Cimatti|Circolare salesiani / 1938-7-14

2098 / Circolare Salesiani / 1938-7-14 /


ai Confratelli dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



[Italia] 14 luglio 1938


Carissimi confratelli,


Vi posso assicurare la convivenza spirituale con voi per mezzo del ricordo e della preghiera continua, spero farete altrettanto per me.

A Capitolo finito alcune notizie riassuntive. Ancora nulla di deciso per noi, per il personale (sospeso per quest’anno il noviziato) e per l’applicazione pratica di alcune disposizioni capitolari. Preghiamo.

Conoscete l’esito delle elezioni che hanno confermato i membri provvisori o scaduti del Capitolo Superiore.

Si elaborarono e approvarono gli schemi di regolamenti, da sperimentarsi ad sexsennium, per gli aspiranti, per i novizi, per gli studentati filosofici (triennio), per il triennio pratico, per lo studentato teologico, per il biennio di perfezionamento per gli artigiani e per le missioni.

Discussione delle proposte varie presentate dai soci e argomenti vari. Di tutto farà prossimamente relazione il Rettor Maggiore.

Si fece poi ai Becchi la benedizione della prima pietra dell’Istituto Prof. per Aspiranti missionari e orfani “B. Semeria”, idem a Torino dell’Istituto “Edoardo Agnelli”, elettromeccanici e per oratorio festivo per i figli delle maestranze della FIAT (che ha trasportato tutte le sue tende presso la Generale).


Si visitò pure Cumiana, arricchita dell’Osservatorio meteorologico.

Prima di ogni seduta il Rettor Maggiore esponeva qualche avviso di cui credo opportuno comunicare le cose più utili per noi al momento.


  1. Insistenza del S. Padre a che i Salesiani diano grande importanza all’insegnamento del Catechismo per la gioventù. Impulso agli Oratori e alle gare catechistiche locali, Ispettoriali, nazionali in preparazione alle feste del 1940.

  2. Si dia maggior impulso all’insegnamento della pedagogia salesiana nei vari corsi formativi dal noviziato allo studentato teologico.

  3. Fedeltà nel tenere le conferenze prescritte dalle regole, regolamenti. Non si omettano mai; quando per gravi motivi non è possibile al Direttore la preparazione accurata, si supplisca almeno con la lettura di qualche circolare. Idem per le scuole di testamentino.

  4. Diamo impulso alla stampa buona: e sia tale per materia; per gli scrittori (formiamo ed eccitiamo i giovani) – per la forma letteraria ed editoriale. Non dimenticare le nostre collane. Sosteniamo la stampa cattolica. “Nessun congegno per quanto diabolico ha la forza dell’idea. Le gocce d’inchiostro con cui si scrive sono come le gocce di sangue, seme di martiri” (Veillot).

  5. Quanto all’azione cattolica il fatto finora è in pieno accordo con l’Autorità. Il nostro atteggiamento non può essere che uno solo, col Papa. Quanto esiste nelle nostre case (Compagnie, assoc. relig.) ha detto il Papa “sono le migliori ausiliarie”. Perfezioniamolo e seguiamo Don Bosco nell’uso dei mezzi di azione cattolica tra i nostri: pietà eucaristica, feconda attività, esempio, insegnamento catechistico.

  6. Punto essenziale per la nostra vita religiosa: il RENDICONTO ben fatto; causa prima delle defezioni: la mancanza di rendiconto. Si riceva dal Superiore e si faccia dai Soci. Don Bosco lo chiama “Chiave di volta della sua Società”.

  7. Perfezioniamoci sempre più nel sistema preventivo (specie nell’organizzazione generale e nell’allontanare i castighi).

  8. La forza espansiva e lo sviluppo nostro e nell’osservanza della regola; non riforme o innovazioni o abusi; vigiliamo tutti per la perfetta osservanza.


Ogni inosservanza è sfregio alla figura del nostro Padre; dall’osservanza delle medesime risulta la santificazione nostra e l’espansione della Società.

Pregate per il

Vostro aff.mo

Don V. Cimatti, sales.