Carissimo Don Compri, spero abbia potuto aprire la cartella del


Carissimo Don Compri, spero abbia potuto aprire la cartella del

3674 / Begliatti Letizia F.M.A. / 1949-1-1 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



Tokyo, 1 gennaio 1949

Rev.ma Madre,


Sono stato davvero commosso per stamani. Deo gratias di tutto.

Il nostro Don Frantzen non so quando riuscirà a partire. Si è riposato ed anche per occuparlo, e nello stesso tempo per aiutare spiritualmente la sua famiglia (oh, che bella famiglia!) gli dico di ripigliare il lavoro.

Potrebbe (se non c’è difficoltà) venire domani nel pomeriggio per la benedizione. È aiuto per lui e per Voi.

Pregate per il povero

Don V. Cimatti, sales.

3675 / Ziggiotti Renato / 1949-1-3 /


a Don Renato Ziggiotti, Consigliere Generale delle Scuole Salesiane



Tokyo, 3 gennaio 1949

Carissimo Don Ziggiotti,


Vengo ancora a imbrogliare i tuoi archivi con carta scritta. Sono appunti di musica, più che incompleti, che servirono a tanti nei bei tempi in cui dovevo occuparmi ex-professo di musica per i nostri maestrini.

Nei momenti liberi da altro e nelle ferie, dando lezioncine ai nostri, ho buttato giù. Se possono servire a qualcuno…1

Quando fui a Torino diedi altro in qualche nostra casa di formazione, ma non mi fu più restituito e non ricordo più a chi diedi; erano quelle norme musicali utili (dei miei predecessori Don Bettini – ch. Brusa) a Valsalice.

E prega per me, affinché possa ammainare le vele… È meglio cominciare a distaccarsi…

Ti ricorda sempre il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Naturalmente i miei poveri studi tecnici in musica risalgono al 1900. È probabile [che] ci siano stati progressi in 48 anni… Non credo, ad ogni modo… Chi scrive, scrive quel che…


3676 / Circolare Salesiani / 1949-1-3 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 3 gennaio 1949

Carissimi,


Ricevo da Torino le seguenti comunicazioni che interessano il nostro lavoro missionario e salesiano. Esorto tutti e singoli perché tutti e singoli portino il possibile contributo.


  1. Per il prossimo anno santo annessa all’Esposizione Mondiale di Arte Sacra Indigena, secondo criteri e norme annesse: fin dal settembre scorso foste avvisati, e qualcuno (Oita ad es.) rispose. Urge ed è bene che dove è possibile si corrisponda alle richieste. Inviate quanto potete al più presto al sottoscritto.

  2. Nel desiderio di intensificare il lavoro missionario si fanno dal Superiore incaricato delle missioni alcune proposte:


    1. Stabilire un incaricato missionario nell’Ispettoria coll’incarico di raccogliere notizie, articoli, fotografie, ecc. da inviarsi all’Ufficio Miss. Centrale o alla Procura, o alle case richiedenti (che naturalmente ricompenserebbero generosamente). Per facilitare questo lavoro ho stabilito per la Prefettura Apostolica Don Liviabella (Beppu) e per le opere Salesiane fuori missione Don Del Col (studentato).

    2. Allo scopo di compiere fedelmente nella misura delle forze le richieste delle missioni (specie per arredi, libri, ecc.) si sono costituite le Procure Missionarie. Esse metteranno a disposizione delle Missioni le eventuali elemosine ricevute direttamente per quella determinata missione, ed anche altre disposte dal Rettor Maggiore, su quelle arrivate per le Missioni in generale. Hanno cominciato a funzionare: Belgio: Inst. S. Thomas, Oud Heverlee (Leuven, Belgio) – Stati Uniti: Salesians, 148 Main Street, New Rochelle, N. Y. – Spagna: Casa sales. S. G. Bosco, Alcalà 164, Madrid – Inghilterra: Salesian College, Surrey Lane, Battersea, London. Inoltre saranno incoraggiati tutti i collegi a prendere sotto la loro protezione una missione.

    3. Si sta lavorando attivamente per un’accurata edizione di filmini missionari e generale e ad impostazione scientifica. Si prega invio di materiale. Chi ha foto, oggetti, francobolli, cartoline, ecc. disponibili procuri di inviarmeli. Sarà ricompensato proporzionalmente.


Idem per articoli, notizie storiche (libri, riviste, ecc.) che illustrino l’ambiente in cui si lavora. Preghiere, preghiere, preghiere.


Vostro

Don V. Cimatti, sales.


1 Memorandum

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Come attività speciale vi consiglio:


  1. Parlare molto (arrepta occasione) di S. Francesco di Sales e di Don Bosco. Dal 20 gennaio Novena di S. Francesco di Sales, e dal 22 c. m. quella di Don Bosco.

  2. Non dimenticare le conferenze, testamentini, riunioni per la soluzione del caso, per le osservazioni e voti di condotta, catechismo ai coadiutori e famigli, ecc.

  3. Si avvicina la fine dell’anno scolastico. Intensifichiamo il lavoro per le vocazioni al Seminario, alla Congregazione. Non dimentichiamo le Figlie di Maria A. e le suore della Carità giapponesi. Sono nostre ausiliarie nell’apostolato missionario; e le suore della carità di Miyazaki, come sapete, ci aiutano efficacemente e con vero spirito di sacrificio a Kokubunji, sia nei lavori di casa, di cucina e specialmente all’educazione dei piccoli ricoverati.


Quando sarà che ogni casa, ogni cristiano darà almeno una vocazione all’anno sia al clero indigeno o allo stato religioso maschile e femminile?

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3677 / Bernardi Angelo / 1949-1-8 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 8 gennaio 1949

Carissimo Don Bernardi,


Ti mando un po’ pel mese di gennaio.

Al solito 2.000 per ognuno – il resto non servirà a sufficienza per le Messe. Tu poi mi dirai. Spero poi, fatto i conti, di poter fare un regaluccio ai miei cari e poveri missionari.

Ho dato un pacchetto per te… Mi avevi chiesto per i tuoi due… Mi dispiace che non sarà… Che vuoi?… Non ho altro.

E prega per me, e speriamo presto rivederci.

Per Don Martino optime.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3678 / Figura Giuseppe / 1949-1-8 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



8 gennaio 1949

Rev. Don Figura,


Il bravo Don Pisarski porta quanto Lei mi ha chiesto.

Don Bovio dice che se parla di Lei e delle vicende antiche è tutto a suo vantaggio: le fa una bella réclame.

Per la mia venuta non so ancora con precisione. Sto facendo le visite alle case. Verso il 19 partono Don Tassinari, ecc., dopo di che m’incammino (se non muoio) e cominciando da Nakatsu discendo a Miyazaki. E mi fermerò fino al nuovo anno scolastico.

Le direttive per i terreni le ha (parlai anche a Don Pisarski).

Iniziare con forza il boshu [= reclutamento studenti alla scuola] per il nuovo anno, ne scrivo anche a Don Tassan.

E preghiamo che si realizzi il bene e la gloria di Dio.

Nella sua attività calma e unione con Dio.

Saluti a tutti.

Con affetto:

Don V. Cimatti, sales.

3679 / Liviabella Leone / 1949-1-9 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 9 gennaio 1949

Carissimo,


Don Marega parte e non posso abbordare Don Bovio pel conto: ad ogni modo sarà fatto. Bene per Don Martelli.

Invierò materiale, che non posso inviare subito, oppure il sussidio. Grazie delle preghiere – come pure congratulazioni per i battesimi e comunioni. Dillo anche ai tuoi commilitoni: “diano molti battesimi, ma non dimentichino i neofiti”. E prega per me.

Tuo

Don V. Cimatti

3680 / Marega Mario / 1949-1-10 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone


Pro-memoria

[10 gennaio 1949]

Carissimo Don Marega,


  1. Non dimenticare gli articoli illustrativi di Oita – S. Francesco – antiche cristianità – scoperte di tombe, ecc. – per P. Kasmitter. Invia a lui o al sottoscritto.

  2. Piano di azione nostra a Oita per le feste.

  3. Relazioni colle autorità.

  4. Avviserò il nostro Amministratore Apostolico della tua entrata.

  5. Inteso per ora che Don Moro continua nella parte parrocchiale – per Don Scrazzolo vedi come può essere occupato (o continuamente nel suo attuale lavoro o in altro).

  6. Vedi a che punto è Usuki – e vedremo. Anche per questa opera vi è il problema ancor insoluto per la cucina, ecc. (personale).

  7. Si presentassero buone occasioni di compera S. E. sarebbe ben disposto anche per Takeda o Hida, ecc.

  8. Ti ho espresso il mio pensiero chiaramente:


    1. più ti mantieni libero dal lavoro diretto parrocchiale, più potrai lavorare nei campi affidati;

    2. dominio su te quando parli e giudichi (ricorda P. Byrne di S. Francisco);2

    3. impressione dei confratelli con cui hai trattato al ritorno, che hai ancora molto del di prima;

    4. nutriti di pietà e quando puoi del breviario.


Tuo

Don V. Cimatti, sales.



3681 / Visita a Kokubunji / 1949-1-11 /


Visita canonica all’opera salesiana di Kokubunji



Kokubunji, 11-12 gennaio 1949


Ormai risoltesi le vicende, che diedero origine e sviluppo all’Opera “Orfanotrofio Salesiano Don Bosco”, passai due giornate in questo vero ambiente salesiano, con vera soddisfazione, persuaso che Don Bosco, patrono speciale di questa casa, godrà del cielo insieme a tutta la famiglia salesiana dal Paradiso, nel vederla attuata e svolgersi col suo spirito.

La casa, inaugurata ufficialmente l’8 dicembre 1948 coll’intervento delle massime autorità giapponesi e di S. A. I. il principe Takamatsu, viene rifinendosi sempre più nella parte costruttiva.

Ordinata e pulita nelle sue varie parti.

Disciplinati gli allievi – regolarità nella vita materiale e spirituale, cui corrispondono gli allievi, che già in buon numero abbracciarono la religione cattolica.

Merito tutto del suo personale dirigente ed insegnante, che con vero spirito salesiano si sacrifica per il bene di questa povera gioventù.

Coadiuvano attivamente per i lavori di casa e nell’educazione dei piccini le Suore della Carità giapponesi di Miyazaki.

Ut opera et eiusdem apostoli et alumni maneant in eodem spiritu, valeant, floreant et fructificent abundantius in vitam aeternam.


Don V. Cimatti, sales.

3682 / Circolare Salesiani / 1949-1-16 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 16 gennaio 1949

Carissimi confratelli [missionari],


È giunto felicemente fra noi (Via America) il confratello Don Foltin, assegnato alla nostra Ispettoria. Ci ha portato buone notizie dei Superiori, che assicurano affettuoso ricordo e preghiere per noi. Invio un po’ di materiale stampa arrivato.

Penso, se al Signore piacerà, di essere presto in missione. Dopo breve permanenza a Fukuoka, inizierei la visita a Nakatsu, discendendo poi man mano alle altre case, e spero pure fermarmi a tutto Marzo.

Comunico pure la notizia pervenutaci dall’America della morte di Mons. Coppo, avvenuta al Rebaudengo. Amico e benefattore della nostra missione, domando un ricordo della sua anima nelle vostre preghiere.

Sono in procinto di partire per l’Italia (Via Suez) Don Tassinari e Don Crevacore. Desidero infine il vostro parere su questi argomenti.


  1. Assicurazione degli stabili della Congregazione.

  2. Trattamento dei famigli o altre persone, salariate o no, alle nostre dipendenze.


Quanto al primo è allo studio un progetto di assicurazioni, in cui i versamenti delle quote e i relativi premi di assicurazione sarebbero fatti non a Società estranea, ma all’Ispettoria.

Quanto al secondo: a prevenire pretese, disgusti, liti, ecc. da parte del personale di servizio, salariato o no, in caso di cessazione dal lavoro o per malattia o per vecchiaia che lo rendono impotente, occorre stabilire chiaramente e per scritto, quanto per giustizia e carità è doveroso fare per le eventuali occasioni. L’Ispettore studierà la questione in linea di massima: ma è dovere di ogni casa (se già non fosse fatto) di pensare al trattamento presente e futuro di quelli che forse (e da tanti anni) lavorano alle dirette dipendenze e a vantaggio delle case. Non deve quindi capitare che si licenzino queste persone senza una giusta retribuzione da pattuirsi; o peggio, che quando non servano più si accollino ad altra casa o all’Ispettoria.

Si avvicina la festa dei nostri santi Patroni. Sia ognuno di noi incitato dal loro esempio alla carità che deve regnare nelle nostre comunità, e alla pratica attuazione della nostra vita salesiana, in tutte le sue manifestazioni.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3683 / Liviabella Leone / 1949-1-18 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 18 gennaio 1949

Carissimo Don Leo,


  1. Ho ricevuto l’espresso per la questione terreno e spero a giorni (magari per telegramma) di rispondere in proposito. Siamo in un momento… Ad ogni modo se è volontà di Dio… Riusciremo anche a quello. Se potessi avere da Oita o dalle Suore un prestito, redimibile poco per volta…

  2. Giorni fa ho fatto un po’ di consiglio – nulla di speciale. Ti informerò.

  3. Deo gratias per l’esame di confessione. Omedetō [auguri].

  4. Per la tua giusta osservazione sul porto di mare (già notato olim da Don Cecchetti), ma giammai venuto a conclusione perché non fece quanto sempre gli avevo chiesto):


    1. Ho richiamato in precedente circolare che chi si ferma per un po’, deve lasciare la Messa (almeno).

    2. Faresti bene a tenere un registro-ospiti in cui si nota nome, qualità, luogo di provenienza ecc. (fanno così in tutte le Procure): ogni mese, ne dai conto al sottoscritto (se han lasciato Messe, ecc.) che in denaro o in generi (se ce n’è) compenserà. In occasione delle adunanze accennerò a queste cose per vedere se possono contribuire, portando (come ho visto fare in altre circostanze) qualche cosa…


Al momento non si ha a disposizione roba in scatola… Bisogna persuadersi che poco per volta si ritorna allo stato quo ante.

Mah! Deus providebit! Che il Signore ci benedica in omnibus. Saluta i tuoi e le Comunità religiose.

Tuo sempre aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3684 / Rossi Franco / 1949-1-18 /


a Don Franco Rossi, missionario salesiano in Giappone3



Tokyo, 18 gennaio 1949

Carissimo Don Rossi,


Ti ho raccomandato aggiornamento dei registri parrocchiali. Don Moriggia ti può aiutare. In una giornata puoi fare tutto e bene.

Ed ora per onorare S. Francesco ti prego di fare l’elenco dei benefattori e cooperatori (stranieri, ma specialmente giapponesi) della tua zona. Trovo la lista dei cristiani di Mikawajima, fra cui certo ci sono anche i cooperatori e dovrebbero esserlo tutti. Giovani di entrambi i sessi… Basta spingere, ecc.

Vedi dunque di onorare così il tuo patrono, e dimostrati salesiano (art. 9 Cost.) anche in questo.

Un pugno a Don Moriggia e a Ragogna ed uno speciale a Don Bovio. Domenica non ho veduto neppur l’ombra di un oratoriano. Che morte!

Beh! Prega per me.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3685 / Dell’Angela Stefano / 1949-1-18 /


a Don Stefano dell’Angela, missionario salesiano in Giappone



18 gennaio 1949

Carissimo Don Dell’Angela,


Optime per i casi per l’esame e così anche questo è a posto.

Per l’esame di quinquennio alla mia venuta, regolarizzeremo anche questo. Ti obbligo a darmi, comunque, sia il libretto di cui mi parli (per la correzione pensa il sottoscritto) quando verrò.

Non c’è da aver timori… Niente di male farlo leggere o leggerlo tu nelle adunanze di compagnia: è un modo pratico di valutazione, non foss’altro estrinseca. Può essere che essi ti sappiano suggerire o argomenti desiderati, ecc.

Ti ricorda sempre il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3686 / Zerbino Pietro / 1949-1-19 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 19 gennaio 1949

Carissimo Don Pietro,


Al solito abuso della tua bontà… Un po’ di posta. Continuiamo a pregare per l’amatissimo Don Berruti.

E poi noi due cerchiamo di pregare ad invicem.

Un bacio alla Mamma e a Don Bosco. A te un abbraccio fraterno e saluti ai soliti tuoi vicini d’ufficio.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3687 / Doriguzzi Sergio e Famiglia / 1949-1-20 /


a Sergio Doriguzzi e Famiglia, benefattori



+ Tokyo, 20 gennaio 1949

Ill.mo Sig. Sergio,


2 D. Grigoletto mi scrive della sua nuova generosissima carità. Oh, il Signore che vede e tien conto di tutto son sicuro che le viene preparando per l’eternità un invidiabile corona di meriti e di gloria, cui parteciperà tutta la Sua famiglia. Non so proprio che dire grazie dal più profondo del cuore, e l’assicurazione delle nostre quotidiane preghiere.

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3 È mercè la vostra carità che, confidando nell’aiuto di Dio, possiamo metter mano a varie opere: due nuove chiese e la scuola media (che al prossimo anno raggiungerà i 600 allievi) in Missione. A Tokyo l’ampliamento della Scuola professionale D. Bosco per la sezione elettrica – ed a Ōsaka una nuova scuola professionale capace di oltre 1000 allievi. Deo gratias ed ai nostri buoni cooperatori. Nel giorno di D. Bosco (31 genn.) la S. Messa sarà per Lei e per la Sua famiglia.

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Grazie a Dio sempre in buona salute coi miei 70 anni posso lavorare, e finchè piacerà al Signore avanti sempre.

Penso non le sarà sgradita la foto riuscitissima del Card. Legato del S. Padre per le feste centenarie di S. Franc. Saverio – del leader dell’Azione Cattolica in Giappone, Prof. Tanaka Kotarō di Diritto internazionale all’Università Imperiale di Tokyo.

Il Signore benedica e rimeriti di tutto riconoscente

D. Vincenzo Cimatti, sales.





16-2 + Tokyo, 20 gennaio 1949


Ill.ma fam. Doriguzzi

Sig. Ave, Sig. Ennio e Bruno


D. Grigoletto dopo avermi parlato di ruzzoloni da olio santo giù pel sentiero da Danta… (ed io pensavo che Danta fosse in pianura)… mi comunica pure la loro inesauribile carità. Che il Signore li rimeriti tutti e singoli come sa e può fare Lui. Il giorno 2 febbr. Festa della purificazione celebro la Santa Messa per voi tutti. Grazie a Dio il lavoro prosegue e sono numerosi i catecumeni. Nella sola Tokyo per Natale si ebbero 500 battesimi. Deo gratias.

Vi penso tutti in buona salute e prego anche per questo e per la prosperità dei vostri interessi materiali e spirituali ogni giorno Maria Ausiliatrice e D. Bosco. Ossequi a tutti.

Riconoscente

D. V. Cimatti, sales.

3688 / Liviabella Leone / 1949-1-13 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 23 gennaio 1949

Carissimo Don Leone,


  1. Come ti dissi, di varie questioni ti parlerà Don Alberto dopo i colloqui con Don Bovio.

  2. Per Kitsuki direi: diventi buon cristiano e finisca le medie inferiori e anche quelle superiori, che dobbiamo richiedere o far fare ora dagli aspiranti chierici. Se si trovasse un’anima buona che incominciasse a fargli un po’ di latino (più che grammatica, impari parole) sarebbe l’ideale.

  3. Ti invio le lettere pubblicate da Don Arri per gli ammalati. Oh, se potesse risorgere il Segretariato! [= degli ammalati]. Quanto bene. Ne ho accennato a Don Martelli. Se ci fosse qualche cosa che potesse servire per il vostro giornaletto, servitevene.

  4. Invio anche per tua consolazione, progetti…


E prega per me.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3689 / Zerbino Pietro / 1949-1-23 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 23 gennaio 1949

Ill.mo ed amat.mo e Rev.mo Don Zerbino,


Un saluto. Mi dicono che il Sig. Don Berruti è in America; è dunque inutile che gli scriva.

Quid dicam tibi? Aiutami colla preghiera a far una buona vita per fare una buona morte. Vengono due ottimi salesiani: Don Tassinari e Don Crevacore. Quando partiranno loro od altri, se hai qualche cosa dalla a loro. Tutto serve. Al momento null’altro.

Preghiamo e tu fa le mie parti verso quanti amano l’opera missionaria specie in Giappone. Ti ricompensa con preghiere e sacrifici il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Se hai occasione di aver a tiro il coad. Maccario, salutalo e digli che lo ricordo e che lo ringrazio tanto di quanto ha fatto in Giappone e in Manciuria. Don Cimatti non può retribuirlo, ma lo farà il Signore abbondantemente.

3690 / Marega Mario / 1949-1-24 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 24 gennaio 1949

Carissimo Don Marega,


Rispondo alla tua attesa del 13 c. m.


  1. Ti invio alcuni libri giunti per te dall’Italia.

  2. Grazie delle varie notizie. Quanto a scrivere a Roma, che vuoi [che] ti dica? Sono necessità del momento. È questione di prudenza e ragionevolezza nel fare quello che fanno tutti i missionari.

D’altra parte Roma non può certo provvedere a tutto il fabbisogno – e quanto i missionari fanno è per la vita e per le opere – quindi se si agisce con prudenza e ragionevolezza, mi pare non ci sia da allarmarsi. Fortunatamente poi Oita non è mai stata in crisi. Penso poi che anche tu con quanto la Provvidenza ha messo a tua disposizione, e che sei autorizzato ad usare per la tua casa, potrai aiutare le deficienze.

  1. Stiamo cercando il tubo che certo arrivò e che tenni in direzione fino alla mia andata in Kyushu. Mi pare anche [che] ci fosse una tavoletta di ferro (tavolo, come dici tu). Quella di cui parli tu forse è un’altra, penso quella che ti fu spedita. Il tubo fu libero, non entrando in cassa. Appena trovato, sta tranquillo che sarà inviato o a mezzo di Don Castiglioni o in un altro modo. Spero nella prima quindicina di Febbraio di essere a Oita, ma preavviserò. Devo andare a Fukuoka – poi discendo per Nakatsu per visitare i confratelli che da tanto non vedo.

  2. Tra il Chūshingura giunto dall’Italia4 – una copia unta chi sa da che cosa – fu desiderata per leggere da Don Tassinari prima della partenza (23/1/49) ed ora la sta leggendo Don Romani.


E prega per noi e specialmente per me. La festa dei nostri santi ci faccia caritatevoli come loro, laboriosi e uniti a Dio.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3691 / Braga Carlo / 1949-1-27 /


a Don Carlo Braga, missionario e Ispettore salesiano in Cina



Tokyo, 27 gennaio 1949

Carissimo Don Braga o chi per esso,


Non so fare altro che disturbarti, ma è un’opera di carità che ti domando.

Ho un confratello che sta facendo le pratiche per il ritorno in Italia (già tutto pronto: iniezioni, ecc.) – avrebbe bisogno di un po’ di riposo e cura in quella casa tenuta dai Fatebenefratelli (dove fu anche ricevuto Don Baratto) e così si espleterebbero le pratiche.5

Naturalmente lo accompagnerebbe uno di noi o qualcuno.

Avrei bisogno di sapere (anche per telegramma) se è possibile il ricovero temporaneo.

Vi ricordiamo sempre; e voi quando venite? Buona festa di Don Bosco e S. Francesco.


Tuo e vostro

Don V. Cimatti, sales.



3692 / Ricaldone Pietro / 1949-1-29 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 29 gennaio 1949

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,


Vengo proprio dalla riunione della nostra commissione stampa (che volli tenere oggi come omaggio al nostro Patrono) per studiare i mezzi di maggior attività in questa importantissima branca di apostolato salesiano in Giappone. Come pure per aggiornare cooperatori ed ex-allievi si è inviato a tutti cartolina speciale, non potendo ancora fare riunioni ad hoc.

È in partenza il Delegato Apostolico Mons. Marella traslocato in Australia: non si sa ancora il successore.

Domando preghiere per il nostro caro Don Frantzen Paolo, colpito da forte choc nervoso con alienazione mentale. È rinsavito: per ora degente in casa di cura.

Quanto al sottoscritto, se il Signore vuole, col 1 Febbraio vado a lavorare un po’ in missione.

Ora che la parte amministrativa è alle nostre dipendenze, sarebbe utile la nomina di un Vicario (colla nuova organizzazione si dice così) per la Prefettura Apostolica, che pensando alla Missione (anche salesianamente) lascerebbe l’Ispettore più libero per le opere salesiane e potrebbe dare un impulso alle opere missionarie propriamente dette.

Per il mio RENDICONTO personale del mese non trovo nulla di nuovo nei singoli punti. Volontà continua di amare il Signore e unirmi a Lui, e, valendo un fico secco, offrirmi in sacrificio a Lui per gli altri, che valgono tanto oro quanto pesano. E preghi per noi tutti.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3693 / Zerbino Pietro / 1949-1-29 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 29 gennaio6 1949

Carissimo,


Ricevo la tua del 13 c. m. e breviter rispondo.


  1. Grazie delle notizie. Preghiamo per i due pellegrini dell’America del Sud. E in Giappone non viene nessuno?

Preghiamo di cuore… Osa pure. Tu non solo amico, ma fratello in Gesù Cristo e Don Bosco: non è così?

  1. Grazie dei permessi di stampa. E all’occasione ringrazia il Sig. Pezzani, dolente di non averlo potuto vedere a Torino.

  2. Grazie pure al Sig. Maffei. Giungerà a Torino il nostro Don Tassinari. Gli ho accennato l’ordinazione. Lui desidera conoscere il Sig. Maffei e gli dirai (fagli vedere questa) “che è autorizzato ad acquistare quanto crede possa andare bene per il Giappone, nella quantità che crede possa andare bene”.

Ci siamo già parlati alla partenza, non invio la nota campionaria: è meglio che Don Tassinari veda lui. Ti prego dire a Don Tranquillo (o Don Valle) e anche a Don Tassinari: “che Don Tassinari è autorizzato a questa e ad altre spese per cose a noi necessarie”.

  1. Pel Bollettino avevo lasciato detto che forse era meglio spedire in pacco al sottoscritto a Tokyo directe: mi pare arriva all’indirizzo tanta roba directe dall’Italia. Gli Ordo e gli Atti al N° 148 sono arrivati. Null’altro. Spedite direttamente al Giappone. Ricevuta copia dei privilegi (3 volumetti) ma bisognerebbe sapere se (come avevano promesso) ci saranno o ci sono estratti per direttori e sacerdoti, ecc. o se bisogna fare noi. Penso che nei numeri Atti dopo 148 ci saranno norme.

Così anche intorno ai nuovi dicasteri. È giunta lettera di Don Bellido per le missioni. E l’ufficio di Don Fedrigotti? Che relazioni ha con noi? È arrivata qualche cosa poligrafata, ma sbiadita e ci si capisce poco a che cosa deve servire (solite notizie, sempre gradite a chi non sa niente).

  1. Per Don Drohan, se non sta bene nel senso che tu capisci, non inviatelo. Penso però che il suo malessere sia anche perché è davvero fenomenale che con tante insistenze per il suo ritorno in Giappone presso Don Ciantar (idem per Don Curran) (idem per Don Dal Forge) sia stato come un parlare al muro. Non è edificante né onorifico per nessuno, né per i Superiori, né per il rappresentante loro in Australia. Ma se si tratta d’altro, non venga.

  2. Per Costamagna, se non muoio, vado dopodomani in Missione. Ma era già così a Novi – e avevo detto: “Se è così non venga!”. Comunque, egli sogna agricoltura con macchine agricole… Cumiana, America!!! Su per giù come quelli educati nei nostri centri – grandi Istituti – Atenei, ecc. ecc. E in Giappone l’agricoltura è come è… E le macchine sono le braccia… E la musica può anche servire a far del bene.


Vediamo, insomma, e speriamo si acclimaterà. Certo questi buoni coadiutori (Lui, Baggio) hanno dovuto farsi operare di appendicite – Mazzarello l’aveva fatta a Torino.

Hanno cominciato sotto i ferri… Andrebbe anche bene pensare a queste cose nella scelta… Una buona visita medica… Basta, se no me la piglio con te, che ormai non sei nel dicastero missionario, ma… bicefalo.

Mi pare di aver avvisato il Sig. Aprili:


  1. Il permesso di Guaschino è unito a quello di Don Cecchetti e fu spedito all’allora vostro (tuo) ufficio, in data 12/9/48. Deve essere segnato P. 216/30 e firmato il 31/8/48.

  2. Qualora, presentato il permesso, ci fossero difficoltà, telegrafare direttamente alla SCAP – Tokyo.


Un bacio per me a Mamma e tante cose a Don Bosco. Se non ci vediamo più, come è probabile per me, un requiem per il


Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



Un saluto a Don Osenga – un pugno a Don Pellegrini – un ossequio alla barba di Guastelli e amici (chi mi aiutava nei pacchi).

3694 / Liviabella Leone / 1949-1-30 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 30 gennaio 1949

Carissimo Don Leone,


Speriamo presto vederci, ad ogni modo ho spedito la tua al Sig. Don Bellido (ti porterò poi la lettera) con raccomandazione, e speriamo approdi a buon punto.

Pregate per il nostro Don Frantzen colpito fortemente da uno choc nervoso fortissimo. Affidiamolo a Don Bosco.

Allegro e avanti sempre nel Signore.

Saluta i tuoi due commilitoni. Penso che per ora non è possibile aderire ad un aiuto. Mah! Preghiamo…

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.

3695 / Ghetti Giorgio / 1949-1-30 /


a Giorgio Ghetti, amico e benefattore di Faenza



Tokyo, 30 gennaio 1949

Ill.mo Sig. Dottore e Sig. Anna,


Ricevo ora, vigilia della festa di Don Bosco, la consolantissima loro lettera del 12/11/48. Grazie di cuore. All’arrivo mi rimisi al lavoro subito, che viene crescendo tra mano. Grazie al Signore viene biondeggiando molta messe (proprio quella che contiene il grande Monte Fuji, visto anche nei sogni missionari di Don Bosco). Un nuovo Oratorio a Tokyo con già 600 frequentanti. Un po’ dappertutto si costruisce, bisogna allargarsi. Deo gratias e alla vostra carità. La Sig. Contessa preghi per le anime redente anche dalla sua carità.

E quando i bomboni per la figliola? Non sapevo del cambio di guardia dei direttori. Spero di sapere la grazia che desidera e si assicuri che di gran cuore prego, e faccio pregare. Sempre uniti di preghiera, di affetto e di pensiero, mi professo riconoscente:

Don V. Cimatti, sales.

3696 / Circolare Salesiani / 1949-1-31 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 31 gennaio 1949

Carissimi,


Sul finire della festa di Don Bosco, in procinto – se al Signore piacerà – di partire per far visita ai miei cari missionari, permettetemi un nuovo ardente richiamo alla perfezione della nostra vita religiosa salesiana, ottenuta coll’osservanza esatta delle promesse fatte al Signore e alla nostra Società. Ecco il vero frutto che dobbiamo ricavare da questa festa ed è certo questo l’omaggio più gradito a Don Bosco.

NOTIZIE. Il Rev.mo Sig. Don Berruti e il Rev.mo Sig. Don Giraudi sono nell’America del Sud, per presiedere agli esercizi spirituali e riunioni a S. Paolo, Buenos Aires e Santiago.

Il nostro Don Frantzen il 26 c. m. fu colpito da forte choc nervoso con alienazione mentale. È ricoverato in casa di cura. Pare si tratti di forma grave. Lo raccomando vivamente alle comuni preghiere.

Vi ho ripetutamente raccomandato la vostra collaborazione per la propaganda stampa, sia con lavori di certa importanza, sia anche con semplici notiziari. Da Tokyo (Ufficio stampa cattolico), da Roma (Fides), da Torino (ufficio cent[rale] stampa e missioni) mi si fanno insistenze continue per avere materiale sotto qualsiasi forma (foto, cartoline, immagini, francobolli) e specialmente articoli, relazioni di forme di apostolato che escono dal programma ordinario e comune a tutte le case, danni e sofferenze causate da circostanze eccezionali, iniziative e attualità, opere di beneficenza per i poveri, per gli orfani, prestazioni eccezionali in circostanze di emergenza e di pubbliche calamità, nuove iniziative per l’incremento del culto di Maria A., relazioni di grazie rilevanti, ecc. È anche questa una forma di apostolato, che fa un bene immenso, e (ve lo posso assicurare) di vera pratica utilità.

Inviate pure al sottoscritto o agli speciali incaricati: Don Del Col e ch. Matsuo.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

6397 / Visita a Nakatsu, parrocchia / 1949-2-4 /


Visita canonica all’Opera e alla Parrocchia salesiana di Nakatsu



4 febbraio 1949


Dopo il lungo periodo della guerra, dopo le vicende subite dalla casa di Nakatsu, anteriori e posteriori all’incendio dell’Orfanotrofio, si possono con tranquillità ripristinare le visite regolari. Godo di aver effettuata a Nakatsu la prima nella Prefettura Apostolica di Miyazaki. Il lavoro apostolico viene organizzandosi nella cura dei cristiani, che vengono rinnovandosi con nuove forze, con buon numero di catecumeni, amici e simpatizzanti della missione, e col ripristino dell’Oratorio. Trovo la casa e la Parrocchia ben ordinata e dal punto di vista ecclesiastico e salesiano – in ordine i libri parrocchiali e i registri, la cronaca, ecc. Funzionano con frutto ed anche con risultato la vendita di libri cattolici in libreria della città. Buone pure le relazioni colle autorità. È notevole il lavoro e l’aiuto che rendono alla missione specialmente le associazioni giovanili, e il bravo aspirante Obara Takashi. Per lo sviluppo dell’Oratorio è necessario, quindi approvato, l’ingrandimento del cortile, e il trasporto della tettoia a fianco del salone, usufruendo così meglio il terreno su cui si ergeva il distrutto Orfanotrofio, in attesa che lo si possa utilizzare totalmente, con qualche opera. Ringraziamento vivissimo per tutto al Signore e al bravo missionario [Don E. Gallo], coll’augurio di sempre miglior successo alla maggior gloria di Dio e per il bene delle anime.

Don Vincenzo Cimatti, sales.

3698 / Visita a Nakatsu Don Bosco / 1949-2-8 /


Visita canonica all’Opera salesiana di Nakatsu Don Bosco Gakuen



8 febbraio 1949


Dopo il ritorno dall’Italia dell’Ispettore, fu fatta breve visita e solo ora fu possibile una visita più regolare.

La casa va man mano organizzandosi colle nuove costruzioni e col lavoro indefesso del Direttore, coadiuvato dallo spirito di sacrificio laborioso dei confratelli. All’assestamento più completo occorre l’ampliamento della chiesa e l’infermeria. I lavori di costruzione, lo stato di parte dei muri della parte vecchia della casa non rendono possibile ancora l’accurata pulizia della casa – anche la regolarizzazione delle tubature d’acqua, non ancora completate, non rende possibile la pulizia e deodorazione delle latrine – ma ci si va sempre più organizzando. Idem per l’organizzazione dei lavoratori (cosa essenzialissima per l’istituto) e delle scuole.

Buona la pietà e lo spirito di lavoro sacrificato dei confratelli, che viene riflettendosi anche sui giovani, fra cui vengono delineandosi buone vocazioni. Ho raccomandato la pietà, il lavoro e la carità, ottenuti specialmente coll’unione di pensiero, parola e azione, e coll’esecuzione esatta di quei mezzi suggeriti dalla regola, dai regolamenti e tradizioni nostre per fomentare questa unione di menti, di cuore e di opere fra superiori tra loro e allievi (conferenze, testamentino, voti e osservazioni, insegnamento cristiano, buone maniere, ecc.).

Don Vincenzo Cimatti, sales.

3699 / Bernardi Angelo / 1949-2-9 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Beppu, 9 febbraio 1949

Carissimo Don Angelo,

Un saluto da tutti e preghiere. Spero di essere a Miyazaki il prossimo martedì o mercoledì, e combineremo per poter passare almeno una giornata con te – poi certo una col gruppo missionario sud.

Intanto ho comunicato a tutti tre date, che spero anche tu vorrai santamente sfruttare a vantaggio tuo, di Don Martino e dei tuoi.


  1. Il 17 c. m. inizio mese S. Giuseppe con fioretto giornaliero.

  2. Il 19 c. m. 80° dell’approvazione della nostra Società.

  3. Il 20 c. m. giornata della buona stampa.


Tu che hai la libreria ecc. puoi certo valorizzare la data. A voce un mondo di cose. Mi par mille anni che non vedo te e il bravo Don Martino.

Preghiere ad invicem sempre.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti

3700 / Demleitner Carlo / 1949-2-9 /


a Don Carlo Demleitner, missionario salesiano in Giappone



9 febbraio 1949

Carissimo Don Carlo,


Grazie della carità usatami e del bel lavoro di tutti per il bene dei vostri giovani. Voglia animare e ringraziare i singoli cari confratelli. In questo mese poi il Signore ci dà tre belle occasioni per animarci al bene per le nostre anime e per gli altri, eccitandoci anche coll’esempio di Don Bosco. Voglia commentarle e spiegarle ai confratelli e giovani, e nei limiti del possibile, facciano tutti qualche cosa di speciale, specie pel 1° e 3° punto.


  1. Il 17 c. m. inizio liturgico del mese di S. Giuseppe, per noi col fioretto giornaliero (art. 22 Reg.). Non ho bisogno di fare raccomandazioni. Orfanotrofio – Nakatsu e S. Giuseppe sono cose equivalenti…

  2. Il 19 c. m. è l’ottantesimo dell’approvazione della nostra Società. Questo anniversario deve pur dirci qualche cosa!

  3. Il 20 c. m. giornata della buona stampa. Almeno colla preghiera e col proposito che i suoi allievi leggano solo buona stampa anche i giovani possono aiutare.


Quante belle occasioni di fare il bene a noi e agli altri ci fa il Signore! Lei non si stanchi di predicare la carità fra voi e per i giovani. Tenete uniti a voi i più grandi, fateli lavorare, occhio agli aspiranti, pare che Hiramatsu sia in crisi, lo chiami. E preghiamo sempre ad invicem.


Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Non potei scrivere il resoconto della visita.7 Lo metta nel quaderno apposito e lo legga ai confratelli. Non dimentichi di far visitare il Ch. Akabae.



3701 / Visita a Beppu / 1949-2-10 /


Visita canonica all’Opera salesiana di Beppu


10 febbraio 1949


Dopo il ritorno dall’Italia, fatta una breve visita, con più calma posso ritornare per la visita regolare. Sono attuate o in via di attuazione le proposte fatte in visita precedente, più un buon movimento per la costruzione della nuova chiesa.

Più che consolante il movimento che si viene effettuando nella missione sia coll’Oratorio, colle organizzazioni e associazioni di vario genere, colle relazioni di lavoro per gli americani, col lavoro presso cinque comunità religiose, colla libreria, colle visite agli ospedali ed ammalati, col catechismo ai catecumeni.

Casa ordinata, pulita. La missione si è arricchita di una tettoia uso baracca per facilitare adunanze, divertimenti per ragazzi, conferenze ecc.; i tre confratelli sono davvero occupati da mane a sera, ed il Signore dà loro la consolazione di pregustare i frutti del lavoro apostolico che fanno.

Il Signore protegga, moltiplichi il lavoro ed i frutti.


Don V. Cimatti, sales.

3702 / Liviabella Leone / 1949-2-12 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone8



12 febbraio 1949

Carissimo Don Leone,


Grazie a te e agli amici della vostra carità di questi giorni. Ed ora una proposta.

S.E. insiste per Usuki – sia per iniziare – sia per vedere di risolvere la questione di far sloggiare la famiglia inquilina, che non si muove, se non vede che noi ci muoviamo definitivamente. È una questione certo delicata e in cui bisogna agire con prudenza e carità.

Avrei pensato per questo problema a Don Martelli – ed in sostituzione sua al trasloco di Don Gino (cui non ho ancor parlato). Vedi quanto scrivo a Don Martelli. Può essere che per voi sorga il pensiero della cappellania militare – delle conseguenze in campo amministrativo: ma certo il Signore provvederà, e d’altra parte non sarà certo una cosa che possa continuare a lungo.

Consegna e senti l’amico Don Corrado. Penso che abbraccerà se non con gioia, con pazienza la nuova proposta. Preghiamo e decidiamo.

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.

3703 / Martelli Corrado / 1949-2-12 /


a Don Corrado Martelli, missionario salesiano in Giappone



Oita, 12 febbraio 1949

Carissimo Don Corrado,


Non potevo parlarti prima senza sentire ad Oita lo stato delle cose.

Sai la questione di Usuki. Bisogna iniziare. Casa e terreno ci sono, bisogna far sloggiare con carità e fermezza la famiglia ecc. Mi ci vuole un uomo che sappia sbrigarsi in tante cose (faccende della casa – difficoltà iniziali per l’apprestamento di casa – relazioni con gli americani che sono informati della cosa, ecc. ecc.), che sia di spirito di sacrificio, di buon tatto e cuore caritatevole. Conosco Don Corrado e al momento, dopo aver pregato, e riflettuto, penso che te la puoi cavare assai bene, coadiuvato dagli aiuti speciali che il Signore, Maria Ausiliatrice e S. Francesco Saverio ti otterranno certo quanto è necessario per la nuova impresa. È certo una croce, che devo importi. Conosco il bel lavoro iniziato a Beppu a pro di tante anime: ed anche a Usuki non mancherà l’elemento che ti sta tanto a cuore, i poveri e i tanto cari ammalati. Naturalmente ti si procurerà un sostituto. Per la questione della cappellania degli americani (che penso d’altra parte non sarà eterna) Deus providebit.

Prega. Con Don Liviabella decidi… E come primo passo va a Oita per intenderti e fare un sopralluogo e al più presto (entro il mese) introdursi definitive.

Don Marega e Don Moro ti aiuteranno negli inizi: pensiero di S.E. è che il missionario cominci a prendere possesso del secondo piano e che metta il “kanban” [iscrizione] all’entrata. Se ci saranno difficoltà tue personali, potrai indicarle al sottoscritto e a Don Liviabella, ma ti direi di pensare così: “In verbo Domini laxabo retem”. Ti benedice il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3704 / Circolare Salesiani / 1949-2-14 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio9



Miyazaki, 14 febbraio 1949

Carissimi confratelli,


Ormai giunto alla fine di questa mia seconda visita, dopo il mio ritorno dall’Italia, non so come esprimere la mia gioia e riconoscenza nel vedere il vostro lavoro, pieno di sacrificio, nelle varie mansioni a voi affidate – nel verificare i risultati ottenuti – le vostre speranze – i vostri progetti per rassodare ed ampliare le opere di bene che avete tra mano. Deo gratias! E grazie vivissime anche ad ognuno di voi.

Però verrei meno al mio dovere se non vi manifestassi la mia viva disapprovazione per inconvenienti qua e là verificati, che sono in contrasto stridente coll’osservanza dei nostri doveri.


  1. Poco rispetto alle cose di proprietà della Comunità (ad es. libri), che con vera leggerezza si tengono in proprio uso. Ed anche, purtroppo, non so come qualificare la coscienza di chi si appropria di cose altrui, senza il minimo pensiero, non dico del voto di povertà, ma nemmeno di quello del settimo comandamento! Non vale la scusa che si fa per scherzo: scherzi di questo genere, secondo me, sono peccati, non scherzi. Eh, via! Non macchiamo l’anima per un dolciume, per una bibita, per un oggetto utile o che ci piace!

  2. Vi prego di non fumare (anche questa peste è entrata fra noi) ed anche di stare attenti alle bevande.

  3. Vi prego pure di essere più che prudenti nelle vostre uscite e nelle relazioni colle persone, specie dell’altro sesso. Visite e uscite siano autorizzate.

  4. Trovo ancora qua e là riviste con illustrazioni… Che sarebbe meglio non avessero varcato la soglia delle nostre case… Suvvia, al fuoco!

  5. Urge che rafforziamo la carità nelle parole (verso i confratelli, case ed opere) e che lavoriamo con maggior spirito di corpo.


Le cause? Le conseguenze della guerra con tutti gli annessi e connessi che ne sono derivati, e precedute dal doloroso stato in cui ci siamo trovati durante la guerra.

Se con forza e generosità non contrastiamo e non correggiamo queste malefiche infiltrazioni, risultano come conseguenze: l’offesa di Dio, l’inosservanza della regola, il mal esempio, danni alla salute, ecc.

Come volete che il Signore ci benedica e benedica il nostro lavoro? Conclusione: tagli netti e recisi dove questi germi cancrenosi si fossero infiltrati, maggior senso di serietà e di responsabilità in tutti, cominciando dal sottoscritto, nell’adempimento del proprio dovere, fraterno aiuto di consiglio e di preghiera vicendevole.

E questa fraterna carità usatela specialmente pel

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.


N.B. La presente prego sia resa nota a tutti i confratelli e ben compresa da tutti.

3705 / Liviabella Leone / 1949-2-15 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 15 febbraio 1949

Carissimo,


Ricevo oggi la tua. Non so se il buon Don Martelli abbia letto quanto gli scrissi, e di cui informai te.

A Usuki bisogna aprire – data la questione degli inquilini, ci vuole uno che se la cavi (che non sia imbrogliato nel trattare), che sia di sacrificio, ché gli inizi sono sempre difficili.

Al momento chi avevo sottomano era lui, e non saprei subito trovare altri. Affinché Beppu non rimanesse sprovvisto pensavo necessario o utile un altro, e avevo indicato chi sai.

Dunque se Don Martelli si sente di abbracciare questa croce, avanti in nomine Domini: si est viribus superior Dominus eliget alium, e vedrò di cercare…

Prega sempre per il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Non potevo dire quanto scrissi, prima di sapere definitive a Oita lo stato delle cose e a che punto erano le pratiche…

3706 / Visita a Takanabe / 1949-2-17 /


Visita canonica all’Opera salesiana di Takanabe



+ Takanabe 17 febbraio 1949

finalmente con un po’ più di calma ho potuto fare la visita.

La casa, per la buona volontà del nostro D. Lorenzi ha cambiato aspetto si è ripulita a nuovo e va ordinandosi in tutto. Si spera presto iniziare la nuova chiesa (i cui progetti sono presso l’Amm. Ap.) che darà un assetto definitivo alla casa. Se poi si potrà acquistare il terreno laterale e in fondo all’attuale giardino, potendovisi fabbricare un asilo ed avere un conveniente cortile per l’oratorio, sarebbe assicurato l’avvenire della missione (se ne parlerà e dal Parroco e dal sottoscritto con intermediari). Per questa zona permane la difficoltà della posizione dei cristiani distanziati dal centro. Alla loro educazione religiosa e permanenza nella fede, non vi sono per ora che i soliti mezzi (preghiera, visite, divulgazione buona stampa, informazioni per lettera ecc.) che il buon missionario si propone di usare ed intensificare. Il Signore sviluppi gli abbondanti semi sparsi in tanti anni e da tanti in questa zona.

D. V. Cimatti, sales.





3707 / Marega Mario / 1949-2-18 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



18 febbraio 1949

Carissimo Don Marega,


Grazie della tua del 15 c. m.

Non turbarti di essere entrato in quell’argomento [Don Margiaria]. È del nostro spirito dirci fraternamente quanto crediamo utile per il bene, e in tanti casi è dovere: dunque, niente di male, che siano dette le cose come le pensiamo. Per me, in ogni questione, quando sono convinto di aver fatto quanto dovevo, o (secondo i casi) quanto potevo e… ancora un poco, lascio andare, e mi affido alla volontà di Dio.

Per Usuki è questione di dar tempo al tempo, e speriamo che a qualche cosa si riuscirà, se Dio vuole.

Il giudizio che dai “in missione ognuno desidera fare a modo suo” bisognerebbe ti fosse rettificato da P. Byrne10. È meglio dire: “Ognuno desidera fare il suo dovere, e si sforza di riuscirvi”. Non vorrai certo metterti tu (se fosse vero quanto dici) nel numero di quelli che desiderano fare a modo loro. Per me sono persuaso che i miei buoni confratelli sono intesi col Superiore in quel che fanno – e nel loro lavoro e nel risultato del loro lavoro, è naturale, che quanto fanno colla grazia di Dio abbia l’impronta del loro modo di fare.

E anche per questa situazione in cui mi trovo, altro! sarà prolungata la mia permanenza in Purgatorio. Ho fede però nell’amore del Signore!

E passando ad altro. “A Shibushi pare vi sia leggenda del passaggio colà di S. Francesco Saverio. Vi è un albergo con un sotterraneo le cui pietre d’entrata hanno scolpita la croce. Il sotterraneo sarebbe un condotto che andrebbe al mare – sarebbe stato un rifugio degli antichi cristiani, ecc. ecc.”. Quanto vi sia di vero, se ti interessa, a te fare le ricerche.

Al momento non so dirti altro.

Prega per me e tieni allegri i confratelli.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3708 / Visita casa Miyakonojo / 1949-2-21 /


Visita canonica all’Opera salesiana di Miyakonojo

21 febbraio 1949


Posso con comodità passare mezza giornata col bravo Miss. P. Roncato.

Casa ordinata, pulita in ogni parte (chiesa, camere, ecc.) nella sua semplicità e povertà.

Idem per la parte amministrativa salesiana ed ecclesiastica.

Le condizioni della vecchia cristianità immutate – quella che viene rinnovandosi dà buone speranze – discreto il numero dei catecumeni e curiosi di conoscere qualche cosa di religione.

Per lo sviluppo della cristianità ed il lavoro di propaganda consiglio:


  1. continuare le visite ai cristiani distanziati;

  2. rafforzare le relazioni con lettere e propaganda stampa;

  3. curare i neofiti giovani, iniziandoli all’apostolato;

  4. progetto della nuova chiesa;

  5. assicurare nelle vicinanze un terreno per asilo, ecc.


Qualora si potesse, trovare modo di avere un piede a terra a Kobayashi e ad Aburatsu.

Non mancano le difficoltà materiali e spirituali: occorre vincerle con la preghiera e col sacrificio laborioso.

Don V. Cimatti, sales.

3709 / Visita Miyazaki parocchia / 1949-2-22 /


Visita canonica alla Parrocchia salesiana di Miyazaki



22 febbraio 1949


Passo alcune ore felici nella visita familiare fatta alla Parrocchia. Casa ordinata, pulita in tutte le sue parti. Il lavoro dell’apostolato va sempre più organizzandosi colla cura:


  1. Dei cristiani. È la cristianità più numerosa, che necessita di istruzione religiosa e nei genitori e nei figlioli. L’organizzazione dei giovani e delle ragazze comincia a dare i suoi risultati. Il principio di attivare i cristiani all’apostolato credo sia la forma migliore. Non dimenticare i più riottosi, refrattari, coloro che si sono allontanati e quelli abitanti fuori della città (buona stampa, lettere, ecc.).

  2. Dei catecumeni o curiosi di sentire parlare di religione.

  3. Degli oratoriani e compagnie religiose.


Per lo sviluppo di questo lavoro si rende necessario il locale ora usato dal gruppo coreano, che è invitato a ritirarsi per il nuovo anno scolastico.

Colle preghiere e voti di proficuo risultato per la gloria di Dio e per la salute delle anime.


Don V. Cimatti, sales.

3710 / Martelli Corrado / 1949-2-22 /


a Don Corrado Martelli, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 22 febbraio 1949

Carissimo Don Corrado,


Grazie della tua attesissima. Pensavo che tutti e tre (Don Liviabella, Don Castiglioni e tu – perché in pratica siete tutti e tre in questione) avreste avuto un po’ più di fede nel Signore.

Il Signore ve l’aumenti e vi aiuti e per la Chiesa11 e per i catecumeni e per metter su basi stabili la missione, ecc. ecc… Ma raddoppierò le mie preghiere perché tutto si realizzi…

Ma per carità non basatevi troppo su di voi, né sugli altri d’oltremare12.

Hai fatto bene a esporre le tue difficoltà. Così resta solo il sottoscritto nelle sue… Et Deus adjuvabit me.

Pregate per me.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3711 / Del Col Luigi / 1949-2-26 /


a Don Luigi Del Col, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 26 febbraio [1949]

Carissimo Don Del Col,


Ti invio alcuni libretti di filosofia che metterai in biblioteca (reparto filosofia), avendoli presi per leggerli durante il viaggio.

Unisco alcuni pensieri tolti qua e là, che potranno servire a Don Barbaro o a te per riempire i vuoti del Karashidane. Ciò che può servire, usa: ciò che non serve, cestina.

Allegro, laborioso e sempre unito a Dio. Tenta di fare lo stesso il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Mi dicono che ci dovrebbe essere fra i libri portati dall’Italia uno dal titolo “Comunismo e Cristianesimo”. Se c’è e potessi farlo avere, Deo gratias.

3712 / Ricaldone Pietro / 1949-2-27 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 27 febbraio 1949

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,


Fine mese: breve RENDICONTO.

Per me: salute – lavoro – pietà, ecc. regolare.

Per gli altri: tutti al lavoro, che viene moltiplicandosi.

Ah, se i Superiori si persuadessero di quanto ha scritto e scrive questo povero citrullo!

Mi pare che pur in mezzo alle deficienze umane (e specie delle mie) non manchi in tutti la buona volontà.

Il Signore ci prova con un ammalato. Il nostro caro Don Frantzen (alienato) non pare ancora sulla via della guarigione. E temo ne dovrò presto rimandare un altro, che pare si avvii (Coad. Costamagna). Fiat voluntas Dei.

Per me, nelle solite mie difficoltà per la mia posizione. Unica mia preghiera: “Signore, voglio che in me si compia la Vostra S. Volontà!”.

E mi aiuti anche Lei con vive preghiere, che le sono contraccambiate con altrettanto ardore dal


Suo aff.mo come figlio

Don V. Cimatti, sales.

3713 / Circolare Salesiani / 1949-2-28 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 28 febbraio 1949

Carissimi,


Brevissimi ricordi pel prossimo mese:

Non dimenticate la festa di S. Giuseppe.

S. Quaresima! Preghiera – istruzione religiosa – mortificazione (norme per il digiuno).

Fine dell’anno scolastico: propaganda, lavoro per le Scuole nostre, specie per le vocazioni. Non dimenticare l’iscrizione tra gli ex-allievi degli allievi che lasciano la scuola.

Sono richiami propri del mese già tante volte accennati. Si spieghino opportunamente ai confratelli nelle prescritte conferenze.

Notizie. I Superiori salutano. Il Sig. Don Tirone sta abbastanza bene. Don Puddu si trova ad Alassio. Sono morti in questi giorni Don Cossu e Don Carletti. Il nostro Don Frantzen è ancora stazionario e quindi ricoverato all’ospedale. Buone notizie di Don Tassinari e Don Crevacore, già oltre Hong Kong.

I confratelli della Cina fermi al loro posto di lavoro e finora non molestati.

Pregate per il

Vostro

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Nove di Marzo anniversario elezione di S.E. Mons. Fukahori…


3714 / Marega Mario / 1949-3-1 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone


1 marzo 1949

Carissimo Don Marega,


Da Tokyo ricevo notizie, che provocai, in relazione alle feste di S. Francesco Saverio. P. Bitter dice che il Governatore di Oita è anche stato già da lui. Al momento non può ancora promettere nulla. Il programma stabilito olim nella conferenza degli Ordinari non dipende da lui. La scelta di Nagasaki e Tokyo fu motivata per dare ai pellegrini l’imponente spettacolo di masse cattoliche.

Dice già che tutti gli altri Governatori di province sono andati personalmente perché desiderano i pellegrini nelle loro province: ma non è possibile.

Pare però che una parte (circa 120) andranno in treno da Kagoshima, e può darsi che questo gruppo si possa fermare qualche ora ad Oita (gli altri vanno per mare).

È però ancora difficile dire definitivamente qualche cosa al riguardo. Il movimento organizzatore è tutto in mano al Segretariato centrale Cattolico di Tokyo sotto la presidenza di Mons. Taguchi.

Mi si dice inoltre che trattandosi di pellegrinaggio, non ci sono artisti per concerti, ecc.; e anche se venissero i pellegrini non si possono fare pontificali o lunghe conferenze, per non stancarli – una funzione religiosa breve, buoni autobus e guide che parlino inglese nella visita dei posti storici. Anche a Yamaguchi, a Kagoshima si fermeranno poche ore. Localmente poi, presenti o no i pellegrini, si tengono le manifestazioni che si credono opportune per propaganda di fede ed eccitamento ai cristiani.

Sono notizie che certo già conosci, ma avevo promesso di informarmi ed informarvi: il che ho tentato di fare colla presente.

Prega per il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3715 / Visita Miyazaki Hyuga / 1949-3-2 /


Visita canonica all’Opera salesiana di Miyazaki Hyuga


2 marzo 1949


Ho passato i mesi di febbraio e marzo 1949 coi confratelli.

La casa, spiritualmente ordinata, va riorganizzandosi anche materialmente in base a quanto si era stabilito in precedenza: cerchiamo le vie per attuarle in pieno.

Per l’Aspirantato si segua come principio (oltre quanto è possibile di quanto è prescritto dal regolamento per gli aspiranti) “sia la casa una casa salesiana perfetta – si eseguano per la loro formazione spirituale e scolastica quanto nel campo disciplinare è prescritto dai regolamenti (voti ed osservazioni – assistenza – conferenze – compagnie religiose – feste ben preparate, ecc.) – gli Insegnanti si sforzino di insegnare cristianamente”.

Molte di queste cose serviranno anche per i pagani, allievi della scuola.

Tutti portino in questo il loro volenteroso contributo, basato sulla cordiale carità, sull’aiuto vicendevole per riuscire allo scopo educativo, e sempre e tutto in base all’osservanza delle nostre regole, regolamenti e tradizioni.

Don V. Cimatti, sales.



Visita Miyazaki Hyuga / 1949-3-2 /


Visita canonica alla scuola salesiana di Miyazaki Hyuga



[2 marzo 1949]13


Le condizioni della guerra hanno impedito visite fatte colle modalità, pur essendosi virtualmente compiute nelle visite possibili, sia pur brevi fatte dall’Ispettore. Si suppliva con lettera.

Le perquisizioni, gli internamenti, gli sfollamenti, ecc., hanno fatto perdere molto materiale d’archivio, ecc.

Viaggi impediti per qualche anno impedirono all’Ispettore di recarsi fra i confratelli della missione. Agiva per lettera o per interposta persona.

La distruzione completa del Seminario portò ad un periodo di vita in baracche, cui colla tenacia dei confratelli, cogli aiuti dell’America e dei benefattori si sostituisce la prima costruzione del braccio laterale (Don Braggion – Aspirantato) e dell’edificio centrale ed aggiustamento (chiesa e saloncino – Don Figura) e l’approvazione ed inizio della Scuola media Hyuga (inferiore e superiore).

È chiuso così il periodo (si può dire decennale) della guerra culminante per noi nelle dolorose prove coll’Amministratore Apostolico Mons. Ideguchi.

Ricomincia il periodo di ricostruzione materiale e spirituale. Il Signore accresca in tutti i confratelli la fede, lo spirito di laboriosità e sacrificio proprio della nostra vita salesiana.



Visita Miyazaki Hyuga / 1949-3-2 /


Visita canonica all’Opera salesiana di Miyazaki Hyuga

[2 marzo 1949]


Dopo una breve visita al ritorno dall’Italia in occasione degli esercizi spirituali si radunarono tutti i direttori e capi residenza della missione.

L’Ispettore fece una visita a tutte le case, parlò ai singoli ed in sedute li informò tutti dei desiderata del Capitolo generale; e si rese conto delle necessità materiali e spirituali del momento, e per gli opportuni accordi per provvedervi.

Dal 15 Agosto al 15 settembre l’Ispettore rifece un sopralluogo alle singole case, parlando coi confratelli. Non fu ancora possibile fare la visita colle formalità prescritte, ma vi fu più che l’equipollente.

Disposizioni varie furono comunicate nelle circolari dell’Ispettore.

Per la Scuola Hyuga direttive speciali pel prossimo anno:


  1. Regolarizzare e chiarire la posizione delle autorità salesiane colle scolastiche.

  2. Dare chiaro impulso alla formazione cristiana degli allievi pagani (istruzione diretta, gruppi di studio, insegnamento ai cristiani, ecc.).

  3. Per assicurare l’avvenire della scuola, acquisto di terreni che permettano il disegno di un piano generale da attuarsi anno per anno collo svolgersi dei corsi.

  4. Ordinare (o bruciare l’inutile o vendere) al possibile ed utilizzare il materiale librario, in modo che la biblioteca ordinaria possa servire anche per le case della Provincia di Miyazaki. I libri bollati appartenenti ad altre case della Provincia si intendono devoluti a questo scopo.


[Don V. Cimatti, sales.]

3716 / Liviabella Leone / 1949-3-4 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 4 marzo 1949

Carissimo Don Liviabella,


Pare si riesca a combinare un concerto propaganda scuola per il prossimo 19 c. m. Avrei bisogno della cooperazione del nostro Don Martelli, che bisognerebbe fosse qui per il 18 per un po’ di prova.

È urgente che scriva e invii il nome dei pezzi che può cantare in italiano o in altre lingue, tanto di musica sacra che profana – canzoni – opere.

Prego Don Marega che venga in aiuto per la Messa del 19 – alla domenica (se non sarà troppo stanco) può trovarsi in sede.

Che della grazia…

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3717 / Ricaldone Pietro / 1949-3-8 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Miyazaki, 8 marzo 1949

Amat.mo e rev.mo Sig. Don Ricaldone,


Fu messa in vendita questa forma di lettera,14 che voglio usare per la prima volta per Lei.

Mentre pregavo mi venne questa idea che desidero subito manifestare. Pensiamo tutti noi che anche al Giappone – sia pure il più piccolo, il più lontano, e povero e salesianamente il più scalcinato (Lei ne sa chiaramente la causa) – il Signore a mezzo del nostro ben amato Rettor Maggiore concederà la visita attesa, desiderata, necessaria.

Col 28 Maggio c. a. cominciano le manifestazioni centenarie del primo arrivo di S. Francesco Saverio coll’arrivo di due grandi pellegrinaggi dall’America e dall’Australia a Nagasaki, e vaganti fino a Tokyo (i due punti dove si faranno grandi manifestazioni eucaristiche ed altre per 12 giorni, dopo di che i pellegrini ripartono) – viene la reliquia del braccio del Santo – il Santo Padre invia uno speciale Delegato. Pare che il pellegrinaggio passi anche per Oita, per la nostra povera Missione.

Ecco il nostro povero pensiero: ottima occasione per il Rev. Visitatore per vedere il movimento cattolico in Giappone – le attività della Nazione – le personalità, ecc.

Non si offenderanno i nostri cari Superiori: “Si conosce troppo poco questo povero e caro Paese”. Se la cosa è possibile, pare a noi tutti un’occasione che non verrà che fra cento anni. Che della grazia…

Al momento non ho notizie speciali da comunicare, se non che voglia aiutarmi colle sue preghiere, e preghiere speciali che contraccambio cotidie.

Un saluto speciale alla Mamma celeste e a Don Bosco.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3718 /

Manganelli Giulio / 1949-3-10 /


a Don Giulio Manganelli, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 10 marzo 1949

Carissimo D. Manganelli,


Novena di S. Giuseppe! Mi capisci… fuoco di preghiere, di azione e di vita interiore.

Qui tutti bene e al lavoro. Attendiamo il riconoscimento per il Ginnasio. Prega anche per questo. Sono sicuro che lavorerai per le vocazioni. Se trovi qualche buon aspirante… trovalo e invialo – trovane, inviane molti…

Cura la salute – ordine nel lavoro ed unione di cuore colla comunità salesiana anche se sei solo – buona stampa. Tutto per Lui, con Lui e in Lui.

Ossequi al buon Padre e ai tuoi allievi per cui prego cotidie affinché diventino ottimi sacerdoti.


Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

3719 / Bellido Modesto / 1949-3-11 /


a Don Modesto Bellido, Consigliere Generale per le missioni salesiane



Miyazaki, 11 marzo [1949]

Rev.mo Sig. Don Bellido,


Ecco i nostri amatissimi confratelli Don Barbaro e coad. Masiero che vengono per il loro turno di visite e di riposo.

Ottimi in omnibus li affido alla carità dei Superiori – ed espletate le loro pratiche veda di farli ritornare quanto citius.

I Superiori però dispongano liberamente in omnibus. Il nostro Don Frantzen pare vada migliorando, e quando sarà possibile partirà.

Preghi per noi e ci aiuti in omnibus che il Giappone ha bisogno di tutto e di tutti ed in modo speciale ne ha bisogno il

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3720 / Marega Mario / 1949-3-11 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 11 marzo 1949

Carissimo Don Marega,


S. E. Mons. Vescovo desidererebbe che il giorno 16 c. m. in occasione dell’andata di P. Bitter a Fukuoka, per definire i dati programmatici delle feste fosse presente anche il sottoscritto. Gli ho telegrafato che mi è impossibile e che avrei pregato qualcuno di Oita a voler partecipare.

Ti pregherei vivamente che tu o qualcuno da te delegato vada, così si può coordinare bene lo svolgersi delle manifestazioni. Se proprio non fosse possibile ti prego di far inviare a S. E. uno shirase [= avviso] sull’impossibilità anche per voi dell’andata.

Grazie del bel lavoro di propaganda saveriana, di cui si vedono già bei frutti. Non potendo far altro ti seguo colle preghiere.

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.

3721 / Circolare Salesiani / 1949-3-14 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 14 marzo 1949

Carissimi,


Un saluto cordiale e l’assicurazione del mio quotidiano ricordo di pensiero, di affetto e di preghiera per ognuno di voi. Sono sicuro di esserne caritatevolmente ricambiato.

È il momento in cui tutti, secondo le circostanze, lavorano attivamente e per la propaganda scolastica (e pare davvero che anche quest’anno il Signore ci benedica) e, specie, nelle parrocchie per la preparazione dei catecumeni e dei fedeli alla S. Pasqua. Non stanchiamoci di lavorare per questa istruzione religiosa. Penso che la grande ignoranza in materia sia una malattia grave anche in Giappone. Vi raccomando pure grande cura dei neofiti, se no corrono rischio di formare dei cristiani solo sulla carta.

A Miyazaki il 6 c. m. riuscì con piena soddisfazione dei nostri 4 parroci e dei giovani il tentativo di una riunione delle Associazioni Cattoliche giovanili maschili e femminili della Provincia di Miyazaki. Spero che il giornale cattolico ed il Karashidane ve ne daranno un’ampia relazione.

Si viene concretando un po’ dappertutto il programma particolareggiato delle feste centenarie di San Francesco Saverio. Mettiamoci volentieri a disposizione degli organizzatori qualora fossimo richiesti. Stabiliremo in seguito quanto potremo fare noi direttamente per queste feste, che debbono essere anche per noi e per tutti i nostri cristiani viva manifestazione di fede, di devozione e di propaganda cattolica per tutto il Giappone.

Non si riesce ancora a trovare una parte importante di una macchina fotografica d’ingrandimento che fu portata in Giappone al mio ritorno. Si tratta di un tubo con un piccolo braccio di ghisa e un filo di ferro che permette di alzare il braccio, a cui si può attaccare solo la Leica. Chi ne sapesse dare indicazioni e, non so per qual motivo, ne fosse in possesso, abbia la bontà di farli avere al nostro Don Marega subito.

Non dimentichiamo nelle preghiere i nostri cari ammalati e i nostri viaggiatori in andata e ritorno, e prossimamente l’andata di c. Barbaro e del Coad. Masiero.

Pregate per il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3722 / Grigoletto Giuseppe / 1949-3-14 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice


Miyazaki, 14 marzo 1949

Carissimo Don Grigoletto,


Come vedi il G. viene anche facilitando la posta coll’introduzione di questo nuovo modello di lettera che permette di scrivere con più facilità e prestezza (e della roba se ne può scrivere…).

Ed in primis buon S. Giuseppe. Puoi contare sulle preghiere di tante anime, che se non ti conoscono di faccia, sanno il nome e il tuo lavoro per loro.

Che cosa deve dirti questo povero uomo? Grazie. Grazie per te e per le tue intenzioni. Il premio te lo darà il Signore a suo tempo.

Sono o saranno prossimi in Italia vari dei nostri di cui ti puoi servire per eventuali invii. Devono ritornare Don Braggion, Don Cecchetti, Coad. Guaschino, poi Don Manganelli e Coad. Rosso, poi arriveranno ora Don Tassinari, Don Crevacore, partono a giorni Don Barbaro e Coad. Masiero. Ti arriverà qualche cosa, fa’ quel che credi. Non posso ancora accontentarti in minerali. Sai anche tu che in materia è difficile fare per interposta persona: ma verrà anche quello.

Sto nei momenti liberi determinando un po’ di piante, ma e per mancanza di libri e più di scienza, e per quei benedetti sinonimi non si è sempre nella possibilità di vederci chiaro: quindi ci saranno sempre dubbi e lacune.

Qui al solito: non manca lavoro, case piene, molti catecumeni, mancano braccia e avrei bisogno di molte teste.

Che cosa riusciremo a concludere il 1° 25° della nostra entrata in Giappone? Lo sa il Signore. Adesso c’è in aria Osaka (già acquistato il terreno) e tante altre cose bollono in pentola…

Che S. Giuseppe ci aiuti. Quid dicam? Per me tutto serve e quindi libri, biancheria, cancelleria, roba di chiesa, ecc. tutto è utile.

Agli indimenticabili amici di Tolmezzo ossequi e assicurazione di imperituro ricordo di pensiero, di affetto riconoscente e di preghiera. Arrepta occasione assicura benefattori e amici e simpatizzanti del nostro continuo ricordo.

Si è in moto per le feste centenarie di S. Francesco Saverio, vi è il Delegato del Papa Card. Mooney; portano il braccio del Santo, verranno pure duemila pellegrini dall’estero, grandi manifestazioni a Nagasaki e a Tokyo dove si può far muovere un po’ di masse di cristiani. Si iniziano al 29 maggio. Pensiamo [che] tutto possa servire alla gloria di Dio e salute delle anime. Dunque, caro Don Giuseppe, allegro, buono e laborioso e preghiamo sempre ad invicem. Saluta omnes.


Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3723 / Conte Giovanna F.M.A. / 1949-3-15 /


a Suor Giovanna Conte, missionaria e Direttrice in Giappone



Miyazaki, 15 marzo 1949

Rev. Suor Giovanna,


A lei e alle sue allodole (spero siano spiritualmente tali… Capite? Che cosa è l’allodola…). Dunque a voi tutte buon S. Giuseppe, e pregatelo che mi consigli di fermarmi anche a Shizuoka al ritorno a Tokyo, alla fin del mese.

Oh, finora, davvero, shitsurei bakari, gobusata bakari… (solo sgarbatezze…) Non mi sono fatto vivo…. Chissà che penitenza mi darete! Comunque vi ricordo sempre. Per prepararci bene alla Pasqua cerchiamo di rinnovarci nello spirito di fede, anche con un più nutrito studio della religione e col custodire, difendere e far crescere sempre più Gesù e sempre come le allodole più in alto, uniti a Dio, nelle parole, nei pensieri e nelle azioni.

Preghiamo ad invicem sempre.

Vi benedico nel Signore.

Don V. Cimatti, sales.

3724 / Zerbino Pietro / 1949-3-21 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Miyazaki, 21 marzo 1949

Carissimo Don Pietro,


Grazie delle tue varie comunicazioni e di quanto sempre fai per noi. Approfitto della tua carità anche se non sei più nel dicastero missioni: vuol dire che il mio debito di riconoscenza verso di te va crescendo; mio dovere di pagarti, o meglio guadagno crescente tuo nel Signore. Te beato!


  1. Un po’ di posta.

  2. Altro verrà per quelli che vengono – li rivolgo a te, e tu smista quanto ti danno.

  3. Godo dei miracoli del Rev. Sig. Don Giraudi e delle note che prende il tuo principale: saranno tema di lieta conversazione in refettorio.

  4. Prego per il Sig. Piani e per il tuo zio.

  5. Colgo l’occasione per anticiparti gli auguri pasquali, e ti prego di estenderli a quanti lavorano per la missione – all’ufficio del Sig. Aprili – alla Portineria – a Don Osenga e compagni (al barbone – allo zoppetto che mi aiutava a fare i pacchi) a Giov. Mission. e al Bollett. Sales. – a Don Pellegrini, e alla segreteria. Un pugno al Sig. Luigi… E a chi vuoi “segno di affetto”.

  6. Domanda al mio carissimo Don Garro se gli sono pervenuti miei appunti per la biografia di Don Arri (se non li utilizza abbia la bontà di rinviarmeli).


All’occasione buone feste al Sig. Ponte e al Sig. Maffei, al tuo Secondo, e a te un grande abbraccio dal

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3725 / Circolare Salesiani / 1949-3-24 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 24 gennaio 1949

Carissimi confratelli,


Se il Signore vorrà, inizio con brevi soste (Fukuoka, Osaka, Shizuoka) il mio ritorno. Confido assai nelle vostre preghiere per il buon esito di varie pratiche in corso.

In Missione tutti i confratelli, grazie a Dio, in buona salute; sono in pieno lavoro con vero spirito di zelo, di pietà religiosa e grande sacrificio.

Le opere in piena efficienza e assai ben volute dalle autorità e dalle popolazioni. Don Antolin ha allargato i confini con l’acquisto di terreno davanti alla Missione.

Don Lorenzi sta costruendo la chiesa. Quelli di Beppu e Don Roncato si danno attorno per farne una migliore. Non parlo di Osada e di Miyazaki scuola, che ormai non sa più dove collocare i numerosi allievi.15 Oita sta certo preparando delle grandi sorprese. Deo gratias!

A mantenerci tutti in questo spirito di pietà, di lavoro e di sacrificio ho raccomandato a tutti (e passo anche a voi la raccomandazione, perché anche voi siete missionari salesiani in Giappone) quanto segue:


  1. Rileggere con frequenza e praticare i ricordi di Don Bosco ai missionari.

  2. Non desistere mai da questo spirito di pietà, di lavoro e di sacrificio, che è la conditio sine qua non a che il bene che facciamo si mantenga e si moltiplichi – e fate in modo che si veda e conosca quanto facciamo: vi gioverà la propaganda stampa (giornali, Tosei, relazioni e foto al nostro delegato stampa, ecc.).

  3. Moltiplicare il lavoro per la gioventù (è la fonte delle vocazioni) ed il lavoro nelle opere di carità, secondo la possibilità.

  4. Vis unita fortior in charitate, quae est vinculum perfectionis.


Spero presto rivedervi. Sempre uniti nel Signore.

Vostro

Don V. Cimatti, sales.

3726 / Circolare Salesiani / 1949-3-24 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



24 marzo 1949

Carissimi confratelli [missionari],


Richiami urgenti e impegni sopraggiunti, mi obbligano di tralasciare ancora un saluto che avevo promesso nel ritorno a Oita, Beppu, Nakatsu e Osada.

Se al Signore piacerà, conto di essere tra di voi nel mese di Giugno, epoca dei resoconti missionari alla S. Sede e alla nostra Società.

Non posso però fare a meno di ringraziarvi del bell’esempio di pietà religiosa, di lavoro zelante e di sacrificio, che ho constatato dappertutto.

Oso concretare in alcune raccomandazioni quanto servirà a mantenervi in questo spirito e a renderlo sempre più fruttuoso:


  1. Rileggiamo con frequenza e cerchiamo di praticare bene i consigli di Don Bosco ai Missionari (Cfr. Regol.).

  2. Non desistiamo dalla pietà, dal lavoro, dal sacrificio nell’esecuzione del nostro dovere: è la condizione sine qua non per poter aumentare il bene.

  3. E che si veda e sia noto questo spirito animatore del vostro dovere. Vi aiuterà la propaganda stampa (giornale, Tosei News, relazioni, foto all’incaricato stampa, ecc.).

  4. Moltiplicate nelle forme a voi possibili il lavoro per la gioventù cristiana e non cristiana; questa la base dell’assestamento presente e futuro della nostra missione ed è la fonte per le vocazioni.

  5. Moltiplicate il lavoro di carità nelle forme a voi possibili (visite alle famiglie, ospedali, collocamento al lavoro, ecc.). Bisogna che riusciamo ad istituire in ogni nostra residenza missionaria ed istituzione le Conferenze di S. Vincenzo de Paoli, anche se assai in piccolo: pochi, ma buoni!

  6. Vis unita fortior. Siate fedeli alle vostre riunioni mensili. Scambiatevi fraternamente idee, esperienze, risultati; aiutatevi anche caritatevolmente in materialibus et in spiritualibus; e poi preghiamo sempre ad invicem e molto.


Appena si saprà qualche cosa di concreto per le feste Saveriane sarà comunicato.

Vi ricorda sempre il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.




Breve notiziario.


I Superiori bene. Il Rettor Maggiore lavora intensamente; in questi giorni ha finito una bellissima e lunga circolare sopra la Devozione a Maria Ausiliatrice.

Don Candela in visita nel Belgio e nell’Olanda. Don Fedrigotti in Germania e in Austria.

Mons. Coppo morì quasi improvvisamente a Ivrea il 28/12/1948.

Don Lucchesi, direttore Oratorio festivo a Macerata ad annum.

Per ora né notizie né assicurazioni della venuta di altri.

3727 / Bernardi Angelo / 1949-3-25 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



25 marzo 1949

Carissimo Don Bernardi,


Ti prego di distribuire le accluse. I soldi sono per Don Lorenzi (Messe mese di Marzo).

Lascio in deposito 8 man che il “Charitas no sono” non può dare subito, ma che riceverai. Prima di Pasqua mi scriverai se… Fra una decina di giorni domanda a Don Antonio; se possono dare qualche cosa – se non possono, mi scriverai.

Allegro, buono e laborioso e preghiamo.

Da Fukuoka spero scriverti per quanto mi ha richiesto. Prega per il


Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Desidererei che invitaste come prima Don Mukai alle adunanze: le questioni salesiane trattatele a parte – è utile anche per le feste: è il modo di fargli del bene, e farà del bene anche a noi.

3728 / Liviabella Leone / 1949-3-26 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 26 marzo 1949

Carissimo Don Leone,


Sempre graditissime le tue, cui rispondo summatim.


  1. Per gli esercizi spirituali non saprei che suggerirti, perché siamo in quaresima e sono tutti impegnati per la preparazione pasquale. E d’altra parte dipende dalla data dei medesimi. La più pratica è fare sodan [abboccarti] coi singoli che ti paressero utili allo scopo. Niente di male pulsare ad januam Episcopi.

  2. Oh, le buone suore del Charitas! Deo gratias: ma fu apposta, quando si ruppe il contratto, la proibizione della regola che vieta se non vi è annessa un’opera. Quindi non se ne farà nulla di nulla… Almeno per ora.

  3. Per l’altra questione, il bravo Don Martelli (pur essendo pronto al sacrificio) ha buone ragioni per… In necessitatibus farà bene altrove. Dunque calmi, ché siete tutti brava e santa gente. Allegri e al lavoro per – con – il Signore.

  4. Quanto all’aiuto che implori se l’avessi, te lo darei. Se tu ne avessi in più, te lo domanderei per me. Forse sarò nella necessità di domandarti uno, perché difficilmente potrò riempire i vuoti lasciati dai partenti… Che non ritornano col diretto… Quelli da riempire per l’accresciuto lavoro.

  5. Per la stampa dei 12 voll. vite di santi bisogna assicurarsi sulla possibilità (diritti d’autore, ecc.). Non potresti scrivere due parole o a Don Barbaro (hai poi formulato quel caso?) o a Don Mantegazza?


Dunque, vecchio mio, coraggio; preghiamo a vicenda e che il Signore ce la mandi buona nel bel mese del suo S. Giuseppe.

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.

3729 / Marega Mario /1949-3-26 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Fukuoka, 26 marzo 1949

Carissimo Don Marega,


Fra le non poche cose da trattare con S. E. vi fu anche l’argomento di Oita in relazione alle manifestazioni Saveriane.

A che punto siano le trattative Missione-Provincia e Città per tali manifestazioni lo sapete voi, e fate in modo di comunicarle e alle case e a S. E.

A Fukuoka – se eseguono il programma già concordato – faranno delle cose meravigliose.

S. Ecc. è di parere che tu, attendendo alle manifestazioni di carattere storico-artistico-civile, ecc. dia la responsabilità dell’intesa colle autorità civili per la parte religiosa a Don Moro, come parroco: penso anch’io sia utile e doveroso fare così.

Vedete dunque di sapere presto dire nelle linee generali almeno quanto si è combinato, affinché per tempo anche gli altri missionari possano concorrere, partecipare e fare propaganda presso i cristiani.

Preghiamo ad invicem.

Tuo

Don V. Cimatti

3730 / Nishimura Giovanni / 1949-3-27 /


a Don Giovanni Nishimura, Parroco di Sekime



Shizuoka, 27 marzo 1949

Pater dulcissime1,


Sono arrivato sano e salvo a Shizuoka. Dal profondo del cuore la ringrazio per le delicatezze, per la carità e per i vari segni.

Non potendo far altro, come ringraziamento offro le mie preghiere.

Anche se è un po’ presto le faccio i miei auguri di Buone feste pasquali. Sia le nostre anime che quelle che a noi sono affidate possano fare una perfetta Pasqua di risurrezione!

Ossequi al P. Antonio, al seminarista e alla persona di servizio. Preghiamo a vicenda. E Lei veda di guarire presto: in questo tempo bisogna pregare assai per la gloria di Dio e per le anime…

Addictissimus in Domino:


Don V. Cimatti, sales.

3731 / Shibayama Teresina F.M.A. / 1949-3-27 /


a Suor Teresina Shibayama, Figlia di Maria Ausiliatrice



27 marzo 1949


Il principio cristiano, base di tutto l’insegnamento di Gesù, e base pure di tutto il nostro sistema educativo: la carità, amor di Dio e amor del prossimo.

Siamo invece naturalmente portati all’amor di noi, del proprio IO. Se dalla parola DIO si toglie D rimane l’io, ed è proprio così quando dimentichiamo LUI.

L’esercizio più facile per riuscire a vincere i difetti di pensiero, di parole e di azione, e per riuscire a dominare il proprio io, non è che sostituire ogni volta [= tabigoto ni] al pensiero, alla parola, all’azione di carità imperfetta, un pensiero, una parola, un’azione di carità… Ogni volta… Come si impara a leggere e a scrivere leggendo e scrivendo, s’impara la carità, pensando bene di tutti, parlando bene di tutti, facendo del bene a tutti.16

Don V. Cimatti



3732 / Circolare Salesiani / 1949-4-1 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 1 aprile 1949

Carissimi confratelli,


Nell’approssimarsi delle feste pasquali vorrei essere fra i primi nell’inviarvi i più sentiti auguri di buone feste, con le ripetute assicurazioni di continuo ricordo e specialmente di preghiere. Accettateli come vengono da questo povero cuore che desidera solamente il vostro bene materiale e spirituale.

All’occasione permettete un fraterno ricordo che vorrei [che] tutti offrissimo al Signore in questa bella occasione. Mi sono tante volte domandato e mi domando con frequenza: che cosa è che il Signore vuole da noi? Che cosa è che gli può far piacere ed attirare sempre più le sue benedizioni su di noi e sulle nostre opere?

Come risultato della mia ultima visita posso dire che in tante cose (sia pure di non grande entità) abbiamo da migliorare assai. Ci siamo detto vicendevolmente quanto era necessario, e sono più che certo che ci sforzeremo di metterlo in pratica. Eccovi il regalo di Pasqua che vi propongo di fare al Signore, sia regalo personale che collettivo.

Prendiamo tutti in mano le nostre Regole, leggiamo con calma ed esaminiamoci sui punti regolamentari degli uffici a noi affidati, e dove troviamo da correggere e migliorare, correggiamo e miglioriamo.

Con questo mezzo semplicissimo vi assicuro che porremo riparo a tanti inconvenienti disciplinari nostri e degli allievi.

La fede, la fedeltà, la fiducia incondizionata, l’esecuzione delle nostre regole, regolamenti e tradizioni sono mezzi infallibili per raggiungere lo scopo educativo nei nostri allievi e la nostra perfezione.

Penso che tutti siate del medesimo pensiero e vi unirete tutti al vostro povero Ispettore nel preparare questo bel regalo a GESÙ, che deve risorgere efficacemente anche in noi.

E preghiamo sempre vicendevolmente.

Vostro nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3733 / Marega Mario / 1949-4-3 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 3 aprile 1949

Carissimo,


Grazie del tuo letterone. Per il rendiconto dei tuoi, forse attenderanno che tu li chiami: un invito per parte tua non è certo difficile, così tutti fate il vostro dovere.

Per il resto fa quello che puoi e quello che sai affinché anche dal punto di vista religioso tutto vada bene.

Che i confratelli abbiano la possibilità di quel tanto di vita comune che permetta di compiere i doveri prescritti – possibilità di apostolato, penso lo hanno, come anche la possibilità di quanto sopra.

Mi informerò di P. Bitter e lo illuminerò. Per le altre notizie terrò conto di quanto mi dici. E preghiamo ad invicem.

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.



Non dimenticare il materiale per la memoria sul Giappone per il 25°.

3734 / Dell’Angela Stefano / 1949-4-5 /

a Don Stefano Dell’Angela, missionario salesiano in Giappone



5 aprile [1949]

Carissimo,


Auguri pasquali con molte preghiere e auguri da parte di tutti. Conto sulla tua promessa. Essendo tu molto occupato, quando non puoi trovare altro, anche solo alcuni spunti sono utili.

Ci fosse poi qualche cosa per un tre o 4 pagine formato Letture cattoliche sarebbe l’ideale.

Allegro – tutto con, in, per Lui nostra vita e amore e per Lei nostra Maestra e Madre.


Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3735 / Grigoletto Giuseppe / 1949-4-6 /


a Don Giuseppe Grogoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 6 aprile 1949

Carissimo Don Grigoletto,


Approfitto della nuova forma di lettera per inviarti notizie e rispondere alle tue ultime due, cui ho già in parte risposto precedentemente. Mi domandi dove è il mio deposito… Mi meraviglio che il Sig. Don Giraudi dica di ignorarlo: il Conto Corrente è presso i Superiori (ufficio Don Tranquillo). Ad ogni modo vedi tu per le immaginette del volto santo: facevo anch’io l’ordinazione e per avere le immagini e per aiutare in qualche modo il Sig. Brunner.

In relazione al sottoscritto, tieni sempre questo criterio: “Domando… Ottengo quello che si può e desidero che nessuno entri nella minima ansietà se non riesco nell’intento… E tanto meno, come fa un certo Don Zuca baruca, che ci debba entrar di mezzo la salute o danno personale, ecc. ecc.”.

Grazie del nome dei nuovi e vecchi benefattori… Vorrei scrivere a tutti, ma la irregolarità della posta mi fa sospendere per evitare spreco di posta o di cose che si potrebbero inviare.

Come già ti scrissi, per materiale da te desiderato, mi trovo anch’io su per giù nelle tue condizioni: avrei bisogno di muovermi e fare delle scorribande, perché è difficile pensare che trovi uno che si impegni specialmente in materia.

Ho ricevuto in questi giorni lettera della sorella di Don Scrazzolo che lamenta che il fratello non scrive. Ho inviato subito l’ordine a Don Gino, ma intanto tu assicurala che il fratello sta assai bene in salute ed è in pieno lavoro. Non so se lui sia informato delle Messe Gregoriane e della borsa: lo informo e disporrò per la celebrazione e per la borsa. Non è difficile dare di tanto in tanto notizie, come dici tu. Desidererei dunque anche da te una parola di assicurazione al riguardo (Messa e borsa) per dar corso alla pratica. Se Don Gino mi risponderà che non ha avuto notizie, passo senz’altro a far celebrare le Ss. Messe. E tu usa pure il denaro.

Se riesci presso Mons. Nigris fa’ pure secondo che pensi… Di qui non saprei come fare ad inviarti quanto mi domandi.

Ho sott’occhi tanti cari nomi, ognuno dei quali esigerebbe, e penso sarebbe gradita, una risposta di ringraziamento. Tenterò di fare poco a poco: se tu mi potessi suggerire un modo che fosse gradito e facile per dire a tutti il mio grazie e l’assicurazione delle nostre preghiere, ti direi un bel grazie.

Il Signore ti rimeriti di tutto. Qui si lavora a tutto spiano in tutti i sensi, non mancano le croci di ogni genere, ed anche questo è un segno della predilezione del Signore.

Non dimenticare di salutarmi tutti e singoli di Tolmezzo, in casa dal Direttore all’ultimo uomo di servizio, e fuori, all’occasione tanti amici…

A tutti la buona e santa Pasqua.

Un abbraccio e benedizione dal

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3736 / Marega Mario / 1949-4-8 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 8 aprile 1949

Carissimo Don Marega,


Buone feste a te e ai tuoi.


  1. Penso che verrete concretando qualche bel programma colle autorità locali in occasione delle feste centenarie. Già scrissi che, quando si sarà stabilito, lo facciate pervenire alle singole residenze e cose nostre e agli istituti e associazioni religiose della Prefettura ed anche al sottoscritto.

  2. Non bisogna dimenticare Usuki. Ti prego di aiutare il nostro Scrazzolo (che è incaricato, se non erro, di quella zona) per poter stabilirsi in sede. Sua Eccellenza lo desidera e consiglia:


    1. Di stabilirsi al 2° piano.

    2. Erigere la croce sull’edificio e mettere alla porta dell’entrata l’iscrizione (Missione Cattolica). Ne scrivo anche a Lui.


E prega per il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3737 / Bernardi Angelo / 1949-4-10 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



10 aprile 1949

Carissimo Don Bernardi,


Come da tua lettera, penso che sarai in grado di pagare il mensile ai missionari: tu devi avere i dati precedenti (me li avevi dati ma ora non li ho presenti) e controllare se marzo fu pagato da me a tutti. Se no, paga subito anche Aprile – mi darai poi conto.

Di nuovo buona e santa Pasqua.

Tuo

Don V. Cimatti



Per le Messe raccogli i numeri e mandami (avendo elemosine di vario genere).

3738 / Liviabella Leone / 1949-4-10 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



10 aprile 1949

Carissimo Don Leone,


Domani è il tuo giorno onomastico – ti abbiamo ricordato e ricorderemo. Che cosa ti posso augurare? Che sii un buon prete e buon salesiano sempre di più, come Don Bosco.

Grazie degli auguri e delle preghiere per S. Vincenzo.


  1. Per la Chiesa vedi lettera – ed ho spiegato a voce. Buona l’idea dell’interrato, ma attenti all’umido – informatevi e potendo visitate opere del genere.

  2. Per la missione di Morie e Kitsuki è da anni che si dibatte la questione. Non ci sono per ora che queste soluzioni (non potendosi avere uno sul posto):


    1. Cercare una camera di fitto per radunanze di studio in cui ci si va periodicamente.

    2. O andare di tanto in tanto a dir Messa in casa di qualche cristiano, cercando di tenere uniti con lettera, giornaletto, ecc. Anche S.E. era di parere di lasciare Morie.


  1. Deo gratias per l’invio del bravo giovane a Miyazaki – e per il bene spirituale per gli esercizi e per i catechismi.

  2. Per le pratiche di pietà le regole parlano chiaramente quando non possiamo farle – idem per il breviario. Hai le facoltà ed anche ci siamo intesi oralmente. Fate quanto potete per la vita comune.

  3. Per privilegio può dare il giovedì santo la Messa (con distribuzione di Comunione) alle due cappelle delle Figlie di Maria A.


Mi pare così di aver risposto a tutto. Prega sempre pel

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3739 / Liviabella Leone / 1949-4-10 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



[10 aprile 1949]

Carissimo,


Come vedi ti invio il nostro bravo Don Acerbi, affinché lo avvii alle vie dell’apostolato incaricandolo di quello che credi utile per Lui e per la Missione. Sano (è un po’ duro d’orecchio da una parte, ma sente), buono in omnibus, non parla bene, ma sa l’inglese… Abile pollaiolo e agricolo. Non ha ancora l’esame di confessione, ma è autorizzato a confessare e predicare. Altre notizie le darà il direttore. Ha sorelle e parenti fra le Figlie di Maria A. Penso però di prenderti uno degli altri due, penso Don Martelli: ma tu e lui riceverete ordini, attendo risposte.

Per l’aiuto del centro, bisogna che mi dia in mano il preventivo, almeno generale da far vedere ai colleghi, e interessarli. Non si potrà far molto perché c’è tanta carne in pentola… che è una faccenda. Entro il mese c’è da tirar fuori 4 [forse 4 milioni]: è in costruzione Meguro, per fortuna la Scuola [Ikuei] non domanda troppo – urge per Miyazaki… Anche là…

Ad ogni modo se il Signore vuole le opere, dà certo i mezzi. Dunque fa così… E spero, anzi sono certo, che Don Bovio si muoverà.

Se riuscissi ad aprire il cuore di Don Margiaria (anche a prestito) penso che…

Non ti ho informato di alcuni cambi di personale, dovuti fare per mettere a posto questi nuovi preti – e causati anche dalla partenza di Don De Kruyf e per aiutare lo studentato.

Novità speciali non ne ho. Le pratiche americane per la chiesa tua finora nulla, ma spero che la Procura di New York farà (è la prima domanda che riceve, e voglio sperare si farà onore) – se no non c’è che da scrivere a Torino: “in che modo ci aiutino le Procure”.

E prega per me. Ora il massimo mio lavoro, oltre l’Ispettoria, è prepararmi ad una buona morte, cui vado certo avvicinandomi più di voi che siete più giovani.

E prega per me.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3740 / Figura Giuseppe / 1949-4-11 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 11 aprile 1949

Carissimo Don Figura,


Finalmente posso mandare l’aiuto promesso per l’inglese, ed al momento non mi è possibile venire in aiuto in altra maniera, dato scombussolamento di piani impensati. Deo gratias per le notizie della scuola. Scrivo per varie cose a Don Tassan e speriamo di riuscire bene in tutto: è un momento in cui domando a tutti i confratelli dei veri sacrifici nell’attesa di poter presto venirvi in aiuto più efficace.

Lei cerchi di mantenersi in calma, lavorando con ordine e più con preghiera e fede. Utilizzate il bravo Maestro anche in uffici di casa, di provveditore, ecc. e specialmente unitevi insieme per ottenere una buona formazione degli aspiranti, una buona vita cristiana nei neofiti – ed un buon avviamento agli altri. Il lavoro e la preghiera e l’osservanza della regola nei particolari educativi (insegnamento cristiano, riunioni settimanali e mensili, conferenze, compagnie, ecc.) vi aiuteranno.

Lei insista con calma cercando che siano messe in pratica tutte, e ne vedrete tutti i vantaggi. Faccia funzionare il Capitolo secondo le regole e vedrà che tutto andrà meglio.

Per la parte materiale, ho trasmesso a Don Bovio che invierà telegraficamente (vaglia telegrafico) il richiesto, ed a cui ho dato per altro, affinché si cominci a realizzare il piano stabilito, di cui andrebbe bene inviasse copia (ad occasionem).

Coraggio, mio Don Giuseppe: condisca la sua attività con la preghiera, così lavorerete in due, Gesù e Lei.

Si serva pure, se crede, di quanto ho scritto per pensieri di conferenza o consigli ai confratelli e preghiamo affinché il Signore mi venga in aiuto per provvedere ad un efficace aiuto di personale e di mezzi al più presto.

Mi saluti tutti e singoli; le feste di Pasqua ci rinnovino tutti in omnibus.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.



Grazie di cuore degli auguri onomastici: vi ricambio con preghiere.

3741 / Zerbino Pietro / 1949-4-12 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 12 aprile 1949

Carissimo Don Pietro,


Al solito un po’ di posta… E prima di tutto buone e sante feste… Anche al tuo amabile padrone che penso tornato… E così ai Superiori, avendo occasione di vederli.

Nel desiderio che questa parta in fretta per ora stop.

Sempre ricordo indimenticabile di preghiere, affetto riconoscente per quanto fai per noi, ricompensa immensa dal Signore.

Un bacio per me alla Mamma e a Don Bosco. Saluti ai vicini: Don Pellegrino, Don Osenga, Aprili, Da Roit e vicini fino a Don Tranquillo; poi Don Ceria, Rufillo e Comm. Caccia, Don Lasagna.

Al caro mio Don Pavese assicura che ho ricevuto in perfetto ordine e senza difficoltà quanto la sua carità ha inviato.

A te un lungo abbraccio, la benedizione di Maria e preghiere speciali. Quando sarò in Paradiso vedrai che qualche cosa di più farò per te.

Allegro e sempre unito al Signore, come tenta di fare il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3742 / Liviabella Leone / 1949-4-12 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 12 aprile 1949

Carissimo Don Liviabella,


Come ti dissi ho bisogno al più presto [di] Don Martelli per Kofu. Vedi di provvedere pur comprendendo il grave sacrificio per Lui e per te. Mah! Che ci aiuti il Signore in tutto.


Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3743 / Circolare Salesiani / 1949-4-18 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 18 aprile 1949

Carissimi confratelli,


Desidererei esprimervi il mio più vivo ringraziamento per quanto tutti avete fatto per prepararvi degnamente e per preparare tutti i vostri alle belle feste di Pasqua.

Lavoro individuale per la propria anima, catechismi parrocchiali, mute di esercizi spirituali, propaganda stampa, preparazione ai catecumeni ecc., tutto avete sperimentato per riuscire nella santa impresa. Deo gratias.

Ed ora bisogna che ci impegnamo in altri due lavori importanti:


  1. Mantenere per noi e per i nostri dipendenti i frutti ottenuti in queste sante feste.

  2. Prepararci bene per iniziare il mese dell’Ausiliatrice nostra (23 c. m.) e concretare la nostra partecipazione alle feste centenarie di S. Francesco Saverio. Siamo stimolati alla prima manifestazione e dall’amore che tutti nutriamo verso la Madre nostra Ausiliatrice, e dalle speciali insistenze del nostro Rettor Maggiore – sia colla strenna annuale e più colla recente circolare: “La nostra devozione a Maria A.”. Facciamone attenta lettura e sforziamoci di mettere in esecuzione quanto ci viene suggerito, e certamente riusciremo a prepararci bene alla festa, e propagheremo salesianamente tale devozione anche in tutto il Giappone. L’assemblea generale degli Ecc.mi Ordinari giapponesi si riserva di presentare in blocco al S. Padre la nostra supplica per l’estensione della Festa di Maria A. a tutta la Chiesa nella prossima adunanza generale, o forse chiederanno di inserirla senz’altro nell’Ordo generale del Giappone.


Dai confratelli di Oita si stanno facendo gli approcci per determinare il programma specificato al passaggio dei pellegrini per Oita, segnalato per il primo Giugno. Se ne darà la tempestiva comunicazione. Siccome però le manifestazioni si protrarranno anche finito il pellegrinaggio, così andrà bene che da tutti si studi la maniera di sfruttare santamente per il bene questa data in ognuna delle nostre opere nel tempo e nelle modalità che credete utili.

I confratelli Don Acerbi, Don Petracco e Don Secchi sono stati rispettivamente designati a Beppu, alla Scuola Professionale e Miyazaki Scuola.

Buone le notizie dei nostri confratelli in Italia. La malattia del nostro Don Crevacore fu definita una flebite: è in cura e sensibilmente migliora. Non so dirvi nulla del ritorno. Nelle vostre preghiere non dimenticate loro e il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3744 / Figura Giuseppe / 1949-4-18 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 18 aprile 1949

Carissimo Don Figura,


Ricevo plico di sue carissime lettere. La posta le consegna quando può, anche se sono espressi.

Quindi non è possibile rispondere colla velocità da Voi e dal sottoscritto desiderata. Se quelli che dovevano trovarsi in sede si fossero sbrigati un po’ più in fretta, avrebbe potuto ricevere altri schiarimenti: ma mi si dice che non fu possibile fare più in fretta di così perché l’Ispettore è andato troppo adagio… Mea culpa, e… Avanti.

Rispondo ordinatamente alle sue:


  1. Spero che Don Bovio avrà fatto il suo dovere: in caso mi telegrafi.

  2. Spero che il bravo Secchi sia arrivato, e, come le scrissi, per il momento non posso aiutare in altro per il personale.

  3. Per la costruzione veda di presentare al Consiglio il piano generale e quanto sarebbe necessario iniziare col preventivo relativo della parte da iniziarsi. E si farà tutto il possibile per aiutare, ma non si può lavorare in aria e senza avere i preventivi, perché anche il centro ha da sudare per… Per muoversi bisogna sapere…

  4. Passo d’urgenza a Don Bovio la questione del Remmei [= Comitato Cattolico] perché non so se ci siano altri che sono della partita. Potrò prima sentire Don Albino e Don Romani.

  5. Idem sento il parere del Cons. per la villa di cui mi era stato parlato quando ero a Miyazaki. E quanto citius darò la risposta.


Risposto così alle sue due di prima (9-10 c. m.) passo a quella dell’11.

Date le condizioni di fatto, è naturale che non potete lavorare con tranquillità e in piena armonia. Sono incompatibilità di carattere.

Ho detto del confratello del lavoro fatto, tutti vi siete sacrificati, chi per una parte, chi per l’altra, ed è innegabile che anche il bravo Don Tassan ha fatto la sua parte per l’organizzazione della scuola – ed i fatti lo dimostrano e la Congregazione non può non dimostrargli riconoscenza.

Non so ancora indicare con precisione il suo avvenire, ad ogni modo ritorna per fare la consegna di tutto.

Come avevo proposto in mia, Lei sostituisca in tutto: resterà a fare la pratica per la nomina ufficiale (perché il sottoscritto intendeva rinunciare).

Lei potrà intendersi per le modalità da compiersi. Con telegramma avviserò, penso fra un paio di giorni, non potendo al momento abboccarmi con nessuno dei miei consiglieri, salvo Don Romani.

E preghiamo che anche questa disposizione sia conforme al bene delle anime e alla S. Volontà di Dio.

Grazie degli auguri di Pasqua: ricordo cotidie tutti, ed anche voi pregate per me. Ossequi agli insegnanti e allievi.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3745 / Liviabella Leone / 1949-4-18 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 18 aprile 1949

Carissimo Don Leone,

Ricevo tutti i tuoi incartamenti e mi do premura per darvi evasione al più presto.


  1. Per la lettera di Propaganda Fide è naturale che risponda così; è lo stile di curia. So che S. E. ha firmato domanda di Oita per sussidio – è Lui che in caso è riconosciuto. Il sottoscritto non ha voce in Capitolo a Roma per queste faccende – salesianamente devono essere presentate dai superiori di Torino.

  2. Attendo anch’io effetto di pratiche fatte in America per lo scopo. Hai provato presso Mons. Lane? Penso che ti ascolterebbe, forse anche con Ss. Messe. Potresti suggerire [che] inviasse al nostro Don Tozzi, da mettersi sul conto corrente del sottoscritto… Al momento non saprei suggerirti altro.

  3. Consegno e quantum fieri potest insisto presso Don Margiaria. In necessitatibus non devi temere di lasciare le Figlie di Maria A. o altre comunità senza servizio, pur essendo chiaro l’aiutarle quando e per quanto si può.


Intanto cerca di guidare e formare all’apostolato il nostro Don Acerbi, spero e penso che farà bene.

Grazie degli auguri di Pasqua che contraccambio a nome di tutti.

Coraggio, Don Leone carissimo; è anche omaggio certo graditissimo a Maria A. quello a cui ti accingi – ed una forma pratica di adempiere la strenna dataci per questo anno dal nostro Venerato Rettor Maggiore. Quanto più saremo buoni (è la prima condizione per l’esaudimento delle nostre preghiere), più il Signore ci aiuterà.

Ossequi a tutti dal

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3746 / Conte Giovanna F.M.A. / 1949-4-18 /


a Suor Giovanna Conte, Direttrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



Tokyo, 18 aprile 1949

Rev. Madre Giovanna,


Grazie degli auguri pasquali – delle preghiere che contraccambio di cuore cotidie. Deo gratias per il bell’inizio.

Penso che anche voi in questo anno avete per strenna la devozione a Maria A., non dimenticate che il 23 c. m. si inizia il bel mese della Mamma. Vedete di iniziarlo, continuarlo bene sotto tutti gli aspetti.

Il mezzo migliore è conoscere, amare, imitare, far conoscere Maria SS. nelle forme a voi possibili.

Non dimentico la promessa e a tempo opportuno sarete avvisate.

Sempre in unione di preghiere.

Vostro nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3747 / Serié Giorgio / 1949-4-19 /


a Don Giorgio Seriè, Consigliere Generale degli Oratori salesiani



Tokyo, 19 aprile 1949

Rev.mo Sig. Don Serié,


La data annuale dell’Onomastico mi dà modo di inviarle (arriverà quando?) da parte di tutti i nostri sinceri auguri e l’assicurazione di speciale ricordo nelle nostre preghiere e sacrifici offerti per Lei al Signore specie in questa occasione.

Le posso annunciare che pian piano anche nei nostri Istituti va costituendosi l’associazione degli ex-allievi (a Tokyo e in Missione) e spero fargliene speciale menzione nella relazione generale annuale del prossimo giugno.

Anche gli Oratori vengono risuscitando e quello nuovo di Tokyo (Meguro) spero inaugurerà per la festa della Mamma un magnifico salone (il migliore che abbiamo finora nelle nostre case), che servirà a tante cose buone e inizialmente anche per cappella, per i cristiani dei dintorni.

A Pasqua già nove battezzati tra cui giovanotti come si deve che aiutano l’oratorio.

Preghi dunque per noi sempre e mi creda

Suo aff.mo

Don V. Cimatti

3748 / Marega Mario / 1949-4-19 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 19 aprile 1949

Carissimo Don Marega,


Auguri da tutti.

Come vedi dalla circolare, siamo tutti in attesa (specialmente poi quelli della missione) di sapere in che modo si partecipa alle feste in occasione del pellegrinaggio a Oita, e per avvisare i cristiani che volessero parteciparvi. Don Moro mi accennava ad un concerto. Penso che in quella giornata non sia possibile – prima in preparazione? Forse meglio dopo in continuazione delle feste con calma. Don Margiaria? Shimada? O altri?

Idem per un’esposizione di cose sacre (paramenti, ecc.). Non abbiamo certo materiale degno…

Pensi che si possa concludere qualche cosa per Usuki? Preghiamo ad invicem.


Don V. Cimatti, sales.


Saluti a Don Scrazzolo e a Don Moro.

3749 / Zerbino Pietro / 1949-4-22 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



T., 22 aprile [1949]

Carissimo Don Pietro,


Ti avevo preparato una busta piena di un po’ di lavoro per te (siccome temo non ne abbia basta) che ti sarebbe venuta in fretta a mano, ma me l’hanno spedita per posta ordinaria e arriverà… Quando arriverà.

Mi rivendico con qualche cosa di analogo.

Ho bisogno di tante grazie speciali dalla Mamma. Nel suo bel mese vedi di darle di tanto in tanto tiratine al manto… Per me.

Ti abbraccio e benedico.

Chissà i nostri quando si decidono al ritorno? Saluti ai soliti amici.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.


P.S. Per la posta fa nelle forme più economiche.

3750 / Padovan Francesco / 1949-4-23 /


al Sig. Francesco Padovan, benefattore



+ Tokyo, 23 aprile 1949

Ill.mo Sig. Padovan,

Il bravo D. Giuseppe mi comunica la sua inesauribile carità. Grazie di cuore. Nel bel mese di Maria Ausiliatrice la ricorderemo ancor di più nelle nostre preghiere quotidiane. Il lavoro procede e aumenta anche per la sua carità. Deo gratias!

Sempre suo riconoscente

D. V. Cimatti, sales.


3751 / Ricaldone Pietro / 1949-4-24 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 24 aprile 1949

Amatissimo Sig. Don Ricaldone,


Due altre forze sono obbligate a ritirarsi dal campo giapponese: Don De Kruyf e Don Frantzen in diversi sensi ammalati, spiritualiter il primo, materialiter il secondo. Li invio alla Mamma nel suo bel mese, e agli amati Superiori. Sono dunque in valida custodia, sto tranquillo.

Per me, anche in questo mese, nulla di speciale per il corpo e per l’anima.

Il lavoro non manca – si procede – materialiter, per ora, senza preoccupazioni – spiritualiter, Lei sa come la pensa questo povero uomo – in multis non siamo a posto, e Lei sa che il difetto è nel manico.

Ho ancora vari confratelli stanchi in vari sensi: supplico aiuti per scambi di riposo e per sane iniezioni salesiane di vitamine ricostituenti.

Oh, Maria Ausiliatrice, oh, Don Bosco, oh, Salesiani del Paradiso aiutate il Giappone!

Ci benedica tutti e mi creda

Aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P. S.

Mi si dice che i Superiori desiderano il mio pensiero (che ho già ripetutamente espresso) su chi... – ecc.17

Don Margiaria: uomo di governo – di iniziativa – pratico in materia professionale e amministrativa – pensare a quanto ha fatto a Tokyo e ora ad Osaka – è insomma il fondatore del movimento professionale nostro in Giappone – possiede lingua e conoscenza del mondo giapponese in pieno. Sarebbe certo un riconoscimento.

Don Bovio: idem – è un uomo navigato – ora funge da economo ispettoriale – non maneggia il giapponese – non molto ordinato.

Don Romani: ottimo religioso – direttore studentato – disbriga bene anche affari materiali – buon governo in omnibus – discreto maneggio lingua.

Don Tassinari: è sottomano dei Superiori e possono valutarlo – ut supra Don Romani – fu maestro dei novizi, maneggia optime il giapponese – organizzatore dell’orfanotrofio modello di Tokyo.


3752 / Bernardi Angelo / 1949-4-24 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 24 aprile 1949

Carissimo Don Angelo,


Grazie delle belle notizie di tua lettera sempre carissima. Deo gratias per la Pasqua ben riuscita – per la liberazione del saloncino, ecc. Mi dici di sparatorie e tenti di farne una anche a me, consigliandomi di non affidare a pezzetti di carta i conti. Ti assicuro che anche quando in viaggio scrivo su notes, all’arrivo riporto.

Per la Scuola Hyuga sono ben contento di quanto mi dici. I corsi liberi c’erano già. Mi auguro che si sia costanti nel farli – e più che altro che ci sia l’insegnamento cristiano, che per i ragazzi vale assai più ed anche l’esempio di vita cristiana in tutto l’ambiente (e questo vale assai di più) – ed anche che non si abbia troppa fretta a battezzare. E Miyazaki e Tokyo e anche i missionari potrebbero citare esempi non molto edificanti provenienti da questa fretta. E ti dico tutto questo senza voler sparare.

Grazie dei conti e ti invio il saldo giustamente richiesto. Oh, che la nostra Ausiliatrice nel suo bel mese ci faccia santi come Don Bosco! Oh, se fossimo santi faremmo infinitamente di più e meglio. Oggi sono pieno di sabishimento1 (pur con piena rassegnazione alla volontà di Dio) per la partenza dei nostri due cari Don De Kruyf e Don Frantzen. Due forze che scompaiono dalla nostra attività missionaria e salesiana in Giappone. E penso non torneranno più. Preghiamo. Per me non desidero altro che in tutti si compia pienamente la volontà di Dio.

Saluta il buon Don Martino e attivalo e impratichiscilo in tutto.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3753 / Circolare alle F.M.A. / 1949-4-26 /


alle Direttrici delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



[26 aprile 1949]

Rev.ma Madre,


Nella bella occasione del mese consacrato all’Ausiliatrice godo di potervi dare copia della magnifica circolare del Venerato Rettor Maggiore dei Salesiani: “La nostra devozione a Maria Ausiliatrice”.

Desidero ne facciate vero pascolo spirituale in questo mese nelle forme che crederete più opportune.

Vi unisco pure un estratto di nozioni che penso già conoscete ma che richiamate vi aiuteranno a sempre più approfittare di tanti tesori spirituali che la Congregazione mette a nostra disposizione.

È il vostro mese. Non dimenticate che è specialmente in questo mese che la Madonna vuol concedere a voi tutte un cumulo di grazie copiosissime. E in questo mese che Maria A., che è anche vigile assistente nelle nostre opere, può fare buona pulizia di molte scorie che potrebbero esserci in casa.

Approfittiamone. Ed infine sia davvero per noi il bel mese della Madonna la realizzazione della nostra consacrazione totale, corpo ed anima, a Lei, consacrazione e dedizione completa di noi, delle cose nostre e dei nostri a Lei nostra Madre, Regina, Ausiliatrice in tutto.

E preghiamo sempre ad invicem.

Vostro nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3754 / Circolare Salesiani / 1949-4-28 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 28 aprile 1949

Carissimi,

L’inizio del mese di Maggio, consacrato dalla Chiesa alla Madonna, mi dà modo di esortarvi ancora una volta a voler fare tutto il possibile a che la Vergine santa, sia amata, onorata ed imitata da noi e da tutti i nostri dipendenti, e di non lasciar perdere l’occasione di propagarne la devozione in tutte le forme a noi possibili.

Ci sia di guida il nostro amore verso la Vergine santa ed anche le belle e pratiche norme dateci dal nostro Ven. Rettor Maggiore nella magnifica circolare: “La devozione a Maria Ausiliatrice”.

In occasione della festa è anche prescritta la conferenza annuale ai nostri cooperatori. Cercate anche per questo di fare quanto le circostanze del momento vi permettono. Spero che sul prossimo numero del “Karashidane” troverete indicazioni che vi faciliteranno questo compito: vogliate approfittarne.

Come omaggio poi a Maria A. (qualora già non fosse stato fatto) spiegate ai vostri l’Associazione dei devoti di Maria A. e consigliate numerose iscrizioni. Non meravigliatevi di queste insistenze: non è che il richiamo all’Art. 9 delle Costituz., e in base al principio che, trattandosi della Madonna, NUMQUAM SATIS.

Spero che presto vi sarà comunicato il programma particolareggiato dei festeggiamenti centenari saveriani, che per la parte che si riferisce alla nostra Missione, la casa di Oita sta concretando.

Andrà bene che prendiate contatto colla medesima. Si ha notizia che sono sospesi i pellegrinaggi per nave, ma che rimane invariato il tragitto per ferrovia, secondo che fu prima stabilito. Ogni casa e residenza procuri di tener desta l’attenzione del pubblico con cui è in relazione, nelle forme possibili (giornali, conferenze, stampati, ecc.). Trattandosi poi di un pellegrinaggio religioso, il comitato generale propone la partecipazione dei cristiani con preghiere e funzioni religiose speciali in Chiesa per la buona riuscita della novena della Grazia, implorando per l’intercessione del Santo, la conversione del Giappone.

Annuncio l’avvenuta definitiva partenza (24 u. s.) dei nostri Don De Kruyf e Don Frantzen. Il nostro Don Martelli Corrado viene traslocato da Beppu in aiuto a Kofu. A Nakatsu fu proiettato con immenso successo nel cinema pubblico il film dei Martiri. Nessuna chiara notizia del ritorno dei nostri dall’Italia: tutti salutano. Si vocifera che il Rev.mo Don Fedrigotti sarà visitatore straordinario in India. Si spingerà fino al Giappone? Non dimentichiamo che la forma migliore per onorare la Madonna è di sforzarsi di migliorare la nostra vita religiosa. Oh, ci aiuti la nostra buona Mamma ad effettuare in pieno la nostra decisa volontà di riuscita.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3755 / Ospedaliere della Misericordia18 / 1949-4-28 /


alla Rev.ma Madre Suor M. Germana dell’Ospedale di Alatri (Frosinone)



+ Tokyo, 28 aprile [1949]

Rev.da Madre,


Proprio nel mese della nostra Ausiliatrice ricevo la caritatevole generosa offerta. I battesimi furono amministrati a nome dei missionari, i più vivi ringraziamenti e l’assicurazione delle nostre quotidiane orazioni per voi e per i benefattori.

Nel mese della Madonna avrò un ricordo speciale nella S. Messa per voi e per i vostri ammalati. Pregando per voi penso alla buona Sr. Raffaella. Avendo l’occasione, un requiem sulla sua tomba. Vi invio la benedizione della Madonna. Riconoscente

D. V. Cimatti, sales.


3756 / Figura Giuseppe / 1949-5-1 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone


Tokyo, 1 maggio 1949

Carissimo Don Figura,

Viva Maria! Affidiamo a Lei tutte le questioni e del terreno e dei confratelli.

Quanto al movimento da farsi a Tokyo, dipende anche da Lei. Dica chiaro: ci vuol questo, questo, e questo… E di materiale possibile e di quello che non serve (e approfittando di vacanze mandi in necessità qualcuno).

Per il cortile non si era fatta l’ipotesi di usufruire il giardino davanti alla scuola? Forse si potrebbe utilizzare anche la parte bassa della strada (sono perdite però per la manducatoria): videte in Domino quid melius.

Il nostro Don Bovio mi assicurò che aveva inviato… Don Romani mi ha detto che regolarizza con Lei tutto – e gli ho dato l’equivalente delle Sante Messe. Se ne ha ancora (mi dica il numero preciso, e non dimentichi che le Ss. Messe sono affari di coscienza) sono pronto a rifondere.

Per le spese dei confratelli che vanno e vengono stiamo ai regolamenti.

Bene per le pratiche del Direttore della scuola19 e auguri di fare meglio di quanto ha fatto il sottoscritto (che è riuscito a far nulla – del Seminario non c’è rimasto più nulla – fiat voluntas Dei).

Se non succedono dei contrattempi, inizierò nel mese di giugno la visita alle case e verrei a finirla in missione prendendo i dati statistici e amministrativi insieme alle cronache per chiudere l’anno ecclesiastico coi vari rendiconti alla S. Sede e alla nostra Società.

Quanto alla villa (di cui mi parla anche Don Bernardi) mi pareva (anzi sono certo) di averle scritto. Ad ogni modo ne parlai anche al Consiglio: pur essendo bella l’idea, se potessimo realizzarla, si è fatto questione della custodia della casa (è la medesima che sorge sempre per Nojiri) che se si affida ad estranei, essendo già la casa piccola, si avrebbe poi sempre gente tra i piedi, oltre la spesa. Bisognerebbe poi assicurarsi (da persona competente) del reale stato della casa.

Passo la commissione per Don Romani e per Don Albino.

E auguri per la festa dell’8 c. m.

S. Giuseppe protegga e ci ottenga non quello che desideriamo noi, ma quello che è conforme alla volontà di Dio e per il bene – e che la partenza di Don T[assan] raggiunga lo scopo da voi mirato, e che spero sia conforme al volere del Signore.

Dunque calma, preghiera, lavoro, e mentre noi ci dibattiamo per riuscire in qualche nostro intento, lasciamoci guidare dal Signore in tutto.

Raccomando sempre unione di preghiera e di lavoro nell’osservanza della regola, regolamenti e tradizioni nostre: e diamone noi l’esempio in tutto.

Tuo suo

Don V. Cimatti, sales.

3757 / Kanemoto Antonio / 1949-5-1 /


ad Antonio Kanemoto, salesiano laico giapponese



Tokyo, 1 maggio [1949]

Antonio carissimo,


Grazie della cartolina. Ti ricordo quotidianamente. Preghiamo a vicenda.

Mese di Maggio: mese della Madonna…

Amiamo la Madonna.

Don Vincenzo Cimatti, sales.


3758 / Begliatti Letizia / 1949-5-3 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



3 maggio 1949


Rev.ma Madre,


Ecco il nostro Don Tassan, che viene per lavorare per la vostra Comunità – siccome non può e non desidera muoversi molto, si fermerebbe nel locale che avete preparato.

Vedete che ci sia il conveniente per il prete. E se c’è lavoro, dategliene che farà volentieri.

A voce altre cose.

Con ossequio.

Don V. Cimatti, sales.

3759 / Figura Giuseppe / 1949-5-8 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



Miyazu, 8 maggio 1949

Carissimo Don Figura,


Sono in zona di Osaka per alcuni concerti e più per le nostre cose. Grazie a Dio e al lavoro del nostro Don Margiaria tutte le pratiche vanno orientandosi bene: già acquistato un terreno splendido in città20 – ed a Sakai una scuola che penso può stare alla pari colle nostre più belle d’Europa. Deo gratias, ma occorre pregare e far pregare per la buona riuscita di tutto.

Lo scopo di questa è la fraterna esortazione a voler far bene e far fare bene la novena della Mamma nostra – vogliamo che ci conceda la grazia di essere buoni salesiani e di formare dei buoni cristiani.

Ho fatto scrivere qualche cosa sul “Karashidane” anche per le feste Saveriane: spero arriverà in tempo.

Per ora non ho notizie speciali. Coraggio, caro Don Figura e S. Giuseppe ci aiuti a condurre a termine quanto vuole da noi il Signore.

Saluti a tutti. Formate buoni elementi per il Seminario e per noi. Preghiamo ad invicem.

Suo

Don V. Cimatti, sales.

3760 / Bernardi Angelo / 1949-5-8 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Miyazu, 8 maggio 1949

Carissimo Don Bernardi,


Non volendo arrivare in ritardo scrivo di quassù ove mi trovo con Don Margiaria per concerti e più a Osaka per le nostre cose, che vengono delineandosi bene con l’aiuto di Dio e per il lavoro di Don Margiaria.

Acquisto di un terreno magnifico in città – acquisto di una scuola a Sakai, di cui abbiamo poche simili in Congregazione. Deo gratias.

Occorre pregare. Anima te e i tuoi nella novena della Mamma a qualche cosa di grande per amarla e farla amare, sempre più, e per rafforzare in noi sempre più la vita nostra religiosa e nei nostri la vita cristiana.

Potendo rivolgi la parola ai cooperatori animandoli al bene. Per questo e per le feste saveriane ho fatto scrivere qualche cosa sul “Karashidane” che spero arriverà in tempo. Per ora non ho altre notizie speciali. Preghiamo sempre ad invicem. Ti prego ringraziare Don Akimoto per le spiegazioni circa lo Shadan [= ente morale]. Il bravo Matsuo cerca di riattivarle. Preghiamo sempre ad invicem.


Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3761 / Liviabella Leone / 1949-5-8 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Miyazu, 8 maggio 1949

Carissimo Don Leone,


La prossima novena della Mamma mi spinge ad eccitarci vicendevolmente a compierla con grande amore, noi personalmente e farla compiere ai nostri meglio che sia possibile.

Sono in zona di Osaka per alcuni concerti e più per le nostre cose. Il Signore ci benedice e benedice il lavoro del nostro Don Margiaria. Ormai acquistato terreno magnifico in città, e a Sakai una scuola che ci possono invidiare le più belle e grandi nostre case d’Europa. Deo gratias, ma occorre pregare.

Ci aiuti la Madonna ad essere buoni salesiani e a formare cristianamente le anime a noi affidate. Potendo fa qualche cosa per i cooperatori.

Sul “Karashidane”, che spero giungerà a tempo, ho fatto scrivere qualche cosa per questo, e anche per le feste Saveriane, che spero possa servire.

Per ora non ho altre notizie. Saluta omnes – infiamma le Figlie di Maria A. e le altre religiose per la festa – e preghiamo sempre ad invicem.

Con affetto,

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3762 / Marega Mario / 1949-5-8 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Miyazu, 8 maggio 1949

Carissimo Don Marega,


Mi trovo in zona di Osaka per brevi concerti e più per trattare le nostre cose relative alla fondazione. Il Signore benedice il lavoro del nostro Don Margiaria e ormai si è acquistato un magnifico terreno in città – e fuori, a distanza di 15 minuti di tram elettrico, una scuola che può competere colle nostre migliori d’Italia. Deo gratias, ma occorre molta preghiera per vincere gli inevitabili intoppi.

La prossima novena in preparazione alla festa della Mamma nostra è buona occasione. Bisogna che la Madonna ci aiuti ad essere sempre migliori ed a far migliori gli altri, esortalo pariter ai confratelli.

Se ad occasionem Don Moro potrà fare qualche cosa per i cooperatori, optime.

Ho fatto scrivere qualche cosa sul Karashidane, sia per questo che per le feste Saveriane.

Ossequi a tutti e preghiamo sempre ad invicem.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3763 / Conte Giovanna F.M.A. / 1949-5-13 /


a Suor Giovanna Conte, Direttrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



Osaka, 13 maggio 1949

Rev. Sr. Conte,


Stavo per scrivere da Miyazu l’orario quando mi giunge la vostra segnalazione. Veniva anche volentieri Don Margiaria, ma come dicono i giapponesi: “shikata ga nai” [= non c’è che farci], noi cristianamente diciamo: “Fiat voluntas Dei” e sarà per tempi migliori e con più calma. Deo gratias. Si avvicina la novena e la festa della Mamma: passiamola bene, come farebbero Don Bosco e la Mazzarello; mi pare che se ci prepariamo col cuore della Beata e di Don Bosco, faremo una festa fruttuosa.

Approfittate della visita che è una vera benedizione di Dio. Partiamo stasera per Tokyo. Se sono sveglio vi invierò la benedizione della Mamma, anzi ve la invio subito. Pregate per il


Vostro

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Domani 14 sono unito spiritualmente alla bella festa1.

3764 / Circolare Salesiani / 1949-5-15 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 15 maggio 1949

Carissimi,


Buona festa di Maria Ausiliatrice. Vi ripeto, celebriamola colla mente e col cuore di Don Bosco… Non so dirvi altro. Sia festa di ringraziamento per tanti benefici ricevuti dalla nostra Mamma – sia festa di domanda per tante altre importantissime grazie che fiduciosi attendiamo da Lei – sia festa di fermi propositi di renderci sempre più perfetti salesiani. Quanto dobbiamo ancora perfezionarci nei santi voti e più ancora nelle manifestazioni di carità!…

Mah… Deus scit. La festa della Mamma ci rinfranchi e ci determini risolutamente all’adempimento del nostro dovere in tutte le sue svariate manifestazioni quotidiane.

NOTIZIE. Giunti felicemente a Torino Don De Kruyf e Don Frantzen. Pare siano in viaggio dai primi del mese i primi confratelli di ritorno. Non vi so dire né i nomi, né il numero. Buone promesse di nuovi elementi.

Allo scopo mi si consiglia di pregare e far pregare molto: i Superiori desidererebbero in questo anno dar la preferenza al Giappone.

Notizie buone dei Superiori (eccetto il Sig. Don Puddu). Il nostro confratello Ing. Valotti ebbe un attacco di paralisi.

Mi si comunica pure da Torino la dolorosa morte del babbo del nostro carissimo Don Liviabella: uomo di fede e di lavoro, amava ed aiutava in tutte le forme il nostro lavoro in Giappone. Ho assicurato Don Leone e la famiglia della viva nostra partecipazione al loro dolore e degli abbondanti suffragi che intendiamo fare per il caro estinto.

Vi è speranza del Visitatore e mi scrive il Rev.mo Rettor Maggiore: “Dio voglia che ve lo possiamo mandare quanto prima. Preparatevi anche voi alle feste centenarie e soprattutto preghiamo affinché le conversioni in codesta nobile Nazione siano sempre più abbondanti e perseveranti”.

Non dimenticate mai chi vi ricorda sempre.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3765 / Marega Mario / 1949-5-15 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 15 maggio 1949

Carissimo Don Marega,


Di ritorno da Osaka trovo la tua carissima del 10 c. m. Godo delle caratteristiche scoperte di tombe: ma è ben più reale la considerazione che fai sulla tua tomba…

Per me penso alla mia, che non dubito dovranno presto preparare per me… Certo prima della tua. (Tu hai almeno la profezia).


  1. Invia pure per l’ingrandimento foto con le indicazioni precise (numero copie, grandezza, ecc.).

  2. Nella novena e festa di Maria Ausiliatrice ti ricorderemo in modo speciale.

  3. Per tutto il resto cura per te e per i tuoi la vita religiosa e avanti con santa semplicità.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3766 / Figura Giuseppe / 1949-5-16 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 16 maggio 1949

Carissimo Don Figura,


Trovo la sua dolente del 5/5. Mi pare un po' esagerato nel sentire che non riceve nessuna notizia e nessun aiuto materiale: perché ho sentito che e Don Albino e Don Romani (non so se c’entra anche Don Lopez) si sono mossi e si muovono. Il sottoscritto ha sempre risposto alle sue lettere. Don Bovio mi ha assicurato che i denari pel terreno furono inviati: insisterò nuovamente e più fortemente.

Sa anche Lei, caro Don Figura, che in materialibus non si può andare così in fretta come si desidererebbe. Per la fisica, chimica ecc. avevo sempre richiesto un elenco di cose indispensabili: molte cose le avrei potute [e] le posso ordinare in Italia o in America, penso con risparmio – così per lo sport, ecc.

Domandai “tebiki” [= guida allo studio… Forse del latino] perché ne vidi un numero considerevole di copie. Faremo stampare!

Beh! Che la Madonna ci aiuti.

Spero che i bauli di Don Tassan siano stati spediti… e che si adempia anche per voi tutti e per Lui e più per me la S. Volontà di Dio. Che il Signore lo aiuti a fare del gran bene – così pure aiuti voi… E il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3767 / Dell’Angela Stefano / 1949-5-16 /


a Don Stefano Dell’Angela, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 16 maggio [1949]

Carissimo Don Dell’Angela,


Grazie della tua carissima. Non preoccuparti di me (onomastico od altro): so già tutto. Grazie… e avanti.

Per la salute: lavora con ordine, non oltre le forze e non pensarci troppo, ricetta infallibile per star bene.

Per le basi di pronuncia [= dell’inglese]… a tempo opportuno cercheremo di spianarle… Ma tu insegni a me, che è ben difficile trovare queste basi… Tot capita, tot corda vocalia et ora et sonitus.

Per la storia ho ordinato il libro e ti sarà spedito.

Non troppe preoccupazioni. Non dimenticare questo principio: “Ringrazia il Signore se gli allievi riterranno quanto c’è sul testo – breve giudizio dell’epoca, dell’ambiente, del fatto o del personaggio (colorire con qualche episodio, aneddoto, frase celebre) inquadrando nell’ambiente geografico – usi e costumi o scoperte del tempo”.

Invoca sempre “Maria Aux. Chris. – Sedes sapientiae…”.

Un pugno a Yamagashira e Kaneko (spiega: segno di affetto).

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3768 / Zerbino Pietro / 1949-5-17 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 17 maggio 1949

Carissimo Don Zerbino,


Grazie della tua del 4/4. Sei sempre tanto buono verso questo povero essere.

Vorrei che questa ti giungesse per la festa della Mamma, ma spero sarà per l’ottava. Pur sicuro di essere ricordato sempre, vorrei andassi in un momento di tranquillità al suo altare (e dopo aver salutato il padron di casa), fare un bell’inchino (oh, sapessi farlo alla giapponese…) alla Mamma e poi dirle così:

Mamma, tutti quelli che in questo tempo sono venuti al vostro altare certo vi hanno dato tante testimonianze di affetto e devozione, vi hanno esposti i loro bisogni e vi hanno presentato i loro regali… Oh, che belle cose!... Permettete che fra i più lontani anche un povero uomo… venga a voi, Mamma. Povero in tutti i sensi… Ha bisogno di grazie specialissime di cui parla con voi tutti i giorni e più volte al giorno… Vorrebbe assicurarvi di avere verso di voi tutto l’amore e la devozione che vi hanno manifestato i vostri devoti in questi giorni… L’amore e la devozione di Don Bosco… Ma voi, Mamma, conoscete le sue miserie, specialmente la sua i… e s…1 Mamma, aiutatelo, aiutatelo, aiutatelo. Vi affida anche tutti i suoi, tutti quelli che direttamente e indirettamente sono a lui affidati. Lui, i suoi, le cose sue sono vostre. Si adempia in lui e per ognuno dei suoi in tutto e per tutto e sempre e solo la santissima volontà di Dio, vostro Figliuolo benedetto – anche se incompresa, anche se piena di sacrifici – anche se abbracciata non sempre con assoluta dedizione. Mamma, Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis!”.

Grazie, caro Don Pietro. Un altro inchino – un bel bacio lanciato a Gesù e a Lei da parte nostra – e poi va a salutare Don Bosco, cui dirai che il povero Don Cimatti e i suoi del Giappone non vogliono essere inferiori a nessuno nell’amore alla Mamma.

Ci aiuti Lui… Perdonami se ti faccio perdere un po’ di tempo, ma non sapevo al momento chi scegliere per rappresentante… Al solito un po’ di posta. Grazie dell’indicazione per i privilegi. Quanto puoi avere affidato ai partenti. E per ora stop. Saluta quanti possono ricordarmi… E non dimentichiamoci specie cotidie in fractione panis.

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.



P.S. All’occasione non dimenticarmi al buon Secondo. Le lettere non sono urgenti. Ad occasionem. Se puoi spedisci quella indirizzata ad Antolini.

3769 / Cecchetti Albano / 1949-5-17 /


a Don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 17 maggio 194921

Carissimo Don Cecchetti,


Grazie delle sue notizie. Smisti la posta che trova inclusa. Il bravo Masiero, se non è arrivato, sta per arrivare con Don Barbaro. Sono già arrivati Don Frantzen e Don De Kruyf.

Aspettiamo voi. Tra i bagagli non dimentichi le barzellette.

E preghi tanto per noi e specie per il

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



3770 / Marega Mario / 1949-5-17 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 17 maggio 1949

Carissimo,


Ricevo ora il tuo espresso. Non so che dire perché ieri era arrivato altro programma – in cui si diceva che la reliquia veniva portata alla missione. Era certo bene [che] fossi andato anche tu, come eri andato alle altre adunanze. Don Margiaria vedendo nel programma “La S. Messa” disse che nell’adunanza di Tokyo cui era invitato, si disse che non celebravano la S. Messa, se non nei giorni di Domenica.

Per il resto, caro Don Marega, vorrei contentarti, ma al momento non saprei proprio dove tu potresti stare tranquillo al lavoro. Abbi pazienza e scusami se sono causa (certo involontaria) di parte delle tue afflizioni. Continuo a pregare per i tanti scopi, anche per te.

Non dimenticare il contributo tuo per la Memoria sul Giappone in occasione del 25° della venuta: e quando l’hai pronta… Invia pure.

E preghiamo sempre ad invicem.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3771 / Figura Giuseppe / 1949-5-18 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 18 maggio 1949

Carissimo Don Giuseppe,


In aggiunta a quanto scrissi, ho finalmente potuto parlare con Don Bovio. Conclusione (cosa che ignoravo): non aveva ancora mandato i soldi, perché al momento non li aveva, ma sapeva che Lei aveva modo di affrontare la situazione con quanto poteva realizzare.

Scriverà Lui più in dettaglio. Intanto se Lei ha delle note da pagare a Tokyo le invii a Lui.

Don Cimatti invia qualche cosa almeno per coprire piccoli buchi.

Buona festa di Maria A. e saluti ai confratelli e giovani. Preghi e faccia pregare. La Mamma deve ottenerci grazie speciali.

Suo

Don V. Cimatti, sales.

3772 / Circolare Salesiani / 1949-5-20 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 20 maggio 194922

Carissimi,


Col prossimo giugno si chiude l’anno amministrativo ecclesiastico e Salesiano. Il sottoscritto deve redigere i relativi rendiconti statistici ed amministrativi. Per facilitarci vicendevolmente il compito avrei pensato di fare così, se piacerà al Signore.

Verso il 15 giugno mi trovo a Miyakonojo e con comodità di tempo risalgo fino a Nakatsu, raccogliendo i dati occorrenti…

Questa permanenza tra voi serve anche come visita ispettoriale. Vi prego dunque di preparare fin d’ora il materiale necessario tanto per la parte salesiana, che per la parte della Prefettura apostolica (per cui penso riceverete analogo invito dall’Ecc.mo Amministratore Apostolico).

Pur trattandosi in massima parte di questioni burocratiche, l’esattezza nel darvi corso, ha grande importanza per la ripartizione dei sussidi ed è inoltre per ognuno di noi fonte di merito, perché adempimento di un nostro specifico dovere annuale.

Mi consta che tutti avete lavorato e per la buona riuscita delle prime manifestazioni delle feste centenarie e specialmente per onorare la nostra Ausiliatrice.

Siate benedetti delle più elette benedizioni della Mamma nostra in conformità delle vostre singole necessità e per quelle di ognuna delle anime a voi affidate.

Ed ora con grande gioia andiamo incontro al bel mese del S. Cuore.


Sempre vostro nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3773 / Grigoletto Giuseppe / 1949-5-23 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 23 maggio 1949

Carissimo Don Grigoletto,


Grazie della tua carissima come postilla della lettera dei tuoi scolari. Deo gratias ed il Signore rimeriti te ed i generosi benefattori per cui si prega cotidie.

Il buon Pagnutti (in gran segreto) mi manifestava il desiderio di vocazione missionaria. Mi dice di scrivergli a parte perché non ha ancor parlato con voi. Glielo consiglio. Ad ogni modo dagli la soddisfazione di ricevere segretamente quanto gli scrivo per mezzo tuo.

La Mamma nella sua bella festa ci conceda tante grazie materiali, ma in modo speciale spirituali ed al povero sottoscritto di fare una buona morte.

Per Osaka siamo a cavallo ed oggi si decide una questione che, se riesce, il Giappone avrà una scuola che potrà stare a fianco, anche come edificio esterno, alle migliori della Congregazione.

Nel mese e all’inizio dell’altro, benedizione della prima pietra della nuova chiesa a Beppu, a Osaka della nuova scuola, inaugurazione salone a Meguro, ecc.

Prega caro Don Grigoletto e fa’ pregare per me… Affinché mi possa salvare e salvare quelli a me affidati.

Un bacio a tutti.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3774 / Liviabella Leone / 1949-5-23 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 23 maggio 1949

Carissimo Don Leone,


Ti ho promesso di rispondere per la questione del graditissimo e gentile invito. Non so ancora con precisione dirti se il 1 Giugno avrò il piacere di essere con voi – il 6 dovrei essere a Osaka e il 12 a Tokyo e dopo sarei in Kyushu per le visite e raccogliere materiale per il rendiconto amministrativo apostolico e salesiano. Per il concerto se il bravo Shimada si presta, ha anche modo di avere chi accompagna i suoi pezzi, quindi non è necessaria la mia venuta per quell’epoca.

Quanto al denaro disponibile in Italia certo ve ne deve essere: quanto non so dirti. Certo può essere che il deposito sia a debito, dato che i missionari di ritorno per i viaggi, provviste, ecc. tutti pescano alla stessa fonte, e penso siano pochi che pensano a rifornirla.

Ti unisco la lettera per il Sig. Don Bellido, leggi e se credi modifica, ecc.

Per Oita facciamo quel che possiamo. Deus scit. Che vuoi? Tutti vorrebbero e vogliono fare del bene – e si vorrebbe essere soli a farlo, e che tutto il mondo sapesse che si fa… Mah! Almeno sia salva la carità! Purtroppo che in 25 anni, pur avendo sporcata tanta carta per imprimervi armonie, non sono riuscito a stamparle nella testa e nei cuori dei miei confratelli.

È ben dolorosa, ma reale constatazione. Prega per me.

Tuo sempre aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3775 / Figura Giuseppe / 1949-5-25 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 25 maggio 1949

Carissimo Don Figura,


Spero avrà ricevuto una piccola offerta. Insisto presso Don Bovio (spero che presto Kokubunji e Meguro siano a posto) a che rivolga il suo lavoro non indifferente verso Miyazaki. Mi disse che avrebbe scritto.

Intanto un favore, se può ottenerlo.

Spero di essere a Oita per la venuta del pellegrinaggio. Avrei bisogno mi procurasse il solito permesso da Miyazaki (fosse possibile da Miyakonojo) a Tokyo anche per il ritorno. Da Oita andrei a Osaka – Tokyo, poi ritorno a Miyakonojo (o Miyazaki) come ho scritto, verso il 14-15.

Se non si può, pazienza. Se si può me lo faccia trovare a Oita e se il Signore vorrà, arrivederci: saluti a tutti.

Don Foltin fa articoli a gran forza. Pregate tutti per il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3776 / Marega Mario / 1949-5-25 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 25 maggio 1949

Carissimo Don Marega,


Grazie di cuore delle segnalazioni. Secondo il tuo consiglio e dei confratelli di Tokyo, mi troverò con voi a Oita il 1° Giugno.

Non parlo inglese, ma sorrisi, inchini e preghiere non sono difficili – poi tu salverai la situazione colla conversazione. Dunque niente timore.

Poi riparto subito per Osaka dove (attendo lettera di Don Margiaria) forse c’è da suonare e cantare, per essere il 12 a Tokyo e poi ritornare in Kyushu.

Grazie dunque anche di questo.

Saluti a tutti.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3777 / Circolare Salesiani / 1949-5-27 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 27 maggio 1949

Carissimi confratelli,


Col prossimo Giugno si chiude l’anno amministrativo ecclesiastico e salesiano. Ho già invitato i confratelli della Missione a tener pronto il materiale statistico necessario, e per facilitare questo loro dovere, se al Signore piacerà, nella seconda quindicina di giugno passerò in visita tutte le residenze e case della Prefettura Apostolica, raccogliendo il materiale, che mi darà modo di stendere le prescritte relazioni alla S. Sede e alla nostra Società.

E con questa mia mi rivolgo anche ai miei cari salesiani di Tokyo, Nojiri, Kofu affinché vogliano incominciare gli annessi formulari, che mi propongo di venire a ritirare in una mia visita alle varie case dopo il ritorno dal Kyushu.

Penso che poi voi dovrete anche rispondere ad eventuali richieste del genere dei Rev.mi Ordinari delle vostre circoscrizioni. Pur trattandosi in massima parte di questioni burocratiche, l’esattezza e prontezza nel darvi corso ha grande importanza nella ripartizione dei sussidi annuali, ed è per ognuno di noi fonte di merito perché adempimento di un nostro specifico dovere annuale.

Occorre poi che pensiamo per tempo ad un altro importantissimo nostro dovere annuale: i santi spirituali esercizi. In attesa di darvi sollecita comunicazione delle varie mute (anche per il Kyushu) preannuncio quella dal 17 al 23 Luglio a Tokyo-scuola professionale; quella per gli attuali novizi e per i nuovi è dall’8 al 16 Agosto, ed altra per i teologi in data da fissarsi.

Naturalmente queste mute, ovunque siano tenute, possono essere frequentate da tutti i singoli confratelli. Vi pensino per tempo i Direttori e Capi-residenza missionarie, tenendo anche conto del conveniente riposo dei confratelli e delle varie esigenze delle singole istituzioni e parrocchie: si coordinino le cose in modo che nessuno sia privato di questo doveroso beneficio.

Insisto poi che al più presto si invii al Sig. Don Romani il numero approssimativo degli elementi che si intende inviare al Noviziato – è già tempo di inviare al sottoscritto le domande corredate dai richiesti documenti.

La casa di Nojiri viene allestendosi per ricevere quei confratelli (isolati e a gruppi) che intendono passare colà il tempo del riposo estivo. Ivi troveranno conveniente alloggio e vitto. Sarà stabilita una modica diaria. Andrà bene preannunciare al nostro Don Caldiroli, che è già in sede, l’andata dei singoli confratelli o di gruppi.

Dovendo in qualsiasi modo partecipare alle feste centenarie dal 30 Maggio al 12 Giugno sono nella zona di Oita-Osaka-Tokyo, in partenza al 13 Giugno per il Kyushu-Miyakonojo.

La nostra cara Madonna vi benedica per quanto avete fatto per onorarLa nel suo bel mese, e per quanto fate per partecipare attivamente alle feste centenarie.

Ed ora con grande gioia andiamo incontro alle grandi feste liturgiche del prossimo mese, che è consacrato al Sacro Cuore di Gesù. Insistiamo nel prossimo mese per celebrare ed assistere convenientemente alla S. Messa, effonderci con Gesù nella S. Comunione, e visitarlo con frequenza, fede ed amore.

Consacriamo al S. Cuore tutte le attività del prossimo mese.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3778 / Circolare Salesiani / 1949-5-27 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 27 maggio 1949

Carissimi,


Indipendentemente dai dati statistici che possono esservi richiesti dall’Ecc.mo Ordinario o dai rispettivi Parroci, penso che sia doveroso ed utile esporre alla S. Sede ed ai Superiori, il lavoro di apostolato missionario che si fa extra al lavoro proprio dell’istituzione che vi è affidata. Vi prego di aggiungere questi dati statistici…

Si aggiunga quanto credete per mettere in risalto il lavoro di apostolato, al di fuori di quello della nostra istituzione.

Sono richieste e graditissime foto di ogni genere e materiale da inviare specialmente all’Opera Santa Infanzia e alle nostre case (francobolli, immagini, disegni, cartoline, ecc.).

Pregate per il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3779 / Conte Giovanna F.M.A. /1949-5-27 /


a Suor Giovanna Conte, Direttrice, e Consorelle F.M.A di Shizuoka



Tokyo, 27 maggio 1949


Alle Figlie di Maria Ausiliatrice [di Shizuoka],


La Madonna nostra Ausiliatrice vi benedica per quanto avete fatto nel suo mese per onorarla e per farla onorare.

Bisogna ora che con fede e con costanza cerchiamo di osservare le promesse fatte in occasione della sua festa, e che forse abbiamo scritto sulla lettera che secondo la consuetudine si scrive alla celeste Madre in questa cara circostanza. Poi con gioia e guidati dalla nostra celeste Maestra e guida andiamo incontro al mese del S. Cuore.

Non mi stancherò di ripeterlo, e voi non vi stancate di ripeterlo alle vostre figliole, e cerchiamo tutti di metterlo in pratica, quanto cioè suggerisce Don Bosco per dare una forma pratica, concreta e fonte di vita cristiana e religiosa perfetta alla devozione del S. Cuore.

Non dimenticate queste tre parole, che includono in sé un profondissimo significato e nelle quali si risolve una gran parte della nostra vita: S. MESSA, S. COMUNIONE, VISITA AL SS.MO SACRAMENTO. Spiegate bene queste azioni, fatele praticare con fede ed amore e con grande umiltà, e cerchiamo che siano per noi manifestazione pratica durante tutto il mese che concluderemo colla consacrazione nostra e dei nostri e delle cose nostre al S. Cuore di Gesù.

Ora vivificate dalla visita della Vostra Superiora e ancor più dai prossimi spirituali esercizi, penso che correrete, anzi volerete verso la perfezione che vi sta tanto a cuore e farete un bene immenso alle anime a voi affidate.

Preghiamo e ritroviamoci frequentemente nel Cuore di Gesù.

Vostro

Don V. Cimatti, sales.

3780 / Bernardi Angelo / 1949-5-29 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 29 maggio 1949

Carissimo Don Angelo,


Grazie della tua carissima del 21 Maggio e delle belle notizie che mi dai.


  1. Per le varie questioni amministrative spero regolarizzare definitive alla mia venuta.

  2. Ho sempre scritto ai confratelli in necessitatibus – scrivetemi… Non so perché abbiano paura. Idem per le Ss. Messe –. Se regolarmente mi inviassero il numero… L’elemosina è variabile. Ad ogni modo spero mensilmente di poter mettere sul vostro conto qualche dolore23, che mi corrisponderete con sante Messe, come ho fatto nel mese di maggio. Chi preferisce i soldi alla mano, apra il suo cuore al Superiore…

  3. Per la salute go-chui [= fa attenzione] e pel viaggio combineremo.

  4. Optime per Don Akimoto – addestrarlo e formarlo in multis.

  5. Optime per Kagoshima. Si insiste per una mia andata a Oita al 1°. Vado. 6 Osaka – 12 Tokyo – 13 partenza per Miyakonojo. Spero o il 16 o 17 essere da te. Verrei subito alla missione, poi, finito da te, alla scuola. Ti pregherei di un favore. Trova modo (se sono in archivio) di far avere per il 15 giugno a Miyakonojo i duplicati battesimi, ecc. (devono essere nella corrispondente cartella) ed anche la busta che invio (al più presto siano consegnate in modo che i missionari le abbiano quando il sottoscritto andrà a disturbarli).

  6. Accludo la benedizione richiesta.

  7. Allegro sempre – un pugno (segno di affetto) al nostro Don Akimoto. Un sorriso all’amabile cuoco – una sparata non so a chi – a te un cordiale abbraccio e benedizione. Buon mese del Sacro Cuore! Messa, comunione, Visita al SS.mo Sacramento, consacrazione delle famiglie. Quanti begli argomenti! Preghiamo ad invicem.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3781 / Bernardi Angelo / 1949-6-2 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



2 giugno 1949

Carissimo,


Virtualmente nel nostro breve colloquio ho risposto anche alla tua del 31. Ad ogni modo:


  1. Grazie delle belle notizie orali e scritte.

  2. Quanto all’osservazione, giusto che sarebbe meglio iniziare la visita col 31 Giugno, perché così… Non ne viene certo un grande spostamento finanziario, o di apostolato, anticipando di una quindicina di giorni. Penso che siate tutti d’accordo.

  3. Per la tua andata combineremo – ti ho detto il motivo per non prendere subito una determinazione – attendo notizie da Torino.

  4. Siccome non trovo in valigia una busta contenente un po’ di danaro, busta del formato di quelle date a te anche per gli altri, vedi un po’ se nella fretta, non sia finita fra quelle. In ogni modo con semplice cartolina avvisami a Tokyo se sì o no, e quanto di contenuto: così saprò dirti quid faciendum… Grazie e scusa.


Prega per me.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3782 / Marega Mario /1949-6-6 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Osaka, 6 giugno 1949

Carissimo Don Marega,


A Osaka ho veduto un fac-simile della mostra retrospettiva di Oita – molto meschinella per quel che capisco io e non ordinato storicamente nella parte (dipinti in quadri a mo’ di Via Crucis) rappresentante la vita di S. Francesco – un quadro rappresentava l’arrivo a Oita. Tutti mi ricordavano Oita. Dillo pure alle autorità e ai cristiani.

Ti prego di dire a Don Moro che P. Bitter ringrazia – anche lui ha perduto varie cose – a bocce ferme vedrà – anche a lui mancano dei camici.

Come spettacolo fu davvero imponente il raduno allo stadio di Nishinomya – riuscitissima la funzione della benedizione della prima pietra della scuola di Osaka. Pare vada in fumo la pratica dell’altra scuola.

Vi ricordo ogni giorno tutti.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3783 / Ricaldone Pietro / 1949-6-9 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



9 giugno 1949

Amat.mo e Rev.mo Sig. Don Ricaldone,


Spero riceverà a parte relazione per il Bollettino salesiano Aprile e Maggio con belle foto illustranti l’inaugurazione del nuovo Oratorio S. Luigi a Tokyo. Deo gratias.

Come pure si sono benedette due prime pietre della nuova Chiesa Maria A. a Beppu e della Scuola Professionale Don Bosco a Osaka, in occasione della venuta del pellegrinaggio Saveriano. Speravamo di vedere anche qualcuno dei nostri cari Superiori. D’Italia vi era solo Mons. Ferrofino, nuovo auditore presso la Delegazione Apostolica.

I pellegrini spagnoli ci hanno portato i saluti dei confratelli di Spagna, tutti – si può dire – conoscevano l’Opera nostra – ed erano felici di incontrare italiani che capivano lo spagnolo e qualche nostro confratello spagnolo che così fece loro provare per un po’ meno duro e l’inglese e il giapponese che non capivano.

In uno degli articoli le tiro una satira nella speranza che sia accolta paternamente. Mi trovi qualche anima buona che voglia onorare Maria A. Avremmo bisogno a Osaka [di] una statua della Mamma da collocare su una colonna in posto ben visibile che domina parte del terreno acquistato già per la nuova scuola professionale – naturalmente bisognerebbe [che] fosse in pietra dura, alta un paio di metri…

Mio rendiconto: salute normale – lavoro… non mi ammazza. In questo mese e parte del prossimo giro per la terza o quarta volta per le case, per raccogliere i rendiconti statistici e amministrativi, per la chiusura a fine mese e visita.

Comodità per le pratiche di pietà regolare, salvo nei viaggi in cui… purtroppo finisco con delle grandi dormite. Mi pare siano il vero sostegno dell’anima ed anche del corpo. Senza di esse rimango proprio come un pesce fuor d’acqua – e me ne risento quando sono fuori della vita regolare. Nel mio ufficio ho maggior bisogno di forza e vigilanza. I confratelli benino – molti hanno bisogno di riposo materiale e spirituale – saranno una buona medicina i prossimi esercizi.

Voglia poi accogliere gli auguri filiali di tutti e singoli i confratelli in occasione dell’onomastico. Preghiere speciali e promessa di voler sempre più migliorare ed amare la Mamma sono i poveri doni dei suoi figliuoli del Giappone.

Vi unisca anche quelli del più scalcinato di tutti, del

Suo aff.mo

Don Cimatti, sales.

3784 / Zerbino Pietro / 1949-6-9 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 9 giugno 1949

Carissimo Don Zerbino,


Sarei un ingrato se lasciassi passare la festa onomastica senza ricordarti anche in questa forma… Perché nel ricordo, nell’affetto e nella preghiera sei sempre ricordato.

Grazie di quanto hai fatto e fai e farai per l’Opera nostra in Giappone, tanto più ti debbo riconoscenza in quanto tu non sei più nel lavoro diretto delle missioni. Grazie dunque di tutto ed il Signore ti ricompensi.

Ho la persuasione che e per le mie malfatte personali e per quanto (come ero solito dire) mi hanno procurato i chierici e allievi di Valsalice in quei 30 anni e per le mie innumerevoli fesserie fatte nei 25 anni ormai di Giappone, dovrò stare in Purgatorio fino al suono della tartarea tromba.

Tu che appunto, anche per il bene fatto al Giappone, volerai su su su subito in Paradiso, godrai per quanto ti sei procurato lavorando anche per i tuoi poveri confratelli giapponesi.

Quid dicam? Al solito per la festa del tuo Padrone [= Don Berruti], che ha volato fino al Sud (poteva bene – giacché era in moto – continuare fino all’Oriente!) gli farai a nome mio un sorriso, una cantatina – se vuoi, una poesia, gli bacerai la mano per me e lo assicurerai di quanto gli ho scritto facendogli gli auguri.

Toh… A te un baso.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3785 / Bernardi Angelo / 1949-6-9 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 9 giugno 1949

Carissimo Don Angelo,


Grazie della tua del 3 c. m. e della premura nell’informarmi. Era una busta simile a quelle date alle singole case, ma non aveva sopra il nome, pazienza.

Siccome il 24 c. m. due dei nostri fanno i voti alla Hyuga – Don Antolin mi propone il 29 per la festa della sua Missione – Don Carlo il 16 c. m. benedice l’ampliamento chiesa e campana, ho scritto a Don Roncato che rovescio l’itinerario, così i primi saranno gli ultimi.

Per le Messe ti soddisferò: per ora prendo nota.

E mentre ti assicuro continuo ricordo (anche per Don Martino) in fractione panis, mi dico


Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3786 / Marega Mario / 1949-6-10 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 10 giugno 1949

Carissimo Don Marega,


Per dare un aiuto sia pur temporaneo (fino all’arrivo di altri dall’Italia) ho bisogno che il bravo Don Scrazzolo si rechi ad Osaka. Vedi di aiutarlo e facilitargli la partenza. È bene che si trovi in sede l’11 c. m. Don Margiaria si trova definitive colà per quella data.

Potrebbe segnalare l’ora d’arrivo e così Don Margiaria potrebbe andargli incontro alla stazione.

L’indirizzo: Tennoji-ku, Reijin-cho 1 – Osaka.

A tale indirizzo può anche spedire il bagaglio. E prega per il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3787 / Kanemoto Antonio / 1949-6-12 /


ad Antonio Kanemoto, salesiano laico giapponese



12 giugno 1949

Carissimo Kanemoto,


Auguri di buon Onomastico. Secondo l’esempio di S. Antonio buon esempio ovunque con la parola e con l’esempio. Domani tutte le preghiere saranno per te.

Don Vincenzo Cimatti, sales.


3788 / Chierici studenti di Gerona / 1949-6-13 /


ai Chierici dello studentato di Gerona, Spagna



Tokyo, 13 giugno 1949

Carissimi chierici dello studentato di Gerona,


Ho ricevuto la vostra carissima del 29/5 e non vi so esprimere la mia consolazione nel leggere i vistosi ed ammirabili doni spirituali che avete inviato, che mentre vi hanno procurato tesori immensi di grazie per voi, hanno pure sparso di benedizioni la nostra missione ed opera salesiana in Giappone. Deo gratias! E vogliate usare la grande carità di continuare perché siamo in vere necessità materiali e spirituali.

Il Signore ricompenserà poi di benedizioni speciali coloro fra di voi che chiama all’apostolato: e cerchino costoro di formarsi bene


in fortitudine corporis

in multa patientia et in mortificatione

in absoluta traditione corporis et animae Deo et Superioribus

in iucunditate et pace animae.


Non è possibile (per le difficoltà postali) inviare quanto desiderate, ma qualche cosa arriverà, spero in tempo utile.

Come pure non posso né darvi, né inviare notizie ai nostri cari confratelli della Cina: non rimane a noi che la preghiera. Sono però sicuro che Maria Ausiliatrice e Don Bosco dal Paradiso proteggeranno persone ed opere.

In Spagna chi vi può dare buon materiale è il nostro antico missionario Don Escursell. In Giappone lavorano assai bene e Don G. Lopez, prefetto a Kokubunji, e il Ch. Estevez a Nakatsu-Osada, tutti e due nei nostri due più grandi ospizi.

Coraggio, miei buoni chierici, approfittate di tutte le buone occasioni di far del bene a tutti.

Ho salutato, varie volte, i bravi pellegrini spagnoli che ci hanno tanto edificato e per lo spirito di fede e di pietà con cui hanno compiuto il loro pellegrinaggio e vari dei quali ci hanno portato notizie dei salesiani di Spagna.

Il Signore vi benedica tutti e singoli, insieme ai vostri buoni Superiori.

Continuate anche a pregare per noi tutti e specialmente pel vostro aff.mo che si dice


Don V. Cimatti, sales.

3789 / Marega Mario / 1949-6-14 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, [treno] 14 giugno 1949

Carissimo Don Marega,


La tua mi giunse quando non potevo rispondere alla tua carissima del 4 c. m.

Supplisco ora e completeremo nella prossima venuta (ti farò sapere il giorno, avendo dovuto modificare l’itinerario).

Hai fatto bene a fare le tue osservazioni. L’importante è che sia salva la carità, usare poi sempre gran rettitudine d’intenzione – il bene è la morte dell’egoismo individuale, almeno io penso così.

La frase del sottoscritto detta a Don Moro, era in relazione al mensile che gli consegnavo (perché ab initio tu mi dicesti di consegnare a lui), quindi facesse come aveva fatto finora.

Ho incaricato P. Gerardo per l’acquisto del tubo (per l’ingrandimento foto) – che prepari le foto, ben contento di portarle a Tokyo.

Mi tratti troppo bene… Addirittura come il Padre eterno… Se si tratta di inadatti, basta pensiate a me (ne siete persuasi voi, perché vari hanno avuto la sincerità di dirmelo – ed io ne sono persuaso più di voi): ma verranno tempi migliori per voi e per me, quando al Signore piacerà.

Quanto al nostro Don Figura, al momento che ha tra mano Miyazaki, non saprei chi scegliere per sostituirlo. Ma ne parleremo…

Con grande affetto e preghiere.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Don Bovio ti prega di fargli avere 20 dollari che mi dice dover ricevere da te. Il bravo Don Romani momentaneamente indisposto non trova modo di rispondere alla tua carissima.

3790 / Ziggiotti Renato / 1949-6-15 /


a Don Renato Ziggiotti, Consigliere Generale delle Scuole salesiane



[15 giugno 1949]

Rev.mo e cariss.mo Don Ziggiotti,


Rispondo alle tue carissime del 14/5 e del 23/5 che mi fanno avere i rescritti per l’erezione canonica delle nostre case di Osaka e di Meguro. Grazie di cuore.

Si vede che sei proprio un segretario in gamba! (Ah, sarebbe il mio sogno… Pasticciare come a Valsalice in materia, beh, beh… Ci pensi il Signore e mi tenga lontano da tutto quello che sa di…).

Mi domandi l’elenco dei confratelli defunti dal 1930. È da tempo che fu inviato insieme ai dati per il catalogo. Chissà dove me l’avete messo?

Ah, che mi obblighi quasi a ritirare gli elogi… Mi pare ci siano tutti i dati…

Quanto alla musica24 od altre cose che ti pervenissero dal sottoscritto (come già ti ho detto in altra mia), è per distaccarmi da quanto non serve più al sottoscritto. Se può servire per consulta o altro a qualcuno, disponi come credi, essendo cose che entrano (penso) nel tuo dicastero – e se non servono a singoli o alla collettività, si fa presto a farle servire per scaldare qualche cosa… Pur essendo convinto del contrario personalmente.

Dunque hai capito… E non prenderti grattacapi per questo povero uomo, che tutto questo non val la spesa.

Un saluto per me alla Mamma e a Don Bosco.

Tuo

Don V. Cimatti

3791 / Visita a Nakatsu parrocchia / 1949-6-15 /


Visita canonica alla Parrocchia salesiana di Nakatsu25



15 giugno 1949


Casa ordinata, pulita in ogni sua parte sotto ogni punto di vista. Idem per la parte parrocchiale missionaria. Ottime le relazioni colle autorità.

Nel movimento di apostolato missionario funzionano con frutto le associazioni giovanili, le conferenze di S. Vincenzo e la propaganda stampa.

Autorizzai in città l’erezione di una piccola libreria cattolica salesiana.

Ben riuscito il salone Don Bosco e consolante il funzionamento dell’Oratorio festivo. Occorre per questo, materiale per istruzione e divertimento, ed in genere materiale buono di propaganda stampa.

Ben sviluppato il lavoro di propaganda in città e fuori con conferenze (vi è anche l’aiuto dei PP. Gesuiti) specie nelle fabbriche e in favore delle scuole. Bisognerà pure determinare con S. E. l’Amministratore Apostolico l’estensione della zona di Beppu e Osada-Koen.

S. E. l’Amministratore Apostolico ebbe sempre a manifestare la sua piena soddisfazione per il lavoro apostolico di questa promettente circoscrizione. Deo gratias.


Don V. Cimatti, Ispet. Sales.

3792 / Circolare Salesiani / 1949-6-16 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Nakatsu, 16 giugno 1949

Carissimi confratelli,


Un saluto cordiale dal Kyushu e dai cari confratelli della missione.

Vi è già noto quanto essi hanno fatto per la bella riuscita delle varie manifestazioni al passaggio dei pellegrini a Miyazaki, Oita, Beppu e Nakatsu. Vi posso assicurare che all’incontrarci di nuovo a Osaka (dove fu benedetta la prima pietra della scuola Professionale Don Bosco, come a Beppu quella per la Chiesa di Maria A.) e a Tokyo, non finivano di manifestarmi la loro impressione incancellabile per l’organizzazione della manifestazione, per la cordiale, espansiva, attiva partecipazione di tutti, specie della gioventù, che veniva a produrre quella nota di allegria, di moto, di intima cordialità che tanto impressionò.

Nella recente visita di S. M. l’Imperatore, vari nostri confratelli che l’avvicinarono e ai quali si degnò di stringere la mano, si sentirono elogiare con cordiali parole: “Grazie del lavoro che fate per le opere sociali”, come pure restava commosso vivamente ad ammirare i più piccini.

Attendo sempre notizie da Torino e appena giungono ve le comunicherò. Vi prego di tener pronto pel mio ritorno (a Dio piacendo) ai primi di Luglio quanto vi ho richiesto dei dati amministrativi. Non essendo in sede non posso fare personalmente i molteplici auguri onomastici, che con questa mia, intendo fare ai singoli anche a nome dei confratelli del Kyushu. La casa di Meguro festeggia Don Dal Fior e il ch. Vermersch. Lo studentato festeggerà il 21 Don Del Col e ch. Shizumi e il 25 Don Dalkmann. La scuola Professionale Don Mantegazza, Don Petracco; Kokubunji: Don Perego. Farò le vostre parti col ch. Abe (21), Don Broccardo (24), coad. Mihara (29). Col 15 c. m. Don Margiaria si stabilisce a Osaka con il nostro Don Scrazzolo.

La prossima festa del S. Cuore ci ricordi che la nostra Congregazione è stata a Lui solennemente consacrata.

Vostro

Don V. Cimatti



P.S. Dal Belgio ci si domandano preghiere speciali per la beatificazione del Servo di Dio Don Mertens, parroco salesiano. Rispondo per tutti, sicuro di aver la vostra piena adesione. Mettete una volta per sempre l’intenzione nella recita del S. Rosario. Grazie!

3793 / Visita a Nakatsu Don Bosco Gakuen / 1949-6-17 /


Visita canonica all’Opera Don Bosco Gakuen di Nakatsu


17 giugno 1949


Si stanno completando i lavori ben riusciti dell’ampliamento della chiesa e dell’infermeria, come pure il riadattamento delle aule scolastiche, che daranno modo di dare un aspetto definitivo alla casa e alle varie istituzioni che la popolano.

Vi è ancora assai per raggiungere il pieno assestamento, ma con l’aiuto di Dio, colla buona volontà dei confratelli, i quali con vero spirito di lavoro sacrificato col Direttore, si donano a quest’opera, si riuscirà. Ed ora gli sforzi amministrativi saranno ridotti all’acquisto della proprietà, e all’organizzazione scolastica professionale.

Ho raccomandato, come base di azione: pietà, lavoro e spirito di unità in tutto, specie nell’indirizzo disciplinare, il funzionamento delle compagnie, basato su un capo responsabile e sull’osservanza esatta dei singoli regolamenti; la cura speciale educativa dei più grandicelli per avviarli alla soluzione della loro vocazione.

L’osservanza esatta dei nostri regolamenti, regole e tradizioni nostre è la base di tutto, per riuscire in questi intenti.

Don V. Cimatti, sales.

3794 / Visita a Beppu / 1949-6-20 /


Visita canonica all’Opera salesiana di Beppu


20 giugno 1949


Il cortile è ingombro per gli inizi della costruzione della nuova chiesa, di cui fu benedetta la prima pietra in occasione della venuta a Beppu del pellegrinaggio Saveriano (1 Giugno). Le attività del lavoro missionario sono quelle elencate in relazione precedente: e c’è da occupare bene ancora un missionario.

Si è potuto acquistare una striscia di terreno (23 tsubo) che rettifica la proprietà a sinistra dell’entrata, e che permetterà un piccolo allargamento del cortile. A costruzione finita anche la casa (occupata nella parte inferiore e dai ragazzi e dai catecumeni e dalle associazioni) potrà essere sempre meglio organizzata.

Un buon lavoro di apostolato in Beppu si viene effettuando negli ospedali e nelle famiglie che hanno ammalati (e non sono poche). Colla libreria, col giornaletto, colle conferenze si può fare buona propaganda – e bisogna trovar modo di aumentarla, a bocce ferme si potrà fare in seguito.

Buone relazioni colle autorità, rafforzate colla venuta del pellegrinaggio e colla visita all’Opera delle Figlie di Maria Ausiliatrice di S. M. l’Imperatore.


Don V. Cimatti, sales.

3795 / Visita Casa Miyakonojo / 1949-6-20 /


Visita canonica alla casa salesiana di Miyakonojo



20-21 giugno 1949


Accolto in tempo di bufera (tifone), che fece stare in apprensione tutta la notte per assicurare porte, finestre (sconquassate con rotture di vetri, di tegole, ecc.), passo alcune ore col bravo Don Roncato.

Immutate le condizioni indicate sopra. Per svolgere anche salesianamente l’apostolato si rende necessaria la chiesa e un conveniente salone-chiesa (la vecchia costruzione può servire per salone): come pure sarebbe utile alla propaganda un buono speaker (altoparlante) e rafforzare la buona stampa.

Con S. E. e il Prefetto Apostolico di Kagoshima occorre consigliare o chiarire la condizione dei cristiani delle zone Ishigawa-Shibushi, date le comunicazioni ferroviarie difficili per Kagoshima – facili relativamente per Miyakonojo.

La zona è dura, povera di consolazioni, esige grande spirito di fede, di preghiera, di lavoro e sacrificio.


Don V. Cimatti, sales.26

3796 / Visita a Miyazaki, parocchia / 1949-6-23 /


Visita canonica alla parocchia di Miyazaki


23 giugno 1949


Per raccogliere i dati statistici e amministrativi annuali mi trovo tra questi buoni confratelli della Parrocchia. Non ho da constatare che la buona riorganizzazione della cristianità sulle basi precedentemente indicate, e l’uscita della scuola coreana, che dà modo di ricostruire l’Oratorio.

Funzionano bene le varie associazioni, epurate da elementi eterogenei, che ne impedivano il regolare sviluppo, dà ottime speranze anche per le vocazioni la risuscitata Compagnia di S. Luigi.

Il tifone riversatosi in provincia la notte del 21 c. m. ha portato danni notevoli al tetto e a varie parti della casa e della Chiesa che esigono urgenti riparazioni, di cui si informa subito S. E. l’Amministratore Apostolico.

La salute del parroco Don Bernardi pare alquanto scossa. Il periodo delle ferie estive e più la prossima sua visita in Italia speriamo conferisca un vero miglioramento.

Deo gratias e preghiere e auguri di fecondo apostolato ai carissimi confratelli, che fraternamente si dividono il lavoro.


Don V. Cimatti, sales.

3797 / Bernardi Angelo / 1949-6-23 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 23 giugno 194927


Deo gratias! Bene su quanto di lavoro coll’aiuto di Dio si è potuto fare. Metti in rilievo anche quanto tentato di fare e si ha intenzione di fare per assicurare i dispersi [cristiani], sempre con carità e pazienza. Buone osservazioni e sui modi di procurarsi il necessario e sullo stato della casa (riparazioni ecc.). Naturalmente giustizia e carità vogliono che pur bollando gli sbagli o errori (se ce ne sono) regni sempre la rettitudine di intenzione e la carità verso le persone!

Ricordando poi che “scripta manent”, non è mai troppa la prudenza che si deve avere nello scrivere. Siamo tutti soggetti a mancare, e se ci trovassimo nell’occasione, anche noi forse faremmo lo stesso, se non peggio. Serenità di spirito, sano ottimismo, preghiera e sacrificio e… (direbbe il nostro Don Rua) un piatto di buona cera, e costanza al bene (il tutto in sostanza equivale a osservanza della regola, regolamenti, tradizioni nostre sotto la guida dei superiori) sono le condizioni di fatto perché il nostro lavoro sia efficace.

Preghiamo, lavoriamo e (specie per le questioni materiali della vita e vitto, costruzioni, riparazioni, ecc.) domandiamo la carità e buttiamoci con fede nelle mani di Dio e della Provvidenza.


Don V. Cimatti, sales.

3798 / Takanabe visita / 1949-6-23 /


Visita canonica all’Opera salesiana di Takanabe


Don Lorenzi

23 giugno 1949


In occasione della raccolta dei dati statistici e amministrativi, mi trovo alcune ore col bravo Don Lorenzi che già ha dato mano alla costruzione della nuova chiesa, che si spera inaugurare nel prossimo mese o in agosto28.

La condizione dell’apostolato di questa zona è immutato, e si cerca di attuare l’apostolato coi mezzi indicati: al momento non c’è altro da fare.

Al momento non si può concludere per acquisto di terreni che rendano possibile l’ampliarsi della missione.

Si spera che la chiesa sarà un buon richiamo per i catecumeni. Le suore della carità giapponesi di Miyazaki esercitano un magnifico apostolato all’Ospedale provinciale di Kawaminami con numerosi battesimi.

Col più fervido augurio di lavoro e di bene, affidiamo la Missione di Takanabe al S. Cuore, cui è dedicata.


Don V. Cimatti, sales.



In aiuto al missionario come galoppino o quasi catechista pare si possa trovare qualche volenteroso cristiano, tanto più utile dopo la partenza del Prof. Shigemura che lavora alla Scuola di Miyazaki (Hyuga Chugakko).

3799 / Mantegazza Giovanni / 1949-6-23 /


a Don Giovanni Mantegazza, missionario salesiano in Giappone



+ 23 giugno 1949

carissimo D. Mantegazza,


Ti sono vicino in ogni senso specie nel tuo onomastico. Sia tuo modello il forte carattere di San Giovanni.

Tuo D. V. Cimatti, sales.


3800 / Marega Mario / 1949-6-26 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



26 giugno 1949

Carissimo Don Marega,


Avendo lavoro anche a Beppu e dovendo domani trovarmi a Miyazaki, passo subito a Beppu.

Lasciami pregare e riflettere davanti a Dio come risolvere la dolorosa situazione in cui vi trovate e per la qual soluzione ho bisogno di tutta la vostra buona volontà e comprensione.29

Prega per me.

Tutto tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.


3801 / Bernardi Angelo / 1949-6-28 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



28 giugno 1949

Carissimo Don Bernardi,


Ti prego di guardare nell’elenco battesimi ecc. di Nakatsu quanto ho scritto ex novo della circoscrizione Osada (sono foglietti piccoli): vedere numero battesimi, cresime e defunti dell’annata (1 luglio ’48 - giugno 1949) e portare i dati a Nobeoka.

Grazie di tutto.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



Ho inviato al buon Mukai i fogli dei duplicati, con preghiera che, riempiti, te li rinvii. Vedi poi tu di unirli a quanto ti invio ora.

3802 / Figura Giuseppe / 1949-6-29 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



29 giugno 1949

Carissimo Don Figura,


Un saluto, un vivo ringraziamento e continue preghiere prima di partire dal Kyushu.

Non dimentichiamo nel mese prossimo:


  1. Lettura delle regole.

  2. Preparazione per gli esercizi.


Le mute per ora sono:

In Kyushu (Scuola)24-30 Luglio

Tokyo17-23

(Noviz.)7-16 Agosto

(Stud.)in Settembre


Per Don Secchi (a meno che non desideri farne qualche giorno) si può ritenere dispensato, così può sostituire chi vi partecipa.

Ossequi vivissimi a tutti.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3803 / Liviabella Leone / 1949-6-29 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



29 giugno 1949

Carissimo Don Liviabella,


Prima di partire, quid retribuam per tutta la vostra carità? Ringraziamenti, saluti e preghiere. Non dimenticare nel mese prossimo:


  1. Lettura della regola.

  2. Preparazione agli esercizi spirituali.


Per Don Acerbi – lo si può dispensare (faccia un buon esercizio di buona morte) e così potrà sostituire eventualmente esercitandi nel loro lavoro.

Fede nel lavoro iniziato – calma e abbandono nell’aiuto di Maria Ausiliatrice.


Vostro

Don V. Cimatti, sales.

3804 / Bernardi Angelo / 1949-6-29 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



29 giugno 1949

Carissimo Don Bernardi,


Prima di lasciare il Kyushu un saluto e un ringraziamento per tutto. Ti prego mettere a posto l’accluso foglio.

E poi allegro, buono sempre e al lavoro per la gloria di Dio e della salute delle anime. Vedi di non dimenticare Fujataro.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.



Memorandum pel mese prossimo:30


  1. Lettura S. Regola

  2. Preparazione esercizi…


P.S. Ho fatto la visita al Cimitero. Vedi interessare i cristiani perché…


  1. Un buon quarto dei defunti seppelliti o non hanno la croce o l’hanno sfasciata o non si vede più la scritta. Penso che se si dovessero esumare dei resti, si sarebbe già imbrogliati a determinarli.

  2. Cogli iin [membri del comitato direttivo] e coll’Ordinario bisognerà determinare:


    1. l’esumazione dei più vecchi, il che porta un sepolcreto generale;

    2. o acquistare nuovo terreno.


  1. Nel fare la pulizia non dimenticare la siepe (molto rovinata dalle piante estranee rampicanti; ed anche far scomparire il mucchio di immondizie accumulate in fondo. Se si potesse dare una mano di vernice al cancello… (La ruggine lo mangia).

  2. Se non subito, pensa anche al giardino della Missione ed anche alla piccola siepe di alberelli sul muretto di cinta.


Per le croci, domandando offerta ai cristiani, non potresti farne fare un modello piccolo e cederlo ai bisognosi? Penso che per questioni future sarebbe utile avere (come in tutti i cimiteri) una pianta col nome dei seppelliti e tenerla aggiornata.



3805 / Marega Mario / 1949-6-29 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



29 giugno 1949

Carissimo Don Marega,


Grazie di cuore della tua carissima. Pur pregando e pensando per ora, non so trovare altra soluzione che tu resti al tuo posto di lavoro, dirigendo Don Moro nel suo lavoro specifico (cura dei cristiani), come ha fatto finora, ed in quanto altro credi opportuno affidargli.

Leggi quanto gli scrivo. Per la parte amministrativa non c’è che stiamo alle nostre regole e regolamenti.

Per costruzioni, riparazioni et similia pensa, o meglio si dipende da S. E.

Il Superiore religioso pensa al viaticum (fatti i conti, sarà determinato pel prossimo anno – finora era variabile, da 2000 a 2500 Yen mensili).

Le Sante Messe ad elemosina variabile. Don Moro mi diede N° 175 Messe dette ad intentionem superioris. Per stavolta non posso dare che l’elemosina diocesana unita a questa mia.

Non mi dici delle novità sulle tue vedute sul modo di pensare, di parlare o di dire del sottoscritto. Non è certo mia colpa se mi trovo in questa posizione. Il Signore sa e vede la più che insufficienza (per non dir peggio) del sottoscritto – ai Superiori e dal sottoscritto e da altri fu fatto rilevare lo stato delle cose, proveniente in gran parte da questa insufficienza o peggio.

Ma spero presto sarà rimediato anche a questo sconcio.

Perdonami dunque, se nei riflessi tuoi non sono riuscito che a farti soffrire – e se non so far altro che pregare per te. Aiuta Don Moro ed aiuta il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Prego consegnare gli acclusi fogli (per i duplicati) a Don Moro.

3806 / Ricaldone Pietro / 1949-7-1 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Cooperazione salesiana


Relazione al 1 luglio 1949


Per le conseguenze portate dalla guerra è naturalmente da pensare alla disorganizzazione avvenuta anche in questa branca dell’attività salesiana in Giappone, tanto nella missione, che nelle altre parti in cui l’influenza salesiana si sia fatta più sentire.

Per la parte degli stranieri inscritti vi è da rifare tutto, e questo non potrà avvenire fino a quando saranno ristabilite le relazioni ufficiali permanenti del Giappone coll’estero. Le distruzioni avvenute, l’emigrazione, le morti hanno portato un cambio di indirizzo, spostamento di abitazioni, ecc. per cui è ancora difficile orientarsi.

Vi è poi ancora l’altro punto assai delicato, la prudenza cioè in tale propaganda, perché si teme in Giappone, come in tutti i paesi del mondo, che i salesiani si accaparrino le vocazioni e mezzi.

Non fu possibile ancora fare riunioni in grande stile. Dove fu possibile fu fatto il richiamo ai cooperatori nelle feste prescritte di S. Francesco e di Maria A.

Sul nostro Bollettino Salesiano si tenevano e si tengono informati delle vicende generali e delle speciali in Giappone. Furono inviate lettere ai vecchi indirizzi e specialmente in occasione della richiesta per l’estensione della festa di Maria Ausiliatrice a tutta la Chiesa.

A tutt’oggi l’elenco degli indirizzi certi assomma a 870. Si cerca di aggiornarli sempre più. Vi è un incaricato speciale e per la missione (Don Akimoto) e per la restante zona (Ch. Matsuo).

Organo per tutti è il “Karashidane” [= granello di senapa], nostro Bollettino salesiano. [Mensile in 8 pagine e copie 4000].

3807 / Liviabella Leone / 1949-7-1 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Osaka, 1 luglio 1949

Carissimo Don Leone,


Consegnata tua lettera a Don Margiaria che mi disse [di] averti già parlato o scritto altra volta al riguardo.

È possibilissimo acquistare a Kobe (è proprio vicino alla stazione) a Osaka, a Kyoto. La condizione unica è avere i biglietti e i relativi soldi. Vedi quid melius facere in Domino.

Saluta omnes. Ringraziamento vivissimo per la recente ultima carità (caffè caldo, ecc.). Il buon Padre Benoit, essendo ammalato piuttosto grave (preghiamo), invece che a Yahata mi spinsi a Fukuoka – e di là a Osaka e spero stasera a Tokyo.

Preghiamo. Insisti per avere i conti completi della costruzione, se no avrai molte sorprese di vario genere e non farai certo economia.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3808 / Bernardi Angelo / 1949-7-1 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Osaka, 1 luglio 1949

Carissimo Don Angelo,


Dopo aver parlato con S. E. dei danni tifonici, non è alieno dal venire in aiuto. Richiede il “mitsumori” [= preventivo] delle riparazioni da farsi, che tu gli potrai inviare.

Ad occasionem ti prego [di] dire al bravo Don Lorenzi, che S. E. desidera essere avvisato per tempo del giorno della benedizione della nuova chiesa.

Preghiamo sempre ad invicem, specie in questo mese consacrato al preziosissimo sangue di Gesù – e pur lavorando per la redenzione altrui, non dimentichiamo la nostra. Saluti all’incomparabile Don Martino.

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.

3809 / Marega Mario / 1949-7-1 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Osaka, 1 luglio 1949

Carissimo Don Marega,


Sono in grado di darti qualche indicazione migliore su quanto mi avevi chiesto sull’abitazione salesiana a Osaka.

Estensione terreno circa 7.000 tsubo. Il lato del rettangolo sulla strada dove passa il tram è lungo 160 passi regolari miei – di fronte a destra scuola elementare – di fianco a sinistra prima di arrivare a Tennoji, la biblioteca del rione – ai lati del terreno è scritto: “Osaka Salesian School” – dalla stazione centrale, tram fino a Tennoji (vi è anche la metropolitana). Usciti dalla porta centrale attraversato lo spiazzo ho infilato la via (che ha a sinistra la stazione della polizia), proseguire fino all’incrocio del tram, continuare nella stessa direzione e si arriva in casa – da Tennoji sono pochi minuti.

Può essere che le indicazioni siano scure; ma accetta la buona volontà. Non avendo saputo dartele chiare prima ho cercato di supplire.

Saluta Don Moro.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3810 / Circolare Salesiani / 1949-7-3 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 3 luglio 1949

Carissimi,


Di ritorno dal Kyushu, mentre vi porto i saluti più cordiali di tutti i confratelli che lavorano in missione, mi preme comunicarvi le mute stabilite per i santi spirituali esercizi.


In Kyushu a Miyazaki-scuola: dal 17 c. m. al 23.

A Tokyo-studentato: dal 7 agosto al 16.

data da fissarsi in settembre.


Prego affrettarsi a segnalare ai rispettivi direttori l’eventuale partecipazione, idem per quelli che intendono di approfittare del riposo a Nojiri. Insisto inoltre pel sollecito invio dei prescritti documenti per quelli che debbono iniziare il Noviziato, i quali debbono trovarsi in tempo utile per la muta fissata per loro a Tokyo dal 7 al 16 agosto.

In missione, grazie a Dio, tutti sono al lavoro che non manca davvero, e spero presto inviarvene il risultato statistico, unito a quello che verrò raccogliendo da voi.

In brevi visite che intendo farvi prima dell’inizio dei santi spirituali esercizi farò ciò.

Come ho raccomandato a tutti i confratelli del Kyushu, raccomando pure a voi in questo mese:


  1. La lettura integrale delle nostre Ss. Regole.

  2. Prepararci tutti spiritualmente ad approfittare della grande grazia dei Ss. Spirituali esercizi.


Mentre pregusto la gioia di vedervi presto, vi assicuro il mio continuo ricordo nella preghiera; anche voi non vogliate dimenticare il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3811 / Circolare Salesiani / 1949-7-6 /

ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 6 luglio 1949

Carissimi nel Signore,


Il preannunciato arrivo del Visitatore, non so per quali incagli, non si verifica ancora. Ad ogni modo urgendo alcune decisioni da prendersi e per gli esercizi e per l’ordinamento delle case, credo opportuno segnalarvi quanto segue:


  1. La preannunciata muta di settembre avrà luogo a Tokyo-studentato dal 28/8 al 3/9. Quelli che intendono parteciparvi vedano di prenotarsi presso il Sig. Don Romani.

  2. Per quel tempo, e anche prima, per quelli che ne hanno la possibilità, attendo allo studentato i chierici dello Hyuga, di Osada e Kokubunji per iniziare i loro studi teologici. È certo un gran sacrificio che si domanda, proprio a quelle case che abbisognano di maggior numero di personale. Ma sono convinto che, data la necessità, tutti e sacerdoti e coadiutori sapranno sacrificarsi ancora di più nell’adempimento del loro dovere. Si trovi modo di surrogare i chierici coll’indirizzare all’assistenza o ad altro lavoro per loro adatto i nostri cari aspiranti più adulti: sarà certo per loro un utile tirocinio anche per rafforzarli nella loro vocazione. Prevedo di non poter aiutare con personale promesso dai superiori, perché tutto personale in formazione.

  3. Le visite fatte durante l’anno mi hanno fatto constatare che abbiamo da regolare totis viribus, specialmente questi punti:


    1. Fomentare fra noi e fra i nostri la carità nei pensieri, nelle parole e nelle opere e un maggior spirito di solidarietà in tutto.

    2. Osservare esattamente l’art. 30 delle Costit. ed in genere quanto si riferisce al voto e alla virtù della povertà.

    3. Perfezionare e vigilare a che siano osservate bene le norme canoniche e religiose nelle relazioni, specialmente con le persone di altro sesso – ed in generale con le persone estranee.


Sono convinto che se ognuno di noi farà bene la sua parte, conforme allo spirito ed anche alla lettera della nostra S. Regola, Regolamenti e tradizioni, correggeremo le nostre deficienze, ed attireremo più le benedizioni del Signore su di noi e su tutto il nostro lavoro.

Pare prossimo l’arrivo di Don Cecchetti, Don Manganelli, i coad. Guaschino e Rosso.

Sono degenti all’Ospedale cattolico Don Bernardi e Don Tassan.

Anche altri fra di noi soffrono indisposizioni o sono stanchi. Non abbiate timore di scrivermi delle vostre vere condizioni e necessità.

Mentre è dovere dei Superiori di provvedere al possibile, vogliate offrire tutte queste sofferenze al Signore per il bene delle anime nostre e di quelle a noi affidate.

Pregate anche per il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3812 / Liviabella Leone / 1949-7-7 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Kofu, 7 luglio 1949

Carissimo Don Liviabella,


Col 15 c. m. Don Margiaria celebra il suo 25° di Messa: gradirà certo auguri e preghiere da parte di voi tutti. Sarà anche un bell’omaggio pel lavoro di 25 anni di Giappone.

Novità, nulla di speciale. Trovo i confratelli al lavoro e benino in salute (eccetto Don Emi, e coad. Giovanni). Pare siano in viaggio Don Cecchetti, Don Manganelli, coad. Guaschino e Rosso; giunto il nuovo Delegato che spero ossequiare domenica prossima anche per voi – verso la fine i lavori della scuola a Nojiri.

Attento all’acqua dell’interrato e al contratto – cerca di vederci chiaro.

Saluta omnes e preghiamo. Lavora sempre per - con - in Lui.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



In settimana entrante risiedo, a Dio piacendo, a Tokyo.

3813 / Figura Giuseppe / 1949-7-7 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



Kofu, 7 luglio 1949

Carissimo Don Figura,


Essendo in giro, non sapendo se potrò affidare questa mia a Don Pisarski, annuncio che il 15 c. m. Don Margiaria celebra il 25° di Messa: penso gradirà auguri e preghiere di voi tutti. Sarà anche un bell’omaggio nel 25° di lavoro in Giappone.

Novità non ne conosco. Pare siano in viaggio Don Manganelli, Don Cecchetti, coad. Guaschino e Rosso. Al termine i lavori della scuola e di Nojiri.

Giunto il nuovo Delegato, che spero ossequiare per voi tutti Domenica prossima. Trovo i confratelli benino e al lavoro (eccetto Don Emi e coad. Giovanni). 31

Avanti nel Signore con calma e fede inconcussa nel suo aiuto. Preghiamo!

Ossequi a tutti e singoli e specie al carissimo Yano (non mi dice che male ha avuto).

Per la chiesa studiate bene omnia.

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Avrei bisogno che Don Dell’Angela mi accettasse la muta novizi (9-16). Colla prossima settimana risiedo a Tokyo. Comunichi anche a Don Antonio.

3814 / Marega Mario / 1949-7-7 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Kofu, 7 luglio 1949

Carissimo Don Marega,


Col 15 c. m. il nostro Don Margiaria celebra il 25° di Messa. Penso che gli auguri e le preghiere di Oita, ove ha tanto lavorato gli torneranno più che graditi, anche come 25° anno di lavoro in Giappone.

Pare siano in viaggio Don Cecchetti, Don Manganelli, Coad. Guaschino e Rosso – trovo ormai finiti i lavori di Tokyo – scuola e Nojiri. Giunto il nuovo Delegato che spero ossequiare anche a nome vostro domenica prossima.

I confratelli stanno benino (eccetto Don Emi e coad. Giovanni) e tutti al lavoro. Don Margiaria mi insegnò anche altra via per giungere in casa: non c’è bisogno di uscire dalla stazione per andare a Tennoji – vi è linea che parte dall’interno – oppure fuori stazione vi è il tram di città che conduce a pochi passi da casa.

Ossequi a tutti.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3815 / Circolare Salesiani / 1949-7-9 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 9 luglio 1949

Carissimi,


Ricevo da Torino la consolante notizia che se le pratiche per il viaggio vanno bene, il prossimo 11 Luglio il Rev.mo Sig. Don Bellido parte in aereo, accompagnato da Don Braggion. È probabile che fra qualche settimana sia anche fra noi Don Tassinari.

Sono partiti il 25/6 Don Cecchetti, Don Manganelli e i coad. Guaschino e Rosso. Non si sa ancora di preciso quando partiranno gli elementi per la filosofia, teologia e tirocinio. Pare pure sia in viaggio il confratello Don Del Forge, destinato al Giappone. Per quest’anno non si vede la possibilità per coadiutori: non è però esclusa la speranza a dopo la visita.

Mentre dobbiamo ringraziare il Signore di questa benedizione che prepara alla nostra Ispettoria, sforziamoci di renderla fruttuosa colla preghiera, coll’ordinare il meglio possibile le cose nostre, col mettere in evidenza il lavoro fatto e da fare, le difficoltà, le necessità nostre, i nostri propositi e più quanto è per noi utile o necessario per il bene dell’anima, per lo sviluppo della Chiesa e della nostra Congregazione in Giappone.

Dietro ordine dei Superiori sospendo pratiche per tutti i rimpatrii da questo momento fino a che sia terminata la visita, e non do corso se non a pratiche di ordinaria amministrazione.32

Al più presto torneranno anche quelli che sono all’estero. Non si muta per ora nulla di quanto si è stabilito e per gli esercizi spirituali e per il conveniente riposo degli allievi e confratelli.

E pregate per me, come vi ricorda sempre il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3816 / Figura Giuseppe / 1949-7-9 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone


9 luglio 1949

Carissimo e sfortunatissimo Don Figura,


Dolendum... Ma anche qui si è a corto perché lo studentato ha dato sempre ed ora è più povero di tutti.

Speriamo nel prossimo arrivo: spero che il puro necessario per la Messa possa trovarlo. Sottane o cotte, ecc. al momento è difficile pensarle. I giovani possono servire in borghese…

Per Don Dell’Angela ho scritto per vedere se può accettare meditazioni per i novizi nostri.

E preghiamo di cuore.

Suo

Don V. Cimatti

3817 / Ricaldone Pietro / 1949-7-14 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 14 luglio 1949

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,


Te Deum” e grazie al Signore e alla bontà del nostro Padre che ci procura la grande grazia della Visita e tanto più nella persona del Consigliere delle Missioni. Evviva!

Per me, come mio RENDICONTO: al solito. Per la salute non trovo granché di variato.

Grazie a Dio non penso agli anni se non per prepararmi al gran passo. Mi pare di poter lavorare come un tempo, pur non potendo correre come una volta… in montagna. In pianura posso ancora fare la mia figura, pur domandandomi molti se ho male ai piedi.

Le cose mie spirituali mi pare di aver la possibilità di farle, né finora il lavoro non mi ha mai ammazzato e ce ne sta ancora… E quanto!

Per i miei voti mi pare di essere in regola, pensando di aver ancora le facoltà che ho sempre avuto. In ogni caso il Visitatore chiarirà e sanerà.

Mi pare non sia mai diminuita, anzi pregusto sempre più la buona volontà di bene per me e per gli altri, pur non riuscendo a concludere grandi cose… Ma Deus scit! Dopo tutto è per Lui, e non mi importa proprio nulla di vedere grandi e piccoli risultati. Fiat voluntas Dei in omnibus.

Mi pare di elogiarmi troppo. È chiaro che permane in pieno la coscienza di non riuscire a fare quanto dovrei e per cui ho sempre supplicato i Superiori di…

Grazie a Dio tutti discretamente bene in salute (non mancano gli ammalati e stanchi) e al lavoro, che non manca e che viene moltiplicandosi in forme diverse… Se poi aderissi a tutte le richieste (e lo desidererei assai, perché il momento è buono…). Grazie della bella ultima circolare N° 152 (sulla critica e mormorazione). Ah, quando si riuscirà a estirparla… dalla nostra cara Congregazione?… E purtroppo ce n’è e quanta!… E in alcuni ambienti e in alcuni confratelli quanto inveterata!…

Mah! Ci aiuti il Signore. Oh, come però punisce il Signore. Sterilità completa di opere per loro e per gli altri. Il guaio è che sono la rovina delle anime giovanili e dei confratelli giovani.

Scusi lo sfogo: se ascoltassi quanto sento e ripetessi quanto ho detto in conferenze e prediche al riguardo sarebbe assai disastroso. Ci aiuti il Signore ad estirpare (come si studia in agraria) questa erbaccia…

Preghi sempre per il

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3818 / Berruti Pietro / 1949-7-14 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 14 luglio 1949

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Berruti,


Grazie di cuore della sua ultima comunicazione in relazione alla prossima visita.

Già da tempo erano sospesi i viaggi di rimpatrio. Per quelli che sono ancora in Italia, certo non dipende solo da me il richiamo in sede (che annuncio subito agli interessati che sono il coad. Masiero e Don Barbaro, di cui mi scrive il Sig. Don Bellido che ritorneranno in agosto e settembre – e Don Tassinari che ritornerebbe fra qualche settimana): ma da altre circostanze (possibilità del viaggio, disposizioni dei superiori, ecc.).

Faxit Deus, e preghi anche Lei un po’ per me, avendomi fatto Lei ritornare nella bagna da cui non so davvero come uscire. Mah… Ci penserà il Signore, perché ho rimesso tutto a Lui.

Sempre la ricorda il

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3819 / Ziggiotti Renato / 1949-7-14 /


a Don Renato Ziggiotti, Consigliere Generale delle Scuole salesiane



Tokyo, 14 luglio 1949

Rev.mo e carissimo Don Ziggiotti,


Non adontarti se scrivo solo su una strisciolina…

È solo per assicurarti di aver ricevuto con la tua del 5 Aprile i rescritti per la casa di Kofu.

Per quanto ti invio di tanto in tanto (spero presto inviarti altra musica… Quella degli antichi tempi…33) ricordati che non ci tengo, ma proprio nulla a che sia presa in considerazione o pubblicata od eseguita… Con questo solo scopo: se qualche cosa può essere utilizzato e servire, fate con tutta libertà; quando non serve, cestinate…

Come ti dico, ci avviciniamo sempre più al gran passo, ed è meglio per non avere preoccupazioni: darne ad altri e distaccarsi da tutto… Tanto nel Regno di Dio non ci sono bauli da portare… Se qualche cosa che servì in altri tempi a fare un po’ di bene…

Prega per me, caro Gigione… Ti abbraccio di cuore.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3820 / Circolare Salesiani / 1949-7-14 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 14 luglio 1949

Carissimi confratelli,


Godo potervi inviare il Prospetto dello stato della nostra Prefettura nel decorso anno.

Sarà inviato, insieme al Rendiconto Amministrativo da voi fornitomi, alla S. Sede per il tramite dell’Ecc.mo Amministratore Apostolico e dal sottoscritto ai nostri Superiori.

Ho creduto opportuno per la Propaganda aggiungere l’Appendice che dà notizie del lavoro salesiano fuori della Prefettura.

Spetta ai rispettivi Ordinari fare per conto loro la speciale relazione annuale, ma per aderire al desiderio espressomi da voi confratelli, allego al presente prospetto un breve cenno riassuntivo dell’attività salesiana missionaria fuori della Prefettura.

Grazie al Signore ed a ognuno di voi, miei cari confratelli, che nell’adempimento del vostro quotidiano lavoro, avete cooperato all’avvento e propagazione del Regno di Dio, della sua Chiesa e della nostra Società in Giappone.

Preghiamo sempre ad invicem.

Don V. Cimatti, sales.

3821 / Grigoletto Giuseppe / 1949-7-14 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 14 luglio 1949

Carissimo,


Grazie delle consolanti comunicazioni del 22/6 e che ad arrivo ti saprò poi dire meglio ed anche ringraziare più sentitamente gli Offerenti.

Strano che non ti sia pervenuta la mia risposta in relazione alle offerte di Aprile, perché sono certo di aver spedito anche per i singoli.

Stiamo in attesa del Visitatore che speriamo farà scoppiare qualche bomba anche per me.34

Caro mio, l’augurio che mi fai del compleanno è davvero a me monito che bisogna affrettarsi a concludere qualche cosa di buono per la vita eterna.

Prega per me e fa pregare, caro Don Giuseppe. E grazie di tutto. In Paradiso aggiusteremo tutti i conti. Ogni giorno avremo da fare una qualche visita a qualche benefattore. Allegro.

Salutami tutti quanti conosco. A te un forte abbraccio dal

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3822 / De Antoni Umberto / 1949-7-14 /


al Sig. Umberto De Antoni, benefattore


Tokyo, 14 luglio 1949

Ill.mo Sig. De Antoni,


A mezzo del mio carissimo Don Grigoletto e del suo buon Adriano ricevo comunicazione della sua generosa carità nell’aver procurato alla nostra missione e proprio per quella dove S. Francesco Saverio ha predicato il Vangelo (ad Oita – allora si chiamava Funai) la bella statua del Santo. Bella anche la circostanza che in questo anno cade: il ricordo del 4° centenario dell’entrata di S. Francesco in Giappone. È dunque indovinatissima la circostanza e la statua. Grazie di cuore. Lei potrà dire: “Proprio nel posto dove S. Francesco Saverio ha predicato Gesù, la nostra famiglia ha eretto un monumento ricordo al Santo!”. Dal Paradiso S. Francesco certo concederà molte grazie a Lei e a tutta la sua famiglia.

Il bravo Adriano mi comunica la lieta notizia dopo una mangiata di buone ciliegie (che qui in Giappone possiamo solo sognare, pur essendo pieno di alberi di ciliegi che fanno solo fiore).

Desiderando un ricordo per le vacanze, eccolo: “Sempre allegro (e lui sa in che cosa consista la vera allegria = fuga dal male, sempre ubbidiente, sempre laborioso).

Il Signore rimeriti di tutta la loro carità che sarà ampiamente ricompensata dal Signore. Benedico con tutto il cuore la sua numerosa famiglia, pregando il Signore che possa essere in ogni tempo la sua consolazione.


Riconoscente

Don V. Cimatti, sales.

3823 / Figura Giuseppe / 1949-7-18 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



18 luglio 1949

Carissimo Don Figura,


Non ho ancora notizie del Visitatore. Per la muta 24 c. m.


  1. Abbia la bontà di far preparare omnia bene.

  2. Non so quando e se potrò arrivare (dipendendo dalla presenza o no del Visitatore). Mi dicono che viene Don Margiaria: in caso pregherò Lui (se non vengo) che presieda. Se non venisse Lui, prego Lei che sostituisca Don Cimatti.

  3. Per le istruzioni è inteso che fa Don Antolin. Per alcune circostanze sono rimasto senza predicatore per le meditazioni per Miyazaki. Prego Lei di turare quel buco (se viene Don Cimatti aggiusterà Lui) o se non sapete come fare o non trova altri, leggete le meditazioni.


Consegno a Don Albino…

Pregate per il

Vostro

Don V. Cimatti

3824 / Bernardi Angelo / 1949-7-18 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 18 luglio 1949

Carissimo Don Bernardi,


Mi dispiace della tua nuova indisposizione. Prego il Signore di cuore per il completo ristabilimento. Sta’ tranquillo. Già a posto per il sostituto (Don Manhard) – non si tratta per nulla di disobbedienza, ma di impossibilità causata dai tuoi disturbi.

Potresti anche (affidando a Don Martino la reggenza ed intendendoti con Don Figura per eventuale aiuto alla domenica) venire a Nojiri dove penso ti troveresti bene o anche andare a Yamanaka dove le suore anche per nutrimento ti potrebbero aiutare. Fa’ con tutta libertà. Giunto il Visitatore (Rev.mo Don Bellido) combineremo per la tua andata. Forse ci sarebbe presto occasione (Via Suez): e tramandare al ritorno la Via America. Quid? Mi urgerebbe una tua risposta.

E preghiamo. Allegro e… Non troppe preoccupazioni per la salute.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3825 / Ricaldone Pietro / 1949-7-20 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



[20 luglio 1949]

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,


Tramite Don Braggion35 ricevo le sue graditissime del 5/5 e 22/6 e trasmetto i preziosi consigli ai confratelli salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice ed invoco speciali benedizioni e preghiere per il 16 agosto in cui i nostri quattro novizi faranno, Deo adjuvante, la loro professione, mentre altri cinque (un chierico e 4 coad.) inizieranno il loro noviziato.

Mio RENDICONTO mensile. Nulla di speciale, e d’altra parte venendo il Visitatore (che pare si sia perduto per strada) completerò e per me e per gli altri. Quanto al mio povero pensiero sull’argomento: creda pure che non è per Tizio né Caio. Ho esposto quanto mi pareva nel Signore. Chiunque farà sempre meglio e più del sottoscritto: è così evidente!

Quanto a Don Tassinari, le unisco lettera che mi scrive: e sono sicuro che realmente è così come dice. Per me non posso promettere niente: gli scrivo chiaramente. Certo che quanti accennai e tanti altri sono tutti in grado (se vogliono) di fare e far bene. Il Signore aiuti i Superiori a realizzare quanto è della sua maggior gloria.

E preghi per me, affinché riesca a far bene la volontà del Signore finché a Lui piacerà. Pare che voglia farmi gustare goccia per goccia, specie in questo tempo, il calice amarissimo… Non capisco niente… Ad ogni modo tento di uniformarmi col “Fiat”… Pure umanamente parlando, constatando che tutto va a rotta di collo per me e che non faccio che far soffrire gli altri… Ma fiat, fiat, fiat… Ne ho tante da scontare!

L’abbraccio filialmente nel Signore. Mi benedica, “ut non declineat cor meum”… E auguri nel suo genetliaco. Si pregò specie dal sottoscritto speciatim… Le corro dietro coll’inizio dei 70… Ma non potrò raggiungerla… zoppico troppo.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3826 / Figura Giuseppe / 1949-7-21 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



21 luglio 1949

Carissimo Don Figura,



  1. Come le ho scritto – non so se potrò venire (come da mio desiderio) alla muta, attendendo notizie del Visitatore. Prego nel caso Don Margiaria di supplirmi –. Se Lui non c’è faccia Lei.

  2. Per le prediche Don Antolin mi ha accettato le istruzioni – se vengo giù (in ritardo) potrò aiutare. Se Lei trova uno, faccia quest’uomo, se non trova, faccia Lei, o alla peggio leggete le meditazioni (ma Lei può fare): accludo la povera offerta per il predicatore delle meditazioni. Ho già fatto l’offerta relativa a Don Antolin.

  3. Pel noto problema, Don Bovio mi promette (non avendo al momento altre disponibilità) di inviare i soldi pel famoso terreno. Per il resto attendo, ma la Provvidenza non mi ha ancora dato in mano quanto desidererei per lo scopo.


La venuta del Visitatore penso che aggiusterà molte cose. Preghiamo con fede e con pazienza.


Suo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3827 / Zerbino Pietro / 1949-7-23 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



23 luglio 1949

Carissimo Don Pietro,


Ed eccoti di nuovo quel seccamule di Don Cimatti che osa domandare ancora l’elemosina ad uno cui dovrebbe prostrarsi, baciargli i piedi, indegno di lustrargli le scarpe… Beh… Ancora una volta… E poi farò ancora.

Siccome però non voglio essere di peso, ti prego per le spese postali, cerca di defalcare su eventuali offerte che il Signore ti inviasse per il povero Giappone. E al solito il lavoro di postino… Un bacione alla Mamma ed uno a Don Bosco e poi arrivederci non so quando…

Stiamo aspettando il Visitatore, che non arriva… Ma arriverà quando al Signore piacerà.

Un saluto al solito per l’amabilissimo Sig. Don Berruti. Mi dicevi di miracoli compiuti dal Signor Don Giraudi e che accuratamente erano notati dal Sig. Don Berruti.

A quando la pubblicazione? Prega per me, caro Don Pietro, perché non so dove andrò a finire. Ma speriamo nel Visitatore che ne vedrà tali e tante da persuadersi che chi ti scrive è proprio da mandarsi a quel paese…

Ti abbraccia e benedice quel coso di

Don Cimatti, sales.



P.S. Capisci anche tu che non si tratta di lettere urgenti… Ad occasionem.

3828 / Circolare Salesiani / 1949-7-23 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 23 luglio 1949

Carissimi confratelli riuniti per gli esercizi a Miyazaki,


L’attesa della venuta del nostro desideratissimo Visitatore mi trattiene a Tokyo. Ho pregato il nostro Don Margiaria (e qualora sfortunatamente non potesse venire lui, il nostro Don Figura) a rappresentarmi in pieno.

Non temete di manifestare a Don Margiaria (che è anche del Consiglio) quanto credete utile per il bene delle vostre case dell’Ispettoria.

Per il rendiconto solito a farsi al Superiore in occasione degli Esercizi spirituali penso utile l’attesa del Visitatore.

Procurate di emulare i confratelli di Tokyo che hanno finito oggi esemplarmente la prima muta alla scuola. Se volete approfittare leggiamo negli esercizi posatamente tutte le regole e regolamenti, specie quelli inerenti all’ufficio dei singoli, con un buon esame e un buon proposito.

Sono intimamente cotidie unito a ognuno di voi col pensiero, coll’affetto e colla preghiera.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



3829 / Figura Giuseppe / 1949-7-23 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



23 luglio 1949

Carissimo Don Figura,


Grazie della sua carissima e delle notizie che mi dà. Deo gratias anche quando ci prova col bofu [= tifone] e colla scarsità dei raccolti. Per Don Dell’Angela è certo un mio errore se ho scritto 29. Bisogna leggere che più tardi è al 9 agosto – 29 era la muta precedente delle Figlie di Maria A. Meglio si trova per iniziare al 7 agosto.

Se per caso ha qualche prete che ha bisogno di riposo lo mandi subito a Yamanaka dalle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Deo gratias anche per le facilitazioni della Prefettura. Anche il povero sottoscritto ha ferma speranza che presto si comincerà. Per l’aiuto di Don Foltin (che ha fatto ora gli esercizi) non so ancora dir nulla di positivo. Veda di aspettare ancora un poco…

Al primo abboccamento con Don Bovio vedo. Al bravo Yano assicuri preghiere da parte nostra. Per Yamagashira pure.

Se riesco a trovare un po’ di… Darò alla prima occasione (venuta di Don Secchi). Unisco immagine ricordi.

Per ora non mi muovo quindi affido tutto a Don Margiaria e a Lei.

E pregate per me. Come scrissi, già passato i…; a Don Albino.

E preghiamo di cuore per tutte le nostre necessità materiali e spirituali.

Suo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Mi faccia poi avere l’elenco esatto dei partecipanti agli esercizi di Miyazaki. Se vi è Don Carlo (cui scrivo a Nakatsu), gli dica che i due presentati come Novizi sono ammessi. È prescritto un esame di religione (catechismo) prima del Noviziato. Lo faccia dare. Prepari anche il documento studi.

3830 / Bernardi Angelo / 1949-7-26 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 26 luglio 1949

Carissimo,


Ricevo e spedisco? Se spedivi di lì facevi più in fretta. Perché dubitare di S. Ecc. che non venga in aiuto?

È giunto Don Braggion senza Visitatore. Vedremo! Assicura che il Visitatore è salesianissimo, se no non sarebbe dov’è.

Domani alla Delegazione Apostolica. Vedremo: penso salesianissimo anche quello.

Per la tua salute: calma, preghiera, riposo e cibo. Anche Don Cimatti sputa (pardon) sangue quasi tutte le mattine alla pulizia della bocca.

Assisto presso Don Bovio, ora assente, per un po’ di riposo.

Allegro con Don Martino.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Guarda con cura se nella cassaforte vi sono vecchie cartelle di banca fatte nel tempo della guerra.

3831 / Circolare Salesiani / 1949-7-27 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 27 luglio 1949

Carissimi confratelli,


Facendo seguito all’annuncio della venuta del Visitatore, vi comunico che ricevetti ieri lettera portata dal nostro Don Braggion, felicemente arrivato, in cui il Rev.mo Don Bellido mi scrive: “Non sono in grado di poterle dire quando arriverò in Giappone… Informerò da Hong Kong… Don Berruti e Don Giraudi si trovano in Spagna per le adunanze dei Direttori…”.

Speriamo arrivino presto gli altri partiti il 25/6. Nell’attesa preghiamo e cerchiamo di approfittare al possibile del gran beneficio degli esercizi spirituali. Vi raccomando poi speciali preghiere per la prossima muta dal 7 al 16 Agosto in cui vi saranno le professioni dei nostri novizi. Mi scrive pure il Rev.mo Sig. Don Ricaldone, Rettor Maggiore (di cui proprio oggi ricorre il genetliaco: 79 anni): “Grazie a Dio si moltiplicano le vocazioni e ci conforta sapere, che se anche non mancano le solite miserie, vi è molto buono spirito nella nostra amata Società… Siamo un po’ preoccupati per le vicende dell’Oriente,36 ove l’Opera nostra si andava svolgendo con un ritmo veramente consolante. Siccome il Signore sa scrivere diritto anche quando gli uomini fanno le righe storte, confidiamo che anche da questi cataclismi esca sempre un bene maggiore per la gloria di Dio. Fatevi coraggio: mantenete esemplare vita religiosa; e rafforzate i vincoli di carità mediante una pietà profonda… Sforziamoci di onorare la nostra Madre, Maria Ausiliatrice”.

Pregate sempre per il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3832 / Circolare benefattori / 1949-7-… /


ai Benefattori dell’Opera salesiana in Giappone



Luglio 1949

Ai Superiori Maggiori e Amici per informazione.

È da tempo che avrei voluto far pervenire alla S. V. i sentimenti più profondi di riconoscenza per quanto ha sempre caritatevolmente fatto e fa tuttora in varie forme per l’Opera salesiana in Giappone.

Le condizioni del dopoguerra perdurano in Giappone, anche per le relazioni postali, ma accennando a migliorare, mi sono deciso di compiere questo dovere, a nome pure di tutti i missionari salesiani e dei numerosi nostri allievi, perché tutti abbiamo sperimentato e sperimentiamo i frutti della generosa carità della S. V. Posso assicurare che non l’abbiamo mai dimenticata nelle nostre quotidiane preghiere e specialmente nella S. Messa e le offriamo al Signore, unitamente ai non pochi sacrifici quotidiani, secondo le sue intenzioni.

Come dolorosissime conseguenze della guerra, nella Prefettura Apostolica abbiamo avuto quattro case completamente distrutte, e tutte le altre più o meno danneggiate, e tutte bisognose di riparazioni. Cinque confratelli salesiani e diciassette allievi del Seminario sono morti in guerra: ne sono rimasti solo due! Ricominciando il nostro lavoro di ricostruzione materiale e spirituale, grazie pure alla multiforme carità della S. V., le case distrutte furono riedificate – dovunque il lavoro di apostolato è stato ripreso in pieno – a Tokyo già si contano sei fondazioni salesiane, si è iniziato il lavoro missionario in una provincia della Diocesi di Yokohama, e ad Osaka la nuova “Scuola Professionale Don Bosco”.

La concessa libertà religiosa dà modo ai missionari ed ai Giapponesi di buona volontà di avvicinarsi più nettamente alla Religione Cattolica. Il resoconto dell’anno missionario salesiano (1 Luglio 1948-30 giugno 1949) nota nella Prefettura Apostolica aumento di 427 cristiani con un totale di 2591. Furono amministrati 615 battesimi, e si è accresciuto a 378 il numero dei catecumeni. Nelle zone fuori della Prefettura, dai Salesiani furono amministrati 254 battesimi, ed il lavoro di apostolato missionario si estende a 370 catecumeni.

Si possono calcolare a 3500 i giovani che direttamente godono l’influsso educativo religioso quotidiano dei salesiani in Giappone.

Perciò la S. V. permetta che ancora una volta elevi un grazie riconoscente al Signore, e con Lei a tutti i benefattori ed amici dell’Opera salesiana in Giappone. Voglia continuarci il Suo aiuto e la Sua benevolenza. Cerchi poi fra amici e conoscenti tante e tante anime buone, che vogliano, come la S. V., cooperare con noi nel lavoro salesiano per la gloria di Dio e per la salute delle milioni di anime a noi affidate in Giappone.

Nel prossimo 1950 ricorrerà il venticinquesimo anniversario della prima entrata dei Salesiani in Giappone. Vorremmo, come perenne ricordo di quella data, dar maggior impulso alle vocazioni indigene. Urge la costruzione di apposito istituto per la fomazione; ed è per questa necessità, che con vera fiducia mi rivolgo alla S. V. per un’offerta anche esigua, sotto qualsiasi forma (offerta per battesimi, per celebrazione di Ss. Messe, per borsa di studio, per vestiti, cancelleria, libri, oggetti sacri, ecc.). Il Signore, per l’intercessione della nostra Madre Maria Ausiliatrice e di Don Bosco, La ricompenserà come sa e può fare Lui.

Coi vivi sensi di riconoscenza mi professo:

Don Vincenzo Cimatti, sales.

Ispettore Opera salesiana in Giappone



3833 / Vescovo Americano / 1949-7-… /


a un Vescovo Americano (chiede aiuto per le Opere salesiane in Giappone)



Luglio 1949

Eccellenza Reverendissima,


Penso ricorderà, se non il nome, la figura di quel sacerdote salesiano dalla barba bianca che ebbe l’alto onore di poterla avvicinare durante le feste centenarie di S. Francesco Saverio in Giappone.37

Il povero sottoscritto, superiore delle Opere Salesiane in Giappone e della Prefettura Apostolica di Miyazaki implora dall’E. V. un qualche sussidio o sante Messe o in altra forma possibile per far fronte alle necessità del momento.

Ho alle mie dipendenze oltre 50 sacerdoti e dato il piccolo numero dei cristiani non è possibile trovare in posto le sufficienti intenzioni.

Per la facilità dell’aiuto che imploro accetto anche elemosina inferiore all’ordinaria.

Fiducioso poi nella sua paterna bontà oso domandare un’altra carità. Ho una dozzina di chierici giapponesi salesiani che attendono agli studi filosofici e teologici nel nostro Seminario del S. Cuore in Tokyo.

Domanderei per questi o l’adozione o almeno un sussidio collettivo.

Il Signore rimeriti l’E. V. di quanto potrà fare per queste care anime. Le assicuro preghiere speciali quotidiane e offerta di sacrifici da parte dei missionari e dei cristiani e specialmente dei singoli beneficati.

Voglia credermi nel Signore:

Riconoscente

Don V. Cimatti

Super. opera Sales. Don Bosco in Giappone

Deleg. nella Pref. Apost. di Miyazaki



3834 / Figura Giuseppe / 1949-8-1 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



1 agosto 1949

Carissimo Don Figura,


Grazie di tutto.


  1. Desidererei il nome degli esercitandi.

  2. Per la retribuzione ai predicatori pensava Don Cimatti…

  3. Grazie per la S. Messa: ne ho detto una secondo la sua intenzione; così anche per questo siamo in regola.

  4. Nulla del Visitatore. Spero non mi farà come Don Bovio che è difficile vedere.


Saluti a tutti e allegri nel Signore sempre. (Provi a scrivere a Don Marega per prestito… Egli desidera Yen…).


Suo sempre

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Avendo occasione propizia, mandi quelle cassette di libri che sono nell’angolo dell’armadio museo.

Provi anche a parlare a S. E. nella sua venuta prossima a Miyazaki. Gli ho scritto se ci avesse usato la carità del prestito di… della Prefettura Apostolica.

3835 / Ziggiotti Renato / 1949-8-12 /


a Don Renato Ziggiotti, Consigliere Generale per le Scuole salesiane



Tokyo, 12 agosto 194938

Carissimo Don Ziggiotti,


Ho ricevuto il magnifico dono della biografia del nostro indimenticabile Don Cerruti.

Il sottoscritto non è in grado di farti le lodi per il bel lavoro, ti ringrazia per i momenti di vero gaudio spirituale provati nel rivedere colla mente e col cuore tanti scritti maneggiati nei tempi della mia formazione e del mio povero insegnamento a Valsalice. Quanti richiami a quei tempi vissuti… Ma più ancora quanto bene provato (volontà di bene, di lavoro, di amore a Gesù, di fiducia in Don Bosco, di imitazione…).

Grazie dunque, carissimo Don Renato, del bene apportatomi in questa forma da te – Dio te ne rimeriti… Sono veri momenti di oasi nelle arsure e sterilità del mio povero inconcludente, anzi, dannoso lavoro. Ma… Deus scit… Et fiat voluntas sua in omnibus. L’importante è che facciamo una buona morte.

Un saluto alla Mamma e al nostro Don Bosco… Un saluto da questi loro figliuoli lontani che hanno bisogno di tante grazie spirituali e più di tutti il

Tuo riconoscente

Don V. Cimatti, sales.

3836 / Figura Giuseppe / 1949-8-17 /


a Don Giuseppe Figura, missionario salesiano in Giappone



17 agosto 1949

Carissimo Don Figura,


Un saluto. Si dice che Lei ci regalerà una visita… E allora arrivederci.

Non ho ancora potuto concretare, ma spero presto inviare aiuto. Se c’era il Visitatore tante cose sarebbero state già combinate, ma pazienza.

Volevo far riposare un po’ Don Dell’Angela, ma non vuole… E quindi…

Don Bovio e Don Secchi lavorano: il risultato è nelle mani di Dio. Preghiamo. Badi che Don Dell’Angela non si sente di mangiare il fegato (per lui sostituite con uova).

Guardate anche di non tenere inutile zavorra fra i giovani, specie tra gli aspiranti.

Preghi e faccia pregare per me. Quanto potevo ho dato a Don Dell’Angela e Don Secchi. Allegri nel Signore.

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3837 / Marega Mario / 1949-8-19 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 19 agosto 1949

Carissimo Don Marega,

L’acclusa fu portata dai 4 arrivati (Don Cecchetti – che mi dice di annunciarti l’arrivo – Don Manganelli, Coad. Guaschino e Rosso) e la spedisco al più presto.

Grazie della tua cartolina. Avevo saputo da Don Liviabella notizie del nuovo cappellano. Per Don Moro niente di male fargli osservare la cosa di cui mi parli. A Nojiri si sono succeduti più che i confratelli, gli allievi (Kokubunji, Scuola, Mikawajima). Dei chierici e dello studentato c’è solo Nishida ammalato e Don Del Col – ieri vi andò Don Foltin. Grazie delle altre notizie.

Attendiamo il Visitatore annunciato oltre un mese fa. Ho fatto tante volte già la constatazione, che basta che il sottoscritto annunci una qualche notizia, che poi in conclusione non si verifica.

Già ti avevo accennato altre volte del desiderio espresso dai Superiori di fare per le feste centenarie o per il 25° dell’entrata dei Salesiani in Giappone una memoria commemorativa. Siccome si vorrebbe fosse completa, ti avevo pregato di pensare alla parte storica (tanto civile che religiosa) e a quella delle religioni (Shintoismo, ecc.). Come pure in un capitolo a parte vorrei mettere le benemerenze dei missionari nel campo delle pubblicazioni. Vedi di farmi avere quanto si riferisce alle tue (me le avevi date a Torino, ma furono ritenute dal Sig. Don Berruti). Così cenni storici, ecc. su Oita: è un lavoro che solo tu puoi fare.

E preghiamo sempre ad invicem. Saluti a Don Moro.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3838 / Berruti Pietro / 1949-8-22 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 22 agosto 1949

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Berruti,


Il nostro caro Visitatore pur avendo preannunciato il suo arrivo, non compare ancora, né segnala quando arriverà…

Il motivo della presente… È che ricevo notizie e dall’Ispettore Don Bortoluzzi e da Don De Kruyf della partenza di quest’ultimo per il Giappone, dove arriverà verso i primi di ottobre.

Penso che il visitatore sbroglierà questa matassa che per me è assai intricata e non riesco a capire quale possa essere la volontà del Signore in materia.

Se i Superiori avessero la bontà o di darmi norme – o se sono disposti a scrivere a S. E. il Vescovo di Yokohama per renderlo più benevolo per questo anticipo di venuta o dare altri suggerimenti per il bene di questa povera anima, mi farebbero una vera carità.

Il Signore va ricolmandomi giorno per giorno il calice che nella sua bontà vuol darmi da bere… E sia fatta la sua volontà santa. Gran parte delle cose sono il risultato della mia insipienza direttiva…

È così evidente… Mi perdoni il Signore, la Congregazione ed i poveri confratelli – ed i Superiori si affrettino a por fine a questo doloroso stato di cose.

Per ora non mi resta che pregare e far quel che si può per…

Mi aiuti anche Lei colle sue preghiere presso la Mamma e Don Bosco… Mi scusino i buoni Superiori se debbo dare queste notizie dolorose. Un pugno a Don Zerbino.

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3839 / Zerbino Pietro / 1949-8-22 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



22 agosto [1949]

Carissimo Don Pietro,


All’arrivo dei 4 è giunta pure la tua carità, frutto di bontà per parte di tante anime buone. Deo gratias.

Al solito posta. Se per caso non ci fosse possibilità di dare l’acclusa al Sig. Don Berruti, vedi di farla leggere al Sig. Don Ricaldone o al Sig. Don Candela che conosce la questione – ho bisogno di consiglio perché non so quando arrivi il Visitatore, che può aiutare la faccenda.

Al solito, avendo occasione, ringrazia sempre quanti lavorano e vogliono bene alla missione nostra – e poi prega sempre per chi sempre ti ricorda con riconoscenza.

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3840 / Vescovi del Giappone / 1949-9-15 /


alle Loro Eccellenze Vescovi del Giappone



[15 agosto 1949]39

Eccellenza Reverendissima,


Come da comunicazioni precedenti è noto all’E. V. come la famiglia dei salesiani di Don Bosco, le Figlie di Maria A. e i loro allievi, ex-allievi, i cooperatori e cooperatrici di tutto il mondo impetrano a mezzo dei rispettivi Ecc. Ordinari che sia estesa alla Chiesa Universale la festa liturgica di Maria A. (24 Maggio).

Le precipue ragioni per tale richiesta sono elencate nell’unito memoriale.

Anche la famiglia salesiana di Don Bosco in Giappone iniziò questa pratica presso gli Ecc.mi Ordinari e penso che varie domande dei salesiani e di altri Istituti religiosi e di parrocchie o associazioni siano pervenute.

Essendo però difficile raccogliere le firme delle varie cristianità parve più opportuno, facile e certo più efficace, demandare la pratica ai singoli Ecc. Ordinari per le rispettive circoscrizioni, come fu suggerito da vari Ecc.mi Ordinari stessi. La felice coincidenza della riunione plenaria degli Ecc.mi Ordinari del Giappone mi dà modo, come rappresentante di tutta la famiglia Salesiana di Don Bosco in Giappone, di presentare un caldo appello alle E. V. affinché si degnino di accogliere collettivamente la supplica nostra che cioè la festa liturgica di Maria A. (24 Maggio) sia estesa alla Chiesa universale, ed inviare – per ottenere questa grazia – una loro postulatoria al S. Padre o almeno si degnino [di] chiedere di poter senz’altro celebrare detta festa nelle loro diocesi.

Da notizia pervenuta al Centro Salesiano consta che in varie riunioni plenarie di Ecc. Vescovi (Torino (Italia), Messico, Brasile, India, Cecoslovacchia, Polonia), fu con gioia accolta la domanda e già in molte nazioni (Australia, Isole Filippine, Cina, Centro America e in molte diocesi d’Europa, America, Asia e Africa), in molte Congregazioni religiose tale festa è già celebrata.

Affido tale domanda alla devozione degli Ecc.mi Ordinari verso la Madonna che anche in questo modo verrà sempre più onorata e amata. Impetro per tutta la famiglia Salesiana l’apostolica benedizione.

3841 / Fustemberg Maximilian / 1949-8-28 /


a S.E. Maximilian Fustemberg, Delegato Apostolico in Giappone40



Tokyo, 28 agosto 1949

Eccellenza Reverendissima,


La famiglia salesiana di tutto il mondo (Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Cooperatori, ex-allievi) sta facendo propaganda presso tutto il popolo cristiano e presso tutte le Congregazioni e istituzioni religiose maschili e femminili ed interessando le rispettive autorità per ottenere dal S. Padre che la Festa liturgica in onore di Maria Ausiliatrice (24 Maggio) sia estesa alla Chiesa universale.

Considerazioni e indicazioni sull’argomento sono incluse nell’umile foglietto. Anche in Giappone furono interessati gli Ecc.mi Ordinari, gli Istituti religiosi e tutto il popolo per ottenere l’intento.

Gli Ecc.mi Ordinari aderirono volentieri ed anzi (date le difficoltà di raccogliere firme in Giappone) consigliarono di deferire loro la richiesta postulatoria e il permesso di introdurre tale festa nell’Ordo generale degli Ordinari.

Siccome questa assemblea sarà (suppongo) presieduta dall’E. V. ho creduto utile informarla della cosa, affinché, se fosse possibile e opportuno, non manchi l’autorevole appoggio di V. E.

Che della grazia dell’E. V. reverendissima


Obbligatissimo e riconoscente

Sac. Vincenzo Cimatti, S.D.B.

Ispettore dell’Opera sales. in Giappone

3842 / Circolare Salesiani / 1949-8-28 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 28 agosto 1949

Carissimi confratelli,


Con questa comunicazione speravo di potervi annunciare l’arrivo dell’atteso Visitatore, di cui non riesco ad avere più notizie. È probabile che sia in visita alle case della Missione della Cina, ancor libera dall’invasione comunista – o che non riesca a trovar posto per la partenza – o che sia indisposto: sta il fatto che non abbiamo notizie.

Per ora prepariamoci bene alla visita, e desidererei proprio che colla vostra cooperazione, questa visita riuscisse davvero una benedizione di Dio per le nostre anime e per la nostra povera Ispettoria… E ne abbiamo bisogno davvero tutti.

S’inizia stasera la muta di esercizi indetta allo studentato, cui partecipano un buon numero di confratelli sacerdoti e chierici. Vogliate pregare, affinché riesca davvero bene sotto tutti gli aspetti.

Nel periodo degli esercizi spirituali, oltre i cari novizi dello scorso anno (ch. Hioki, Tonari, coad. Akabae, Iwasaki) che emisero i loro primi voti, li rinnovarono il ch. Yamagashira e il coad. Costamagna. Li fecero perpetui i ch. Kaneko, Miller e Wermeersh.

Mi giungono consolanti notizie delle feste dell’Assunta da ogni residenza: della solenne inaugurazione della chiesa di Takanabe, delle solenni feste decennali del Charitas no sono, condecorate dalla presenza di S. Ec. l’Amministratore Apostolico; del corso estivo di catechismo tenuto dal nostro Don Lucioni per i fanciulli della sua zona, come pure dei recenti disastri causati dal tifone, specie nella zona di Miyazaki.

Come vedete: consolazioni e dolori e danni si alternano. Sia sempre in tutto fatta la santa volontà di Dio.

I nostri ammalati vanno migliorando. Ad altra comunicazione le disposizioni prese per venire in aiuto alle case in attesa del Visitatore. Preghiamo sempre in unione di lavoro e di carità.


Aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3843 / Liviabella Leone / 1949-8-30 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 30 agosto 1949

Carissimo Don Liviabella,


Le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno ancora una muta di esercizi che dicevano di voler fare in settembre.

Olim avevo incaricato Don Castiglioni per le meditazioni (e con questa predicazione farebbe i suoi esercizi). Avevo indicato a Don Cecchetti, che per ora è a Osada (e che ha ancora da fare gli esercizi) la cosa; avvisato per tempo dell’epoca, potrebbe fare le istruzioni.

In caso non potesse (perché non so se potrà lasciare la casa – Don Carlo ha bisogno di riposo – Don Broccardo presto partirà), vedremo di trovare altra soluzione. Preghiamo.


Don V. Cimatti

3844 / Ricaldone Pietro / 1949-9-3 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 3 settembre 1949

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,


Siamo sempre in attesa dell’amato Visitatore, che deve aver approfittato dell’attesa del permesso di entrata per confortare i confratelli della missione della Cina, mentre la zona è ancor libera, ma già sono purtroppo all’entrata.

Finiamo oggi le varie mute dei nostri esercizi, grazie a Dio ben riusciti e di cui hanno approfittato tutti i confratelli.

Sono finite pure le mute per le Figlie di Maria Ausiliatrice. Deo gratias. Arrivò proprio ieri sera la sua ultima lettera circolare sugli esercizi spirituali che leggemmo a cena: mi pare che le sue raccomandazioni siano state messe in pratica in tutte le mute.

Non abbiamo capito le ultime frasi sugli iconoclasti… Non essendo qua informati di queste sporche novità.

Per me: salute, mi pare, grazie a Dio, buona; lavoro solito – ho cercato di fare come meglio sapevo gli esercizi regolari in quest’ultima muta – ho voluto ribadire il proposito di far meglio che sia possibile la meditazione e quanto vi ha attinenza per la perfezione ed uso dei mezzi che mi vi ci conducono, ho ancora molto cammino da fare, ma mi pare che la buona volontà non dia giù – e coll’aiuto di Dio e della Mamma e di Don Bosco a qualche cosa riuscirò.

Al momento nessuna novità speciale. La spinta presa negli Esercizi ci metterà nelle condizioni di compiere sempre meglio il nostro dovere.

Preghi per noi: ci benedica e specialmente benedica chi con affetto filiale si dice


Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3845 / Solari Carmela F.M.A. / 1949-9-4 /


a Suor Carmela Solari, Direttrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



Tokyo, 4 settembre 1949

Reverende Madri Carmela e Pietrobelli,


Il nostro movimento per l’Ausiliatrice fu messo in tacere… Si teme il campanilismo salesiano… Eppure tutti gli Ecc.mi Ordinari avevano assicurato il buon esito!

Mi dispiace che il Giappone sia assente in questa domanda al S. Padre. Non importa. Il Signore ha i suoi fini anche in questo.

Ho detto ai Salesiani: “Dunque propagheremo ancor più questa cara e santa e per noi necessaria devozione alla Mamma”.

Dico ora lo stesso alle Figlie di Maria A. Scampaniamo ancor più forte: forse è questo il motivo per cui il Signore ha permesso la débacle… Così potremo attivarci di più. Voglio poveramente concorrere e vi mando un po’ di materiale (immagini e medaglie) a mezzo di Don Liviabella.

E pregate per me.

Vostro

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Utilizzate anche le immagini della beata Mazzarello.

3846 / Ghetti Giorgio / 1949-9-7 /


a Giorgio Ghetti, amico e benefattore di Faenza



Tokyo, 7 settembre 1949

Ill.mo e amat.mo Dottore,


Ricevo la sua carissima del 29/8 che insieme alla dipartita del povero e bravo Vincenzo, mi dà tante belle notizie di S. Pietro Laguna e della nostra cara Madonna delle Grazie.

Del buon Vincenzo ebbi pure notizie da Don Mattia. Penso che la vita cristiana del caro vecchio non lascia stare in dubbio della sua salvezza, e quindi, pur pregando, non c’è che dire: “Deo gratias!”.

La buona Angela rimane sola, ma può essere felice di aver compiuto il suo dovere. Potrebbe (se la salute e l’età permettessero) realizzare il suo antico pensiero di consacrarsi al Signore.

Grazie dunque di tutto. Ossequi ai suoi cari, specie alla Sig.ra Anna. Invio (se arriverà) in busta separata alcuni stampati, che, se la Signora crede, potrebbero essere distribuiti alle signore patronesse.

Benedico di cuore tutti e prego per tutti. A Lei un caldo abbraccio dal


Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3847 / Circolare Salesiani / 1949-9-13 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 13 settembre 1949

Carissimi confratelli,


Sempre in attesa del nostro Visitatore, permettetemi di passare al solito qualche momento con voi con scambio di idee e di notizie: non potendo essere tra voi in persona, almeno mi sia dato di esserlo con questo povero scritto.


  1. Si avvicina il mese del ROSARIO. Cerchiamo di passarlo come lo desidera la MADONNA. Formiamo a questo spirito i nostri dipendenti, insegnando con opportune istruzioni come si debba recitare con frutto questa preghiera, tanto consigliata dalla Vergine Santa ed a cui sono annessi tanti tesori spirituali.

  2. È giunto dall’Italia un discreto contingente di materiale di cui invio piccolo campionario (comprendente: immagini, medaglie di vario genere, crocifissi, Via Crucis, Volto Santo della Sindone) in formato grande e piccolo, biglietti natalizi, corone, ecc. È quasi tutto materiale di propaganda salesiana, che si cede ai richiedenti dietro modesta retribuzione.

  3. Ad assicurare il frutto dei nostri Ss. Esercizi richiamiamo quotidianamente i propositi fatti.

  4. Il Don Bosco-sha comunica essere pronto l’atteso libro delle preghiere in uso nelle nostre case (ediz. giapponese). L’edizione è di solo duemila copie al prezzo di Yen 150 (ediz. per i confratelli] e Yen 120, (ediz. per i giovani)]. Si raccomanda la sollecita ordinazione per i desiderosi.

  5. In tutte le nostre opere si viene ripigliando il lavoro regolare o di apostolato o di insegnamento scolastico.


Non dimentichiamo che oltre l’insegnamento orale o per mezzo dei libri, ha grande importanza l’insegnamento del buon esempio. Come ci siamo detto ripetutamente nei santi spirituali esercizi è necessario che il nostro modo di pensare, di parlare, e di operare sia conforme alla qualità che abbiamo di sacerdoti e di religiosi. È un senso di responsabilità, di decoro, di delicatezza, che tutti e singoli dobbiamo avere nel nostro modo di parlare, di vestire in casa e fuori, di trattare con tutti – specialmente con le persone di altro sesso – e che deve manifestarsi sempre, in ogni tempo e in ogni luogo. È così, miei cari confratelli, che formeremo le anime ancor più che con le parole. E sarà questa la vera forma di attrazione santa, per cui più facilmente condurremo le anime al Signore, e sarà per noi vera garanzia di perfezione religiosa. AGNOSCE SACERDOS, SALESIANE, DIGNITATEM TUAM, sempre: in casa, fuori, con noi, con tutti.

E pregate sempre per chi vi è sempre vicino col pensiero, coll’affetto e colle preghiere.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti

3848 / Zerbino Pietro / 1949-9-14 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 14 settembre 1949

Carissimo Don Zerbino,


Vedi un po’ se si potessero trovare copie complete della Morale di Don Piscetta, anche usate, di confratelli che non l’adoperano più, ecc. E se si potesse affidarle ai chierici che vengono.

Non abbiamo ancora fra noi il nostro atteso Visitatore. Saluta omnes e specialmente il tuo principale.

E prega per il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3849 / Grigoletto Giuseppe / 1949-9-14 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 14 settembre 1949

Carissimo Don Giuseppe,


Rispondo alla tua del 27 agosto ed anche unisco ringraziamenti ai benefattori. Ho scritto direttamente a Luigino affinché si facesse interprete fedele e ardente presso i suoi.

Giunte in buon ordine tante magnifiche cose, in gran parte già distribuite… Per i missionari puoi applicare il verso Dantesco… Che dopo il pasto…

Partiranno due verso la fine del mese ed ho già provveduto una valigia per te con un po’ di tutto, che tu userai come crederai: insetti (molti classificati: Tokyo 1949), piante, pietre (zona di Tokyo, le vulcaniche del Fuji). Se arrivo a tempo, altro, per donativi a chi credi. Per i minerali rari richiesti bisognerebbe andare sul posto…per essere sicuri di prendere bene… E per questo Don Cimatti è in condizioni di inferiorità di una certa zucca… di mia conoscenza… Posso girare meno di te. Ad ogni modo si vedrà.

Per il resto prego di cuore per te, per le tue faccende. Vedi di salutarmi tutti i carissimi di Tolmezzo, indimenticabili tutti (mi pare di vedervi tutti qua… Colla vostra carità personificata nei vostri beneficati), con un pugno a Don Lorenzoni (lo merita perché è mio amico).

Un abbraccio ed una benedizione dal

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3850 / Berruti Pietro / 1949-9-24 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



24 settembre 1949

Rev.mo Sig. Don Berruti,


Affido alla sua carità i nostri cari: DON BROCCARDO GIOVANNI, che viene per una visita ai parenti e dire in patria la sua prima Messa, per ritornare al più presto in Giappone, e il coad. COSTAMAGNA ENRICO, che ritorna per condizioni di salute, non confacendosi né potendo adattarsi al clima giapponese.

Vogliano i nostri buoni superiori aiutarli in tutto e dare le opportune disposizioni per il loro bene.

A tutt’oggi il nostro atteso Visitatore è invisibile, ed è da quasi ormai due mesi… Mah! Deus scit et fiat voluntas Dei.

Siamo da un decennio abituati ad attendere persone, notizie, ecc. che non c’è da scomporsi. In Oriente tutto è possibile.

Ossequi e preghiere per tutti.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti, S.D.B.

3851 / Circolare Salesiani / 1949-9-24 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 24 settembre 1949

Carissimi confratelli,


Nei giorni 22-23-24 c. m. si tenne l’adunanza annuale degli Ordinari e Superiori Religiosi del Giappone. Le adunanze presenziate da S. E. il Delegato Apostolico e dirette da Mons. Doi, si svolsero in un’atmosfera di edificante carità e unione di intenti per realizzare in pieno lo scopo dell’adunanza ed il bene generale della Chiesa Cattolica in Giappone.

Penso vi faccia piacere conoscere, almeno genericamente, quanto fu trattato. Riassumo assai schematicamente, perché penso che più diffusamente ne parlerà il giornale Cattolico o riceverete comunicazioni dai rispettivi Ecc.mi Ordinari per quei punti che più possono interessare la Circoscrizione…41

Varie richieste…

1. Estensione alla Chiesa Universale della festa di Maria Ausiliatrice. Benché a voce e per scritto gli Ecc.mi Ordinari avessero manifestato la loro piena adesione sull’inviare a Roma al S. Padre la lettera postulatoria al riguardo, per alcuni discorsi uditi dall’assemblea (È opportuno? Anche gli altri Istituti vorranno la festa per la loro protettrice; siamo in un paese pagano e le devozioni rischiano di sopraffare il sostanziale. Bisogna andare adagio. Qualcuno proponeva anche altra devozione: consacrazione annuale al S. Cuore di Maria, i cinque sabati, S. Giuseppe…), tutto fu messo a tacere.

Dolendum est: mi pare di poter dire davanti a Dio che tutti abbiamo fatto il nostro dovere, eseguendo quanto i Superiori hanno ordinato. Non abbiamo ottenuto quanto desiderava il nostro cuore di figli per onorare sempre più la nostra Madre. Parola d’ordine da oggi in poi: propagare ancor più la devozione a Maria A. nelle forme a noi possibili.


Giunto al termine di questo riassunto possiamo dedurre:

  1. Possiamo imparare tante cose per unificare sempre meglio il nostro apostolato educativo e missionario.

  2. Per utilizzare quanto si fa da altri, e cooperare al bene generale per la gloria di Dio e per la salute delle anime.

  3. E perfezionare quanto già facciamo in conformità del nostro spirito.


Non mi stancherò di ripetere finché avrò vita: “Lavoriamo e preghiamo sempre colla parola, cogli scritti e colle opere in conformità delle nostre regole, e sforziamoci di santificarci, se vogliamo che il lavoro sia fruttuoso” (più interiorità e consapevolezza della nostra posizione sacerdotale e religiosa).

Non dimentichiamo:

  1. Il mese del Rosario.

  2. Cominciamo a preparare fin d’ora la giornata della Propagazione della Fede.

  3. Affidiamo tutto il nostro lavoro personale e collettivo a Maria A. (specie nel mese di Ottobre così ricco di feste Mariane), che ci deve guidare al trionfo in noi e negli altri di Gesù Cristo Re.


Vostro nel Signore

Don V. Cimatti

3852 / Carlo Braga / 1949-9-24 /


a Don Carlo Braga, missionario e Ispettore salesiano in Cina



+ Tokyo, 24 settembre 1949

carissimo D. Braga,

Ti prego accogliere i nostri due viaggiatori (D. Broccardo e Coad. Costamagna) che coi nostri più cordiali saluti vi portano l’assicurazione di adesione intima di affetto e di pensiero per ognuno di voi per le condizioni in cui vi trovate. Ti ripeto: se fosse utile che pochi o molti di voi venissero in Giappone troverete braccia aperte e cuori ardenti per ricevervi, cari e poveri confratelli. Tutte le preghiere nostre le applico per te e per i tuoi.

Non so nulla delle intenzioni del Visitatore. Penso che avrà usufruito l’attesa per visitare il visitabile della tua Ispettoria. Per poco che ritardi sono due mesi di aspettativa e presto gli scadrà il permesso richiesto per due mesi. Mah! Fiat voluntas Dei.

Qui, grazie a Dio, lavoro ce n’è: ci vorrebbero gli uomini – ho vari ammalati – e non poche croci; ma grazie a Dio, finora le spalle e le gambe (benchè zoppichi sempre) ancor discrete. Ma che vuoi, caro D. Carlo? Bisognerebbe esser santi… e non lo sono ancora – anzi temo di essere ancor ben lontano. E capisci che se non sono riuscito a metter giudizio a 70 anni, non so se ci riuscirò nell’incognita che mi lascia il signore. Mah!… è meglio pensare ad ammainare le vele…, pensare non basta… ad agire per… e sono sicuro che anche tu mi darai una mano colla preghiera. Saluta omnes et singulos (ne conosco ancora un certo numero). Buttiamoci nelle mani di Dio, che ci vuole tutti suoi.


Tuo sempre

D. V. Cimatti, sales.




3853 / Ricaldone Pietro / 1949-9-26 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 26 settembre 1949

Rev.mo Sig. Don Ricaldone,


Un breve RESOCONTO mensile e generale e notizie varie.

Per me al solito materialiter e spiritualiter. Finiti gli esercizi, ho preso per proposito la meditazione e quanto ha relazione con essa: mi cresce il bisogno di interiorizzarmi – finora la volontà non è venuta meno e si procede. Per gli altri avrei voluto spedire il rendiconto, da tempo preparato, ma venendo il Visitatore consegnerei tutto a Lui, e così gli faciliterebbe il compito. Ho vari confratelli giapponesi debolini di salute, per cui domando preghiere – altri stanchi, nervosi.

Dopo l’ultimo colloquio e al ritorno il Signore mi va provando con una serie di dolori pungentissimi in parte per me – e in parte causati dagli altri, tutti di indole spirituale e delicata, quali non mi ha mai fatto provare nel 25°. Penso che mi voglia far toccare con mano gli effetti delle mie insipienze passate e presenti… E fiat voluntas Dei. Dopo il ritorno ho scelto questa via ancor più fortemente… E venga quello che Lui permette e vuole; ma non auguro a nessuno la mia attuale situazione. Bonum mihi quia humiliasti me… E basta.

Sono in dovere di accennare due di questi dolori. Del primo scrivo dettagliatamente al Sig. Don Berruti. Il nostro attesissimo Visitatore non compare – ed abbiamo dovuto prendere la determinazione di rinviare il confr. C. Enrico, coadiutore,.... Naturalmente ho dovuto dargli un compagno – ritorna momentaneamente Don Broccardo per la visita ai parenti dopo tanti anni. Mi perdonino i Superiori, ma non sapevamo che soluzione scegliere e non potevamo consultare il Visitatore, ed urgeva la cosa.

Un’altra pure è già da vari giorni che mi tormenta, e che certo sarà anche per Lei, amato Padre, fonte di gran dolore. Debbo cioè annunciarle che gli Ordinari giapponesi hanno messo a tacere la questione della lettera postulatoria per l’estensione della festa di Maria Ausiliatrice.

Dopo le notizie consolanti che già le avevo comunicato – dopo che a voce e per iscritto gli Ordinari mi avevano dato assicurazioni della loro volontà all’adunanza annuale degli Ordinari e dei capi di Istituti Religiosi, alla proposta, nota a tutti gli Ordinari giapponesi, da me esposta, S. E. il nuovo Delegato Apostolico (che mi dicono essere severo liturgista) disse che in tali questioni bisogna andare avanti con prudenza, vagliare, ecc., se no, c’è un rischio [che] si domandi per tutti i titoli delle Litanie Lauretane, ecc. ecc. – uno dei Maryknoll disse che non siamo noi che dobbiamo domandare, ma figli devoti della Chiesa attendere che… Un Gesuita disse che essendo in nazione pagana non bisogna dar troppo campo alle devozioni con pericolo che soverchino l’essenziale – altri in sordina “anche noi possiamo domandare la nostra Madonna protettrice” e non era esente in vari il pensiero di una mossa campanilistica salesiana.

Mons. Wakita sorse spiegando quanto mai opportuna fosse la cosa specie in questi momenti come protezione contro l’invasione comunista; Mons. Urakawa disse che era naturale estendere la festa all’Ordo comune di tutto il Giappone, dato che tale festa era ad es. nella diocesi di Nagasaki (Mons. Ideguchi annuì e confermò) e la cosa morì.

Cercherò di vedere nel resoconto verbale se ci sia qualche cosa d’altro, ma la prassi è così presso questi cari giapponesi – quando non intavolano neppur la discussione, causa finita.

I suoi figli sono rimasti assai male, perché per me è inconcepibile come possa essere che dopo tutte le assicurazioni… Non ho ascoltato il cuore e la volontà che fremevano, perché guai se avessi continuato a parlare; forse avrei spropositato, ma… Per stavolta è andata come è andata: se sarà il caso di ripresentarla, sarà al prossimo anno in primavera.

Non proseguo perché volevamo anche noi lontani far capire al S. Padre la nostra volontà, e che anche questo povero popolo fosse nel numero dei richiedenti…

Pazienza. Ripeto: sa il Signore quanto soffriamo… Ma spero che ce lo conterà a merito, perché tutti hanno fatto il loro dovere.

Voglia benedirci tutti e specialmente il

Suo afflittissimo

Don V. Cimatti, sales.

3854 / Berruti Pietro / 1949-9-26 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 26 settembre 1949

Rev.mo Sig. Don Berruti,


Scrivo a Lei per una questione missionaria perché mi si dice che il nostro amabile Superiore ha ripigliato il primitivo lavoro. Non è ancora comparso il nostro attesissimo Visitatore e per poco che tardi bisognerà prolungargli il permesso di due mesi che gli era stato concesso dalle autorità americane.

Beh! Ci aiuterà il Signore anche in queste pratiche. (.....)

Don Broccardo viene per la visita ai parenti e desidera di ritornare al più presto; vedano i Superiori, me l’auguro anch’io. Non è improbabile che i due viaggiatori incontrino a Hong Kong il Sig. Don Bellido, e così almeno… In caso negativo abbia la bontà di visitarli Lei.

Per me al solito. Se i Superiori crederanno opportuno esaudire quanto… Ma che ho totaliter sottomesso alla volontà di Dio… Mi sembra di diventare l’indifferenza in persona…

Posso dire che dopo il ritorno, mai forse il Signore mi ha saggiato colla sua croce in 25 anni, come ora, non tanto materialiter, quanto spiritualiter. Il Signore vuol proprio che esperimenti e tocchi come S. Tommaso, le conseguenze delle mie fesserie passate e presenti. Una cosa sola mi dispiace, che gli altri soffrono, e non concludo né per me, né per loro, né per l’Ispettoria.

Ad ogni modo dopo l’ultimo colloquio col Rettor Maggiore e coi Superiori, ho seguito questa linea di condotta, buttandomi in Dio, avvenga quel che vuole, perché sono sicuro di non averne responsabilità: ma umanamente non posso non sentire… E sa il Signore, quanto… E mi perdonino anche questa, ma non sapevamo come far diverso. Sono partiti il 24 settembre sul Marien Kerk, vapore olandese mercantile, penso che non se la sbrigheranno in 45 giorni; abbia la bontà di far trovare chi li aiuti all’arrivo.

Una parolona per me alla Mamma e a Don Bosco che mi dia sapienza nel dipanare questa matassa intricatissima.


Suo nel Signore

Don V. Cimatti, S.D.B.

3855 / Castiglioni Alberto / 1949-9-26 /


a Don Alberto Castiglioni, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 26 settembre [1949]

Carissimo Alberto,


Come non offendersi per la mancata visita ad limina sia pur coonestata dall’affidarsi ad esperto nocchiero… Beh! Per stavolta… Passi, ma per altra fiata…

A quanto pare non siete oppressi dal lavoro. Don Acerbi è qua e naturalmente è come Don Bovio – vedilo; anche se ti pungesse magone di vederlo…

Si potrebbe scrivere un libro sugli impossibili. Uno dei primi sarebbe certo quello che si può riferire a Don Bovio e ai suoi degni compagni, fra cui Don Alberto e Don Franco.

Quel che più rode si è che Don Bovio è stato mio allievo e di scuola e di lavoro. Ahimè!

Saluta Don Livia e consolalo, ma più di tutto cercate anime.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.



Ah, quel Rosso, scrivigli… Il viaggio, l’Italia… Che l’abbiano rovinato?!!!

3856 / Berruti Pietro / 1949-9-29 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 29 settembre 1949

Rev.mo Sig. Don Berruti,


Scrivo a Lei per una questione missionaria, perché mi si dice che il nostro amabile Superiore ha ripigliato il primitivo lavoro. Non è ancora comparso il nostro attesissimo Visitatore e per poco che tardi bisognerà prolungargli il permesso di due mesi che gli è stato concesso dalle autorità americane… Ci aiuterà il Signore anche in questa pratica.

Avevo ricevuto l’ordine del Superiore di sospendere le partenze – ne feci comunicazione alle case – ma non ho potuto osservare la consegna. Il nostro confr. coad. C.E. ha, dopo poco la sua venuta, cominciato a dar segni di squilibri mentali, che mi obbligarono a richiamarlo da Miyazaki, dove si era recato dopo l’operazione dell’appendice… Non trovai altra soluzione di un ritorno, che cercai di ritardare al possibile, per vedere se le cose cambiavano – e se anche questo benedetto Visitatore arrivava, e così combinare meglio il da farsi. Visto che tutto mi andava a rovescio per calmarlo, non c’era altra via, e d’accordo col Consiglio feci le pratiche per l’andata in patria.

Mi dispiace assai di dover dare questo dispiacere ai Superiori…

Per me al solito. Se i Superiori crederanno opportuno esaudire quanto… Ma che ho totaliter sottomesso alla volontà di Dio… Mi sembra di diventare l’indifferenza in persona… Posso dire che dopo il ritorno, mai forse il Signore mi ha saggiato colla sua croce in 25 anni, come ora, non tanto materialiter, quanto spiritualiter. Il Signore vuole proprio che sperimenti e tocchi come S. Tommaso, le conseguenze delle mie fesserie passate e presenti. Una sola cosa mi dispiace, che gli altri soffrono, e non concludo né per me, né per l’Ispettoria. Ad ogni modo, dopo l’ultimo colloquio col Rettor Maggiore e coi Superiori ho seguito questa linea di condotta, buttandomi in Dio, avvenga quel che vuole, perché sono sicuro di non averne responsabilità: ma umanamente non posso non sentire… E sa il Signore quanto… E mi perdonino anche questa, non sapevamo come fare diversamente… Una parolina per me alla Mamma e a Don Bosco che mi dia sapienza nel dipanare questa matassa intricatissima.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti S.D.B.

3857 / Superiora F.M.A. / 1949-9-… /


a una Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



[settembre 1949]

Rev.ma Madre,


Grazie della sua ultima. Quanto a Nakatsu ho detto anche a D. Carlo che studi la cosa. Il problema iniziale è vedere se la buona Suor Carmela cede i suoi angioletti. Certo che noi al massimo potremo pigliarli dalla terza elementare; prima, penso che è impossibile.

Studino la cosa e concretino, ma prima bisogna che Suor Carmela esprima il suo pensiero al proposito. La soluzione vivificherebbe l’opera di Nakatsu, e penso sarebbe utile nel senso che i fanciulli crescendo cogli anni e in mezzo alle fanciulle, specialmente se non fossero ben assistiti, non ne guadagnerebbero certo. Saluti a tutte e singole.

Pel mese prossimo ROSARIO E ANGELI CUSTODI… Insista su queste due devozioni.

Benedico tutte e singole.


Vostro

Don Vincenzo Cimatti, sales.

3858 / Circolare Salesiani / 1949-10-3 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 3 ottobre 1949

Carissimi confratelli,


Nel resoconto dell’adunanza degli Ordinari ecclesiastici e religiosi vi dissi che in relazione al problema della nostra Ausiliatrice non ci restava che allargare la nostra propaganda per far conoscere questo bel titolo, e propagare sempre più la devozione alla nostra cara Madre.

Il bel mese di Ottobre, così ricco di feste Mariane, può essere una buona occasione.

Ad aiutarvi in questa bella opera buona vi invio un po’ di materiale (inclusovi anche materiale di propaganda salesiana). Usatelo come meglio sapete e potete e la nostra Ausiliatrice vi benedirà e con voi tutti i vostri dipendenti.

Per aiutarmi nelle spese, vogliate celebrare una messa secondo le mie intenzioni.

Sempre unito a voi nella preghiera e nel lavoro.

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.42

3859 / Ricaldone Pietro / 1949-10-6 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 6 ottobre 1949

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,


Desidero scrivere questa povera mia lettera nel 53° anniversario della mia professione, sia per rinnovare nelle sue mani i miei santi voti, sia per pregarla di unirsi con me per ringraziare con Lei tutti gli amatissimi Superiori per aver esaudito la domanda che mi si dice esaudita.

Non avevo ricevuto notizie ufficiali da Torino, ma la consegna fattami da Don Tassinari della sua nomina (e che per desiderio del Rev.mo Visitatore sarà comunicata a visita finita) mi dice chiaro la cosa. Deo gratias.

Se ho capito bene, è desiderio dei Superiori che il sottoscritto si fermi in Giappone – per me, come ho detto e ripetuto, è pienamente indifferente fare come mi dicono e andare e stare dove mi dicono. Ho detto al Visitatore e a Don Tassinari che sono pronto a tutto. Mi dispiacerebbe solo essere anche menomamente di impaccio od ombra, anche solo in minimis ed occasione di brontolamento o altro. Deo gratias! Devo essere ben un essere strano: mi sembra di essere davanti a Dio secco e arido come un sasso, non gioia, non dolore; un’indifferenza che non so neppure dire se possa essere cosa buona o cattiva… Mah!… Il Signore sa e vede. Non mancano certe fantasticherie… Ci faccio delle risatine anche quando sono in chiesa col Signore. Mi dicono tutti che il farmi capire non è la mia dote, ma spero che Lei almeno mi capisca.

Dunque grazie: appena mi danno la destinazione mi metto al lavoro, e farò quello che potrò e saprò… e ancora un poco, come si insegnava a Valsalice, e specialmente mi andrò preparando a ciò che è più importante: un buon bagaglio per il Paradiso. Quando penso che dopo 53 anni di professione sono ancora longius dalla santità, c’è davvero da far meditazione… Mi aiuti, mi aiuti…

Per il RENDICONTO nulla di speciale – spero che il Visitatore mi permetterà di farglielo, come pure penso che questo sarà l’ultimo rendiconto che faccio al Rettor Maggiore perché d’ora innanzi lo farò al mio nuovo Superiore e Deo gratias anche di questo.

Voglio inoltre che Lei abbia la bontà di domandare per me perdono ai Superiori di tutte le malfatte (e quante!) commesse in questo 25°. Spero che il Signore mi darà ancora un po’ di tempo per riparare colla preghiera e colla mortificazione almeno parte delle medesime.

Pensino pure che se qualche cosa di buono c’è fra questi cari confratelli e se qualche cosa di buono si è potuto fare in Giappone, dopo la grazia del Signore, è tutta opera di questi cari confratelli, che ho fatto tanto soffrire. Beh!…

Mi benedica e addio nel Signore.

Suo come figlio

Don V. Cimatti, sales.

3860 / Dell’Angela Stefano / 1949-10-7 /


a Don Stefano Dell’Angela, missionario salesiano in Giappone


7 ottobre 1949

W M[aria] SS. del Rosario

Carissimo,


Sono in ritardo… Ma quid dicam?… Accetta lo stesso.

Non sapendo la tonalità degli strumenti, ho scritto così, ma temo di non essere riuscito (perché francamente ci capisco poco di banda)… Comunque tu vedrai e scrivendo le parti potrai alzare o abbassare secondo le tonalità. Scusa dunque l’eventuale disturbo.

Per te le solite raccomandazioni:


  1. Lavora con Dio… Così siete in Dio.

  2. Calma.

  3. Non sopra le forze.


E prega per chi ti ricorda sempre.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.



Oggi 53 anni di vita religiosa… E sono ben lontano dalla santità… Non scandalizzarti e prega per me.

3861 / Grigoletto Giuseppe / 1949-10-8 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 8 ottobre 1949

Carissimo nel Signore,


Grazie delle tue e del lavoro sempre attivo per il Giappone. Il Signore rimeriti come sa e può fare Lui.

La più grande novità che penso sia nota è che i Superiori, aderendo alle mie suppliche di una ventina d’anni, hanno esaudito il petite… Ed ho ricevuto l’accipietis.

Penso che rimarrò in Giappone (così mi pare suonino le campane) e penso che anche Don Giuseppe rimarrà fermo al suo posto di lavoro per la Japonia tellus. Vide in Domino almeno fino ad estinzione delle pratiche che hai fra mano e poi… Deus providebit.

Non sto a farti complimenti e ringraziamenti perché pur essendo zucca… Capisci che si lavora per Lui, con Lui e in Lui.

Scrivo ai benefattori di cui mi parli. Ho scritto pure a parte al Sig. Rossi il 26/9. Penso di averti già annunciato che il 24/9 sono partiti due dei nostri e ho affidato loro per te una valigia che contiene un po’ di tutto: pietre, piante, bestie ed altro di cui disporrai come credi bene nel Signore. Ho dimenticato di unirvi altre cose più belle che speriamo farti pervenire con maggior sicurezza quanto citius. Spero ti arriverà. Quando? No so. Ad ogni modo l’ho affidata a Don Broccardo di Limena. Il Signore ti benedica. Nella nuova posizione che non conosco ancora avrò più tempo a pregare e forse anche di applicarmi di più a ricerche per accontentare quel santo uomo di Don Grigoletto.

E tu non dimenticarmi nelle tue preghiere. Quel che per me adesso è ancora più essenziale è tener ben pronti i bagagli per il gran viaggio.

Allegro, Bepi, avanti sempre.

Tuo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3862 / Coronin Giovanni / 1949-10-8 /


ai Sigg. Giovanni e Anna Coronin, benefattori



Tokyo, 8 ottobre 1949

Ill.mo Sig. Giovanni e sig.ra Anna,


Ricevo dal carissimo Don Grigoletto l’annuncio della loro carità verso la nostra cara e povera missione. Non trovo parole per esprimere come si conviene il ringraziamento e la riconoscenza anche da parte dei singoli missionari e dei nostri orfanelli, che posso assicurare pregano ogni giorno per i loro benefattori. Don Cimatti poi (ed è troppo doveroso) assicura quotidiano ricordo nella S. Messa – ed anzi assicura fin d’ora che nell’occasione delle feste dei Santi e nella Commemorazione dei fedeli defunti, celebrerà proprio secondo la loro intenzione. Quello poi che mi ha riempito di vera gioia è l’aver ricevuto i carissimi scritti dei figliuoli.

Alla brava Lea, che mi domanda un pensiero utile per la scuola magistrale: “Ami la vocazione dell’insegnamento specie della gioventù! Impari fin d’ora colla parola, coll’esempio, colla preghiera a seminare a piene mani intorno a sé buona semente di bene. Legga molto i libri di educazione cristiana. Auguri di felice successo negli esami e nell’insegnamento”.

Al bravo Giandomenico: “Bravo. Esto vir e… Padronanza di te (mi permetti il tu?) nei tuoi pensieri, nelle tue parole, nelle tue azioni private e pubbliche. Come dico ai miei giovanotti giapponesi, anche tu di fronte alle inevitabili difficoltà materiali e spirituali della vita, di’ frequentemente a te stesso: “In casa mia (la tua anima e il tuo corpo che sono sempre, se tu lo vuoi, abitazione di Dio), comando io. Allegro e studioso. Bravo: fedele all’appuntamento serale… Non ti conosco, ma ti troverò!”.

Alla Rosalba: che cosa dirò? “Ogni giorno un sacrificio per la buona Rosalba. Va bene? Oh, che bel nome! Rosa: carità, alba: purità. Possa essere così per tutta la vita!”. Ed al bravo Luciano? “Sicuro… Una bella benedizione della Madonna Ausiliatrice affinché possa essere sempre la consolazione dei tuoi genitori. La calligrafia è molto bella. Bravo, studia con gioia. Luciano vuol dire: Luce. Cerca di essere in casa e fuori sempre luce di buon esempio”.

Ed ora continuando, la buona Sig. Anna voglia farsi interprete presso gli angioletti Pier Luigi e Anna Maria dei saluti e delle preghiere del Missionario. Non mi resta che ripetere le assicurazioni precedenti di riconoscenza e preghiera. Mi scusino se ho osato dare consigli ai loro cari figlioli! Spero poter inviare a suo tempo qualche regaluccio giapponese. Purtroppo al momento la posta giapponese non funziona ancora regolarmente specie per i pacchi.

Coi sensi della più profonda riconoscenza

Obbligatissimo

Don V. Cimatti, sales.

3863 / Berruti Pietro / 1949-10-10 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani


Tokyo, 10 ottobre 1949

Rev.mo Sig. Don Berruti,


Avendo già in precedenza scritto lettera all’amatis.mo Sig. Don Ricaldone per la nota questione che ho potuto finalmente chiarire colla consegna dei documenti per la nomina del successore, credo più opportuno scrivere a Lei, dopo aver ricevuto ieri la conferma ufficiale del nostro Ven.mo Rettor Maggiore.

Deo gratias, ed anche Lei mi aiuti a ringraziare degnamente il Signore di questa grazia che ritengo (come l’ho sempre ritenuto) fra le più grandi per il bene dell’Ispettoria giapponese.

Dopo due mesi di attesa è giunto il Rev. Visitatore ed è già al lavoro. Desidera dare l’annuncio alla fine della Visita, nelle riunioni dei direttori – così potrò continuare a fare l’oca fino a quella data in cui spero di capire bene quanto dovrò fare.

Ho capito chiaramente che è desiderio (quindi per me un ordine) dei Superiori che resti. Sto pregando intensamente il Signore, come ci fu sempre insegnato a Valsalice, affinché il Signore mi metta dove possa realizzare meglio la salvezza dell’anima mia e fare un po’ di bene, e con una vita di lavoro e di mortificazione e di preghiera, scontare un po’ del non poco scontabile ora delle fesserie fatte in 70 anni di vita.

Il Sig. Don Ricaldone nella sua grande carità mi ringrazia anche a nome di Don Bosco e dei Superiori. Per me non c’è di che – trasmetterò ai confratelli i ringraziamenti, perché vanno a loro.

Grazie a Dio vedo troppo chiare le deficienze, e le vedrò ancor meglio, quando sarò in altra posizione, coll’unico dispiacere di addossarle al successore e colla sola speranza che riesca a ripararle, se sono riparabili.

I Superiori desiderano sapere il mio gradimento quanto al restare o al ritorno. Mio amatissimo Sig. Don Berruti, permetta – e sarà l’ultima volta – che le riesprima i miei poveri pensieri in questa materia.


  1. Ho sempre sperato che dietro le insistenze che in coscienza sentivo di dover fare per quanto ora si è realizzato, i Superiori mi avrebbero esaudito. Trent’anni di suppliche, sfociarono nell’esaudimento della Missione.

  2. Una ventina di anni (perché era troppo evidente per la mia coscienza) per ottenere la grazia attuale, ed ero sicuro che il Signore (quando ha voluto Lui) mi avrebbe dato l’accipietis.

  3. Pensavo che Maria Ausiliatrice e Don Bosco mi avrebbero esaudito nell’occasione della venuta per il Capitolo.

  4. Lei sa che non fu concesso. Che cosa abbia sofferto Don Cimatti… Beh… Non parliamone.

  5. Ho concluso, e glielo scrissi: in tutta questa questione il Signore mi ha fatto chiaramente vedere che i Superiori dispongono le cose come vuole Lui e non come possa pensare questo citrullo… E allora si dice al giudizio: “tu fa’ silenzio, si fa come ti dicono” e stop.

Mi hanno detto di tornare, e sono tornato in Giappone. È chiaro (nonostante gli addolcimenti nella partenza ed ora nelle caritatevoli parole del nostro amatissimo Superiore) che i Superiori desiderano che stia qui – e sto qui. Fra le righe fa capolino il pensiero di lasciarmi libero…43 Oh, no. Desidero non soffrire più quel che ho sofferto quando non ho fatto secundum dictamentum Superioris e desidero avere (lo spero) il merito dell’obbedienza.

  1. Mi pare essere in uno stato di indifferenza che veramente non so come qualificare (se cioè è bene o male).


Dunque ripeto: per me voglio stare – per quanto lo comportino le mie forze spirituali – a quanto mi viene detto dai Superiori. Oh, per carità! Non pensino i Superiori ad adontamenti, ecc., e che trovi difficoltà in qualsiasi posizione mi trovi in Giappone.

Quello che supplico è che non mi si metta in posizione di responsabilità che potesse anche solo lontanamente contrastare o imbrogliare quello che doverosamente è da farsi per il bene dell’Ispettoria e della Missione. È troppo naturale. Non sempre riesco a farmi capire, ma per me è così lampante che non saprei davvero come dire di meglio.

E preghi per me, carissimo Don Berruti. Non avrò più troppe occasioni di disturbarla, ma sempre le sono vicino col pensiero e colla preghiera.

Ossequi a tutti i singoli Superiori e… Arrivederci in Paradiso.

Suo nel Signore

Don V. Cimatti sales.

3864 / Liviabella Leone / 1949-10-14 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 14 ottobre 1949

Carissimo,


Rispondo alla tua dell’8 c. m. e mentre tenevo pronto e cassette e altre cose da spedire, apprendo la bella notizia che quel bel tipo di Don Franco, dopo tanti consigli, insistenze e promesse, insalutato ospite è partito, e così sono rimasto colle cose in mano e faccio la figura con te, con Oita, con Nakatsu di non interessarmi di voi. E sì che avevo cose importanti da affidargli.

Non gli scrivo, perché non voglio che mi sfugga anche la più piccola cosa contro la carità. È inutile che mi risponda ed illumini sui motivi, sugli ordini ricevuti, sull’urgenza, ecc. So: compatisco l’età, l’inesperienza, ecc. ma non doveva fare così. Insegnagli che in quelle circostanze almeno si avvisa directe o indirecte. Gli serva di esperienza. Possibile che non si possa avere un po’ di criterio pratico? Tutte le tue domande e richieste sarebbero chiare e soddisfatte se il confratello avesse fatto quel che doveva. Quindi patientiam habe.

Per le altre cose, la venuta del Visitatore spero illuminerà te e gli altri e spero definitive anche il sottoscritto.

Per ora prega Don Carlo che ti aiuti per quanto si sente.

E prega pel

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3865 / Grigoletto Giuseppe / 1949-10-18 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 18 ottobre 1949

Carissimo Don Giuseppe,


Rispondo alla tua del 29 p. – In questo tempo ho scritto a tutti i Doriguzzi e benefattori directe. Ora a te.

  1. Per l’Immacolata – sempre accetta.

  2. Non capisco la frase (bisogna leggere anche in tutti gli angoli della pagina) “si vogliono le critiche dei lavori mandati”. Se si tratta delle statue piacciono tutte a tutti – i crocifissini in legno pare che la faccia sia troppo grossa. Farò esaminare meglio le statue di cui mi parli.

  3. Per minerali e altre raccolte (non so ancora che cosa mi daranno di lavoro) penso potrò aiutare di più. I Superiori desiderano che mi fermi qui (se fossi utile altrove mi avrebbero inviato, ti pare?)… Mi pare di essere divenuto inerte: indifferens tam ad motum quam ad quietem. Fiat voluntas Dei… Mi pare di non desiderare altro.

  4. Per quanto ti ha detto il Signor Don Berruti, fa’ quel che ti dicono. Il mio povero sistema (è troppo parola onorifica) amministrativo non è troppo… (Date et dabitur... Provvidenza!). Ad ogni modo non avrò più da occuparmi di questo: tanto più che il disbrigo degli affari non è il mio forte, e ne godo per tanti motivi. Dunque non ci perderai, e se ti consta che non è gradito questo tuo lavoro pel Giappone piantalo pure lì… E subito.

  5. Unisco bolli più recenti. Pare che finalmente si possano spedire pacchi per l’Italia e saranno più facili gli invii… Armi non è il momento (salvo occasione a mano, tengo presente). Ed anche ora i bolli in quantità è difficile perché considerato commercio. (Non so se ti arriveranno gli acclusi). Ho belle cosette di pitture e altro. Avrei pronte tante coserelle (anche pitture, ecc.) ma finché non sono sicuro…

  6. Ossequi al buon Don Terreni, e se colle debite autorizzazioni potrà continuare la carità provvidenziale di Tolmezzo, Deo gratias! Non potendo o non credendo opportuno, Deo gratias: siamo sempre gli antichi amici. Per ora un pugno gentile, se no Don Lorenzoni mi ammazza.

  7. Per tuo fratello non so proprio come fare e per fargli pervenire tue notizie ed averne. Non riusciamo ad avere notizie dei nostri. Consta però che al momento lasciano vivere. Se per caso potrò… Intanto prego, ed essendo l’ora dei martiri, a parte tutto, sono occasioni invidiabili.

  8. Mi pare di aver scritto o directe o per mezzo tuo a quanti mi hai detto. Spero nel prossimo mese saper chiaro la mia situazione ed esporti il mio povero programma di lavoro secundum oboedientiam.

Allegro caro Don Giuseppe. Quanto domandi “di voler far un po’ di carriera nell’amor di Dio e del prossimo” mi ci metto anch’io. Per stavolta:

  1. Gran desiderio.

  2. Grande preghiera. Cantavamo nella “Gran Via”44: “Per cominciare la carriera, bisogna aver vocazione…”; e sono ladri che cantano.

Caro Don Giuseppe, la vocazione certo l’abbiamo – e ci riusciremo sai a rubare totalmente l’amor di Dio e del prossimo. Per ora facciamo questi primi passi.

Saluta omnes… Mi raccomando… Troppo.

Ti abbraccia e benedice il

Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3866 / Zerbino Pietro / 1949-10-18 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 18 ottobre 1949

Carissimo Don Pietro,


Non so fino a quando dovrò disturbarti per le solite mie storie.

Penso che lo sai tu meglio di me (perché qua ufficialmente non si deve sapere nulla… Ma mi pare che lo sappiano tutti) che il Signore si è degnato di esaudire le mie povere preghiere, e quindi ex officio non ti disturberò più.

Ho capito chiaramente che i Superiori desiderano [che] mi fermi qui (e spero di non essere d’imbroglio a nessuno) e quindi non potrò vedere più il volto tuo, né quello del tuo principale.

Spero mi userai la carità di rappresentarmi alla Mamma e al nostro Don Bosco, e tu farai meglio di me le mie parti.

Penso che sia così realizzata la volontà di Dio… e così sia. Mi pare di non spasimare né per il Giappone, né per altri luoghi.

L’indifferenza… Spero che sia santa o almeno santificabile e mi vi ci adagio… Allegro e avanti in quello che mi faran fare.

E tu prega per me e sempre come questo tuo vecchio amico prega sempre per te.


Tuo sempre aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3867 / Braga Carlo / 1949-10-19 /


a Don Carlo Braga, missionario e Ispettore salesiano in Cina



Tokyo, 19 ottobre 1949

Carissimo Don Carlo,


Ti ringrazio della tua carità nell’avermi ricordato con due lettere:


  1. Per l’offerta delle Ss. Messe: fai come credi e quando puoi. Ho un piccolo conto corrente a San Francisco. Se è più sicura quella via puoi inviare a Don Tozzi. Ad ogni modo fa in Domino.

  2. Per l’altra questione, grazie delle tue amabili indicazioni. Suppongo che sappia della sostituzione col bravo Don Tassinari, che con l’aiuto di Dio, sanerà le mie tante fesserie. Per me mi pare di poter dire che sono diventato inerte… Indifferentia tam ad motum quam ad quietem. Disposto ad andare in Cina o tra gli Zulù. So chiaramente che i Superiori desiderano che rimanga (perché se mi volevano altrove è chiaro che me l’avrebbero detto), e rimango.

Per la predicazione a tempo opportuno dirai ai miei superiori il tuo desiderio (non ti so ancor dire chiaramente quid faciebo pro gloria Dei et salute animarum) e se mi danno il permesso ti farò tutte le prediche che credi.

  1. Per la Messa che mi domandi tento, ma non ti assicuro perché i moderni vogliono della musica cui non so adattarmi… Sarà per la mia ignoranza… Ma provo e tu vedrai se vale la spesa… O la farai correggere.


Grazie dei più che fraterni trattamenti per i nostri viaggiatori. Il coad. Costamagna… [Qualche parola illeggibile].

Ciao, Carletto mio, troppo troppo buono col tuo vecchio amico che ti abbraccia con tutta l’anima e ti benedice. Saluta tutti.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3868 / Liviabella Leone / 1949-10-19 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 19 ottobre 1949

Carissimo,


  1. Ti mando qualche cosa pel mensile…

  2. Può essere che ci siano manchevolezze e sbagli. Oltre la mia incapacità amministrativa è anche un po’ colpa dei tuoi, che vengono a Tokyo e non si fanno vedere. Dunque habe me excusatum.

  3. Mi pare lo sanno già tutti (pur non essendo notizia ufficiale) [che] mi sostituirà il bravo Don Tassinari che viene col Visitatore partendo lunedì p. Puoi e devi rivolgerti a Lui. Don Cimatti rimane in Giappone e spero trovare lavoro.

  4. Saluta omnes e preghiamo sempre a vicenda.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Per l’aiuto nel pagamento casa senti Visitatore e Don Tassinari, Don Bovio è informato… Per il catechismo pensavo avessi già. Ora sono sprovvisto…

3869 / Foltin Stefano / 1949-11-1 /


a Don Stefano Foltin, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 1 novembre 194945


Al carissimo Don Foltin Stefano, affinché colla musica trovi modo di fare del bene.

La buona musica è armonia di suoni – elevazione di pensiero e di cuore al Signore.

Amiamoci nella carità di Gesù e preghiamo.


Don V. Cimatti, sales.

3870 / Circolare ai missionari del Giappone / 1949-11-3 /


ai missonari non salesiani del Giappone



[Presentazione del suo Successore-Ispettore]

3 novembre 1949

Reverendissime Domine,


Praesentibus litteris Vestrae Paternitati notum facio me infrascriptum a die 1 Novembris a munere Provincialis Japonicae Piae Salesianorum Societati cessisse.

Mihi in munere succedit Rev.mus Pater Renatus Clodoveus TASSINARI, qui antea fuit Fundator et Primus Rector Orphanotrophii Salesiani “Salesio Gakuen” (Kokubunji-Tokyo).

Sedes Provincialis est, ut antea: Tokyo-to, Nerìma-ku Shakuji Minami Tanaka-machi, 21, Don Bosco Shudoin.

Dum sexcentas gratias ago Vestrae Paternitati pro benevolentia et auxiliis Salesianae Societati demonstratis me Provinciam regente, instanter rogo ut in posterum quoque Vestra Paternitas eundem morem erga novum Provincialem gerere dignetur.

Datum Tokyo die 3 Novembris 1949.

Sac. Vincentius Cimatti, S.D.B.

3871 / Liviabella Leone / 1949-11-3 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 3 novembre 1949

Carissimo Don Leone,


Grazie della tua del 26 p. tutta piena di carità per questo tuo povero fratello. Sono io che devo ringraziare te e voi tutti. Aiutami a ringraziare il Signore per la grazia ricevuta che sono convinto realizzerà un bene immenso.

Per te sta’ tranquillo – in quello che so e posso sempre pronto ad aiutarti – e tu sempre pronto a far quanto ti dicono, come hai fatto sempre.

Pel mensile sta’ tranquillo. Penso che verrai a Tokyo oppure se hai note da pagare, pagherò di qua. Tutta la questione dello scatolame (non c’è gran cosa) è colpa di Acerbi. Con Don Braggion si è stabilito che non si fa consegna se in mano propria degli interessati successero pasticci in altre forme. Lui non si è degnato di farsi vedere… Un po’ come l’altro bel mobile… E tu non lasciarti guidare dai mali esempi… E quindi non gli si è potuto dare in mani proprie (e penso che in quei giorni non le avrà avute molto pulite… Che satira… Ma tanto non la capirà…).

È vero che forse ora quei due giovincelli non mi guarderanno più… Ma continuo a pregare (forse è la cosa più utile per loro e per me).

Per te, sta’ tranquillo, nulla di cambiato nelle nostre relazioni spirituali. Allegri tutti, laboriosi e uniti nel Signore col

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Mandami l’elenco dei nomi dei paesi (città, paesi, ecc.) da voi visitati nel vostro apostolato.

3872 / Grigoletto Giuseppe / 1949-11-5 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



[5 novembre 1949]

Carissimo,


Rispondo alla tua carissima del 21/10 u. s. Grazie e preghiere assicurate. Il più te lo riserva N. S. Gesù in Paradiso.

Grazie delle belle notizie ed offerte; scrivo agli offerenti. Alla prima occasione ho pronte tante belle cose.

Optime… Da’ pure generosamente agli altri missionari. Dabitur tibi in hoc mundo et in altero vitam…

Mio caro Don Giuseppe, cerca anche tu di farti più meriti che puoi ed in questo bel mese pensa anche alle anime del Purgatorio ed anche a questo povero uomo.

Spero presto di sapere la mia nuova posizione e così lavorare un po’ più in concreto.

All’occasione saluta amici e benefattori ed assicurali del continuo nostro ricordo in praecibus quotidianis.

Ossequi speciali ai Tolmezzani ed a te un abbraccio ed una grande benedizione.


Tuo nel Signore

Don V. Cimatti, sales.

3873 / Vescovi Giappone / 1949-11-8 /


alle Loro Eccellenze Vescovi del Giappone



Seminarium Salesianum, Tokyo

Tokyo, 8 novembre 1949

Excellentia Reverendissima,


Dolendum sane puto, quod proposita petitio plenaria Summo Pontifici mittenda pro impetranda extensione Festi Liturgici Beatae Mariae Virginis sub titulo “Auxilium Christianorum” (quod cadit in die 24 mensis Maii) ad universalem Ecclesiam, in plenario coetu Reverendissimorum et Excellentissimorum totius Japonae Ordinariorum nuperrime habito, facta non sit.

Inopinata quidem et inexpectata res mihi fuit, eo praesertim quod antea Reverendissimi et Excellentissimi Ordinarii, datis litteris mihi suaserint ut petitionem hanc Plenario totius Japonae Ordinariorum Coetui proponerem, eo fine ut petitio plenaria ab omnibus Reverendissimis Ordinariis simul Romam metteretur. Quod si factum esset, mihi quidem totique Salesianorum Societati perjucundum pergratumque fuisset.

Res contra spem evenit. Non propterea tamen animo deficere licet. Ad finem enim nostrum non requiritur sane – quamquam summopere optandum – ut petitio ista plenaria sit, ab omnibus scilicet alicuius Regionis seu Regni vel Imperii Ordinariis simul facta; sed sufficit ut singuli Ordinarii, qui id velint, eam Suo Suaeque Dioecesis seu Ecclesiasticae Provinciae nomine Summo Pontifici mittant.

Non multae sane sunt petitiones plenariae, quales jam factae sunt a Plenariis Episcoporum Coetibus in Gallia, in Mexico, in Pedemontana Regione et in Hispania. Multae vero sunt petitiones a singulis Ordinariis jam Romam missae; inter quos accensentur fere omnes Episcopi Italiae, Americae Latinae, Canadensis Regionis, Indiae et Sinarum; multi etiam Episcopi Americae Septentrionalis aliarum Regionum.

Quod sine ratione non est. In praesentibus enim Ecclesiae calamitatibus, speciale requiritur auxilium et tutela Eius, quae “singulare Ecclesiae praesidium” vocata est, et quae “sola cunctas haereses interemit in universo mundo”.

Ad quod praesidium auxiliumque certius securiusque impetrandum, summopere consentaneum videtur, nec ullo modo ab Ecclesiae praxi alienum vel a fide absonum, Summo Pontifici humillime petere, ut hanc Festivitatem, a Pio VII° anno reparatae salutis MDCCCCXIV° institutam, et quae jam in Vicariatu Romano, in Australia, in plurimis Italiae, Galliae, Sinarumque Dioecesibus et Religiosis Familiis, quotannis ritu duplici celebratur, ad universalem Ecclesiam eodem ritu extendere dignetur.

Quapropter, nomine totius Salesianae Familiae in Japonia adlaborantis, humillime rogo Excellentiam Vestram Reverendissimam ut, ob summum erga Beatam Mariam Virginem studium tenerumque amorem, hanc petitionem, quae jampridem a variis Paroeciis vel Religiosis Familiis Tibi missa est vel quam missam esse puto, Tuae Dioecesis seu Ecclesiasticae Provinciae nomine, Romano Pontifici mittere velis.

Quod tibi Tuisque pastoralibus curis commisso gregi, Beatae Virginis “AUXILIUM CHRISTIANORUM” singularem ac specialem tutelam conciliaturum puto et auspicor.

Tuis humillime provolutus pedibus, Pastoralem Benedictionem imploro.

Dabam Tokyo, in Domo studiorum Salesiana, ante diem sextum Idus Novembres, Anno Domini MCMIL.


Sac. Vincentius Cimatti, S.D.B.

3874 / Fustemberg Maximilian / 1949-11-9 /


a S.E. Maximilian Fustemberg. Delegato Apostolico in Giappone



Tokyo, 9 novembre 1949

Eccellenza Reverendissima46,


A titolo di pura informazione invio all’E. V. copia di quanto invio contemporaneamente agli Ecc.mi Ordinari in relazione alla naufragata questione sull’estensione della festa di Maria Ausiliatrice (24 Maggio) a tutta la Chiesa.

Dopo le adesioni e a voce e per iscritto degli Ecc.mi Ordinari e promesse, ecc. ecc. (che avevano ricevuto non poche domande di famiglie religiose e di cristiani secondo che è usanza e prescrizione di S. Chiesa) non mi sarei davvero aspettato il fiasco, che dopo tutto non viene a disonore del sottoscritto o della famiglia salesiana ma della cara Madonna.

V. Ec. ha potuto constatare che dopo le considerazioni dell’E. V. in proposito, di P. Tibesar e di P. Rogendorf, tutto fu posto in tacere. Sarebbe stato almeno interessante conoscere il loro pensiero…

È una nuova constatazione del modo con cui si trattano le questioni alla giapponese: ci sono abituato da 25 anni. Mi dispiace tanto che un numeroso concerto di voci, che si rivolgono al S. Padre per domandare che Maria SS.ma sia onorata anche in questo modo, manchi proprio in Giappone, che prima della riforma S. E. Mons. Marella (Calendario unico) celebrava tale festa il 24 Maggio, perché si usava il calendario delle Missioni Estere di Parigi.

Lo scopo della richiesta attuale agli Ecc. Ordinari mi dà la speranza che almeno qualcuno di essi – se lo crederà della maggior gloria di Dio, si muova, e che il Giappone non sia assente in questa desiderata richiesta della famiglia salesiana di tutto il mondo.

Voglia l’E. V. perdonare – perché penso di parlare al nostro S. Padre il Papa, lo sfogo filiale e mi benedica colla più bella delle benedizioni.

Don V. Cimatti



3874-2 / Füstenberg Maximilian / 1949-…-… /


a S.E. Maximilian Füstenberg, Nunzio Apostolico in Giappone



[senza data 1949]

Pro memoria 47


Qualche missionario fa umilmente osservare che nel caso si dovesse fare qualche rimaneggiamento di divisioni ecclesiastiche, anche per onorare S. Francesco Saverio nel 4° centenario del suo arrivo in Giappone (15 agosto 1549), sarebbe da tenere presente il nome della missione più antica: Funai (attuale Oita) essendo questa la prima Diocesi del Giappone; la prima sede dei Superiori dei missionari della Compagnia di Gesù; la prima sede della Università Cattolica (teologia, lingua); la sede del primo ospedale cattolico; la città che ebbe il primo martire (Nakama Yoran 1589); provincia che ebbe tanti martiri e che ha tanti ricordi della primitiva Chiesa cattolica in Giappone; la città che per due mesi è stata evangelizzata da S. Francesco Saverio a.1551.

Nomi: Missione di Funai, o del Bungo, o di Oita.

Don Vincenzo Cimatti, salesiano

3875 / Marega Mario / 1949-11-9 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 9 novembre 1949

Carissimo Don Marega,


Ricevo le tue due cartoline e la lettera accoratissima, e partecipo con cuore al tuo doloroso stato d’animo, e vorrei essere capace di poterlo riversare nel mio cuore, e così tentare almeno di lenire la tua attuale condizione. In altre tue mi hai manifestato non poche volte la tua domanda al Signore di soffrire. Penso che quanto hai domandato il Signore te lo cominci a concedere sotto questa forma. Mi dici ora che sei sicuro che niente avviene se non per volontà di Nostro Signore. (Per me non ho avuto mai la forza di domandare directe quanto hai domandato tu al Signore, ma solo che in me si adempia quanto è della sua volontà nelle forme, nel tempo, nelle circostanze che vorrà).

Mi sembra che per vincere lo stato burrascoso del momento non ci sia per te che ravvivare proprio la tua fede nella volontà di Dio, che così dispone – donarti generosamente ed adagiarviti con semplicità.

Chi ti scrive ha provato molte volte di questi momenti. Mi pare, grazie a Dio, di averli vinti con l’unico mezzo sopraindicato: adesione completa e pratica (eseguendo cioè come mi si diceva) alla volontà di Dio.

Non nego (ed è troppo naturale, ed il Signore lo capisce perfettamente) che si può dire (e lo ha provato e detto Lui – si licet parva componere magnis) che se lo “spiritus promptus est, caro autem infirma”. Dobbiamo però dire, non foss’altro che con rassegnazione, il “fiat voluntas Dei”. Sono anch’io del tuo parere che non va bene parlare di sé: ma è solo per chiarire il mio povero pensiero.

Sa il Signore che cosa ha sofferto chi ti scrive pel suo ritorno in Giappone (mesi di sofferenze, mai provate in vita): l’unico balsamo efficace e la pace fu l’abbandono totale e pratico nella volontà di Dio.

Pel momento non ho altro modo per partecipare alle tue ansietà che consigliarti quanto ti dissi e poi pregare, pregare… E l’ho già fatto, e lo faccio: te l’assicuro, e con tutta la forza dell’anima mia.

Oh! Sì. Non potendo né dovendo occuparmi più directe di ognuno di voi, non mi resta che (nell’affetto intenso che sento per ognuno dei miei confratelli del Giappone) pregare, pregare, pregare per ognuno di voi.

Non so ancora in pratica che lavoro mi sarà assegnato (ed attendo anch’io), ma in quanto fossi capace sono sempre disposto ad aiutare te e tutti.

Che vuoi? Ne ho tante da scontare e penso di essere prossimo più di voi tutti al gran rendiconto.

Caro Don Marega, prega anche tu per me. Ti abbraccio e benedico nel Signore. 48


Tuo

Don V. Cimatti, sales.


3876 / Zerbino Pietro / 1949-11-10 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 10 novembre 1949

Carissimo Don Pietro,


Benché ufficialmente non possa più trattare con te, penso che mi sarai sempre di aiuto fraterno finché dovrò lavorare (per ora non so ancora in che cosa) in Giappone.

Mi starebbe a cuore sapere qualche cosa di questa questione. Prima di partire affidai (non so proprio a chi – forse in portineria all’Oratorio) un manoscritto riferentesi alla vita del nostro caro Don Arri – nell’ipotesi che potesse servire per un volumetto delle Letture cattoliche – e lo diressi al nostro bravo Don Garro (che mi dissero incaricato di queste faccende). Insieme gli dicevo qualche mia veduta in proposito, e mi pare anche questo che se non fosse possibile la cosa, avesse la bontà di restituire il manoscritto che avremmo provveduto per la stampa in Giappone. Pur domandando in qua e in là non sono riuscito a saper nulla. Mi dispiacerebbe, perché essendovi anche dati originali e manoscritti di Don Arri, la perdita farebbe naturalmente dispiacere.

Gli dicevo anche che parte del materiale, se non poteva servire per lo scopo proposto, forse poteva servire per la “Gioventù Missionaria”. Comunque vedi se ti riesce di rintracciare qualche cosa, e nel caso trova la possibilità di inviarmelo. Penso che gli amici che si attendono tarderanno ancora un po’. Poi vi è Don Broccardo che penso potrà portare qualche cosa al suo ritorno.

Poi ti prego (ritagliando opportunamente) di far pervenire quanto segue al Prof. Capozza.


Tuo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.

3877 / Pio XII / 1949-11-19 /


a Sua Santità Papa Pio XII


[19 novembre 1949]

Beatissimo Padre,


Il desiderio ardente di cooperare ad accrescere e favorire il culto verso la SS. Madre di Dio, invocata sotto il titolo di Ausiliatrice dei Cristiani, mi spinge a presentare alla S. V. la presente supplica – per associarmi così alle istanze che da ogni parte si rivolgono alla S. V. affinché la festa liturgica in onore di Maria A. stabilita il 24 maggio e già inserita nel calendario liturgico di tante diocesi in ogni parte del mondo, venga estesa alla Chiesa universale.

Il bisogno sentito da tutto il popolo cristiano di affidarsi specialmente in questi tempi all’aiuto della Vergine ed implorarne il valido aiuto contro i nemici sovvertitori della libertà della Chiesa, del Papato e di ogni ordine morale e sociale spinge ad accrescere il culto verso l’Ausiliatrice della Chiesa e del Papa, celebrandone la festa universale.

Degnatevi dunque Beatissimo Padre, accogliere la supplica che umilmente presento a nome mio e delle cristianità, congregazioni e istituti religiosi della Diocesi di Osaka e dell’Amministratore Apostolico dello Shikoku, affidate alle mie cure pastorali, affinché il culto verso l’Ausiliatrice della Chiesa e del Papa sia accresciuto e favorito coll’estendere la festa liturgica in onore di Maria A. (24 Maggio) alla Chiesa universale…49


3878 / Grigoletto Giuseppe / 1949-11-20 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 20 novembre 1949

Carissimo Don Grigoletto,


Ricevo la tua dal Sig. Rungaldier e Deo gratias!

Per i crocifissi anche se non sono fini (specie quelli che si debbono vedere in distanza)… Ad ogni modo il Signore rimeriti te, i benefattori e tutti quelli che cooperano.

Ai tuoi firmatari, in attesa che possa spedire qualche cosa, per stavolta una parola.


Sig. Pagnutti: ama le missioni e le anime che non conoscono Dio.

Orio: Deki ii, in giapponese vuol dire cosa riuscita. Cerca anche tu di riuscire bene in tutto.

Marcuzzi: Penso ti sforzerai di essere un nuovo Pier Giorgio.

Magrini: Realizza in te come è contrario al tuo nome: “sict adipe et pinguedine repleatur anima mea”.

Rimoldi Giovanni: missus a Deo. Cerca in tutto di rivestirti di questo ufficio ut omnes videant opera bona tua.

Sergio: Ama e propaga la devozione della Madonna.

Candido: Bei nomi! Candore e luce, come sulle tue belle montagne.

Della Pietra: Come pietra, anche tu “frangrar non flectar”.

Chiaruttini: Cerca in tutto, ma specie nella tua anima di veder sempre chiaro.

Candido Manlio: in giapponese manryo = completare. Cerca di far sempre le cose bene davanti a Dio e agli uomini.

Zanini: Sii esemplare in tutto. L’esempio trascina.

Trenti: e se il Signore ti volesse suo cooperatore nel salvare le anime?

Stua: studia con costanza, con amore, con fede.

Conassi: Konasu in giapponese vuol dire ridurre in polvere. Cerca di far così coi nemici dell’anima tua: polverizzali.


Tu puoi fare le tue spiegazioni. Ringraziali di tutto e con loro gli altri, specie i Superiori, e tra essi il buon Don Sisto. Come ti dissi, mi dirai poi il materiale che ti sarebbe utile. E prega per me. A tutti buon Natale e buon anno.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.

3879 / Ricaldone Pietro / 1949-11-22 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 22 novembre 194950

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,

Rispondo alla sua carissima del 24/1051 e mi dispiace proprio che abbia voluto disturbarsi per questo poco di buono – non c’era proprio di che, tanto più che essendo venuto il Visitatore, ebbi la graditissima nuova delle disposizioni dei cari Superiori in relazione alla mia domanda, che per convinzione di coscienza, era da anni che facevo.

Mi aiuti anche Lei ed i buoni Superiori a ringraziare il Signore. Ho la convinzione che con questo ne verrà un bene immenso all’Ispettoria ed alle anime. Come già scrissi, non sono i Superiori che debbono ringraziarmi, per quanto – mi scrive – ho fatto. Sarei ridicolo a me stesso se ci credessi.

Chi ha fatto sono i confratelli colla grazia del Signore. I Superiori hanno creduto troppo nelle mie possibilità ed ho la convinzione, pur avendo desiderato sempre di fare quello che mi pareva fosse mio dovere, di aver fatto molti, ma molti sbagli in tante cose e specialmente di non essere riuscito, come avrei desiderato ardentemente, d’impedire l’offesa del Signore e forse la perdita di tante anime perché ho la convinzione che vari nostri ex-confratelli hanno proprio perduto la vocazione che avevano, e forse c’entra anche parte delle mie scempiaggini ed insipienze.

Così pure in quante cose non sono riuscito ad accontentare i Superiori, seguendone in pieno le direttive… Basta, basta, che se mi metto per questa via chissà quante ne dico… Ce ne sono certo da farmi cacciare dalla nostra cara Società.

Certo non lascio una bella eredità al buon Tassinari, sotto tutti gli aspetti.

Francamente mi dispiace la frase che mi dice: “di aver messo al mio posto colui che mi fu designato”. Penso di aver messo sott’occhio dei superiori, che mi hanno obbligato a farlo, nomi di vari confratelli (ne ho sempre accennato a quattro). Non mi appioppino questa responsabilità.

Per l’altro punto è troppo chiaro che i Superiori desiderano che questo povero uomo rimanga qui – me lo disse anche il Rev.mo Visitatore.

Per me è proprio indifferente rimanere qui – andare tra gli Zulù o altra tribù – tra i lebbrosi – quel che so fare mi pare di farlo volentieri, anzi forse con un po’ di presunzione, anche quello che so fare poco. La superbia… Ecco la causa di tutte le mie fesserie.

Se i Superiori volevano e credevano utile quel che posso fare altrove, me l’avrebbero detto. Dunque evviva!

È certo disposizione del Signore anche questo, perché (e lo vedo così chiaro come effetto della visita) assisto alla correzione delle mie manchevolezze… Vedendo intorno a me le nuove disposizioni che si vengono prendendo, non ho che da battermi il petto e pregare a che tutto si raddrizzi conforme al volere del Signore.

Dunque mi perdonerà certo il Signore e ne sono sicuro, anche gli amati Superiori, dei dispiaceri, siano pure involontari, che ho potuto dare, di quanto ho fatto soffrire i confratelli – di quanto non sono stato capace di compiere.

Lascio l’Ispettoria in povertà, ma senza debiti (salvo quelli che fossero presso i Superiori e che non conosco). Che vuole? Io non mi ci raccappezzo più coi soldi… Il disbrigo degli affari non è il mio forte, anche in questo non ho capito niente. Il bravo Don Giraudi non può darmi l’approvazione. Mi si dice che come abbiamo fatto finora non è sistema amministrativo. Mah… Ho coscienza di aver dato quanto la Provvidenza mi ha mandato. Beh, Deo gratias, anche in questo.

Amatissimo Sig. Don Ricaldone, grazie della vera carità usataci coll’inviarci il Visitatore che parte domani 24 per il Siam. Penso sia stata una vera benedizione. Non ho ancora la lettera di ubbidienza, ma qualche cosa mi faranno fare. In silentio, in humilitate erit fortitudo mea et amor meus.

Mi benedica speciatim; e siccome è finita la mia corrispondenza ufficiale, accolga i miei poveri auguri per le feste della Mamma e per le feste Natalizie, e mi usi la carità di un saluto tutto speciale alla Mamma, e a Don Bosco, che vedremo in Paradiso.

È da anni che la mia povera vita è offerta per i miei cari del Giappone, per il Rettor Maggiore e per il Papa; per il Giappone: ut simus pauperes, pur et in charitate e in pace. Mi esaudisca il Signore nelle forme che crede, purché si realizzi sempre e solo la sua santa volontà. Mi permetta di abbracciarla e mi benedica.

Suo nel Signore buono a niente

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Non so se furono già annunciate le nuove case del 1949: Oratorio S. Luigi a Tokyo-Meguro; scuola Professionale Don Bosco a Osaka.

3880 / Braga Carlo / 1949-11-23 /


a Don Carlo Braga, missionario e Ispettore salesiano in Cina



Tokyo, 23 novembre 1949

Carissimo Don Braga,


Il nostro Rev.mo Visitatore ritorna. Ringraziamo di cuore tutti il Signore per il buon esito della visita.52 Il più utile effetto è la notizia dell’esaudimento delle mie povere preghiere colla sostituzione di Don Tassinari. Deo gratias!

I Superiori desiderano [che] mi fermi qui e spero di trovar lavoro. Sono sicuro che la decisione sarà di bene immenso per l’Ispettoria, che ho in pratica guastato con quasi 25 anni di insipienze. Mah! Cercherò di riparare colle preghiere e col lavoro che mi daranno da fare, finché andremo, a Dio piacendo e noi meritandolo, in Paradiso.

Ti ricordo sempre e santamente t’invidio per il tanto bene che fai, e che avrei voluto fare anch’io… Ma basta. Bonum mihi, Domine, quia humiliasti me. Deo gratias! Ho già cominciato a sporcare carta per la Messa del nostro Savio quale tu desideri! Oh, come vorrei fosse proprio meno indegna del nostro caro beato!53

Ossequi a tutti. Per S. Carlo ti fui vicino tutto il giorno.

Non dimenticarmi… Almeno riesca a fare una buona morte.

Tuo

Don V. Cimatti, sales.



P.S. Mi hanno dato l’accluso. Tu vedrai di che si tratta.

Siccome non so se potrò farlo con comodità in seguito: buona festa della Mamma e buon Natale e Capodanno. Preghiamo tutti per voi.

3881 / Calvenzani Enrico /1949-11-24 /


a Don Enrico Calvenzani, sacerdote salesiano



Tokyo, 24 novembre 1949

Carissimo Don Calvenzani,


Ti ringrazio proprio di cuore per la tua bella lettera e ti prego dire proprio un grazie cordiale ai tuoi giovani per quanto fanno per noi e colla preghiera e colla loro carità.

Grazie della generosa offerta. La novena di Natale sarà secondo la tua intenzione e quella dei tuoi giovani: unitevi con me che nella santa Messa avrò un memento specialissimo per i singoli. Puoi, se credi, ricordarlo alle orazioni della sera (che corrisponde su per giù all’ora della santa Messa mia).

Grazie degli auguri senili. Per ora mi sento ancora di fare le corse con te, e a pugni con Don Lorenzoni (dagliene uno, ma dolce… Non come quelli di Don Grigoletto…). Sì, sì cari antichi amici… Don Enrico, Don Livio e… Tutti gli altri.

Preghiamo e facciamo del bene.

Tuo sempre

Don V. Cimatti, sales.

3882 / Grigoletto Giuseppe / 1949-11-24 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 24 novembre 1949

Carissimo Don Giuseppe,


Ricevo quasi contemporaneamente le tue sempre carissime e ringrazio.

Parte oggi il Rev.mo Visitatore, spero che cosa dovrò fare nella mia nuova posizione, e avanti nel Signore.

Sto già raccogliendo altro materiale che ti invierò arrepta occasione sicura.

Tu fa’ nel Signore quanto puoi per le missioni, secondo le intese coi superiori e non temere per i soldi. Ti raccomanderei, se ti viene tra mano, qualche cosa di buono per libri… Ah, se trovassi un Migne… et similia. Penso che fra un anno avremo rinnovato lo Studentato e come edificio e rimpolpato di chierici. Biblioteca e museo trionferanno nei nuovi locali.54

Ho comunicato a Don Lucioni quanto mi dicesti. Come pur rispondo ai benefattori un po’ personalmente, un po’ per mezzo tuo.

Prego sempre secondo le tue intenzioni per quella brava gente che intendi aiutare.

Per i soldi, non temere, uomo di poca fede… Lo saremmo tutti e due se anche solo dubitassimo. Anche per questo ci daremo dentro colla preghiera; ma se per caso sei negli imbrogli, dimmelo, e vedrai che risolveremo la questione… Anche per il nostro caro Gesù. Certo che anche Don Tonelli si muoverà. All’occasione un saluto al carissimo Don Maniero che ha voluto abbellire la tua con saluti speciali.

Come ti dissi, mi metto al lavoro anche per la ricerca di materiale che desideri, ed il Signore ci aiuterà.

Un baso e preghiere speciali per la zucca b[aruca] dal

Suo riconoscente

Don V. Cimatti, sales.



Nuovamente grazie di tutto. Allegro sempre. Godo che il Sig. Don Berruti ti abbia fatto capire il merito che hai lavorando come fai, per le missioni.

3883 / Coronin Anna / 1949-11-24 /


alla Sig.ra Anna Coronin, benefattrice



Tokyo, 24 novembre 1949

Ill.ma Signora Anna,


Quell’anima santa di Don Grigoletto mi comunica la sua nuova carità. Il Signore la rimeriti di tutto ed al solito non potendo corrispondere in altro modo prego di cuore secondo le sue intenzioni, ed anche – siccome Don Grigoletto mi parla dei suoi figli – che soffrono per la tosse, le invio la benedizione di Maria Ausiliatrice unita a speciali preghiere per loro ed anche per gli allievi suoi e del babbo.

Colgo l’occasione per anticipare a Lei ed a tutta la famiglia i più sinceri auguri per le feste natalizie. Con riconoscenza:

Don V. Cimatti, sales.

3884 / Liviabella Leone / 1949-11-27 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



27 novembre 1949

Carissimo,


Mi occorrerebbe l’elenco completo delle opere pubblicate dal nostro Don Arri, dell’allora Salesio-kai di Beppu (Aveva iniziato collez. patristica – Varie pubblicazioni di tal Yamaguchi, ecc. Musica – a proposito della quale se trovassi qualche sonata del 2600°… Ci fossero ancora libretti ne gradirei qualcuno).

Avevo tutti questi dati, ma li lasciai a Torino nel manoscritto biografico suo. Così pure se hai occasione di veder Don Moro, mi dica quel che ha pubblicato e anche tu. Buona festa di Mamma.


Tuo

Don V. Cimatti


Un pugno ai due.

3885 / Tassinari Clodoveo / 1949-11-29 /


a Don Clodoveo Tassinari, suo successore come Ispettore salesiano in Giappone



29 novembre 194955

Caro Don Tassinari,


Quanto è sotto scritto è un po’ di materiale che come pro-memoria avevo scritto pel Rev. Visitatore. Per te sono cose note. Te le invio (poi distruggi) come punti ricordo.

Don Cimatti



Pensieri e problemi sul lavoro salesiano nella Prefettura Apostolica di Miyazaki


  1. La prefettura Apostolica è concredita alla Pia Società Salesiana.

  2. Proposta di fare il contratto per avere libertà amministrativa in tutto. Ma giuridicamente possiamo farlo? È la Prefettura Apostolica che fa un contratto con se stessa. Quid? S. E. il Delegato studia la questione: mi disse avrebbe interrogato Roma.

  3. Per dare maggior impulso al lavoro occorrerebbe l’alter ego o dell’Amministratore Apostolico o dell’Ispettore. E così pure un consiglio di Missione, ecc.

  4. La scarsezza di personale, la guerra, ecc. hanno moltiplicato i missionari isolati, che si trovano in difficoltà:

    1. Per la loro vita religiosa,

    2. Per i servizi di casa (affidati a personale non sempre sinodale o al missionario stesso). La donna in Giappone è assai gentile, accondiscendente… A stabilire anche solo una minuscola comunità ci vorrebbero:

      1. O sacerdoti (che siano un cuor solo e un’anima sola sui modi di apostolato, ecc., ad es. preti giovani che debbano esercitarsi o studiare lingua, ecc.).

      2. O chierici o coadiutori, che rimangono poi isolati quando il missionario va in giro (avendo noi molte cristianità distanziate dal centro).

      3. O affidare il lavoro fuori centro ad un missionario girovago. Si era proposto che i missionari risiedessero insieme in un centro. Ma chi custodisce la missione nell’assenza? Rimane perduto gran parte del lavoro serale – e gran tempo per i viaggi.


Al momento per affiatare al possibile i missionari, si fa nelle due province la riunione mensile per l’esercizio di buona morte, soluzione dei casi, ecc. alternativamente in ogni casa.

Capire la condizione di fatto cui si vengono a trovare i missionari e in genere quanti lavorano in Giappone – sia che siano isolati, sia che si trovino in comunità, più o meno regolari, occorre pensare:

  1. Che, animati da zelo apostolico, tutti desiderano lavorare nel campo missionario (conversione delle anime, avere catecumeni, dar battesimi, ecc.) anche quelli che lavorano nelle scuole, negli orfanotrofi e nello studentato,

  2. E che desiderano che questo lavoro sia fruttuoso, che si moltiplichi e che sia conosciuto.

  3. Se poi sono in due o più in una parrocchia o in una zona sorge naturalmente una concorrenza in cura d’anime (specie femminili – il maggior numero – insomma…). In troppi casi la carità ne va di mezzo, e con questa la gloria di Dio e il bene.


Ha forse influito in questo stato di cose l’affrettata formazione dei missionari, l’averli forse messi prematuri al lavoro, l’aver concesso loro una certa libertà di azione, secondo me necessaria ad eccitare l’attività di lavoro, l’essersi messi al lavoro più dalla parte degli adulti che dei giovani (in certe zone) ecc. ecc.? Penso che urti, malintesi, mancanze di carità sono provenute da questa esuberanza di zelo.

I cristiani in Giappone si possono dividere in due categorie:

  1. I discendenti dalle antiche cristianità (un po’ sparsi dappertutto, ma soprattutto nella diocesi di Nagasaki, da 60-70 mila).

  2. I nuovi convertiti dal paganesimo (anch’essi da 60-70 mila all’incirca).

Pensando alla condizione degli Ebrei e dei Gentili si può capire qualche cosa e della mentalità e del modo di comportarsi degli uni e degli altri, e dello spirito informativo delle manifestazioni di fede degli uni e degli altri.

Dal ceppo antico si possono avere vocazioni buone (che non mancano certo anche dall’altro ramo). L’avere una fondazione a Nagasaki potrebbe facilitare il compito della ricerca delle medesime.

Il cristiano del tipo antico non è molto attivo per la propaganda fra gli altri: più buono per sé che per espandersi.

Ad ogni modo le deficienze di vita cristiana, note in tutto il mondo si riscontrano anche in Giappone: buoni cristiani, meno buoni, non buoni.

Le difficoltà: del cristiano isolato in famiglia pagana (o di diverse religioni) – quelle dell’insegnamento scolastico – le difficoltà del matrimonio per le ragazze – la religione cattolica che si presenta come religione straniera – l’attaccamento alle tradizioni – la difficoltà della lingua, ecc.

Le opere di carità sono apprezzate ed aiutate.



Pro memoria all’Ispettore suo successore


Tokyo, 29 novembre 1949


Esami di confessione, predicazione – Quinquennio teologico – professioni religiose nel 1950.

Prof. rel. coad. Baggio e Mazzarello (vedere date).

Eventualmente i teologi del primo corso per regolarizzare la loro posizione nello studentato e per ricevere la tonsura.


Quinquennio teologico.

Le tesi pervenute sono per l’anno 1948-49 (non ne giunsero finora delle più recenti). Atti N° 151 pag. 8. Per le modalità Atti N° 144, pag. 9 e più atti N° 138 bis. Progr. e norme pag. 80-81 e 134. Quinquennio P. 14; predicazione p. 26; confessione p. 17.


Date le condizioni speciali in cui ci siamo trovati in Giappone e le norme specificate date dai Superiori essendo del dopoguerra e pervenute inoltre in ritardo, cercai di fare così in pratica:


  1. Ogni anno inviavo agli interessati le tesi cui dovevano rispondere per iscritto. Lo facevo – potendo – esaminare da qualcuno degli insegnanti dello studentato – o le esaminava il sottoscritto.

  2. Dispensavo gli insegnanti delle materie teologiche (Can. 590).

  3. Se si potesse realizzare come consiglia il Rettor Maggiore (N° 134, pag. l7 – e identicamente per gli es. di predicazione e confessione) sarebbe facilitata la cosa.

È davvero difficile che durante l’anno i confratelli (se davvero lavorano salesianamente) possano attendere con calma a tutte queste cose.

  1. Per la scelta delle commissioni, che dovrebbero esser formate da PP. dotti e gravi nelle varie discipline, facevo come potevo, abbrancando qualcuno o in missione delegando, e quando non trovavo, facendo da solo. Alle tante che dovrò scontare, dovrò aggiungere anche questa presunzione. Mah! Deus me adjuvet.


Per l’esame di confessione.

  1. Al presente le Curie non esigono gli esami – Finché i nostri frequentavano il Seminario erano autorizzati senz’altro come kyoshi (anche di fronte alla legge) o come parroci.

Come Prefetto Apostolico naturalmente autorizzavo chi ne aveva bisogno, anche senza esame, se mi constava dell’idoneità.

Dopo presentavo agli Ordinari e i confessori per le Suore (ordinari, straordinari, ecc.) e per confessare gli esterni.

Tu intenditi coi rispettivi Ordinari – alla fine del mio mandato mi pare tutti siano in regola, se si trovano nelle condizioni di prima.

Vedi sopra quanto al criterio per la formazione della Comiss. per esami di confessioni.

Chi deve subire esami di confessione, sono: Don Del Col – Don Mussi e Don Fortuna – Don Bastalaer e Don Dal Forge [?].

Al prossimo anno vi saranno quelli del 1° Quinquennio.

Tutti gli altri mi pare sono in regola, se può considerarsi valido quanto fu fatto finora.


Per l’esame di predicazione finora tenni questa norma (non conoscendo che tardi quelle date):

  1. Esortazioni incessanti a che si eseguisse il prescritto delle costituzioni.

  2. Far predicare i sacerdoti giovani (predicazione extra, tridui, esercizi, ecc.) obbligandoli così a preparare il materiale.

  3. Sentire le loro prediche, e se del caso fare osservazioni.


Quelli del 1° Quinquennio. Don Fortuna ed i nuovi preti venuti in questo anno dovrebbero regolarizzare anche questa partita.

Quanto ti prescrivono come Ispettore Costit. e Regolam. e norme in questa materia ti è noto. Nel regolarizzare non pensare al passato, ma al prescritto dei Superiori. Avessi conosciuto e potuto, avrei applicato quanto è doveroso, conveniente e più che utile in questa materia, così importante. In omnibus non pensare mai al passato, ma a quanto è doveroso fare ora.

Alcuni che temevano l’esame di confessione l’ho fatto fare senza dire che era esame. Quid facere?… Non l’avrebbero mai fatto.

Don V. Cimatti56

3886 / Cavoli Antonio / 1949-12-12 /


a Don Antonio Cavoli, incaricato della Congregazione Caritas



Ispettoria Salesiana

San Francesco Saverio – Giappone57


Tokyo, 12 dicembre 1949

Reverendissimo Sig. Don Cavoli,


Dai suoi trattenimenti col Sig. Visitatore e da quanto ci siamo detto tra di noi, penso che avrà già chiaramente compreso quale sia il desiderio dei Superiori a suo riguardo.

Ripeto qui per sua norma e tranquillità quanto credo doveroso fissare in definitiva per regolarizzare la sua posizione davanti alle Regole. Mi pare di non scostarmi per nulla dalle direttive ripetutemi dal Sig. Visitatore. Per quanto poi abbia riflettuto sulle sue proposte e desideri, non mi è stato possibile tenerne tutto il conto che avrei voluto.

Ecco dunque quello che Lei dovrà fare in Domino:

  1. Sistemare l’organizzazione giuridica della sua Congregazione Caritas, coll’elezione delle Superiore stabilite, alle quali deve andare tutta l’autorità e la responsabilità della direzione e amministrazione interna della Congregazione.

  2. Nel più breve tempo possibile sistemare gli impegni amministrativi che avesse tra mano, e cessare quindi da ogni ingerenza o preoccupazione amministrativa riguardante la Congregazione Caritas.

  3. Pregare sua Eccellenza il Vescovo di Fukuoka, al quale è stato conferito col protocollo del 1 aprile 1949 (n. 2289/49), insieme alle facoltà necessarie, il mandato di reggere la Congregazione Caritas, affinchè voglia prendersi a cuore l’assistenza e lo sviluppo della medesima.

  4. Dopo questo, che suppongo potrà espletare entro il mese corrente, lei potrà mettersi a disposizione dell’Ispettore, il quale determinerà la sua nuova destinazione.


  Per un primo tempo penserei di invitarla a fermarsi alla Scuola Professionale di Tokyo, in qualità di Confessore della Casa. Così potrebbe dare ancora qualche occhiata alla nuova Casa delle Suore in costruzione, fino alla sistemazione della progettata opera dei bambini.

Intanto avrebbe pure il tempo e la calma necessaria per completare i commenti alle Regole che credesse utili per la Congregazione, e anche aiutare col consiglio le Suore, nel caso che esse ricorressero spontaneamente a Lei, per schiarimenti e direttive.

Qualora sorgessero poi casi speciali, in cui per poter agire occorresse l’intervento del Superiore, ricorrerà all’Ispettore.

Per tutto il resto, come confratello, dipenderà dal direttore della Casa, secondo le Regole.


Aggiungo per sua tranquillità tre osservazioni.

  1. La Congregazione Salesiana in Giappone, anche per espresso desiderio del Sig. Visitatore, farà il possibile per aiutare la Congregazione Caritas, e ne domanderà di preferenza la collaborazione per le sue opere.

  2. Da queste disposizioni, volute dalla Chiesa e dai nostri Superiori, la Sua Congregazione non ne scapiterà; ma inizierà un periodo di maggior incremento, benchè forse Lei non possa ammetterlo.

  3. Tutti i meriti che Lei si è fatti in questi lunghi anni di lavoro e di diurni sacrifici, che forse solo il Signore conosce, non le saranno sminuiti, anzi Le saranno raddoppiati colla dedizione completa a Dio in quest’ultimo non lieve sacrificio.


Per voce, poi, volentieri aggiungerò tutti gli schiarimenti e spiegazioni che Lei desiderasse. I miei sentimenti personali li può già intravvedere, ma se Lei li desiderasse conoscere meglio, in quanto possono essere utili a Lei e alla Congregazione, glieli potrò manifestare a sua richiesta.

Il Signore La aiuti colla sua santa grazia e L’assista sempre. Io prego continuamente in questo senso. Anche Lei abbia la bontà di ricordarmi al Signore, perchè possa anch’io fare sempre la sua santa volontà.

Mi creda suo dev.mo in C.J.

Ispettore


3887 / Zerbino Pietro / 1949-12-14 /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



Tokyo, 14 dicembre 1949

Carissimo Don Pietro,


Grazie della tua del 24/11. Il Signore ti rimeriti della tua carità continua e di cui non so ricompensarti che con la preghiera. Penso che nella mia nuova posizione di semplice gregario non avrò più tanto bisogno di disturbarti ma se fosse necessario od utile, batterò al buon cuore di Don Pietro.

Non ho ancora occupazione chiara – domando lavoro – mi si dice che ce ne sarà. Beh! Vedremo – d’altra parte son tanto convinto della mia inutilità e non riuscita in tante cose, che me ne sto in silentio et in spe et in oratione.

Prego di cuore per l’amato Don Berruti e ti pregherei di dirgli che mi perdoni se in passato non ho sempre generosamente corrisposto alla sua carità verso il Giappone, e specie verso di me. Prego, prego, prego ed offro me stesso a Gesù e alla Madonna per Lui: intendo così riparare ai non pochi dispiaceri dati ai Superiori. Il Visitatore ha compiuto il suo mandato, ed essendo in carica già il bravo Don Tassinari, sono stato fra le quinte in preghiera per il buon esito di tutto.

A te grazie di tutto di quanto hai fatto, fai e farai e allegro per i tanti meriti che guadagni e che ti saranno pagati regalmente da Gesù.

Grazie del consiglio di firmare. Siccome la povera macchina che usavo è dell’ufficio, finché la mano serve, ripiglio le lettere a mano e saranno firmate. Grazie di cuore.

A te, ai vicini di ufficio Don Pellegrini, Don Osenga, la barba di Guastelli, l’altro che mi aiutava a far pacchi, l’ufficio missionario (Don Bisi e compagni), il Sig. Aprili, il portinaio, il simpatico Sig. Gigi, e quello dei francobolli (postino), che in tante forme mi hanno aiutato e che ho tanto infastidito, buon Natale e Capodanno. Grazie di tutto e pregate per me.

Ti prego un saluto speciale a Don Pavesi: passerò S. Stefano tutto con Lui.

Nel prossimo anno verrà in Italia Mons. Taguchi, Vescovo di Osaka: ho insistito passi all’Oratorio. Mio buon Don Pietro, una parolina per me a Gesù, alla Mamma e a Don Bosco. Ho bisogno di una grande grazia: “d’imparare a pregare”.

Un bacio al Sig. Don Berruti. Ti abbraccia e benedice il

Tuo povero

Don V. Cimatti, sales.



3887-2 / Zerbino Pietro / 1949-12- /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale



[senza data 1949 ca]

Carissimo D. Zerbino,

Sono urgenti tali comunicazioni che ti invio specie per il Sig. D. Bellido. Leggi pure “ufficio missionario” e mi si dice che è di nuovo ricaduto nelle mani di quel santissimo uomo del Sig. Don Berruti, cui farai un bacio sulla mano… per me.

Spero tra breve inviarti altro lavoro. Un bacio alla Mamma e a D. Bosco


Tuo aff.mo nel Signore

D. V. Cimatti, sales.

3887-3 Zerbino Pietro / 1949-12- /


a Don Pietro Zerbino, segretario di Don Pietro Berruti Vicario Generale


[senza data 1949 ca]

Carissimo D. Pietro,


Ho subito pregato per il buon Secondo e continuo a ricordarlo in fractione panis. Eravamo due buoni amici.

Grazie di quanto sempre fai per noi… e continua a farti anche in questo campo dei meriti che ti saranno ricompensati ad usura nell’eternità.

Tieni sempre allegro l’amatissimo D. Berruti e ricordami ai benefattori, che ricordo sempre nelle preghiere.

Ti abbraccia e benedice

il tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

3888 / Marega Mario / 1949-12-24 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 24 dicembre [1949]

Carissimo nel Signore,58


Ricevo oggi (23) la tua sine data relativa e ai libri del caro Don Arri ed ai quesiti che fai sulle Ss. Messe. Grazie di tutto.


  1. Fatta la consegna di tutto al caris.mo Don Tassinari, gli consegnai anche il registro “oneri ed obbligazioni” cercando di aggiornarlo sulle medesime. In dubiis sarà bene chiarire con lui.

  2. Rispondo quanto so ai tuoi quesiti:

  3. Messa di P. Asamatsu, fu accettata dall’Ispettore (Yen 200). Le cartelle non si riesce a rintracciarle e siccome erano (se non erro) sul prestito di guerra, penso che se anche ci fossero sarebbero senza valore. Dunque direi, che come in precedenza tu: assicurassi di aver detto le sante Messe annuali; scrivere al bravo Matsuo esponendo la cosa e persuaderlo a rinunciare al diritto, supplendo con un numero; se non crede opportuno, fare la domanda di riduzione (pratica dell’Ispettore). Ti prego di prenderti a cuore la questione e comunque venga risolta, informarne l’Ispettore. Se si potesse parlare directe col bravo Matsuo penso che si chiarisce meglio la cosa. (Incaricare qualcuno che spieghi bene).

  4. Dopo il nostro colloquio, risulta dal registro che te vivente, devi celebrare le tre Ss. Messe annuali ed in seguito penserà il Superiore. La somma (£ 3000, fu devoluta alla casa di Miyazaki (18/4/31). Anche per questo si potrebbe sentire mamma [concorsero con 500 i tuoi – 500 la sig. Viviani, per le anime del Purgatorio, id. 500 per lo stesso scopo (non è notato da chi)] ed il resto offerte libere, o per la pratica per la riduzione. Penso che anche per questa pratica vi è la questione delle cartelle.

  5. La Messa Kawabata (12 annuali, possibilmente il 3 di ogni mese) sono allegate alla

[manca la continuazione]

3889 / Grigoletto Giuseppe / 1949-12-24 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 24 dicembre 1949


Carissimo Don Grigoletto,


Non mi meravigliano le tue raccomandazioni scientifiche, che comprendo benissimo. Non a mia scusa, ma solo a spiegazione (del resto già dette e che tu capisci benissimo):


  1. Raccolgo ad occasionem, perché son qua per altro scopo.

  2. Non ho mezzi scientifici, libri, strumenti, ecc. e mi aggiusto come posso. Ad ogni modo, cominciando col 1/1/1950, avendo spedito o messo da parte il vecchio materiale, inizio su basi scientifiche il nuovo materiale, e se rimarrò ancora molto in Giappone (spero fino a tirar le calzette… E spero che non mi vedrete più), e nelle condizioni attuali (non so ancora con precisione quid…) cercherò di ubbidirti in tutto. Quello che riceverai prossimamente è ancora del vecchio sistema. Piante e roccia sono (se non è notato in contrario, della zona di Tokyo – vallate, piane e monti circonvicini) datate anteguerra, non penso ci siano rarità, molte cose si distinguono ad occhio, il Giappone geologicamente è relativamente recente. Nelle zone visitate non ho trovato fossili.

  3. Mettersi in relazione con Giapponesi significa dar tutto a loro, specie se sono cose rare – sono più che suscettibili, l’ho sperimentato in scienze e in musica.

  4. Non sono riuscito a innamorare delle scienze nessuno dei presenti venuti dall’estero. Qualche accenno in Giapponesi.


Per le amplificazioni onorifiche tue non ricordo che di averti dato del “carissimo” ecc. Ad ogni modo starò in guardia. Per la firma a mano inteso (quando me ne ricordo).

Per le bottiglie non mi meraviglio… È Don Barbaro. Se riesce il colpo di Monte Ortone… Deo gratias! Grazie del consiglio per la Propaganda (controllo)… Ormai non c’entro più: passo al nostro bravo Ispettore, che ora si gode le mie precedenti insipienze. Scrivo a Don Lucioni quanto mi dici.

Sono rimasto commosso e ammirato dei tuoi merlotti. Han capito bene. Assicurali che eseguo cotidie quanto hanno scritto che desiderano.

Dal Direttore al portinaio e dal 1° all’ultimo giovane auguri e preghiere.


Don V. Cimatti, sales.



P.S. Ti prego un po’ di posta.

3890 / Grigoletto Giuseppe / 1949-12-30 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



30 dicembre 1949

Carissimo Don Giuseppe,


Graditissima la tua del 19 c. m. Prima che si chiuda l’anno riesco ancora ad augurarti buona fine e miglior principio, che cristianamente e religiosamente voglio concretare in un lavoro più intenso di preghiera per te e per i tanti benefattori, per me un più forte impegno per tendere alla perfezione, affinché non arrivi al resoconto finale colle mani proprio vuote… E anche possibilmente ad un lavoro di propaganda per la missione, non appena potrò avere l’occupazione fissa.59

Consolantissima l’autorizzazione del nostro Don Ziggiotti. Deo gratias.

Il dizionario biblico c’è (quel povero essere di Don Barbaro si vede che non l’ha mai consultato). Ultimamente tu facesti trovare nel bauletto quattro supplementi del medesimo.

Per la prossima spedizione spero di inviarti qualche cosa di buono, con le riserve fatte nell’ultima mia, cioè dar fondo a tutto il materiale vecchio.

Tu che te ne intendi, chissà se ti riesce di sapere quando fu messo nelle Regole il comma 2, art. 7. Se a Trento avessi copia delle vecchie regole saresti forse in grado di rispondermi. Oppure all’occasione ne scriverò a Don Ceria.

Al solito tutti preghiamo per il buon esito delle tue imprese, anche per il Migne…

E per ora basta… Arrivederci, se piacerà al Signore per il prossimo anno al ripigliarsi della corrispondenza.

Prega per me.

Tuo

Don V. Cimatti

3891 / Masiero Ottavio / 1949-…-… /


a Ottavio Masiero, salesiano laico missionario in Giappone


[1949]

Caro Ottavio,


Di cuore mi unisco alla tua gioia e farò un mementone speciale per mamma.

Grazie del bel lavoro fatto per onorare Mamma… Non un filo, non una punta, non una nota dei canti (sentivo la tua voce) nulla, nulla andrà perduto per la tua corona.

Coraggio Ottavio, oh, vedrai in Paradiso!

Prega per me.

Tuo

Don V. Cimatti




1 Il manoscritto sulla teoria musicale si trova nell’Archivio Centrale. Da questa lettera si capisce chiaro che Don Cimatti da questo momento “comincia a distaccarsi” dalle sue cose. D’ora in poi continuerà a mandare a Don Ziggiotti, suo antico allievo, fascicoli di musica e di altro materiale, pensando che potesse servire a qualcuno dopo la sua dipartita. Don Ziggiotti questo materiale musicale lo diede da rivedere al musico Don Luigi Lasagna, il quale però non ebbe tempo di metterci le mani. Infine tutto andò a finire al Museo Missionario del Colle Don Bosco. Nel 1984 il Coadiutore salesiano Simeoni Sante, che l’ebbe in custodia, spedì tutto a Don Crevacore a Tokyo, dove ora è conservato e sistemato nel Cimatti Museum. Quella spedita in Italia era solo una parte della musica di Don Cimatti.


2 In bel modo, ma chiaramente, Mons. Cimatti fa capire che Don Marega non era mandato per il lavoro apostolico parrocchiale a Oita: dato il suo carattere, per questo non era fatto. Nel 1949 erano in preparazione le feste per i 400 anni della venuta di S.Francesco Saverio in Giappone. Per questo era previsto l’arrivo del Braccio di S.Francesco conservato nella Chiesa del Gesù a Roma. Don Marega era specialista della storia di quei tempi e Don Cimatti lo incoraggiava in questo lavoro più adatto per lui, come si vedrà nelle numerose lettere che gli scrive durante quest’anno.

3 A quei tempi era incaricato della parocchia di Mikawajima a Tokyo.

4 Il Chushingura è una delle più famose opere teatrali del genere Kabuki, tradotta in italiano da Don Marega.

5 Si tratta del Sac. Don Paolo Frantzen.

6 Nel manoscritto è segnato II, cioè febbraio, ma siccome dice che partirà per la missione, deve essere gennaio.

7 Don Demleitne era direttore dell’opera sociale di Nakatsu. Sia questo biglietto come quanto è scritto in data 8/2/49 (si trovano nel quaderno delle osservazioni) fu scritto su carta sciolta e inviato dal prossimo luogo di visita (Beppu).

8 In quei tempi Don Liviabella era parroco di Beppu.

9 Questa lettera fa vedere che quando c’era bisogno Don Cimatti sapeva parlare chiaro.

10 Confratello sacerdote salesiano di ottimo spirito che edificò in una sua visita i confratelli di Tokyo, subito dopo la fine

della guerra, dove arrivò in qualità di cappellano militare statunitense. Don Marega lo poté vedere a S. Francisco, California. Notare come Don Cimatti sa rettificare i giudizi di questo confratello. Era suo principio di rispettare l’iniziativa del singolo confratello.

11 Era attualmente in costruzione – o meglio – in via di progettazione la nuova chiesa di Beppu.

12 Gli americani di cui Don Martelli era cappellano e da cui si attendevano aiuti per la nuova costruzione.

13 Questa relazione come la seguente non portano data; sono certamente scritte nel giorno sopra indicato: vogliono dire in breve lo stato delle cose degli anni precedenti.

14 La nuova forma di lettera era il biglietto postale pieghevole sennza busta, che veniva a costare di meno.

15 Il 24 marzo Don Cimatti presiedette la cerimonia di conclusione dell’anno scolastico della scuola Hyuga a Miyazaki. Il discorso che tenne in quell’occasione in lingua giapponese fu conservato. Con questo cessò anche di essere Preside della medesima scuola.

1 Il p. Nishimura, allora parroco di Sekime e poi Vicario Generale della diocesi di Osaka. Mons. Cimatti nel 1949 fu ospite suo per una decina di giorni. Qui è stata riportata la traduzione della cartolina.

16 Mons. Cimatti, richiesto di un pensiero, scrisse quanto sopra su di un notes della Suora.

17 Si tratta di suggerire il suo successore come ispettore. Tener presente che Don Tassinari era partito per l’Italia, dove verrà designato dai Superiori. Da questo momento Don Cimatti ha la sicurezza che la sua domanda di essere sostituito sta per essere realizzata. Comincia a preparare il terreno per il suo successore.

1 Parola mezzo giapponese e mezzo italiana, nel caso vuol dire “tristezza”.

18 Congregazione di cui faceva parte la Sorella Santina ora Beata Suor Raffaella Cimatti.

19 Don Figura doveva fare le pratiche per essere riconosciuto dalla Provincia come Prreside della scuola al posto di Don Cimatti.

20 Si tratta del terreno dove alla fine dell’anno sorse la scuola salesiana di Osaka.

1 Della Beata Mazzarello, che allora si faceva il giorno 14 Maggio.

1 Forse vuol dire “incapacità” e “superbia”.

21 L’originale in calce allo scritto di Don Zerbino del medesimo giorno.

22 È quasi identica in qualche parte a quella inviata ai confratelli delle case salesiane del 27/5/49: le differenze sono suggerite dai destinatari, i missionari della Prefettura Apostolica di Miyazaki.

23 Parola scherzosa = Dollaro.

24 Cfr. lettera al medesimo del 3/1/1949.

25 Questa e quelle che seguono, sono le ultime visite canoniche che fece alle case come Ispettore. Servirono anche per dare l’addio ai confratelli, perchè come ispettore non ebbi occasione di ritornare in Kyushu.

26 Così scrive il missionario Don Roncato di questa visita: “La visita di Mons. Cimatti portò un novello ardore nel lavoro dell’apostolato. Quando si è lontani dalla comunità, è inutile, si desidera essere ricordati, amati dai propri superiori, visitati da questi, e nel medesimo tempo, anche spinti, affinché il lavoro per le anime non abbia a diventare monotono. Mons. Cimatti, legato dall’imperversare di una bufera che non lo lasciò libero se non dopo due giorni, s’intrattenne volentieri, prestandosi ad ogni servizio; richiestovi si offrì gentilmente a musicare qualche inno. Si trattò dei vari problemi della missione, tra i quali la poca frequenza da parte dei vecchi cristiani e dei lontani. Suggerì una lettera circolare di tratto in tratto. Un altro problema discusso fu circa i catecumeni… La loro incostanza lascia qualche volta cader le braccia, dando al missionario che lavora un senso di scoraggiamento… Niente ci deve scoraggiare quando abbiamo compiuto il nostro dovere, quando abbiamo trattato tutti con le buone maniere, lasciare il lavoro alla grazia divina. Se noi saremo attaccati all’amor proprio, all’onore, certo che ci lasceremo a questi scoraggiamenti. Al contrario se noi vivremo una vita in completo abbandono nella grazia del Signore, certamente che non ci sarà scoraggiamento, ma vivremo una vita di continuo fervore di apostolato… ”.

27 Quanto sopra non è una lettera, bensì quanto Mons. Cimatti scrisse nella cronaca della parocchia di Miyazaki, scritta da Don Angelo Bernardi, responsabile della medesima. Si può benissimo prendere come una lettera diretta a lui personalmente. È certo che qualsiasi altro al leggere quella cronaca si sarebbe disgustato sia per la scrittura che per il contenuto. Mons. Cimatti esaminandola riscontrò qualche osservazione un po’ lesiva della carità. Ci voleva la santità e l’ottimismo di Mons. Cimatti per scrivere quanto sopra. È un esempio del modo di correggere.

28 Non si tratta di una lettera propriamente detta, e indirizzata a Don Lorenzi, ma delle osservazioni in occasione della visita Ispettoriale della casa di Takanabe di cui era incaricato Don Lorenzi.

29 Don Marega non andava d’accordo con Don Moro. D’altra parte era quasi impossibile andare d’accordo con lui, tipo con un carattere difficilissimo. Nel retro dello scritto di Mons. Cimatti questi scrive: “Don Moro non vuole ubbidire, e se gli dice di continuare così, cosa devo fare io?”.

30 Il P.S. è stato aggiunto qui: è certamente del tempo della visita.

31 Il nuovo Delegato era Mons. Maximilian Fustemberg.

32 Il motivo era che si doveva lasciare le nuove decisioni al suo successore.

33 Sembra che la lettera messa al 15/6/49 sia posteriore.

34 Aspettava la notizia di finire il suo mandato come Ispettore.

35 La lettera è senza data [ma] deve essere più o meno del tempo indicato, dopo il 15 Luglio e ancora abbastanza lontano dal 16 agosto. Mons. Cimatti era entrato nei 71, non nei 70 come scrive. Don Braggion era di ritorno dall’Italia. Da notarsi che in quel tempo Don Tassinari aveva già ricevuto ufficialmente l’investitura di Ispettore del Giappone, e Don Cimatti ne era stato avvisato… Era stato accordato che l’annuncio ufficiale fosse dato dal Visitatore Straord. Don M. Bellido.

36 Allude all’avvento del comunismo in Cina.

37 Minuta di lettera che certamente venne tradotta e inviata probabilmente in America. Da notarsi che le feste centenarie di S. Francesco Saverio a Oita, ecc. furono all’inizio di Giugno di quell’anno.

38 Nell’originale, battuto a macchina e non firmato, manca l’anno: qualcuno aggiunse in matita 1948, ma deve essere 1949 perché la biografia di Don Cerruti uscì solo nel 1949 e Don Cimatti ora veramente stava per concludere il suo lavoro come Ispettore.

39 Si tratta di una minuta di scritto inviato (in quale lingua?) a tutti i Vescovi del Giappone. Data incerta.

40 Succeduto a Mons. Marella, entrò in carica il 2 luglio 1949 e vi rimase fino al 1960.

41 Si omettono i punti generali che non ci interessano direttamente. Leggendo però l’esaurientissimo resoconto che fa, si ha l’impressione che egli dovette stare bene attento durante le varie sedute.

42 Con questa si chiude la lista delle Circolari di Don Cimatti ai confratelli come Ispettore. Ne scriverà ancora alcune nel 1957 come sostituto dell’ispettore assente per il Capitolo. Queste Circolari sono un tesoro di spiritualità salesiana, e anche un esempio della animazione sprituale che l’Ispettore per ufficio deve fare verso i confratelli.

43 Questa è la sua ultima lettera a Don Berruti. Certamente il desiderio di Don Cimatti era quello di poter lavorare direttamente come missionario: per questo era venuto in Giappone. Vedremo la posizione in cui verrà a trovarsi...

44 Si tratta di un’operetta buffa allora in voga. In due o tre passi è impossibile la lettura di una o due parole

45 Nel retro di una sua fotografia mentre sta al piano.

46 Minuta di scritto certamente all’allora Delegato Apostolico Mons. Massimiliano de Fürstenberg.

47 Scritto e firma autografa. Probabilmente indirizzato al nuovo Nunzio von Füstenberg. Effettivamente la sede della nuova diocesi fu messa a Oita e non a Miyazaki.

48 Abbiamo già fatto notare il carattere difficile di Don Marega. Don Cimatti fin dai primi tempi da che arrivò in Giappone, pur apprezzandone le doti intellettuali, ebbe a sperimentare le difficoltà nelle relazioni umane. Egli cercava in tutti i modi di incoraggiarlo nei suoi studi sugli antichi cristiani. Ma proprio alla fine del suo mandato, Don Marega ebbe un urto nella casa di Oita dove si trovava. Notare la delicatezza e la fede con cui Don Cimatti gli risponde.

49 Si tratta di minuta: lo scritto è steso a mano da Mons. Cimatti a nome di Mons. Paolo Taguchi, Vescovo di Osaka e Amministratore dello Shikoku. Nella testata del manoscritto si trova scritto a mano dello stesso Mons. Cimatti: “Dietro richiesta di S. E. Mons. Taguchi fu inviato questo modulo in latino”.

50 Questa e` l’ultima lettera ufficiale di Don Cimatti a Don Ricaldone.

51 Questa lettera del Rettor Maggiore è una risposta alla precedente (del 6/10) di Mons. Cimatti. Fa meraviglia che il Rettor Maggiore non l’abbia scritta prima e spontaneamente. L’atteggiamento di Mons. Cimatti dimostra una volta di più la sua grande umiltà e lo spirito di fede

52 Il Visitatore lasciò il Giappone il 24 novembre.

53 Si tratta della Messa a 3 voci miste numero 56 del catalogo “Missa in honorem Sancti D. Savio”, finita nel 1950.

54 Erano già alcuni mesi che si cercava un posto per lo studentato. Poco dopo fu deciso per Chofu, dove ora si trova. Anche una copia del Migne di cui parla, ma non completa, fu possibile trovarla e si trova nella biblioteca di Chofu.

55 Lo scritto è certamente anteriore, ma consegnato a Don Tassinari in occasione della consegna dell’ufficio ispettoriale fatta in questo stesso giorno.


56 Nel concludere il Diario-Cronaca personale Don Cimatti scrisse: “Alla fine del mese (novembre) ho fatto la consegna dell’ufficio ecc. al carissimo nuovo Ispettore e segretario. Che il Signore mi aiuti, nella nuova vita che inizio, a realizzare sempre la sua gloria, il bene delle anime, specialmente dell’anima mia e prepararmi ad una buona morte.

3 dicembre 1949, S. Francesco Sav., Esercizio di b.m. D. V. Cimatti, sales.”

Questo Diario non ancora pubblicato, pur avendo parecchie lacune, insieme con le lettere è un documento prezioso della sua spiritualità.

57Per capire il contenuto di questa lettera, si tenga presente che, dopo la partenza del Visitatore, don Cimatti, non volendo lasciargli problemi al nuovo Ispettore, con questa lettera regolò la posizione di don Cavoli verso la Congregazione Caritas. La data è del 12 dicembre, ma dal contenuto si capisce che è stata scritta prima da lui stesso. Don Tassinari dice di non aver trattato lui stesso questo problema. Don Cimatti non essendo più Ispettore, non ci mise la firma, a meno che quella conservata nel Museo Don Cimatti battuta a macchina non sia una copia, e l’originale firmato non sia stato dato a Don Cavoli.

58 Lo scritto non porta il nome del destinatario: essendo però stato trovato tra i libri di Don Marega si ha ragione che sia stata inviata a lui. Manca anche l’anno, ma dal contenuto si capisce che è del 1949.

59 L’occupazione fissa gli fu data il 27 dicembre. A pranzo l’Ispettore diede l’annuncio che Don Cimatti sarebbe restato allo studentato come bibliotecario, insegnante e confessore! Aveva 70 anni ma lui si sentiva ancora nel pieno delle forze. Fu messo a riposo dopo aver guidato per 25 anni l’opera salesiana in Giappone.