Cimatti|Ricaldone Pietro|1949-7-14

3817 / Ricaldone Pietro / 1949-7-14 /


a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 14 luglio 1949

Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,


Te Deum” e grazie al Signore e alla bontà del nostro Padre che ci procura la grande grazia della Visita e tanto più nella persona del Consigliere delle Missioni. Evviva!

Per me, come mio RENDICONTO: al solito. Per la salute non trovo granché di variato.

Grazie a Dio non penso agli anni se non per prepararmi al gran passo. Mi pare di poter lavorare come un tempo, pur non potendo correre come una volta… in montagna. In pianura posso ancora fare la mia figura, pur domandandomi molti se ho male ai piedi.

Le cose mie spirituali mi pare di aver la possibilità di farle, né finora il lavoro non mi ha mai ammazzato e ce ne sta ancora… E quanto!

Per i miei voti mi pare di essere in regola, pensando di aver ancora le facoltà che ho sempre avuto. In ogni caso il Visitatore chiarirà e sanerà.

Mi pare non sia mai diminuita, anzi pregusto sempre più la buona volontà di bene per me e per gli altri, pur non riuscendo a concludere grandi cose… Ma Deus scit! Dopo tutto è per Lui, e non mi importa proprio nulla di vedere grandi e piccoli risultati. Fiat voluntas Dei in omnibus.

Mi pare di elogiarmi troppo. È chiaro che permane in pieno la coscienza di non riuscire a fare quanto dovrei e per cui ho sempre supplicato i Superiori di…

Grazie a Dio tutti discretamente bene in salute (non mancano gli ammalati e stanchi) e al lavoro, che non manca e che viene moltiplicandosi in forme diverse… Se poi aderissi a tutte le richieste (e lo desidererei assai, perché il momento è buono…). Grazie della bella ultima circolare N° 152 (sulla critica e mormorazione). Ah, quando si riuscirà a estirparla… dalla nostra cara Congregazione?… E purtroppo ce n’è e quanta!… E in alcuni ambienti e in alcuni confratelli quanto inveterata!…

Mah! Ci aiuti il Signore. Oh, come però punisce il Signore. Sterilità completa di opere per loro e per gli altri. Il guaio è che sono la rovina delle anime giovanili e dei confratelli giovani.

Scusi lo sfogo: se ascoltassi quanto sento e ripetessi quanto ho detto in conferenze e prediche al riguardo sarebbe assai disastroso. Ci aiuti il Signore ad estirpare (come si studia in agraria) questa erbaccia…

Preghi sempre per il

Suo aff.mo

Don V. Cimatti, sales.