Cimatti|Circolare salesiani e missionari|1931-7-6

774 /Circolare Salesiani / 1931-7-6 /


ai Salesiani e Missionari in Giappone



Missione Indipendente di Miyazaki


Miyazaki, 6 luglio 1931

Carissimi,

Vi prego comunicare ai confratelli il riassunto delle deliberazioni formulate nell’ultima riunione.

1.- Spero a giorni comunicare il risultato generale dello stato della Missione dal Luglio 1930 al Giugno 1931. Come pure a giorni comunicarvi le disposizioni per gli esercizi spirituali e per il conveniente riposo dei confratelli.

2.- La visita fatta mi ha confermato una volta di più – se ce ne fosse stato bisogno – del fecondo lavoro di apostolato di cui voi siete l’anima. Grazie a Dio lo constateremo in molti suoi effetti nel leggere la statistica dell’annata e ci sarà certo di conforto e di sprone al lavoro futuro. Ma ciò che non potrà essere segnalato da alcuna statistica umana è il bene incalcolabile che alle vostre anime avete procurato coll’esatto adempimento dei quotidiani doveri coll’osservanza della regola, collo spirito di umile sacrificio che mi sembra di aver constatato dappertutto.

Ringrazio di cuore il Signore e voi, miei buoni confratelli, che venite così anche alleggerendo al povero sottoscritto il peso della responsabilità.

Continuiamo con forza ognor più crescente nel lavoro, perfezioniamo il già fatto, ma specialmente perfezioniamo noi stessi secondo l’ideale che ci propone il nostro Don Bosco nel “Sogno dell’avvenire” della Congregazione, ed il Signore ci aiuterà in modo specialissimo.

Ed abbiamo bisogno di questo aiuto specialissimo in quest’anno in cui, per la molteplicità delle opere intraprese, e che ora bisogna fortemente consolidare, ci troviamo aggravati da pesi finanziari non indifferenti, a cui potremo far fronte solo coll’aiuto più forte della Provvidenza.

Miei buoni confratelli rendiamocene degni con una buona condotta degna del missionario salesiano, col lavoro indefesso, coll’esercizio più perfetto della S. Povertà, col suscitare intorno a noi e alla missione un maggior numero di benefattori, usando tutti i mezzi di propaganda che vi sono possibili.

Certo la Provvidenza non ci verrà meno nonostante la critica situazione economica del momento. Le risorse Sue sono inesauribili per i suoi poveri figliolini.

3.- Questione stampa. Ringrazio di cuore della viva partecipazione che tutti i confratelli hanno portato a questa questione col loro consiglio e col vivo desiderio di cooperare con tutte le loro forze alla sempre più perfetta realizzazione della medesima. Come sapete la nostra scuola tipografica ha iniziato il suo lavoro, è in grado di assumere già molti lavori, e mi pare sia doveroso tributare al nostro Don Margiaria che da tempo è incaricato di questa importante materia, il più vivo ringraziamento per l’opera così proficua svolta fino ad ora e per quella certo più forte che colla cooperazione di tutti verrà svolgendo ancora di più per l’avvenire. Annuncio intanto la nuova pubblicazione mensile delle LETTURE CATTOLICHE (abbon. annuo ¥ 1).1 Le spese di questo primo numero saranno sostenute dal Centro.

Le singole residenze domandino a Oita il numero di copie che credono necessario per una buona réclame. Si diffondano il più possibile. Lascio a vantaggio delle residenze tutto il guadagno che potete ricavarne. Il primo fascicolo è il trattatello del nostro Don Bosco: Fondamenti della vera Religione.

Avrete poi già ricevuto nelle singole case dei saggi del nuovo “Giornale Cattolico”, che è diventato l’organo dell’azione cattolica per tutte le missioni. Riceverete il numero richiesto di copie settimanalmente (abbon. annuo fatto alla Missione ¥ 1,10, copia separata 3 sen[?]). Anche questo ricavo lo lascio alle singole residenze. Il Centro pagherà gli abbonamenti annuali corrispondenti alle copie che avete prenotato. Prego vivissimamente di fare onore alla missione con una buona propaganda anche fra i pagani, e specialmente fra di essi, ed anche coll’invio più frequente che sia possibile al sottoscritto di materiale da inviare a Tokyo. Come pure si inviino al sottoscritto tutte le notizie di cronaca delle singole residenze che si era soliti inviare a Oita.

Il nostro “Don Bosco” a tempo opportuno diventerà mensile e sarà il Bollettino Salesiano del Giappone.

Per la questione della propaganda fra i pagani che fino ad ora fu fatta per mezzo dei cosiddetti “Foglietti”, si decide: sospendiamo la pubblicazione dei medesimi nella forma e formato finora usato (il pensiero unanime dei confratelli al riguardo è chiarissimo).

Ogni residenza in occasione di conferenze e di altre manifestazioni di propaganda desiderando foglietti e materiale di propaganda è pregato di provvedere. Non è esclusa la possibilità che il Centro pubblichi a favore dei desiderosi una serie di opuscoli di propaganda che servano per l’occasione.

A favore dei pagani si vuol tentare la pubblicazione di foglietti (uso giornale) le cui modalità di formato, di contenuto, ecc. sono ancora allo studio e che si spera di mettere in esecuzione col prossimo settembre. L’osservazione che persone amiche e vari confratelli fecero sulle nostre pubblicazioni “FOGLIETTI” è che per la veste esterna e più per la forma con cui era rivestito il contenuto non erano adatti ad un’opera di penetrazione efficace fra i pagani.

I nostri FOGLIETTI concepiti all’europea, pur contenendo un materiale assai buono e che potrà in seguito essere utilmente rimaneggiato, non erano sempre adatti alla mente giapponese per la forma in cui erano presentati.

Non basta insomma che noi abbiamo la buona volontà di fare una traduzione di una composizione italiana o di altra lingua in giapponese. Bisogna che il nostro lavoro passi lasciatemi dire così, attraverso la mente e l’anima di un giapponese che sappia scrivere bene la sua lingua, gli dia quella tonalità che noi così ancora lontani dallo spirito e dalla educazione mentale giapponese non possiamo imprimere alle nostre povere traduzioni. Allora forse ci leggeranno con maggior frutto.

Tutti sono ammirati di ciò che si è fatto e del coraggio con cui si è fatto. Tutto però dobbiamo cercare di migliorare – pur sempre ricordando che l’ottimo è nemico del bene. Vogliamo fare un passo avanti – non sarà ancora né il definitivo, né il perfetto, ma facciamolo con fede e buona volontà.

Grande insegnamento per noi. Facciamoci una volta di più giapponesi collo studio continuo della lingua, della storia, dei costumi, dello spirito di questo popolo da noi amato, il popolo a cui dobbiamo consacrare tutto noi stessi. I nostri chierici ora hanno tutte le possibilità e comodità per far meglio di quanto altri abbiano potuto fare fin qui, questo studio.

Quanti hanno ricevuto dalla Provvidenza doti speciali per riuscire in questo intento formativo di se stesso ai bisogni dell’ambiente, lavorino con santo zelo. È OBBLIGO GRAVE DI TUTTI il corrispondere a questo dovere. Don Cimatti si mette totalmente a disposizione di tutti per fornirvi quanto è necessario. E per amore delle anime, per l’onore della nostra Congregazione, anche in questo i SALESIANI DEL GIAPPONE DOVREBBERO ESSERE ALL’AVANGUARDIA DEL PROGRESSO.

Ed ora vi domando un po’ di elemosina… Tutti i foglietti ed altro materiale di stampa che non adoperate inviatelo al sottoscritto a Takanabe (porto a mio carico). Lo utilizzerò distribuendolo (perché ne fui richiesto) alle nostre case di America a favore degli emigrati giapponesi. Il bene già fatto dalla nostra povera pubblicazione (e vi garantisco davanti a Dio che ne ha fatto… e quanto, ce ne accorgeremo in Paradiso), verrà in qualche modo aumentato. Siate dunque generosi.

Tutti ricorderete il richiamo fatto dal nostro Rettor Maggiore sul CONSERVARE E PRATICARE LE NOSTRE TRADIZIONI. In omaggio al medesimo e per dare esempio di spirito di temperanza e di mortificazione, che dopo tutto ci farà del bene, si stabilisce a titolo di esperimento di abolire la piccola refezione e bevuta solita a farsi verso le quattro pomeridiane.


Iniziata e continuata col pieno consenso dei Superiori ad experimentum, modificata secondo che le circostanze locali esigevano, consigliata per un pieno acclimatamento, non fu però esperimentata nella sua fase negativa. Ne abbiamo proprio bisogno? Abolendola ne verranno inconvenienti? Proviamo dunque, e tranne il caso di indisposizione e malattia tutti offriamo volentieri al Signore anche questa piccola mortificazione della piccola refezione e delle bevande che ne tenevano il posto.

Per i confratelli che ne avessero bisogno si provveda conformemente ai bisogni. In questo periodo estivo può essere utile come si fa già in alcune residenze l’anticipare la cena.

Miei cari confratelli, si avvicina il periodo degli esercizi. Vediamo di premettere una buona preparazione, e allora saranno per noi certo più fruttuosi. Lavoriamo, siamo poveri, mortifichiamoci ed allora il Signore vedendo la nostra povertà materiale e spirituale ci verrà in aiuto proporzionato ai nostri bisogni.

Sempre vi ricordo nel Signore. Non dimenticate il vostro

Aff.mo

Don Vincenzo Cimatti

1 Le LETTURE CATTOLICHE, in giapponese dette KOWASHU, erano piccoli libretti mensili di vari argomenti religiosi e istruttivi. Durante la guerra per mancanza di carta furono sospese e poi riprese fino al 1950.