Cimatti|Bovio Felice|1958-1-30

4871 /Bovio Felice / 1958-1-30 /


a Don Felice Bovio, missionario salesiano in Giappone



Chofu, 30 gennaio[1958]

W D. Bosco

Carissimo D. Felice,


Miracolo di prim’ordine… che letterone!

Grazie di cuore: della lettera – della generosa carità – delle belle notizie. Grazie di cuore.

Tu sai che non so come contraccambiarti se non colla preghiera, e sai che sei ricordato cotidie nominatim… Verso le 5 (sono diventato poltrone) ti invio per te, per i tuoi cristiani e per i tuoi infedeli di Nakatsu una bella benedizione – e poi in fractione panis e in altri tempi. Sta’ tranquillo nel tuo riposo… le preghiere e le benedizioni valgono sempre.

Niente ti turbi la mansione di parroco – fa’ quel che puoi e quel che puoi(sic!)… È il Signore che sa trarre dalla nostra insufficienza e deficienza il bene: preghiamo, facciamo quel che possiamo con spirito di umi1tà e di sacrificio (è già un bel sacrificio constatare la nostra insufficienza) e non desistiamo dal nostro dovere. Non temere… fa’ quello che sai e quel che puoi… e ancor un po’… affida con filiale confidenza alla Madonna te, i tuoi e le cose, specialmente in quest’anno, …e vedrai i miracoli in te e negli altri. Vedrai…

Grazie per le notizie di Nojiri – il Sig. Ikeda e il Sig. Shina sono incaricati delle preghiere.

Il motto: “È strano, ma mi piacciono le cose buone” penso sia di evidenza solare – quindi ammesso da tutti. Il nostro D. Cojazzi parlando di queste cose mangiabili e bevibili (penso che sia il motto per voi… se lo estendete al campo morale… religioso è il clou della perfezione “avere il gusto del bene, del meglio”) diceva: “non mangio o bevo perché mi piacciono, ma perché sono buone…”.

Dico a Franco: “Bravi, cari birichini di D. Bosco. Vogliatevi bene, aiutatevi: allegri e laboriosi – preghiamo insieme e niente paura – il Signore ci aiuterà – ci salveremo e salveremo tante anime”.

Ti abbraccio e ti benedico di cuore.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti