Cimatti|Crevacore Alfonso

5905 / Crevacore Alfonso / 1963-4-2 /


a Don Alfonso Crevacore, suo Direttore a Chofu



Chofu, 2 aprile 1963

Mio sempre carissimo Direttore,


Ho anche in questo mese potuto fare il mio esercizio di buona morte. Deo gratias! Lo completo col rendiconto mensile.

Protettore del mese: la nostra Immacolata Maria Ausiliatrice.

Proposito speciale: onorare Maria SS.ma ed eccitare ed aumentare la mia devozione verso di Lei coll’adempimento più esatto dei miei doveri quotidiani con riferimento speciale alle singole pratiche di pietà.

Sanità. Non trovo niente fuori dell’ordinario decorso della vita quotidiana. Al momento l’accidentalità del gonfiore della gamba è in via di guarigione. Anche in questo mese ho potuto seguire la vita comune in pieno. Deo gratias! Così ho potuto attendere regolarmente alle mie occupazioni concordate della obbedienza. Più piccoli lavoretti musicali per la festa del Direttore, festa della Madonna e per il Charitas (per gli anniversari del nuovo anno): tutti lavoretti in corso.

Per il mio lavoro spirituale continuo nella linea indicata sopra nel mese della Madonna. Mi servono molto bene i fioretti giornalieri che ci consigli. Mi pare che con l’aiuto del Signore riesco a procedere, sia pure a passo di lumaca. Aiutami anche tu con la preghiera, con consigli, ammonimenti, senza paura.

Che vuoi? mi sento così povero di buon bagaglio per presentare al Signore… Bravo, dunque aiutami… aiutami!

Posso compiere con comodità tutti questi doveri – prego il Signore di mantenermi nella buona volontà di compierli come meglio è possibile. Niente di speciale o di irregolare per l’osservanza delle regole – per la carità o per osservazioni circa l’andamento della casa.

Colgo l’occasione per farti i miei poveri auguri personali per la festa del Direttore: il Signore ti benedica con tante grazie per il bene dell’anima tua e per guidare le nostre anime alla meta. Non ho possibilità di offrirti doni materiali – ti offro preghiere quotidiane – e promessa di non darti dispiaceri di qualsiasi genere per la mia condotta, e come cantiamo nell’inno d’occasione, anche il vecchio amico coll’aiuto tuo e dei confratelli “to tomo ni” (= insieme) intende e promette di “susumò – tsukusò, migakò” (= avanziamo, impegniamoci e raffiniamoci).

Accetta, caro D. Alfonso, questi poveri auguri e preghiere e promesse, dal tuo confratello:



Don Vincenzo Cimatti, sales.