Cimatti|Circolare salesiani/1945-5-25

3203 / Circolare Salesiani / 1945-5-25 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Tokyo, 25 maggio 1945

Carissimi nel Signore,


Alla fine del mese di Maggio, come già vi ho preannunciato, cerchiamo di passare bene il mese consacrato al S. Cuore di Gesù. Non dimentichiamo che la nostra Congregazione ed anche la nostra povera Missione sono a Lui solennemente consacrate. Tale atto implica sudditanza, offerta, immolazione, lavoro apostolico, mortificazione: imitazione insomma di Gesù.

Ecco il lavoro spirituale che dobbiamo proporci per il prossimo mese: amore e riparazione per noi e per gli altri a noi affidati. Non dimentichiamo i mezzi suggeriti dal nostro D. Bosco: Messa, Comunione e visita a Gesù in Sacramento. Potendo, fate un po’ di propaganda per l’Opera del Sacro Cuore e di altre pie pratiche per onorare il S. Cuore.

Mi giungono da tutte le parti notizie buone e sulla salute e sull’operosità dei confratelli. Più scarse le notizie dei nostri cari assenti, per cui vi domando come sempre preghiere speciali, essendone sempre in grave necessità.

Recentemente le incursioni hanno portato danni di non grande entità a Mikawajima, a Oita (come già annunciai) e più ancora a Miyazaki agli edifici. Ab omni malo, libera nos Domine.

Dal 22 c. m. i confratelli di Miyakonojo risiedono a Miyazaki: quindi avendo bisogno dell’opera del nostro D. Bernardi, conoscete l’indirizzo. A lui raccomando l’attenzione alle assicurazioni, varie delle quali vanno rinnovate in questo mese, e chi avesse suggerimenti al riguardo, è il momento buono.

Colgo l’occasione per assicurarlo della riconoscenza di tutti per quanto ha fatto e continuerà a fare nell’esercizio del suo ufficio e per la missione e per la Congregazione.


E per il momento non ho altre notizie speciali. Un pensiero mi sta a cuore di ribadire incessantemente all’anima mia e a quella dei miei cari confratelli. I benefici del Signore bisogna che ce li meritiamo; nel momento attuale vedete anche voi che ne abbiamo bisogno quanto e più dell’aria e del cibo. Il mezzo unico è che teniamo lontano il peccato, osserviamo le nostre regole, e che non stiamo colle mani in mano tanto per la parte materiale e più per quella spirituale.

Poi calma serena e fede illimitata nella bontà e Provvidenza di Dio. Si faccia in tutto e sempre la sua santissima volontà. Facendo diversamente non vi garantisco nulla a nome di Dio.

Maria Aus., nostra cara Mamma, e D. Bosco sono disposti a proteggerci, ma a questa condizione.

Allegri dunque nel Signore e pregate per il vostro aff.mo


D. V. Cimatti, sales.