Cimatti|Grigoletto Giuseppe|1949-12-24

3889 / Grigoletto Giuseppe / 1949-12-24 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 24 dicembre 1949


Carissimo Don Grigoletto,


Non mi meravigliano le tue raccomandazioni scientifiche, che comprendo benissimo. Non a mia scusa, ma solo a spiegazione (del resto già dette e che tu capisci benissimo):


  1. Raccolgo ad occasionem, perché son qua per altro scopo.

  2. Non ho mezzi scientifici, libri, strumenti, ecc. e mi aggiusto come posso. Ad ogni modo, cominciando col 1/1/1950, avendo spedito o messo da parte il vecchio materiale, inizio su basi scientifiche il nuovo materiale, e se rimarrò ancora molto in Giappone (spero fino a tirar le calzette… E spero che non mi vedrete più), e nelle condizioni attuali (non so ancora con precisione quid…) cercherò di ubbidirti in tutto. Quello che riceverai prossimamente è ancora del vecchio sistema. Piante e roccia sono (se non è notato in contrario, della zona di Tokyo – vallate, piane e monti circonvicini) datate anteguerra, non penso ci siano rarità, molte cose si distinguono ad occhio, il Giappone geologicamente è relativamente recente. Nelle zone visitate non ho trovato fossili.

  3. Mettersi in relazione con Giapponesi significa dar tutto a loro, specie se sono cose rare – sono più che suscettibili, l’ho sperimentato in scienze e in musica.

  4. Non sono riuscito a innamorare delle scienze nessuno dei presenti venuti dall’estero. Qualche accenno in Giapponesi.


Per le amplificazioni onorifiche tue non ricordo che di averti dato del “carissimo” ecc. Ad ogni modo starò in guardia. Per la firma a mano inteso (quando me ne ricordo).

Per le bottiglie non mi meraviglio… È Don Barbaro. Se riesce il colpo di Monte Ortone… Deo gratias! Grazie del consiglio per la Propaganda (controllo)… Ormai non c’entro più: passo al nostro bravo Ispettore, che ora si gode le mie precedenti insipienze. Scrivo a Don Lucioni quanto mi dici.

Sono rimasto commosso e ammirato dei tuoi merlotti. Han capito bene. Assicurali che eseguo cotidie quanto hanno scritto che desiderano.

Dal Direttore al portinaio e dal 1° all’ultimo giovane auguri e preghiere.


Don V. Cimatti, sales.



P.S. Ti prego un po’ di posta.