2-22 / chierico, missionario in Giappone
qr—zie delle ˜elle notizieF ettento — non l—s™i—rti in)uenz—re l9—nim— d—ll— musi™— —
dis™—pito del restoF ghi ti s™riveD —ll— tu— etàD er— piùD —ss—i più p—zzo di te per l— musi™—F
wi h— s—lv—to il l—voroD il l—voro intensoD — tutto spi—no e non ™erto intorno —ll— musi™—D
m— — t—nte —ltre ™ose ! per studi—r teologi— —nd—vo — n—s™ondermi nel ™—rro vi™ino —ll—
st—ll—F yh ™he tempi3 gor—ggio vuigiD l— met— è vi™in—F
Dal Fior Luigi / 1936-2-6 / studente di teologia a Tokyo
ellegro e ringr—zi— il ƒignore e preg—lo ™he ™i di— modo di —iut—re —n™he l— p—rte musi™—leF
w— l— più ˜ell— musi™— deve essere quell— dei ™uori ™he uniti a Dio, intimamente si amanoF
yhD vuigiD —m— intens—mente qesù e potremo impunemente ™ioè senz— peri™olo —m—r™i
intim—menteD ™ome sento vivissimo l9—more per l9—nim— tu—F
gor—ggioD vuigiD ™he l— met— si —vvi™in—F „i ˜enedi™— il ƒignoreF
Ricaldone Pietro / 1936-2-7 / Rettor Maggiore
sn ˜reveD ™ome vei desider—D un po9 di rendi™onto mensileF
€er meX null— di spe™i—leD né m—teri—lmenteD né spiritu—lmenteF xon posso ™erto nelle
™ondizioni in ™ui si trov— l— gongreg—zione e wissione —l momento —ttu—le f—re il mio
dovereF i di questo ˜—st—X ne ho s™ritto ripetut—menteD forse t—nto d— se™™—re i ƒuperioriD
m— è mio dovere riferireF
€er gli —ltriX hon g—voli ™omin™i— —d —lz—rsiD m— non so qu—ndo potrà ripigli—re il
l—voroF pogli—ni di nuovo —ll9ysped—leD non si s— per qu—l m—loreF hon vu™ioni in st—li—
mi s™rive dei suoi desideri di ritornoF igli s— in qu—li ™ondizioni ™i trovi—moD e più presto
torn—D heo gr—ti—s3 FFF
ro f—tto venire il ™hF pilipp— d— rong uong e l9ho messo in ƒemin—rio —ssistenteF
hon g—rò d— solo non può e su per giù si—mo in ™—ttive —™que ! —n™he hon „—nguy è
solo — „okyo ™on i noviziD (loso( e teologiF
ƒuppli™o il ƒignore — ™he i ƒuperiori mi —iutino non solo per questoD m— —n™he per
™oprire le spese —nti™ip—te d—ll— missione per l— ™ostruzione dello ƒtudent—toY se noD non
posso —nd—re —v—ntiF uest— è l— nostr— —ttu—le posizione ed il ƒignore ed i ƒuperiori
™i —iutinoF i preghi per me @™he pens—vo di venire — f—re il ƒegret—rioF F F A —0n™hé non
perd— l— ™—lm— e l9—llegri—D m— spe™i—lmente l9—nim— e non l— f—™™i— perdere —gli —ltri
QIS

15 1936
Dal Fior Luigi / 1936-2-22 / studente di teologia a Tokyo
ettento — non l—s™i—rti in)uenz—re l9—nim— d—ll— musi™— — dis™—pito del restoF ghi ti
s™riveD —ll— tu— etàD er— piùD —ss—i più p—zzo di te per l— musi™—F wi h— s—lv—to il l—voroD
il l—voro intensoD — tutto spi—no e non ™erto intorno —ll— musi™—D m— — t—nte —ltre ™ose
! per studi—r teologi— —nd—vo — n—s™ondermi nel ™—rro vi™ino —ll— st—ll—F yh ™he tempi3
gor—ggio vuigiD l— met— è vi™in—F FFF
€reg— per ™hi ti —˜˜r—™™i— nel ƒignore
Cecchetti Albano / 1936-2-26 /i, missionario in Giappone
veiD hon ge™™hettiD è d— po™hi mesi ™he prov— ™he vuol dire —ver dei ™rediti e non poterli
ritir—reD ed —vere po™hi de˜iti e non poterli p—g—reF hon gim—tti è d— molti —nni ™he
prov— @—n™he qu—ndo er— in st—li—A ™he vuol dire —ver dei de˜iti e non poter p—g—re ! ™he
sente i pi™™oli ™he ™hiedono p—ne e ™he può d—re quel ™he dà ! e nel prossimo mese
non —ver —ll— m—no quello ™he dovrà d—reF fisogn— —s™olt—re ed —iut—reD f—™ile il primo
e di0™ile il se™ondoF €enso ™he — tutt9oggi per venire in —iuto —ll— ™—s— di feppu si si—
f—tto qu—nto si è potuto ! se hon ge™™hetti f—rà ™ome gli si è dettoD penso ™he —n™he in
seguitoD pur stent—ndoD il ƒignore non ™i l—s™erà m—n™—re il ne™ess—rioFFF
FFFg—ro hon el˜—noD non è ™he s™omp—rendo noi dueD d— feppu veiD d— ƒuperiore hon
gim—tti ™he (orir—nno le ™ose ! è f—™endo quello ™he vuole v…sFFF hirò — vei le p—role
™he vei di™e — tuttiX pedeD ™or—ggioD m—i p—ur—F ve ™ro™i m—teri—li e spiritu—li ™he il
ƒignore le m—nd—D sono un m—teri—le prezioso in questo periodo di ƒF u—resim—F
Ricaldone Pietro / 1936-2-29 /, Rettor Maggiore
h— qu—l™he tempo — quest— p—rteD ™ol r—'orz—rsi in tutte le forme dei ™ulti più o meno
u0™i—liD si viene —ssistendo —d un— ver— (oritur— di —ltre m—nifest—zioni di ™olorito più o
meno religiosoD ™he si esp—ndono non t—nto nel popolinoD qu—nto nelle ™l—ssi intellettu—liD
nelle ™l—ssi dirigenti e fr— il ™eto medio in genereF
s d—ti u0™i—li ™ont—no —d oltre qu—ttro™ento le diverse m—nifest—zioni — tint— religios—
sorte ™ome sette ereti™he in seno —i ™ulti più in vog—FFF @uesteA dimostr—no non foss9—ltro
le tendenze psi™ologi™he di questo popoloD e qu—li poss—no essere le molle di s™—tto dell—
su— —nim— verso i pro˜lemi dello spiritoF fisogn— ™onst—t—re ™he t—li pro˜lemiD e in
modo spe™i—le il pro˜lem— religioso nei suoi r—pporti ™oll9edu™—zioneD v—nno in qi—ppone
—ssumendo import—nz— somm—D ri™hi—m—no l9—ttenzione —n™he delle —utoritàD ed è noto
—n™he —ll9estero il de™reto del novem˜re dell9—nno s™orso del winistero dell9edu™—zione
™on ™uiD pur non revo™—ndo le disposizioni em—n—te nel IWPW @proi˜izione ™ioè nelle s™uole
dell9insegn—mento religioso ed ogni genere di feste religiose ™onfession—liA si segu— tutt—vi—
un de™isivo ™—m˜i—mento di fronte —ll— religione e —lle m—nifest—zioni di fede religios—F
QIT

15 1936
ƒe™ondo il de™reto l9edu™—zione nelle s™uole deve prendere quest— posizioneX ƒi f—™™i—
—ttenzione di non re™—re pregiudizio —l sentimento religioso ™res™iuto nell— f—migli— e nell—
™omunità e si —˜˜i— rigu—rdo —i ˜isogni religiosi del ™uore degli s™ol—ri in modo ™he non
si m—nifesti —l™un disprezzo o minore ™onsider—zione per i medesimiF
Grigoletto Giuseppe / 1936-3-4 /, ex-allievo
€el gonsiglier—toF F F ƒon del tuo p—rereF v9ho dovuto f—re un —nno — ƒF qiov—nniFFF xon
so dire ™he ne pens—ssero i ™olleghiD m— so ™he —ppli™—ndo i ™riteri di ™ui mi p—rliD non
ho d—to ™—stighi e mi p—r di —ver ottenuto qu—nto dovevo e sono in ottime rel—zioni ™on
tutti i miei ™—ri ™onsigli—tiF
hon fos™o si ™onos™e troppo po™o —n™or—F ve forme solite son più o meno ™omodeF
ƒii in molt— rel—zione di forze ™ol ™—te™hist—X i ƒ—™r—menti sono il ful™ro indefetti˜ileF
€oi —n™or— amore sacricato per la salvezza delle animeF hon fos™o è tutto quiF p—9
e l—s™i— dire e form— — questo spiritoX ne gu—d—gnerà l9inter— gongreg—zioneD m— più le
—nimeF
€er me ™ompio quest9—nno i qu—r—ntesimi di insegn—mento e professioneD godo di poter
ripetere ™on hon fos™o di —ver ottenuto d—i giov—ni ™ollegi—li @ginn—sioD li™eoD norm—leAD
or—tori—niD ™hieri™i @™he sono giov—ni religiosiA e d—l person—le qu—nto dom—nd—vo per il
˜eneF ve ˜—siD quelle sopr— dette e quelle ™he @str—no3A tu ™—pis™i solo or—F w— non
st—n™—rti di —vvis—reD —vvis—re e pre—vvis—re i ™hieri™i e giov—niF €oi preg—D preg—D preg—
per ognuno dei tuoi —0d—tiFFF
FFFxiente ti tur˜iD se ti p—rl—i dell— ™—ttoli™ità delle wissioniD è per il tuo e mio ˜eneF ghi
leggesse l— nostr— ™orrispondenz— deve ™—pire ™he si l—vor— pel ƒignoreX è per istruzione
ed edu™—zione di tuttiF
FFFv— Missione del ƒ—lesi—no è dove lo m—nd— l9o˜˜edienz—D ™omunque si ™hi—mi il luogoX
wogli—noD w—ro™™oD qi—pponeD †—ls—li™eD e™™F È identi™— ™os—D pur nell— vit— cosiddetta
di wissioneD per individui ™he —˜˜i—no molti leg—mi si sente il s—™ri(™io più di —ltriD m—
dove —˜˜ond— il doloreD —˜˜ond— pure l— ™onsol—zione più pur—F
ƒìD sii integr—le in tutto ™iò ™he è dovere e s—lvezz— d9—nimeF „—le integrità e rettitudine
ti s—lverà d— p—rzi—lità d—nnose — te e —gli —ltriD ti d—rà forz— sempreF ellegro sempre nel
ƒignoreF
Ricaldone Pietro / 1936-3-5 / Rettor Maggiore
s ƒuperiori s—nno in ™he ™ondizione è hon gim—ttiF f—st— d—re un9o™™hi—t— —l ™—t—logoD
™he d9—ltr— p—rte non può r—ppresent—re il vero st—to delle ™oseF snoltre per tutte queste
opere e spe™i—lmente per il xovizi—to e ƒtudent—to non ho —vuto l9—iuto neppur in minim—
p—rte dei ƒuperiori @s—lvo i novizi e il ƒ—™F hon ‚odriguezAF ve ™ostruzioni gr—v—rono
tutte sulle sp—lle del sottos™ritto ™he —doperò i depositi @non ™erto rilev—ntiA dell— misE
sioneF yr— mi trovo nell— ver— ne™essità strett— si— per d—re il mensile —i mission—ri e per
QIU

15 1936
impegni fortissimi ™he mi s™—dono in questo tempo e presso persone o istituzioni ™he non
possono dil—zion—reF
smploro dunque l9—iuto e0™—™e dei ƒuperiori per —rriv—re —lmeno (no — giugnoF ui si
tr—tt—D mi sem˜r—D di un— ™ert— qu—l giustizi— e l— re—ltà è ™he non so ™ome f—re — d—r d—
m—ngi—re —i ™onfr—telliD se i ƒuperiori non mi vengono in pronto —iutoD si— pure mese per
meseF
FFFettendo (du™ioso e —l più prestoD per™hé sono nell— ver— ne™essitàF †ogli—no i
ƒuperiori mostr—rsi —n™he in quest— o™™—sione ˜uoni p—dri per il povero (glio
Ricaldone Pietro / 1936-3-11 / Rettor Maggiore
ƒono un po9 in rit—rdo per il mio rendi™onto del mese di pe˜˜r—ioF
Salute: ˜ene gr—zie — hioF u—l™he distur˜o di t—nto in t—nto ™he o'ro —l ƒignoreF F F
e ne ho t—nti motiviF gerto ™he in genere non mi —ddormento più di ˜otto ™ome prim—D
mi è un— ˜uon— o™™—sione per preg—reF
Studio e lavoro: v—do sp—rp—gli—ndo un po9 qu— e un po9 là le forze ™er™—ndo di tener
dietro l— ™orrispondenz— @per il p—ne e per un po9 di ˜eneAD sto (nendo le memorie sul
™ompi—nto hon €i—™enz— ed —n™he spero (nire un— memori— sulle r—™™olte s™ienti(™he di
questi —nniD e l— memori— del nostro de™ennioD e spe™i—lmente di tener dietro — tuttoF
sl ™uore è — „okyoF v— missione sentiment—lmente p—rl—ndo per me è (nit—F È di0™ile
vin™ere e dimenti™—re un l—voro di RH —nni ™oi ™hieri™i e non —verliF F F ƒi— f—tt— l— volontà
di hioF €er tutto il resto regol—rmenteD m—ntenere ™ost—nte l— ˜uon— volontàX e ™ose
d9import—nz— non ™i sonoF
Dal Fior Luigi / 1936-3-14 /, studente di teologia
„i m—ndo un po9 di tutto @di musicaA! ge n9è per tutti i gustiF uel ™he serveD heo
gr—ti—s3 ! quel ™he non serveD s—i ™ome devi f—reF sn ™—so s™riviD ™ome puoi e poi metterò
l9—™™omp—gn—mentoF g9è —n™he per l9—™™—demi— qu—l™he ro˜—F F F splendid—F xon ti p—rlo
dell— mi— musi™—F F F ro˜— d9oro e di di—m—nteD pur voi non ™—pendo nienteF F F w— ve l—
f—rò gust—reF ƒi potre˜˜e tent—re di tr—durre in gi—pponeseF F F ƒe ™i fosse poi qu—l™he
˜ell— poesi— in gi—pponeseF F F
ƒentirò le vo™i ™he —vete ! evrei un ˜ell9yr—torio @pigliuol prodigoA in l—tinoF w— ™i
vorre˜˜e un ˜el ™oro e qu—l™he ˜uon —ssoloF †edremo3 E yhD non perder l— test— dietro
l— musi™—D se no qu—ndo vengoD sono ˜otteF xe h— già perdut— t—nto hon gim—ttiF
Madre Generale F.M.A / 1936-3-22 / delle Figlie di Maria Ausiliatrice
qr—zie dell— ƒu— vener—t— del IW fe˜˜r—io pFpF ve ™on(do ™he mi h— —ss—i sorpreso l—
™omuni™—zione sull— situ—zione —ttu—le delle piglie di wF eusili—tri™e in qi—ppone ™he è
insosteni˜ileF FFFƒi di˜—ttono @™ome in genere tutte le ypere wission—rie e spe™ie quelle
QIV

15 1936
del qi—pponeA nelle —nsie dei mezzi m—teri—liF xon ™i vedo —l™un m—leF hF gim—tti si
di˜—tte ™ome loro e più di loroF
FFFƒi teme di —ltre ypere dell— wissioneD e ™he forse potre˜˜ero essere —0d—te —lle
pF di wF eF ™ome sottr—enti vo™—zioniF xon tem—noY il ƒignore ™9è per tutti e ˜isogn—
persu—dersi ™he i gi—pponesi —m—no le ™ose loro e —pprezz—no in qu—nto vedono gi—pponesi
—l l—voroF È un— ˜—se essenzi—leF è —perto un ™—mpo v—stissimoX „yusyF gome m—i si
di™hi—r— insosteni˜ile l— situ—zione delle pF di wF eF in qi—pponec porse volev—no limit—re
e direX insosteni˜ile — wiy—z—kic
FFFxon vorrei ™he —vessero p—ur— dell— €rovvidenz— ™heD ™ome non è m—i m—n™—t—D non
m—n™herà m—iF v9import—nte è ™he l—vori—moD ™he si—mo poveri e ™he vivi—mo ™on lo
spirito della RegolaF xon tem— ™heD ™ome fu f—tto (nor—D in tutte le forme —iuterò le sue
(gliuoleF †ogli— preg—re e f—r preg—re per noiF
FFFCon vero ossequio auguro — veiD w—dre e —lle ‚evF ƒuperioreD ˜uon— e s—nt— €—squ—D
e —ssi™uro quotidi—ne preghiereF
Cristiani Prefettura di Miyazaki / 1936-3-. . . /4
ƒi —vvi™in— l— fest— di €—squ— ed ogni ˜uon ™risti—no deve sentire il dovere di prep—r—rvisi
e ™ompiere i doveri ™on fedeD ™on —moreD ™on senso di respons—˜ilitàF v— risurrezione di
gristo ™i ri™hi—m— l— nostr— risurrezione spiritu—leD il nostro rinnov—mento ™ontinuo nel
˜ene per l— ™orrezione ™ontinu— e l9—llont—n—mento del m—le per divenire ™osì somigli—nti
del nostro €—dre ™eleste ™he è nei ™ieliF w— non ˜—st—F ƒe è vero ™he v— prov— dell9—more
si h— nelle opere ˜isogn— ™he l— fede e l9—more — qesù si estrinse™hi —n™he fuori di noi
in f—vore dei nostri fr—telliD di'ondendo —ttorno — noiD nelle forme — noi possi˜iliD quest—
fede e —more — qesùD —0n™hé per tuttiD nessuno e™™ettu—toD qesù si— fonte di risurrezione
e di vit—F
Barbaro Federico / 1936-4-5 /, tirocinante
qr—zie di ™uore di tuttoF ve ™onversioni le f— il ƒignore e l— ˜uon— volontà dell9indiE
viduoF wedito spessoX ƒe il gr—no di frumento non muoreF F F F uesto s—rà il vero
evoluzionismoD non quello ™he spieghi—mo noi — s™uol—F
ellegro sempreF „u @d—to il tuo ™—r—ttereA h—i ˜isogno di essere — C — C — a —llegroD
—m—nteD —ttivoF fuon— €—squ—F ƒ—i ™he voglio direc en™he qui evoluzioneF qr—zie degli
—uguri di ™onversioniF gome sei —v—ro nell— ™onversione delle —nimeF F F tutto il mondoD
di—mineF È pro˜—˜ile ™he né tu né ™hi s™rive ™onvert— un gi—pponeseX non so di —ver
™onvertito nessunoD in die™i —nniD eppure penso ™he qu—l™uno s—rà per l— gr—zi— di hio
4Si tratta di un foglietto scritto a matita da Mons. Cimatti. Si pensa si tratti di minuta di cui venne
fatta la traduzione in giapponese. Manca la data ma deve essere di questo periodo in cui cercava di
supplire con uno scritto i missionari mancanti.
QIW

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™onvertitoF ehD qu—ndo ™omin™io — predi™—reF F F fr—vo3 ƒ—lut— sempre m—mm— per meD
e —ssi™ur— delle preghiereF
Madre Generale F.M.A/ 1936-4-7 /, delle Figlie di Maria Ausiliatrice
ƒi —vvi™in— il tempo in ™ui le piglie di w—ri— eF inizier—nno — „okyo l9yper— loro di
˜ene per t—nt— pover— gioventùF xon è mio ™ompito dett—re suggerimentiD m— si™™ome
d— qu—l™he vo™e o st—to d9—nimo mi sem˜r— ™he — mio modo di vedere si v— fuori delle
intese gener—li per ™ui si ottenne il permesso d— ƒF iF l9er™ives™ovoD mi permetto di f—r
presenteX
—A ghe hon gim—tti —ssi™urò ƒF iF l9er™ives™ovo ™he le piglie di w—ri— eF — wik—w—jim—
—vre˜˜ero l—vor—to per l— gioventù femminileD ™ome i ƒ—lesi—ni l—vor—no per l— gioventù
m—s™hileF
˜A È desiderio mio ™he le opere inizi—te per l— gioventù femminile nell9—ttu—le p—rro™™hi—
si—no eser™ite d—lle piglie di w—ri— eF
™A ro l— ™onvinzione ™he se le piglie di w—ri— eF l—vorer—nno per l— gioventù pover—
ed —˜˜—ndon—t— e str—™™ion— di wik—w—jim— si —ttirer—nno le ˜enedizioni di hio e delE
l9eusili—tri™e e nostr— e quell— dei ˜enef—ttoriD in ™—so diverso f—r—nno ˜u™hi nell9—™qu—F
ypere in gr—nde — più t—rdi se il ƒignore vorràF
ƒono mie idee ™ondivise d— tutti i ƒ—lesi—niF sl timore forse delle piglie di w—ri— eF
s—rà il piom˜—re sotto le rel—zioni del p—rro™oD non —ver m—no li˜er— et simili—F F F i forse
temono un dupli™—to di wiy—z—kiF u—nto ho esposto è ™onsiglioY non st— — me imporreF
w— in missione per poter l—vor—re ™on frutto ˜isogn— ™he le piglie di w—ri— eF l—vorino
™on sempli™ità in perfetto —™™ordo ™ol s—™erdote mission—rio ™he devono stim—re ™ome
ministro di hio e ™on ™ui ™oordinino il l—voroD ™on do™ilitàD sommissione devot—F F F se no
˜u™hi nell9—™qu—F
Merlino Alfonso / 1936-4-7 /, salesiano laico missionario in Giappone
qr—zie gr—zie gr—zieF xiente p—ur—F xell— vostr— p—zienz— possederete le vostre —nimeF
sl €—r—diso non è in questo mondo ! o meglio è p—r—diso in questo mondo ™iò ™he si
vuol f—re servir t—leF €ens— qu—l è il p—r—diso di un p—g—noc hi un ™ommer™i—ntec hi
un (losofoc hi un ignor—ntec u—le fu il p—r—diso di hon feltr—mic †ivere per p—tireF
ƒ™rivi —l ˜uon erriX qu—l è il tuo p—r—disocF
enimoF sl ƒignore vedeD not—D ™ont— e retri˜uis™e —ll— (ne dell— giorn—t—F possimo feli™i
quiF F F —vremmo già ri™evuto l— nostr— mer™ede p—9 quel ™he s—i e ™orreggi quel ™he puoi
e deviF
„i seguo ™oll9—'etto e preghier—F fuon— €—squ— e qesù risorg— ™ontinu—mente in teF
QPH

15 1936
Ricaldone Pietro BS / 1936-4-15 /, Rettor Maggiore
hon is™ursell l—vor— —ttiv—mente — wik—w—jim— e già funzion— un— s—l— ™ustodi— di oltre
IQH ˜—m˜ini ed il primo rep—rto esplor—tori tenuto d—i ™—ttoli™i — „okyoF xel rep—rto
™ome nell9or—torio sono tutti p—g—niF F F puture sper—nzeF F F per i futuri mission—riF
È oper— vedut— simp—ti™—mente d—lle —utorità ed e˜˜e il suo inizio il giorno di €—squ—F
ginqu—nt— re™luteD istruite d—l nostro ˜r—vo ghF hupontD —ll— presenz— di not—˜ilità
religioseD politi™he e ™ivili e di numeroso popoloD ™he mer—vigli—to osserv—v—D fe™ero l—
loro promess— solenneF F F i ri—nd—vo ™ol pensiero —gli —nni ˜elliD i più ˜elli dell— mi—
vit—D qu—ndo —ll9yr—torio di ƒF vuigi — „orinoD mi delizi—vo fr— l— (orente gioventù del
„erzo ‚ep—rtoF yhD spero —ss—i —ss—i per l9—vvenire di quest— istituzione e dei ˜uoni
e'etti ™he produrràF
Ricaldone Pietro BS / 1936-4-30 /, Rettor Maggiore
hon fos™o s—nto è st—to festeggi—to in questo —nno d—i suoi (gli di „okyoD oltre™hé ™oll—
solennità dei riti religiosiD ™oll9in—ugur—zione dell— s™uol— profession—le — vui intitol—t— in
„okyoF hett— s™uol— —vendo il ri™onos™imento leg—le dell— provin™i—D fu onor—t— per l— ™irE
™ost—nz— d—ll— presenz— del sottoprefettoD e delle m—ssime —utorità ™ivili ed e™™lesi—sti™he
delle ™ir™os™rizioni vi™ine ! e per festeggi—re il gr—n ƒ—nto it—li—noD ƒF iF euritiD emE
˜—s™i—tore d9st—li— e r—ppresent—nti di —ltri ƒt—tiD del ™leroD delle gongreg—zioni religiose
e dei gooper—tori e gooper—tri™i s—lesi—ne dell— g—pit—leF sl servizio d9ordineD eseguito
in—ppunt—˜ilmente d—i ™onfr—telli ™o—diutoriD d—gli —llievi e m—estri dell— s™uol— e d—l
€rimo ‚ep—rto esplor—tori hon fos™oD di re™ente istituito —ll9yr—torio di wik—w—jim—Y l—
p—rte musi™—le e di —™™—demi—D —0d—t— —i nostri novizi e studenti teologi e (loso(D uniti
in fr—tern— unione —ll— s™uol—FFF
sl progr—mm— st—˜ilito ne er— l— m—nifest—zioneD eD ˜isogn— dirloD fu svolto ™on fedeD
™on —moreD e rius™ì di pien— soddisf—zione — tuttiF sl poderoso ™oro dei nostri ™hieriE
™i spe™i—lmente nell— wess— g—nti—m di hon fos™o — Q vo™iD s™ritt— per l9o™™—sioneD
nell— solenne —ntifon— goron— —ure—D nell9yperett— w—r™o il pes™—tore tr—dott— in
gi—pponeseD si —'ermò fr— l— mer—vigli— e il ™ompi—™imento univers—leF sl €rimo ‚ep—rE
to isplor—tori g—ttoli™i di „okyo poiD sotto l— guid— del nostro imp—reggi—˜ile hupontD
eseguì ˜en rius™ite evoluzioni e s—ggi in—ppunt—˜ili fr— gli —ppl—usi degli intervenutiF sl
˜r—vo hon w—rgi—ri— o qu—nti lo ™o—diuv—rono possono essere soddisf—ttiX l— solenne
in—ugur—zioneD —lliet—t— d— un tempo splendidoD non potev— rius™ire meglioF
Ricaldone Pietro / 1936-5-3 /, Rettor Maggiore
‚i™evo l— su— ™—rissim— dell9II eprile e l— tir—tin— d9ore™™hieF h—l €—dre si pigli—no —n™he
le ˜—ston—teF hesidererei sf—t—re @m— non so ™ome f—reA le di™erie ™he hon gim—tti s™rive
qu— e là ™he i ƒuperiori non rispondonoF e me non ™onst— di —verlo f—tto ! se fu f—ttoD
QPI

15 1936
l9ho f—tto qu—l™he volt— ™oi superioriD ! non ho ™os™ienz— di —verlo f—tto ™on —ltriFFF fehF F F
fehF F F xe h—nno dette e ne di™ono t—nteF F F v—et—re et ˜enef—™ereF F F i l—s™i—r ™—nt—r
le p—ssereF F F
€er l— questione (n—nzi—ri—F F F €enso ™he si—mo (gli di hon fos™oD s—remo sempre ™ome
si—mo or—F F F e (n™hé hon gim—tti dovrà f—re quel ™he f—D —ssillerà sempre i ƒuperiori e
tuttiF F F …ni™o dispi—™ere di non s—perlo f—re ™ome hon fos™o ! nelle sue proporzioni !
nei suoi risult—tiF v— frequente lettur— dell— vit— di hon fos™o mi e™™it— — f—re —n™or di
più su quest— line— @™ioè prop—g—nd—D insistenz—D e™™F F F A per™hé ho ˜isogno di tutto e di
tuttiF
ƒent—D —m—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD mi feris™e il ™uore —˜˜i—mo l— pen— di udire —d
ogni momento ™he non vogli—no f—reF xon penso ™he hon gim—tti —d ogni momento di™—
™osìX noD noF €er me è ™hi—ro questoX FFFsn qi—ppone o seguire l— t—tti™— gi—pponese nelle
loro ™onquiste territori—liD ™ommer™i—liD intellettu—liF F F @—v—nti sempreF F F sempre più e
meglioF F F A o non ™on™ludereF È il progr—mm— di hon fos™o e del €—p— @n—tur—lmente
—ppli™—to —l ˜eneAF v— missione e le opere nostre sono in qi—pponeX dunque mezzi
proporzion—ti — quest— gr—nde n—zioneF
uesto è quello ™he pensi—mo noiF
Dal Fior Luigi / 1936-5-5 /chierico studente di teologia
FFFid or— vuigi vorrei —verti qui vi™ino e ripeterti qu—nto ti ho detto — vo™e e per is™rittoX
E ‚i™ord—ti ™he l— musi™— non è tutto nell— vit— del s—lesi—no e del s—™erdoteF gredilo
— questo —mi™o dell9—nim— tu— ™he —ll— tu— età ed or— forse più fortemente ™he —llor—D è
prov—to d— quest— ™rudele m—g—F sn gu—rdi—D (gliuoloF xon ™re—rti un— vit— di sentimento
™he ti f—rà so'rire enormemente sempreF
E xon preporre l— musi™— —l dovereF
E u—ndo suoni f—9 un —tto di volontà ed o'ri ogni not— —l ƒignore ! in questo mese
—ll— w—donn— ! idem qu—ndo ™—ntiF
E u—l™he volt— per ™—stigo imponiti di non suon—reD spe™ie qu—ndo più lo desideriD e
qu—ndo ne f—i qu—l™un— delle tueF
F F F ho detto qu—ndo ne f—i qu—l™un— delle tueF ettento —l tuo ™—r—ttere prontoD sus™etti˜ileF F F
h—i già —vuto qu—l™he urto in pre™edenz— ™on ƒuperioriF F F re™entemente —n™heF F F xon
™he ™i si— in te m—l —nimoD m— gli e'etti in te e negli —ltri s—i qu—li sonoFFF hil—t— il
™uore nell— ™—ritàF yr— so'ri ! or— l9—mor proprio ™ontr—st—D vuol l— su— p—rte ! e tu
™—lpest—loF F F è l9uni™— vi—D ™—ro vuigiF xon renderti s™hi—vo di teF
i —l momento null9—ltroF wezzo indispens—˜ile per metterti in rott—X E ygni giorno
es—me di ™os™ienz— ˜en f—ttoY E fo™™— ™hius— — tempo e luogoY E ygni giorno qu—l™he ™os—
per l— w—donn—F
QPP

15 1936
Circolare alle Suore F.M.A. / 1936-5-12 /
IR w—ggio IWQT3 h—t— ™—r— —l ™uore delle piglie di w—ri— eFX l— d—t— dell— w—dre ™he
si —vvi™in— sempre più —d essere es—lt—t— d—ll— ƒF ghies—F €reghi—mo intens—mente per
l9es—lt—zione dell— su— fedele serv—F
€er me ™iò ™he più mi ™olpis™e nell— s—ntità dell— w—zz—rello è l— n—tur—lezz—D l—
sempli™ità dell— s—ntitàD ™he penso si— frutto dell9intim— unione ™on hio di ™ui si ˜e—v—
quest— —nim— s—nt—X p—r ! ™ioè ! le ™ose ordin—rie in form— str—ordin—ri—D ossi— per il
ƒignore e in unione ™on vuiF
i™™o il ri™ordo di quest9—nno in quest— ™—r— o™™—sioneD —ssi™ur—ndovi ™he tutt— l—
f—migli— s—lesi—n— s—rà ™on voi in spirito di preghier— per l9es—lt—zione dell— ƒerv— di hioY
per l— prosperità m—teri—le e spiritu—le vostr—F
ƒi —vvi™in— l— gr—nde fest—F F F ehD ™he w—ri— ™i f—™™i— re—lmente tutti suoi devotiF
Grigoletto Giuseppe / 1936-5-28 /, ex-allievo
w—h3 wi è venut— l9ide—F F F e qu—ndo mi vengono tento di re—lizz—rleF ‚ies™onoc feneF
xon ries™onoc È sempre ˜ene ™he si f—F sl motivoD ™—ro qrigoloD è questoX più ™he
—ltrove per l— s—lvezz— del qi—ppone è ne™ess—ri— l— form—zione di ˜uon ™leroD di ˜uoni
™risti—ni gi—pponesiD prep—r—ti —ll9—zione ™—ttoli™—F qu—i se non si f— in frett— e ˜ene @e
˜isogn— f—r in modo ™he il prover˜io presto e ˜eneD r—ro —vviene —˜˜i— l— smentit—AF
w— qu—ndoD qu—ndo si ™—pirà il qi—ppone —ll9esterocF F F €reg— ™he il ƒignore ™i m—ndi
vo™—zioni indigeneF
ƒi—mo venuti in noveF g—ro hon qiuseppe ne —˜˜i—mo PP nel viv—ioY SH nel €i™™olo
ƒemin—rioY V nel qr—nde ƒemin—rioY T noviziF €er l9yspizio IT r—g—zze in prep—r—zioneF ve
piglie di w—ri— eusF PH r—g—zze in prep—r—zione e Q suore indigeneF w— non mi l—menterei
fossero il de™uplo o ™entuploF ehD non s—pete quel ™he ˜olle in pentol— nel qi—pponeD e
˜isogn— f—r prestoD prestoD prestoF i™™o per™hé hon gim—tti povero str—™™i—to e misero
dom—nd— preghiere e preghiere e preghiereF
feh3 €erdon— lo sfogoD e si— absolute solo per teF €er me sono si™uro dei mir—™oli di
w—ri— eF e hon fos™oD —n™he dovesse venire un esodo gener—leD m— se —vremo i gi—pponesi
— postoD tutto s—rà ™onserv—toFFF F
FFRaddoppiatevi o moltiplicateviF F F xelle opere dell9—postol—to purtroppo ™he è d— f—rsi
—n™he l— st—tisti™—F F F †orrei però essere d—v—nti — hio ™ome quel s—nto ™he lo preg—v— di
non vedere il ˜ene ™he il ƒignore gli permettev— di f—reF hopo tutto sono conscio di aver
fatto nullaD per™hé il l—voro vero l9h—n f—tto gli —ltriF
€er me ho dei ™riteri ™osì tonici sull9—utoritàF F F w—h3 É meglio ™he non te li di™—D
per™hé ti s™—nd—lizzerestiF F F ƒono più ˜ols™evi™o dei russiF sl ƒignore mi perdoni3F F F
fr—voD l—s™i—mo i ™—l™oliF F F e f—™™i—moD f—™™i—mo quel ™he si può per l— glori— di hio
e s—lute delle —nimeF F F „utto il restoD fumoD ™—ro fepi u™™— f—ru™—D nient9—ltro ™he
kemuriD k—ze k—r— ™hitt—D n—kun—tt— kemuri @˜el gi—pponese3 a fumo disperso e reso
QPQ

15 1936
null— d—l ventoAD ˜uono per l— ˜ori— um—n— e per i ™ortigi—niF F F ghissà ™ome l— pens— il
ƒignore del povero hon gim—ttic uesto sì deve essere l— mi— ™ontinu— medit—zioneF F F
w—h3 ghe il ƒignore mi —iuti — s—lv—rmi e — s—lv—reF
Comitato Patronesse / 1936- 5-. . . / Pro Mikawajima 5
v— notizi— ™onfort—nte dell9sstituzione di questo gomit—to ™he si proponeD ™oll9—pprov—zione
dei ƒuperiori e ™oll9—iuto dell9inf—ti™—˜ile hF €ugliese di venire in so™™orso dell9yper— di
wik—w—jim—E „okyoD mi h— riempito il ™uore di gioi— e l9ho —perto —lle più ˜elle sper—nzeF
ƒi—te ˜enedette d—l più profondo del ™uoreD ™olle ˜enedizioni più elette del guore di qesùD
di w—ri— eF e di h fos™oF sl povero mission—rio non può promettervi —ltro ™he preghiereD
e le —vrete quotidi—ne ed in™ess—nti d— ognuno di noiD unit—mente —ll9o'ert— dei nostri
s—™ri(ziD ™he non sono po™hiF
sl pensiero poi ™he i vostri l—voriD —n™he esiguiD re—lizz—no l— glori— di hio e l— s—lute
delle —nime per queste povere —nimeD vi si— di sprone per —™™res™ere di più l— ™oron—
di glori— ™he —nd—te intessendoF el ™—ro hF €uglieseD —ll— €residentess— ƒigFn— ƒ™i—rr—
golonn— e —ll— ƒegret—ri— ƒigF elv—gnini e — tutto il gomit—to le più elette ˜enedizioni
di hioD di w—ri— eF e hF fos™oF
Grigoletto Giuseppe / 1936-6-9 /, sacerdote salesiano, suo exallievo
qr—zie dell— tu— ultim—F €er il l—voro di prop—g—nd— s—ppiti regol—reF en™he nel f—re il
˜ene non ˜isogn— ™i rendi—mo esosiF u—nte volte @—n™he in missioneA non si ries™e —d
—ttir—re per™hé si present—no le ™ose o ™ome di0™ili o d—l loro punto più ˜ruttoF „u non
h—i ˜isogno dei miei ™onsigliF „i ho sempre r—™™om—nd—to prudenz—F
FFF€er l— fede non f—™™io ™he predi™—rl— —i miei mission—ri e — tuttiD sìD per™hé sono
s™ott—to di qu—nto ™—pitò — hon fos™o e — hon ‚u—F ƒìD ™i vuole l— fede del gr—nello di
sen—p—D e ™ome —m—nte di stori— n—tur—leD mi p—re di ™—pire — fondo ™ome deve essereD
—n™he se non ries™o perfett—menteD m— è di0™ile f—rsi ™—pire spe™i—lmente qu—ndo i ™onE
fr—telli h—nno p—ur— ™he m—n™hi l— terr— sotto i piediF xon mi o'endiD noD mi e™™iti di
più nel tot—le e —ssoluto —˜˜—ndono in Lui vit—D vi—D —moreF i ˜—st—F F F
sdem per le questioni p—rro™™hi—liF sn missione ˜isogn— pens—re si f—™™i— il ˜eneD
pur™hé hio si— glori(™—to e le —nime s—lveD lo f—™™i— „izio o g—io o ƒempronioF F F F w—
™he vuoiD —n™he qui si ™—s™— molto nell9um—noF F F eltro ™he l9—m— nes™iriF F F 3
5Sono le Volontarie di Don Bosco fondate da Don Rinaldi.
QPR

15 1936
Ricaldone Pietro / 1936-6-29 /, Rettor Maggiore
gome reg—lo dell— su— fest— mi giunge l— su— terribile letteraF6 È l— prim— ™he ri™evo
in RH —nni di gongreg—zioneD e ne ringr—zio il ƒignoreF fuon— ˜—tost— per l— super˜i—3
ƒempli™emente per dovere di ™os™ienz— e di giustizi— @non per meD meno ™he nienteD m—
per i ™onfr—telliAX
—A sl povero hon gim—tti non h— inteso dire dure o qu—si ironi™he espressioni mai —
nessuno e t—nto meno —i ƒuperioriD ™he —m— e stim—F i t—nto meno nuove ed —ggr—v—te
re™rimin—zioni intende f—re —i ƒuperiori per qu—lsi—si disposizione si—no per prendereF
˜A xon mi dis™olpo né tento di d—re spieg—zioniD per™hé forse os™urerei —n™or di piùF
wi ™onvin™o ™he non so s™rivere ! né ™he so ™hi—rire il pensiero ! m— lo r—vvolgo e rendo
os™uro ! me lo di™ono —n™he i ™onfr—telliF ƒ™riverò il meno possi˜ileF
ro preg—to tutto il giorno per vei e gli —ltri €ietriF heo gr—ti—s
Circolare Salesiani / 1936-7-3 /
†i invio l9—™™lus— istruzione el—˜or—t— d—ll— ƒFgF di €rop—g—nd— pide ed —pprov—t— d—l
ƒF €—dreF „—le istruzione serve per tutti i g—ttoli™i del qi—ppone non solo per ™iò ™he
si riferis™e —llo ƒhintoismo di ƒt—toD m— —n™he per ™iò ™he si riferis™e —lle us—nze ritu—li
™onserv—te nei m—trimoniD funer—li e similiF
ƒi insiste espli™it—mente sull9o˜˜ligo positivo dei ™—ttoli™i di —m—re il loro €—ese e di
servirlo ™on —more e fedeltàF ƒper— l— ƒF ƒede ™he ™on questo si poss— por (ne — perplessità
dei ™—ttoli™i e —n™he per i non ™—ttoli™i di ˜uon— volontàF xon impli™— ™—m˜i—menti
nell— ghies—Y m— piuttosto un— ™omprensione ed —pprezz—zione ™hi—r— ed intelligente
dell9evoluzione dei tempiF xon è l— ghies— ™he ™—m˜i—X è l9um—nitàF v— ghies— ™ome
w—dre —m—nte fornis™e nuovi mezzi per venire in™ontro — nuovi ˜isogniF ‚i™—de sui
mission—ri l— respons—˜ilità di spieg—re il ™ontenuto —i ™risti—ni —lle loro dipendenzeF sl
ƒuperiore dell— wissione è in™—ri™—to di spieg—re il testo —i dirigenti le ™omunità religiose
femminiliF
v— ƒF gF di €rop—g—nd— poi desider— ™he si f—™™i— not— l— su— ri™onos™enz— — tutti i
mission—ri del qi—ppone ™he ™ooper—rono v—lid—mente —ll— ™on™lusione dell— questioneF
Ricaldone Pietro / 1936-7-15 /, Rettor Maggiore
ro s™ritto l— d—t— del mio ™omple—nno e vigili— del mio f—ttesimoD per stendere l— mi—
pover— rel—zioneF ro detto —l ƒignore mi perdon—sse il p—ss—toD mi —iut—sse per l9—vvenireD
6Di questa lettera, in risposta a quella di Don Cimatti del 3 e 5/5/1936 indirizzata ai Superiori Maggiori,
si conserva copia nell'Archivio Centrale. La lettera di Don Cimatti indirizzata a tutti i Superiori non
piacque a Don Ricaldone. In mancanza di personale egli disdice la fondazione di Osaka. Certamente
in quei tempi non stava bene di salute.
QPS

15 1936
e l9ho ringr—zi—to dei ˜ene(™i ri™evutiF hi™o identi™—mente — veiX mi —iuti — s—lv—rmiF
€enso ™on frequenz— —ll— morteX è ™erto vo™e di hioF
Breve resoconto dei confratelli secondo il catalogo
hon †F gim—ttiX notusF
wiy—konojoF w—™™—rio ges—reD ™o—diutoreD s—™ri(™—toD mi f— l— gu—rdi— —ll— ™—s— qu—ndo
non ™i sono ! tre or—torietti ! regol—re in omni˜us ! tipo nervosoF
„—noX hon gim—tti v— —l s—˜—to ser—F homeni™— ! vunedì m—ttin—F €i—nge il ™uore
per™hé è l— fonte prim— delle vo™—zioniF ehD qu—ndo —vremo i preti3
wiy—z—kiX hon g—voliD v— miglior—ndoD m— m—l di feg—toF F F el—nteD pioD regol—re in
tutto ! uomo di —utoritàF r— l— ™ur— —n™he dell9yspizioF hon vivi—˜ell—X s—lute dis™ret—F
†ero —iuto per hon entonioF fene in omni˜usF
ghieri™iX pilipp—D suddF „—ssin—riD fr—ggionD fern—rdi @torn—ti d— rong uongAD ˜ene
in omni˜usF7
Barbaro Federico / 1936-7-15 /, tirocinante
v— presente per dirti ™he s—˜—to ti s—rò vi™ino in modo spe™i—le ™on l— preghier— e ™on
l9—'ettoF
ƒpero ti v—d— f—™endoti uomoX non lo sei —n™or— ottimo s—lesi—no e non lo sei —n™or—
s—ntoD ed in ogni punto lo s™rivente e più in ˜—sso di teF €ens—re ™he sono entr—to nei SV
e si—mo — questo puntoF fe—to teD ˜e—ti voi ™he siete giov—ni e —vete tempo di f—re ˜eneF
ƒpero presto di —rriv—re @se non muoioAD ed —llor— ™i p—rleremo dirett—mente e ™uore —
™uoreF
Ricaldone Pietro / 1936-8-2 /, Rettor Maggiore
gome vede le s™rivo d— „okyo dove ™i trovi—mo riuniti per gli eser™izi @€rim— mut—A ™he ™i
s—rà predi™—t— exEintegro d— €F w—tteoF „em— e ˜—se per ogni ™onfr—tello di medit—zione
purezz— e s—ntità ! pedeltà — hon fos™oF gi —iuti il ƒignoreF
Mio rendiconto. en™he in questo mese null— di spe™i—leD s—lvo le solite ™oseF ƒ—lute
m—teri—le e spiritu—le regol—reY in questi giorni un m—ggior desiderio di unione ™on hioF
heo gr—ti—sF €er l— mi— posizione poi le soliteX E he˜iti e ne™essità di mezziY E sniezioni
— dose m—ssim— di forz— —i ™onfr—telli @spe™ie in questi momenti — hon „—nguyA ™he non
posso e non so ™ome —iut—re ! ed —ltriD ™he non sono — posto in missioneF xon mi l—s™ino
m—n™—re i ƒuperiori né mezzi né suggerimentiFFF
7Da notare che Don Ricaldone gli aveva scritto di essere breve! Non è segnato il giorno dell'arrivo, ma
fu nella prima metà di luglio. Praticamente il numero si era dimezzato. Con questo nì l'esperimento
dello studentato a Hong Kong. D'ora in poi si dovrà pensare a una soluzione diversa, e per alcuni
anni non ci sarà che il Gran Seminario di Tokyo. Quelli che avevano nito la teologia si fermarono a
Miyazaki in preparazione all' ordinazione che fu in novembre.
QPT

15 1936
v— nostr— posizione — „okyo verrà —d —ssumere forse nuovi —spettiD per™hé si dà per
™ert— per (ne d9—nno l— nomin— del †es™ovo gi—pponese di „okyoD ™ol ritiro dei mission—ri
fr—n™esi nell— nuov— dio™esi di ‰okoh—m—F
gi uni—mo in ispirito di preghier— ed o'ert— di s—™ri(™io —lle tri˜ol—zioni dei ƒuperiori
per l— doloros— ™ondizione dei ™onfr—telli e opere del wessi™o ed or— dell— ƒp—gn—F xon
possi—mo f—re —ltro ™he preg—re e lo f—™™i—mo di gr—n ™uoreF
Marella Paolo / 1936-8-14 /, Delegato Apostolico
…n ™—ttivo soggetto h— tent—to — wiy—z—ki di f—re un— ™onferenz— ™ontro l— wissioneF snE
form—mmo l9—utoritàFFF ƒpero impedir—nno m—F F F id — proposito dell9—tteggi—mento d—
tenersi in simili ™ir™ost—nze —vrei desider—to s™—m˜i—re qu—l™he ide—F xoi si—mo di —vviso
™he se viene fuori @spi— o similiA si p—rli su˜ito —lle —utoritàD retti(™—ndo e ™hi—rendoD
p—r—ndo se possi˜ile l— moss—D m— p—rl—ndo ™hi—r—mente — ™hi di r—gioneF
ed esF ™onst— ™he @nell'isola diA yshim— si f—nno ™ontro i ™risti—ni e le ™ose s—™re delle
—zioni ™he sono t—ss—tiv—mente ™ontr—rie —ll— legge ™ivile @˜ru™i—mento o deturp—zione
di luoghi s—™riD deturp—mento dei sepol™ri ™risti—niAF el™uni si dom—nd—noX €er™hé i
™—ttoli™i di tutto il qi—ppone ™ome ™orpo solo non protest—no ™ontro queste ˜—r˜—rieD ™he
gett—no non solo il dis™redito sull— religioneD m— ™ontro il nome stesso gi—pponesec ƒe non
si p—rl— i nemi™i pens—no ™he i ™—ttoli™i di oggiD per p—ur—D ˜en divers—mente d—i ™—ttoli™i
dell9epo™— delle perse™uzioniD non s—nno difendere l— propri— fedeD e ˜—ld—nzos—mente
pro™eder—nno oltreD e ripeter—nno ™hissà in qu—nti —ltri luoghi qu—nto fu f—tto (nor—F
ghe rispondere — questi ™risti—nic
Dal Fior Luigi / 1936-8-17 /, studente di teologia
u—nte f—rf—lle3 felle3 en™he qui ™—™™i— dis™ret—F w— pro™ur— di non esser ™ome le
f—rf—lleX po™o utiliD inst—˜iliD —pp—ris™enti per po™oF
gor—ggio vuigiF p—9 in modo di forti(™—re l— volontà nel ˜ene ! ™ur— più l9interno
™he l9esterno ! e —v—nti sforz—ndoti di —m—re il ƒignore ™he t—nto ti —m—D ™oll9es—tto
—dempimento dei doveri di pietà e studioF pren— l— vogli— dell— musi™— @ottim— in séAD
verrà il tempo —n™he per quell—F
i poi —llegro dell— p—™e ™he proviene d—l ™uoreF
Merlino Alfonso / 1936-9-9 / salesiano laico missionario in Giappone
hon fos™o nel suo —nnivers—rio ti ™on™ed— di essere un vero s—lesi—noF €ietàD l—voro e
temper—nz— s—r—nno l— tu— forz—F 8
8La seconda parte di questa lettera è una lettera di presentazione. Il coadiutore Merlino, membro
della prima spedizione, partì per l'Italia in novembre e non tornò più in Giappone. Fu sempre buon
salesiano e sempre in contatto con Don Cimatti che cercò di aiutare in tutti i modi. Fu nella casa
QPU

15 1936
sl l—tore del presente è il ƒignor elfonso werlino s—lesF mission—rio in qi—pponeF vo
r—™™om—ndo —ll— su— ™—rità e lo —iuti in tutto più ™he puòD venendo in —iuto —ll— nostr—
pover— missioneF
gon ossequio
hon †F gim—ttiD s—lesF
Ricaldone Pietro / 1936-9-11 /, Rettor Maggiore
Per me: tutto regolare in questo meseD ™ui il ƒignore h— riserv—to ™ro™i —m—rissime
spiritu—li @ritorno di due ™onfr—telli ! urto ™on hon gF per osserv—zioni ™he dovevo f—rgliAF
ehD l— pot—tur— di —nime ™ome è t—glienteF €er me sono m—zz—teF F F (—t volunt—s heiF
ettendevo qu—l™he direttiv— per ys—k— ! e™™o l9ultim— ˜om˜—F ƒper—vo ™he i ƒuperiori
—vessero s™rittoF pi—t volunt—s heiF
qr—zie dei veri sforzi ™he f—nno i ƒuperiori per venire in —iuto —ll— nostr— miseri—
m—teri—le e spiritu—leF sl ƒignore ™on™ed— il ™entuploF
€reghi preghi preghi per me ed invii presto quem missurus esF wi ˜enedi™—F
Ricaldone Pietro / 1936-9-17 /, Rettor Maggiore
qr—zie — hioD mi p—re ™he gli eser™izi spiritu—li si—no rius™iti di gr—n fruttoF FFFsl motivo
dell— predi™—zione — „okyo di €F w—tteo @™he è uomo ™he ™onos™e — fondo lo spirito s—leE
si—noA fu ™he veniv— missus d—l ƒF €—dre per tutti i mission—ri e religiosi del qi—ppone
e non s—re˜˜e st—to ˜ello proprio noi essere —ssentiF
i di me ™he ™os— diròc
€regoD ri)ettoF F F m— l— re—ltà è ™he in tutti i ™onfr—telli @spe™ie nei dirigentiA ™9è
m—l™ontento dovuto —l mio governo ! ™er™o di unireD e (nis™o ™ol dividereF
wi —pro in ™os™ienz— @ed è d— —nni ™he suppli™oAX non posso rim—nereD e dom—ndo
l9esoneroF ƒent— ™—ro hon ‚i™—ldoneD vei ed i ƒuperiori ne sono ™onvinti più di me ! non
sono f—tto per le ™—ri™he ! mi mett—no — f—r s™uol—D — l—vor—re l— terr— ! mi mett—no —
s™op—re ! m— nel nome di hio mi esonerino d—lle ™—ri™heF wi di—no l—voro (n ™he vogliono
! gr—zie — hio un po9 di s—lute ™9è —n™or— ! v—do in gino™™hio fr— gli ulùD in itiopi—D
dovunqueD m— per il ˜ene delle —nimeD e prim— di tutto dell9—nim— mi—D mi esonerinoD mi
esonerinoF
el momento —ttu—le può essere ™he quest— mi— le di— dispi—™ere ! or— ™he più ™he m—i
il suo ™uore p—terno è tr—(tto d— t—nte proveD m— non posso vedere —nd—re le —nime —ll—
perdizione per meD e st—re in silenzioF
di Penango e poi addettto alla cura di Mons. Rotolo. Il secondo scritto di presentazione è della
data sopra indicata; l'altro breve scritto è anteriore, in occasione della nascita di Don Bosco (16/8).
Restano 123 lettere a lui indirizzate.
QPV

15 1936
Dal Fior Luigi / 1936-9-24 /, studente di teologia
i prim— di tutto un— ˜uon— tir—t— d9ore™™hiF „i h—n dovuto di nuovo ™—m˜i—r di postoF F F
w— possi˜ilec ƒe mi fossi vi™ino ti —vrei già servitoF ƒ—rà per l— prossim— volt—F
vetto questo —ndr—i su˜ito in ™hies— e qli dir—iX wi m—nd— hon gim—tti ! qesù
perdonoF p—temi uomoD ™he è or—F ƒe ™ontinuo ™osì quello l—ggiù non mi f— —nd—re
—v—ntiF wi dispi—™eD per™hé son sempre l9eterno ˜—m˜ino pur —vendo orm—i PP —nniF w—
più —n™or— per™héD ™—ro qesùD non puoi esser ™ontento di meF hunque test— — posto
e —v—ntiF …n p—ter —ve e glori—F €iglierò il resto qu—ndo verrà quello làF F F qesù
˜uongiornoFFF
€ro™ur— ™he l— musi™— per te non si— (ne m— solo mezzoF es™olt— ™hi è st—to s™ott—to
più di teD e ™he h— prov—to e prov— più di te il f—s™ino dell— musi™—F vuigiD (ss—ti il tuo
or—rio ! st—9 —l tuo or—rio ! e bastaF €rim— il dovere e poi l— musi™—F i di t—nto in t—ntoD
qu—ndo senti prepotente l— vogli— dell— musi™—D li˜er—mente l—s™i—l— —nd—re — g—m˜e
lev—te ! meglio v—d—no — f—rsi ˜enedire il do re mi f— sol l— siD ™he l9—nim— tu—F es™olt—D
vuigiD ™hi vuol il ˜ene dell9—nim— tu— e ™he in m—teri— ti può p—rl—re ™on esperienz—F
eltro ti dirò — vo™eD qu—ndo ti d—rò l— penitenz— di ™ui sopr—F ƒe mi —s™olti s—r—i feli™eY
se no vivr—i nelle nuvole e peggioF
Cecchetti Albano / 1936-10-13 /, missionario salesiano in Giappone
qr—zie del predi™ozzo ! f—n sempre ˜eneF €otrei direX —it l—tro —d l—tronem ™ome
dissi — ˜uon9—nim— del ƒigF hon ‚in—ldi olim ™he mi di™ev—X porse è or— di ™—m˜i—re il
™—ppelloF qu—rd—i il suo ™he potev— f—re il p—io ™ol mio e gli dissiX eit l—troF F F F ƒi
riseD e penso ™he —˜˜i—mo ™ontinu—to — tenerlo tutti e dueF F F (n™hé ne —˜˜i—mo preso
un —ltroF pr— i ƒ—lesi—ni d—lle vesti di PHEPS —nni forse ™9è —n™he veiF F F ƒt—rei fres™o se
dovessi ™—m˜i—rmi tutte le volte ™he vi—ggio di veste e ˜i—n™heri—F ve —ssi™uro ™he né hon
fos™oD né hon ‚u— lo f—™ev—noF F F pur essendo ottim— ™os— per ™hi è —˜itu—toF gred—
pure ™he hon gim—tti purtroppo fr— i ƒ—lesi—ni non è per questo né per —ltro in prim—
(l—F ƒ—3 fisogn— ris—lire —ll— fonteD e ™erte ™oseD —n™he vol—ndo e f—™endo propositiD non
sono possi˜ili per™hé non sono in natura rerumF
ƒF pr—n™es™o di ƒ—lesF F F er— di no˜il pros—pi— e in questo non f—™ev— f—ti™—X —˜ infantia
gli er— n—tur—leF „utto questoD non per s™us—re né diminuire l— port—t— delle sue osserE
v—zioniD m— per spieg—reF F F heo gr—ti—s ed il ƒignore rimeriti di tuttoF €er tre giorni
tutto il ros—rio è per vei
Grigoletto Giuseppe / 1936-10-15 /, ex-allievo
qr—zie delle ˜elle notizie veronesiF F F p—™™io qu—nto mi di™i e ri™ever—i per i tuoi merlotti
@spero —rrivi3AF €reghino per meF F F moltoF F F —n™he pro re˜us m—teri—li˜usF F F p—ne @non
QPW

15 1936
dirlo loroAF ehD trov—ssi uno ™he mi reg—l— o mi imprest— per S —nni un SHFHHHETHFHHH
vire o —n™he IHHFHHHF feh3 heus s™itF evrei ˜isogno di —vere l— fede di hon fos™o3
FFF€er il qi—pponeD segui ‘l—“ tu— vi—F v9import—nte è ™he non ti distolg— d—i tuoi doveriF
i poi l—s™i— direX v—et—re et ˜enef—™ereF F F eF F F F „—nto — questo mondo non si ries™e
—d —™™ontent—re gli uominiD m— per fortun—D qui —utem judi™—t me hominus estF
FFFid or—D ™—ro qiuseppeD ™or—ggio e —l l—voroF ƒt—9 ™—lmo in rel—zione —ll— SantitàF hi™e
ƒF pr—n™es™o ™he ˜isogn— f—rsi s—nti ™ome vuole hio e ™oi mezzi ™he dà — disposizioneF
ƒfrutt— quelli ™he h—iD e —v—ntiF xon è di0™ile f—rsi s—nti seguendo l— piccola via di
x—z—reth o quell— di hon fos™o nel primo yr—torioF
Gruppo Missionari in via verso il Giappone / 1936-10-19 /9
fenedetti nel nome del ƒignoreF „utti vi si—mo vi™ini ™ol ™uore e ™on l— preghier—D
—'rett—ndo il momento di —˜˜r—™™i—rviF gome d—ll9inizio del vi—ggio (no —l vostro —rrivo si
f—nno preghiere spe™i—li per voiF sl ƒignore non vi promette feli™ità tempor—li o gr—ndezze
m—teri—liD m— povertà e s—™ri(™ioD vi dom—nd— s—ntità ™he è purezz— e o˜˜edienz—F
€reg—te —n™he voi per noiF qr—zie ™he venite — riempire le dir—d—te (l—Y disponetevi
™on gioi— —l l—voroF elle eutorità ™he vi dom—nd—ssero dite ™he vi re™—te — „okyoF
†i ˜enedi™o e —'retto il momento di —˜˜r—™™i—rvi — nome di tuttiF
Circolare e Salesiani / 1936-10-19 /
È ™oll— gioi— più viv— ™he vi ™omuni™o l9—ttes— notizi— dell— gons—™r—zione dei nostri ™—ri
hi—™oniF v— domeni™— V xovem˜re per m—no di wonsF fretonD †es™ovo di pukuok—D
—vrà luogo l— solenne ™erimoni—F €er voi ™he d— —nni pens—te — quest— d—t—D per voi ™he
in v—rie forme —vete l—vor—to —ll— form—zione dei nuovi s—™erdoti deve ! ™ome per me !
torn—re gio™ondissim— quest— d—t—F10
ƒpero presto invi—rvi progr—mm— ™ompleto dell— gr—nde giorn—t—F wentre ringr—zi—mo
di ™uore il ƒignore di quest— gr—nde d—t—D r—™™om—ndo ™—ld—mente —lle vostre preghiere i
nuovi ordin—ndi e vi prego di indire preghiere spe™i—li —n™he —lle ™risti—nità e gomunità
religiose d— voi dipendentiF
9Lo scritto fu indirizzato al gruppo di missionari destinati al Giappone nel936, ancora in viaggio.
L'originale non si sa dove sia andato a nire. Quanto è stato riportato è una copia fatta dall'allora
ch. Luigi Del Col. Erano i sacerdoti Don F. Bovio, G. Figura, U. Romani, Fr. Erdo; i Chierici
N.Caldiroli, A. Crevacore, L. Del Col, M. Lorenzi, E.Gallo,V. Scrazzolo, M. Curran, Fr. Drohan; i
coadiutori St. Beallesio, C.Camnasio, G. Forner, G. Nagy. Quasi tutti lasciarono una grande orma
in Giappone.
10Nella estrema penuria di personale e disastrosa situazione economica in cui si trovava la missione,
l'ordinazione di questi tre sacerdoti che conoscevano abbastanza il giapponese fu per Don Cimatti
una vera benedizione. Quelli nuovi arrivati dall'estero non potevano lavorare subito.
QQH

15 1936
Tassinari Clodoveo / 1936-11-6 /i, missionario salesiano in Giappone
‚sgy‚hy hs €‚swe wiƒƒe
igoF F F ipseF F F tesus3
v— pietà eu™—risti™— èX
IF il ™entro dell— pietà ™risti—n— e s—lesi—n—
PF l9—limento dell— nostr— vit— di perfezione religios—
QF il fond—mentoD l9—m˜iente e l— forz— del nostro l—voro edu™—tivoF
fonum mihiD homineD qui— humili—sti meF
†ivo egoD j—m non egoF F F
pi—t volunt—s heiF
Ricaldone Pietro PS / 1936-11-9 /, Rettor Maggiore
È ™erto dovere tr—m—nd—re —i posteri f—tti stori™i di prim9ordineD e qu—nto è su™™esso l9V
xovem˜re lWQT — wiy—z—ki è ™erto di questo genereX l— ™ons—™r—zione ™ioè dei tre nuovi
s—™erdoti hon fern—rdi engeloD hon fr—ggion inri™oD hon „—ssin—ri glodoveoD s—lesi—ni
di hon fos™oF †es™ovo ™ons—™r—nte il gr—nde —mi™o dei s—lesi—ni wonsF freton delle
wissioni istere di €—rigiD presule di pukuok—F punzione m—i ™ompiut— d— ™he mondo
è mondo nell9—m˜ito dell— €refettur— epostoli™— ! rito solenne mai veduto d—i nostri
™risti—ni ! primo risult—toD (nor— m—i speriment—to di form—zione in posto di person—le
mission—rioX per questoD ho dettoD —vvenimento stori™o di prim9ordine ™ert—mente per
l— stori— dell— wissione di wiy—z—kiD e sotto un ™erto rispetto quell— dell9epostol—to
mission—rio in qi—pponeF goll9inno del ringr—zi—mento — hioD il vivo ri™onos™ente gr—zie
—i ƒuperiori nostriD primi f—ttori di questo st—to di ™oseD ed — qu—nti h—nno ™ooper—to
—ll— form—zione dei giov—ni s—™erdotiFFF
xon tento di des™rivere l— gioi— dei neo s—™erdoti ! —vremmo voluto —vere ™on noi i
nostri ƒuperioriD —vremmo voluto —vere ™on noi i ˜uoni genitori degli ordin—ti per dire
loro tutt— l— nostr— ri™onos™enz— e f—rli p—rte™ipi dell— nostr— gioi—F
gol person—le venuto d—ll9st—li— e quello indigeno in form—zione speri—mo d9or— in poi
di —vere —nnu—lmente qu—l™he ordin—zione s—™erdot—leF
ƒi —vvi™in— — gr—ndi p—ssi un9—ltr— d—t— stori™— di prim9ordineX s nostri primi ƒ—lesi—ni
form—ti in postoF €reghi per l— feli™e re—ltà —n™he di quest— d—t— e ™i ˜enedi™— tuttiF
Ricaldone Pietro PS / 1936-11-15 /, Rettor Maggiore
sl p—rtito milit—re e ™hi h— interesse — ™he il ™—ttoli™ismo non si prop—ghiD sotto l— lustr—
™he gli str—nieri sono spieD tent—no tutti i modi di s™redit—rli ! e si™™ome l— m—ssim— p—rte
sono mission—riD è f—™ile il p—ss—ggioX s ™—ttoli™i sono spieD tr—m—no ™ontro lo ƒt—to !
QQI

15 1936
f—ls—no lo spirito gi—pponeseD e™™FD —™™use ve™™hieD dei tempi di ƒF pr—n™es™o ƒ—verioF
ƒpe™i—lmente dove si—mo noiD lont—ni d—i gr—ndi ™entriY si sentono n—tur—lmente di più
le —™™use e le ™onseguenzeFFF
vei s— il dis—stro dell— missione di u—goshim—X non vi sono più mission—ri ed i ™risti—ni
so'rono ver— perse™uzioneD se non uso xeroneD uso qiuli—no l9epost—t—F gon™lusioneX
forse —ll— (ne del mese s—rà nomin—to €refetto un prete gi—pponese e qu—l™he prete ™on
lui sostituirà i fr—tiD ™he o ritorner—nno in g—n—d—D o st—r—nno in ™onventoD o —ndr—nno in
—ltr— missioneF ell— (ne dell9—nno s—rà nomin—to er™ives™ovo di „okyo un gi—pponeseFFF
€uò ™omprendere dunque ™he ™—mmini—mo sui r—soi ! f—r troppoD si dà nell9o™™hio ! f—r
null—D è m—le ! st—re nel giusto mezzo e m—ntenersi in equili˜rio è di0™ileF vei non può
d—rsi l9ide— dell9esosità dell— polizi— del qi—ppone ! i mission—ri @un po9 tutti nervosiA
temono un giorno o l9—ltro di s™—tt—reF F F ™ome già è —vvenutoF gome vei s—D il p—rtito
milit—re h— l— su— polizi— spe™i—leD lo ƒt—to l— su— spe™i—leF sn qi—ppone i poteri sono
legisl—tivoD ese™utivoD giudizi—rio e polizies™oF
en™he ƒF iF il heleg—to epostoli™o insisteX ƒ—lesi—ni3 ypere vostreD opere vostre nei
gr—ndi ™entri3F ghe ne —vverràc ƒi—mo nelle m—ni di hioF ehD —vessimo già dei ˜uoni
preti gi—pponesi3
ƒe™ondo pro˜lem— sull— ne™essità di opere nei gr—ndi ™entri è il pro˜lem— del l—voroF
ygni missione gi—pponeseD spe™ie per le ™ose dette prim—D non h— l—voro intensivo @non
si può pes™—re ™on l— reteAD ˜isogn— dunque per non morireD estendersiF yhD d— qu—nto
—ttendo il †isit—tore3 €er me è il pro˜lem— dell— vit— spiritu—le dei ™onfr—telliF F F eh3 v—
missioneD spe™ie in istremo yrienteD è d—vvero terri˜ileF y vit— di ™omunità ! ed —llor—
il l—voro è s™—rso ! o vit— isol—t— e —llor— gli —ltri in™onvenientiF
FFFgome ve dissiD —l momento —ttu—leD sono soloF …no ™he mi ™—pis™— e ™he ™ondivid—
! pur —lle volte l—s™i—ndosi ™—dere nello s™or—ggi—mento ! è il nostro hon „—nguyF gon
gli —ltri p—rlo d9u0™ioF F F m—F F F per ™ento e un motivoF F F sono tutti ottimi e ™—ri
™onfr—telliF yhD molto più di meD m— ™he vuolec vei ™onos™eF
gome già dissiX mi sono ˜utt—to nelle m—ni di hioD mi p—re ™omplet—menteF ƒo'roD ed
è meglio so'rir d— soloD ™he f—r so'rire —ltriD ™he già h—nno i loro ™umuli di so'erenze per
m—l—ttieD ™ontr—rietà d—ll9interno e d—ll9esternoD e™™F
Mussolini Benito / 1936-11-15/, Duce, capo del Governo italiano11
i™™ellenz—
sl povero s™rivente è —ttu—lmente €refetto epostoli™o di wiy—z—ki @qi—pponeAD ! nel
11Nelle gravi dicoltà in cui si trovava, Don Cimatti si decise a scrivere anche a Mussolini, che fu suo
compagno nell'Istituto Salesiano di Faenza, anche se più giovane di lui. Intermediario l'Ambasciatore
a Tokyo Auriti, la risposta arrivò nel maggio del seguente anno. Ricevette 10.000 lire italiane. Don
Cimatti rispose riconoscente. L'originale di questa lettera fu rinvenuto tra i documenti riguardanti
il Giappone nell'Archivio di Stato a Roma.
QQP

15 1936
IVWS suo ™omp—gno di ™ollegio — p—enz—F €uò essere ™he l9iF†F ri™ordiX ero noto ™ome
™—ntoreFFF w— questo non —ggiunge gr—n ™he —ll— mi— dom—nd—D per™hè so di rivolgermi
—l ™uore p—terno del hu™eD ™he —m— t—nto i suoi (gliD spe™i—lmente i più lont—niF
h— dodi™i —nni si l—vor— nel ™—mpo — noi —0d—to d—ll— ƒFƒedeD segu—™i delle tr—dizioni
di hon fos™oD mi p—re pure si si— l—vor—to ™on spirito di s™hiett— it—li—nitàF qià v—ri dei
nostri studenti leggono e p—rl—no p—ss—˜ilmente l9it—li—no ! oltre SHH ™on™erti di musi™—
vo™—le e strument—le in prev—lenz— it—li—n— ™i h—nno servito di ™—r—tteristi™— prop—g—nd—
religios—F
sl ‚egio qoverno dietro le mie rel—zioni pel tr—mite del ‚egio gonsole e di ƒF iF il ‚egio
em˜—s™i—tore ™i h— fornito qu—l™he gr—zioso sussidio e m—teri—le s™ol—sti™oF wi trovo in
un momento ™riti™issimo e™onomi™o per sostenere l9yspizio dei €overi †e™™hi ed yrf—nelli
e il ƒemin—rio sndigeno di wiy—z—ki @™ir™— PHH personeA per il fermo dell— monet— in st—li—D
ed oso implor—re l9—iuto ™—rit—tevole dell9iF†F per me e per i miei ™onfr—telli per non venir
meno —gli impegni —ssunti e per poter vivereF
sl ƒignore rimeriti l9iF†FD not—D ™red— pureD —l ˜uon popolo gi—pponeseD ed è per noiD
spe™ie per me un pi—™ere intenso — p—rl—rneF sl ƒignore ™onservi l9iF†F —l ˜ene del popolo
it—li—no e del mondoF hell9iF†F sllustrissim—
y˜˜lig—tissimo servo
ƒ—™F †in™enzo gim—tti
€refetto epostoli™o wiy—z—ki @qi—pponeA
Circolare Salesiani / 1936-11-18 / ai direttori
ƒt—nno per giungere i nostri ™onfr—telliX v—ri ™hieri™i inizi—no il loro tiro™inio pr—ti™o
ed —ltri lo ™ompionoY i nuovi s—™erdoti già h—nno in™omin™i—to —d —nd—re in —iuto nelle
m—nsioni loro —0d—teF
i™™o il ri™hi—mo — noi tutti di invigil—re — ™he queste prime prove dei nostri giov—ni
™onfr—telli si—no ™ir™ond—te di tutto quell9—iuto —'ettuosoD di tutt— quell— vigil—nz—D di
tutti quei ™onsigli ™he sono — noi ™osì fortemente in™ul™—ti d—lle ‚egoleD regol—menti e
d—lle —™™or—te r—™™om—nd—zioni dei ƒuperioriF uesti ™onfr—telli non sono form—ti ™omE
plet—menteF F F ettendono d— voi l— form—zioneX non h—nno esperienz—F F F fisogn— ™he
noi li metti—mo nell— ™ondizione di —™quist—rl—X h—nno ™ome tutti gli uomini i loro difetE
tiF F F fisogn— ™he li —iuti—mo — ™orreggerliF ƒpe™i—lmente ˜isogn— ™he di—mo loro un—
™hi—r— visione dell9—m˜iente in ™ui dovr—nno più t—rdi eser™it—re il loro —postol—toD forE
m—ndoli —lle mod—lità ed —llo spirito ed —˜itudini gi—pponesiD t—nto più sentite in questo
momentoF
QQQ

15 1936
Cecchetti Albano / 1936-11-24 /, missionario salesiano in Giappone
ghe penso —ll— ™—s— del wission—rioD non —ll9ipis™opioD è d— un— de™in— d9—nniD m— ™9è
sempre l— solit— m—l—tti— dei soldiF gosì ™ome si—mo or— possono ™onvin™ersi tutti ™he
non —˜˜i—mo gr—ndi risorseF
wi riposo (n troppoF ro m—i l—vor—to ™osì po™o ™ome in qi—pponeD eD salvo l'obbedien-
zaD odio l— vit— del ƒuperioreD per™hé non mi dà modo di es—urirmi nel l—voroF ed ogni
modo gli uomini non possi—mo —™™ontent—rliF qir—c È un gir—ndoloneF ƒt— fermoc xon
viene m—iF sn missione il pro˜lem— del l—voro è il più gr—ve e per me tremo per i giov—niX
non ™9è —ltr— vi— ™he esp—ndersi in opere nei gr—ndi ™entriF F F
Ricaldone Pietro / 1936-12-9 /, Rettor Maggiore
ƒono sempre qui — d—re dispi—™eri —i ƒuperioriD m— non so più dove s˜—ttere l— test—F
Colla ne del mese non ho più un soldo per venire in —iuto —lle opere dell— wissioneD
m—ntenimento dei mission—ri e ™onfr—telli del novizi—to e student—toF È l— morte per meD
™—us— di tuttoX f—me e disonore per noiF ro già ˜—ttuto — tutte le porte lo™—li a null—F
ro tempest—to di lettere vei e i ƒuperioriF
qli —iuti invi—ti e d—ll— ghies— e d—i ƒuperiori mi h—nno l—s™i—to —l punto di ™ui sopr—F
ƒuppli™o pi—ngendo i miei ƒuperiori — venirmi in —iutoX per me non vedo —ltr— soluzione
per vivere ™he in un invio immedi—to di vire ™ento mil— per p—g—re i de˜iti e vivereF
em—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD non es—gero ! non rius™irò —d invi—re il mensile per l—
(ne di hi™em˜reF
€reghi per questo disgr—zi—toF
Dal Fior Luigi / 1936-12-4 / studente di teologia
†olevo d—rti —n™or— qu—l™he norm— per il ™—nto del „ot— pul™r—F v9essenzi—le è ™he i
™—ntori ™—ntino ™on fede e dedizioneD pens—ndo — quel ™he di™onoF ed esF quei tre
Maria devono dire nell9—™™ento ed espressione tutto il loro —'etto — w—ri—F
„u st—9 sempre —ttento — non l—s™i—rti ru˜—re il ™uore d—ll— musi™—D ed or— —ggiungo
d—ll9yr—torioF „u e gli or—tori—ni tenete il vostro posto e tempo st—˜ilito e vedr—i ™he
ne —vv—nt—gger—i nell— tu— form—zioneF Per oraD musi™— e or—torio sono —™™identiF v—
sost—nz— è l— tu— form—zione s—™erdot—leF vuigiD s—ppi dir di no — molte ™ose or— e s—r—i
tr—nquillo poi in seguitoD e f—r—i un ˜ene m—ggioreD in™omp—r—˜ilmente m—ggiore più
t—rdiF „i —˜˜r—™™io e ˜enedi™o di ™uoreF w—ri— ti —iuterà — esser ˜uonoF
Grigoletto Giuseppe / 1936-12-18 /, ex-allievo di Valsalice
ƒono — „okyo per ri™evere il PW ™F mF le prime professioni dei nostri noviziF heo gr—ti—s3
€osso ™—nt—re il xun™ dimittisD ho veduto i primi preti e primi s—lesi—niF …nirsi de(nitive
QQR

15 1936
— hio è meglioF ed ogni modo —n™he in questo (—t volunt—s heiF h—i tetti in giùD ™ome
si di™eD s—re˜˜e meglio per me e per tuttiF
witr—F F F †edremo il d— f—rsiF snt—nto è — „okyo e non distur˜— i sonni del €refetto
epostoli™o ™heD —™™idempoliD vorrei vederlo quell9—'—re in test—F fr—vo3 ƒii nemi™o —n™he
per i miei onoriF F F xon so d—vvero ™he r—zz— d9onore si— promuovere uno —ll9ipis™op—toF
y si ™—pis™e ™he ™os— vuol direD o non si ™—pis™eF F F ell— l—rg— d— questi onoriF ƒono
™ro™i(ssioniY —ltro ™he onoreF w— quello ™he non ™—pis™o è ™ome t—nti ci tenganoD non
voglio dire —ll9ipis™op—toD m— —i ™iondoliF €overettiF F F hormo tr—nquillo i miei sonni per
questoF
ei gi—pponesiD st—9 tr—nquilloD non f— né ™—ldoD né freddoD e non —ument— t—le onore di
I il ™risti—nesimo in qi—pponeF sl ™—m˜io verràF F F vi sono t—nte formeF F F e se non qui
in terr—D — suo tempoF F F in ™ielFFF €reg— per me e qu—ndo moriròD un requiemF sdem f—rà
per te
Giovani studenti / 1936-12-18 /
…n mission—rio ve™™hio di —nni e di peloD m— giov—ne di ™uoreD implor— per l— su— missione
molte preghiereD ™omunioniD visite — qesùF
†i di™o gr—zie e prego per voiF
Manganelli Giulio / 1936-12-29 / per la professione religiosa12
IF ylio e m—ng—nello ™ontro il di—volo13
PF ‚ettitudine d9intenzione
Ricaldone Pietro / 1936-12-31 /, Rettor Maggiore
29 Dicembre. s nostri primi novizi in qi—pponeD europei ed indigeni f—nno l— loro priE
m— professioneF €er l— stori— dell— nostr— ™—r— ƒo™ietà in qi—ppone è ™erto un— d—t—
indimenti™—˜ile e di —lto signi(™—toF
wisuri veiD —m—to €—dreD l— nostr— gioi—X noi pensi—mo — quell— ™he proverà vei e gli
—ltri ƒuperioriD e qu—nti fr— i nostri ™onfr—telliD —llievi e ˜enef—ttori h—nno ™ooper—to —
prep—r—re quest— gioi—D meglio — prep—r—re quest— realtà concreta di v—lore in™—l™ol—˜ile
12Dal 18 al 28 dicembre 1936 a Nerima (Tokyo) Mons. Cimatti predicò le istruzioni ai primi novizi del
Giappone che stavano per fare i loro voti. Oltre ai primi 3 giapponesi, c'erano 8 giovani missionari
venuti dall'estero dopo il ginnasio all'età di 15-16 anni. Don Cimatti fece le istruzioni nella sala di
studio. Per aiutare i giapponesi che non capivano bene l'italiano scriveva volta per volta sulla lavagna
lo schema. Sono riportati sul sito Salesian Digital Library come furono copiati alla lettera.
13Su di un'immaginetta: sono i ricordi per la prima professione religiosa avvenuta proprio in quel giorno.
Olio e manganello è una reminiscenza del fascismo che li usava contro chi non la pensava come
loro.
QQS

15 1936
per l9—vvenire dell— nostr— ƒo™ietà in qi—pponeF „r— i professi i tre primi gi—pponesi
s—lesi—ni @due ™hieri™i e un ™o—diutoreAD dopo die™i —nni ™ompleti di l—voro proprio nello
stesso giorno dell— prim— p—rtenz— dei s—lesi—ni pel qi—pponeD inizi—no l— serieY vogli—no
—ugur—r™i numeros— e dell— tempr— di ƒF pr—n™es™o ƒ—verioF
xello stesso giorno tre —ltri indoss—v—no l9—˜ito s—™ro per inizi—re il loro novizi—toF
e™™olg—D —m—to €—dreD e ™onsegni — w—ri— eusili—tri™e e hon fos™o questi nuovi suoi
(gli ! ˜enedi™— questi e quelli in form—zioneD —0n™hé diventino d—vvero si™ut novellae
olivarum in circuitu mensae DominiF
Circolare agli ex-allievi / 1936-. . . -. . . / in Italia14
g—rissimoD FFF€ermetti ™he nel giorno del tuo onom—sti™oD ri™hi—m—ndo i vin™oli dell9—nti™—
—mi™izi— e ri™onos™enz— per qu—nto h—i f—tto sempre per meD per l— mi— pover— missione
e per l9oper— s—lesi—n— in qi—pponeD ti presenti — nome mioD — nome dei mission—ri
s—lesi—ni e dei tuoi ˜ene(™—tiD ogni più ˜ell9—ugurioD l9—rdente preghier— ed o'ert— di
s—™ri(™iD se™ondo le tue intenzioniF
ger™— di essere sempre —mi™o di hon fos™o e ™ooper—tore dell9yper— su—D ed igli
™ontinuerà —d essere —mi™o dell9—nim— tu—D degli interessi tuoiD e dell— tu— f—migli—F
€ro™ur— di trov—rmi —ltri ˜uoni —mi™iD ™he ™ome te si formino —ll9—postol—to mission—rio
e preghino —ss—i per noiF
„i ˜enedi™o e prego di ™uore per teF
hon †F gim—ttiD s—lesF
€refetto epostF di wiy—z—ki
Mantegazza Giovanni / 1936-3 ~ 1936-10 /, ch. salesiano studente di losoa15
13 marzo
qr—zie delle ˜elle notizie ™he mi d—iF ‚imettiti ™on fede ™—lm— e ˜uon— volontà —l
l—voro e ringr—zi— il ƒignoreF „i h— ™onserv—to e quindi pro™ur— di essere più ƒuoF ro
s™ritto —l ˜—˜˜oF ƒe vedi ™he i p—renti potr—nno —iut—re l— ™—s— per le spese di osped—leD
s—rà ver— ™—rità ! m— se è possi˜ileF ellegro e ˜uono sempre
5 aprile 1936
qr—zie di tuttoF ƒe non d—vi il titolo16 s™rivevo più — lungoF
14Circolare manoscritta e poi poligrafata, senza data: veniva mandata in occasione della festa onomastica
degli antichi suoi ex-allievi d'Italia. In questi casi si rma prefetto apostolico È noto che i suoi
ex-allievi di Torino per fargli festa gli mandarono i paramenti episcopali. Don Cimatti li rimandò
subito indietro dicendo loro di venderli e mandargliene i soldi per i suoi poveri.
15Anche per quest'anno mettiamo di seguito questi bigliettini a lui indirizzati. Don Cimatti si trovava
di sede a Miyazaki, mentre i chierici erano a Tokyo. Da notare che nel 1935 era stato nominato
Prefetto Apostolico e aveva ricevuto il titolo di Monsignore, che non voleva usare.
16Deve trattarsi del titolo di monsignore, che a Don Cimatti non piaceva.
QQT

15 1936
fuon— €—squ—F hio ti ™on™ed— i tre ƒ di hon fos™oF17 È il povero —ugurio del tuo
—'FhF †F gim—tti
2 maggio
‚ipens—ndo —lle tue di0™oltà di memori—D insisto — ™he non tem—F „u puoiD dunque
devi rius™ireF p— in modo di non l—s™i—rti vin™ere d—llo sforzo ™he devi f—re per rius™ireF
ve pi—nte nell9—tto di pot—re gemono ed emettono l— linf—F F F m— poi frutti(™—noF xon
temereF xelle di0™oltà sedes sepienti—e
15 giugno
fuon onom—sti™o e ™ome ri™ordo ti di™o le p—role di ƒF qiov—nni sllum —utem oportet
™res™ereD me —utem minui Bisogna che Lui cresca e io diminuiscaF qesù ™res™— in te
sempre e per mezzo tuo negli —ltri e tu sempre renditi ™ome vui mite e umile di ™uoreF
€reg— (n d— or— qesù ™he ti mett— in ˜uone ™ondizioni per l9—nim— tu— per il tiro™inio
prossimo
17 agosto
xon dimenti™—re i propositiF F F FF i il ventrecF F F FF
24 settembre
ell— tu— ™—rissim—D rispost—X
IF qodo di quel ™he ti —™™—deF weglio or— ™he dopoF
PF gome ™omport—rtic
—A €reghier—
˜A †edi mio ˜iglietto pre™edente
™A gon(denz— ™ol direttore
dA se vuoi essere perfetto e vin™erti un— ˜uon— volt— p—rl—re ™on entolini senz—
timoreF
s p—r—™—rri sem˜r—n monti e son quel ™he sonoF
xel mese di otto˜re preg— e dí ˜ene il ‚os—rio e uno lo dir—i per vui @h—i ™—pito ™hiAF
ƒempre unito nell— preghier—
29 ottobre
gontemplo le tue vignetteF F F Fxon ti m—n™— l9—llegri—F
p— in modo ™he qesù si— sempre ™ontento di teF e0d—gli (n d9or— per le m—ni di w—ri—
il tuo futuro —postol—toF
17Sono Sanità, Studio, Santità
QQU


16 1937
pigur— ITFIX ve prime —spir—nti dell— gongreg—zione g—rit—s IWQU
QQV

16 1937
QGQ hon gim—tti —ssume l— direzione del pi™™olo semin—rio di wiy—z—ki
SG h— hon fos™o sh— es™e un dis™o ™on musi™— di hon gim—tti
is™e €vex„e‚…w gyvvig„sy dei veget—li r—™™olti nell— provin™i— di
wiy—z—kiF
TGU ordin—zF di hon erriD e hon peli™i — wiy—z—kiD per m—no di wonsF freton
UGU sl qi—ppone entr— in guerr— ™on l— gin—
UGIS hon g—ndel— e hon ferruti visit—tori in qi—pponeF
VGIS snizi— l— gongreg—zione indigen— delle suore dell— g—rità — xum—zu
muore —nneg—to il ™hF pilipp—
VGPP †estizFdelle S prime novizie dell— g—ritàF
VGPW v—nno — f—re il xovizi—to — pukuok—F …n— muoreD due si ritir—no
WGPQ erriv— l— missione f—s™ist— per il €—tto „rip—rtitoD qi—pFD stFD qerm—ni—F
€er l9o™™—sione in™omin™i— un— serie di ™on™erti (no — m—ggio IWQV
IIGU gons—™rF hi wonsF ‰—m—gu™hi — †es™ovo di x—g—s—ki
IIGIP fenedizF xuov— ™hies— di x—k—tsu e di wik—w—shim—
IIGPP —rriv—no i ™hF eFg—stiglioniD eFgolussiD ƒtFhell9engel—DhFportun—D wFFwoskw—D
xF€is—rski e™™F ™o—dF qF‚osso
IPGP erezione dell9sspettori— qi—pponese e™™idio di x—nkino @x—nkin jikenA
hon w—reg— pu˜˜li™— l— tr—duzione it—li—n— del uojiki d— v—terz— wonsFhoi
viene nomin—to er™ives™ovo di „okyo
IPGPW €rofessione ™hF w—kiD ™o—dF wiy—h—r—D ghF xFg—ldiroliD eF grev—™oreD
vF hel golD wF vorenziD iF q—lloD†F ƒ™r—zzoloD
Ricaldone Pietro / 1937-1-2 / Rettor Maggiore
qr—zie dell— su— ultim— @TGIPGQTAD in ™ui mi dà l— ™onsol—nte notizi— del prestito del
ƒigF hur—ntiF v— w—donn— mi h— es—udito e —vevo promesso vire IHHH per il nostro ™—ro
ƒ—ntu—rio e volentieri sottr—i—mo —l p—ne per ringr—zi—re l— w—mm— ! e le unis™o p—rte
dell— somm— !X sono dunque IHH m—ttoniD ™he sono ™erto diventer—nno p—ne spiritu—le
per noiF heo gr—ti—s3 h— tempo dom—nd—vo il prestitoD non per opere nuoveD m— per
sostenere le presentiD e per il p—neX non tem—D è per il p—neF i ˜isognerà ™he i ƒuperiori
veng—no in —iutoD —ument—ndo il sussidioD se no non si v— —v—ntiF
E e feppu ho imposto l9—˜ito — S novizie gi—pponesi delle piglie di w—ri— eF
E e „okyo — tre nuovi ™hieri™i gi—pponesiD e inizi—to ™on nove il nuovo novizi—toF
QQW

16 1937
E sl giorno di x—t—le un— qu—r—ntin— di ˜—ttesimiF e wik—w—jim— @PUHH or—tori—ni !
—ll— s™uol— profF QHH ! — wiy—z—ki UHH ! — wiy—konojo oltre IHHH ! feppuD yit—D x—k—tsuD
„—k—n—˜e rispettiv—mente QHHAF u—ndo ™9è d— ri™evere ™orrono molto di piùD m— sono
—nime p—g—ne ™he —lmeno —vvi™in—no qesùF F F ehD vorrei f—re — „okyo ™ome — „orinoD
nei rioni poveri e gu—stiD or—toriD or—toriF F F w— ™ome si f— — wiy—z—kicF F F w— t—nto
presto v—do in €—r—disoD e ˜uon— notte3
xello stesso tempo non m—n™— di provarciX €overtà —ssolut—F F F ivviv— l— €rovvidenz—3
w— p—sso dei momentiF F F D non per meD m— per i ™onfr—telliX m— vorrei fosse l— ri™™hezz—
di noi tutti ! temo non si— perfett—F
Barbaro Federico / 1937-1-8 /, tirocinante
u—ndo ero f—n™iullo in ™ollegio ™—nt—vo ™ome unF F F €oi venne il ™—m˜io di vo™e e mi
dissero di non ™—nt—r piùF i mi —dont—iF F F e per un po9 non ™—nt—iF F F e ho —vuto
—n™he il pensieroX yr— l— musi™— peris™eF F F F eppli™— un sillogismo in barbaroF F F È
n—tur—le ™he provi quello ! ™ome lo provò ™hi s™riveD qu—ndo laureato @di—mo™i tono3A in
s™ienze — †—ls—li™e un estr—neo o™™up—v— l— ™—ttedr—F È n—tur—leD ™ome è n—tur—le ™he
non toglie questo né il s—pereD né il merito @per™hé tu desidereresti ! ™ome hon gim—tti
desiderere˜˜e f—r s™ienze —gr—rie ! spe™ie ™on™imeD ™essino et simili— ! e spe™i—lmente
musi™—F F F piloso(—cF F F xon ™i ™—pis™oF F F €ed—gogi—D e™™F e™™FAF
frutt— ™os— dover insegn—re ™iò ™he non si s—F F F yhD è gr—n p—rte dell— vit— s—lesi—n—
e dell— vit— um—n— e spe™ie dell— vit— religios—F F F i quel ™he è peggio non solo limit—to
—ll9insegn—mentoD m— —lle ™—ri™heD —lle speseD e™™F ghi s™rive ne s— qu—l™os—F qu—i se tu
losocamente —ppli™hi il tuo periodo s™ritto —ll— re—ltà dell— vit—3
FFF sl ƒignore h— ˜isogno di form—rti —ltro ™he — queste ™oseX ti vuol pi—n pi—no pi—ll—reD
s˜u™™i—reD frantumare —0n™hé es™— l9uomo nuovoD e ™omin™i— or— — d—re di m—no —llo
s™—lpello e m—rtelloF F F e s™heggi—F F F i tu gridicF F F i per™héc €er™hé temi si di™— ™he
non s—i it—li—no e l—tinoc €er™hé ti pes— l— prep—r—zionec €er™héc €er™hécF F F i non
™ontinuoF È il nostro pi™™olo io ™he vogli—mo per noiD e ™he inve™e v…s vorre˜˜e per
séX e ™osì ™hi—roF F F v9egocentrismoD non ™9è ˜isogno di erigerlo — sistem— (loso(™oX è in
noiD tutti s—iD tuttiD tuttiF È in quest— lott— e in quest— vittori— l9acquisto di GesùD —ss—i
meglio dell— (loso(—D s™ienzeD musi™—F F F pur ™ose ˜elle per™hé em—n—te d— v…sF
Ricaldone Pietro / 1937-1-31 /, Rettor Maggiore
pine del meseD ™he si ™hiude ™oll— fest— del nostro hon fos™o ™ele˜r—t— ovunque ™on
gioi— e fruttoF snizio del nuovoD ™he si —pre ™ol gr—nde gongresso @iu™—risti™oA di w—niE
l— e ™oll9—nnun™io dell— visit—F heo gr—ti—s3 ehD ™ome —vrei ˜isogno fossero già qui i
†isit—toriF F F
FFFw— spe™i—lmente sono — terr— per l— solit— questione m—teri—le e suppli™o l9—iuto dei
ƒuperioriF ro dom—nd—to un —umento di sussidio @d— PS — SH mil— lireAX non so ™he
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—˜˜i—no st—˜ilito i ƒuperioriD m— non so ™ome f—re — m—ntenere i novizi e studenti (loso(
e teologiF pr— missione e „okyo ho IQS individui sulle sp—lle @fr— ™onfr—telliD noviziD
semin—risti e —spir—ntiAF sl ˜il—n™io nomin—le delle entr—te ™erte @€rop—g—nd—D glero
indigenoD ƒF snf—nzi— e ƒuperioriA sono vire IQW mil— ™ir™—F €ensi —lle ritenuteD —l ri˜—sso
lir—D e™™F e può f—rsi un9ide— dell— mi— pietos— situ—zioneD dovendo —n™he sostenereD non
solo le spese di m—ntenimento personeD m— —n™he opereF goll9—utorizz—zione dei ƒuperiori
ho trov—to il prestito del ˜uon evvF hur—nti ! ™er™o di solle™it—re l— ™—rità in tutte le
forme e ™on me l—vor—no —n™he i ™onfr—telliD m— ho troppe ferite pre™edenti d— s—n—reF F F
e non ries™o ™he — ™—dere più in giùF xon potre˜˜ero i ƒuperiori —nti™ip—rmi —lmeno
vire PSFHHH del sussidioc ghi potre˜˜e —iut—rmi ™on un prestito s—re˜˜e hon pont—n— di
ƒh—ngh—iD m— giust—mente vuole permesso d— „orinoF
uid f—™iendumc en™he hon ‚ossi d—ll9emeri™— e hon „ozzi d— vondr—D m— —vendo
il fermo dei ƒuperioriD h—nno ˜isogno di —utorizz—zioneF ghe ne pens—c gerto ™he in
queste ™ondizioni mi è impossi˜ile proseguireD e non so ™ome f—reD non so ™ome f—reD non
so ™ome f—reF i™™o per™hé ho spedito il telegr—mm— ne™essitàF gred—D —m—tisFmo ƒigF
hon ‚i™—ldoneD ™he se insisto è d—vvero per™hé non so quid facereF
FFFƒuppli™o i ƒuperiori — prendere quei provvedimenti ™he d— tempo —ttendoF ƒi —ssiE
™urino ™he l— ™—us— di tutto in r—di™e è il povero sottos™rittoF F F È mi— ™onvinzione di
™os™ienz—F ‚ipetoF
FFFe™™etto l— volontà di hio ™he p—tern—mente mi umili— e prego ™he quest— stess— s—nt—
volontà dispong— l9—nimo di ™hi puòD — volere qu—nto d— tempo ™hiedoD ™ioèX l—voroD l—voroD
™ome sempli™e greg—rio ed in qu—lsi—si postoF xon tem—no i ƒuperioriD non tem—noF
Bernardi Angelo / 1937-2-16 /, missionario salesiano in Giappone
i™™oti —l™une mie veduteF
gon hon gim—tti non us—r titoli né stile pomposoD f—s™ist— o no ! esponi ™hi—ro i tuoi
˜isogniD m—teri—li e spiritu—liF
ƒt—9 —ttento — non ledere m—i né dirett—mente né indirett—mente l— ™—ritàF †ediD ™—ro
engeloD noi do˜˜i—mo rendere ™onto — hio delle nostre —zioniD non di quelle degli —ltriF
‚i™ord— sempre ™he l— perfezione non è di questo mondo ! non lo fu neppure per i s—ntiF
u—ndoD —n™he exEo0™ioD devi p—rl—re di —ltriD f—llo sempre ™on gr—nde ™—ritàF ‚i™ord— ƒF
pr—n™es™o di ƒ—les e più qesù ˜enedettoF p—™™i—mo —gli —ltri quello ™he desidereremmo
fosse f—tto — noiF
hon gim—tti ti h— dom—nd—to un preventivo delle spese per poter prossim—mente
per wiy—konojo e per „—no st—˜ilire il f—˜˜isognoF xon devi pens—re —l p—ss—toD m— —l
˜isogno presenteF sdem per le rip—r—zioniF p—9 f—re un preventivo e ti —iuteròF fisogn—
™he ti persu—d— ™he solo ™osì ti verr—i f—™endo quell— esperienz— —mministr—tiv— ™he ti
è ne™ess—ri—F xon devi direX ƒe mi d—nno die™i f—™™io die™iY se mi d—nno venti f—™™io
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ventiF hevi direX †oglio f—re quello ™he è ne™ess—rioD meglio ™he si— possi˜ileF xelle
rip—r—zioni ne™ess—rie ™hi più spende meno spendeF
Fumasoni Biondi / 1937-2-17 / Cardinale, Prefetto della S. C. di Propaganda Fide
hom—nd— di inizi—re un— gongreg—zione ‚eligios— indigen— femminile1
s mission—ri ƒ—lesi—ni di hF fos™o dell— €refettur— epostoli™— di wiy—z—ki E qi—pE
poneD —derendo — tutto potere —lle direttive €onti(™ieD mentre nel de™ennio tr—s™orso
h—nno l—vor—to per l— form—zione del glero sndigeno ™oll9erezione del (orente ƒemin—rio
di wiy—z—kiD per l— gr—zi— di hio h—nno pure trov—to modo di form—re un— €i— esso™iE
—zione femminile di ™—ritàD ™he p—re —˜˜i— tutti i requisiti per divenire un— gongreg—zione
religios— femminile indigen—F
sn ossequio —l g—nF RWPGI oso umilmente dom—nd—re —ll9iF†F l9—utorizz—zione di
inizi—re t—le ™ongreg—zione iuris dioe™es—ni nell— €refettur— epostoli™— di wiy—z—kiF
v9—™™luso wemori—le spieg— ˜revemente lo s™opoD l9origineD i risult—ti (nor— ottenuti
d—i primi tent—tivi dell— nuov— gongreg—zioneF
Fumasoni Biondi / 1937-2-17 / Cardinale, Prefetto della S. C. di Propaganda Fide
hom—nd— di inizi—re un— gongreg—zione ‚eligios— indigen— femminile
vo s™opo prim—rio è l— s—nti(™—zione delle gonsorelleD medi—nte l9osserv—nz— dei voti
sempli™i di povertàD ™—stità ed o˜˜edienz—D l9eser™izio delle ypere di wiseri™ordi— se™ondo
le proprie gostituzioniF
vo s™opo se™ond—rio e spe™i—le è l— €rop—g—zione dell— pedeD medi—nte le ypere dell—
g—ritàX
IF primier—mente nelle persone — pro9 delle qu—li vengono eser™it—te dette ypere di
wiseri™ordi—D ™ioè i poveriD gli infermiD gli orf—niD e™™F e i loro p—rentiY
PF inoltre le ƒorelle dell— g—ritàD f—vorite del prestigio ™he godono presso le eutorità e
il popoloD presso le persone o istituzioni ™he ™on s—™ri(™io e —˜neg—zione ™ompiono
opere di miseri™ordi—D si —doperer—nno — prop—g—re l— fede presso il popolo delle
1Questa lettera e la seguente sono le prime della serie di pratiche necessarie per avere dalla S. Sede
l'autorizzazione per la fondazione della Congregazione indigena della Carità di Miyazaki. Tutte queste
lettere sono fondamentali per capirne la storia, in cui Don Cimatti ebbe gran parte. Meraviglia che
non siano riportate nella trascrizione dell'epistolario fatta da Don Crevacore. Probabilissimamente
furono conservate nell'archivio della nuova Congregazione, e solo nel 2004 ne fu data copia al Museo
di Don Cimatti. Forse fu questo uno dei motivi per cui si ignorò il contributo di Don Cimatti nella
fondazione della nuova Congregazione. Si conserva anche la lettera di presentazione di Mons. Marella
con la sua rma. In essa scrive: Io stesso visitai l'Ospizio al quale si accenna, e sono il primo a
riconoscere che per assicurarne l'esistenza, e promuovere al tempo stesso altre opere di carità nella
Prefettura, le giovani giapponesi sono le più adatte e le più desiderate dal popolo.
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™ittà o ˜org—te in ™ui fonder—nno un— qu—l™he istituzione ™—rit—tiv—D spe™i—lmente
™on questi mezziX
—A ™oll— di'usione dei prin™ipi dell— ™—rità — mezzo dell— st—mp—D di ™onferenzeD
di ™ir™oliD e™™FY
˜A ™er™—no di e™™it—re l— ™ooper—zione m—teri—le e mor—le dei p—g—ni e delle
—sso™i—zioni lo™—li —0niD verso le ypere d— esse diretteY
™A ™on qu—lsi—si —ltro mezzo ™he si— giudi™—to idoneo —llo s™opoF
QF ƒi prender—nno —n™he ™ur— dell9—ssistenz— spiritu—le dei neo(ti e di quei ™risti—ni
™he h—nno —˜˜—ndon—to l— pr—ti™— dell— ‚eligioneF
Ricaldone Pietro / 1937-2-26 /, Rettor Maggiore
v— gr—zi— di hio ™i ™on™ede di poter —n™he in questo mese f—re l9eser™izio dell— ˜uon—
morte ed —ppro(tto per il mio rendi™ontoF
g—ritàX voglio ˜ene — tutti n—tur—lmente e per volontàD e spero ™on meritoF wi di™ono
™he sono troppo ˜uonoX oh no3 ƒono un ˜onomoF w—hD heus s™itF
sn™onvenientiX xon ries™o — sr—di™—re in molti lo spirito di ™riti™— ™he lede t—nto l—
™—ritàF gome m—ssimo dovere devo foment—re l— ™—ritàF ehD ™ome rompe il ™uore l—
m—n™—nz— di ™—ritàF wi —iuti il ƒignore — f—re il mio dovere —n™he in questo ! e —n™he
vei preghi per meFFF
ve ™ose nostreX s—lute pu˜˜li™— dis™ret— ! m—l—tti— un po9 gener—leX nervosismo
proprio di questi p—esiY le opere h—nno tutte ˜isogno di essere iniett—te di forz— m—teri—le
e spiritu—le ™ome le fond—ment— del nostro ™—ro ƒ—ntu—rio di w—ri— eF ! —h fossero già
qui i †isit—tori3
„emo ™he il ƒignore non si— ™ontento di qu—l™uno di noi ! preghiD preghi preghi per
meF ehD piuttosto qesù pigli questo disutilaccio ™he si ™hi—m— hon gim—ttiF golgo
l9o™™—sione per —ugur—re — nome di tutti — vei e —i vener—ti ƒuperiori l— ˜uon— €—squ—F
Barbaro Federico / 1937-2-. . . /, tirocinante
fr—vo3 g—pito tutt— l— tu— letter— più o meno (loso(™— pur essendo pien— di nom—™™iF
gi sei tutto tu e v— ˜eneD e v— ˜ene —n™he quello ™he f—i per miglior—reFFF
È giusto quello ™he di™iX e nell— v—lut—zione dell9—m˜iente @m— l9—m˜iente dovete forE
m—rlo voiA e nelle tue di0™oltà di s™elt—F sn ogni ™—so ™9è il ƒignoreD l9engelo ™ustodeD l—
vo™e dell— ™os™ienz—D l9esempio degli —ltriD l— vo™e dei ƒuperioriD l— regol— ™he ti possono
più ™he su0™ientemente —mmonireF È n—tur—le ™he si— f—™ile f—r predi™hini —gli —ltri ! è
™osì —n™he per me ! proprio ™ome le ™—mp—ne dei nostri ˜ei ™—mp—nili ™he ™hi—m—no e
st—nno sempre poi —llo stesso postoF
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w— si tr—tt— di tendere —F F F qu—i — me se si dovesse essere perfettiF v— tendenz—
insit— in tutti gli esseri @io l9—mmetto in tutti i regni dell— n—tur—A ™ome l9esp—nsione
e l— di'usione —moros—F F F i™™o per™hé ˜isogn— —n™he odi—re l— super˜i—D il vizio più
—ntin—tur—le di tuttiF F F uindiD pederi™oD né —p—ti—D né tr—gi™itàF ygni giorno un ™olpetto
— qu—l™he ™os— e vedr—i ™he l— st—tu—D pur dolor—ndoD s—rà s˜ozz—t— e (nit—F i preg— per
me ™he spero presto s—lire —gli etereiF F F e ™on™ludo ™on te ™on tutto l9—'etto di ™ui è
™—p—™e un ™uore d9un— cima dei matti ti —ssi™uro preghier—F
Ricaldone Pietro / 1937-3-2 /, Rettor Maggiore
sl giorno Q m—rzo sul €resident houmez in —rrivo — w—rsigli— il Q w—ggioD si è im˜—r™—to
il nostro hon gF gredo ™he per il ˜ene dell9—nim— su— e dell— missione er— ne™ess—rio il
t—glio nettoF
ƒpero di —ver —rrest—to e sotto un ™erto —spetto sepolto l— ™os—X ™erto ™he né l— religioneD
né l— gongreg—zione ne gu—d—gn—X sono m—™™hie per ™ui non ™9è s—pone @d—v—nti —gli
uominiAF
ehD —m—tissimo hon ‚i™—ldone3 uid di™—mc xon ™—pis™oD non ™—pis™oF F F vo —0do
—ll— su— ™—rità e p—ternitàF i preghi preghi per meF F F e —ttendo i †isit—toriF
ghi—mo in —iuto —l ƒemin—rio hon fovioD e mi ™i fermo più ™he possoD —ssumendo l—
direzione intern— e s™ol—sti™—X2 ve —utorità mi ™onos™ono e si f— più in frett— —d —ggiust—re
tuttoFFF w— ™9è —n™or d— pulire —ss—iF F F poveri fr—telli miei3
Grigoletto Giuseppe / 1937-3-8 /, sacerdote salesiano, suo ex-allievo di Valsalice
‚ispondo —ll— tu—F F F v—g—mente @a ˜ell—menteA disordin—t— letter—F F F
FFF‚i™ord— sempre @™ome —n™he di™ev— hon fos™o ™on ƒF pr—n™es™oA ™he l9ottimo è
nemi™o del ˜eneF hevi f—rti s—™erdote e s—lesi—no ™oi mezzi ™he hio ti dà e tr—0™—rli
™ome s—i e puoiF
FFF„r—nquillo sui giudizi ™he senti su hon fos™o e ™he possono riferirsi o — te o —d —ltriF
g—pit— un po9 ™ome qu—ndo si studi— mor—leF —ltro è il ˜ene o il m—le mor—leY —ltro
è l— ™os™ienz— ™onseguenteF €er noi religiosi poi l9o˜˜ligo del perfezion—mento —ggiust—
tutto per gli uomini di buon volere.FF €iuttosto deve esser™i l— tensione per —vvi™in—re
tutti —ll9ide—le del €—dreF i lo s—iD —n™he hon fos™o dovette p—ss—re sotto ™erte tr—(le
o pro ˜ono p—™is o per ottenere p—rte di quel ™he dom—nd—v— e non perder tuttoD ed
—d—tt—re —ll— re—ltà allora sentit— qu—nto egli —vev— pens—to diversoF isF l— povertàD il
vittoD i ™ooper—tori e t—nte —ltre ideeF F F w— l— legge del forz—to —d—tt—mentoD qu—ndo
non ™9entr— in mezzo il dovereD è per tuttiF uindi ™—lmo —n™he in questoF i vedr—i ™he
†in™entius de gim—Em—tti et toseph qrigoloides de peponidis ˜—ru™is si f—r—nno s—nti
2Dopo questo fatto, Don Cimatti oltre agli altri lavori, diventa anche direttore del Piccolo Seminario
di Miyazaki.
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sul serioF hiligenti˜us heum omnia @quindi —n™he l9esser m—tto e zu™™—A ™ooper—ntur in
˜onum @ohD il l—tino3AF
FFFwi di™ev— un— s—nt— —nim—X u—ndo vei s—rà di troppo vedrà ™he ™i s—rà ™hi penserà
— dirleX ƒi tolg— di lìF fell— espressione e ver—F ehD fossimo sempli™i e ™on po™hi o nessun
desiderioD o —n™he senz— desideriF F F ehD ƒF pr—n™es™o di ƒ—les3
„i —˜˜r—™™io e ˜enedi™oF ro (nito ™ol f—rti l— predi™—F
Ricaldone Pietro BS / 1937-3-31 /, Rettor Maggiore
vo spunto per l— mi— pover— —˜itu—le rel—zione mensile mi è d—t— d— —l™uni pensieriD
desunti d— un quotidi—no ˜uddist— in un —rti™olo d—l titoloX sl ™—ttoli™ismo in qi—ppone
™omin™i— — svilupp—rsi ™ome ™—ttoli™ismo gi—pponeseF ƒ™rive dunque il giorn—list—X F F F s
mission—ri str—nieri non sono ™he semin—toriD ™he l—s™i—no le terre ™he h—nno ev—ngelizE
z—te qu—ndo h—nno ™ompiuto il loro u0™io di semin—toriF F F ve dio™esi di x—g—s—ki e
di „okyo @e potev— —n™he —ggiungere l— prefettur— —postoli™— di u—goshim—A —0d—te —
†es™ovi gi—pponesiD non dipende t—nto d—l f—tto ™he d— qu—l™he tempo il qi—ppone sente
sempre più ™os™ienz— dell— su— r—zz—D qu—nto piuttosto d—llo svolgimento n—tur—le dell—
ghies— ™—ttoli™—F F F uesto nuovo fervore di giov—ni preti gi—pponesiD ™he sono disposti —
prendere in m—no l9—postol—toD è senz— du˜˜io un segno del tempoD il risult—to dello spirE
ito di oggiF F F Y e prosegue p—rl—ndo del qr—n ƒemin—rio region—le di „okyoD ™ome ™—s—
di edu™—zione form—tiv— dei preti ™—ttoli™iD e ™on™ludeX F F F xoi pensi—mo ™he l9—vvenire
permette gr—ndi sper—nze se questi giov—ni preti giunger—nno — ™ompenetr—rsi del fond—E
mento di quest— religione ™—ttoli™— e del fervore di sentimento dei gi—pponesi in qu—nto
t—liF F F Y e mi fermo quiF
FFFÈ ˜ello vedere ™he —n™he i p—g—ni ™omin™i—no — ™—pire l9import—nz— e l9u0™io di
t—li istituti edu™—tiviD ed è —n™or più ˜ello vedere non solo il fervore d9—zione di tutti i
mission—ri per studi—re e ™oltiv—re le vo™—zioni indigeneF
Grigoletto Giuseppe / 1937-4-27 /, ex-allievo di Valsalice
ƒempre inteso ™he devi l—vor—re per l— ™—ttoli™ità delle wissioniD per™hé —nime d— s—lv—re
™e n9è ovunqueD non solo quiF F F ƒt—9 tr—nquillo ™he hon gim—tti non si l—ment—D s—i ™he
dom—ndo ™on insistenz— preghiereF F F w—nd— pure — ƒF em˜rogio in i™u—dorF F F e —iut—
il ˜uon hon ƒiroF F F ehD qu—ndo s—rà ™he tutti ™—pir—nno ™he —iut—re le missioni è —iut—re
qesù3 w—hF F F non p—r vero ™he per qu—ttro soldi —lle volte si mett— in peri™olo l— ™—rità3
gertoD se si vuol f—reD i ˜isogni sono dovunqueFFF
fr—vo3 r—i già ˜enemerenze immense per lo ƒtudent—to di „okyoF †ediD potendoD ™he
sono in vere ne™essità È l— €rovvidenz— del p—ne quotidi—noFFFƒe p—rlerò ™ol €—p—F F F ti
f—rò d—re un— ™ro™eF
id or—D ™—ro u™™— f—ru™— @sopranome3AD preg— per meD ™he dopo —ver predi™—to —gli
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—ltri io non si— riprov—toF gerto ™he st—rò in €urg—torio usque —ll9ultimo giudizioD m— mi
p—re ™i si st—rà ™on r—ssegn—zioneD se si —m— hio —n™he lìF
qodo ™he presto ™oll— visit— @del Visitatore straordinarioA ™i s—r—nno molti ™—m˜i per
meFfr—vo hon iggiotti3 @eletto Consigliere per le scuoleA qli ho s™ritto @e su˜ito d—to
l—voroA ™he noi due soli er—v—mo degni di quell— ™—ri™— @™ome di™ev— hon €is™ett— in t—li
o™™—sioniAF qodo si— piovut— — vuiF F F e f—rà ˜eneD el toso per™hé l9è ˜on ™ome el p—nF
Ricaldone Pietro / 1937-5-8 / , Rettor Maggiore
ve nostre ™ose v—nno dis™ret—menteX tutti ™oll— preghier— si prep—r—no —ll— desider—tisE
sim— visit—Y spero f—rà d—vvero del gr—n ˜ene e risolverà t—nti pro˜lemiD fr— ™ui —n™he
quello di hon gim—ttiX lev—r di mezzo quel povero essere è l9uni™— soluzioneD si ™onvin™—D
—m—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldone ! mi p—re le prove p—lm—ri ™i sonoF v— forz— di resistenz—
v— —ttenu—ndosi sempre più e (nis™o ™ol non ™on™ludereF
qli ultimi ™olpi poiD spe™ie quello di hon gFD mi h— ˜utt—to — terr— in tutti i sensiD pur
™ontinu—ndo — f—re il p—gli—™™ioD m— le —nime ™ome le s—lvoc gome ries™o — f—re i miei
dovericF F F w—3 hio e i ƒuperiori —˜˜i—no pietà di meF
Fumasoni Biondi / 1937-5-17 /, Prefetto della Sacra Congregazione di Propaganda
Fide
Risposta alla pratica N.P 1545/37, in data 12/4/37 3
iminenz—D mentre ringr—zio di ™uore il ƒignore per le ˜uone disposizioni m—nifesE
t—te d—ll— ƒFgF in rel—zione —ll— pr—ti™— di poter inizi—re un— istituzione religios— indiE
gen— nell— nostr— €refettur—D ringr—zio pure l— ƒFgF per le p—role di in™or—ggi—mento
—vute e ™oll— presente rispondo —lle giustissime ri™hieste in ˜—se —ll— snstru™tio ri™evut—F
sxƒ„‚…g„sy ertF U
—A …exew ge…ƒe eh iew sxƒ„s„…ixhew y‚hsxe‚s…ƒ h…ge„…‚
sA €er™hé le ypere di g—rità sono in qi—ppone il mezzo migliore per prop—g—re l— pedeD
ssA €er™hé un— gongreg—zione indigen— può ottenere risult—ti miglioriD
sssA €er™hé non ™onst— vi si— —ltr— gongreg—zione femminile ™he —˜˜i— per regol— di
prop—g—re l— pede ™oi seguenti mezzi pres™ritti d—ll— regol— dell9sstituto religioso di ™ui
si dom—nd— il permesso di fond—zioneX
IA †isite — domi™ilio —i poveri e —mm—l—tiD
PA u—lsi—si oper— di ™—rità so™i—le e di miseri™ordi—D
3Copia di questa Instructio mandata da Propaganda Fide a Don Cimatti è conservata nel Museo di
Don Cimatti. In essa manca la rma, che evidentemente nell'originale doveva esserci. Inoltre mentre
nelle altre pagine c'è il timbro di Propaganda Fide, nell'ultima pagina il timbro non c'è: questa deve
essere una copia della lettera spedita a Roma.
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QA ‚el—zioni so™i—liD per mezzo delle opere di miseri™ordi— e so™i—liD —˜ilmente —ll—™™i—te
— s™opo religioso ™on un gr—nde numero di p—g—niD
RA idu™—re m—dri e giov—ni ™risti—ne e p—g—ne nello spirito delle opere di miseri™ordi—
e so™i—liD eD fornendo loro i mezzi pr—ti™iD f—rne delle ™ooper—tri™i nell9—postol—to proprio
dell9sstituzione religios—D
SA sstruzione religios— priv—t—D ™ir™oli e ™onferenze di ™ultur—D prop—g—nd— per mezzo
dell— st—mp— e™™F
Ministro degli Aari Esteri d'Italia / 1937-5-20 /4
i™™ellenz—D
wi perviene per il tr—mite dell— ‚egi— em˜—s™i—t— d9st—li— — „okyo il muni(™o dono
™he il ‚egio winistero h— generos—mente —ssegn—to —ll— wissione ƒ—lesi—n— in qi—pponeF
v— lusinghier— motiv—zione poiD mentre h— ™ommosso il ™uore di noi tuttiD ™i è di sprone
— ™ontinu—re nel nostro l—voro ™on rinnov—to —rdoreD fedeli —l progr—mm— ‚eligione e
€—tri— se™ondo lo spirito del nostro hFfos™oF ve ˜uone rel—zioni ™he leg—no questo gr—n
popolo —ll9st—li— ™i f—™ilit—no il ™ompitoF
v9iF†F ™he t—nt— p—rte e˜˜e nel ™onferimento di questo generoso sussidioD —˜˜i— d—
p—rte del povero €refetto epostoli™o di quest— missione e d—i mission—ri e s—lesi—niD ™he
™on me l—vor—noD i più sentiti ringr—zi—menti e l9—ssi™ur—zione delle nostre quotidi—ne
preghiere per l9iF†F e per l— su— f—migli— e per i deli™—tissimi —'—ri ™he h— tr— m—no —
glori— dell— €—tri— nostr—F
goi sensi dell— più —lt— ri™onos™enz— e deferenz— hell9iF†FsllFm—
o˜˜lig—tissimo
ƒ—™F †in™enzo gim—tti s—lesi—no
€refetto epostoli™o di wiy—z—ki E qi—ppone
Ricaldone Pietro BS / 1937-5-31 /, Rettor Maggiore
v9—ttività dell— prop—g—nd— st—mp—D in un p—eseD ™he ™ome il qi—pponeD è —ll— test—
—n™he in quest— m—nifest—zione di progresso ! per noi s—lesi—niD ™he —˜˜i—mo per regol—
l9espli™—re quest— form— di prop—g—nd—D non è possi˜ile non dedi™—rvi™i tempo e forze e
den—roFFF
v— pu˜˜li™—zione periodi™— del follettino ƒ—lesi—no in qi—pponese e delle vetture g—tE
toli™he @tipo hon fos™oAD ™he ™ol prossimo giugno ™ompiono il loro sesto —nno di esistenE
z—D h— prodotto e produ™e ™erto del gr—n ˜eneF el l—voro di form—zione degli opus™oletti
4Con questa lettera trovata tra i documenti dell'Archivio di Stato riguardanti il Giappone, Don Cimat-
ti ringrazia per il sussidio di 10.000 lire italiane concesso dietro domanda inoltrata al Duce il 15
novembre 1936. Non conosciamo il nome del destinatario.
QRU

16 1937
delle vetture g—ttoli™he non sono estr—nei —n™he i nostri mission—riD e spe™i—lmente hon
w—rgi—ri—D hon w—reg—D hon g—voli h—nno d—to preziosi ™ontri˜utiFFF i —l l—voro di
™oll—˜or—zione vengono prep—r—ndosi i nostri ™—ri ™hieri™iD e già v—ri di loro prest—no
utilissimi servizi di tr—duzioneFFF
FFFsl nostro hon w—reg— nell— zon— di yit— viene —'erm—ndosi ™on studi preziosi sul
fuddismo e su ri™er™he di resti dell9epo™— di ƒF pr—n™es™o ƒ—verioD ™he già h—nno d—to un
˜uon m—teri—le —i giorn—li ™he si interess—no —ss—i di questo movimento di studi religiosiF
ƒi sper— prossim— l— pu˜˜li™—zione dell— su— tr—duzione in it—li—no del uytsusD il li˜ro
più —nti™o di stori— gi—pponeseF
FFFxell— vi™in— feppu hon ge™™hetti e hon erri si vengono spe™i—lizz—ndo nell— ™ur—
religios— degli —mm—l—ti in quell— ™ittà — ™ui — migli—i— —™™orrono gli infermiF i spe™ie il
˜r—vo hon erri h— ™ons—™r—to l— su— vit— e le forze ™he gli rest—no —i suoi ™—ri tu˜er™oloti™iF
i molti di loro lo —iut—no se™ondo le forze in l—vori di tr—duzioneD di ™omposizioneD
e™™F per le nostre riviste e pu˜˜li™—zioni v—rieF xuovo —postol—to per noiD ™he nelle sue
m—nifest—zioni inizi—li è promess— di un ˜ene immenso futuroF
FFFyltre le v—rie m—nifest—zioni musi™—li @tr— ™ui re™enti del nostro hon w—rgi—ri— ™on
gli —rtisti di ™—nto più reput—ti in qi—pponeA è us™ito in questi giorni un— modest—
pu˜˜li™—zione del sottos™rittoD ™ontri˜uto —ll— )or— dell— provin™i— di wiy—z—kiF5 gon
le —™™enn—te e ™onsimili pu˜˜li™—zioni —n™he in ™—mpi ™he non dirett—mente si—no quelli
dell9—postol—to mission—rio propri—mente dettoD si ™er™— di l—vor—re per l— glori— di hio
e per l— s—lute delle —nimeD seguendo le direttive del gr—nde €onte(™e delle wissioniD
™he desider— ™he i mission—ri si o™™upino in terr— di missione —n™he di qu—nto può f—r
v—lorizz—re l— religione di fronte —gli o™™hi di ™hi non ne ™onos™e — pieno le fe™onde risorseF
Circolare Salesiani / 1937-6-3 /
qr—zie di ™uore di —ver —™™ett—to l9invito — p—rte™ip—re di person— —ll— nostr— gr—nde fest—
di f—migli—F sl ƒignore terrà ™onto dei s—™ri(™i ™he dovete f—reF
v— funzione —vrà il seguente ordineX ore U del m—ttino di domeni™—D —rrivo di ƒF iF
wonsF fretonF
yre V inizio dell— funzione —ll— wissioneX —mministr—zione dell— ƒF gresim—D poi funE
zione dell9ordin—zione s—™erdot—leF F F F ƒ—luto dell— ™risti—nità —l †es™ovo e —i novelli
s—™erdotiD gruppo fotogr—(™oF6 yre IP —g—pe fr—tern— —l ƒemin—rioF yre IT pro™essione
iu™—risti™— p—rtendo d—l ƒemin—rio —ll9yspizioD ˜enedizione eu™—risti™—D tr—ttenimento
te—tr—leF yre IH p—rtenz— di ƒF iF wonsF †es™ovoF F F
5Si tratta della PLANTARUM COLLECTIO catalogo degli esemplari raccolti specialmente nella
provincia di Miyazaki. Molti esemplari si trovano nel Museo di Valsalice e in altri Musei d'Italia che
a lui li richiedevano. Di questo fascicolo fece omaggio all'Imperatore Hirohito, che lo ricambiò con
10 esemplari di alghe di cui era specialista.
6Erano Don Arri ammalato, e don Felici , ordinati per una concessione speciale
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16 1937
Grigoletto Giuseppe / 1937-6-13 / sacerdpte salesiano, ex-allievo di Valsalice
‚ispondo in f—s™io — v—rie tueF v— s™uol— @ho IW ore settim—n—liA d— tempo —˜˜—ndon—t—D
mi h— f—tto —™™umul—re un po9 di post— per orient—rmiF wi p—re di essere in ™—rreggi—t—
e quindiF F F
FF€er hon vF quid di™—mc hom—nd— ™onsigli — troppi e forse non ne segue nessunoF ƒe
non ™—m˜i— test— e ™uore non —vrà m—i p—™eF €ersu—di—mo™iD ™—ro fepiD ™he il ƒignore ™i
vuol s—nti nell— vi— e ™oi mezzi ™he ™i dàD e ˜—st—F hio lo ˜enedi™—Y potev— esser feli™eD
potev— s—lv—re t—nte —nimeF F F w—h3 heus s™itF xé €F w—tteo né hon g—l—˜ri— né l9uomo
più s—nto lo metter—nno — postoF F F per™hé non vuole e ™osì si—F
FFFƒì fepiD o zu™™— ˜—ru™—D in €—r—diso ™—piremo vui e l— w—mm—F F F gupio dissolviF F F
e ˜—st—Y verrà —n™he quel giornoF
FFFFqr—zieD gr—zie di tutto e hio te d—g— del ˜enD ™—ro fepiF
Candela Antonio / 1937-6-20 /, Consigliere Generale e Visitatore Straordinario7
Dagli appunti di Don Cimatti presentati al Visitatore
€ur tenendo ™oi denti tuttoD se non ™i s—rà un rist—˜ilimento ™ompleto di tuttoD si
(nirà ™ol rovin—re ™omplet—menteF sn qi—ppone non progrediD regredi est signi(™— ™he
regredi è morireF
wi p—rve ™he per f—r del ˜ene e st—˜ilirsi in qi—ppone e ™ome mission—ri e ™ome s—lesi—niD
˜isogn—v— —gire —ll— gi—pponese ™he vive di sentimentoD di gentilezz— e di —ttivitàD senz—
™hi—™™hiereD m— ™oi f—ttiF i™™o il motivo dell— nostr— esp—nsioneD ™he se i ƒuperiori
—vessero potuto —iut—reD s—re˜˜e —lmeno dupli™—t— in qi—pponeD e già estes— in gore— e
w—n™iuri—F xon si poté ! e giustissim—mente ˜isogn— pens—re ™he —l mondo non ™9è solo
il qi—ppone ! ed è ™erto ™osì l— volontà di hioF F F e ™osì si—F ƒe —giremo ™ollo spirito
gi—pponese —vremo l—voro e risult—toY se noD si ˜—sis™eF
gerto ™i vogliono mezzi formid—˜ili e person—le —ttrezz—to ™he si impong— e ™oll— virtù
e ™oll— s™ienz— ! e ™ol farsi giapponese ! e si—mo —n™or— —ss—i lont—noF fisogn— ™he
eseguiamo alla lettera il nostro sistem— e ™he ™i sforzi—mo di —vere il ™uore di hon fos™oF
ƒe noD è meglio pi—nt—re lì tuttoFFF
hon gim—tti —m— e stim— —l sommo tutti i suoi ™onfr—telli ! ne h— molti st—n™hi e
—mm—l—ti ! tent— di utilizz—rli per qu—nto può se™ondo le loro —ttitudini ! e nel ™—mpo
delle sue f—™oltàD lascia fareD persu—so ™he tutti s—nno meglio di luiD e per d—re —d ognuno
l— soddisf—zione di vedere qu—l™he risult—to dei suoi l—vori pur™hé il ˜ene si f—™™i—F id
—n™he per questo è sempre senz— soldiF F F yhD l— €rovvidenz—3
7Il Visirtatore Don Candela era arrivato il 21 giugno. Un po' dopo arriverà Don Berruti.
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16 1937
Circolare Salesiani / 1937-6-28 /
xell— prossim— domeni™— in ™ui si f— l— fest— estern— dei ƒsF epostoli €ietro e €—oloD è
™onsuetudine d—re —ll— solennità l9inton—zione di piƒ„e hiv €e€eF xon sto — r—™™oE
m—nd—rvi di ™er™—re di f—rl— ™ompiere ˜ene —i ™risti—niD ™onos™endo il profondo —more ™he
d— ˜uoni pigli di hon fos™o nutrite per il †i™—rio di qesùF ƒe™ondo le vostre possi˜ilità
™on —pposito dis™orso o riunioneD ™on funzioni solenni e ™on qu—nto —ltro ™redete opporE
tuno si di— —ll— fest— un9inton—zione tutt— spe™i—leF €er i ™risti—ni lont—ni si può supplire
™on —pposit— letter—F
FFF ‚i™evo d—ll— heleg—zione epostoli™—X F F F p—rà pi—™ere — tutti di s—pere ™he ‚om—
fu —ss—i soddisf—tt— dell— visit— u0™i—le f—tt— —l tempio di weiji e —llo ‰—sukuniEjinj—
@tempio dei ™—duti in guerr—A d— p—rte del g—rdF hoghertyD veg—to €onti(™ioF v— ƒ—™r—
gongreg—zione non du˜it— di ™hi—m—rl— un f—tto stori™oD ™onsider—ndol— ™ome un giusto
—pprezz—mento delle ˜elle tr—dizioni ™he h—nno f—tto l— gr—ndezz— del €—eseF F F F8
Barbaro Federico / 1937-6-. . . /, studente di teologia
ve po™he p—role sono però di oro fuso nel ™rogiolo dell9—'etto intenso ™he nutro per
l9—nim— tu—D e qu—si ™ome perle smer—ldine o top—zi—ne dell— più ˜ell9—™qu—F F F ™ome
perle form—te in m—re d—ll9umile ostri™—F F F €oiF F F si—mo in visit—D et u˜i m—jor minor
™ess—tF F F
ro m—r™—to visit—F F F e forse non mi vedrete (n™hé sotto il sole del xippon s—rà il
†isit—torF9
i poi gli —vvenimentiF F F i ™—m˜iF F F wi si di™e ™he —vete già f—tti t—nti ™—pitoliF F F hon
ge™™hetti per(no è in —nsi— per le vostre profezieF F F i pens—re ™he f—te sempre i ™onti
senz— l9osteF F F ™ioè il ƒignoreF F F y™heD o™heD o™he3 fr—vo3 ƒperi—mo ™he il giudizio
veng— pi—n pi—no e in proporzione —ll— ne™essità tu—F fuone ferie — te e — tutti gli —mi™iF
Crevacore Alfonso / 1937-6-. . . /, chierico novizio in Giappone
€—sso p—sso si pro™ede ! le go™™e d9—™qu— f—nno (umiD l—ghi e m—ri ! i gr—nelli di polvere
le mont—gneF F F
r—i ™—pitocF F F
†in™er—i S minuti prim— di morire ! e ne —vr—i ˜—st—F
xiente ti tur˜iF en™he il w—estro di xovizi—to mi disse ™he mi s—rei ™orretto del mio
difetto predomin—nte S minuti prim— di morireF f—d— ™he ho già p—ss—to i RH —nni di
professione3
8Il governo aveva dichiarato che la visita ai templi scintoisti non aveva senso religioso, ma solo civile
e la S. Sede in base a questa dichiarazione permise ai cristiani queste visite. Il Legato Ponticio ne
diede l'esempio.
9Queste parole sono scritte in musica
QSH

16 1937
Cecchetti Albano / 1937-7-4 /, missionario salesiano in Giappone
vei ˜e—to ™he trov— modo di p—g—rsi i giorn—liF ghe il ƒignore le m—ndi modo di p—g—re
non solo qu—nto non posso p—g—re ioD m— tutto il restoFFF
s †isit—toriF F F ohD ™ome s—nno — „orino le nostre miserie3 w— pensi hon el˜—no —ll—
˜ellezz— dell— nostr— povertà3 E vott— quotidi—n— per il p—neY E sl ƒuperiore ™he non
h— ™—s— e ™he non può —lloggi—re né un forestiero @—lmeno vei h— due ™—meretteA né un
™onfr—telloD se non imprest—ndo l— su— ™—mer—Y E …n— €refettur— epostF ™he dom—nd— l—
™—rità —i ™onfr—telli ed —ll9yspizioD ™he ™oll— not— fr—seX poveroD —iut— i miseri @er— l—
p—rol— del ƒF hon €i—™enz—AF
xon le p—rlo dell9impossi˜ilità di —iut—re le opere esistenti o form—rne delle nuove @vei
può dire qu—nto le ho d—to per l9—siloAF wi p—rl— di hon humeezF uel s—nt9uomo s— in
™he ™ondizioni si trov— hon gim—tti ™he solo —l PR del mese s™orso h— (nito di p—g—rgli
un prestito di due —nni f— di ‰en VHHD e per fortun—D mi h— —iut—to vuiD d—ndomi delle
ƒsF wesseF
w—D ™—ro hon ge™™hettiD ™hiunque ™i fosse trovere˜˜e le sue stesse di0™oltà3 wi dirà
veiD ™hi è dei mission—ri ™he è ™ontento dei mensilic hunque l—s™i f—re —l ƒF guoreD e
l—s™i ™he le di™— qu—nto rispose — me su —rgomento —n—logo il s—nto €—dre w—tteoX xon
tem—D hon gim—ttiD qu—ndo vei s—rà di troppoD il ƒignore penserà — f—rlo fuori3F
Circolare Salesiani / 1937-7-7 /
‚i™evo d—ll— deleg—zione epostoli™— — sempre più r—'orz—re qu—nto vi ho pre™edenteE
mente ™omuni™—toY sl momento doloroso e deli™—to ™he —ttr—versi—mo in ™—us— del gr—ve
in™idente ˜en ™onos™iutoD10 ™i —nim— — rinnov—r™i nel fervore dell— preghier—D —l (ne di
ottenere d— hio di tutte le miseri™ordieD un— r—pid— e p—™i(™— soluzione dell— questioneD
e soddisf—re ™osì le giuste —spir—zioni ed esigenze dell— no˜ile e gr—nde n—zione ™he ™i
ospit—F F F v— ghies— ™—ttoli™— ™he h— sempre ™onsider—to ™ome uno dei suoi doveri primE
itivi di in™ul™—re —i fedeli i sentimenti più s—™ri — rigu—rdo dell— p—tri—D dovrà d—re nelle
™ir™ost—nze —ttu—li uno splendido esempio di quest— perfett— solid—rietàD nell9eser™izio
del suo —ugusto ministero spiritu—le ™he —pport— —i ™risti—ni ™onsol—zioneD ™onforto ed
in™or—ggi—mentoF F F F †i esorto dunque ™on tutte le forze dell9—nim—X
E snvit—re le ™risti—nità — f—re spe™i—li preghiere e funzioni spe™i—li —l rigu—rdoF
E ed us—re prudenz— riserv—tissim— nelle p—role e negli s™rittiFFF
Marella Paolo / 1937-7-10 /, Delegato Apostolico
sn d—t— ITGTGQU protF PPPHGQU l— ƒF gongreg—zione di €rop—g—nd— pideD ™onsider—t—
—n™he l— r—™™om—nd—zione di ƒF iF wonsF heleg—to epostolF ™on™ede l— li™enz— di ™ui —l
10Si tratta dell'inizio della guerra con la Cina. Evidentemente i nostri avevano solo le notizie da parte
del Giappone.
QSI

16 1937
™—nF RWPGI gF tF gF e propone il nomeX ƒorores ™—rit—tis in t—poni— o t—ponensesF11
heo gr—ti—s ed —n™he — †F iF per l— spint— d—t—F F F ehD trov—ssi qu—l™uno ™he desse — me
qu—l™he spintoneD ™he mi m—nd—sse — quel p—ese3
FFFqiorni f— ƒF iF il €refettoD il g—po dell— €olizi— di wiy—z—kiD il sind—™o e il ™—po delle
ypere so™i—li presenzi—rono l9in—ugur—zione in ƒemin—rio dell9—st— per l— ˜—ndier—F sl
€refetto poi e˜˜e no˜ilissime p—role dirette —i semin—ristiF xon divent—te i ˜uro™r—ti™i
dell— religioneD m— vivetel— ™on spirito di fedeF uelli ™he vi ™ir™ond—no non stim—no l—
religioneD per™hé non l— ™onos™onoF xon —˜˜i—te p—ur—D —vvi™in—teliF F F F i ™it—v— esempi
di x—g—s—kiD di yshim—F i serv— —n™he questo — foment—re il uokut—i @solid—rietà
n—zion—leA e — leg—r™i sempre più ™ol ™uore dei gi—pponesiF
i preghi per meF F F sempre in lott— ™oi miei de˜itiD ™he non ries™o m—i — (nire di
p—g—reF
Valentini Eugenio / 1937-7-22 /, sacerdote salesiano suo ex-allievo di Valsalice12
qr—ditissim— l— tu— e ti —ssi™uro ™he le nostre rel—zioni spiritu—li sono immut—teF F F d—
—llor—F vo s™river™i più o menoD di™e po™oX l— sost—nz— è là–F F F e gr—zie di ™uoreF
hon gim—tti non ™hiede soldi @™hé — quelli deve pens—re l— €rovvidenz—AF ghiede
preghiereX per s—lv—rsi @F F F —h ™he €urg—torio f—ròAD per s—lv—reD e per f—r meno fesserie
@F F F qu—nte3AF
fr—vo3 sl ƒignore ti vuol ˜eneF sn —ltre forme @quell— del doloreA lo m—nifest— —n™he —
meF F F e heo gr—ti—s3 fr—vo3 v—vor— e nel ™—mpo degli studi e nell9yr—torioF
€er te ™ome regol—D nei tuoi —'—nni@3A di s—ntitàD quell— di ƒF pr—n™es™o di ƒ—les f—tti
s—nto ™ome vuole il ƒignore e ™on i mezzi ™he ti mette — disposizioneF
…niti immut—˜ilmente nell— preghier—F
Ricaldone Pietro BS / 1937-7-. . . /, Rettor Maggiore
Nell'Ospizio di Miyazaki h—nno preso sviluppo le ƒorelle qi—pponesi dell— ™—ritàX è
istituzione ™he s—rà ™ostituit— in gongreg—zione ‚eligios— hio™es—n— (n d— quest9—nnoD
™olle prime S novizieF v9sstituzione ™ont— già IU so™ie e lT —spir—ntiF pine dell— nuov—
—sso™i—zione è di di'ondere l— religione ™—ttoli™— medi—nte le opere di miseri™ordi—D ed i
˜uoni risult—ti (nor— ottenutiD lo spirito di s—™ri(™io ™he —nim— queste ˜r—ve gi—pponesiD
™he riempie di —mmir—zione qu—nti ™onsider—no il loro l—voroD —pre il ™uore —lle più ˜elle
sper—nze per il futuroF
xon deve mer—vigli—re ™he nell— nostr— missione ™i si sforzi — d—re l—rg— p—rte —lle
opere di ™—rità e so™i—liF v9smpero gi—pponese vi è nett—mente orient—to e si l—vor—
—ttiv—mente —ll9org—nizz—zione delle opere rel—tiveX —n™he in questo r—mo il qi—ppone
11Con questo si apre la via per la fondazione della nuova Congregazione della Carità di Miyazaki.
12Don Valentini si trovava allo studentato della Crocetta a Torino come professore.
QSP

16 1937
non vuole ™ert—mente rim—nere in ™od—F È forz— simp—ti™— di —zioneD ™he non dest—
sus™etti˜ilitàF ƒpe™ie nel momento —ttu—leD in ™ui l— dovut— prudenz— —n™he nel f—re il
˜ene non è m—i tropp—D lo sviluppo delle opere di ™—ritàD ™he ™oin™ide ™on questo fervore
di —ttività so™i—leD p—re destin—to — d—re ottimi fruttiF
Joyeusaz Abele / 1937-. . . -. . . /, sacerdote salesiano, ex-allievo di Valsalice
qr—zie dell— tu— ™he mi h— f—tto rivivere di gioi— nel pens—re ™he ti ri™ordi di questo
povero prete ™he non ti dimenti™— insieme — t—nti —ltri ™—ri —mi™iF p—9 preg—re per me
™he ne ho —ssoluto ˜isognoF fr—voD l—vor— nell9—postol—toF
€er le lingue ˜isogn— —ver ten—™i— e non st—n™—rsiF F F null— dies sine line—F F F xon —ver
p—ur— se non ™—pis™iD e non derog—re nessun— delle o™™—sioni ™he ti poss—no f—r p—rl—re
in litu—noF vo studio dell— lingu— negli inizi deve essere me™™—ni™oD ˜esti—lmenteD p—rl—re
sempre nell— nuov— lingu— e più di pens—re nell— nuov— lingu—F p—r—i rel—tiv—mente in
frett— e poi sei —n™or— giov—neD h—i —l tuo —ttivo l— m—turità dell9uomo e più l9o˜˜edienz—
™he f— mir—™oliF
€rep—r—ti pi™™oli dis™orsettiF sn prin™ipio rider—nno e non ™—pir—nnoD m— po™o per
volt— ™—pir—nno e ti —iuter—nnoF xiente p—ur—F snvo™— l— w—donn— sedes ƒ—pienti—e e
preg— nell— nuov— lingu—D ™he il ƒignore ti ™—pis™eF
Circolare Salesiani / 1937-8-5 /
‚i™evo d—l winistero idu™—zF x—zF ™on preghier— di segn—l—zione —i miei dipendenti un—
™ir™ol—re ™ontenente un— serie di provvedimenti govern—tivi per fronteggi—re l— situ—zione
—ttu—leF È rivolt— — tutti gli enti edu™—tivi ed istituzioni religioseF13
€rego prenderne visione ed eseguire di gr—n ™uore qu—nto — noi è possi˜ileF
IF qli edu™—tori f—™™i—no —n™or più intens—mente il loro dovereF
PF ed —iut—re gli istituti edu™—tivi i ™ui mem˜ri @m—estriA sono ri™hi—m—tiD devono
™on™orrere generos—mente i m—estri rest—ntiF
QF €er i (gli dei sold—tiX se delle element—riD sono dispens—ti d—i p—g—menti s™ol—sti™iY
se di —ltri ordini di s™uole si h—nno riduzioni di t—sseF
RF ve opere di ™—rità —iutino i (gli e le f—miglie dei sold—tiF
13Si fanno sempre più insistenti le direttive del Ministero della Pubblica Istruzione verso le istituzioni
religiose. Queste continueranno no alla ne della seconda guerra mondiale. Da notare che Don
Cimatti, che aveva un forte senso storico, raccolse tutte queste direttive, e alla ne ne fece un pacco
legato con uno spago scrivendoci sopra Per la storia. Uno studioso della chiesa giapponese in questo
periodo, mi fece notare che questo materiale non si trova né nella Biblioteca Nazionale né presso i
Vescovi. Forse solo nel nostro Museo di Tokyo. (Don Compri)
QSQ

16 1937
SF sn o™™—sione di —dun—nze s™ol—sti™heD religiose e di —sso™i—zioni si f—™™i— sempre
ri™hi—mo —ll— situ—zione —ttu—leD per foment—re in tutti lo spirito di unione ™on™orde
per il ˜ene dell— n—zioneF
TF xel dom—nd—re ™ontri˜uzioniD si f—™™i— ™on mezzi opportuniD non forz—ndoD esorE
t—ndo —ll9e™onomi—D e™™F
UF ƒe è ne™ess—rioD per —iut—re le f—miglie dei sold—tiD i vi™ini e le —sso™i—zioni so™i—li e
di ˜ene(™enz— si prestino volentieriF
VF sn o™™—sione di riunioni di —sso™i—zioniD si eviti qu—nto può indi™—re sontuosità di
™onvitiD ˜ev—nde e divertimentiF
WF i spe™i—lmente nei giorn—li e riviste pe‚i wyv„e e„„ixsyxiF F F
Circolare Salesiani / 1937-8-13 /
€er il IS ™F mF è —nnun™i—to l9—rrivo — uo˜e del wF ‚evF ƒigF hon ferrutiF
gome s—peteD —vendo l— ƒF gongreg—zione di €rop—g—nd— pide —pprov—to l9erezione
™—noni™— in gongreg—zione religios— dio™es—n— dell— eishik—i @gongreg—zione dell— g—rE
itàA dell9yspizio di wiy—z—kiD e il †es™ovo di pukuok— —vendo permesso ™he l9sstituto dell—
†isit—zione di pukuok— si prest—sse per l— form—zione delle prime novizieD ™ol PV del ™F
mF vestir—nno l9—˜ito — wiy—z—kiF ƒull— nuov— istituzione religios— destin—t— — f—re del
gr—n ˜eneD invo™o fervorose preghiereF
Decreto di Approvazione delle Suore della Carità / 1937-8-15 /
sn virtù dell9indulto dell— ƒFgF di €rop—g—nd— pide in d—t— IT giugno IWQU ™he mi —utorE
izz— — fond—re un— gongreg—zione religios— indigen— dell— –ƒorores g—rit—tis in s—poni—9
@g—rit—s shujok—iA nell— €refettur— epostoli™— di wiy—z—kiD e su dom—nd— del wF‚F hF
entonio g—voli missF s—lesFD ™he d— v—ri —nni presiede —ll— form—zione religios— di un
gruppo di pie donne viventi in ™omunità nell9yspizio per orf—nelli e ve™™hi di wiy—z—E
kiD sentito il nostro gonsiglioD noi —˜˜i—mo di nostr— —utorità e ™onformemente —l g—nF
RWPGI del godF di hirF g—nF eretto ™—noni™—mente l— gongreg—zione dio™es—n— delle
ƒuore dell— g—rità del qi—pponeD residente — wiy—z—kiD dem—nd—ndo —l predetto wF‚F hF
entonio g—voli le pr—ti™he rel—tive —l xovizi—to delle —spir—nti presso l— gongreg—zione
delle ƒuore dell— †isit—zione — pukuok—F
h—to — wiy—z—ki IS —gF IWQU
ƒ—™F †in™enzo gim—ttiD s—lesF
€refetto epostoli™o di wiy—z—ki @qi—pponeA
QSR

16 1937
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1937-8-22 /
ve prime ™inque novizie dell— nuov— gongreg—zione dell9yspizio pigli—no l9—˜ito ed inE
izi—no — pukuok— il novizi—toF ghe vogli— dire l9inizio di un— nuov— gongreg—zione in
missione ed un— gongreg—zione indigen— è presto ™—pitoFFF yhD ™he il ƒignore ™ondu™— —
termine gli sforzi del nostro hon g—voli per quest— oper— di ™—pit—le import—nz—F
Ricaldone Pietro / 1937-8-29 /, Rettor Maggiore
ƒono — „okyo ™oi nostri †isit—tori per gli ultimi —vvisi d9—ssiemeF ƒe tutto pro™ede
˜ene ™ol I° ritorn—no — (nire il l—voro ™ineseEindi™oF wi p—re tutto si— pro™eduto ˜ene e
™he tutto si— pro™eduto ™on molte ˜enedizioniF sl ƒignore r—ti(™hi e fe™ondiD e vei ™i
˜enedi™—F
€er me —l solitoF ƒ—lute ˜uon— @pur inve™™hi—ndoA ! l—voroX i †isit—tori h—nno ™onvenuE
to ™he per lo sviluppo dell— nostr— yper— in qi—ppone si rende ne™ess—ri— l— sep—r—zioneF
heo gr—ti—s3 È per me il m—ssimo s—™ri(™io rinun™i—re —l l—voro prett—mente s—lesi—noF
xon mi ™i trovo nei titoli —postoli™i e ™ontinuerò (n™hé vorrà il ƒignore in simplicitate
™ordisF ƒe proporr—nno —ltre —ggiunte e fronzoli ho detto ™hi—ro —l †isit—tore ™he absolute
non —™™ettoF †oglio morire s—lesi—no ! e intendo di non —derire — quei titoli e — quelle
posizioniD ™he mi mettono —n™he solo indirecte fuori dell— gongreg—zione o nell9o™™—sione
di esserloF14 xon ™9entr— l9o˜˜edienz— ! mi p—re di essere in ™—mpo li˜ero in ™ui nessuno
mi può vin™ol—reF s ƒuperiori d— ™ui dipende gran parte di questo st—to di ™oseD mi —iutino
— r—ddrizz—reD per me quest— stortissim— posizioneD ™he per me è l— massima delle ™ro™iF
i ˜—st—F €er il resto e negli eser™izi e riunioni ho retti(™—to molte de(™ienze mie e ™—pito
t—nte ™ose ™he tenterò di ridurre in —ltriF
…nis™o letter— per il ˜—˜˜o del ˜uon pilipp—X non mi è rius™it— molto tener— ™ome
—vrei volutoF €er me ™i vedo l— m—no del ƒignore ™he in form— repentin— h— voluto d—re
un— lezione — tuttiF15 ehD ™—rissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD gridi gridi gridi sull— ne™essità
dell— generosità —l servizio di hioF F F ƒe le ™ont—ssi i p—rti™ol—riF F F pi—t volunt—s heiF
s nostri ˜uoni †isit—tori h—nno l—s™i—to i soldi —d rong uongF wi veniv— vogli— di
ipotecarli e tenerli in qi—pponeD ed —llor— tutto s—re˜˜e — postoF F F ghe ne pens— il
‚ettor w—ggiorec w— è d—vvero s—nt— e ˜ell— l— povertà3 i preghi per questo eterno
˜rontolone ™he h— un uni™o desiderio di s—lv—rsi e s—lv—reF
14Quanto è qui appena accennato, specie se messo in relazione alle allusioni della lettera a S. Ec. Mons.
P. Marella Delegato Apostolico del 8/9/1936, fanno pensare che in alto loco si pensasse seriamente
di elevare Mons. Cimatti almeno a Vicario Apostolico.
15Il ch. Claudio Filippa morto annegato a Numazu il 15 agosto 1937, per la morte di un fratello era
ostacolato nella realizzazione della sua vocazione da parte della famiglia. Quanto qui viene detto fa
pensare ad un tentennamento anche da parte sua. Don Cimatti ne scrisse un Prolo Biograco di
46 pagine stampato a Tokyo nel 1938, con dedica ai genitori.
QSS

16 1937
Ricaldone Pietro BS / 1937-8-31 /, Rettor Maggiore
€roprio dur—nte l— visit— un9—ltr— gr—nde ™onsol—zione ™i h— el—rgito il ƒignoreD vedere ™ioè
re—lizz—t— —n™he nell— nostr— €refettur— epostoli™— l— form—zione di un— gongreg—zione
religios— femminile indigen— se™ondo i voti —rdenti del ƒF €—dreD ™he nell9en™i™li™— ‚eE
rum i™™lesi—e ™osì esort— gli yrdin—ri delle wissioniX È ne™ess—rioF F F ™he fondi—te
™ongreg—zioni religiose indigene dell9uno e dell9—ltro sesso i ™ui so™i professino i ™onsigli
ev—ngeli™iFFF
sl nostro ˜uon hon g—voli può godere nel ƒignoreD ™he l— s—nt— ispir—zione —vut— di
t—le fond—zione per d—re st—˜ilità —ll9yspizio di wiy—z—ki e per moltipli™—re l9oper— di
˜ene inizi—t—D ™omin™i— —d —vere l— su— prim— —ttu—zioneFFF
ƒ™opo dell— nuov— gongreg—zione è l— prop—g—zione dell— fede ™olle opere di ™—rità
si— ™orpor—li ™he spiritu—li t—nto negli istituti di ˜ene(™enz— per ve™™hiD orf—niD inf—nzi—
—˜˜—ndon—t—D qu—nto negli osped—liD nell— visit— e ™ur— degli infermi — domi™ilioD e in
ogni sort— di opere di —ssistenz— so™i—le per ogni genere di personeF
ƒort— d—gli umili inizi dell— gonferenz— lo™—le di ƒF †in™enzo de9 €—oliD r—'orz—t—si nel
s—™ri(™io e nel l—voro di —ssistenz— dei poveri ve™™hi ed orf—nelli dell9yspizio di wiy—z—kiD
™ont— già le prime novizieY un— quindi™in— di —ltreD ™he —ttendono ™on —nsi— il loro turnoD
ed —ltrett—nte giov—ni —spir—ntiD ™he vengono prep—r—ndosi nello studio e nel l—voro —ll—
futur— missioneFFF
È l— domeni™— PP egostoD ott—v— dell9essunzioneD e nell— ™hies— di wiy—z—ki si svolge
l— ™ommovente funzione dell— vestizione delle prime novizieF †isi protesiD o™™hi intenti
e imperl—ti di l—™rimeD l—˜˜r— mormor—nti preghier—F F F È di0™ile ™ogliere l9espressione
dei sentimenti d—l volto gi—pponeseF F F w— in quest— m—nifest—zione ™he loro interess—D
di ™ui si sentono di essere gr—n p—rteD i ™ui prot—gonisti sono gi—pponesi —utenti™iF F F si
not— in tuttiD preghier—D soddisf—zioneD ringr—zi—mentoD sper—nz—F
Braga Carlo / 1937-8-31 / Ispettore salesiano in Cina
ƒono nel vi—ggio di ™ongedo dei nostri †isit—tori ™he ™i h—nno f—tto un ˜ene immenso di
™ui hio solo ™onos™e l9entità e il meritoF
…n s—luto ™he ti di™— tuttoF …n— preghier— ™he ti —ssi™uri di tuttoF †orrei ™he f—™essi tu
le mie p—rti presso i ™—ri t—nti ™onfr—telli ™he ™onos™oF †oi mi —vete tutti f—tto e sempre
del ˜eneF qr—zie di ™uoreF €urtroppo le rel—zioniF F F ƒinoExipponi™heF F F xon ™9è ™he
l— preghier— e f—™™i—mol— di ™uore vi™endevoleF u—ndo ™i rivedremo lo s— il ƒignoreF
ƒper—vo proprio ™he dopo l— visit—D regol—te le ™oseD il ƒignore mi pigli—sse ™on ƒéF F F m—
—l momento in ™ui s™rivo si vede ™he non è —n™or giunt— l9or—F €reg—D preg—D preg— per
meF „i ri™ordo sempreF
QST

16 1937
Berruti Pietro / 1937-9-8 /, Vicario del Rettor Maggiore
i ™ome ringr—zi—rl— dell— su— troppo ˜reve visit—c hel ˜ene f—tto — noi tutti e — mec
xon le n—s™ondo ™he mi vengono fuggevoli momenti di spine —™utissime nel vedereX
IF v— nostr— wissione — terr— ™omplet—mente per l— prop—g—nd— ! ho residenze ™he
non so qu—ndo potr—nno —vere il mission—rio ! e se non ™9è il mission—rio presente
non si possono form—re ™—te™umeniY ed è quindi st—re nell9in—ttivitàY
PF i ƒuperiori non sono del p—rere di quest— vit— mission—ri— r—nd—gi— @—ll9—postoli™—
™ome qesùA per™hé i ™onfr—telli so'rono nello spirito religiosoY
QF e grido — qesù e —i ƒuperioriX m— per™hé —llor— l— ghies— o˜˜lig— —lle volte i religiosi
—d —™™ett—re le missionic
w—h3 gred— pure ™he ™i ™—pis™o po™o o nienteY dover —vere dei doveri e non poter
—ssolverliF È uno dei punti ™he mi sono rim—sti ˜ui sempre ed or— —n™or più dopo l—
visit—D sentito i ™onsigli dei ƒuperiori e ™—pit—ne l— volontàF16 w—h3 €ur tent—ndo di
eseguire —ll— letter— l— volontà dei ƒuperiori è per me evidente e per le povere —nime ™he
si perdonoD ™he non progrediD regredi estX è ™osì ™erto ™he non progredi—mo nel senso
™ui vuole l— ghies—D ™he vuole —n™he vedere ™ifreF ed ogni modo giri—mo pure — vuoto !
il ƒignore f—rà qu—nto ™rede ˜ene e ™osì si—F FFF
ƒ— il ƒignore le odissee dolorose dei nostri ™—ri ™hieri™i ! qu—nto tent—i di —verli vi™ino
per f—re un9—ltr— †—ls—li™eF ƒono rim—sto — wiy—z—kiD e gli student—ti sono — „okyoD ˜ehD
lungi d—ll9essere ™ome li v—gheggi—i e per insegn—nti e per insegn—mento ! m— si può
l—vor—re solo ™ol (lo ™he si h— ! ed il (lo purtroppo non è dipeso d— hon gim—ttiF
s ƒuperiori h—nno veduto il person—leD ™omin™i—ndo d—l sottos™rittoD ™he se h— sentito
le p—role di ™onforto del ƒuperioreD si è trov—to però nelle identi™he ™ondizioni di prim—D
™oll9—ggr—v—nte di si— pur dol™i leg—miD ™he però d—i tetti in giù —rrest—no —nzi™hé d—re
impulsoF id in qi—ppone ferm—rsi vuol direX worireF E ueste sono p—role um—neD
™he tento r—vv—lor—re fortiter ™oll— fede e ™oll— fedeltà in hon fos™o ! —nzi ™orreggerle —
fondoD m—D ™—ro hon ferrutiD purtroppo si è uomini e si h— d— f—re ™on uominiF
w— vedrà ™he il ƒignore mi f—rà seppellire —n™he il restoF F F e ™osì rim—rrà sepolto
—n™he hon gim—ttiD e ™—nterò il ˜onum mihi qui— humili—sti meF xon ™red— ™on questo
™he si— ™—m˜i—to ! sono sempre idem e gu—rderei @se fosse —n™or quiA nel suo pi—ttoF v—
questione e™onomi™— il ˜r—vo hon g—ndel— l9h— risolt— sull— ™—rt—D m— in un p—ese in
™ui lo str—niero non può ™ont—re se non su quello ™he h— alla manoD non si h— ™reditoD e
qu—ndo non lo si h—D si è in agoniaX e hon gim—tti lo è st—to die™i e più —nniD sempreD
e s—rà l— stess— stori— quest9—nno — meno ™he il ƒignoreX mi mett— su —ltr— str—d—D o mi
™hi—mi — séF pi—t volunt—s heiF xon desidero —ltroF
16I Superiori volevano le case regolari, o almeno con un certo numero di confratelli, che Don Cimatti
non aveva, e d'altra parte, nelle missioni di campagna non c'era lavoro per più persone. Si vede
chiaramente l'incompatibilità delle due esigenze.
QSU

16 1937
Circolare Salesiani / 1937-9-21 /
‚i™evo —ttes— letter— dei nostri —m—ti ƒuperiori d— rong uong dove sono giunti feE
li™ementeF xon h—nno potuto s—pere notizie dei nostri ™—ri ™onfr—telli di ƒh—ngh—iF
‚ingr—zi—no ™ordi—lmente dell— ™—rità fr—tern— e (li—le ™oll— qu—le furono tr—tt—ti e di
tutto il ˜ene ™he ne derivò —lle —nime loro —ll— vist— dei ws‚egyvs ™he hon fos™o h—
f—tto in qi—ppone per mezzo dei suoi (glioliF ed rong uong h—nno trov—to l— guerr—D il
™oler—D i d—nni del tifoneF
‚innovo l— r—™™om—nd—zione di non l—s™i—r spegnere il s—™ro fuo™o dei ˜uoni suggeriE
menti —vuti d— loroD e f—re del nostro meglio per re—lizz—rli in pienoF
ell— (ne del mese us™irà l— nuov— edizione del li˜ro delle preghiereF v— heleg—zione
epostoli™— preg— ™he si f—™™i— —dott—re d—i ™risti—niD ritir—ndo d—ll— ™ir™ol—zione l— ve™™hi—
edizioneF
pu nomin—to †es™ovo di x—g—s—ki @™oll9interim di emministr—tore epostF di u—goshiE
m—A wonsF ‰—m—gu™hiD ™ui ho già present—to — nome di tutti i più fervidi —uguri e
l9—ssi™ur—zione delle nostre preghiereF
Circolare Salesiani / 1937-9-30 /
€ermettete ™he vi ri™hi—mi il pensiero dell— ƒtrenn— di quest9—nno per foment—re in noi
e negli —ltri l— pietà eu™—risti™—F p—vori—mo — tutto potere l— pietà iu™—risti™— se™ondo
lo spirito di hon fos™oF wiei ™onfr—telli e mission—riD se vogli—mo intr—prendere ™on
—rdore l9—postol—toD ˜isogn— ™he —ttingi—mo e f—™™i—mo —ttingere l— forz— —lle sorgenti
ines—uri˜ili dell9iu™—risti—F p—vori—mo — tutto potere l— pietà iu™—risti™— nelle v—rie
forme ™he ™i sono possi˜iliF v— pi— pr—ti™— del primo †enerdì del meseD le visite — qesùD
l— frequente ™omunione ˜en f—tt—F ynori—mo qesù e qesù reg—lmente ™orrisponderà e
m—teri—lmente e spiritu—lmente — qu—nto f—™™i—mo per vuiF xon si dimenti™hi lo spe™i—le
splendore nelle m—nifest—zioni iu™—risti™heD il p—rl—rne ™on frequenz— sono mezzi ™he
nell9—ttività del ˜uon s—lesi—no de˜˜ono —vere un posto preminenteF
Berruti Pietro / 1937-10-15 /, Vicario del Rettor Maggiore
vei pens— ™he hon gim—tti si— di idee diverse o ™ontr—rie dei ƒuperioriD mentre è pro˜—˜ile
™he si—no —n™or— più rigide delle loroF ƒìX mi si oppongono n—tur—lmente le lezioni dolorose
—vuteD ™heD sti— certo non furono dovute alla mancanza di vita di comunitàD ed il mio ˜uon
hon ferruti lo s—D e lo s—nno i ƒuperioriF i non sono po™hi i ™onfr—telliD ™ui non f— ˜ene
il qi—pponeD ed il †isit—tore lo s—F uei due ™—rissimi ™onfr—telli —n™he ™oll— vit— di
™omunità di missione —vre˜˜ero d—to presto o t—rdi lo stesso risult—toF sn iurop— s—rà
più di0™ile ! m— li teng—no d9o™™hioF sl m—le er— in loro ! e più in hon gim—tti ™he non
ha forza di comandoXFFF
QSV

16 1937
€iù un9—ltr— veritàX Don Cimatti non sa fare l'apostolato quale è richiesto in GiapponeF
ro f—tto QH —nni l9insegn—nte ! ed or— ho ripigli—to ™on PP oreD più lezioni di pi—no e
—rmoniumF xon ries™o in questoD m— un— ™ert— pr—ti™—™™i— ™9èF IP —nni di l—voro mi
di™ono ™hi—r—mente lo st—to re—le delle ™oseF €er me ™ontinuo nel l—voro ™he è mio dovere
! i ƒuperiori e™™lesi—sti™i e religiosi s—nno le mie —nsieD e f—™™i—noD ™hé d—v—nti — Dio per
questa faccenda non ™9entroX non dom—ndo o do dimissioniX f—™™io presente lo st—to delle
™ose — ™hi di r—gioneF F F e —ttendo ™on fede e p—zienz—F F F il ™—l™ioF
xell— mi— pover— test— st— (sso questoX —˜˜i—mo tent—to di f—re quello ™he —vre˜˜e
f—tto hon fos™oY ™hé nessuno ™i h— detto di f—re quello ™he —vremmo dovuto f—reY ™oll—
gr—zi— di hio si è f—tto qu—nto h—nno veduto e —n™he quello ™he non h—nno potuto vedereY
l9oper— s—lesi—n— nelle linee fond—ment—li è im˜—stit— ! tifoni in lont—n—nz— or— p—re ™he
vogli—no tent—rne l— primitiv— ro˜ustezz— @molto de˜oleAD l— missione ™osì ™om9èD è —
terr—D pur essendovi elementi di l—voroF
FFFxon du˜iti ™he le direttive tr—™™i—te —i mission—ri nelle —dun—nze si tent— di eseguirle
—ll— perfezione più ™he si puòD m—D ™—ro —m—tFmo hon ferrutiD è meglio dirlo ™hi—ro @e
lo gridi in g—pitoloAX xon si—mo s—ntiD non si—mo s—ntiD non si—mo s—nti ! ™omin™i—ndo
d—l sottos™rittoF
u—r—nt— —nni di votiD mi trov—no nell— nullitàF w— possi˜ile ™he questo non si—
™ompreso d—i ƒuperioric ƒtopF
u—nto —l pro˜lem— (n—nzi—rio non di™o null—D per™hé è in™hiostroF F F wi ˜utto nelle
m—ni dell— €rovvidenz— ™ome ho sempre f—ttoF F F €er me il l—voro —postoli™o è st—to
sempreX s™rivereD dom—nd—reD f—r de˜itiD p—g—rli e umili—rmi in questo m—teri—lumeF xon
posso dire di —ver f—tto —ltroF ƒìD s™uol—F F F e il p—gli—™™io nei ™on™ertiF ivviv—3
xon sono rius™ito — f—r ™omprendere —i †isit—tori ™he il nostro ™ru™™io m—teri—le è
™he non possi—mo ™ont—re null— sull9internoF F F m— ™ome di™o è d— tempo ™he ™ome un
˜—m˜ino sono nelle m—ni dell— €rovvidenz—F xon mi rispond—D per™hé —l solito i ƒuperiori
per ™onsol—reD lod—noF F F È —rte ve™™hi—D quindi per me di nessun e'ettoD —nzi ™ontr—rioF
€reghi per meY uni™— preghier— e desiderio è di f—re l— volontà di hio ! mi —iutiF i™™o
qu—nto dom—ndo ™ome rispost—F
Ricaldone Pietro BS / 1937-10-31 /, Rettor Maggiore
„—nti forse pens—no il qi—ppone ™ome uno dei p—esi di missioneD in ™ui il mission—rio
™olle verità ev—ngeli™heD e ™oll— gr—zi— di hio ™on ™ui ™orro˜or— e s—nti(™— le —nimeD port—
pure il suo ™ontri˜uto nei v—ri ™—mpi dell— ™iviltà — sollievo dell— vit— m—teri—leF w—
˜—stere˜˜e lo studioD —n™he solo element—re dell— geogr—(—D l9es—me di d—ti st—tisti™iD per
retti(™—re quest— err—t— ed in™omplet— v—lut—zione del gr—n popolo gi—pponeseF xon è
es—ger—to —ppli™—re —i qi—pponesi il detto del nostro hon fos™oX ƒempre più e sempre
meglioX e —ppli™—rlo in ogni r—mo dell9um—no s—pereD in ogni r—mo dell9industri—D del
™ommer™ioD dell9—gri™oltur— e di qu—nto h— rel—zione ™oll— vit— um—n—F i™™o l— posizione
QSW

16 1937
pre™is— del mission—rio in qi—pponeX in mezzo —l vertiginoso svolgersi di qu—nto di più
perfetto present— l— ™iviltà modern— nel ™—mpo letter—rioD s™ienti(™oD —rtisti™oD port—re il
suo modesto ™ontri˜uto —ll— divulg—zione dei pro˜lemi dello spiritoD ignor—ti o in™ompresi
d—ll— m—ss—Y po™o interess—nti per il m—ggior numeroD per™hé —ssor˜iti nell— m—teri— e !
peggio ! nelle ™onseguenze dell— medesim—D il pretto p—g—nesimoY inutili per moltiD per™hé
pens—no o son ™onvinti di non —verne ˜isognoFFF pr— questo gr—n popolo i suoi lont—ni
(gli desider—no ™ooper—re ™on le forze loro possi˜ili —l pieno —vvento di qesùF
Ricaldone Pietro / 1937-11-4 /, Rettor Maggiore
ƒono in un— prostern—zione d9—nimo fortissim— @non è s(du™i— nell— €rovvidenz—A per lo
st—to e™onomi™o in ™ui mi trovoF gol mese di xovem˜re (nis™o l— riserv—D e in hi™em˜re
non so dove s˜—ttere l— test— per d—re d— m—ngi—re —i mieiF h— tempo ho ˜—ttutoD m— —l
momento nessun— rispost— d— quell9—nim— s—nt— di hon qir—udiF v— re—ltà è quest—F sl
ƒignor hon g—ndel— mi h— f—tto vedere sull— ™—rt— t—nte ˜elle ™ose ! m—D ripetoD l— re—ltà
è ™he ™on xovem˜re rim—ngo senz— null—F ƒuppli™o i ƒuperiori —d —iut—rmi in quel ™he
possonoD m— mi —iutinoD mi —iutinoF
i vei di™— un— p—rol— forte —ll— w—donn— e — hon fos™o —0n™hé muov—no qu—l™he
—nim— ˜uon— per quest— pover— missioneY se noD s—rò o˜˜lig—to — grid—reX xon ne posso
piùD non ne posso più3F
Berruti Pietro / 1937-11-11 /, Vicario del Rettor Maggiore
…n s—luto ed un— preghier—F wi —iuti —d —vere fede sempre più forte nell— €rovvidenz—F
gome prevedevo e ™ome —vevo detto sono —l verde e —ll— (ne dell9—nno non ho più di
™he m—ntenere missioni e opere di „okyoF pi—t volunt—s heiF €uò pens—re in ™he —goni—
vivoF F F
ƒe vei può in qu—l™he modo —iut—rmi o ™on wesse o ™on o'erte @mi promise d— w—™—oF F F
m— non ri™evetti null—D — meno ™he non —˜˜i— rim˜ors—to p—rte del mio de˜ito ™on hon
fr—g—AD è un— ver— ™—ritàD et hio s— ™he non mentis™oF
Ziggiotti Renato / 1937-11-15 /, Consigliere Generale delle Scuole salesiane
g—ro qigioneD non st—n™hezz— e —˜˜—ttimentoF F F (gur—ti ™he di questi giorni @lo di™o —
te ™he ™—pis™iA mi sono f—tto direttore del ƒemin—rio e f—™™io IW ore di s™uol— @fr— (loso(—D
l—tino e religione e le s™ienzeF F F — proposito ri™ever—i un opus™olinoAF17
17L'opuscoletto di cui parla è certamente quello dal titolo Miyazakensis provinciae plantarum collectio
ab anno 1926 usque ad annum 1936. Tokyo 1937. È interessante notare che Don Cimatti ne mandò
copia nientemeno che all'Imperatore che era specialista in alghe marine. L'Imperatore in ricambio gli
mandò 10 splendidi esemplari di alghe, che Don Cimatti, tornato in Italia nel 1938, regalò al Museo
di Valsalice dove ancora si trovano. C'è scritto di sua mano Piante marine del Mare Interno del
QTH

16 1937
hunque non quello ™he pensiF F F gerto ™he — SV —nni non si è più ™ome —llor—F F F m— so
—n™or— port—re s™—le o pi—nt—re ™hiodi e similiF F F pigur—ti ™he ho vi™ino fovioF F F il più
tipi™o (l di ferroF F F xon i nerviF F F gr—zie — hioD sono troppo, troppo, troppo indi'erE
enteF F F e in qi—ppone ˜isogn— non —verliF F F sl nodo di tutto è ™he ™hi f— l9—ltrui mestiere
f— l— zupp— nel p—niereF F F g—ri ƒuperioriD mettete hon gim—tti —l pi—noD —ll9org—noD in
s™uol—D — ™on™im—re i ™—mpi et simili—F F F m— non — f—re il ƒuperioreX è tutto lìF e˜˜—tE
timento neppureF F F sntime ™onsider—zioniD ™hi—r— ™os™ienz— ™he per l— mi— insipienz— si
perdono le —nimeX pens— — hon vFD —l povero hon gF et simili—F F F
„u sei nuovo nel tuo di™—steroD m— sentir—i le notizie sul povero qi—ppone ™osì po™o
™onos™iutoF feh3 heus s™itF €reg— preg— preg— e f—9 preg—re per me e l—s™i— per f—vore il
monsignor—to — ™hi lo vuole e se non vuoi pigli—rti @qu—ndocA qu—l™he st—ng—t— —n™he se
sei del g—pitoloD ™hé ti penso sempre quelloF F F
Ricaldone Pietro / 1937-11-22 /, Rettor Maggiore
„orn—i st—notte d— yit— ove si diedero due ™on™ertiD uno per i poveri sold—ti feriti —lE
l9ysped—le ! un —ltro nel s—lone dell9edu™—zioneD per ™ommemor—re l9unione dell9st—li—
™ol qi—pponeF18 „orno — notte — feppu per lo stesso s™opo dom—niF wezzi —n™he questi
per f—re un po9 di ˜eneF ƒe non muoio spero —ll— (ne del mese —nd—re — „okyo — predi™—re
gli eser™izi per i voti dei noviziX penso l9ultim— ™ome †isit—toreD19 e non potendo f—re
—ltro per loro spero f—r qu—l™he ™os— predi™—ndo dett— mut—F
ve ho s™ritto re™entementeFFF yrm—i l— test— non ™oordin— @non h— m—i ™oordin—toA !
sono in ne™essità in ogni senso ! e non so ™ome f—reF yggi ho p—g—to i mensili e non ho più
niente in ™—ss—D ™on l— prospettiv— di U lunghi mesi in ™ui non so dove s˜—ttere l— test—D
per provvedere il ne™ess—rioF ƒpero ™on fede nell9—iuto di hioD pur um—n—mente essendo™i
d— imp—zzireF ro suppli™—to prim— il €—dre e lo suppli™o or— ! m— non so ™ome f—re e
non ne posso piùD per™hé non ries™o —d —vere le forze per —'ront—re un— situ—zioneD ™he
non so d— ™he p—rte prendereF †ed—no i ƒuperiori di f—re uno sforzo sovrum—no @per™hé
penso in ™he ™ondizioni —n™h9essi si trov—noAD m— mi —iutino —lmeno in questi primi mesiD
mentre nell9—ttes— degli —ltri mesi vedrò se trovo dove trov—re il ne™ess—rioF
isposte ™osì le ne™essità m—teri—liD p—sso —lle spiritu—liD ™he non sono per me meno
Giappone nei pressi di Kamakura. Varie raccolte da S. M. l'Imperatore nei tu durante i bagni di
mare. Al mio indimenticabile Valsalice. D.V.Cimatti, sales. Agosto 1938. Che li abbia ricevuti
dall'Imperatore non c'è dubbio, ma certamente non furono raccolte da lui, perchè su ogni foglio c'è
il nome di Kawai Akiko, che era allieva in 1 media della scuola di Futaba tenuta dalle Suore, il
cui padre era stato ambasciatore in Polonia, e aveva la villa a Kamakura-Hayama vicino a quella
dell'Imperatore. Nel Museo di Tokyo ce n'è fotocopia a colori.
18Si tratta del famoso Patto Tripartito: Giappone, Italia, Germania. Per l'occasione venne in Giappone
una missione di gerarchi fascisti e i nostri missionari dovettero fare il servizio agli ospiti che non
conoscevano il giapponese. Non mancavano tra i giovani missionari alcuni entusiasti del fascismo.
19Il 2 dicembre la Visitatoria fu eretta in ispettoria e Don Cimatti fu nominato Ispettore.
QTI

16 1937
gr—viF ro —n™or— d— mettere — posto il person—leD e non so d— ™he p—rte in™omin™i—reFFF
hon is™ursell non è — posto dov9è E l— fre™™i—t— e il t—glio str—zi—nte più forte sono le
p—role del †isit—toreX gosì ™om9èD non è un— ™—s— s—lesi—n—20
Ricaldone Pietro BS / 1937-12-15 /, Rettor Maggiore
s nostri ™—ri novizi nel giorno dell— fest— s—lesi—n— dell9smm—™ol—t— si sono ™ons—™r—ti —l
ƒignore ™oi s—nti votiF ytto nuovi ™onfr—telliD fr— ™ui due gi—pponesiD ™he vengono —d
unire le forze loro —ll— ™—us— dell— ‚edenzione in questo gr—nde smperoFFF
v— form—zione in posto del person—le ™he in futuro ™i —iuterà e sostituirà @—h3D fosse
un immedi—to presente3A viene po™o — po™o — prendere pieg— de(nitiv— e — d—re i suoi
primi risult—tiD t—nto per l— p—rte mission—ri— ™he s—lesi—n—F È un pi™™olo s—nto eser™ito
™he viene form—ndosiD ™he non desider— —ltro ™he il vi— per l—n™i—rsi —l l—voroY ™he viene
—ttrezz—ndosi il meglio possi˜ile per e'ettu—re il sempre più e meglioD ™he se è il motto
del nostro hon fos™oD non lo è meno di questo popolo per ™ui vogli—mo l—vor—re ™on
tutte le nostre forzeF id int—nto ˜isogn— moltipli™—re i ™entri di l—voro per queste forze
giov—niliD ed inv—dere ™osì s—nt—mente ™on p—™i(™— o™™up—zione queste —nime e don—rle —
hioF id è già un gr—n p—sso ™he viene re—lizz—ndosiF
‚isuon—no sempre —ll9ore™™hio insistenti le p—role del gr—nde mission—rio ƒF €—oloX w—
™ome invo™her—nno uno in ™ui non h—nno ™redutoc i ™ome ™reder—nno in uno di ™ui non
h—nno sentito p—rl—rec gome poi ne sentir—nno p—rl—re senz— ™hi predi™hicF id è l— ver—
miseri— di questo gr—n popoloF F F v— s™—rsezz— dei mission—riF sl qi—pponeD l— regione più
pover— di mission—riF id e™™o l— r—gione del nostro —'—nno quotidi—noX form—re numerosi
e ˜uoni mission—riD spe™i—lmente indigeniF
yhD ™on qu—le gioi— si s—lut— oggi l— nuov— er™idio™esi di „okyoD —0d—t— —l ™lero
indigeno gi—pponeseD ˜ell— testimoni—nz— fr— le più signi(™—tive del m—gni(™o l—voro
™ompiuto d—i mission—riD e prezioso segno di (du™i— nel ™leroD ™he essi h—nno form—toF
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1937-12-... /21
‚i—ssumo i pro˜lemi più import—ntiD pro˜lemi deli™—tissimiD ™he ri—ssumo ˜revementeF
v9—™™us— ™he il g—ttoli™esimo è contrario —llo spirito gi—pponese e dell— n—zione h—
origineX
IF d—ll9essenz— del g—ttoli™esimo stessoD ™he per ™hi non lo ™—pis™e @e il qi—ppone è
nel numeroA può —pp—rentemente d—re degli —ppigliY
20Don Candela fece rimostranze essendoci l'Oratorio misto nella parrocchia di Mikawashima. In missione
non si poteva fare diversamente. Don Escursel per questo decise poi di tornarsene in Spagna.
21Questo scritto, che non si trova nella Cronaca trascritta da Don Crevacore, fu trovato nell'Archivio
Centrale di Roma tra i documenti del 1937. Per il contenuto merita di essere riportato come conclu-
sione dell'attività di quest'anno. Sono principi fondamentali per il lavoro missionario di tutti i temi
e luoghi.
QTP

16 1937
PF d—ll9essenz— dello spirito n—zion—le gi—pponese @dis™endenz— d—gli dei ! ƒFwF l9smE
per—tore ! ™ulto delgli —viA ten—™emente unito —ll— tr—dizioneY
QF d—l l—voro dei primi mission—riD ™he per s—lv—re l— fede dei nuovi ™risti—niD troppo li
t—gli—rono d—ll— vit— ™ivile @ne ™ommis™e—mini E non mescolarsiFFF vos genus ele™tum
Evoi gente elettaFFFA
RF d—l ™redere ™he qu—nto form— il p—trimonio di —˜itudini dell— vit— f—mili—re e so™i—le
del p—g—no si— infetto e d— non f—rsiY
SF d—l non ™onos™ere ˜ene lingu—D stori— e ™ostum—nze del popolo gi—pponeseY
TF d—l present—rsi l— nuov— religione proveniente d—ll9esteroD e già ˜oll—t— d—l periodo
delle perse™uzioni di t—nte —™™use @spe™ie i mission—ri pre™edono l— ™onquist— del
territorioAF
v9oper— di r—gionevole —d—tt—mento dell— ghies— per sf—t—re questo po9 po9 di ro˜— è st—to
l—voro di questi ultimi —nniD ™he ™ulminò ™olle disposizioni dell— ƒF ghies— sull— p—rteE
™ip—zione dei ™—ttoli™i —i movimenti n—zion—li e p—rte™ip—zione —lle ™ostum—nze popol—ri
qua taliF
sn ™on™lusioneX l9—d—tt—˜ilità del mission—rio qu—nto più s—rà perfett— ! qu—nto più
s—premo f—r™i in questo senso gi—pponesi ! —d —ppli™—re ™on l— r—gionevole l—rghezz—
di spirito it—li—no lo spirito di hon fos™o ! sono i mezzi ™he —ll—™™er—nno sempre più e
meglio gli —nimi dei gi—pponesi @delizie di ƒFpr—n™es™o ƒ—verioA — qesùF i doloros—menteD
qu—nto meno perfett—mente questo si re—lizzeràD non si rius™irà — ™—v—re un r—gno d—l
˜u™oF eh3 v9 omni˜us omni— f—™tusFFF e il mission—rio vuole rim—nere ™oll— su— personE
—lità europe—FFF3 ™ol suo modo di pens—reD di —gire e™™F in nome di un— ™iviltà ™redut—
giust—mente migliore ! vuol o˜˜lig—re il gi—pponese — tr—sform—re se stesso in un ™—mpo
™he non è —n™or suoD qu—si fosse un uomo — ™ui ˜isogn— d—r tuttoFFF è non s—persi d—r
™onto dell— situ—zione di f—ttoDFFF è ™ond—nn—re il proprio l—voro —ll— sterilitàD per™hé
formeremo degli —ssenteisti volont—riF
Chierici salesiani in Giappone / 1937-12-16 / studenti di losoa
wiei ™—ri studenti di (loso(—D
pilosofo signi(™— —m—nte dell— s—pienz—F †oi dovete —m—re dunque l— ver— ƒ—pienz—
qesùF sn ™he modoc E €ens—te — vui E €—rl—te di vui E v—vor—te ™on vui e per vuiF
fuon x—t—le e ˜uon ennoF †i vedo sempre vi™ino —l t—˜ern—™oloD nostro luogo di
™onvegnoF
QTQ

16 1937
Circolare Salesiani / 1937-12-16 /
€ermettete ™he vi presenti i miei poveri m— ™ordi—li —uguri per le s—nte feste x—t—lizie e
di g—pod—nnoF †i —ssi™uro ferventi preghiere per voiD per i vostri e per le opere vostreF
p—te le mie p—rti presso i ™risti—niD —llievi e ˜enef—ttori nostri ed —ssi™ur—te tutti delle
mie preghiereF
sl ƒignore ™i h— pro™ur—to in questo periodo di tempo gr—ndi ™onsol—zioniX otto nuove
professioniD sei nuovi noviziD l— ˜enedizione dell— nostr— ™hies— — wik—w—jim— e x—k—tsuY
l— venut— di nuovi elementi d—ll9st—li—D l— nomin— del nuovo er™ives™ovo di „okyo wonsF
hoiD ™he ™onos™e ed —m— l9yper— nostr—F heo gr—ti—sF
‚endi—mo™i sempre più degni delle ˜enedizioni del ƒignore ™oll9—dempimento del nostro
dovere e ™oll— s—ntità dell— vit—F
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17 1938
QTS

17 1938
IGPW erriv— l— nomin— di sspettore — hon gim—tti
IGQI hFg—voli present— le nuove gostituzioni dell gongreg—zF dell— g—rit—s
PGIQ hon gim—tti p—rte™ip— —ll— gons—™r—zione di wonsF hoiD er™ives™ovo
di „okyo hon gim—tti present— —ll9smper—tore €l—nt—rum ™ole™tio e ri™eve
IH esempl—ri di —lghe
QGPW €rimo g—pitolo sspettori—le — uo˜eF †iene eletto deleg—to don „—nguy
SGIH hon gim—tti p—rte per l9st—li— per il g—pitolo qener—le ™on don „—nguy
hon „—ssin—ri nomin—to direttore del €i™™olo ƒemin—rio di wiy—z—ki
TG hon gim—tti p—rte™ip— —l g—pitolo qener—le sn st—li— tiene ISH ™onferenze
nelle ™—se s—lesi—ne e v—rie ™hieseF
VGQ udienz— del ƒF€—dre
IHGW hon gim—tti predi™— — w—ri— eusF per l— spedizF dei nuovi mission—ri
IIGPH fe—ti(™—zione di wFw—zz—rello IPGU €—rtenz— d— †enezi—
Circolare Salesiani / 1938-1-15 /
wi si ™omuni™— in questo momento per telegr—mm— l— morte del nostro gr—n ˜enef—ttore
€—dre fulte—uF pu un gr—nde nostro ˜enef—ttoreF FFFƒi h— pure notizi— dell— morte
del gommF vo €— rong ™he in v—rie forme ˜ene(™ò e l9oper— nostr— e l— missione del
qi—pponeF ‚i™orderete l— p—rte™ip—zione ™he e˜˜e —ll— pro™essione iu™—risti™—F
FFFƒi —vvi™in— l— fest— del nostro ƒF €—trono e del nostro hon fos™oF1 ƒi ™er™hi d— tutti di
solennizz—rle ™ome meglio si puòF v9—'etto (li—le ™he nutri—mo — hon fos™o ™i suggerirà
forme —tte — sus™it—re nei ™risti—ni devozione e0™—™e — hon fos™o e —l nostro ƒF €—tronoF
ƒuggeris™o l— form— iu™—risti™—D ™he è sempre quell— ™he più si not— d—ppertuttoD e —n™he
l9in™it—mento —ll— devozione —ll— †ergine eusilF
hove fosse possi˜ile tenere l— tr—dizion—le —dun—nz— dei giorn—listiD s—re˜˜e ™erto ™os—
v—nt—ggios— sotto molti —spettiF
FFF‚i™evo d— €rop—g—nd— pide e ™on ver— gioi— ™omuni™o — vostro onore e ™onforto
qu—nto ™i si s™riveX v— vi— d— voi seguit— per un9e0™—™e oper— di —postol—toD è ˜uon—F
v— ™—ritàD l9edu™—zione —'ettuos— dell— gioventùD l— ˜uon— st—mp—D porter—nno senz—
du˜˜io frutti —˜˜ond—ntiF u—ndoc È un segreto dell— €rovvidenz—Y — noi spett— però
prep—r—re l9or—F F F …n lieto frutto int—ntoD di ™ui mi r—llegro moltoD sono i ˜uoni r—pporti
™olle —utoritàX ™on tutto l9—nimo —uguro ™he si m—nteng—no sempre ™ordi—liF †ogli—
esprimere il ™ompi—™imento mio e di quest— ƒF gF — tutti ™oloroD e™™lesi—sti™iD religiosi e
1Dopo la canonizzazione le festa di Don Bosco vnne trasportata al 31 gennaio.
QTT

17 1938
l—i™iD ™he ™ooper—no —ll— di'usione del †—ngeloF xon potrò m—i lod—re su0™ientemente
l9import—nz— ™he d—te —ll— form—zione di un ™lero gi—pponese ™heD per numero e ™—p—™itàD
poss— — suo tempo assumersi la responsabilità dell'evangelizzazioneF F F F2
€rego il ƒignore ™he ™onfermi tutti nel ˜ene e ™on™ed— — tutti ogni gr—zi—D otteng— pure
il rist—˜ilimento in s—lute del nostro hon „—nguy —l momento —ss—i ne™ess—rio per i t—nti
˜isogni m—teri—li e spiritu—li in ™ui ™i trovi—moF
Berruti Pietro / 1938-1-16 /, Vicario del Rettor Maggiore
ƒpero si— in sede e in ™ondizioni di poter ri™ord—re3 e venire in —iuto —lle nostre ne™essità
m—teri—li e spiritu—liFFF gose nostreX (n—nz—D — terr— e non so dove —rriveròF sl ƒignore ™i
prov—X
—A el momento hon „—nguy è — riposo ™ompleto ! hon ge™™hetti e erri tr— letto e
lettu™™ioY
˜A hon is™ursell in violent— ™risi spiritu—leF
sl resto —l solitoX si f— quel ™he si può per re—lizz—re qu—nto si è ™on™ret—toD m— o™™orre
person—le e mezziF wi veng—no dunque in —iutoF uel ™he urge è l— soluzione del pro˜lem—
dello student—toD ™on™—ten—to ™on l— m—ssim— p—rte di tutto il resto ! ed il pro˜lem—
dell9sspettori— @si f— o non si f—cAF
Arri Carlo / 1938-1-27 /, missionario salesiano in Giappone
qr—zie dell— ˜ell— rel—zioneF F F e qu—ndo h—i tempo s™rivi o dett— — qu—l™uno t—nte di
queste ˜elle o™™—sioni ™he si prest—no in t—nte forme per f—r del ˜eneF
„utte le volte ™he vengo — feppu ho l9impressione ™he ti st—n™hi troppo
! p—rli forte ! ™—mmini troppo in frett— ! m—ngi troppo in frett—F È dovere ™he ti —˜˜i
rigu—rdoF ƒ—i ™he hon gim—tti in f—tto di m—l—ttie è di p—rere ™he si— dovere dir ™hi—ro
—i m—l—ti le loro vere ™ondizioniF „utto il resto sono pietose impostureY ˜ugieD —n™he se i
teologiD sui li˜riD non sono del p—rereF hunqueX
„u sei —mm—l—toD e —mm—l—to ™he deve —vere spe™i—li rigu—rdi per sé e per gli —ltriF
…˜˜idis™i —lle pres™rizioni dell— dottoress—D —n™he se non ™redi ! u˜˜idis™iF ƒ—r—i più
™ontento tu e tutti st—remo più tr—nquilliF €uoi improvvis—mente vedere —rrest—t— ogE
ni —ttivitàD mentre nell9ordine n—tur—le delle ™oseD se ti h—i gli ordin—ri rigu—rdiD puoi
prolung—re quest— tu— prezios— —ttivitàF gor—ggioD g—rlo mioF
2Queste ultime parole sono approssimative: non si riesce a leggere il testo dell'originale danneggiato.
3Non aveva ancora ricevuto la nomina uciale
QTU

17 1938
Ricaldone Pietro / 1938-1-31 /
€rim— di —nd—re — riposo non voglio l—s™i—r p—ss—re l— fest— di hon fos™o senz— present—re
— nome dei ™onfr—telli tutti l9—ssi™ur—zione delle nostre preghiereD il proposito f—tto d—
tutti di voler essere degni (gli di hon fos™o nell9osserv—nz— es—tt— delle ‚egoleF
e proposito del mio rendiconto mensileX —l solitoD ˜ene in s—lute ! l—voro non m—n™—
! l— mi— —nim— sull— vi— dell— volontà di hio ! null— di nuovo ! in unione e ™—rità ™on
tuttiF ve nostre ™ose —l solitoX l— m—n™—nz— di mezzi e di person—le —ren— molte ™ose per
non dir tuttoF w— —v—ntiF
sl ƒignore mi dom—nderà ™onto di quel ™he mi dàD non di quello ™he mi dovre˜˜e d—reF
F FFv— (n—nz—FFF — terr—F €enso ™he in questo emuli—mo hon fos™oD m— non si—mo di
forz— e di s—ntità ™ome vuiD e quindi suppli™o ™he mi —iutiF
Ricaldone Pietro / 1938-1-31 /, Rettor Maggiore
wi trovo — „okyo dove ho —vuto l— fortun— di —ssistere —ll— solenne funzione dell— ™onE
s—™r—zione del nuovo er™ives™ovo wonsF hoiF4 sn terr— di missione l9elev—zione di un
indigeno — t—le import—nte m—nsione è un f—tto di prim9ordineD e ™ome ˜en si esprimev—
wonsF w—rell—D heleg—to epostoli™o t—le ™ons—™r—zione del nuovo er™ives™ovo viene —
™oron—re un se™olo di eroismo mission—rioF s pionieri ™he h—nno speriment—to le lunghe
ore di —ttes— e sopport—to le —ngos™e degli iniziD l— f—l—nge dei generosi ˜enef—ttori ™he li
h—nno (—n™heggi—ti ™oi loro s—™ri(™i e ™olle loro preghiere non sono presenti per —ssistere
—ll9—poteosi del loro oper—toF
iredi spiritu—li del loro ide—leD i mission—ri d9oggi e i numerosi —mi™i del qi—pponeD
rest—no testimoni del loro gio™ondo disinteresseF gon loro l— ghies— inter— ringr—zi—
umilmente il ƒignore per i progressi del †—ngeloF F F F È di fronte — queste m—nifest—zioni
™he il ™uore ™ommosso è e™™it—to — m—ggior impulso di l—voro per le vo™—zioni indigeneY
è in™or—ggi—to — sp—ndere — piene m—ni il semeD in —ttes— ™he fe™ond—to d—ll— gr—zi— di
hio produ™— i desider—ti fruttiF
Cecchetti Albano / 1938-2-14 /, missionario salesiano in Giappone
ƒ™rivoD ™ome possoD d—l trenoD —lle sue moltepli™iD interess—nti e per me utilissime lettereFFF
€er provvedere — qu—nto m—n™— — x—k—tsu ™i vorre˜˜ero i mezziD ™he hon gim—tti
non può d—re per™hé non ne h—F ehD hon ge™™hetti ™os— posso dire qu—ndo non ne ho
4La data della lettera non corrisponde. Eettivamente la consacrazione di Mons. Doi, che dopo la guer-
ra fu nominato primo Cardinale del Giappone, fu tenuta il 13 febbraio. Il 31 gennaio don Cimatti
era a Miyazaki, dove Don Cavoli gli presentò la prima stesura delle Costituzione dell'incipiente Con-
gregazione della Carità. Per la consacrazione dell'Arcivescovo, in data 9 novembre aveva composto
un Ecce sacerdos magnus su cui scrisse Si est possibile e s'il vous plais.
QTV

17 1938
per il p—ne di voi e di „okyoc €er yit— diedi il permesso per l— l—mp—d— @elettrica del
tabernacoloA per™hé si può d—re ! e per me v—le più un —tto di ™—ritàD ™he un— legge
™ui si può derog—reF qli —mm—l—ti sono —mm—l—tiD ™—ro hon el˜—noF i ™ome né hon
gim—tti né hon el˜—no possono impedire i moti ™—rdi—™iD ™osìF F F È ˜en dolorosoF fe—to
vopezD ™—te™hist— e qu—nti trov—rono e trover—nno l— loro s—nti(™—zione ™on questo mezzoF
qli uomini ˜isogn— ™omprenderliD ™omp—tirliD —iut—rliF vei ne ™onos™e —ltri ™he possono
s—nti(™—re qu—nti sono ™on loroF gred—D hon el˜—noD per tutto questo so're —ss—i più il
nostro hon w—reg—F €reghi—moF i vei f—™™i— qu—nto può perF F F
Ricaldone Pietro / 1938-2-22 /, Rettor Maggiore
ƒìD ho risoF F F e gr—zie del momento di esil—r—mento @per l— nomin— — sspettore3AF5
qr—zie — hio pur desider—ndo di unirmi — v…s non sono neppure lont—n—mente es—urito
! se vedo neroD m—h3 wi sem˜r— nel ƒignore di —verne — vedere i motiviF s nostri ™—ri
†isit—tori spero —vr—nno illumin—to l— situ—zioneF
NotizieX il nostro ™—ro hon „—nguy h— orm—i ˜isogno di essere sostituitoD —lmeno —d
tempusF sl dottore m—sti™— m—le e pronosti™— peggioF ehD se i ƒuperiori mi ™onsigli—ssero
™hi mettere —l suo posto3 È questione vit—le e di gr—nde respons—˜ilitàFFF †i è m—teri—le
˜uono tr— i giov—niD m— dopo le l—v—te di ™—po dei †isit—tori ™ome si os— esporlo —l fuo™oc
ippureD se i ƒuperiori non mi ™onsigli—no divers—menteD dovrò pur f—rloF i —llor— —ttendo
™on fede ! m— se non ottengo rispost— dovrò per forz— f—re quello ™he desidererei f—™essero
i ƒuperioriF
Circolare ai Salesiani in Giappone / 1938-2-22 /
‚i™evo d— „orino in d—t— PWGIGIWQVF
ƒono erette in sspettorie le —ttu—li †isit—torie e quindi —n™he quell— del qi—pponeF sn
—ttes— di de™isioni de(nitive i ƒuperiori mi preg—no di —™™ett—re l— nomin— di sspettoreF
†i prego dunque di sopport—rmi —n™or— un po™o ™on questo titoloD e di —iut—rmiD ™ome
—vete f—tto (nor—D — ™ompiere il mio dovereF sl progr—mm— di l—voro non può essere
—ltro ™he —iut—r™i fr—tern—mente per essere ˜uoni s—lesi—niF ve mie spe™i—li m—nsioni mi
s—r—nno f—™ilit—te d—ll— vostr— ™oll—˜or—zione pien—D sin™er—D ™—rit—tevoleX ne f—™™io (n
d9or— pieno —ssegn—mentoF gome primo —tto i ƒuperiori mi preg—no di r—dun—re su˜ito
il g—pitolo sspettori—le per l9elezione del heleg—toF sn foglio — p—rte troverete le norme
rel—tiveF
5Con decreto 20/12/1937 la Visitatoria San Francesco Saverio del Giappone venne creata Ispettoria
e Mons. Cimatti, pur rimanendo Prefetto Apos. fu nominato primo Ispettore. In data 29/1/1938
ricevette la lettera dei Superiori che gli comunicava la nomina. Il giorno 24/2/38 nelle case venne
letta la circolare colla quale si dava notizia della nomina a Ispettore, inviata da Lui stesso. Automati-
camente Don Cimatti dovrà partecipare al Capitolo Generale insieme con un delegato da eleggersi
dai confratelli nel primo Capitolo ispettoriale.
QTW

17 1938
Chierici salesiani in Giappone / 1938-3-3 /
ƒF „omm—so3 È l— vostr— fest—F gome (gli dell— ghies— e di hon fos™o —˜˜i—mo ƒF
„omm—so per MaestroX ri™ord—te le s—nte ‚egole nostreFFF †orrei s™rivere —i singoliD m—
spero f—rlo fr— ˜reveD ™ome pure —nelo le feste di €—squ— per il pi—™ere di rivedervi et os
—d os loquiF ed ogni modo desumo oggi spe™i—lmente per voi il ri™ordo d—lle p—role del
ƒF €—dreX
v—˜i— s—™erdotis ™ustodiunt s™ienti—mF s ™hieri™i non si de˜˜ono ™ontent—re di quello
™he forse potev— ˜—st—re in —ltri tempiD m— devono essere in gr—do di —vereD —nzi devono
avere di fattoD un— ™ultur— gener—le più v—st— e più ™omplet—D ™orrispondente —l più
—lto livello ed —ll— più —mpi— estensione ™he oggi h— r—ggiunto gener—lmente p—rl—ndo l—
™ultur— modern— in ™onfronto dei se™oli p—ss—tiF F F È ne™ess—ri— l— virtù e l— s™ienz—D è
ne™ess—ri— l9esempl—rità ed edi(™—zioneD di questo –˜onus odor ghristi9 ™he il s—™erdote
deve sp—rgere d—ppertutto intorno — séD presso qu—nti l9—vvi™in—noF
ƒF „omm—so si dipinge in v—rie formeD m— o si— stori— o tr—dizione @— noi po™o import—
per il nostro s™opoA lo si dipinge e d—ll— su— vit— si dedu™e in questi prin™ip—li momentiX
E sn rel—zione di intim— unione ™ol Crocisso fene s™ripsisti de meD „hom—3F vo
studio esige lo sforzoD s—™ri(™ioX e™™o il seriamente dell— ‚egol—D sull— pi—tt—form— di
vuiD per™hé s—™erdos —lter ghristusF
E Sint lumbi vestri cinctiF ‚i™ord—te l9—ngeli™— visione ! ™on ™uiD dopo l— tent—zioneD
„omm—so fu ™ir™ond—to di puritàF id —llor— er— giov—ne ™ome voiF F F sl nostro qiotto
r—0gur— l— purità difes— in un— fortezz—F F F i t—le fortezz— è l— croce e le sue conseguenzeF
xon per null— ƒF „omm—so ™on un tizzone —rdente mette in fug— il demonio tent—tore e
segn— sul muro un— ™ro™eF
E Sul suo petto il soleF †ide—nt oper— vestr— ˜on— et glori(™ent €—trem vestrum qui in
™oeli estF
Ricaldone Pietro / 1938-3-15 /, Rettor Maggiore
qr—zie dell— su— ultim—F v— nomin— si™™ome mi h— l—s™i—to t—le e qu—leF e si™™ome
i ƒuperiori ™onos™ono qu—nto ho dom—nd—toD e se ™osì h—nno disposto è segno ™he il
ƒignore vuole ™osìD e ™osì si—F hopo tutto @me lo sono sentito dire t—nte volteD e l9ho
grid—to t—nte volteA non s˜—glio — f—re qu—nto mi di™onoF
€er l— mi— venut— —vevo già esposto —l ƒigF hon g—ndel— v—rie di0™oltàF xon già ™he
hon gim—tti si— ne™ess—rioD —nzi3 gerto vi sono proprio sul t—ppeto questioni import—nti !
il ˜r—vo hon „—nguy —mm—l—to ! v—ri di questi ™onfr—telli —mm—l—ti un po9 m—teri—lmente
e spiritu—lmente ! t—nto ristretti di person—le ™he il sottos™ritto f— s™uol— regol—reFF ed
ogni modo sono nelle m—ni dei ƒuperioriX è ™erto un s—™ri(™io gr—ve per tuttiD d—t— l—
situ—zione in ™ui ™i trovi—moF
QUH

17 1938
Cecchetti Albano / 1938-3-21 /, missionario salesiano in Giappone
€er l— venut— degli it—li—niX6
gome prin™ipioD u0™i—lmente sono le —utorità ™he devono muoversi e f—re qu—nto ™reE
dono ˜ene e se™ondo gli ordini @per™hé li h—nno ri™evuti o ri™ever—nnoAY noiD vedi—mo di
sfrutt—re l9o™™—sione e metti—mo™i in mezzo più ™he si puòFFF
†engono —n™he per vedere noi e le ™ose nostreD quindi in progr—mm— ˜isogn— absolute
™he si— messo il tempo ne™ess—rio per le visite @wissioneD ƒuoreFFAF hi0™ilmente verr—nno
— wiy—z—ki @vero s˜—glio di ™hi h— ™ompil—to il progr—mm—D —d ogni modo non ™9è ™he
f—r™iAF v—s™i—mo f—re —ll— €rovvidenz—3 FFF
ghe f—rec €iù ™he s—lut—rli ™on ™ordi—lità s—lesi—n— e it—li—n— non s—prei d—vveroF ed
esF riuniti tutti possi—mo dire un indirizzo ! ho intenzione di o'rire un —l˜um illustr—nte
il l—voro in missione ! se™ondo l9or—D si potrà o'rire qu—l™he ™os— d— ˜ereF h9—ltro
non s—preiF F F xoi due possi—mo ™—nt—re un pezzoF F F sl ˜r—vo erri può tener prontoX
qiovinezz—D e™™FF e x—g—s—ki il gr—mmofono fungev— d— ˜—nd—F
Ricaldone Pietro / 1938-4-1 /, Rettor Maggiore
FFFel momento sto ™er™—ndo ™hi poss— sostituire il nostro hon „—nguyD heleg—to —l g—piE
toloD ™he penso p—rtirà —ll— (ne del meseF sl sottos™ritto @se ries™e — r—™imol—re il d—
vivere per un p—io di mesiA vuol u˜˜idire —l suo desiderio @non mioD del ‚ettor w—ggioreA
per presenzi—re —lle festeD eser™iziD g—pitoloF gi rius™iràc ƒe il ƒignore non mi —iut—D no
™ertoF ed ogni modo ho esposto —i ƒuperiori le mie di0™oltà e ™onto sul loro —iutoF
hon is™ursel si è quiet—to ! ™9è sempre hon ‚odriguez in —git—zioneF w—h3 €overi
(gliuoliD è ˜r—v— genteX sono —mm—l—tiF F F €er™hé veng—no qu—D non si ™—pis™e d—vveroF
sdem per v—ri ™o—diutoriF w—h3 wi —iuti il ƒignoreF €reghi preghi preghi ™he si ™ompi—
nel povero sottos™ritto l— volontà di hio in tuttoF
Circolare Salesiani / 1938-4-3 /
evrete s—puto l9esito dell— vot—zione per il vostro heleg—to —l g—pitolo qenF nell— person—
del nostro hon „—nguyF v— s™elt— serve provvidenzi—lmente — lui —n™he ™ome riposo dopo
l— re™ente m—l—tti—FFF
‚—™™om—ndo ™on tutto ™uore qu—nto si è in™omin™i—to — feppu per l9—postol—to infermiD
™oll9erezione u0™i—le del ƒegret—ri—toD tenuto d—l nostro hon erriF sl funzion—mento è
sempli™issimoF v9infermo ins™ritto si propone di o'rire —l ƒignore i suoi dolori per l—
™onversione e s—lvezz— delle —nimeF veg—me d9unione fr— i so™i è l— letter— mensile ™he il
ƒegret—ri—to invi— — tutti i so™iF €er l9is™rizione invi—re il nome — hon erriF È oper— ™he
spiritu—lmente f— un ˜ene immensoY port— ™on sé nessun —ggr—vioD è r—™™om—nd—t— —ss—i
6Si tratta della Missione Fascista, venuta come segno di amicizia tra Italia e Giappone comandata da
S. E. Paolucci, che ha voluto visitare le opere salesiane.
QUI

17 1938
d—l ƒF €—dreF †i prego di interess—rvene ™on tutto il ™uoreD e s—rà —n™he quest— un— ˜ell—
form— di —postol—to — f—vore delle —nime — noi —0d—teF
Cristiani della chiesa di Miyakonojo / 1938-4-6 /
e tutti i ™risti—ni di wiy—konojoD sn o™™—sione dell9onom—sti™o del vostro €refetto eposE
toli™o —vete voluto o'rire — lui in modo ™osì gentile i vostri —uguri e preghiereX ™iò è st—to
per me un motivo di gioi—F qià d— molto tempo ho desider—to di vederviD di p—rl—re ™on
voiD spe™i—lmente ho voluto l—vor—re —n™he per voiX però per qu—nto ne ™er™—ssi l9o™™—E
sione disgr—zi—t—mente sorsero sol—mente degli impedimentiD per questo non ho potuto
re—lizz—re l— mi— —rdente volontàF †ogli—te perdon—rmiF €erò —n™he senz— venire d— voi
™ol ™orpoD il mio pensieroD l— mi— pover— preghier—D il mio ™uore sono sempre vi™ini — voiF
v— preghier— del vostro €refetto epostoli™o è per™héX
—A s ™risti—ni di wiy—konojo —˜˜i—no d— —ument—reF
˜A s ™risti—ni —˜˜i—no d— divent—re dei perfetti ™risti—niF
™A ghe si—no f—tte dis™endere sulle f—miglie dei ™risti—ni le gr—zie m—teri—li e spiritu—li
del ƒignoreF F F
sl desiderio del vostro €refetto epostoli™o è per™héX voi possi—te l—vor—re per i poveriD
per i m—l—ti e per i r—g—zziF F F €rego ogni giorno per voiF
Arri Carlo / 1938-4-6 /, missionario salesiano in Giappone
erri ™—rissimoD
‚i—rde sotto il ™ielo di feppu @città delle acque termali, chiamate gli InferniA
un— (—mm— —rdente ed info™—t—
™he —llum—t— d—ll9erri e d—l ge™™hetti
e —ll— s—nt— ™—rità tutt— vot—t—
h— il suo ™entro misti™o in qesùF
v9oper— mes™hin— di ™hi si nom— gim—
è ˜utt—r —™qu— e moder—r l9—rdore
dei s—nti —postoli dell9infern—le terr—Y
m— il vostro —rdorD il vostro s—nto —mor
vin™e il demon ™he nell9inferno —˜im—F
qr—zie hon g—rloD e —v—nti ™on ™—lm— e fedeF
QUP

17 1938
Manganelli Giulio / 1938-4-14 /chierico, missionario salesiano in Giappone
g—rissimo w—ng—nelliD qr—zie di ™uore del tuo —ugurioF v— ™—rt— è pi™™ol—
w— se tu leggi ™on fede e —mor
s—pr—i s™oprirvi gr—ndi tesorY
v9—mor di hio e di w—ri—
l— purità e l9—llegri—
s—r—n per qiulio feli™ità
in vit—D in morte F F F e per l9eternitàF
Marella Paolo / 1938-4-28 /, Delegato Apostolico
qr—zie delle sue ™—rit—tevoli osserv—zioni e per i miei de˜iti —l qr—n ƒemin—rio e per quelli
™ol qiorn—leF ƒto studi—ndo l— form— per p—g—rliD ™ioè trov—re i soldiF v— €rovvidenz— s—
e mi —iuteràF7
v— ˜ott— di ieri fu forteD t—nto più ™he è un— ™os— ™he s—rà not— — non po™hiD e quindi v—
poi — (nire non nell— person—D m— nell— gongreg—zioneF u—ndo †F iF vede hon gim—tti
f—re il m—ttoD pensi pure ™he in test— e in ™uore ™9è dolore —™utissimoF F F e in questi
momenti è meglio non p—rl—reY e non p—rl—i né —lle giuste osserv—zioni di €F ervinD né —
quelle di †F iF né — quelle pu˜˜li™heF el™uni ˜uoni —mi™i ™he ™onos™ono l— mi— miseri— mi
h—nno —iut—to per ™hiudere il meseF F F m— sono nuovi de˜iti —n™he quelliF F F €el giorn—leD
non vedo —ltr— soluzione ™he diminuire —ll9indispens—˜ile il numero delle ™opieD ne v—luto
tutte le ™onseguenzeF F F m— non trovo —ltr— soluzioneF ƒi riprenderà ™on forz— qu—ndo l—
€rovvidenz— invierà i mezziF
€er il qr—n ƒemin—rio ™onfesso ™he —nd—i sempre —v—nti si™uro in ™os™ienz—D per™hé mi
er— st—to detto e —ssi™ur—to ™he l9yper— di ƒF €ietro —vre˜˜e rifuso —˜und—nter le spese
™on le ˜orse o pensioniY ho ™—pito ™he non è ™osìF fe—ti gli —ltri †es™ovi ™he h—nno modo
non solo di p—g—reD m— di —verne degli —v—nziFFF hon gim—tti non h— neppure l— ™—mer—D
™ome ƒuperioreF F F nonost—nte le insistenze di ‚om—D m— è meglio ™osìD è meglio ™osìF F F
™reder—nno di più —ll— re—ltà dell— miseri—F
gome provvedere non soD m— provvederòF F F €otrei vendere me stessoD m— ™hi mi
™ompr—c FFF
ƒe ries™o @e —n™he qui sono soldi ™he v—nnoA (nirò per prendere il fi—n™—m—noD e
p—rtirei verso il IH del prossimo mese d— wiy—z—kiF
Circolare Salesiani / 1938-5-1 /
v9yrdine di re™—rmi —l g—pitolo qener—leF wi ™ost— un vero s—™ri(™ioD m— lo f—™™io
persu—so di ™ompiere l— volontà del ƒignoreF e hio pi—™endo mi im˜—r™o sul f—n™—m—no
7Nell'adunanza dei vescovi era stato fatto osservare in pubblico che era in ritardo nel pagare le spese
per i chierici che frequentavano il Seminario di Tokyo e per il giornale cattolico.
QUQ

17 1938
in p—rtenz— d— ƒh—ngh—i verso il IS di questo meseD e p—rtirò d— x—g—s—ki verso il dodi™iF
ƒ—rei feli™e di potervi —iut—re in t—nti vostri desideri ed interessi in €—tri—F †i prego di
disporre li˜er—mente per tr—smissione di lettere o p—™™hi o di qu—nto ™redete utile per i
vostriF p—rò un— visit— —lle residenze dell— wissione prim— di p—rtireF
s ƒuperiori di „orino inoltre dispongonoX
IF ghe in sostituzione di hon „—nguy si presti il ƒigF hon fovioF
PF e sostituire hon gim—tti in qu—nto ™on™erne —ll— €refettur— epostoli™— il ƒigF hon
g—voliDF
QF e sostituire hon gim—tti in ™iò ™he ™on™erne l9sspettori— si presti il ƒigF hon
w—rgi—ri—F
e questi ™onfr—telli dunque per le rispettive m—nsioni vi rivolgerete in ™—so di ne™essitàF
Tassinari Clodoveo / 1938-5-22 /, incaricato del Piccolo Seminario di Miyazaki8
qiunto feli™emente —d rong uong dove t—nti mi ™hiedono di teD di hon fr—ggion e
fern—rdiX un s—luto ™ordi—le — te e —i singoli tuoiF ƒull— n—ve ™9è un— m—gni(™— ™—ppell—D
dove ™onservi—mo il ƒƒFmoD quindi ho diviso il mio tempo d—lle R —lle U ! —lle IIXQH ! —lle
IR ! —lle IT ! —lle IV e PH per l— preghier—D e i vostri ™—ri volti e nomi p—ss—no vi™ino — LuiF
xon sono solo e vivo spiritu—lmente ™ome fossi vi™ino — ognuno di voiF heo gr—ti—s3FFF
i™™it— fuo™o e (—mme per il mese del ƒF guore ™on visite e ƒƒF gomunioni e ™he qesù
regni sovr—no in ogni ™uoreF ve ™omp—gnie spe™i—lmente l—vorino e si —nimino —l ˜eneF
i ™ontinu— ™on ™—lm— il tuo dovereF xiente ti tur˜iF sl ƒignore ti —iuteràD nelle di0™oltà
invo™— w—ri— eF e hon fos™oF €reg— per meF
Ricaldone Pietro / 1938-5-30 /, Rettor Maggiore dei salesiani
Aurora orientale E xon rid— —l titolo più o meno poeti™oF F F sono i suoi (gli misE
sion—ri dell9yrienteD ™he —ll9o™™—sione dell— loro venut— — „orino per il g—pitolo qener—le
trov—ndosi sul gonte fi—n™—m—no dur—nte il lungo vi—ggio non potev—no non p—rl—re
delle ™ose loroD ™omuni™—rsi le impressioni sul loro modesto l—voroD sulle di0™oltàD sui
risult—tiD su qu—nto insomm— interess— l— vit— loroF €e™™—to non fosse presente l9—mi™o
wonsF €—sotti del ƒi—mD m— sono ™onvinto sottos™riverà pien—mente —lle povere idee
espresseX —n™h9egli è — ™—po di un— missione le ™ui popol—zioni p—rte™ip—no in v—rio gr—do
—ll— tri—de di ™ui p—rloF
8Don Cimatti, direttore del Piccolo Seminario, partendo per partecipare al Capitolo Generale della
Società Salesiana, aveva lasciato come suo rappresentante al Piccolo Seminario Don Tassinari, giovane
sacerdote. Di qui la ragione per cui lo segue in modo particolare.
QUR

17 1938
qi—pponeD sndi—D gin—F F F xomi su ™ui è necessario ferm—re l9—ttenzioneF giviltà
form—te o in form—zione e dot—te di vitalitàD ™he sempre più si estrinse™— e ™he forz— um—n—
non potrà —rrest—re e i ™ui e'etti futuri dipendono d—ll— pieg— dell9indirizzo —ttu—leF
xove™ento milioni di —nime ™ir™—D ™he ™er™—no il loro assestamento de(nitivo e delle qu—li
venti™inque milioni —0d—te —i pigli di hon fos™oFFF F
FFu—li sono i disegni dell— €rovvidenz— sul qi—pponeD lo s— il ƒignoreF …rge dirigere
queste forti energieD queste preziose —ttività oD dirò meglioD ™omplet—rleD innest—ndole —
hioF F F m— pi—nge il ™uore pens—ndo e doloros—mente speriment—ndoD ™he il qi—ppone è
il p—ese più povero di mission—riF F F
FFFv— gin—D immensoD st—ti™o ™olosso in —nti™oD d— —nni viene risentendo l— ™risi ™he
l9h— ™ondott— —llo st—to —ttu—leF gome verrà st—˜ilizz—ndosi sotto l9in)usso di t—nteD
disp—r—te forzeD ™he l— premono in ogni sensoc gome risponderà —gli intimi impulsi ™he
l— spingono — ™er™—re quell— form— di —ssest—mentoD ™he le permetterà di —ttiv—rsi in pienoD
utilizz—ndo le risorse m—teri—li dell— terr— ™he —˜it— e quelle spiritu—li ™he già l— distinsero
nell9—nti™hitàc v9oper— di penetr—zione dei mission—riD suggell—t— ™ol s—ngue di t—nti
m—rtiri @tr— ™ui i nostri indimenti™—˜ili wonsF †ersigli— e hon g—r—v—rioAD nonost—nte le
prove del momentoD ™ontinu— ten—™eD e produrrà i suoi fruttiF u—ntiD qu—liD qu—ndoc vo
s— il ƒignoreF
v9sndi— r—pid—mente si rinnov—D sente di dover mettersi —l p—sso ™olle —ltre n—zioniY
il ™ont—tto ™oll— ™iviltà europe—D e più l— form—zione dell— ™os™ienz— port—t—le d—l grisE
ti—nesimoD le sus™it— formid—˜ili —ttivitàD ™he se potr—nno — tempo e tutte essere orient—te
verso i prin™ipi ™—ttoli™iD ™on™luder—nno ™oll— feli™ità (n—le di queste ™—re —nimeF
FFFv— religione ™—ttoli™— in questi p—esi si present— ™ome ˜ell— —uror— @ohD —ss—i più
sm—gli—nte delle in™omp—r—˜ili —urore orient—li3AF F F e qu—ndo l— nett— lev—t— di solec e
qu—ndoD o ƒignoreD il perpetuo meriggio vostroc
Conclusioni E sl pro˜lem— mission—rio —ll— lu™e di queste ™onsider—zioni diviene re—ltà
™on™ret—D in ™ui sono in gio™o milioni di —nime ™he si dest—noF F F @il qi—ppone d— tempo
lo èD e tutto il mondo lo s—F F F A e ™he deve interess—reD non solo d—l punto di vist—
dell— ™onversione loroD m— —n™he d—l punto di vist— so™i—le mondi—leX e tutti de˜˜ono
interess—rsiF yh3 ƒi di— l— m—no —mi™— — tutti questi nostri fr—telli in gristoF
Coronin-Doriguzzi Anna e Giovanni, benefattori / 1938-6-. . . / Lettera aperta del
nonno ai benefattori9
sl f—n™iullo è pronto nel ™on™epireD —rdente e mo˜ile nell9imm—gin—reY l— su— memori—
™onserv— i più pi™™oli p—rti™ol—ri senz— sforzoD ™on es—ttezz— s™rupolos—Y l— su— sensi˜ilità
r—pis™e ™oloro ™he l9—vvi™in—noF F F m— non pens— né oper— ™on ™oerenz—F F F gli m—n™— lo
9Questo è uno stralcio di una lettera spedita a questi suoi benefattori. Non ha data, ma deve essere di
questo periodo. Sono alcune idee di Don Cimatti sull'educazione del fanciullo.
QUS

17 1938
spirito pr—ti™oF F F violenz— ed ostin—zione sono i soli frutti dell— su— de˜ole volontàF F F
impulsività e in™ost—nz— quelli dell— su— sensi˜ilitàF F F
€er guid—re il f—n™iullo nei primi p—ssi nell— vi— dell— s—ntità o™™orrono i due perni
dell— rinunzi— e generositàF €er insinu—re lo spirito di s—™ri(™io o di rinun™i— ™ur—re ™on
s—ggi— dis™iplin— l9edu™—zione dell— r—gione e volontàD form—re l— ™os™ienz—D svilupp—re l—
p—ssione del ˜eneD l9odio del m—leD ri—ssumere ogni mor—le pr—ti™— nell9uni™o prin™ipio di
un hio d— —m—rsi sopr— tutte le ™ose e in tutte le ™oseD e nel prin™ipio ™he tutte le ™ose
si devono —m—re se™ondo vuiD in vui e per vuiF F F
sl ve™™hio —mi™o dei vostri (gli tr—tt— ™oi f—n™iulli d— oltre qu—r—nt9—nni ! h— seguito
e segue lo svolgersi dell— vit— dei numerosi suoi —llievi ! e vi —ssi™ur— ™he h— ponder—to
tutto qu—nto vi espone sull— ˜—se dell9esperienz—F
Circolare Benefattori d'Italia / 1938-7-. . . /
gol ™hiudersi dell9—nno mission—rio IWQUEQVD i mission—ri ƒ—lesi—ni di hon fos™o in qi—pE
pone vogliono o'rire — voi tuttiD ˜enef—ttori ed —mi™iD il modesto risult—to del loro l—voroF
†ogliono ™he godi—te e speri—te ™on loroD voi generosi ministri dell— hivin— €rovvidenz—
per loro e per le loro opereF †i —ssi™uri—mo preghiere quotidi—ne per i ˜isogni m—teri—li
vostri e delle vostre f—miglieF
pr— ˜reve rip—rtirò per il lont—no qi—ppone e qu—lor— voleste —ppro(tt—re per eventu—le
invio di lettere o di —ltri generi —d —mi™i o ™onos™enti mi metto — vostr— disposizioneF
‚i™hiesto d— v—ri in qu—li forme potre˜˜ero venire in —iuto —ll— nostr— wissione e —lle
opere ƒ—lesi—ne in qi—pponeD rispondo ™he il povero €refetto epostoli™o di wiy—z—ki ed
sspettore delle ™—se ƒ—lesi—ne in qi—ppone —™™ett— qu—lsi—si ™os—F ve missioni h—nno
˜isogno di tutto e di tuttiF ed esempioD potete ™ooper—reD oltre ™he ™on l— preghier—X
—A gon ™—pi di vesti—rio o ˜i—n™heri— @—n™he us—tiA di ogni genere e per ogni sort— di
personeF
˜A gon li˜riD spe™i—lmente di (loso(— e teologi— per il nostro ƒtudent—to e semin—rioF
™A gon med—glie ! ros—ri ed oggetti di devozioneF
dA gon m—teri—le di ™—n™elleri—D penniniD m—titeD e™™F
eA gon o'erte per di ƒ—nte wesse @vire SA o per di f—ttesimi e gresime @vire PSAF
fA gon l9—dozione —nnu—le di un orf—nelloEorf—nell— @vire PHHA o di un semin—rist— @vire
QHHAF
gA gon ˜orse di studio per il ginn—sio @vire THHA e per il ™orso (loso(™oEteologi™o @vire
IHHHAF
hA gon l9—dozione di un9—spir—nte —ll— gongreg—zione delle ƒuore dell— g—rità o —lle
piglie di w—ri— eF @vire QHHAD o ™on™orso —ll— form—zione dell— dote —lle ƒuore qi—pponesi
@vire IHHHAF
iA gon l9o'ert— di indumenti s—™ri di ogni genere per i novelli s—™erdoti e di oggetti per
il ™ultoF
QUT

17 1938
jA gon l9o'ert— di medi™in—liD spe™i—lmente ˜endeD f—s™eD g—rz—D ™otone e™™F per
medi™—zioniF
kA gon o'erte li˜ere e ™on qu—nto si ™redeF
FFF‚i™ordo — tutti le p—role di hon fos™oX hio ™i di™eX –d—teD e vi s—rà d—to9F †olete
delle gr—zie e ™—n™ell—re i vostri pe™™—ti d—ll9—nim—c p—te elemosin—F †olete —ssi™ur—rvi
l— miseri™ordi— di hioc p—te l9elemosin—F †ogli—mo —ssi™ur—r™i l— feli™ità etern— del
€—r—disoc È l9elemosin— ™he ™i pro™ur— l— miseri™ordi— e l— vit— etern—F
Castiglioni Alberto / 1938-7-8 /, novizio salesiano in Giappone
qr—zie dell— tu— ™he mi di™e tutt— l— tu— volenterosità di ˜eneF fr—vo3 xon —ll—rm—rti di
qu—nto ™onst—ti in teF €er ™ons—™r—rti —l ƒignore non si tr—tt— di non —ver difettiD si tr—tt—
di —ver vogli— e0™—™e di ™orreggersiF g—pitoc sl m—ntenere ™ost—nte quest— volontà ogni
giornoD il r—'orz—rl— per rius™ire nell9impres—D ed ogni giorno f—re qu—l™he ™os— —m—ndo
il ƒignore e il prossimoX e™™o l— legge dell— perfezioneD e questo vuole il ƒignoreF
ellegro e l—˜oriosoF €reghi—mo —d invi™emF ro p—ss—to il tuo desiderio — w—ri— eF e
— hon fos™oF
Crevacore Alfonso / 1938-7-8 /
qr—zie dell— tu— ˜ell— letter—F ro ™—pito tutto eD se™ondo il tuo desiderioD ho deposto
tutto —i piedi di w—ri— eF e di hon fos™oF
gontinu— ™oll— ˜uon— volontà e non temere di null—F sl ƒignore ti —iuteràF
‚i™ord— qu—nto ti dissiX gyx„‚e‚se gyx„‚e‚ssƒ g…‚ex„…‚F ed ogni —tto in
pensieriD p—role e opere difettosi sostituis™i un pensieroD un— p—rol—D un —tto ™ontr—rio
vedr—i progressi mir—˜iliF
Bovio Felice / 1938-7-8 /, missionario in Giappone, maestro dei novizi
pinito il g—pitolo sono un po9 più li˜eroF ƒono in —rretr—toF F F t—nto più ™he fui —ss—lito
negli ultimi giorni d— forti dolori di ventreF F F wotivo il freddoF ƒi fu — gumi—n— e si fe™e
il m—ttoF F F ™ome — quei tempiF F F mi h—nno f—tto ™—nt—reF F F —n™he il vecchio sergenteF F F
el ritorno ™oi ™—pitol—ri devo —ver preso freddo ed or— l— s™ontoF F F m— p—sseràF w—h3
ƒi—mo ve™™hiF
€er i novizi f—9 ™ome h—i visto ™he h—n f—tto ™on teF v9import—nte èX
IF regol—rità nelle pr—ti™he di pietà e osserv—nz— delle ‚egoleY
PF ™he ™—pis™—no ˜ene gli o˜˜lighi ™ui v—nno in™ontro ! ™on(denz— nei rendi™ontiY
QF per i voti ti servono ottim—mente le ™ir™ol—ri dei ƒuperioriF xiente p—ur—F
QUU

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ve osserv—zioni ™he f—i in ™—l™e —lle lettereD sono ottimeF sl ˜r—vo wF è un tipo ™he f—rà
˜ene se in™ontrerà ™hi lo ™—pis™eF fisogn— es—urirlo nel l—voro ! ed insisti ™on lui ™he il
mondo e gli uomini sono ™ome sonoD non sempre ™ome dovre˜˜ero essere ! e ™he sempre
pr—ti™hi lui qu—nto trov— di meno perfetto negli —ltriF v—rghezz— di ™uore e di veduteF F F
se no @diglielo ™hi—roA rius™irà pes—nte — sé e —gli —ltri ! e —umenterà il numero degli
in™ontent—˜ili e ™riti™i ™he popol—no il mondoF F F
Tassinari Clodoveo / 1938-7-9 /, incaricato del Piccolo Seminario di Miyazaki
qr—zie delle notizie ˜uone e meno ˜uoneD um—n—mente p—rl—ndoD per™hé tutto è ˜uono
qu—ndo lo ™onsideri—mo —ll— lu™e dell— fedeF
Per te: ™er™— di f—re quel ™he s—i e puoiF p—tti s—nto ™oi mezzi ™he ti dà ogni giorno
vuiD e ™ome vuole LuiD non ™ome vuoi tuF ed esF è un— settim—n— ™he ho m—l di p—n™i—
e non posso f—re né m—teri—lmenteD né spiritu—lmente ™ome vorrei. Lui vuole ™osìF F F e
™osì si—F eppli™— — teF yhD se facendo quel che possiamo e sappiamo, ™i l—s™i—mo guid—re
d— Lui!F F F
€er meD tento di preg—r per voi ogni giorno e più volteF F F or— ™he ho i vostri voltiF
v— tr—nquillità e ™—lm— è frutto dell— tu— o˜˜edienz—F „emi solo il pe™™—toX m— in un
™erto sensoD neppure quelloD ™om˜—ttilo —d ogni ™ostoF
fr—vi ™onfr—telli3 xoD noX non tem—no di l—vor—reF hon fos™o ™i vuole ™osìY se noD
si—mo s—lesi—ni —ll9—™qu— di roseY solo si l—vori ™on ordineD se™ondo o˜˜edienz— e se™ondo
le forzeF
ƒpero f—re visit— @qu—ndocA —i tuoiF
Ricaldone Pietro / 1938-8-3 /, Rettor Maggiore
Udienza privata dal S. Padre Ore 11,30 E hopo i ™onvenevoli d9usoD —™™olto p—E
tern—mente d—l ƒF €—dre esposi lo st—to gener—le dell— wissione e dell9oper— nostr— in
qi—pponeF
€—rendomi di —ver già p—rl—to — su0™ienz—D si degnò di —ggiungereX i non mi di™e ™he
vei r—™™oglie —n™he pi—nteD ™he f— dell— musi™— e suon— il pi—no in ™on™erti di prop—g—nd—
e ™he già —vete istituito e d—to impulso —l ƒemin—rio indigeno e — un— gongreg—zione
religios— indigen— femminilec fr—viD ˜r—viF F F uesti mezzi indiretti di —postol—to sono
e0™—™issimi ed —l più delle volte —ss—i più e0™—™i dei mezzi diretti3F
wi p—rve giunto il momento di present—rgli ™opi— di un mio modesto ™—t—logo di pi—nteD
™he si degnò di sfogli—reD e poi il volume del nostro hon w—reg— @uytsus a ™ose s™ritte
—nti™heAD edito d—l v—terz—D per l9interess—mento dell9esso™i—zione di ™ultur— gi—pponese
e del winistero degli —'—ri esteri @™he p—g—rono le spese dell9edizioneA e un— ™opi— del
medesimo in qi—pponese @edizF xilogr—f—t— di gr—n v—loreAD ™he sfogliò qu— e là e gr—dì —sE
QUV

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s—iD invi—ndo in™or—ggi—menti e ˜enedizione spe™i—le —ll9—utore e —ssi™ur—ndo ™he —vre˜˜e
f—tto ™ollo™—re il medesimo in un posto d9onore dell— su— ™—r— ˜i˜liote™— v—ti™—n—F10
€oi ™on un senso di —™™or—mento proseguìX g—ro hon gim—ttiD non si studi— piùD non
si studi— piùF el giorno d9oggi si dà gr—nde import—nz— —ll9—tletismoD po™o —ll— mente e —l
™uoreF €ur™hé si f—™™i—no g—m˜e e ˜r—™™i— grosseY —ll9edu™—zione si dà po™— import—nz—D
illudendosi ™he questo si— il tutto per l9edu™—zione dell— gioventùF i queste ™ose le ho
dette —n™he — wussolini e ™he l9—tletismo non ˜—st—D e ™he (n™hé l— qre™i— seppe f—re
dell— ˜uon— ginn—sti™—D euritmi— di ™orpo e spirito fu gr—ndeD m— qu—ndo pensò solo —lle
g—m˜e e —lle ˜r—™™i— de™—ddeF qli dissi tutto questoD m— mi —vev— l9—ri— di non ™—pire
null— di quello ™he di™evoF È proprio il ™—so di ri™ord—re yr—zioD ™he ˜en™hé p—g—no h—
detto —n™he qu—l™he ™os— di veroX –portes ™re—ntur forti˜us et ˜onis s forti si ™re—no ™on
gente forte e ˜uon—9 @g—rmF s†D RDPVAF
qli dom—nd—i poi ri™ordi per i ™omponenti i gruppi delle nostre —ttivitàX ƒemin—rioD
ƒ—lesi—niD ypere di ™—ritàF
ei semin—risti di™— ™he il €—p— li ˜enedi™e ™on ˜enedizione di predilezione per dueD
—nzi per tre motiviF €rimoX per™hé semin—risti ed è ™hi—roF ƒe™ondoX per™hé giov—niD
sper—nze dell9—vvenireF „erzoX per™hé gi—pponesiD e lo di™— loroD per™hé gi—pponesiF ro
un— gr—nde sper—nz— per l9—vvenire dell— ™onversione di questo gr—n popolo ™he ™osì solide
fond—ment— e˜˜e in p—ss—to nell— fede ™—ttoli™—F
i —i ƒ—lesi—ni ™os— diròc
ei ƒ—lesi—ni ™he l—vorino ™oll— l—˜oriosità e nello spirito di hon fos™oF yhD ™ome godo
di essere st—to io — rivel—re — voi suoi (gli p—rte dell9intimità dell— su— vit—3 u—ndo mi
trov—i ™on vuiD mi disseX ver—mente l— mi— vo™—zione er— quell— di divent—re s™rittoreD
pu˜˜li™ist—F i mi esponev—D tr— l9—ltroD le sue idee sull— pu˜˜li™—zione di un— gr—nde
stori— dell— ghies—F ghe —vesse ™ome ™entro di riferimento il €—p—3 os—i ™omplet—re ioF
x—tur—lmente3 w— ne fui distolto ! mi di™ev—D nell— su— modesti— ! d—ll9imprep—r—zione
ment—le — t—nto l—voroD ed —llor— mi ˜utt—i del tutto — l—vor—re per il mio gr—nde —moreD
per l— gioventù3 ! hissi — hon fos™oX wi p—re ™he hon fos™o si— più ™he prep—r—to —
questo genere di l—voriF gonos™o un li˜ro in ™ui hon fos™o dimostr— solid— prep—r—zione
ment—le — questo ed —ltri generi di l—voriF ! i qu—lec ! sl suo li˜ro dell— stori— d9st—li—F
wodest—mente deviò il dis™orsoF €overo hon fos™o3 gome —vev— veduto ˜ene nel mio
—vvenire3F
i —lle suore dell— nuov— ™ongreg—zione ™he nel prossimo settem˜re emetter—nno i votic
hi™— loro ™he si—no persu—se ™he l— ™—rità è vi— —ll— verità e ™he in un ™erto sensoD
qu—ndo ™ioè si ™onos™e l— verità delle miserie m—teri—li e spiritu—li degli uominiD non ™9è
10Il libro è il Kojiki, il più antico scritto giapponese, circa la mitologia ecc. Ne abbiamo copia nel
Cimatti Museum di Tokyo, annotato dall'autore stesso. Dice che ne furono stampate solo 300 copie.
Non è facile a trovarsi. È una prova di come conoscesse bene il giapponese anche nella forma antica.
Pochissimi ci riescono.
QUW

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™he ˜utt—rsi d—ll— p—rte dell— ™—rità per so™™orrerliF fenedi™o qu—nti l—vor—no in questo
™—mpo delle ˜enedizioni più eletteF
ƒo poi ™he vei f— degli er˜—riF hesidero ™he or— ™omin™i —n™he un9—ltr— ™ollezioneD l—
™ollezione ™ioè del med—gliere del €—p— e voglio essere io — port—re il primo ™ontri˜utoF
€orti dunque —i suoi semin—risti due med—glie @d9—rgento e di ˜ronzo dor—toA ™oni—te —
ri™ordo del nostro —teneo e nel ™enten—rio delle feste di ƒF g—rloF11
gosì di™endo si —lzò lent—menteD —ndò —d un —ltro t—volo d— ™ui prese le med—glieD —prì
vui stesso le s™—tole e me le f—™ev— osserv—re leggendo l— s™ritt—F E …ltime ˜enedizioni e
s—luti p—terniF
Papa Pio XI / 1938-8-26 /
fe—tissimo €—dreD12
v9umile s™riventeD €refetto epostoli™o di wiy—z—ki @qi—pponeA prov— —n™or— le ™onsoE
l—zioni ine'—˜ili esperiment—te nell9udienz— priv—t—D re™entemente ™on™ess—gli d—ll— ƒF†F
xe ringr—zi— il ƒignore e l— ƒF†F
€rostr—to —i piedi dell— ƒF†FD mentre ridom—nd— per sé e per le sue opere l9epostoli™—
˜enedizioneD trov—ndosi in urgenti ne™essitàD —™uite d—ll— guerr— —ttu—leD e nell9imposE
si˜ilità —ssolut— di f—rvi fronteD implor— d—ll— ƒF†F un— ™—rità str—ordin—ri—F ƒ—re˜˜e
destin—t— —X
IF form—re l— dote inizi—le per l— n—s™ente gongreg—zione indigen— ƒuore gi—pponesi
dell— g—rità di ™ui †FƒF stess— e˜˜e —d intr—ttenermi nell9indimenti™—˜ile udienz—Y
PF form—re un po9 di doteD ri™hiest— d—lle leggi gi—pponesiD per l— leg—lizz—zione dell—
tipogr—(— hon fos™o di „okyoD ed in genere per le opere dell— st—mp—D dipendenti
d— quest— €refettur— epostoli™—F
ƒi degni l— ƒF†F di —s™olt—re l9umile suppli™—D ™he questo povero (glio di hF fos™o le
present— per le m—ni del ƒF hF fos™oD ™osì ™—ro —l ™uore p—terno dell— ƒF†FD mentre
prostr—to —i piedi dell— ƒF†F imploro per me e per i miei l9—postoli™— ˜enedizioneF
hell— ƒF†F …milissimo (glio
ƒ—™F †in™enzo gim—ttiD s—lesi—no
€refetto epostoli™o wiy—z—ki @qi—pponeA13
11Le medaglie si trovano nel Cimatti Museum di Tokyo, insieme con una medaglia della canonizzazione
di Don Bosco.
12Scritto e rma autografa.
13Vi è allegata un lettera in latino rmata dai seminaristi e da Mons. Cimatti Rettore del Seminario e
Pref. Apost.
QVH

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Tassinari Vasco / 1938-9-1 /, fratello di Don Clodoveo missionario in Giappone
v9uomo propone e hio disponeF ‚idi ™on meF F F dovevo il PS essere —d eron—F F F m—
si™™ome vogliono un †es™ovo @pens—v—no i g—lloniA mi h—nno dispens—toF14
hunque — meno ™he tu ed io non f—™™i—mo l— p—rteF F F ™ome direcF F F dell— ˜—nderuoE
l—F F F wi li˜ero il PR ser— e il PSF xon so se d— „reviglio si— f—™ile —nd—re — ƒF peli™eD nel
qu—l ™—soFFF
yh3 É ™hi—ro ™he non porto i fronzoliF g—v—tevelo d—ll— test—F i preg— per meF
Berruti Pietro / 1938-9-2 /, Vicario del Rettor Maggiore
ro f—tto il mio eser™izio di ˜uon— morte e se dovessi morireD è ˜ene ril—s™i per is™ritto
qu—nto in pr—ti™— i †isit—tori s—nnoX
E hirle ™he fui ™ontento o sono ™ontento del ™ome furono e sono tr—tt—te le ™ose
gi—pponesi — vei noteD non è ™onforme in pr—ti™— — veritàX m— spero si— ™ontento il
ƒignoreF
E vei s— ™he i ƒuperiori h—nno f—tto forti osserv—zioni e in g—pitolo @regolF wissioniA e
—l sottos™ritto person—lmente per l— ™ondizione in ™ui si vengono — trov—re i ™onfr—telli
in missione o nelle ™—se — „okyo ! e quello ™he è per me dolorosissimo si —ttri˜uis™ono —
questo st—to di ™ose i ™—si di ™onfr—telli ™he ritorn—ronoF xon ho person—leF vei s— quello
™he mi può d—reF F F uid f—™i—mc ghiudi—mo —ltre ™—sec €er me ™hiudo —n™he tuttoD m—
poic ! gon qu—nto mi dà @ottimoA non ™on™ludo null— per lo s™opoF
E xon ho mezzi per m—ntenere il person—le in form—zioneF €osso rinvi—re teologiD
(loso( in st—li—c gosìD i ™onfr—telli in™—ri™—ti non si sentono di —nd—re —v—ntiF i le nostre
di0™oltà (n—nzi—rie sono note un po9 — tutti in qi—ppone e non è edi(™—nteF
E i questo poi per me è ™hi—rissimo e desidero —n™or— un— volt— dirlo —i ƒuperioriX xon
—mm—zz—temi ™on dignitàF pu già uno s˜—glio m—dorn—le l9—vermi messo nell— posizione
in ™ui sonoF hesidero l—vor—re e morire d— ƒ—lesi—noF ghi—ro3
Barbaro Federico / 1938-9-23 / studente di teologia
qr—zie del letterone e delle ˜elle notizie ™he mi d—iF F F po™o di te @m—hD t—nto sei lo
stesso3AF F F e molto degli —ltriF ed ogni modo mi p—rli di lettere zoologi™heD di insultiD
f—tti spe™i—lmente — teF F F ghissà ™he ™os— devo —ver s™rittoF F F €rono —i tuoi pié dom—ndo
perdono dei miei p—ss—ti erroriFFF
e proposito qu—nti qu— e là ti ™onos™onoD mi di™onoX i f—r˜—roc e f—nno su˜ito il
gesto di un —'—re grossoF F F yhD st— ˜ene3 ƒt— ˜ene e se™ondo i ™—si di™o delle tue lodiD
™ome le ho sentite con intimo piacere d—l €F ervin sull9es—me di mor—le ! ed or— penser—i
14Lo raccontava ridendo. Era Monsignore, Prefetto Apostolico. Quando l'hanno visto così dimesso come
usava essere senza insegne, l'hanno riutato.
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—n™or— con maggior piacere — quelle ™he hon gim—tti di™e di teD e dirà di te —i tuoi ™he
spero di vedere prestoF
qr—zie di quello ™he h—i f—tto per il ˜uon hon hupontD ™he mi s—luter—i di ™uoreD
unit—mente —ll— vener—nd— ™omunità teologi™— inizi—ndo d—l primo ™orso @le m—tri™oleA
p—ss—ndo —l se™ondo @˜en r—ppresent—to d—ll9—mplitudine tu—AD —l terzo @li vedo uno per
unoF F F —nd—te làD pi™™inini miei3 ghe —nd—te ˜eneA e (nendo ™on h—l piorD prossimo
futuro —lter ghristusF
qodo ™he regni l— povertàD nostr— donn— e signor— e nostr— ri™™hezz—F
ƒegui l— tu— str—d— ™on fedeD —more e ™ost—nz— e —llegri— s—nt—F
gontinu— — preg—re —0n™hé in me si ™ompi— integr—lmente l— volontà di hioF
Crevacore Alfonso / 1938-9-23 /, novizio salesiano in Giappone15
‚i™evo l— tu— e rispondo su˜itoF ro ™—pito tuttoD e non s—re˜˜e di0™ile metterti in p—™e
se ti fossi vi™inoX m— h—i il tuo direttore ed il ™onfessoreX non temereF id or— —s™olt—mi
˜eneF
E sl ƒignore h— ˜isogno di trov—re in te uno rotto ‘a pronto“ — ogni sort— di s—™ri(™i ! ed
e™™o ™he permette ™he —n™he provi urtiD d— p—rte dei superiori e ™omp—gniD ruvidezze di
tr—tto o di p—role et simili—F sn questi ™—si di9 ™osìX fonum mihi homine qui— humili—sti
meF
E xon sei tu ™he sei venuto —ll— wissioneD ti h—nno m—nd—to i ƒuperioriD il ƒignoreF
hunque nelle di0™oltà di ™ui mi p—rliD dì9 ™osìX ƒignore non mi sono messo io in quest—
posizioneF eiut—miF v— vi— in ™ui ti trovi è l— ver—Y l—s™i— ogni —ltro pensieroF
E ghe sent— quello ™he sentiD è n—tur—leD e ˜isogn— ™he p—ssi —n™he tu per quest— vi—D
per ™ui p—ss—no tutti gli uominiF ƒentire non è neppure om˜r— di m—leY sentire non è
—™™onsentireF ell— tu— età è ne™ess—rio ™he sent— questoD ™ome l9h—nno sentito i tuoi
ƒuperiori e lo sentono tutti i tuoi ™omp—gniF hunque —ssi™ur—ti ™he non ™9è null— di m—leF
E ghe ved— quello ™he vedi e —ltro ™he dovr—i vedere non è l9om˜r— di m—leF †edere
non è gu—rd—reF sl ƒignore ™i h— d—to gli o™™hi per vedereD e l9intelligenz— e volontà per
gu—rd—reX dirigi —l ˜ene e non temere di null—F h9—ltr— p—rte qu—nto vedi in te o negli
—ltri è oper— di hio e non ™9entr— per null— il m—leF spse fe™it nosF †edendo qu—l™he
™os— ™he può distur˜—rti di9 ™osìX „uD o ƒignoreD h—i f—tto le ™ose ˜eneD s—lv— quelle —nime
e l9—nim— mi—F
E hunque sereno e tr—nquilloD st—9 mordicus —ll— vit— ™omune e —lle ordin—rie pr—ti™he
di pietàF xon renderti di0™ile l— vit—F …˜˜idis™i — qu—nto ti di™o e — suo tempo ™—pir—iF
pidu™i— in w—ri— e hon fos™oF p—™™io le tue p—rti presso w—ri— eF e hon fos™o e le ho
15Annota don Crevacore:: La lettera dell'Ispettore in un momento in cui si trovava occupatissimo in
Italia al suo suddito, giovanotto di 22 anni, studente del secondo anno di permanenza in Giappone
è un capolavoro di comprensione e di sapienza nella guida specie dei giovani.
QVP

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f—tte verso i tuoi s—nti genitori ™on vero —'etto di ™ui fui ™—p—™eF „i —˜˜r—™™io e ˜enedi™oF
ƒt—9 —llegro e non pens—re — t—nte ™oseF
Valentini Eugenio / 1938-. . . -. . . /, professore allo studentato teologico della
Crocetta
qr—zie dell— tu—FFF †uoi un— norm— ™he ti l—s™erà tr—nquillo in vit— e in mortec FFF
xelle —mi™izieD vi—3D deve rim—nere l9um—no —n™he qu—ndo sono s—nte @non vorrei dirl—
troppo gross—F F F m— — voi teologiF F F AF xon er—no ™osì —n™he le —mi™izie di qesùc ! non
pi—ngev—D non —™™—rezz—v— i f—n™iulli e™™F e™™Fc yh qesùD non ™i proi˜is™eF F F se noD non
si è uominiF F F i qu—ndo non —vremo più l— m—teri—D —vremo le ™onsol—zioni dello spiritoF
! ƒi può in questo mondo err—re —n™he nelle m—nifest—zioni dello spiritoc i ™ome noc
gome in quelle del ™orpoF hunque regol—X rettitudine e rendere migliore l9—mi™oD ™ertoD
rendendo migliori —n™he noiF €er™hé priv—r™i di questo mezzoc wi p—re ™he ƒF pr—n™es™o
e don fos™o dire˜˜ero ™osìF
Tassinari Clodoveo / 1938-9-27 /, direttore del Piccolo Seminario di Miyazaki
ro potuto (n—lmente ™on gr—n ™onsol—zione del mio ™uore —nd—re — ƒF peli™e e ti f—™™io
le mie ™ongr—tul—zioni per tuttoF fell— ™itt—din—D ˜uon— e —rdente di spirito ™—ttoli™oF
wusi™— in ™hies— e fuori @˜—nd—A perfett—X vivo ™ontr—sto ™oll— tu— po™— musi™—litàD non
sem˜ri d— questo l—to un ƒ—nfeli™i—noF ed ogni modo ho goduto l— ˜ellissim— fest—FFF FFF
wi di™i di port—reX
- PretiF F F —'—re dei superioriF F F m— mi p—re ™he ˜isognerà ™er™—re di f—re il possi˜ile
per —ggiust—r™i noi meno m—le ™he si puòF
E SoldiF F F —'—re dell— €rovvidenz—F v—voroD preghier— e povertàF
E Buon polsoF F F —'—re mioD ed è il più di0™ile per me per t—nti motiviD —n™he per™hé
ipse fecit nos et non ipsi nosF wi ™onos™iD e purtroppo non posso d—re quello ™he non hoD
è un— ro˜— ™he vedo ™osì ™hi—roD e l— vedete —n™he voiD e non ries™oF
gi s—rà l9sspettorec ƒono os™uro ™omplet—mente dei disegni dei ƒuperiori e più di quelli
di hioY per me è d— molto ™he mi sono ˜utt—to ™ome ˜—m˜ino e quel ™he si ries™e — f—re
è oper— su—D il l—voro e l9—ttività è vostr—Y gli spropositiD è ™hi—rissimoD sono mieiD e ne
—vete veduto e vedete i risult—tiF w— st—9 tr—nquilloX il ƒignore provvederà presto e ˜eneF
Ministro degli Aari Esteri / 1938-9-28 /, per udienza dal Duce
i™™ellenz—D
‚ingr—zio viv—mente l9iF†F dell— ˜ontà ™on ™ui fui —™™olto st—m—ne e degli s™hi—rimenti
—vuti in merito —ll— dom—nd— di udienz— —l hu™eF16 gomprendo le gr—vi di0™oltà del
momentoD m— non ho perduto l— sper—nz— di essere es—udito — tempo opportunoF pui
16La domanda di udienza era stata inoltrata il 17 settembre. Don Cimatti vi scrisse rievocazione
QVQ

17 1938
™onsigli—to — rivolgermi — †FiF e d— ƒFiF €—olu™™i de9 g—l˜oli f—roneD ™he e˜˜i o™™—sione
di ™onos™ere in istremo yrienteD e d—l nostro €ro™ur—tore hon „om—settiD e l— dom—nd—
fu inotr—t— d— wºF ‚u˜inoF
wi interessere˜˜e —ss—i l— visit— e per rivedere dopo RR —nni il wussolini —llievo del golE
legio di p—enz— @e me l9—uguro prim— di morireA e per tr—tt—re di pro˜lemi ™he interess—no
l— fond—zione di opere s—lesi—ne in qi—ppone e w—n™iuri—D ™oordin—te nell— re™ente visit—
dell— wissione x—zion—le p—s™ist— in qi—ppone e w—n™iuri—D e ™he in genere interess—no
lo sviluppo delle missioni ™—ttoli™he it—li—ne in istremo yrienteF
sl mio re™—pito in ‚om— è ™ome sopr— o presso l— €ro™ur— ƒ—lesi—n— †i™olo dell—
winerv— presso hon „om—settiF ! e „orino ! ƒ—lesi—ni †i— gottolengo QP
gol più profondo ossequio dell9iF†F
o˜˜lig—tissimo
hon †in™enzo gim—tti s—lesi—no
€refetto epostoli™o di wiy—z—ki @qi—pponeA
e sspettore ƒ—lesi—no — „okyo
Circolare Salesiani / 1938-9-29
ro sott9o™™hi i vostri rendi™onti —mministr—tivi e quelli dei vostri superiori —i ƒuperiori
w—ggioriF en™he quest9—nnoD gr—zie — hio e —ll— vostr— —ttivitàD si è potuto ™ompiere un
po9 di ˜eneD ed — nome dei ƒuperiori tutti il più sentito ringr—zi—mento e l9esort—zione di
voler sempre più e sempre meglio l—vor—re nello spirito e nelle opere di hon fos™oF v—
ƒF ƒede h— molto (du™i— nel l—voro s—lesi—no in qi—pponeD spe™i—lmente qu—ndo potrà
svolgersi in pieno nei gr—ndi ™entriF
ro ˜uone notizie di tutti voiF ve osserv—zioni ™he vi f—nno i vostri superioriD sono
per miglior—reD ™orreggere il n—tur—le ™—r—ttereD le ™onos™eteX f—te di mettere in pr—ti™— i
™onsigli ™he vi d—nnoF †oi ™—ri ™hieri™i e ™o—diutori del novizi—toD student—to e tiro™inioD
prep—r—tevi ™os™ienzios—mente ™oll— preghier—D ™ollo studio e ™ol l—s™i—rvi guid—re in tutto
d—i vostri ƒuperioriF
i qu—nti —ltri si—no in qi—ppone sforzi—mo™i di l—vor—re nell9osserv—nz— es—tt— dell—
nostr— ‚egol— e regol—mentoD se™ondo le direttive ™on™ord—te d—i †isit—toriF
ger™hi—mo di non dimenti™—re qu—nto ™i fu detto —llor— @—vete —ll— m—no il reso™onto
delle —dun—nzeA spe™i—lmente sull— regol—rità dell9eser™izio dell— ˜uon— morteD sul ri™evere
il rendi™onto dei ™onfr—telli e sul tenere —i ™onfr—telli le ™onferenze pres™ritteF
idi(™hi—mo™i ™ol vi™endevole ˜uon esempio e ™oll— ™—ritàD ™omp—tendo™iD —iut—ndo™i
in tutte le forme possi˜iliF
dolcissima delgi anni della nostra fanciullezza. L'udienza non fu realizzata. Questa lettera con gli
annessi fu travata nell'Archivio di Stato a Roma tra i documenti riguardanti il Giappone.
QVR

17 1938
Ricaldone Pietro / 1938-10-2 /, Rettor Maggiore
ui in st—li— tutto è ˜elloD più o meno gr—ndioso e ™omodoD spe™ie nelle ™—se di form—zione
e ™—se mission—rieF €enso ™on nost—lgi— —ll— nostr— miseri— —l rigu—rdo ! e temo ™he t—li
™ose @™omodità impens—˜ili —ltrove ! —n™he solo in st—li—D ™on tutt— quest— polverizz—zione
di studiD e™™FA in)uis™—no sull— form—zione s—lesi—n— —llo spirito di l—voro e s—™ri(™ioD e
di —d—tt—mento del person—le —d ogni ™—s—F ƒono pensieriF F F yrm—i sono fossilizz—to
—ll9istremo yriente e non posso più giudi™—re dell9y™™identeFFF
FFFsl ƒigF hon ferruti mi —ssi™ur— ™on t—nte ˜elle —'erm—zioni ! m— penso ™he s—remo
—llo st—tu quo per i pro˜lemi vit—li ™he i ƒuperiori ™onos™onoD e di ™ui non vedo neppur
l9—™™enno —ll— soluzione od —vvi—mento —ll— soluzioneFFFi —llor—c pi—t volunt—s heiF €er
me sento in ™uore un— vo™e ™ontinu— ™he mi di™e ™he non p—rtiròY e d—vveroD ™he si v— —
f—re in queste ™ondizionic ‚ipetere erroriD inutili so'erenze per i ™onfr—telli et simili—F
em—tFmo ƒigF hon ‚i™—ldoneD preghi per meX mi p—re di essere pronto — tutto ! se il
ƒignore mi vuoleD e™™omi3 ƒe i ƒuperiori mi vogliono —ltroveD e™™omiF ƒe mi rim—nd—no
in qi—ppone e se le ™ose devono rim—nere ™osì ™ome sonoD ™he ™os— si f— quic yppure
suppli™o di non muovermi (n™hé non si—no risoltec e0do —l suo ™uore di €—dre tutto
questo st—to di ™ose et (—t volunt—s heiF
Circolare Salesiani / 1938-10-10 /
€otete ™omprendere il desiderio vivissimo del ritornoD ™he prevedo non poter essere per le
™—re solennità dell9smm—™ol—t— e del ƒF x—t—leD ed è per™iò ™heD volendo essere ™on ognuno
di voi in queste o™™—sioniD desidero —rdentemente invi—rvi queste povere —ttest—zioni di
—'etto e di preghier— ri™onos™enteF
qr—zie per qu—nto —vete f—tto e f—teD — voiD ™—ri mission—ri e ™onfr—telli oper—nti in
missione e nelle opere nostreF ro sentito ovunqueD t—nto nelle —lte sfere e™™lesi—sti™he
™he in quelle dell— nostr— gongreg—zioneD i più lusinghieri ed in™ondizion—ti elogi di voiF
€ro™uri—mo di esserne degni sempreFFF
€rego per tutti mane, meridie et vespereD e son sempre in mezzo — voiD vi™ino —d
ognuno di voiF sl rit—rdo del ritorno è ™—us—to d—l f—tto ™he vorrei vedere —ssest—te
in modo de(nitivo tutte le nostre questioni @e non sono po™heAX vi de˜˜o ™onfess—re
™he ‚om— e „orino sono eterneF €reg—te e sostenetemi ™olle vostre preghiereY v—do
peregrin—ndo —n™he qu— e làD visit—ndo ˜enef—ttoriD i vostri p—renti ed —mi™iD pulsando
ad ostiaD ™er™—ndo di stringere rel—zioni e0™—™iD e sus™it—ndo sempre migliori e più forti
simp—tie per l— nostr— ™—r— missione ed oper— s—lesi—n— in qi—pponeF
gontinu—te — preg—reD e ™oll— s—ntità dell— vit— rendi—mo™i degni dei ˜ene(™i del
ƒignoreF
s ƒuperiori non possono ™on™edermi il person—le su0™iente —i nostri ˜isogniF y™™orre
insomm— persu—der™i ™he ˜isogn— ™he f—™™i—mo tel— ™ol (lo ™he —˜˜i—moD quindi —l l—E
voro intorno —l nostro person—le nelle ™—se di form—zioneD —l l—voro per sus™it—re ˜uone
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vo™—zioni indigeneX è per noi questione di vit— e di morteY non sem˜ri str—no se invo™o
d—i singoli miei mission—ri e ™onfr—telliFFFl— forte ™ooper—zione e solid—rietà di pensiero e
di ™onsiglio e di oper— in un— s—nt— autarchia @è orm—i l— p—rol— di mod—A17 —n™he dell—
nostr— missione e dell— nostr— gongreg—zione in qi—pponeF
†i dom—ndo t—le ™ooper—zione in ogni ™—mpoX nel ™—mpo spiritu—le ™ol l—voro di tutti
per la ricerca e cura delle vocazioniY nel ™—mpo m—teri—le ™oll— ˜enintes— e™onomi—D
™ol v—lorizz—re le pi™™ole industrie lo™—li ™—s—linghe in modo d— f—rle frutti(™—reY ™ol
sospendere o tr—m—nd—re l—vori non ne™ess—riD e ™on un— ˜uon— prop—g—nd— —ll9estero per
p—rte di tutti verso le f—miglieD ˜enef—ttori e —mi™iF v9in™idente ™inese f— risentire —n™he
il suo ™ontr—™™olpoY un— r—gione di più per so˜˜—r™—r™i —i s—™ri(™i per ™ompiere in tutto
il nostro dovereF wetti—mo™i risolut—mente per quest— str—d—Y uni—mo™i l— preghier—D
l9es—tt— osserv—nz— delle regoleD e st—te si™uri ™he l— €rovvidenz— ™i —iuteràF
Tassinari Clodoveo / 1938-10-22 /, direttore del Piccolo Seminario di Miyazaki
xon so qu—le fr—se —˜˜i— f—tto ™—pire ™he mi preo™™upo del ƒemin—rioF yhD noF ƒoD sento
e vedo ™he il ƒignore vi guid— e quindi sto tr—nquilloY d9—ltronde s—rei ˜en ridi™olo di
guid—rvi st—ndo — „orinoF F F €ro™ur— tu di st—re ™—lmoF F F
FFF€oi — ™he devo pens—rec e preg—re e ™er™—re per voiF F F †i—3 wi è più f—™ile ™he
essere — wiy—z—ki eF F F non vorrei —˜itu—rmi™i troppoF F F w—h3 sl ƒignore s— e vedeF ƒe
ries™o — prendere n—vi gi—pponesi o il PH novF e R di™F si p—rteF F F †edremoF F F m— —n™he
torn—ndoD tu lo s—iD non do om˜r— — nessunoD e t—nto meno — teF F F —l m—ssimo posso d—rti
dei pugniF F F
FFFglodoveo mioD mi f—i l— predi™— sui se, maF F F ™he vuoic ƒono —˜itu—to ™osìD e non
posso neppur ™on™epire un9ide—D senz— ™he vi si— l— ™ondizion—le ™he su˜ito —ss—leF F F É
ve™™hi— —˜itudineD e non me ne voglio spogli—reF ƒt—9 tr—nquillo dunque e perdon— —ll—
mi— ve™™hi— —˜itudineF hesidero solo f—re l— volontà di hioD e™™o tuttoF
FFFs tuoi sogni s—r—nno l— rivel—zione di hon gim—tti intimo @F F F mi sogni giov—neF F F e
tutti me lo di™onoF F F e mi p—r di esserloAF F F m— l— ˜—r˜— è sempre quell—F
Desirello Agostino / 1938-10-. . . /, Direttore dello studentato di Nave
xell— mi— ˜reve visit— — x—ve mi si fe™e d—ll9sspettore l— propost— di musi™—re l9inno dello
ƒtudent—toF v9ispettore fe™e le p—roleD ™he sono —ss—i ˜elleF hF gimF fe™e l— musi™— !
non meno ˜ell— ! ispir—ndosi —lle p—roleF uindi l— x—ve misti™— v— ™—nt—t— pens—ndo di
essere in ˜—r™—F
E snizi—lmente ˜—ssi e tenori se™ondi — ˜o™™— ™hius— o ™on gli oh3 oppure —h3 ™—r—tterE
isti™i dei pes™—tori d—nno il tono pes™here™™ioF
17In Italia, sotto le sanzioni economiche a causa della guerra in Etiopia, era parola di moda.
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E ƒi— ™—nt—to ™on sl—n™io e —˜˜—ndono —ll— melodi— il ˜r—no y misti™— n—veD non in
frett— per ™—rità3 s ˜—ssi ˜en leg—ti f—™™i—no l9—™™omp—gn—mento @™ome violon™elliAF xon
è di0™ileF
e tutti gli —˜it—nti di x—ve l9—ugurio ™he diventi pr—ti™o qu—nto è detto nell— poesi—F
g—ro hesirelloD gr—zie dell— tu— ™—ritàF €reg— e f—9 dire in ™ompenso —i ™—ntori un9eve
per meF
Barbaro Federico / 1938-11-14 /
ƒono in quel di …dine e non di™o —ltroF F F ‚iferiròF F F gi —vvi™ini—mo —ll— p—rtenz—D se hio
vuoleF €er il ˜—zzi™—re pel †—ti™—no o per i winisteriD st—9 tr—nquillo per l— mi— vo™—zioneX
quei là ™i tengono troppo —ll— loroD e il povero hon gim—tti —ll— su—F €er i fronzoli et
simili—D per meD non ™i vuol proprio ™he entr—re in quegli —m˜ientiD per —llont—n—rmene
sempre di piùX st—9 tr—nquilloF ƒo ™he t—l pederi™o ™i terre˜˜eF F F
u—nto —lle notizie di ™—s— st—9 tr—nquillo ! il mondo si l—ment— de materialibus mentre
dovre˜˜e pens—re —llo spiritoF sl ƒignore dirige e s—D e quindi st—9 tr—nquillo —n™he per i
tuoiF
xon mi mer—vigli— l— disput— ™on hon w—rgi—ri— e l— susseguente letter— p—stor—leX tuD
—˜itu—to —ll— di—letti™—D e — non prendere gli uomini ™ome sonoD e — voler f—r s—pere —l
mondo ™he ™i sei —n™he tuD et simili— @gu—i se ™ontinu—ssi3A non potevi f—r diversoF
e˜itu—ti — s—per su˜ito v—lut—reX
—A il risult—to delle ™ose
˜A — ™—pire ™he due (—mmiferi ˜ru™i—no più di uno
™A e — studi—re ƒF pr—n™es™o di ƒ—les —pologist—X questo sìY tutto il restoD serve — null—F
en™he questo è un lato del mio @si™A sistem— (loso(™o s™etti™oE—gnosti™o e vi™evers— d—
te non —n™or— ™—pitoD e ™he suon— in questo ™—po ™osìX ƒ™ienti— in)—tD meglio un9on™i—
di miele ™he un ˜—rile di —™eto ! —m— nes™iri @ohD sF hon …˜—ldi e hon golom˜oA e pro
nihilo reput—riF
…n —˜˜r—™™ioD un pugnoD un— preghier— vi™endevoleF
Governo Italiano - Ministero degli Esteri / 1938-11-23 /
he˜˜o un ringr—zi—mento —lle —utorità ™onsol—ri e spe™i—lmente — ƒF iF euritiD ‚F em˜F
— „okyo e — tutto il person—le dell9em˜—s™i—t— ™he ™i è l—rgo di ™onsigliF
v— missione n—zion—le p—s™ist— ™he nel m—rzo s™orso visitò il qi—ppone ™onst—tò il
l—voro ™ompiuto ed espose in —pposit— rel—zione le sue impressioniD ™he penso pervenute
— ™otesto winisteroF
e tutt9oggi l— wissione e l9yper— s—lesi—n— non h— ri™evuto d—l ‚F qoverno el—rgizioni
spe™i—li (sse e periodi™heF u—l™he el—rgizione str—ordin—ri— — titolo di in™or—ggi—mento o
di elemosin— in momenti dolorosissimi e™onomi™i ! l9invio s—ltu—rio di m—teri—le s™ol—sti™o
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o di li˜riF €er noi ™he —˜˜i—mo ˜isogno di tutto e di tutti fu —n™he quest— un— (orit—
™—rità di ™ui ringr—zio sentit—menteF
FFF ‚—™™om—ndo poi —ll— ™—rità del ‚F qoverno l— nostr— ƒ™uol— di form—zione vi™eo e
ƒtudent—to teologi™o per il person—le ™he deve sostenere le opereF e˜˜i—mo ˜isogno di
m—teri—le s™ol—sti™o @™—n™elleri—D e™™FA o li˜riF vo studio dell— lingu— it—li—n— per i nostri
—llievi gi—pponesi poi ne™essit— di li˜ri inizi—li per l9—pprendimento dell— medesim—F wi
si —ssi™urò — „okyo ™he il ‚F em˜—s™i—tore fe™e ri™hiest— per l— fi˜liote™— del nostro ƒtuE
dent—to dell9in™i™lopedi— del „re™™—niY s—re˜˜e ™erto un dono gr—ditissimo ed utilissimo
per l— nostr— fi˜liote™—F18
ve ypere di ™—rità per l9snf—nzi— —˜˜—ndon—t— del nostro yspizio di wiy—z—ki e per
quello di feppu tenuto d—lle piglie di w—ri— eF e ™he sus™itò t—nt— —mmir—zione nei ™omE
ponenti dell— wissione n—zion—le h—nno pure ˜isogno urgente dell— ™—rità ™he dom—ndo
™on insistenz—F
Diario personale di Don Cimatti / 1938-12-... /
sn st—li— il ƒuperiore nei limiti del possi˜ile h— —vvi™in—to personeD —utorità dell— ƒo™ietàD
e f—™endo ™ir™— ISH ™onferenze19 ™on m—teri—le gentilmente ™on™esso d—l qoverno gi—pE
ponese @(lmD opus™oli e™™FA r—'orzò nelle g—se s—lesi—ne e in molti —mi™i e —mmir—tori i
leg—mi di simp—ti— per l— missione e le opere nostre in qi—ppone e speri—mo di vederne i
frutti sempre più ™opiosi m—teri—li e spiritu—liD per™hé si fe™e —ttiv— prop—g—nd— spiritu—le
™on ri™hiest— di preghiere e s—™ri(™i per l— s—lvezz— di queste ™—re —nimeF
Tassinari Vasco / 1938-12-2 /, fratello di Don Clodoveo missionario in Giappone
ƒe non muoio p—rto il U ™F mFD m— ti —ssi™uro il ri™ordo ™ontinuoD —n™he per™hé se hio
vorràD orm—i sei mi— —pp—rtenenz—D o meglio @vedi ™ome sono st—to orgogliosocA sei
—pp—rtenenz— di qesù per il qi—pponeF ƒo ™he studi un po9 di gi—pponese ™ol mio ˜uon
qiov—nniX ne quid nimisD mi r—™™om—ndoX prim— e sopr—ttuttoD ˜uon preteF ‚i™ord—3
igo ipse tesus3 „u †—s™oD h—i test— e ™uore per ™—pire questoD mi p—re di —verti letto
˜ene dentro ! dunque devi rius™ir™iD e se non ries™i — questo s—r—i sempre un prete di
ri™ott— o di ˜urroD ˜uone ™ose — m—ngi—rsi m— non per ™ostruireX ed inve™e tu h—i ˜isogno
di ™ostruire in teD se vuoi ™ostruire gli —ltriF
fuon enno e ˜uon x—t—le e ˜uon— smm—™ol—t—D d—te m—gni(™he per rinnov—r™iF elE
legroD †—s™oF F F e non de™ifr—re l— mi— s™rittur—D ™hé ti dire˜˜e @spe™ie ™oll— penn— ™he
—doperoA troppe ˜rutte ™ose di meD m— ™he non ti dirà ™erto tutte le mie miserieFFF
h—vvero ™he ho l—s™i—to un ˜el pezzo di ™uore — wonteortone3
€reg— per meD e f—rò le tue p—rti presso glodoveoD se ™i —rrivoF
18Questa Enciclopedia fu veramente regalata, e si trova ancora nella biblioteca dello studentato di Chofu.
19Evidentemente, le conferenze di Don Cimatti erano sempre accompagnate da musica e canti.
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Berruti Pietro / 1938-12-19 /, Vicario del Rettor Maggiore
gome promisi e™™ole —l™une ideeFFF
E g—pis™o tutte le r—gioni ™he mi port—no i ƒuperioriD m— @permett—A è let—le —ll—
form—zione dei futuri mission—ri l9essere edu™—ti in ™erte ™—se mission—rieD ™osì ™ome sono
™ostruiteF F F vei h— ™ompresoF F F m— so già ™he ™os— mi rispondere˜˜eF F F ed ogni modo
il povero hon gim—tti l— vede ™osìF gerto ™he molte nostre ™—se @—n™he mission—rieA non
mi p—iono di poveriF F F e vei s— ™he t—ntiD vedendo questo di™ono @per™hé non s—nno i veri
motiviA ™he si—mo ri™™hi eF F F e —lien—no —ltriF id i poveri mission—ri ™he h—nno vedutoD
di™onoX ui tuttoF F F e noiF F F F €er me ho lod—to e ˜enedetto sddioD m— più ™he invidi—
@si— pur s—nt—AD non vi è risult—toX pur non invidi—ndoD —nzi deplor—ndo t—le st—to di ™oseF
ghe str—nezz—D veroc gosì ™omprende meglio l— mi— test— e s— ™on ™hi h— d— f—reF gon
™erte spese inutili viste nelle ™—seD in missione si ™ostruire˜˜ero ™—se e ™hieseF
E s mission—ri insistono — ™heD ™ome i ƒuperiori sussidi—no le ™—se mission—rieD vogli—no
sussidi—re le ™—se mission—rie delle wissioniFFF
E ƒe il ƒignore mi ™onserv— spero di non torn—re più —lmeno per un de™ennioF È per
me ™osì umili—nte essere ™onsider—to in un r—ngo diverso d—i miei ™onfr—telliD ™he vedono
i frequenti ritorni @più o meno utiliA del ƒuperioreF qià lo dissi ™hi—r—menteX ƒtringiD
stringiF F F per il motivo per ™ui mi —vev—no ™hi—m—toF F F ™ioè regol—rizz—zione delle ™ose
nostreD €refettur— e sspettori—D w—estro dei xovizi e person—le ! dopo l— visit— mi si er—
f—tto sper—re per(no ™he mi —vre˜˜ero tolto d—ll— €refettur—F F F w—h3 †— — ™redere —l
mondo3 ! si—mo ™ome prim—F F F F ei ™onfr—telli @™he pur s—r—nno ™ontentiD per™hé il g—tto
l—s™i— ˜—ll—reA non f— ™erto del ˜eneF
E gome insegn—nti s—nti(™hino l— s™uol— ! vi è tropp— preo™™up—zione per gli es—mi @—l
m—ssimo si string—no i freni in funzione dell9es—me —ll9ultimo trimestreAD in v—ri vi è l—
m—ni— delle lezioni ™—ttedr—ti™heD ™he nessuno ™—pis™e o po™hi eletti ™redono di ™—pireF
E w—estri e —ssistenti ™onos™—no i nostri regol—menti @spe™ie quello s™ritto d— hon fos™o
per i so™i e per gli —ltri —llieviAF v9estr—tto nelle gostituzioni ne r—ppresent— lo spiritoD
m— non è quello su ™ui si è form—to l— gongreg—zioneF fisogn— ™he t—le regol—mento entri
™osì ™om9è d—ppertutto e si— —ssimil—to d— tuttiF
€erdoni3 wi erigo — m—estroD mentre ho t—nto ˜isogno d9imp—r—reX m— ™he vuolec
gerti ˜o™™oni non v—nno giù eF F F ˜isogn— @p—rdonA emetterliF wi st—0li e preghi per me
e perdoni lo stileF F F
Ricaldone Pietro / 1938-12-24 /, Rettor Maggiore
x—t—le3 €ermett— ™he p—ssi —l™uni ist—nti ™on veiD —ll— vigili— di questo ˜el giornoF xon
e˜˜i il pi—™ere di s—lut—rl— —ll— p—rtenz—F F F m— è st—to meglioD per™hé mi s—rei ™ommosso
troppoF iro ™osì ™onvinto ™he il ƒignore mi —vre˜˜e es—uditoD ed in me ™osì forte l—
persu—sioneF F F w— non er— —n™or— quell— l— mi— or— ! ed è ˜ene —n™he questoD per™hé
™osì mi prep—rerò meglioF
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id e™™o™i — gr—ndi p—ssi vi™ino —ll— met—F €rimo str—ppoX sep—r—zione d— „orinoF
ƒe™ondo d—i ™onfr—telli dell9sndi—F e giorni il terzoX hon fr—g— e poiD se —rriveròD sul
l—voroD e di làD — hio pi—™endoD le d—rò notizie delle ™oseF E qr—zie vivissime di qu—nto f—
per noi e spe™i—lmente per meX ™ontinui — ™omp—tirmiD — sopport—rmiX non s—rà per molto
tempoD ed — trov—rmi ˜uoni sostitutiF i ™he pens—re ™he ero venutoD dietro suo invito
e —ssi™ur—zioneD proprio per questoF F F w— si f— ™ome si puòD ed —n™he veiX ™er™herò di
f—re meno fesserie possi˜iliD in —ttes—F F F di tempi miglioriF xon so ri™ompens—re ™he ™on
preghiere e s—™ri(™i ™he o'ro — qesùD — w—ri— eusili—tri™eD — hon fos™o proprio se™ondo
le sue intenzioniF
FFFwi sono permesso di rivedere @non fosse —ltro ™ome ™ontri˜uto di desiderio di ™oE
oper—reA e —ggiorn—re salesianamente le mie povere lezioni di ped—gogi—F20 e ™hi è più
—ddentro ed h— le m—ni in p—st— il f—re —ss—i più e meglioD spe™ie dietro le di vei direttiveX
m— mi permett— di esprimere questo povero pensieroX e ™—pire hon fos™o e tutto hon
fos™o ™ome ped—gogist—D ˜isogn— ™—pire e ™onos™ere l— €ed—gogi— del nostro ‚in—s™imenE
to it—li—no e dell— nostr— ƒ™uol— tr—dizion—le ™l—ssi™— ™—ttoli™—F h— quest— h—nno —ttinto e
pr—n™i— e qerm—ni— e snghilterr— @™—m˜i—ndovi nomi o tr—tt—ndone es™lusiv—mente e più
— fondo un l—to del pro˜lem— ! o solo edu™—zione (si™— o intellettu—leF F F e —ll— mod— loroD
d—ndo un ™—l™io — ƒF „omm—soAF v— ped—gogi— modern— @l— ™hi—mino ™ome voglionoF F F
ver˜—D ver˜— pr—etere—queF F F A ripete l9erroreF s nostri ™—ri ™onfr—telli ™onos™ono po™o
hon fos™oD per™hé ™onos™ono po™o ƒF pr—n™es™o di ƒ—les ! non ™onos™ono @mi si s—ppi—
™—pire3A gli s™ritti di hon fos™o o non si h—nno —ll— m—noF
†edrà qu—nte rivel—zioni nel prossimo volume del nostro hon g—vigli— su ƒ—vioD feE
su™™oD w—gone e €ietroF ! ehD ™he ˜elle ™onvers—zioni e˜˜i ™ol mio ™—ro hon g—vigli—3
xon ™onos™ono i nostri li˜ri ™l—ssi™i dell9edu™—zione ™he h—nno form—to i nostri gr—ndi
edu™—tori d9un tempoD d— ™ui tutto il mondo h— —ppresoD riprodu™endol— ™ome invenzione
propri— e ™on nom—™™i in™omprensi˜ili per d—r tono —lle ™ose più sempli™i ! non h—nno
—ll— m—no i regol—mentiF
Ricaldone Pietro / 1938-12-30 /, Rettor Maggiore
Don Bosco in Corea E …n— ˜uon— notizi— ™he r—llegrerà vei e i ƒ—lesi—ni e ™ooper—tori
nostriF qià in —ltri tempi le —vevo s™ritto del primo p—ss—ggio dei suoi (gliuoli in gore—D
in o™™—sione dei ™on™erti musi™—li di prop—g—nd—F evev—mo ™onst—t—to ™he il nome e l—
devozione di hon fos™o si estendev—no sempre piùY sul follettino dio™es—no — punt—te
us™iv— l— vit— ! ed oggi l9—nnun™ioD ™he f— un ˜r—vo p—rro™o ™ore—no wF ‚F hon vyeD di
un— ˜ell— ™hies— dedi™—t— —l nostro hon fos™oF
sn un vill—ggio ™he si ™hi—m— is„yryD FFF si rese ne™ess—rio ™he l— pi™™ol— ™hies—D
™ostruit— nel di™em˜re del IWQTD fosse —mpli—t— e l— si volle dedi™—t— — hon fos™o il
20Si tratta dei 3 volumi Lezionidi Pedagogia pubblicati e nel 1911. Ora riveduti, furono mandati a
Don Ziggiotti, ma non furono ristampati. Si trovano nell'Archivio Centrale.
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™ele˜re —postolo moderno ™ome si esprime nell— su— rel—zione lo zel—nte p—rro™oF ƒono
™—r—tteristi™he le r—gioni per ™ui il p—rro™o e i suoi ™—ri ™risti—ni vollero s™egliere ™ome loro
p—trono hon fos™oF €rimoX per™hé i ™risti—ni sono poveriD e hon fos™o ™he fu ™—mpione
di povertà li può proteggere ™on m—ggior ™ognizione di ™—us—F ƒe™ondoX per™hé in quest—
™risti—nità sono (orenti le —sso™i—zioni giov—niliF hon fos™o ™osì —m—nte dell— gioventù
non può non —™™ogliere ™on gioi— di essere loro p—tronoF
uesti ˜r—vi gore—ni h—nno letto ˜ene nello spirito di hon fos™oFFF sl W giugno IWQVY
proprio in o™™—sione delle nostre feste ™inqu—nten—rieD ƒF iF wonsF v—rri˜e—u delle wisE
sioni istere di €—rigiD †es™ovo di ƒeoul e gr—nde —mi™o dei ƒ—lesi—niD si degn—v— ˜enedire
l— ˜ell— st—tu— di hon fos™o ™he si vener— nell— ™hies—F yhD il ƒignore ˜enedi™— quello
zel—nte p—rro™o e i suoi ™o—diutoriFFF
i — qu—ndo i pigli di hon fos™o in gore—c en™he in quel fertile ™—mpo sono —ttesi e
—d un suo ™enno vi —ndremo volenterosiD si™uri ™he hon fos™oD il qu—le st— —prendo™i l—
str—d—D —iuterà — f—re per l— gioventù dei ˜uoni gore—ni qu—nto si f— d—i suoi (gli in tutto
il mondoF p—xit heusF
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17 1938
pigur— IUFIX sl primo prete gi—pponese IWQV
QWP


18 1939
pigur— IVFIX feppu IH —nni IWQW
QWQ

18 1939
IGQ erriv— hon gim—tti ™on don f—r—ttoD gFhemleitnerD €Fpr—ntzen
IGQI e wiy—z—ki professione delle prime P suore dell— gongreg—zione g—rit—s
PGIH muore €io ˆsD QGP viene eletto €io ˆss l— ™hies— di wik—w—shim— divent—
propriet—– s—lesi—n—
QGIW yrdin—zF hF €ietro wuk—iD primo s—™erdote us™ito d—l €i™™olo ƒemin—rio
di wiy—z—ki
QGPI yrdin—zF hi h—l pior — „okyo
QGPI †iene —pprov—t— l— nuov— legge sulle religioni
RGI xotizi— ™he don „—nguy non ritorn—
RGIW hon is™ursel ritorn— in p—tri—
RGPR le piglie di w—ri— eusF entr—no — wik—w—jim—
TGPW yrdin—zF hon hupontc
VGIT ve ƒuore pwe ƒi ritir—no d— wiy—z—ki
IPGPU —rriv— ultim— spedizione prim— dell— guerr—X ™hieri™i prFe™er˜iD qF€etr—™™oD
gFƒe™™hiD wFentoliniF go—dF qFw—estroD ƒtF‚omelli
Zerbino Pietro / 1939-1-13 /, segretario di Don P. Berruti Vicario Generale
yrm—i in sedeD e™™o ™he in™omin™io —d —˜us—re dell— tu— ™—ritàF
†edi di s—pere se hon „—nguy viene o noD e qu—ndoD1 per™hé ™osì poss— port—re o no
qu—nto è rim—stoFFF„rovi qui ordin—zione di ™—r—tteri del tipo hitt— xe˜ioloF fisognere˜˜e
trov—re uno ™he potesse —nd—re — f—r f—re il preventivo di quel ™he si dom—nd—D f—rmelo
s—pereD e ™osì hon „—nguy potre˜˜e port—rmeloF gome norm— ! se non super— di molto
le ™inquemil— @n—tur—lmente ˜isogn— ™he l— hitt— f—™™i— ˜uoni s™ontiA e se hon „—nguy
port— ™on sé puoi ordin—re senz9—ltroFFF
hir—i —l ƒigF hon ferruti ™he i mission—ri s—nno ™he ™9è t—nt— ro˜— in quelle ™—mere
@vist— ™on i nostri o™™hiAF F F m— per loroF F F —lmeno per il qi—pponeF F F null—F eh3 h—te
e vi s—rà d—toF ƒi—mo senz— lenzuol—D tov—glieF F F n9—vevo dom—nd—te sei333F F F ƒe viene
hon „—nguy vedi di f—r fondere il ™uore di hon ferrutiD di hon €ellegrini e del ƒigF
qigiF F F tu devi —vere un9—rte spe™i—le ™he non h— —vuto hon gim—ttiF
1Don Tanguy era maestro dei novizi e direttore dello studentato. Lo sostituiva Don Bovio. Per questioni
di salute non tornò più in Giappone. Morì in Belgio nel 1952.
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Marella Paolo / 1939-1-16 /, Delegato Apostolico
qr—zie dell— su— ™—rissim— e ™hi—rissim— letter—X non mi rest— ™he seguire il suo ™onsiglioD
—vveng— quello ™he vuoleF hi™o queste p—role per™hé per l— not— questione (n—nzi—ri— @™he
non so —n™or— ™ome regol—reD se non ™9è un mir—™olo dell— €rovvidenz— e se il ƒignore lo
vuoleD vei non si ri(utiAD l— pover— wissione o €refettur— di wiy—z—ki è molto in ri˜—ssoY
nel qr—n ƒemin—rioD se ne p—rl— —n™he ™on —™™enni pu˜˜li™iD —i ƒemin—risti di wiy—z—kiD
per™hé non si p—g—D e™™F e™™F e —gli —ltriF €—re ™he l— €rovvidenz— ™omin™i — pens—r™iD
per™hé già ™inque dell— nostr— pover— €refettur— sono sotto le —rmiD forse f—rò qu—l™he
—ltro t—glio o servendomi @del seminarioA di pukuok— o non invi—ndoli @f—remo un po9 di
prep—r—tori— in sedeA o —ddirittur—D dom—nd—ndo —ll— heleg—zione epostoli™— o —ll— ƒF
ƒede di f—re in posto il ƒemin—rio w—ggioreX meglio s—lt—re il fosso — pié p—riD ™osì ™e li
formi—mo se™ondo il nostro spiritoF
Circolare Salesiani / 1939-1-20 /
gompiut— l— visit— di s—luto — tutte le ™—se e residenzeD messo — giorno le pr—ti™he
d9u0™ioD sento —n™or— il ˜isogno di esprimervi l— mi— più sentit— ri™onos™enz— per il ˜el
l—voro ™ompiutoD per lo spirito di s—™ri(™io ™on ™ui l9—vete ™ompiutoD per lo spirito di
fr—tern— ™—rità ™he l9h— —™™omp—gn—toF
ƒi—te ˜enedetti e ringr—zi—tiX non posso dimenti™—re le vostre lettereD —n™he le ultime
™he mi pervennero d— rong uong di questi giorniD e sopr—ttutto le vostre preghiereF È
per o˜˜edienz— e ™onfort—to d—ll— vostr— ™—rità nel ™omp—tirmi e sopport—rmiD ™he ho
—™™ett—to di ™ontinu—re nell— ™—ri™—D in —ttes— dell— nomin— del su™™essoreF
†i ripeto ™on hon fos™oX ƒopport—temi —n™or— un po™o e preg—te per me3Y il merito
è tutto vostroF2 …ni—mo™i —n™or— più intim—mente se è possi˜ile per f—re sempre più e
meglio il nostro dovere (no —ll— (neF
ell9—pprossim—rsi del nuovo —nno s™ol—sti™o permettete ™he vi f—™™i— viv— r—™™om—nE
d—zione di interess—rvi tutti e ™on lo stesso ™uore di hon fos™o del pro˜lem— delle voE
™—zioniD ™he soglio dire pro˜lem— per noi di vit— e di morteF ƒus™it—rleD ™er™—rleD form—rle
è il nostro pre™iso dovere e se vivi—mo dello spirito di hon fos™o e se metti—mo in pr—ti™—
i suoi insegn—menti il ƒignore non m—n™herà di invi—r™ene molte e ˜uoneF xe —˜˜i—mo
˜isogno per il ƒemin—rioD per l— nostr— ƒo™ietàX ne —˜˜isogn—no le piglie di w—ri— eF e
l— nuov— gongreg—zione indigen—F
Berruti Pietro / 1939-1-25 /i, Vicario del Rettor Maggiore
gompiut— l— visit— — tutte le ™—seD messo — posto le mie e le ™ose d9u0™ioD e™™omi — veiD
™on vivo ringr—zi—mento per —vermi sopport—toD —vermi ™onsigli—to e —iut—toD e per le
preghiere ™he f— ™erto per noi tuttiF
2La nomina del successore non venne se non nel 1949.
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s ™onfr—telli st—nno ˜ene di ™orpo e di spirito e sono —l l—voro ! si—mo tutti —l l—voroFFF
FFFwi —iutino ™oi mezzi @l9etern— questioneAX orm—i sono disonor—to per™hé non ries™o
— p—g—re i miei de˜iti —l qr—n ƒemin—rioF †ed—no di f—re uno sforzo —n™he per l— ™—s—
di form—zione e veng—no nell9ide— espress— ripetut—mente d—i mission—riD di ™onsider—rsi
p—dri —n™he delle ™—se di form—zione in missioneF yhD qu—nti milioni s9impieg—no in
esseF F F —lmeno le ˜ri™iole —i poveri mission—riF weglio non pens—re — quel ™he ho visto
in st—li— e nelle ™—se mission—rie e di form—zione eF F F nei ™ollegiF †i—D vi—D se noD esplodo
d—vvero3
€reghi per meD per le miserie @ohD non è solo povertà3A m—teri—li e spiritu—li @di queste
spe™i—lmenteA e f—™™i— preg—reF ve —ssi™uro quotidi—no ri™ordoF
Marella Paolo / 1939-1-29 /, Delegato Apostolico
€reghi per noi tutti e spe™ie per questo povero uomoD ™he deve f—re un mestiere ™he non
è suo ! m— è uno dei t—nti p—r—dossi dell— vit— religios—F F F ! ed —™™etti in questo giorno
l9umile protest— di voler l—vor—re nello spirito di hon fos™oD ™olle direttive dell— ghies—
d— vui e d— noi t—nto —m—t—Y direttive ™he ™i vengono ™osì frequentemente e ™hi—r—mente
indi™—te d—ll9iF †FFF
qr—zie dell— su— letter— ! un po9 ™—t—stro(™— ! st—vo per rif—re i ˜—uli e torn—re ! e poi
ho pens—to ™he qu—nto su™™ede —l povero hon gim—tti è su™™esso —ss—i più — hon fos™oF
gon quest— di'erenz—D ™he vui er— s—ntoD e in qu—ttro e qu—ttr9otto se l— —ggiust—v— ™on
hio e ™on w—ri— eF e tutto er— — postoF hon gim—tti ™he non lo è —n™or—D purtroppo
è —n™or— — ™ont—tto degli uominiD troppoD troppoD e quindi deve —ggiust—rsi ™on loroF F F
indi le di0™oltàF F F È ™osì di0™ile f—r ™—pire un9—mministr—zione ˜—s—t— uni™—mente sull—
€rovvidenz— — t—nt— ˜r—v— genteX m— ™he ™olp— ne ho io se do˜˜i—mo f—re ™osìc ƒe il
ƒ—lesi—no deve dom—nd—reD elemosin—re tutto da tuttic3
sn pr—ti™—D ˜—ttuto su tutt— l— line— @™i sono t—nto —vvezzoF F F ed è un m—gni(™o
eser™izio di t—tti™— per non morireA ho f—tto su˜ito qu—nto mi suggeriv—D eF F F vedremoFFF
vei diràX hon gim—tti oggi è in ven—F F F F È l— fest— di ƒF pr—n™es™oD nostro protettoreF
yhD quello sì ™he er— un uomo3 i qu—ndo ™i sono f—stidi è meglio f—re il m—ttoF
wi s™usi l9iF †F e mi perdoniF ƒo di p—rl—re ™on un €—dre ˜uono ™he mi ™omprendeF
€er me sono si™uro ™he il ƒignore mi —iuterà e per i m—ttoni m—teri—li e spiritu—liD e spero
t—le —iuto e d—lle sue preghiere e d— un— su— ˜enedizione spe™i—lissim— ™he mi ™onvert— e
mi faccia santoF
xon rid—F F F se lo fossiD non ™i s—re˜˜ero tutte queste miserieF
3Don Cimatti tra mille dicoltà economiche si adava alla Provvidenza. Ma su questo punto non
tutti lo capivano. I vescovi e i preti giapponesi per cominciare un lavoro esigevano un preventivo e
un capitale sicuro per muoversi. Perciò li irritava questo suo modo di parlare.
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18 1939
Ricaldone Pietro BS / 1939-1-31 /, Rettor Maggiore
v— pre—nnun™i—t— professione delle prime novizie dell— nuov— gongreg—zione indigen—
femminile delle Suore Giapponesi della Carità4 —vvenne nel giorno dell— fest— del nosE
tro ƒF €—dre hon fos™oF ƒe ne ™omprendono f—™ilmente le r—gioniX s—lesi—no l9ide—tore
e form—tore @hon eF g—voliA ! —0d—to —i s—lesi—ni il luogo d9origine dell— nuov— gonE
greg—zione ! s—lesi—no lo spirito inform—tore del l—voro di —postol—toD posto — ˜—se dell—
medesim—F
v— solenne funzioneD presenzi—t— d—i mission—ri dell— €refettur— epostoli™—D d—i riE
™over—ti dell— ™—s—D d— r—ppresent—nze delle piglie di w—ri— eusili—tri™eD del ƒemin—rioD
dei ™risti—ni e d—lle —utorità ™ivili lo™—liD si svolse tr— l— ™ommozione gener—leD e si ™on™luse
™on l— ˜enedizione imp—rtit— d—l nostro hon ge™™hettiD di un— m—gni(™— st—tu— del ƒF
guore di qesùD ™he d—ll9—lto dell— f—™™i—t— —ll—rg— in —tto m—estoso le ˜r—™™i— invit—ndo
— sé gli uominiF
yhD qesù ˜uono ™hi—mi — sé e n—s™ond— nel suo ™uore — tutel— ! — form—zioneD —d
e0™—™e —iuto l— nuov— gongreg—zioneF
FFFsl ƒF €—dre in v—rie ™ir™ost—nze @e nel gongresso delle gonferenze tenuto — ‚om—
nell9eprile del IWQV e nell9udienz— —™™ord—t— —l sottos™ritto nell9egosto dello stesso —nnoA
si dimostrò —ss—i soddisf—tto e ™onsol—to di questo —vvenimentoD ™he f— prevedere di qu—le
utilità s—rà per l— ghies— lo sviluppo di questo spe™i—le —postol—to sorto d—lle gonferenze
di ƒF †in™enzoF
hom—ndo preghiereD preghiereD preghiere per quest— n—s™ente istituzioneF
Consiglio Generale Conferenze femminili di Bologna/ 1939-1-31 /
‚ingr—zio il gonsiglio qener—le per le —ttest—zioni di viv— simp—ti— ™he e˜˜ero per l— mi—
pover— person— e per le ™onferenze dell— nostr— pover— prefettur— e spe™i—lmente per l—
(gli— primogenit—D d— ™ui è s˜o™™i—t— l— gongreg—zione indigen— delle ƒuore dell— g—rità
del qi—pponeFFF
FFFsl QI genn—io ™F mF fest— di hon fos™oD due delle novizie dell— nuov— gongreg—zione
emisero i loro ƒsF †otiF heo gr—ti—s e —n™he —ll9onorevole gonsiglio qener—le per l—
™—rità zel—nte ™on ™ui h—nno l—n™i—to l9—ppello per loroF yhD il ƒignore rend— merito
e ™entupli™hi e m—teri—lmente e spiritu—lmente per l— ƒo™ietà qu—nto f—r—nno per noiF
e0do —l loro ™uore m—terno queste nuove sorelle ™he desidererei emul—ssero nello zelo e
nello spirito di ƒF †in™enzo le più s—nte ™onferenze dell— ƒo™ietàF €reghino per noi e nel
limite del possi˜ile ™i —iutinoF
4Sono Sr. Maria Osafune Taki e Sr.Yuliana Kubo Setsu. Sr. Osafune fu poi la prima Superiora
Generale.
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Grigoletto Giuseppe / 1939-2-13 /
pr— il tu e il voi preferis™o il tuD m— fr— —mi™i rispondo —ll9iF †F —™™us—ndo ri™evut— dell—
vostr— del ISGI ™F —F5 ve ƒsF wesse s—r—nno ™ele˜r—te su˜itoD e —ll9—rrivo di quest— ™erto
s—r—nno ™ompiute d—to ™he questo vostro umilissimo servo non ne h—F
€rego —nzi l9iF †F se è nelle possi˜ilità di ™er™—rne e provvederne —ll— ™onsuet— eleE
mosin—F
yssequi ™—ri —i singoli suoi s™ol—ri ™he ho ™hi—rissimi in test— e in ™uoreF ƒ™rivo se™ondo
il ™onsiglio dell9iF †F —l ™—rissimo hon gletoF ƒ—luti e —˜˜r—™™i —i singoli †eronesiF
Circolare Salesiani / 1939-2-26 /
e˜˜i—mo preg—to per il defunto gr—nde €onte(™e €io ˆs — ™ui l— nostr— wissione deve
—n™he t—nt— ri™onos™enz—F6 †i ringr—zio delle v—rie m—nifest—zioni fune˜ri f—tteD fr— ™ui
rius™itissim— quell— di st—m—ni f—tt— — wiy—z—ki d—ll— nostr— €refettur—FFF
xon dimenti™—te di segn—l—re —i ™risti—ni il prossimo T w—rzoD fest— di ƒF wF l9smper—E
toreFFF
w— spe™i—lmente si ri™ordi @ed è viv— r—™™om—nd—zione pervenut—mi d—l winistero
dell9idu™—zione x—zion—leA7 il IH w—rzoD fest— dell9eser™itoF gome s—re˜˜e ˜ello ™he
i ™risti—ni si quot—ssero per un— ƒF wess— per l9—rm—t—F €ensi—mo —i t—nti morti in
w—n™iuri—3 €oi quelli dell— gin—F F F e —i t—nti ˜isognosi viventiF xon dimenti™hi—mo
™he —ttu—lmente —˜˜i—mo un— ventin— di ™risti—ni sotto le —rmiD fr— ™ui sei del qr—n
ƒemin—rio e il nostro ™—ro ™onfr—tello xishimur—F endre˜˜e ˜ene f—re un9—dun—nz— in
™ui si potre˜˜ero ri™hi—m—re i doveri so™i—li e n—zion—li dell— gioventùD e dello spirito di
s—™ri(™io ri™hiesto spe™i—lmente in questi momenti d— tutti i ™itt—diniF
h9—ltr— p—rte l— u—resim— dà t—nte ˜elle o™™—sioni per e™™it—re i nostri ™risti—ni —
questo spirito di preghier—D di l—voro e di s—™ri(™ioFFF
Ricaldone Pietro BS / 1939-2-28 /, Rettor Maggiore
fisogn— ™onos™ere quest— terr— ˜enedett—D — ™ui ™i h— invi—to il ƒignoreD e ™onos™ere lo
spirito dei suoi —˜it—toriD e le re—li posizioni di pensieroD di ™uore e di —zione nei ri)essi
5Deve essere una allusione al fatto che il Duce aveva ordinato agli italiani di usare il voi invece del
lei. Qui per scherzo Don Cimatti da di Vostra Eccellenza a Don Grigoletto.
6Nella Cronaca scrive: Abbiamo perduto il Papa delle Missioni, il Papa di Don Bosco. Sentito tanto
più profondamente la morte, perché da poco l'avevo veduto e parlato a Roma.
7Siccome in seguito questa parola ricorrerà spesso la riporteremo abbreviata M. E. N. Da tener presente
che no alla ne della seconda guerra mondiale tutte le religioni erano sotto il controllo del M. E. N,
che continuamente mandava loro ordini da eseguire. Per i cattolici arrivavano attraverso l'arcivescovo
di Tokyo, Mons. Doi, che era il rappresentante presso il governo. Don Cimatti raccolse tutti questi
ordini e ci scrisse sopra Per la storia. Si tratta di una raccolta preziosa perché consta che non si
trova altrove.
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18 1939
religiosi di questo popoloD ™osì po™o ™onos™iutoF
v— religione n—zion—le è ˜—s—t— su prin™ipi e fond—menti indis™uti˜iliD ™he sono in™ul™—tiD
ri˜—ditiD (ss—ti (n d—i li˜ri di mor—leD stori—D e™™F delle element—ri ! resi —˜itudin—ri e
tr—dizion—li nelle m—nifest—zioni ritu—li f—mili—riD s™ol—sti™heD ™iviliD milit—ri e so™i—liF
ƒono prin™ipi ˜—sil—ri questiX il qi—ppone è il primo ed uni™o p—ese ™re—to d—gli deiD
p—ese uni™o —l mondoD senz— p—r—goneF s ƒovr—ni del qi—ppone dis™endono d—ll— de— soE
l—re @em—ter—suA e d—ll— medesim— h—nno ri™evuto i sim˜oli del potere imperi—leD tr—smesE
si per ininterrott— din—sti— (no —l presenteF sl govern—re è oper— divin— e i sovr—ni ne
sono le m—nifest—zioni visi˜iliX essi govern—no e preg—no per il ˜enessere del popoloD ™he
form— ™ol sovr—no un— ™os— sol—F
f—se dell— mor—le è l— le—ltà —ssolut— verso il sovr—noD m—nifest—t— non solo ™ol f—re
—tti di v—lore in guerr—D m— ™oll— pietà (li—leD ™oll9unione fr— i fr—telliD ™oll— p—™e tr— i
™oniugiD fedeltà verso gli —mi™iD e™onomi—D ˜ene(™enz—D studio e l—voroD ™oll— pr—ti™— dell—
virtùD ™ol f—vorire il ˜enessere dell— so™ietàD ™ol rispetto —lle leggi e ™ol d—re sviluppo
—ll9industri—D —l ™ommer™ioF
ve regioni non sottomesse —l ƒovr—no sono infeli™iF ve guerre f—tteD ™he si f—nno o d—
f—rsi h—nno per s™opo il ˜enessere dei popoliF u—ndo t—le impero ˜ene(™o s—rà esteso
su tutt— l— terr—D solo —llor— s—rà —dempiut— l— volontà degli deiF8
el lettore dedurre le ™onseguenze di t—li prin™ipiD ™he sono già in p—rte re—ltà stori™—FFF
sl prossimo —nno si festeggerà il PTHHFmo —nnivers—rio di timmuD primo smper—tore del
qi—pponeF evrà p—rte notevole in t—li festeggi—menti —n™he l— provin™i— di wiy—z—kiD ove
n—™que e d— ™ui p—rtì per l9uni(™—zione dell9smperoFFF
ettitudine religios— degli studenti gi—pponesiF pu f—tt— un9in™hiest— fr— gli studenti
dell9…niversità smperi—le di „okyoF ell— questioneX e qu—le religione —pp—rtenete voicF
T si di™hi—r—rono segu—™i di gonfu™ioD V s™intoistiD TH ™risti—ni e QHH ˜uddistiY m— ISHH si
dissero —teiD e più di QHHH si profess—rono —gnosti™iF h— un9—ltr— st—tisti™— religios— risult—
™he su QH mil— studenti delle …niversità di ƒt—to PU mil— non h—nno —l™un— religioneF
ippure —n™he in qi—ppone si deve ™—nt—re il gr‚sƒ„…ƒ †sxgs„FFF ghi può v—lut—re
gli e'etti per tutto l9yriente se il qi—ppone si ™onverte —l g—ttoli™esimoc
Ricaldone Pietro / 1939-3-11 /, Rettor Maggiore
gonfr—telliX molti st—n™hi ! v—ri m—l—ti™™i ! —d ogni modo si v— —v—ntiF v— (n—nz—D gr—zie
—d —iuti in—ttesiD si v— ˜il—n™i—ndoD m— (n™hé ™i s—rà —ll— test— un —mministr—tore ™ome
hon gim—ttiD ™—v—rsi d—ll— test— ™he le ™ose v—d—noF en™he qui è ™os— ™hi—r— l— p—tente
di in™ompetenz— per non dire —sin—ggineF wi sono sempre mer—vigli—to ™ome l— ghies— e
l— gongreg—zione mi sopportinoFFF
8Per conoscere le idee dello shintoismo è fondamentale la lettura del Kojiki, traduz. del salesiano
Missionario Don Marega, che nell'introduzione e nelle copiose note chiarisce tutti questi principi.
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18 1939
ƒi—mo un po9 in —ri—D e più le piglie di w—ri— eusili—tri™e per gli ordini ri™evuti d—
„orino d—lle loro ƒuperioreX
E v— fegli—ttiD —ttu—le superior—D tr—slo™—t— — ƒh—ngh—iF
E ‚itiro delle piglie di w—ri— eF d— wiy—z—kiF E voro entr—t— in „okyoF €er me non
so ™hi potrà ™ompr—re l— proprietà delle piglie di w—ri— eF di wiy—z—kiF F F m— heus nos
—djuvetF
ueste le notizie più grosseX più il ˜el reg—lo ™he ™i f— qesùX
E sl primo prete gi—pponese per l— dio™esiD @Don MukaiA
E …n nuovo s—™erdote s—lesi—noF@Don Dal FiorA ƒono vere ˜enedizioni di ™ui non so
™ome f—re — ringr—zi—re qesùY mi —iutiF
Visitatrice F.M.A. in Giappone / 1939-3-18 /
sl pensiero del ƒuperiore dell— wissione fu ripetut—mente espresso e per is™ritto ed or—lE
mente —i ƒuperiori e —lle ƒuperioreY m— si e'ettui l— volontà del ƒignore espress— d—gli
ordini delle ƒuperioreF
xé l— wissioneD né l— nuov— gongreg—zione è in ™ondizioni di —ddoss—rsi un de˜ito per
l9—™quisto dell9—ttu—le proprietà delle piglie di w—ri— eF né di —ssumersi l— gestione delE
l9esilo tenuto d—lle medesimeF e˜˜i—mo troppe ferite d— rim—rgin—reD né vi è il person—le
pronto per lo s™opoF
gon quest— di™hi—r—zione le piglie di w—ri— eF ™he per squisito —tto di deli™—tezz— e per
—derire —l pensiero delle ƒuperiore si rivolsero —ll— nuov— gongreg—zione e —ll— wissione
per propost— di ™essione dell— proprietà e dell9yper— loroD sono li˜ere di s™egliere un9—ltr—
form— ™onveniente —l r—ggiungimento dello s™opoF9
sl ƒignore ™i ˜enedi™— tutti e ™i —iuti — ™ompiere il nostro dovereF
Ricaldone Pietro / 1939-3-21 /, Rettor Maggiore
€reg—to insistentemente d—l €refetto epostoli™o di wiy—z—kiD10 sentito il p—rere —'erm—E
tivo del gonsiglio sspettori—leD mi onoro di sottoporre —ll9illumin—to p—rere dei ‚evFmi
ƒuperiori per l9—pprov—zione dell— seguente propost—D ™he ritengo ™onforme —llo spirito
dell— nostr— gongreg—zione e fonte di gr—n ˜ene per le —nimeD e spe™i—lmente per quest—
terr— di missioneD —n™he di gr—nde in™remento —ll9—postol—to ev—ngeli™oF
FFFxell9isol— del uyushu esistono FFFistituzioni —0d—te — gongreg—zioni religiose femE
miniliD ™he vengono — trov—rsi in gr—nde —nsietà per il ™ollo™—mento dell9elemento m—s™hile
loro —0d—to D qu—ndo t—le elemento r—ggiunge l9età dell— s™uol— element—reF
9Con questo, l'asilo di Miyazaki, che era stato cominciato con tanti sacrici passò in mano ad altri. Le
Suore Salesiane incominciarono una nuova opera vicino alla chiesa di Mikawashima a Tokyo.
10Il Prefetto Apostolico Don Cimatti che faceva la proposta all'Ispettore salesiano era lui stesso.
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18 1939
FFFv— preo™™up—zione del €refetto epostoli™o di wiy—z—ki è sull9—vvenire di questi gioE
v—niD l— m—ssim— p—rte dei qu—li non possono essere restituiti —i genitoriD e ™he or—
™res™endo in età h—nno m—ggior ˜isogno di —iuto per l— loro form—zione mor—leD ™ivile e
religios—F F
FFh— ™iò l— propost— di fond—zione di un yspizio d— —0d—rsi —ll— gongreg—zione s—leE
si—n— in ™ui quest— gioventù ver—mente pover— ed —˜˜—ndon—t— trovi ™on l— s—lvezz—
dell9—nim—D l— possi˜ilità di —˜ilit—rsi — gu—d—gn—re il p—neD ed —n™he se fr— essi ™i fossero
di quelliD ™ui il ƒignore h— ™on™esso l— spe™i—le vo™—zione —ll— vit— e™™lesi—sti™— @già qu—l™he
˜uon elemento è in ƒemin—rioA o religios— o ™—te™histi™— @t—nto ne™ess—ri— nei luoghi di
missioneA trovino un —m˜iente propizio per poterl— svilupp—re e ™on™retizz—reF11
FFFissendo l— questione rel—tiv—mente urgente per tutte le pr—ti™he del ™—soD suppli™o
i ƒuperiori di un— rispost— —l possi˜ile solle™it—D in™or—ggi—nte ed es—urienteF e0do l—
pr—ti™— —l nostro €—trono ƒF qiuseppeF
Ricaldone Pietro BS / 1939-3-22 /, Rettor Maggiore
v— domeni™— IW w—rzo segn—v— per l— stori— dell— nostr— ™—r— €refettur— epotoli™— un—
d—t— memor—˜ileD e ™he determin— l— pos— di quell— prim— pietr— spiritu—le ™heD — se™ond—
dell— volontà di hioD s—rà l9—vvio —ll9inizio vero dell— dio™esi indigen—X voglio dire l—
™ons—™r—zione del primo prete gi—pponese €ietro wuk—i dell— nostr— missioneF12 qod—
™on noiD —m—tissimo p—dreD e ™on noi god—no qu—nti dirett—mente o indirett—mente furono
™ooper—tori di questo —vvenimentoD e serv— di in™it—mento — qu—nti potre˜˜ero ™ooper—re
in quest— oper— s—nt— dell— form—zione del ™lero indigenoF
…n— de™in— di —nni di l—voro ™i h— ™ondotto — questo risult—toX il ƒignore si— ˜enedettoF
pin d—gli inizi del nostro l—voro ™i si—mo d—ti —ttorno per ™er™—re vo™—zioni indigeneD e
mettere le ˜—si del nostro pi™™olo ƒemin—rioF ƒ— solo il ƒignore le di0™oltàD le disdetteD gli
insu™™essiD gli s˜—gli dei primi tent—tivi ! s— il ƒignore il dispendio di forzeD di person—leD
di mezzi ! or— si—mo in™—mmin—ti sull— vi— su0™ientemente ˜—ttut— e dom—ndi—mo —l
rigu—rdo —l ƒignore solo ˜uone vo™—zioni indigene e l— persever—nz— nelle medesimeD disE
posti —d intensi(™—re (no —ll— morte l— vit— di rude s—™ri(™io e di respons—˜ilità per quest—
import—ntissim— form—zione del glero indigenoD volut— d—ll— ghies— e indispens—˜ile per
il sorgere e lo st—˜ilirsi dell— ghies— nell— zon— — noi —0d—t—F
È questo —nzi il (ne dell— missione ! è questo il nostro primo dovere ! è ne™essità
urgente per —™™eler—re il ritmo delle ™onversioni ! per s—lv—gu—rd—re il l—voro ™ompiuto
11Questa è la prima proposta per la fondazione di un' opera sociale, che fu realizzata negli anni seguenti
come Scuola agricola vicino all'Ospizio e al Piccolo Seminario.
12Pietro Mukai fu il primo sacerdote giapponese della Prefettura Apost. uscito dal Piccolo Seminario
di Miyazaki. Si deve tener presente che per arrivare a questo risultato, a cominciare dal Piccolo
Seminario di Nakatsu nel 1930, furono necessari 9 anni. Si comprende la gioia di Don Cimatti. Don
Mukai fu sempre aezionato a Don Cimatti.
RHI

18 1939
d—gli imm—ni sforzi dei mission—ri pre™edenti e dei nostri nel ™—so ™he —vvenimenti politi™i
determin—ssero un esodo forz—toF
sl ƒignore in —ltr— sedeD — „okyoD ™i h— reg—l—to un —ltro dono m—gni(™o nell— ™onE
s—™r—zione s—™erdot—le del nostro ™onfr—tello vuigi h—l pior e in quell— di ™inque suddiE
—™oniF sn mezzo —lle di0™oltàD —lle —nsieD —gli sforzi per l9—postol—to queste sono ond—te
di fres™ur—D ™he f—nno del ˜ene ! sono stimol—nti e0™—™i ! frust—tine e™™it—nti —l ˜eneD —
proseguire nel l—voroD — ™orrispondere —ll— gr—zi— ™osì reg—lmente generos— del ƒignoreF
Tassinari Vasco / 1939-3-25 /, chierico, fratello di Don Clodoveo missionario in
Giappone
qr—zie dell— tu— e degli —uguri e delle preghiereF
yhéF F F xon l—s™i—rti sfuggire l— vo™—zione per gli epiteti ™he possi—mo d—r™iF F F
†ediD il ˜ello è proprio quiX penso ™he noi due possi—mo ™—nt—re ˜ene @spero ™he tu sii
meglio di glodoveoF F F sei tenorec f—ssocA il versetto ‘in musi™—“ et de ster™ore erigens
p—uperemY più poveri di noi due @in tutti i sensiA ™redo non ™i si— nessunoX è —n™he
questo un motivo per ™ui —ndi—mo d9—™™ordoF ‘sn musi™—“ em— nes™iri et pro nihilo
reput—riF uest— è un— ˜ell— f—ls—rig—F F F xoD un— ver— vi— per ™ui pro™edereX per noi
dueD un po9 durett—D per™hé vi—3 un po9 di umiltà l9—˜˜i—moD m— †—s™o mioD non ™9è null—
d— f—r™iD o m—ngi—re quest— minestr— o s—lt—re quest— (nestr—D ™he equiv—le non es™ludere
null— e mettersi fuori di vi—F
i per oggi ˜—st—D e penso ™he se rius™i—mo in questo si—mo s—ntiF
Tassinari Vasco / 1939-4-3 /, fratello di Don Clodoveo missionario in Giappone
qr—zie degli —uguri onom—sti™i e delle preghiere ™he prometti di f—re di ™ui t—nto —˜˜isogno
! ed —n™he per quel ™he ti proponi di f—re per il ˜ene —n™he di queste —nimeF
sl l—vorio su te pro™ur— si— f—ttoX E gon l— preghier— E gon ˜uoni es—mi p—rti™ol—ri E
gon un— ˜uon— guid— spiritu—le @e se non troviD leggi ƒF pr—n™es™o di ƒ—les e hF fos™oAF
xon imp—zzire troppo per il gi—pponeseF F F —desso il più è l— teologi—F F F poiD s—i
—n™he tu ™he nello studio delle lingueD i li˜ri servono (no — un ™erto puntoF †o™—˜oli
sìD imp—r—ne pure moltiF F F m— per ™—ritàD non quelli ve™™hiD ™he nessuno più —doper—
@questo è un ™olpo per l9—mi™o mio qiov—nniF F F m— t—nto lui h— l— pelle dur—AF ƒìD prego
per te ! vediD non è l— preghier— di hF gim—tti ™he ™ont—D è l— gr—zi— di hioY s—ppil—
—'err—reF
hF ‚en—to ™erto si st—n™— f—™ilmente ! m— m—ngi—D dormeF F F lo f—remo ripos—reF F F
m— ˜e—to lui e l— gongreg—zione se dovesse morire per il troppo l—voroF F F m— morirà
@—ttento ™he f—™™io un— profezi—333AF F F e l— f—rò —n™he per teF F F qu—ndo è st—˜ilito d—l
ƒignore @pigli—ti —n™he quest—3AF
RHP

18 1939
Cecchetti Albano / 1939-4-4 /, missionario salesiano in Giappone
xon so d—vvero ™ome ringr—zi—re e dello squisito dol™eD e dei s—luti e preghiere di tutte le
™—tegorie d— vei dipendentiF †ogli— f—re le mie p—rtiD vei ™he h— il ™uore gr—nde ™ome il
m—re e ™he s— to™™—re le intime (˜re dei suoiF ƒìD hon el˜—noD gr—zieD gr—zieF i si— f—tt—
l— volontà del ƒignoreF È d— —nni ™he per me è un— delle preghiere più ˜elle di molti
momenti dell— giorn—t—F
i ˜e—to vei ™he so're3 €er meD sono ™onvinto ™he l— preghier— e l— vi— dell— ™ro™e sono
il pungolo più ˜ello per muovere qesù — ™on™edere l— s—lvezz— delle —nimeF vei ˜e—to3 i
hon gim—tti ™he t—nto —gognere˜˜eF F F w—h3 id e™™o™i —l primo puntoX volontà di hioFF
FFFv9—˜˜r—™™io nel ƒignore ™ome ™—ro fr—tello e più ™he fr—telloD per™hé so'erenteF
qr—zieD e dom—ni ™erto un memento spe™i—lissimo per vei e per i suoiFFF
€FƒF E qu—s™hinoX l— f—migli— q—sp—re f— molt— e™onomi—F v— moglie nel ™hi—m—re
il m—rito di™e solo pareF F F per e™onomi— di g—sF i poi non volete ™he piov—c @è una
barzelletta di GuaschinoFA
Dal Fior Luigi / 1939-4-6 /, missionario salesiano in Giappone
qr—zie dell— tu— ™—rissim— e dell— ˜ell— imm—gineF ƒi ™—nt— nel ƒignoreF F F sl nostro
l—voro s—rà un ™—nto ™ontinuo se sti—mo uniti — vuiF
ygni not— un —tto d9—moreD
ogni p—rol—D ogni respiroD
ogni ˜—ttito del ™uoreF F F
gor—ggio vuigiF g—lm— e serenità ! r—'orz— ogni giorno l— gr—zi— ™he è in te e ™he ti
fu d—t— ™oll9imposizione delle m—niF E ƒe non muoioD —rriveder™i fr— po™oF
Ricaldone Pietro / 1939-4-11 /, Rettor Maggiore
xon potendo f—re diversoD d—te orm—i le ™ondizioni di ™oseD l—s™io p—rtire hon is™ursell
™he s9im˜—r™— d— ƒh—ngh—i il PI eprileF wotivi ed —ltre notizieX
E v— ™risi —™ut— di —ltri tempi di ™ui i ƒuperiori sono pien—mente inform—tiF È rim—sto
qu—l™he residuoc xon ™redoF ed ogni modoD d— questo l—to il ritorno servirà — vers—re
nel ™uore p—terno del ƒuperiore le di0™oltà del ™onfr—telloD ™re—te in momenti di nervoso
fortissimo ed es—sper—zioneD per in™omprensioniF r— @e ˜isogn— d—rgliene somm— lodeA
forte spirito di pietà ! ˜uon— osserv—nz— dell— regol—X un po9 l—rgo @sp—gnoloA nelle
m—nifest—zioniD nei progettiD nei risult—ti F
FFF€er me non ho di0™oltà —l™un— ™he hon €edro ritorni presto o t—rdiX ™erto non lo
metterò più — wik—w—jim—F13
13Rimase sempre aezionato a Don Cimatti, ma non tornò in Giappone.
RHQ

18 1939
Ricaldone Pietro / 1939-4-30 /, Rettor Maggiore
gome vedeD mi trovo — „okyoF ro ™ompiuto l— visit— —lle ™—se e ringr—zi—ndo il ƒignore
mi p—re di poter dire ™he il ƒignore è ™ontento dei suoi (gliF ve ™ose per ognuno dei
™onfr—telli e spe™ie l9osserv—nz— delle regole è —l puntoF u— e làD per qu—l™unoD spe™ie
™o—diutoriD pi™™oli nei person—liD dovuti più —l nervosismo ™he — ™—ttiv— volontàD m— —l
momento tutti si trov—no ˜enino per l— s—lute m—teri—le e spiritu—leF gi vorre˜˜ero mezzi
e person—le per mettere le ™ose —l puntoD m— non ™9è ™he d— ˜utt—rsi nelle m—ni di hio e
f—re qu—nto disponeF
pin—lmente le piglie di w—ri— eF sono entr—te — „okyo e speri—mo ™he f—™™i—no del gr—n
˜ene e ™he rius™i—mo ™osì — regol—rizz—re —n™he l— situ—zione di wik—w—jim—F
wi s™rive hon „—nguy ™he p—re ™he i ƒuperiori per un ™erto tempo lo fermer—nno in
pr—n™i—F ro s™ritto ™hi—ro —l ƒigF hon ferruti ™he ™i di™—no ™hi—ro se e presumi˜ilmente
qu—ndo torn—F
hopo l— p—rtenz— di hon is™ursell non s—prei ™hi mettere — wik—w—jim— e per or—
l—s™io hon hupontD ™he spero f—rà tir—re —v—nti l— ˜—r™—F
FFFsl €rimo di w—ggio hon g—voli f— il PSFmo di wess—Y penso ™he un— p—rolin— del
€—dreD f—rà del ˜eneF
Ricaldone Pietro BS / 1939-4-30 /, Rettor Maggiore
ss PQ w—rzo pFpF il p—rl—mento gi—pponese —pprov—v— il progetto di legge sulle religioniX
import—nte —vvenimento per l— stori— dell— religione in qi—pponeD per™hé (n—lmente —n™he
il ™—ttoli™esimo —vrà il medesimo tr—tt—mento leg—le ™he lo ƒhintoismo e il fuddismoD e
per ™hiD ™ome noi vive in quest9—tmosfer— ƒhintoE˜uddisti™—D e per ™hi ne ™onos™e il v—lore
@tutt— l— vit— di questo popolo ne è impregn—t— (no —l midolloA non può non r—llegr—rsene
e formul—re ˜uone sper—nze per l9—vvenireF v9—ppli™—zione pr—ti™— dell— legge dirà degli
e'etti re—li in ˜ene o meno ˜eneD m— quest— leggeD f—tt— ™on spirito di toller—nz— e ™he
senz— immis™hi—rsi in —l™un— m—nier— nell— vit— intern— delle religioniD mir— — proteggere
e ™ontroll—re in m—nier— uniforme le —ttività esteriori delle ™orpor—zioni religioseD è ™erto
per il ™—ttoli™esimo di un— port—t— str—ordin—ri—FFF
v— legge @di QU —rti™oliA or or— —pprov—t— si s˜—llott—v— d—l IWHP tr— l— g—mer— dei
deput—ti e il ƒen—toD e (n—lmente ™oll9—pprov—zione —ttu—leX
E ‚i™onos™e l— person—lità leg—le —lle —sso™i—zioni religiose propri—mente dette @shintoE
ismoD ˜uddismoD ™risti—nesimoAFFF
E essi™ur— l— ˜uon— —mministr—zione dei ˜eni delle —sso™i—zioni religioseD permettendo
l9esenzione d—lle imposte di ogni genere per terreni ed edi(™i ne™ess—ri —l ™ultoFFF
E q—r—ntis™e —lle —sso™i—zioni religiose l— protezione del qovernoF
E gommin— pene @multe e prigioneA —i ™ontr—vventori e — qu—nti ™on l— prop—g—nd— o
l9eser™izio del ™ulto tur˜—no l9ordine pu˜˜li™o e l— p—™eF
RHR

18 1939
w— ™ome dissi prim—D l9—ppli™—zione pr—ti™— dell— leggeD ™he entr— in vigore ™ol I°
eprile IWRH dimostrerà l9e0™ienz— re—leX non si può neg—reD ™ontri˜uirà e0™—™emente —
v—lorizz—re sempre più e meglio —n™he l9—postol—to mission—rio ™—ttoli™oF14
Barbaro Federico / 1939-5-1 /
sl ™ie™o di qeri™o gridò — v…s ut vide—mF ‚ies™i — vedereD è già gr—n ™os— per non dire
l— fond—ment—leF xon direi delinquente pederi™oX polledrello piuttostoD e per quest—
r—zz— ™i vuole (eno e p—gli—D frust— e sproniF
€er te prov— —d —ppli™—re a te il sistem— preventivoX lo —ppli™hi—mo —ll— gioventù
pover— e —˜˜—ndon—t— e dimenti™hi—mo noiF
hedu™i le ™on™lusioniF
Miletto Erminio / 1939-5-7 /, ex-allievo dell'Oratorio S. Giuseppe
‚i™evo il tuo —nnunzio e ne ringr—zio il ƒignoreD e prego ™he possi—te essere feli™i nel
tempo e nell9eternitàF
„u f—9 il possi˜ile per essere ™ome ti vuole il ƒignore e l— tu— ˜uon— vu™i— ti —iuti e tu
—iuter—i veiD — r—ggiungere le —lte (n—lità dell— tu— nuov— vo™—zioneF
Visita all'Opera salesiana di Nakatsu / 1939-5-8 /
ƒono note le di0™oltà dell9—postol—to in quest— zon—D dovute —n™he —ll— disunione dei
™risti—ni fr— loro e ™ol mission—rio @e —˜ —ntiquo fu ™osìA ! purtroppo uomini nemi™i
semin—rono zizz—ni— €—rl—ndo —i ™risti—ni ho insistito su questo spirito di unioneD sull—
preghier—D ˜uon esempioD —n™he ™ome ™itt—diniD studio dell— religioneD e™™F sl mission—rioD
pure in mezzo —lle di0™oltàD ™ontinui ™on fedeD ™oi mezzi ™he h— e tenti di ridurre —ll—
perfezione il ri™ordo xF S di hon fos™o —i mission—ri ! si teng— in ™ont—tto diretto e
indiretto ™on tuttiD —n™he ™oi più lont—ni d— noi ! preghi e f—™™i— preg—re i f—n™iulli e l—
pi™™ol— ™omunità si— olo™—usto perenne di osserv—nz— religios—D di l—voro e di preghier— !
ed il ƒignore si muoverà ™erto — pietà di t—nte povere —nimeF
Circolare Salesiani / 1939-5-11 /
sl winistero idu™—zione x—zion—le in v—rie riprese insiste — ™he ™ome mission—ri porti—mo
il nostro ™ontri˜uto per l— v—lorizz—zione nelle presenti ™ir™ost—nze delle r—™™om—nd—zioni
del qoverno in f—vore dei sold—tiD delle loro f—miglieD ™on™orrendo —i prestiti n—zion—liD
f—™endo e™onomi— e venendo in —iuto nelle forme possi˜ili —l r—'orz—mento dello spirito
n—zion—leF È nostro dovere ™ooper—re — quest— edu™—zione so™i—le dei nostri ™risti—ni
e di qu—nti fruis™ono dirett—mente o indirett—mente dell— nostr— edu™—zioneX f—™™i—mo
14Vedremo poi come l'applicazione della legge portò a un maggior controllo da parte dello Stato.
RHS

18 1939
volentieri e sempre ed il meglio ™he ™i è possi˜ileD —n™he ™ome ™hi—r— dimostr—zione
dello spirito —nim—tore dell— religione ™—ttoli™—F „roppi —n™or— pens—no ™he l9essere ˜uon
™—ttoli™o equiv—lg— — non poter essere ˜uon qi—pponeseF
gonv—lidi—mo poi sempre le nostre r—™™om—nd—zioni ™ol ˜uon esempioF
Ricaldone Pietro / 1939-5-24 /, Rettor Maggiore
ro s™elto l— d—t— dell— w—mm—FFF„orno or— d—ll— ™hies— dove ho preg—toD si ™—pis™e —n™he
per veiD ™ome ogni giornoF i mi sono l—ment—to ™oll— w—donn—D per™hé i ƒuperioriX
E xon —˜˜i—no —n™or— trov—to e l9sspettore e il €refetto epostoli™o d— sostituire ™on
quelF F F @qui dissi il titolo ™he mi ™onvieneA di hon gim—ttiY
E xon —˜˜i—no —n™or— trov—to il w—estro dei xoviziD e ™osì si— ™hius— l— possi˜ilità —
quelli ™he —ttendono di inizi—re il novizi—toX @deve essere d—vvero un— feni™eD se fr— IPFHHH
s—lesi—ni non si ries™e — trov—reAY
E xon —˜˜i—no —n™or— trov—to —lmeno un ˜uon professore di teologi— per inizi—re (n—lE
mente il nostro student—to teologi™o regol—reY @non mi ries™o — ™—p—™it—re ™ome i ƒuperiori
o gli sspettori ries™—no — trov—rli per gli —ltri o per il loro student—toD e non si ries™— —
trov—rli quiAY
E hi t—nte —ltre ™ose mi sono l—ment—toD fr— ™ui di essere —n™or— lont—no nell— vi— dell—
s—ntitàF
wi —iuti —dunque —n™he veiX sto divent—ndo un ferro ve™™hioD —rrugginito —ss—iD e se non
si fondeD serve più — nienteFFFem—tissimo ƒigF hon ‚i™—ldoneD suppli™o trovino l9uomo ™he
™on sl—n™io giov—nile si l—n™i in quest— impres— ! per il ˜ene dell— nostr— gongreg—zione
™—r—F
sl povero sottos™rittoD ™he si è voluto orn—re del pomposo titolo di u—kk— @wonsignore
in qi—pponeseF yhD ™ome mi st— ˜ene3 €roprio per me nei momenti solenni è l— più ˜ell—
medit—zione sul v—nità delle v—nità3AFFF €reghi per meX ™he —lmeno mi s—lvi e ries™— —
™ompiere il mio dovereF
Mantegazza Giovanni / 1939-6-1 /
€reg— ™osìX ƒe l— s—lute del ™orpo è ne™ess—ri— per l— s—lute dell9—nim— e per l— vostr—
glori—D ™on™edetemel—D o ƒignoreF id —n™he io prego ™osìF
wese del ƒF guore ! mese dell— tu— fest—D ™he intendo di —ugur—rti ™on quest—D ™osì
pregherò di più per teF ellegro sempre e ˜uonoF ‚i™ord— il detto del tuo ƒ—ntoX Ille
@qesùA —utem oportet ™res™ereD me —utem minuiF vui deve ™res™ere e io diminuire a
ottimo eser™izio per tutto il meseF
RHT

18 1939
Ricaldone Pietro / 1939-6-8 /, Rettor Maggiore
hon gim—tti le invi— il pres™ritto rendi™onto ™on osserv—zioniD —0n™hé poss— ™—pire in
™he ™ondizioni ™i trovi—moF €reghi per me e mi ˜enedi™— in modo spe™i—leF
Studentato di TokyoX e˜˜i—mo il ˜r—vo hon iF ™he ™olle sue idee sul rispetto ™he si
deve —l gonfessoreD f— di t—nto in t—nto delle s™en—te ™he rompono l— ˜uon— —rmoni—F y
i ƒuperiori non lo ™onos™ev—noD o se lo ™onos™ev—noD l9—verlo m—nd—to in missione non è
un reg—lo per noiF €—zienz— e heo gr—ti—s3 w— si —lien— gli —nimi e ne provi—mo tutte
le ™onseguenzeD ™he ™ioè (ni—mo ™ol non —vere proprio quello ™he è più ne™ess—rio in un—
™—s— di form—zioneF €er meD non s—pendo ™ome f—reD ho —utorizz—to tutti gli —utorizz—˜ili
@™ome in missioneAF pin™hé non ho —ltriD tireremo —v—nti ™ome si puòY m— ™erto non è
possibile ™he questo modo di f—re l9—˜˜i— —™quist—to in qi—pponeX il ™—r—ttere om˜rosoD
sus™etti˜ile non si m—nifest— — ™inqu—nt9—nniF w—h3 pi—t volunt—s hei3
Colombara Vincenzo / 1939-6-9 /, ex-allievo di Valsalice, salesiano
qr—zie dell— ™—nzone sull— v—nitàX ˜ell— d—vveroF F F ƒem˜r— un po9 —lle nostre poesie e
—ll— mi— musi™— d— P soldiF e propositoD —l ˜r—vo hon ‚o˜erto @BoscoA gr—zie dell— ˜ell—
musi™—X —uguri ™he s—lg— sempre più —d m—jor— (no —ll— musi™— del €—r—disoF
u—nto —l restoD ™—ro mio †in™enzo d— €—ol—F F F @e se mi dimenti™—ssi —llor—D intendo
di f—re or— gli —uguriA è proprio ™osìX E hio e vui soloY E i qu—ndo —˜˜i—mo f—tto tutto il
possi˜ileD non ™9è ™he inton—re il servi inutiles sumus @mette la musicaA e ˜uon—notte3
u—nto —ll— mormor—zione E ™er™er mormor—ns ne s™rissi re™entemente —n™he —l ‚etE
tor w—ggiore per™hé è l9epidemi—D per non dire l9endemi—D delle gomunità religioseD e
penso ™he po™he al mondo ne si—no esenti. €er me il mormor—tore @se ver—mente t—leF F F
†F „eologi—F F F non può st—r in ™—s—A o direi meglio il mormor—tore religioso @™he si può
piuttosto dire criticoA è l9uomo pessimo ™he distrugge e non f— ! e quindi v—le zero d—v—nti
— hio e —gli uomini ! in fondo è il super˜oD odioso — hio e —gli uominiX s™us— —ss—i l—
leggerezz—D se noD meglio ™he v—d—noF FF
sl senso di p—ternità st— in questoD mi p—re ™he i ™onfr—telli ™—pis™—no ™he qu—nto
f—™™i—mo è per il loro ˜ene e dirlo in pu˜˜li™o e in priv—to ! desideroF F F —iut—mi —
™orreggere in teF F F hom—ni pregherò per te —d esF (nit— l— wess—D — ™hi l— serve ho
preg—to per te nell9onom—sti™oD un ri™hi—mo et simili—D e potendo ™ondire tutto ™on
sempli™e ™—ritàF
†iv— viv— ƒF †in™enzo3
sl †in™enzo de9 €—oli3
‚ivolgi—mo i nostri poli
—l ˜el guore di qesùF
y †in™enzo golom˜—r—
ti s—lut— d—l qi—ppon
™on un ™olpo di ™—nnon
RHU

18 1939
il †in™enzo di qesù @vorrei esserlo3F F F A
Circolare Salesiani / 1939-6-14 /
xell— pre™edente riunione di wiy—z—ki e yit— —˜˜i—mo f—tto insieme —l™une ™onst—t—zioni
™he ritengo opportuno ri™ord—re e per ™omuni™—rle —i ™onfr—telli tutti e per pr—ti™—rle il
meglio possi˜ileF
E xelle p—role e nel tr—tto si usi d— tutti somm— ™ortesi—D p—zienz— e ™—rità ™ol person—le
™he l—vor— ™on noi e —lle nostre dipendenzeD ™oi ™risti—ni e ™on qu—nti do˜˜i—mo —vvi™in—reF
xon s—rà —n™he per m—n™—nz— in noi di queste dotiD ™he t—nti si sono —llont—n—ti e vengono
—lien—ndosi d— noic v9—rr—˜˜i—rsiD il grid—re o peggioD non è ™onforme ™erto —llo spirito
s—lesi—noX sforzi—mo™i di f—r™i tutto — tuttiF
E ƒi ™onst—tò pure ™he possi—mo miglior—re —ss—i —ss—i in tutt— l— nostr— st—mp—D t—nE
to per il modo di present—zioneD ™he di ™orrezione degli st—mp—tiD ™he di prontezz— di
spedizioneFFF
E xon st—n™hi—mo™i di d—re impulso e proseguire ™on ™ost—nz— il l—voro delle ™onferenze
e visite —gli —mm—l—tiY inoltre di moltipli™—re i ™ont—tti person—liD le simp—tie —ll— missione
ed —lle opere dell— missioneD e dell— nostr— ƒo™ietàX —˜˜i—mo ˜isogno di tutto e di tuttiF
€ersu—di—mo™i ™he l— pes™— delle —nime non può essere f—tt— —ttu—lmente ™he ™on l9—moD
non ™oll— reteF
E ƒerve —n™he —ss—i il s—per™i —d—tt—re —lle ™ostum—nze gi—pponesi ed —ttu—re quelle
possi˜ili in tutte le nostre residenze e ™—se @o'rite il té o surrog—tiD dol™iD e™™FAF
E ƒi ™onst—t— pure l— ne™essità di seguire ™on m—ggior ™ur— e —more i neo(ti e speE
™i—lmente form—re forti ™onvinzioni nei ™—te™umeni ™on un nutrito studio dell— religioneF
elle volte l9—'rett—t— prep—r—zione —l f—ttesimo e l9—˜˜—ndono — sé dei neo(ti dà luogo
— veri dis—stri spiritu—liF
Berruti Pietro / 1939-6-30 /, Vicario del Rettor Maggiore
erriv— l— su— proprio qu—ndo stringi—mo tutti fortiter l— ™inghi— e qu—ndo hon gim—tti
dom—nd— elemosin— —n™he lui e proprio —i ƒuperioriF w— qui l9elemosin— è per l— w—donn—F
e˜˜i— l— ˜ontà di f—r prelev—re vire SHH d—l ˜r—vo hon „r—nquillo sul mio ™onto ™orrenteX
sono si™uro ™he w—ri— eusili—tri™e gr—dirà l9om—ggio dei suoi poveri (gli del qi—pponeD
e hon fos™o sorriderà d—l €—r—diso vedendo ™he ™i sforzi—mo di ™—l™—re le sue orme di
povertàF i preghi per meF
wi s™rivono d— svre— —l™uni —ssegn—ti —l qi—pponeX se li m—nd— —vrà trov—to —n™he il
w—estro dei xoviziF F F heo gr—ti—s3 id —n™he è segno ™he i ƒuperiori —vr—nno trov—to
modo di venir™i in —iuto per m—ntenerliX ™hé se ™osì non fosseD di™hi—ro ™he non so come
mantenerliD e —llor— prego il ˜uon hon ferruti di tir—re l— logi™— ™on™lusioneF15
15Nella sua lettera di risposta Don Berruti così conclude: . . . Io prego ogni giorno il Signore perché dia
RHV

18 1939
Colombara Vincenzo / 1939-6-30 /
g—rissimo hon †in™enzoD
†iv— viv— ƒF †in™enzo
proprio quello de9 €—oli
™he ri™ord— i ˜uoni p—ndoli
d— don—rsi — golom˜—rF
golom˜—r— è un ˜el pretino
snelloD ˜iondo e pi™™inino
direttore ˜iri™™hino
di poglizzo il gr—n ™—sonF
s ˜e—ti ™hieri™hetti
™ome t—nti p—ndoletti
™on virtuti e ™on difetti
lo f—n ˜ene disper—r
m— però in de(nitiv—
quell9—llegr— ™omitiv—
—ll— su— direttiv—
sempre sempre o˜˜ediràF
gosì pi—n pi—n ™res™endo
ed il m—re ognor temendo
e — hon fos™o ognor ™redendo
ƒ—lesi—n diventer—nF
h—ll— tempr— di hon fos™o
e —l m—l s—r—nno tos™o
e d— questo mondo fos™o
™on †in™enzo s—lir—n
nel s—nto p—r—diso
ove regn— eterno riso
ove l9o™™hio sempre (so
in qesù m—i sempre —vr—nF
g—rissimo hon †in™enzoD preg— e f—9 preg—re per meF hom—nd— — hon fos™o @‚o˜ertoA
se h— il mio pigliuol prodigo @yr—torio in l—tinoAX vorrei f—rlo ™—nt—re — „okyoF ellegri
e s—luti — tutti tutti tuttiD — quel ˜el tomo di ƒ™otti e — quell9—ltro —n™or più ˜el tomo di
g—s—legnoF
al buon Don Cimatti tutto quello che domanda a me e che io non riesco a dare. Faccio questo a
sgravio di coscienza e per ripagare al caro Don Cimatti le edicanti impressioni ricevute in Giappone
e nell'ultimo Capitolo Generale. Ricordo la serata di Cumiana come ricordo i concerti di Miyazaki,
il viaggio per mare e per terra e soprattutto la sua inesauribile pazienza e bontà in tutti i giorni
trascorsi al suo anco (13/7/1939)].
RHW

18 1939
Cecchetti Albano / 1939-7-15 /
xell— su— ™—rità h— voluto ri™ord—rmi l— d—t— ™he mi ri™hi—m— t—nte ™oseF F F gr—zie
ri™evuteF F F fesserie di ogni genereF F F sl ƒignore mi perdoni e mi —iuti — (nir ˜eneF TH
—nni di respons—˜ilità e di rendi™ontiF F F €reghiD preghi —ss—i per meF
ghe m—ngio il p—ne di hon fos™o è d—l IVVV e —n™he prim— ne —vevo speriment—to
l— ™—rità per mio fr—tello e m—mm—F heo gr—ti—s3 e™™etto volentieri l9—ugurio ed è l—
preghier— quotidi—n—X ƒi ™ompi— in me e nei miei l— volontà di hioF i preghi per me
e ringr—zi per me i ™risti—niD qu—nti h—nno voluto ri™ord—rmi e spe™i—lmente ringr—zi ™on
me il ƒignoreF
Berruti Pietro /1939-7-19 /, Vicario del Rettor Maggiore
v9insistenz— per s—pere ™hi viene è per provvedereD spe™ie per i lo™—li e per il m—teri—le
! or— più ™he dupli™—to ! m— ripetoD se i ƒuperiori non ™redono di potermi venire in
—iuto —˜˜i—no l— ˜ontà e mi usino l— ™—rità di m—ntenermeli in form—zione in st—li—F ui
so'ri—mo inutilmenteD e ™ol person—le ™he ho li sformi—moF f—diD ™—rissimo hon ferrutiD
™he è un pro˜lem— deli™—tissimo e formid—˜ile questo gr—n qi—ppone e s™usiD m— mi p—re
d—vvero ™he non si—mo —n™or— sull— str—d— per risolverloF wi s˜—glieròD m— è ™osìX qui
più ™he —ltroveD ™i vogliono s—ntiD e mi dolgo d—vvero di essere lont—no —ss—i d—ll9esserloF
ui più ™he —ltrove ™i vogliono mezziD e non li ho e non me li d—nno e non li trovoF
È segno ™he il ƒignore vuol ™osìD e ™osì si—D e ™he hon gim—tti non ™—pis™e null—X le vie
ƒue non sono ™erto le mieY e —llor—D ™—lm— e p—™eD m— ™osì um—n—mente p—rl—ndoD non
si—mo — postoF
Grigoletto Giuseppe / 1939-7-25 /, ex-allievo di Valsalice
qr—zie del ™omple—nnoY il IS luglio ho ™ompiuto i THF ƒess—nt9—nni di ™ui dovrò rendere
™ontoF F F e qu—le ™onto3 —l ƒignore3 qiuseppeD —iut—mi — ringr—zi—re e — rip—r—reFFF
ehD ti potessi invi—re un mejiro @a u™™ellino d—gli o™™hi ˜i—n™hiA gi—pponeseF …n
u™™ellino verdognoloD —ttivissimoD ™he emette pi™™oli si˜iliD e ™he h— due ˜ei ™ir™oletti
˜i—n™hissimi intorno —gli o™™hiD d— ™ui il nome @me a o™™hioD jiro a ˜i—n™oAF F F m—h3
‚—ggio di solec @operettaA €er™hé rim—neggi—rloc È (nor— l9oper— il ™ui —™™omp—gE
n—mento @s—lvo due o tre p—gineA è ™ome lo voglio ed eseguo ioX l9uni™o3
yh3 sìD ™—ro hon qiuseppeX ™onverti—mo™i —d hominum heum nostrum3
Ricaldone Pietro BS / 1939-7-31 /, Rettor Maggiore
ge„igrsƒwy3 ui d—vvero t—le insegn—mento è e deve essere il nostro p—ne quotidi—noF
qr—zie degli opportuni ™onsigliD ™he — v—nt—ggio di t—nte —nime — noi —0d—te tenteremo
di —ttu—reF
RIH

18 1939
hi™o tenteremoD per™hé in missioneD ™ome vei s—D entr—no in gio™o t—li e t—nti elementi
™he non sempre si ries™e — f—re qu—nto si vorre˜˜eF ed ogni modo i suoi (gli lont—ni
vogliono —n™he in questo essere ˜uoni (gli di hon fos™oF pe‚i sv ge„igrsƒwyF F F
form—reD ™ostruireD innest—re nell— test— e nel ™uore l9edi(™io dell— vit— ™risti—n—F F F i l—
stori— dell9—postol—to mission—rio ne è l— più ˜ell— m—nifest—zioneF F F e se non s˜—glioD
deve ™onsistere in questo il m—ssimo l—voro nostroFFF
È n—tur—le ™he in un €—ese ™ome il qi—pponeD FFFl9insegn—mento dell— religione de˜E
˜— essere present—to ™onvenientemente —d —nime e mentiD ™he già si giov—no delle più
moderne f—™ilit—zioni did—tti™heFFF h9—ltr— p—rte ˜isogn— mettersi nei p—nni di un p—g—no
gi—pponeseF F F hi un p—g—no ™he viv— tr— gli e'etti dell— ™iviltà modern— e del progresE
soF F F e ™he —˜˜i— un ™erto gr—do di istruzioneF ettr—tto più d—l ™on™reto ™he d—ll9—str—ttoD
più d—ll— mor—le ™he d—l dogm—D senz— veri impulsi ™he lo sping—no —ll— ri™er™— dell— verE
itàD ™ome vuole sent— l— ne™essità di un— ver— (loso(— dell— vit—c „eme le ™onseguenzeY
in™lin—to —l rel—tivismo nell— fede e nell— mor—leD preferis™e un e™™lettismoD ™he gli f—
s—lv—re — modo suo ™—pr— e ™—voliD e non lo inquiet— troppo nei suoi pro˜lemi religiosiF
fisogn— però ™onfess—re ™he l9—nim— gi—pponese è —ttr—tt— d—ll— su˜lime mor—le dell—
religione ™—ttoli™— in ™ui trov— t—nti elementi ™he già sono re—ltà per luiX vivo senso
dell9—utoritàD il sistem— f—mili—reD l9—more —i f—n™iulliD l9eroismo p—trio e il s—™ri(™io dell—
vit— quotidi—n—D il senso e il gusto del ˜ello nell9—rteD nelle ™erimonieD nell9ur˜—nitàD e™™FFF
elle volte vi è ™hi studi— d—vveroD e divent— ™—te™umeno e ™orrispondendo —ll— gr—zi—
divin— giunge in portoFFF
FFFel momento è impossi˜ile ™on™epire in qi—ppone un movimento di m—ss— verso
l9insegn—mento religiosoX più ™he ™onferenze in gr—nde stileD servono ™onvers—zioni singole
o dispute f—mili—ri ! ˜uon— st—mp— per ™hi s— leggere ! e più —n™or— l— vit— s—nt— del
mission—rioD ™he dimostri ™oi f—tti i suoi insegn—mentiF
Chierici salesiani in Giappone / 1939-9-12 /
ell9inizio del nuovo trimestre un— p—rolin— —n™he per voiF
E ‚i™ord—te di o™™up—re ˜ene il tempo in studio e in s™uol—F gome di™i—mo ™he prima
digestio t in oreD l— prim— digestione si f— in ˜o™™h—D ™osì si può dire ™he l— prim—
digestione intellettu—le si f— in s™uol— —ttr—verso l9—ttenzione e l— disput—
E w— è ne™ess—rio l9—iuto di quello di l—ssù e ™hiedetelo per le m—ni di w—ri—D sedes
s—pienti—eF
E i sopr—ttutto ri™ord—te l— ™ondizione ™he mette hon fos™o nel regol—mento delle ™—se
™on quelle p—roleX vo studente super˜o è uno stupido ignor—nteD p—role ™he sem˜r—no
volg—ri e ™he forse solo in quest— o™™—sione us™irono d—ll— ˜o™™— e d—ll— penn— di hon
fos™oD m— ™he sono signi(™—tive e re—li —n™he per noiF
RII

18 1939
Circolare Salesiani / 1939-9-13 /
evrete s—puto del ri™hi—mo —lle —rmi del nostro ™—ro hon hupont e ™on lui un— ™inE
qu—ntin— di mission—ri del qi—ppone e gore—F16 ro promesso — tutti preghiere spe™i—liX
preghi—mo e f—™™i—mo preg—reF wolti ™omin™i—no —d —git—rsi per le notizie ™he ™orronoX
momento ™erto dolorosissimo per tuttiF †i prego però — st—r ™—lmi tuttiD non f—s™i—ndo™i
l— test— prim— di —verl— rott—F
†i esorto — mettervi tutti sotto l— spe™i—le protezione di w—ri— eF e di hon fos™oY
˜utti—mo™i (du™iosi nelle m—ni del ƒignoreF †enendo ordini vedremo il d— f—rsiF g—lm—
—dunque e tr—nquillità m—ssim— e preghier—F fuone le notizie dei nostri sold—ti —l fronte
o in prep—r—zioneX xishimur— è —ll9osped—le di uokur—F
€er gli —vvenimenti s—rà di0™ile ™he poss—no p—rtire d—ll9st—li— i design—ti per il qiE
—ppone —ll— d—t— IVGIHF È —nnun™i—to il ritorno di ƒF iF il heleg—to epostF pel mese di
ytto˜re @†i— emeri™—AF
Dal Fior Luigi / 1939-9-19 /, sacerdote missionario salesiano in Giappone
‚i™ord—ti ™he tu devi essere il ™onforto dei ™onfr—telli nelle loro di0™oltàF „ieni sempre per
prin™ipio ™he gli uomini sono quel ™he sono e non ™ome dovre˜˜ero essere ! e spe™i—lmente
d—i giov—ni ™hieri™i non potete pretendere quel ™he d—r—nno qu—ndo s—r—nno st—gion—tiF
en™he noi er—v—mo ™osìD e fortun—ti noi se —˜˜i—mo trov—to un ˜uon —mi™o ™he ™i —˜˜i—
™—pito e guid—toF „u per loro @—n™he i ™o—diutoriA devi essere questo —mi™oF xon sgrid—re
m—i in pu˜˜li™o spe™i—lmente d—v—nti —i giov—ni i loro —ssistenti ! e f—™™i—mo di tutto per
sostenerliF gosì qu—ndo devi dire qu—l™he ™os— ™he ti fu dett— d— hF w—rgi—ri— @—i ™hieri™i
o in ™u™in—A f— sempre presente il hirettore di™eD ™onsigli— e™™FFFF ger™— di —rmonizz—reD
smuss—reD —rrotond—re e poiF F F ™—ritàD ™—ritàD ™—ritàF F F FF
Circolare ai Salesiani in Giappone / 1939-9-25 /
‚i™evo d—l winF idu™F x—zF ed —n™he d— ƒF iF wonsF hoiD ™on preghier— di ™omuni™—reD
le seguenti disposizioniF xon sono ™ose nuove m— è vivo desiderio delle eutorità ™he ™i
inqu—dri—mo tutti in questo spirito e ™he vi porti—mo il nostro ™ontri˜uto — ™he i nostri
dipendenti lo segu—no ™on ™onvinzioneX le —utorità non ignor—no il v—lore ™he l— religione
dà — questi pro˜lemi e si rivolgono — noi ™on pien— (du™i— dell— nostr— ™ooper—zioneD ™he
vogli—mo e do˜˜i—mo d—re tutt— spe™ie nelle presenti ™ir™ost—nzeF
16Don Dupont di nazionalità francese, fu per alcuni mesi parroco di Mikawajima. La sua partenza fu
ritardata no all'inizio del 1940. Fu cappellano militare in Indocina. Dopo il ritiro della Francia dalla
colonia si dedicò ad opere per la salvezza dei giovani incominciando l'opera salesiana nel Vietnam.
Nel 1945 fu martirizzato dai comunisti ad Hanoi. Anche in Europa cominciava la guerra: invasione
della Polonia.
RIP

18 1939
h—l Q —l W di questo mese è st—˜ilit— l— settim—n— destin—t— —d —ssi™ur—re —i sold—ti
—l fronte l9unione degli intenti d— p—rte di tuttiX è settim—n— di preghier— e di ringr—ziE
—mento ri™onos™ente — qu—nti ™ol s—™ri(™io dell— vit—D o ™olle riport—te feriteD o per l—
preo™™up—zione in ™ui h—nno l—s™i—to le f—miglie h—nno ™ooper—to —ll9impres— —ttu—leD ed
— e™™it—re gli —nimi tutti —d un— più sentit— ™ooper—zione ™ol qoverno —l risult—to (n—leF
€er gli u0™i ™ivili è st—˜ilito —l Q ytto˜re l— lettur— dello spe™i—le he™reto dell9smperE
—tore em—n—to in identi™— d—t— l9—nno s™orsoD preghiereD funzioni nei templiD visite —lle
tom˜eD e™™FX —iut—re le f—miglie ™he h—nno d—to i sold—tiD ™onsol—re le medesime nelle
v—rie formeF F F 17
Berruti Pietro / 1939-9-27 /, Vicario del Rettor Maggiore
È pro˜—˜ile ™he per il IW ytto˜re ™ol †i™tori— p—rt—no per ˜reve ™ongedo per l9st—li— il
˜r—vo qu—s™hino e ‚—gogn—F hi quest9ultimo già —vevo pre—vvis—to i ƒuperioriF qu—s™hiE
no sono IS —nni ™he è in qi—ppone e merit— questo —tto di (du™i—D —n™he per rivedere
forse per l9ultim— volt— i suoi ve™™hiF xon h— motivi per prolung—re l— su— perm—nenz—
! per me non ho motivi ™he si fermi in st—li—D m— f—™™i—no i ƒuperioriY ™erto più presto
ritorn— meglio èF
FFFve ™riti™he ™ir™ost—nze del momento p—rre˜˜ero dissu—dere l— p—rtenz—D m— sono
™onvinto ™he ne viene un ˜ene ne™ess—rio —lle loro —nimeD e quindi —'erro l9o™™—sioneX
heus provide˜it ! e se non su™™edono —ltre ™ose ™he ferminoD v—nnoF ƒe tutto v— ˜ene e
se p—rtono il IW d— ƒh—ngh—i sono — †enezi— ™ir™— il IQ xovem˜reF
ƒono uomini e se l— ™—v—noD m— se nell— su— ™—rità potesse m—nd—re loro in™ontro
qu—l™uno o delle ™—se di †enezi— o il ƒigF eprili d— „orinoD s—rà un— ver— ™—ritàF18
Circolare Salesiani / 1939-10-1 /
‚i™evo e ™omuni™o d— p—rte del wF iF xFX
IF ƒi desider— un reso™onto ™ompleto dell9—ttività svolt— d—ll— nostr— wissione in f—vore
dell— mo˜ilit—zione gener—le spiritu—le dell— popol—zione nel de™orso dell9—nno IWQV
(no —l QHGU di quest9—nnoF †i prego di rispondermi —l più prestoD indi™—ndomi
qu—nto di spe™i—le —vete f—tto per i sold—ti e le loro f—miglieD se si è p—rte™ip—to —
m—nifest—zioni spe™i—liD se si sono org—nizz—te le medesimeD se si sono prest—ti i lo™—li
per m—nifest—zioni del genereD ed in(ne se si h—nno proposte spe™i—li per il nuovo
periodoD per venire in™ontro più e0™—™emente —l qoverno per dett— mo˜ilit—zioneF
v— rel—zione deve essere —l wF iF xF entro il IS ™F mF †i prego di rispondere ™on
™ortese solle™itudineF
17Si capisce dal contenuto che il cielo stava rannuvolandosi e spirava aria di bufera.
18Non poterono tornare in Giappone no alla ne della guerra.
RIQ

18 1939
PF €er ordine del winistero degli snterniD sotto il ™om—ndo dell9—utorità milit—re e
sotto l— respons—˜ilità delle —utorità lo™—liD sono indette le eser™it—zioni —eree in
tutto il uyushu d—l PI —l PV ™F mF divise in due periodiX i primi qu—ttro giorni
per le eser™it—zioni fond—ment—li e gli —ltri per eser™it—zioni mutue @fr— milit—ri e
™itt—diniAF
gentro del gom—ndo è — pukuok—F ƒi insiste n—tur—lmente sul pieno ™ont—tto nostro ™olle
—utoritàD l— nostr— pien— dipendenz— ed —iuto se ri™hiestiD l9osserv—nz— es—tt— delle normeD
—pprendimento dei segn—liD e spe™i—lmente delle lu™i nei tempi st—˜ilitiD ed insistenz— per
p—rte nostr— nell9ottenere ™he tutti i nostri dipendenti si uniformino ™on vero spirito di
—d—tt—mento e di perfett— ese™uzione di qu—nto viene pres™rittoF
„r—tt—ndosi di m—novre milit—ri si f— viv— r—™™om—nd—zione —n™he di sorvegli—re le
spieF xon è ™erto opportuno ™he in quei giorni si v—d— in giro o si dom—ndino notizie in
rel—zione —lle eser™it—zioniF snsomm— f—™™i—mo in modo ™he nessuno —˜˜i— — l—ment—rsi
del nostro ™ontegnoF
Circolare Salesiani / 1939-10-2 /
gome vedete non mi m—n™—no d— qu—l™he tempo — quest— p—rte le o™™—sioni per ™omuniE
™—re ™on voi —lmeno per letter—F en™he quest— volt— me ne dà motivo un— nuov— ™omuniE
™—zione del wF iF xF ™on l9invio delle osserv—zioni sull9esito delle pre™edenti eser™it—zioni
—ereeF
sl winistro degli snterni esprime l— su— pien— soddisf—zione per l— ˜uon— rius™it—D m—
f— qu—l™he osserv—zione degn— di not—X miglior edu™—zione dello spirito di ™orpo per p—rte
delle f—miglie singoleY m—ggior es—ttezz— nello spegnimento delle lu™iY osserv—zioni gener—li
sul momento —ttu—le ™he esige l9unione di tutte le forze —n™he in queste eser™it—zioniF
el™uni mission—ri —vendo m—nifest—to il desiderio di —vere il testo u0™i—le dell— ™omuE
ni™—zioneD invio in rom—ji le p—rti più s—lienti delle osserv—zioni ™he potete ™omuni™—re —d
istruzione dei vostri dipendenti o —lmeno per essere tenuti —l ™orrenteD ™ome è desiderio
delle eutoritàF
Ricaldone Pietro / 1939-10-4 /, Rettor Maggiore
È l— fest— del poverello d9essisi3 gi —iuti — m—ntener™i poveri ™ome vei ™i h— insegn—to
nell— ™ir™ol—reF È —n™he l9—nnivers—rio dei miei voti @IVWTA ™on ™ui mi leg—i su˜ito in
perpetuo — qesùX preghi per l— mi— persever—nz— usque in (nemF id un po9 di rendi™ontoF
E ƒ—nitàF ro dei momenti in ™ui penso di essere vi™ino —ll— morte ! poi ripiglio il tr—mE
tr—m ordin—rioF ed ogni modo mi p—re null— di str—ordin—rioD m— ho dei momenti in
™ui non ™—pis™o più lo svolgimento dell— mi— m—™™hin—D pur —vendol— studi—t— e spieg—t—
t—nte volteF ƒ—r—nno le ™onseguenze degli —nniX —d ogni modo (n ™he ™9è (—toD ™9è vit—D e
RIR

18 1939
mi p—re ™he del (—to ™e n9è —n™or—D e quindi (n™hé —l ƒignore pi—™eF F F —l l—voroF hispi—™e
™he non si— il l—voro —0d—tomi t—le d— st—n™—rmiF F F w— non è ™olp— mi—Y heus s™itF
E v—voro e studioX ™ome sopr—F ‚innovo —i ƒuperiori il t—nte volte già dettoX wiy—z—ki
e „okyo sono lont—niF wi p—re ™he v—d— —v—nti per forz— d9inerzi—D m— non ™on l—voro
—ttivoF ƒono proprio nelle ™ondizioni di ™olui ™he deve servire — due p—droniX e vei ™onos™e
le ™on™lusioni del ƒF †—ngeloF weno m—le ™he tutt9e due i p—droni s9in™entr—no in LuiF
„ento di f—re quello ™he posso ! in pr—ti™— s™ontento un po9 tutti ! non ries™o — f—re quel
™he si dovre˜˜e ! m—F F F tenterò ™on più forz— di —™™ontent—re il ƒignoreF
Colombara Vincenzo / 1939-10-6 /, Direttore allo studentato losoco di Foglizzo
wio ™—ro hon †in™enzoD
†ol— il pensiero
leggero leggero
—l mio †in™enzoF
i vol— l— pre™e
si™™ome un in™enso
fr—gr—nte odoroso
™he di™— —ll9—mi™o
il ™or fervoroso
per t—nt— ˜ontàF
†oi tutti preg—te
™on ™uore devoto
per noi yrient—liF
yhD gr—zieD †in™enzo
oh gr—zieD fr—telli
oh dehD ™ontinu—te
™on gr—ndi preghiere
™he s—lgono —l ™ielo
degli —ngeli su le —liF
fr—voD hon †in™enzoD preg— e f—9 preg—reF €er noiD si sentono le ™onseguenze dello
st—to —ttu—leD m— speri—mo ™he il ƒignore si muov— — pietà del mondoF xon ™9è ™he l—
preghier—F ro già due ™onfr—telli gi—pponesi sold—ti e ™inque semin—ristiF sl ƒignore ™e li
™onserviF ƒ—lut—D e f—9 ™or—ggio — tuttiX evviq‚s ! ƒ„…hsyƒs ! i …xs„s gyx hsyF
ƒt—r—nno ˜ene di —nim— e di ™orpoF
RIS

18 1939
Berruti Pietro / 1939-10-7 /, Vicario del Rettor Maggiore
h— fogli — p—rteD se™ondo le singole questioniD mi onoro di present—re —i ƒuperiori o
per ™onsiglio o per l9—pprov—zione qu—nto —™™ludoF €r—ti™— per un ospizio s—lesi—no —
wiy—z—kiF
gome dissi l— preo™™up—zione del €refetto epostF è di dover provvedere —gli orf—nelE
li r—™™olti e nell9yspizio di wiy—z—ki e d—lle piglie di w—ri— eF e quelli ™he ™i vengono
—0d—ti d—lle —utorità @presso le piglie di w—ri— eF vi sono già ri™over—ti orf—ni di guerE
r—AF el™uni li —˜˜i—mo — x—k—tsu per vedere le —ttitudini e invi—rli o —l ƒemin—rio @—l
momento non —˜˜i—mo —ltr— ™—s— di studiA o —ll— s™uol— di „okyoD m— penso ™he per l—
m—ggior—nz— ˜isognerà pens—re — d—re loro il p—ne medi—nte il l—voro dell— terr—F i poi
—ltro è m—ntenerli — wiy—z—kiD —ltro — „okyo o in gr—ndi ™entriF
€enso ™he le ™ondizioni —ttu—li non ™onsigli—no l— ™ostruzione in gr—nde del progetto
@d—to il rin™—ro di tutti i generi di ™ostruzione e forse —n™he l— di0™oltà di ottenere il
permessoF F F m— per s™uole e istituti del genere in pr—ti™— ™on™edono per™hé ne vedono l—
ne™essitàAF ed ogni modo io mi trovo in quest— ne™essità di mettere i ™onfr—telli ™he —l
momento si o™™up—no di quest9oper— @hon g—voliD go—dF fe—lessioD e ™o—dF ‚ossoD hon
gim—tti —iut— in quel ™he puòA nelle ™ondizioni di un— vit— più regol—re e per le pr—ti™he
di pietà e per lo svolgersi dell— vit— religios— e per l9edu™—zione dei giov—niF ro ˜isogno
di r—'orz—re il person—le in modo ™he si poss— ottenere qu—nto sopr—FFF
i™™o le mie preo™™up—zioni ™he d—vvero non so ™ome risolvere senz— il ™onsiglio dei
ƒuperiori e senz— l— loro —pprov—zioneF
Ricaldone Pietro BS / 1939-10-15 /, Rettor Maggiore
xotizie ™he in questo gu—zz—˜uglio mondi—le l— ™onsolerà —ss—i e ™on vei i nostri ™—ri
™ooper—tori e ™ooper—tri™i3
sl giorno IS ytto˜re l— ˜enedizione di un— nuov— ™hies— intitol—t— — hon fos™o in
„okyoFFF è l— prim— ™hies— — lui intitol—t— nell9ssol— gr—nde dell9smperoF heo gr—ti—s3
v— nuov— ™ostruzione non è un— ˜—sili™—F F F È l— ™—ppell— del gollegio nostroD —pert—
—n™he —l pu˜˜li™o ! devot— e de™oros—D vi si preg— ˜ene e pi—™eF h—ll9i™on— ™entr—le l—
st—tu— del nostro ƒ—nto è in —tto di preghier— intens—F F F
FFFxon des™rivo lo svolgimento delle m—nifest—zioni religiose ed esterne tenute per l9o™™—E
sioneF F F Alla salesianaD è detto tuttoF †i p—rte™ip—rono ƒF i™™F wonsF hoiD er™ives™ovo
di „okyoD ™he ˜enedisse l— ™hies— e tenne solenne ponti(™—leFFF ir— presente il ƒind—™o
dell— ™ir™os™rizione ed —ltre —utorità lo™—liD r—ppresent—nze dell— ‚F em˜—s™i—t— d9st—li— —
„okyoD dei qesuitiD w—ri—nistiD €—olini e st—mp— ™—ttoli™—D un ˜uon gruppo di ™ooper—tori
e ™ooper—tri™i s—lesi—niD e per noi gr—ditissim— e signi(™—ntissim—D i ™—pi f—migli— @un—
trentin—A del vi™in—toF
FFFsl giorno seguente er— destin—to —d un— fest— f—mili—re per onor—re il muni(™o ˜eneE
f—ttore delle ypere s—lesi—ne in qi—pponeD ƒF iF g—vF euritiD ‚F em˜—s™i—tore d9st—li— —
RIT

18 1939
„okyoF qiunto —ll— s™uol— —™™omp—gn—to d—l gonte w—™™hi di gellereD dopo il s—luto degli
—llievi e dei superiori esprimenti ri™onos™enz— e propositi di nuovo sl—n™io nell9operositàD
si degn—v— di —ssistere —llo s™oprimento di un— l—pideEri™ordo dell— su— ™—ritàF
FFFs ˜uoni ƒuperioriD gli —mi™i lont—niD i nostri ™—ri ™ooper—tori preghino per noiD
preghino molto per noiD preghino sempre per noiF
Circolare Salesiani / 1939-11-22 /
ƒono giunti feli™emente U nuovi ™onfr—telli ™he verr—nno prep—r—ndosi —l l—voro e — ™onE
dividere ™on noi il l—voroF ‚ingr—zi—mone il ƒignore ed i ƒuperiori ed —iuti—moli in tutte
le forme — noi possi˜iliF ƒono qu—ttro ™hieri™i per l— (loso(— e tre ™o—diutoriF19 el moE
mento ne ™hi—mo uno in sostituzione del ™—rissimo ‚—gogn— in ƒemin—rioD gli —ltri sono
—llo student—toF
xuove ™omuni™—zioni del winF idu™F x—zF in d—t— UGII ™F mF ™onsigli—noX
E €er l9e™onomi— n—zion—le si è st—˜ilito il tesser—mento e ™—lmiere per ™erte derr—teY si
f—™™i— e™onomi— —n™he nei generi di prim— ne™essitàY si ™oltivi molto gr—noY si sospend—
l9uso del riso di prim— qu—litàD si usino ! spe™ie nelle ™omunitàD s™uoleD e™™F ! U p—rti
di riso ™omune mes™ol—to — Q p—rti di gr—no o p—t—te o —ltroY per gli —™quisti sono pure
™onsigli—te —sso™i—zioni di f—miglieF
E ƒi di— gr—nde impulso —ll9e™onomi— n—zion—le ™on un— produzione di più intensi(™—t—
di ogni genere ne™ess—rio od utileY non l—s™i—mo™i distr—rre d— quello ™he per le ™ir™ost—nze
di guerr— possono f—re —ltri popoliF
Berruti Pietro / 1939-11-30 /, Vicario del Rettor Maggiore
s (gliuoli sono —rriv—ti s—ni e s—lvi e pieni di ˜uon— volontàF FFFs ƒuperiori li h—nno m—nd—ti
ed il ƒignore penserà — m—ntenerliX int—nto ™omin™eremo ™ol l—voro dei ™o—diutoriD per
vedere di re—lizz—re qu—l™he ™os— per l— ˜u™oli™— di questi tempiF …n po9 di terr— ™9è !
spero trov—re i mezzi per un— v—™™herell— per lo student—to eF F F —v—ntiF heus provide˜itF
ƒi potesse vivere d9—ri— e di —mor di hio3FFF E u—l™he osserv—zione @sono qu—si sempre le
solite —nnu—li delle spedizioniA per™hé so ™he — vei posso segn—l—rle e lo devoF
E xiente ™—rte di —™™omp—gn—mento ™he mi di™—no qu—l™he ™os— di queste —nimeF
E ƒono — zero di ™orredo tuttiX uni™— vesteY uni™o vestito @—i nostri ™o—diutori non
m—ntello né p—str—noAF ƒi pens— ™he in qi—ppone f—™™i— sempre ™—ldoF F F i d9inverno
@spe™ie — „okyoA è ™ome — „orinoF €rovvedere quiD sono doloriX sto'e impossi˜ili per l—
dur—t—F
E s nostri dormiv—no in stiv—D m— h—nno p—g—to più di quelli ™he —vev—no ˜iglietto in
se™ond— e™onomi™—D dove m—ngi—v—noF
19Sono i chierici Fr. Acerbi, Cor. Martelli, G. Petracco, G. Secchi, e i coadiutori G. Maestro, St.
Romelli, V.Colussi. Fu l'ultima spedizione arrivata prima della guerra.
RIU

18 1939
i per or— ˜—st— di questo ! è solo —0n™hé gli in™—ri™—ti si—no inform—ti e provvedere
—l possi˜ileF gome risp—rmieremmo tutti @pel ™orredoA se eseguissimo il regol—mento ! e
™ome si potre˜˜e su˜ito inizi—re ™on frutto il l—voro di form—zione se ™i fossero do™umenti
e rel—zioniF
Tirone Pietro / 1939-11-30 /, Direttore Spirituale Generale
qr—zie dell— ™—rissim— su—FFF i gr—zie pure dei d—ti invi—tiF
i —ll— (ne dell— su— letter— in ™—ud— venenumF sl pensiero di hon gim—tti è ™hi—ro
—l rigu—rdoX tento di f—re mio d— —nni il detto di ƒF pr—n™es™oX y ƒignore f—mmi s—nto
™ome vuoi tu e ™oi mezzi ™he mi d—i tuF uindi pien— r—ssegn—zione ! ed è d— —nni ™he l—
respons—˜ilità l— l—s™io —i ƒuperioriX è n—tur—le e s—rei ridi™olo non pens—ssi ™osìF È però
mio dovereD n—tur—lmenteD si— ™ome rendi™ontoD si— ™ome intim— persu—sioneD esporre le
mie di0™oltàF
ve vi™ende dolorose poi ™—pit—no —n™he nell— nostr— pover— missioneD e si™™ome furono
—ttri˜uite —l m—n™o di forz— di ™om—ndo o —ltro del sottos™rittoD è ™hi—ro ™he ˜isogn— pure
™he me ne rend— ™ontoD ed espong— —i ƒuperiori le mie di0™oltàF id —n™he f—r ™—pire
—i ƒuperiori ™he in qualsiasi momento ™redessero mettermi in —ltr— posizioneD con vera
gioia desidererei d—re questo ˜uon esempioF vei s— poi ™he nell— mi— —ttu—le situ—zione
™ol piede in due st—'eD ™on™ludo per il mio dovere quello ™he ™on™ludoF wiy—z—ki è
—d oltre ISHH um d— „okyoF ghe i ƒuperiori non ™red—no —ll— mi— in™—p—™ità o —lle
di0™oltà di ™os™ienz— in ™ui mi trovoD è —'—re loroF €er me insistoD per™hé il rendi™onto
˜isogn— pur f—rlo e per™hé sento essere per me o˜˜ligo di ™os™ienz—F el giudizio di hio
—ll9interrog—torio di qesùD diròX ‚ivolgetevi — †i— gottolengo QP @TorinoAF
€reghi per me —0n™hé poss— f—re @™ome suggeris™eA più e meglioF
Amici e benefattori d'Italia / 1939-11-. . . /
x—t—le3 €—™e in terr— —gli uomini di ˜uon— volontàF
s mission—ri spe™i—lmenteD mess—ggeri di quest— p—™e per le —nime loro —0d—teD sentono
l— nost—lgi— delle feste n—t—lizieD ed —i loro orf—nelliD —i loro ve™™hi e —mm—l—tiD —i loro
poveri vorre˜˜ero f—r sentire il ™—ldo —more ™he — questi li —vvin™e —n™he in forme m—teE
ri—liF †orre˜˜ero vedere il sorriso s(or—re —n™he sui loro visi e le loro m—ni ™ongiunte in
preghier— di ringr—zi—mento per i loro fenef—ttoriF e †oiD ˜uoni emi™iD pro™ur—r™i quest—
soddisf—zioneD ™heD dopo tuttoD è —n™he soddisf—zione e merito tutto vostroF e™™ett—te
in ™ompenso l'oro di t—nti —tti di ™—rità per †oiD ™he —mi—mo tener—menteD ™ome feneE
f—ttoriY l'incenso dell— nostr— preghier— ™he s—le quotidi—n—mente per †oi —l ƒignoreY la
mirra dei nostri s—™ri(™i di ™ui è ™ontinu—mente m—teri—t— l— vit— del mission—rioY e †oi
ri™evendo questi doni o'riteli ™on noi — qesù f—m˜inoD —0n™hé vogli— d—vvero ™on™edere
— tutti l— p—™eD p—™e m—teri—le e spiritu—leF „utti insieme poi ™i uniremo d—ll9yriente
—ll9y™™idente per ™—nt—re ™on gli engeliX Gloria a Dio nel più alto dei CieliF
RIV

18 1939
fuon x—t—le e ˜uon —nnoF
wonsF †sxgixy gswe„„sD
s—lesi—noD €refetto epostoli™o di wiy—z—ki @qi—pponeA20
Circolare Salesiani / 1939-12-1 /
ettr—versi—mo momenti ™riti™i in ogni sensoY l— preghier— —ssidu— e ˜en f—tt—D il tenere un—
˜uon— ™ondott— —llont—n—ndo d— noi il pe™™—toD l9—˜˜r—™™i—re —lmeno ™on r—ssegn—zione gli
ulteriori s—™ri(™i ™he ™i sono dom—nd—ti —n™he d—lle —utoritàD d—t— l— gener—le situ—zioneD
™i —ttirer—nno le ˜enedizioni del ƒignoreF wi r—™™om—ndo ™he tutti ™i rendi—mo es—tto
™onto di questo st—to di ™ose e ™he tutti ™ooperi—mo del nostro meglio per —™™omod—rvisiFFF
È il pro˜lem— più vit—leD ™he potete —n™he rilev—re d— qu—nto mi ™omuni™— l— ƒF ƒedeF
€rego ™he tutti de™is—mente si mett—no in quest9ordine di idee e ™he ognuno per l— p—rte
su— ™ooperi — questo —postol—to ne™ess—rio delle vo™—zioniF
ƒ™rive dunque €rop—g—nd— pideX È ne™ess—rio p—ss—re l— direzione dell— ghies— giE
—pponese —l glero n—zion—leY mettere —v—nti i qi—pponesi e d—re ™osì —ll— ghies— del
qi—ppone un— (gur— gi—pponese qu—nto è possi˜ile e il più presto possi˜ileD pur —gendo
™oll— ne™ess—ri— prudenz— e ™hi—roveggenz— ™he si ri™hiede in t—nto import—nte pro˜leE
m—F F F €er r—gioni —n—loghe l— gongreg—zione sper— ™he i ˜enemeriti religiosi @m—s™hili
e femminiliA —rriver—nno qu—nto prim— — ™on(d—re — loro mem˜ri gi—pponesi i posti di
respons—˜ilità si— nell— direzione delle opere esterneD ™ome —n™he nell9—mministr—zione
intern—F F F F21
FFF wiei ™—ri ™onfr—telliD —mi—mo sempre più l— nostr— terr— di —postol—toD ™omprendiE
—mo sempre più lo spirito dei gi—pponesiD —d—tti—mo™i — questo —m˜ienteD meglioD —ssimilE
i—moloF F F ƒe noD vi di™o fr—n™—mente il perm—nervi s—rà un tormento e non si ™on™luderà
null—F v—vori—mo tutti nelle forme possi˜ili per le vo™—zioni qi—pponesiFFF
20Sul giornalino spedito ai benefattori d'Italia. In questi casi si rma col titolo di Monsignore.
21È chiara la linea indicata dalla Chiesa: passare tutta la direzione al clero indigeno: questo si realizzerà
per tutti alla ne del 1940. Don Cimatti, pur avendo cercato in tutti i modi di preparare il clero
indigeno, non aveva gli elementi necessari. L'unico sacerdote giapponese della Prefettura Apostolica
era Don Mukai, di doti molto limitate. Gli altri erano ancora seminaristi. Aveva alcuni salesiani
giapponesi, ma tutti in formazione, e anche questi uno dopo l'altro furono chiamati alle armi, e,
come si vedrà, quasi tutti perirono in guerra. Rimasero solo pochi individui non giudicati idonei
per mancanza di salute. Quanto al personale straniero: dei 9 del primo gruppo era rimasto solo
Don Cimatti, Don Cavoli, Don Margiaria, Don Liviabella. C'erano alcuni venuti come chierici e
poi ordinati sacerdoti ordinati in Giappone. Di quelli venuti come sacerdoti pochi conoscevano
abbastanza la lingua, e alcuni erano deboli di salute. Vi erano poi i chierici in formazione e i pochi
coadiutori. I Superiori di Torino, nonostante le insistenze di Don Cimatti, non trovavano un altro che
potesse fare l'Ispettore. E così Don Cimatti, nella situazione economica disastrosa in cui si trovava,
dovette prepararsi ad arontare la burrasca della guerra.
RIW

18 1939
ƒe vi s—r—nno novità ve ne terrò inform—ti @F F F e per dirvene un—F F F €ur non —nd—ndo
˜ene p—rl—re di séF F F sl giorno Q qenn—ioD mi p—re verso le dueF F F il sottos™ritto f—rà un—
suon—t— per pi—no —udi˜ile per tutto il qi—ppone — ™ommemor—re l9—vvenimentoF22fuon
divertimentoAF
Ricaldone Pietro / 1939-12-8 / Rettor Maggiore
ƒono orm—i le nove di ser— ed —˜˜i—mo ™hiuso in ƒemin—rio l— ˜ell— fest— dell— w—mm—D
˜en prep—r—t— e ˜en rius™it— in tutti i sensiF €rim— del riposo un pensiero — veiD ™he
in™entr— hon fos™o e l9yper— su—F
qr—zie di qu—nto f— per noi tutti ™olle splendide ™ir™ol—ri sueD ™oi priv—ti ™onsigli ! —d
multos —nnosD —m—to €—dreD per il ˜ene di noi tuttiF qr—zie per qu—nto f— per l— missione
e oper— nostr— in qi—pponeX —iuti questo gr—n popoloD ™osì vi™ino — hio e ™osì restio o
lento nel ri™onos™erloF
€er questo mese null— di nuovo per il mio ‚ixhsgyx„y ! mi —iuti il ƒignore m—E
teri—lmente e più spiritu—lmenteF ehD se l9st—li— fosse più vi™in—F F F u—nto ˜ene ne
verre˜˜e — moltiD —n™he per ˜revi ritorni3F F F w—h3 pi—t volunt—s heiF
sl pro˜lem— mission—rio h— ™erto d— essere studi—to —n™or più fond—ment—lmente e
nel person—le e nell— su— org—nizz—zioneD m— se segui—mo hon fos™o non si s˜—gli—X in
qi—ppone gu—i se non si segue hon fos™oF F F xon si ™on™lude null—F s ™onfr—telli ™he
meglio ottengono frutti sono quelli ™he sono ˜uoni s—lesi—ni in tuttoF
el momento null— di nuovoF fuon x—t—le e g—pod—nnoF
Governo Italiano / 1939-12-14 /, agli Onorevoli Ministri del Governo Italiano
s ƒ—lesi—ni di hon fos™oD fedeli —llo spirito del loro fond—toreD mentre h—nno ™er™—to
di ™ompiere in tutto il loro dovere di mission—ri per l— prop—g—zione e ™onserv—zione
dell— fede nell— zon— loro —0d—t—D in tutte le forme ™he er—no loro possi˜iliD non h—nno
dimenti™—to di l—vor—re —n™he d— ˜uoni it—li—niFFF …no dei mezzi ™he servì —ss—i in un—
form— gentile — prop—g—re non solo l— fede m— —n™he l— ™onos™enz— dell— nostr— p—tri—
furono i ™on™erti musi™—li per l— m—ssim— p—rte di musi™— it—li—n— vo™—le o strument—leF
pino —d oggi furono tenuti oltre UHH ™on™erti nei più disp—r—ti —m˜ienti @te—triD s—le
pu˜˜li™heD luoghi di riunione di so™ietàD e™™FAF
†—ri nostri mission—ri onor—rono ed onor—no l— nostr— p—tri— ™on opere letter—rie e
s™ienti(™he note —n™he in qi—pponeF gosì —d esFD il nostro ƒ—™F hrF w—reg— h— tr—dotto
sotto gli —uspi™i e gli —iuti del qoverno gi—pponese il più —nti™o li˜ro di ƒtori— gi—pponese
@il uytsusAD fond—ment—le per l— ™onos™enz— delle religioni e dello spirito gi—pponeseD fu
edito d—l v—terz— di f—riD ™ome pure d—l medesimo editore è pu˜˜li™—to sl qi—ppone nei
22Si tratta della sonata per piano Origine dell'Impero n.784 del catalogo musicale, trasmessa dal vivo
dalla radio nazionale NHK alle 12.05 del 3 gennaio.
RPH

18 1939
r—™™onti e nelle leggende del medesimo —utoreF sl ƒ—™F hrF gim—tti h— studi—to e ™—t—E
log—to le pi—nte dell— regione di wiy—z—ki d— lui r—™™olte in un de™ennio in un— memori—
s™ienti(™—Y ed il medesimo viene pu˜˜li™—ndo ™omposizioni musi™—li in gi—pponese delle
qu—liD ™ol ™onsenso del winistero dell9idu™—zione n—zion—leD si f—nno —n™he i dis™hiX v—rie
di queste si ™—nt—no —n™he nelle s™uole dell9smperoF È re™ente l— su— yper— @rosok—w—A
qr—zi—D23Q l— prim— ™omposizione del genere in qi—pponeF
FFF v9opportunità di —gire ™on rel—tiv— prestezz— in questi pro˜lemiD d—t— l9opportunità
del momentoD le ne™essità in ™ui ™i trovi—moD mi o˜˜lig—no — dom—nd—re —iuto —l nostro
qoverno n—zion—leF xell— ferm— (du™i— di un ˜enevolo ris™ontro
Manganelli Giulio / 1939-12-23 / chierico, per la professione religiosa
†oglio esserti vi™inissimo nel giorno dell— tu— ™ons—™r—zione — qesùF „i —uguro il motto
™he fu —ppli™—to — hon ‚u—X sn silentio et in spe erit fortitudo eiusF €ens—™i e ti f—rà
del ˜eneF ƒilenzio di unione intimissim— ™on qesù ! sper—nz— di s—ntità ™he ti guidi —ll—
met— ! d— ™iò l— tu— forz— per divenire quel ™he s—i devi divenireX elter ghristusF
gor—ggioD qiulioF ƒe vuoi ™he i tuoi voti si—no fruttuosiD ˜isogn— ™he l— tu— si— un—
generos—D tot—le e —ssolut— immol—zione — vui vi—D verità e vit—F r—i ™—pitoc
„i —˜˜r—™™io e ˜enedi™o ™oll— migliore delle ˜enedizioniF
Barbaro Federico / 1939-12-26 / chierico, missionario salesiano in Giappone
gor—ggio pederi™o3 v— met— si —vvi™in— e pro™ur— di f—re in modo ™he per p—rte tu— ™i
si— tutto il l—vorio ri™hiesto d—ll9entità del p—sso ™he f—iF f—seX
IF †ittori— del tuo ioF
PF ƒerenità e ™—lm— di spirito @˜—ndo —lle inutili —nsietàAF
QF guore l—rgo si™ut —ren— qu—e est in litore m—risF
xell9—nno nuovo deve esser™i l9—˜˜ozzo perfetto di questo uomo nuovoX ™ertoD il m—rtello
e s™—lpello devono rim—nere in m—no per tutt— l— vit—F F F
Mantegazza Giovanni / 1939-01-03 /, chierico in tirocinio a Miyazaki
3 gennaio 1939 24
23Verrà eseguita per la prima volta il 24 gennaio 1940 nel Teatro Hibiya, il migliore di Tokyo. È la
prima opera composta in lingua giapponese. Dopo la guerra verrà rimaneggiata e completata. È
interessante notare come Don Cimatti, pur nella tragica condizione in cui si trovava, sapesse ancora
fare tante composizioni musicali.
24Nel 1938 Don Cimatti fu in Italia per partecipare al Capitolo Generale. Al ritorno scrisse subito
questo saluto. Il chierico Mantegazza era in tirocinio con il chierico Perego a Miyazaki nel Piccolo
RPI

18 1939
g—rissimo w—nteg—zz— e €eregoD
…n primo s—luto e —˜˜r—™™io ™ordi—leF ƒon p—rtito d—ll9st—li— ™ol dispi—™ere di non
—ver potuto vedere i tuoiD ™—ro qiov—nniD m— p—zienz—3 endr—i poi — vederli tu — tempo
opportunoF snt—nto spero rivedervi in ˜uon— s—lute e ™ome di™o — tutti gli —ltriD s—ntiF
gor—ggio3 v—voreremo insieme per rius™irviF €reg—te per meF enno nuovo vit— nuov—F
1939
qr—zie dell— tu—F ƒei sempre tuF †entreD reumiD test—F F F Fi™™o le pi™™ole ™ro™iF qesù te
le m—nd— per poi —˜itu—rti —lle grosseF F F future @ves™ovilicAF
sn quei ™—siF F F ˜o™™— ™hius—D ™ome se —vessi —™qu— in ˜o™™— ™he non vuoi né emettere
né m—nd—r giùFtesus —utem t—™e˜—tF x—tur—lmente se ti rimprover—no giust—mente e
—n™he se non giust—mente ringr—zi—re è il meglioF gor—ggioF
1 giugno
€reg— ™osìX ƒe l— s—lute del ™orpo è ne™ess—ri— per l— s—lute dell9—nim— e per l— vostr—
glori—D ™on™edetemel—D o ƒignoreF id —n™he io prego ™osìF wese del ƒF guore ! mese
dell— tu— fest—D ™he intendo di —ugur—rti ™on quest—D ™osì pregherò di più per teF ellegro
sempre e ˜uonoF ‚i™ord— il detto del tuo ƒ—ntoX Ille @qesùA —utem oportet ™res™ereD me
—utem minuiF Lui deve crescere e io diminuire a ottimo eser™izio per tutto il meseF
ottobre
wi di™ono sei indispostoF F F F €rego di ™uoreF qesù ti viene puri(™—ndo sempre piùF
y'riti generos—menteF ‚e™it— ˜ene il ‚os—rio
26 dicembre
qr—zie di ™uore e degli —uguri e delle preghiereF ‚i™ord—ti sempre di s—lut—re i tuoi e
—ssi™ur—rli delle nostre preghiereF
e vo™e qu—nto vorr—i dirmiF €ro™ur— ™ome progr—mm— dell9—nno nuovo di venirti
l—vor—ndo nell— lott— ™ol tuo ioX è essenzi—le se vuoi rius™ire un ˜uon preteX lott— di
pensiero e di lingu—F
Dalla Cronaca di Don Cimatti / 1939-12-31 /
qr—zie o qesùD dei ˜ene(™i innumerevoli m—teri—li e spiritu—li dell9—nnoF xon m—n™—rono
le m—ssime ™onsol—zioni e le spine pungentissimeD i risult—ti st—zion—ri e qu— e là in lieve
dis™es—F
u—nto ™9è di m—n™hevole per p—rte nostr— per l— perdit— di —l™uni e per gli —mm—™™hi
gener—li lo s— il ƒignoreF e vui —0di—mo™iF endi—mo in™ontro —l nuovo —nno ™he si
present— ™oll— ™—r—tteristi™— delle feste ˜imillen—rieF …n nuovo sl—n™io nell9—dempimento
del dovere ne si— l— ™—r—tteristi™—F v— w—mm— e hon fos™o protegg—no i loro (gliuoli in
qi—pponeF
Seminario. Aveva dicoltà di salute. Mettiamo insieme questi bigliettini ricevuti durante l'anno. Il
chierico Perego era compagno di tirocinio.
RPP