1213 salesiani


1213 salesiani

1213 /Circolare Salesiani / 1934-2-10 /


1 ai Confratelli salesiani della Visitatoria S. F. Saverio

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Visitatoria S. Francesco Saverio


Miyazaki, 10 febbraio 1934

Carissimi,

Non vi saranno discare alcune comunicazioni.

Come sapete è tornato fra noi il nostro DON MARGIARIA che ripiglia il suo lavoro a Oita. Il Signore ha benedetto il suo apostolato di bene per dove è passato e i frutti materiali e spirituali ottenuti per la grazia di Dio sono consolanti. Si è in attesa delle disposizioni dei Superiori per ciò che si riferisce alla nuova fondazione di Tokyo, e speriamo che in quest’anno della Canonizzazione di Don Bosco, la scuola professionale Don Bosco a Tokyo diventi una realtà.

Sono pure avviate le pratiche per una fondazione ad Osaka, e per questa, come per quella di Tokyo occorre che preghiamo assai per il buon esito. Chissà che il nostro Don Bosco, come regalo per la sua festa, ci ottenga quanto è nel desiderio e nella volontà di tutti.

Dall’Italia pure sono buone le notizie che invia il nostro DON ANTONIO. Può lavorare efficacemente e si raccomanda caldamente alle preghiere di tutti. È consolante il pensiero che la nostra povera Missione è ricordata da tanti buoni amici che pregano per noi e ci aiutano in tutte le forme possibili. Il vedere che tanti buoni confratelli, amici e benefattori si sobbarcano a tanti sacrifici per farci pervenire la loro carità, mi muove a farvi un’intensa raccomandazione a che ci rendiamo atti a meritare la carità della Provvidenza.

Come vedete le nostre opere specialmente di cura delle vocazioni e di carità vanno sempre più crescendo, e col crescere di queste crescono naturalmente le necessità per mantenerle. Quasi tutti i nostri beneficati sono mantenuti gratuitamente ed il bilancio per mantenerli va ogni giorno più salendo. Dobbiamo pure pensare alla formazione dei nostri chierici teologi e se vogliamo stendere sempre più le opere della Congregazione ed anche quelle della Missione abbiamo bisogno che proporzionalmente crescano i mezzi necessari per mantenerle, ampliarle, consolidarle.

Miei buoni confratelli, per ottenere questo intento vi raccomando l’esatta osservanza della povertà e la ben intesa economia. Se tutti un cuor solo ed un’anima sola ci sforzeremo di osservare fedelmente queste virtù vi assicuro a nome di Dio che né le opere della Missione, né quelle della Congregazione saranno estenuate o impossibilitate nel loro sorgere o nel loro svilupparsi.

Formiamo a questo spirito i nostri chierici e tutti i confratelli, vari dei quali domandano tante cose, almeno per il momento inutili. Vari dei nostri confratelli hanno – lasciatemi dir così – una specie di mania di procurarsi e cogliere cose, libri, oggetti diversi… ecc. nell’ipotetica persuasione che ne avranno bisogno in seguito.

Si vigili pure nelle case onde siano evitati gli sprechi nella luce, nell’acqua potabile, nella cancelleria, negli abiti, nei libri, ecc. Abbiamo finito di leggere o stiamo leggendo i nostri Regolamenti e penso che tutti abbiamo presenti i nostri doveri al riguardo. Ripeto: miei buoni confratelli, siamo accaniti osservatori della povertà, della ben intesa economia, e saremo veramente ricchi di mezzi per fare il bene. È parola di Dio.

Può essere che vari pensino che nuotiamo nell’abbondanza… Vi assicuro che il Signore non ci lascia mancare il necessario, ma non tutte le ferite precedenti sono ancora sanate e purtroppo, per mancanza di riserve, dobbiamo rinunciare a tante belle e favorevoli occasioni che si presentano di tanto in tanto e che ci permetterebbero di estendere sempre di più il regno del Signore.Il Signore fa certo la parte sua: a noi fare con senso di dovere e di riconoscenza verso i benefattori la parte nostra.

Si avvicina la primavera. Abbiatevi riguardo alla salute e invigilate pure le necessità dei confratelli, più sentite in questo cambio di temperatura.

Don Bosco ci faccia la grazia di spingerci più fortemente alla perfezione.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.