Cimatti|Cimatti tutte le lettere in un singolo archivio|1946

3277 / Fukahori Domenico / 1946-1-1 /


a S.E. Mons. Domenico Fukaori, Amministratore Apostolico di Miyazaki



Nakatsu, 1 gennaio 19461

Mons. Fukahori,


  1. Selon le discours du “chiji” (Prefetto) d’Oita les Pères de Nakatsu auront accusé le chef de la police du Nakatsu d’avoir détruit la maison (residenza missionaria e orfanotrofio) «in odium religionis». Ce fu le déterminant de l’arrêt du chef.

  2. Ordonnée la reconstrution, ils auraient fait les choses en grand.


SELON LES INFORMATIONS PRISES EN CAUSENT AVEC LES PÈRES RÉSULTE:


  1. Le Kyokai (missione) et les Pères n’entrent pas dans la question. Les Pères absolumment n’ont dit rien de ce qu’on attribue (destruction de la maison in “odium religionis”).

  2. Le chef de la police fut arrêtèe non par l’accuse des pères, mais pour qu’il n’obéissait pas aux ordres des americains (consigne des armes et autres ordres etc.).

  3. Le pères avec leures bonnes relations ont aidés beaucoup les autres employés de la police, qui étaient en pericle d’etres condannés.

  4. N’est pas vrai que les pères ont cherché de faire employer pour la constructions des materiaux de prèmiere qualitè. Ils désiraint seulment une petite maison pour le prêtre, maison bâtie avec extrême économie. L’examen du contract et l’inspection de l’actuel bâtiment le font voir très clairement.

  5. Fut le command américain, qui non obstant la prière des pères pour obtenir seulment une petite construction, ordonna l’actuelle construction, qui résulte du même nombre des tsubo (misura giapponese) de la précédente, comme “batsu” (punimento) et compensation de l’injuste destruction de toute la maison. S’il était nécéssaire isoler le “Keisatsu” (comando di polizia) pour le deféndre, n’était pas nécéssaire détruire toute la maison et aussi les coins plus éloignés.

  1. Le terrain au derrier de la propriété est le récompens de ce qu’on prend pour l’élargissement de la rue à côté de la maison.

  2. Toutes les questions furent traitées à la presence des l’autorités de la ville, du “keisatsu” (Polizia), des ingénieurs et entraprenneurs, qui sont prêts à declarer la vérité de cette question, et que les pères sont étrangers a toute cette bruites et qu’ont fait tout le possible pour calmer et faiblir les dispositions pries par le command militaire. Dolendum que le nouveaux préfet fut mis assai imperfectment au courant de la question.

  3. Parmi les autoritées actuelles (command militaire, keisatsu (polizia), ville et entraprenneurs) et le Kyokai (missione) il y à la plus cordialentente: pas l’ombre de discussion, et les journaux ont parlé très magnifiquement aussi de la magnifique inauguration de la maison des pères.

  4. Apres les visites des représentant de la province d’Oita, et les colloques avec les autorités locales et américaines, on m’assurent que la question est parfaitement éclaircie. Et comme ausssi auparavant on avait toujors dit, cet-a-dire, que le Kyokai (missione) et les pères n’entraient pas dans cette question, on à encor plus clairment affirmé encore une fois.

Pour la verité.

D. V. Cimatti, sales.

Insp. Sales. au Japon


Pour la question de la proprieté:

    1. Dato che la missione e la residenza del missionario sono state separate, queste sono di appartenenza alla Prefettura Apost.

    2. L’Orfanotrofio è opera salesiana.



3278 / Circolare Salesiani / 1946-1-11 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 11 gennaio 1946

Carissimi confratelli,


L’andata in missione per regolarizzare le nostre nuove relazioni colla diocesi di Fukuoka mi ha impedito di continuare le nostre regolari relazioni epistolari, ma mi hanno permesso di rivedervi tutti e passare ore per me davvero consolantissime, usando della vostra fraterna carità. Vi ringrazio dal più profondo del cuore, e non posso sdebitarmi con Voi altro che colla mia povera preghiera, che vi assicuro quotidiana, abbondante e materiata dei miei poveri sacrifici, che spero saranno accettati per voi dal nostro buon Dio.

A molti di voi il Signore ha domandato e domanderà (e lo comprendo assai bene) dei veri sacrifici. Mi pare di vedervi tutti disposti: il Signore vi ricompenserà abbondantemente. Per la fine del mese spero inviare a tutte le case un nostro desiderato catalogo del personale. Per ora esorto ad animarci tutti per compiere la volontà del Signore nelle varie forme in cui ci viene manifestata, anche se ci costa sacrifici personali o per le opere che abbiamo tra mano. Ve lo domando in nome di D. Bosco, che dobbiamo ricordare specialmente in questo mese, tradizionalmente da noi in modo speciale a lui consacrato, con preghiere speciali, colla prescritta lettura delle Costituzioni secondo l’art. 23, col lavorare fin d’ora per la ricerca delle vocazioni e di buoni elementi di lavoro per le nostre case, e specialmente coll’essere modelli di veri religiosi salesiani.

È pure il mese di S. Francesco di Sales, nostro Patrono. Invito tutti i miei cari confratelli come omaggio al Protettore della buona stampa e a D. Bosco a prestarsi volentieri e attivamente per quest’opera a cui vogliamo dare grande sviluppo, come pure a tutto il movimento santo di cui agli articoli 8-9 delle nostre Costituzioni.

Purtroppo non si riesce ad avere notizie dei nostri cari confratelli di Dairen e dei nostri soldati ancora sotto le armi. Preghiamo ancor con maggior fede per loro. D. Margiaria partì il giorno 6 per l’America, ove lavorerà fortemente da buon salesiano fino a che potrà andare in Italia. Si raccomanda fraternamente alle nostre preghiere. Verso la metà del mese ritorno in missione dovendo accompagnare Mons. Fukahori che desidera rendersi conto de visu et audito dello stato delle nostre case. Non dimenticate nelle vostre preghiere il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3279 / Manganelli Giulio / 1946-1-12 /


a Don Giulio Manganelli, missionario salesiano in Giappone



12 gennaio 1946

Carissimo D. Manganelli,2

In questi giorni il povero Ispettore non fa che esplodere bombe… spero meritorie per chi le riceve e per lui… ed eccone una per te.

D. Caldiroli viene a sostituirti: fagli la consegna di tutto – instradalo – e poi disponiti di andare a Osaka, ove avrai da lavorare (per ora da solo) in quel Seminario.

Più presto vai meglio è. Ti aspetto al più tardi martedì. Pel bagaglio e effetti personali – libri (dovrai forse fare un po’ di teologia, latino, musica) ma non caricarti di cose inutili, che puoi lasciare in custodia al buon Ferrari.

Sei il primo come salesiano in diocesi di Osaka, e spero sarai come l’evangelico seme di senapa… a gloria di Dio e della Congregazione.

Calmo, sereno e tranquillo… vieni presto.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.






3280 / Begliatti Letizia F.M.A. / 1946-1-12 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



12 gennaio 1946

Rev.ma Madre,


Mi pare mille anni che non rivedo voi tutte, e dovrò rimandare in febbraio la visita che volevo fare. Devo, se non muoio, tornare in Kyushu per la presentazione del nostro nuovo Ordinario.

Dovendo traslocare D. Broccardo (almeno per il momento), viene a sostituirlo D. Martelli, che spero adempirà bene il suo mandato. Prego aiutarlo nelle prime prove.

Nel bel mese di S. Francesco e di D. Bosco propongo a tutte di prepararci alle nostre feste:

  1. col migliorare le nostre confessioni e comunioni,

  2. col rileggere le Ss. Regole e sforzarsi di praticarle sempre meglio,

  3. coll’amare tenerissimamente la Mamma nostra. Mi tenga presente per le due feste, in cui farò speciale menzione di voi al Signore.

  4. Entreremo (anche solo indirettamente per ora) a Osaka. Vi è molto lavoro per voi.

Consiglierei di mettervi in relazione con Mons. Taguchi,3 esponendo che lavoro potreste fare – ed oggi che cosa potreste accettare (perché non conosco le vostre attuali forze). È l’occasione propizia e Monsignore è ben disposto.

Pregate per me specie in questi momenti di traslochi del personale affinché tutti lavoriamo con merito e da buoni religiosi.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.




3281 / Dal Fior Luigi / 1946-1-15 /


a Don Luigi Dal Fior, missionario salesiano in Giappone



15 gennaio 1946

Carissimo D. Dal Fior,


Ho bisogno che ti disponga a venire a lavorare allo studentato per qualche insegnamento e musica ed altri lavori pel bene della nostra società. Vedi di trovarti al più presto, cominciando domani le scuole.

Il Signore benedirà la tua buona volontà e gli eventuali sacrifici che devi offrirgli.

Prega per il

tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3281-2 / Dal Fior Luigi / 1946-…-… /


A Don Luigi Dal Fior, missionario salesiano in Giappone


[1946]

Carissimo Dal Fior,


Grazie della tua e delle belle notizie. Già ti scrissi, lodando e ringraziando.

Per ora non pensar troppo all’appendice ma se dolora e se il dottore crederà del caso, non c’è che tagliare, e sarà quel che Dio vorrà.

Non ammazzatevi per Marco [operetta]… Per il Credo nulla di male, che si canti tutto in gregoriano, ma in caso, eccotene uno che olim faceva furore ed è alternato. Per l’accompagnamento, fa’ le note.

Allegro sempre e testa sul collo. Saluta tutta la schiera teologale.

Prega pel

tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


Correggo pel Credo. Eccotene uno (bisognerà alzarlo). Bassi facciano i contralti – i 2° coi primi e dove ci fossero tre note i secondi fan la seconda.

3282 / Manganelli Giulio / 1946-1-24 /

a Don Giulio Manganelli, missionario salesiano in Giappone



24 gennaio 1946

Caro D. Manganelli (a Osaka),


Buona festa di D. Bosco. In questi giorni ho ribadito ai confratelli: “Da mihi animas – ora et 1abora – lavoro e temperanza - allegria e carità”.

Mezzi: confessione, Comunione, la Mamma, la Chiesa e il Papa – la Regola.

Prega sempre per chi ti ricorda cotidie.

Ossequi a P. Jupillat e a Monsignore.4

Tuo

D. V. Cimatti, sales.




3283 / Ricaldone Pietro / 1946-1-… /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



le più belle figure storiche di cattolici giapponesi5



Miyazaki, Gennaio 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


Il dopo guerra ha portato tra l’altro in Giappone un soffio di libertà religiosa, che se ben compreso ed attuato, riuscirà certo di grande vantaggio all’apostolato missionario. Naturalmente non c’è da farsi illusioni sulla realizzazione pratica di questo ardentissimo desiderio dei missionari e di tutti i buoni.

Troppi inveterati ostacoli si hanno da abbattere e la tradizione secolare familiare e scolastica; tutta l’organizzazione statale… imperniata in questo editto composto negli anni di guerra: “Comunicato del Ministero dell’Educazione:

Già parecchie volte il Governo ha manifestato chiaramente il suo pensiero, spiegando che cosa sia l’Impero Nipponico; come anche riguardo a ciò che debbono fare i giapponesi per comportarsi da perfetti cittadini. Prima di tutto, chi governa in Giappone è Sua Maestà l’Imperatore. Questo è il principio fondamentale del Giappone e lo credono senza il minimo dubbio tutti i sudditi dell’Impero. Ogni articolo della legge dell’Impero è imbevuto di questo spirito; ma senza motivo alcuno, parecchi individui, riproducendo in Giappone esempi e dottrine venute dall’estero, pretendono che la base non sia l’Imperatore, ma la nazione. Quelli che pretendono che l’Imperatore sia, come si direbbe, il veicolo della nazione o il rappresentante del popolo, sbagliano in modo grossolano; non capiscono costoro il carattere sacrosanto dell’Impero.

Bisogna respingere severamente tale mentalità, bisogna far penetrare ed instillare nella mente e nel cuore di ogni giapponese, che il nostro paese è un paese specialissimo che non si può paragonare, dal punto di vista politico, di educazione, ecc. con nessun altro Paese.

Il Governo fa sapere chiaramente che ciò che ha detto prima sul principio fondamentale è la sua convinzione, e che per far osservare e realizzare tale pensiero si dice pronto a qualsiasi misura”.

E tanto altro si potrebbe aggiungere. Non si può non pensare poi al naturale senso di opportunismo, che viene sempre ad inframmettersi nei periodi di cambiamenti radicali…

Anche ai tempi di S. Francesco Saverio la conversione di un signorotto cristiano portava con sé quella del suo seguito che al segnale della persecuzione non aveva scrupoli di passare all’altra sponda.

Il movimento consolante che si manifesta al presente verso il cattolicesimo penso non sia di lega opportunistica. Anche per questo è utile presentare ora al popolo giapponese cattolico e non cattolico, maschie figure di cristiani tutti di un pezzo, apostoli, disposti anche alla morte in conferma della loro fede.

Fra tutti certo risplende di luce vivissima tal Giusto Takayama Ukon di cui su proposta dei RR. Ordinari giapponesi si è inoltrata la domanda di beatificazione.

Vari dei nostri confratelli, D. Marega, D. Tassinari, D. Romani, si sono dati con amore allo studio della primitiva storia della Chiesa in Giappone, ed in Giappone sono noti i loro studi, ed anche interessantissime scoperte fissate in pubblicazioni, articoli per Riviste e giornali, ecc. 6. Tolgo dagli appunti del nostro D. Tassinari7 quanto mi sembra possa interessare i lettori del nostro Bollettino sulla personalità di Giusto Takayama, anche come omaggio di propaganda della famiglia salesiana per la richiesta di beatificazione.


[Probabilmente manca la continuazione]

3284 / Circolare Salesiani / 1946-2-9 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 9 febbraio 19468

Carissimi confratelli di Tokyo,


Mi pare mill’anni che sono lontano da voi, e se non fosse la preghiera ed il ricordo quotidiano di ognuno di voi che mi consola e mi sostiene, sentirei assai più la lontananza.

Ho sperimentato la giustezza del proverbio: “L’uomo propone e Dio dispone”. Quanti progetti di ritorno… e quanto è avvenuto lo sapete. Se a Dio piacerà nella seconda quindicina di Febbraio spero essere fra voi per rinfrancarmi in vostra compagnia e poi ritornare al lavoro in missione.

Ricordate la strenna di quest’anno e penso che capirete quanto tutti nel limite delle proprie disponibilità dobbiamo fare per compiere bene il proprio dovere. In missione, grazie a Dio, tutti bene in salute e tutti pieni di buona volontà per compiere i nuovi doveri assegnati ad ognuno. Così penso sia pure per i confratelli di Tokyo e per i dislocati a Nojiri, Yamanaka, Osaka, Fukuoka ecc. Me ne assicurano, sia pure scarse, le notizie ricevute.

Per la lentezza di movimento di vari, la macchina di lavoro per la gloria di Dio e per il bene non è ancora nella sua piena efficienza di andamento; ma ci si va avviando. Constato con vero dolore che si è perduto per questi ritardi quasi un mese di lavoro – ma il Signore sa – buona esperienza per tutti – necessità di riparazione delle perdite subite – e maggior energia susseguente di lavoro.

Preghiamo il Signore che ci perdoni, e che non ci sottragga per queste deficienze i suoi benefici.

Pensiero dominante nel mese: il 17 c. m. si inizia il mese di S. Giuseppe. Gli abbiamo affidato la protezione sul non poco lavoro in corso in missione ed anche quello che avete voi:

1. - Costruzione di Nakatsu (D. Carlo, D. Broccardo). Si inaugura per S. Giuseppe, ma abbiamo bisogno almeno di una quarantina di allievi. Pregare fortemente.

2. - Beppu (D. Cecchetti, D. Lucchesi, ch. Hayakawa); organizzazione della casa. Già riparati i non lievi danni del tifone. Riuscitissimo il solenne pontificale al salone della città presenti autorità e popolo.

3. - Oita [D. Figura, D. Lorenzi (D. Marega a Tokyo, scuola)]: si costruisce casetta a due piani sul posto dell’antica missione. Qui pure riuscitissimo il Pontificale al salone della scuola elementare.

4. - Nobeoka (D. Antolin): avrà inizio presto la costruzione. Un benefattore non cristiano paga cemento, muratori, falegnami ed un buon pezzo di terreno. Pregare assai per la conversione. Ha fatto erigere una bella croce sulla tomba di un americano caduto in combattimento a Nobeoka.

5. - Miyazaki Missione (D. Gallo, D. Meriggia) si sta riparando e riattando e casa, chiesa e libreria. Pregare perché escano presto gli inquilini, ma si funziona già in pieno in chiesa. Già iniziato il circolo giovanile. La colonia e Ospizio furono riparati. All’antico Seminario: preparativi per l’aspirantato e la nuova scuola. Per il primo anno bisognerà cominciare col prossimo Aprile. Pregare per il riconoscimento e almeno 50 allievi.

6. - Takanabe (P. Mukai).

7. - Tano (P. Kawaguchi che va a riposo. Dobbiamo sostituire con D. Roncato).

8. - Miyakonojo (D. Roncato da Tano e viceversa). Domani vedrò una casa provvisoria che ci imprestano.

Come vedete c’è molta carne al fuoco! Oh, che si faccia un buon brodo sostanzioso pel Signore, per le anime. Ah, avessimo più fede e fossimo più santi!…

Tutti vogliono essere ricordati. Ho passato la festa di D. Bosco a Nakatsu. Vi era anche Don Manhard che sta bene e lavora. Prossimamente vedrò gli altri dispersi.

Dunque allegri, laboriosi, ognuno faccia la parte sua e sempre in tutto si faccia la volontà di Dio.


Vostro

D. V. Cimatti, sales.


3285 / Manganelli Giulio / 1946-2-9 /


a Don Giulio Manganelli, missionario salesiano in Giappone



9 febbraio 1946

Carissimo D. Manganelli,


D. Cimatti è in Kyushu e non sa l’indirizzo del suo D. Giulio – e lui pensa che sia a Tokyo, e così da lungo tempo sono digiuno di tue notizie… Ma… niuna nuova buona nuova. Penso fare una scappata a Tokyo e allora farò una fermatina per rivederti e ci diremo tante cose.

Qui tutti bene e fervore di lavoro e materiale e spirituale. Deo gratias!

Pensiero direttivo del mese: incomincia il mese di S. Giuseppe, sia nostro Patrono in spiritualibus et materialibus.

Tutti ti salutano e si augurano di vederti.

Ossequi al buon Padre Jupillat e quanti conosco. Non sapendo l’indirizzo invio a Toyonaka.

Ti abbraccio e benedico.

Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.





3286 / Gallo Enrico / 1946-2-21 /


a Don Enrico Gallo, missionario salesiano in Giappone



21 febbraio 1946

Carissimo D. Gallo,


Saluti a tutti. Ti prego di far portare o inviare al nostro vecchio Amministratore Apostolico Mons. Ideguchi9 l’acclusa pratica: non ho l’indirizzo né di Miyazaki, né di Kagoshima. Prego… accludi in busta e…

Desiderio di S. E. è che da Miyazaki ci prendiamo cura di Takanabe: chi potrò dare in aiuto non so… Ad ogni modo vedremo.

Dilatate spatia charitatis pro animabus… E pregate per il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.






3287 / Circolare Salesiani / 1946-2-25 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



(25 febbraio 1946)

Carissimi confratelli,


Ho passato con voi giornate felici e vi ringrazio della vostra carità e cortesia che in tante forme mi avete manifestato. Cercherò di intensificare per voi le mie povere preghiere specialmente in questo bel mese di S. Giuseppe.

L’avvicinarsi della Quaresima ci dà modo di allenarci sempre meglio allo spirito di mortificazione e di preghiera, e di rafforzarci sempre più nello studio della Religione. Si intensifichi specialmente per i nostri allievi e per i cristiani a noi affidati e per i catecumeni l’insegnamento del catechismo come ottima preparazione alla S. Pasqua.

Per il digiuno ed astinenza possiamo considerarci ancora in tempore belli: abbiamo d’altra parte tanti altri modi per fare ottimi esercizi di mortificazione.

Penso che dovrò passare tutto il mese di Marzo in Missione. Mi sostituisce al solito il nostro Don Bovio per disposizioni d’urgenza. 10

Non dimenticate il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3288 / Manganelli Giulio / 1946-2-27 /


a Don Giulio Manganelli, missionario salesiano in Giappone



27 febbraio 1946

Carissimo D. Manganelli,


Grazie a Dio e a te delle belle ore passate insieme. Mi dicono che fu spedito quanto mi avevi domandato e se manca qualche cosa scrivi a D. Tassinari.

Pel mese di Marzo (se non muoio) sono certo in Kyushu – e forse anche dopo.

Sono sempre pronto ad aiutarti in quel che posso: scrivimi senza timore e prega sempre per me. Sei dispensato dal digiuno: fa’ buona Quaresima facendo il tuo dovere e mortificandoti nella correzione dei difetti.

Il Signore faccia noi tutti santi.

Non ti scrissi sul passaggio perché fui fino all’ultimo incerto. Ossequi cari al buon Padre Jupillat.

Saluti da tutti. Per i concerti sempre pronto. Non dimenticare che uno dei motivi per cui sei a Osaka è di impiantarvi l’opera salesiana.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.




3289 / Circolare Salesiani / 1946-3-2 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio

[2 marzo 1946]

Carissimi missionari,


A Dio piacendo eccomi di nuovo in mezzo a voi: mi metto tutto a vostra disposizione in quel che posso e so. Mio recapito: a Miyazaki Missione.

In questo mese dobbiamo, secondo gli ordini di S. E. l’Amminis. Apost. mettere in ordine i registri delle missioni riguardo i cristiani, l’inventario, il rendiconto finanziario. Mi propongo entro il mese – cominciando dal Sud – risalire per le singole residenze, e venirvi in aiuto. Chiuderò il mese portando tutto il materiale a S. E.

La mia venuta servirà anche per la prescritta visita annuale.

Da Tokyo (Editrice D. Bosco) si richiede il numero di abbonamenti che si desiderano per le Letture Cattoliche e Karashidane: dirigete le ordinazioni a D. Mantegazza.

Desideriamo dare buon sviluppo nella zona di Oita ed essendo sospesa per ora l’andata a Shikoku, il nostro D. Moro entra a far parte della casa di Oita.

Mi consta che vari di voi hanno un numero rilevante di intenzioni di Ss. Messe e che si trovano in qualche difficoltà per la celebrazione. È ordine del S. Padre che si stia alla norma canonica di non accettare Messe oltre quelle possibili a celebrarsi nell’anno. Ad ogni modo chi si trovasse nella impossibilità di soddisfare a questo grave obbligo, mi faccia sapere al più presto: numero delle Messe da celebrare, offerta per le medesime.

Spero di ottenere conveniente riduzione dalla S. Sede. Naturalmente ognuno pensi con coscienza a quelle che può celebrare, più un certo margine per quelle che possono essere offerte durante l’anno. Come regola, naturalmente, i confratelli debbono celebrare secondo l’intenzione del Superiore.

Quando non avete intenzioni speciali non domandatele all’Amminis. Apost. ma al sottoscritto. Spero potervi dare una elemosina superiore all’attuale prescritta.

Per la Quaresima:

l. - Si dia grande importanza all’istruzione religiosa di tutti i nostri dipendenti. Dove fosse possibile si faccia per i cristiani o sotto forma di triduo, novena o breve missione una buona preparazione alla Pasqua.

2. - Per l’astinenza e digiuno consideriamoci ancora in tempore belli, quindi siate con gli altri e con voi, maternamente indulgenti.

3. - La più bella mortificazione che si possa inculcare è il perfetto adempimento del dovere, prendendo dalle mani di Dio la croce quotidiana che non manca mai.

4. - Il far bene il mese di S. Giuseppe cui abbiamo consacrato tutte le nostre faccende sarà anche ottima preparazione alla S. Pasqua.

A voce altro. Pregate per il

vostro

D. V. Cimatti, sales.

3290 / Bovio Felice / 1946-3-2 /


a Don Felice Bovio, missionario salesiano in Giappone


2 marzo (1946)

Carissimo D. Bovio,


Si vocifera che sarai presto fra noi. Deo gratias!

Se ti serve, come tema di conferenza:

  1. Prepariamoci alla santa Pasqua col frequente ricordo della Passione di N. S. G. C.

  2. Con un più accurato studio della religione.

Nella speranza di vedere il tuo volto per ora prego di cuore ogni bene a te e ai tuoi. Grazie di quanto fai per D. Martelli.

Prega anche tu per me. Oggi (anniversario della Messa di D. Roncato) ho passato alcune ore a Tano con lui. Saluta D. Rossi e Miyahara e le Suorine.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.




3291 / Circolare Salesiani / 1946-3-4 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 4 marzo [1946]11

Carissimi missionari,


Eccomi con voi al lavoro. Spero riceverete le comunicazioni di S. E. il nostro Amminis. Non pensate di dover fare doppio lavoro, quasi dovessimo servire a due padroni. Come vi dico: sono qui con voi al lavoro, lavorando insieme, penso, che ci stancheremo di meno, e riusciremo meglio (pur essendo il sottoscritto un guastamestieri).

Vi raccomando caldamente una cosa sola, che, sia pur brevemente, rispondiate prontamente a quanto vi domando, e se si tratta di cose da eseguirsi, eseguiate prontamente.

1. - Sappiatemi dire: elenco film, filmine di ogni genere e calibro, nome, società produttrice, spiegaz. annesse, parti in cui sono divise. Alle Autorità che si presentassero per il controllo, mostrare con deferenza (essendo queste pratiche giunte in ritardo).

2. - Se si presentano persone (americane) che domandano di vedere l’archivio della Missione, materiale, ecc. (anche quello di cui sopra o inerente alla missione) devono presentare i documenti, come segno di riconoscimento.

3. - Giunge pure altra comunicazione del Governo (sempre dietro ordine del Comando americano) sui provvedimenti presi o da prendersi per fare scomparire il Shintoismo di Stato esternamente e dallo spirito del popolo, e dai funzionari di ogni genere. Sono pensieri noti, che ad ogni modo riassumo: Governo ed addetti e popolo e istituzioni aventi relazione col Shintoismo sono sciolti da tutte le manifestazioni pubbliche in uso precedentemente: cerimonie, offerte, visite, propaganda, vendita presso i templi, segni, parole, insegnamento orale o mediante libri, visite ufficiali di funzionari, ecc. Tutto questo è proibito, e tutti devono attenersi alle disposizioni date… Le persone che in precedenza hanno professato o sostenuto tali idee non sono suscettibili di pena. Tutto rientra nella pratica della libertà religiosa accordata.12

Per non fare inutili duplicati di ordinazioni al Don Bosco-sha prego che ogni missione o residenza faccia con sollecitudine le ordinazioni che crede opportuno. Fate buona propaganda anche inviando notizie o articoli o direttamente o al sottoscritto. Buona novena di S. Giuseppe.

Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3292 / Circolare Salesiani / 1946-3-13 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 13 marzo 1946

Carissimi,


Poco mancò che venissi (a Tokyo) per espletare le pratiche per l’approvazione del Ginnasio. Viene il nostro D. Braggion, che porta anche nostre notizie. Grazie a Dio, tutti bene e al lavoro.

Si spera il 24 c. m. fare l’inaugurazione dell’Orfanotrofio di Nakatsu. Non si riuscirà certo a sorpassare le manifestazioni di Oita e Beppu, ma coll’aiuto del cappellano militare e col concorso delle autorità e coll’intervento di S. E. il Vescovo, qualcosa si farà.

Si spera pure di finire entro il mese la casa di Oita, di cui D. Marega sa dire certo meglio di me – di iniziare pure la Missione di Nobeoka – e trovare il materiale per la chiesa ecc. di Miyakonojo. Pure a Miyazaki (ex-seminario) fervono i lavori preparativi per la costruzione.

Così speriamo che nel mese a Lui consacrato S. Giuseppe si faccia davvero onore.

Pregate perché tutte queste imprese ed il lavoro per i cristiani iniziato dappertutto riescano per il bene.

Vi raccomando poi di cuore il buon esito delle pratiche per il riconoscimento della Scuola di Miyazaki. Preghiamo assai.

Auguri cordiali da parte di tutti ai GIUSEPPE di Tokyo. Purtroppo nessuna notizia dei confratelli di Dairen e dei nostri confratelli soldati.

Per ora non mi resta che raccomandarmi alle vostre preghiere.

Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3293 / Circolare Salesiani / 1946-3-21 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 21 marzo (1946)

Carissimi (missionari),


Ricevo dal nostro Ven.mo Amminis. Apost. le seguenti comunicazioni:

l. - È stata approvata la pratica dell’ente religioso per la diocesi di Fukuoka. È in corso l’analoga pratica per la nostra Prefettura. Pregate per la buona riuscita della medesima, come pure per le pratiche per la Scuola.

2. - Sua Ecc. vi fece noto che intende a sé riservate le dispense matrim. de disparitatis cultus et consanguineitatis di secundo gradu attingentis. Insiste sulla esatta osservanza della disposizione.

3. - Richiama pure l’osservanza dell’art. 22 del Vademecum in relazione ai viaggi, fatti specialmente fuori missione.

4. - Idem l’osservanza canonica in relazione alla S. Messa, cioè non dirla nel pomeriggio o a sera per gli americani. Ho posto il quesito a S. Ecc. il Delegato. S. Ecc. l’Amminis. Apost. non autorizza absolute e impone di cessare.

Avete alla mano il Prezioso VADEMECUM. Consultatelo, et in dubiis consultate S. Ecc. È inutile che vi dica che sono definitivamente più che scadute le facoltà che OLIM avevate ricevuto dal sottoscritto: vi ripeto, si stia MORDICUS al Vademecum et in dubiis consultate il Vescovo.

Spero che starete preparando i vostri cristiani alla Pasqua. Catechismo, catechismo! e potendo (come fanno ora a Miyazaki) una buona missione o qualche cosa di equivalente.

Pregate per il vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


P.S. Grande prudenza nel parlare e nello scrivere. Non si diano per lettera notiziari di compra-vendita, di regali… Si possono avere noie e non si fa che suscitare invidiuzze, sempre inutili o inopportune in materia. E pregate per me.




3294 / Del Col Luigi / 1946-3-30 /


al chierico Luigi Del Col, missionario salesiano in Giappone


(30 marzo 1946)

Carissimo Luigi,


Le parole si adattano benissimo… non mi piace quel verso perché…

Bisognerebbe che il bravo Antolini facesse una copia colle parole in italiano, tenendo conto pel canto (l’accompagnamento va bene così) delle notine in matita, in causa degli accenti bisogna far lievi modifiche alla melodia.

Per la dedica prega D. Romani che è pratico in materia (mio concetto, pensa i fanciulli della strada in Giappone, pensiamo al padre dei fanciulli).

Prega per il

tuo

D. Cimatti




3295 / Ricaldone Pietro / 1946-3-31 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



IN PIENO RISORGIMENTO: GLI EDIFICI

LA PRIMA RICOSTRUZIONE13


31 marzo 1946

Amat.mo e Rev.mo Sig. D. Ricaldone,

Te Deum e Deo gratias! Ritorno da Nakatsu, dove vari ricordano ancora la sua bella visita di 18 anni fa e la sua bella incipiente barbetta bianca, fissata tanto bene dal fotografo a Lei noto che di tanto in tanto compare; ammirata da quanti la vedono. Si è celebrata l’inaugurazione del nostro istituto-ospizio,14 risorto a nuovo dalle macerie, e capace di accogliere oltre una cinquantina di poveri giovani.

Mesi fa si era pure inaugurata a Nakatsu la casa parrocchiale nelle vicinanze della chiesa, dedicata al nostro D. Bosco. Erano presenti alla cerimonia, tanto in chiesa quanto alla benedizione del nuovo edificio, oltre un numeroso gruppo di cristiani, le autorità provinciali e comunali e l’ufficialità del comando militare americano al completo: è in grazia di quest’ultima specialmente che si potè riuscire così presto alla ricostruzione dell’Opera, destinata naturalmente a tanta povera gioventù, che in questi momenti (come in tutto il mondo anche in Giappone) stende le sue mani, implorando aiuto materiale e spirituale.

Già una quindicina di questi frugolini vi sono ricoverati e con commoventi parole ringraziarono in questa occasione quanto fornirono loro, privi di tutto il necessario per la loro vita materiale e spirituale. Oh, come al sentirli avrebbe goduto il paterno cuore del nostro buon Padre Ricaldone, apostolo anche dei ragazzi della strada.

Funzionava S. E. Mons. Fukahori, Vescovo di Fukuoka, nostro nuovo Amministratore Apost. Messa solenne, preceduta da 7 battesimi di adulti. Poi benedizione dell’edificio, discorsi di circostanza dai vari rappresentanti – fra cui voglio ricordare quello del Cappellano militare americano P. Casazza, bella figura di genovese, per le speciali relazioni che i suoi parenti hanno avuto con Don Bosco. Suo nonno, certo Sig. Venzetti, ha conosciuto da ragazzo il nostro D. Bosco, e in sua casa ha gran numero di ricordi del nostro Padre, verso cui nutre profondissima venerazione.

Tema generale dei discorsi fu la gioia nel poter vedere risorta dalle rovine l’opera destinata a far tanto bene alla gioventù povera ed abbandonata – risorta in questo tempo così opportuno, dà a ben sperare per un prospero e proficuo avvenire.

Come in chiesa, così alla funzione civile, davano risalto e nota di gaiezza le voci argentine dei nostri giovani, che assolsero magnificamente la loro parte musicale.

Il comando militare poi volle generosamente e caritatevolmente assumersi l’invito a pranzo delle autorità presenti alla cerimonia. Nel pomeriggio S. E. amministrò la S. Cresima a dodici cristiani. E così si finì la festa indimenticabile, e certo, “albo signanda lapillo” perché ci pare davvero un sogno contemplare eretta a nuovo nel breve decorso di mesi l’opera missionaria e salesiana di Nakatsu.

Si riinizia l’opera nell’ultimo giorno del mese di S. Giuseppe al cui patrocinio è affidata. La statuetta collocata sull’alto della casa sta a indicare il “posuerunt me custodem” e sono sicuro che il nostro santo Patrono saprà fare materialmente e spiritualmente, come ha fatto sempre, il suo dovere. Ed anche Lei, amato padre, voglia aiutarci a ringraziare adeguatamente il Signore e preghi per noi.

Suo come figlio

D. V. Cimatti, sales.




3296 / Fukahori Domenico / 1946-3-31 /


a S.E. Mons. Domenico Fukahori, Amministratore Apostolico di Miyazaki


RELATION SUR L’ÉTAT DE LA PRÉFECTURE APOSTOLIQUE DE MIYAZAKI

AU 31 MARS 194615


31 marzo 1946

Au très Rev. S. G. Mons. Fukahori, Évêque de Fukuoka

Administrateur Apostolique de la Préfect. Apost. du Miyazaki (Japon)


NOTICE HISTORIQUE. L’actuelle Préfecture Apostolique du Miyazaki par bref apostolique du 28 mars 1928, détachée du Dioc. de Fukuoka et auparavant érigée en Mission indépendant de Miyazaki et confiée à la Societé de S. François de Sales (Vulgo: Salesiani di D. Bosco) par suivant bref du 28 janvier 1935 érigée en Préfecture Apostolique et confiée à la même Société.

À 1 aout 1928 fut nommé Supérieur de la Mission le P. Vincent Cimatti salés. (qui était le Supérieur religieux des Salésiens au Japon) et en date 28 janvier 1935 le même fut nommé Préfet apostolique.

L’année 1937 la Visitatorie de S. Fr. Xav. au Japon fut canoniquement érigée en Province religieuse (Inspectorie de S. Franc. Xav. de Japon) et le P. Cimatti nommé Inspecteur salésien (Provincial), et qui jusq’au présent détient la charge.

En date 15 février 1940 la Préfecture Apostol. de Miyazaki fut confiée au clergé indigène, et fut nommé Adminis. Apost. le très Rev. Mons. François Xavier Ideguchi, Préfet Ap. de Kagoshima, qui fut intronisé à Miyazaki le 25 février 1941.

Et récentement (20 janvier 1946) l’amministration de la même préfecture Apost. fut transferée au très Rev. Mons. Domenique Fukahori, Évêque de Fukuoka, nommé Adminis. Apostolique de la Prefect. Apost. de Miyazaki.

La Préfecture Apost. de Miyazaki fut aussi reconnue comme personne juridique.


ÉTENDUE: prefectures civiles de Miyazaki et Oita, situées dans la partie orientale de l’île Kyushu. Surface de Kmq. 16.072, 75.

Population totale de les deux provinces: 1.813.332 (ens. 1940); catholiques (au 31 mars 1946) 1636 indig. 36 etrang.


État matériel de la Prefecture Apostolique de Miyazaki.

Clerge, residences et Oevres annexes.

Le personnel de la Mission est formé par: Vicaire ................ N° 1

Prêtres indigenes… N° 3 (Parmi le quels 1 en repos, 1 encor en zone de guerre).

Prêtres étrangers relig… N° 16

Coad. relig.…....... N° 2

Soeurs N. Dame M. A.: Japonnaise…

Étrangères…………

Soeures Charitas Shujokai Japonnaises

Pieuse Union S. Coeur de J. (Hikari no sono)


Dans la Province de Miyazaki.

l. - La résidence central de la Mission à Miyazaki (église et maison) fut fortement endommagée par la presence de la police militaire et par les typhons. On tâche de la remettre en bon état.

2. - La résidence de Miyakonojo (église et maison) fut complètement brûlée par les bombes incendiaires dans les incursions aérién. On n’a pas encore trouvé la possibilité de la recontruction.

3. - La résidence de Tano à besoin de réparations radicales et 1’église d’une ampliation, pour l’augmentation du nombre des Chrétiens.

4. - La résidence de Takanabe aussi réclame des réparations pour les endommages des tremblements de terre et des typhons.

5. - Les sous-residences en maisons louées de Tomitaka… pendant la guerre ont cessées.

6. - À Nobeoka étant eté défendu par la police Japonnaise la construction de la mission, restat seulement le terrain. Maintenant on a pu commencer la construction de 1’église et de la maison.


Les oevres adnexeés (shingakko)

l. - Le Séminaire fut presque complètement abîmé par les conséquences de la guerre et par les typhons. On commence la recostruction qui servirà à l’aspirantat salésienet à la nouvelle école moyenne Hyuga.

2. - La petite Colonie agricole salésienne (Kosei) gravement endommagée par les mêmes raisons vient d’être réparée tant bien que mal.

3. - L’Hospice pour le vieux et enfants sérieusement endommagée par les mêmes raisons vient de reparer les parties plus urgentes; en confiant dans la Providence pour une complète réparation. Le takujisho (giardino d’infanzia) de l’Hospice a été complètement abîmé par les typhons. Soeur 14; nov. 8; post. 3; Hosp. 56; asp. 8.

Tano, succurs. de l’Ospice de Miyazaki: Soeur 5, aspir. 12, enf. 26.

En autre et pour les désastres de la guerre et les inclémences atmosphériques et pour les échanges du personnel et abandon de reid, les meubles de l’églises et des maisons ont a perdu et est resté fortement endommagée la plus grand partie du materiel (ornaments de l’église, livres, habits, meubles) de la mission.


Dans la province de Oita

l. - La résidence, l’eglise de Oita sont restés complètement anéanti par les bombes incendiaires. On a commencé à rebâtir la maison sur lieu.

2. - La residence de Beppu à eté endommagée par le typhon est déjà suffisamment reparèe. Comme auparavant est restée la petite résidence de Morie.

3. - La résidence et l’oeuvre annexe de Nakatsu abîmée par la police japonnaise vient d’être rebâtie et on espère dans le courant mois de l’employer.

Les oeuvres annexes: l’ecole maternelle de Oita est brûlée avec la maison et l’église.

Est en reparation l’Oeuvre des Soeurs du N. Dame M. A. pour les enfants, endommagée par le typhon.

Vient d’être rebâtie le patronage pour enfant (Yosein) de Nakatsu. L’église aussi vient d’être réparée par le dommagée de typhon.

Comme pour les résidences, églises et oeuvres catholiques de la Province de Miyazaki, aussi pour la province de Oita on lamente la perte et le dommage de tout le materiel de la mission.

En resumé: Eglises et maisons detruites N°. 6

Serieusement endommagées N°. 9

Oeuvre annexes détruites N°. 3

Seriesement endommagées N°. 3

Pour le premières réparations et reconstructions ont prêté leur généreux et charitable secours le gouvernement d’occupation americain, les bienfaiteurs, les très faibles resources de la mission et des oeuvres annexes, et aussi l’aide des chrétiens.

Mais pour pourvoir aux dépenses formidables sont necessaires subsides extraordinaires, que nous attendons par la Divine Providence et par tous les hommes de bonne volonté, qui ont à coeur la gloire du bon Dieu et la salut des âmes.


ÉTAT MORALE-RELIGIEUX DE LA PRÉFECT. APOSTOLIQUE


Au retour pour le travail dans la mission aprés combien d’années d’absence ou d’impossibilité au travail nous trouvons nos brebis bien chéries en differentes conditions:

l. - Plus au moins tous ont ressenti le conséquence de la guerre au point de vue religieux (cessation ou difficulté de la fréquence à l’église et conséquente cessation ou diminution de l’instruction religieuse, travail dominical, dispenses diverses, etc.) et au point de vue humaine-social (esprit du temps, formation mental forgée par la presse, l’école, l’atelier, tout l’ambiente politique, militaire, civil, difficultés de la vie matérielle).

2. - Il y a le chrétien resté toujours pendant la guerre en place, mais qui pour l’exclusion dans l’apostolat des missionaires est restés abbandonnée.

3. - I1 y a le chrétien immigré volontairement ou forcément dans la mission, ayant la commodité ou non d’accomplir les dévoirs chrétiens.

4. - Il y a le chrétien de retour apres avoir accompli son devoir de soldat, du travail à l’étranger, et qui combien d’années n’à pas accompli ces dévoir chrétiens.

5. - Plusieur émigrés qui ne sont pas encore retournés et qui ont vécu dans une ambience complètement payenne.

6. - Il y a aussi un catégorie special des emigrés par lieux ou sévit la persécution (Okinawa, Oshima) et qui ont parfois beaucoup de choses à régler (administration des sacraments, mariage à regler, abjuration ecc.).

Par conséquence dans cette situation on cherche pour tous rechauffer 1’esprit et le coeur avec un bon enseignement et une régulaire pratique de la religion donnant toutes le commodités; il ont besoin et héreusement ils en sentent le besoin: on a commencé pour tous une bonne retraite en préparation au dévoirs pascales.

Visite à toutes le familles pour le récensement et pour comprendre les conditions de facto (du mariage, de l’éducation des enfants, condition économique, etc.) de la famille et s’accorder pour les décisions a suivre.

On cherche (? = si cerca) de retablir au plus tôt possible la régularité dans la vie chretienne, en ce qui a rapport avec l’action catholique (groupes des hommes, de la jeunesse, etc.), la vie liturgique (fréquence dominicale, cérémonies, chant, etc.) et aux oeuvres sociales et de charité, et spécialment à l’education religieuse des enfants.

Les missionaires sont tous au travail et tous pleins de bonne volonté pour développer le programme leur confié par le très Rev. Administrateur Apostolique et selon l’esprit de S. Jean Bosco travailler avec toutes leurs forces dans la vigne leur confiée par 1’Église. On a l’heureuse impression que presque la totalité des chrétiens démontrent bonne volonté pour correspondre à la grâce du bon Dieu et au travail du missionaire, qu’il nous aiment encore, qu’il désirent notre travail.

Ne manquent pas les difficultés et matérielles et spirituelles, mais avec l’aide de Dieu, des superieures qui nous dirigent on réussira à reprendre en plein le travail, remedier les conditions penibles des ces pauvres brebis abbandonnées et égarées.



CONDITION DES MISSIONNAIRES SALÉSIENS EN REPRENNANT LE TRAVAIL


N’est pas mal à propos pour comprendre notre présent position du travail faire remarquer: aprés le transfert de la Préfec. Apos. au Clergé indigène, pendant les années de la guerre les missionaires sales. de D. Bosco, sourtout spécialment dans la province de Miyazaki parce qui étrangers et à cause des questions particulières avec l’Admin. Apost. ont dû forcément et avec la plus grande douleur de leur coeur peu a peu diminuer et cesser presque complètement leur travail. On à experimenté l’internement officiel, la prison, tâche de rendre impossible la vie materielle a potestate et a domesticis et ab auct. eccles. loc. Leur travail précédent fut blâmé chez les chrétiens, à l’église, chez les élèves à 1’ecole et au dehors chez les autorités au point de vue religieux et il faut l’avouer âprement dans toutes les manières et occasions au point de vue religieux et éducatif – jusq’à l’interdiction canonique ad annum. Et encore aujourd’hui nous ne pouvons comprendre les vrais raisons de la conduite de l’Admin. Apost. envers les fils de D. Bosco.

On ne demandait que parce que pauvres et dans l’impossibilité d’obténir le subs. d’être aidés pour travailler dans le champ d’apostolat, nous confié par 1’Église.

Peut etre on voulait nous expulser: mais nous ne pouvont désobéir à1’Église et à nos Superieurs religieux et quitter nos oeuvres, nos maisons et surtout les âmes nous confiées. Peut-être les autorités civiles se servirent de l’autorité eccles. japonn. qui grossièrment se prêtat:

Maintenant les missionaires sont retournés à leur place, désirent oublier le passé, pardonnent de tout coeur ceux qui sciemment ou insciemment ont été cause de leurs afflictions et demandent humblement pardon si avec leure conduite, leures paroles ont offensé quelqu’un.

3297 / Ricaldone Pietro / 1946-3-… /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



IN PIENO RISORGIMENTO: LE BASI16


Marzo 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,

Ricevo oggi assicurazione che le furono recapitate nostre notizie, da Lei e dai Superiori tanto attese. Come anche da qualche lettera a stampa dal Sig. D. Berruti (sia pure dell’anno scorso) abbiamo letto con vera avidità notizie salesiane, e specialmente quanto si è fatto e si fa per i ragazzi della strada. Anzi tentiamo, sia pure in piccolo, di emulare quanto si fa tra voi a vantaggio di questa povera gioventù bisognosa di tutto, non meno abbandonata in Giappone.

Oh, le scene strazianti di miseria, di fame, di morte vedute specie nei pressi delle grandi stazioni di Tokyo, di Osaka e di pressoché tutte le grandi città del Giappone.

Posso intanto con grande gioia annunziarle che il lavoro di riorganizzazione nostra e delle cose nostre, iniziatosi subito dopo la cessazione delle ostilità (15 Agosto 1945) comincia a dare i suoi frutti e va intensificandosi, e speriamo concretandosi definitivamente, nel prossimo mese, inizio dell’anno scolastico in Giappone.

Le nuove opere o le risorte, saranno tema di altrettante brevi relazioni, che faranno vedere, da un lato, le eleganti disposizioni della Provvidenza a nostro riguardo, la generosità dei benefattori e quanto desiderano fare in Giappone i poveri salesiani suoi figli.

Per la nostra missione, come già le comunicai in precedente relazione si inizia l’anno con un cambiamento di guardia. All’Amministratore Apostolico precedente viene sostituito dalla S. Sede uno nuovo nella persona di Mons. Domenico Fukahori, Vescovo di Fukuoka. Per disposizione della Provvidenza i Salesiani ritornano alle loro antiche sedi di Miyazaki e di Tano. Durante la guerra per quel doloroso cambio di valori spirituali, di cui si risentirono anche quelli che più avrebbero dovuto essere immuni, tutto fu condizionato allo scopo della difesa nazionale: il buon Dio, la sua Chiesa, i suoi ministri, specie gli stranieri, relegati o immobilizzati: gli indigeni asserviti alle forze superiori e strumenti (penso inconsci) di valorizzazione della religione.

Gli stessi cristiani di buona volontà, in pratica, impossibilitati a compiere regolarmente i loro doveri. Non parlo di quelli che, viventi cristianamente senza infamia e senza lode, afferravano l’occasione per contestare la loro miseria cristiana.

Dunque, come prima, lavoro del missionario, il forte richiamo delle sue pecorelle ad abbeverarsi abbondantemente alle pure fonti della grazia, visita alle famiglie – constatazione dello stato delle medesime – riparare il riparabile immediatamente – infine una buona muta di esercizi spirituali. Ci si conta, ci si rimette in via, ci si inquadra… e si cammina da capo.

Padre, è da anni che non possiamo compiere i nostri doveri religiosi; è da anni che non sentiamo la parola di Dio; è da anni che ne abbiamo sentito di tutti i colori contro la religione… Ci siamo ricostituiti in gruppo… Vogliamo ripassare da capo il catechismo… Vogliamo riimparare a servire all’altare… a cantare in Chiesa…”. È la voce consolante del nostro circolo giovanile D. Bosco di Miyazaki.

E ci si voleva far credere che i nostri cristiani non ci volevano, che ci odiavano… Oh, non avrebbero detto certo così o non avrebbero più saputo che dire allo spettacolo che vedevamo ogni sera della novena di S. Giuseppe nella chiesa di Miyazaki. Con tempo pessimo ogni sera la chiesa era piena ad ascoltare la calda parola del nostro D. Cavoli, e alla chiusura della missione: comunione generale, Messa degli angeli cantata dai giovanotti, che si trascinavano dietro la massa, mentre dall’orchestra rispondeva la corale dell’Ospizio. Erano le care anime, che vent’anni fa ci affidava il Signore e che con gioia, unite di nuovo ai loro antichi missionari, si proponevano una vita cristiana più perfetta – e nello stesso tempo volevano coi fatti attestare ai padri delle anime loro l’immutato affetto, la riconoscenza che, nonostante le dolorose vicende passate, non aveva subito scossa o diminuzione alcuna nell’animo loro. I buoni effetti di questa (la chiamerò) cura ricostituente spirituale l’abbiamo constatata ovunque fu possibile radunare gruppi consistenti di cristiani.

Per tutti gli altri sbandati o che non possono essere riuniti alla domenica la cura si va facendo nelle singole loro famiglie, colle visite mensili, colla spedizione del giornale nostro, delle letture cattoliche, con lettere personali.

Dove è possibile si sono ricominciate le adunanze serali nelle famiglie in cui sotto forma di conversazione, o di conferenze, con proiezioni al vicinato che si raduna si cerca di propagare il “verbum Dei”, la buona novella.

Altra base che si viene stabilizzando è il lavorio per la gioventù.

Siamo proprio nel periodo in preparazione alla Pasqua: dunque catechismo ai fanciulli, ai catecumeni – impulso ai nostri cari oratori, che incominciano a rifiorire ovunque.

Un’altra base è lo sviluppo e la propaganda della buona stampa, che già iniziatosi in Tokyo intendiamo di propagare a più non posso anche in missione.

E accenno per ultima (non già perché sia meno importante) un’altra base del nostro lavoro di ricostruzione, quella delle vocazioni. Si sta attivamente preparando a Miyazaki il nuovo nido per i nostri cari aspiranti, e speriamo che sia anche per loro, dopo non poche peregrinazioni, la cappella Pinardi.

Affrettiamo col desiderio e più coll’intensa preghiera il ritorno dei nostri cari soldati confratelli giapponesi. Ancora cinque di loro non rispondono all’appello. Che ne sarà di loro? Ed anche per essi bisognerà ricominciare da capo il “rosa, rosae…” e il ritmarsi regolare della loro vita religiosa.

Oh, amatissimo Padre, ci benedica tutti, affinché su queste solide basi possiamo costruire non solo edifici materiali (necessari anch’essi perché i precedenti furono distrutti), ma edifici viventi di anime che corrispondono alle grazie di Dio con una perfetta vita cristiana o religiosa.

Suo nel Signore

D. V. Cimatti, sales.


3298 / Moskwa Michele / 1946-3-... /


al chierico Michele Moskwa, missionario salesiano in Giappone


[Marzo 1946]

Carissimo Moskwa,


Eccoti accontentato… Al solito, poltrone come sono, l’accompagnamento è buttato giù, ma è facile, come tutta la musica.

Se per chi dovrà cantare la melodia è troppo acuta o grave, ogni maestro saprà come fare.

Sarei riconoscente se quando l’hai copiato, potessi riavere il manoscritto, che può sempre servire.


Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3299 / Dell’Angela Stefano / 1946-3-… /


al chierico Stefano dell’Angela, missionario salesiano in Giappone



Nel giorno dell’Ordinazione al Suddiaconato.


Marzo 1946

Vicino colla preghiera e coll’affetto.

Niente ti turbi!

Meus cibus est…


D. V. Cimatti, sales.




3300 / Circolare Salesiani / 1946-4-1 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 1 aprile 1946

Carissimi (missionari),


Vi comunico colla più grande gioia e colla più grande riconoscenza al Signore e a quanti hanno cooperato alla buona riuscita della impresa, l’inaugurazione della nuova costruzione di Nakatsu, avvenuta il 31 Marzo. Erano presenti S. E. il Vescovo di Fukuoka, l’ufficialità americana al completo, il rappresentante del Prefetto di Oita, le autorità cittadine e numerosi cristiani. Tutti assistettero alle solenni funzioni in chiesa e alla benedizione dell’edificio. Infine le varie rappresentanze fecero i discorsi di rito. I giocondi canti dei giovani (già in numero di 16) rallegrarono gli intermezzi. Gruppi fotografici, pranzo all’albergo offerto dalle autorità americane. Al mattino 7 battesimi di adulti e a sera l’amministrazione della S. Cresima a 12.

D. Carlo, D. Lorenzi (Oita), D. Gallo (Miyazaki) disimpegnarono ottimamente il servizio all’altare. D. Broccardo e il sottoscritto coi giovani la parte musicale.

S. Giuseppe, Patrono dell’Opera, protegga, sviluppi, sostenga quanto gli abbiamo affidato.

Ho consegnato a S. E. quanto avevo potuto raccogliere da voi dei dati richiesti. Mi prega di inviarvi due moduli da riempire:

l. - Da affiggersi in sacrestia per le notazioni richieste.

2. - È il rendiconto statistico annuale. S. Ecc. dice di attenersi ai dati del 31 Marzo, che egli userà per la sua relazione annuale alla S. Sede.

Riempite i moduli con la maggior esattezza possibile e inviate al sottoscritto.

Per le facoltà – fino a nuove disposizioni – servitevi di quelle concesse a Tokyo. Il Vademecum vi serva di buona consulta. Per ora non sono per voi obbligatorie le disposizioni della diocesi di Fukuoka (salvi i casi che l’Ordinario si è riservato). L’onorario delle Messe binate festive è per il Seminario. Per le funzioni della settimana santa si stia al Vademecum e all’Ordo, tenendo serio conto della reale possibilità del servizio, di tutte le cerimonie prescritte e della comunità che vi assiste.

Insomma si facciano le cose bene, secondo lo spirito e disposizioni tassative della S. Chiesa.

Per coloro che si presentano come cristiani e sono sforniti di documenti, raccogliete da loro i possibili dati, poi rivolgetevi voi direttamente ai parroci o alle curie rispettive (che forse hanno i duplicati degli atti): anche se non spediranno i documenti potranno attestare della qualità dei richiedenti.

È anche ottimo documento il “Koseki tohon” (attestato di famiglia) per le questioni matrimoniali. Il codice anche vi dà norme al riguardo: maneggiamolo bene.

Auguro a me e a voi di vivere in questo tempo della passione di N. S. Gesù Cristo.


Vostro

D. V. Cimatti, sales.

3301 / Marella Paolo / 1946-4-3 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


Miyazaki, 3 aprile 1946

Eccellenza Reverendissima,

Accuso ricevuta del rescritto per la riduzione delle Ss. Messe ed assicuro esecuzione dei S. Canoni al riguardo. Grazie di cuore. Fu consegnata la lettera a Mons. Ideguchi, e grazie pure della risposta al Quesito Cappellanie Milit. Americane.

E abusando della bontà di V. Ec. desidero informarla di una questione di cui forse (l’ho consigliato) le parlerà S. Ec. Mons. Fukahori, relate alla posizione della Prefettura Apost. di Miyazaki dal punto di vista canonico.

Il nostro beneamato Amminis. Apost. attuale pensa (e forse con Lui il suo entourage) che la Prefettura nostra sia stata canonicamente fusa, incorporata, ecc. con la Diocesi di Fukuoka.

Non sono molto competente in materia, ma penso non sia così, ed è assai facile rispondere alle sue ansie (e ne ha molte… data la sua santità… ed il suo carattere giapponese o no… e come ci tiene… ed al postutto fa bene, pur il povero sottoscritto non sentendosi di seguire in materia e di dignità e di facoltà, ecc. il suo modo di pensare). Comunque V. Ec. saprà cosa rispondere e rettificare le idee di Monsignore e nostre, e noi eseguiremo.

Non si metta a ridere se le faccio di ritorno altra proposta (già fatta altra volta) che fa a pugni col pensiero di V. E. (riduzione di Prefetture Apost.), cioè che V. Ec. facesse nominare a Prefetto un Salesiano. Presenterei il nostro D. Martino Akimoto17 di cui assicuro santità e più che sufficienti abilità nel disbrigo degli affari, e di cui tutti sarebbero contenti. Famiglia ottima di Osaka – il babbo è uno dei sindaci della città e braccio forte amministrativo di Mons. Taguchi per la diocesi. Non ha studiato a Roma, ma a Tokyo alla Jochi (= univ. dei Gesuiti) e nel Gran Seminario e da noi. Rida di cuore, ma penso che questa nomina metterebbe a posto tante cose.

Non pensi V. Ec. a tagliatelle in famiglia… che pur sono tanto buone… e chissà quando potremo mangiarle… Ma se V. Ec. vuole la cosa riuscirà: applico a V. E. l’“ipse dixit, et facta sunt”.

Per ora nulla di nuovo. Domenica ottimamente riuscita l’inaugurazione del ricostruito edificio di Nakatsu, presente e funzionante Mons. Fukahori, l’ufficialità americana, la prefettura di Oita e autorità cittadine.

Così pure sono a posto oltre a questo, altri edifici che vanno risorgendo.

Al posto dell’ex-Seminario di Miyazaki, aspirantato salesiano e scuola ginnas. così non adombreremo l’Ordinario… ma voglio fare tanti di questi salesiani coll’aiuto di Dio che…

E preghi per noi e ci benedica tutti e specialmente il


suo aff.mo ed obbl.mo

D. Vincenzo Cimatti, sales.

3302 / Circolare Salesiani / 1946-4-3 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana in Giappone


Miyazaki, 3 aprile 1946

Carissimi nel Signore,


Torno da Nakatsu dove il 31/3 si fece l’inaugurazione del nuovo Orfanotrofio. Già lo abitano 16 frugoletti, per la più parte ragazzi della strada, e quando sarà completato l’ammobigliamento potranno starvene comodamente una cinquantina, che ci sono già in vista ed aspettano di entrare. Deo gratias e a quanti hanno cooperato all’impresa. L’opera è dedicata a S. Giuseppe: preghiamolo che l’aiuti e protegga in tutto. Alla cerimonia religiosa e civile erano presenti S. E. il Vescovo di Fukuoka, l’ufficialità americana al completo, il rappresentante del Prefetto di Oita, le autorità locali e numerosi cristiani.

In chiesa 7 battesimi di adulti, 12 Cresime.

Poi discorsi rituali improntati a soddisfazione nel vedere terminata un’opera tanto necessaria, specie in questi tempi, e la ferma volontà di tutti in voler venire in aiuto nelle forme possibili. Gruppi fotografici. Canti dei giovani. Pranzo all’albergo offerto dalle autorità americane.

Nelle altre parti della missione i vari lavori di ricostruzione sono ormai iniziati dappertutto (salvo a Miyakonojo, ma sono a buon punto gli approcci, e si spera bene anche per quella zona).

A metà mese esami di ammissione alla nuova scuola di Miyazaki. Pregate che ci sia una buona entrata (almeno 50 allievi).

È tornato il nostro caro Yamagashira da Formosa: è malarico. Speriamo presto di rivederlo fra noi a Miyazaki. Così oggi è tornato l’aspirante Tanaka. Piano piano il numero dei nostri aspiranti va crescendo.

Ricevo notizie dall’America da parte di D. Tozzi: assicurazione dell’inizio delle notizie nostre ai Superiori e parenti nostri. Apertura a Suffern, N. Y., di un aspirantato missionario – un oratorio e scuola a Boston (visto in sogno da D. Bosco).

I Superiori stanno tutti bene, lavorano assai, salutano ed abbracciano tutti.

Vicino a Napoli gli studenti di filosofia il giovedì e sabato dopo pranzo vanno a giocare per le strade, per le piazze, ed in posto fanno catechismo, poi giocano di nuovo e danno l’appuntamento per la prossima volta, finché li attirano all’oratorio. Vorrebbe aderire alla proposta che gli ho fatto di aver fra noi qualche confratello americano. Insisto su D. Curran e D. Drohan, non so a che riuscirò, perché lamentano scarsezza di personale, e non è detto che vengano molto volentieri. Ancora senza notizie dei nostri confratelli soldati e di quelli di Dairen.

Il Signore ci conceda di vivere, specie in questo mese, compenetrati della passione di N. S. Gesù Cristo, e di sperimentare in noi e nei nostri i salutari effetti.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.


3303 / Circolare Salesiani / 1946-4-3 /


ai Confratelli della Provincia di Oita dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 3 aprile 1946

Carissimi confratelli della Provincia di Oita,


Siccome non ho avuto risposta in relazione all’adunata mensile (che in zona di Miyazaki si è stabilito di fare l’ultimo mercoledì del mese) vi invito a Oita per il prossimo lunedì 8 c. m.

Tutti facciano il possibile per essere presenti (Nakatsu pensi per la sostituzione di D. Manhard), ognuno porti il pranzo (= bento). Siccome non so se abbiate fatto l’esercizio di b. m. non posso stabilire che questo orario generale (modificabile secondo le necessità).

l. - Ore 9 (o anche prima) conferenza su le “Nostre responsabilità” del sottoscritto e comunicazioni.

2. - Soluzione del caso morale e liturgico (prego il nostro D. Lucchesi per la scelta e soluzione). Per la parte liturgica consiglierei: “Spirito informativo della settimana santa. Disposizioni per le funzioni”.

3. - Breve resoconto del proprio lavoro di zona.

4. - Comunicazioni dei missionari.

Si finisce possibilmente a mezzogiorno.

1. - D. Carlo porti la sua bella relazione letta all’inaugurazione.

2. - Ognuno che sia stato nelle circostanze porti breve relazione scritta e richiesta insistente di quanto è avvenuto negli anni di guerra e sfollamento relative ad personam et operas.

Il Signore ci benedica e renda fruttuosa la nostra riunione. A Oita saremo un po’ allo stretto, ma dilatabuntur spatia charitatis.

Domando fin d’ora scusa per il disturbo che daremo a Oita: tutti compenseremo con preghiera intensa.

Se a Dio piacerà, arrivederci dunque per farci vicendevolmente un po’ di bene.

Vostro

D. V. Cimatti.



3304 / Bernardi Angelo / 1946-4-3 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 3 aprile 1946

Carissimo D. Bernardi,


Era da tanto che aspettavo di vedere la tua calligrafia alquanto enigmatica; e grazie a Dio ho ricevuto giorni or sono la tua del 23/3 e le belle foto.

Secondo le tue indicazioni attendevamo il Bovio, ma chi l’ha visto? Speriamo non faccia lo stesso il Barbaro.

Pel momento penso che anche date le difficoltà del ritiro e invio di soldi, i confratelli ti lasceranno tranquillo.

Per le assicurazioni interessava più che altro sapere lo stato attuale e presso chi sono assicurati. Sua Ecc. esprime il parere di accumulare tutte le assicurazioni presso la Società Mitsubishi (ha anche filiale a Fukuoka): pare facciano buone facilitazioni. Le polizze non so se siano presso di te o presso le singole case.

Per l’opera che intendi fare a Kurume perché non puoi fare le due cose? Certo che la cura degli orfani è più secondo il nostro spirito: non potrebbe essere di un’opera salesiana? Per queste opere è il momento buono.

Non vi sono terreni e case disponibili per mezzo del governo americano? Prega e pensaci. Il dispensario è attivo se trovi buoni dottori (che dovrai pagare profumatamente) e se hai buone medicine.

Se è tenuto da religiose che possano visitare le famiglie v’è speranza di battesimi; in sede di dispensario, pochissimi.

Non ti so dire quando potrò passare da Kurume, ma voglio venire e berne un goto.

Prega per me.


Tuo

D. V. Cimatti, sales.



3305 / Suore F. M. A. di Beppu / 1946-4-6 /


alle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice dell’opera di Beppu



6 aprile 1946

Sempre buone Figlie di Maria A.,


Nella vostra carità avete voluto ricordare questa data e arricchirla per me con tante preghiere. Deo gratias! Vi assicuro vivo contraccambio di preghiere per voi, secondo le vostre particolari intenzioni.

S. Vincenzo Ferreri mio protettore:

1. - cantava Messa ogni giorno,

2. - predicava ogni giorno.

Grazie a Dio potete ascoltare Messa tutti i giorni e colla Messa, volendo, far la Comunione. Se ci uniamo allora col Paradiso, che musica! Altro che quella di S. Vincenzo… ma non le sentite le armonie degli angeli e dei santi e della Mamma nostra ed il sublime concerto della SS.ma Trinità?

Grazie a Dio possiamo anche noi predicare ogni giorno e più a lungo di S. Vincenzo e forse con maggior efficacia… coll’esempio vicendevole… Non dimenticate che ogni vostra parola, ogni vostra azione si impronta in qualcuno… Voi specialmente che siete in mezzo ai bambini… Oh che lastre fotografiche sensibilissime… tanto per il bene, quanto (e purtroppo più sensibile) per il male. Dunque ogni giorno buone Messe cantate e buone prediche. Il tema delle prediche di S. Vincenzo era il giudizio universale… Non dimenticate… Quanto improntate in voi e negli altri coi pensieri, colle parole, colle azioni ed omissioni, sarà riprodotto in voi e negli altri, e, visto e controllato da tutti… Oh se pensassimo un po’ di più ai novissimi, quanto saremmo più santi! Ed ecco che sono caduto nella predica… Ah, i vecchi son ben chiacchieroni. Via… Perdonate e pregate un po’ per me.



D. V. Cimatti


3305-2 / Suore F. M. A. di Beppu / 1946-4-6 /


alle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice dell’opera di Beppu


Buona Madre Carmela,


Grazie delle indicazioni richieste – allegra – presto è l’Alleluja – ma ora diciamo anche noi: “Christo confixum sum cruci” e viviamo con Lui…

D. V. Cimatti, sales.

3305-3 / Suore F. M. A. di Beppu / 1946-4-6 /


alle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice dell’opera di Beppu


6 aprile1946

Venerati ragazzi,18


Al leggere la vostra lettera proprio non ne potevo più dalla gioia anche perché i caratteri di Yokoda essendo molto belli e chiari ho potuto leggerla… A tutti saluti e ringraziamenti.

La caratteristica di S. Vincenzo era l’ubbidienza. Anche voi per potervi fare santi prendete questa via. Ogni giorno prego per voi. Non c’è nessuno di voi che vuol venire fino a Miyazaki?

Salutate le suore.

D. V. Cimatti


Sonkei subeki kodomora yo,

Anatagata no tegami wo yomu to honto ni ureshiku tamarimasen deshita, mata Yokoda-san non rippa na kanji mo yomimashita, utsukushiku akiraka de arimasu kara.

Minna ni yoroshiku to arigato gozaimasu. Sei Vincentio no tokucho wa jujun de arimashita, anatagata mo seijin ni naru tame ni kono michi wo totte kudasai.

Mainichi anatagata no tame ni inorimasu. Anatagata no uchi ni Miyazaki made ni kitai hito ga arimasu ka?

Sisters ni yoroshiku.

D. V. Cimatti


3306 / Marella Paolo / 1946-4-10 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


Miyazaki, 10 aprile 1946

Eccellenza Reverendissima,


Permetta che nell’approssimarsi delle feste Pasquali a nome di tutta la famiglia salesiana presenti all’Ec. V. i nostri auguri e l’assicurazione delle nostre preghiere.

Come programma d’azione dell’annata ho dato a tutti questa strenna: “cordiale e forte cooperazione di tutti per la ricostruzione materiale e spirituale del nostro caro Giappone”.

Voglia l’Ec. V. benedirci per la realizzazione di questo programma.

Ho notizie buone di D. Margiaria.

In missione siamo sulla linea delle ricostruzioni dappertutto.

Per i Cappellani ausiliari deve aver scritto a V. E. il Cappellano americano interessato. Idem Mons. Ideguchi per Oshima.

Ed ora un consiglio. Come forse l’E.V. sa, la proprietà di Beppu (terreni ed edificio) sono della società salesiana. È il caso, che come si è fatto per Mikawajima, si ottenga il riconoscimento dell’autorità ecclesiastica (qui e a Roma) della parrocchia affidata ai Salesiani?

E Vostra Ec. mi scusi dei continui disturbi che Le do, e mi benedica con tutti i miei.

Con profondo ossequio:


D. V. Cimatti, sales.




3307 /Suore F. M. A. di Beppu / 1946-4-10 /


alle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice dell’opera di Beppu



Miyazaki, 10 aprile 1946

Alle Figlie di Maria Ausiliatrice,


Anche a voi una parola speciale dal vecchio amico delle anime vostre. Buona e S. Pasqua, coronata dall’adempimento per parte di Dio delle sue più elette benedizioni, per parte vostra delle promesse tante volte rinnovate.

Spero ricordiate la strenna che può intonarsi magnificamente colla grande festa di Pasqua. Ci si domanda di cooperare con generosità alla ricostruzione materiale e morale del Giappone. Cominciamo seriamente dall’anima nostra, e allora non tornerà difficile il resto.

Agli allievi e alle allieve: Alleluja, servire il Signore in allegria, non avere cioè pesi sulla coscienza né grandi né piccoli.

Alle aspiranti: voglio salvare tutte le anime salvabili, e da salvarsi, e prima la mia, corrispondendo alla mia vocazione coll’obbedienza.

Alle novizie: si avvicina la professione… sono preparata? Mi preparo? Come mi voglio preparare? Esami sulle regole e regolamenti.

Alle religiose: Resurrexit! Non est hic… lavoro di ricostruzione, lavorando intensamente sul difetto predominante.

Non dimenticatemi al Signore, come fa per ognuna di voi quotidianamente il vostro vecchio amico


V. Cimatti sales.



3308 / Circolare Salesiani / 1946-4-11 /


ai Confratelli delle opere salesiane di Tokyo


Miyazaki, 11 aprile 1946

Carissimi,

In occasione dell’Onomastico del sottoscritto, in varie forme avete voluto manifestargli i sentimenti di affetto dettati dal vostro buon cuore, la vostra gentilezza e carità squisita: ed in modo speciale li avete estrinsecati con preghiere. Non posso non ringraziarvi dal più profondo del cuore, e cerco di contraccambiare con l’intensificare la mia preghiera quotidiana ed intensificare pure il lavoro per il bene delle nostre anime e la esecuzione più perfetta al possibile del nostro lavoro.

Colgo pure l’occasione per augurare a tutti i singoli le buone e sante feste pasquali. Non dimentichiamo la strenna annuale, ed in quest’opera di ricostruzione materiale e morale del Giappone cerchiamo di portare ognuno per la sua parte di responsabilità, il pieno contributo possibile. E nel lavoro di ricostruzione mettiamo in prima linea noi stessi, l’anima nostra.


NOTIZIE VARIE

l. - Ha consolato tutti la visita del nostro D. Bovio. D. Barbaro chi l’ha visto? Si parla di grandi frutti dalla sua predicazione. Identica cosa sta compiendola il nostro D. Tassan per i cristiani di Beppu. In altre residenze fanno direttamente i missionari.

2. - All’ultimo mercoledì e al primo lunedì del mese si tengono fruttuose riunioni dei missionari (Prov. di Miyazaki e Oita).

3. - Entro il mese forse si riesce a inaugurare la risorta casa di Oita e forse anche la nuova residenza di Nobeoka. Sono a buon punto le ricerche di casa per Miyakonojo.

4. - Le vecchie “associazioni” della Missione e della nostra Società sono trasformate in “Enti morali religiosi” con relative esenzioni di tasse.

5. - Buone notizie di D. Margiaria che va rimettendosi in salute (diabete, denti guasti, ecc.) e ha iniziato il suo lavoro che speriamo proficuo in tutti i sensi. Domanda gli sia scritto ed anche indirizzi di soldati americani, che servirebbero per ampliare le sfere delle relazioni. Si preghi per lui.

6. - Nulla ancora dei nostri soldati e da Dairen.

7. - In missione e nei luoghi di dislocamento tutti bene in salute e al lavoro.

Deo gratias. Il Signore ci benedica e ci ottenga che tutte le anime a noi affidate compiano il loro dovere pasquale.


Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3309 / Circolare Salesiani / 1946-4-11 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 11 aprile 1946

Carissimi (missionari),


Permettetemi di ringraziarvi dal più profondo del cuore per quanto in occasione dell’onomastico avete voluto fare, in modo speciale colle preghiere vostre e dei vostri. Il Signore vi ricompensi di tanta carità.

Colgo l’occasione per augurarvi le buone feste pasquali, per voi, per tutti i vostri e prego di cuore il Signore che le anime di tutti i vostri dipendenti corrispondano tutte alle grazie del Signore e alle vostre cure, compiano pure bene i loro doveri pasquali.

Vi sarò poi riconoscente se presenterete, specie a quelli che conosco, i miei auguri e l’assicurazione delle mie preghiere.

Non dimentichiamo in questa occasione la strenna annuale: “Cooperare con santa operosità alla ricostruzione materiale e spirituale del Giappone” incominciando da noi stessi.

Pregate per il

vostro

D. V. Cimatti, sales.




3310 / Begliatti Letizia F.M.A. / 1946-4-13 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone



                         Miyazaki, 13 aprile 1946

Rev. Madre,


Più che graditissimi gli auguri e più le preghiere delle buone sue figliuole e della sua famiglia, perché sono preghiere efficaci. Il Signore rimeriti e conceda a voi il centuplo.

Grazie pure delle belle attese notizie e vostre e di Suor Teresa. Deo gratias.

Pel 28-29 ho concerti ad Osaka e se in quell’occasione punto verso Tokyo, assicuro visita per me graditissima.

Grazie a Dio in missione e a Tokyo tutti in salute discreta (molti stanchi) e al lavoro. Pian piano in mezzo alle inevitabili difficoltà si va rimettendoci in Missione. Vorrei che per Giugno anche le ricostruzioni e riparazioni fossero a buon punto. Preghi e faccia pregare.

Ci vogliono certo dei miracoli che il Signore sa fare e può fare. In baracche provvisorie il 25 c. m. cominciamo il Ginnasio a Miyazaki. Nakatsu è tutto in piedi. D. Tassinari mi scrive che ha trovato casa per gli orfanelli a Tokyo. Vedremo, e se Dio vuole, orfanotrofio (e se c’è terreno sufficiente), colonia agricola, speriamo finalmente concluderla.

Oita e Nobeoka costruiscono. Sto cercando per Miyakonojo: aiutatemi con le preghiere.

Vi ricordo cotidie e pur non conoscendo la nuova vostra abitazione mi riveggo a Yamanaka fra voi.

Buon Alleluja, vi ho scritto, e ricostruzione materiale e morale, cominciando da noi. Vi benedico tutte e singole.

Vostro nel Signore:

D. V. Cimatti, sales.



3311 / Circolare Salesiani / 1946-4-14 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 14 aprile 1946

Carissimi,


In questi giorni è venuto da Tokyo il nostro D. Tassinari che ci ha portato ottime notizie dei nostri confratelli di Tokyo ed il bell’annuncio del buon esito delle pratiche per la nuova opera a Tokyo in favore dei ragazzi della strada.

Per questa opera e per la Scuola di Miyazaki19 e per i nostri cari aspiranti ho bisogno della buona volontà e cooperazione vostra e sono sicuro che sarà completa e incondizionata.

Ricevo pure tramite America: “Scrive il Rettor Maggiore… 350 confratelli tragicamente periti, 380 feriti o malandati, 79 case quasi totalmente distrutte, 14 chiese totalmente distrutte, 112 molto danneggiate. Il Signore ci concesse in questi ultimi tempi di aprire circa 100 case, circa 70 noi e circa 30 le Figlie di Maria Aus.”.

Di nuovo buona e S. Pasqua a tutti. Preghiamo e lavoriamo.


Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3312 / Margiaria Angelo / 1946-4-… /


a Don Angelo Margiaria, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 14 aprile 1946

Carissimo D. Margiaria,


Ricevo oggi la tua del 15/2 e pur avendo consegnata a Tokyo la risposta alle tue precedenti, rispondo anche a questa.

Deo gratias! Come ti vuol bene il Signore che ti dà modo di curare la salute e nello stesso tempo, nonostante le restrizioni, hai possibilità di far tanto bene alle anime. Te beato! Ti invidio santamente e prego per i buoni frutti.20 Per me non mi rimane che prepararmi a ben morire – non riesco a concludere niente. Di’ ai Superiori che ci vogliono giovani a guidare il carro salesiano giapponese.

Avendo trovato per Miyakonojo una bella casa – oggi il padrone non vende più. Mah!… fiat voluntas Dei.

Da Dairen nulla – mancano notizie ancora di 4 confrat. giapponesi. La casa di Oita si spera inaugurarla in questo mese. La tipografia va impostandosi bene – si è trovato un buon cattolico per la macchina dei caratteri.

Aperta la strada penso che torneranno (è necessario) vari coadiutori. Pensa di insistere presso i Superiori che abbiamo estremo bisogno di questi.

Grazie poi delle notizie dolorose della perdita di tanti confratelli. Non so se nel catalogo siano compresi anche i nostri soldati morti: Tateishi, ch. Kai, ch. Nishimura – bruciata Oita, Miyakonojo; tifone a Miyazaki, poi Nakatsu…

In caso puoi dire ai Superiori.

E prega per noi e saluta quanti conosco. Il Signore ti benedica in tutto.

Buona Pasqua.

Tuo

D. V. Cimatti






3313 / Moskwa Michele / 1946-4-14 /


al chierico Michele Moskwa, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 14 aprile (1946)

Carissimo Michele,


Godo del tuo godimento per la musica… ma te la farò sentire come va… Piace perfino a me… 21Attento a non fare muri (= esagerazioni) cogli occhi…

Allegro e buono e laborioso col Signore e pel Signore.

Prega per me e un pugno affettuoso al mio gran nemico Pisarski.

D. V. Cimatti, sales.




3313-2 /Moskwa Michele / 1946-…-… /


a Don Michele Moskwa, missionario salesiano in Giappone


[1946]

Carissimo Moskwa,


Eccoti accontentato… al solito poltrone come sono, l’accompagnamento è buttato giù, ma è facile, come tutta la musica. Se per chi dovesse cantare la melodia è troppo acuta o grave, ogni maestro saprà come fare.

Sarei riconoscente se quando l’hai copiato, potessi ricevere il manoscritto, che può sempre servire.

Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3314 / Circolare Salesiani / 1946-4-16


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 16 aprile 1946

Carissimi (missionari),


Ricevo dalla Delegazione Apostolica risposta a quesiti trattati nelle nostre precedenti adunanze:

l. - La Pref. Apost. di Miyazaki è unita alla Diocesi di Fukuoka aeque principaliter (can. 1419, 2 e 1420, 2).

2. - Occorrendo speciali facoltà per i sacerdoti che aiutano i cappellani Militari “Ella può rivolgersi al sullodato Ordinario cui ho conferito speciali facoltà”.

Oggi per la prima volta nel salone pubblico della città di Miyazaki, in occasione della funzione shinto-buddista sugli avanzi dei soldati (ceneri) morti in guerra, si fecero contemporaneamente le esequie per due soldati cattolici.

Buona Pasqua!

Vostro

D. V. Cimatti, sales.



3315 / Ricaldone Pietro / 1946-4-21 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


IN PIENO RISORGIMENTO: LA PASQUA22


21 aprile 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


Per quanto Lei possa immaginare è difficile possa pensare alla gioia da noi tutti provata nel ricevere la prima sua lettera, che con tanta carità ha voluto indirizzare ai suoi lontani figliuoli del Giappone.

Grazie, buon Padre, di questa squisita carità.

E continuando le nostre notizie di cronaca, mentre lasciamo per questa volta che falegnami e muratori continuino nella ricostruzione degli edifici in corso, le dirò delle ricostruzioni ben più da noi ambite e certo assai più gradite al Signore: il donarsi cioè dei nostri cari missionari all’apostolato. Si cercò da tutti di non stare con le mani in mano. E appena orientati per renderci conto della reale situazione spirituale delle anime a noi affidate, ci si rimise al lavoro più regolare, ora non più inceppato dalla vigilanza esosa, dell’investigazione a base di sospetto, non più interrotta dalle irruzioni dall’alto… Quanti quadri consolanti e dolorosi! Anime buone, anime necessariamente allontanate dalla pratica religiosa regolare; anime adattatesi alla situazione del momento; anime sviate…

Pulizia generale… tridui, novene predicate, uso missioni… insegnamento catechistico… rego- larizzazione di matrimoni, battesimi, cresime… Visita alle famiglie, distribuzione di buona stampa, conferenze pubbliche e private, concerti musicali, funzioni solenni… E il pensiero di tutti si punta alla data solenne, alla S. Pasqua, che quest’anno ci è sembrata più bella, meglio riuscita di altri tempi.

In missione si registrano N° 20 Battesimi. I missionari e gli altri salesiani si prestano in aiuto a rendere più solenni col canto, col servizio religioso le funzioni per i soldati americani in unione coi cristiani giapponesi.

Con i nostri teologi nel più gran salone di Tokyo svolsero la parte musicale (trasmessa alla radio) al solennissimo pontificale presenziato da S. E. il Delegato Apos. Mons. Marella, dall’Arciv. di Tokyo Mons. Doi.

Dopo anni di forzato assenteismo dall’apostolato o di lavoro fatto di straforo o alla sfuggita, poter riversare la piena del cuore (che traboccava nel vedere lo stato deplorevole in cui si trovavano tante anime e vedersi nell’impossibilità di aiutarle) è davvero consolante, e ripara ad usura i dolori e i sacrifici della lunga attesa.

Ma grazie a Dio anche durante la guerra, non lasciando perdere le occasioni che si presentavano, sfruttando le situazioni che la Provvidenza porgeva, i suoi figliuoli hanno potuto mietere e dissodare e seminare non poco.

Nell’aiutare i nostri cari missionari a fare un po’ di statistica del periodo bellico (1940-agosto 1945) trovo ad es. che sono 900 i battesimi da noi amministrati in questo periodo di tempo che corrisponde quasi al ritmo regolare medio precedente.

Oh, come è buono il Signore. Ci aiuti a ringraziarlo con le sue preghiere.

Alle prime battute di attività apostolica sembra davvero che venga profilandosi un movimento ascensionale, che benedetto da Dio, darà certo buoni frutti.

Sono più numerosi i desiderosi di istruirsi nella religione e i catecumeni; più quotata la buona stampa. Sarà questa l’ora del Giappone?

Lei, amato Padre, nella sua cara lettera ci fissa un programma magnifico d’azione: “Ravvivate la pietà, rafforzate l’osservanza religiosa, moltiplicate il lavoro santificato, siate sempre più generosi nel sacrificio”.

Mi pare di poterla assicurare che è proprio il programma che ci siamo sforzati di attuare in questi anni e che tenteremo di perfezionare ancora di più.

Ci benedica tutti e specialmente il

suo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.

3316 / Circolare Salesiani / 1946-4-22 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


22 aprile 1946


Carissimi confratelli (di Tokyo),


Grazie cordialissime degli auguri pasquali, che ho anche trasmesso ai confratelli della Missione. Vi assicuro unione vivissima di preghiere e di lavoro.

Buone le notizie di cronaca pasquale in Missione. Preparata in ogni residenza e coi catechismi quotidiani ai fanciulli, e con speciale predicazione (tridui, novene) e con inviti personali, fu ovunque grande l’affluenza dei cristiani che compirono con fede e devozione i loro doveri pasquali. Battesimi N° 20.

Oggi partono dalla Colonia (Kosei) D. Lopez e Romelli, con un buon numero di giovani, per iniziare e rafforzare la nuova opera di Tokyo. Per ora la casa servirà come internato per l’aspirantato e per il ginnasio. Su 98 allievi presentatisi agli esami d’ammissione alla nuova scuola, furono ammessi 60. Il 25 c. m. si inizia l’anno scolastico. D. Tassan passa insegnante alla scuola.

Vogliate pregare per queste ed altre opere che sono in via di esecuzione o in progetto.

Si compia in tutto la S. Volontà di Dio.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.




3317 / Crevacore Alfonso / 1946-4-22 /


a Don Alfonso Crevacore, missionario salesiano in Giappone



22 aprile 1946

Carissimo D. Crevacore,


Grazie degli auguri pasquali e delle preghiere. A Tokyo? Non posso ancora fissare, finché la scuola non è incominciata per benino.

D. Tassinari mi ha parlato del tuo lavoro… Deo gratias.

Per la questione “aiuti alle case” ecc. accordati con D. Romani – fa’ come ti dice e sta’ in pace.

Il Signore guida Lui tutto per il bene: dunque niente ti turbi. Verrà anche il tempo dei libri… Il Signore vuol farti conoscere te a te stesso. Ecco tutto: ringrazialo e “avanti” nel nome suo.

Tutti ricambiano auguri e saluti

Tuo

D. V. Cimatti



3318 / Circolare Salesiani / 1946-4-23


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 23 aprile 1946

Carissimi,

È certo nella mente e nel cuore di tutti… quanto sono per ricordare, ma mi parrebbe venir meno al mio dovere, se non lo facessi: ricordarvi cioè l’INIZIO DEL MESE DELLA MADONNA.

Salesianamente parlando, basta che pensiamo alle relazioni: Maria A. e D. Bosco - Maria A. e la nostra Società – ed è subito per noi chiaro il pensiero che questo mese riveste per noi una speciale importanza, e deve essere da ognuno di Noi e da ognuno dei nostri passato con fede, amore, devozione e grande riconoscenza verso la nostra MAMMA.

Mi pare farei torto alla vostra pietà se mi dilungassi in consigli pratici che voi tutti sapete suggerire a me. Sono solito dire: “Tentiamo di passare questo mese colla mente e col cuore di D. Bosco”.

Come grazia che vi suggerisco di domandare alla Madonna: “La pronta ricostruzione materiale e spirituale nostra, dei nostri e delle cose nostre, e che in ogni cosa si effettui per noi, per i nostri e per le cose nostre la S. Volontà di Dio”.

Perdonate, miei buoni confratelli, le frequenti insistenze che possono sembrare inopportune. Sa il Signore come vorrei essere vicino ad ognuno di voi, per aiutarvi e sollevarvi nei vostri lavori, nelle vostre difficoltà… tento supplire con questi poveri richiami.

Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


P.S. Come indirizzo del sottoscritto usate più che quello della Scuola, quello della Missione. Il ch. Matsuo è addetto alla nuova opera di Tokyo.



3319 / Circolare Salesiani / 1946-5-1 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio

1 Maggio 1946

Carissimi,


All’inizio del mese della nostra cara Mamma, e che auguro fecondo di abbondanti frutti per ciascuno, mi è di grande consolazione comunicarvi le prime notizie dirette dai nostri cari Superiori (tramite Vaticano).

Una lettera del Sig. D. Berruti del 28 Nov. 1944 da Roma, con tre circolari e stampa (che passerò alle singole case) del Giugno-Agosto e Nov. del 1944. Non riassumo perché con un po’ di pazienza potrete soddisfare la vostra legittima curiosità. Mi scrive che di D. Tanguy non sa nulla.

D. Floran e D. Zanarini lavorano nelle case e fanno assai bene.

Ricevette la relazione che gli inviai nel Maggio 1944. Egli con il Sig. D. Tirone e D. Candela si trovano a Roma. Il Sig. D. Ricaldone (cogli altri superiori) al posto di comando a Torino.

Giunge contemporaneamente la lettera del nostro amat.mo Rettor M. del 10 gennaio 1946. Oltre le notizie dello stato delle cose nostre, che già conoscete scrive: “Pax vobis! Quale gioia di ricevere la tua carissima lettera… È vero purtroppo che la Missione ha sofferto assai, ma siamo convinti che la Divina Provv. venga come in passato in vostro aiuto perché purtroppo durante la guerra le case di formazione furono ridotte al minimo… Facciamoci dunque coraggio! Ravvivate la pietà, rafforzate l’osservanza religiosa, moltiplicate il lavoro santificato, siate sempre più generosi nel sacrificio… Dal nostro caro Santuario mando una benedizione di Maria A. e di D. Bosco per tutti. Pregate pel vostro aff.mo in C. J. e M., Sac. P. Ricaldone”.

Per onorare M. A. nel suo bel mese sforziamoci di praticare quanto ci consiglia il nostro Superiore Maggiore.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.


3320 / Margiaria Angelo / 1946-5-11 /


a Don Angelo Margiaria, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 11 maggio 1946

Carissimo D. Margiaria,


Mi trovo a Tokyo per le sedute degli Ordinari.

Un saluto da parte di tutti e preghiere. Le tue ultime notizie sono di febbraio, poi non ho saputo più nulla. Qui tutti bene e al lavoro. Nakatsu è a posto – Oita casa e asilo (provvisorio) a posto – Nobeoka e Scuola di Miyazaki in costruzione.

Mi rimane Miyakonojo… prega! Oh, avessi 500 mila Yen sarei a posto in tutto.

Non stancarti troppo e presso Maria A. e D. Bosco e Superiori fa’ le nostre parti. Smistami le accluse.

Ti abbraccio e benedico.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.




3321 / Antolini Mario / 1945-5-12 /


al chierico Mario Antolini, missionario salesiano in Giappone



+ 12 maggio [1946]

Carissimo Antolini,

Ti giungerà questa mia ancora in sede? Ad ogni modo sempre vicino a te di pensiero e di cuore, nel giorno onomastico lo sono ancor di più… e puoi capirlo.

San Mario fu un martire! Siilo anche tu nell’adempimento del tuo dovere e della regola, nella occupazione del tempo.

Prega per me che sempre ti ricordo.

Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


Un pugnetto dolce dolce a Stefano e a Matsuo.



3322 / Circolare Salesiani / 1946-5-17 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 17 maggio 1946

Carissimi,


Di ritorno da Tokyo dove ho avuto la fortuna di rivedere tutti i nostri cari confratelli, un primo saluto a voi.

Si avvicina la festa della Mamma, e conosco il vostro amore e la vostra devozione per Lei. Oh, potessimo avere la mente, il cuore e le opere di D. Bosco per amarla e farla amare come si conviene! In questa occasione uniamo insieme preghiere, promesse ed opere coi salesiani di tutto il mondo.

La grazia che domando alla Madonna è che possiamo amarla e propagarne la devozione come seppe fare D. Bosco.

Penso che S. Ecc. invierà disposizioni emanate dalla riunione degli ordinari, ed a quelle ci atterremo per la parte che ci riguarda. Penso pure che troverete largo resoconto sul giornale cattolico.

Nella prossima adunanza mensile vi farò il riassunto generale delle adunanze cui furono ammessi i rappresentanti degli istituti religiosi.

Siamo ancora all’oscuro sulla sorte dei nostri di Dairen e confratelli soldati giapponesi.

L’opera di Tokyo va organizzandosi. Si è ricevuto l’approvazione del ginnasio (di Miyazaki). Le costruzioni in corso vanno lentamente compiendosi.

Ai sacerdoti S. Ec. il Delegato Apostolico offre un suo opuscoletto: “Sacerdos oboediens”.

Tutti i confratelli di Tokyo desiderano essere ricordati con saluti e preghiere.

Non dimenticate chi con affetto fraterno si professa aff.mo


D. V. Cimatti, sales.


P.S. Non dimenticate di inculcare l’Associazione dei devoti di Maria Aus. E nelle forme possibili la propaganda dei cooperatori prescritta in questa festa.




3323 / Ricaldone Pietro / 1946-5-18 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


18 maggio 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,23

Sono a Tokyo per la riunione dei Vescovi e Superiori religiosi.

Ancora un saluto e una preghiera. Siamo in grande imbarazzo per i breviari dei nostri cari suddiaconi… Chissà se non potrà nella sua carità trovar modo di farcene avere una dozzina? (Non importa se usati).

Ecco il regalo più necessario che le domanda il suo povero

D. V. Cimatti, sales.


Ossequi a tutti. Tutti bene e al lavoro.





3324 / Circolare Salesiani / 1946-5-18


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 18 maggio 1946

Carissimi,


Giunto felicemente a Miyazaki mi sento in dovere di ringraziarvi della generosa carità con cui avete voluto trattarmi, ed anche del lavoro che ognuno viene svolgendo per compiere bene il proprio dovere. Deo gratias!

Ho portato i vostri saluti ai confratelli della missione e a quelli qua e là dislocati: vi assicuro che si ricordano e pregano per voi.

Si approssima la festa della Mamma nostra. Non so che ripetervi: prepariamoci bene e viviamo la devozione a Maria Aus. e propaghiamola colla mente, col cuore e colle opere di D. Bosco. Nel limite del possibile fate conoscere in questa occasione l’Associazione dei devoti di Maria Ausil. ed anche la propaganda tra i cooperatori prescritta in questa festa.

Uniamoci alla famiglia salesiana di tutto il mondo, e nuovamente consacriamo alla Madonna di Don Bosco noi stessi, le cose nostre, i nostri; proclamiamola sempre nostra Mamma, nostra Regina, nostra Ausiliatrice.

Nessuna notizia ancora dei nostri assenti. I lavori di ricostruzione materiale in missione, sia pur lentamente, procedono. Ottenuto il riconoscimento della scuola; il giorno 25 c. m. funzione di apertura della medesima; il 23 fine della prima fase dei lavori della ricostruzione a Nobeoka, il 24 vestizioni e professioni all’Ospizio.

E in qua e in là in quel giorno, buon numero di battesimi. La libreria di Miyazaki è diventata una saletta di lettura pubblica e vari non cristiani vengono abbonandosi alla stampa cattolica. Deo gratias!

Preghiamo che la Madonna ci sia sempre amorosissima Madre e che noi possiamo essere sempre veri amantissimi figli.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.




3325 / Circolare Salesiani / 1946-5-28 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 28 maggio 1946

Carissimi confratelli,


Nel prossimo mese di Giugno sono solito raccomandare o meglio richiamare alla vostra memoria il mese del S. Cuore.

I desideri espressi da Gesù in relazione a questa devozione, le sue divine promesse, la posizione nostra come Salesiani, come missionari e come sacerdoti – perché in modo speciale a Lui consacrati, sono motivi che debbono spingerci ad esercitarci in questa devozione, specie nel prossimo mese.

Le varie funzioni preannunciate nell’ultima mia sono riuscite magnificamente. Deo gratias! Si constata in ogni residenza un movimento consolante di desiderosi di istruirsi nelle verità della fede. Pregate affinchè gli sforzi comuni in questa opera di ricostruzione materiale e spirituale della nostra missione e delle opere nostre in Giappone producano i desiderati effetti di bene e realizzino davvero la salvezza delle anime.

La diffusione della pratica della devozione al S. Cuore è certo uno dei mezzi migliori. In questo mese poi la Chiesa ci ammannisce un vero banchetto liturgico di feste che possono guidare noi e le anime a noi affidate ad un continuo crescendo di opere buone per la nostra santificazione e per quella degli altri. Per i nostri giovani non dimentichiamo S. Luigi.

E pregate sempre per il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


P.S. Non lasciare perdere le occasioni di propagare l’Opera del S. Cuore di Roma, la gestione è affidata al nostro D. Akimoto presso lo studentato.



3326 / Circolare Salesiani / 1946-5-29 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio

Miyazaki, 29 maggio 1946 24(1)

Carissimi nel Signore,


Nel prossimo mese di Giugno sono solito richiamarvi ogni anno la devozione del S. Cuore. I desideri espressi di Gesù in relazione a questa devozione – le sue divine promesse – la posizione speciale in cui ci troviamo come missionari – come religiosi e come sacerdoti, perché tutti a Lui in modo speciale consacrati – sono motivi più che sufficienti per esercitarci in questa devozione specie nel prossimo mese.

Le manifestazioni preannunciatevi nell’ultima mia (muneage [alzata del tetto] di Nobeoka, vestizioni e professioni all’Ospizio, inizio ufficiale della scuola a Miyazaki) sono riuscite magnificamente. Deo gratias!

Preghiamo affinchè gli sforzi di tutti per la ricostruzione materiale e spirituale del Giappone nella nostra missione e nell’opera nostra producano i desiderati effetti di bene e realizzino davvero la salvezza di tante anime.

La diffusione e la pratica della devozione al S. Cuore è certo un mezzo tra i migliori. Intanto è consolante constatare per ogni residenza un buon movimento di desiderosi di istruirsi nelle verità della nostra S. Fede.

In questo mese poi la Chiesa ci ammannisce un vero banchetto liturgico di feste, che possono guidare noi e le anime a noi affidate ad un continuo crescendo di opere buone per la nostra santificazione e di quella degli altri.

Per i nostri giovani poi non dimentichiamo la festa di S. Luigi. Come pure non lasciate perdere le occasioni di inculcare la P. Opera del S. Cuore, la cui gestione è affidata al nostro D. Akimoto presso lo Studentato.

E pregate sempre per il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3327 / Ricaldone Pietro / 1946-5-… /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


IN PIENO RISORGIMENTO: I PIÙ BEI FIORI A MARIA25

Miyazaki, Maggio 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


Dopo il periodo di secca persistente degli anni di guerra, pur avendo fatto il possibile per rendere alla Mamma il possibile omaggio annuale, era più che giusto che alla ripresa, dopo la pioggia benefica della pace, nel mese della Mamma nostra sbocciassero a profusione i fiori della riconoscenza e dell’amore alla nostra Ausiliatrice.

In famiglia richiamo regolare alle nostre tradizioni delle case ed istituti nostri, dei nostri aspirantati e studentati: richiami dolcissimi e legami a quella vita comune di pensieri, di affetti, di parole e di opere, che non legano solo i membri di una comunità, ma quelli di tutta la Congregazione. Al di fuori propaganda di parola, di scritti, di funzioni religiose, ecc. e la cura nei salesiani di iniziare, anche secondo la tradizione nostra, qualche cosa di esterno da mettere sotto la protezione della Madonna. Pur trattandosi di opere solo iniziate e di cui farò particolare relazione in seguito, non le sarà discaro conoscere i più bei fiori che i suoi figli hanno in questo mese presentato alla Vergine.

E in primis un bel mazzetto di battesimi amministrati nella festa di Maria Aus. Sono due dozzine di cui 14 di adulti solo nella parrocchia di Nakatsu. Deo gratias! Come pure dovunque un aumento consolante di catecumeni o di semplici desiderosi di udir parlare di religione.

A Miyazaki la libreria nostra cattolica mentre cerca di rifornirsi di buon materiale di propaganda, perito o deperito, si è trasformata in sala di lettura, assai frequentata; ed è bello constatare che anche non cristiani vengono abbonandosi a pubblicazioni cattoliche.

Nel mese di Maggio alla scuola professionale D. Bosco lavorano in pieno le nuove macchine per fabbricazione di caratteri e la nuova grande macchina a 32 pagine.

A Tokyo si ha l’approvazione ufficiale e il primo assestamento dell’opera per i ragazzi della strada. 26

Il 2 di Maggio a Nobeoka si tiene l’innalzamento della nuova opera salesiana a vantaggio della gioventù povera operaia della città che, consacrata ai Ss. Apostoli Pietro e Paolo, speriamo inaugurare nel prossimo giugno per la festa del Papa. Sono davvero eleganti le disposizioni della Provvidenza per quest’opera, di cui il massimo operatore è un non cristiano.

Il 24 di Maggio un buon numero di nuove aspiranti, novizie e religiose delle suore giapponesi della carità si consacra al Signore. Già questo istituto religioso, fondato dal salesiano missionario D. Cavoli, ha varcato i confini dell’Isola, assumendo la gestione di un’opera per i sinistrati di guerra.

E infine il 25 di maggio vi fu a Miyazaki festa d’apertura della nuova Scuola media cattolica, la prima che si inizia nella nostra missione, e che speriamo feconda di frutti di propaganda cattolica. Il discorso di S. E. il Prefetto della Provincia e quelli degli altri oratori dissero chiaramente della speranza che avevano sull’avvenire prospero della scuola, basato sull’insegnamento religioso ed informato ai principi educativi di D. Bosco.

Alla festa civile fece seguito quella familiare alla salesiana, fra canti, giuochi di famiglia, che ci fecero passare cogli allievi e colle loro famiglie ore di serena gioia, e che diedero a divedere in pratica già i buoni effetti di educazione alla salesiana nel primo mese di scuola. Si vive per ora in baracche, mentre si affretta colla preghiera, colle insistenze la costruzione dell’edificio in corso.

Non v’è certo nessuna casa che non abbia cercato di offrire alla Mamma i suoi più bei fiori. Ed il 24? Eravamo tutti col pensiero e col cuore a Torino “…là ai piedi dell’Ausiliatrice…” vicini al suo cuore paterno, che, come da lettera del gennaio, ricevuta nel mese di maggio (anche questa, bel fiore di Maria) ci veniva benedicendo dall’altare della Vergine e di D. Bosco. Grazie, buon Padre, ci benedica tutti davvero e specialmente


il suo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.

3328 / Circolare Salesiani / 1946-6-2 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 2 giugno 1946


Carissimi confratelli,


Godo potervi annunciare le cifre gener. del Rendic. della Missione 1945-46.

Su una popolazione di 2.105.865 si contano 1836 cristiani, 114 catecumeni. Il movimento numerico delle amministrazioni e frutti di vita spirituale è dato da Batt. adulti 97, infanti 49, in artic. mortis 42. Cresime 60; comun. pasq. 1083 – di devoz. 78.777. Matrimoni 18; missioni al popolo 3. Defunti 25: immigr. l71; emig. 106. Si possono calcolare pressoché un migliaio gli assistiti da noi, nelle opere sociali e di beneficenza.

Grazie di cuore a Dio ed ai missionari. Preghiamo di cuore per il buon esito del prossimo anno.

Pur abbandonandoci fiduciosi nelle mani della Provvidenza, cerchiamo di meritare i benefici colla preghiera, col lavoro, coll’osservanza della povertà (ben intesa economica, cura nel custodire quanto la Provvidenza mette a nostra disposizione, ecc.) e collo spirito di sacrificio. Capite anche voi che le previsioni sulla vita materiale non sono le più consolanti.

Le pratiche già annunciate dell’Hojin (= ente morale) sales. e della Pref. Apost. si sono complicate per nuove direttive e non so se riusciremo per la dispensa ed esenzione delle tasse. Agli incaricati fiscali che domandassero per la proprietà salesiana si dica che sono del “Tenshu Kokyo Salesio shudokai” (= istituto religioso cattolico Salesiano).

Notizie di famiglia: Guaschino è portinaio all’Oratorio, spera tornare con Ragogna. D. Tanguy da tempo ammalato, esaurito, quasi cieco, per un anno non potè dir Messa. Prega tutto il giorno, specialmente per la nostra missione. D. Pedro pure chiede di tornare.

Prepariamo il cuore ai prossimi Ss. spirit. esercizi.

I meriti del Preziosissimo Sangue di Gesù che la Chiesa ci fa onorare specie in questo mese, avvalori il nostro lavoro missionario-salesiano.


Vostro aff.mo

D. V. Cimatti sales.




3329 / Letizia Begliatti F. M. A. / 1946-6-2 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone


Miyazaki, 2 giugno 1946

Rev.ma Madre,

Deo gratias! Sono andato in chiesa a ringraziare Maria A. e a fare una suonatina: udito la bella notizia.27

  Coraggio e al lavoro che il Signore benedica e prosperi il vostro lavoro in modo che divenga l’opera più meravigliosa del genere.

  Pregate per me, che avrei bisogno ora di molti man (= 1 man = Yen 10.000), me ne trova?

  Brava Suor Teresa, se è ancora al mondo, sa quel che deve fare.

  Buona festa del S. Cuore.

  Saluti e auguri a tutte e singole e speciali benedizioni.

D. V. Cimatti, sales.




3330 / Circolare Salesiani / 1946-6-15 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 15 giugno 1946

Carissimi,

Al ricevere questa mia favorite di mettervi subito al lavoro, ed inviarmi possibilmente in giornata (e se volete, certo potete) i dati seguenti:

1. - Totale entrate-uscite (dal 1 luglio 1945 al giugno 1946). Col 1 luglio di quest’anno cerchiamo di

far la registrazione regolare in modo da poter fare i rendiconti amministrativi come ante bellum.

2. - Dati sulle opere. N. allievi (divisi per corsi), ex-allievi, oratoriani, studenti di teologia, orfani, ecc.

3. - Personale della casa: N° sacerdoti, chierici, coadiutori, aspir., famigli.

4. - Frutti spirituali speciali (battesimi, catecumeni, ecc.).

5. - Attività speciali di confratelli (pubblicazioni, lavoro in ospedali o altro).

Devo far sollecita relazione alla S. Sede e ai Superiori. Vi prego dunque, et in quantum indigetis, ordino che mi aiutiate.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.




3331 /Circolare Salesiani e Missionari in Giappone / 1946-6-17 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 17 giugno 1946

Carissimi consiglieri,


Auguri, saluti e assicurazione di preghiere continue. Pensate a quanto domando – trovate modo di riunirvi e seduta stante uno mi invii il vostro consiglio.

1. - Epoca degli esercizi: due mute. Penso che anche in missione ne potremo fare due. Qui siamo in pratica dei danneggiati di guerra, quindi si è allo stretto in tutto (posto e cibo). Tempo e luogo che tutti possono beneficiare.

2. - Quelli usciti dal Giappone insistono per ritornare. Criteri da seguire.

3 - Le imprese che abbiamo ora tra le mani in missione (come Salesiani: Nobeoka e specialmente Miyazaki – e per condurre a termine quelle della missione Oita, e Miyakonojo) esigono forte aiuto. Potessimo non fare debito e condurre tutto al più presto a termine sarebbe la via. Come fare? Certo come D. Bosco elemosinando – industriandosi…

Ritorno sul pensiero di Nojiri. Ponderate tutto, se l’occasione fosse buona, propenderei per l’alienazione. Penso che al Signore non manchi la possibilità di trovare più vicino, ecc., ecc. Videte quid melius est. Ma certo bisogna che tutti aiutiamo fortemente. Se riusciamo con le nostre forze, quanto verrà dall'estero (e non tarderà) sarà subito alla mano per sostenere tutto.

4. - Altri problemi personali li deferisco ai singoli consiglieri interessati che ne riferiscano in adunanza.

Pregate per me.

D. V. Cimatti, sales.





3332 / Circolare Salesiani / 1946-6-17 /


ai confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 17 giugno 1946

Carissimi,


Pur forse avendo avuto occasione di sapere da altre fonti quanto comunico, vi riassumo brevemente le deliberazioni dell’adunanza degli Ordinari in Giappone ed alcune comunicazioni del Delegato Apostolico.

l. - Si attende l’approvazione dalla S. Sede per la Costituzione di due Seminari regionali (Tokyo: Gesuiti; Fukuoka: S. Sulpizio). Nel frattempo ogni Ordinario fa come può. Libertà di inviare gli allievi o all’uno o all’altro.

2. - Problema dei templi shintoisti. Ritorno dello statu quo ante (cfr. teol. communicatio in divinis – praesentia passiva in funebris).

3. - È in ristampa il nuovo catechismo e la correzione del libro delle preghiere e quello dei canti. Per i nomi latini uso dell’ablativo.

4. - Nella funzione dell’“effeta” nell’amministrazione del S. Battesimo, non usare la saliva.

5. - La festa del Purissimo Cuore è trasferita in sede fissa al 22 Agosto.

6. - Ritardando la traduzione della Bibbia cattolica, col permesso dell’Ordinario, si può usare la Bibbia protestante.

7. - L’elemosina delle Ss. Messe è elevata a Yen 10. Per riduzione del numero rivolgersi alla Delegazione. Così pure, essendo usate tutte le facoltà avute per impossibilità di comunicazione con Roma, inviare le pratiche alla Delegazione Apost. (scrivere sempre l’indirizzo in lettere romane e giapponesi).

8. - Abolire la dicitura “Nippon Tenshu-kyo”.

9. - Nelle funzioni del matrimonio disparitatis cultus si stia al Direttorio. Si domanda a Roma l’autorizzazione per dire la Messa pro sponsis.

10. - Aiutare al possibile i rimpatriati.

11. - Richiamare e attenersi alle norme del S. Uf. per matrimoni di vedove di morti in guerra.

12. - Per varie dispense del tempo di guerra (astinenza, digiuno, lavoro domen.) continuano fino al decreto di pace. Si esorta però ad incamminarsi verso la regolarità.

13. - Si facciano rifiorire le Opere della Prop. Fide e clero indigeno.

14. - Si aggiunga nelle adunanze dei cristiani la preghiera alla Madonna…

15. - La Commis. di Vescovi Americani per la visita al Giappone arriverà in Agosto.

D. V. Cimatti, sales.



3333 / Tassinari Clodoveo / 1946-6-17 /


a Don Clodoveo Tassinari, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 17 giugno 1946


Carissimo tu e il buon Lopez e Stefano e Carlo e aspiranti e bimbi che vi fan sudare,

Deo gratias! Colla tua del 13 c. m. so che siete vivi e al lavoro.28 Ed ho così anche l’indirizzo che ho potuto comunicare a quanti interessa.

Per Camnasio nessuna difficoltà, anzi ben contento, perché era già in programma, ma volò a Nojiri (e penso non gli abbia fatto male) e quindi godo che sia con voi, e sono sicuro che farà assai bene, e sarà di grande aiuto.

Spero che D. Manhard (fissiamo lui senz’altro) che finisce per S. Pietro possa venire subito ed ha già gli ordini precisi. Andrebbe bene che se avessi bisogno da lui di qualche cosa gli scrivessi subito a Fukuoka.

Mi dici sarebbe bisogno di mio intervento, autorizzazione. Non dimenticare che il vecchio barbogio è il guastamestieri di tutto e mi meraviglio che il mondo e voi ancor mi sopportiate. Le autorizzazioni te le ho date piene in omnibus. D. Cim. non ha che dirti, di qui non posso che pregare, e al massimo scriverti qualche consiglio se me lo domandi.

Mi parli di soldi. Riceverai la mia diretta ai Consiglieri miei, in cui propongo di guardare bene la situazione, e trovar modo di trovarli. Preghiamo indesinenter, ed il necessario certo il Signore ce lo farà trovare.

Ah, fossimo santi, come proveremmo meglio e più abbondante i miracoli della Provvidenza! Oh, Santa Provvidenza aiutate le necessità del mio D. Clodoveo, padre dei vostri più amati figliuoli.

Abbiamo sulle spalle il ginnasio (aspirantato), Miyakonojo, Nobeoka e Tokyo.

Penso che con una cinquantina di man (Yen 500.000) o anche solo metà saremmo a posto.

Coraggio, al lavoro per trovare il modo. Chi è quel vero ricco che non possa dare tale somma? Dunque lavoro e preghiera incessante, e vedrai…

Sentirò cosa dice la Charitas, d’altra parte le Figlie di Maria A. han trovato ad Akabane grande caserma e terreno: penso che anche per questo non verranno a noi. Fiat voluntas Dei. Solleciterò come dici.

Buttati più generosamente in Dio e non temere. Prego che i nostri nomi siano tutti inscritti nel Cuore dolcissimo di Gesù e non ne usciamo più.


Tuo

D. V. Cimatti, sales.

3334 / Grigoletto Giuseppe / 1946-6-17 /


a Don Giuseppe Grigoletto, suo ex-allievo

Miyazaki, 17 giugno 1946

(mi trovo più a Miyazaki che a Tokyo)

Carissimo D. Grigoletto,29

È difficile poterti esprimere la gioia nel rivedere i tuoi geroglifici… Ho detto senza leggere la firma: è Lui… Scusa carta e matita… coll’inchiostro, un guaio.

Belle e dolorose notizie. Carissimo D. Martino… Santo D. Rigoni… Beati loro.

Ho trasmesso subito al buon D. Scrazzolo… sarà felice. Ora è un po’ in crisi per la difficoltà della lingua, che non gli entra. Beh! vedremo.

Non so che relazione abbia letto sul Bollettino. Del caro D. Liviabella e confratelli di Dairen (Don Martelli, coad. Maccario) è dal Luglio del ‘45 che non abbiamo notizie, né per quanto si sia fatto, non abbiamo potuto avere notizie. Così di 4 confratelli chierici soldati giapponesi ed un chierico giapponese del Semin. Maggiore (della Pref. Ap. di Miyazaki) non ancor tornati. Pronostici non buoni, ma fiat voluntas Dei.

I confratelli tutti al lavoro di ricostruzione materiale e più spirituale del nostro caro Giappone. Chissà che per l’Assunta possiamo offrire alla Mamma nel 1° Annuale tutto ricostruito e qualche cosa ancora. Stiamo osservando cotidie le predilezioni del Signore, della Mamma e di D. Bosco per i loro poveri figli del Giappone. Oh, fossimo santi!

Grazie delle tue notizie, del sempre ricordato Sig. Padovan: assicuralo della nostra imperitura riconoscenza, preghiamo anche per il babbo dei tre figliuolini. Ho proprio pronta la lettera che tento spedire a D. Braga e scrivo a P. Faustino, di cui però non so dir nulla.

Del buon Luigino immutato ricordo, fra poco D. Luigi, speriamo presto riallacciare le comunicazioni, così coi tuoi scolari, che fin d’ora scelgo a forti lavoratori spirituali. Pur avendo bisogno sempre, ora domando forti preghiere o libri o strumenti di fisica, chimica, storia naturale.

Ho potuto salvare pressoché tutte le collezioni. La Catholic Mission middle School di Miyazaki promette assai bene e voglio dotarla meglio che si può.

Dunque siano buoni e preghino: ecco la prima domanda. Il bravo Rungaldier tenga pronto almeno 6 crocifissi (1/2 m.) e le solite statue [Maria A. (6), S. Cuore (6), S. Giuseppe (6)].

Saluto di cuore e prego per tutti.

Al G. Uff. Rossi assicura ricordo immutato e preghiere. Mi parli di composizioni musicali: ne ho un mondo in giapponese. Varie operette missionarie in ital. (prosa e canto, fatture di D. Tassinari), disposto a musicare quello che vuoi, manda parole.

Per oggi basta. Abbraccio e benedico tutti e te pel primo.

Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


3335 / Marella Paolo/ 1946-6-18 /


a S. E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


Miyazaki, 18 giugno 1946

Eccellenza Reverendissima,


Immerso a capofitto nelle opere di ricostruzione materiale e spirituale della nostra cara Missione, non pensi che l’abbia dimenticata. Ogni giorno nelle nostre preghiere ricordiamo l’Ec. V. e sarà ricordata ancor più calorosamente nella prossima festa di S. Pietro, come rappresentante del Papa, e nel giorno seguente, giorno Onomastico.

Ad multos annos per il bene della Chiesa ed anche dei salesiani in Giappone.

Ed ora alcune comunicazioni e domande oltre quelle di cui ho pregato il nostro D. Bovio, che come V. E. sa è il mio alter ego.

1. - Nell’ultima comunicazione di V. E. si parla del Can. 81. Il sottoscritto non sa se si riferisca a questo, e sia revocato il telegramma ricevuto dal nostro Rettor Maggiore, che mi autorizzava a far cambiamenti di personale, per cui si sarebbe voluto il consenso dei Superiori maggiori (per es. nomina dei Direttori, ecc.). Ed anche ora può darsi che abbia bisogno di questa facoltà. Per questioni inerenti directe alla S. Sede, mi sono sempre inteso con V. Ec.

2. - Con cambio dell’antico “shadan” (= ente morale) nel nuovo ente religioso, entra in ballo la regolarizzazione definitiva delle proprietà della missione e della Congregazione. Ho specialmente tre domande da fare. È ora il momento buono? Per regolarizzazione legale, certo dal punto di vista ecclesiastico? Quid? Domando:

a) Tutta la proprietà della missione di Beppu è della Congregazione sales. (terreno ed edificio). Manca l’atto che dica che la parrocchia (chiesa…) è affidata alla Congregazione. Sarebbe un atto che avrei potuto fare quando ero al potere, ma mi sembrava (non saprei come dire) un favoritismo e me ne astenni. Inutile pensare ai beati tempi di…

b) Come sa V. E. la fondazione di Nakatsu comprendeva un solo edificio: parrocchia e orfanotrofio; nella ricostruzione si ebbe cura di tener separati i locali parrocchiali da quelli dell’orfanotrofio, ma gli edifici sono sul terreno della missione. Per la regolarizzazione della proprietà si domanda che il terreno necessario all’Orfanotrofio passi in compenso della ricostruita parrocchia alla Congregazione.

c) L’antico seminario fu costruito con sussidio dell’Opera di S. Pietro, Propag. Fide (Lire 100.000). Tutto distrutto, ed i salesiani costruirono del loro la Scuola Media e l’aspirantato salesiano ex novo, su terreno che era iscritto nell’antico ente della Missione. Per la regolarizzazione della proprietà si domanda che il terreno (per un buon terzo della Congregazione, e l’antico edificio prima della distruzione inscritto nell’ente salesiano) passi alla Congregazione, essendo la nuova opera tutta della Congregazione.

Mi pare di vedere V. E. che impugna la penna e mi scriva: “Si intenda col suo Ordinario!” e ho nessunissima difficoltà! Il nostro santo Mons. Fukahori (lo credo tale) nel disbrigo degli affari e pratiche è come una bilancia di precisione che non trova l’equilibrio che dopo un tempo lunghissimo: bisogna metterlo sotto la campana di vetro perché anche il semplice urto di aria lo rimette in moto. Vir prudentissimus… ma il troppo stroppia. Quindi scrivo a V. E. per vedere la via più breve per… e V. Ecc. in quattro e quattr’otto me la sa indicare.

Mi pare – grazie a Dio – di capire a volo… Presento a S. Ec. (in quantum indigeo) l’ossatura generale…

Preghi per questo povero uomo e l’aiuti in queste pratiche in quanto V. E. può e in quanto ho bisogno.

Ci benedica tutti e mi creda del Signore, ossequientissimo di V. E. Rev.ma


D. Vincenzo Cimatti, sales.


3336 / Ricaldone Pietro / 1946-6-21 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani

LA FESTA DI S. LUIGI DI UN MISSIONARIO… ISOLATO30

21 Giugno 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,

Ricevo da uno dei miei salesianetti, che per necessità di cose vive isolato, prestando servizio di guerra alle buone Figlie di M. A. ancor dislocate in luogo sicuro coi loro angioletti: una lettera caratteristica che le farà passare alcuni minuti di allegria, le dirà tante cose del nostro buon umore, della nostra povertà, del nostro desiderio di vivere salesianamente…

È sera… Ormai la festa di S. Luigi è passata ed ho cercato di far del mio meglio per solennizzare il nostro S. Patrono. Dalle Suore, Messa al solito, con discorsetto intonato alla festa. Torno a casa, ed essendo venerdì penso agli acquisti di cibi da magro per il pranzo… che secondo i nostri regolamenti oggi è contemplato (come siamo soliti dire). Il lago è a due passi… dopo un’oretta di pesca ritorno con magra pescagione, ma sufficiente per il pranzo e per la cena. Mi metto a preparare il gran pranzo di gala, ed eccole il menu:

Antipasto: Prosciutto con cipolline alla russa per contorno – Burro con panini spalmati di marmellata. Il tutto da mangiarsi… quando ci sarà… chissà… forse un altro anno! Risotto cotto in acqua di pura fonte, condito di fumo e di pazienza. Brodino leggero con essenza di “miso” (è un intingolo ‘giapponese’ specie di conserva… essenza, dice la scarsezza) ed erbucce (qualche foglia di verdura raccolta all’entrata di casa).

Prima portata: pesce fresco fritto con essenze oleose (olio da ungere le ruote) con sugo dei limoni di California (che arriveranno in Giappone), con pane al burro (da mangiarsi quando ci sarà). Frutta: fagioli rosolati alla padella (che fanno bere assai… sapore di bruciato e di avanzi di caffè strafatto). Perfino il dolce: ice-cream (che forse mangerò quando andrò a dir Messa alla cappella degli americani). Bevande non alcooliche: acque del pozzo.

Finito pranzo: recito Vespro e compieta – faccio la mia lettura spirituale. Poi dalle Suore benedizione solenne, previo discorsetto ai ragazzi. Al ritorno: pascolo di ciliegie selvatiche (piccole ancora, sporcano bocca e dita… come le nostre more del gelso. E poi, cosa di lusso… quando potrò farla, se qualcuno mi invita. Riso alla giapponese, cotto in acqua. Pesce… l’avanzo del pranzo, condito con aceto o olio finissimo (che verrà dall’estero). Biscotti e frutta… l’anno prossimo, se saremo vivi. In fine: trattenimento accademico, musica vocale sulla grande spianata del lago. Palcoscenico: una barca ad un posto, sospinta da leggera brezza. Coro d’introduzione: gli insetti… Assolo: pezzi scelti per l’occasione fatti dal sottoscritto. (Ne ha davvero dei graziosi di sua composizione…). Invitati ascoltatori: i passanti e chi è sveglio (e data la potenza tenorile della sua voce può tener sveglio e svegliare molti). Chiusa: preghiere e buona notte.

Eccole in breve la mia festa di S. Luigi. A Miyazaki, a Tokyo credo l’avranno solennizzata ben più sontuosamente… Mentre col cuore contento mi accingo ad andare al riposo, il tempo, commosso forse dai miei canti, ricomincia la sua nenia. (È il tempo delle piogge)… Ma dopo tutto, grazie a Dio, sto bene. L’asinello trotterella abbastanza bene. Faccio grandi mangiate di erbe boschive… e di appetito… e ne avanzo sempre. Mi pare eseguire bene il consiglio di D. Bosco, di alzarsi da tavola con un po’ di appetito…”.

Amatissimo Sig. D. Ricaldone, le ho voluto riprodurre questa pagina di vita missionaria, non unica certo tra noi, non solo per il problema dell’alimentazione, ma per tutto ciò che si riferisce alla vita, e ancor più dura quando si tratta di lavoro spirituale per la salvezza di queste povere anime. Impressiona certo la scarsezza delle cose necessarie od utili alla vita, ma è più duro e doloroso per lui la scarsezza di corrispondenza ai suoi sforzi famelici di bene per le anime – la grazia di Dio non agisce purtroppo come sirena incantevole su queste povere anime, ancor amare e sporche come i ciliegi selvatici, ancora insipide come il riso cotto in acqua semplice…

Oh, ci aiuti, buon Padre, con preghiere speciali, e che i sacrifici del missionario riescano davvero a vantaggio delle anime, che deve condurre a Dio. Ci benedica tutti e specialmente il suo aff.mo


D. V. Cimatti, sales.

3337 / Circolare Salesiani / 1946-6-22 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 22 giugno 1946

Carissimi,


È per me la massima delle consolazioni potermi intrattenere con voi; perdonatemi dunque se cerco di non lasciar perdere le occasioni.

Vi prego di non lasciar passare inosservata la festa del Papa. L’artic. 259 del Direttorio vi dà delle norme, ma sono sicuro che l’amore filiale che tutti nutriamo per il Papa ci darà modo di estrinsecarlo anche in forme speciali, specialmente per la formazione dei nostri giovani confratelli e allievi. Non per nulla figli di D. Bosco. È bello e utile pensare quanto ha fatto D. Bosco per il Papa, e quanto farebbe ora.

Non dimentichiamo la lettura delle nostre Ss. Regole che siamo soliti fare o a mensa o alla lettura spirituale, nel mese di luglio.

Notiziario familiare: D. Bernardi e D. Broccardo hanno ricevuto buone notizie dalle loro famiglie. I confratelli di Oita si sono trasportati nella nuova casa nel posto di prima. Iniziati i lavori a Miyakonojo. A Nakatsu i ricoverati ascendono a 43. D. Carlo si raccomanda ai volenterosi. Prenotarsi presso il Sig. D. Romani. Nella domenica di Pentecoste riuscito concerto a Kurume; altri in vista a Kurume e Imamura. Apprezzate e gradite le conferenze del nostro D. Tassan ai maestri di Fukuoka. Domani il nostro Yamagashira rinnova i suoi voti e si inizia all’aspirantato la compagnia del SS.mo Sacramento. Oremus, oremus et laboremus.

D. V. Cimatti, sales.



N.B. Ai Missionari ne inviò una quasi identica, però con qualche cambiamento che qui si riporta:

Vi prego di eccitare in questa occasione le menti e la volontà dei fedeli ad un forte, pratico, efficace amore al Papa e alla Chiesa. Ricordiamo quanto fece e farebbe ora Don Bosco per il Papa…

Sono più che sicuro che noi tutti faremo il possibile per osservare tutti questi suggerimenti che ci danno modo di osservare sempre più a perfezione il nostro dovere. Buona festa del S. Cuore.


D. V. C.”.



3338 / Kanemoto Antonio / 1946-6-22 /


ad Antonio Kanemoto, salesiano laico giapponese


Miyazaki, 22 giugno 1946

Carissimo Kanemoto,


Grazie della cartolina. Dolente, per non averlo saputo, ho lasciato passare inavvertitamente il tuo giorno onomastico. Chiedo scusa. Ogni giorno infallantemente faccio delle speciali preghiere per te.

In questo frattempo anche il maestro dei Novizi mi ha mandato di te molte belle notizie; ne ho provato grande piacere.

Dunque avanti in modo di diventare sempre più un buon salesiano. Soprattutto affidati a Don Tassinari e ubbidiscigli in tutto.

Saluti a tutti.

D. V. Cimatti



3339 / Circolare Salesiani / 1946-6-29 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 29 giugno 1946

Carissimi missionari,


Nell’adunanza mensile abbiamo avuto occasione di constatare il risultato amministrativo e spirituale dell’anno 1945-46. Ringraziarne di cuore il Signore, e questa revisione annuale ci serva efficacemente per spronarci al lavoro ed anche ad emendare i difetti verificati. Vi consiglio fraternamente:

1. - Grande diligenza nell’aggiornamento dei registri parrocchiali.

2. - Frequente maneggio del libro dei battesimi, per richiamare l’attenzione sui neofiti e sopravissuti al Battesimo dato in art. mortis.

3. - Compilate presto un elenco dei confirmandi. In alcune missioni è da anni che non si conferisce la Cresima.

4. - Occhio a chi non avesse ancora fatto il suo dovere pasquale.

5. - Occhio alla eventuale regolarizzazione dei matrimoni, o se immigrati dalle isole di Oshima ed adiacenze avessero bisogno di essere riconciliati.

Credo poi opportuno che teniate un registro separato per i conti della Parrocchia, comprendente le sole entrate ed uscite che si riferiscono alla Missione.

In fine, pur lasciandoci guidare dalla Provvidenza ed abbandonandoci filialmente in Lei, non dimentichiamo le critiche circostanze del momento, che minacciano d’intensificarsi.

Perciò: ben intesa economia – aiuto fraterno di consigli e di azione e unione di forze per acquisti – vigilanza nella conservazione delle derrate – cura delle cose di ogni genere, ecc.

Non dimentichiamo che i benefici di Dio vanno meritati colla preghiera, col lavoro e col sacrificio.

Preghiamo sempre ad invicem.


Vostro

D. V. Cimatti



3340 / Ricaldone Pietro / 1946-6-… /


a don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


LA MIETITURA ED IL RACCOLTO ANNUALE IN MISSIONE31



Miyazaki, Giugno 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


Pur non rivestito del potere ufficiale, ma come semplice gregario nella nostra cara Prefettura Apost. di Miyazaki, sono riuscito coll’aiuto dei nostri bravi missionari a raccogliere i dati statistici del lavoro spirituale compiuto nell’anno missionario (l Luglio 1945 - 30 Giugno 1946).

Ritorniamo alle vecchie nostre care tradizioni! Ed ecco che i suoi figli lontani le offrono come omaggio onomastico i frutti dei loro lavori e dei loro sacrifici (e quanti! e di quale portata! e compiuti in quali condizioni!). Li accetti, o buon Padre e li benedica, mentre noi tutti salesianamente ci proponiamo di continuare nel nostro lavoro, rivolto specialmente alla ricostruzione delle rovine materiali e spirituali causate dalla guerra.

E dapprima un ringraziamento a Dio, ai benefattori ed ai missionari. I dati statistici scheletrici, letti, avendo presente le distruzioni, di cui in precedenti corrispondenze – e lo spirito salesiano di preghiera, azione e sacrificio, elementi propulsori fondamentali dell’opera di ricostruzione che si ha tra mano, diranno pure qualcosa.


Prefettura Apostolica di Miyazaki:

Superficie del territorio: Kmq. 16.072,75

Popolazione totale: ab. 2.105.865 (cens. 1946).

Personale religioso della Prefettura Apostolica:

Indigeno: 1 Ammin. Apost., 2 sacerdoti.

Salesiano: 17 sacerdoti, 1 coad.

Seminaristi, seminario magg. di Fukuoka: 4

sales. di Miyazaki: 9 conf. (di cui 3 ancora soldati).

Aspirantato sales.: 25

RELIGIOSE: a) Figlie di Maria A.: suore 15

b) Suore della Carità giapponesi: 17

PERSONALE LAICO: catechisti: 3; maestri: 13; medichessa: 1.

Popolazione cattolica: 1836 – Catecumeni: 114.

OPERE.

Brefotrofi (3 – 65): orfanotrofi (3 – 188). Asili per vecchi (l – 9); asili d’infanzia (2 – 105). Scuole secondarie (ginnas. 1 – 66: 1° anno).

Scuole speciali (1 – 34). Sanatorio (1 – 22).

Libreria cattolica 1 – Divulgazione mensile di stampa: 1500 copie.

Si vanno ricostruendo le precedenti associazioni religiose o di carità e specialmente le opere pontificie della Prop. della fede e di azione cattolica.

FRUTTI SPIRITUALI.

Battesimi 188 – Comunioni 78.777; Cresime 60 – Matrimoni 18. Esercizi spirituali pro popolo 3.

Accetti, o buon Padre, i nostri poveri doni, che spero le siano graditi almeno quanto quelli numerosi e di ogni genere che riceverà in questi giorni.

Anche i suoi lontani figli del Giappone reclamano un posticino nel suo gran cuore e nelle sue preghiere.

Ci benedica tutti e specialmente il

suo aff.mo figlio

D. V. Cimatti, sales.



3341 / Crevacore Alfonso / 1946-7-1 /


a Don Alfonso Crevacore, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 1 luglio 1946

Carissimo D. Crevacore,

Grazie delle belle notizie. Diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum. Prego di cuore secondo le tue intenzioni e per le anime per cui lavori.

Per il resto (de materialibus) Deo gratias!

Il Signore ci benedice e penso proporzionatamente al nostro spirito di povertà.

Cerca di cooperare come sai e puoi alle disposizioni della Provvidenza.

Avrei bisogno di molti man [10000 \\]: il Signore li manderà se è un vero bisogno e se sapremo meritarceli.

Allegro e unito a Dio. Prega pel

tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


3342 / Circolare Salesiani / 1946-7-2 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 2 luglio 1946

Carissimi confratelli,


Godo potervi annunciare le cifre generiche del rendiconto della Missione, 1945-46.

Su una popolazione di 2.105.865 abitanti si contano 1.836 cristiani, 114 catecumeni. Il movimento numerico delle amministrazioni e frutti di vita spirituale è dato dai battesimi: adulti 97, inf. 49, in artic. mortis 42. Cresime 60…

Si possono calcolare pressoché un migliaio gli assistiti da noi nelle opere sociali e di beneficenza. Grazie di cuore a Dio ed ai missionari. Preghiamo di cuore per il buon esito del prossimo anno.

Pur abbandonandoci fiduciosi nelle mani della Provvidenza, cerchiamo di meritare i benefici colla preghiera, col lavoro, coll’osservanza della povertà (ben intesa e economia, cura nel custodire quanto la Provvidenza mette a nostra disposizione, ecc.) e collo spirito di sacrificio.

Le pratiche già annunciate dell’Ente morale relig. sales. e della Prefettura si sono complicate per nuove direttive, e non so a che riusciremo per l’esenzione delle tasse. Agli incaricati fiscali che domandassero per la proprietà salesiana si dica che sono dell’ente…

Notiziario di famiglia. Guaschino è portinaio all’Oratorio, spera di ritornare con Ragogna. Don Tanguy da tempo ammalato, esaurito, quasi cieco, per un anno non potè dire Messa. Prega tutto il giorno, specialmente per la nostra missione…

Prepariamo il cuore ai prossimi Ss. Esercizi spirituali. I meriti del preziosissimo sangue di N. S. che la Chiesa ci fa onorare specie in questo mese, avvalori il nostro lavoro missionario-salesiano.


Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3343 / Ricaldone Pietro / 1946-7-10 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


10 luglio 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,

Ho un deposito di Messe (piovutomi addosso dalla Cina, senza che sapessi: ora è troppo lungo dare la spiegazione).

Avendone già più che a sufficienza, nel caso che i Superiori avessero qualche somma disponibile per il Giappone, potrebbero, ritenendo l’offerta corrispondente (equivalente a Yen 10) addossarsene un certo numero (nei limiti di 5.000)?

A mio scarico di coscienza, avrei bisogno di un’assicurazione se aderiscono o no…


Suo

D. V. Cimatti



3344 / Ricaldone Pietro / 1946-7-11 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


Miyazaki, 11 luglio 1946

Rev.mo Sig. D. Ricaldone,


In altri tempi era mio dovere, come Prefetto Apost. di Miyazaki, di inviare alla S. Sede col rendiconto statistico amministrativo annuale una relazione sugli avvenimenti annuali più degni di nota. Ho presentato al Rev.mo Amminis. Apost. quanto al riguardo mi fu richiesto, ma siccome penso che ben difficilmente tale relazione perverrà ai Superiori, ne invio copia: non foss’altro servirà per la Storia; i Superiori ne faranno quel conto che crederanno: mio unico desiderio è che in tutto si realizzi sempre e solo il bene e la gloria di Dio.


RELAZIONE DAL 1 LUGLIO 1945 AL 30 GIUGNO 1946


NOTIZIE STORICHE

Con Decreto di Propaganda Fide del Luglio 1928, ecc. (V. prospetto generale).

Al l° Agosto 1928 fu nominato superiore della Missione indipendente di M. il Sac. V. Cimatti, salesiano e in data 28/1/1935 lo stesso fu nominato Pref. Apost.

La Missione fu pure riconosciuta il 24 dicembre 1931 come persona giuridica, e nonostante le varie riforme dovute alle condizioni di guerra, lo è tuttora in conformità delle leggi attuali.


STATO MATERIALE, MORALE, RELIGIOSO DELLA PREFETTURA AP. DI MIYAZAKI


Nella provincia di Miyazaki.

a) La residenza centrale della missione a MIYAZAKI fu fortemente danneggiata per la presenza della polizia militare giapponese, cui era stata affittata, e dai tifoni. A spese dell’Autorità civile viene lentamente riparata.

b) La residenza di MIYAKONOJO (chiesa e casa) fu completamente distrutta dalle bombe incendiarie durante le incursioni aeree nemiche. L’autorità militare americana dona la Cappella da campo, costruita nella caserma di occupazione. Si sta trasportando e ricostruendo nel posto incendiato, a spese della missione, che dovrà pure rifornire tutto l’arredamento.

c) La residenza di TANO ha bisogno di riparazioni radicali per i danni dei tifoni, e si rende necessario l’ampliamento della Chiesa per l’aumentato numero dei cristiani. Fu gestita finora dal clero indigeno: per la malattia del missionario giapponese è riaffidata ad tempus ai missionari stranieri salesiani.

d) Richiede pure urgenti riparazioni la residenza di TAKANABE per i danni causati dal terremoto, dai tifoni e dai riflessi di guerra. È affidata al clero indigeno.

e) Le sottoresidenze di TOMITAKA-OSOSHIMA o le case di fitto hanno cessato di esistere durante la guerra. Le circostanze del momento determineranno o no la convenienza della riapertura.

f) A NOBEOKA nell’anteguerra s’era acquistato terreno e casa per la Missione. La polizia locale non permise la costruzione. Con l’aiuto delle autorità e di un esimio benefattore i salesiani per conto proprio stanno ora ricostruendo chiesa e casa.


Per i disastri della guerra, per la forzata evacuazione dalle nostre abitazioni, per le inclemenze atmosferiche; per il trasloco del personale si è perduto o si è guastato fortemente quasi tutto il materiale delle chiese, delle case e gli effetti personali (abiti, libri, ecc.).


STATO DELLE OPERE ANNESSE ALLA PREFETTURA AP. IN MIYAZAKI


1- Il Seminario di Miyazaki fu quasi completamente abbattuto e per i riflessi dei bombardamenti e per i violenti tifoni (due) dell’annata. Non essendo permessa dall’autorità ecclesiastica la ricostruzione del Seminario (essendovi quello di Fukuoka) i Salesiani con l’aiuto delle autorità americane e dei benefattori si accingono alla ricostruzione, che servirà come aspirantato salesiano e alla nuova scuola media Cattolica, già approvata dal governo e desiderata assai dalle autorità civili locali. Per ora si vive in baracche provvisorie.

2. - La piccola COLONIA AGRICOLA salesiana fu fortemente danneggiata dai tifoni e viene rabberciata alla meglio. Col sorgere dell’Ospizio D. Bosco a Tokyo e per aiutare quest’opera così importante tutto il personale (salesiano e allievi) viene trasportato a Tokyo. L’edificio e terreno annessi passano alla Scuola media e all’aspirantato.

3. - L’ospizio di Miyazaki gestito dalle Suore giapponesi della Carità fu seriamente danneggiato dai riflessi della guerra e dai tifoni: viene pian piano a essere riparato coll’aiuto delle autorità civili, americane e dei benefattori. Rimase completamente abbattuto l’Asilo d’infanzia.

4. - La succursale dell’Ospizio a TANO ebbe a soffrire i danni dei tifoni: già fu riparato tutto.


NELLA PROVINCIA DI OITA

l. - La residenza del missionario, la Chiesa e l’Asilo “Stella mattutina” a OITA furono completamente distrutte dalle bombe incendiarie. I nuovi piani di costruzione della città poi vengono a tagliare in due la proprietà della missione. Sul vecchio terreno e sulle fondamenta della chiesa già si è ricostruito casa, chiesa e asilo.

2. - La residenza e chiesa di BEPPU danneggiate dai tifoni sono già state sufficientemente riparate. La piccola sottoresidenza di Morie non fu danneggiata.

3. - La residenza di NAKATSU, distrutta malignamente e senza criteri dalla polizia giapponese, fu fatta ricostruire a spese dei distruttori dalle autorità americane. Si colse l’occasione per ricostruire la casa della Missione separata dall’Istituto, come fu consigliato dal Visitatore straordinario nel 1937. La chiesa pure fu riparata dai danni portati dal tifone.

Come per le chiese, residenze missionarie ed opere cattoliche della provincia di Oita la perdita totale o il guasto della massima parte del materiale della missione e delle persone.

STATO DELLE OPERE ANNESSE ALLA PREFET. APOST. IN PROV. DI OITA

l. - La scuola materna (asilo d’infanzia) di Oita fu bruciata completamente con la chiesa e casa. Si è ricostruito uso baracca.

2. - L’Opera delle Figlie di Maria A. a Beppu, guastata dai tifoni esige urgentissime riparazioni, data l’instabilità del terreno e l’irregolarità del regime acqueo. Si sta provvedendo.

3. - L’Orfanotrofio D. Bosco di Nakatsu è ricostruito.

4. - Le opere della Nagata a Beppu non subirono danni.


Come risulta dalla relazione, per le prime riparazioni e ricostruzioni, la Provvidenza si è servita dei caritatevoli e generosi soccorsi del governo americano di occupazione, dei benefattori, dei cristiani e delle geniali trovate e del lavoro indefesso dei confratelli. Ma per condurre a termine, anche solo in forma provvisoria, l’opera di ricostruzione materiale iniziata sono necessari sussidi straordinari, che i poveri salesiani chiedono alla Provvidenza e domandano a tutti gli uomini di buona volontà, che abbiano a cuore la gloria di Dio e la salute delle anime.


RIASSUNTO: chiese e case distrutte: N° 6

Seriamente danneggiate: N° 9

Opere annesse distrutte: N° 3

seriamente danneggiate N° 3


STATO MORALE-RELIGIOSO DELLA PREF. APOST. DI MIYAZAKI


Al ripigliarsi del lavoro missionario dopo anni di assenza da alcune residenze o in sostituzione del clero indigeno o dopo anni di riduzione di lavoro o di forzata impossibilità del medesimo, troviamo i cristiani a noi affidati in varie condizioni.

1. - Tutti più o meno hanno risentito le conseguenze della guerra dal punto di vista religioso (cessazione completa o gran difficoltà nella frequenza alla Chiesa, conseguente cessazione o diminuzione dell’istruzione religiosa, lavoro domenicale obbligatorio – dispense ecclesiastiche varie, ecc.) e dal punto di vista umano-sociale (spirito ultranazionalistico e militaresco del tempo – formazione mentale e pratica, forgiata intensamente colla stampa, in famiglia, in scuola, nell’officina; in tutto l’ambiente politico, militare, civile ecc., le difficoltà sempre crescenti della vita materiale (alimentazione, vestito, mezzi di lavoro, di comunicazione, ecc.).

2. - Vi è il cristiano restato in posto durante la guerra, ma restato abbandonato per la voluta esclusione del missionario cattolico, perché tale, e perché straniero. (Tutto il periodo antebellico e bellico si può considerare come un periodo di finissima persecuzione cattolica, uso nazismo).

3. - Vi è il cristiano ritornato dai luoghi a cui aveva emigrato (per motivo di servizio militare e di lavoro, o per mettere al sicuro sé, i suoi e le sue cose) e che da anni non ha compiuto i suoi doveri religiosi potendone o no avere la comodità.

4. - Vi è il tipo di cristiano immigrato volontariamente o forzatamente da altri posti nella nostra missione, avendo o no la buona volontà o la comodità di compiere i suoi doveri religiosi.

5. - A tutt’oggi vari dei cristiani non sono ancora ritornati in sede, e sono vissuti o vivono in ambiente completamente pagano.

6. - Vi è anche fra noi una speciale categoria di immigrati provenienti da luoghi ove infierì vera persecuzione religiosa (Oshima, Okinawa), i quali hanno da regolarizzare molte cose (o perché abiurarono la fede cattolica o hanno da regolare il matrimonio, hanno da ricevere i sacramenti, ecc.) e che sono del tutto sforniti di documenti ecclesiastici.


Di fronte a queste constatazioni si è stabilito di:

a) cercare di rinsaldare menti e cuori con un costante insegnamento a base di catechismo e di Vangelo, dando tutta la comodità per una pratica regolare di vita cristiana;

b) di fare in ogni comunità cristiana una buona missione in preparazione al dovere pasquale;

c) di ricercare e visitare tutte le famiglie cristiane a noi soggette, aggiornando, rettificando i dati per lo “status animarum”, e rendendosi conto dello stato di fatto delle medesime (in relazione specialmente al matrimonio, all’educazione dei figli, alle condizioni economiche, ecc.).

d) di ristabilire al più presto la regolarità della vita cristiana in famiglia; alla missione poi colla ricostruzione delle associazioni religiose, di carità e di azione cattolica in fiore nell’anteguerra, ma specialmente coll’insegnamento catechistico ai fanciulli e colla riapertura dei nostri oratori.

Ci sembra di constatare che, anche in quelle residenze in cui da anni il missionario salesiano non si faceva più vedere, i cristiani dimostrino assai buona volontà di corrispondere alla grazia di Dio e al lavoro del missionario. Non mancano difficoltà materiali e spirituali, ma con l’aiuto di Dio e dei Superiori che ci dirigono si riuscirà a riprendere il lavoro in pieno, e guarire o almeno lenire le piaghe o le ferite di queste care anime abbandonate o sviate.


LE CONDIZIONI DEI MISSIONARI SALES. ALLA RIPRESA DEL LAVORO REGOLARE

NELLA PREFETTURA APOSTOLICA DI MIYAZAKI


Per comprendere la nostra presente posizione di lavoro non è fuori proposito considerare che:

1. - Dopo il passaggio della Pref. Apost. al Clero indigeno, durante gli anni della guerra tutti i missionari della Pref. Apost. di Miyazaki salesiani di D. Bosco, sia perché stranieri, e specialmente quelli di M. addetti al Seminario per disaccordi e questioni particolari suscitate dal Rev.mo Amminis. Apost. Mons. Ideguchi Ittaro Francesco Saverio, dovettero per forza e col massimo dolore del loro cuore, diminuire poco a poco e cessare completamente il loro lavoro (come in generale sperimentarono tutti i missionari e religiosi stranieri in G.). Ma quel che più addolora e ferisce nel più intimo “ab auctoritate ecclesiastica locali indigena cum suis gregariis” fu pubblicamente criticato e vilipeso il precedente lavoro dei figli di D. Bosco dal punto di vista religioso ed educativo, presso le cristianità in chiesa, presso gli allievi in Seminario, presso le autorità civili in tutte le maniere ed occasioni, e bisogna confessarlo, fino al punto dell’interdizione canonica ad annum dell’intera comunità religiosa del Seminario di Miyazaki. Ed ancor oggi non riusciamo a comprendere le vere ragioni della condotta dell’Ammin. Apos. verso i suoi missionari.

I salesiani perché poveri e nell’impossibilità di aver sussidi dall’estero, domandavano all’Amminis. Ap. solo di essere aiutati per lavorare nel campo di apostolato loro affidato dalla Chiesa. Ci fu risposto: “Chiudete tutto, e partite… Non c’è bisogno di voi” e ci si negò pane e lavoro. Ci si rifiutava tutto. Si preferiva lasciare le comunità cristiane senza servizi religiosi di dovere, piuttosto che permettere a noi di farli… Si predicava pubblicamente l’invalidità dei sacramenti ricevuti da noi…

Ci si voleva dare lo sfratto forse perché missionari e stranieri? Le autorità civili si servivano forse dell’autorità ecclesiastica giapponese locale, che supinamente si prestò ai loro ordini? Noi non potevamo disobbedire alla Chiesa e ai Superiori religiosi, che ci avevano ordinato di mantenere le posizioni; noi non dovevamo, specie nei frangenti della guerra, lasciare le opere, le case e specialmente le anime a noi affidate.

Tutti i missionari della Pref. Ap. e le suore straniere esperimentarono l’internamento ufficiale in varie riprese; la prigionia; le perquisizioni; il disonore di fronte al pubblico, essendo considerati e trattati come spie; le gravi difficoltà per gli approvvigionamenti, ecc.

Dopo questi dolorosi avvenimenti la S. Sede ha sostituito 1’Ammin. Apos. precedente con un nuovo Amminist. Apost. nella persona di Mons. Fukahori Domenico, eccell.mo Vescovo di Fukuoka.

I missionari sono tutti al loro posto di lavoro: dimenticano il doloroso passato e perdonano di tutto cuore a quanti scienter aut inscienter sono stati causa delle loro afflizioni. Domandano perdono umilmente, se col loro modo di fare o di dire avessero offeso qualcuno. Unico loro desiderio e volere è di rimettersi in tutto alla volontà di Dio e di lavorare per la sua gloria e per la salvezza delle anime.32

In fede:

D. V. Cimatti

Ispettore delle Opere sales. in Giappone.



Il disagio in cui si trovano i religiosi nella sistemazione gerarchica giapponese effettuata deriva da molteplici cause:

a) Ordinario ecclesiastico, che comanda a clero indigeno, e contemporaneamente a membri di Congregazioni religiose esenti,

b) Cui è concredita Vicariato o Prefett. apostolica.

c) Mescolanza di clero indigeno e religioso, di spirito e modalità di lavoro di apostolato differenti.

d) L’Amminis. Apost. riconosce uno solo degli elementi della Comunità religiosa, agli effetti amministrativi (mensile, ecc.) mentre lavorano più individui, che devono pur essi vivere e che ricadono tutti sulla Congregazione.

e) La legge delle religioni, che diede origine a tale nuova situazione e che fu presentata come il toccasana per il bene del cattolicismo, per le vicende della guerra, finì coll’asservire le autorità ecclesiastiche ai fini dello Stato.



3345 / Crevacore Alfonso / 1946-7-17 /


a Don Alfonso Crevacore, missionario salesiano in Giappone



Miyazaki, 17 luglio 1946

Carissimo D. Alfonso,

Prevedo di non essere presente pel tuo onomastico. Perciò anticipo… e sai che cosa vorrei fare e dire per festeggiarti… Prego:

l. - Ut ardeat cor tuum erga SS. Sacramentum et peramantissimam Matrem, ut cor S. Alphonsi.

2. - Ut ardeat cor tuum in salutem animarum ut cor S. Alphonsi.

E prega per me.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.



3346 / Circolare Salesiani / 1946-7-19 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 19 luglio 1946

Carissimi,

Posso finalmente comunicarvi le date dei nostri Ss. spirituali esercizi annuali.

1. - Miyazaki-parrocchia 10-20/7. Vi sono invitati specialmente i capi-residenza.

2. - Miyazaki-aspiran. 22-28/7. Predic. in giapponese. Vi sono invitati specialmente i confratelli Giapponesi.

3. - Tokyo-scuola 28/7- 3/8.

4. - “ -studentato 25/8-3/9 specialmente per gli ordinandi.

Date le attuali critiche circostanze e di abitazione e di alimentazione chi trasborda dalla Missione a Tokyo o viceversa non dimentichi di portare con sé un conveniente contributo di vitto e anche la zanzariera.

II Signore ci aiuti a compiere questo dovere, che specie nelle presenti condizioni ci porterà qualche aggravio. Facciamo volentieri per il bene dell’anima nostra.

Pregate per il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3347 / Marella Paolo / 1946-7-26 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


Miyazaki, 26 luglio 1946

Eccellenza Reverendissima,


Grazie del telegramma. Trovo sulle lezioni di Dir. Can. del Pugliese quanto, credo, mi autorizzi di far fare i voti al richiedente, pregando i Superiori di domandare le sanatorie che fossero necessarie, ecc. Legga con tutta libertà.

Se avesse V. E. la possibilità di far pervenire alla nostra Procura di Roma o Torino l’acclusa domanda sarebbe per me una vera carità. In caso contrario, avendo occasione, l’affidi al nostro Don Bovio.

Spero nella seconda metà di Agosto di poter rivedere V. Ec. a Tokyo, se mi lasceranno venire. Dico così perché passiamo un quarticello d’ora degli antichi tempi.

Questi bravi americani ci ripigliano i doni alimentari che ci avevano regalato (alla Missione di Miyazaki e al cosiddetto Seminario), perché gli stranieri non possono mangiare quanto è dei soldati americani. Penso che si tratti di competizioni personali, di sgambetti fra vecchia e nuova amministrazione, che non avranno altre ripercussioni.

Ad ogni modo le modalità… furono soldatesche e non molto onorevoli per noi né per loro. Non so quando permetteranno uscite fuori Miyazaki.

Posso fare un bel pezzo sulle parole: “Dominus dedit…” e cantare con più fede: “Pater Noster…” (per i miei poveri figlioli di Miyazaki) “panem nostrum quotidianum da mihi hodie…”.

E preghi per me e per i miei.

Suo dev.mo

D. V. Cimatti, sales.



3348 / Circolare Salesiani / 1946-7-27 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio

27 luglio 1946

Carissimi,


Compiute felicemente le mute degli Esercizi Spir. in Missione, si iniziano quelle di Tokyo. Preghiamo tutti per il buon esito. A Miyazaki il ch. Kaneko ha rinnovato i suoi voti.

Ricordi per gli Esercizi Spirituali: “Pensare e parlare bene di Tutti – Far del bene a tutti”.

Ed ora varie notizie in fascio: dal 28 c. m. al 5/8 concerti di propaganda in Provincia di Oita (Sig. Eto e D. Cimatti).

Il giorno 4 agosto, benedizione e inaugurazione dei nuovi locali, presenziata da S. E. l’Amminis. Apost. che il 5 compirà la funzione di chiusura degli E. S. delle Figlie di Maria A.

Notizie di persona che viene dalla Manciuria, ci assicurano che i nostri, nonostante l’occupazione, in ottobre si trovavano in ottime condizioni di salute e di vita. Giunge pure dalla Manciuria l’annuncio della morte del Sig. Nishida, padre del nostro confratello. Lo raccomando caldamente alle vostre preghiere.

Per norma: fino al 5 sono in provincia di Oita, poi mi avvio verso Tokyo ove resterò fino alla fine del mese di Agosto.

Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3349 / Ricaldone Pietro / 1946-7-… /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


OLTRE I CONFINI DELLA PREFETTURA APOST. DI MIYAZAKI33


Miyazaki, luglio 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,

La Provvidenza ha permesso che durante la guerra e nell’immediato dopoguerra i suoi figliuoli varcassero gli attuali confini di lavoro. Un primo volo fu fatto fin dal 1943 dai nostri D. Liviabella, Don Martelli e coad. Maccario fino a Dairen. I buoni PP. Americani che detenevano la parrocchia giapponese erano stati internati – la colonia italiana di Dairen richiedeva il servizio religioso; il vescovo supplicava un aiuto. L’Italia era allora in auge. Si accettò: ed i nostri confratelli rimisero in fiore la parrocchia per i giapponesi da tempo abbandonata, iniziarono l’Oratorio, e fecero buona propaganda salesiana in Manciuria.

Dall’entrata delle milizie russe a Dairen non si è riuscito ad avere più nessuna notizia. Dio e Maria Ausiliatrice li proteggano e difendano da ogni male del corpo e dell’anima.

Un secondo volo fu fatto nel 1944 in occasione della Cappellania eretta pel servizio religioso alle Figlie di Maria A. che si erano recate in luogo di rifugio nei pressi del lago Yamanaka ai piedi del Monte Fuji. Posto incantevole, vitto insufficiente… ma la vita relativamente al sicuro. Il nostro Don Broccardo e ora D. Martelli hanno gustato la vita di sacrificio e di solitudine propria di quest’opera.

Tentativi di avvicinare la gioventù, andati a vuoto… Nei paesi lontani dai centri il problema dell’evangelizzazione va a sbattere contro scogli formidabili… ignoranza, tenace attaccamento alle tradizioni;… stranieri… alla larga, ecc.

Finalmente le Figlie di Maria Aus. hanno trovato in Tokyo terreno e casa (dopo l’incendio del loro istituto di Mikawajima) e presto ritorneranno al piano… ed anche il cappellano salesiano potrà cantare (ed ha buona voce per farlo)… “torna al tuo paesello che è tanto bello….!”.

Un terzo volo fu fatto nel 1945 dai nostri chierici studenti di Tokyo fino in provincia di Nagano (6-7 ore da Tokyo) in riva al lago di Nojiri. Infieriva sempre più la guerra – davanti ai nostri occhi esterrefatti si proiettavano i disastrosi incendi di Tokyo – molti sotto vari aspetti ne soffrivano in varie forme – se al Signore fosse piaciuto provarci colla distruzione delle case dove ci saremmo rifugiati?

Fosse stata ordinata un’evacuazione generale dalla città, ove saremmo andati a sbattere? La Provvidenza ci fece incontrare una buona occasione e si acquistò in luogo sicurissimo un’abitazione adatta, appartenente ad una scuola femminile. Posto quanto mai bello, lontano dai rumori di città, in amena valletta degradante al lago, uno dei più belli del Giappone. Non le dico le vicende del trasloco, fatto a gruppi di portatori, data la difficoltà dei viaggi in quei momenti della famiglia non piccola; le vicende politiche (l’armistizio parziale d’Italia, le vicende della Germania, ecc.) che cambiarono la posizione nostra di fronte al Giappone, per cui da liberi si diventò prigionieri; da favoriti si diventò sopportati e peggio.

La aumentate difficoltà di comunicazioni, 1e proibizioni delle autorità agli indigeni di venirci in aiuto, misero a dura prova la salute e lo spirito dei nostri… Divennero per forza erborizzatori di montagna, ed esperimentarono ogni sorta di erbaggi e di frutta selvatiche… Si riuscì poi ad acquistare due vaccherelle… Poco alla volta si addolcirono i vincoli di custodia… Non dico poi che cosa successe dopo il 15 agosto… Posizioni prettamente capovolte e allora regolarizzazione della vita materiale. Nonostante questa vita sotto tanti aspetti impossibile, si attese allo studio regolare, alternato al lavoro dei campi e lavori preparativi per lo svernamento, che nessuno prevedeva il 15 agosto… Ed un gruppetto di confratelli e aspiranti si prestarono per la prova dello svernamento. Le provviste erano sufficienti, il legno pel riscaldamento pure… per due o tre mesi sotto la neve… ma uscivano e, divenuti tutti abili sciatori, se la passarono ottimamente. D. Caldiroli, il ch. Yasuhara, tre aspiranti col bravo Ferrari passarono l’inverno fra la preghiera, lo studio, l’andata ai paesi vicini… Le visioni panoramiche con o senza neve vennero fissate in varie forme a colori dal nostro Coad. Ferrari.

All’epoca dell’armistizio il Vescovo di Osaka pregò i Salesiani di aiuto per il suo Seminario. Trattandosi di vocazioni ecclesiastiche non si poteva dir di no. Nel gennaio 1946 il nostro D. Manganelli diventò insegnante in quel seminario. Buona occasione per far conoscere meglio l’opera nostra, aumentare le file dei nostri cooperatori.

E già prima analogo invito era stato fatto dal Vescovo di Fukuoka e per aiutare il Seminario e la cura di due parrocchie. I nostri D. Tassan e D. Manhard si avvicendarono nell’insegnamento ai Seminaristi. D. Manhard reggeva contemporaneamente la parrocchia di Moji. Ancor attualmente il nostro D. Bernardi è parroco della bella cristianità di Kurume (400 cristiani) – in sei mesi ha già amministrato 16 battesimi, iniziato un bell’oratorietto (58 allievi).

Deo gratias! Abbiamo sempre domandato al Signore per mezzo di D. Bosco: pane e lavoro; come è buono il Signore, ci ha sempre esauditi.

Ed a suo tempo (quando Egli vorrà) certo anche il Paradiso.

Tutto suo nel Signore

D. V. Cimatti, sales.




3350 /Circolare Salesiani / 1946-8-6 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Beppu, 6 agosto 1946

Carissimi confratelli,

Pregusto già il piacere di rivedervi, spero dopo le feste dell’Assunta, che siamo anche soliti ricordare perché ci richiama il natalizio di D. Bosco.

È poi desiderio degli Ordinari Giapponesi che quest’anno a ricordo del centenario (ritardato) della Consacrazione del Giappone al Cuore Purissimo di Maria si solennizzi nelle forme possibili l’ottavario 15-22/8.

Notizie telegrafiche della Missione. I concerti di propaganda a Beppu, Oita, Usuki, Nakatsu ottimamente riusciti. I sigg.ri Eto, davvero superiori ad ogni elogio, diedero il massimo contributo e prestigio ai medesimi. Il Signore li rimeriti abbondantemente.

Il 4 agosto benedizione e inaugurazione dei nuovi locali di Oita, presente S. E. l’Amministr. Apost. e i rappresentanti delle autorità locali.

Il 5/8 presso le Figlie di Maria A. 4 battesimi, 7 vestizioni, 4 profess.; 5 prof. annuali, 2 perpetue.

A Miyazaki il nostro D. Cavoli ha iniziato le conferenze religiose ai detenuti delle prigioni. D. Gallo annuncia l’inizio del nuovo dispensario cattolico nei locali della missione di Miyazaki e le conferenze all’elemento coreano.

Persone provenienti dalla Manciuria assicurano di aver visto i nostri cari confratelli di Dairen in buone condizioni di salute nel mese di Nov. 1945 e Feb. 1946. Nulla ancora dei nostri soldati giapponesi.

Preghiamo per il buon esito delle prossime mute di esercizi di Yamanaka e di Tokyo.

Tutto vostro D. V. Cimatti, sales.




3351 / Circolare Salesiani / 1946-8-6 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Beppu, 6 agosto 1946

Carissimi confratelli di Oita,

Pro-memoria del mese. Dopo le varie manifestazioni di vario genere a voi note, in provincia (concerti, esercizi, inaugurazione di Oita) e da conversazioni avute con S. Ecc. il nostro Ven. Amministr. Apostolico:

l. - Vivi ringraziamenti per il vostro magnifico lavoro missionario e salesiano – non dimentichiamo il frutto dei nostri Ss. spirituali esercizi.

2. - Ripiglieremo in Settembre le nostre riunioni mensili.

3. - Nei vostri dubbi di carattere parrocchiale e missionario ricorrete all’Ordinario: è la via canonica e anche a Lui graditissima.

4. - Non dimenticate, potendo, un buon ottavario in preparazione alla festa del Cuore purissimo di Maria (22 Agosto).

5. - Buona festa dell’Assunta e genetliaco di D. Bosco.

6. - D. Gallo annunca l’apertura del nuovo dispensario cattolico nei locali della Missione.

Grazie a Dio di tutto. Non si dimentichi il conveniente riposo ai confratelli.

Pregate per il buon esito dei seguenti esercizi spirituali e per il


vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


-



3352 / Bernardi Angelo / 1946-8-6 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone


Beppu, 6 agosto 1946

Carissimo D. Angelo,


Grazie della tua ultima. Come avrei desiderato vederti! Ho offerto al Signore quanto mi recava disturbo.

Per quanto mi dici sono da tempo più che del tuo parere. Penso e prego e sono convinto. Il Signore aiuti per la conveniente realizzazione. Quanto al moto di viaggi, volevo ci fosse comodità per i confratelli e rivedersi dopo tanti anni, e per chi non aveva ancora veduto la missione, vederla.

È venuto quanto tu stesso hai veduto. Che vuoi, non per nulla si è dato per ricordo: “pensar bene di tutti, parlar bene di tutti, far del bene a tutti”. Diamo noi l’esempio. Tu sai che mi fai sempre piacere quando mi dici quanto credi utile per il bene.

Esercizi, concerti, inaugurazione di Oita, optime. Sua Ecc. contento, e quel che più preme, voglio pensare sia contento il Signore.

Ti abbraccio e benedico.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.




3353 / Marella Paolo / 1946-8-18 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


Tokyo, 18 agosto 1946

Eccellenza Reverendissima,


Le sarei riconoscente se potesse (se lo crede conveniente) inviare l’acclusa all’Opera del Clero indigeno come pro-memoria.

Se le cose fossero procedute diversamente anche questa pratica sarebbe liquidata dal sottoscritto direttamente. Dalla data della lettera che cosa sia avvenuto, non so, né spetta al sottoscritto ricercarlo.34 Dunque ho pensato di fare così, come faccio. Non so chi sta alla testa dei vari uffici, e quindi scrivo genericamente, e per il tramite dell’Ec. V.

E preghi per noi e specialmente per il

suo obbligatissimo

D. Vincenzo Cimatti, sales.






3354 /Dell’Angela Stefano / 1946-8-29 /


a Don Stefano dell’Angela, missionario salesiano in Giappone


29 agosto [1946]

Carissimo D. Dell’Angela,


Grazie della tua carissima del 19 c. m. La risposta è la mia piena partecipazione al tuo stato d’animo, pregando in modo speciale per te.

Mi giunge la tua proprio il giorno 27 festa di S. Giuseppe Calasanzio.

Potrei dirti di rileggere quanto ha fatto questo S. Giobbe anche in relazione ai lavori materiali… e così direi di tanti altri santi e sante non escluso il nostro D. Bosco. Quid dicam? Mi piange il cuore nel non potere non sapere provvedere a questo inconveniente, che non solo tu, ma anche vari confratelli in Giappone lamentano. Nelle nostre case formate, almeno all’estero, questo non si verifica.

Le condizioni in cui ci troviamo, le necessità create dalla guerra, durante e dopo, specialmente, ci hanno messo in condizioni di lavori materiali da cui non abbiamo ancora le risorse opportune per esimercene. Ti posso dire che tutti sentiamo quanto senti tu, e forse più di te, e si cerca (come in tante altre cose non meno importanti) di metterci a posto. Come principio (ad quietandam animam tuam et meam) basta pensare ai santi (specie a quelli che ebbero – uomini o donne che siano – una missione come noi) e, perché no? a Gesù benedetto che per 30 anni si occupò di lavori materiali pur non lasciando certo la sua unione col Padre (ed è quello che tanto più fortemente dobbiamo fare noi). Poi pregare il Signore che ci aiuti a…

Poi stare tranquilli, perché non siamo noi che ci mettiamo in queste condizioni di fatto, ma (Don Cimatti pensa così) è la sua Provvidenza che se al momento dispone così, in tempore opportuno realizzerà quanto desideriamo anche noi.

Direi dunque al mio bravo D. Stefano: “Niente ti turbi! La tua vocazione è quella a cui Dio ti ha chiamato ed è questa in cui sei! Ricorda le promesse del Signore: sono – mi pare – pel futuro. Pregate e otterrete. Picchiate e vi sarà aperto, ecc.

Solo per i poveri dice: “Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum coelorum”. E mi pare che i salesianetti del Giappone lo siano, certo effettivamente, e spero lo siano anche affective. E allora perché dolerci o rammaricarci che il Signore ci tenga nelle condizioni del povero che prega, domanda e lavora per vivere? Forse le mie povere parole accresceranno le tue ansie: ad ogni modo prego Gesù buono che voglia consolarti, affrettando quanto tutti auspichiamo e in modo speciale chi ti ricorda cotidie.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.




3355 / Ricaldone Pietro / 1946-8-… /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


LA MIETITURA E RACCOLTO ANNUALE SALESIANO A TOKYO35


Tokyo, Agosto 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


Nella precedente relazione, come offerta onomastica dei salesiani in missione, le feci uno schematico resoconto dei risultati del lavoro compiuto nella Prefettura apostolica di Miyazaki.

In questa tento di completare il quadro e l’offerta di quanto hanno compiuto i suoi figliuoli fuori della missione. Grazie a Dio le nostre opere di Tokyo, durante la guerra poterono proseguire il loro lavoro, e per conseguenza della medesima non furono gravemente danneggiate, e appena fu possibile riprendere il loro lavoro in pieno, che viene anzi crescendo e moltiplicandosi in varie forme assai consolanti. Anzi, come ebbi a comunicarle, il dopoguerra, avendoci trovato in numero e in forze si potè prestare aiuto temporaneo anche in altre diocesi, allargando così il campo d’influenza salesiana in nuove province (Osaka, Fukuoka, Nagano, Yamanashi).

Queste cifre statistiche dicono solo in parte la realtà del lavoro compiuto, ma esprimono pure al lettore una massa di attività produttiva di bene, per cui vi è davvero da ringraziare il Signore e congratularsi con lo spirito di zelo sacrificato dei confratelli, tenendo anche conto delle difficoltà materiali e spirituali del periodo passato ed attuale.

l. - Lo studentato teologico S. Cuore conta sac. 5, chierici teologi 12, coad. 3, famigli 4. (Oltre al lavoro di casa è affidata ai confratelli la vicina cappellania delle Suore Adoratrici, la visita settimanale ai vari ospedali della città e la redazione del nostro Bollettino Salesiano – Letture Cattoliche e in genere della stampa salesiana della Società Editrice D. Bosco in Giappone. Ebbero la fortuna di amministrare 18 battesimi di adulti. Catecumeni adulti 19; fanciulli e fanciulle 30.

2. - La scuola professionale D. Bosco conta sac. 5; chierici tiroc. 2; coad. 4; asp. l; famigli 2. Allievi 183; licenziati fine corso: 23. Oratoriani 180. Furono amministrati 4 battesimi. Catecumeni 65. Come scuola professionale e specialmente come stamperia editrice è nota in tutto il Giappone.

3. - La Parrocchia S. Giovanni Ev. di Mikawajima conta: sac. 2; coad. l. – Cristiani 250 – battesimi 27 – catecumeni 15.

Le opere sociali riconosciute dal governo comprendono: l’Asilo (150 allievi); l’Oratorio (80); il dopo-scuola (50), scuola serale d’inglese (150). Il vicino dispensario che ha lavorato ininterrottamente durante la guerra ed è esercitato dalle suore di Betania, dà anche lavoro ai confratelli coll’assistenza spirituale alle medesime.

4. - Ma fra le opere certo più gradite al suo cuore paterno sarà il nuovo Istituto S. Giovanni Bosco per gli orfani di guerra e ragazzi della strada.36 Anche in Giappone giunse l’eco della voce accorata del S. Padre e del nostro R. M. sul doloroso argomento, e pur come sempre, seguendo le nostre tradizioni, ogni casa si è prestata ad accogliere la povera gioventù e anche le zelanti Figlie di Maria A. e le suore giapponesi della carità che lavorano con noi in missione e a Tokyo, si sono sempre date d’attorno per raccogliere specie i piccini e l’elemento femminile, si volle sobbarcarsi a quest’opera necessarissima in Tokyo.

Le autorità americane e giapponesi ci vennero generosamente incontro e già una ventina di ragazzi, proprio come li pensava D. Bosco, sono ricoverati. In aiuto alla nuova opera si è trasportata all’Istituto la piccola colonia agricola di Miyazaki che col lavoro dei campi e colla lavorazione del bambù viene ad assicurare sempre più la vita ai poveri ragazzi. Già agli albori si hanno dati consolanti: sac. 2; coad. 2; chierici 1; aspir. 5; fam. 3; allievi 20.

I nostri D. Tassinari e D. Lopez condividono il difficile lavoro dell’organizzazione della nuova istituzione ammirata fin dai suoi inizi. I bravi nostri teologi nei tempi liberi vanno a prestare la loro opera per lavori di vario genere.

E giacché sono sull’argomento oso pregare il nostro R. M. che voglia metterli all’ordine del giorno con ampie attestazioni di lode, per il lavoro che questi cari figlioli hanno fatto con vero zelo e sacrificio sotto la guida ed eccitamento dei loro Superiori per venire in aiuto a questa opera e in genere alle opere della missione.

Come pure è ammirevole lo slancio con cui i singoli confratelli nell’immediato dopoguerra si sono dati d’attorno per la ricostruzione materiale delle loro case ed opere distrutte, e, sfruttando santamente le occasioni, hanno intensamente lavorato per l’ampliamento delle opere conservate. Penso poterle annunziare che ad un anno di distanza della data dell’armistizio, tutte le chiese, case ed opere distrutte sono risorte, e sarà il bell’omaggio che faremo alla Mamma nostra il 15 agosto.

E il tutto, dopo i doni della Provvidenza, è frutto del lavoro dei nostri cari confratelli. Penso che Don Bosco dal Paradiso dirà: “Bravi! vi riconosco proprio come miei figli dal lavoro santificato che venite compiendo!”.

Mi giungono altre notizie consolanti dalla missione. La benedizione cioè delle nuove costruzioni di Oita: Chiesa-cappella e Asilo e la casa del missionario. Sono sorte davvero in forma che hanno del meraviglioso. Furono benedette da S. E. l’Amministratore Apost. nostro coll’intervento delle massime autorità provinciali, cittadine e giornalistiche, e della famiglia cristiana. I discorsi d’occasione erano improntati ad ammirazione e a promesse di sincera cooperazione per lo sviluppo delle opere cattoliche che, specialmente per la città di Oita, richiamano gli antichi splendori dell’apostolato dei tempi di San Francesco Saverio.

In provincia di Oita poi si tennero in questa occasione, a Beppu, Oita, Nakatsu e Usuki ben sette riuscitissimi concerti musicali di propaganda cattolica ed a favore delle nostre opere.

Come vede, si cerca di non stare colle mani in mano, e tutti vogliono cooperare per la risurrezione e rinnovazione materiale e spirituale del nostro caro e ben provato Giappone. Oh, se capisse finalmente la voce paterna di Gesù, che, vuole risvegliarlo dal sonno di morte…

Preghi e faccia pregare con noi e per noi.

Suo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


3356 /Circolare Salesiani / 1946-9-1 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Tokyo, 1 settembre 1946

Carissimi confratelli,


Ritorno da Tokyo, ove, grazie a Dio, sono terminati e assai bene i nostri Ss. spirituali eserc. Sono sicuro che il Signore è stato contento di tutti. Importa ora che facciamo la nostra parte col Signore, mantenendo le nostre promesse fatte ed esercitandoci nelle medesime e lo vogliamo fare certamente tutti.

Il nostro Ven.mo Rettor Maggiore, per mezzo di D. Margiaria, ci invia saluti e benedizioni, e ci esorta a mantenerci saldi nell’osservanza della regola e nella carità fraterna.

Rinnovo intensamente la raccomandazione di venire poco alla volta rimettendoci a tutte le modalità regolamentari dell’anteguerra (ad es. nel vestito, anche quando non possiamo indossare la talare, non dimentichiamo il doveroso decoro religioso e sacerdotale, specialmente non si vada vestiti in calzoncini e maglietta…).

Idem non si tralasci la prescritta conferenza, i rendiconti, le pratiche di pietà in comune, ecc.

Stiamo ricostruendo gli edifici materiali – vada ancor più veloce la nostra costruzione spirituale, indispensabile, se vogliamo ricostruire spiritualmente gli altri.

Dei nostri assenti nulla di nuovo.

Pregate pel

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3357 / Fortuna Raffaele / 1946-9-1 /


al Sig. Raffaele Fortuna, padre del ch. Danilo, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 1 settembre 1946

Ill.mo Signore e famiglia,


II bravo Danilo desidera che scriva qualche cosa e lo faccio ben volentieri, tanto più che posso dare buone notizie.

Danilo fa benone, e si è fatto proprio un bel giovanottone forte e sano. Non è ancora grande come il babbo, ma si vede che tenta di imitarlo. Ma quel che è più è un bravo fiolo, e vien preparandosi bene alla S. Messa, a cui va sempre più avvicinandosi.

Grazie di cuore di quanto per noi, e del bel regalo fatto al Signore e a D. Bosco nel donare il buon Danilo.

La vita nostra al momento passa bene sotto tutti gli aspetti: quindi state tranquilli. Pregate per noi e specialmente pel

vostro aff.mo

D. V. Cimatti.




3358 / Circolare Salesiani / 1946-9-12 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 12 settembre 1946

Carissimi confratelli,


Dopo i Ss. spirit. eserc. ci siamo rimessi al lavoro, che il Signore fortunatamente non ci lascia mancare. Vorrei inculcare a tutti e ad ognuno due speciali attività che le circostanze passate non ci hanno permesso di attuare come avremmo desiderato. Voglio dire:

1. - I1 lavoro per le vocazioni.

2. - L’Oratorio (o riunione dei fanciulli). Voi sapete quanto queste due speciali attività, caratteristiche della nostra Società, stessero a cuore a D. Bosco e ai suoi successori. Voi sapete come ci troviamo a corto di personale (specie dei coadiutori); è illusione il pensare che ci possano venire ora aiuti dall’estero.

Cerchiamo di far buona tela col filo che possiamo avere. Abbiamo da provvedere buoni elementi per la missione, dobbiamo far rifiorire l’Aspirantato nostro di Miyazaki, se vi è possibilità dirigere buoni elementi femminili alle Figlie di Maria A. e alle suore della Carità di Miyazaki.

Si è anche iniziata qua e là l’istituzione dei famigli. Procuriamo dovunque tutti, nessuno eccettuato di lavorare intensamente per questo problema vitale. Pregare, cercare, consigliare, essere religiosi esemplari nella pietà, lavoro e nella carità: sono i mezzi più atti a suscitarle.

Dove e appena sarà possibile sorga presso ogni residenza il nostro Oratorio maschile: è il più bel regalo che possiamo fare al Signore, e corrisponde ad uno dei massimi doveri.

Il 10 c. m. a Nakatsu ci fu l’inaugurazione della scuola interna permessa dalla Provincia. Deo gratias!

Dall’estero nessuna notizia.

Pregate per il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3359 / Kanemoto Anatonio / 1946-9-12 /


al coadiutore Antonio Canemoto, salesiano giapponese



Miyazaki, 12 settembre [1946]

Carissimo Kanemoto,

Auguri per i tuoi voti perpetui. Ho pregato molto e continuerò a pregare. D’ora innanzi ancora più fortemente bisognerà tendere alla perfezione. Saluta tutti.

Don Vincenzo Cimatti


3360 / Circolare Salesiani / 1946-9-12 /


ai Confratelli di Tokyo dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 12 settembre 1946

Carissimi salesiani di Tokyo (Nojiri, Yamanaka),37


Come stiamo di personale (specie nel ramo coadiutori) voi tutti lo vedete, né è da pensare ora ad aiuti dall’estero. Cerchiamo di far buona tela col filo che possiamo avere. La preghiera, la parola, le ricerche e specialmente l’essere religiosi esemplari nella pietà, nel lavoro e nella carità: sono i mezzi principali per suscitarle.

Il far sorgere poi, dove e quando è possibile presso ogni nostra casa l’oratorio, il nostro maschile, è certo il più bel regalo che potremo offrire al Signore, e corrisponde certo a uno dei nostri massimi doveri.

Dall’estero e dai nostri assenti nessuna notizia. Il 10 c. m. a Nakatsu l’inizio ufficiale (= kaikoshiki) della nuova scuola interna con approvazione prefettizia per i nostri cari ricoverati. Vi intervennero il Sindaco e i direttori delle scuole.

Funziona active il dispensario S. Giuseppe e della Missione di Miyazaki. In Agosto 1012 i beneficiati. Il prossimo 22 visita dell’Amminis. Apost. e Cresime a Beppu.

Le Figlie di Maria Aus. a Beppu avendo ottenuto locale apposito, sdoppiano la loro immensa famiglia. Deo gratias di tutto. Preghiamo, lavoriamo e allegri sempre.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.



3361 / Ricaldone Pietro / 1946-9-20 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


Hakata, 20 settembre 1946


Très Rev. et bien chéri P. Ricaldone,


On dit qui nous pouvons désormais comuniquer directement.38

Tous en bonne santé et en plein travail, desirent présenter leurs filials hommages et prières, et implorent vos nouvelles, prières et bénédictions.

Pour tous

D. V. Cimatti, sales.




3362 / Suore Ospedaliere della Misericordia / 1946-9-24 /


alla Superiora delle Suore Ospedaliere della Divina Misericordia



+ Tokyo, 24 settembre 1946


Rev. Madre,39


Ricevo la Sua del 19/1/46 (come vede ne è passato del tempo) e non so come ringraziarla di quanto ha fatto per la mia cara sorella. Ne avevo però ricevuto notizia dai Superiori e dal Sig. Canonico cappellano. Mi pare di poter dire ( per quanto la conoscevo) che era Santina (era il suo nome al mondo) di nome e di fatto. Deo gratias. Sempre in unione di preghiera.


D. V. Cimatti, sales.


3363 / Circolare Salesiani / 1946-9-24 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 24 settembre 1946

Carissimi missionari,


Si avvicina il mese di Ottobre! Due cose sento in modo speciale bisogno di raccomandarvi:

1. - I1 mese del Rosario. Intense raccomandazioni della Chiesa perché si pratichi questa devozione, tradizione salesiana, vantaggi incalcolabili che ne derivano – devozione voluta dalla Madonna – siano i motivi che più ci spingano ad attuare e propagare questa devozione fra i nostri dipendenti.

Pensiamo ai momenti dolorosi che incombono sul mondo – preghiamo con fede – meditiamo i misteri – effondiamo noi stessi in Maria, affinchè santifichi noi, i nostri lavori e conceda pace al mondo.

2. - Si cominci a preparare la giornata della Propaganda della Fede (terza domenica di Ottobre). Quanto più sarà preparata, tanto più riuscirà spiritualmente e materialmente.

Penso che possiamo ripigliare le nostre adunanze mensili a Miyazaki e a Oita. Ma per il prossimo mese sarò a Beppu il giorno 6 (per la venuta di S. Ecc.), oppure al 7 non avendo ancora S. Ec. stabilito il giorno dell’adunanza missionaria.

S. Ecc. inoltre consiglia per il momento di non assicurare contro gli incendi le missioni. Per gli edifici salesiani prossimamente riceverete norme.

Fra non molto trasporto le tende all’aspirantato.

La prossima festa degli Angeli custodi ci ricorda l’onomastico di D. Margiaria e di D. Bernardi. Santa Teresina protettrice della Missione di Tano. S. Francesco ci richiama l’onomastico di D. Rossi e ch. Acerbi. Il ch. Hayakawa è nuovamente degente all’ospedale. D. Lorenzi e coad. Miyahara vanno in aiuto a Nakatsu. Il sudd. Dell’Angela alla Scuola di Miyazaki. Preghiamo anche per il buon papà di D. Frantzen morto nel Gennaio 1945.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.




3364 / Circolare Salesiani / 1946-9-24 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 24 settembre 1946

Carissimi confratelli,


Nell’approssimarsi del mese di Ottobre, non vi sia discaro che ricordiamo a vicenda il dovere che abbiamo come cristiani e come salesiani di praticare e propagare la bella devozione del S. Rosario. Le raccomandazioni della Chiesa al riguardo, la tradizione salesiana, i vantaggi spirituali e materiali che derivano da questa devozione, voluta dalla Madonna, ci siano di santo eccitamento per usare bene il Santo Rosario. Conoscete le dolorose condizioni che incombono sul mondo. Imploriamo dalla Madonna la santificazione nostra, dei nostri, la sua benedizione sulle opere nostre e la pace sul mondo.

In missione le cose nostre procedono lentamente, ma benino, tanto il lavoro spirituale che materiale.

Nessuna notizia dei nostri assenti. Raccomando alle vostre preghiere particolari il nostro Hayakawa, degente all’ospedale di Beppu, il nostro D. Frantzen il cui babbo è deceduto nel gennaio 1945, e la mamma del nostro D. Broccardo, gravemente ammalata. I confratelli D. Lorenzi e Miyahara passano in aiuto a Nakatsu, il sudd. Dell’Angela alla scuola di Miyazaki e D. Frantzen per ora a Mikawajima.

La festa degli Angeli ci ricorda l’Onomastico di D. Margiaria, D. Bernardi – quella di San Francesco: D. Rossi, ch. Acerbi. Preghiamo per tutti.

S. Caterina (3/10) protegga tutti i nostri cari missionari e la nostra Missione.

Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3365 / Circolare Salesiani / 1946-9-27 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 27 settembre 1946

Carissimi,


Penso farvi piacere inviandovi notizie, or ora pervenute: da Torino: i Superiori salutano, assicurano continuo ricordo, annunciano lo sviluppo con un crescendo consolante delle opere per la gioventù povera ed abbandonata. Deo gratias!

Sforziamoci anche noi di emularle anche col far rifiorire le adunanze giovanili (Oratorio).

Da Manila S. E. Mons. Piani mi manda notizie degli ultimi momenti del nostro caro Nishimura. Le sue ossa sono custodite in cassetta metallica al S. Beda College, in attesa di essere trasportate qui.

Dalla stessa via giunge lettera di D. Escursell che desidera essere ricordato da tutti e a tutti. È direttore a Saragozza e propagandista missionario. Anela al ritorno in Giappone.

Per aiutare un po’ più efficacemente l’aspirantato e la Scuola col 29 c. m. mi trasferisco fra loro.

IMPORTANTE: S. E. Mons. Amministr. Apost. desidera il 6 ottobre i missionari a Beppu per la S. Cresima, e desidera fare la riunione. Si dispongano le cose in modo che i capi-residenza (e se è possibile anche tutti) si trovino puntuali.

Ho ricevuto notizia della morte della mia unica sorella Suor Maria Raffaella delle suore della Misericordia, avvenuta il 23 Giugno 1945.40 Una preghiera di suffragio per quest’anima a me tanto cara, e per il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3366 / Berruti Pietro / 1946-9-28 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani


Miyazaki, 28 settembre 194641

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Berruti,

Ricevo via America le sue più che carissime del 24-27 agosto 1946. Pur essendo più o meno aperte le vie di comunicazione (semplice cartolina non in italiano) la Via America è ancor la più sicura e spiccia.

Poi penso che presto sarà in Italia D. Margiaria, cui avevo affidato di informare i Superiori di molte delle cose nostre. Il meglio certo, se uno dei Superiori o uno dell’America con mandati speciali venisse (e penso non sarebbe difficile).

Ad ogni modo, a noi.

1. - Grazie della carità usatami nell’inviare notizie della sorella. Fiat voluntas Dei! Il Signore mi vuole distaccato anche da questi legami che, al suo annunzio, non pensavo fossero umanamente ancora così forti. Grazie delle preghiere. Interpretando il permesso dei Superiori, dico una Messa di suffragio. Sono il solo rimasto della mia povera famigliola. Oh, è il Signore che mi vuol più unito a Lui. Deo gratias!

2. - Cose nostre. Bene tutti e in pieno lavoro. Ho annunziato ai confratelli i saluti, le preghiere dei superiori, il magnifico lavoro per la gioventù povera. È il Signore che ci fa tenere sempre più in carreggiata.

In Giappone tentiamo di emulare e col far rifiorire gli Oratori e con l’Opera D. Bosco (Nakatsu) con 70 interni, e con quella di Tokyo, ora con 50, che viene sviluppandosi con ritmo crescente; più le opere del genere tenute dalle Figlie di M. A. e dalle Suore di Carità giapponesi in missione e a Tokyo.

Naturalmente di questo genere sono le prime in Giappone, in cui l’internato in pratica non era conosciuto. Inizi duri, scabrosi, ma grazie a Dio, grazie al buono spirito dei confratelli, al loro entusiasmo e la dedizione per il vero lavoro salesiano, e grazie al loro sacrificio si va trionfando di tutte le difficoltà, assai sentite specialmente in questi momenti.

Non mancano gli appoggi delle autorità civili, e in missione e a Tokyo specialmente, dove l’opera riceve adesioni e simpatie inaspettate – ne parlano i giornali – il gruppo missionario cattolico fra soldati cattolici americani dà una man forte e lavora da missionario. Oh, che bravi giovanotti!

Si va adagio per mettere basi solide all’istituzione che, quando sarà completa, potrà accoglierne centinaia. (Nakatsu è già al completo). Deo gratias! Evviva D. Bosco!

3. - In missione si sta dando l’ultima mano a Miyakonojo e Nobeoka e anche all’Aspirantato e Scuola media: e con questo la ricostruzione materiale è nelle condizioni di dare ai confratelli e alle opere un’abitazione più conveniente e che renda possibile la ricostruzione spirituale ben più importante.

Si vive tra i miracoli, perché è umanamente inspiegabile ciò che avviene intorno a noi, e a Tokyo e in Missione, e come si sia, in tempo relativamente breve, potuto far fronte all’attuale stato di cose. Vedere per credere. Ha ragione D. Bosco: “Voi vedrete che cosa siano i miracoli…”.

4. - Parte amministrativa. Naturalmente per far fronte alla situazione ho trovato cooperatori in Giappone che a condizioni, più che di favore, hanno anticipato.

Poi ho fatto un piccolo fruttuoso prestito salesiano in America (garantito sulle questue di Don Margiaria, eventuali offerte, ecc.). Non era possibile domandare autorizzazioni ai Superiori. Ora quello che urge è finire la Scuola media: c’è già il materiale più importante (legname, tegole, chiodi). Mi sono proposto di non domandare ai Superiori che, pur non sapendo granché delle vicende, è chiaro che debbono trovarsi in ben dolorose condizioni.

Mi scrive D. Escursell, che aveva od ha raccolto somme favolose per il Giappone. Se fosse vero, e se i Superiori permettessero, sarebbe il momento buono per noi.

Il problema della scuola di cui parlo (l’unica Catholic Mission School della missione) è di vitale importanza – assicura i gradi legali per le scuole superiori ai nostri confratelli giapponesi chierici (ecco perché l’aspirantato è presso questa scuola, che corrisponde al distrutto Seminario, ampliato) – (per i coadiutori e agricoli è provvisto colla scuola professionale di Tokyo, pur essa riconosciuta agli effetti legali).

Al prossimo anno, se prepariamo i locali, si minaccia di avere almeno 150 allievi, e saremo solo al 2° anno. Altri debiti non ci sono: le case non ne hanno, finite le costruzioni, tutte possono aiutare il più povero, l’Ispettore. Molte di esse hanno un po’ di terra coltivabile; fu ed è la nostra risorsa per far fronte alla dolorosa situazione dell’alimentazione, specie in questi momenti: in realtà, per questo, nessuna vera preoccupazione. L’importante è che siamo santi, e che abbiamo la fede di D. Bosco.

5. - Ed ora il problema più delicato; quello che Lei mi prospetta. Come già scrissi: ho bisogno che i Superiori ricevano di ritorno alcuni confratelli che absolute debbono ritornare per il bene delle loro anime: coad. Bealessio, coad. Ferrari, ch. Antolini (cui ho fatto ripetere i voti per la terza volta).

  Poi: Sac. Frantzen (ammalato – ha già lettera spiegativa), Sac. Scrazzolo (non riesce a concludere per la lingua, quindi demoralizzato), D. Marega (per riposo – ammalato di nervi, porta molto materiale). Tanto D. Frantzen che D. Marega bisogna metterli nella possibilità di valorizzare le loro attitudini…

Sac. Curran e sac. Drohan in Australia: ripetutamente li ho richiesti all’Ispettore. In questo momento per stabilizzare, facilitare le relazioni, valorizzare le nostre scuole, sarebbero come il cacio sui maccheroni. Il bravo D. Ciantar, che è (come Lei mi scrive) a Torino si commuova della nostra situazione: avrei necessità di D. Drohan a Tokyo, Scuola, e D. Curran a Miyazaki Mission School, aspirantato. D. Dumeez sempre benvenuto. D. De Kruyf per conto mio non ho difficoltà (altri avrebbe punti interrogativi): ricevo in questi giorni pratica del suo Governo, disposto a facilitare l’invio.

Il bravo D. Dupont, morto martire ad Hanoi. Pax.

  Per gli altri in Italia, metterei questa premessa, ora più che mai essenziale: “Desiderano efficacemente il ritorno?”. Siamo in momenti difficili di assestamento, vi è lavoro spirituale, ma bisogna adattarsi anche a qualsiasi altro lavoro.

  Lei mi comprende; et speciatim, columnae immobiles in moribus. Non nomino D. C., D. R. – impossibile (mi dicono) pensare al santo D. Tanguy, che sarebbe più che desiderabile.

Per D. Escursell che chiede, non so se i Superiori abbiano ricevuto una mia. Vi fu un forte urto coll’Ambasciata di Spagna. A Tokyo quindi per ora impossibile per Lui – possibile in missione? (Pur Lui come suddito spagnolo dovrà… quid dicam?). Sac. Floran, Zanarini benvenuti. Coad. Guaschino, Ragogna (se si sentono e desiderano) sono benvenuti. Sac. Bechis: è forte in salute? Optime. D. Lucioni penso non desideri, né sia il caso il ritorno. Coad. Merlino ritornò in Italia pro bono animae. Come sta? Mi pare non ci siano altri.

Al momento attuale specialmente nervi saldi (clima snervante), sicurezza in… sacrificio e regola al 100/100. Urge per noi ora aver buoni elementi coadiutori – ci vorrebbe un falegname, uno stampatore (o un capo ufficio) ed altri per la campagna.

Per l’Opera di Tokyo forse si riesce ad avere un 10 ett. di terreno, e allora? Se non ho le forze... Ho da provvedere per i poveri missionari che devono fare di tutto… Poi: vogliono i Superiori il bene del Giappone? Mandino dall’Italia un buon Ispettore (non si preoccupi per la lingua), credano i miei buoni superiori, è ora di cambiare questo povero essere – mi ascoltino, è per il bene generale e particolare.

Se vogliono dei nomi di qui: D. Bovio e più D. Tassinari, D. Romani – ma se viene uno dall’Italia, meglio.

Per me vado dove mi mandano, e faccio quel che mi dicono. Oh, come vorrei dare questo bell’esempio ai miei cari confratelli! Mi ascoltino i Superiori. Oh, non recuso laborem… Ho ripigliato perfino in pieno l’insegnamento ai miei cari filosofi e aspiranti a Miyazaki.

Ed infine, un altro problema importantissimo. Col 30 gennaio prossimo penso aver pronto un gruppetto di novizi, dunque riaprire i battenti. Questione del Maestro: fu finora D. Tassinari (durante la guerra non fu possibile tenerlo aperto). Egli ora ha tra mano l’importante organizzazione dell’Ospizio di Tokyo, e non so se pel gennaio sia tutto completato in modo che la sua sostituzione non riesca di nocumento, proprio sugli inizi dell’Opera.

Egli non ha difficoltà a ripigliare – ne guadagnerebbe in salute, ma… (In caso desidererei il parere dei Superiori) proporre la nomina a maestro di D. Dalkmann (attuale direttore della scuola – e fa molto bene), uomo tutto d’un pezzo, la regola in persona, ha 34 anni. Naturalmente debbo trovare il sostituto.

Non abbiamo notizie dei nostri di Dairen. Se tornano (può essere che abbiano trovato lavoro in Manciuria… e allora…). D. Liviabella e D. Martelli servirebbero assai bene per la scuola professionale. Il coad. Maccario è bene ritorni in Italia.

Vi è pure da regolarizzare tutte le altre nomine che, cominciando dal sottoscritto, siamo tutti scaduti, e D. Cimatti è anche scadentissimo. Ma… Deus scit.

Non abbiamo notizie ancora di tre conf. giapp. soldati.

Quante altre cose vi sarebbero, ma non è possibile in breve.

Mi consola il pensiero che D. Margiaria alla sua venuta dirà tante altre cose – ma de intimis rebus non so come fare… Creda, caro Sig. D. Berruti, in Giappone ci vogliono come missionari i tipi descritti da S. Francesco Saverio, e dai suoi primi confratelli (Valignano, ecc.): proprio quelli, alla lettera, e che eseguiscano alla lettera i ricordi di D. Bosco ai missionari, e lavorino col suo spirito.

E ci sia alla testa un uomo energico, come erano quelli là… specialmente ora che si tratta della ricostruzione spirituale.

D. Margiaria parlerà di Osaka: osso duro, penso che non siamo troppo nelle grazie del Vescovo. La sua questua bisogna che ora aiuti e la Scuola e la Mission School.

Ultimo problema più che delicatissimo. La Missione è concredita alla nostra Società. Come è pensato a Roma il passaggio della gerarchia ecclesiastica al clero indigeno? È che dobbiamo lavorare come se la Missione (come è in altri paesi) sarà per essere affidata (sia pure con personale salesiano giapponese) alla nostra Congregazione? Oppure sarà affidata al Clero indigeno, e noi ci ritireremo a lavorare nelle nostre opere? Sono pensieri nettamente diversi e direttive di lavoro assai diverse, e che bisognerebbe concretare. A mio povero modo di vedere, a guidare nella via dell’apostolato missionari-religiosi, ci vogliono dei religiosi; se no, facilmente si cade nella questione Mons. Gastaldi-Don Bosco, peggio poi quando dovessero convivere un religioso con un prete secolare indigeno. Quid?

Un abbraccio al nostro Ven.mo Rettor Maggiore – e magari uno al Sig. D. Giraudi (non gli guardi nel piatto!) – un pugno a D. Ziggiotti e ossequi agli altri.

Preghi e faccia pregare per noi.

Suo

D. V. Cimatti, sales.



P.S. Invio dei nuovi. Uso spedizione? Mi pare che l’esperienza suggerisca “non elementi giovani per noviziato e studentato filosofico”. Nazionalità? Benvisi ai vincitori, per noi specie all’America. Non è difficile il ritorno di chi già vi fu, se non ha macchie politiche (ed il Salesiano non deve averne).




3367 / Marella Paolo / 1946-10-2 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico



Miyazaki, 2 ottobre 1946

Eccellenza Reverendissima,

Non ho sufficienti parole per esprimere la mia gratitudine per la soluzione delle Ss. Messe. Spero presto di inviare le pratiche per le nuove fondazioni, si beneplacitum admodum Rev.mi Ordinarii adsit, se no aspetteremo (come in altre questioni) tempi migliori. Il nostro Don Bosco diceva “niente ti turbi!”.

Quanto al gradito suggerimento del Segretariato Generale godo assicurare V. Ec. che nel ventennio di Visitatoria-Ispettoria salesiana del Giappone, tanto l’archivio della Missione, che quello salesiano, è stato ed è in pieno ordine.

Naturalmente nel periodo della guerra furono eliminate pratiche da eliminarsi…

Anche questo Segretariato Gener. (che in pratica è tenuto dal sottoscritto, coadiuvato dal suo consiglio e D. Akimoto. sales. giapponese) con tutti i documenti e copie di documenti necessari e prescritti dai nostri regolamenti, e quindi c’è, e funziona dagli inizi.

La cartella: “Delegazione Apostolica” è fra le più nutrite.

Abituato agli archivi nostri di liceo e Normale per tanti anni, non mi costa fatica, anzi ci godo.

Ogni casa poi ha il suo archivio la cui ispezione fa parte dei doveri dell’Ispettore nella visita annuale. Comunque, grazie di tutto cuore del consiglio; colgo anzi l’occasione di pregare V. Ec. che se avesse altro a consigliare per il buon andamento generale e particolare, mi farà sempre carità a comunicarmelo.

Nel bel mese del Rosario offro a nome di tutti speciali preghiere.

Mi benedica coi miei. Dell’Ec. V. Rev.ma

Ossequientissimo

D. Vincenzo Cimatti, sales.



3368 / Circolare Consiglieri Ispettoriali / 1946-10-5 /


ai Consiglieri del Consiglio dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 5 ottobre 1946

Carissimi consiglieri,


Eccovi alcuni problemi di cui desidero il vostro parere: ne scrissi anche a D. Bovio. Prego che qualcuno di voi a nome degli altri mi risponda.

1. - Questione Nojiri. Penso che non sia il caso di lasciare colà confratelli per lo svernamento. Se vi è possibilità di affidare a qualcuno fidato la custodia facciamolo. Come utilizzare il personale? Che ve ne pare?

2. - Verso la fine del mese le Figlie di Maria A. rientrano in Tokyo. D. Martelli rimane libero. Lo chiamerei in missione. Dove? Che ve ne pare?

Per la cappellania delle Figlie di Maria A. attendo. Ma se vi sembra ben utilizzato per il momento ho pregato D. Bovio vi pensasse da Mikawajima.

3. - Gli americani pare domandino, come fu fatto al presente da D. Martelli, per il servizio religioso. Non è nostro dovere. Vi può essere (oltre che fare del bene) la convenienza; ma vi è la possibilità da Tokyo? Per un po’ di tempo potrebbe forse servire il personale in partenza, ma… Ho detto a Don Martelli s’informasse bene del tempo, luogo, ecc. Per me sto al vostro parere. Prego Don Bovio o chi per esso che informi subito D. Caldiroli sulla decisione dandogli norme di quanto può lasciare e di quanto è bene trasporti al piano.

Buon mese del Rosario.


Vostro

D. V. Cimatti, sales.




3369 / Marella Paolo / 1946-10-19 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


19 ottobre 1946

Eccellenza Reverendissima,


Il 28 c. m. anniversario della Consacrazione episcopale di V. E. la famiglia salesiana di D. Bosco in Giappone è unita a V. E. colla preghiera e coll’affetto riconoscente. Ad multos annos et majora.

Spero avrà ricevuto dai miei confratelli di Tokyo la pratica dell’Ambasciata olandese per il ritorno del nostro confratello Sac. De Kruyf.

Se per parte di V. E. non vi fossero difficoltà, per parte del sottoscritto non ci sono, e faccio le assicurazioni richieste.

In questi giorni abbiamo dato in provincia di Fukuoka quattro concerti di propaganda cattolica. Grazie a Dio ottimo successo (un 4 mila persone che hanno udito buona musica e buoni insegnamenti).

Come vede ho ancora buon tempo a cantare canzonette e Figaro…

Mi benedica coi miei.

Dell’Ec. V. Rev.ma

ossequientissimo:

D. V. Cimatti, sales.




3370 / Circolare Salesiani / 1946-10-19 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 19 ottobre 1946

Carissimi confratelli,


Si approssima il mese di Novembre consacrato alle anime del Purgatorio. Permettete che vi richiami questa circostanza e che con tutte le forze di cui sono capace vi esorti a preparare un lauto banchetto di suffragi per queste care anime. La devozione alle anime del Purgatorio è fra le più raccomandate da D. Bosco e da S. Francesco di Sales – è fra le più fruttuose e consolanti: cerchiamo adunque di sfruttare questa occasione così bella e utile per le anime sante del Purgatorio e per noi.


NOTIZIARIO.

1. - Nessuna nuova dei nostri cari assenti.

2. - Nei giorni 12-13-14-15 a Kurume e zona e a Beppu si tennero cinque concerti ottimamente riusciti di propaganda per sussidiare le opere di beneficenza tenute a Kurume dal nostro D. Bernardi. Agiva la truppa: Dal Fior, Meriggia, Lucchesi e Cimatti.

3. - La domenica 6 a Beppu con intervento di S. E. Mons. Vescovo Ss. Cresime, ed il giorno seguente adunanza generale dei missionari della Prefet. Apost.

4. - Pressoché finiti i lavori di Nobeoka e Miyakonojo. Proseguono, pur lentamente, i lavori dell’aspirantato.

5. - D. Dalkmann raccomanda alle preghiere di tutti due suoi fratelli dispersi fin dal 1944.

6. - Non dimenticate che entro il mese scadono i vecchi biglietti da 100 e da 10 Yen (quelli col francobollo): cambiarli in tempo alla banca.

7. - Preghiere speciali per i nostri che si preparano al Diac. a Tokyo (1 Nov.) e a Miyazaki (3 Nov.) ed anche pel

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3371 / Bernardi Angelo / 1946-10-19 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 19 ottobre 1946

Carissimo D. Angelo,


Giunto in sede sento il bisogno vivissimo di ringraziarti per quanto di bene e materiale e spirituale hai fatto per noi, specie pel povero sottoscritto.

Grazie, caro D. Angelo, e la carità che hai usato ai tuoi confratelli e specie a me, ti sarà ricompensata centuplicata in Paradiso.

Tienti unito a Dio colla regola, coll’esempio e col lavoro. E prega sempre per chi ti ricorda cotidie.


Tuo

D. V. Cimatti

Ossequi alla persona di servizio e assicurazioni di preghiere.



3372 / Antolini Mario / 1946-10-20 /


al chierico Mario Antolini, missionario salesiano in Giappone



+ Miyazaki, 20 ottobre 1946

Carissimo Antolini,

D. Dal Fior parte, quindi stile telegrafico… Grazie della tua (me la danno ora dopo giorni che è in casa).

  1. Deo gratias! Per la bella notizia!

  2. Tuo programma: ottimo. Mantenerlo!

  3. Musica. Se avete parole speciali, ve le musico. Trovate qualche cosa nei due libretti del “Su cantiam” giapponese. Il “Sangatsu tōka”42 [Il 10 marzo] è per a solo. Mandami le parole: volevo già farla anche tipo popolare. Tenterò quanto mi dici (mottetti, Messa, ecc.).

  4. Maestro invia saluti… La vacca lo fa disperare e più i suoi due o tre fringuelli.

Un pugno a Stefano e a Matsuo.

Saluti cari a tutti

Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3373 / Berruti Pietro / 1946-10-29 /


a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani


Miyazaki, 29 ottobre 1946

Rev.mo D. Berruti,


Ricevo e dall’Ispettore degli Stati Uniti e dall’amatissimo Sig. D. Berruti la circolare 8 Settembre relativa alla questua in America. Prendo nota per il futuro. In 20 anni il Giappone, d’intesa coi Superiori ha inviato una volta D. Margiaria – ed ora nel suo ritorno in Italia, consenzienti e aiutanti i Superiori Americani (e ne avevo informati anche i Superiori di Torino) penso abbia cercato di aiutare questuando per il presente e futuro dell’Opera nostra in Giappone. Penso di essere in regola. Le chiare direttive saranno norma per il futuro.

D. Dumeez mi annuncia il suo arrivo a S. Francisco. Deo gratias. Non dimentichi D. Curran e Drohan. A Natale i confr. Del Col, Castiglioni, Moskwa, Pisarski, Dell’Angela saranno ordinati sacerdoti: si fieri potest avvisare la famiglia.

D. Margiaria non so quando arriverà a Torino: ora è in zona di New York.

D. Marega ha già il permesso di ritorno. Per altri ci vogliono soldi, vedremo – sono necessità spirituali che bisogna soddisfare.

Ossequi a tutti; un bacio all’amatissimo R. M. e se vuole a D. Giraudi.

Suo

D. V. Cimatti, sales.





3374 / Visita Casa di Miyazaki43 / 1946-10-… /


Visita canonica all’Opera salesiana di Miyazaki


Ottobre 1946


Da questa ultima visita (del 27 luglio 1941) non fu più possibile la visita. L’ultimo parroco salesiano D. Romani (dopo la presa di possesso dei sacerdoti indigeni P. Shichida, P. Kawaguchi e dell’Amminis. Ap. Mons. Ideguchi) si ritirò al Seminario.

Finalmente col gennaio 1946 la parrocchia fu riaffidata ai missionari salesiani dal nuovo Amminis. Apost. Mons. Fukahori, Vescovo di Fukuoka. Fu nominato Parroco D. E. Gallo e coadiutore suo D. Moriggia. Vi si insediò pure l’Ispettore D. Cimatti fino all’Ottobre 1946 per istradare i due e tener d’occhio le varie ricostruzioni missionarie e salesiane. Il primo lavoro fu quello di riattamento della casa, manomessa dalla polizia militare giapponese – ripulitura e ordine di tutto.

Quanto guasto e quanto spreco di cose… Sebbene non ancora finiti tutti i lavori, si incominciò subito pure il lavoro di ricostruzione spirituale dei cristiani (visita alle famiglie, compilazione status animarum, riviviscenza delle organizzazioni cattoliche, della libreria cattolica, del catechismo ai fanciulli ecc.) con una ben riuscita missione.

L’organizzazione della casa ha portato con sé che il portico del cortile fosse trasformato in salone chiuso (sede attualmente del dispensario S. Giuseppe), che il salone D. Bosco fosse aggiustato in modo che possa servire poi, volendolo, da asilo. I confratelli ben animati in tutto e in pieno lavoro: aiutano anche con l’insegnamento e col ministero delle confessioni i nostri aspiranti. Sono alla loro volta aiutati dai confratelli dell’Aspirantato.

La libreria ripulita e riattata al possibile è diventata anche sala di lettura per i desiderosi…


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3375 / Circolare Salesiani / 1946-11-12 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 12 novembre 1946

Carissimi confratelli,


Sono persuaso che con tutto lo slancio del cuore cerchiamo di suffragare le anime sante del Purgatorio – interessiamole delle nostre necessità materiali e spirituali – suffraghiamole generosa- mente ed otterremo certo grandi grazie.

Cominciamo pure a pensare alla non lontana festa della Mamma nostra Ausiliatrice Immacolata.


Notizie ed avvisi.

l. - Dove è possibile non si dimentichi la tradizionale festa di S. Cecilia.

2. - Il 25 c. m. non si dimentichi la Messa per i genitori defunti dei salesiani.

3. - Pare si possa comunicare con la Manciuria. Provo a riscrivere ai nostri cari confratelli di Dairen e ai soldati.

4. - Riuscitissima la visita di S. E. a Miyazaki e funzione dell’Ordinazione del nostro Dell’Angela.

5. - Il 20 c. m. e 8 dicembre inaugurazione a Nobeoka e Miyakonojo.

6. - Sono destinati alla miss. D. C. Martelli e il coad. Miyahara (in aiuto a D. Roncato e Nakatsu).

7. - Il P. Kawaguchi passa in diocesi di Fukuoka. (Si riassume il solo servizio domenicale a Moji da Nakatsu).

8. - Le Figlie di Maria Aus. hanno aperto la succursale della loro opera in Beppu.

9. - Abbiamo ricordato in precedenza gli onomastici di D. Akimoto, D. Tassinari - uniamovi i prossimi di Martelli e Masiero.

10. - Per disposizione della Delegaz. Apost. le comunicaz. di notizie missionarie alla Fides di Roma vengono assunte dal Comitato Cattolico (= Remmei) di Tokyo.

Non dimenticate il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3376 / Marella Paolo / 1946-11-14 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


Miyazaki, 14 novembre 1946

Eccellenza Reverendissima,

Grazie della sua bontà verso i poveri figli di Don Bosco, manifestata anche nella sua venerata del 30 u. s.

Il 23 c. m. e l’8 dicembre pros. S. E. Mons. Fukahori benedirà e la nuova costruzione (Missione) di Miyakonojo e la nuova chiesa, casa e asilo di Nobeoka; così grazie a Dio in tutta la Prefettura le case bruciate o guaste (Nakatsu, Oita, Miyazaki, parrocchia e Miyakonojo) sono risorte ed i missionari hanno ubi caput et animam reclinare.

Mi rimane la scuola di Miyazaki da completare (già ormai finito l’aspirantato e scolasticato salesiano). Ho qualche debito, non urgente, sul gobbo, ma il Signore mi aiuterà. La preghiera e benedizioni di V. Ec. mi fruttano assai.

Non ho mai nascosto nulla a V. Ec. e perdoni se non le nascondo la non buona impressione del sottoscritto e della famiglia salesiana in Giappone nel vedere lo scritto di S. E. Mons. Taguchi “The Catholic Church in Japan” venutomi per caso tra mano, e finora a me sconosciuto. Ignora che in Giappone da 20 anni lavorano i figli di D. Bosco e le Figlie di Maria Ausiliatrice, che hanno opere riconosciute dal Governo tanto fra le Scuole, che fra le Opere sociali e di beneficenza.

Penso che avrebbe trovato modo, se conoscesse (e ci conosce di certo) di nominare i Salesiani e fra le “Catholic cultural enterprises…” e altrove… Può essere che sia tutto compreso in quel termine “Salesians” per noi uomini e “Sister of St. John” per le donne, che dice niente per noi e per gli altri, e che non fa onore a S. Ecc. perché denota di non conoscere.

Son stato lì lì per scrivere a Mons. Taguchi, ma temevo di non trovare parole moderate per manifestargli, anche a nome della mia famiglia, di cui devo pur difendere anche l’onore… ma ho desistito e scrivo a V. Ec. quanto ho scritto per pura informazione. La stampa è del 1946 e abbastanza aggiornata anche a dati recenti, quindi non sono dati che si ignorano.

Perdoni V. E. quanto ho scritto. Si deve lavorare e si lavora per il Signore, ma siamo anche uomini, e non si può non sentire quanto umanamente è sensibile.44

Grazie, Eccellenza, dei paterni incitamenti. Sì, i Salesiani continueranno poveramente e modestamente a lavorare nei quadri loro assegnati. Don Bosco diceva: “Laetare et bene facere… e lasciar cantar le passere”. E questo povero uomo continua a fare così, finché camperà.

Ed ecco lo scopo della mia: prego V. Ec. di usarmi la carità di inviare a Roma (o Procura o a Torino) l’acclusa domanda.

Abbia la bontà di leggere per vedere se è opportuno: per me ritengo necessaria la medesima. Ebbi risposta del caso inviato in precedenza dalla bontà dell’Ecc. V. Grazie!

Pare che il nostro Amminis. Apostolico sia contento del lavoro dei missionari. Mi pare si interessi di tutto e manifesti le sue direttive. Deo gratias.

Ci benedica davvero tutti e specialmente chi si professa


Ossequientissimo

D. Vincenzo Cimatti, sales.



3377 / Ricaldone Pietro / 1946-11-14 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


Miyazaki, 14 novembre 1946

Rev.mo Sig. D. Ricaldone,


Col 30 Gennaio p. a. si riapre il Noviziato a Tokyo. Era maestro dei Novizi il confratello Sac. D. Tassinari Clodoveo.

Compì il suo triennio fino alla sospensione del Noviziato per la guerra. Attualmente è direttore della nuova opera per la gioventù povera e abbandonata in Tokyo; non so dire, se per la data, può essere convenientemente disimpegnato e sostituito.

Domando ai Superiori nell’eventualità negativa, che mi autorizzino a nominare in sua vece il confr. D. Dalkmann Giovanni attuale Direttore della Scuola professionale D. Bosco di Tokyo e dovendo regolarizzare le nomine dei Direttori in tutte le case, a nominarli, date le difficoltà delle attuali comunicazioni, come da mandato avuto durante la guerra.

Che della grazia:

D. Vincenzo Cimatti, sales.

Ispettore in Giappone




3378 / Circolare Salesiani / 1946-11-14 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 14 novembre 1946

Carissimi missionari,


La domenica passata 10 c. m. S. Ec. l’Amminis. Apost. con piena soddisfazione compì felicemente la visita pastorale, conferì il diaconato al nostro confr. Dell’Angela e amministrò la S. Cresima. Rappresentante della Provincia il Provveditore agli studi. Deo gratias. Riassumo i punti ricordati e nella precedente adunanza a Oita e in quella di Miyazaki.

l. - S. E. nomina i membri del Consiglio anche a consiglieri amministrativi. I missionari D. Tassan e D. Lucchesi a revisori e censori delle pubblicazioni. La nomina dei membri giuridici di cause matrimoniali sarà fatta caso per caso, qualora disgraziatamente ci fosse bisogno, e così per altre cariche.

2. - In relazione all’evangelizzazione, più che estendersi, si lavori in profondità. Sia profondo e non affrettato l’insegnamento del catechismo. Si studi anche bene lo spirito, il carattere, la provenienza, le intenzioni dell’individuo.

Chiare istruzioni sui doveri più gravi (non escluso il matrimonio). Dove non è possibile l’istruzione regolare, si sostituisca con buoni libri o affidando il catecumeno a buoni cristiani.

3. - Si constata deficiente istruzione catechistica sul matrimonio, estrema unzione e confessione (scopo sentimentale: consolazione, sfogo nelle tribolazioni).

4. - Ai catecumeni presentiamo gli insegnamenti religiosi così come sono, non si nascondano le difficoltà e similmente opportune et inopportune anche ai cristiani.

5. - Le nuove leggi sul controllo delle nascite e conseguenze relative daranno certo luogo a nuovi casi. Si studino e se ne parli nelle riunioni mensili.

6. - Amministrato il sacramento non si consegni il relativo documento se non quando il cristiano ne avesse bisogno in caso di trasloco. Si parli ai cristiani anche di questo dovere, ed anche dell’altro di venire in aiuto alle necessità della propria chiesa, dei missionari e delle opere della missione.

7. - Abituare i cristiani a considerare la Missione come centro della loro attività cristiana. Il che esige la presenza del missionario: abbiano modo di sapere l’orario del missionario per eventuali assenze.

8. - Non si faccia per ora l’assicuraz. contro gli incendi.

9. - Non perdere l’occasione per l’acquisto di terreni (non coltivati) per cimitero. Col tempo si può pensare a cappelle e loculi.

10. - Al quesito “mercato nero” dal punto di vista morale se ne può trattare in adunanze. In pratica è commercio et secretum publicum…

11. - Ho ordinato la stampa per i certificati dei cristiani.

12. - Le relazioni che si desiderano inviare alla “Fides” di Roma per ordine della Deleg. Apost. si inviino al Comitato Centr. Cattolico, sezione stampa…

13. - Comparendo sui giornali locali articoli contrari interessanti la religione, se ne invii copia a S. Ecc. che penserà al da farsi. Optime naturalmente istruire in particolare i cristiani e catecumeni che domandassero spiegazione di ciò che hanno letto sul giornale.

14. - La propaganda fatta fuori del Giappone di persona deve essere autorizzata e regolata dai Super. Maggiori (Circ. del Sig. D. Berruti).

15. - È annunciato per il prossimo anno il Capit. Gener. Il nostro Ven. Rettor Maggiore saluta e benedice. I Superiori hanno visitato le Ispettorie: Ital., Fran., Spagnole, Inglesi e Svizzere.

Intensifichiamo preghiere e suffragi per le Ss. anime del Purgatorio affidando loro i nostri interessi materiali e spirituali.

Per il 23 c. m. siete tutti invitati a Nobeoka. Dove è possibile non si dimentichi il 22 c. m. la tradizionale festa di S. Cecilia.

Pregate per il


vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.


3379 / Circolare Salesiani / 1946-11-20 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 20 novembre 1946

Carissimi confratelli,


Da notizie dirette da Nakatsu dal giornale avrete appreso il disastro di cui è stata colpita l’Opera nostra. Tutta la nuova costruzione (non la parte della chiesa e parrocchia) è stata completamente distrutta dall’incendio sviluppatosi nella notte del sabato scorso verso le nove…

Oltre la distruzione di tutto il materiale, di provviste, vestiario e di alimentari, nonostante gli eroici sforzi dei confratelli, rimasero pure vittima dell’incendio tre dei nostri cari ragazzi ricoverati.

Comprendete tutti l’angoscia del momento, le necessità in cui si trovano e confratelli ed allievi, cui si cerca far fronte nelle forme possibili.

Pel momento la casa della missione e il vecchio salone servono di ricovero. Sono in corso pratiche per avere una casa nei pressi di Nakatsu. Morale e salute dei confratelli e dei ragazzi (una sessantina) in ottimo stato.

Che cosa dobbiamo concludere da questa prova assai dolorosa:

l. - Dominus dedit, Dominus abstulit, sit Nomen Domini benedictum. Humiliamini sub potenti manu Dei!

2. - Aiutiamo nelle forme possibili colla preghiera e colla carità questi nostri cari confratelli e ragazzi. Tutto serve. I confratelli della missione sono andati a gara nelle forme possibili alla loro povertà per consolare i divenuti più poveri.

3. - Un pensiero spirituale che serva di preparazione alla festa della Mamma: in questo mondo in un attimo diventa cenere quanto più formava la nostra soddisfazione; ognuno pensi e dica: “Non sarà per le mie incorrispondenze alla grazia del Signore, per le deficienze nostre, per le deficienze dei nostri, che il Signore così ci prova?”.

E preghiamo sempre ad invicem con grande amore.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.




3380 / Circolare Salesiani / 1946-11-26 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 26 novembre 1946

Carissimi,


Non già che voi abbiate bisogno del richiamo, perché conosco il vostro amore per la Vergine Immacolata, ma per un vero bisogno del cuore, richiamiamoci a vicenda la bella festa della Madre nostra. Richiamiamola ecclesiasticamente col rafforzare la nostra fede nel dogma dell’Immacolata; ricordiamola salesianamente come data iniziale dell’opera nostra degli oratori, e come richiamo alla virtù caratteristica del salesiano. E la nostra buona Madre ci faccia tutti davvero suoi e ci ottenga di essere davvero degni figli di D. Bosco, nel senso più completo della parola. Ecco il sincero augurio che formula per me e per ognuno di voi questo povero amico delle anime vostre in questa bella festa.

Siamo ancora senza notizie dei nostri cari assenti.

Riuscitissima, solennissima l’inaugurazione della nuova chiesa dei Ss. Pietro e Paolo a Nobeoka. Si è voluto intitolare l’opera pure al nome di Kayano, nostro grande benefattore: gli ho promesso lo ricorderemo nelle nostre quotidiane preghiere. Il Signore gli dia il dono della fede con la possibilità di farsi maggiore cumulo di meriti per la vita eterna, ed anche lo benedica e prosperi nei suoi interessi materiali, dandogli così la possibilità di aumentare la sua beneficenza.

Erano presenti con S. Ecc. l’Amminis. Apost. le principali autorità cittadine, i Missionari della Provincia e di Oita; prestavano servizio i nostri chierici e aspiranti. La parte musicale affidata alla corale dell’Ospizio. Discorsi ed agape fraterna (150).

La casa e la chiesa sono sprovviste, si può dire, di tutto. Da chi è nella possibilità imploro aiuto: anche qui serve tutto. Già funziona la chiesa, Asilo (70), scuola serale (vario genere 150), oratorio agli inizi, ampio parco. Deo gratias!

Ho assolutamente bisogno di varie grazie che affido a S. Francesco Sav. (3 dic.) e alla Mamma (8 dic.) con l’inaugurazione di Miyakonojo. Aiutatemi colle vostre preghiere su cui faccio sicuro assegnamento per la riuscita. D. Martelli in aiuto a D. Roncato che regge Miyakonojo.

Spero col 30 gennaio si potrà aprire il noviziato: chi ha aspiranti inizi le pratiche.


Vostro

D. V. Cimatti, sales.




3381 / Circolare Salesiani / 1946-11-28 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Miyazaki, 28 novembre 1946

Carissimi (missionari),


La festa di S. Francesco, dell’Immacolata e l’inizio dell’anno ecclesiastico col S. Avvento ci danno opportunissime occasioni di un buon lavorio spirituale nostro e delle nostre cristianità.

Cerchiamo di cogliere ad es. l’opportunità dell’Avvento per formare un piano annuale di soda istruzione religiosa, seguendo la liturgia della Chiesa, e sulla base del Vangelo e Catechismo.

Non insisteremo mai abbastanza sulla pratica della vita cristiana dei nostri e sul ribadire di continuo i punti fondamentali dottrinali della nostra religione. Catechismo per tutti, specialmente per i fanciulli.

Buttiamoci salesianamente dalla parte della gioventù: catechismo, oratorio, lavoro sodo in profondità più che in estensione. È anche questo insistente suggerimento del nostro Amminis. Apost.

La festa della Mamma nostra. Bel richiamo agli inizi della nostra Società, e all’esercizio della virtù che deve essere caratteristica nostra. Auguro a voi e a me che possiamo essere degni figli di D. Bosco nel più ampio e completo senso della parola…

Pregate per il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti.


P.S. Auguri di buon S. Francesco Sav. a Oita. La prossima adunanza di zona a Oita sarà presenziata

da S. Ec. l’Amminis. Apost.




3382 / Demleitner Carlo / 1946-11-29 /


a Don Carlo Demleitner, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 29 novembre 1946

Carissimi D. Carlo e carissimi tutti,


Vi sono sempre vicino col pensiero e colla preghiera, ed afferro a volo le sparse notizie vostre in attesa che possa averne da voi rassicuranti.

Ho pronte varie cose per voi (indumenti) ed anche D. Braggion.

Oh, quanti meriti vi venite facendo! Consacro tutte le preghiere e sacrifici della Missione della novena della Vergine santa per voi e per i nostri.

Preghiamo sempre ad invicem.


D. V. Cimatti, sales.




3383 / Moskwa Michele / 1946-11-29 /


al chierico Michele Moskwa, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 29 novembre 1946

Carissimo Michele,


Dominus vobiscum. Grazie vivissime della tua. Mi ha commosso la notizia della rnamma: se hai possibilità di scrivere ringrazia ed assicura del contraccambio di preghiere, anche per le buone tue sorelle che fanno da vere missionarie.

Hai saputo del disastro di Nakatsu. Tu che amavi tanto quei poveri giovani sei in grado di valutare tutto con più merito. Preghiamo assai, confido che il Signore disporrà tutto meglio di prima.

La festa della mamma ti porti doni speciali che ti preparino al grande atto che si avvicina.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.




3384 / Ricaldone Pietro / 1946-11-… /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


DOMINUS DEDIT, DOMINUS ABSTULIT!45

Novembre 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,

Ricorderà con quanta gioia e con quale spirito di sentita riconoscenza a Dio ed ai benefattori le avevo comunicato la ricostruzione del nostro Orfanotrofio di Nakatsu ed il fiorire dell’opera a vantaggio dei ragazzi della strada.

Debbo ora annunciarle che un terribile incendio avvenuto la sera del 16 c. m. in breve ora ha distrutto completamente tutto il bell’edificio, inaugurato sette mesi fa, tutto il materiale e quel che più doloroso travolgendo nelle fiamme tre dei cari ricoverati. Ignote le cause dell’incendio (forse corto circuito). Il coraggio, la presenza di spirito e la carità dei confratelli hanno fatto miracoli, ma può pensare alle difficoltà di svegliare una sessantina di frugoli, colti nel primo sonno (erano le 9 di sera), e svegliare un fanciullo giapponese (ci vogliono i cannoni… ma neppure a buttarli, avvolti in coperte, dalla finestra, come bisognava fare per alcuni in quel frangente)… e tenerli in calma…

Due fratellini inconsci del pericolo, avendo dimenticato qualche cosa che a loro sembrava indispensabile, sfuggono all’assistenza, e corrono fra le fiamme e vi rimangono vittime. Inverno, freddo… distrutte le poche masserizie, abiti, alimenti… Tutto.

Le autorità, la popolazione, i confratelli delle case della missione, si danno attorno per i primi soccorsi, accorre anche da Tokyo, rappresentante di tutti, il nostro D. Tassinari, che sta anche lui lavorando alacremente per i ragazzi della strada a Tokyo. Vera gara di carità in tutti – vero esercizio pratico delle opere di misericordia… Dar da mangiare… vestire… consolare gli afflitti.

In questa prova dolorosissima ciò che fu di somma consolazione al direttore D. Demleitner e confratelli fu vedere l’amore riconoscente dei piccoli, che proponendosi di collocarli qua e là nelle varie nostre case o presso le Suore, vollero star tutti uniti col loro Direttore.

Si allogarono alla meglio nel vecchio salone della missione, mentre si cercava in sostituzione un luogo adatto. E fortunatamente fu trovato nei pressi di Nakatsu, a Osada Koen, una casa sufficientemente spaziosa, in aperta campagna, con terreno coltivabile. 46

Vi si trasportò tutta la famigliuola, che viene assestandosi. Il posto è assai più confacente all’Opera. Per la cura dei più piccoli si prestano con sacrificio materno le buone suore della carità di Miyazaki, che lavorano anche in cucina e lavanderia. Dovevano iniziare a Nakatsu il loro apostolato di carità. Pochi giorni prima dell’incendio dovevano entrare nella nuova loro casa, pur questa distrutta coll’orfanotrofio.

La Provvidenza, non venne mai meno per soccorrere i suoi poverelli. Il buon P. Bonnet delle M. E. P., nostro buon benefattore e cooperatore, annunciando ai suoi cristiani in gran parte agricoltori il disastro, disse: “Ognuno mi deve portare per i poveri ragazzi una patata e una rapa…”. Ne raccolse un grosso camion. Attualmente anche un bonzo benefico gira con frutto alla questua per i piccoli orfanelli e raccoglie riso, verdura, ecc.

Ormai si sono acclimatati al nuovo ambiente; già il buon confratello coad. Miyahara aiutato dai più grandicelli vien preparando i campi; già si sono iniziate le scuole interne (ci fu di grande aiuto fin dagli inizi un buon cristiano Prof. Omori), già nella cappella e in casa risuonano le note lodi e canzoncine nostre… perfino: “La furmiga la va sulla spiga… Viva D. Bosco nostro papà…”, insegnate con vero amore dall’amico intimo loro D. Broccardo. Già molti dei ricoverati hanno ricevuto il S. Battesimo… Oh, sì! se con rassegnazione cristiana abbiamo cantato il “Dominus abstulit…”, con riconoscente gioia dobbiamo pure intonare il “Dominus denuo dedit…”. E quanto, e quanto…

Chiudiamo il mese con gioconde notizie. Il 25 c.m. inaugurazione della nuova chiesa e casa di Nobeoka, di cui invio relazione a parte. Poi un concerto di beneficenza dato a Fukuoka (città più importante dell’isola) in unione alla Corale del seminario. Accenno la cosa non tanto pel concerto in sé (pur non essendo disprezzabile, data la ben nota valentia del quartetto: D. Martelli, 1° tenore di forza, D. Moriggia, secondo tenore di grazia, D. Lucchesi, aiuto armonium piano, D. Cimatti… turabuchi con voce e strumenti)… ma per la presenza di S. E. Tanaka Kotaro, allora ministro della educazione in Giappone. Era venuto a Saga, suo paese natale per onorare la tomba dei suoi cari, e volle passare la domenica nella vicina Fukuoka (cattolico convinto, assistette in cattedrale alla S. Messa, fece la S. Comunione, edificando tutti col suo devoto contegno. Parlò ai cristiani e agli allievi delle scuole cattoliche, sempre su questo tema fondamentale: “Ricerca della verità sul fondamento di una sentita e profonda umiltà”.

Diede a tutti l’esempio pratico di come si santifica la festa (non volle in quel giorno onoranze civili, né lavori inerenti alla sua carica) dato nel salone dell’università, e vi giunse quando il vecchio barbuto cantava e suonava l’Aria di Figaro nel Barbiere di quel bel tipo di Rossini. S. E. ci conosce, è nostro buon cooperatore, giurista insigne nell’Università Imperiale di Tokyo e Ministro non disdegnò di passare un po’ di tempo in divertimento, e diceva sorridendo: “Oh, i salesiani… Sempre così…”.

Preghi, amatissimo Padre, che davvero i suoi figli del Giappone siano sempre allegri, laboriosi e a tempo opportuno semplici e buoni menestrelli del Signore.

Suo

D. V. Cimatti, sales.


3385 / Marella Paolo / 1946-12-2 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico


Miyazaki, 2 dicembre 1946

Eccellenza Reverendissima,

Penso avrà saputo della distruzione completa dell’Orfanotrofio salesiano di Nakatsu: purtroppo si hanno a lamentare tre vittime tra i fanciulli ricoverati.

Vorrei far sapere la cosa ai Superiori, o nella forma dell’annessa, o in qualche altro modo migliore che V. Ec. credesse.

Se è possibile sarebbe per noi carità fiorita.

Imploro benedizione speciale nel giorno dell’Immacolata, ricordo dell’inizio dell’Opera salesiana.

Con profondo ossequio


obbligatissimo

D. Vincenzo Cimatti, sales.




3386 / Ricaldone Pietro / 1946-12-2 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


Miyazaki, 2 dicembre 1946

Rev.mo Sig. D. Ricaldone,


Dominus dedit, Dominus abstulit – Sit nomen Domini benedictum! Il nostro bell’Orfanotrofio di Nakatsu, inaugurato nel Marzo di quest’anno, è stato completamente distrutto da un incendio; e quel che è più doloroso, tre degli orfanelli ricoverati (una settantina) sono rimasti vittima. È rimasta intatta la casa parrocchiale, la chiesa e parte della vecchia abitazione.

Gara di carità fra i confratelli delle case per venire in aiuto ai più miseri di loro – coraggio indomito e spirito di sacrificio degno di ogni encomio nei confratelli di Nakatsu e nei giovani per fronteggiare la situazione – aiuti dalle autorità per mezzo delle quali si è potuto avere una nuova ampia casa con annesso terreno fuori città. Deo gratias!

Per l’Immacolata, coll’inaugurazione della rinnovata casa di Miyakonojo si pone fine alle ricostruzioni di quanto la guerra e i tifoni avevano distrutto in missione (è ancora in corso, ma già abitabile, l’Aspirantato).

I confratelli bene. A Natale il Signore ci consola con cinque nuovi sacerdoti.

Ci benedica tutti e in modo speciale il


suo aff.mo come figlio

D. V. Cimatti.




3387 / Tassinari Clodoveo / 1946-12-2 /


a Don Clodoveo Tassinari, missionario salesiano in Giappone


Miyazaki, 2 dicembre 1946

Carissimo D. Tassinari,


Torno da Takanabe dopo due concerti di ieri ottimamente riusciti (non so dire dell’esito materiale) e trovo la tua carissima.

Grazie della tua carità. Speravamo di vederti nella bassa. Ero già stato a Nakatsu per vedere di smistare i ragazzi (e avevo pensato di inviarne anche a te una porzione): ma tutto considerato D. Carlo e confratelli preferirono restare in posto. Ora sono in una casa ceduta dalla città o prefettura, che speriamo che passi in proprietà dell’opera (vi è anche terreno). È a Osada Koen, vi si accede col trenino che va a Yabakei. Deo gratias!

Speriamo che anche là vi giungano le Suore della Carità, che sono anche in trattative per Beppu (ospizio per vecchi).

Grazie di cuore di quanto hai fatto. Per il resto di cui mi parli, preghiamo di cuore, affinchè le pratiche che hai in corso giungano in porto secondo la volontà di Dio.

Quanto ai due cari confratelli, già da tempo avevo domandato il vostro parere. Per il coad. se non ci fosse speranza per la partenza (di cui mi parla D. Romani) già mi aveva scritto che sarebbe disposto a venire in missione dove forse potrebbe lavorare secondo il suo mestiere.

Per D. Caldiroli può far bene in tanti posti. Vedete in Domino. Mons. Urakawa mi scrive da Sendai, pregandomi che i Salesiani accettino un’opera analoga a quella di Tokyo (la Prefet. dà casa e la diocesi i mezzi): gli ho risposto che in un prossimo avvenire andrei a vedere. Desidererei che tu, ormai pratico in materia, mi accompagnassi. Se riesco a liberarmi dagli impegni, dopo l’Immacolata…

Mi scrive il bravo A., disposto, dice, a star in Giappone in qualsiasi condizione e posizione. Il consiglio che gli ho dato del ritorno, è come ultima speranza, che il cambiamento di clima e materiale e spirituale gli faccia del bene benché troppo inveterato il male, penso, salvo grazia specialissima, non sia possibile la guarigione nello stato attuale. Non so che tu ne pensi, in caso di possibilità direi che il meglio è che parta. Dopo quanto lui e noi si è fatto, mi pare che la volontà di Dio per lui è quella della partenza. Non riesco ad accordare D. Cecchetti e l’altro: hanno ragione e torto tutti e due. Oh, che la Mamma ci aiuti. Saluta omnes e prega per me. Ti abbraccio e benedico.


Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3388 / Antolini Mario / 1946-12-2 /


al chierico Mario Antolini, missionario salesiano in Giappone


+ Miyazaki, 2 dicembre 1946

Carissimo Mario,

Ricevo il letterone del mio più che carissimo Mario. Oh sì! Non dubito dirti che occupi uno dei primi posti nel mio povero cuore come tu pensi. Bilancio discreto, non alla pari, ma via, da non disperarsi.

Per il tuo problema penso che dopo quanto tu e i tuoi superiori hanno fatto a tutt’oggi, sia volontà di Dio che seguiamo la via proposta. Ho ancora speranza che il clima spirituale e materiale in cui verresti a trovarti abbia a portare nuovi frutti ed energie alla tua volontà. Se poi non potrai partire, per ora, direi, continua ad aiutare D. Tassinari ed il Signore penserà Lui al bene tuo e nostro. Niente ti turbi. La festa della Mamma ti aiuti a darti nuove spinte e così pure la preparazione alle feste di Natale.

Non so con precisione quando potrò venire a tokyo e se potrò arrivare in tempo a consegnarti quanto domandi. Naturalmente quanto scrivo è subordinato a quanto stabiliranno o consiglieranno di fare i Superiori, cui tu naturalmente dovrai manifestare filialmente le cose tue. Dunque calmo anche in questo. Per la banda qui in seminario ce n’è un mondo di roba buona – e vedi d’accordo con Don Braggion di farla avere alla prima occasione.

Per il Pater quid dicam? Non ho copia di quanto ho scritto e quindi non so dire. Scrivete voi quanto desiderate e cercherò di fare. Dal punto di vista dello stile giapponese quello stampato mi pare vada bene anche come duetto, all’unissono come l’Agnus Dei di Verdi, tanto più che ho l’impressione (se ricordo) che sia a principio di atto, senza mozione di affetti, come preghiera, ordinaria di famiglia… Mah! Come dico, suggeritemi, tenterò di fare. Se poi si deve dire in italiano, ditemi le parole e farò.

Dunque inteso? Prega per me che ti abbraccio e benedico. In caso di urgenza prega D. Tass. se ti occorrono altre lettere.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.



  1. D. Caldiroli mi scrive del personale suo e di lui. Per ora anche così va bene (Ferrari e Matsumoto da te, Nakagaki alla scuola e lui a Mikawajima). Vediamo se c’è necessità in qualche altro posto.

  2. Nakatsu attende nuova casa e terreno a Osada Koen. Deo gratias.


3389 / Circolare Consiglieri ispettoriali / 1946-12-4 /


ai Consiglieri del Consiglio dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 4 dicembre 1946

Carissimi Consiglieri,47

Mi propongo di essere a Tokyo, se non sorgono ostacoli verso la metà del mese. Come programma delle nostre riunioni:

l) Ammissioni dei richiedenti agli ordini e al Noviziato.

2) Regolarizzazione del personale delle case.

3) Relazione dell’Ispettore sulle case.

4) Richiesta del Vescovo di Sendai per nuova fondazione per orfani.

Prego pensare in genere su questi problemi. L’inizio del noviziato, la richiesta del servizio religioso da parte delle Figlie di Maria Aus. a Beppu e a Tokyo, la richiesta della nuova opera ci obbligano alla revisione del personale.

Per alcuni anche per compiuto sessennio, o per regolarizzare la posizione canonica è necessario il maneggio del personale.

Preghiamo ad invicem.

Vostro

D. V. Cimatti, sales.






3390 / Tassinari Clodoveo / 1946-12-4 /


a Don Clodoveo Tassinari, missionario salesiano in Giappone


(4 dicembre 1946)48


Ricevo ora la lettera di P. Lamarra e prima ricevetti quella di Sua Eccellenza.

Non sapendo con precisione quando arriverò a Tokyo chiederei il favore – se tu, dopo l’Immacolata avessi tre o due giorni in cui potresti volare a Sendai dal Vescovo – e magari a Hirosaki, vedere, parlare e riferire… sarebbe l’ideale.

I nostri desiderata li conosci: libertà d’azione e in casa nostra.

Penso che se potessi andare subito si fa più in fretta, e tu già pratico in materia…

Se tutto fosse pronto si potrebbe forse già andare per la fine del mese. Al padre anche ho scritto che verso la metà del mese si andrà…

Per i vetri anche qui non si sa dove sbattere la testa… quindi non saprei come suggerire.




3391 / Marella Paolo / 1946-12-9 /


a S.E. Mons. Paolo Marella, Delegato Apostolico

Miyazaki, 9 dicembre 1946


Eccellenza,


Ricevo la Venerata lettera di V. Ec. del 6 c. m. e a nome anche dei confratelli e giovani di Nakatsu ringrazio dal più profondo del cuore per la generosa carità di V. E. Il Signore centuplichi per V. E. e materialmente e con accrescere il merito per il Paradiso.

Nel dolore umano dell’avvenimento ciò che ha colpito tutti è stato lo spirito di sacrificio di quei poveri confratelli e l’attaccamento affettuoso dei giovani ai loro superiori. Hanno avuto felice esito le pratiche presso le autorità e si sono ottenute fuori di Nakatsu due case e terreno annesso: una per i ragazzi e una per le suore della Carità di Miyazaki (che dovevano entrare a Nakatsu per i lavori di cucina e di lavanderia) e che così più al largo potranno assumersi la cura di piccini abbandonati.

Se a pratiche finite si potranno avere le rispettive proprietà, per lo sviluppo dell’opera sarà ancor meglio perché in campagna e col terreno si può iniziare una piccola colonia agricola che faciliterà assai l’alimentazione dei ricoverati. Pare pure che si otterrà un buon compenso dalla Società di Assicurazione incendi. Tutto il male non viene per nuocere, ed il Signore ha davvero eleganti maniere per venire in aiuto.

Ho in apposita circolare e a voce da tempo consigliato e ordinato ai salesiani di servirsi di Fides pel tramite di P. Fukahori ed insisterò per l’esecuzione.

V. Ec. si degna di parlarmi del lavoro che inchioda… se fossi capace di aiutarla ed alleviarla! Grazie degli auguri e delle preghiere.

Prossimamente spero di persona presentare all’Ec. V. i nostri auguri e poter parlare di tante cose.

Col più profondo ossequio.


Riconoscente

D. V. Cimatti, sales. 49



3392 / Circolare Salesiani / 1946-12-9 /



ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Miyazaki, 9 dicembre 1946

Carissimi confratelli,


Colla festa dell’Immacolata, solennizzata a Miyakonojo l’inaugurazione della risorta Missione, si chiude la serie delle ricostruzioni in Missione.

Al solo pensare ed al vedere quanto si è potuto compiere in un anno, non posso non invitarvi ad elevare con me un atto intensissimo di ringraziamento al Signore, ai vari benefattori (specie ai comandi locali americani, al Sig. Kayano di Nobeoka, Kaneko di Miyakonojo) e all’intensissimo lavoro dei confratelli, degni di vera ammirazione.

Oh, il Signore centuplichi i suoi benefizi su ognuno di loro e conti a gran merito per l’eternità la loro beneficenza e il loro lavoro.

Ed ora occorre continuare attivamente la ricostruzione spirituale nostra e le anime a noi affidate.

La bella occasione delle feste natalizie, mentre mi dà modo di presentarvi fin d’ora gli annuali fraterni auguri di Natale e Capodanno è per noi tutti un bel richiamo al lavoro spirituale attivissimo di cui ci è guida la Chiesa in questo periodo Natalizio: approfittiamone per noi e per i nostri.


NOTIZIE: il prossimo 21 a Tokyo l’ordinazione sacerdotale dei nostri Castiglioni, Del Col, Dell’Angela, Moskwa, Pisarski da S. Ecc. Mons. Doi. Domando preghiere abbondanti.

Saluti da D. Margiaria attualmente a Newton. Purtroppo nulla ancora dei nostri assenti.

Ricorderemo gli onomastici di D. Manhard, Iwashita (21), D. Dell’Angela, Bealessio, Romelli (26), D. Tanguy (27).

Per sbrigare varie faccende, se a Dio piacerà, spero di essere a Tokyo nella seconda quindicina del mese.

Grazie a Dio, ben riuscite ovunque le feste dell’Immacolata. S. E. l’Amm. Apost. benedisse solennemente la nuova residenza e chiesa dedicata a S. Francesco di Sales a Miyakonojo, con l’intervento di autorità, cristiani e con concerto accademico della scuola femminile. Oggi Cresime a Tano. Deo gratias di tutto.

Preghiamo ad invicem.

D. V. Cimatti, sales.



3393 / Bernardi Angelo / 1946-12-15 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone


Tokyo, 15 dicembre 1946

Carissimo D. Angelo,


Quanto mi accennavi come dubbio o udito dire è purtroppo dolorosa realtà. A nome di tutti i confratelli l’assicurazione di abbondanti suffragi per l’anima bella che ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare nelle sue virtù. Fiat voluntas Dei. Hai fede più che forte per offrire al Signore questo sacrificio, che il Signore che ha richiesto anche a vari altri confratelli missionari.

Pensando a tua mamma, penso anche alla mia, e credo che in Paradiso le nostre care vecchiette non ci dimenticheranno certo.

Coraggio dunque, mio buon D. Angelo, e avanti nel tuo lavoro che sarà convalidato dalle preghiere anche della tua mamma.

Parlando ultimamente con S. Ec. mi disse che deve già essere a Shanghai il missionario francese parroco di Kurume – e penso che giunto in Giappone ritornerà in sede; e in pratica sarai libero. Quando? Non so, ad ogni modo pensa anche a questa possibilità et quae sunt congregationis et quae missionis per non avere questioni poi. Uniti in spirito e di cuore ti abbraccio e benedico.

Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3394 / Castiglioni Alberto / 1946-12-21 /


a Don Alberto Castiglioni, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 21 dicembre 1946

(A ricordo dell’ordinazione sacerdotale)

.

Don Castiglioni50

l. - Deus laetificat juventutem tuam. Gratias age!

2. - Deus est totus tuus. Sollicitus sis ut obtineas necessaria ad salutem pro te et tuis.

3. - Age in omnibus ut alter Christus.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.





3395 / Dell’Angela Stefano / 1946-12-21 /


a Don Stefano Dell’Angela, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 21 dicembre 1946

Ricordo per la Prima Messa


D. Dell’Angela

l. - Sicut cervus desiderat ad fontes aquarum…

2. - Niente ti turbi sive in spiritualibus sive in materialibus.

3. - In angustiis respice stellam.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.


3396 / Circolare Salesiani / 1946-12-22 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Tokyo, 22 dicembre 1946

Carissimi,

Tra la gioia dell’avvenuta ordinazione dei nostri nuovi sacerdoti giunge da Shanghai il doloroso annuncio della morte di tre carissimi confratelli rimasti uccisi: D. Dupont ad Hanoi; D. Lareno e Don Munda in Cina. Non ho altri particolari.

Così l’ultima lettera spedita a Dairen non fu recapitata. Preghiamo.

Buon Natale e buon anno.


Vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.




3397 / Perego Giovanni Battista / 1946-12-23 /


a Don Giovanni Battista Perego, missionario salesiano in Giappone



+ 23 dicembre [1946 ca]

D. Perego,


Gaude in Domino semper. Deo gratias. Gioisco con te, caro Giovanni. Non dimenticare. Fuit homo missus a Deo… Sei anche Battista. Dunque sia tua cura dispensare la grazia in tutte le forme che hai a disposizione: non esimerti mai, e colla parola e coll’amministrazione dei sacramenti… anche se ti sembra di non riuscire o se trovi difficoltà. Gesù e la Mamma ti amano assai: contraccambia.


        Tuo D. V. Cimatti, sales.




3398 / Bernardi Angelo / 1946-12-25 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone


Tokyo, 25 dicembre 1946

Carissimo D. Angelo,


La tua lettera del 14 mi perviene oggi e non mi è possibile inviarti gli aiuti per Natale. Ho ricevuto pure per telegramma.

Se non succedono intoppi conto di partire il 28 corrente mese da Tokyo e giungere a Fukuoka e quindi da te.

Per la mamma si è pregato da tutti. Fiat voluntas Dei.

Qui tutti bene e ben riuscite le varie manifestazioni.

Deo gratias!

Tuo sempre in tutto

D. V. Cimatti, sales.

Buon Natale – buon anno.



3399 / Circolare Salesiani / 1946-12-31 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio


Tokyo, 31 dicembre 1946

Carissimi confratelli,


Buona fine e miglior principio d’anno, che vi auguro pieno delle più elette benedizioni del Signore su voi e su tutte le vostre opere: anno pieno di meriti acquistati nell’esercizio sempre più perfetto del vostro dovere per la gloria di Dio e per la salute delle anime.

Non essendo giunta la STRENNA del nostro Ven.mo Rettor Maggiore vi propongo la seguente: SEMPRE PIÙ E SEMPRE MEGLIO NELLA NOSTRA SANTIFICAZIONE.

Notizie sommarie che ho potuto conoscere alla capitale da varie fonti: la morte in Cina per malattia di Mons. Canazei; in Perù di tre confratelli caduti in un formicaio; delle madri dei nostri cari confratelli D. Bernardi e D. Caldiroli, di parenti di nostri confratelli ammalati: per tutti domando preghiere fraterne e generose.

Il Sig. D. Giraudi accompagnò il Sig. D. Ricaldone a Roma. Poterono vedere il S. Padre in Castel Gandolfo dove lo trovarono molto stanco causa esaurimento e molto afflitto per la politica in generale.

Giunse pure la notizia della morte di Mons. Rubino, D. Panassero, D. Simonetti e D. Brunelli.

E giunse pure notizia di un miracolo strepitoso di prima classe ottenuto per intercessione del caro e venerato D. Rinaldi. (Porterò la relazione al ritorno).

In occasione delle feste natalizie i confratelli di Tokyo si prestarono in varie forme e specialmente col canto alle varie manifestazioni grandiose in aiuto dei cappellani militari americani e in concerti, con pieno successo.

E finalmente il nostro Ven. Rettor Maggiore convoca per il 24 agosto 1947 il XV Cap. Gener. che avrà luogo a Valsalice: regolatore è il Rev.mo D. Ziggiotti…

Siamo soliti consacrare il mese di Gennaio a S. Francesco di Sales e D. Bosco. Cerchiamo di vivere più intensamente la nostra vocazione religiosa conforme allo spirito del nostro S. Patrono e del nostro Fondatore.

Non dimenticate mai il

vostro aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3400 / Bernardi Angelo / 1946-12-31 /


a Don Angelo Bernardi, missionario salesiano in Giappone


Tokyo, 31 dicembre 1946

Carissimo D. Angelo,

Il forzato ritardo a Tokyo e la diminuzione dei treni con forzato prolungamento del viaggio mi obbliga a disdire la mia venuta presso di te.

Abbi pazienza. Verso la fine di gennaio dovrò tornare, se sono vivo, a Tokyo, e potrò fare il giro dalla tua parte.

Spero per l’Epifania di essere in sede.

Prega per il

tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.



3401 /Begliatti Letizia F. M. A. / 1946-12-31 /


a Suor Letizia Begliatti, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Giappone


Tokyo, 31 dicembre 1946


Rev.ma Madre,


Buon anno! Grazie delle gentilezze e materne cure usate ai nuovi preti e al sottoscritto. Dio ricompensi di tutto.

Per il problema del servizio religioso,51 come accennai, non trovo altro per il momento che le proposte di cui parlammo:

1. - Problema minimo. Mikawajima o altra casa provveda secondo le possibilità – aiutare il sacerdote per il viaggio, colazione e disturbo.

2. - Problema medio - possibilità di un cappellano stabile – locale disimpegnato per Lui – nutrimento (come praticano ad es. suore di altri istituti religiosi).

3. - Problema massimo - qualora fosse risolta la questione della proprietà, chiesa pubblica col conveniente servizio di salesiani, ecc.

Finché resta D. Frantzen spero resista per poter prestare pressoché regolare servizio. Certo che se potesse fermarsi anche di sera, e se fosse possibile combinare per i pasti, sarebbe per Lui più facile compiere il suo lavoro.

Per ora non saprei suggerire altro. Se trovaste possibilità o facilità di altri servizi (clero indigeno) yoroshiku gozaimasu (= fate pure).

Se non avete ricevuto da altre vie propongo come strenna per il 1947:


A RAFFORZARE LA MIA FEDE E PER UN PIÙ PROFICUO APOSTOLATO, VOGLIO STUDIARE CON DILIGENZA LA RELIGIONE E PRATICARE QUANTO STUDIO”.


Preghi sempre per chi vi benedice nel Signore.

D. V. Cimatti



3402 / Ricaldone Pietro / 1946-12-… /


a don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani


LE ULTIME RICOSTRUZIONI52


Dicembre 1946

Rev.mo ed amat.mo Sig. D. Ricaldone,


II programma di ricostruzione materiale in missione, grazie a Dio, va effettuandosi ordinatamente; e con questa povera relazione le annuncio con gioia l’inaugurazione della nuova Opera salesiana a Nobeoka (prov. di Miyazaki) e quella della chiesa e casa della missione di Miyakonojo, distrutta dalle bombe incendiarie.

NOBEOKA è la città più industriale-operaia della provincia di Miyazaki, nota in tutto il Giappone per le sue produzioni in concimi chimici e pel famoso rayon. In posizione magnifica, alla foce di fiumi, in riva al mare, è destinata ad un avvenire splendido e per popolazione operaia e per produzione. Luogo adatto dunque per apostolato, ed anche per apostolato salesiano: già una decina di anni fa il nostro D. Lucioni cominciò, in casa di fitto, a dissodare il duro terreno. Con grande sacrificio si riuscì poco prima della dichiarazione di guerra, di acquistare un bel terreno ed anche una casa, che vi si poteva trasportare. La polizia non permise al missionario straniero né la entrata in città per il lavoro di apostolato, né la nuova costruzione. La guerra arrestò tutto – anche la casa di fitto fu bruciata nelle incursioni aeree, che distrussero gran parte della città. Dopo l’agosto del 1945 parve opportuno ripigliare il lavoro a Nobeoka. Ordinai al nostro bravo D. Antolin, già pratico della zona, di iniziare il lavoro. “Aggiustati… non posso aiutarti con mezzi… Va’ nel nome di Dio e cerca un buon posto per D. Bosco…”. Obbediente e animato da viva fede, il missionario va… gira e, come per domandare informazione, entra in casa di un tal Kayano, noto industriale della città. Non posso dilungarmi nel constatare le eleganti disposizioni della Provvidenza quando vuole le cose.

Conclusione: il Sig. Kayano non è ancora cristiano, ma è animato da cuore caritatevole per fare il bene – ogni anno destina parte del suo guadagno in opere di beneficenza. “Se il Signore – dice – mi ha messo in condizione di ricevere dei grandi benefici da Lui, perché non devo parteciparli agli altri, dopo aver provveduto alla famiglia?”. “Io voglio aiutare l’opera di cui mi parla, una bella chiesa ed opere sociali per il bene della gioventù, ecco un primo fondo iniziale – ho falegnami e cemento – la mia fabbrica precedente è bruciata – metto quel terreno a disposizione (circa 4.000 mq.) – incominciamo – studierò anche la religione – ho fatto mettere una bella croce commemorativa nel cimitero per un americano ferito in un’incursione – la mia casa fino a costruzione finita è a sua disposizione”.

Pensi la meraviglia, la gioia del missionario… Da quel giorno ospite per mesi del Sig. Kayano, che nei momenti liberi ascolta volentieri e fa ascoltare dai suoi dipendenti i discorsi del missionario – partecipa alla Messa domenicale e prega.

Uomo di poche parole – sbrigativo nel suo lavoro – impedito da sei anni nei movimenti delle gambe, tiene mirabilmente d’occhio l’azienda (generi alimentari, verdure, pane vegetale, sale, ecc.) e confessa: “Cosa che sa del meraviglioso! Più concorro per aiutare l’opera che ho tra mano, e più il Signore mi benedice”. La città concorse con parte del legname; altre cose necessarie si trovarono anche con l’aiuto delle autorità americane e di altri benefattori e per l’attività del missionario.

La cronaca dell’inaugurazione nota al 23 novembre: “Benedizione della Chiesa dedicata ai Ss. Apostoli Pietro e Paolo (omaggio salesiano al Papa) e dei locali – casa ed asilo – oratorio per mano di S. E. Mons. Fukahori, Vescovo di Fukuoka, Amministratore Apost. di Miyazaki. Messa solenne pontificale. Servizio del Seminario salesiano di Miyazaki. Corale dell’Ospizio, suore Carità di Miyazaki. Discorso inaugurale del Sig. Kayano e delle autorità cittadine e religiose, gruppo fotografico. Agape offerta dal Sig. Kayano e dalla famiglia salesiana. L’opera è detta: “Giardino educativo Kayano-salesiano” a ricordare la munifica carità del benefattore. Comprende per ora la chiesa, la casa del missionario con sale per adunanze, Asilo d’infanzia, scuola serale (a sezioni), oratorio. Parco magnifico che a impianto completo sarà uno dei più belli e attrattivi della città. E Deo gratias. E grazie pure al lavoro incessante, instancabile, coraggioso del nostro D. Antolin.

Analogo ringraziamento è dovuto al Signore ed al nostro D. Roncato, docile, paziente e laborioso strumento nelle mani di Dio per la ricostruzione della residenza missionaria di Miyakonojo. Per altre vie e modalità il Signore ha guidato i suoi ministri, e qui sorge anche la bella figura di un buon cristiano, autentico cooperatore salesiano, il Sig. Kaneko. Ricerche attive personali, domande alle autorità americane e locali sembravano non riuscire alla conclusione, quando impensatamente fu permesso trasportare la cappella dei soldati americani, che lasciavano i quartieri situati fuori della città. Il Sig. Kaneko presta generosamente i capitali necessari – si compie il trasporto – la spaziosa cappella, ricostruita ex novo, dà luogo ad una devota chiesetta (sufficiente per ora al numero dei cristiani) ed ad alcune camere per l’abitazione del missionario. Si spera presto avere un saloncino per le riunioni dei ragazzi oratoriani. E l’otto dicembre, festa tutta nostra, S. E. l’Ammin. Apost. procedette alla benedizione della Chiesa e dei locali. La festa improntata a familiarità salesiana si concluse con un concerto-accademia alla scuola superiore femminile, prima pubblica manifestazione dopo l’esodo forzato del missionario durante la guerra.

Oh, impetri, amatissimo Padre, per questi due nostri insigni benefattori le grazie più belle per loro, per le loro famiglie, la prosperità anche materiale nei loro affari. Dica per loro, perché lo desiderano, una parolina alla Mamma A. e a D. Bosco ed anche per i miei cari campioni D. Antolin, D. Roncato, ma non escluda per carità il più bisognoso.

Suo

D. V. Cimatti, sales.




3403 / Liviabella Leone / 1946-…-… /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Manciuria53


[1946 ca.]

Carissimo D. Leone,


Ti riconfermo la ricevuta delle Ss. Messe e la relativa sollecita celebrazione.

Giorni fa ci è sembrato di ricevere una telefonata da voi, ma non si riuscì ad avere comunicazione. Fiat voluntas Dei. Per norma in casi urgenti… date le difficoltà di comunicazione

  1. prega

  2. consigliati

  3. agisci nel Signore.

Hai la nostra approvazione. Coraggio e avanti nel Signore.

Ossequi al P. ospite. Ti abbraccio e benedico.

Tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.





1 Minuta inviata al Nuovo Amministratore Apost. Mons. Fukahori, Vescovo di Fukuoka. Vicino al giapponese si è messa la traduzione italiana. Le ultime righe in giapponese sono state sostituite con l’italiano.

2 Dopo il ritorno della comunità sfollata a Nojiri, vi rimase con un coadiutore ed alcuni aspiranti D. Manganelli per custodire la casa, ecc. durante l’inverno. D. Caldiroli, mandato a sostituirlo, era appena stato ordinato il 22/12/1945.

3 Era vescovo di Osaka, dove si sperava di poter fondare una casa.

4 P. Jupillat era un missionario delle M. E. P. che pure aiutava nel Seminario di Osaka. Monsignore era Mons. Taguchi, poi Cardinale, Arciv. di Osaka.

5 R.M.2062: manosc..

6 Dr. M. Marega: raccolta Archivi di antichi scritti di Oita. Vol. 2° 1944. Don Bosco-sha.

7 Cfr. Bollettino Salesiano del Marzo, Aprile, Giugno 1946.

8 Invece di Febbraio viene messo Marzo: è evidentemente un errore.

9 Ancora per parecchio tempo dopo di essere stato esonerato dalla Prefett. Ap. di Miyazaki, continuò ad abitarvi in casa privata.

10 Durante tutto il 1946 l’abitazione di Don Cimatti fu a Miyazaki, ma era spesso in movimento e con viaggi a Tokyo e altrove. Si diceva che abitava in treno.

11 A cominciare da questa, tutte le circolari scritte durante l’anno sono scritte a mano. Non poteva portare con se la macchina da scrivere.

12 Abbiamo notato come lo scintoismo durante e prima della guerra veniva considerato non come una religione, ma come una cerimonia civile da osservare da tutti i cittadini, per cui la Chiesa permise ai fedeli di partecipare alle manifestazioni nei templi. D’ora in poi, col principio della distinzione tra religione e stato, viene considerata come una religione. Anche i Vescovi cambiarono atteggiamento.

13 Ricaldone, R. M. 2055. Di tutte le relazioni che seguono il manoscritto originale è conservato a Roma presso l’Archivio della Congregazione. Al momento non si è in grado di sapere se qualche cosa è stato pubblicato. Queste osservazioni valgono per tutti gli articoli che seguono.

14 Si tratta dell’Opera Sociale “Don Bosco Gakuen” ancora esistente.

15 Lo scritto riportato è una MINUTA scritta per di più in lingua non propria: le varie correzioni qua e là rendono l’interpretazione cosa assai ardua. Non è difficile comprendere il pensiero, fino ad un certo punto familiare. Don Cimatti la scrisse per il nuovo Amministratore Apost. che non era pratico della Prefettura di Miyazaki-Oita, e non poteva domandarla al suo predecessore uscente.

16 R. M. 2054: manosc.

17 Don Cimatti pensava che la Prefettura Apostolica fosse ancora affidata alla Società Salesiana. Fa però meraviglia il fatto che presenti nientemeno che come Pref. Apost. D. Martino Akimoto: non aveva altri giapponesi. D’altra parte si deve tener presente la personalità dell’Ammin. Apost. Mons. Fukahori: era un sant’uomo: ma non un uomo di governo. Le sue decisioni bisognava aspettarle… Non venivano mai.

18 Sono i bambini delle scuole elementari dell’opera delle suore. Traduzione dal giapponese che riportiamo qui sotto.

19. Don Cimatti, pur risiedendo nella parocchia fino a settembre, divenne Preside della nuova scuola fino al 1949. Scrisse nel Diario: “Inizio del Ginnasio. Gli allievi e parenti tutti presenti...A parte l’edeificio che non c’è, mi pare si cominci bene nel nome di Dio “ La Scuola “Hyuga Gakuin” di Miyazaki fu inaugurata il 5 aprile, col nuovo anno scolastico, dove c’era il Piccolo Seminario.

20 Don Margiaria aveva avuto il permesso di partire per l’Italia Via America dopo tanti anni.

21 Si tratta dell’operetta in lingua giapponese “Le campane di Natale – Beniamin” numero 11 del catalogo, su parole di Don Moskwa.

22 Ricaldone, R. M. 2056. La prima lettera dai Superiori giunse 8 mesi dopo la fine della guerra.

23 Questa e altre lettere di quest’anno non si sa come abbia fatto a recapitarle, dato che la posta non funzionava ancora.

24 Da copia esistente presso l’Archivio Ispett. Figlie M. A.

25 Ricaldone, R. M. 2057

26 Si tratta dell’opera che poi divenne l’orfanotrofio “Salesio gakuen” iniziato da Don Tassinari.

27 La gioia, ecc. è certamente causata dal fatto che le Figlie di Maria hanno trovato la nuova sede per la loro casa di Tokyo ad Akabane, dove hanno la sede principale ancora adesso.

28 Don Tassinari aveva cominciato il lavoro per i ragazzi della strada a Tokyo. All’inizio era in zona Narimasu, poi l’opera fu trasportata a Kokubunji.

29 La prima lettera dall’inizio della guerra.

30 Ricaldone, R. M. 2059. Il Salesianetto era Don Martelli Corrado che si trovava a Yamanaka.

31 Ricaldone, R. M. 2058

32 Questa nota non fece parte della relazione. Come il Rev.mo Ammin. Apost. S. E. Mons. Fukahori abbia usufruito di questa relazione, non saprei dire.

33 Ricaldone, R. M. 2060

34 Insieme a questa lettera non è stata conservata la copia di quella a cui si allude.

35 Ricaldone, R. M. 2061.

36 Si tratta dell’orfanotrofio cominciato da Don Tassinari a Narimasu (Tokyo) e poi trasportato a Kokubunji.

37 Nel medesimo giorno inviò la circolare ai missionari: si omette quanto è già stato detto in essa.

38 Sembra che a questo punto siano diventate possibili le comunicazioni dirette con l’Italia. Finora qualche notizia era pervenuta attraverso amici americani o per mezzo della Nunziatura Apostolica. Dopo la guerra parecchie delle lettere pervenute dai superiori sono state conservate.

39 Indirizzata a Sr. Germana, Superiore della Congregazione di cui faceva parte la Sorella Santina ora Beata Suor Raffaella Cimatti, di cui aveva comunicato la morte, avvenuta nell’anno precedente.

40 Come per il fratello Luigi, anche per la sorella la notizia della morte era arrivata in ritardo. Questa volta era passato più di un anno. Erano ancora impossibili le comunicazioni.

41 Don Cimatti che finora aveva la sede in parocchia, da questo giorno si spostò alla scuola di cui era Preside.

42 Composto su parole di Don Del Col, ricorda il bombardamento di Tokyo, in cui un orfanello perdette la mamma. Esiste l’edizione in italiano numero 390 del catalogo e l’edizione in giapponese.

43 Dalla cronaca della casa. Manca la data e anche la firma, ma è scritta a mano da Mons. Cimatti. Più che osservazioni sono constatazioni di fatto della casa.

44 Mons. Cimatti dava la regola che quando c’era qualche cosa da dire lo si facesse agli interessati, e non parlare a coloro che non potevano far nulla. È quanto ha fatto sempre lui. Nel caso pratico si tenga presente che aveva messo a disposizione di Mons. Taguchi un sacerdote e per parte sua avrebbe mandato anche due sacerdoti a lavorare nel Shikoku, che allora dipendeva da lui.

45 Ricaldone, R. M. 2064

46 Ancora attualmete qui si trova l’opera sociale salesiana di Nakatsu.

47 I punti sopra elencati vennero trattati in seduta di Consiglio il giorno 17 dicembre 1946.

48 Lo scritto manca di intestazione, di data e di chiusura. La data è approssimativa.


49 Questa è l’ultima delle 107 lettere indirizzate a Mons. Marella che sono state conservate. Non si sa se ce ne siano state altre nei 2 seguenti anni che fu in Giappone.

50 Nel retro di un biglietto da visita.

51 Si tratta evidentemente del servizio religioso della nuova casa di Akabane, Tokyo.

52 Ricaldone, R. M. 2063


53 Don Liviabella con altri due salesiani si trovava ancora in Manciuria, ma era molto difficile avere loro notizie.