Cimatti|Circolare salesiani e missionari|1931-6-19

765 /Circolare Salesiani / 1931-6-19 /


ai Salesiani e Missionari in Giappone



Missione Indipendente di Miyazaki

Miyazaki, 19 giugno 1931

Carissimi nel Signore,

Mentre vi ringrazio di tutto cuore delle belle giornate passate con voi, che mi hanno dato modo di vedervi al lavoro quotidiano, di ammirare la vostra attività, il vostro spirito di sacrificio, la regolarità nell’osservanza della regola, colgo l’occasione di richiamarvi alla mente alcune cose e di comunicarvene altre che ritengo utili al sempre miglior nostro perfezionamento.

1.- Attendo per il 25 c.m. i moduli debitamente riempiti, tanto per la Propaganda Fide, quanto per i nostri Superiori.

2.- Breve relazione di quanto si è fatto per ricordare il Concilio di Efeso.

3.- I vostri pareri definitivi sui “FOGLIETTI”. Rispondete alle domande accluse ed inviate un modulo del come li desiderereste.

4.- Col prossimo Luglio il “Giornale Cattolico” diventa organo dell’azione cattolica per tutte le missioni del Giappone. La Missione di Miyazaki ha pure calorosamente aderito. Già ho inviato a tutte le case il Programma delle informazioni per il giornale e bisogna che per il bene della nostra Missione e per spirito di solidarietà cogli altri missionari e per allargare la sfera del nostro apostolato tutti concorrano. Quindi dispongo che: da ora in avanti si inviino al sottoscritto le relazioni della cronaca delle singole case, possibilmente con fotografie.

Come pure o per il Giornale o per l’“Actio Missionaria” articoli e quesiti, ecc. nell’ambito del programma indicato.

Potendo questi scritti essere redatti in qualsiasi lingua, rimane facilitato il compito, notando però che saranno sempre più graditi quelli scritti in giapponese (salvo quelli per ACTIO che è redatta in latino).

Il giornale è settimanale e perciò bisogna che se vogliamo che la nostra missione sia ben rappresentata almeno una volta al mese mi si invii del materiale. Questo lavoro di collaborazione non deve diminuire quello per il nostro Don Bosco che verrà trasformato poco alla volta nel Bollettino salesiano con quelle modificazioni richieste dall’ambiente in cui ci troviamo.

Come vedete, miei buoni confratelli, la palestra della buona stampa è aperta a tutti e desidererei che davvero tutti si impersonassero di questo che fu sempre uno dei lavori più cari al cuore di Don Bosco, e portassero tutti un valido aiuto e alla stampa giapponese in genere e alla salesiana in specie.

Inizieremo col prossimo mese la pubblicazione delle LETTURE CATTOLICHE. Anche per questa nuova iniziativa domando il concorso di tutti i confratelli colla collaborazione e colla preghiera.

Il Giornale Cattolico viene ceduto ai Capi-Missione al prezzo annuo di abbonamento di Yen 1,30. La Missione di Miyazaki si è prenotata per 300 copie. Prego ogni residenza di farmi sapere con cortese sollecitudine quante copie ne desidera. Cerchiamo di fare attiva propaganda fra i cristiani e pagani. Tutti gli abbonamenti o semi-abbonamenti o qualsiasi offerta che riuscirete ad ottenere le rilascio alle case. Naturalmente la missione non si rende responsabile se non degli abbonamenti che essa fa per mezzo del Capo-missione.

5.- Ed ora alcune osservazioni che credo opportuno ricordare a tutti. Col moltiplicarsi delle opere, sia pure per ora piccole, si sente la necessità che ai nostri ricoverati giapponesi non lasciamo mancare nulla di quella che forma la loro etichetta familiare e sociale. Dalla maniera che un giapponese tiene nel mangiare, nel salutare, ecc. si valuta il suo grado di educazione. Noi dobbiamo fare le veci dei genitori e non dobbiamo trascurare per i giapponesi educati da noi questo importante problema. Sia dato conveniente insegnamento teorico-pratico, e sforziamoci noi pure di conoscere e nel limite del possibile e della convenienza praticare tali norme.

Qua e là si viene provando qualche ostacolo nello sviluppo dei nostri oratorietti. In molti casi si tratta di malintesi o di imprudenze, in altri di vere guerricciole suscitate contro la Missione. Consiglio:

Vi sia sempre un pieno accordo colle autorità locali specialmente scolastiche. Si determini con chiarezza l’orario di permanenza degli allievi e sia noto ai genitori. Si tenga conto che vari genitori si valgono dell’opera dei figli per lavori di casa, e che vari allievi (specie nelle classi superiori) hanno da compiere i loro doveri di scuola.

Pur insegnando quando lo si crede opportuno la religione non si facciano apprezzamenti o allusioni né in bene, né in male alle religioni nazionali. Non si tema in queste competizioni di andare a parlare direttamente alle persone che si ritengono causa, diretta o indiretta, dello svolgersi regolare dell’opera nostra.

Siamo agli inizi di varie opere. Regni in tutte la genuinità del nostro sistema e dello spirito informatore del medesimo. È la raccomandazione del nostro Rettor Maggiore che insiste a tutto potere su questo punto specialmente in quest’anno.

Permettetemi ancora la raccomandazione già fatta che oltre lavorare per la formazione di buone vocazioni, non dimentichiamo di formare dei buoni catechisti. Siamo in vera penuria e avremmo bisogno invece di moltiplicarli, ma formati al nostro spirito, al nostro lavoro. Curiamo bene quelli che stanno formandosi e cerchiamone dei nuovi.

E una parola ancora sui nostri CATECUMENI e sulla questione già ventilata e proposta e risolta sul Battesimo dei medesimi. Non è il caso di ripetere, ma direi, non si corra troppo… Il catecumenato è preparazione alla verità cattolica e noviziato alla vita cristiana. Non dobbiamo solo dare la grazia alle anime col Battesimo, ma dobbiamo stabilire il più solidamente possibile la Chiesa cattolica nella missione a noi affidata, e a questo concorre certo la cooperazione della volontà dei catecumeni (che viva per un periodo abbastanza lungo la vita cristiana anche nelle pubbliche manifestazioni) all’efficacia della grazia. Lavoriamo per moltiplicarli, facciamoli istruire o istruiamoli noi, pratichino per un tempo conveniente anche i doveri pubblici del cristiano, diamo loro un buon esame… insomma facciamo per parte nostra tutto il possibile per avere una certezza morale, basata su ragioni positive, della loro perseveranza… e poi preghiamo, preghiamo molto e seguiamoli specialmente dopo il Battesimo col consiglio, col catechismo di perseveranza e con tutti gli altri mezzi che lo zelo e l’esperienza vi hanno fatto riconoscere migliori.

Perdonate la prolissità della lettera dettata solamente dal desiderio di venire a voi tutti in aiuto secondo le mie deboli forze.

Concludo col pensiero del S. Padre ai missionari: “Fate del cattolicismo e dell’Apostolato, occupatevi delle cose di Dio e delle anime e siate fra voi uniti”. Pregate sempre per il vostro

Aff.mo

Don V. Cimatti



P.S. Non dimenticate secondo la bella usanza introdotta da qualche anno di solennizzare la cosiddetta festa del Papa (se si può in occasione della festa di S. Pietro).