Cimatti|Ricaldone Pietro|1949-7-1

3806 / Ricaldone Pietro / 1949-7-1 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Cooperazione salesiana


Relazione al 1 luglio 1949


Per le conseguenze portate dalla guerra è naturalmente da pensare alla disorganizzazione avvenuta anche in questa branca dell’attività salesiana in Giappone, tanto nella missione, che nelle altre parti in cui l’influenza salesiana si sia fatta più sentire.

Per la parte degli stranieri inscritti vi è da rifare tutto, e questo non potrà avvenire fino a quando saranno ristabilite le relazioni ufficiali permanenti del Giappone coll’estero. Le distruzioni avvenute, l’emigrazione, le morti hanno portato un cambio di indirizzo, spostamento di abitazioni, ecc. per cui è ancora difficile orientarsi.

Vi è poi ancora l’altro punto assai delicato, la prudenza cioè in tale propaganda, perché si teme in Giappone, come in tutti i paesi del mondo, che i salesiani si accaparrino le vocazioni e mezzi.

Non fu possibile ancora fare riunioni in grande stile. Dove fu possibile fu fatto il richiamo ai cooperatori nelle feste prescritte di S. Francesco e di Maria A.

Sul nostro Bollettino Salesiano si tenevano e si tengono informati delle vicende generali e delle speciali in Giappone. Furono inviate lettere ai vecchi indirizzi e specialmente in occasione della richiesta per l’estensione della festa di Maria Ausiliatrice a tutta la Chiesa.

A tutt’oggi l’elenco degli indirizzi certi assomma a 870. Si cerca di aggiornarli sempre più. Vi è un incaricato speciale e per la missione (Don Akimoto) e per la restante zona (Ch. Matsuo).

Organo per tutti è il “Karashidane” [= granello di senapa], nostro Bollettino salesiano. [Mensile in 8 pagine e copie 4000].