Cimatti|Circolare salesiani / 1939-2-26

2217 / Circolare Salesiani / 1939-2-26 /




Miyazaki, 26 febbraio 1939


Carissimi,

V’invio una recente Istruzione riservata della Congregazione dei Sacramenti sulla Comunione frequente e quotidiana. È indirizzata specialmente agli Istituti religiosi (specialmente femminili) ed anche a coloro che si occupano dell’organizzazione della gioventù cattolica.

Mi pare che in massima siamo in regola, perché tutta l’Istruzione è intonata ai principi datici da Don Bosco in materia e dalla tradizione delle nostre case.

Ma siccome si può sempre migliorare, vediamo di fare il possibile per riuscirci, specialmente formando a tali principi e norme le coscienze dei nostri dipendenti, e pur stando fermi alla regolare osservanza in proposito della disciplina delle nostre Comunità e alla sua integrità, bisogna assolutamente salvaguardare l’esercizio della libertà di coscienza specialmente in materia così importante e delicata.

Abbiamo pregato per il defunto grande Pontefice Pio XI a cui la nostra Missione deve anche tanta riconoscenza. Vi ringrazio delle varie manifestazioni funebri fatte, fra cui riuscitissima quella di stamani fatta a Miyazaki dalla nostra Prefettura.

Dispongo che dal giorno 28 fino all’annuncio dell’elezione del nuovo Pontefice, si reciti nella Santa Messa e là dove si dà la benedizione, anche nella Benedizione l’Orazione pro eligendo Pontifice. Inoltre per tre giorni dopo l’annuncio dell’avvenuta elezione, la Colletta pro Papa nella Messa e nella Benedizione: e nelle forme migliori possibili se ne dia al più presto l’annuncio a tutta la cristianità.

Non dimenticate di segnalare ai cristiani il prossimo 6 Marzo, festa di S. M. l’Imperatore. Dove è possibile, oltre le preghiere, niente di male fare per l’occasione (anche la domenica 5 Marzo) un’adunanza dove si potrebbe parlare dei doveri familiari, nazionali e sociali della donna giapponese cristiana.

Ma specialmente si ricordi (ed è viva raccomandazione pervenutami dal Ministero dell’Educazione Nazionale)1 il 10 Marzo, festa dell’esercito.

Come sarebbe bello che i cristiani si quotassero per una S. Messa per l’armata. Pensiamo ai tanti morti in Manciuria! Poi quelli della Cina… e ai tanti bisognosi viventi. Non dimentichiamo che attualmente abbiamo una ventina di cristiani sotto le armi, fra cui sei del Gran Seminario e il nostro caro confratello Nishimura. Andrebbe bene fare un’adunanza in cui si potrebbero richiamare i doveri sociali e nazionali della gioventù, e dello spirito di sacrificio richiesto specialmente in questi momenti da tutti i cittadini.

D’altra parte la Quaresima dà tante belle occasioni per eccitare i nostri cristiani a questo spirito di preghiera, di lavoro e di sacrificio: l’osservanza dei precetti della Chiesa, le quattro tempora, la Via Crucis, ecc.

E finalmente giacché siamo in tema di Calendario, non vogliate dimenticare il 21 Marzo, la festa dei morti della Famiglia Imperiale che in vari luoghi coincide con l’anniversario dei morti per la Patria.

Nei limiti del possibile si faccia qualche cosa, anche per educare i nostri cristiani a questa manifestazione più piena e sentita di vita nazionale, che si rende sempre più necessaria e doverosa per parte loro e nostra.

Il defunto Pontefice arricchì di preziose indulgenze le preghiere in preparazione e ringraziamento alla S. Messa. Anche i Superiori ci raccomandarono recentemente di curare questa pratica e l’esatta preparazione e ringraziamento al S. Sacrificio, sia come dovere che per buon esempio. Il guadagno di tante indulgenze può essere anche un bello stimolo: serviamocene in bene.

Il nostro caro Patrono S. Giuseppe ci ottenga dal Signore tante grazie e materiali e spirituali nel suo bel mese: facciamolo bene.


Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



(Inviando un riassunto dell’Istruzione di cui si è parlato nella lettera, forse indirizzato ai confratelli delle case di Tokyo, conclude): “Sforziamoci tutti di uniformarci con sempre maggior perfezione e nell’insegnamento e nella pratica che sono anche le direttive di Don Bosco, che vengono così ad essere autorevolmente sanzionate. I confessori, gli insegnanti di religione, i missionari informino a queste norme le coscienze. Mi si segnalino le difficoltà o deficienze in materia e quelle migliorie che si potessero effettuare per poterne tenere conto nel prossimo riordinamento del personale e delle case. Tale istruzione non sarà resa di pubblica ragione per la stampa”.

Don V. Cimatti

1 Siccome in seguito questa parola ricorrerà spesso la riporteremo abbreviata M. E. N. Da tener presente che fino alla fine della seconda guerra mondiale tutte le religioni erano sotto il controllo del M. E. N, che continuamente mandava ordini da eseguire. Don Cimatti raccolse tutti questi ordini e ci scrisse sopra “Per la storia”. Si tratta di una raccolta preziosa perchè consta che non si trova altrove.