Cimatti|Ricaldone Pietro / 1926-10-8

200 /Ricaldone Pietro / 1926-10-8 /


a Don Pietro Ricaldone, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, [8 ottobre 1926]

M. R. Sig. Don Ricaldone,


Faccio seguito alla mia ultima. A Kagoshima ho visitato l’esposizione dei crisantemi (è la prima che fanno): mi pare vi sono molte buone idee. Certo, crisantemi nel senso pensato da noi, poche piante, non ancor fiorite in pieno (non è la stagione), ma coltivati nella forma ornamentale come per le piante da frutto (a palma, a ventaglio…) e su per giù colle stesse regole. Immagini una pianta di crisantemo i cui rami rivestivano – ricalcandone le forme – una piccola automobile. I più caratteristici erano diorami, rappresentanti punti salienti della storia giapponese, desunti dai libri di lettura delle scuole.

Immagini un grosso baraccone in legno, dentro cui si possa girare come in una specie di labirinto, fatto parte in piano e parte ascendendo (come fosse in collina) e all’occhio ammirato del visitatore nei vani o in piccoli ripiani, vi si vengono succedendo le magnifiche scene al naturale. Gli sfondi in pittura sono ben fatti, con la compitezza propria delle pitture giapponesi, non mancano piante naturali, scherzi d’alberi di ciliegio fioriti (con fiori artificiali), là dove la scena lo comporta; imitazione di incendi, di mare mosso e rumore delle onde con illusione quasi perfetta (come in teatro). Le statue al naturale, ben fatte, rivestite dei costumi dell’epoca, oppure in molte di queste il vestito è fatto con rametti del pino giapponese e le ondulazioni sono ottenute con fiori di crisantemo con imitazione perfetta. Il giro che si compie per la visita va a finire nella sala cinematografica, ove si succedono non solo le proiezioni, ma anche i quadri plastici storici ottenuti con opportuni, meravigliosi cambiamenti di scena e spiegati al pubblico. Il tutto si chiude con una magnifica illuminazione a lampioncini giapponesi, tutti tra i rami di ciliegio fiorito che ad un certo punto adornano la sala. È certo ingegnosissimo il meccanismo con cui automaticamente viene svolgendosi tutto questo al segnale di chi dirige. Questo per darle un’idea di ciò che forse potrebbe esserle utile pel 75 delle nostre missioni [in un lontano futuro!]. Ad es. il movimento del mare con illusione perfetta è così ottenuto: in mezzo alla scena uno scoglio con un bonzo sopra in preghiera; lateralmente da ogni lato una tela dipinta a mare sopra tutto; in qualche punto è fissa a un sostegno messo sotto: un mantice a scatti soffia e fa dolcemente gonfiare la tela nei punti non fissi, determinando il movimento ineguale della superficie, uno dei soliti apparecchi di teatro dà il rumore dell’acqua contro le pietre.

Basta e… scusi le storie… e, mentre di cuore le do un pugno, preghi per me. Per tutti


aff.mo