Cimatti|Zerbino Pietro|1962-2-27

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a Don Pietro Zerbino, redattore del Bollettino Salesiano



Chofu, 27 febbraio 1962

Carissimo D. Pietro,


Ricevo la tua carissima del 14 febbraio da S. Marzanotto con tante notizie liete e dolorose (pur le notizie di morti salesiane così sante riempiendo le anime di gioia!). Grazie di cuore.

La più bella però è il tuo aiuto di preghiere per noi, per me… per la mia buona morte. Continua, caro D. Pietro; nelle mie e nostra povertà cerco di contraccambiare con altrettante preghiere, lo sai.

Ai nostri grandi benefattori: Sig. Ponte e Sig. Mainardi (conosco bene lui e la famiglia – la pianista per relazione epistolare), avevo scritto giorni fa lettera, ringraziando ed anche ho inviato la foto di un sacerdote novello che avevo affidato alla loro carità e che ogni giorno li ricorderà nella Santa Messa. Ho detto anche a loro che quest’anno ne abbiamo da condurre in porto 4 nuovi. E spero continueranno ad aiutarmi. Idem scrissi alla Sig.ra Mathis e anzi rispondo sempre ai benefattori anche per le minime offerte.

Ad ogni modo, arrepta occasione lavora anche tu nel senso delle vocazioni.

Col 15 marzo finisco il mio mandato novennale di direttorato. Spero che il Signore mi metterà in condizioni di fare qualche cosa di bene all’anima mia ed alle altre, secondo le possibilità delle forze.

Col 15 marzo esercizi spirituali (spero di parteciparvi) annuali: una preghiera per il buon esito.

Nel trambusto del momento e dell’incognito dell’avvenire, buona festa di S. Giuseppe! (spiegavo in questi giorni ai miei il bel quadro di S. Giuseppe della nostra Basilica).

Se sarai a Torino va per noi davanti all’altare di S. Giuseppe per una piccola preghiera per noi. “Caro S. Giuseppe, spandi molte rose bianche e rosse sui poveri salesiani di Chofu!”. Grazie!

Ed ora un grande favore e ad ogni costo aggiustati per realizzarlo. È annunziata la pubblicazione del Pontificale Romano (ediz. nuova, riformata, ecc.) edito dalla Poliglotta Vaticana. Ne abbiamo bisogno al più presto una copia, ben inteso, edizione ordinaria – non quella dei Vescovi. Spero mi avrai capito. Non so quanto potrà costare. Cercami un benefattore. Vedi di non dimenticarti.

All’occasione ossequi ai Superiori presenti, bacia per me loro la mano: li ricordo cotidie e prego.

Mi faresti poi una carità se potessi interessare D. Lupo carissimo di questo favore, richiesto, ma non ottenuto (certo perché forse non è possibile) cioè: la raccolta degli Atti del Capit. del Rettorato del Sig. D. Rinaldi, e il numero 201 (che non si riesce a trovare in Giappone degli A.C.S.).

Grazie anche di questo con tanti saluti al caro D. Tiburzio.

Dunque sempre calmo, allegro, laborioso e sempre uniti in carità e preghiera.

Ti abbraccia e benedice di cuore il tuo riconoscente:


Don Vincenzo Cimatti, sales.